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CONCORSO NAZIONALE DI POESIA
CITTA DI SANTANASTASIA
X EDIZIONE 2012
Biblioteca Comunale "G. Siani", Sant'Anastasia (Na)14 dicembre 2012
PICCOLA ANTOLOGIA DEL PREMIO
Comune di SantAnastasia (Na)
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La credibilit e la seriet di un concorso letterario si notano non solo dalla capacit e dalla
competenza degli organizzatori, ma anche dalla perseveranza, dalla forte volont a proseguire
nonostante le tantissime difficolt, piccole o grandi che siano, che inevitabilmente costellano il
percorso realizzativo, anno dopo anno. E molte iniziative di questo genere, seppur lodevoli e
improntate alla migliore intenzionalit, scevra da ogni possibile o probabile secondo fine, crollano
dopo poche ripetizioni annuali, per "stanchezza" organizzativa, calo di interesse o altre cause, nonultime i mancati sostegni economici. Siamo infatti in periodo di crisi, una crisi che attanaglia il
mondo lavorativo, il mondo dei giovani come quello dei pensionati, e ci provoca uno
sfilacciamento degli interessi cosiddetti secondari (ma secondari solo rispetto a priorit ben pi
importanti, come sbarcare il classico lunario a fine mese...), che relega la cultura in generale in
secondo piano, sia da parte di chi la cultura deve promuoverla, e sia da parte di chi la frequenta.
Ma in questo quadro abbastanza squallido e inerte, inserire un concorso di poesia che dia la
possibilit a tanti, su tutto il territorio nazionale, di cimentarsi nella scrittura poetica, stimolando e
sollecitando le proprie innate attitudini creative, pu servire da sprone e da incentivo per "muovere"
e "commuovere" la propria coscienza, la propria personalit, per indirizzarla verso orizzonti pi
luminosi e consapevoli delle proprie capacit, in ultima analisi per costruire un futuro migliore,
anche se questo pu sembrare retorico. L'attivit creativa e artistica alla base della conoscenza, percreare bisogna manipolare materia e intelletto, aprendosi al mondo e allargando la propria
esperienza umana e sociale.
Detto questo, ritengo che il Concorso Nazionale di Poesia "Citt di Sant'Anastasia", giunto
quest'anno alla fatidica decima edizione, rientri nel discorso di promozione culturale, umana e
sociale, anzidetto. Dopo dieci anni di programmazione, il nostro concorso ha raggiunto livelli di
qualit e di credibilit notevoli, attestandosi su un numero di partecipazioni, pi di 200,
difficilmente riscontrabile in altre competizioni letterarie di questo tipo.
Il concorso, da quest'anno, stato istituzionalizzato dal Comune di Sant'Anastasia, entrando cos a
far parte delle numerose iniziative promosse e patrocinate dalla nostra amministrazione cittadina. Ci
rammarica per il fatto che non sia stato possibile istituire una sezione per il libro edito di poesia,
che avrebbe certamente dato maggiore slancio e importanza al concorso. Confidiamo in un futuro
pi favorevole, sia per il sostegno economico e sia per l'aspetto organizzativo.
E' doveroso a questo punto, per concludere, un ringraziamento rivolto a tutti i partecipanti, molti dei
quali hanno dimostrato di essere poeti di grande spessore; all'amministrazione comunale e all'Ente
Parco Nazionale del Vesuvio, che ha sponsorizzato il primo premio della sezione ambiente e
territorio vesuviano; alla poetessa Anna Bruno, organizzatrice del Premio Napoli Cultural Classic,
al quale siamo "gemellati" gi da molte edizioni; all'architetto Giacomo Vitale, presidente del Lions
Club Sant'Anastasia - Monte Somma, con il quale intercorrono intensi e frequenti rapporti di
reciproca collaborazione, come ad esempio il concorso di narrativa inedita "Resy Ceccatelli" da
poco bandito.
Nel darvi appuntamento alla prossima edizione, con la speranza che si sia finalmente diradata lanebbia delle incertezze e delle precariet, in tutti i campi, auguro a tutti i poeti partecipanti di
trovare sempre e comunque il "momento" di concretizzare e sviluppare la loro scrittura in versi, e
che sia sempre pi incisiva, rappresentativa, originale e costruttiva.
Giuseppe Vetromile
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I dati del concorso:
Numero totale dei Partecipanti: 208. Numero complessivo dei testi presentati: 403, di cui 29 relativialla sezione dedicata all'Ambiente e Territorio vesuviano).
La distribuzione dei Partecipanti
Sono pervenuti testi dalle seguenti Regioni: Piemonte: 5. Lombardia: 13. Liguria: 8. Friuli: 2.
Veneto: 3. Emilia Romagna: 15. Toscana: 12. Marche: 6. Umbria: 5. Lazio: 27. Abruzzo e Molise:
3. Campania: 74. Puglia: 10. Basilicata: 2. Calabria: 6. Sicilia: 14. Dall'estero: 3 (Grecia, Albania e
Canada).
La composizione della Giuria:
Prof.ssa Anna Bruno, dott. Luigi De Simone, Prof. Gerardo Santella, Prof. Raffaele Urraro,Prof.ssa Fortuna Parma (Assessore alla Cultura del Comune di Sant'Anastasia). Coordinatore:Giuseppe Vetromile.
I risultati delle valutazioni
La Giuria, dopo aver esaminato e valutato in modo anonimo tutti i 374 testi della Sezione "A" a
tema libero, ha operato una prima selezione, di cui fanno parte i seguenti Autori (in ordine
alfabetico):
Acanfora Simona - Antonelli Mina - Argenti Maria Ebe - Aurilio Nicola - Balestriere Pasquale -
Baroni Carla - Bellini Marco - Bobbi Anna Laura - Borghetti Roberto - Borsoni Paolo - Bottaro
Giovanni - Braccini Fabiano - Campisano Cancemi Alfonsina - Cangiani Salvatore - Cardillo Anna
Maria - Casadei Franco - Casalini Celestino - Caso Giovanni - Civello Palma - Consoli Carmelo -
Coppola Floriana - D'Amiano Giovanni - Davinio Caterina - De Santis Marcello - Di Dio Morgano
Maricla - Fattori Narda - Fiorini Franco - Fragomeni Emilia - Galilea Benito - Gambini Giuseppe -
Gennuso Melina - Giordano Federica - Giorgi Armando - Giovelli Maria Francesca - Interlandi
Giancarlo - La Monica Mariolina - Leronni Giacomo - Liguoro Raffaele - Luiso Domenico -
Marconi Fulvia - Martinelli Monica - Nugnes Lory - Pardini Nazario - Peressini Stefano - Pice
Nicola - Pisaturo Gerarda - Piscopo Angela - Prebenna Nicola - Provenzano Marisa - RaimondiDaniela - Ruotolo Anna - Santojanni Linda - Savelli Loredana - Saveriano Armando - Silveto
Adolfo - Spina Rosanna - Taioli Angelo - Vallati Lenio - Vettorello Rodolfo - Villa Antonio.
Dopo approfondito riesame, per la Sezione principale a tema libero, la Giuria ha attribuito:
o Il Primo Premio alla poesia "D'acqua e luce", di Benito Galilea (Roma).
o Il Secondo premio alla poesia "Le parole non dette", di Mina Antonelli (Gravina in Puglia,Ba).
o Il Terzo premio alla poesia "Bruno e Rosalba", di Franco Casadei (Cesena).
o Il Premio Speciale "Lions Club Sant'Anastasia-Monte Somma (Presidente arch.
Giacomo Vitale) al Poeta Franco Fiorini, di Veroli (Fr), per la poesia "Ancora non parlarmidell'inverno".
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o Il Premio Speciale "Napoli Cultural Classic" di Anna Bruno al Poeta Carmelo Consoli,di Firenze, per la poesia "La nota dolce della lavanda".
Per le altre Sezioni a concorso (Ambiente e territorio vesuviano, Giovani Autori e Autori Locali), la
Giuria non ha ritenuto opportuno formare preliminarmente una rosa di finalisti, considerata la
minore partecipazione rispetto alla sezione principale.
Per la Sezione "B" - Ambiente e territorio vesuviano, la Giuria ha selezionato 3 testi,
assegnando:
o Il Primo Premio al Poeta Giovanni D'Amiano, di Torre del Greco (Na), per la poesia "'O
vrasiere".
o Una Segnalazione di Merito ai Poeti: Carmine Cozzolino, di Sant'Anastasia (Na); Patrizia
Cozzolino, di Napoli.
Per la Sezione "Giovani Autori", la Giuria ha selezionato 3 testi, assegnando:
o Il Primo Premio alla poesia "Dialogo tra il tempo e un vecchio", della diciannovenne
Sandra Biondo, di Roma.o Una Segnalazione di Merito alle poetesse: Federica Giordano, di Napoli, e Miriam De
Michele, di Portici (Na).
Per la Sezione "Autori del Territorio", la Giuria ha selezionato 4 Autori, assegnando:
o Il Primo Premio alla poetessa Floriana Coppola, di Napoli, per la poesia "Sono un arciere".
o Una Segnalazione di Merito ai Poeti: Natale Porritiello, Elena Carotenuto ed Angela
Piscopo, di Sant'Anastasia (Na).
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Le poesie premiate
D'acqua e luce
Mio nonno si tolse il cappello sugli scogli
e non si gir neppure una volta a salutare.
Prese invece l'organetto e si mise a cantare.
Era l'anno 1927 e quando mor a Baxter Street
cinquant'anni dopo, il prete voleva sapere
perch quell'uomo non parlasse mai.
Avevamo da lui ereditato un campo d'acqua,
la nostra casa a un pelo dalla spiaggia,alle spalle la discesa dei vigneti che dal fiume
sfoggiavano sui viottoli rosse rose di velluto.
C'era stata l pure mia madre, assieme a due gatti
e alle galline, il giorno che la brocca pi non scese
sapendo ch'era inutile salire.
Cammino ancora per quelle strade sole
in attesa di vedere di sera il mio paese,
steso su una cartolina inviatami per caso,
in grembo la valle come fosse un bimbo.
Striminzita si vede da lontano quella casa,
sbeccata in un angolo la brocca, a fianco
un solco profondo di fragole e di timo.
Il cammino a stento ricuce un'emozione,
grappolo di una vita mai dimenticata,
danza giocosa nel sogno di quel tempo.
Ora fermati e non guardarti attorno
quando vedrai salire un'ombra dal mio cuore,
pensami piuttosto a cent'anni su in collina,
attorno un mare di spighe e il rosmarino,pi in l la bici ai bordi della stalla
come un balocco che si rifiuta di perire.
Benito Galilea (Roma)1 premio sez. A
Motivazione
Non sempre la poesia
strutturata in un andante
discorsivo rende appieno la
vitalit e la liricit che di
norma dovrebbe connotare
ogni costruzione poetica. Ma
qui non accade, e qui sta il
vigore espressivo dell'autore,il quale dimostra di avere un
alto grado di valentia poetica
e un rapporto molto stretto
con questa difficile arte. Pur
evocando memorie e
particolari minuti di un
trascorso familiare, il poeta
non sconfina nell'eccessivo
sentimentalismo, ma realizza
un compatto e fluido discorso
narrativo che levita sulle alidella vera, alta poesia.
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Le parole non dette
Parlami ancora nei tuoi silenzi
caduti sulle orme stanche del tempo,
parlami dei tuoi sogni di donnaquando cullavi mattini di luce
su filari di vigne distese a grani di rosario.
Del fiato di luna impigliata sul tetto
di quella casa bianca tra gli ulivi
nel vento che spettinava fiori di mandorlo
profumati a voli di rondini.
Sogni d'argilla stringevi tra le dita
acerbe di terra come gli anni
che andavano a piedi scalzi
su onde di grano macchiate di papaveri
e tane di lucertole nascoste tra le pietre.Sui vetri appannati dal gelo
ombre vedevi allontanarsi nei campi,
quando la luce dell'alba si alzava sull'orto
e muri secchi di pietra
trascinavano orizzonti a nuvole d'erba.
Mi parlavi di tuo padre stanco di stagioni
ampolla gli anni arresi ai vespri,
seduto sui gradini curvato ai tramonti
quando si scioglievano sui fianchi della collina.
Stringeva tra le mani dure di fatica
l'arsura della spiga che colmava l'attesa
e il pianto invecchiato della farfalla
caduta tra le foglie accartocciate d'autunno.
Le tante parole non dette
restano dietro quella porta chiusa,
vorrei parlarti dei miei sogni caduti sull'onda
e del lento trascinare dei giorni sulla risacca,
dei ritorni a polline di salici ogni volta
sulla corda tesa del tempo.
Restano solo sillabe amare
delle allegre filastrocche cantateall'ombra bianca del ciliegio
ora che i tuoi silenzi sono palpiti di cielo,
scrigno di ricordi racchiude la notte
e la mia solitudine brucia al fuoco della luna.
Mina Antonelli (Gravina in Puglia, Ba)2 premio sez. A
Motivazione
Tra le tantissime
composizioni poetiche che
evocano ricordi e figure
familiari, dove facile cadere
nello stereotipo, alcune,
poche, si distinguono per la
genuinit del dettato poetico e
per l'indubbia capacit e
bravura dell'autore. In "Le
parole non dette" troviamo
sicuramente queste
caratteristiche, che rendono lapoesia del ricordo, la poesia
rievocatrice, di alto contenuto
lirico e ben scritta.
La figura della madre al
centro di un discorso
commemorativo e accorato,
nel quale l'autrice fa risaltare i
valori di un tempo, genuini e
densi di sentimento.
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Bruno e Rosalba*
Quella sera, dopo la fiumana, la riva
sfaldata al gioco delle vostre corse
ingenue, non siete tornati
e io, di tre anni, tre giorni
sulle ginocchia di mia madre,
abbracciato al suo dolore.
Adagiati su legni di porta, dalla bocca
un rivolo sottile di bava, di melma,
gente dai casali, dai vigneti e donne e vecchie
- un mormorio sommesso per l'aia -
chi si segnava, chi portava acqua, chi lenzuoli
e fiori, due uomini in nero dagli sguardi lunghi
e io, di tre anni, tre giorni
su quel grembo duro di singhiozzi
in attesa di un risveglio
come quando Rosalba e Bruno
si fingevano, per gioco, morti
stagioni di silenzio, di respiri grandi
come il vuoto, troppo lungo il gioco...
non aspetto pi i loro scherzi, i salti
con la corda, mia sorella che mi spettinava
quel 21 settembre piangevo
per venire al fiume, avreste custodito
i miei tre anni, vi avrei salvato, forse,
forse avete salvato me.
*In memoria di Rosalba e Bruno di 11 e 12 anni, fratelli maggiori dell'autore, annegati insieme nel 1949nel torrente Ausa che attraversa il terreno di propriet della famiglia sulle colline romagnole.
Franco Casadei (Cesena)3 premio sez. A
Motivazione
Il ricordo dei due fratellini
annegati nel fiume pu
sconvolgere il cuore
dell'autore di questa
intensa e commovente
lirica. A distanza di anni,
egli riprende il ricordo,
con coraggio,
puntualizzando gli aspetti
pi pietosi, come "adagiati
su legni di porta, dalla
bocca / un rivolo sottile di
bava, di melma...", e lo facon penna sicura, non
titubante, scrivendo versi
concatenati in
enjambement davvero
efficaci, e nei quali le
immagini tristi si caricano
di una umanit eccelsa.
Nel finale l'autore tende a
dare un senso all'immane
tragedia, con la
disponibilit e lacomprensione del proprio
cuore nei confronti delle
tragedie altrui.
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Ancora non parlarmi dellinverno
Ancora non parlarmi dellinverno
pur se il vento gelido del nord
imbrina gi largento degli ulivie il silenzio bianco della prima neve
lento ricopre tavolozze di colori.
Ferisce appena laria (ma resiste)
memoria derbe di trascorsa primavera
volo di bimbo ad abbracciare il cielo
e sogni appesi al filo delle lune
quando il vento era leggero e non tradiva.
Non parlarmi dellinverno, non ancora,
troppo mi caro il fuoco delle spighea concerti di grilli e cicale alla calura
dolce mi manca larsura dellestate
e lacqua fresca che non bastava mai.
Ci sto bene in questautunno tiepido
con locra acceso delle mie faggete
voglia dalbe a sorprendermi i pensieri
non conosco approdi di malinconie
a panchine compassionevoli di parchi.
La clessidra, mi dici, ha il ventre gonfio
stagna nellaria il cigolio, stracco, delle ore
ma un altro il tempo e non mi fa paura
si piega il passo (ma non sosta) a ritmi di quiete
e nuove rotte, date, costeggiano il mistero.
Mi parlerai, se vuoi, dellultima stagione
solo se il freddo mi scender sul cuore.
Ma dicembre, saggio, dipinge gi Natale
per lo stupore antico fatto nuovo
a dare il senso, ancora, al nostro andare.
Franco Fiorini (Veroli, Fr)
Premio Speciale Lions Club Sant'Anastasia - Monte Somma,
arch. Giacomo Vitale
Motivazione
"Ancora non parlarmi
dell'inverno", dice l'autoredi questa splendida lirica,
descrivendo il paesaggio
campestre, naturale, intenso
di profumi e suoni
caratteristici della stagione
estiva. Ma il suo discorso,
reso attraverso immagini
dolci e versi di elevato
lirismo, chiaramente
metaforico, laddove la
stagione autunnale della vita
gi s'annuncia con il vento
gelido del nord e le
panchine compassionevoli
dei parchi. L'autore ha la
speranza di vivere ancora,
qui ed ora, la sua stagione,
nella calda e rassicurante
attualizzazione dei valori
fondanti della vita.
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La nota dolce della lavanda
E' rimasta la lavanda
a presidiare i capannoni di cemento,
ad addolcire i silenzi delle macchine,
e tutto ci che sapeva di sudore,fatica in questa piana abbandonata.
Blu cielo, mescolata al sorriso dei papaveri,
alla mestizia delle presse dismesse,
al cumulo delle cose accese, spente,
lavorate tutti i giorni e poi
buttate l nel macero dei sogni.
L'hanno lasciata vivere qua
come al nord delle industrie fallite,
al sud dei fabbricati fantasma
nella danza del vento tra i rottami,e la voce finita degli operai;
ultima nota dolce tra le amare risposte
nella persa meraviglia,
dei giorni, del domani, della famiglia.
E inutilmente accende il verde
delle piane mattutine, ricami rosa viola
nella sera tra striscioni e bandiere
come se i giorni avessero sempre
il cuore caldo delle torri fumarie,
l'urlo delle sirene, l'azzurro dei sogni.
A volte si curva nell'assedio delle api,
altre si tende al coro delle cicale,
si confonde nella voce dei megafoni.
Esulta come se ancora
volesse profumare una vita svanita
nel nulla dei progetti, in una quiete
di pareti morte e trasparenti ragnatele.
Carmelo Consoli (Firenze)
Premio Speciale Napoli Cultural Classic, Poetessa Anna Bruno
Motivazione
Una nota dolce di lavanda, un
segno, un simbolo di amore e di
luce nel cupo e sordo mondodella fabbrica, nel freddo
ambiente dei capannoni di
cemento, dove non si
comprende l'umanit e il
sentimento, ma in cui regna il
meccanismo senza cuore del
profitto e il grigiore senza nome
di una vita che non sogna. E'
questo il senso profondo che ci
offre l'autore, descrivendo
immagini e luoghi di un vecchioe abbandonato capannone
industriale, in netto contrasto
con la "lavanda", fiore
profumato che ancora esulta l
nei campi ed apre alla speranza.
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'O vrasiere
Ll'addore 'e fummo 'e legna ca s'abbruscia
me porta tiempo 'e quanno casa mia,
pe nce scarf, tenvamo 'o vrasiere,
vrasiere ttone, a nce fa' cumpagnia,
vrasiere chino 'e vrasa, a ccuppulone,
c'ardeva sotto cennere, cenra.
Me porta, chist'addore, a ccierti ssere
ca nce teneva dinto, 'o friddo 'e fora,
tutt' 'a famiglia, attorno fucarone.
'O vrasiere appicciato, quase quase,
era 'o pierno felice 'e tutt' 'a casa.
Ll'addore 'e fummo e llegna nce sapeva'e pane, 'e... sicurezza, 'e vino bbuono,
e ognuno 'e nuje avero nce credeva.
A stu penziero, quanta tennerezza
me percia 'o core, 'e nu sapore amaro,
'o senzo ceto mmocca d' 'a tristezza
pe na speranza ca s' ffatta rara.
Mo stongo sulo attuorno fucularo,
'a legna abbampa ma nu' llassa vrasa,
tutt' 'o silenzio triste 'e dinto casa
m' 'o sento ncopp' 'o core, fatto amaro.
Vrasiere ttone e lluceto 'e carezze,
vrasiere martellato 'a nu rammaro
ca, martellanno, deva na priezza...
Attuorno attuorno a tte - che ccosa cara! -
stvamo frate e ssore, mamma e ppate.
Pe ttante 'e lloro, mo, te s stutato!...
Giovanni D'Amiano (Torre del Greco, Na)1 premio Sez. B - Ambiente e territorio vesuviano
Motivazione
Il vecchio braciere, "'o vrasiere"
in dialetto napoletano, stato da
sempre l'oggetto simbolo delcalore umano e della famiglia
raccolta attorno al focolare,
l'angolo pi dolce e amato della
casa, dove si riflettevano gli
affetti e s'inventavano storie e
favole. Ora quel simbolo non
esiste pi, "'o vrasiere s'
stutato!", si spento, come spenti
e falsi sono ormai i valori del
presente. La poesia scritta in un
vernacolo eccellente, il che, in unpanorama poetico napoletano
piuttosto scarno e dequalificato,
indice di grande preparazione
letteraria da parte dell'autore.
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Dialogo tra il tempo e un vecchio
Come mille coriandoli sparsi
mi vedrai
riflesso nella luce
a fascio a fasciostretto fra le spighe di grano duro.
Aspetterai, inerme
e mi vedrai
ancora crisalide,
vibrare fra le corde di un'arpa, e
sorseggiare lieto il velluto della notte.
E quando mi vedrai
con gli occhi di balena, sussurrerai:
E' solo tempo, tempo che scorre
Questo che copre gli zigomi di patina lisa
e imperla gli omeri di sangue e sudore
tempo che scivola,
lento
sulle gote irruvidite
e si ingozza di attimi.
Tempo
che riga le carni,
con fuscelli di creta, segnando
lezioso
la linea del passato.
Tempo che non rinuncia all'ingordigia
del continuare a scorrere,
leggiadro.
Mi vedrai
rastrellare la pelle dei tuoi bracci
ballare con le ore e giocare con la sabbia,
prigioniero del vento.
E allora
griderai:
solo tempo... tempo che scorre!
Tu non mi temi
Vecchio.
Sandra Biondo (Roma)1 premio Sez. Giovani Autori
Motivazione
E' un testo poetico interessante e
originale, questa composizione della
giovane autrice, che prende le distanzedalle solite immagini e argomentazioni
tipiche di questa et, come l'amore per
il partner o gli assilli giovanili. Si tratta
dunque di uno schema diverso, nel
quale la poetessa immagina un
possibile dialogo tra un vecchio e il
tempo. Stabile la figura centrale del
vecchio, che vede attorno a s, come in
uno specchio, il fluire inesorabile del
tempo, della vita: il "tempo che riga le
carni con fuscelli di creta segnandolezioso la linea del passato". Ottima
l'idea ispiratrice della poesia, e ottimo
l'impianto lirico, con versi che
procedono cadenzati, dando la giusta
misura del progredire.
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Sono un arciere
Sono un arcierepassi lenti e felpati
gli occhi bassi guardano a terra
neve e briciole di pane
muschio verde e sassi
il respiro lento di colei
che non ha fretta e ascolta
con la calma dellorso
e il cuore del lupo
non ho tempo per capire
larco teso e la mano ferma.
Stammi accanto ora,ora e qui, senza parole!
Vibra laria e sono la freccia
ora sono il centro
i tuoi occhi sottratti al tempo:
finiscimi!
Sono la preda
scivolo nel pozzo
le membra si sciolgono
toccando la parete rozza di pietra
via dalla luce, nel fondo
lasciatemi l, nellacqua che ghiaccia le caviglie
con la schiena attaccata al muro, pavida
cammino altrove, con altri piedi, con altre orme
Floriana Coppola (Napoli)1 premio Sez. Autori del Territorio
Motivazione
E' questa una poesia che induce a riflettere sull'eterno ciclo "cacciatore-preda". Ma la fluttuazione, iltransito dall'arciere (il cacciatore: "l'arco teso e la mano ferma"), alla freccia ("Vibra l'aria e sono
la freccia"), al centro-preda ("Finiscimi!... Sono la preda, scivolo nel pozzo..."), rende la lirica
immediata, facendo parlare il diretto interessato al momento dell'azione. La personalizzazione
dell'azione diventa cos metafora viva e palpitante di gesti prevaricatori nei confronti della donna, in
genere, che ancora, nella nostra quotidianit si perpretano. La donna la preda, l'arciere, con passi
lenti e felpati, falsi, il mondo di violenze e di pregiudizi che la violentano. L'autrice sa esporre
concetti e figurazioni con un ottimo dettato poetico.
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La manifestazione promossa e patrocinata dal Comune di SantAnastasia
Si ringrazia inoltre per il Patrocinio Morale:
Si ringrazia per la collaborazione:
Associazione Culturale
Napoli Cultural Classic (Poetessa Anna Bruno)
Lions Club Sant'Anastasia - Monte Somma(Presidente anno sociale 2012-2013 arch. Giacomo Vitale)
ORGANIZZAZIONE CURATA DA
ENTE PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO
CIRCOLO INCONTRARCIPIAZZA C. CATTANEO 9, 80048 SANTANASTASIA (NA)
TEL. 081.5301490
E-mail: [email protected]
CIRCOLOLETTERARIOANASTASIANO
http://concorsopoesiasantanastasia.blogspot.com