Libertà, “capabilità” e psicologia delldellazione'azione · Conventions and Design. ... La...

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Università di Torino 19 12 2008 Psicologia Sociale e dello Sviluppo Psicologia Sociale e dello Sviluppo in una prospettiva applicativa Libertà, “capabilità” e psicologia dell'azione dell azione Professore Pierre Tap (UAL. Lisbonne)

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Università di Torino 19 12 2008Psicologia Sociale e dello SviluppoPsicologia Sociale e dello Sviluppo

in una prospettiva applicativa

Libertà, “capabilità” e psicologia dell'azionedell azione

Professore Pierre Tap(UAL. Lisbonne)

Contributo di teorie extra-psicologicheContributo di teorie extra psicologichealla comprensione

d ll il d lldello sviluppo della persona

Traduzione italiana de Veronica PlanoTraduzione italiana de Veronica Plano

Per esempio lo « stress » e la « resilienza »Per esempio lo « stress » e la « resilienza » sono dei concetti della fisica

d i t i lidei materiali

• Altro esempio : l’utilizzo metaforico dei tre stati della materia: solido liquido e gassosostati della materia: solido, liquido e gassoso per gli psicologi (Lewin, etc.) per evocare delle caratteristiche differenziali in termini

di personalità o di strategie di personalizzazione

Pressioneess o e

StatoCristallo

Sliquido

Statosolido

Puntocritico

Stato

T t

gassoso

Temperatura

Pressioneess o e

LRigiditàFlessibilità instabile

S

Ldogmatica Fluidità

creativaSCoerenza

ti

creativa

G

normativa Dispersione- Negligenza

GNomadismo- Soffio

Calore

Le transizioni fra i tre stati sono anche stranamente vicini al processo psicologico : dalla rigidità

all’elesticità.. etc.

« Sublimazione » e « fusione » o anche « stato vaporoso (!) » fanno parte del linguaggio della psicologia dello sviluppo della persona o del funzionamento dei gruppi..

Pressione La transizione solido< > gassosoLa transizione solido<-> gassoso

L

S

G

T tsublimazione

Temperatura

Pressione La transizione solido < > liquidoess o e La transizione solido <-> liquido

fusioneL

fusione

S

G

T tTemperatura

Pressione La transizione liquido <-> gassosoess o e La transizione liquido <-> gassoso

L

S

G Vaporizzazione

T t

p

Temperatura

L i fi i h d llLe teorie fisiche della rotturaL i fi i h i (d l d ll• Le tre teorie fisiche citate (del caos, delle catastrofi e dei « frattali ») introducono l’i d ll d lll’importanza delle rotture e delle discontinuità, delle crisi e delle ristrutturazioni nello sviluppo degli « oggetti naturali » ( fenomeni, situazioni..). Queste teorie possono essere utilizzate per comprendere meglio la complessità dei fenomeni psico - sociali.

La globalizzazione delle catastrofig

• Una vera « catastrofizzazione » del mondo fa irruzione nella nostra vita quotidiana sia airruzione nella nostra vita quotidiana, sia a

livello familiare sia professionale..

• Ognuno è immediatamente informato sull’andamento del mondo intero .. I media alimentano continuamente questo processo..

La globalizzazione delle catastrofig

• Lo tsunami o l’ecatombe di Bombay hanno• Lo tsunami o l ecatombe di Bombay hanno luogo all’altro capo del mondo, ma i nostri turisti ne sono coinvoltituristi ne sono coinvolti..

• Le galline cinesi hanno l’aviaria, ma gli lli i i l’ i i fi iuccelli migratori portano l’aviaria fino a noi..

etc.

La globalizzazione delle catastrofig

• Si ha così un’applicazione della « teoria del caos »della « teoria del caos »

(Prigogine , E. Lorenz ..) : b i d’ li di f f llun battito d’ali di una farfalla

all’altro capo del mondo può averedegli effetti giganteschi ..

fino al nostro paese,fino alle nostre famiglie..

La globalizzazione delle catastrofiTeoria del Caos Teoria delle Catastrofi

g

PoincaréE. Lorenz

René Thom

Teoria della ComplessitàPrigogine

Ed M iEdgar Morin

Teoria dei frattaliB ît M d lb tBenoît Mandelbrot

Altro esempio: la teoria dei frattaliAltro esempio: la teoria dei frattali

il fiocco di neve di von Koch

la teoria dei frattali

Benoît Mandelbrot

La globalizzazionedelle catastrofi

Cavolo Romanesco

la teoria dei frattali

« Nota fondamentale: a qualsiasi ingrandimento si esamini la « curva » si osserveranno gli stessi dettagli ». Questa è una

proprietà di tutta la struttura frattale designata con i termini diproprietà di tutta la struttura frattale designata con i termini di auto-similarità, omotetia interna o ancora invarianza di scala.Questa proprietà si spiega con il fatto che ogni immagine frattale

d i i iè generata attraverso un processo d’interazione teoricamente infinito. Nel caso della curva di von Koch, le cose sono molto

semplici poichè i dettagli sono rigorosamente identici,semplici poichè i dettagli sono rigorosamente identici,qualsiasi sia la scala.

la teoria dei frattali

E’ per questo che quando si guarda una parte di questa figura è impossibile dire se la si guarda con una scala 1, o se si è fatto

uno zoom di 10 volte, 100 volte o 1 milione di volte.Ma questa stretta coincidenza non è che un caso particolare NeiMa questa stretta coincidenza non è che un caso particolare. Nei

numerosi frattali ottenuti a partire da funzioni matematiche, i dettagli sono semplicemente simili senza essere strettamente

identici.

Cf. n° 282 www.pierretap.com

L t i d ll bilità di A t SLa teoria delle « capabilità » di Amartya Sen

Mais je voudrais aujourd’huiMais je voudrais aujourd hui prendre des exemples dans La capabilità = la capacità di convertire le risorse in

d’autres sciences : l’économie, la biologie et la sociologie

libertà reali e positive.

biologie et la sociologie25

4A. Teoria delle capabilità diAmartya Sen

Il termine « capability » ha un significato lt ti l h i t i i dimolto particolare che i termini di

« capacità » o « competenza » (molto l l d llimportanti in psicologia sociale e delle

organizzazioni) non possono tradurre. Occorre quindi utilizzare il neologismo

« capabilités » (in francese) o « capabilità » (in italiano)

4A. Teoria delle capabilità di Amartya Sen

Premio Nobel in Economia nel 1998

4A. Teoria delle capabilità di Amartya Sen

P f C b id (RU)Professore a Cambridge (RU) poi a Harvard (USA)

Di origine Indiana,

Sen propone’ i d ll’ iun’etica dell’economia(un’antropologia

economica) fondataeconomica) fondatasulla libertà positiva

degli utenti, consideratidegli utenti, considerati in qualità di persone

Sen ha pubblicato numerose opere,.. peccone alcune …

4A. Teoria delle capabilità di Amartya Sen

• La capabilità = la capacità di convertire le risorse in libertà reali e positive.risorse in libertà reali e positive.

• Ciò che è importante è il fatto che « gli individui possono veramente godere dellaindividui possono veramente godere della libertà di scegliere il modo di vivere che essi hanno buone ragioni di apprezzare»hanno buone ragioni di apprezzare»

4A. Teoria delle capabilità di Amartya Sen

• Libertà positiva e libertà negativa( d I i h B li )(secondo Isaiah Berlin)

Libertà positiva = ciò che una persona, presi in id i i li l i èconsiderazione tutti gli elementi , è capace, o

non è capace di compiere.Lib à i di liLibertà negativa = assenza di ostacoli

(provenienti dallo Stato, dalle istituzioni o da lt )altre persone).

4A. Teoria delle capabilità di Amartya Sen

• Ciò che si tratta di distribuire in modo equo non sono solamente le libertà formali lenon sono solamente le libertà formali, le rendite e le risorse, ma le « capabilità » (essere capace di) sviluppare dei modi di(essere capace di), sviluppare dei modi di funzionamento umano basilari (modalità di realizzazione) che permettano di vivere unarealizzazione) che permettano di vivere una vita degna e sensata piuttosto che solamente di accumulare benidi accumulare beni

4A. Teoria delle capabilità diAmartya Sen

• Dietro la teoria delle capabilità, vi è la visione di un pieno sviluppo delle potenzialità umanedi un pieno sviluppo delle potenzialità umane

4A. Teoria delle capabilità di Amartya Sen

• Per rispettare la libertà dei cittadini di poter scegliere il proprio personale concetto di bene, non si può formulare una definizione troppo densa ed esaustiva di che cos’è una vita

b« buona »

Li di bili à ?Lista di « capabilità» ?

• Per contro, Martha Nussbaum ha proposto una lista di dieci capacità fondamentali che possono servire come riferimento universale Esistonoservire come riferimento universale. Esistono certe capabilità che possono essere considerate a livello universale come « capacità umane centrali » : ma ne esistono tante altre che sono proprie delle specificità delle società studiate. Amartya Sen preferisce quindi mantenere unaAmartya Sen preferisce quindi mantenere una certa flessibiltà nella formulazione di quelle che sono le capabilità

La lista delle 10 capabilità di Nussbaump

• 1. Poter vivere, per quanto sia possibile, una vita umana completa fino alla fine; evitarevita umana completa fino alla fine; evitare una morte prematura, o poter morire prima che la nostra vita sia diminuita al punto cheche la nostra vita sia diminuita al punto che non valga più la pena di essere vissuta;

La lista delle 10 capabilità di Nussbaump

• 2. Poter godere di buona salute, di una alimentazione adeguata, di un’abitazione g ,vivibile ; avere opportunità di soddisfazione sessuale; potersi muovere da un posto all’altro;

• 3. Poter evitare ogni dolore inutile e provare g pl’esperienza del piacere;

• 4. Poter utilizzare i nostri cinque sensi; poter q ; pimmaginare, pensare e ragionare;

La lista delle 10 capabilità di Nussbaump

• 5. Poter provare attaccamento per delle persone e delle realtà esterne a noi stessi; poter amare coloro ; pche ci amano e si preoccupano della nostra sorte, poter piangere la loro assenza; in generale, poter amare e provare dolore, desiderio e gratitudine;

• 6. Potersi formare un concetto di bene ed impegnarsi in una riflessione critica sulla pianificazione della nostra vita;

La lista delle 10 capabilità di Nussbaum

• 7. Poter vivere per e verso gli altri esseri umani,

p

7. Poter vivere per e verso gli altri esseri umani, mostrare loro la nostra capacità di riconoscenza e di attenzione, dedicarci a diverse forme d’interazione

i l f ilisociale e familiare;• 8. Poter vivere con il pensiero ed in relazione con gli

animali le piante il mondo della nat ra ;animali, le piante, il mondo della natura ;• 9. Poter ridere, giocare e dedicarci a delle attività

ricreative;ricreative;• 10a. Poter vivere la nostra propria vita, non quella di

qualcun altro, .. 10b..in un ambiente e in contestoqualcun altro, .. 10b..in un ambiente e in contesto scelti da noi.

Teorie dell’AffordancesTeorie dell Affordances(Gibson) e dell’Énaction

(V l M t )(Varela e Maturana)

La teoria delle affordances : corpi, azione e ambiente

• La nozione di affordance proposta da Gibson indica « le possibilità d’interazione offerte dall’ambiente» (all’animale come all’uomo) .

• Si tratta delle proprietà dell’ambiente, dei contesti, degli oggetti (risorse esterne per l’organismo). Ma queste dipendono anche dallo stesso organismoqueste dipendono anche dallo stesso organismo (percezione visiva e significato delle pratiche).

La teoria delle “affordances” : corpi, azione e ambiente

L’ambiente non offre le stesse possibiltà ai diff ti i i i O i idifferenti organismi o specie. Ogni organismo ha di fatto un ambiente che gli è proprio.D’ lt t l i di ff d èD’altro canto, la nozione di affordance è un esempio che mostra chiaramente che la dicotomia fra oggettivo e soggettivo èdicotomia fra oggettivo e soggettivo è discutibile. Si può parlare, al contrario, dell’importanza di una inter-strutturazionedell importanza di una inter strutturazione costante fra le risorse interne e le risorse esterne

La teoria delle affordancesLa teoria delle affordances

• Gibson, J.J. (1977) The theory of affordancesaffordances.

• Gibson, J.J. (1979) The Ecological Approach t Vi l P tito Visual Perception.

• Norman, D.A. (1988) The design of Everyday Things.

• Norman, D.A. (1999) Affordances, , ( ) ffConventions and Design

La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

• Secondo la teoria dell’énaction/autopoiesi proposta da Varela et Maturana (cf «proposta da Varela et Maturana (cf. « autonomie et connaissance »..), il soggetto possiede l’iniziativa dei suoi comportamentipossiede l iniziativa dei suoi comportamenti. La percezione e la motricità sono indissociabili sotto il primato dell’azioneindissociabili, sotto il primato dell azione che li stimola. Le proprietà degli oggetti e le intenzioni del soggetto costituiscono unintenzioni del soggetto costituiscono un insieme nuovo e rinnovato.

T i d ll’é tiTeoria dell’énaction

Corpi-------MenteEnaction

(Inter) AzioneContestiContesti

5. La La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

• Le tre correnti delle STC (Scienze e Tecnologie della cognizione) :Tecnologie della cognizione) :

• La corrente Cognitivista• La corrente Connessionnista• La corrente Costruttivista (Enaction)

La corrente cognitivista

• Il cognitivismo è descritto come « paradigmaIl cognitivismo è descritto come « paradigma simbolico » o « approccio computazionale»

• Il riferimento fondamentale e la metafora• Il riferimento fondamentale e la metafora –base del cognitivismo è il computer digitale.

Il cognitivismo

• Una « computazione» è un’operazione eseguita a partire da simboli vale a dire glieseguita a partire da simboli, vale a dire gli elementi che essi rappresentano sono proprio ciò che pretendono di rappresentareproprio ciò che pretendono di rappresentare.

• Il cognitivismo si fonda sull’ipotesi secondo l l l i i è i l ila quale la cognizione è una manipolazione di simboli, alla maniera in cui sono eseguiti i di l ti comandi al computer.

La Corrente connessionnista

E iti d ll’i t i iti i tEssa critica, dell’ipotesi cognitivista, il carattere simbolico delle rappresentazioni.

La Corrente connessionnista (o dell’ « emergenza).

• I modelli connessionnisti sostituiscono il processo simbolico localizzato attraverso pdelle operazioni, distribuite in una rete completa nelle sue componenti, che permettono l’emergere di proprietà globaliche resistono (resilienza) al funzionamento l l d fi i ilocale deficitario.

La corrente costruttivista

La corrente Costruttivista (o dell'autonomia dei sistemi viventi o dell’énaction) si stacca de s s e v ve o de é ac o ) s s accaradicalmente dal cognitivismo.

L'insoddisfazione principale alla base della teoria dell‘énaction è semplicementeteoria dell énaction è semplicemente l’assenza completa di senso comune nella definizione della cognizione fino ad oggidefinizione della cognizione fino ad oggi.

5La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

• La prospettiva dell’ énaction è stata proposta dal biologo neurologo e filosofo cilenodal biologo, neurologo e filosofo cileno, Francisco Varela. Il paradigma che egli propone sostiene l’idea che la cognizione siapropone sostiene l idea che la cognizione sia in primo luogo « incarnata », fatta in carne ed ossa Questa idea prova così a superare laed ossa. Questa idea prova così a superare la trappola della « rappresentazione ».

5. La théorie de l’énaction et de l’autopoïèse5La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi5. La théorie de l énaction et de l autopoïèse

• Francisco Varela, Evan Thompson et Eleanor Rosch The Embodied Mind : Cognitive ScienceRosch, The Embodied Mind : Cognitive Science and Human Experience, 1991, MIT Press.

• Trad. Port. A mente corporea. Ciencia cognitiva e experiência humana. 2001 Lisboa, Instituto Piaget.

La teoria dell’énaction

In « Connaître. Les sciences cognitives , tendances et perspectives Francisco Varelatendances et perspectives, Francisco Varela definisce l’énaction come il punto di vista a partire dal quale “la cognizione lungipartire dal quale la cognizione, lungi dall’essere una rappresentazione di un mondo già dato è la congiunzione di unmondo già-dato, è la congiunzione di un mondo e di una mente a partire dalla storia delle diverse azioni che costituisce l’esseredelle diverse azioni che costituisce l essere al mondo”.

La teoria dell’énaction

• Francisco Varela, Evan Thompson et Eleanor Rosch The Embodied Mind : Cognitive ScienceRosch, The Embodied Mind : Cognitive Science and Human Experience, 1991, MIT Press (traduit en portugais Institut Piaget)(traduit en portugais Institut Piaget).

• trad. en français par Véronique Havelange : L'I i ti ll d l' it iL'Inscription corporelle de l'esprit : sciences cognitives et expérience humaine, Seuil, Paris, 19961996.

La teoria dell’autopoiesi

L’A t i i ( t i i d i i di• L’Autopoiesi (auto-poiesis : produzione, creazione di se stessi, attraverso se stessi) definisce la capacità di un sistema di autodefinirsi di autoprodursi e diun sistema di autodefinirsi, di autoprodursi e di automantenersi. Il termine fa riferimento alla dinamica delle strutture in equilibrio instabile vale a dire deglidelle strutture in equilibrio instabile, vale a dire degli stati organizzati (chiamati strutture dissipative secondo Prigogine).secondo Prigogine).

La teoria dell’énaction

• Francisco Varela, Evan Thompson et Eleanor Rosch The Embodied Mind : Cognitive ScienceRosch, The Embodied Mind : Cognitive Science and Human Experience, 1991, MIT Press.

• Trad. Port. A mente corporea. Ciencia cognitiva e experiência humana. 2001 Lisboa, Instituto Piaget.

5. La théorie de l’énaction et de l’autopoïèse5. a théo ie de l énaction et de l autopoïèse

• Secondo la teoria dell’énaction e dell’autopoiesiSecondo la teoria dell énaction e dell autopoiesi, proposta da Varela e Maturana (cf. « Autonomie et connaissance »..) l’importante è che il soggetto abbia ) p ggl’iniziativa dei suoi comportamenti.

• D’altro canto, la percezione e la motricità sono indissociabili, sotto il primato dell’azione che le stimola. Le proprietà degli oggetti e le intenzioni del

i i lsoggetto costituiscono un legame nuovo e costantemente rinnovato.

La La teoria dell’énaction e dell’ autopoiesi

• Le ricerche raggruppate sotto il termine di énaction hanno come prima ipotesi comune una caratteristicahanno come prima ipotesi comune una caratteristica negativa : rifiutare il fatto che la cognizione si basi su delle « rappresentazioni di un mondo esterno predeterminato che hanno una realtà fisica sotto forma di codici simbolici in un cervello o in una macchina".

5. La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

• Maturana H.R., Varela F. (1980) Autopoiesis and Cognition D Reidel Dordrechtand Cognition, D. Reidel, Dordrecht.

• Maturana H.R., Varela F. (1987) The tree of l d Sh b l & dKnowledge, Shambala, Boston & London.

La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

• F. Varela, E. Thompson e E. Rosch precisano che « L'organismo dà forma al suoprecisano che « L'organismo dà forma al suo

ambiente e allo stesso tempo viene plasmato da esso ( )da esso (..) »

La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

Il comportamento è la causa primaria di tutte leIl comportamento è la causa primaria di tutte le stimolazioni. (..). Le proprietà degli oggetti percepiti e le inten ioni del soggetto nonpercepiti e le intenzioni del soggetto non solo si mescolano ma costituiscono un tutto

( )nuovo. (..).

La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

L'organismo, secondo la natura propria dei suoi recettori le soglie dei suoi centri nervosi erecettori, le soglie dei suoi centri nervosi e

i movimenti dei suoi organi, sceglie nel mondo fisico gli stimoli ai quali sarà sensibile "fisico gli stimoli ai quali sarà sensibile.

La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

• Apprendere attraverso l'énaction per un• Apprendere attraverso l énaction, per un soggetto, vuol dire molto semplicemente

l’i i i i d i i iavere l’iniziativa dei propri comportamenti e dei propri movimenti durante il periodo dell’apprendimento.

La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

La percezione e la motricità sono indissociabili, quindi sotto il primato dell'azione che le stimola.quindi sotto il primato dell azione che le stimola. L'attività motoria è prodotta per costruire un gioco di percezioni che guideranno l’azione verso il suo scopo, constitutive della presa di coscienza efficace nel corso di un’esperienza vissuta.

La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

• Si può riassumere in due idee strettamente legate: considerare che il fenomeno centrale della cognizione è quello dell’autonomia dei sistemi viventi; prendere in considerazione il ruolo ed il posto dell’osservatore nella definizione di ciò che può essere conosciuto di un sistema vivente. Essa

l t i l d lprolunga una parte essenziale del programma piagetiano, quello legato alle nozioni di assimilazione e di accommodamentoassimilazione e di accommodamento.

La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

• In questa intervista Varela affronta anche il tema della coscienza: N l it t l l it d ll• Non posso separare la vita mentale, la vita della coscienza, la vita del linguaggio o la vita mediata dal linguaggio, l'intero ciclo dell'interazione empatica g gg , psocialmente mediato, da ciò che chiamo coscienza. Dunque ancora una volta tutto questo si svolge non

ll'i t d ll i t t i d d t t lall'interno della mia testa, ma in modo decentrato, nel ciclo. Il problema del Neuronal Correlate of Consciousness è mal posto perché la coscienza non è p pnella testa.

La teoria dell’énaction e dell’autopoiesi

• Insomma, la coscienza è un'emergenza che richiede l'esistenza di questi tre fenomeni o cicli: con il corpo, con il mondo e con gli altri. Naturalmente il cervello mantiene un ruolo centrale, poiché costituisce la condizione di possibilità di tutto il resto il che peròcondizione di possibilità di tutto il resto, il che però non toglie che, così come era impossibile parlare di una relazione materiale in senso proprio a proposito della rete immunitaria, allo stesso modo è impossibile credere che in questo o in quel circuito cerebrale risieda la coscienza.risieda la coscienza.

6Il contributo di Piaget sui rapporti fra l’azione e la g pp fcognizione

• Durante i due primi anni di vita delDurante i due primi anni di vita del bambino,l’intelligenza è essenzialmente pratica. Essa si costruisce in funzione dei sensi e della motricità del bambino e gli permette di organizzare la realtà secondo un insieme di strutture spazio-temporali e causali.

6Il contributo di Piaget sui rapporti fra l’azione e la g pp fcognizione

• Poichè il bambino a questo stadio non possiede nè il linguaggio nè la funzionepossiede nè il linguaggio, nè la funzione simbolica, le sue costruzioni si realizzano appoggiandosi esclusivamente su delleappoggiandosi esclusivamente su delle percezioni e dei movimenti; in altre parole, attraverso una coordinazione senso motoriaattraverso una coordinazione senso-motoria delle azioni senza che intervengano nè la rappresentazione nè il pensierorappresentazione nè il pensiero.

• (cf. reazioni circolari e schemi mentali)

6Il contributo di Piaget sui rapporti fra l’azione e la g pp fcognizione

• Nel sistema proposto da Piaget, il neonato non è nè « oggettivista » nè idealista; egli sinon è nè « oggettivista » nè idealista; egli si accontenta di concentrarsi sulla propria attività persino all’atto più semplice diattività, persino all atto più semplice di riconoscere un oggetto, che non può essere compreso se non in riferimento alla propriacompreso se non in riferimento alla propria attività.

7. Il contributo di Lakoff e Johnson sulle relazioni tra ffl’azione e la cognizione

• Secondo Lakoff e Johnson..gli schemi d’immagine emergono da certe forme-based immagine emergono da certe forme base di attività senso-motorie e d’interazione che forniscono una struttura pre-concettuale allaforniscono una struttura pre-concettuale alla nostra esperienza.Q ti t i h l b t t i h• Questi autori hanno elaborato una teoria che essi definiscono come un approccio

i i l d ll i iesperienziale della cognizione.

Il Sistema autopoieticop

• L‘ipotesi dell‘autopoiesi", che riguarda l’insieme dei sistemi viventi, propone di definire chiaramente questo raggruppamento e di assegnargli un valore positivo.

Il Sistema autopoieticop

• Questa ipotesi è stata formulata da Maturana et Varela a partire da una riflessione teorica edVarela a partire da una riflessione teorica ed epistemologica applicate su delle ricerche biologiche (Maturana & Varela 1980 etbiologiche. (Maturana & Varela, 1980 et 1987), Varela (1980, 1989a et 1989b)

Il Sistema autopoieticop

A i i• L’Autopoiesi (auto-poiesis in greco : “produzione, creazione di se stessi attraverso se stessi”) definisce lacapacità di n sistema di a todefinirsi a toprod rsi edcapacità di un sistema di autodefinirsi, autoprodursi ed automantenersi. Il termine si riferisce alla dinamica d ll t tt i ilib i i t bil i f didelle strutture in equilibrio instabile, in fase di organizzazione (chiamate strutture dissipative da Prigogine)Prigogine).

Il Sistema autopoieticop

Il termine "autopoiesi" deriva dal greco "auto" (sé) e "poiesis" (creazione) ed è stato utilizzato da Maturana e Varela per indicare

quella che per loro è la caratteristica fondamentale di sistemiquella che per loro è la caratteristica fondamentale di sistemi viventi e cioè il fatto di possedere una struttura organizzata capace

di mantenere e rigenerare nel tempo la propria unità e la propria autonomia rispetto alle continue variazioni dell'ambiente circostante, tramite la creazione delle proprie parti costituenti,

che a loro volta contribuiscono alla generazione dell'intero sistema.che a loro volta contribuiscono alla generazione dell intero sistema.

Il Sistema autopoieticop

I sistemi viventi quindi mantengono se stessi grazie alla produzione dei propri "sottosistemi" che producono a loro volta

l' i i t tt l l b l i t lil'organizzazione strutturale globale necessaria per mantenerli e produrli.

I sistemi viventi sono visti come strutture autonome e dotate di chiusura operazionale, in cui il sistema si trova in una situazione

di l t t if i t i i i è l l idi completo autoriferimento, in cui cioè pensa solo al proprio mantenimento e tutte le azioni che sembra compiere verso l'esterno

sono in realtà atte a mantenere la propria integrità rispetto alle p p g pperturbazioni ambientali. Famosa è la frase di Varela:

Il Sistema autopoieticop

• Secondo Varela, « un sistema autopoietico è organizzato come una rete di un processo di g pproduzione delle componenti

• che riproducono continuamente attraverso le loro ptransformazioni e le loro interazioni la rete che le ha prodotte

• che costituiscono il sistema come unità concretanello spazio in cui esiste, specificandone il dominio

l i d i litopologico dove esso si realizza come rete.

Bibliografia

Varela F.J. (1980) Principles of biological autonomy, Elsevier North Holland New YorkNorth Holland, New York.

• Varela F.J. (1989a) Connaître Les Sciences cognitives, Seuil,Varela F.J. (1989a) Connaître. Les Sciences cognitives, Seuil, Paris. (rééd. augmentée, 1996, sous le titre « Invitation aux sciences cognitives »)

• Varela F.J. (1989b) Autonomie et connaissance, Seuil, Paris.

• Varela F., Thomson E. & Rosch E. (trad.fr., 1993) L'inscription corporelle de l'esprit: sciences cognitives et p p p gexpérience humaine, Seuil, Paris.

Il modello A.G.I.L di

Talcott ParsonsTalcott Parsons

Le système AGIL(le sous-système «Personnalité»)

Il sistema AGIL (funzioni primarie)

Adattamento Raggiungimentodegli scopidegli scopi(Obiettivi)

IntegrazioneInclusione

Latenza(Referenziali

Inserimento(Referenziali

profondi)

Le système AGIL(le sous-système «Personnalité»)Il sistema AGIL (funzioni primarie)

AdattamentoRaggiungimento

degli scopi (Obi tti i)(Obiettivi)

IntegrazioneInclusione

Latenza(Referenziali

Inserimento(Referenziali

profondi)

Le système AGIL(le sous-système «Personnalité»)Il sistema AGIL (i sotto-sistemi d’azione)

Organismo Personalità

SocietàCultura

Le système AGIL(le sous-système «Personnalité»)Il sistema AGIL (il sotto-sistema « società »)

Economia(Moneta)

Politica(Potere)(Moneta) (Potere)

Ri diComunità(Influenza)

Risorse di Socializzazione

( )(Impegno)

Le système AGIL(le sous-système «Personnalité»)Il sistema AGIL (il sotto-sistema « personalità »)

BisogniDisposizioni

IoDisposizioni

Divieti, ReferentiIdentità ReferentiSicurezza

Identità

Le strategie di personalizzazioneg p

Il modello delle strategie di gpersonalizzazione

(Équipes de Toulouse Le Mirail et de l’U A Lisbonne)(Équipes de Toulouse Le Mirail et de l U.A. Lisbonne).

Première partie

La dinamica personale

ALIENAZIONE PERSONALIZZAZIONE

p

ALIENAZIONE

Impotenza Potere

PERSONALIZZAZIONE

Perdita di significato SensoAnomia AutonomiaAnomia Autonomia

Estraneitá ai valori Valore (i)

Incapacità di realizzarsi Realizzazione del sé(Seeman) (Tap)

Liberazione positiva

La dinamica personaleMotivazioni

(bisogni e desideri)« Capabilità» Rappresentazioni

MOBILITAZIONENormeProgetto

Valori

AZIONI

SENTIMENTI(Riuscita, Fallimento)(Riuscita, Fallimento)

La dinamica personale

IntegrarsiAffermare Integrarsi socialmente

Affermareun ’identita´

A i ImpegnoAncoraggio ImpegnoPASSATO

PRESENTE

AperturaFUTURO

PRESENTE

Adattamento

Fronteggiarelo stress

CostruireProgetti

Integrarsi socialmente

Affermareun ’identita´ Riconoscenza socialmenteun identita

Ancoraggio Impregno

LegittimazioneDARE un SENSO e un VALOREOrientamento

Identisation AzioneControllo

F t iC t i

Apertura Adattamento

Fronteggiarelo stress

CostruireProgetti

Anticipazione

Site officiel :www pierretap com

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