Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

80
PRO LOCO S. GIOVANNI ILARIONE Organizza con il patrocinio del Comune di SAN GIOVANNI ILARIONE 77 a Sagra delle Castagne 2012 all’ interno “QUIZZIAMO INSIEME” concorso a premi per gli alunni delle scuole medie ed elementari del Comune di San Giovanni Ilarione SAN GIOVANNI ILARIONE 11-12-13-14-15 OTTOBRE 2012 P r o L o c o d i S a n G i o v a n n i I l a ri o n e Provincia di Verona

description

Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

Transcript of Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

Page 1: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

PRO LOCO S. GIOVANNI ILARIONEOrganizza

con il patrocinio del Comune di SAN GIOVANNI ILARIONE

77

a

Sagra delle

Castagne

2012

777777

aa

Sagra delle Sagra delle Sagra delle Sagra delle Sagra delle Sagra delle Sagra delle Sagra delle Sagra delle Sagra delle Sagra delle Sagra delle

CastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagneCastagne

201220122012201220122012

all’ interno “QUIZZIAMO INSIEME” concorso a premi per gli alunni delle scuole medie ed elementari del Comune di San Giovanni Ilarione

SAN GIOVANNI ILARIONE11-12-13-14-15

OTTOBRE 2012

Pro Loco di

San Giovanni Ilarione

Provinciadi

Verona

Page 2: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012
Page 3: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

1

di CONFENTE - FILA

termoidraulica s.n.c.

IMPIANTI CIVILI ED INDUSTRIALIRISCALDAMENTO - CONDIZIONAMENTO

IRRIGAZIONE - SANITARI - ARREDO BAGNO

• BAGNICHIAVIINMANO

• ASSISTENZATECNICACALDAIE

• STUFEALEGNAEPELLETS

• RINNOVOCONAMPLIAMENONEGOZIO

• IMPIANTIDIRISCALDAMENTOAPAVIMENTO CON PANNELLI SOLARI

visitate il nostro nuovo sito: www.filatermoidraulica.it

Via 11 Settembre, 50 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)Tel. 045 7465139 - Fax 045 6550570

[email protected]

servizio reperibilità 348 2906010

venite a trovarci nello stand artigianato potrete scoprire le ultime novità sulle caldaie pellets e legna

ad alta tecnologia Windhager

Page 4: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

2

L’Amministrazione Comunale e la Pro Loco di San Gio-vanni Ilarione ringraziano vivamente tutti gli sponsor, ditte o privati, che con il loro prezioso contributo rendo-no possibile la realizzazione di questo libretto e dell’an-nuale Sagra delle Castagne e tutti coloro che nei gior-ni della sagra si impegnano per il funzionamento dei diversi stand enogastronomici e delle diverse iniziative (mostre, spettacoli e intrattenimenti vari) volte ad ani-mare una delle più antiche e conosciute feste della no-stra vallata.Grazie a tutti

L’Amministrazione Comunale e la Pro Loco di San Giovanni Ilarione ringraziano vivamente tutti gli sponsor, vanni Ilarione ringraziano vivamente tutti gli sponsor, ditte o privati, che con il loro prezioso contributo rendono possibile la realizzazione di questo libretto e dell’annuale Sagra delle Castagne e tutti coloro che nei giorni della sagra si impegnano per il funzionamento dei diversi stand enogastronomici e delle diverse iniziative (mostre, spettacoli e intrattenimenti vari) volte ad animare una delle più antiche e conosciute feste della no(mostre, spettacoli e intrattenimenti vari) volte ad ani(mostre, spettacoli e intrattenimenti vari) volte ad animare una delle più antiche e conosciute feste della no

Approfittiamo di queste pagine per salutare tutti i visitatori della Sagra delle Castagne edizione 2012, ma anche i concittadini che tornano a festeggiare nel loro paese natale gli anni della gioventù.Con il tradizionale libretto di quest’anno la Pro Loco fa un altro passo in avan-ti nella conoscenza di San Giovanni Ilarione: ad essere protagonisti sono i religiosi nati in queste zone, molti dei quali si son fatti onore in varie parti del mondo, diventando esempio per le popolazioni locali, dalle quali sono ancor oggi ricordati con affetto e riconoscenza.La Sagra delle Castagne ripresenta in questo modo uno dei suoi elementi più caratteristici, quello di valorizzare quanto di buono c’è stato e c’è ancora nella nostra gente, convinta che in questa maniera si arricchisca l’identità di tutti gli ilarionesi e si propongano esempi che, per l’alto valore morale e religioso, rappresentano un valore aggiunto per tutti, ma in particolare per le nuove generazioni.Se tutte le associazioni e, verrebbe da dire, ogni singolo cittadino del paese fos-sero in sintonia con questi intenti, senz’altro riusciremmo insieme a superare le piccole o grandi divisioni che spesso affiorano fra associazioni o gruppi che operano sul territorio. È questo il mio augurio per la nuova stagione di attività che si sta aprendo: avere tutti un unico fine, quello di lavorare per il bene di San Giovanni Ilario-ne. E la Sagra delle Castagne, che è il momento in cui tutti ci riconosciamo, è l’occasione buona per dimostrare l’affetto con il nostro paese.

Il Presidente Pro LocoFranco cavazzola

Page 5: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

3

Generazioni di qualità...

Page 6: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

4

È con grande piacere e un pizzico di orgoglio che saluto, per la prima volta in qualità di sindaco, i cittadini di San Giovanni Ilarione dalle pagine dell’ormai tradizionale “Libretto della Sagra delle Castagne”. Nell’avvicinar-si a questo importante appuntamento, che ormai da un secolo costituisce uno dei mo-menti più significativi per la nostra comu-nità, il mio pensiero di gratitudine e di sti-ma va innanzitutto a quanti, all’interno dei gruppi e delle associazioni operanti sul terri-torio, lavorano per rendere sempre migliore questa manifestazione, divenuta nel tempo una vera e propria “vetrina” per i tanti visi-tatori provenienti dalla vallata e dall’intera provincia.L’auspicio mio e dell’Amministrazione co-munale è che ancora una volta si ripeta quel piccolo miracolo che solo una Sagra di grandi tradizioni e valori riesce a compiere: costruire cioè un momento di incontro e di amicizia in cui persone diverse per pro-venienza ed età (penso ad esempio ai tanti nostri emigrati che tornano nei luoghi della loro infanzia proprio in occasione dell’amata sagra) riscoprono il piacere di ritrovarsi e di stare insieme, magari anche solo per qualche ora.Un grazie anche ai redattori di questa pub-blicazione, dedicata quest’anno ai tanti no-stri concittadini che, per scelta religiosa, hanno lasciato il paese natale per dedicare la propria vita agli altri: la loro esperienza sia di esempio e di stimolo per tutti noi, in parti-colare per le nuove generazioni, perché sap-piano mettere a servizio della società in cui vivono il loro entusiasmo e le loro qualità.A tutti voi, un sincero augurio: Buona Sagra delle Castagne 2012!

Il sindacoEllEn cavazza

È con grande piacere e un pizzico di orgoglio

Saluto del SindacoSaluto del SindacoSaluto del Sindaco

Chi vive a San Giovanni Ilarione se lo sarà domandato più di una volta: quanti sono i religiosi partiti dalle nostra contrade e spar-si in giro per il mondo? Sicuramente tanti, al punto che quando ci siamo messi a voler raccontare di loro sul libretto di quest’anno, abbiamo dovuto restringere il campo, limi-tandoci dapprima a quelli già defunti e poi, restringendo ancora il cerchio, focalizzan-do l’attenzione sui maschi e demandando ad altre edizioni il discorso sulle tantissime religiose partite da San Giovanni Ilarione.Anche così ci siamo trovati a dover fare una selezione, sulla base del materiale che ave-vamo a disposizione e delle notizie che ri-uscivamo a raccogliere nei pochi mesi che ci separavano dalla pubblicazione. Il che significa che ci scusiamo fin d’ora se, invo-lontariamente, abbiamo lasciato da parte qualche bella figura di religioso, sulla quale ci riserviamo di tornarci più avanti, magari nelle pagine de “L’Alpone”, contando an-che sulle segnalazioni dei nostri pazienti lettori.L’importante è, come in altre occasioni, che il libretto rimanga uno strumento di cono-scenza e di valorizzazione di ciò che il paese riesce ad essere e a dare: non nascondiamo però la convinzione, frutto forse anche di un legittimo orgoglio campanilistico, che molte delle persone che sono partite da San Giovanni in passato (per motivi di lavoro, di studio o, come in questo caso, per vocazio-ne religiosa) hanno reso un buon servizio al paese, distinguendosi spesso per le loro ca-pacità e i risultati ottenuti. Un bell’auspicio per i nostri giovani, che sempre più saranno chiamati a sostenere in futuro questa sfida, affrontata e spesso vinta in passato da tanti loro compaesani.

I redattori

È con grande piacere e un pizzico di orgoglio che saluto, per la prima volta in qualità di sindaco, i cittadini di San Giovanni Ilarione

È con grande piacere e un pizzico di orgoglio

Chi vive a San Giovanni Ilarione se lo sarà

Nel mondo per Nel mondo per Nel mondo per scelta e per amorescelta e per amorescelta e per amore

Page 7: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

5Una processione d’altri tempi davanti alla chiesa, con la tipica divisione dei fedeli fra maschi e femmine

Via IV Novembre, 9 - SAN GIOVANNI IL. (VR) - Tel./Fax 045 7465999 - e-mail: [email protected] - www.centroarredosnc.it

diDALLA GASSA

& CENGIA

mobili - articoli regalo - liste nozze

visitateil nuovo

reparto outlet

Per molti secoli San Giovanni Ilarione ha condiviso con altri paesi la povertà, con una economia basata su un’agricoltura intensiva e di sussistenza. Coloro che possedevano campi li coltivavano per avere prodotti utili al mantenimento della propria famiglia, solo alcuni possidenti potevano permettersi una produzione da mettere sul circuito commerciale.

Il lavoro manuale nei campi - braccia e zappa - era quello più diffuso. Lavori diversi potevano essere quelli degli autotrasportatori (i cavallari), degli addetti ai mulini (munaro), di qualche manovale e muratore, di operai della filanda (quando venne costruita); a San Martino di ogni anno, 11 novembre, alcune o molte famiglie dovevano cambiare alloggio, padrone e lavoro.

Restava l’emigrazione come valvola di sfogo o necessità per i troppi giovani senza lavoro e senza prospettive. Il

UUUnnn paesepaesepaese dididi contadinicontadinicontadini, , , emigrantiemigrantiemigranti eee... ... ... pretipretipretiVeneto ha condiviso con l’Italia del Sud per molto tempo questo fenomeno, che ha raggiunto numeri straordinari. Fino agli anni ‘60-70 del Novecento, erano centinaia gli emigranti che dalla Valle d’Alpone si spostavano nei territori italiani di prima industrializzazione (Milano, Torino) o all’estero (Germania, Francia, Belgio, America, Australia) in cerca di lavoro e quindi di una vita più soddisfacente. Molti si sono fermati nel nuovo posto, qualcuno ha fatto, come si dice, fortuna, un certo numero è ritornato nei suoi paesi natali.

Qualche ragazzo del paese, erano eccezioni, si dava agli studi, diventando medico, avvocato, notaio: di solito i figli di famiglie ben posizionate economicamente (Balzi, Fontana, Gritti, Macerata, Puschiavo ecc.); altri giovani diventavano maestri o professori raggiungendo anche una certa notorietà, come Giovanni e Mario Marcazzan.

Page 8: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

6

Punto vendita di Montecchia di crosara

Punto vendita di Montecchia di crosara

Via alpone, 53 tel. 045.6191260

Page 9: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

7

Via Monfalcone, 6 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)

Merceria • Confezioni • ArredoIntimo • Biancheria

Ivana

VIALE ALCIDE DE GASPERI, 60 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR)CELL. 349 3298905 - TEL. 045 7465198

AUTOFFICINAAUTOFFICINA

Via Sorte - Centro Commerciale SAN BONIFACIO (VR)Tel. 045 6101537

Noleggio sci e snowboard adulti e bambini

Via Villa Bolca, 71 - 37030 Vestenanova (VR)Tel./Fax 0456565155 - Enrico 3494159665 - Giorgio 3393893386

[email protected]

AUTORIPARAZIONIPRESA snc

di PRESA ENRICO e GIORGIO

NUOVO CENTRO REVISIONIAUTO-MOTO-QUAD-AUTOCARRI-MOTOCARRI

SOCCORSO STRADALEaperto anche il sabato pomeriggio

Non era infrequente che un certo numero di giovani entrasse in qualche collegio religioso e diventasse fratello o religioso di una congregazione o più semplicemente sacerdote diocesano, in questo caso della diocesi di Vicenza, a cui San Giovanni ancora appartiene.

D’altra parte, la missione o professione di prete era ambita anche dalle famiglie e indirizzare un figliolo (o figliola quando si trattava di femmina per diventare suora) o più in quella direzione voleva dire, oltre ad un’espressione di religiosità e di fede, anche risolvere per sempre il problema di una bocca da sfamare ed era anche una soddisfazione vedere un proprio figliuolo, vestito di talare, “dire messa” ed essere tenuto in considerazione dalla gente. Alcuni hanno raggiunto anche in questo campo notorietà, come l’abate A. Rivato nell’Ottocento, padre Giuseppe Beschin e il vescovo Angelo Rivato nel Novecento.

In un paese come San Giovanni il parroco era una delle figure più autorevoli ed importanti nella comunità, per motivi spirituali, ma era anche un punto di rife-rimento per altri problemi di carattere esistenziale ed economico. Insieme al medico, al farmacista, al sindaco rappresentava una persona “studià”, a cui si ricorreva facilmente e frequentemente, anche per dei consigli. Alle sue dipendenze aveva un sacrestano, una perpetua, un organista, una schiera di maestri e maestre di dottrina, un gruppo di chierichetti; organizzava le sole gite di allora verso città e santuari; teneva occupati con giochi i ragazzi, allestendo dei luoghi appositi; disponeva di sala, dove prosperava una compagnia teatrale, e del cinema, dove si proiettavano i primi film, naturalmente “censurati”. La parrocchia insomma era un luogo di spiritualità, di formazione, di ritrovo e di giochi.

Se oggi i ragazzi hanno come modelli le persone osannate nei mezzi di comunicazione, come i campioni sportivi, gli attori cinematografici, i cantanti o altre che si sono affermate nella vita, un tempo in uno spazio ristretto che non oltrepassava i confini del paese e a stento arrivava alla città più vicina, i modelli offerti e da imitare rimanevano spesso all’interno di una proposta di carattere religioso: erano i santi e i grandi personaggi cristiani, con la loro vita narrata nei libri di devozione e nelle filmine ‘Don Bosco’ e illustrata nei ‘santini’; erano le persone che nel paese erano rispettate come i maestri, i professori, i medici; erano anche i preti: se un ragazzino dimostrava capacità e volontà di studiare, era lo stesso maestro/a e parroco ad indirizzare la famiglia a collocarlo nel seminario diocesano o in altri istituti religiosi; altre possibilità erano aperte solo ai ricchi.

Anche in questo modo, forse, si spiega la presenza di molti preti nei propri paesi nell’Ottocento. Di solito vi

era il parroco, uno o due coadiutori o cappellani, ed altri preti non direttamente in cura d’anime, che aiutavano in parrocchia o come confessori, predicatori, catechisti o che svolgevano una funzione civile come il far scuola per i ragazzi, ad esempio don Angelo Allegri nel 1775 (alle ‘figliuole’ in quel tempo pensava Lucia Trevisan). Quasi tutti vivevano in famiglia propria o presso parenti, finché il vescovo non disponeva diversamente e li destinava presso altre parrocchie.

Dall’elenco seguente, che abbiano composto da svariate fonti, si può notare il numero elevato di persone che un tempo si dedicavano alla vita sacerdotale. Ciò si spiega con l’importanza, come abbiamo detto, che rivestiva la parrocchia, centro di vita spirituale ma anche culturale ed assistenziale; con le molte funzioni di culto di un tempo (molti funerali, molti battesimi, assistenza in caso di agonia poiché tutti morivano a casa propria, frequenza totale o quasi dei fedeli ai sacramenti) o di accompagnamento educativo con i ragazzi e giovani (Azione Cattolica, teatro, cinema, gite).

Così il parroco Bartolomeo Frigo presentava se stesso al vescovo di Vicenza, mons. Priuli, in visita nella parrocchia nel 1745: “Sono sacerdote di Sorio, ho anni 75, e sono anni 38 che sono rettore di questa Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni in Lerogna, […] è eretta […] sotto l’invocazione di S. Giovanni Battista e di S. Ilarione. […] In questa cura vi sono anime da comunione 1483, ancora incapaci n. 633, in tutte 2226. Vi sono tre Comari Allevadoresse esaminate, e bene istruite circa la forma del Battesimo. […] Faccio ogni festa la Dottrina cristiana, predico dall’Altare al mio Popolo. Procuro di fare il dover mio, tanto nell’Amministrazione dei SS.mi Sacramenti, quanto in ogni altra assistenza spirituale a queste anime, e specialmente verso i moribondi, quali mai abbandono, se non sono spirati; ho sacerdoti, che mi portano ajuto nella Cura stessa; tengo Servo, e Serva di età avanzata per i miei bisogni domestici; vado alla congregazione de’ casi di coscienza, vesto modestamente di nero, procuro di vivere secondo il mio stato di Parroco, osservo i Comandamenti Episcopali, e procuro che siano osservati. Mostro tutte le Lettere Pastorali, Editti, Ordini e Decreti emanati sotto il Vescovato di V.S. Ill.ma, così pure le Costituzioni Sinodali, e le Carte tutte appartenenti a questa mia Chiesa, e Beneficio, quali ugualmente, che i Libri Parrocchiali custodisco colla maggior diligenza”.

Tanti sacerdotiEcco un elenco in ordine alfabetico di sacerdoti

defunti, certamente non completo nel numero e da definire con più esattezza nei dettagli, nati a San Giovanni Ilarione.

Page 10: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

8

STORESvia roma, 26 veronaC.C. Le PiramiDi viCenZa

Page 11: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

9

STORESvia roma, 26 veronaC.C. Le PiramiDi viCenZa

Allegri Andrea Domenico di Iseppo, nato il 1 gennaio 1759; nel 1821 risiede in paese.

Allegri Angelo, nel 1775 pubblico precettore (cioè maestro).

Allegri Attilio, presente in paese nel 1708.Allegri Giovanni: vedere più avanti il relativo articolo.Anzi Francesco (22 ottobre 1816-1900) di Michel

Angelo e di Speranza Alberti di Castelcerino, sposati il 27 novembre 1815; dopo essere stato da giovane segretario del vescovo Cappellari, divenne canonico della cattedrale di Vicenza nel 1877 e dal 1882 arciprete della stessa.

Anzi Gaetano Rafaelo di Michel Angelo e di Speranza Alberti, nato il 24 ottobre 1830, prete dal 23 dicembre 1854, professore di religione nel liceo di Vicenza e poi maestro a Barbarano.

Bacco Maurizio, vedere più avanti il relativo articolo.Beltrame Domenico, presente in parrocchia nel 1708.Benetti Michelangelo, dal 1875 al 1880 a CattignanoBeschin Giuseppe di Arcangelo e Luigia Samicheli

(padre Ignazio), nato il 26 agosto 1880 e morto il 29 ottobre 1952.

Burinato Angelo, a Cattignano dal 1895.Casarotto Antonio Luigi di Angelo e di Luigia

Micheletto, nato il 24 febbraio 1920 in Via Bagatini e morto il 25 dicembre 1954, salesiano.

Cavazza Sante, nel 1868-1879 è cappellano in Santa Caterina.

Coffele Florindo, nato il 9 settembre 1822, da Gio-vanni e Maddalena Soprana presso la contrada Scandolaro, prete dal 24 marzo 1849; coadiutore presso la parrocchia di San Giovanni Battista nel 1896.

Coffele Lino: vedere più avanti il relativo articolo. Dal Cero Gaetano, presente dal 1887-1889 presso la

parrocchia di Santa Caterina.

Damini Giovanni, nato il 29 giugno 1714 da Zen e Anna Rossetti, presente in paese nel 1745.

Damini Valente.Fattori Bernardino, presente in paese nella prima

parte del Settecento. Fattori Cesare, cappellano a Cattignano dal 1891 al

1899.Fattori GioBatta, presente in paese nel 1708. Ferrari Angelo.Filippozzi Michelangelo, nato nel 1830, prete dal 6

luglio 1856.Fiori Antonio, cappellano dal 1872 al 1875 e dal 1880

al 1885 a Cattignano.Gaspari Antonio, coadiutore dal 1849 al 1853 a San

Giovanni Battista.Gecchele Valerio Benvenuto: vedere più avanti il

relativo articolo. Gritti Ippolito, presente in paese nel 1708.Leaso Luigi, coadiutore dal 1829 al 1833 a San

Giovanni Battista. Lovatin Domenico di Antonio e di Beatrice Menegolo,

nato il 4 agosto 1829, prete dal 23 dicembre 1854. Lovatin Agostino, Francesco e Luigi: vedere più

avanti il relativo articolo. Lovato Attilio: vedere più avanti il relativo articolo. Lovato Francesco.Lovato Tomaso, coadiutore dal 1800 al 1823 a San

Giovanni Battista.Marcazzan Francesco.Marchesini Egidio (padre Pacifico): vedere più avanti

il relativo articolo. Marcigaglia Antonio Gaetano di Albino e Giuseppina

Marcazzan, nato il 19 agosto 1881, morto il 4 giugno 1966, salesiano.

Page 12: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

10

San Giovanni Ilarione (VR) - Tel. 333 1339672

in occasione della Sagra delle Castagne

vi proponiamo le nostre specialità

arrosti ripieni con castagne,

mandorle e noci

gastronomia e rosticceria

Domenica 14 ottobre degustazione salumi

Page 13: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

11

Via Monfalcone, 6 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)

Merceria • Confezioni • ArredoIntimo • Biancheria

Ivana

VIALE ALCIDE DE GASPERI, 60 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR)CELL. 349 3298905 - TEL. 045 7465198

AUTOFFICINAAUTOFFICINA

Via Sorte - Centro Commerciale SAN BONIFACIO (VR)Tel. 045 6101537

Noleggio sci e snowboard adulti e bambini

Via Villa Bolca, 71 - 37030 Vestenanova (VR)Tel./Fax 0456565155 - Enrico 3494159665 - Giorgio 3393893386

[email protected]

AUTORIPARAZIONIPRESA snc

di PRESA ENRICO e GIORGIO

NUOVO CENTRO REVISIONIAUTO-MOTO-QUAD-AUTOCARRI-MOTOCARRI

SOCCORSO STRADALEaperto anche il sabato pomeriggio

Marcigaglia Luigi Pietro di Albino e Giuseppina Marcazzan, nato l’1 agosto 1883, morto 29 novembre 1959, salesiano.

Mela Carlo, presente in paese nei primi anni del Settecento.

Mela Carlo junior, fratello del precedente, minore di sette anni.

Mella Albino Pio di GioBatta e di Teresa Perazzolo, nato il 23 luglio 1856, prete dal 10 agosto 1879, cappellano dal 1883 al 1886 a Santa Caterina.

Minaretti Antonio, nato 23 agosto 1897, morto 19 ottobre 1931, missionario saveriano.

Munaretti Antonio, presente in parrocchia nel 1775. Panarotto Giovanni: vedere più avanti il relativo

articolo. Panarotto Feliciano.Panarotto Francesco, nato nel 1715, presente in

parrocchia nella prima metà del Settecento. Panarotto Luigi: vedere più avanti il relativo articolo. Panato Danilo: vedere più avanti il relativo articolo. Pozza Antonio, dal 1876 al 1879 coadiutore a San

Giovanni Battista; dal 1879 al 1883 a Santa Caterina.Pozza Giuseppe, presente a Cattignano nel 1775. Rigodanzo Severino di GioBatta e di Rosina Pozza,

nato in Via Mella il 28 agosto 1915 e morto il 29 settembre 1943, chierico salesiano.

Rivato Pietro Antonio di Natale e Catterina Sartori, nato il 17 maggio 1787 e morto nel 1876, abate, professore di filosofia nel liceo di Brescia, poi in quello di Verona, direttore del ginnasio liceale di Mantova prima e di Padova poi e infine professore di filosofia all’Università di Padova.

Roccabianca Pietro Antonio di Felice e di Angela Mani, nato l’8 novembre 1823, prete dal 24 marzo 1849.

Rossetti Domenico, presente in parrocchia nella prima metà del Settecento.

Salata Giovanni, dal 1879 al 1889 a San Giovanni Battista, poi in America.

Salgaro Mario: vedere più avanti il relativo articolo. Sartori Gerolimo, nato il 30 gennaio 1718 di

Bernardino e di Caterina Morelli, presente in parrocchia nel 1775.

Sartori Ludovico, cappellano dal 1823 al 1871 a Cattignano.

Sartori Luigi, presente in parrocchia come confessore nel 1775.

Sartori Mariano, nato l’1 dicembre 1903 e morto il 6 giugno 1987, dei Poveri Servi della Divina Provvidenza (Don Calabria).

Simoncello Evangelista, nato il 3 giugno 1822 e ordinato sacerdote il 24 marzo 1849.

Soprana Alessandro.Soprana Andrea, coadiutore dal 1813 al 1838 e dal

1833 al 1849 a San Giovanni Battista.Soprana Cherubino (padre Nazario): vedere più

avanti il relativo articolo.Soprana Gio Batta di Gianmaria e di Maria Cristofali,

nato il 27 agosto del 1775, presente in parrocchia nel 1821.

Soprana Pietro (padre Ceciliano): vedere più avanti il relativo articolo.

Tessari Antonio di Michele e di Maria Cavazza, nato il 6 gennaio 1713, presente in parrocchia nel 1775.

Tessari Giovanni.

Page 14: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

12

Calzaturificio Sartori SpA

37035 San Giovanni IlarioneVerona / ItalyViale dell’Industria, 2Tel. +39 045 7465122Fax +39 045 [email protected]

calzaturificiosartori.com

Page 15: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

13

Tessari Michele, presente a Cattignano ai primi dell’Ottocento.

Urbani Luigi, presente in parrocchia sul finire dell’Ottocento.

Valentini Agostino: vedere più avanti il relativo articolo.

I sacerdoti a San Giovanni Ilarione nel 1978, in occasione dell’inaugurazione della Scuola Materna “Papa Luciani”: (da sinistra) Padre Ignazio Damini, Don Agostino Perin vicario di Montecchia, il vescovo Arnoldo Onisto, don Francesco Meneghello parroco di S. Caterina in Villa, don Adelio Mantiero parroco di Castello, don Paolo Baio cappellano di Villa

Zanchi Andrea, cappellano di Santa Caterina dal 1800 al 1813.

Zanchi Pietro Andrea, coadiutore nella parrocchia dal 1816 al 1862.

Zanchi Pietro, dal 1815 al 1868 a Santa Caterina.Mario Gecchele

Don Angelo Rivato, vescovo di Ponta de Pedras dal 1967 al 2002, è senza dubbio il religioso più conosciuto del nostro paese.

Nato in contrada Rivati il 3 dicembre 1924 da Leonardo e da Elvira Cavazza, dopo le elementari in paese, il ginnasio a Verona, entrò nel seminario di Vicenza e fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1951. Entrato poi nell’ordine dei Gesuiti col desiderio di diventare missionario, partiva da Genova alla volta del Brasile il 17 febbraio 1960, divenendo il 29 aprile 1965 prelato nullius a Ponta de Pedras, un’isola sul Rio delle Amazzoni, e poi vescovo, consacrato dal cardinale vicentino Sebastiano Baggio.

Nel giugno del 2005, soggiornando qualche tempo a San Giovanni, mi fece chiamare perché voleva raccontarsi e ricordare la sua vita e mi disse: fanne quello che vuoi di quello che ti racconto, dopo che sono morto. Sono state due mattinate (6 e 13 giugno) di intervista molto coinvolgenti; mi trovavo dinanzi un uomo avanti con gli anni, ma pieno di entusiasmo per la vita, che si interrogava continuamente sul suo passato

IIIlll V V VescoescoescoVVVooo M M Monsonsons A A Angelongelongelo Angelo A A Angelo Angelo Angelo A A Angelo A R R RIVAIVAIVAtototoIVAtoIVAIVAIVAtoIVAtoIVAtoIVAIVAIVAtoIVA

A servizio della Chiesa e dei poveriA servizio della Chiesa e dei poveriA servizio della Chiesa e dei poverie sentiva il bisogno di raccontarlo ad altri. E’ stato bello anche per me.

Ha raccontato la sua infanzia, stuzzicato dalla mia curiosità, le sue difficoltà negli studi, la salute cagionevole, i suoi incontri con Chiara Lubich, il contatto con padre Pio, con don Calabria e poi la sua attività pastorale come prete e come vescovo. Purtroppo, non so spiegarmi perché, alcune registrazioni sono risultate mute all’ascolto odierno. Presento quindi in questa occasione una parte di quanto mi ha raccontato da quando divenne vescovo. Il colloquio si è svolto in modo informale e mi ha chiesto di usare il tu confidenziale, come risulta dalla trascrizione.

Mario: Raccontami di quando sei diventato prelato nullius e poi vescovo, partecipando così al Concilio ecumenico Vaticano II

Angelo: La nomina a vescovo, primo vescovo di questa regione ha suscitato nella nostra vita, nel mio cuore una forte e umile presenza del Signore Dio, come in tante realtà umane fra tanti sacerdoti che hanno

Page 16: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

14

Page 17: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

15

DIRETTAMENTE DAL PRODUTTORE

ALTA QUALITÀA PREZZI COMPETITIVI

Via Canella, 3 - Tel. 045 6528742CELLORE D’ILLASI (VR)

Viale Europa, 98 - MONTECCHIO MAGGIORE (VI)Tel. 0444 602480

Corso Cavour, 39 - ZEVIO (VR)Tel. +39 045 6051495 - Fax +39 045 6051495

e-mail: [email protected]

lavorato fra i Gesuiti; questa consacrazione episcopale mi ha dato la grazia di partecipare al Concilio nel 1965, all’ultima sessione.

La prima grazia è stata che sono andato a casa con la benedizione del santo papa Giovanni XXIII, il papa stava bene, lucido, ed è stata una grande grazia; mi ricordo le campane del Castello che suonavano a festa perché ritornava questo suo figlio vescovo.

A Roma è stata un’esperienza forte, io ero ospite nella curia dei padri gesuiti e gli incontri di vescovi brasiliani si facevano nella grande casa, la Domus Mariae, in via Aurelia. Quando sono entrato in San Pietro ho

incontrato il prof. Mario Bigarella di Vicenza e mi ha salutato: - Guarda, come, io che volevo essere vescovo e tu che non hai pensato sei vescovo -. Queste le prime parole di mons. Bigarella.

Questo incontro con tutti i vescovi della terra interpellava la nostra presenza missionaria. Facendo il viaggio dal Brasile a Roma, non so perché, sono passato dagli Stati Uniti senza sapere una parola di inglese e sono andato là, avevo due o tre indirizzi e mi è sembrato un contrasto forte vedere la realtà dei Gesuiti negli USA a New York, questa grande università, questi grandi collegi, queste grandi case, tutto bello, tutto meraviglioso, io che arrivavo da una povertà diciamo così marajoara unica sulla terra; anche altri missionari che sono stati in Africa hanno detto che era una realtà complicata, ho avuto dentro di me una rivolta, un forte contrasto fra la ricchezza americana e la realtà del Marajo.

Mario: Cosa ti ha provocato questo?Angelo: Mi ha provocato una interpellazione, pensa

che io non avevo clergyman, avevo solo dei documenti, ma sono andato in un negozio e mi hanno dato un clergyman tipo americano e non l’ho pagato, ho firmato ed ho pagato dopo; per dirti che questa persona ha creduto sulla parola, altrimenti non potevo circolare liberamente negli Usa, non avevo “l’abito nuziale”. Dopo ho trovato a Chigago, dove parlavano spagnolo, un missionario italiano, il paesano padre Costalunga. Bene, a questo concilio mi ero messo nella schiera dei vescovi “di sinistra”, per dire una cosa brutta, tipo Camara, tipo due tre vescovi francesi, progressisti, non contestatori, volevano che il concilio fosse un inizio. Mi ricordo che andavo tutte le mattine dalla casa dei Gesuiti al Vaticano a piedi (erano 500 metri o meno)

Angelo Rivato con papa Giovanni Paolo II

Page 18: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

16

SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Tel. 045 7465425

IMPRESA EDILE

ROSSETTO & MARCAZZAN

IMMOBILIARE

ARES costruzioni

s.n.c.

s.r.l.

E-MAIL : [email protected]

E-MAIL : [email protected]

PIAZZA MARCONI, RONCA’ (VR)

Page 19: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

17Fine anni ‘40: si riconoscono a sinistra il parroco di Castello, don Giuseppe Dal Molin con accanto il futuro don Giovanni Allegri: a destra l’allora cappellano don Damiano Andriolo con accanto il futuro don Mario Salgaro; in alto, contrassegnato dall’asterisco, il futuro Vescovo Angelo Maria Rivato

Via Salgaroli, 15 - 37035 SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)Cell. 349 2971460 - e-mail: [email protected]

assieme ad un padre, Padre Pedro generale dei Gesuiti, con il quale parlavo: era molto saggio, mi ha aiutato a crescere di una crescita armoniosa, di una crescita equilibrata, anche lui diceva che la Chiesa ha bisogno di una forte rinnovazione.

C’erano le conferenze, ogni gruppo linguistico faceva degli incontri, teologi che venivano a parlare, e mi ricordo che questi incontri noi della lingua portoghese qualche volta anche spagnola, si facevano nella Domus Mariae e là si poteva parlare, interrogarsi, parlare con i professori teologi. Mi ricordo che noi prelati nullius nella sala eravamo gli ultimi, e quando hanno dato questo anello è successo un fatto molto curioso. I miei compagni sono andati da Don Angelo, ma erano terminati gli anelli. Sono andato da un prete religioso di don Orione, che mi ha dato l’anello.

Ogni gruppo leggeva il testo che poi era presentato nella sessione plenaria: mi ricordo che quando si

parlava di missionari, si diceva che dovevamo mettere in chiaro che chi va in missione deve essere il migliore, perché succedeva che qualche congregazione mandava in missione coloro che non erano buoni, non efficienti. Finalmente un vescovo ha detto, sostenuto anche da padre Arrupe: “Dobbiamo mandare in missione i migliori che abbiamo”. Quando abbiamo approvato la Gaudium ed Spes, un tema era sulla relazione fra papa e le altre conferenze episcopali; si voleva che fosse un poco rinnovato strutturalmente il Vaticano nel rapporto con il mondo; un vescovo è andato a parlare pubblicamente e ha insistito in una forma forte sopra questa necessità, di avere un cambiamento. Come cambiare? Ut unum sint.

Mario: Il concilio ti ha cambiato? Quale l’effetto del concilio su di te?

Angelo: È stato un qualcosa che mi ha veramente cambiato dentro la testa: si diceva ama la diocesi

Page 20: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

18

Via Vaccari Loc. Cattignano - San Giovanni Ilarione (VR) (a 10 km. da Bolca)Tel. 045 6550919 - www.agriturismobernardi.it - e-mail: [email protected]

È gradita la prenotazione

Page 21: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

19

africana come la tua diocesi, ama la vita dei giovani americani come ami la tua, mi ha creato dentro di me una dimensione universale concreta; io sentivo che ogni vescovo era mio fratello, è stato in questa occasione che un vescovo americano di una regione di Chicago mi ha fatto un depliant in inglese riguardante la missione, che ho ancora in Brasile, mi ha dato un orologio da polso, perché lui aveva lo stesso mio stemma, “ubi caritas deus”, eravamo quattro vescovi con lo stesso stemma. Ecco l’ecumenismo: come amare le altre religioni, altri movimenti, buddisti, mussulmani, come fratelli tuoi.

Mario: Ad esempio, tu quando sei andato missionario sei andato là con lo spirito di convertirli o di vivere con loro?

Angelo: Vivere con loro. Mai avuto l’idea di imporre qualcosa, anche perché non avevo la struttura io; io sono nato qui contadino ed ho conservato la mia realtà antropologica, sociologica contadina, ho sempre avuto una comprensione, tanto che il nunzio apostolico Baggio vicentino quando sono andato al concilio mi ha mandato una lettera: - Don Angelo ricordati che sei vescovo, comportati da vescovo, non solo da missionario, la tua dignità, il vestire - perché aveva capito che io ero un poco sinistroide e aveva questa paura.

Il concilio mi ha aiutato a vivere l’ottimismo, come la Madonna che dice “L’onnipotente fa in me cose belle”, io ho imparato ad essere ottimista, lo ero già per natura, non sei tu che fai, Dio ti ha dato questa funzione, questa attività di vescovo per amare non per comandare, è difficile, devi prendere decisioni; ogni vescovo che parlava, dalla Corea all’Australia, sentivi sempre una speranza, una gioia nel cuore, sentivi che la Trinità non è solo Dio padre, Dio figlio e Spirito Santo, la Trinità era presente, da questo ottimismo è nata anche l’unità, quello che era importante fra tante

nazioni. C’era un vescovo delle isole Salomone, anche lui là sperduto senza comunicazioni, senza telefono, la gioia di Dio che mi ama. Ottimismo e unità. Da questa amicizia riconosceranno che siete miei discepoli, non per le opere che fate, ma per quello che vivete e che amate.

Mario: Ce l’hai ancora questo ottimismo?Angelo: Sì, sempre, sempre. Forse l’ho ricevuto dalla

mia mamma, che quando sono andato in missione, mi ha detto: - Se Dio ti chiama, tu vai con gioia -; anche Giovanni XXIII: - Se Dio ti chiama, ti ha fatto vescovo che non avevi mai pensato, vuol dire che Dio ti ama -. Con questo ottimismo, ho capito che bisognava scoprire nelle persone il positivo di Dio, non il negativo in ogni persona umana; io dal Concilio sono tornato a casa con questo. Tant’è vero che dopo, prima che terminasse il concilio, durante una vacanza sono andato in Svizzera che non sapevo una parola di tedesco ma avevo conosciuto un padre e allora sono andato là in Svizzera da solo; mi ricordo, sono arrivato a Zurigo e in treno sono andato da Mons. Rossi, nella sua parrocchia nella zona tedesca; il concilio ti ha trasmesso una serie di attività, di realtà umane meravigliose.

Mario: Il tuo ottimismo si è scontrato con la realtà dove poi sei andato a fare il missionario?

Angelo: Sì, si è scontrato e non si è scontrato perché io sono andato a Belen il 24 dicembre 1965 e la prima cosa bella che ho visto che ha lasciato là un gesuita, fratello Rolando, è che doveva terminare una casa di gesuiti che ancora c’è oggi dove vivo: era coperta, non ha lasciato là soldi, ho trovato un grande commerciante di Belen il quale ha dato tutto il materiale per costruire la casa, io quando sono ritornato ho portato in Brasile (mi ricordo ancora perché me li ha dati il generale padre

Page 22: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

20

Page 23: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

21

da Lunedì a Mercoledì8.30-12.30 - 15.30-19.30

dal Giovedì al Sabatoorario continuato 8.30-19.30

Arrupe) 20 mila dollari; con questi sono andato dal commerciante e mi ha fatto ancora uno sconto del 20%; è stato una cosa grande, meravigliosa, questo dal lato umano.

Ma andando alla realtà pastorale del Marajo di quel tempo, c’erano due preti nella missione, si doveva lavorare con i laici, questo ottimismo mi ha aiutato tantissimo perché dovevo sempre credere. Dopo il concilio arrivò un prete di Lodi e dopo laici, Giuliano ed altri, Gaspare e sua moglie, una figlia nata là, a loro dovevo trasmettere fiducia, tanto che è successo che quello che dicevo loro capivano. Anche oggi quando parla il prete in chiesa saranno 10%, 20% per cento che capiscono, gli altri dicono: - Ha parlato bene -. Io all’inizio per dare forza ai laici usavo la Bibbia e mandavo loro a predicare. Quando io volevo dire una cosa dicevo: - Spiega tu un uomo, una donna con il tuo linguaggio -; vale più dieci minuti di una laico, di una laica che un’ora del vescovo, era così.

Un prete gesuita mi ha denunciato a Roma, so-steneva che questi preti dicevano eresie teologiche. Nel 1967 sono ritornato a Roma, sono andato ed ho spiegato, mostrato e avevo registrato qualche cosa. Quando un contadino diceva: Noi siamo come bicchieri pieni di acqua. Questa acqua può essere bella filtrata, dei nostri fiumi, ma nessuna persona è vuota, tutte le persone sono piene, sono bicchieri pieni -, allora io ho fatto sentire questo.

Un altro contadino diceva: - Per spiegare la Trinità guardate, - e ha chiamato sua moglie Domenica e i suoi cinque figli, io ho ascoltato e registrato: - Io sono la presenza di Dio padre, mia moglie è Dio spirito santo e i figli sono Gesù, noi siamo una Trinità qui dentro nella mia casa -. L’ho fatto sentire a Roma: - Che bello, che

bello! - anche un teologo Danielou, e Ranher dicevano: - Che meraviglia di Dio, questo è la Vhiesa !-.

Un altro diceva, “poiché tutte le persone hanno denti bianchi e sangue rosso, tutti siamo uguali” ed è vero. Io sempre quando mi chiedevano le cose non le nascondevo; ho chiesto ad un altro in una chiesetta fatta di legno: - Cosa dite voi? Tutti siamo figli dello stesso papà, Dio -; quando Giovanni Paolo I ha detto che Dio è un papà e una mamma, si sono scandalizzati. Veramente questo catechista aveva capito che siamo tutti figli della stessa madre. Un’altra volta uno mi chiama sulla strada, quando c’è stata la rivoluzione degli studenti in Francia

Mario: Nel ‘68Angelo: Sì, nel ‘68; - Don Angelo, hai sentito gli

studenti in Francia fanno sciopero perché sono solidali con noi contadini, coi poveri -; un altro mi chiama e mi dice: - Hai sentito cosa è successo -; - No - ; dice che è uscita adesso la moda unisexy, - Per noi poveri è una meraviglia, perché io posso usare i vestiti della mia donna e la donna i miei vestiti -.

Mi ricordo sempre quando è morta una giovane di 15 anni, era a Belen a studiare, per una tubercolosi, si chiamava Maria Auxiliadora. La mamma, un dolore grande, la mamma, se non è morta adesso è ancora viva, di questa ragazza disse: - Dio mi ha dato con mio marito questa figlia, adesso lui ha avuto bisogno di questa mia figlia e me l’ha portata via. Che lei dal paradiso continui a benedire tutti noi !-. Una fede, un dolore come quello della Madonna sotto la croce. Bello. Tanti fatti. Ho questo ottimismo.

(Intervista effettuata da Mario Gecchele a mons. Angelo Rivato il 13 giugno 2005 in contrada Rivati)

Via Zamichieli, 3/A - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)Tel./Fax 045 6550995 - Cell. 347 4061995 - e-mail: [email protected]

• Diagnosi• Tagliandi• Climatizzazione• Iniez. Elettronica

Benzina - Diesel• Assistenza

Sistemi Comfort• Bollino Blu• Rip. meccanichedi Marcazzan Franco

Page 24: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

22

Termoidraulica Valdalpone s.r.l.

Installazione impianti idraulici civili, industrialidi condizionamento ed aspirazione

37035 SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Viale dell’Industria, 2/B

Tel. 045 7465253 - Fax 045 6550316

www.termoidraulicavaldalpone.it

E-mail: [email protected]

Il nostro staff tecnico

Page 25: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

23

In anni ormai lontani poteva capitare che un sacerdote trascorresse tutta la sua esistenza di prete in un’unica parrocchia: è il caso di don Giovanni Allegri che, ordinato nel giugno del 1948, entrò come cappellano a Tezze di Arzignano il 1° settembre dello stesso anno e vi rimase per tutta la vita, appunto come cappellano fino al 1966, poi come parroco per il resto della sua vita.

Don Giovanni Battista Allegri era nato a San Giovanni Ilarione, precisamente in contrada Zini, il 30 luglio 1924 da Augusto e Amabile Lovatin, e dopo le elementari aveva preso la via del Seminario di Vicenza, dove fu ordinato all’età di 24 anni.

Il giovane sacerdote entrò ben presto in sintonia con la gente di Tezze e con il parroco don Pietro Ronconi, con il quale collaborò fin dall’inizio nell’impresa che coinvolse tutta la popolazione per quasi un decennio: la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, inaugurata dal vescovo ausiliare Carlo Fanton il 15 settembre 1962, a cui si aggiunse, subito dopo, la costruzione della nuova canonica.

Grazie anche alla collaborazione con l’anziano par-roco, don Giovanni era quindi pronto per assumere la guida della comunità, cosa che avvenne alla scomparsa di don Ronconi, avvenuta nel novembre del 1966. Trascorso un anno in cui la carica venne assegnata al cappellano pro tempore, il 24 settembre 1967 don Giovanni fece il suo ingresso come parroco in una giornata che ancora oggi molti cittadini di Tezze ricordano bene: il corteo che proveniva da San Giovanni era composto da un centinaio di automobili, festosamente accolto nel piazzale del monumento dalle autorità comunali al gran completo e da una folla che accompagnò poi in chiesa il loro nuovo pastore, che conoscevano da ormai vent’anni e che stimavano al punto da fargli trovare come regalo, per l’occasione, una nuova Fiat 850, alla fine dalla cerimonia. In onore del festeggiato vi fu anche un’accademia allestita dalla locale scuola materna e, a sera, un concerto del coro di Trissino.

Sebbene la parrocchia non potesse più disporre di un cappellano, don Giovanni intensificò l’impegno a servizio della comunità, sfruttando al meglio l’aiuto, spesso temporaneo, di vari coadiutori, fra cui l’anziano don Giacobbe Mettifogo, che dopo il ritiro dall’attività pastorale per motivi di salute, trascorse a Tezze gli ultimi sei anni fraternamente assistito dal parroco. Ma fra i tanti “aiutanti” del parroco – e in questo don Giovanni fu tra i primi in assoluto – vanno ricordati anche i sacerdoti

stranieri, per lo più indiani, chiamati a sostenere l’azione liturgica soprattutto nei momenti più impegnativi dell’anno. Fervevano intanto i lavori per le numerose opere avviate: nell’ottobre 1979 la scuola materna “Oliva Marcheluzzo”, già retta dall’ente religioso attraverso le suore maestre di S. Dorotea, venne formalmente donata da parte del comune e costituì uno dei cardini dell’azione educativa delle nuove generazioni; vennero realizzate le rifiniture interne alla nuova chiesa, abbellita negli anni ’80 con le opere del pittore Giovanni Fiore Fiorini, pregevoli tele dalle dimensioni notevoli che servirono a

Un giovane don Giovanni Allegri, ancora cappellano

Page 26: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

24

Via Monfalcone, 6 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)

Merceria • Confezioni • ArredoIntimo • Biancheria

Ivana

VIALE ALCIDE DE GASPERI, 60 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR)CELL. 349 3298905 - TEL. 045 7465198

AUTOFFICINAAUTOFFICINA

Via Sorte - Centro Commerciale SAN BONIFACIO (VR)Tel. 045 6101537

Noleggio sci e snowboard adulti e bambini

Via Villa Bolca, 71 - 37030 Vestenanova (VR)Tel./Fax 0456565155 - Enrico 3494159665 - Giorgio 3393893386

[email protected]

AUTORIPARAZIONIPRESA snc

di PRESA ENRICO e GIORGIO

NUOVO CENTRO REVISIONIAUTO-MOTO-QUAD-AUTOCARRI-MOTOCARRI

SOCCORSO STRADALEaperto anche il sabato pomeriggio

Pizza e cucina anche a mezzogiornoPanini caldi • Bruschette • Insalatone

Organizziamo serate a tema!Speciale Halloween

Locale climatizzato • WIFI gratuito

aperto anche a mezzogiornochiuso il lunedì

Via Pietro Niselli, 51 - S. Giovanni Il. (VR)Tel. 045 7465118

S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Via P. Niselli, 56 - Tel. 045 6550108 - Cell. 348 9048657S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Via P. Niselli, 56 - Tel. 045 6550108 - Cell. 348 9048657

DAL 1986 UN TECNICO CHE VI SA CONSIGLIARE

VENDITA ED ASSISTENZA PNEUMATICI EQUILIBRATURA CONVERGENZA COMPUTERIZZATE, TAGLIANDI E REVISIONI

PRENOTATE DA NOI LE GOMME INVERNALIANCHE QUEST’ANNO APPLICHIAMO IL 50% DI SCONTO

Page 27: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

25

vivacizzare l’ambiente interno dell’edificio.Dal 1977 al 1983 fu la volta della Casa della comunità

e degli attigui impianti sportivi, vero e proprio centro di raccolta per le attività parrocchiali e per la gioventù in particolare: i locali della Casa della comunità non furono pensati solo per il catechismo – attività pastorale che rimase comunque al centro dell’azione di don Giovanni – ma anche per le iniziative ricreative, come il piccolo teatro ricavato all’interno, il bar e la casa del custode, mentre attorno al campetto sportivo sorgevano i primi campi da tennis, da basket e da pallavolo.

Condividendo con i propri fedeli la comune devo-zione per sant’Agata, patrona della comunità, dal 1986 l’attenzione del parroco si concentrò sul restauro della vecchia chiesa parrocchiale, bisognosa di intervento nelle strutture e nella pala, di scuola del Maganza, che ricorda l’assedio al castello di Arzignano del 1413 da parte degli Ungari e il relativo voto fatto alla santa catanese, motivo per cui fu edificata la chiesa stessa: i lavori si prolungarono fino al 1993, ma servirono per restituire in tutta la sua bellezza alla cittadinanza un gioiello architettonico che rischiava di andare perduto.

Don Giovanni Allegri fra i giovani di Tezze

Nella nuova chiesa intanto si pensava ad inaugurare le nuove campane (nel 1990) e alla realizzazione del nuovo altare, opera in marmo scolpita dall’artista Sammartin fra il ’96 e il ’97, a cui fecero seguito due bassorilievi negli altari laterali della Madonna e di S. Agata. Erano però giunti anche gli ultimi anni di vita per don Giovanni Allegri, che non fece in tempo a vedere la posa dell’ambone, anch’esso in marmo scolpito, frutto (come molti altri lavori) della generosità di alcuni privati cittadini di Tezze, presso i quali don Giovanni godeva di totale fiducia e stima.

Colpito da un’embolia cerebrale il 9 dicembre 1997 e subito ricoverato all’ospedale di Arzignano, vi morì tre giorni dopo, fra l’unanime compianto di chi l’aveva conosciuto ed apprezzato.

Ma al di là delle opere materiali, il sacerdote venuto da San Giovanni Ilarione è ancor oggi ricordato per aver dato vita e sostenuto un’intensa attività in campo ricreativo e pastorale, riuscendo a riunire in vivacissimi gruppi i giovani di allora, molti dei quali ancor oggi sono attivi in parrocchia: memorabili rimangono le numerose gite allestite nel corso degli anni. Esemplare in tal senso fu anche l’impegno profuso da don Giovanni nell’ambito della musica sacra, valorizzando al massimo grado il coro parrocchiale ma promuovendo anche il canto giovanile, con l’organizzazione di recite e rappresentazioni che coinvolgevano un gran numero di persone. Ancor oggi, a distanza di tanti anni la rassegna di cori parrocchiali allestita in occasione della Festa di S. Agata è a lui intitolata.

Dario Bruni

Don Govanni Allegri a Sotto il Monte, a fianco del fratello di Papa Giovanni XXIII

Noleggio sci e snowboard adulti e bambiniVia Sorte - Centro Commerciale SAN BONIFACIO (VR)

Tel. 045 6101537

Page 28: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

26

• PROGETTAZIONI• INSTALLAZIONI ELETTRICHE• QUADRISTICA• BUILDING AND HOUSE AUTOMATION

SIA CIVILE, INDUSTRIALE E COMMERCIALE

SAN BONIFACIO (VR) - Via C. Battisti, 13 Tel. 045 7611511 - Fax 045 7614499 - [email protected]

SRL

Fotovoltaico abitazione da 2,99 kwp S. Bonifacio Barriera fotovoltaica autostrada A22

Fotovoltaico capannone industriale da 264,20 kwp a Brendola Nuovo quadro generale Biscottificio BaroniS.p.A.

Page 29: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

27

• 2000mqdiproduzionedi piantefioriteinvaso

• Progettazione,realizzazione eassistenza

• Giardiniearredidainterni

SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)Via Balzi, 2 - Tel. 045 7465990

azienda agricola di floricoltura

f.lli ignazio e Valeriano riVato

È una figura di missionario poco conosciuta in paese, vuoi per il tempo trascorso, vuoi per le vicissitudini della guerra e per aver qualche notizia attendibile si è setacciato nella memoria dei nipoti, ai quali va un plauso per la disponibilità ed accoglienza.

Fratello Maurizio Bacco, e lo chiameremo sem-pre fratello, perché non ha mai voluto giungere al sacerdozio all’interno della famiglia francescana, nasce ai Bacchi di San Giovanni Ilarione il 9 luglio 1909, figlio di Augusto Antonio e di Barro Elisabetta Regina, trevigiana originaria di Arcade. Papà con ogni probabilità è carabiniere in questa cittadina della marca trevigiana ed incontra quella giovane maestra e subito se ne innamora e la sposa, tornando nella casa paterna. Qui insieme danno origine ad una grande famiglia, 11 figli tra maschi e femmine, una vera tribù. Il nostro fratello Maurizio è il quinto in ordine di arrivo, ma il primo dei maschietti e gli viene imposto il nome di Gino. È un ragazzino buono, docile, pronto all’obbedienza, sempre disposto a sacrificarsi per gli altri. In casa si vive in un clima di comprensione ed amore, seguendo i principi di onestà, di operosità e di preghiera. Non si conosce la data nella quale Gino chiede di entrare a far parte della comunità francescana, certamente viene catturato dal messaggio che i frati cercatori, nei periodici giri per la questua, seminano fra la gente, specialmente tra i ragazzi. A Chiampo rimane estasiato dall’ordine che vi regna, dall’amore e dalla devozione per la Madonna. É pure incantato e cerca di imitare le virtù e il cammino verso la perfezione di Fra’ Claudio Granzotto, il fratello scultore che sta costruendo la grotta di Lourdes e che sta pure salendo l’ultimo dei gradini della santità. Richiesto di operare a Pola, allora terra italiana in Jugoslavia, accetta volentieri di mettersi al servizio di quella comunità francescana e di quelle popolazioni di chiara ori-gine veneziana. È una comunità povera, basata sull’aiuto della Provvidenza e degli altri,

FFFratelratelratel M M Maurizioaurizioaurizio B B Baccoaccoacco

La semplicità degli ultimiLa semplicità degli ultimiLa semplicità degli ultimi

ma qui fratello Maurizio si trova perfettamente a suo agio. I frati sono visti volentieri, persone simpatiche e povere in mezzo ai poveri. A turbare questo clima di operosità e di collaborazione arriva la guerra. É una guerra senza regole, da entrambe le parti. Le truppe partigiane, regolari e non, di Tito avanzano facendo terra bruciata di quanto sa e ricorda l’esercito occupante italiano e tedesco. Anche per i frati iniziano i “misteri dolorosi”. Su un’isoletta, davanti a Pola, il frate superiore sta molto male, gli altri confratelli scappano e solo fratello

Page 30: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

28

ristorantezoccante

VESTENANOVAVia Zovo, 1

Tel. 045 7470003www.ristorantezoccante.com

Quattro delle sei chiese di San Giovanni Ilarione in un acquerello di Padre Ignazio Damini

Page 31: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

29

di Danese Anna e C.

Via Roma - Montecchia di Crosara (VR) - Tel. 340 6448487

Pasticceria • Caffetteria • Cocktail Bar • Happy HourCoppe gelato • Locale climatizzato

Via Frozzoli - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)Tel. 045 7465238 - Cell. 347 4226869 - 347 2537655

Lavorazione ferro e Lattoneria

di BELLARIA ALBINOe FABRIZIO SNCB.F.

IMPIANTI TERMOIDRAULICI

IDRO THERMdi Soprana Renato

Via degli Alpini, 25S. GIOVANNI ILARIONE (VR)

Tel. 045 7465799

Maurizio si offre ad assisterlo fino alla morte. Rientra poi nel convento di Pola e si mette a disposizione della scarna comunità di confratelli che qui si è ricostituita, ma il clima politico è molto cambiato, divenendo decisamente ostile. Il monastero viene bruciato, i frati più importanti deportati. Possono rimanere solo tre frati, ritenuti i più insignificanti, a voler dimostrare che il regime non perseguita la Chiesa. Fratel Maurizio ha salva la vita grazie all’intervento di influenti personalità della città. Si va avanti così, con continui ed asfissianti controlli, si aspetta sempre che la polizia politica vada a prenderli. La gente invece è buona nei loro confronti, dà quello che ha, quello che può, sottraendolo al fabbisogno quotidiano. Anche se formalmente non contrario alla religione, il regime comunista instaurato da Tito in pratica cerca di ostacolare ogni pratica o manifestazione religiosa. I frati possono restare dentro il convento, ma non possono uscire indossando l’abito francescano, è permesso solo il vestito della gente comune. La maggior parte di coloro che escono non fanno più ritorno, spariscono nel nulla, requisiti dalla polizia di regime.

Il nostro protagonista viene maltrattato e può rientrare in patria solo 20 anni dopo la fine della guerra, quando le maglie della repressione cominciano un po’ ad ammorbidirsi. Nel contempo, però può comunicare con la famiglia di origine, chiede notizie e saputo che la moglie di Roberto, suo fratello più giovane, aspetta un figlio, chiede che al nascituro venga imposto il nome di Maurizio e ben volentieri in questo desiderio viene assecondato, così pure come era stato in precedenza accontentato, quando aveva manifestato alla sorella Maria, sposa di Massimo Lovatin e madre di quattro sacerdoti scalabriniani, il desiderio di dare il nome di Danilo al bambino che le stava per venire al mondo.

Quando rientra a casa è molto dimagrito, quasi uno scheletro, indossa un saio tutto rattoppato e a chi gli fa notare questo risponde che San Francesco certamente non aveva una veste migliore. Si meraviglia dell’abbondanza che si trova in Italia, e siamo solo nel 1964, figurarsi poi…, visita le famiglie dei fratelli e delle sorelle accresciute dai nuovi arrivati, porta ai giovani nipoti tutta la sua semplicità e simpatia. Raccoglie e fa incetta dei mozziconi di sigaro (“tochi de toscan”) che

trova, per portarseli in convento, ai confratelli abituati a fumare, come anche lui si è abituato durante la guerra. È una specie di piccolo tesoro. Ed ogni volta che rientra in famiglia i fratelli si ricordano sempre di mettergli nella borsa alcune scatole di profumati sigari, che vengono successivamente condivisi con i confratelli stessi e fumati con parsimonia. In un momento di difficoltà di salute chiede di poter essere richiamato nel convento di Chiampo, ma non viene accontentato dai Superori. Allora rimane sempre là, a Pola, a testimoniare la povertà e la semplicità francescana. Ogni 7-8 anni rientra in famiglia, si rifornisce di roba, di scarpe nuove che poi dà in beneficenza, per lui bastano ed avanzano i sandali ormai consunti e il saio rattoppato. Dopo la morte di Tito il clima politico cambia, il convento rifiorisce con l’arrivo di nuovi frati da Chiampo e anche locali.

I nipoti, Agostino in primis, con la mamma, adesso che possono, vanno a fargli visita, ospitati da famiglie del posto, ma sempre sotto il controllo della polizia. Quanta povertà! Manca quasi tutto, soprattutto il formaggio e il caffè. Alla proposta di poter rientrare a Chiampo da parte dei Superiori, adesso fratel Maurizio risponde di no e continua la sua vita semplice e trasparente, lontano dal lusso e dalle comodità. Qui lo coglie sorella morte il 15 luglio 1983. Viene annunciato il suo decesso al nipote Agostino per telefono. Egli parte subito con la mamma alla volta di Pola. Rifornitosi di viveri a Trieste, arriva a destinazione mentre è in corso la S.Messa delle 6.00 del mattino. Lo zio è già chiuso nella bara. Non avendo egli espresso nessuna volontà circa la sua sepoltura, Agostino decide, a spese dei nipoti, di portarlo in Italia, fargli rivisitare da morto per l’ultima volta la contrà dei Bacchi, per poi tumularlo, dopo il funerale a Castello officiato dal parroco don Adelio Mantiero, nella tomba di famiglia nel locale cimitero. Fratello Maurizio è stato testimone di un’epoca diversa, forse ormai lontana, che la storia tende a dimenticare, invece è giusto ed è pure dovere storico ricordare la figura di questo fratello francescano un po’ dimesso, che ha vissuto in mezzo alla tempesta comunista, ma che ha saputo mantenersi sempre fedele nel portare avanti la semplicità, il candore e il messaggio del Poverello di Assisi.

Gianni Sartori

Page 32: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

30C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

Page 33: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

31

DDDononon L L Linoinoino C C CoffeoffeoffeLLLeee

Il parroco di San Bortolo di ArzignanoIl parroco di San Bortolo di ArzignanoIl parroco di San Bortolo di ArzignanoRodolfi.

Il suo primo impegno pastorale, come cappellano, è a Sarcedo, dove rimane dal 1938 al 1942; trascorre quindi un biennio a Noventa Vicentina, dal ’42 al ’44, per approdare infine a San Bortolo di Arzignano.

L’arrivo nella nuova parrocchia – amava ripetere don Lino – avvenne in bicicletta da Noventa Vicentina, era l’antivigilia del Natale 1944, in piena guerra mondiale, tra i mille pericoli che incombevano sulla popolazione: ciò malgrado il vecchio parroco don Basilio De Rosso volle egualmente celebrare la messa di mezzanotte, e il giovane cappellano trascorse tutta la serata dentro il confessionale, al punto “da uscirne mezzo stordito, ma soddisfatto”.

Tre anni dopo spetterà a lui chiudere gli occhi all’amato parroco e sostituirlo alla guida della comunità di San Bortolo: il 16 novembre 1947, giungendo da Vicenza accompagnato dal vescovo Carlo Fanton, viene accolto dai suoi parrocchiani che gli fanno ala fino alla chiesa. Il festoso corteo è aperto dalla fanfara e dalle autorità cittadine, mentre tutt’intorno è un susseguirsi ininterrotto di scriscioni e archi floreali. Dopo la messa, ad aspettarlo c’è un rinfresco aperto a tutti, nel corso del quale gli viene fatto dono, a nome dei parrocchiani, di una nuova e rombante moto Guzzi, che sostituirà la bicicletta. Già da allora, a sostenere il suo servizio pastorale vi sarà sempre la presenza, in qualità di perpetua, della fedele cugina Anna Pozza.

Il dopoguerra, con i suoi mille strascichi di vendette e ripicche personali, vede don Coffele ben fermo sulla strada della riconciliazione, ma anche della riaffermazione dei valori cristiani: sono soprattutto i giovani ad essergli vicino in questi primi momenti, con i quali dà avvio a diverse attività socio-ricreative che costituiscono motivo di aggregazione anche per i fedeli di altre parrocchie. Sono gli anni del passaggio della Madonna Pellegrina (1949) e dell’Anno Santo (1950), che vede anche un nutrito gruppo di parrocchiani, guidati da don Lino, recarsi in pellegrinaggio a Roma. Gli anni ’50 si svolgono all’insegna dei primi importanti interventi alle strutture edilizie: nel ’53 viene ristrutturata la canonica, rimessa a nuovo la casa della Dottrina Cristiana, nel ’58 viene costruita una cappella dedicata alla Madonna di Lourdes, un anno dopo tocca al vecchio organo essere sostituito, a tutto vantaggio delle funzioni

Ad Arzignano gli hanno dedicato una via e su di lui è stato scritto perfino un libro, in occasione dei primi 40 anni di permanenza nella parrocchia di San Bortolo: basterebbe questo per capire come don Lino Coffele abbia ricoperto un ruolo rilevante nella comunità parrocchiale arzignanese e come il suo ricordo sia ancora vivo fra la gente del posto.

Nato a San Giovanni Ilarione, nella parte supe-riore della contrada Marcazzani (comunemente detta “Rampini”), l’8 settembre 1914 da Augusto e Adele Pozza, Adelino Leone Coffele (questo il nome di battesimo) vede la sua vita segnata fin dai primi anni dalla perdita del padre, caduto mentre soldato difendeva la patria sull’Ortigara: grazie alla piccola pensione di guerra la madre può accompagnare la crescita del figlio ed assecondare il desiderio di entrare in seminario, da dove esce al completamento degli studi, l’11 giugno 1938, quando è ordinato sacerdote dal vescovo Ferdinando

LAVORI EDILI

BESCHINAUGUSTO SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)

Via P. Niselli - Tel. 045 6550187Cell. 329 2229298

Page 34: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

32

il 50% del costo te lo rimborsa lo stato. Vieni a troVarci ti offriamo gratuitamente

checp up energetico della casa attraverso un sopralluogo tecnico e consegna di un report specifico con indicati i livelli di spreco

Page 35: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

33

Sei stufo dei continui aumenti delle spese di luce e gas???

Vuoi capire quanto potresti risparmiare?Fai una prova, vieni a trovarci, ti offriamo gratuitamente:

1. lettura delle bollette energetiche e analisi gratuita dei consumi

2. analisi degli sprechi: check up energetico della casa attraverso un sopralluogo tecnico e consegna di un report

specifico con indicati i livelli di spreco3. consulenza sulle fonti energetiche rinnovabili

INCENTIVI: DETRAZIONI FISCALI 55% FINO AL 31 DICEMBRE 2012

DETRAZIONE 50%INCENTIVI GSE

(che finalmente premiano i piccoli impianti)

Page 36: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

34 Andrea cell. 347 9239402 • Simone cell. 349 4757767 • Tel. 045 6540075Viale dell’Industria - 37030 RONCÀ (Verona) - e-mail: [email protected]

Agenti Generali

MAURIZIO CONFENTEGABRIELE CONFENTE

Via Ca’ Rosse, 20/A

37035 S. GIOVANNI IL. (VR)

Tel./Fax 045 6550287

Via Dante, 41/A

37032 MONTEFORTE D’ALP. (VR)

Tel./Fax 045 6101945

SOCCORSO STRADALE 24 h • AUTO SOSTITUTIVA • RIPARAZIONE CRISTALLIVENDITA E MONTAGGIO PNEUMATICI

DI SALGARO VACCARO ANDREA E SIMONE S.N.C.CARROZZERIA TOP CARCARROZZERIA TOP CARCENTRO REVISIONI AUTO-MOTO

CONFENTE

CONFENTE

Andrea cell. 347 9239402 • Simone cell. 349 4757767 • Tel. 045 6540075Viale dell’Industria - 37030 RONCÀ (Verona) - e-mail: [email protected]

Agenti Generali

MAURIZIO CONFENTEGABRIELE CONFENTE

Via Ca’ Rosse, 20/A

37035 S. GIOVANNI IL. (VR)

Tel./Fax 045 6550287

Via Dante, 41/A

37032 MONTEFORTE D’ALP. (VR)

Tel./Fax 045 6101945

SOCCORSO STRADALE 24 h • AUTO SOSTITUTIVA • RIPARAZIONE CRISTALLIVENDITA E MONTAGGIO PNEUMATICI

DI SALGARO VACCARO ANDREA E SIMONE S.N.C.CARROZZERIA TOP CARCARROZZERIA TOP CARCENTRO REVISIONI AUTO-MOTO

Page 37: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

35

liturgiche. I lavori continuano nel decennio successivo con la collocazione delle nuove campane (portate da tre a sei), l’istallazione dell’impianto di riscaldamento della chiesa, la costruzione del massiccio muro di sostegno alla chiesa stessa e dell’ampia scalinata in porfido.

Nel ’68 ha inizio la costruzione della nuova Casa della Dottrina, non senza qualche polemica per motivi di carattere “panoramico”, ma a lavoro ultimato l’edificio diventa un punto di incontro di interesse pubblico soprattutto per le nuove generazioni, tanto da ospitare, per qualche anno, perfino la scuola elementare. Negli anni ’70 si eseguono importanti ritocchi alle guglie della chiesa, che vengono rimosse e sostituite, mentre il decennio successivo si fa notare per il crescente interesse dell’impegno giovanile per i temi sociali e missionari: sorge il gruppo “Il Messaggio-giovani di San Bortolo” e prende avvio la pubblicazione del periodico “Il Campanile”, tutte iniziative sostenute fortemente da don Lino, come lo sarà nel 1983 la costruzione di una imponente croce marmorea sulla cima del monte Sese, a chiusura dell’anno santo straordinario, in collaborazione con i marinai della sezione di Arzignano.

Nasce in questi anni, su iniziativa del gruppo “Il Messaggio”, una serie di attività a carattere culturale, come la rappresentazione della Via Crucis vivente e, subito dopo, la costruzione del villaggio di Betlemme per un Presepio vivente: due iniziative che di anno in anno registrano un continuo arricchimento e perfezionamento, tanto da diventare fra le attrazioni più attese ed apprezzate della zona anche nei decenni successivi.

Il 16 dicembre 1984 la sua amata comunità gli riserva una giornata del tutto straordinaria: sono trascorsi 40 anni esatti da quando, in biciletta e nel freddo pungente di un dicembre ormai lontano, il giovane cappellano era arrivato a San Bortolo di Arzignano. L’occasione è festeggiata con calore da tutti i parrocchiani, che nel presentargli il volumetto scritto in suo onore gli dedicano queste significative parole: “Ecco, don Lino, perché Ti vogliamo bene: Ti vogliamo bene per il tuo Vangelo, per la tua bontà, per la tua generosità e vorremmo che dappertutto la Parola di Dio, come tu sempre hai fatto, venisse calata come Gesù la portò ai Suoi discepoli. Resta con noi, resta così”.

Anche gli ultimi tre anni di vita trascorrono

nell’attenzione premurosa verso i propri fedeli, sostenuto negli ultimi mesi – quelli in cui attraversa il suo personale calvario di malattia e sofferenza – da don Mario Rizzo, che poi lo sostituirà alla guida della parrocchia.

Don Lino Coffele si spegne il 7 giugno 1987, ponendo fine a 49 anni di intenso servizio pastorale, di cui 43 dedicati a quella che era diventata definitivamente la “sua” gente di San Bortolo.

Dario Bruni

Il neo-parroco don Lino entra nella parrocchia di S. Bortolo (1947)

Page 38: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

36

S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Tel. 045 7465035

L’armeriaBURATOè

MAUSER KAR 98 K

Specializzata in armi da collezione,munizioni, accessori, buffetteria,... e l’emozione di trovare.

S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Tel. 045 7465035

L’armeriaBURATOè

MAUSER KAR 98 K

Specializzata in armi da collezione,munizioni, accessori, buffetteria,... e l’emozione di trovare.

Riparazioni meccaniche di autovettureAssetto ruote

Servizio gommeSostituzione marmitte

Bollino Blu

AuTOffICINA mARcAzzAn flAvio

Via Alpone, 8 - S. GiOVANNi ilAriONE - TEl. 045 6550705

Page 39: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

37di Danese Anna e C.

Via Roma - Montecchia di Crosara (VR) - Tel. 340 6448487

Pasticceria • Caffetteria • Cocktail Bar • Happy HourCoppe gelato • Locale climatizzato

Via Frozzoli - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)Tel. 045 7465238 - Cell. 347 4226869 - 347 2537655

Lavorazione ferro e Lattoneria

di BELLARIA ALBINOe FABRIZIO SNCB.F.

IMPIANTI TERMOIDRAULICI

IDRO THERMdi Soprana Renato

Via degli Alpini, 25S. GIOVANNI ILARIONE (VR)

Tel. 045 7465799

Viale dell’Industria, 9San Giovanni Ilarione (VR)

E-mail: [email protected]

Tel. 045 65 50 289

Proprio vero che il Signore depone i potenti dai tro-ni ed innalza gli umili, perché nella piccola frazione di Cattignano ha fatto veramente il “pieno” di operai al Suo servizio nel corso del XX secolo e padre Valerio Gec-chele è uno dei primi e dei più rappresentativi. Nasce ai Salgari di Cattignano, figlio di Benvenuto Augusto Gec-chele, eroe della prima guerra mondiale e che i segni li porta ancora zoppicando, per quella fucilata ricevuta ad un piede. È il quarto in una famiglia di 8 figli, 7 maschi e 1 femmina, la mamma Adelaide Lovato muore di parto, dando alla luce l’ultimo nato. Al fonte battesimale gli viene imposto il nome di Gelindo.

La sua vita pertanto è subito in salita. Nato il 17 feb-braio 1917, è catturato dal messaggio di semplicità, di se-renità e di allegria dei frati della vicina pieve di Chiampo che periodicamente passano per la questua. Sono poveri, sono scalzi, ma sono tanto felici. Il nostro ragazzo, dopo la scuola elementare, il 20 dicembre 1929 entra nel col-legio di Chiampo, per seguire quella strada che fin da piccolo l’ha sempre attratto. Dopo 4 anni passa a San Francesco del Deserto per il noviziato e, trascorso l’anno di prova, emette i primi voti il 4 ottobre 1933, ricorrenza di San Francesco ed Anno santo. Dopo il liceo e gli studi approfonditi di filosofia e teologia, studi durante i quali evidenzia la sua caparbia tenacia di riuscire e di superare ogni ostacolo, viene consacrato sacerdote il 26 maggio 1940 a Vittorio Veneto. La famiglia sua, il papà, sono

PPPadreadreadre V V Valerioalerioalerio G G Geccheleeccheleecchele

Una vita in El SalvadorUna vita in El SalvadorUna vita in El Salvador

Page 40: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

38

PRO LOCO DI SAN GIOVANNI ILARIONEorganizza

CON IL PATROCINIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Giovedì 11Ore 20.30 Presso il teatro parrocchiale convegno sul tema:

“Lesfidedelvinotranuoveregoleenuovimercati”

Venerdì 12Ore 21.00 Piazza della Chiesa Afro City Stargate Sotto le Stelle con DJ YANO e Live Percussion Kuma

Sabato 13Ore 16.00 Ricevimento delle Autorità presso la sede municipale e Sfilata con la Banda

Musicale “GIUSEPPE VERDI” di Montecchia di Crosara e S. Giovanni Il.

Ore 16.30 Visita agli stands della Mostra Artigianale in piazza Aldo Moro e alle mo-stre di pittura

Ore 17.00 Inaugurazione del Rifacimento Gradinata piazza Martiri e Castagnata per tutti

Ore 21.00 Piazza della Chiesa Val d’Alpone in Movimento con REPINO DJ voice SAMA & GINO TOMBARA alle percussioni

21ª Mostra dell’Artigianato e prodotti locali

Mostra di Fotografia naturalistica

vicino piazza Chiesa

Mostra Itinerante “I Promessi Sposi”

di Alessandro Manzoni presso Ex Edicola

in Via degli Alpini n. 71

Page 41: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

39

PRO LOCO DI SAN GIOVANNI ILARIONEorganizza

CON IL PATROCINIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

21ª Mostra dell’Artigianato e prodotti locali

Domenica 14Ore 14.30 Sfilata per le vie del paese della Banda Musicale “GIUSEPPE VERDI”

con le Contadinelle in costumi tipici.

Ore 15.00 Spettacolo per bambini di arte circense con “SuperVik Funambolik”Ore 16.00 Cerimonia ufficiale di consegna da parte dell’AVIS, in collaborazione con CRI

di un defibrillatore alle Società sportive di San Giovanni Ilarione

Ore 16.30 “Battitura delle Castagne” nel castagneto con degustazione di “Polen-ta e Scopeton” per tutti i presenti

Ore 17.00 La tradizione in piazza con giochi tipici con la pigiatura dell’uva e la pre-senza delle cantine

Ore 18.30 Happy Hour con ricco buffet per tuttiOre 20.30 SAN GIOVANNI IN MOSTRA 2ª EdizioneOre 23.00 DJ COFFEE con musica a 360° sotto le stelle

Lunedì 15Ore 10.00 Piazza A. Moro Dimostrazione pratica della Lavorazione del formaggio Dimostrazioni di risparmio energetico con Energie alternativeOre 21.00 Serata musicale con l’orchestra Spettacolo “MARCO E I NIAGARA” ballo

liscio su pista, musica anni 60-70-80 e latino americano

21ª Mostra Impresa Artigianale

Mostra di Pittura presso Casa Trevisan

Domenica Pomeriggio Estemporanea di Pittura 2012

Tema “La Sagra delle Castagne”

Page 42: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

40

Via degli Alpini, 5 S. Giovanni Ilarione (VR) – Tel. 3331311525

-Color oil senza ammoniaca -Trattamenti specifici e Ricostruzione del capello -Trattamenti mirati alla KERATINA -Tagli personalizzati e Acconciature Sposa (1prova omaggio)

orgogliosi di questo figlio e fratello che, pur mingherlino nel fisico, sa affrontare e superare ogni difficoltà. La sua ordinazione sacerdotale viene pure a colmare un vuoto e a portare una luce di conforto nella medesima famiglia: il 6 gennaio 1940, infatti, il fratello Marcello aveva perso la vita in un incidente di caccia, all’età di 20 anni. Il no-stro novello sacerdote ha ancora le mani che profumano dell’olio della consacrazione che il 10 giugno scoppia la guerra. Inizialmente sembra una guerra lontana e il no-stro Gelindo, divenuto padre Valerio dopo il noviziato, torna sui libri per un anno dedicandosi allo studio della sacra eloquenza a Venezia.

Intanto la necessità di assistenza spirituale per le truppe al fronte inducono l’esercito a chiedere la dispo-nibilità di sacerdoti anche alla provincia francescana ve-neta, la quale offre i suoi figli migliori. Ecco allora padre Valerio vestire la divisa, prestare servizio come cappel-lano militare a Caserta nel 1943, per poi passare l’anno successivo a bordo delle navi militari Caio Duilio, Ce-sare Augusto e Cristoforo Colombo, di stanza nella rada di Taranto. Diviene il confidente ed amico dei marinai e del personale tutto, presta la propria opera di soccorso ai molti morti e feriti in seguito all’attacco alle navi da par-te delle potenze alleate. L’esperienza della guerra lascia in questo figlio di San Francesco, uomo di pace, un’im-pronta incancellabile. D’ora in avanti nella sua vita sarà sempre un alfiere della pace, della giustizia ed un fiero avversario di ogni sopruso. Terminata la guerra, rientra in convento e matura l’idea di dedicarsi totalmente agli altri in prima persona e partire missionario. Innumere-voli sono le richieste di sacerdoti nelle terre di missione, ma dal Centro America arriva pressante la richiesta dei

vescovi alla provincia veneta per poter subito disporre di giovani missionari. Padre Valerio è un po’ dubbioso sul-la destinazione, si apre e si confida con il confratello fra’ Claudio Granzotto, il famoso scultore della grotta alla Pieve di Chiampo e oggi beato, il quale gli risponde (e

Padre Valerio e la sua passione per l’astronomia

Page 43: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

41

Restauro mobili e trattamento antitarlo

Progettazione e realizzazione arredamenti in stile e moderni

Cucine, soggiorni, camere e mobili bagno

di Casotto Franco & C.

CASOTTO RESTAURI SNC

Via Ca’ Rosse, 64/b - 37035 San Giovanni Ilarione (VR)Tel. e Fax 045 6550107 - Cell. 349 8772742

www.casottorestauri.com • [email protected]

ESPOSIZIONE MOBILI ANTICHI

sono le testuali parole riportate da padre Valerio stesso) “Fa’ quello che il Signore ti indicherà questa notte”, e nella notte nel sogno arriva El Salvador. I dubbi sono fu-gati e si parte, arrivando l’11 febbraio 1948 a El Salvador. Dopo un breve apprendistato presso il seminario mag-giore con la lingua spagnola, che a chi parla il dialetto veneto non crea eccessive difficoltà, si vede affidata la sua prima comunità, a Tejutla. La gente accoglie il nuovo sacerdote con entusiasmo e grande cordialità. Si mette subito all’opera con l’entusiasmo contadino, imparato dal papà, quando dissodava la terra per un raccolto mi-gliore e più abbondante.

Fa ridipingere la vecchia chiesa, anche per catturare spiritualmente l’anima e la sensibilità amerinda, costru-isce con l’aiuto di tutti un grande salone per le riunioni, mette mano e fa ricostruire il convento. Capisce che il futuro della piccola, ma attiva nazione del Centro Ameri-ca, è la gioventù e per questo riorganizza radicalmente la locale Azione Cattolica, la quale raggiungerà il conside-revole numero di più di 300 aderenti. Nelle località vici-ne, di sua pertinenza, costruisce oratori per i giovani, per la formazione di catechisti e li visita al ritmo quasi quoti-diano. La presenza e il contatto con i giovani fanno fio-rire il lui l’interesse per gli Scouts, divenendo cappellano nazionale e rappresentandoli nel raduno mondiale sia in Giappone e successivamente in Svezia.

Una persona così intraprendente non può fermarsi in un solo posto ed allora, dopo 7 anni a Tejutla, viene destinato a Jayaque, ove ha modo di ricostruire la chiesa del Calvario e a fondare la banda musicale. Vi rimane dal 1955 al 1960. Successivamente, per 12 lunghi anni, dal 1960 al 1972, lo troviamo a San Pedro Masaguat, dove

Con il telescopio e altri confratelli

mette mano e ricostruisce la chiesa, con annesso il clas-sico grande salone per le riunioni. Infine torna a Tejutla, e vi lavora con il medesimo entusiasmo del primo ap-proccio nel 1948, è un po’ un ritorno a casa. Purtroppo El Salvador sta vivendo una delicata e critica situazione interna: la guerra civile miete vittime in ogni dove, la più illustre delle quali è il cardinale Oscar Romero, assassina-to mentre celebra la messa. Gli interessi delle superpoten-ze sono palesi a tutti, tanto da far esclamare al primate della chiesa salvadoregna “ …gli altri ci mettono le armi, noi ci mettiamo i morti”. La guerra, l’odio, la violenza che padre Valerio pensava fossero un capitolo chiuso ed un ricordo della gioventù, si presentano in tutta la loro

Page 44: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

42

AGENZiA GENErAlE Di SAN BONiFACiOSede di:

37047 SAN BONiFACiO – Via Ugo Foscolo, 5Tel. 045.7610138 – Fax 045.7613333

Sub – Agenzia di:37035 SAN GiOVANNi ilAriONE – Via Cà rosse, 11

Tel. 045.6550978 – Fax 045.6559662e-mail: [email protected]

MONTEFORTE D’ALPONE (VR) - Via Madonnina, 13Tel. 045 7611128 - Fax 045 7611956

VINI - BIBITE - LIQUORI

Page 45: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

43

brutalità ed incidono fortemente sul suo spirito e sul suo fisico.I guerriglieri gli rubano la vecchia jeep, suo mezzo di trasporto per la missione e per gli approvvigionamen-ti, una volta viene minacciato con il coltello alla gola, per la sua difesa della popolazione inerme. Il suo cuore comincia a dare qualche segno di allarme. Uomo di pace, vero figlio di San Francesco, cerca in tutti i modi la via della conciliazione e del perdono e così, quando si tiene il primo incontro di dialogo per la pace a la Palma, tutto il mondo collegato lo vede in prima fila alzare le mani e gridare: “Vogliamo la pace!” La guerra civile termina uf-ficialmente il 16 gennaio 1992, portando con sé la triste eredità di più di 75.000 morti. Nei suoi periodici rientri in patria ne approfitta per rimettersi in sesto, per visitare le famiglie dei fratelli, per ritemprare le forze. ma il suo spirito è sempre laggiù. Gli ultimi anni li passa ad aiutare il parroco del Barrios San Marcos, con lo spirito sempre giovane e combattivo. Nutre la passione per l’astrono-mia, si è infatti costruito da solo un piccolo osservatorio astronomico e di notte gli piace puntare dalla terrazza di

casa il telescopio e vagare per lo spazio infinito e contem-plare la bellezza e la grandezza della creazione di Dio, rin-graziandolo per “fratello sole, sorella luna e l’altre stelle”.

Un momento di gioia autentica, di intima gioia in-teriore padre Valerio lo vive nel marzo 1983, durante la visita in El Salvador di Giovanni Paolo II. Il papa chiede espressamente al cardinale di S. Salvador di avere, duran-te al S.Messa ufficiale, alla sua sinistra come concelebran-te il più anziano fra i sacerdoti e i missionari in servizio e questo è padre Valerio Gecchele, inoltre lo vuole vicino a mensa e lo invita ad impartire insieme a lui, il papa, la solenne benedizione alla nazione. Sono momenti di gra-tificazione indescrivibili, un vero anticipo di paradiso. In paradiso padre Valerio, invece, vola il 29 settembre 1990, a seguito di cedimento cardiaco. Per volontà una-nime della popolazione, quasi a furor di popolo, viene sepolto in chiesa, ai piedi dell’altare di Maria, a Tejutla, in mezzo ai suoi giovani, in mezzo alla sua gente, per la quale ha tanto lavorato e che ha tanto amato.

Gianni Sartori

Nogarotto, una porzione di terreno silenzioso, nonostante sia circondato da strade, un pugno di case raccolte attorno ad una chiesetta che testimonia la fede e l’attaccamento religioso della gente.

In una di queste case, nella famiglia di Massimo Lovatin e Maria Bacco, il Signore ha attinto a piene mani, chiamando ben 4 figli maschi su 5 ad operare attivamente nella sua vigna e a percorrere i quattro continenti portando il messaggio di salvezza: nell’or-dine Luigi, Francesco,Valentino ed Agostino. Dei quattro solo Valentino è ancora in vita, anche se in precarie condizioni di salute e noi ci soffermeremo sulle figure degli altri tre fratelli, che hanno raggiunto la casa del padre.

Papà Massimo lavora come operaio nella vicina miniera di carbone “Motto Fagiani” e fatica a crescere la numerosa famiglia di sette figli, 5 maschi e 3 femmine, ma assolutamente non si oppone alla chiamata di Dio e

PPPadriadriadri L L Luigiuigiuigi, F, F, Francescorancescorancesco, , , aaagostinogostinogostino L L Lovatinovatinovatin

I tre moschettieri di DioI tre moschettieri di DioI tre moschettieri di Dioal desiderio dei figli di seguire la propria strada, anche se alcune robuste braccia gli sarebbero servite a meraviglia.

LUIGI, il primo, nasce il 27 marzo 1929. È la consolazione dei giovani genitori. Frequenta la scuola elementare a San Giovanni Ilarione, percorrendo i 4 km di andata e 4 di ritorno sempre a piedi, fino alla quinta elementare. La prima esperienza di collegio la affronta dai frati a Chiampo, ma ben presto si ammala e non può continuare. Ritorna a casa un anno, si riprende e chiede di tornare nel medesimo collegio. I frati nicchiano, danno risposte vaghe, pensano che non sia tagliato per la vita religiosa. Nel frattempo il fratello Francesco parte per Bassano del Grappa, nel collegio dei padri Scalabriniani, figli spirituali del vescovo di Piacenza mons. Scalabrini, ora beato. Francesco è ben voluto dai superiori, parla con loro del fratello ed essi sono ben lieti di accoglierlo. Parte allora anche Luigi, pieno di

Page 46: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

44

Relaxshoe s.r.l. - Viale del Lavoro, 74 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR) ItaliaTel. +39 045 6550578 - Fax +39 045 6550468 - www.relaxshoe.it - [email protected]

Via G. Verdi, 58 - S. Giovanni ilarione (Vr) Tel. / Fax 045 6550908 - Cell. 3408343079 - e-mail: [email protected]

di Dario Prando

Lavori di edilizia

Page 47: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

45

CALCESTRUZZI ALPONE s.r.l.Sede legale: Via dell’Industria, 60 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR)

Tel. 045 7465911 - 7465194 - Fax 045 6559108 - Cell. 347 0001869

• Produzione e vendita calcestruzzo preconfezionato• Calcestruzzo isolante a base di aggreganti leggeri: ISOPOL

L’IMPIANTO È DOTATO DI CERTIFICATO FPC N. 036 DEL 08/01

entusiasmo, si trova benissimo, la salute rifiorisce, non pensa più ai frati. Dopo le medie a Bassano, si affronta il noviziato e il Liceo a Cermenate - CO, infine la teologia a Piacenza, città ove riceve l’ordine sacerdotale nel 1955. Seguendo lo spirito e l’indirizzo dettato dal Santo fondatore, parte missionario per l’Argentina, lavora nella capitale Buenos Aires, poi a Rosario ed infine a Ququi. È al servizio degli emigranti italiani, moltissimi all’epoca, costretti a lasciare la patria per vivere. Partito da una famiglia di poveri, è un povero che soccorre altri

poveri, diseredati, emarginati, a volte privi di speranza. Suo principale impegno è quello di aiutare, soprattutto istruire la gente, far comprendere che ha una dignità, che con il lavoro, l’onestà e il sacrificio può elevarsi, recuperare la dimensione umana, essere artefice del proprio avvenire.

Dal 1963 l’interesse della congregazione, oltre che agli italiani, si sposta ai poveri, ai bisognosi di tutte le altre nazioni. E il lavoro proprio non manca. Nelle grandi periferie, nelle immense pianure, nell’intricato costume locale Luigi si destreggia con ardore, con intuito, con abnegazione. La gente, prima diffidente, ora lo comprende, capisce che padre Luigi sta dalla parte dei poveri, dai diritti ignorati o addirittura calpestati, e per questo lo segue e lo apprezza. Il nostro missionario non ha peli sulla lingua e si scontra apertamente contro la politica di Evita Peron, che in facciata trascina il popolo, i suoi “descamisados”, come era solita chiamare i suoi sostenitori, ma in pratica sapeva solo portare avanti gli interessi di parte. Luigi è pure diffidente verso i “desaparecidos”, persone non troppo socialmente rac-comandabili, ma assolutamente non condivide i sistemi di intervento del governo nei loro confronti. È sempre invitato alle feste della gente, fanno a gara per averlo alla propria mensa. Durante queste feste ognuno deve portarsi gli attrezzi per mangiare, le forchette e il coltelli e non è raro il caso che poi, in preda all’alcool, scoppi qualche rissa e ci scappi pure il morto. Ogni 5 anni rientra in Italia, rivede i genitori. L’ultima volta è stata nel 1998. Ottimo cuoco, vuol preparare il pranzo per il papà, perché la mamma è già volata in Paradiso. Nulla è lasciato al caso. Prepara con gusto e finezza, secondo la

Da sinistra: Agostino, Valentino (unico ancora vivo), Luigi e Francesco, tutti sacerdoti Scalabriniani

Page 48: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

46

CENTRO PROVE DIAGNOSI ELETTRONICHESERVIZIO CLIMATIZZATORI ED ANTIFURTI • AUTO SOSTITUTIVAOfficina autOrizzata M.c.t.c

REVISIONE AUTOVEICOLI • CICLOMOTORI • MOTOCICLI

Ristorante - PizzeriaRistorante - PizzeriaTavernaLa

Viale dell’industria, 78 - S. GiOVANNi ilAriONE (Vr)Tel. 045 7465336 - 045 6550689 - Fax 045 6559912

PANDIAN ALBERTO

Tutti in gita! Partecipazione massiccia ed entusiasta ad una gita parrocchiale nel 1970: sono visibili, a sinistra, don Francesco Mene-ghello e don Antonio Antoniol

Page 49: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

47

CC

Foto Servizi

Corradini Igino

Viale A. De Gasperi 121 San Giovanni Ilarione -VR

Album Libro e Tradizionali

email - [email protected] 045-7465914Servizio fotografico per ogni cerimonia

Stampa su oggettistica da file I

IC

cucina sudamericana, ricca di spezie piccanti, tanto da stupire l’anziano genitore. Appena tornato in Argentina, muore per tumore al pancreas.

La famiglia desidera riportarlo in Italia, seppellirlo vicino alla madre, ma la popolazione locale si oppone fermamente, Luigi le ha fatto da guida per lunghi anni, ha speso la sua esistenza a suo favore e allora lo vuole per sempre con sé, suo intercessore presso il Signore.

Luigi riposa in un cimitero di Buenos Aires, sepolto in un grande prato con l’erba verde, la medesima erba che lo aveva visto fanciullo quando portava al pascolo la mucca del papà, è tornato alla originaria semplicità e sorride felice.

FRANCESCO, nato il 9 febbraio 1932, il secondo maschio, è un tipo deciso fin da piccolo. Dopo la scuola elementare a San Giovanni Ilarione incontra un giovane della vicina contrà Rebeli, Attilio Lovato, quando viene a casa in estate al termine dell’anno scolastico dalla congregazione degli Scalabriniani. La proposta che gli comunica quel giovane, maggiore di lui di 5 anni, lo convince e lo elettrizza. È affascinato dalla proposta missionaria di Mons. Scalabrini e ne segue il richiamo. Siamo nel 1943, in piena guerra mondiale. Passato dalle case di Bassano del Grappa, Cermenate per il Liceo e la Teologia a Piacenza, viene ordinato nella cattedrale della stessa città il 10 giugno1956. In questi anni di collegio ha come compagno il compaesano Giuseppe Beschin, ora stimatissimo professore universitario in pensione.

I superiori si accorgono di che pasta è fatto questo novello sacerdote e decidono che farà molta strada.

Infatti lo inviano in Australia, a seguire i numerosi emigranti italiani. In questo continente si parla la lingua inglese. Allora via, destinazione California ad imparare un inglese perfetto e allo stesso tempo popolare. Rientrato un mese a casa, parte sulla nave, destinazione Sidney. Sono 50 giorni di lungo viaggio, ma Francesco non nasconde il suo entusiasmo di arrivare presto, per mettersi subito a disposizione dei più deboli. Gli italiani, in Australia, sono una minoranza che subito non ha coscienza di sé, viene sfruttata e la madrepatria si disinteressa completamente di loro, ad essa interessa solo la moneta pregiata risparmiata che arriva alle fami-glie in Italia.

Francesco li aiuta a recuperare la dignità, ripassa insieme i principi e gli insegnamenti religiosi che hanno avuto da bambini, fa presente che Cristo lavora e soffre insieme a loro. Dopo il primo impatto di diffidenza, diviene il loro punto di riferimento, il loro consigliere, l’animatore della loro identità nazionale e religiosa. Costruisce chiese e oratori, forma persone e catechisti per aiutare nella comunità, poi viene spostato in altra parte per ripartire, ricostruire e fare, proporre e vivere insieme in prima persona gli insegnamenti evangelici. Si batte per i diritti della gente, organizza conferenze, predica le missioni. Per questo non risulta particolarmente simpatico agli amministratori locali.

L’Australia la percorre proprio tutta, la sua missione giostra tra Sidney e Melbourne, è l’anima degli ultimi, dei diseredati, dei disperati, per tutti ha parole di conforto, suona nei loro cuori la sveglia “Tu non sei un disperato, sei un disegno di Dio, Egli ti vuole bene. Allora datti da fare, mettici tutta la buona volontà per

Page 50: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

48

SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Via Ca’ Rosse - Tel. 347 3712253MONTECCHIA DI CROSARA - Via S. Giovanni - Tel. 045 7450132

Via Binelli, 5 - Tel. 045 7460089 - TErrOSSA Di rONCÀ (Vr)Via Alpone, 62 - Tel. 045 7450152 - MONTECCHiA Di CrOSArA (Vr)

Tutto per:• l’agricoltura• il Giardinaggio• gli Animali domestici e da cortile• Pellets e legna con servizio a domicilio

Casearia Alponenegozi specializzati formaggi - salumi

Viale dell’industria, 74S. GiOVANNi ilAriONE

Tel. 348 7465165

Fulvio’s Drinkdi Rossi Fulvio

Consegna a domicilio settimanale

meritartelo questo bene” . La maggior parte degli italiani lavora nelle campagne.

Durante la raccolta delle bietole, si lavora lontano, dal lunedì al sabato e la paga è a scadenza settimanale. Più della metà si ubriaca, spende tutti i soldi e finisce in prigione. La legge australiana è molto rigorosa in questo. Ecco Francesco allora attivarsi per farli uscire, insistere perché venga recuperata la loro dignità umana.

Famiglie intere lavorano nelle immense campagne, lontano da tutti, perdono il senso dello spazio e del tempo, la domenica vendono ceste di verdura per acquistare cassette di birra ed ubriacarsi. Francesco allora si attiva, percorre in lungo e in largo le campagne, a volte impiega 4 ore di macchina per raggiungerle, redige un giornaletto da destinare loro con le ultime notizie, le ultime novità in fatto di leggi o informazioni, riporta le notizie dell’Italia. Questo giornaletto rappresenta un cordone ombelicale tra gli emigranti e la madre patria.

Riceve l’incarico di nunzio apostolico per alcuni anni, ma egli è un soldato in prima linea, non esita a puntare il dito contro l’opulenza della Chiesa ufficiale in Italia, non è solito incensare i superiori e vuole tornare al più presto a combattere in prima linea.

Nei suoi periodici rientri in Italia porta sempre con sé qualche persona australiana, che vuole conoscere i genitori e la famiglia di questo instancabile missionario. Per sé non chiede mai niente, gli basta quello che ha, accetta l’invito a pranzo o a cena da parte degli amici emigranti, perché “…l’operaio ha diritto alla sua mercede”. Muore il 12 aprile 2003, ad appena 71 anni, stroncato da un ictus, nel sonno e così termina la sua vita, spesa per gli italiani in Australia. Ora riposa nel

Page 51: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

49

Postotranquilloapertodalgiovedìalladomenicasuprenotazione

Via Mazzasetti, 8 - S. GIOVANNI ILARIONETel. 045 6550594

• Piatti tipici• Fettuccine all’Anitra• Bigoli coi Fasoi• Carne alla brace

Azienda agrituristica

La Frascadi Soprana Mario

Nuovo continente, a testimoniare ancora con la propria presenza il suo amore a Dio espresso attraverso il fratelli. Ha lasciato un grande vuoto fra gli italiani e non. Così lo ricorda Luigi Mainente, da Cattignano emigrato nel 1959 a Sidney ed ivi ancora residente: “È stato il nostro amico sincero, il nostro padre, il nostro fratello, è stato la nostra speranza!”.

AGOSTINO è il più giovane dei fratelli maschi, nasce nel 1944, quando gli altri sono già via, in collegio. Il suo destino non è diverso da tutti i ragazzi della sua età, cresce sveglio, curioso, intuitivo. Il cappellano di Castello, don Damiano Andriolo, gli affibbia il soprannome di “baco da seta” per via dei suoi capelli biondo oro. È un ragazzino intraprendente, intelligente e allo stesso tempo riflessivo. Non vede l’ora di terminare la scuola elementare per seguire le orme dei fratelli più grandi, alcuni già sacerdoti, nella congregazione scalabriniana. Parte contento ed allegro, ne segue lo stesso “curriculum studii et vitae” e viene ordinato sacerdote nel 1969 nella parrocchia di Castello dal vescovo Mons.Giuseppe Cognata. Agostino dimostra un’intelligenza straordinaria e se ne accorgono ben presto i suoi Superiori che lo inviano a Roma, a frequentare l’Università Gregoriana, ove consegue a pieni voti la licenza in filosofia e teologia. Ha la stoffa per la classica scalata gerarchica all’interno dell’ordine. Aria scanzonata, sorriso aperto e contagioso, capelli biondi al vento ed incedere simpatico, egli trasmette il messaggio evangelico in modo nuovo, quasi provocatorio, per stimolare chi gli sta di fronte all’impegno, ad una seria riflessione sulla propria vita e a confrontarsi con la propria coscienza in maniera serena. Grazie anche alla sua profonda cultura ed alla sua innata spontaneità, riesce ad essere dotto con i dotti, semplice con i semplici, comprensivo con gli scettici e i disperati. Trasmette il messaggio di salvezza come un messaggio gioioso, come un invito simpatico e sincero da parte di Dio, un Dio che non vuole punire o soffocare, ma che chiede solo di amare le sue creature, l’importante è che queste accettino il Suo dono. É innovativo e profondamente aperto alle necessità sociali. La chiesa deve trovare un linguaggio nuovo per far giungere ai suoi figli il messaggio di Cristo, adatto alle mutate condizioni. I superiori lo stimano per questo e lo trattengono quale segretario presso la direzione generale dal 1969 al 1972; poi, al momento di destinarlo all’attività pastorale, che per un sacerdote rappresenta l’intima essenza, esprimono un giudizio molto lusinghiero nei suoi confronti: “…hai

saputo attendere all’ufficio di segretario con semplicità, con fedeltà, con umile disponibilità, con competenza e con rispetto senza mai sapere né volere dire di no. In ogni circostanza e circa tutti i problemi, non solo per quelli più delicati, hai mantenuto riserbo con disinvolta naturalezza e attento controllo. In ciò hai risposto in pieno alle nostre attese. Inoltre, in tutto hai portato le note della serenità, della bonomia e della schiettezza, senza esibizionismi, nonostante le tue belle doti di intelligenza e di buon gusto”.

Anche Agostino allora parte, attraversa l’Atlantico, non in nave come i fratelli, ma su un veloce aeroplano, con destinazione Canada e Stati Uniti. L’ambiente sociale ove si trova ad operare è molto difficile e delicato. Ci sono le grandi metropoli, le grandi multinazionali e l’ostentata ricchezza, ma esiste anche l’altra faccia della medaglia: gente disadattata, senza una meta nella vita, senza un progetto da seguire, gente che ha perso la speranza e ogni valore umano. Per loro nella società sembra non esserci spazio. Ecco allora intervenire il nostro missionario, con il suo fare amichevole, testimoniando in prima persona il messaggio di amore di Dio; ad ognuno di essi fa capire e dice “Tu non sei figlio del caos, ma sei il frutto di un pensiero d’amore di Dio e per questo sei molto importante per Lui. Nessuno deve sentirsi abbandonato”. Alla fine prevale il suo sorriso, la sua bontà, la sua testimonianza. A tutti Agostino fa intravedere che alla fine del tunnel buio c’è sempre la Luce, una luce che accoglie e ristora.

Nel 2005 ritorna in Italia per assumere la direzione dell’Istituto storico della congregazione, risiedendo a Roma al Collegio internazionale San Carlo Borromeo, di cui diviene Superiore nel 2006. Dopo due anni rientra negli Stati Uniti e opera attivamente nell’Illinois, ma il 25 marzo 2010 viene colto da infarto e muore durante il tragitto all’ospedale, per una visita di controllo a seguito di un intervento chirurgico. Anche Agostino raggiunge così i fratelli Luigi e Francesco in paradiso ed incontra certamente anche il beato fondatore Mons. Giovanni Scalabrini, per il quale ha attivamente lavorato per portarne avanti la causa di beatificazione, beatificazione avvenuta il 9 novembre 1997. Singolare coincidenza: tutti e tre gli Scalabriniani che si sono impegnati in questa causa di beatificazione sono morti prematuramente. “Attento che non tocchi anche a te…”, gli faceva notare scherzosamente il fratello Danilo, l’unico fratello maschio rimasto “laico”. È successo veramente.

Gianni Sartori

Page 52: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

50

 

Show room S.S.11 n¡ 24/E Loc.tˆ Villabella di San Bonifacio (VR) 37047 tel 045/6104974 fax 045/2581706 [email protected]

      www.essemmeinfissi.it

Essemme snc di Salgaro & Marcazzan Via Cerina n¡ 7 San Giovanni Ilarione (VR) 37035 c.f e p.iva 03704780232

 

SERRAMENTI:

- In legno - In legno-alluminio - Pvc - Pvc

OSCURI E PERSIANE:

- In legno okoum• - In alluminio - In alluminio a taglio termico

PORTONCINI DI INGRESSO:

- Porte blindate - Portoncini in legno - Portoncini in pvc

PORTE INTERNE:

- In legno artigianali - In laminatino

TAPPARELLE: - In pvc - In alluminio - In acciaio

- ZANZARIERE

- TENDE VENEZIANE

- FRANGISOLE

- PORTE SEZIONALI

PRATICA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA PER LA DETRAZIONE DEL 55% A NOSTRE SPESE

Contattateci e saremo lieti di fornirvi un preventivo gratuito e senza impegno

VIA LIBERA AGLI INCENTIVI

Il nuovo quadro delle detrazioni fiscali per interventi di

ristrutturazione e risparmio energetico sta suscitando grande

interesse nel settore dellÕ edilizia e dei serramenti.

ESSEMME ti ricorda che • stato pubblicato in G.U. il

decreto Legge 83/2012 contenente le misure urgenti:

RISTRUTTURAZIONI: le spese sostenute dal 26 Giugno Ô 12

al 30 Giugno Õ 13, sono agevolate con una detrazione del

50% fino ad un massimo di 96.000,00 €

RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHE: le detrazioni del 55%

per interventi di riqualificazione energetica degli edifici

rimarranno in vigore fino al 31 Dicembre Ô 12

 

Page 53: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

51

[email protected]

CENTRO INIEZIONE E CARBURAZIONE ELETTRONICAinstallazione radiotelefoni e autoradio

installazione e assistenza climatizzatori auto

elettrauto

oSValdo fuSa

Via Ca’ rosse, 72 - S. Giovanni ilarione (Vr) - Tel. 045 6550284

PPPadreadreadre aaattiliottiliottilio lllovatoovatoovato

Alfiere di Cristo in BrasileAlfiere di Cristo in BrasileAlfiere di Cristo in BrasileCi teneva a sottolineare di essere nato ai Rebeli di

Cattignano, padre Attilio Lovato, classe 1927, ultimo dei quatto figli di Albino e Lavinia Probo, da tutti però chiamata Amalia per via del nome aggiunto al fonte battesimale. La famiglia non naviga certo in acque tranquille dal punto di vista economico. É una famiglia come molte del luogo, ricca di fede e di valori cristiani, ma a volte priva dei più basilari mezzi di sostentamento. Dopo la scuola elementare frequentata a Cattignano, già a 13 anni Attilio in maniera esplicita espone alla mamma il desiderio di seguire la sua vocazione per giungere allo stato sacerdotale. Si chiede consiglio al curato di Cattignano, don Agostino Ceccato, il quale in maniera alquanto cruda sconsiglia la mamma di mandarlo a studiare, non ritenendolo in grado di affrontare le difficoltà degli studi. Su questo non concorda il giovane Attilio e non potendo entrare in seminario vescovile in quanto la famiglia non è in grado di sostenere le relative spese mensili, inoltra domanda all’Istituto scalabriniano di Bassano del Grappa, che adotta una politica di spese di gestione molto più leggera e pertanto accessibile. Durante la guerra, anche in collegio la vita non è facile, scarseggiano i viveri e si mangiano anche le patate con la buccia, per riempire lo stomaco. A casa, intanto le brigate nere continuano a far visita alla famiglia e chiedono notizie di Attilio, per arruolarlo nella TODT, lavoro coatto al servizio dei tedeschi e sottrarlo ai partigiani e la mamma ha un bel dire che è in collegio, ma le

Page 54: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

52

FILIPOZZI TIZIANOVIA GROLLI - VESTENANOVA (VR)

TEL. 3383657371

COSTRUZIONI STUFE IN MAIOLICA CAMINI E FORNI ARTIGIANALI POSA E PULIZIA CANNE FUMARIE ASSOCIATO ANFUS CONSULENZE E PREVENTIVI GRATUITI

VestenanoVa (VR) - Via Grolli, 1 - tel. 338 3657371

• Costruzioni stufe in maiolica• Camini e forni artigianali• Posa e pulizia canne fumarie• Asociato Anfus• Consulenze e preventivi gratuiti

Filipozzi Tiziano

S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Piazza del Popolo, 22/a - Tel. 045 7465555

Compravendite immobiliari di case e appartamenti nuovi e usati,terreni edificabili, licenze commerciali, ecc...

Ital ImmobiliarImmobiliarImmobiliarImmobiliarImmobiliarImmobiliarImmobiliarImmobiliarImmobiliarImmobiliareeeee ®

geom. Beschin Antoniogeom. Beschin Antonio

Via Marchetti, 10 - Cell. 348 3233720SAN GiOVANNi ilAriONE (Vr)

IMPIANTI ELETTRICI CIVILI E INDUSTRIALIMCIMPIANTI ELETTRICI

di MARCAZZAN CARLO

visite continuano. In barba ai preconcetti del curato don Agostino, il giovane studente viene promosso ogni anno e dopo il classico percorso di studi il 24 marzo 1954 viene consacrato sacerdote insieme al conterraneo padre Vittorio Beschin dai Vaccari, a Piacenza. Qualche settimana dopo rientrano al paesello natio per celebrare insieme la prima S. Messa a Cattignano. Giunti in treno a Verona, ad attenderli con la macchina c‘è Domenico Sartori (Menegheto Cinciolo), grande amico di famiglia, che vuol solennizzare l’evento portandoli a casa. Purtroppo però, superato il centro di San Giovanni Ilarione, in località Nebiotti, vuoi per il cattivo stato della strada, vuoi per altre ragioni, il motore si rifiuta di andare avanti, scoppia il radiatore e i nostri due giovani sacerdoti devono proseguire a piedi. Ma è bello lo stesso e grande è la festa nella piccola frazione. Il parroco di Cattignano (dal 1947 Cattignano è assurta a parrocchia

autonoma da Castello) don Giovanni Nenzi, persona ricca di iniziative e che ha lasciato un nitido ricordo nella gente, non crede quasi ai propri occhi: due sacerdoti novelli in una sola volta! Papà Albino, per solennizzare l’avvenimento, ingaggia per la giornata la banda musicale di Castello, con grande gioia della popolazione. È un ritornare ad essere ragazzo, con le corse nei prati e nei boschi, ma con il carisma da portare nel mondo.

Padre Attilio, trascorso un periodo di tempo a Roma in preparazione alla missione, parte per il Brasile, con grande entusiasmo e volontà di dare. È un tipo estroverso, furbo, un po’ burlone, una persona con la quale è impossibile annoiarsi, “on vero Camado”, per dirla con le parole del fratello Luigi. Nella sua nuova missione, trova una situazione alquanto precaria, ha lasciato la miseria in Italia per trovare la stessa miseria nel profondo sud del Brasile, con una grande differenza:

Page 55: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

53

Sede Sociale: • Vestenanova (VR), Piazza Pieropan, 6 - Tel. 045 6564011 - Fax 045 6564006Filiali:• Chiampo (VI), Piazza Giovanni Paolo II, 23 - Tel. 0444 420944 - Fax 0444 420934• Tregnago (VR), Via Tiro a Segno, 37 - Tel. e Fax 045 6500311• Illasi (VR), Piazza Libertà, 18 - Tel. 045 6520543 - Fax 045 6520516• Vago di Lavagno (VR), Via S. Gaspare Bertoni, Tel. 045 8480840 - Fax 045 8980845• S. Giovanni Il. (VR), Via degli Alpini, 19 - Tel. 045 6550925 - Fax 045 6559466• Montecchia di Crosara (VR), Via Pergola, 13 - Tel. 045 6176367 - Fax 045 6176358• S. Pietro Mussolino (VI), Via Risorgimento, 105 - Tel. 0444 487765 - Fax 0444 489420• Montorio (VR), Via Olivè, 9/A - Tel. 045 8869242 - Fax 045 558592• Pizzoletta di Villafranca (VR), Via Gramsci, 35 - Tel. 045 6303992 - Fax 045 6309110

CREDITOCOOPERATIVO

CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI VESTENANOVA (VR)

in Italia c’è voglia di riscatto, lì un po’ meno. Si rimbocca le mani con il proponimento di dare il massimo, dicendo sempre che quello che non riesce a fare lui, lo farà e lo completerà il Signore. Tuttavia è triste vedere la desolazione della popolazione, è impossibile chiudere gli occhi sulla disuguaglianza sociale, i poveri sono sempre più poveri, ignorano i propri diritti, vengono volutamente tenuti nello status di ignoranza generale dalle istituzioni, per poter meglio essere controllati da parte dei pochi grandi possidenti, che dominano la politica e la società. Il governo a parole difende l’uguaglianza e parità di diritti, ma in pratica difende solo i ricchi, perché dominato dai ricchi. Contro questo stato di cose è chiamato a combattere don Attilio, il quale riscuote apprezzamento e fiducia nella gente, persone come lui, povero tra i poveri. Gira il Brasile in lungo e in largo, dalla parrocchia di Sarandi, suo primo banco di prova alle parrocchie di Nuova Brescia, Guairò e Rondinha, contornando la sua opera con l’ottimismo, la simpatia, la disponibilità di sempre. Dal 1963 il regolamento generale della congregazione allarga la sfera di intervento non più solo agli italiani emigrati in difficoltà, ma anche a tutti i poveri, i bisognosi, i disperati. Ci sono forti gruppi di emigranti peruviani e boliviani che costituiscono il livello più basso della società e pertanto sono i più sfruttati, i più mal pagati, i più malvisti. A questo stato di cose padre Attilio non si sottrae e arriva al punto di avere seri problemi con gruppi armati di separatisti brasiliani, ma alla fine tutto si chiarisce. In Brasile si reca a far visita al Vescovo Rivato, suo parente, anche per confrontarsi ed attingere lumi e suggerimenti per meglio lavorare a favore della gente.

Durante i suoi periodici rientri in patria ritorna volentieri ai Rebeli, è bello vederlo passeggiare nei

vicini boschi della Laita, chiacchierare con gli amici e i parenti. Si mette a disposizione del parroco don Elio per le celebrazioni nella chiesa di Cattignano, non vuole mai parlare di sé, ma solo della sua gente povera e bisognosa, non chiede niente di personale, ma solo disponibilità ed apertura per gli altri. Nel 2005 celebra il 50°, anzi il 51° anniversario della prima santa messa, in una chiesa affollata e plaudente. É rimasto la stessa persona solare di un tempo, arguta, perspicace, sorniona, con un sorriso che è lo specchio dell’anima. Al successivo e ultimo rientro in Italia, però, accusa un senso di malessere e il fratello lo sottopone ad una accurata visita da parte del dott. Olmari, medico di base della famiglia Lovato e stimato e preparato professionista. Padre Attilio esce piangendo dall’ambulatorio e capisce che per lui il Signore sta pronunciando la parola fine.

Tuttavia non perde il caratteristico sorriso e l’ottimismo. In terra di missione ha già da due anni rinunciato agli incarichi e agli impegni di missionario, ritirandosi nella casa Sao Josè de Passo Fundo. Tornato nella grande nazione sud americana, si spegne il 14 marzo 2008, esattamente 15 giorni dopo la morte della cognata Venuta, moglie del fratello Luigi. Sono stati 54 anni di missione al servizio di Dio e degli altri. Prima di morire esprime il desiderio di essere ricordato anche nel cimitero di Cattignano e in questo viene prontamente esaudito da parte dei famigliari. La sua salma viene richiesta dagli abitanti di Corrado Alvès, una della tante parrocchie che lo hanno visto operare, segno tangibile di ringraziamento e di stima nel confronti del missionario padre Attilio Lovato, che qui ha costruito una grande chiesa e dove ha speso i suoi talenti evangelici a favore degli altri.

Gianni Sartori

Page 56: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

54

STAMPE COMMERCIALI (bolle, fatture, buste, biglietti da visita)PUBBLICITARIE (dépliants, volumi, giornali, manifesti, volantini)

Tel. 045/ 6550833 Fax. 045/ 6550221SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Viale del Lavoro, 90

e-mail: grafi [email protected]

SCATOLE ED ASTUCCI IN CARTONCINO TESO ED ACCOPPIATO

Via dell’ Industria, 1837035 SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)

Tel. 045 6550480 Fax 045 6550221 e-mail: [email protected]

Page 57: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

55

La ridente frazione di Cattignano, posta a Nord-Est del paese di San Giovanni Ilarione, ospita una contrada ancora incontaminata, abitata da gente seria e onesta, rude e lavoratrice. A fine 1800 costituiva il regno della famiglia Marchesini, un gruppo di fratelli con relative famiglie che da solo sembrava una tribù, persone attive, lavoratrici, che non hanno paura di oltrepassare il vicino confine con l’impero austriaco per commerciare. In questo gruppo il 12 dicembre 1898 sboccia un nuovo fiore, il piccolo Egidio, figlio di Luigi. Viene battezzato il giorno stesso della nascita, in casa, a motivo della sua gracilità. Cresce vispo, alla scuola della famiglia, della mamma in modo particolare, osserva l’ambiente circostante e si rende conto fin da subito del miracolo delle stagioni e della bontà di Dio che le ha create. Fin

PPPadreadreadre P P Pacificoacificoacifico M M Marchesiniarchesiniarchesini

Corriere di Cristo nel Sol levanteCorriere di Cristo nel Sol levanteCorriere di Cristo nel Sol levanteda piccolo dimostra una particolare devozione per la Madonna e così quando la campana annuncia l’Ave Maria, eccolo piegare le fragili ginocchia in segno di grande devozione ed amore. Il papà, nel frattempo, ha acquistato un podere in località Nogarotto, un’intera contrada, chiamato Capo, con annesso mulino e all’inizio vi si sposta giornalmente per i lavori necessari per potervi portare la famiglia. Il piccolo Egidio viene incaricato a portare la colazione ai lavoratori, ma, passando davanti alla chiesa di Cattignano, vi entra e si ferma sempre a pregare, salvo poi correre per recuperare il tempo. A 12 anni manifesta alla mamma il desiderio di andare in collegio dai frati a Chiampo. Capisce che il mondo non si ferma a Cattignano e si sente spinto e curioso a voler andare lontano, portare il vangelo di Cristo a chi non lo ha mai sentito nominare, sente prepotente la chiamata al sacerdozio. Il 12 maggio 1910 entra nel Collegio serafico di Chiampo, inizia a cimentarsi con i libri, impegnandosi nelle pratiche di pietà. Nel 1913, il giorno di Santa Lucia, inizia il noviziato a S. Francesco del Deserto e veste l’abito francescano, che onorerà per tutta la sua lunga esistenza. In quest’occasione cambia nome, sarà per tutti padre Pacifico. È un impegno a dominare il proprio carattere, estroverso e burlone, ironico e vivace. Alla promessa temporanea dei voti nel 1914, seguirà nel 1920 l’emissione dei voti perpetui. Ora è veramente un frate nel pieno senso della parola. Nel 1922 viene consacrato sacerdote e ritorna a San Giovanni a celebrare la S. Messa, proprio nella chiesa di Cattignano che lo ha visto, fanciullo, assorto davanti al tabernacolo. Completati gli studi l’anno successivo, chiede ai superiori di partire per le missioni, per la lontana Cina, tanto sognata. I superiori sono titubanti, padre Pacifico non ha una salute di ferro, ha schivato il servizio militare (e quindi anche la guerra) perché dichiarato “tisico”. Superata ogni titubanza, parte per questo immenso paese dal quale era appena giunta la notizia del martirio di P. Angelico Melotto, da Lonigo e già suo superiore a Chiampo. Parte il giorno di Natale del 1923, in nave, pronto a lavorare nella nuova vigna del Signore con grande entusiasmo e anche disposto a dare

Via Risorgimento, 103/B - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)Tel. 045 7465225 - Cell. 348 6963345

Elettrauto

Page 58: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

56

Via Abate Rivato, 8 - S. Giovanni Ilarione (VR)Tel. 045 7465067 - Cell. 329 4146695

VENDiTA - riPArAZiONiMACCHiNE AGriCOlE

PANDIAN

Via Monfalcone, 2 - S. Giovanni Il. (VR) - Tel. 045 7465027

•GIOCHIsIsal superenalotto - Winforlife

•RICaRICHetelefOnICHe nazionali - internazionali

•paGamentI bollette e Varie

•bIGlIettI lotterie nazionali

baRspORt di Gazzo Guglielmo

Centro Servizi

la propria vita per testimoniare Cristo. È in compagnia di Padre Epifanio Pegoraro, che sarà decapitato in Tibet dalle guardie di Mao.

La sua attività in terra di missione è lunga e varia, a volte sconvolgente. Sbarcato a Shanghai, attraverso la navigazione dei fiumi interni, giunge a destinazione, nella città di Hankow. Dopo le dure fatiche per imparare la lingua cinese ed assumerne la mentalità, viene destinato in varie comunità, vive in un villaggio “ …la sua casa era una capanna di legno e scriveva le sue prediche in ginocchio, per penitenza, per ottenere grazie e conversioni, perché il Signore operasse anche per mezzo delle sue povere parole”. Dopo aver fatto varie esperienze e padroneggiando la lingua cinese, nel pieno della giovinezza sacerdotale viene mandato a Petsuen,

ove era fiorente una comunità cristiana. Qui P. Pacifico è parroco per i cristiani , missionario per i non cristiani e insegnante nel locale seminario. Si dona senza misura, animato dall’entusiasmo senza stanchezza, fresco, gioioso, burlone, da buon veronese. I superiori nutrono grandissima stima nei suoi confronti.

Chiede in continuazione di poter operare in un lebbrosario, ma il suo desiderio per il momento rimane sulla carta. Rimandato in prima linea a predicare il vangelo, rischia la vita, cadendo nelle mani dei briganti, imbevuti di oppio e di comunismo. Viene derubato, malmenato, rischiando addirittura la fucilazione. Dopo 8 giorni viene liberato, dietro il pagamento di una taglia di 500 dollari e un orologio d’oro. L’esperienza fatta, le sofferenze patite, le crudeltà vedute non si cancelleranno

Page 59: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

57

Via IV Novembre, 41 - S. Giovanni Ilarione (VR) - Tel. 045 7465046

GIOLLY - RINO

A C C E S S O R I E S

J E A N S

più e il suo fisico ne porterà le conseguenze per sempre. Tornato “al lavoro” apre una ventina di scuole di catechismo, ove insegna un po’ di tutto. É instancabile e sempre in movimento, cammina, percorre anche 50 km a piedi in una giornata, vuole emulare San Paolo nei suoi viaggi. Si inizia a raccogliere i frutti dell’apostolato, la gente cinese è buona, semplice, disponibile, ma ecco un’altra tegola in arrivo, l’invasione della Cina da parte del Giappone e i Giapponesi non scherzano. Alla minima luce dopo il coprifuoco sono fucilate. Con gli ufficiali si convive, e questo gli tornerà molto utile in seguito. Fonda intanto l’opera della Santa Infanzia, con lo scopo di raccogliere e far raccogliere le numerose bambine neonate, rifiutate dai loro genitori. “…Più di una volta arrivava alla Santa Infanzia sudato, in bicicletta, con dietro un cestino con una o due bimbe abbandonate dai loro genitori pagani”. Tantissime gli devono la vita e la successiva educazione. Difende i deboli nei tribunali, tenta di scongiurare, con scarso successo, le inevitabili stragi durante la guerra civile cinese.

Nel 1952 viene cacciato dalla Cina dal regime comunista di Mao. Rientra allora in Italia dopo 29 anni di lontananza e rivede i luoghi della sua giovinezza. Che cambiamento! I genitori si sono trasferiti prima come abitazione a Brendola e poi …in cielo. Lo spirito di Padre Pacifico è sempre alto, ma il fisico ha bisogno di una seria revisione, di riposo e di alimentazione. Torna preceduto da un alone di leggenda, ma egli si schernisce, preferisce non parlare di sé, la sua umiltà è molto profonda. Allo zio Marsilio (Silo Marchi), che ha acquistato la proprietà di papà Luigi in Via Capo,

camminando un giorno verso la chiesa per i vespri alla specifica richiesta “…Senti, senti, se pol saere che grado che te ghè?”, intendendo quale posizione di prestigio occupasse all’interno della congregazione, risponde “Io sono un umile fraticello”.

Ripresosi nel fisico, riparte per la missione, questa volta per il Giappone, a 54 anni deve riprendere in mano i libri e studiarne la lingua, si sposta dal freddo Nord al caldo Sud, nell’impero del Sol levante.

Può finalmente coronare il suo antico sogno, lavorare in mezzo ai lebbrosi. A contatto con i fanciulli, con i sofferenti, con gli emarginati egli si carica, dà tutto se stesso, non risente della fatica e dell’età. Nel 1970 il console italiano a Pechino lo onora con la croce al merito della Repubblica per l’onore arrecato alla patria dall’infaticabile sua opera missionaria e caritaiva. I parenti dall’Italia insistono per un suo rientro ma, vista questa strada impraticabile, pensano di mandare in Giappone la nipote Silvia. L’8 agosto 1980 arriva però prima sorella morte a portarlo in paradiso, all’età di quasi 82 anni, dopo 29 anni di missione in Cina e 27 in Giappone. Aveva chiesto di essere sepolto nel cimitero dei lebbrosi, su una collina, circondato da grossi alberi del bosco, per stare sempre insieme con loro ed è stato accontentato.

Una delle tre campane della chiesetta di Nogarotto porta il suo nome. La sua fede, la sua dedizione agli altri, il suo operare in un mondo diverso per abitudini e mentalità ne hanno fatto un autentico corriere di Cristo ed una gloria per il nostro paese.

Gianni Sartori

Page 60: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

58

Via Arso, 14 - CHiAMPO (Vi)Tel. 0444 688068 - Fax 0444 688466

e-mail: [email protected]

Via Arso, 14/B - CHIAMPO (VI)

Cava Località Sprontai

SELVA DI PROGNO (VR)

Cell. 335 6622645

Lavorazione Tendaggi - Interni ed esterniTappezzeria in genere - Cornici e quadri

Via Roma, 36 - S. Giovanni Ilarione - VRTel. / Fax 045 6550347

Page 61: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

59

PPPadreadreadre G G Giovanniiovanniiovanni P P Panarottoanarottoanarotto

Un figlio di don Bosco in Mato GrossoUn figlio di don Bosco in Mato GrossoUn figlio di don Bosco in Mato Grossotra i lavori nei campi e la frequenza alla chiesa e solo a 15 anni manifesta il desiderio di farsi prete. Nessuno in casa lo prende sul serio, vista la scarsa dimestichezza che ha con i libri, compagni di viaggio solo fino alla terza elementare.

A 20 anni viene chiamato a servire la patria nell’esercito. È in questo periodo che matura il suo futuro, scopre la sua vocazione sacerdotale nelle file dei salesiani di don Bosco. Entra nella casa salesiana di Trento nell’ottobre 1929, a 21 anni suonati, riprende in mano i libri, preparandosi nel contempo ad entrare in noviziato. Le lettere di presentazione dei parroci ove aveva abitato, per l’ammissione al noviziato, sono chiare e univoche: “La domanda di entrare in noviziato di Giovanni Panarotto non mi sorprende affatto. Può tranquillamente accettarlo, Rev.mo padre. Non posso darle se non ottime notizie in tutto. Fu ottimo il suo comportamento al paese.”

Terminato il ginnasio nel 1933, entra in noviziato a Este (PD). La veste talare ricevuta dalle mani di don Pietro Ricaldone (che sarà in seguito Rettor Maggiore del salesiani) sarà l’abito ecclesiastico amato fino alla morte, segno di fedeltà alla Chiesa e di distacco dal mondo. La prima professione religiosa avviene nel 1934 e subito si appresta ad attraversare l’Atlantico, destinazione Brasile-regione Mato Grosso. È un territorio immenso, tutto da scoprire ed esplorare, con le tribù degli indios locali, alcune delle quali non hanno ancora incontrato l’uomo bianco.

È un banco di prova eccezionale per il nostro concittadino ed egli si cimenta con la tenacia del contadino veneto, sorretto dalla fiducia in Dio e non risparmiandosi mai. Dopo gli studi teologici, viene ordinato sacerdote il 1° dicembre 1943. Dalla famiglia in Italia giungono notizie allarmanti e disastrose. Ci sono la guerra, le privazioni, quasi la fame. Anche in Brasile, pur in assenza di guerra, Giovanni è sempre in prima linea. La sua casa è a Cuiabà, la capitale del Mato Grosso. Per 10 anni insegna matematica e geografia al liceo, ma il suo campo di azione è il servizio pastorale nelle cappelle di periferia e nella parrocchia. Egli si caratterizza per la semplicità e la praticità. In tutte le manifestazioni della vita guarda solo all’essenziale. Abituato alla durezza del lavoro dei campi, anima la sua giornata con la fede, che si traduce con la preghiera e il lavoro.

Nel campo dell’insegnamento è innovativo. Introduce

Pochissime persone, forse nessuna, possono dire di aver conosciuto o sentito parlare di don Giovanni Panarotto, vuoi per la lontananza nel tempo, vuoi perché la sua famiglia si è trasferita, intorno al 1925, a Ponte di Barbarano (VI).

Nasce a San Giovanni Ilarione, in contra’ Frozzoli, il 1° luglio 1908 da genitori contadini che alla laboriosità e alla tenacia uniscono una fede genuina e inconcussa. La sua famiglia è soprannominata “El Vale” ed anche adesso, nonostante la casa e la proprietà siano state acquistate dalla famiglia Mainente, il piccolo ponte sotto i Frozzoli è chiamato “ponte del Vale”.

Il giorno successivo viene portato al fonte battesimale nella chiesa di Castello ed entra a far parte della famiglia di Dio. Cresce in una famiglia di otto fra fratelli e sorelle e fin da piccolo è un ragazzino con la testa sul collo: non fantastica, non chiede nulla, e in occasione della Cresima esprime il desiderio di avere un crocifisso.

Vive la vita di tutti i giovani del suo tempo, divisa

Via Forzietto, 2 - Colognola ai Colli (VR)Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - E-mail: [email protected] - [email protected]

Via Forzietto, 2 - Colognola ai Colli (VR)

PARTECIPAZIONI PER QUALSIASI EVENTOSTAMPA DI LIFEBOOK · CALENDARI PERSONALIZZATI

TESI DI LAUREA

Page 62: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

60Viale dell’industria, 21 - SAN GiOVANNi ilAriONE (Vr)

Tel. 045 7465335 - Fax 045 7465190

e-mail: [email protected]

• Segheria

• Commercio

• Evaporazione

• Essicazione

San Giovanni Ilarione (VR) - E-mail: [email protected]

Tel. 335.1219387/8 -335.1219394

Page 63: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

61

Energy Studio

Dance, Musical and Fitness

10°Anno

Danza Classica metodo R.A.D. MusicalModern DanceHip HopFunk e Jazz DanceLatino AmericanoBallo Anni ‘70/’80

Pilates Aerobica

YogaGinnastica dolce

StepPsicomotricitàTone & stretchInizio Corsi Giovedi 4 Ottobre 2012

Energy Studio, Via Degli Alpini 7/9 - 37035 San Giovanni Ilarione (Vr) - tel. 347.2542848 per avere informazioni sugli orari e modalità di iscrizione mandare una mail a [email protected]

nuovi testi e prove diversificate nella scuola, per stimolare sempre più gli allievi, anche per rendere sempre più difficile l’abitudine di “copiare”, responsabilizza gli studenti, fa loro intendere che si stanno preparando alla vita. Tuttavia la severità forzata nella scuola lascia subito spazio alla comprensione e all’amicizia fuori aula, evidenziando il suo amore per i giovani. È un professore delicato e responsabile. Come pastore di anime è inflessibile con se stesso. Non si concede tregua o riposo. La sua azione pastorale è essenzialmente missionaria. Avvicina gruppi e piccole popolazioni, cercando di formare comunità di vita cristiana; battesimi, prime comunioni, matrimoni preparati o aggiustati, ascolto delle confessioni, visite agli ammalati sono le attività che porta avanti fino al termine dei suoi giorni. Percorre le strade della grande periferia di Cuiabà e delle zone rurali prima in moto, fin tanto che la prudenza glielo permette, poi a piedi, a cercare la gente più umile, la più bisognosa, la più disperata. Forte assertore della recita del S.Rosario, cammina per le strade con la corona in mano, prega e fa

pregare per la giustizia, per l’uguaglianza, per i diritti di tutti. Non ha mai chiesto niente per sé, solo per gli altri, Non ha fatto “carriera” all’interno della congregazione salesiana, è rimasto un “soldato semplice”, ma sempre in prima linea, ha dato tutto se stesso per la gloria di Dio e il bene dei fratelli.

Il 10 novembre 1986, mentre si reca a celebrare la S. Messa alle sei del mattino nell’asilo distante 500 metri dalla casa, viene violentemente investito da una macchina che non ha rispettato la segnaletica. Ricoverato in ospedale, viene curato con amore da un medico suo ex allievo, ma Iddio ha già spedito la sua chiamata e il giorno 13 novembre 1986 ritorna alla casa del Padre.

È passato facendo e seminando il bene. Nella tasca della sua veste, tinta di sangue nel triste incidente, oltre alla corona del rosario, viene rinvenuta la teca con l’Eucaristia, che portava, come al solito, da alcuni ammalati o anziani, che visitava ogni giorno nelle sue camminate apostoliche.

Gianni Sartori

reggimento di Fanteria, dove rimase dal 1918 al 1921.Ripresi finalmente gli studi di teologia, ricevette

la consacrazione sacerdotale il 12 luglio 1925 e venne destinato come cappellano presso l’importante par-rocchia di San Clemente di Valdagno, avendo modo di segnalarsi particolarmente nella pastorale della gioventù.

Dopo un decennio di servizio a Valdagno, nel 1935 gli fu assegnato il delicato compito di cappellano militare della Regia Aeronautica Militare nell’Africa Orientale Italiana, che lo proiettò ad Assab, in Eritrea, per assistere i soldati italiani impegnati sul fronte della Guerra in Etiopia, fortemente voluta dal regime fascista.

Tornato in patria nel 1937 assunse per due anni l’incarico di cappellano a Vicenza, nella popolosa parrocchia cittadina di Araceli, sotto la guida del parroco mons. Giuseppe Zaffonato, futuro arcivescovo di Udine, per poi approdare a Nove di Bassano.

Nel libro cronistorico che egli redasse negli anni del suo apostolato a Nove spiccano le numerose, spesso

DDDononon L L Luigiuigiuigi P P Panarottoanarottoanarotto

Il parroco partigianoIl parroco partigianoIl parroco partigianoIl 2 febbraio 1939 faceva il suo ingresso nella

parrocchia di Nove di Bassano un prete destinato a lasciare un segno indelebile fra la gente del posto, soprattutto nel periodo drammatico della seconda guerra mondiale. Godendo di un antico privilegio concessole dalla Repubblica di Venezia, la comunità di Nove poteva eleggere democraticamente il nuovo parroco, affidando ai capifamiglia la scelta: con 398 voti su 431 don Luigi venne nominato capo della comunità religiosa intitolata ai santi Pietro e Paolo. L’ingresso avvenne in pompa magna, su un landau, una elegante carrozza trainata da una pariglia di cavalli neri.

Il novello parroco era nato a Castello di San Giovanni Ilarione, in contrada Costo, il 19 giugno 1900, e dopo le scuole elementari nel paese natale aveva intrapreso la via del seminario per rispondere alla sua vocazione: purtroppo l’arrivo del primo conflitto mondiale lo costrinse, al compimento dei 18 anni, ad interrompere gli studi per doversi arruolare come soldato nell’11°

Page 64: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

62Via Villa Bolca, 75 - VESTENANOVA (VR) - Tel. 045 6560013 - Fax 045 6563063

Off. Autorizzata

PRESA STEFANOcentro revisioni

Fabio

impianti elettrici&

automazioni industrialiimpianti condizionamento

Via fusa di Cattignano, 2 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)Tel./fax 045 6550119 - Cell 320 2465286 - e-mail: [email protected]

Ravviva le tue seratecon...

“MISTER FRANCO”Ballo Liscio

Balli Latino AmericaniAnni 60/70/80/90

Piano Bar e Karaoke

Tel. +39 3493420155Fax +39 0458439333

[email protected]

Viale dell’Industria, 10S. GIOVANNI ILARIONE (VR)

Tel. 045 7465230Fax 045 6559312

e-mail: [email protected]

MATERIALI PER EDILIZIA - CERAMICHE - PARQUET - STUFE - CAMINETTI - GRANITI

Beschin vittoRioLavorazione marmo

Page 65: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

63Don Luigi Panarotto davanti alla canonica di Nove con gli anziani genitori Ernesto e Teresa Micheletti, le zie Elena (a sinistra) e Clotilde (a destra, maestra) e i cugini Teresa (futura maestra) e Antonino.

originali, iniziative che testimoniano un carattere intraprendente e creativo: i calendari parrocchiali, i cicli di conferenze rivolte ai giovani e agli adulti, le predicazioni straordinarie in occasione di determinate

festività, l’invito a mobilitarsi per accogliere il passaggio della Madonna Pellegrina o l’arrivo del vescovo in visita pastorale.

Fra le opere più rilevanti vanno ricordati gli interventi di abbellimento della chiesa, l’acquisto del nuovo organo e soprattutto la costruzione della Casa per la gioventù, un complesso edilizio di ben 29 vani, con tre ampie sale; oggetto di particolare cura fu anche la cappella del Cuore Immacolato di Maria.

Sul piano sociale vanno ricordate la sensibilità rivolta verso il mondo del lavoro, dimostrata attraverso il sostegno all’attività artigianale e industriale nel settore della ceramica, e l’assunzione della presidenza della Scuola per la formazione tecnica e artistica dei giovani. Fra le pagine diaristiche si fa interprete delle preoccupazioni della sua gente per le devastazioni provocate negli anni ’40 da calamità naturali o da interventi bellici: è vicino alle famiglie che non vedono più ritornare i propri figli dal fronte e a coloro che rimangono vittime di rastrellamenti e di rappresaglie.

Il culmine della sua testimonianza di fedele pastore, a servizio dei fedeli che gli sono stati affidati, viene però raggiunto sul finire della seconda guerra mondiale, allorché il 1° marzo 1945 ha inizio il suo personale calvario, che lo porterà a trascorrere due mesi nelle famigerate prigioni padovane, dove viene più volte torurato e seviziato da fascisti e nazisti. Riguardo a quel periodo tormentato e drammatico don Luigi non spenderà mai alcuna parola di rimprovero o di commento, lasciando a Dio il giudizio sui propri aguzzini. Per quanto seppe testimoniare in frangenti così difficili per l’Italia, nell’immediato dopoguerra gli venne

Page 66: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

64

Il festoso ingresso di don Luigi Panarotto nella sua nuova parrocchia di Nove di Bassano.

assegnato il “Brevetto Alexander” e venne riconosciuto come ferito di guerra.

I segni profondi rimasti nella carne e nello spirito del coraggioso sacerdote incisero non poco sull’attività pastorale dei successivi 10 anni, pur pieni di iniziative, trascorsi nella sua parrocchia di Nove, dove il fisico del religioso così lungamente provato cedette per un improvviso attacco cardiaco il 20 ottobre 1955, ad appena 55 anni di età, fra il compianto unanime della sua gente.

Il 25 novembre 2005 la comunità di Nove, nel ricordare i 50 anni della sua morte, dedicò a don Luigi Panarotto un convegno, dal quale emersero nuovi particolari, soprattutto in relazione alla cattura e al periodo di prigionia. Dal lungo intervento che i relatori dedicarono alla figura dell’eroico pastore, accusato di aver dato asilo ad alcuni capi partigiani, stralciamo alcuni brani significativi, sufficienti a rendere ragione di quanto avvenuto in quei terribili momenti.

“1 marzo 1945. Data memorabile per il paese ed in

particolare per il suo parroco, don Luigi Panarotto…Il Parroco, quale padre spirituale dei suoi parrocchiani e degli altri, accoglie nella sua casa alcuni di quei poveri sbandati, perseguitati dalla rabbia nazista, e gli aguzzini delle “Repubblica di Salò” prendono motivo per arrestarlo […] Una pattuglia della milizia fascista X MAS, comandata dal tristemente famoso tenente Umberto Bartozzi […] apposta la canonica di Nove alle 1.30 e, dopo averla piantonata da ogni parte, domanda del Parroco […]. Cominciano subito le indagini nella casa, frugano da ogni parte, rovesciano mobili e sedie, e corrono di sopra nelle stanze superiori.

Naturalmente il Parroco non c’è: domandano al Cappellano dove si trova. (Questo) ancora assonnato, dice che non sa, e allora quegli sgherri […] si avventano su di lui. Lo ricoprono di bastonate, di pugni e di calci minacciandolo di morte se non parlerà. Il Cappellano non parla, lo bastonano ancora, lo insultano: nulla da fare. La stessa sorte toccò all’anziano ospite del parroco e convalescente da una grave malattia, padre Augusto Parinetto, scalabriniano, il quale, sconvolto da quella brutale vicenda, fuggì da Nove, a Cemena, presso Como, dove dopo un mese morì. […]

Finalmente in un angolo stimato da tutti come un rifugio sicuro […] trovarono il Parroco e il comandante Bressan. Entrambi vennero presi e, dopo un breve interrogatorio, portati a Thiene nella caserma della X MAS. […] Il 7 marzo seguente […] furono trasferiti a Padova, a villa Giusti, tristemente nota per le raffinate torture inflitte ai prigionieri politici dalla banda fascista di Mario Carità.

Don Luigi […] dovette subire, fino all’arrivo delle truppe alleate, il 29 aprile 1945, tutte le angherie dei suoi aguzzini. Egli, nel suo diario, ne parla in termini discreti, ma pure efficaci: “Furono due mesi di inaudite sofferenze: torture di ogni genere con i mezzi e i metodi della più raffinata e moderna barbarie; mancanza di aria e di respiro, isolamento, ammalato, sotto il continuo spavento dei bombardamenti nemici; sempre davanti a quelle belve umane avide di sangue e di morte […] E la condanna a morte era pure segnata – conclude don Luigi –: essere impiccato in piazza a Nove, davanti alla sua popolazione!”

Dario Bruni

Via A. Rivato, 29 - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Tel. 045 7465141

Page 67: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

65

LA NUOVA CARROZZERIACESARE PANAROTTO

• Riparazione e sostituzione cristalli • Raddrizzatura di Auto grandinate • Auto sostitutiva • Gestione sinistri

• Misurazione elettronica della scocca • Soccorso stradale 24 ore

V.le dell’Industria, 5/7 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Cell. 348 6948993Tel. / Fax 045 7465359 - www.lanuocar.it - [email protected]

LESSINIA LEGNAMI sncdi Camponogara Agostino & C.

37030 VESTENANOVA (Verona)Via Camponogara, 28Tel. 045.6565044 - Fax 045.6563056E-mail: [email protected]

Padre Danilo PanatoPadre Danilo PanatoPadre Danilo PanatoPrimo stimmatino italiano nelle IndiePrimo stimmatino italiano nelle IndiePrimo stimmatino italiano nelle Indie

nello stesso anno.La missione nelle Filippine continua, si raccolgono

i frutti del lavoro svolto: poco tempo dopo, vengono nominati i primi tre giovani novizi. E la vita di Padre Danilo prosegue serenamente, tra il popolo filippino e la famiglia, che, verso l’estate, torna sempre a trovare per passare un po’ di tempo insieme e per portare anche qualche bel regalo. Ad ogni sua visita, porta con sé l’inseparabile macchina fotografica con la quale si diverte a fotografare i nipotini e le bellezze della natura.

P. Danilo rientra in Italia, e torna in terra di missione nel 2002 per dare inizio alla realtà stimmatina in India. Il 9 luglio 2002 insieme a Padre Paul Koovannil (stimmatino indiano), parte per raggiungere il Kerala, che è lo stato meridionale dell’India. Qui insieme danno inizio a una comunità formativa, molto attenta alla vita pastorale della parrocchia e della diocesi in cui si trova. Inizialmente, lo stile intrapreso è basato sull’ascolto, che permetterà a questa nuova realtà di integrarsi al meglio. Durante la permanenza nel Kerala P. Danilo scrive una testimonianza, leggibile ancora oggi, in cui egli racconta la festa di Onam, che in India viene svolta più o meno a metà agosto. In questa occasione i bambini indiani non vanno a scuola, i commercianti fanno sconti da capogiro su tutta la merce e i gruppi parrocchiali fanno a gara a chi crea la più bella composizione floreale sui pavimenti delle chiese.

L’avventura in Oriente volge al termine; P. Danilo viene mandato a svolgere servizio presso la casa Ss. Sposi Stimmatini di Palombaio ( Bari ). Intanto il 9 luglio 2006 (quattro anni esatti dopo la sua partenza per l’India) l’ intera comunità di San Giovanni Ilarione lo festeggia per onorare 35 anni di vita pastorale. Ma la vita riserva, oltre a bellissimi e indimenticabili momenti anche improvvise dolorose sorprese. Infatti, agli inizi della primavera del 2007, mentre si trova a Bari per proseguire la sua vita ecclesiastica, una seria malattia bussa alla sua porta. Da qui inizia il suo lungo e travagliato calvario. Lui, così schivo e riservato, non sopportava l’ idea di vivere “osservato” tra ricoveri ospedalieri e visite mediche.

In questo periodo di dura prova fisica e morale a confortarlo ed assisterlo, oltre ai familiari, ci sono anche i padri stimmatini, suoi compagni in quel di Palombaio, soprattutto P. Fulvio Procino, padre superiore, il quale lo segue in maniera attenta ed amorevole, tenendo sempre la famiglia informata sulle sue condizioni fisiche. A fine

La parabola della vita di Padre Danilo Panato inizia a San Giovanni Ilarione il 30 giugno 1944 in corte Panato.

Figlio di Bernardo e Margherita Mar-chesini è ultimo di sei figli.

Prima di lui na-scono Lino, Pierina, Teresina, Isetta e Lorenzo. Fin da bambino P. Danilo mostra un buon carattere, tranquillo, umile e, nello stes-

so tempo molto riservato. Ma la sua infanzia non si presenta certo facile. Ad appena undici anni arriva la morte improvvisa del papà Bernardo con tutti i problemi e le preoccupazioni che ne derivano in seguito. Il piccolo Danilo, successivamente sente che la sua strada sarà quella che lo porterà ad essere servo di Dio.

Entra giovanissimo nel Seminario della Congregazio-ne delle Sacre Stimmate, dove si fa apprezzare e voler bene grazie al suo modo di fare e porsi in maniera sempre determinata e disponibile. Il 4 luglio 1971 viene ordinato sacerdote presso la chiesa di Santa Caterina in Villa alla presenza del “suo” adorato parroco don Antonio Antoniol e la sua vita sacerdotale si svolgerà prevalentemente nelle parrocchie della sede stimmatina di Santa Maria della Speranza.

P. Danilo gira l’Italia. Svolge sacerdozio da Catania a Poggiomarino, da Bari a Montegiordano, ma la sua più grande passione sono le missioni. Infatti, corre l’anno 1984 quando lui e altri Padri missionari raggiungono le Filippine. Qui nel giro di pochi anni Padre Danilo e i suoi compagni aprono il primo centro vocazionale e, in un appartamento preso in affitto, istituiscono quello che un domani diventerà il Seminario, ospitando una quindicina di giovani che andavano dalla prima liceo al Seminario. Nel frattempo, viene chiamato dall’Italia per star vicino alla famiglia. Infatti nel 1985 si ammala il fratello Lorenzo: una grave malattia se lo porterà via

so tempo molto riservato. Ma la sua infanzia non si

Page 68: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

66

Padre Danilo Panato festeggia in India il 32ª anniversario di sacerdozio

estate del 2008 l’ultima visita alla famiglia. Il suo morale viene allietato grazie alla presenza della famiglia stessa ma anche da quella dei suoi adoratissimi pronipoti. Rientrato dopo un mese a Palombaio, la salute peggiora di giorno in giorno. Il 19 febbraio 2009 alle ore 19 e 59 alla presenza del vescovo mons. Bregantini gli viene somministrata l’unzione degli infermi e da quel momento P. Danilo non è più in grado di alzarsi.

Nonostante ciò rimane sempre lucido e consapevole di quello che sta vivendo. Ormai si attende solo che il buon Dio lo accolga con sé e P. Danilo si spegne il 9 marzo 2009 sempre alle ore 19 e 59. Il giorno dopo la morte, dalla “sua” lontana India arriva una lettera scritta da un missionario che ben conosceva P. Danilo. Scrive che egli nelle Filippine è ricordato come il confessore, perché a tutti pronunciava una delle più belle frasi del Vangelo: “Non avere paura! Dio ti ama.” In India lo ricordano come uomo di Dio, devoto e saggio.

È sepolto attualmente presso il cimitero di San Giovanni Ilarione e presso i padri stimmatini di Palombaio è stato realizzato un libro per ricordare la figura di P. Danilo.

EmanuElE Sartori

LA NUOVA CARROZZERIACESARE PANAROTTO

• Riparazione e sostituzione cristalli • Raddrizzatura di Auto grandinate • Auto sostitutiva • Gestione sinistri

• Misurazione elettronica della scocca • Soccorso stradale 24 ore

V.le dell’Industria, 5/7 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Cell. 348 6948993Tel. / Fax 045 7465359 - www.lanuocar.it - [email protected]

LESSINIA LEGNAMI sncdi Camponogara Agostino & C.

37030 VESTENANOVA (Verona)Via Camponogara, 28Tel. 045.6565044 - Fax 045.6563056E-mail: [email protected]

F.LLI CAMPONOGARA

SSSeverinoeverinoeverino rrrigodanzoigodanzoigodanzo

Una giovane vita donata alla missioneUna giovane vita donata alla missioneUna giovane vita donata alla missionegiovani a quell’età.

Nel 1938, all’età di ventitré anni, lasciò la casa e gli affetti che aveva per entrare definitivamente fra i Salesiani e compiere così la sua missione cristiana in Cina.

Dopo un viaggio per mare di ben quarantacinque giorni, trascorrendo numerose notti in balìa di tempeste e venti burrascosi, finalmente toccò le terre orientali per iniziare la sua avventura missionaria nella comunità cinese. Finiti gli studi filosofici nello studentato di Hong Kong, insegnò come tirocinante per qualche periodo in un collegio e il suo zelo per la gioventù, che numerosissima accorreva in quei tempi di guerra, ingrandì la sua fama di uomo buono, gentile e disponibile. Aiutò i più bisognosi e cercò di promuovere uno stile di vita più sano a favore

Nato a Castello di San Giovanni Ilarione il 28 agosto 1915 in contrada Mella, figlio di Giovanni (Giobatta) e di Rosina Pozza, Severino Rigodanzo trascorse la giovinezza come tanti suoi coetanei, compiendo i primi studi in paese e poi a Torino presso i Salesiani di Don Bosco, sostenuto dal-l’attenzione dei suoi

cari e dalle tante amicizie che solitamente coinvolgono i

Page 69: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

67

I nostri servizi• Elettrauto • Gommista • Gomme per trattori

• Convergenza elettronica • Riparazione auto di qualunque marca • Ammortizzatori • Marmitte • Assetti sportivi

• Precollaudo per revisione • Servizio rapido • Ricariche clima • Autodiagnosi elettronica

Via Alpone, 13 - 37030 MONTECCHIA DI CROSARA (VR) - Tel. 045 6540389

AUTOFFICINA • GOMMISTA • ELETTRAUTO

AuTOffICINA

di Michele Maiolodi Michele Maiolo

di molti ragazzi di strada che spesso si perdevano nel labirinto della corruzione e della criminalità. Il grande ideale per cui egli offrì a Dio la sua giovane vita furono le vocazioni cinesi: si racconta che la sera stessa, al tornare dal suo funerale, alcuni giovinetti vennero spontaneamente a dire che desi-deravano studiare per essere un giorno sacerdoti.

T r a s f e r i t o s i successivamente nell’istituto sale-siano della città di Macau, proseguì la sua opera di missionario, nella

speranza di diventare un giorno sacerdote e preparare al-tri sacerdoti. Nonostante i nu-merosi impegni riuscì sempre a tenersi in contatto per corrispondenza

postale con la famiglia e soprattutto con la madre Rosina. Fortunatamente a noi rimangono alcune di queste lettere, preziose testimonianze di una giovane vita dedicata a Dio con gioia e devozione. Scriveva, ad esempio, nell’ottobre del 1938 in una lettera di incoraggiamento alla madre in seguito alla notizia della morte del padre occorsa poco dopo la sua partenza per la Cina, queste significative parole che ben rappresentano il suo carattere e il suo attaccamento alla famiglia: “Amatissima mamma, col cuore angosciato e con le lacrime agli occhi rispondo alla lettera del caro fratello Giuseppe, che mi annunziava la dipartita di colui che formava l’oggetto più caro dopo Dio. È veramente doloroso il sapere che l’amatissimo Babbo sia scomparso da questa terra nell’età in cui avrebbe dovuto raccogliere le dolci consolazioni d’una vita laboriosa e provata da mille contrarietà, ma è oltremodo consolante il sapere che abbiamo acquistato in cielo un forte intercessore presso Dio… coraggio, mamma amatissima, in Cielo ci ritroveremo tutti uniti ed allora potremo ricompensare quello che sulla terra sembrò mancare”.

Avrebbe dovuto incominciare gli studi di Teologia ma all’età di vent’otto anni fu colpito dalla malattia e per la scarsità di medicine che in quei tempi di guerra interessava tutto il popolo cinese, morì il 29 settembre del 1943 e fu sepolto in un cimitero cristiano di Macau. In un biglietto scritto da lui stesso alcuni giorni prima di morire e consegnato al direttore dell’Istituto Salesiano di Macau, descriveva le sue ultime volontà: “Dopo morto desidero che non si sprechi molto; una veste tra le più

Severino Rigodanzo ancora giovane, in abiti religiosi

Page 70: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

68

Azienda Agricola

ROSSETTO DIEGO

Produzione e vendita diretta MARRONI

Quando el laoro dei mè bis noni l’è diventà anca el mè laoro... gò sentio tutta la passion che la tera pol dar...

cusì la tradision del Maron de San Giovani Ilarioncontinua ad esar coltivà con tanto amor e devosion

Via Lore, 23

37035 SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)

Cell. 3480341387

vecchie, una cotta fra le più usate ed un crocefisso sul petto o fra le mani. Desidererei avere la Messa, presente il mio cadavere, possibilmente cantata e con comunioni. Dopo la messa desidererei che il mio cadavere rimanesse in chiesa ed i giovani, specie i più piccoli, passassero a pregare pel riposo dell’anima mia. La mia tomba sia semplice e se è possibile una piccola colonna spezzata o una croce di pietra… se si può si scriva o si scolpisca in cinese: «Si offerse vittima per le Vocazioni Cinesi»”.

La famiglia addolorata lo pianse da lontano ma nel 2005 alcuni familiari si sono recati in Cina e sono riusciti a rintracciare il cimitero e a fare visita alla tomba dove

riposa il Chierico Severino. Come ricordo della terra che tanto amava gli sono stati portati alcuni ramoscelli di ciliegio e dei fiori appassiti raccolti, prima di partire, nei campi “della Risara” di suo fratello Adelino Rigodanzo, che sempre ci raccontava di quanto fosse stato difficile per Severino separarsi dai luoghi natali.

Per onorare la sua memoria a Castello gli è stata dedicata una via del centro e il ricordo che ci rimane di lui è quello di un uomo di fede, di carità e di grande coraggio che, nonostante la lontananza, rimase legato con il cuore alla terra della sua giovinezza.

anita CaSarotto

La famiglia di Lovatin Massimo e Bacco Maria Elena

Page 71: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

69

Via G. Verdi, 4 - S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Tel. 045 7465237 - Cell. 339 1449772

Impianti elettricicivili - industrialitutto per l’illuminazione

(esposizione permanente in Via G. Verdi, 4)

Burato Giacomo

DDDononon M M Marioarioario S S Salgaroalgaroalgaro

La gioiosa povertà come vocazioneLa gioiosa povertà come vocazioneLa gioiosa povertà come vocazioneNato nella con-

trada Scandolaro, ap-pena sopra Castello, il 5 settembre 1922, don Mario Salgaro fu fin dalla nascita a stretto contatto con le difficoltà del vivere quotidiano: ultimo di otto fratelli, crebbe all’interno di una famiglia numerosa, come spesso accadeva in quei tempi, spe-rimentando lo spi-rito di fratellanza e di aiuto reciproco che caratterizzava le famiglie negli anni difficili del

primo dopoguerra e che diventò poi uno dei tratti più significativi della sua vita sacerdotale.

Dopo aver frequentato le elementari nella scuola del paese, si accostò alla scelta religiosa grazie anche all’attenzione dell’allora parroco don Giuseppe Dal Molin, noto a tutti per la sua bontà e la costante cura rivolta verso i propri fedeli: fu don Giuseppe a cogliere i primi segnali della vocazione dell’ancor giovane Mario e ad indirizzarlo verso Don Orione che proprio in quegli anni rafforzava la sua congregazione con la fondazione di

nuovi collegi e di istituti assistenziali in Italia e all’estero.Don Mario ebbe modo di conoscere personalmente

il fondatore, che il papa Giovanni Paolo II canonizzerà come santo molti anni dopo, nel 2004.

Accolto il 10 ottobre 1935 al collegio orionino di San Bernardino di Cortona, nei sei anni successivi proseguì i suoi studi nelle altre sedi della congregazione: a Genova, Milano, Montebello e Buccinigo.

Nell’agosto del 1942, dopo aver completato il noviziato, fece la prima professione e iniziò suc-cessivamente gli studi di filosofia a Villa Moffa di Bra (Cuneo), proseguendo con il tirocinio pratico a Tortona, presso la Casa Madre: erano gli anni in cui infuriava la seconda guerra mondiale, che lui trascorse, dal 1943 al 1945, come segretario e telefonista del direttore.

La salute cagionevole lo costrinse poi a trascorrere un anno a Genova Castagna, dove si fermò anche nel biennio successivo per assistere i giovani convalescenti e bisognosi di cure.

Completato il liceo, si trasferì a Genova per affrontare il corso di Teologia presso i Padri della Missione, dal 1950 al 1954 e sempre a Genova emise i voti perpetui l’11 ottobre 1948.

Divenuto diacono nel 1953, giunse all’ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1954 nel Santuario della Guardia di Tortona.

La disponibilità ad servizio senza riserve e il naturale spirito di adattamento lo portarono nei decenni successivi

Un giovane don Mario Salgaro in veste talare

Page 72: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

70

SAN GIOVANNI ILARIONE (VR) - Via Ca’ Rosse, 1 - Cell. 347 1807735

Lavastir s.n.c.di Maporti D. & Gambaretto

Lavaggio accurato di tutti i tipi di indumenti

Pulitura di pelli - pellicce - tendaggi

ad immergersi in diverse realtà locali, dimostrando una chiara predisposizione soprattutto per la pastorale giovanile: dal Convitto San Romodo (anni ’54-’56) di Sanremo e da Genova Camaldoli tra i “Beniamini” (dal ’56 al ’60), passò a Bogliasco dove lavorò fra i ragazzi con handicap e lavoro protetto in due periodi (dal ’60 al ’71 e dal ’74 al 1981), con la parentesi altrettanto impegnativa di Cagli (Pesaro Urbino) fra i giovani poveri (dal ’71 al ’74). Il quindicennio successivo, dal 1981 al ’94, fu vicario ed economo tra i giovani lavoratori della casa di Genova Rivarolo e Boschetto, a stretto contatto con le difficoltà quotidiane tipiche della gioventù del

Don Mario con il fratello Rino

tempo, testimoniando nella condivisione del proprio tempo e dei propri beni, sull’esempio del fondatore, la fattiva partecipazione della Chiesa alle difficoltà dei più bisognosi.

Infaticabile nel lavoro pastorale, malgrado l’età non più giovanile nel 1994 accettò con entusiasmo il trasferimento a Firenze, presso la comunità parrocchiale di San Marco, dove fu vicario parrocchiale e incaricato di una casa di accoglienza fino al ’99, diventando poi collaboratore presso l’istituto S. Cuore di Fano in qualità di consigliere, nonché cappellano nel santuario di San Giovanni Bosco.

Le precarie condizioni di salute lo indussero nel 2006 a trasferirsi di nuovo a Genova, presso la comunità del Piccolo Cottolengo: pochi anni prima, il 23 giugno 2001, aveva voluto emettere il IV Voto di fedeltà al Papa dimostrando nell’umile disponibilità del servizio il suo forte attaccamento alla Chiesa e ai superiori.

A Genova Castagna sorella morte lo raggiunge il 14 marzo 2010, a 87 anni di età, dopo 67 anni di Professione religiosa e 55 di sacerdozio. Il suo corpo riposa nel cimitero di San Giovanni Ilarione, nel paese per il quale, anche nei lunghi anni del suo girovagare a servizio della Chiesa, nutrì costantemente grande affetto e dove tornava volentieri, mantenendo forti legami con la popolazione e soprattutto con i parenti.

Lo spirito gioviale e sempre pronto alla battuta che caratterizzò il suo modo di vivere, unito ad un atteggiamento umile e nello stesso tempo attento alle esigenze degli altri, permise a don Mario di raccogliere attorno a sé sempre grande simpatia ed affetto, portandolo in ogni momento a valorizzare il meglio delle persone con cui veniva in contatto: il piccolo servitore di don Orione, prediletto dallo stesso fondatore per l’affabilità del carattere e la genuina fedeltà al messaggio evangelico, ha saputo così incarnare nella sua lunga esistenza, spesso vissuta nell’ombra e lontano da ogni clamore, l’insegnamento appreso direttamente dal suo santo precettore.

Dario Bruni

Il gruppo Alpini di S. Giovanni ilarione augura a tutti i partecipanti della 77ª Sagra delle Castagne un cordiale benvenuto e ricorda i principali appuntamenti per l’anno 2013:• 6 gennaio: Buielo Alpino• 20 gennaio: festa del tesseramento• 11-12 maggio: Adunata Nazionale a Piacenza• 21 luglio: Gita sociale• 24-25 agosto: Week-end in montagna• 7 settembre: Cerimonia capitello di Soeio• Notte di Natale dopo la S. Messa Brulè davanti alle chiese

Page 73: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

71

PPPadriadriadri N N Nazarioazarioazario eee C C CeeeCCCiliailiailiaNNNiliaNiliailiailiaNiliaNiliaNiliailiailiaNilia ooo S S SoooPPPrararaNNNraNrararaNraNraNrararaNra aaa

Uniti nell’apostolato e nella morteUniti nell’apostolato e nella morteUniti nell’apostolato e nella morte

Padri Soprana Nazario e Ceciliano con la mamma Anna

Due frati, due sacerdoti, due fratelli usciti dalla famiglia Soprana di San Giovanni Ilarione, accomunati dalla stessa vocazione, nella stessa grande famiglia francescana, missionari in Italia, una missione forse diversa, ma non per questo meno importante e neces-saria.

Padre Nazario nasce l’11 gennaio 1917, mentre padre Ceciliano sorride alla vita quattro anni più tardi, il 21 aprile 1921. Seguono entrambi la chiamata al sacerdozio, nella congregazione francescana e sono ordinati presbiteri lo stesso giorno a Vittorio Veneto, nel 1942.

Padre Nazario nutre l’ardente desiderio di andare missionario all’estero, ma ne è impedito per motivi di

salute, causa una grave malattia che lo ha colpito da giovane. Persona di spessa cultura, fine conoscitore dei monumenti artistici, delle chiese e delle relative opere d’arte nelle città ove opera, si tiene informato ed aggiornato continuamente su tutto, nessuno riesce a trovarlo impreparato. Di una fede e di una pietà inconfondibile, balza alla ribalta per la sua facondia oratoria, per la sua chiarezza di idee, per la sua granitica volontà: è un predicatore insuperabile.

Non può andare in missione? Ecco che si può supplire

Page 74: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

72con la predicazione delle missioni. Animato da una fede incrollabile, non lascia spazio alle mezze misure, dal pulpito è un fustigatore dei costumi corrotti, delle innovazioni che portano la gente ad allontanarsi dai sani principi, è una persona che fa ammutolire anche le mosche quando predica in chiesa. Voce possente e tonante, non necessita di amplificatori o microfoni, il suo regno è il pulpito, dal quale non ha paura di lanciare gli strali contro la corruzione delle anime e il malcostume. Sembra di assistere alle prediche del frate domenicano Girolamo Savonarola a Firenze. Non sono tuttavia solo discorsi altisonanti, sono richiami veri a proseguire nella fede dei padri, sulla necessità di seguire gli insegnamenti evangelici, sull’abbandonarsi nella fiducia in Dio. Il suo spirito missionario lo trasforma nell’assistenza e nella missione agli emigranti in Francia, in Belgio, in Svizzera e anche in Italia, dal Piemonte alla Sicilia, spostandosi continuamente in treno, in automobile, in autostop, mai stanco di portare una parola di conforto e di speranza a chi ne ha la necessità.

Ha vissuto la sua vita di “frate errante”, missionario quindi, spostandosi di città in città, di parrocchia in parrocchia, predicando ed aiutando i più bisognosi nel corpo e nello spirito.

Si spegne nel convento di San Francesco a Vittorio Veneto il 21 maggio 1997, a 80 anni vissuti intensamente per la congregazione e per gli altri.

Padre Ceciliano, invece, è di indole molto diversa dal fratello. Professore di Lettere e Filosofia, dopo i primi anni di insegnamento si rende conto che la sua missione è in mezzo alla gente, la gente comune, in mezzo ai lavoratori, ai contadini, agli artigiani che vivono momenti di crisi e di tensioni sociali. Al pensiero iniziale di andare in missione pensa a quanto disse S. Filippo Neri a Roma al giovane missionario S. Francesco Saverio in procinto di partire per la Cina: “ ...vedi, se tu esci da questa casa e vai fuori porta San Giovanni, vedrai quanto bisogno di missionari c’è anche qui…”. Capisce allora che il mondo dei lavoratori è la sua missione. Oltre all’assistenza spirituale, dovere massimo di ogni sacerdote, eccolo impegnarsi nella difesa dei singoli lavoratori, nella difesa delle loro famiglie, nella sicurezza sul posto di lavoro, lottando sempre per la dignità umana e sociale di ognuno. La sua città di azione è Cittadella e le zone circostanti. È un frate moderno, benvoluto da tutti, in modo particolare dai giovani, per i quali egli mette in campo una miriade di iniziative atte a coinvolgerli, per farli crescere spiritualmente e socialmente, perché capisce che saranno proprio loro a guidare i destini della nazione.

A differenza del fratello Nazario, è molto più aperto, più comprensivo anche verso i nuovi costumi, perché vive in prima linea i problemi e le tensioni sociali. Il movimento di cambiamento passato allo storia come il ’68 non lo scandalizza più di tanto, capisce che sono assolutamente necessari alcuni scossoni nella società e anche nella Chiesa, ma indica pure chiaramente quali sono le devianze fuorvianti che il ’68 porta, assolutamente da evitare e da condannare. È il padre buono dei lavoratori e lascia un nitido ricordo nella gente in mezzo alla quale opera.

Si spegne nel 1997, all’età di 76 anni a Saccolongo di Padova, consumato dall’Alzheimer, esattamente 25 giorni dopo il fratello Nazario.

Nel 1992 avevano festeggiato insieme a San Giovanni Ilarione il 50° di ordinazione sacerdotale, edificando i concittadini con la loro presenza e la loro pietà, insieme sono volati in paradiso.

Due fratelli, due vocazioni, due campi d’azione diversi, ma un solo ed unico obiettivo: la gloria di Dio attraverso il servizio ai fratelli.

Gianni Sartori

di Danese Anna e C.

Via Roma - Montecchia di Crosara (VR) - Tel. 340 6448487

Pasticceria • Caffetteria • Cocktail Bar • Happy HourCoppe gelato • Locale climatizzato

Via Frozzoli - SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)Tel. 045 7465238 - Cell. 347 4226869 - 347 2537655

Lavorazione ferro e Lattoneria

di BELLARIA ALBINOe FABRIZIO SNCB.F.

IMPIANTI TERMOIDRAULICI

IDRO THERMdi Soprana Renato

Via degli Alpini, 25S. GIOVANNI ILARIONE (VR)

Tel. 045 7465799

I due fratelli francescani festeggiati dalla loro comunità par-rocchiale e dall’allora parroco don Antonio Antoniol

Page 75: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

73

PPPadreadreadre aaagostinogostinogostino V V Valentinialentinialentini

Una vita per gli altriUna vita per gli altriUna vita per gli altriBen si adatta il

detto antico che solo nella povertà e nella semplicità di cuore è possibile entrare in diretto contatto con il Signore e questo conferma che a Cattignano prima della IIª terribile guerra mondiale esisteva un feeling particolare con il Creatore. Mol-ti ragazzi infatti, cresciuti in famiglie ove la povertà materiale pendeva

dalla mappa del camino e a stento si riusciva a tacitare i morsi più duri della fame, famiglie tuttavia ricche di fede e di solidarietà, rispondono alla chiamata di Cristo e seguono il cammino per essi tracciato. Il Signore bussa anche alla porta di Alberto Valentini, via Centro di Cattignano. È una persona stimata, impegnata nel sociale, ricopre la carica di consigliere comunale, si batte con successo per l’erezione del locale cimitero, è persona di riferimento della piccola comunità. Ben 8 figli cinguettano nella sua casa,1 femmina e 7 maschi, e fra questi ultimi due seguono la strada di Cristo attraverso la via indicata da San Francesco d’Assisi, Vittorio, nato nel 1929 e Agostino, nato nel 1933.

Agostino è un tipo tranquillo, riflessivo, sognatore, a differenza di Vittorio, un po’ più turbolento.

Dopo la scuola, negli assolati pomeriggi siede pensoso sul grande sasso posto a fianco della casa e sorride beato, fantasticando su un avvenire che ancora non conosce, ma che già immagina lontano.

Il vicino Collegio dei frati a Chiampo lo accoglie fra i suoi ragazzi, ove il fratello Vittorio già da due anni è presente, e qui riesce a dar sfogo a tutti i suoi sogni, si commuove alla lettura della vita del Santo fondatore e

ai racconti dei missionari francescani. Ha già deciso, sarà frate, un frate missionario. Dopo il canonico percorso negli studi, viene ordinato sacerdote a Motta di Livenza-TV nel 1956. Il suo pallino fisso è quello di donarsi e dedicarsi agli altri nella preghiera, ma soprattutto nell’apostolato pratico. Dopo i classici anni di rodaggio nelle varie realtà francescane sparse nel Veneto, aiutando pure le parrocchie esterne ove i sacerdoti cominciano già a scarseggiare, nel 1963 parte per il centroAmerica, destinazione El Salvador, ove i Francescani già da tempo sono presenti e fanno un gran bene. Per padre Agostino questa meta è un ottimo banco di prova. Il paese è montuoso e il mezzo di trasporto all’inizio è il cavallo, i villaggi sono molto lontani e non collegati tra di loro. Il contatto con i poveri, con un mondo non ancora stravolto dal cemento e quasi incontaminato offre al nostro missionario la possibilità di mettere alla prova la propria operosità e la propria iniziativa. Dopo un periodo trascorso come cappellano, per impratichirsi e padroneggiare la lingua spagnola, eccolo già nel 1964 parroco a Gotera. Si sente responsabile di una comunità e si impegna 24 ore al giorno per la sua crescita sia spirituale che materiale. Non trascura nessuno, niente sfugge alla sua attenzione, si cura del povero, dell’indifeso, del dubbioso, del disperato. Ha fin da allora il sentore, e non ne fa mistero con nessuno, di avere poco tempo a disposizione per realizzare le opere del Signore e per ciò è sempre di corsa, con ansia frenetica, divorato dallo zelo per il suo gregge. Organizza la sua prima missione parrocchiale, con la partecipazione di ben trentaquattro sacerdoti predicatori, si rende conto che la gente ha bisogno di stimoli, ha necessità di vedere qualcuno con le idee chiare che faccia da guida, che viva in prima persona gli insegnamenti che comunica. Per questo padre Agostino Valentini è l’immagine vivente del buon pastore, è quello che non si siede a tavola se sa che altri non ha nulla nel piatto, è quello che non va a dormire se sa che qualcuno è nel dubbio o nell’angoscia, è quello che si fa carico dei problemi degli altri. A tutti e a ciascuno in particolare è solito ripetere: “Non ti preoccupare, abbi fiducia, Qualcun altro ti sta accanto e ti sta aiutando. Abbi fiducia in Lui”. E lo dice con quel

detto antico che solo nella povertà e nella semplicità di cuore è possibile entrare in diretto contatto con il Signore e questo conferma che a Cattignano prima della IIª terribile guerra mondiale esisteva un feeling particolare con il Creatore. Mol-ti ragazzi infatti, cresciuti in famiglie ove la povertà materiale pendeva

Via rivato P. Antonio, 31 - S. GiOVANNi ilAriONE (Vr)Tel. e Fax 045 6550199 - E-mail: [email protected]

Tagliandi con garanzia Auto ServiceDiagnosi computerizzata

Servizio Gomme · Preparazioni sportive

Page 76: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

74

parrocchiano che si sente male, viene fermato ad un posto di blocco e gli vogliono requisire l’orologio. Egli non si perde d’animo e li apostrofa, ricordando loro che in tal modo non seguono gli insegnamenti di Dio e prosegue senza paura, lasciandoli stupiti e contraddetti. Egli non parteggia per nessuna delle fazioni in lotta, egli combatte solo l’odio e la violenza, è il padre di tutti e non ha paura di mettere a repentaglio la sua vita per i suoi fratelli. Non si preoccupa eccessivamente per il domani, non accumula tesori in terra, è distaccato dalla ricchezza, che niente serve se fine a se stessa. Durante i suoi periodici rientri a casa dai fratelli, ha modo di far presente la diversità fra l’Italia e El Salvador: quanta ricchezza, quanta opulenza, ma quanto individualismo nella prima, a differenza della povertà, a volte della mancanza di futuro, ma quanta fratellanza e senso di comunità nella piccola nazione americana. Durante la guerra acquista, a bassissimo prezzo, una grande casa a Las Tunas, sulla costa dell’oceano, e la adibisce a luogo di ritiro spirituale per i giovani.

Durante uno di questi, decide di fare un bagno insieme ai giovani, per combattere il caldo e l’umidità. Un’improvvisa ondata alta 5 metri, provocata da un piccolo “tsumani locale”, come è stato confermato successivamente dall’istituto nazionale salvadoregno, lo trascina e lo getta contro la scogliera, sfracellandolo, insieme ad altri tre giovani. È il 3 luglio 1988, ha appena 57 anni. Quattro vite spente in un attimo. La corrente lo trascina via e il suo corpo viene ripescato, dopo due giorni, a 20 Km di distanza dal luogo dell’incidente. La stampa nazionale di El Salvador ne dà ampio risalto, esaltando le sue doti e le sue opere, tutti hanno perso un fratello, un consigliere, un amico. Aveva il sentore di morire giovane e così è stato.

A furor di popolo la popolazione vuole seppellirlo in chiesa, come un eroe, ma il vescovo si oppone ed allora trova degna dimora per l’ultimo riposo davanti alla stessa, sotto il porticato e anche adesso la sua tomba è sempre in ordine e meta di pellegrinaggio.

La comunità di Prova di San Bonifacio, ove risiedono i fratelli, intitola a lui il gruppo missionario fondato cinque mesi prima, a sostegno dei missionari locali sparsi nel mondo, vero cordone ombelicale fra la impegnata parrocchia e i suoi figli, chiamati a lavorare nei vari continenti e in tal maniera padre Agostino continua ad operare con il suo carisma e la sua fede.

Gianni Sartori

candore francescano che lascia di stucco chi è coinvolto nell’affannosa corsa quotidiana, nel vorticoso evolversi degli eventi, chi non sa fermarsi e guardare dentro se stesso.

Invitato a predicare in Colombia, avendo dimenticato tutti i documenti con il denaro sul taxi che dall’aeroporto lo aveva condotto a destinazione, non si scompone, sorridendo esclama a chi, preoccupato gli sta di fronte: “Tranquillo, vedrai che domani arriverà tutto quanto, bisogna aver fiducia”. E all’indomani, puntualmente arrivano i documenti, denaro compreso. È un geniale costruttore, desidera che anche il Signore abbia una casa dignitosa ove incontrare la gente nei giorni di festa e allora in mano sua tutte le pietre diventano angolari. Già alla sua prima esperienza come parroco restaura la chiesa e i gradini del battistero, dal 1965 al 1969 è parroco a La Palma, mette mano alla casa parrocchiale, rifacendola ex novo, edifica la sala parrocchiale, provvedendo nel contempo i nuovi banchi alla chiesa. Successivamente passa nella città di S. Miguel. È il suo momento migliore. Qui inizia la costruzione della nuova chiesa. Siamo in piena guerra civile, con tutte le incertezze e le incognite che ogni guerra porta, e a chi gli sconsiglia di intraprendere l’opera ripete: “Abbi fede, non ti abbattere, andiamo avanti nel nome della Provvidenza”. Dopo un anno la chiesa è una splendida realtà, abbellita da due statue in legno, opera degli artisti della Val Gardena, raffiguranti ad altezza naturale San Francesco e la Madonna.

È da solo a tirare il carretto, gli altri lo seguono e lo appoggiano senza contraddirlo, vedendo chiaramente che il Signore opera attraverso lui. A fianco della chiesa costruisce l’oratorio, che ospita la domenica circa 1.500 giovani, ed egli è infaticabile nel seguirli, nel cercare di stimolare in loro l’impegno a costruirsi un futuro dignitoso, a scoprire e seguire il proprio progetto nella vita. Non si dimentica dei bisogni materiali della gente, progetta e costruisce il consultorio medico con annessa farmacia, per la distribuzione delle medicine gratuite per gli indigenti, un costo simbolico per gli altri, per non correre il rischio di vederle non apprezzate. Costruisce stanze per i senza tetto. Padre Agostino è un geniale architetto e un formidabile lavoratore, sembra che quello che passa per le sue mani diventi tutto oro, ha la fortuna di vedere materializzate le idee che gli passano per la testa.

Durante la guerra civile la sua vita è in continuo pericolo. Cercando un giorno di portare aiuto ad un

Page 77: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

75

rEGOlAMENTO DEl “QUiZZiAMO iNSiEME”

1. II concorso a premi “Quizziamo insieme” è riservato alle scuole elementari e medie.2. Per partecipare basta rispondere a tutti i 13 quiz, facendo una crocetta sulla risposta esatta.3. Ogni concorrente può partecipare con una sola scheda.4. Fra tutti coloro che avranno risposto in modo esatto saranno estratti 30 premi, attinenti soprat-

tutto all’attività scolastica, offerti dal negozio Damini Elettrocasa.5. Le partecipazioni al concorso vanno indirizzate alla “Pro loco di San Giovanni ilarione” entro

il 14 novembre 2012 o consegnate a mano nei giorni della Sagra delle Castagne presso il ne-gozio Damini Elettrocasa.

6. La Pro loco avvertirà i vincitori con lettera il giorno di Santa lucia.7. Tutte le risposte esatte sono contenute nel presente libretto.

1. Con quale veicolo trainato da cavalli fece il suo ingresso a Nove come parroco don Luigi Panarotto? - calesse m - landau m - diligenza m 2. Per un certo periodo, Padre Ceciliano Soprana è professore di…..? - Lettere e Filosofia m - Scienze Matematiche m - Diritto m

3. In quale località della ex Jugoslavia (oggi Croazia) svolse il suo servizio pastorale Fratel Maurizio Bacco?

- Zagabria m - Pola m - Sarajevo m

4. Qual è il fondatore dell’Ordine di cui faceva parte don Mario Salgaro? - Don Calabria m - Don Bosco m - Don Orione m

5. Su quale fiume si trova Ponta de Pedras? - Rio delle Amazzoni m - Rio Negro m - Rio de la Plata m

ELETTRODOMESTICI CASALINGHI COMPUTER CLIMATIZZAZIONE LISTE NOZZE

SAN GIOVANNI ILARIONE VIA ROMA VERONA TEL. 045 6550559 [email protected]

Page 78: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

77ª SAGRA delle CASTAGNE11-15 ottobre 2012

76

6. Presso quale contrada è situato il “ponte del Vale”?- Frozzoli m- Governi m- Cambioli m

7. Quale onorificenza venne assegnata a don Luigi Panarotto dopo la guerra? - Croce di ferro m - Medaglia d’argento al valor civile m

- Brevetto Alexander m

8. In quale anno è nato Padre Attilio Lovato? - 1912 m- 1938 m- 1927 m

9. Il nome di battesimo di Padre Pacifico Marchesini è: - Egidio m

- Elpidio m - Ettore m

10. Quale automobile ricevette in regalo don Giovanni Allegri quando diventò parroco?- Una Fiat 127 m- Una Fiat 850 m - Una Fiat 1100 m

11. In quale stato degli U.S.A. morì Padre Agostino Lovatin? - Massachusetts m - Illinois m - Texas m

12. In quale città della Cina è stato sepolto Severino Rigodanzo? - Macau m- Shanghai m- Nanchino m

13. Accanto a quale papa celebrò la S. Messa Padre Valerio Gecchele? - Papa Giovanni Paolo I m- Papa Giovanni Paolo II m - Papa Paolo VI m

Pubblicità a cura del Consiglio della Pro loco. Articoli e interviste di Gianni Sartori, Dario Bruni, Ma-rio Gecchele, Anita Casarotto, Emanuele Sartori. Si ringraziano tutti coloro che, fornendo materiale e informazioni, hanno collaborato alla buona riuscita della presente pubblicazione, in particolare Agostino Bacco, Maurizio Bacco, Danilo lovatin, Silvia lovatin, luigi lovato, Bertilla e Pio Pan-arotto, Anna Pozza e Adelina rigodanzo, Claudio rosa (Arzignano), Pietro e Anna Salgaro, Umberto e Gianluigi Sartori, Natalino Soprana, Alfonso Valentini, Assunta Zandonà. Coordinamento generale di Dario Bruni.

Cognome..................................................................................Nome .................................................................................................

Classe................................................ Sezione ................................

Elementare m Castello mS. Giovanni Il.

Medie m

,

Page 79: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012
Page 80: Libretto 77^ Sagra delle Castagne - 11-15 ottobre 2012

Via Alpone, 73 · MONTECCHIA DI CROSARA (Verona) · 346 [email protected] · e-mail: [email protected] · [email protected]

Manola e Marcella

aspettano i futuri sposi

all’evento Sposi in cucina

domenica 28 ottobre

dalle ore 10.00 per una giornata interamen-

te dedicata alle nozze con

vari esperti non perdete

questo evento gratuito

i nostri servizi

• consulenza di interior design• dalla progettazione alla realizzazione• dell’arredamento

• liste nozze

• organizzazione eventi

• allestimenti

• arti domestiche

arredamentiPASI