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    CONCORSO NAZIONALE DI POESIA

    CITTA DI SANTANASTASIA

    X EDIZIONE 2012

    Biblioteca Comunale "G. Siani", Sant'Anastasia (Na)14 dicembre 2012

    PICCOLA ANTOLOGIA DEL PREMIO

    Comune di SantAnastasia (Na)

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    La credibilit e la seriet di un concorso letterario si notano non solo dalla capacit e dalla

    competenza degli organizzatori, ma anche dalla perseveranza, dalla forte volont a proseguire

    nonostante le tantissime difficolt, piccole o grandi che siano, che inevitabilmente costellano il

    percorso realizzativo, anno dopo anno. E molte iniziative di questo genere, seppur lodevoli e

    improntate alla migliore intenzionalit, scevra da ogni possibile o probabile secondo fine, crollano

    dopo poche ripetizioni annuali, per "stanchezza" organizzativa, calo di interesse o altre cause, nonultime i mancati sostegni economici. Siamo infatti in periodo di crisi, una crisi che attanaglia il

    mondo lavorativo, il mondo dei giovani come quello dei pensionati, e ci provoca uno

    sfilacciamento degli interessi cosiddetti secondari (ma secondari solo rispetto a priorit ben pi

    importanti, come sbarcare il classico lunario a fine mese...), che relega la cultura in generale in

    secondo piano, sia da parte di chi la cultura deve promuoverla, e sia da parte di chi la frequenta.

    Ma in questo quadro abbastanza squallido e inerte, inserire un concorso di poesia che dia la

    possibilit a tanti, su tutto il territorio nazionale, di cimentarsi nella scrittura poetica, stimolando e

    sollecitando le proprie innate attitudini creative, pu servire da sprone e da incentivo per "muovere"

    e "commuovere" la propria coscienza, la propria personalit, per indirizzarla verso orizzonti pi

    luminosi e consapevoli delle proprie capacit, in ultima analisi per costruire un futuro migliore,

    anche se questo pu sembrare retorico. L'attivit creativa e artistica alla base della conoscenza, percreare bisogna manipolare materia e intelletto, aprendosi al mondo e allargando la propria

    esperienza umana e sociale.

    Detto questo, ritengo che il Concorso Nazionale di Poesia "Citt di Sant'Anastasia", giunto

    quest'anno alla fatidica decima edizione, rientri nel discorso di promozione culturale, umana e

    sociale, anzidetto. Dopo dieci anni di programmazione, il nostro concorso ha raggiunto livelli di

    qualit e di credibilit notevoli, attestandosi su un numero di partecipazioni, pi di 200,

    difficilmente riscontrabile in altre competizioni letterarie di questo tipo.

    Il concorso, da quest'anno, stato istituzionalizzato dal Comune di Sant'Anastasia, entrando cos a

    far parte delle numerose iniziative promosse e patrocinate dalla nostra amministrazione cittadina. Ci

    rammarica per il fatto che non sia stato possibile istituire una sezione per il libro edito di poesia,

    che avrebbe certamente dato maggiore slancio e importanza al concorso. Confidiamo in un futuro

    pi favorevole, sia per il sostegno economico e sia per l'aspetto organizzativo.

    E' doveroso a questo punto, per concludere, un ringraziamento rivolto a tutti i partecipanti, molti dei

    quali hanno dimostrato di essere poeti di grande spessore; all'amministrazione comunale e all'Ente

    Parco Nazionale del Vesuvio, che ha sponsorizzato il primo premio della sezione ambiente e

    territorio vesuviano; alla poetessa Anna Bruno, organizzatrice del Premio Napoli Cultural Classic,

    al quale siamo "gemellati" gi da molte edizioni; all'architetto Giacomo Vitale, presidente del Lions

    Club Sant'Anastasia - Monte Somma, con il quale intercorrono intensi e frequenti rapporti di

    reciproca collaborazione, come ad esempio il concorso di narrativa inedita "Resy Ceccatelli" da

    poco bandito.

    Nel darvi appuntamento alla prossima edizione, con la speranza che si sia finalmente diradata lanebbia delle incertezze e delle precariet, in tutti i campi, auguro a tutti i poeti partecipanti di

    trovare sempre e comunque il "momento" di concretizzare e sviluppare la loro scrittura in versi, e

    che sia sempre pi incisiva, rappresentativa, originale e costruttiva.

    Giuseppe Vetromile

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    I dati del concorso:

    Numero totale dei Partecipanti: 208. Numero complessivo dei testi presentati: 403, di cui 29 relativialla sezione dedicata all'Ambiente e Territorio vesuviano).

    La distribuzione dei Partecipanti

    Sono pervenuti testi dalle seguenti Regioni: Piemonte: 5. Lombardia: 13. Liguria: 8. Friuli: 2.

    Veneto: 3. Emilia Romagna: 15. Toscana: 12. Marche: 6. Umbria: 5. Lazio: 27. Abruzzo e Molise:

    3. Campania: 74. Puglia: 10. Basilicata: 2. Calabria: 6. Sicilia: 14. Dall'estero: 3 (Grecia, Albania e

    Canada).

    La composizione della Giuria:

    Prof.ssa Anna Bruno, dott. Luigi De Simone, Prof. Gerardo Santella, Prof. Raffaele Urraro,Prof.ssa Fortuna Parma (Assessore alla Cultura del Comune di Sant'Anastasia). Coordinatore:Giuseppe Vetromile.

    I risultati delle valutazioni

    La Giuria, dopo aver esaminato e valutato in modo anonimo tutti i 374 testi della Sezione "A" a

    tema libero, ha operato una prima selezione, di cui fanno parte i seguenti Autori (in ordine

    alfabetico):

    Acanfora Simona - Antonelli Mina - Argenti Maria Ebe - Aurilio Nicola - Balestriere Pasquale -

    Baroni Carla - Bellini Marco - Bobbi Anna Laura - Borghetti Roberto - Borsoni Paolo - Bottaro

    Giovanni - Braccini Fabiano - Campisano Cancemi Alfonsina - Cangiani Salvatore - Cardillo Anna

    Maria - Casadei Franco - Casalini Celestino - Caso Giovanni - Civello Palma - Consoli Carmelo -

    Coppola Floriana - D'Amiano Giovanni - Davinio Caterina - De Santis Marcello - Di Dio Morgano

    Maricla - Fattori Narda - Fiorini Franco - Fragomeni Emilia - Galilea Benito - Gambini Giuseppe -

    Gennuso Melina - Giordano Federica - Giorgi Armando - Giovelli Maria Francesca - Interlandi

    Giancarlo - La Monica Mariolina - Leronni Giacomo - Liguoro Raffaele - Luiso Domenico -

    Marconi Fulvia - Martinelli Monica - Nugnes Lory - Pardini Nazario - Peressini Stefano - Pice

    Nicola - Pisaturo Gerarda - Piscopo Angela - Prebenna Nicola - Provenzano Marisa - RaimondiDaniela - Ruotolo Anna - Santojanni Linda - Savelli Loredana - Saveriano Armando - Silveto

    Adolfo - Spina Rosanna - Taioli Angelo - Vallati Lenio - Vettorello Rodolfo - Villa Antonio.

    Dopo approfondito riesame, per la Sezione principale a tema libero, la Giuria ha attribuito:

    o Il Primo Premio alla poesia "D'acqua e luce", di Benito Galilea (Roma).

    o Il Secondo premio alla poesia "Le parole non dette", di Mina Antonelli (Gravina in Puglia,Ba).

    o Il Terzo premio alla poesia "Bruno e Rosalba", di Franco Casadei (Cesena).

    o Il Premio Speciale "Lions Club Sant'Anastasia-Monte Somma (Presidente arch.

    Giacomo Vitale) al Poeta Franco Fiorini, di Veroli (Fr), per la poesia "Ancora non parlarmidell'inverno".

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    o Il Premio Speciale "Napoli Cultural Classic" di Anna Bruno al Poeta Carmelo Consoli,di Firenze, per la poesia "La nota dolce della lavanda".

    Per le altre Sezioni a concorso (Ambiente e territorio vesuviano, Giovani Autori e Autori Locali), la

    Giuria non ha ritenuto opportuno formare preliminarmente una rosa di finalisti, considerata la

    minore partecipazione rispetto alla sezione principale.

    Per la Sezione "B" - Ambiente e territorio vesuviano, la Giuria ha selezionato 3 testi,

    assegnando:

    o Il Primo Premio al Poeta Giovanni D'Amiano, di Torre del Greco (Na), per la poesia "'O

    vrasiere".

    o Una Segnalazione di Merito ai Poeti: Carmine Cozzolino, di Sant'Anastasia (Na); Patrizia

    Cozzolino, di Napoli.

    Per la Sezione "Giovani Autori", la Giuria ha selezionato 3 testi, assegnando:

    o Il Primo Premio alla poesia "Dialogo tra il tempo e un vecchio", della diciannovenne

    Sandra Biondo, di Roma.o Una Segnalazione di Merito alle poetesse: Federica Giordano, di Napoli, e Miriam De

    Michele, di Portici (Na).

    Per la Sezione "Autori del Territorio", la Giuria ha selezionato 4 Autori, assegnando:

    o Il Primo Premio alla poetessa Floriana Coppola, di Napoli, per la poesia "Sono un arciere".

    o Una Segnalazione di Merito ai Poeti: Natale Porritiello, Elena Carotenuto ed Angela

    Piscopo, di Sant'Anastasia (Na).

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    Le poesie premiate

    D'acqua e luce

    Mio nonno si tolse il cappello sugli scogli

    e non si gir neppure una volta a salutare.

    Prese invece l'organetto e si mise a cantare.

    Era l'anno 1927 e quando mor a Baxter Street

    cinquant'anni dopo, il prete voleva sapere

    perch quell'uomo non parlasse mai.

    Avevamo da lui ereditato un campo d'acqua,

    la nostra casa a un pelo dalla spiaggia,alle spalle la discesa dei vigneti che dal fiume

    sfoggiavano sui viottoli rosse rose di velluto.

    C'era stata l pure mia madre, assieme a due gatti

    e alle galline, il giorno che la brocca pi non scese

    sapendo ch'era inutile salire.

    Cammino ancora per quelle strade sole

    in attesa di vedere di sera il mio paese,

    steso su una cartolina inviatami per caso,

    in grembo la valle come fosse un bimbo.

    Striminzita si vede da lontano quella casa,

    sbeccata in un angolo la brocca, a fianco

    un solco profondo di fragole e di timo.

    Il cammino a stento ricuce un'emozione,

    grappolo di una vita mai dimenticata,

    danza giocosa nel sogno di quel tempo.

    Ora fermati e non guardarti attorno

    quando vedrai salire un'ombra dal mio cuore,

    pensami piuttosto a cent'anni su in collina,

    attorno un mare di spighe e il rosmarino,pi in l la bici ai bordi della stalla

    come un balocco che si rifiuta di perire.

    Benito Galilea (Roma)1 premio sez. A

    Motivazione

    Non sempre la poesia

    strutturata in un andante

    discorsivo rende appieno la

    vitalit e la liricit che di

    norma dovrebbe connotare

    ogni costruzione poetica. Ma

    qui non accade, e qui sta il

    vigore espressivo dell'autore,il quale dimostra di avere un

    alto grado di valentia poetica

    e un rapporto molto stretto

    con questa difficile arte. Pur

    evocando memorie e

    particolari minuti di un

    trascorso familiare, il poeta

    non sconfina nell'eccessivo

    sentimentalismo, ma realizza

    un compatto e fluido discorso

    narrativo che levita sulle alidella vera, alta poesia.

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    Le parole non dette

    Parlami ancora nei tuoi silenzi

    caduti sulle orme stanche del tempo,

    parlami dei tuoi sogni di donnaquando cullavi mattini di luce

    su filari di vigne distese a grani di rosario.

    Del fiato di luna impigliata sul tetto

    di quella casa bianca tra gli ulivi

    nel vento che spettinava fiori di mandorlo

    profumati a voli di rondini.

    Sogni d'argilla stringevi tra le dita

    acerbe di terra come gli anni

    che andavano a piedi scalzi

    su onde di grano macchiate di papaveri

    e tane di lucertole nascoste tra le pietre.Sui vetri appannati dal gelo

    ombre vedevi allontanarsi nei campi,

    quando la luce dell'alba si alzava sull'orto

    e muri secchi di pietra

    trascinavano orizzonti a nuvole d'erba.

    Mi parlavi di tuo padre stanco di stagioni

    ampolla gli anni arresi ai vespri,

    seduto sui gradini curvato ai tramonti

    quando si scioglievano sui fianchi della collina.

    Stringeva tra le mani dure di fatica

    l'arsura della spiga che colmava l'attesa

    e il pianto invecchiato della farfalla

    caduta tra le foglie accartocciate d'autunno.

    Le tante parole non dette

    restano dietro quella porta chiusa,

    vorrei parlarti dei miei sogni caduti sull'onda

    e del lento trascinare dei giorni sulla risacca,

    dei ritorni a polline di salici ogni volta

    sulla corda tesa del tempo.

    Restano solo sillabe amare

    delle allegre filastrocche cantateall'ombra bianca del ciliegio

    ora che i tuoi silenzi sono palpiti di cielo,

    scrigno di ricordi racchiude la notte

    e la mia solitudine brucia al fuoco della luna.

    Mina Antonelli (Gravina in Puglia, Ba)2 premio sez. A

    Motivazione

    Tra le tantissime

    composizioni poetiche che

    evocano ricordi e figure

    familiari, dove facile cadere

    nello stereotipo, alcune,

    poche, si distinguono per la

    genuinit del dettato poetico e

    per l'indubbia capacit e

    bravura dell'autore. In "Le

    parole non dette" troviamo

    sicuramente queste

    caratteristiche, che rendono lapoesia del ricordo, la poesia

    rievocatrice, di alto contenuto

    lirico e ben scritta.

    La figura della madre al

    centro di un discorso

    commemorativo e accorato,

    nel quale l'autrice fa risaltare i

    valori di un tempo, genuini e

    densi di sentimento.

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    Bruno e Rosalba*

    Quella sera, dopo la fiumana, la riva

    sfaldata al gioco delle vostre corse

    ingenue, non siete tornati

    e io, di tre anni, tre giorni

    sulle ginocchia di mia madre,

    abbracciato al suo dolore.

    Adagiati su legni di porta, dalla bocca

    un rivolo sottile di bava, di melma,

    gente dai casali, dai vigneti e donne e vecchie

    - un mormorio sommesso per l'aia -

    chi si segnava, chi portava acqua, chi lenzuoli

    e fiori, due uomini in nero dagli sguardi lunghi

    e io, di tre anni, tre giorni

    su quel grembo duro di singhiozzi

    in attesa di un risveglio

    come quando Rosalba e Bruno

    si fingevano, per gioco, morti

    stagioni di silenzio, di respiri grandi

    come il vuoto, troppo lungo il gioco...

    non aspetto pi i loro scherzi, i salti

    con la corda, mia sorella che mi spettinava

    quel 21 settembre piangevo

    per venire al fiume, avreste custodito

    i miei tre anni, vi avrei salvato, forse,

    forse avete salvato me.

    *In memoria di Rosalba e Bruno di 11 e 12 anni, fratelli maggiori dell'autore, annegati insieme nel 1949nel torrente Ausa che attraversa il terreno di propriet della famiglia sulle colline romagnole.

    Franco Casadei (Cesena)3 premio sez. A

    Motivazione

    Il ricordo dei due fratellini

    annegati nel fiume pu

    sconvolgere il cuore

    dell'autore di questa

    intensa e commovente

    lirica. A distanza di anni,

    egli riprende il ricordo,

    con coraggio,

    puntualizzando gli aspetti

    pi pietosi, come "adagiati

    su legni di porta, dalla

    bocca / un rivolo sottile di

    bava, di melma...", e lo facon penna sicura, non

    titubante, scrivendo versi

    concatenati in

    enjambement davvero

    efficaci, e nei quali le

    immagini tristi si caricano

    di una umanit eccelsa.

    Nel finale l'autore tende a

    dare un senso all'immane

    tragedia, con la

    disponibilit e lacomprensione del proprio

    cuore nei confronti delle

    tragedie altrui.

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    Ancora non parlarmi dellinverno

    Ancora non parlarmi dellinverno

    pur se il vento gelido del nord

    imbrina gi largento degli ulivie il silenzio bianco della prima neve

    lento ricopre tavolozze di colori.

    Ferisce appena laria (ma resiste)

    memoria derbe di trascorsa primavera

    volo di bimbo ad abbracciare il cielo

    e sogni appesi al filo delle lune

    quando il vento era leggero e non tradiva.

    Non parlarmi dellinverno, non ancora,

    troppo mi caro il fuoco delle spighea concerti di grilli e cicale alla calura

    dolce mi manca larsura dellestate

    e lacqua fresca che non bastava mai.

    Ci sto bene in questautunno tiepido

    con locra acceso delle mie faggete

    voglia dalbe a sorprendermi i pensieri

    non conosco approdi di malinconie

    a panchine compassionevoli di parchi.

    La clessidra, mi dici, ha il ventre gonfio

    stagna nellaria il cigolio, stracco, delle ore

    ma un altro il tempo e non mi fa paura

    si piega il passo (ma non sosta) a ritmi di quiete

    e nuove rotte, date, costeggiano il mistero.

    Mi parlerai, se vuoi, dellultima stagione

    solo se il freddo mi scender sul cuore.

    Ma dicembre, saggio, dipinge gi Natale

    per lo stupore antico fatto nuovo

    a dare il senso, ancora, al nostro andare.

    Franco Fiorini (Veroli, Fr)

    Premio Speciale Lions Club Sant'Anastasia - Monte Somma,

    arch. Giacomo Vitale

    Motivazione

    "Ancora non parlarmi

    dell'inverno", dice l'autoredi questa splendida lirica,

    descrivendo il paesaggio

    campestre, naturale, intenso

    di profumi e suoni

    caratteristici della stagione

    estiva. Ma il suo discorso,

    reso attraverso immagini

    dolci e versi di elevato

    lirismo, chiaramente

    metaforico, laddove la

    stagione autunnale della vita

    gi s'annuncia con il vento

    gelido del nord e le

    panchine compassionevoli

    dei parchi. L'autore ha la

    speranza di vivere ancora,

    qui ed ora, la sua stagione,

    nella calda e rassicurante

    attualizzazione dei valori

    fondanti della vita.

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    La nota dolce della lavanda

    E' rimasta la lavanda

    a presidiare i capannoni di cemento,

    ad addolcire i silenzi delle macchine,

    e tutto ci che sapeva di sudore,fatica in questa piana abbandonata.

    Blu cielo, mescolata al sorriso dei papaveri,

    alla mestizia delle presse dismesse,

    al cumulo delle cose accese, spente,

    lavorate tutti i giorni e poi

    buttate l nel macero dei sogni.

    L'hanno lasciata vivere qua

    come al nord delle industrie fallite,

    al sud dei fabbricati fantasma

    nella danza del vento tra i rottami,e la voce finita degli operai;

    ultima nota dolce tra le amare risposte

    nella persa meraviglia,

    dei giorni, del domani, della famiglia.

    E inutilmente accende il verde

    delle piane mattutine, ricami rosa viola

    nella sera tra striscioni e bandiere

    come se i giorni avessero sempre

    il cuore caldo delle torri fumarie,

    l'urlo delle sirene, l'azzurro dei sogni.

    A volte si curva nell'assedio delle api,

    altre si tende al coro delle cicale,

    si confonde nella voce dei megafoni.

    Esulta come se ancora

    volesse profumare una vita svanita

    nel nulla dei progetti, in una quiete

    di pareti morte e trasparenti ragnatele.

    Carmelo Consoli (Firenze)

    Premio Speciale Napoli Cultural Classic, Poetessa Anna Bruno

    Motivazione

    Una nota dolce di lavanda, un

    segno, un simbolo di amore e di

    luce nel cupo e sordo mondodella fabbrica, nel freddo

    ambiente dei capannoni di

    cemento, dove non si

    comprende l'umanit e il

    sentimento, ma in cui regna il

    meccanismo senza cuore del

    profitto e il grigiore senza nome

    di una vita che non sogna. E'

    questo il senso profondo che ci

    offre l'autore, descrivendo

    immagini e luoghi di un vecchioe abbandonato capannone

    industriale, in netto contrasto

    con la "lavanda", fiore

    profumato che ancora esulta l

    nei campi ed apre alla speranza.

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    'O vrasiere

    Ll'addore 'e fummo 'e legna ca s'abbruscia

    me porta tiempo 'e quanno casa mia,

    pe nce scarf, tenvamo 'o vrasiere,

    vrasiere ttone, a nce fa' cumpagnia,

    vrasiere chino 'e vrasa, a ccuppulone,

    c'ardeva sotto cennere, cenra.

    Me porta, chist'addore, a ccierti ssere

    ca nce teneva dinto, 'o friddo 'e fora,

    tutt' 'a famiglia, attorno fucarone.

    'O vrasiere appicciato, quase quase,

    era 'o pierno felice 'e tutt' 'a casa.

    Ll'addore 'e fummo e llegna nce sapeva'e pane, 'e... sicurezza, 'e vino bbuono,

    e ognuno 'e nuje avero nce credeva.

    A stu penziero, quanta tennerezza

    me percia 'o core, 'e nu sapore amaro,

    'o senzo ceto mmocca d' 'a tristezza

    pe na speranza ca s' ffatta rara.

    Mo stongo sulo attuorno fucularo,

    'a legna abbampa ma nu' llassa vrasa,

    tutt' 'o silenzio triste 'e dinto casa

    m' 'o sento ncopp' 'o core, fatto amaro.

    Vrasiere ttone e lluceto 'e carezze,

    vrasiere martellato 'a nu rammaro

    ca, martellanno, deva na priezza...

    Attuorno attuorno a tte - che ccosa cara! -

    stvamo frate e ssore, mamma e ppate.

    Pe ttante 'e lloro, mo, te s stutato!...

    Giovanni D'Amiano (Torre del Greco, Na)1 premio Sez. B - Ambiente e territorio vesuviano

    Motivazione

    Il vecchio braciere, "'o vrasiere"

    in dialetto napoletano, stato da

    sempre l'oggetto simbolo delcalore umano e della famiglia

    raccolta attorno al focolare,

    l'angolo pi dolce e amato della

    casa, dove si riflettevano gli

    affetti e s'inventavano storie e

    favole. Ora quel simbolo non

    esiste pi, "'o vrasiere s'

    stutato!", si spento, come spenti

    e falsi sono ormai i valori del

    presente. La poesia scritta in un

    vernacolo eccellente, il che, in unpanorama poetico napoletano

    piuttosto scarno e dequalificato,

    indice di grande preparazione

    letteraria da parte dell'autore.

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    Dialogo tra il tempo e un vecchio

    Come mille coriandoli sparsi

    mi vedrai

    riflesso nella luce

    a fascio a fasciostretto fra le spighe di grano duro.

    Aspetterai, inerme

    e mi vedrai

    ancora crisalide,

    vibrare fra le corde di un'arpa, e

    sorseggiare lieto il velluto della notte.

    E quando mi vedrai

    con gli occhi di balena, sussurrerai:

    E' solo tempo, tempo che scorre

    Questo che copre gli zigomi di patina lisa

    e imperla gli omeri di sangue e sudore

    tempo che scivola,

    lento

    sulle gote irruvidite

    e si ingozza di attimi.

    Tempo

    che riga le carni,

    con fuscelli di creta, segnando

    lezioso

    la linea del passato.

    Tempo che non rinuncia all'ingordigia

    del continuare a scorrere,

    leggiadro.

    Mi vedrai

    rastrellare la pelle dei tuoi bracci

    ballare con le ore e giocare con la sabbia,

    prigioniero del vento.

    E allora

    griderai:

    solo tempo... tempo che scorre!

    Tu non mi temi

    Vecchio.

    Sandra Biondo (Roma)1 premio Sez. Giovani Autori

    Motivazione

    E' un testo poetico interessante e

    originale, questa composizione della

    giovane autrice, che prende le distanzedalle solite immagini e argomentazioni

    tipiche di questa et, come l'amore per

    il partner o gli assilli giovanili. Si tratta

    dunque di uno schema diverso, nel

    quale la poetessa immagina un

    possibile dialogo tra un vecchio e il

    tempo. Stabile la figura centrale del

    vecchio, che vede attorno a s, come in

    uno specchio, il fluire inesorabile del

    tempo, della vita: il "tempo che riga le

    carni con fuscelli di creta segnandolezioso la linea del passato". Ottima

    l'idea ispiratrice della poesia, e ottimo

    l'impianto lirico, con versi che

    procedono cadenzati, dando la giusta

    misura del progredire.

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    Sono un arciere

    Sono un arcierepassi lenti e felpati

    gli occhi bassi guardano a terra

    neve e briciole di pane

    muschio verde e sassi

    il respiro lento di colei

    che non ha fretta e ascolta

    con la calma dellorso

    e il cuore del lupo

    non ho tempo per capire

    larco teso e la mano ferma.

    Stammi accanto ora,ora e qui, senza parole!

    Vibra laria e sono la freccia

    ora sono il centro

    i tuoi occhi sottratti al tempo:

    finiscimi!

    Sono la preda

    scivolo nel pozzo

    le membra si sciolgono

    toccando la parete rozza di pietra

    via dalla luce, nel fondo

    lasciatemi l, nellacqua che ghiaccia le caviglie

    con la schiena attaccata al muro, pavida

    cammino altrove, con altri piedi, con altre orme

    Floriana Coppola (Napoli)1 premio Sez. Autori del Territorio

    Motivazione

    E' questa una poesia che induce a riflettere sull'eterno ciclo "cacciatore-preda". Ma la fluttuazione, iltransito dall'arciere (il cacciatore: "l'arco teso e la mano ferma"), alla freccia ("Vibra l'aria e sono

    la freccia"), al centro-preda ("Finiscimi!... Sono la preda, scivolo nel pozzo..."), rende la lirica

    immediata, facendo parlare il diretto interessato al momento dell'azione. La personalizzazione

    dell'azione diventa cos metafora viva e palpitante di gesti prevaricatori nei confronti della donna, in

    genere, che ancora, nella nostra quotidianit si perpretano. La donna la preda, l'arciere, con passi

    lenti e felpati, falsi, il mondo di violenze e di pregiudizi che la violentano. L'autrice sa esporre

    concetti e figurazioni con un ottimo dettato poetico.

  • 7/30/2019 Libretto X

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  • 7/30/2019 Libretto X

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    La manifestazione promossa e patrocinata dal Comune di SantAnastasia

    Si ringrazia inoltre per il Patrocinio Morale:

    Si ringrazia per la collaborazione:

    Associazione Culturale

    Napoli Cultural Classic (Poetessa Anna Bruno)

    Lions Club Sant'Anastasia - Monte Somma(Presidente anno sociale 2012-2013 arch. Giacomo Vitale)

    ORGANIZZAZIONE CURATA DA

    ENTE PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO

    CIRCOLO INCONTRARCIPIAZZA C. CATTANEO 9, 80048 SANTANASTASIA (NA)

    TEL. 081.5301490

    E-mail: [email protected]

    CIRCOLOLETTERARIOANASTASIANO

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