Libro -...

114
1

Transcript of Libro -...

1

“Dice: - Tutto è inutile, se l’ultimo approdo non può es-sere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una

spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente.E Polo: - L’inferno dei viventi non è qualcosa che sa-

rà; se ce nè uno, è quello che è già qui, l’inferno che abi-tiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.

Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno ediventarne parte fino al punto di non vederlo più.

Il secondo è rischioso ed esige attenzione eapprendimento continui: cercare e sapere

riconoscere chi e cosa,in mezzo all’inferno, non è inferno,

e farlo durare e dargli spazio.”

Italo Calvino

Le città invisibili

Ringraziamenti

Un ringraziamento particolare va a tutte le Organizzazioni che con la loro disponibilità nel fornire dati e informazioni hanno permesso la rea-lizzazione di questa guida.Ci scusiamo per l’eventuale esclusione di qualche Associazione che po-trebbe essere sfuggita a questa prima rilevazione. Eventuali Organizzazioni non presenti in questa guida o la variazione dei dati qui riportati possono essere segnalate a:

Centro Adozioni ASL di CremonaV.lo Maurino, 1226100 CremonaTel 0372/497784e-mail: [email protected]

oppure a

CISVol (Centro Informazioni e Servizi per il Volontariato)Via S.Bernardo,226100 CremonaTel 0372/26585Fax 0372/26867e-mail: [email protected]

Le immagini riportate nella presente guida sono tratte dal catalogo “La città sostenibile e i diritti delle bambine e dei bambini”. Quarta mostra internazionale di illustrazione per l’infanzia. Bergamo 2004

Ringraziamo l’Associazione Giocoarmonia per la gentile concessione.

5

INDICE

Presentazioni 9

Uno sguardo sul territorio 14

Premessa 17

SOSTEGNO A DISTANZA 19Amici dell’ E.C.O.V.A.M. 21Amici di don Emanuele 22Amici di Gampola 23Amici del Brasile 24Amici del Montessori 25A.M.U.R.T.- Ananda Marga Universal Relief Team 26Associazione Cremona for Kenya 27Associazione Italiana Amici di Raoul Follerau 28Associazione Latinoamericana 29Caritas Diocesana 30Caritas Parrocchiale Soncino - Comitato Soncino for India 31CREDO 32Gruppo Missionario Ragazzi 33La Tenda di Cristo 34L’Insieme 35Movimento per la Vita 36S.a.I. Sostegno all’Infanzia 37

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO 39ARCI Nuova Associazione 41Comitato per Lucia e Santina 42Croce Rossa Italiana Comitato Regione Lombardia 43DI-SVI (Disarmo e Sviluppo) 44Emergency 45Gruppo Persona Ambiente 46IPSIA Istituto Pace Sviluppo Innovazione ACLI 47Mani Tese 48Operazione Mato Grosso 49Pax Christi Movimento Cattolico Internazionale Per la Pace 50UNICEF Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia 51 ACCOGLIENZA BAMBINI DI CHERNOBYL 53Aiutiamoli a Vivere 55Associazione Giromondo 56Comitato Accoglienza Bambini Bielorussi-Madignano 57Comitato Soncinese Pro Chernobyl 58Comitato Progetto Chernobyl 59

6

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ 61

ABIO Associazione per il Bambino in Ospedale 63Associazione Cadash Viscontea 64Associazione Giorgio Conti 65Associazione Michael Paiardi 66Associazione Punto Famiglia 67Associazione Camminiamo Insieme 68Azione Cattolica Italiana e Fondazione Sant’Omobono 69Centro Aiuto alla Vita 70Comunità Oasi “Casa della madre e del bambino” 71Famiglia di Famiglie 72Istituto “Buon Pastore” Pronto Intervento- Centro Accoglienza 73Società Centrale Femminile San Vincenzo 74Servizio sociale professionale dei Comuni 75

AFFIDO FAMILIARE 77Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII 78Ente Morale Associazione La Fraternità 79Il Girasole Associazione di famiglie affidatarie 80Servizio Affidi Comune di Crema 81Servizio Affidi Comune di Cremona e Distretto ASL di Cremona 82Servizio Affidi Comune di Casalmaggiore 83

ADOZIONE 85A.M.O. Attraverso il Mondo per un Sorriso 86Centro Aiuti per l’Etiopia 87C.I.F.A., Centro internazionale per l’infanzia e la famiglia 88Famiglie per l’accoglienza 89Genitori si diventa 90Il Ramo d’oro - Associazione di famiglie adottive 91La Maloca 92Centro Adozioni ASL della provincia di Cremona 93

Testimonianze 95

Il Coordinamento Nazionale ELSAD 105

Elenco organizzazioni suddivise per Comune 107

7

Presentazioni

La realizzazione di questa Guida è fortemente sentita a livello locale e nasce in coerenza agli indirizzi della Regione Lombardia, che, tramite una propria deliberazione, ha invita-to le Aziende Sanitarie Locali a focalizzare l’attenzione sull’infanzia negata, le bambine e i bambini che soffrono condizioni di abbandono, deprivazione, povertà e sfruttamento. Per questo i dirigenti del Dipartimento per le Attività Socio Sanitarie Integrate dell’ASL di Cremona hanno chiamato intorno a un “Tavolo”, insieme agli operatori dei Centri Adozioni e Servizi Affidi che professionalmente si occupano di questo settore, i rap-presentanti degli Enti Locali e delle Associazioni di volontariato operanti in tale ambito, affidando loro il compito di sensibilizzare la popolazione cremonese e diffondere capil-larmente le informazioni sulle forme di sostegno e partecipazione alle attività dedicate all’infanzia in difficoltà.

Il Tavolo di coordinamento ha voluto dare un taglio pratico al proprio lavoro, e ha messo a punto uno strumento – la Guida - per dire ai cittadini quali sono le organizzazioni che operano a favore dell’infanzia in difficoltà esistenti nella nostra provincia e cosa si può fare concretamente per questi bambini.

Siamo lieti che la nostra Azienda abbia promosso questa iniziativa, che certamente contribuisce a rafforzare la già stretta collaborazione tra l’ASL e le numerose risorse del territorio. Ci auguriamo che questo sia un buon inizio per promuovere ulteriori azioni di solidarie-tà.

Direttore Sociale Direttore Generale ASL della provincia di Cremona ASL della provincia di Cremona dott. Giuseppe Corsini dott. Andrea Belloli

11

Finalmente parliamo di bambini: di bambini vicini e lontani, di bambini garantiti e di bambini a cui manca persino la prospettiva del giorno dopo, di bambini che vanno a scuola e di quelli che sanno molto solo perché vivono di racconti, di bambini che giocano al sicuro e di quelli per i quali giocare è un’attività a rischio della vita, di bambini che hanno adulti che li amano e di quelli soli.Parliamo insomma di bambini, ognuno diverso, ma, allo stesso tempo, uguali proprio perché sono bambini. E’ un argomento avvincente perché, da un lato, ci proietta nel futu-ro e rischioso perché, dall’altro, smuove buoni sentimenti spesso fine a se stessi; comodo perché possiamo parlarne stando seduti ad un tavolo, senza che loro ci possano distur-bare.L’invito dell’Azienda Sanitaria Locale ci aiuta ad evitare questi rischi, ci costringe a fare i conti con la realtà spesso censurata, ma della quale tutti insieme ci vogliamo occupare con sensibilità e strumenti appropriati, tenendo presente che tutti i bambini sono portatori di diritti che anche la nostra società ricca spesso non è in grado di garantire.Tra di noi molti bambini sono oggetto di violenze fisiche e psicologiche all’interno delle loro famiglie, in altri luoghi i bambini sono merce di scambio, oggetto di sfruttamento, abitano in strada anagraficamente sono bambini, ma “dentro” cosa possono diventare?Questa guida sarà uno strumento prezioso per tutti coloro che pensano che “un mondo migliore è possibile” a partire dalle garanzie che oggi possiamo dare a milioni di bam-bini.

La Provincia di Cremona opera da tempo, in modo diretto o mediante il proprio Regolamento provinciale sulla cooperazione internazionale, nel campo della cooperazio-ne decentrata e crede in modo convinto in un forte ruolo degli Enti Locali nella costruzio-ne di progetti con enti omologhi del Sud del mondo che poi i soggetti attivi del territorio (associazionismo, volontariato, ONG, sindacati, associazioni di categoria, comunità di immigrati, ecc.) possono implementare.Nelle comunità italiane la cooperazione decentrata crea legame sociale suscitando par-tecipazione e responsabilità; per questa ragione concetti chiave strettamente connessi al concetto di cooperazione decentrata sono “comunità” e “territorio”. In tal senso, dal 2005, la Provincia di Cremona ha avviato il Progetto “Sostenere le comunità, costruire solidarietà”, in collaborazione con ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà, rivolto ai Comuni, alle realtà dell’associazionismo e del volontariato attivi nel campo della coo-perazione decentrata e dei temi legati alla pace e ai diritti umani. In tal senso è anche il nuovo impegno della Provincia di Cremona nell’ambito del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per il Sostegno a Distanza (ELSAD), nella convinzione che la pratica del sostegno a distanza costituisce un gesto di solidarietà concreta nei confronti di un bambi-no, della sua famiglia, della sua comunità, uno strumento che cerca di rendere concreti i principi di eguaglianza e i valori di solidarietà. Ma non solo.E’ anche un modo per avvicinarsi a mondi differenti, per conoscere e comprendere po-poli e tradizioni diverse dalle nostre, per capire come il nostro stato di benessere non è di tutti in questo mondo.

Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Cremona Anna Rozza

12

Una guida che presenti tutte le associazioni, tutti i soggetti che nel nostro territorio si occupano, con diverse forme di aiuto e di sostegno, dei bambini che nel mondo vedono messi in discussione i loro fondamentali diritti, vuole essere un contributo offerto a tutti coloro che si sentono interrogati da questa realtà, che si sentono coinvolti e desiderosi di fare qualcosa, di mettersi in gioco per esprimere vicinanza e solidarietà.Sappiamo che la scelta della solidarietà richiede piena consapevolezza ed, in primo luo-go, informazione e conoscenza sulle opportunità e sui progetti esistenti, in modo che chi lo desideri sia in grado di scegliere ed eventualmente possa inserirsi con fiducia nei per-corsi già tracciati. Questa guida prende forma da un’idea comune, da un progetto di cui abbiamo pienamente condiviso l’utilità e la necessità, quello di rendere un servizio utile, di offrire uno strumento che faciliti la via della solidarietà, ma che insieme mostri tutta la ricchezza delle iniziative e delle presenze di cui il nostro territorio dispone.Le istituzioni possono svolgere un ruolo importante in questo ambito, che non è certo quello di sostituirsi alle molteplici iniziative delle associazioni e dei singoli cittadini, ma quello di renderle visibili, di accompagnarle, di sostenerle.Il concorso alla realizzazione della Guida, così come il sostegno alle diverse iniziative in-traprese a favore della cooperazione e della solidarietà internazionale, tra cui l’adesione al coordinamento Enti Locali Sostegno a Distanza (ELSAD), possono così rappresentare per l’Amministrazione Comunale, un modo concreto per promuovere nella città la forma-zione multiculturale e la valorizzazione della dignità della persona dentro ogni contesto e cultura.

Assessore alle Politiche Sociali e di Promozione della Salute del Comune di Cremona Maura Ruggeri

13

Uno sguardo sul territorioa cura di Cisvol Cremona

In questa pubblicazione sono elencate alcune Organizzazioni che operano nel territorio della provincia di Cremona; si tratta di una raccolta di 70 enti che a vario titolo operano a sostegno dell’infanzia, un esempio di quanto viene offerto dal variegato mondo del non profit cremonese. All’interno della banca dati del Cisvol infatti sono censite oltre 1500 or-ganizzazioni; tra queste circa 1.000 si occupano di attività che vanno a vantaggio della comunità nei settori dell’assistenza sociale, della sanità, dell’educazione, della tutela del-l’ambiente, della cooperazione internazionale, o con interventi di beneficenza e raccolta fondi. Sono realtà che spesso lavorano nel silenzio, non compaiono sui giornali, non risaltano agli occhi dell’opinione pubblica. Tuttavia gli interventi realizzati sono di grande rilevan-za e in alcune occasioni rappresentano l’unico punto di riferimento per persone che si trovano in situazioni di difficoltà e disagio. Il non profit cremonese è ricco di organizzazioni - i dati delle iscrizioni al Registro Regionale del Volontariato indicano la Provincia di Cremona al secondo posto per nume-ro di organizzazioni in relazione alla popolazione residente - e se da una parte offre ai cittadini numerosi servizi, dall’altra crea occasioni per sperimentare e condividere espe-rienza di solidarietà.Le associazioni elencate in questa guida hanno la comune caratteristica di svolgere attivi-tà a sostegno dell’infanzia e sono suddivise nei seguenti settori:

Sostegno a distanza 23Cooperazione internazionale allo sviluppo 11Accoglienza a bambini di Chernobyl 11Appoggio a minori e famiglie in difficoltà 15Affido familiare 3Adozione nazionale e internazionale 7

Totale associazioni nella guida 70

La presenza è più rilevante nel Cremonese dove si colloca il 50% dei soggetti, il 40% opera invece nel Cremasco e il restante 10% è attivo nel Casalasco; il dato è in linea con la distribuzione del totale degli enti presenti nella banca dati del Cisvol (51% nel Cremonese, 38% nel Cremasco, 11% nel Casalasco) e rispecchia la collocazione della popolazione nella provincia (45% Cremonese, 44% Cremasco, 11% Casalasco), anche se il rapporto tra il numero delle associazioni sulla popolazione residente è leggermente più alto nel Cremonese.

Alcune peculiarità contraddistinguono le organizzazioni descritte nella guida: - ci sono enti che hanno uno sguardo rivolto maggiormente

verso il mondo come quelli che operano nel settore del soste-gno a distanza: qui sono presenti anche diverse realtà che, pur costituite e gestite da laici, sono collegate ad esperienze di missione gestite da strutture religiose;

- nel settore della cooperazione internazionale allo svi-luppo è significativa la presenza di Associazioni che

14

pur avendo un forte legame con il territorio, operano in stretto contatto con una sede nazionale;

- un’attenzione particolare va posta sull’attività di quegli enti sorti a seguito di emergen-ze internazionali come la tragedia di Chernobyl;

- a livello locale si caratterizza l’attività di famiglie coinvolte nell’esperienza dell’affido e dell’adozione, così come l’impegno delle associazioni che operano a sostegno delle famiglie in difficoltà, con un conseguente supporto favore dei minori.

Gli enti nella pubblicazione hanno prevalentemente la natura di Organizzazione di Volontariato (55%) o di Associazione di Promozione Sociale (13%); significativa è anche la presenza di gruppi informali (18%). Il restante 14% è suddiviso tra cooperative sociali, enti ecclesiastici, ed altri enti diversi.

15

Nella guida sono elencati anche i servizi pubblici dell’ASL e dei Comuni che offrono so-stegno all’infanzia.

Molte Associazioni inserite nella guida segnalano, tra le modalità con le quali desiderano essere aiutate, la richiesta di contributi economici. E’ utile ricordare ai cittadini che la leg-ge prevede vantaggi fiscali per chi eroga donazioni ad Enti Non Profit; è importante pre-cisare che la detrazione è possibile esclusivamente se la donazione è fatta a favore di enti che possiedono i requisiti previsti dalla legge (es. Onlus o Organizzazioni di Volontariato iscritte al Registro Regionale) e mediante modalità particolari (con versamenti tramite isti-tuti bancari o a mezzo posta).

Ci auguriamo che questa guida risulti uno strumento utile per aumentare la sensibilità e l’attenzione di tutti verso i diritti dei bambini e delle famiglie, soprattutto quelle più in difficoltà.

Presidente CISVol Gigi Cappellini

16

Premessa

Immagini, notizie ci colpiscono ogni giorno: bambini denutriti e coperti di mosche, bambini sfruttati nel la-voro, bambini di strada, bambini usati per la prostituzione, bambini soldato o dilaniati dalle mine, bambini malati privi di semplici cure, bambini privati della protezione di una famiglia. Bambini ai quali è stato tolto il diritto di essere bambini. Proviamo dolore, rabbia, impotenza, e desiderio di fare qualcosa. E la possibilità di fare qualcosa, di incanalare le nostre emozioni in un’azione concre-ta, c’è: sfogliando questa Guida si può vedere quante sono le forme di aiuto possibili e quante le Associazioni che lavorano per realizzarle, qui, nella nostra provincia.La Guida si propone di presentare Associazioni ed Enti, con brevi informazioni sui loro scopi e attività, per dare ai cittadini, alle famiglie, ai gruppi, la possibilità di offrire le proprie risorse e di scegliere come impegnarsi. Come vedrete, ci sono Associazioni che operano a favore dell’infanzia in difficoltà nei Paesi stranieri, altre che si preoccupano della realtà locale.Anche la partecipazione e il livello di impegno richiesti possono essere diversi: un piccolo contributo economico, il volontariato, la raccolta di materiale, l’accoglienza dei bambini nella propria famiglia per un po’ o per sempre.Ma ci sembra che, entrando in questo circuito della solidarietà, si dà e si riceve: si può andare oltre uno sguardo distratto e si scopre un altro mondo, fatto di povertà e soffe-renza ma anche di potenzialità e umanità, che ci aiuta a ritrovare cose essenziali di cui rischiamo di perdere il valore.E poi, un’altra cosa importante è cercare di capire perché, perché ingiustizie così terribili possono accadere.Questo ci dicono le testimonianze dell’ultima parte della Guida, raccolte da persone mol-to diverse tra loro ma unite dallo stesso spirito.

17

SOSTEGNO A DISTANZA

Il sostegno a distanza si propone di aiutare, con un regolare contributo economico, i minori e le loro famiglie che vivono nel proprio Paese d’ori-gine. Le quote versate sono utilizzate per garantire cibo e vestiario, cure mediche, il mantenimento agli studi, le case-famiglia, la maternità e tan-to, tanto altro ancora.Un po’ impropriamente è spesso definito “adozione” a distanza, ma è bene non confondere i due ambiti, molto diversi tra loro.Con l’adozione internazionale, il bambino straniero che non può rimane-re nella famiglia d’origine e non è adottato nel proprio Paese, diventa a tutti gli effetti figlio di una famiglia italiana, mentre il sostegno a distanza permette ai bambini di crescere nel loro Paese.

19

Oltre alle organizzazioni descritte nel settore SOSTEGNO A DISTANZA, intervengono in questo ambito anche:

- DI-SVI (Disarmo e Sviluppo) pag. 44

- Mani Tese pag. 48

- Associazione Michael Paiardi pag. 66

- A.M.O. Attraverso il mondo per un sorriso pag. 86

- Centro Aiuti per l’Etiopia pag. 87

- C.I.F.A. Centro internazionale per l’infanzia e la famiglia pag. 88

- La Maloca pag. 92

20

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Amici dell’ E.C.O.V.A.M.

Attività svolte:

L’Associazione sostiene interventi d’aiuto al Centro d’Accoglienza per bambini di strada “ E.C.O.V.A.M.” di Goiania, gestito da suore del Rifugio Cuor di Gesù.Attraverso il sostegno a distanza si assicura al bambino “adottato” la fre-quenza scolastica, l’alimentazione, l’abbigliamento, il materiale didattico e l’assistenza sanitaria.

Dove opera:

Brasile.

Cosa si può fare:

Il sostegno a distanza può essere attuato da singole persone, famiglie, gruppi, classi, scuole, parrocchie versando un contributo di 26 euro men-sili. All’atto dell’adesione viene consegnata la scheda con la foto e i dati del bambino o bambina.

Recapito:

c/o Rifugio Cuor di Gesù - Via Bonomelli, 64 - Cremonatel. 0372/36027e-mail: [email protected]

21

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Amici di don Emanuele

Attività svolte:

L’Associazione raccoglie fondi da inviare ad un gruppo di suore togolesi che gestisce due centri d’accoglienza per bambini abbandonati, uno per bimbi d’età 0-5 anni e l’altro per bimbi più grandi. Le suore si attivano anche per bambini che vivono con le loro famiglie in situazioni di disa-gio, assicurando educazione scolastica e assistenza sanitaria.Inoltre, attuano interventi d’educazione sanitaria e alimentare per le don-ne e promuovono attività agricole e artigianali.Attualmente, si stanno occupando di un progetto di formazione profes-sionale per ragazze (scuola di ricamo, cucito, tessitura).

Dove opera:

Togo.

Cosa si può fare:

Attraverso la formula del sostegno a distanza, con un contributo di 26 euro al mese, si può garantire un livello base di alimentazione, istruzione ed assistenza sanitaria ad un bambino in condizioni di precarietà.L’Associazione raccoglie anche libere donazioni.

Recapito:

Via XXV Aprile, 24 - Cicognolo (CR)telefono e fax 0372/835945 - 0372/835974

22

23

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Amici di Gampola

Attività svolte:

L’Associazione nasce dalla volontà di alcune coppie di genitori, accomu-nati dall’esperienza dell’adozione vissuta in Sri-Lanka presso la Missione Gampola gestita dalle Suore della Beata Vergine di Cremona.Le coppie, tornate in Italia con i loro figli, hanno sentito il bisogno di “fare qualcosa” per aiutare i bambini che vivono presso le Case Missionarie.Decidono così di organizzarsi in Associazione per promuovere interventi di sostegno quali la raccolta di materiale didattico, vestiario, detersivi, giocattoli.Per l’anno 2005 l’Associazione ha raccolto aiuti per la Casa di Gampola che ospita circa ottanta bambini vittime dello Tsunami.In collaborazione con Ai.Bi (Associazione Amici dei Bambini) di Melegnano - Milano, Amici di Gampola organizza momenti di informa-zione, confronto, aiuto per coppie che intendono adottare.

Dove opera:

Sri Lanka.

Cosa si può fare:

E’ possibile donare materiale (es. giocattoli per bambini, quaderni, colori ecc..), attivare adozioni a distanza, partecipare alla vita dell’Associazio-ne.

Recapito:

Via Cavallotti, 25 c/o Istituto Beata Vergine – Cremona tel. 0372/21285e-mail: [email protected]

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Amici del Brasile

Attività svolte:

L’Associazione promuove adozioni a distanza nel Nord Est del Brasile, dove ha avviato progetti specifici che coinvolgono 1200 bambini; ha at-tivato 8 scuole e 2 presidi sanitari.Inoltre promuove incontri di riflessione e approfondimento sulle proble-matiche dei Paesi in via di sviluppo.Svolge feste per gli associati.

Dove opera:

Nord Est del Brasile, Stato di Cearà.

Cosa si può fare:

E’ possibile attivare un’adozione a distanza (181 euro annuali), sottoscri-vere il calendario del sostegno scolastico per le classi delle scuole brasi-liane (50 euro l’anno), effettuare libere donazioni.

Recapito:

Segreteria: Via Umberto I - Pandino tel. 0373/91101e-mail: [email protected]’Associazione è presente anche a Crema, Dovera, Castelverde, San Martino del Lago.

24

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Amici del Montessori

Attività svolte:

L’Associazione promuove attività a favore ed in collaborazione con la Scuola Materna Comunale “Montessori” di Crema. Le iniziative (corsi di musica, psicomotricità, inglese, giardinaggio) sono finalizzate allo svilup-po psico-fisico e all’arricchimento culturale dei bambini.Amici del Montessori sostiene i bambini della scuola che presentano diffi-coltà economiche. Per questo, promuove iniziative culturali e d’intratteni-mento, congressi, raccolte fondi per beneficenza.Tra gli eventi, la collaborazione con l’Associazione Amici del Brasile di Pandino per la raccolta di giochi e materiale scolastico da inviare ai bambini di un Asilo di Ceara, in Brasile; l’adozione di un bambino in Bosnia attivata con la Caritas cremonese.

Dove opera:

Crema.

Cosa si può fare:

E’ possibile diventare soci dell’Associazione con il versamento di una quota d’iscrizione.

Recapito:

via Bottesini, 7 - Crema tel. 0373/256427e-mail: [email protected]

25

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

A.M.U.R.T.- Ananda Marga Universal Relief Team

Attività svolte:

L’Associazione attiva adozioni a distanza, raccoglie fondi per il sostegno a progetti di sviluppo in aree depresse e organizza l’invio di generi di prima necessità (medicinali, alimentari, vestiario) in zone colpite da cala-mità naturali o guerra.Inoltre, A.M.U.R.T. si occupa della creazione di centri d’accoglienza e scuole per bambini abbandonati.

Dove opera:

Burkina Faso, Ghana, Kenya, Congo, Ruanda, Sud America, India,Tailandia, Mongolia, Romania, Italia.

Cosa si può fare:

Possono aderire con libere donazioni singoli cittadini, scuole, aziende, organizzazioni sportive, gruppi spontanei.

Recapito:

Casalmaggiore c/o Centro Milarepa - via Baldesio, 44tel. e fax 0375/42777e-mail: [email protected]: Sig. Paolo Bocchitel. 0375/42024

TrigoloVia Giovanni Canevari

26

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Associazione Cremona for Kenya

Attività svolte:

L’Associazione promuove progetti di sostegno e solidarietà in favore di bambini poveri , ragazze bisognose d’istruzione e ragazze madri, senza alcuna distinzione etnica, di credo religioso o fede politica.A Karaba è stata interamente finanziata la costruzione di un convitto- scuola funzionante per 250 studentesse.Attualmente sono attivi due canali di solidarietà: il sostegno delle studen-tesse di Karaba, tramite le adozioni a distanza e in collaborazione con la Caritas di Cremona; la raccolta fondi per la costruzione di una nuova scuola per ragazzi poveri a Malindi. L’intervento si realizza con la colla-borazione del Vescovo di Malindi.

Dove opera:

Kenya (Karaba e Malindi).

Cosa si può fare:

E’ possibile sostenere i progetti e le iniziative contattando l’Associazione.

Recapito:

c/o ACLI sede Provinciale Via S.Antonio del Fuoco, 9/A - Cremonatel. 0372/800421e-mail: [email protected]

27

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Associazione Italiana Amici di Raoul Follerau

Attività svolte:

I progetti infanzia AIFO mirano a sostenere l’intera comunità di bambini presente presso un villaggio, una scuola o qualche altra istituzione. Gli interventi assicurano alimentazione, cure mediche, scolarizzazione, al-loggi e figure adulte di riferimento.Nel territorio di Casalmaggiore, l’Associazione progetta interventi di sen-sibilizzazione e informazione nelle scuole.

Dove opera:

Africa: Comore, Kenia, Repubblica Democratica del Congo.Asia: Cina, India.America Latina: Brasile.

Cosa si può fare:

Il sostegno a distanza si attiva con un contributo mensile di 26 euro, tri-mestrale 80 euro, semestrale 160 euro, annuale 320 euro.Oltre ai contributi in denaro, l’AIFO raccoglie materiale didattico e gio-cattoli.

Recapito:

Referente locale:Sig. Gianclaudio Aroldi - via Roul Follerau, 36 - Casalmaggiore tel. 0375/200875e-mail: [email protected]

28

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Associazione Latinoamericana

Attività svolte:

L’Associazione sostiene un progetto d’adozioni a distanza per madri adolescenti della città di Medellin. L’intervento si propone di migliorare le condizioni di vita delle ragazze, seguirle nelle funzioni di recupero, rispondere alle loro necessità primarie e a quelle dei loro figli, aiutarle nella ricerca di un lavoro e rafforzare la loro autonomia personale.

Dove opera:

Colombia.

Cosa si può fare:

Chi desidera aderire al sostegno a distanza di una ragazza-madre per un intero anno o per qualche mese, singolarmente o in gruppo, può prendere contatto con l’Associazione. L’Associazione fornisce un servizio gratuito di traduzione.

Recapito:

Via Gioconda, 3 - Cremonatel. e fax 0372/20713 (segr. tel.)e-mail: [email protected]

29

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Caritas Diocesana

Attività svolte:

La Caritas sostiene il progetto “Adozione a distanza” che si occupa di raccogliere aiuti per offrire assistenza alimentare, sanitaria e scolastica a bambini che vivono situazioni di grave disagio. Le adozioni a distanza hanno durata annuale e possono essere rinnova-te.

Dove opera:

Albania, Brasile, Cile, Colombia, Congo, Equador, Etiopia, Filippine, India, Kazakstan, Kenia, Montenegro, Romania, Sri-Lanka, Eritrea.

Cosa si può fare:

Possono aderire singoli cittadini, scuole, parrocchie, enti sottoscrivendo un contributo mensile di 26 euro o di 310 annuali.

Recapito:

Caritas Diocesana di Cremonavia Stenico, 2/B - Cremonatel. 0372/35063e-mail: [email protected]

Caritas Diocesana di CremaP.za Duomo, 27 – Crematel. 0373/256274e-mail [email protected]

30

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Caritas Parrocchiale Soncino - Comitato Soncino for India

Attività svolte:

La Parrocchia con la Caritas di Soncino, dalla fine del 2001, gestisce il coordinamento di oltre 120 famiglie soncinesi e non (collaborazione della Caritas Diocesana di Cremona), per sostenere nello studio i bambini po-veri dei villaggi indiani di Elayankanni e Madurampattu (nello stato del Tamil Nadu , Sud India), sotto la guida di p. Giuseppe Susainathan, prete cattolico indiano. Il Comitato Soncino for India dal 2001 ha già grandi progetti: la Casa dei Ragazzi (100 posti) a Elayankanni; un nuovo edificio scolastico a Madurampattu. Dal 2002, a più riprese, volontari soncinesi hanno visitato le comunità di padre G. Susainathan. Il Comitato Soncino for India gode del sostegno di diverse associazioni locali (un particolare aiuto è offerto dal Gruppo H/Quartiere Brolo) e dall’Amministrazione Comunale.

Dove opera:

India (Tamil Nadu).

Cosa si può fare:

E’ possibile partecipare al fondo adozioni a distanza per uno o più bam-bini. E’ possibile versare contributi deducibili per i progetti scuola.

Recapito:

Fondo adozioni a distanza Caritas Parrocchialevia San Bernardino, 1 - 26029 SoncinoLo sportello è aperto il 1° e il 3° sabato del mese dalle ore 16,00 alle 17,00.

Comitato Soncino for India- Amici di p. Giuseppe SusainathanResponsabile: Giovanna cell. 335 466459c/o Circolo Acli “P. Mario Zanardi” - 26029 Soncino (Cr)

31

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

CREDO

Attività svolte:

L’Associazione organizza, presso famiglie italiane, soggiorni per bambi-ni ucraini che vivono situazioni di disagio; raccoglie ed invia aiuti (indu-menti, generi alimentari ecc.).Inoltre, sostiene la costruzione di un asilo in Bosnia e collabora con la Caritas Cremonese per la realizzazione della Casa Accoglienza per mi-nori a Horativ (Ucraina).

Dove opera:

Africa, Bosnia, Brasile, Ucraina.

Cosa si può fare:

E possibile partecipare alla vita dell’Associazione come volontari e versa-re un libero contributo economico.

Recapito:

Via Torchio, 6 - Cremonatel.0374/344378 (Soresina)e-mail:[email protected]

32

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Gruppo Missionario Ragazzi

Attività svolte:

Obiettivo principale dell’Associazione è favorire gli interventi d’aiuto per la crescita, l’educazione e l’istruzione dei bambini abbandonati o in stato di estrema necessità.Ogni anno, il Gruppo Missionario ragazzi organizza una raccolta di materiale (biancheria, vestiario, detersivi,materiale didattico, giocattoli...) da spedire nel Paese.

Dove opera:

Sri Lanka.

Cosa si può fare:

E’ possibile prendere contatto direttamente con l’Associazione per riceve-re informazioni specifiche sulle modalità di collaborazione.

Recapito:

Via Guzzafame, 7 - Castelleone tel. 0374/359934

33

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

La Tenda di Cristo

Attività svolte:

L’Associazione gestisce una Comunità di Accoglienza per donne in diffi-coltà e Case Famiglia per bambini in affido e ragazze madri. Inoltre, promuove adozioni a distanza e affidi di bambini che vivono si-tuazioni di difficoltà.

Dove opera:

Le adozioni a distanza avvengono in Brasile e Messico.Le Case Famiglia per bambini in affido sono a Crema e Rivarolo del Re.La Comunità per donne in difficoltà si trova ad Acquanegra Cremonese.

Cosa si può fare:

Con un contributo di 25 euro mensili si attiva l’adozione a distanza. E’ possibile inviare ai bambini “adottati” materiale didattico e indumenti.L’Associazione accoglie tutti coloro che intendono offrire disponibilità come volontari.

Recapito:

Sede legale: San Giovanni in Croce - tel. 0375/91852Tenda n.8 Speranza Rivarolo del Re - tel.0375/535010Tenda n.8 Via Mulini, 36 Crema - tel.0373/258964Tenda n.15 via Stazione, 73 - Acquanegra Cremonese - tel 0372/722423e-mail: [email protected]

34

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

L’Insieme

Attività svolte:

L’Associazione sostiene il progetto “Crescita e Alfabetizzazione Meninhos da Rua”. Più di 1400 bambini di strada sono accolti in una decina di centri e possono nutrirsi, imparare a leggere e a scrivere, frequentare corsi professionali.

Dove opera:

Brasile.

Cosa si può fare:

Per aiutare i bambini di strada si può versare una quota mensile di 5,16 euro, offrire un libero contributo, partecipare alle attività locali promosse dall’Associazione.

Recapito:

Via S.Antonio del Fuoco, 11 - Cremonatel. 0372/459168e-mail: [email protected]

35

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

Movimento per la Vita

Attività svolte:

Il Movimento promuove incontri, dibattiti e testimonianze per la tutela e l’accoglienza della vita umana.Inoltre, attiva adozioni a distanza e adozioni prenatali (a distanza) con specifici progetti (“Progetto Gemma”).

Dove opera:

Castelleone (Cremona).

Cosa si può fare:

E’ possibile offrire un contributo economico (abbonamento mensile di 16 euro), diventare soci, partecipare alle iniziative proposte.

Recapito:

Cremona - Via S. Antonio del Fuoco, 9tel.0372/25226

Crema - Via Civerchi, 7tel.0373/256892 int.44e-mail [email protected]

Castelleone - Via Garibaldi, 14tel.0374/350636e-mail:[email protected]

36

SOSTEGNO A DISTANZA

Nome dell’organizzazione:

S.a.I. Sostegno all’Infanzia

Attività svolte:

L’Associazione si occupa della realizzazione, anche attraverso la for-mula del “sostegno a distanza”, di interventi a favore della popolazione infantile che, nei Paesi in via di sviluppo o dove esistono temporanee situazioni di precarietà per motivi sociali-politico-economici, rappresenta una delle fasce sociali più indifese e più esposte alla miseria ed ai rischi legati all’emarginazione

Dove opera:

Brasile e Kenia.

Cosa si può fare:

Attraverso la formula del “sostegno a distanza”, con un contributo men-sile minimo di 25 euro, è possibile finanziare progetti e attività di solida-rietà sociale al fine di garantire ai bambini, alle loro famiglie e all’intera comunità, assistenza, istruzione, alimentazione.

Recapito:

Via Santa Maria in Betlem, 15 - Cremonatel. e fax 0372/456625cell. 333 2760594

37

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

La fame, l’analfabetismo, l’ingiustizia, il degrado ambientale, lo sfrutta-mento del lavoro minorile, la guerra minacciano ogni giorno la sopravvi-venza di bambini e bambine che vivono nei diversi Paesi del Mondo.Le Organizzazioni raccolte in questa sezione intervengono con progetti di solidarietà e programmi di sviluppo umanitario in grado di offrire aiuti concreti nel settore sanitario, assistenziale, di sostegno all’istruzione e nella difesa dell’ambiente.

39

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

ARCI Nuova Associazione

Attività svolte:

ARCI realizza e gestisce progetti di solidarietà internazionale. Collabora con le istituzioni locali e altre organizzazioni per la costruzione di centri polivalenti per bambini e ragazzi: centri d’assistenza sanitaria, asili, cen-tri d’assistenza e aggregazione per bambini di strada, laboratori artigia-nali, centri gioco e animazione, centri d’alfabetizzazione, doposcuola, biblioteche. A Cremona, il comitato territoriale ARCI ha attivato il progetto “Strani Vari”,centro d’aggregazione giovanile interetnico per i bambini di Zavidovici e Bosnia Erzegovina e il progetto “DRK”, centro giovanile al-ternativo dei giovani di Kraljevo,Serbia.

Dove opera:

I Progetti rivolti all’infanzia sono attivi in Palestina, Filippine, Afghanistan, Mozambico, Perù, Balcani, Colombia, Brasile.

Cosa si può fare:

E’ possibile offrire un contributo economico e/o partecipare come volon-tari alla realizzazione dei progetti.Anche i ragazzi possono diventare volontari.

Recapito:

via Speciano, 4 - Cremonatel.e fax 0372/20484e-mail: [email protected]/attivarci

41

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

Comitato per Lucia e Santina

Attività svolte:

Il Comitato, dal 1999, sostiene le opere delle soncinesi missionarie laiche Lucia Bellotti e Santina Cedri e rimane in funzione fino alla presenza di Lucia e Santina, rispettivamente attive nella Repubblica Centrafricana (Africa) e nel Minas Gerais (Brasile). Il Comitato è promosso dalle seguenti associazioni soncinesi: Acli, Pensionati e Anziani, Pro Loco, G.P. Avis Aido Amici dello Sport, Gruppo H/Quartiere Brolo.

Il Comitato si occupa di:- tenere i contatti con le missionarie;- gestire la raccolta dei fondi e finalizzare la loro destinazione su progetti segnalati

dalle missionarie (scuola, diritto allo studio, salute, pozzi, centro per sordomuti);- attivare iniziative atte a sensibilizzare e informare la comunità;- tenere i rapporti con altri enti pubblici e privati interessati a collaborare.

Dove opera:

Africa (villaggio di N’Gotto nello stato della Repubblica Centrafricana).Brasile (città di Coronel Fabriciano, nello stato del Minas Gerais).

Cosa si può fare:

E’ possibile sostenere il Comitato collaborando nella realizzazione delle iniziative. A Soncino i contributi economici possono essere versati an-che tramite: Circolo ACLI, Associazione Pensionati e Anziani, Pro Loco, Banca di Credito Cooperativo di Caravaggio.

Recapito:

Comitato per Lucia e Santina c/o Circolo ACLI “P. Mario Zanardi”via IV novembre, 18 - 26029 Soncino (CR) - Tel. 338 9803224

42

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

Croce Rossa Italiana Comitato Regione Lombardia

Attività svolte:

La Croce Rossa Italiana interviene nelle situazioni di emergenza (calamità naturali, eventi eccezionali, conflitti di guerra, situazioni sociali bisogne-voli di sostegno sociosanitario) sia a livello nazionale che internazionale, garantendo aiuti di primo soccorso a bambini, donne e uomini . All’estero diversi sono gli interventi in atto: programmi di educazione alla salute per madri e bambino; programmi specifici per fronteggiare gli effetti della malnutrizione; campagne di vaccinazione; apertura di centri d’accoglienza per bambini abbandonati, realizzazioni di strutture sanitarie.Inoltre, allo scopo di aiutare i bambini vittime delle mine antiuomo, la CRI, in collaborazione con numerosi medici, ha raccolto finanziamenti per la realizzazione di una struttura che si occupa della cura e riabilita-zione dei piccoli pazienti.

Dove opera:

Togo, Somalia, Senegal, Iraq, Burundi, Rwuanda, Tanzania, Uganda, Zaire, Isole Comore, Malta, Bulgaria.

Cosa si può fare:

Per sostenere le iniziative internazionali contattare le sedi della Croce Rossa Italiana.

Recapito:

Comitato Provinciale di Cremonavia Dante, 121Tel.0372/422444- e-mail: [email protected]

43

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

DI-SVI (Disarmo e Sviluppo)

Attività svolte:

L’Associazione promuove progetti nel settore socio-sanitario (salute pubblica, salute di base, salute riproduttiva) e attività di formazione del personale locale, collaborando sempre con un’Associazione od Organizzazione del paese ospitante. In tutti i programmi è ricercata e stimolata la partecipazione comunitaria. Disvi ha realizzato progetti nel campo della lotta contro il traffico della prostituzione di bambine in Nepal. Promuove adozioni a distanza quando un socio Disvi è pre-sente nel paese, altrimenti la famiglia interessata rimane in contatto con l’Associazione locale. In Italia Disvi promuove programmi d’Educazione allo Sviluppo in collaborazione con Pubbliche Istituzioni (Scuole, Comuni, ASL) ed altre Organizzazioni.

Dove opera:

Italia, Albania, Bangladesh, Bhutan, Cuba, India, Mali.Mozambico, Nepal, Nicaragua, Palestina, Yemen.Adozioni a distanza: Palestina, Timor Est e Nepal.

Cosa si può fare:

E’ possibile diventare socio Disvi con il versamento di una piccola quota, partecipare attivamente ai programmi dell’Associazione con la propria professionalità e capacità personale.Sono accolte anche le donazioni per i vari progetti.

Recapito:

Disvi - Sezione di CremonaTel. 0372/415049 (numero privato) - e-mail [email protected] in Asti - Tel. 0141/593407 - e-mail [email protected] - www.disvi.it

44

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

Emergency

Attività svolte:

Emergency costruisce e gestisce centri chirurgici per i feriti di guerra, le emergenze, la traumatologia, l’ortopedia.Centri per la riabilitazione del-le vittime delle mine antiuomo, posti di primo soccorso per il trattamento immediato dei feriti.Attua interventi umanitari di assistenza ai prigionieri in contesti connessi a situazioni di conflitto.Organizza attività di formazione per il personale locale. Sul territorio italiano, Emergency promuove una cultura di pace e di solidarietà con iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado.

Dove opera:

Iraq (Sulaimanya e Erbil); Cambogia (Battabang), Afghanistan (Anabah, Kabul, Lashkar-Gah), Sierra Leone (Goderich).Altri interventi sono stati sviluppati in Rwanda, Eritrea, Nicaragua, Algeria, Palestina, Angola, Sudan.

Cosa si può fare:

E’ possibile diventare volontario,partecipare alle attività e alle iniziative culturali promosse sul territorio, tesserarsi come “Amico di Emergency” , effettuare donazioni, acquistare le “bomboniere solidali” , i biglietti au-gurali.

Recapito:

via Boschetto, 17 – CremonaTel.0372/33707 (telefono privato)Cell.349-2855498www.emergency.ite-mail: [email protected]

45

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

Gruppo Persona Ambiente

Attività svolte:

L’Associazione opera per la diffusione della cultura della nonviolenza e nella difesa dell’ambiente. Da alcuni anni, in collaborazione con altre Associazioni del territorio, organizza interventi a favore di un orfanotro-fio in Serbia:acquisto d’arredi, strumenti,attivazione di percorsi formativi e professionali per ragazzi in fase d’uscita dall’istituto;campi estivi tenuti da volontari italiani;ospitalità in Italia di gruppi di orfani.Nel territorio di Casalmaggiore, si rivolge alle scuole promuovendo ini-ziative di solidarietà e di informazione sui diritti dell’uomo.Organizza raccolte fondi per progetti specifici.

Dove opera:

Italia, Ex Yugoslavia.

Cosa si può fare:

E’ possibile offrire disponibilità come volontario scegliendo in modo libe-ro tempi e spazi.

Recapito:

Referente Sig.Umberto Chiarinivia T. Grossi, 5 - Loc. Fossa Caprara (Casalmaggiore)Tel. 0375/209987e-mail: [email protected]

46

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

IPSIA Istituto Pace Sviluppo Innovazione ACLI

Attività svolte:

IPSIA promuove iniziative di sensibilizzazione rivolte ai giovani sui temi della pace, giustizia e sviluppo equosolidale.Tra i progetti e le collaborazioni in corso, “Terre e Libertà”: progetto di volontariato internazionale per l’animazione nei Balcani; attività di cineforum su tematiche giovanili; interventi d’integrazione sociale e di scambio interculturale fra cittadini italiani e stranieri per favorire la cono-scenza delle diverse culture.

Dove opera:

Crema.

Cosa si può fare:

E’ possibile partecipare alle attività dell’organizzazione e diventare vo-lontari.

Recapito:

IPSIA Cremonavia C.Urbino, 7/b - CremaTel. 0373/250650e-mail: [email protected]

47

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

Mani Tese

Attività svolte:

L’Associazione promuove interventi per la lotta allo sfruttamento del la-voro minorile e attività finalizzate a garantire ai bambini un’adeguata istruzione. Tra i vari progetti: “Istruzione per i bambini di Madurai”, “Formazione di giovani afroecuadoriani e indigeni”, “Fermiamo la tratta dei bambini”.

Dove opera:

Asia, Africa e America Latina.I progetti rivolti all’infanzia sono in India, Ecuador, Benin. In Italia ci sono gruppi territoriali che, con attività di riciclaggio, finanzia-no progetti nei paesi in via di sviluppo e promuovono interventi di infor-mazione nelle scuole e nelle comunità locali.Il gruppo Mani Tese di Persico Dosimo realizza il progetto “Shanti”: in-terventi a favore delle donne indiane e dei loro bambini che abitano nel territorio cremonese.

Cosa si può fare:

Con un contributo da 20 a 70 euro si può sostenere un minore e sottrarlo alla tratta; acquistare materiale didattico; incrementare un fondo destina-to all’ organizzazione di un corso di formazione.

Recapito:

Gruppo Mani Tese di Persico Dosimo (CR)via A. Moro, 7 - Tel.0372/54285e-mail: [email protected]: Sig.ra Ester Olivieri

48

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

Operazione Mato Grosso

Attività svolte:

Si svolge su due livelli: un coinvolgimento diretto in terra di missione e parallelamente la raccolta di fondi in Italia per finanziare gli interventi più importanti come ad esempio l’ospedale di Mama Ashu di Chacas in Perù inaugurato nell’ottobre del 1994. Fra le opere più significative vi è la costruzione di scuole, ponti, strade, canali d’irrigazione, impianti di acqua potabile, ecc.

Dove opera:

Sud America (Perù).

Cosa si può fare:

E’ possibile sostenere l’attività collaborando alle raccolte di carta, ferro e stracci e alimenti organizzate periodicamente.Inoltre durante tutto l’anno si raccolgono fondi per aiutare il mantenimen-to dell’Ospedale in Perù.

Recapito:

Cappellini FabrizioPiazza Turcazzano, 526029 Soncino (Cr)Tel. 0374/84443

49

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

Pax Christi Movimento Cattolico Internazionale Per la Pace

Attività svolte:

L’Associazione si occupa di difesa dei diritti, educazione alla pace e alla solidarietà internazionale.Promuove campagne di sensibilizzazione sulla situazione dei paesi in guerra con particolare attenzione alle “guerre dimenticate” e alle politi-che di disarmo.Tra le iniziative attuate, la “Campagna Sudan” e il progetto a favore dei bambini del Burundi in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Cremona.

Dove opera:

Provincia di Cremona per l’attività di sensibilizzazione.Paesi del Sud del Mondo per la realizzazione di progetti.

Cosa si può fare:

L’Associazione accetta contributi a sostegno dei progetti e accoglie volon-tari che desiderano collaborare per l’attività di sensibilizzazione.

Recapito:

via Bonomelli, 81 - Cremona per informazioni telefonare: 0374/78067e-mail: [email protected]

50

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO

Nome dell’organizzazione:

UNICEF Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia

Attività svolte:

L’Organizzazione si occupa di programmi di sviluppo a lungo termine nel settore sanitario, dei servizi, delle forniture d’acqua, dell’istruzione, dell’assistenza alle madri in difficoltà.Inoltre, attiva programmi di emergenza per difendere i bambini dalle conseguenze delle guerre e di altre catastrofi.Alcuni progetti: “Un vaccino per ogni bambino”; “Stop al traffico di mi-nori”; “Tutte a scuola”;” Prima infanzia”.

Dove opera:

Opera in 158 Paesi di tutto il mondo, dove vivono due miliardi di bambi-ni e ragazzi sotto i 15 anni.

Cosa si può fare:

E’ possibile effettuare una donazione, “adottare” un progetto, diventare “Amico dell’UNICEF”, scegliere le “bomboniere solidali”, confezionare una bambola Pigotta.

Recapito:

via E. Sacchi, 2 - Cremonatel. 0372/23577 - apertura sede: 9-12 15-18Punto d’Incontro (negozio): Portici Via Baldesio, 12 (Piazza Duomo)Tel. 0372/30475www.unicef.it

51

ACCOGLIENZA BAMBINI DI CHERNOBYL

La Bielorussia è stata una delle regioni più colpite dalle radiazioni dovute all’incidente della centrale nucleare di Chernobyl, nel 1986.Le conseguenze di tale tragedia sono destinate a durare ancora a lungo e i bambini sono le vittime principali. La loro salute fisica è seriamente compromessa a causa delle radiazioni ancora presenti nell’ambiente: ne-cessitano di respirare un’aria meno inquinata, di variare l’alimentazione, accrescere le loro difese immunitarie.Nel territorio cremonese, sono presenti diverse Associazioni e Comitati che organizzano l’ospitalità dei bambini bielorussi presso le famiglie lo-cali. Durante la permanenza, i bambini ricevono cure sanitarie adeguate e hanno l’opportunità di passare dei giorni con persone che li accolgono con affetto e calore.

53

ACCOGLIENZA BAMBINI DI CHERNOBYL

Nome dell’organizzazione:

Aiutiamoli a Vivere

Attività svolte:

L’Associazione organizza l’accoglienza dei bambini presso famiglie che si rendono disponibili.Inoltre, attiva progetti di sostegno sul territorio bielorusso : formazione professionale per ragazzi, ristrutturazione d’Istituti per bambini, raccolta e consegna d’aiuti umanitari per orfanotrofi, centri di prima accoglienza e ospedali (TIR della speranza), assistenza sanitaria a bambini con gravi malattie.

Dove opera:

Bielorussia.

Cosa si può fare:

E’ possibile offrire la propria disponibilità per ospitare i bambini un mese l’anno ,per tre anni,nei periodi che vanno da aprile ad ottobre.Durante i mesi scolastici, i bambini svolgono il programma educativo con la loro maestra bielorussa presso una scuola cremonese.Partecipare come volontario alle altre iniziative della fondazione.Offrire un contributo economico.

Recapito:

Sede nazionale della Fondazione: TerniComitati in provincia di Cremona: Cremona, Gadesco P.D., Bonemerse, Solarolo Rainerio, Soresina, Offanengo, Sergnano

Comitato di Cremona:Responsabile sig.Basile Domenicovia Garibaldi, 52 - Tel. 347/2282371www.aiutiamoliavivere.it

55

ACCOGLIENZA BAMBINI DI CHERNOBYL

Nome dell’organizzazione:

Associazione Giromondo

Attività svolte:

L’Associazione organizza l’accoglienza di bambini bielorussi presso fa-miglie, due volte l’anno.

Dove opera:

Bielorussia.

Cosa si può fare:

Contattare direttamente l’Associazione nel caso in cui una famiglia sia interessata all’accoglienza dei bambini.

Recapito:

via S. Francesco d'Assisi, 26 - Ripalta Arpina Tel. 0373/258792e-mail: [email protected]

56

ACCOGLIENZA BAMBINI DI CHERNOBYL

Nome dell’organizzazione:

Comitato Accoglienza Bambini Bielorussi-Madignano

Attività svolte:

Ogni anno, nei mesi di giugno e luglio,il Comitato organizza l’accoglien-za di un gruppo di bambini proveniente dalla Bielorussia.Si occupa della diffusione d’informazioni sulle modalità e le motivazioni che riguardano l’esperienza dell’ospitalità.Inoltre, il Comitato provvede all’invio d’aiuti umanitari nelle zone bielo-russie e organizza raccolte fondi per sostenere le famiglie ospitanti (cene di beneficenza, sottoscrizioni a premi,vendita d’oggetti artigianali).

Dove opera:

Bielorussia, zona Janovka.

Cosa si può fare:

E’ possibile offrire disponibilità per accogliere i bambini, partecipare alle iniziative per la raccolta di fondi.

Recapito:

c/o Comune di Madignano - Via libertà, 22 Madignano (Crema)Tel. 0373/65139e-mail: [email protected]/associazioni/bielorussi

57

ACCOGLIENZA BAMBINI DI CHERNOBYL

Nome dell’organizzazione:

Comitato Soncinese Pro Chernobyl

Attività svolte:

Inizio attività: 1995Organizzazione e gestione soggiorno terapeutico dei bambini bielorussi.Promozione raccolta generi alimentari e di prima necessità.Organizzazione e partecipazione di convogli umanitari con destinazione Bielorussia.

Dove opera:

Bielorussia.

Cosa si può fare:

E’ possibile sostenere il comitato con contributi economici.Le famiglie possono offrire disponibilità per l’accoglienza dei bambini durante i periodi di soggiorno in Italia.

Recapito:

Comitato Soncinese Pro Chernobylc/o Croce Verde via S. Pio V°, 14 Soncino (Cr)Tel. 0374/85712 - Fax 0374/84211

58

ACCOGLIENZA BAMBINI DI CHERNOBYL

Nome dell’organizzazione:

Comitato Progetto Chernobyl

Attività svolte:

Il comitato organizza l’accoglienza estiva di bambini di Chernobyl pres-so le famiglie della zona che offrono la loro disponibilità.

Dove opera:

Bielorussia.

Cosa si può fare:

Chi è interessato può mettersi in contatto con l’Associazione.

Recapito:

Comitato Progetto ChernobylVia F.lli Rosselli, 11 - PandinoTel. 0373/920889e-mail: [email protected]

59

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Le attività delle Associazioni raggruppate in questo capitolo si attuano nel territorio cremonese e si caratterizzano con momenti di sostegno pra-tico alle famiglie e ai minori.I volontari, motivati e adeguatamente formati, si ispirano a ideali di ca-rità, di servizio, di presenza e assistenza nei confronti di soggetti che si trovano in particolare stato di bisogno.I luoghi dove si svolgono le attività possono essere vari, essendo legati agli scopi specifici di ogni Associazione e al bisogno di ogni singola famiglia: il domicilio, l’ospedale, i servizi sanitari, l’oratorio, spazi di incontro e di aggregazione dei minori e all’interno delle strutture gestite direttamente dalle Associazioni stesse.Il supporto dei volontari è molto prezioso e ha l’obiettivo di promuovere una forma di esistenzialità attenta ai valori della solidarietà.In questa sezione della guida, oltre alle Associazioni, sono indicati i Servizi sociali professionali presenti in ogni Comune che, nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente, promuovono nel territorio cremonese interventi a favore dei minori e delle loro famiglie.

61

Oltre alle organizzazioni descritte nel settore APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’, intervengono in questo ambito anche:

- Amici del Montessori pag. 25

- Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII pag. 78

- Ente Morale Associazione La Fraternità pag. 79

62

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

ABIO Associazione per il Bambino in Ospedale

Attività svolte:

L’Associazione promuove attività finalizzate a sdrammatizzare l’impatto del bambino e della sua famiglia con la struttura ospedaliera.Il volontario ABIO accoglie il bambino al momento del ricovero, facilita il suo inserimento in reparto e lo intrattiene con attività ricreative durante la degenza; ascolta e supporta i genitori.

Dove opera:

Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona - reparto di Pediatria Largo Priori, 1 – CremonaNeuropsichiatria Infantile servizio territorialevia Santa Maria in Betlem, 3

Azienda Ospedale Maggiore di Crema - reparto di Pediatriavia Macallè, 14 – Crema

Cosa si può fare:

Per diventare volontari soci occorre essere maggiorenni, trovarsi a pro-prio agio con i bambini e seguire un corso di formazione. L’impegno richiesto prevede mezza giornata alla settimana in reparto.Si può anche sostenere l’Associazione con donazioni e servizi.

Recapito:

Cremona: via dei Classici, 8 e-mail: [email protected]

Crema: URP - Ospedale di Crema tel. 0373/280580e-mail: [email protected]

63

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Associazione Cadash Viscontea

Attività svolte:

L’Associazione promuove interventi d’assistenza sociale, beneficenza, formazione, sport rivolti al mondo giovanile ed a rischio d’emarginazio-ne. Si occupa di “contatto di strada” con gruppi informali di giovani e organizza attività d’auto aiuto per le famiglie.

Dove opera:

Territorio cremonese.

Cosa si può fare:

Prendendo contatto con l’Associazione è possibile ricevere informazioni sulle possibili modalità di collaborazione.

Recapito:

via Volturno, 62 - CremonaTel. 0372/[email protected]

64

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Associazione Giorgio Conti

Attività svolte:

L’Associazione è stata fondata alla fine del 1988 da Adriana e Carlo Conti, che in questo modo hanno ritenuto di esaudire un deside-rio del figlio Giorgio ricoverato in ospedale per una grave malattia. L’Associazione si propone di dare assistenza morale e materiale ai bam-bini (e alle loro famiglie) colpiti da gravi malattie, soprattutto leucemie e tumori dell’infanzia.

Dove opera:

L’Associazione è presente nei maggiori centri di cura pediatrica sia della Lombardia che a livello nazionale ed interviene con il suo aiuto in seguito alle segnalazioni ed alle richieste del personale medico. I bambini assisti-ti dall’associazione provengono da tutte le regioni italiane, ed anche da paesi esteri economicamente poveri.

Cosa si può fare:

E’ possibile sostenere gli interventi di aiuto dell’Associazione con un con-tributo economico. Per ricevere informazioni specifiche su altre modalità di collaborazione contattare direttamente l’associazione.

Recapito:

Associazione Giorgio Contivia Mantova, 4026100 CremonaTel. 0372/451929Fax 0372/590596www.associazionegiorgioconti.itinfo@associazionegiorgioconti.it

65

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Associazione Michael Paiardi

Attività svolte:

L’Associazione promuove iniziative di beneficenza e raccolta fondi attra-verso la vendita di libri, cd musicali, pubblicati dalla stessa associazione; organizza iniziative socio-educative (spettacoli musicali, teatrali) e sporti-ve (torneo di basket annuale).Michael Paiardi attiva anche adozioni a distanza.

Dove opera:

Territorio di Offanengo e di Crema.

Cosa si può fare:

E’ possibile offrire il proprio contributo per la realizzazione dei progetti.

Recapito:

via delle Sabbione, 4/g - Offanengo (CR)Tel. 0373/244733e-mail: [email protected]

66

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Associazione Punto Famiglia

Attività svolte:

L’Associazione gestisce il progetto "Ludoteca di famiglia" e il progetto "Nido famiglia: il bosco dei piccoli".

Dove opera:

Pianengo.

Cosa si può fare:

Prendendo contatto con l’Associazione è possibile ricevere informazioni sulle possibili modalità di collaborazione.

Recapito:

via Giovanni XXIII°, 4 - Pianengo (CR)Tel. 0373/74115e-mail: [email protected]://www.puntofamiglia.org

67

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Associazione Camminiamo Insieme

Attività svolte:

L’Associazione Camminiamo Insieme attiva servizi di sostegno scolastico (doposcuola, acquisto materiale didattico); interventi finanziari nei Paesi colpiti da calamità naturali. Offre sostegno economico e morale a perso-ne indigenti e raccoglie materiale come indumenti usati, ecc.. per coloro che vivono situazioni di difficoltà.

Dove opera:

Sul territorio cremasco sono presenti diversi gruppi nei seguenti Comuni: Crema, Monte Cremasco, Palazzo Pignano, Scannabue, Pandino, Vidolasco, Camisano,Capralba, Pieranica, Ripalta Nuova, Salvirola, Torlino Vimercati, S.Bernardino, Cascine Gandini, Chieve, Offanengo, Sergnano, Spino D’Adda,Ticengo, Trescore Cremasco, Vaiano Cremasco.

Cosa si può fare:

Diventare volontario dell’Associazione.

Recapito:

Sede legale:piazza Duomo, 27 - CremaTel. 0373/256274Responsabile: sig.Maurizio Redondie-mail: [email protected]

68

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Azione Cattolica Italiana e Fondazione Sant’Omobono

Attività svolte:

Azione Cattolica è presente nelle parrocchie della diocesi di Cremona per un’at-tività di formazione rivolta ad adulti, giovani e per interventi educativi a favore di bambini e ragazzi. Inoltre,tramite la Fondazione S.Omobono, gestisce la Casa Famiglia S. Omobono, comunità che ospita donne in difficoltà (anche con i loro figli) a cui viene proposto un progetto educativo finalizzato alla crescita e all’au-tonomia personale.Alle donne che escono dalla Casa, viene offerta l’opportunità di alloggiare in appartamenti. La Casa Famiglia è in rete con altre realtà associa-tive, come l’Associazione Famiglie di Famiglie che gestisce un micronido aperto anche ai bambini della Casa. Azione Cattolica e la Fondazione si occupano anche di percorsi formativi per il personale volontario.La proposta di volontariato si rivolge anche a coppie e famiglie disponibili. La Fondazione promuove sul ter-ritorio interventi di sensibilizzazione verso la realtà femminile, soprattutto quella segnata da povertà e solitudine.

Dove opera:

Azione Cattolica opera in tutto il territorio della diocesi cremonese.La Casa si trova a Cremona.

Cosa si può fare:

Azione Cattolica è disponibile ad accogliere persone volontarie per la gestione della Casa. E’ possibile offrire contributi economici, ad esempio per l’adozione di una mamma con il proprio figlio o per la ristrutturazione dell’edificio.

Recapito:

via S.Antonio del Fuoco 9/A - Cremona - Tel. 0372/23319e-mail: [email protected]

Casa FamigliaVia Ippocastani, 14 - Cremona - Tel. 0372/430106 - e-mail [email protected]

69

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Centro Aiuto alla Vita

Attività svolte:

Il Centro Aiuto alla Vita si occupa d’interventi d’aiuto e accoglienza verso bambini bisognosi, le loro mamme, donne e coppie di fronte a maternità difficili e tutti coloro che si trovano soli ad affrontare situazioni di diffi-coltà o emarginazione.

Dove opera:

Cremona, Crema, Casalmaggiore.

Cosa si può fare:

E’ possibile offrire un libero contributo economico utile all’acquisto di materiali ed alimenti per la prima infanzia, donare beni per l’infanzia: lettini, pannolini, passeggini, indumenti, alimenti (omogeneizzati, latte in polvere...).L’organizzazione è disponibile ad accogliere persone che si offrono come volontari. Tale personale rappresenta una risorsa importante so-prattutto nella fase di primo contatto delle persone,durante il momento d’accoglienza del bisogno.

Recapito:

Cremona - via Milano, 5/C - Tel. 0372/20436Crema - via Civerchi, 7 - Tel. 0373/256994 Casalmaggiore - via Cavour, 93 - Tel. 0375/40617

70

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Comunità Oasi “Casa della madre e del bambino”

Attività svolte:

La Comunità attua interventi d’accoglienza di ragazze madri o di donne con minori in situazioni di disagio familiare, alla presenza di decreti o accordi con il Servizio Sociale di provenienza.

Dove opera:

Campisco di Capralba.

Cosa si può fare:

E’ possibile diventare volontario dell’organizzazione, contribuire con do-nazioni e beneficenza.

Recapito:

Campisco di Capralba - Capralba Tel. 0373/450485Responsabile: dott. Michele Fumagalli

71

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Famiglia di Famiglie

Attività svolte:

L’Associazione si pone l’obiettivo di creare una “rete di famiglie” come strumento d’aiuto per i nuclei familiari con bimbi piccoli, che vivono si-tuazioni di difficoltà economiche-sociali. Famiglia di Famiglie opera su due livelli, il primo legato alla formazione dei genitori ed il secondo orientato alla gestione di un nido famiglia. Per quanto riguarda la formazione, l’Associazione propone percorsi d’in-contro e confronto sulle modalità d’aiuto tra famiglie e sulla relazione genitori e figli.Dal 2000 è attivo un micronido familiare che ospita anche bambini pro-venienti da famiglie in difficoltà, a volte residenti in strutture protette.

Dove opera:

Cremona.

Cosa si può fare:

E’ possibile diventare soci dell’Associazione, sostenere le iniziative con un contributo economico, offrire il proprio tempo libero per attività di volontariato.

Recapito:

Sede legale: via S. Antonio del Fuoco, 9/A - CremonaTel. 0372/22386 - 0372/430106e-mail: [email protected]

Sede micronido: via San Sebastiano, 4/ACell. 347 4949140

72

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Istituto “Buon Pastore”Pronto Intervento Centro Accoglienza

Attività svolte:

La Comunità si occupa dell’accoglienza di ragazze e giovani che vivono situazioni di difficoltà.Attiva interventi educativi quali la ricerca di un lavoro, la conoscenza del territorio, la capacità di gestire il denaro sulla base dei bisogni specifici di ogni ospite del Centro. L’obiettivo dei proget-ti individuali è lo sviluppo dell’autonomia personale.

Dove opera:

Crema.

Cosa si può fare:

E’ possibile donare materiale (indumenti ecc..), offrire un libero contribu-to, collaborare come volontari.

Recapito:

Centro Accoglienza “Buon Pastore”Via C. Urbino, 23 - CremaTel. 0373/257911

73

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Società Centrale Femminile San Vincenzo

Attività svolte:

L’associazione gestisce:- il Centro di Accoglienza “Focolare G.Grassi”, ambiente formato da

monolocali che accolgono donne sole o con figli che si trovano in situa-zione di disagio.

- Casa Ozanam, struttura di accoglienza che offre disponibilità, in ap-partamenti, a famiglie monoparentali che si trovano in situazioni di difficoltà.

Dove opera:

Cremona.

Cosa si può fare:

Il Centro di Accoglienza e Casa Ozanam sono disponibili ad accogliere personale volontario. L’Organizzazione raccoglie anche libere offerte per sostenere le attività di entrambe le strutture.

Recapito:

Focolare G. Grassi:via Bonomelli, 26 - Cremonatel. 0372/23357 - 0372/22405 - Cell.328 4559463e-mail:[email protected]

Casa Ozanam:Via Milazzo, 29 - CremonaTel.0372/22405 - Cell. 328 4559463

74

APPOGGIO A MINORI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Nome dell’organizzazione:

Servizio sociale professionale dei Comuni

Attività svolte:

Presso ogni Comune del territorio provinciale è presente il Servizio socia-le professionale, costituito o dalla singola figura dell’Assistente Sociale (Comuni di piccole dimensioni) o in collaborazione con altre figure profes-sionali (Comuni di Cremona, Crema, Casalmaggiore). Al Servizio sociale del Comune è possibile per la famiglia del minore ricevere sostegno psico-socia-le ed aiuto tramite l’erogazione di servizi od interventi economici.

Dove opera:

Presso ogni Comune.

Cosa si può fare:

Per i cittadini rappresenta anche un punto di riferimento per ricevere in-formazioni sui servizi ed organizzazioni a favore dell’infanzia, ed attua un raccordo tra le risorse, pubbliche e private, a favore del singolo, fa-miglie, gruppi. E’ possibile segnalare situazioni di disagio che riguardino minori residenti nel territorio comunale.

Recapito:

Sede territoriale dei singoli ComunioppureAmbito Distrettuale del Piano di Zona di Cremona presso Comune di Cremona c.so Vittorio Emanuele, 42 - Tel. 0372/407300

Ambito Distrettuale del Piano di Zona di Crema presso Comune di Crema via Pesatori, 29 - Tel. 0373/87923

Ambito Distrettuale del Piano di Zona di Casalmaggiore presso Comune di Casalmaggiore via Saffi, 9 - Tel. 0375/284486

75

AFFIDO FAMILIARE

L’Affidamento Familiare è un intervento “a termine” di aiuto e sostegno che si attiva per sopperire al disagio e/o difficoltà di un bambino e della sua famiglia che, temporaneamente, non è in grado di occuparsi delle sue necessità affettive, educative e di accudimento.Attraverso l’affidamento il bambino incontra una famiglia, una persona singola o una comunità che, accogliendolo presso di sé, s’impegna ad assicurare una risposta mirata a tutti i suoi bisogni.La durata dell’affido dipende dal tempo necessario alla famiglia d’origi-ne per ritrovare un adeguato equilibrio e superare le proprie difficoltà.In questa sezione della guida, oltre alle Associazioni, sono indicati i Servizi Sociali Pubblici che, nel rispetto della normativa nazionale e re-gionale vigente, promuovono nel territorio cremonese la cultura dell’affi-do e attuano progetti di affidamento di minori.

77

AFFIDO FAMILIARE

Nome dell’organizzazione:

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Attività svolte:

L’Associazione si occupa della gestione di Case Famiglia per l’accoglien-za di minori in situazioni di grave disagio familiare.Si propone inoltre come luogo di ascolto e accoglienza per persone in difficoltà, minori, ragazze sottratte alla prostituzione.

Dove opera:

Crema, Sergnano, Spino D’Adda, Vaiano Cremasco.

Cosa si può fare:

E’ possibile contattare la Comunità e prendere accordi sulle modalità di collaborazione.

Recapito:

Case famiglia: - “Buscarina” Via Montanaro, 10 - Crema Tel. 0373/259464 - e-mail: [email protected] “Santa Anna” Via Diaz, 28 crema Tel. 0373/87173 - e-mail:[email protected] “San Martino“ Via Che Guevara, 21/23 - Sergnano Tel. 0373/419380 - e-mail:[email protected] “Suor Stefania“ Cascina Madonna del Bosco - Spino d’Adda Tel. 0373/980094 - e-mail:[email protected]

78

AFFIDO FAMILIARE

Nome dell’organizzazione:

Ente Morale Associazione La Fraternità

Attività svolte:

L’Associazione si occupa dell’accoglienza di minori in case famiglia e comunità alloggio familiare; organizza servizi per l'infanzia quali nidi famiglia, ludoteche, interventi di sostegno scolastico.Inoltre, promuove un servizio di prevenzione con funzione d’ascolto e aiuto alla famiglia.

Dove opera:

Crema, Cremona.

Cosa si può fare:

E’ possibile offrire il proprio tempo libero per attività di volontariato. Inoltre l’Associazione è disponibile ad accogliere tirocinanti universitari, ragazzi/e del Servizio Civile di Volontariato o interessati a svolgere sta-ge lavorativi.

Recapito:

Via B. da Terni, 14 - Crema (CR)Tel. 0373/80756e-mail: [email protected]://www.associazionefraternita.it

79

AFFIDO FAMILIARE

Nome dell’organizzazione:

Il Girasole Associazione di famiglie affidatarie

Attività svolte:

L’Associazione organizza e promuove iniziative a sostegno dell’istituto dell’affido, offrendo supporto alle famiglie affidatarie associate e atti-vando percorsi di sensibilizzazione e formazione, volti a sviluppare la cultura dell’accoglienza.A tal fine Il Girasole sostiene i propri associati in ciascuna fase del per-corso di affido ed elabora progetti d’intervento personalizzati per minori e/o famiglie, anche in caso di raggiungimento della maggiore età dei ragazzi in affido.L’Associazione offre inoltre, in convenzione con il Comune di Cremona, interventi di pronta accoglienza per minori in situazioni di disagio, ab-bandono o allontanamento, presso famiglie specificatamente formate.

Dove opera:

Cremona e provincia.

Cosa si può fare:

Diventando famiglia affidataria (a tempo pieno o part-time) si può offrire un aiuto significativo per minori in difficoltà, intervenendo anche in situa-zioni di emergenza.E’ possibile sostenere l’Associazione mettendo a disposizione un po’ del proprio tempo, anche come sostegno alle famiglie affidatarie.Si può inoltre offrire un contributo economico.

Recapito:

Piazza Giovanni XXIII, 1- CremonaTel. 0372/21884e-mail: [email protected]

80

AFFIDO FAMILIARE

Nome dell’organizzazione:

Servizio Affidi Comune di Crema

Attività svolte:

Il Servizio accoglie le disponibilità di famiglie candidate all’affido e attua interventi di sostegno alle famiglie affidatarie.Contribuisce a formulare e realizzare il Progetto di Affido e promuove attività informative.

Dove opera:

Il Servizio Affidi raccoglie la disponibilità delle famiglie residenti nei Comuni del Distretto di Crema.

Cosa si può fare:

Le persone interessate (famiglie con o senza figli e persone singole) pos-sono telefonare per fissare un appuntamento e ricevere informazioni.

Recapito:

Servizio Affidi Comune di Cremavia Pesatori, 29Tel. 0373/252579/80e-mail: [email protected]

81

AFFIDO FAMILIARE

Nome dell’organizzazione:

Servizio Affidi Comune di Cremona e Distretto ASL di Cremona

Attività svolte:

Il Servizio affidi:- diffonde la cultura dell’affido;- opera in collaborazione con le Associazioni di Famiglie Affidatarie;- forma e prepara le famiglie disponibili all’esperienza di affido;- collabora alla formulazione del Progetto di affido curando l’abbina-

mento tra minore e famiglia affidataria;- sostiene, a livello educativo, sociale e psicologico, la famiglia affida-

taria con la quale interagisce periodicamente;- organizza e gestisce gli incontri del gruppo delle famiglie affidatarie;- collabora con i Servizi Sociali Territoriali e di Tutela Minori. L’ambito d’intervento è circoscritto alle famiglie affidatarie che accolgono minori le cui famiglie d’origine risiedono a Cremona e nei Comuni del Distretto di Cremona.

Dove opera:

Il Servizio Affidi opera presso la propria sede, nonché presso le sedi dei Servizi, Enti, Istituzioni con i quali collabora. Gli operatori sono disponi-bili per colloqui e incontri presso le abitazioni delle famiglie affidatarie.

Cosa si può fare:

Le persone interessate (famiglie con o senza figli e persone singole) pos-sono telefonare per fissare un appuntamento e ricevere informazioni.

Recapito:

La sede del Servizio è ubicata presso il Centro per le Famiglievia Brescia, 94 - Cremona - Tel. 0372/452410www.comune.cremona.it

82

AFFIDO FAMILIARE

Nome dell’organizzazione:

Servizio Affidi Comune di Casalmaggiore

Attività svolte:

Il Sevizio si occupa di attività di informazione per le persone interessate a conoscere l’affidamento familiare e offre interventi di sostegno alle fa-miglie che decidono di accogliere un bambino in affidamento. Inoltre, sta attivando una banca dati delle famiglie che hanno dato la disponibilità.Sul territorio del casalasco, il Servizio promuove interventi di sensibiliz-zazione e pubblicizzazione dell’affidamento familiare.

Dove opera:

Il Servizio Affidi raccoglie la disponibilità delle famiglie residenti nei co-muni del Distretto di Casalmaggiore.

Cosa si può fare:

Le persone interessate (famiglie con o senza figli e persone singole) pos-sono telefonare per fissare un appuntamento e ricevere informazioni.

Recapito:

Servizio Affidi Comune di Casalmaggiorevia San Francesco, 6 Tel. 0375/42727

83

ADOZIONE

Ogni bambino ha il diritto di essere figlio e di crescere in una famiglia che lo ami e si prenda cura di lui.Quando ciò gli viene a mancare, è necessario offrirgli una nuova possi-bilità di vita in una famiglia adottiva.L’adozione è l’incontro tra una coppia e un bambino che hanno due sto-rie diverse e separate, e richiede un particolare investimento di energie e risorse per la costruzione di una storia familiare comune.

85

ADOZIONE

Nome dell’organizzazione:

A.M.O. Attraverso il Mondo per un SorrisoEnte Autorizzato all’adozione internazionale

Attività svolte:

L’Associazione si occupa di adozioni internazionali, sostegno a distanza di bambini in situazioni di disagio. Inoltre, promuove progetti di assistenza e protezione di bambini all’in-terno della famiglia naturale e, se questo non è possibile, all’interno di istituti.

Dove opera:

Adozioni: Romania, Bulgaria, Ucraina, Sri Lanka.Sostegni a distanza: Etiopia, Sri Lanka.

Cosa si può fare:

Contattare la segreteria dell’Associazione per ricevere informazioni det-tagliate.

Recapito:

via Crocile, 2 – Cremonatel. 0372/24361www.amonlus.ite-mail: [email protected]

86

ADOZIONE

Nome dell’organizzazione:

Centro Aiuti per l’Etiopia Ente Autorizzato all’adozione internazionale

Attività svolte:

Il Centro Aiuti per l’Etiopia (C.A.E.), con sede in Mergozzo fraz. Albo (VB), si occupa dal 1983 di adozioni a distanza e di vari progetti di miglioramento verso l’Etiopia e l’Eritrea: costruzione pozzi per l’acqua, villaggi e orfanotrofi di accoglienza per bimbi abbandonati e per i bimbi adottati a distanza. Il crescente successo di tale attività ha spinto l’as-sociazione a dedicarsi alle Adozioni Giuridiche Internazionali da circa dieci anni per minori abbandonati in Etiopia. Per tale attività il C.A.E. ha ottenuto il riconoscimento di ONLUS e il riconoscimento nazionale “gaz-zetta ufficiale n°140 del 18/06/1998” per attività di raccolta documen-tazione e consulenza per le coppie desiderose di adottare bimbi Etiopi.

Dove opera:

Etiopia, Eritrea.

Cosa si può fare:

Per chi è interessato troverete amici disposti a raccontarvi le proprie esperien-ze, a darvi una mano per la raccolta documenti, per le traduzioni e le asseve-razioni. Abbiamo fotografie e filmati da mostrarvi e amicizia da darvi.

Recapito:

Via Francia, 12 - 28802 Albo di Mergozzo (VB)Tel. 0323/880216 - Fax 0323/880707www.centroaiutietiopia.it

Sezione di Crema c/o Oratorio San Bartolomeo ai Mortivia Mons.Zuvadelli, 9 - 26013 CremaTel. e Fax 0373/255847

87

ADOZIONE

Nome dell’organizzazione:

C.I.F.A., Centro internazionale per l’infanzia e la famiglia Ente autorizzato per le Adozioni Internazionali

Attività svolte:

L’Associazione ha lo scopo di contribuire alla conoscenza e alla diffusione dell’istituto dell’adozione internazionale. L’Ente è autorizzato a svolgere pratiche relative all’adozione; si occupa ,inoltre, di cooperazione allo svi-luppo, di adozione a distanza di minori e sostegno alla famiglia adottiva.

Dove opera:

Bulgaria, Kazakistan, Romania, Russia, Ucraina, Etiopia, Brasile, Colombia, Costarica, Perù, Cambogia, Cina, Filippine Sri Lanka, Vietnam.

Cosa si può fare:

Chi desidera avere informazioni sull’adozione può contattare il referente di zona dell’Associazione. E’ possibile contribuire ai progetti di coopera-zione, finalizzati a finanziare situazioni comunitarie quali: forme di aiuto alimentare, sanitario, educativo o formativo. Questa modalità vuole ga-rantire un’equa distribuzione delle donazioni tra tutti i bambini segnalati, che solitamente fanno parte di una comunità o di un unico Istituto.

Recapito:

Sede legale: Via Principi d’Acaja, 38 - TorinoTel. 011/4338059e-mail: [email protected]

Referente per la zona di Cremona:sig. Bonvicini Ugo - PescaroloTel. 0372/836085

88

ADOZIONE

Nome dell’organizzazione:

Famiglie per l’accoglienza

Attività svolte:

Le famiglie dell’Associazione accolgono nella loro casa, con diverse modalità,persone che hanno bisogno, temporaneamente o definitivamen-te, di una famiglia:adozione o affido di bambini e ragazzi, ospitalità più o meno lunghe di adulti con problemi vari,di parenti anziani, ragazze madri ed altre ospitalità temporanee.L’Associazione svolge mini-corsi di formazione per l’adozione e l’affido guidati da famiglie con esperienze di accoglienza.Le famiglie s’incontrano periodicamente, sia nella forma di incontri pub-blici con esperti che tra di loro. Gli incontri sono aperti a chiunque sia intenzionato ad approfondire o conoscere l’esperienza dell’accoglienza.

Dove opera:

Cremona e sul territorio nazionale. Spagna e Svizzera.

Cosa si può fare:

Contattare l’Associazione se si desidera frequentare il mini-corso e/o co-noscere e condividere l’esperienza.

Recapito:

Famiglia Cavallini Pietro Paolo e Prarolo RitaVia Naviglio, 19 - CremonaTel. 0372/35553 - Cell. 328 8976012 - 328 8695277e-mail:[email protected]

89

ADOZIONE

Nome dell’organizzazione:

Genitori si diventa

Attività svolte:

L’Associazione si propone di realizzare uno sportello informativo (sportello adozione) destinato alle coppie che si avvicinano all’adozione e a quelle che hanno già ottenuto l’idoneità dal Tribunale per i minorenni. Intende inoltre realizzare una rete di genitori adottivi, provenienti da diverse esperienze associative, disponibili a raccontare le proprie esperienze a chi si avvici-na all’adozione. L’Associazione risponde tramite e-mail a quesiti generali sull'adozione. Attraverso una serie di interventi sia di gruppo che singoli, “Genitori si diventa” si propone di supportare la genitorialità delle coppie, aiutando i genitori a distinguere tra i propri bisogni e quelli del bambino. L'Associazione guarda con grande attenzione al momento dell’inserimento scolastico per le problematiche che ne derivano (apprendimento di nuove re-gole, confronto in un contesto di rendimento e profitto, approvazione sociale legata alla valutazione qualitativa dei lavori svolti). Organizza regolarmente corsi di formazione, prevalentemente a Monza, mentre a livello locale per ora ci si limita ad incontri informali tra le coppie adottive.

Dove opera:

Monza, con referenti locali in altre zone.

Cosa si può fare:

Chi è interessato può mettersi in contatto con l’associazione.

Recapito:

Sede: Via C. E. Gadda, 4 - 20052 Monza (MI)www.genitorisidiventa.org - [email protected]

Per la zona di Cremona: Fam. Domaneschi - Mazzini - Tel. 0372/427270e-mail: [email protected]

90

ADOZIONE

Nome dell’organizzazione:

Il Ramo d’oro - Associazione di famiglie adottive

Attività svolte:

L’Associazione propone un servizio d’assistenza sociale e di mutuo aiuto nei confronti delle famiglie che vivono l’esperienza dell’adozione. Organizza periodicamente incontri e corsi di formazione coadiuvati da psicologi, medici, insegnanti, legali.Promuove sul territorio interventi di sensibilizzazione sull’adozione.

Dove opera:

Cremona.

Cosa si può fare:

E’ possibile entrare a far parte dell’associazione versando una quota di 30 euro per famiglia. I soci possono accedere a tutti i servizi offerti.Tutti si possono iscrivere, famiglie adottive e non.

Recapito:

Via Bembo, 23 – CremonaTel. 347 3715526e-mail: [email protected]

91

ADOZIONE

Nome dell’organizzazione:

La MalocaEnte autorizzato per le Adozioni Internazionali

Attività svolte:

L’Associazione si occupa di adozione internazionale.L’ente si occupa,inoltre, di attivare interventi di sostegno a distanza per riconoscere ai bambini il diritto di frequentare la scuola proteggendoli da una vita di strada e di violenza.

Dove opera:

Colombia.L’associazione è in attesa di accreditamento in Brasile.

Cosa si può fare:

Chi desidera ricevere informazioni sull’adozione può contattare il refe-rente di zona dell’Associazione.Per il sostegno a distanza, con un contributo annuale anche minimo, si acquistano libri, quaderni, indumenti necessari per frequentare la scuola: tali costi non possono essere sostenuti dalle famiglie povere.

Recapito:

Via Ghiretti, 2 - ParmaTel. 0521/[email protected]

Referente per la zona di Cremona:sig.ra Fraschini Paola - CremonaTel. 348 7468082

92

ADOZIONE

Nome dell’organizzazione:

Centro Adozioni ASL della provincia di Cremona

Attività svolte:

Il Centro Adozioni accompagna i genitori nel percorso adottivo attraver-so attività di informazione e preparazione della coppia e un sostegno al nuovo nucleo familiare. Su richiesta del Tribunale per i Minorenni, il Centro Adozioni svolge colloqui conoscitivi con le coppie che hanno presentato la disponibilità all’adozione nazionale e/o internazionale; incontri di verifica dell’andamento del nucleo familiare nella fase post-adottiva; relazioni per il Tribunale. Su richiesta delle coppie interessate, il centro svolge incontri informativi con l’Assistente Sociale; attività di grup-po; relazioni per lo Stato straniero.

Dove opera:

Nella provincia di Cremona sono attivi due Centri Adozioni, a Cremona e Crema.

Cosa si può fare:

Chi desidera avere informazioni sull’adozione può telefonare al Centro Adozioni della propria zona e fissare un appuntamento con l’Assistente Sociale. Le coppie che hanno già presentato la disponibilità al Tribunale per i Minorenni ricevono, dopo circa un mese, una lettera dal centro Adozioni per concordare il primo colloquio con l’Assistente Sociale e lo Psicologo.

Recapito:

Per i distretti di Casalmaggiore e Cremona: Vicolo Maurino, 12 - CremonaTel. 0372/497784 - e-mail: [email protected]

Per il distretto di Crema: via Samarani, 16 - Crema - Tel.0373/203615e-mail:[email protected] - www.aslcremona.it

93

Testimonianze

95

Alunni della scuola elementare di Vicomoscano, Casalmaggiore.

Carlo:“...per il quarto anno ci danno pane e cioccolata* e lo scopo non è quel-lo di mangiare pane e cioccolata è quello di raccogliere dei soldini e darli ai poveri... secondo me il sorriso di un bambino o di una bambina è più importante di qualsiasi gioco anche sofisticato... chi dà riceve e voi lo sapete, vero?”

Beatrice:“...io una volta ho già dato un contributo, cioè quello che ci hanno dato il pane e cioccolata.Noi a scuola abbiamo fatto un’offerta per i bambini poveri.Nella nostra classe stiamo pensando di raccogliere i soldi che i nostri pa-renti ci regalano per la comunione, per dare un contributo...Io vorrei adottare un bambino per aiutarlo e stargli vicino... mi piacereb-be aiutarlo.”

Margherita:“...insieme abbiamo capito che la parola solidarietà vuol dire non fare stare sola la gente povera, per questa gente ho fatto e vorrei fare tante cose.. con la classe vorremmo fare un’offerta per una scuola o per la cit-tà, quindi faremo una adozione a distanza.”

Sara:“...la proposta di raccogliere i soldi per aiutare le persone che ne hanno bisogno a me piace molto perché vorrei che stessero meglio e spero che questa proposta venga accettata da tutti...”

Umberto:“...io vorrei fare un sacrificio molto grande è a rinunciare i giochi.Perché fra tre mesi faccio la comunione e ho pensato di rinunciare a gio-chi, vestiti e solo una cosa il lettore cd.”

*iniziativa di sensibilizzazione sul concetto di “Solidarietà” promos-sa dalla scuola e dall’Associazione Gruppo Persona Ambiente di Casalmaggiore, che prevedeva la distribuzione di pane e cioccolato pro-venienti dal commercio equo-solidale.

97

Angela, volontaria ABIO – Associazione Bambino in Ospedale, Cremona

“...nel reparto di pediatria ho cercato di riempire gli spazi vuoti vicino ai piccoli degenti.Ho dedicato ore all’ascolto, mi sono impegnata fisicamente e psicologi-camente per condividere la sofferenza...Ho dato una definizione personale a questa Associazione: ABIO è un bimbo che ti saluta con il sorriso e che ti dice ”ma domani vieni ancora a farmi giocare?”

Tina, volontaria dell’Organizzazione non Governativa DISVI – Disarmo e Sviluppo - sezione di Cremona, Progetto Nepal

A dicembre 2003 si è concluso il progetto in Nepal realizzato da Disvi Cooperazione internazionale dal titolo “Intervento per contrastare il traf-fico di ragazze in Nepal destinate alla prostituzione”.Il programma iniziato nel 2000 si è occupato della costruzione di 2 Centri per l'assistenza e il recupero delle ragazze vittime del traffico e della prostituzione, della formazione del personale di assistenza. Inoltre e' riuscito a realizzare campagne di sensibilizzazione presso la popola-zione, presso enti e istituzioni al fine di coinvolgere i vari attori nella lotta contro il traffico.Durante la mia esperienza all’interno di questo programma, mi sono oc-cupata della formazione di personale chiamato “operatori socio-sanitari” che a loro volta avrebbero provveduto a fornire educazione sanitaria continua sia all'interno dei centri, sia all'interno della comunità' locale di appartenenza. Uno degli scopi da perseguire era stato sensibilizzare e coinvolgere le persone al fine di cambiare abitudini di vita non corretti per prevenire le malattie e migliorare la qualità della vita, pur in condizioni disagiate e con risorse limitate. Se le persone vengono guidate in modo adeguato, pur rispettando le tradizioni locali, se vengono rese consapevoli di possedere le risorse per migliorare il loro stato di salute e le condizioni di vita, il risultato si può raggiungere, sfruttando appunto le risorse interne che ogni persona pos-siede. Durante la mia esperienza ho visto le persone cambiare abitudini, assu-mere coscienza ed adottare comportamenti diversi rispetto al passato, anche se molto radicato.L’Associazione locale, oltre che di lotta contro il traffico di ragazze, si

98

occupa anche di accoglienza di bambini orfani o abbandonati, quindi della loro vita, salute, istruzione.I bambini alloggiati, nutriti e curati all'interno dei piccoli appartamenti dell'associazione, sono anche aiutati dalle adozioni a distanza realizza-te dalle famiglie occidentali.Adottare un bambino a distanza significa occuparsi di tutti i bambini dei Centri: significa migliorare la qualità' del cibo, aumentare il numero di coperte per il freddo inverno, incrementare le attività di svago, migliora-re i programmi di istruzione, seguire i bambini fino a quando saranno in grado di essere autonomi e dopo che avranno imparato un mestiere per essere indipendenti.Il Disvi per scelta, si occupa di monitorare e curare le adozioni a distan-za quando un socio è presente nel paese. Altrimenti affida la gestione e il controllo dell'adozione alla famiglia che avrà relazioni dirette con l'as-sociazione locale.L'ONG locale con la quale Disvi ha lavorato in Nepal si chiama Maiti Nepal e la presidente è Anuradha Koirala.

Sandro Contini, Chirurgo di Emergency - Parma

“L’ospedale di Emergency a Goderich è a pochi Km dalla capitale della Sierra Leone, Freetown. E’ in pratica l’unico ospedale funzionante in quel paese di 5 milioni di abitanti, che porta le cicatrici di una guerra civile terribile, durata 10 anni. E’ lì che ho incontrato Ahlaji, durante la mia missione di 4 mesi come chirurgo espatriato (così si dice!). E’ un bam-bino di tre anni che, come molti là, ha ingerito soda caustica, che ha trovato per terra in un recipiente usato per fare il sapone in casa. E si è irrimediabilmente leso l’esofago. Era nutrito attraverso un tubo che anda-va nello stomaco e che gli avevamo inserito con un intervento chirurgico. Ma il suo destino, in un paese come quello, sarebbe stato segnato: la malnutrizione conseguente ad una alimentazione ovviamente deficitaria lo avrebbe condotto ad una alterazione della crescita e, con molte pro-babilità, come era avvenuto per altri bambini, alla morte. Ahlaji è stato portato a Parma, grazie alla generosità di tanti. E’ stato trattato con cure non disponibili nell’Ospedale di Goderich ed ora si alimenta normalmen-te: è diventato un bel bambino vivace ed intelligente, mentre prima anche il suo carattere e la sua voglia di socializzare erano profondamente al-terate. Ora il programma di Emergency è di portare in Sierra Leone gli strumenti adatti per poter trattare là questi casi, che sono molto numerosi (100-150 l’anno): è terribile la mortalità infantile in quel paese, la più alta nel mondo sotto i 5 anni.

99

Circa un terzo dei bambini non sopravvive. La malaria è responsabile di tante morti di bambini, morti che vengono accettate e vissute con il fatalismo di chi sa cosa vuol dire vivere una vita di dolore, combattendo per sopravvivere. Ma nonostante questo la gente non perde quella pro-fonda carica di umanità che rende possibile andare avanti. Una carica di umanità che colpisce e che aiuta noi stessi a scavare nel nostro intimo, per dare motivazioni alle nostre azioni di supporto a popolazioni così disagiate. E’ questa una nuova frontiera per Emergency. Non più e solo curare le vittime civili delle guerre, ma anche portare aiuto dove c’è più bisogno. Uno scopo condiviso da tante organizzazioni, da tante persone, in un mondo di solidarietà spesso insospettato.

Andrea e Lucia, l’ospitalità di un bambino bielorusso

Perché si decide di ospitare un bambino?E’ la prima domanda che le persone ti fanno ed è anche il primo quesito che inconsciamente dobbiamo affrontare nel nostro animo per prendere tale decisione o per esserne coinvolti.Non sappiamo dare una spiegazione..., possiamo però raccontare la nostra esperienza.A noi la proposta di ospitare un bambino proveniente dalla Bielorussia ci è venuta da una nostra amica che già aveva provato l’esperienza. Non ci ha detto molto, ci ha solo chiesto se eravamo disposti ad accogliere per un mese una bambina di 9 anni, sorella dei due bambini che avreb-be ospitato nella sua famiglia. Abbiamo accettato e siamo così entrati a far parte di un’Associazione composta da persone del nostro paese e dei paesi limitrofi che come scopo aveva quello di organizzare soggior-ni estivi per questi bambini stranieri, bisognosi di poter respirare aria diversa da quella dei loro territori ancora contaminati dalle radiazioni nucleari. Tra le manifestazioni e gli incontri con le famiglie ospitanti fina-lizzati a pianificare le iniziative da tenere durante il soggiorno dei bam-bini (partecipazione al Grest estivo,gita a Gardaland ecc..), si avvicinava il tempo dell’arrivo della bambina. E così fervevano i preparativi di una sua cameretta, di un suo corredino iniziale (tutte cose nuove per noi, che non abbiamo figli) e, soprattutto, sorgevano i dubbi su come saremmo stati accolti, come ci saremmo capiti e tante altre piccole cose che a quel-l’epoca ci sembravano ostacoli insormontabili.Il destino aveva però in serbo una sorpresa per noi:la sera prima del-l’arrivo dei bambini il presidente della nostra Associazione ci diede la notizia che la bambina non sarebbe venuta in Italia. In quel momento la delusione fu cocente, ma ci rendemmo disponibili per l’anno successivo.

100

A gennaio inoltrammo la richiesta di poter ospitare ancora una bambi-na dell’età di 8/9 anni.Ma quando il fato ci si mette, nessuna programmazione può tenere ed infatti, nel mese di aprile, ci comunicarono che ci avrebbero affidato un bimbo di 8 anni, un maschietto! Pertanto la stanzetta preparata per una bambina venne stravolta ed adattata ad un bambino ed il corredino per la bambina venne mandato in Bielorussia per l’orfanotrofio da dove pro-venivano i nostri piccoli ospiti.Da quel momento all’arrivo dei bambini, previsto per metà giugno, fu un crescendo di ansia e di timori di veder svanire anche questo incontro, finchè nel caldo pomeriggio del 15 giugno arrivò il pullman con il suo “carico” di bambini. Fu allora che vedemmo quel bimbo con un visino rotondo, i capelli a caschetto biondi e due grandi occhi azzurri e profondi. Il bagaglio era costituito da una borsina di plastica con una maglietta di ricambio ed un paio di slip alquanto sgualciti, le scarpe indossate erano un numero 32 a fronte di un piedino che vestiva comodamente un numero 35, le calze erano l’una di colore rosso e l’altra verde, i pantaloni di un fustagno pe-sante che avevano dovuto sopportare le rigidità dell’inverno bielorusso, ma che poco si addicevano al calore del nostro giugno.La cosa che non si vedeva, ma di cui presto ci accorgemmo, era che que-sto bambino aveva portato con sé un grande bisogno di affetto e la ca-pacità di farsi voler bene da tutti. Di fronte a un “pipì un minute”,”brum brum” e “gnam gnam”, svanirono le paure di non essere in grado di farci comprendere ed iniziò un’esperienza che potremmo riassumere con un solo aggettivo: COINVOLGENTE.

Coppia di genitori adottivi, Associazione Il Ramo D’Oro

...adottare un figlio è un’esperienza molto simile all’avere un figlio biolo-gico, tranne che nella gravidanza... noi lo sentiamo nascere nel cuore e nella nostra mente, fino al giorno in cui arriva la telefonata dell’ente pre-scelto che ci comunica che “ è nato”.Generalmente non è un neonato, ha già qualche anno e si trova in un istituto in un paese lontano... eppure, nel momento in cui noi lo vedia-mo la prima volta, l’emozione e i sentimenti che proviamo non possono essere certo diversi da quelli che prova un genitore che vede nascere il proprio figlio...Siamo una famiglia adottiva, abbiamo due bambine di dieci e sei anni, la prima è nata in Brasile, la seconda è nata a Delhi ed è arrivata in Italia all’età di un anno e mezzo.

101

Eugenio e Anna Maria, genitori adottivi

Vorremmo iniziare con queste parole che ci hanno colpito: “Il paradosso dell’adozione è che la creazione dei legami affettivi parte dalla rottura di altri legami: da una parte la coppia adottiva rompe il legame con il figlio biologico tanto sperato, dall’altra il figlio adottivo arriva da una storia di abbandono e quindi di rottura con i genitori biologici. La mancanza che per uno si chiama figlio, e per l’altro si chiama genitori, rende possibile l’adozione”.La grande avventura dell’adozione è sempre unica e speciale; nel nostro caso le poche righe tratte da uno dei tanti libri dedicati all’adozione, riassumono la nostra esperienza e ciò che pensiamo dell’adozione: la mancanza di figli, il forte desiderio di genitorialità, tristi momenti di sco-raggiamento, ma poi il guardare oltre, il “trovare e scoprire” un altro modo per “allargare” la nostra famiglia.Quasi ogni sera nostro figlio di 4 anni ci chiede il racconto della sua storia (adozione nazionale): è iniziato tutto dalla disponibilità di papà e mamma ad aiutare un bimbo a diventare grande e da una mamma che ha accettato di donargli la vita, affidandolo poi ai medici dell’ospedale. Non possiamo non essere grati alla mamma che ha donato la vita a nostro figlio per la bellissima esperienza di genitori che proviamo ogni giorno.In questi giorni la nostra famiglia si sta nuovamente “allargando” per l’arrivo di una sorellina (adozione internazionale): desideriamo far pro-vare a nostro figlio la bellezza di condividere con dei fratelli la propria vita.

L’esperienza di affido di Daria e Sergio

Io e mio marito siamo sposati da quattro anni e non abbiamo figli.Ci siamo interessati al tema dell’affido perché ci mancava la presenza di un bambino per casa e l’idea di poter aiutare un piccolo a crescere e ad affrontare i suoi momenti di difficoltà in un clima sereno, ci sembrava un passo giusto ed importante; ma mai avremmo immaginato la densità di emozioni che accompagnano un affido!E’ tutto un susseguirsi di momenti sereni e altri più difficoltosi, perché il bambino è impegnato a comprendere cosa sta accadendo a lui e alla sua famiglia, e deve trovare il suo corretto posizionamento nella famiglia affidataria.In base alla mia esperienza, ho capito che i bambini hanno un grande bisogno di essere amati, accolti e rassicurati. Questo fa scattare nei geni-

102

tori affidatari un grande affetto e il desiderio di vederli felici e anche... il timore di dover soffrire separandosi da loro.Ma sono altrettanto sicura che un legame così intenso, come quello che si instaura tra un bambino in affido e la famiglia che lo accoglie, non potrà di certo sciogliersi definitivamente con il rientro a casa del piccolo.Francesco, 4 anni, è venuto ad abitare con noi un anno orsono, dopo un breve periodo di avvicinamento in cui andavamo a prenderlo per qual-che ora o per il week end.Il piccolo si è presto ambientato, e subito abbiamo capito quanto bisogno di affetto e calore i suoi occhietti spauriti ci chiedevano.Inizialmente era completamente autonomo: andava a letto da solo, gesti-va i suoi giochi da solo, andava in bagno da solo.Poi ha cominciato a chiedere sempre di più la nostra attenzione e le no-stre cure. In qualche modo è, per così dire, “regredito”, ed ha cominciato a comportarsi come un bambino di 4 anni, chiedendoci di stargli vicino prima di addormentarsi, di stare sul divano insieme e di poter venire nel lettone la domenica mattina a giocare.Francesco ci ha dato e ci sta dando molto e le emozioni che prova si trasmettono a noi. Soprattutto nel primo periodo, per lui, ogni giorno, riservava una scoperta: il fare colazione insieme, l’andare a scuola in macchina e salutarci con un bacio dalla vetrata della materna; addor-mentarsi in braccio a me o a mio marito; andare a giocare con sua sorella Maria (con la quale, in precedenza, aveva un rapporto piuttosto conflittuale) e rimanere tutti insieme a casa degli affidatari di lei.Ricordo ancora lo stupore di quella mattina in cui siamo partiti alle 5 per andare al mare; quando siamo arrivati in albergo e ha visto il mare, mi ha detto: “mamma, ma io non ho mai visto una cosa del genere!”Dopo un anno di affido non è cresciuto solo Francesco, siamo cresciuti anche io e mio marito! Abbiamo imparato a controllare i nostri momenti di irrequietezza, ad essere più aperti al dialogo; a non giudicare nessu-no, ma a prendere atto delle difficoltà altrui e cercare il modo di affron-tarle e risolverle.Personalmente Francesco mi ha aiutato ad essere una “mamma”, una persona meno rigida rispetto al passato, e questo mi ha agevolato anche nel mio percorso lavorativo.In conclusione, posso dire che in un affido si da tanto e si riceve tanto: l’importante è far emergere il nostro coraggio e credere in quello che si sta facendo.

Per motivi di riservatezza, alcuni nomi sono stati modificati.

103

Il Coordinamento Nazionale ELSADEnti Locali per il Sostegno a distanza

Presso la Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma si è costituito il Coordinamento Nazionale Enti Locali per il Sostegno a Distanza, che riunisce le province e i comuni italiani impegnati a promuovere il soste-gno a distanza, inteso come strumento di solidarietà, di riequilibrio delle ingiustizie sociali, di educazione allo sviluppo, di impegno personale alla cooperazione internazionale e all’apprendimento interculturale, e quale misura di accompagnamento allo sviluppo di interventi di cooperazione decentrata. Il Coordinamento ELSAD intende: sensibilizzare i cittadini promuovendo la pratica del sostegno a distanza; facilitare un interscam-bio tra le istituzioni; sostenere le diverse realtà che operano sul campo; favorire la trasparenza degli interventi; operare per la messa in rete delle diverse esperienze.

Coordinamento Nazionale ELSAD Enti Locali per il Sostegno a Distanzac/o Presidenza del Consiglio Provinciale di RomaVia IV Novembre, 119 - 00187 RomaTel. 06 67662203 – Fax 06 [email protected]

Il Comune di Cremona e la Provincia di Cremona hanno aderito al coor-dinamento enti locali sostegno a distanza.

I riferimenti ELSAD per gli enti locali di Cremona sono:

Comune di Cremona Settore Affari Sociali Centro per le FamiglieVia Brescia, 94 - 26100 Cremona - Tel. 0372/[email protected] - www.comune.cremona.it

Provincia di Cremona Settore Politiche SocialiUfficio Cooperazione InternazionaleC.so Vittorio Emanuele II, 17 - 26100 Cremona - Tel. 0372/[email protected]

105

Elenco organizzazioni suddivise per Comune

Comune nome Associazione Pag.

Acquanegra Cremonese La Tenda di Cristo 34Bonemerse Aiutiamoli a Vivere 55Capralba Comunità Oasi 71Casalmaggiore A.M.U.R.T. 26Casalmaggiore Associazione Italiana Amici di Raoul Follerau 28Casalmaggiore Centro Aiuto alla Vita 70Casalmaggiore Gruppo Persona Ambiente 46Castelleone Gruppo Missionario Ragazzi 33Castelleone Movimento per la Vita 36Cicognolo Amici di don Emanuele 22Crema ABIO 63Crema Amici del Montessori 25Crema ARCI Nuova Associazione 41Crema Associazione Camminiamo insieme 68Crema Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII 78Crema Associazione Michael Paiardi 66Crema Caritas Diocesana Cremasca 30Crema Centro Aiuti per L'Etiopia 87Crema Centro Aiuto alla Vita 70Crema DI-SVI 44Crema Emergency 45Crema Ente Morale Associazione La Fraternità 79Crema IPSIA 47Crema Istituto Buon Pastore 73Crema La Tenda di Cristo 34Crema Movimento per la Vita 36Cremona A.M.O. Attraverso il Mondo per un Sorriso 86Cremona ABIO 63Cremona Aiutiamoli a Vivere 55Cremona Amici dell' Ecovam 21Cremona Amici di Gampola 23Cremona Associazione Cadash Viscontea 64Cremona Associazione Cremona for Kenya 27Cremona Associazione Giorgio Conti 65Cremona Associazione Latinoamericana 29Cremona Azione Cattolica Italiana e Fondazione S. Omobono 69Cremona Caritas Diocesana Cremonese 30Cremona Centro Aiuto alla Vita 70Cremona Credo 32Cremona Croce Rossa Italiana 43Cremona Famiglia di Famiglie 72Cremona Famiglie per l'accoglienza 89Cremona Genitori si diventa 90Cremona Il Girasole 80

108

Cremona Il Ramo d'Oro 91Cremona La Maloca 92Cremona L'Insieme 35Cremona Movimento per la Vita 36Cremona Pax Christi 50Cremona S.a.I. 37Cremona Società Centrale Femminile San Vincenzo 74Cremona UNICEF 51Gadesco P.D. Aiutiamoli a Vivere 55Madignano Comitato Accoglienza Bambini Bielorussi 57Offanengo Aiutiamoli a Vivere 55Pandino Amici del Brasile 24Pandino Comitato Progetto Chernobyl 59Persico Dosimo Mani Tese 48Pescarolo C.I.F.A. 88Pianengo Associazione Punto Famiglia 67Ripalta Arpina Associazione Giromondo 56Rivarolo del Re La Tenda di Cristo 34San Giovanni in Croce La Tenda di Cristo 34Sergnano Aiutiamoli a Vivere 55Solarolo Rainerio Aiutiamoli a Vivere 55Soncino Comitato per Lucia e Santina 42Soncino Comitato Soncinese pro Chernobyl 58Soncino Comitato Soncino for India 31Soncino Operazione Mato Grosso 49Soresina Aiutiamoli a Vivere 55

109

CISVol - Cremona(Centro Informazioni e Servizi per il Volontariato)

Cos’è?Il Cisvol offre gratuitamente servizi di consulenza, assistenza, formazione, comu-nicazione e documentazione alle Organizzazioni di Volontariato della provincia di Cremona. Inoltre è a disposizione di tutti i cittadini per un servizio di orienta-mento e accompagnamento al volontariato.

Dove si Trova? Sede Provinciale di Cremona Via San Bernardo 2 Tel 0372/26585 Fax 0372/26867 e.mail [email protected]

Delegazione di Crema Via Dante 33 Tel 0373/257612 Fax 0373/251885 e.mail [email protected]

Delegazione di Casalmaggiore Via Porzio 118 Tel e Fax 0375/201726 e.mail [email protected]

www.cisvol.it

“Tutti i bambini sono importanti, tutti. Non possono, né devono esserci bambini abbandonati, né bambini senza famiglia, né bambini o bambine di strada. Non posso-no, né devono esserci bambini assassinati, eliminati con il pretesto di prevenire crimini, segnati dalla morte.”

Giovanni Paolo II. Brasile, 20 ottobre 1991

Progetto grafico e stampaANTARES Società Cooperativa Sociale ONLUS.

Finito di stampare nel mese di dicembre 2005.

In copertina, illustrazione di Feba Sillani “Libertà di pensiero”.