Libertà 19-06-14

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www.libertasicilia.com e mail [email protected] QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA FONDATO NEL 1987 DA GIUSEPPE BIANCA AUGUSTA A pagina otto sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50 gioVedì 19 giugno 2014 • anno XXVii • n. 148 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50 Caserma vigili del fuoco finanziamento o.k. Quaranta persone dell’as- sociazione Padre Pio hanno occupato l’aula del Sindaco del comune di Floridia. . A pagine sette Disabili ricevuti dal sindaco FLORIDIA A pagina sette Droga a Siracusa Undici prescrizioni CRONACA Poliziotto salva un uomo affetto da shock anafilattico CRONACA i A pagina tre Il Comune rischia di essere privato dei fondi de- rivanti dalla vendita dei biglietti per la visita dei monumenti. Questo il progetto della Regione, illu- strato nel corso di una riunione tenuta alla Soprin- tendenza ai beni culturali e ambientali, che toglie- rebbe alla città circa 800 mila euro oggi destinati alla cura e alla valorizzazione dei siti. A rischio i fondi sbigliettamento A pagina cinque Politica S i rende protagonista dell’evasione dagli arresti domiciliari per curiosare tra le quinte del set della fiction “Romanzo siciliano”, le cui riprese si stanno effet- tuando a Siracusa in questi giorni. Era così attento a seguire le scene che non si è accorto dell’arrivo. A pagina sei Evade: arrestato sul set CRONACA 159 lavoratori ex Sai 8 in stato di agitazione: minacciati blocchi Ato idrico: naufragio Scoppia la tensione Una fiaccolata questa sera per ricordare Maria Ton, la sfortunata romena di 36 anni, uccisa lunedì sera a coltellate dal marito al culmine di un litigio av- venuto nella loro abitazio- ne di via Garibaldi a Ca- nicattini. E sono proprio i cittadini canicattinesi a volere ricordare la donna con una manifestazione innanzitutto d’affetto. Il concentramento è previ- sto alle ore 21 davanti alla Caserma dei Carabinieri di via Vittorio Emanuele. Una fiaccolata spontanea, promossa dalle donne ca- nicattinesi per ricordare “Mariana” e tutte le don- ne vittime di “femminici- dio”. Fiaccolata per ricordare Mariana E’ naufragato sotto i colpi inferti dai sindaci, il tentativo del prefet- to di Siracusa, Armando Gradone, di comporre la situazione relativa al pas- saggio indolore dalla Sai 8 alla gestione pubblica del servizio idrico integra- to. Ieri sera, a conclusio- ne della nuova riunione, convocata dal commissa- rio dell’Ato idrico, Mario Ortello, i sindaci dei dieci comuni siracusani “ob- bedienti” hanno fatto un passo indietro rispetto agli accordi. A pagina tre A pagina quattro CANICATTINI BAGNI

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www.libertasicilia.com e mail [email protected] dELLa provincia di SiracuSa

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a pagina otto

sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 • direzione amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - faX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50gioVedì 19 giugno 2014 • anno XXVii • n. 148 • direzione amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - faX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50

Caserma vigilidel fuoco

finanziamento o.k.

Quaranta persone dell’as-sociazione Padre Pio hanno occupato l’aula del Sindaco del comune di Floridia.

.a pagine sette

disabiliricevutidal sindaco

FLoridia

a pagina sette

drogaa Siracusa

undiciprescrizioni

cronaca

Poliziotto salvaun uomo affetto

da shock anafilattico

CRONACA

i a pagina tre

Il Comune rischia di essere privato dei fondi de-rivanti dalla vendita dei biglietti per la visita dei monumenti. Questo il progetto della Regione, illu-strato nel corso di una riunione tenuta alla Soprin-tendenza ai beni culturali e ambientali, che toglie-rebbe alla città circa 800 mila euro oggi destinati alla cura e alla valorizzazione dei siti.

a rischio i fondisbigliettamento

a pagina cinque

politica

Si rende protagonista dell’evasione dagli arresti domiciliari per curiosare tra le quinte del set della fiction “Romanzo siciliano”, le cui riprese si stanno effet-tuando a Siracusa in questi giorni. Era così attento a seguire le scene che non si è accorto dell’arrivo.

a pagina sei

Evade:arrestatosul set

cronaca

159 lavoratori ex Sai 8 in stato di agitazione: minacciati blocchi

ato idrico: naufragio Scoppia la tensione

Una fiaccolata questa sera per ricordare Maria Ton, la sfortunata romena di 36 anni, uccisa lunedì sera a coltellate dal marito al culmine di un litigio av-venuto nella loro abitazio-ne di via Garibaldi a Ca-nicattini. E sono proprio i cittadini canicattinesi a volere ricordare la donna con una manifestazione innanzitutto d’affetto. Il concentramento è previ-sto alle ore 21 davanti alla Caserma dei Carabinieri di via Vittorio Emanuele. Una fiaccolata spontanea, promossa dalle donne ca-nicattinesi per ricordare “Mariana” e tutte le don-ne vittime di “femminici-dio”.

Fiaccolataper ricordareMariana

E’ naufragato sotto i colpi inferti dai sindaci, il tentativo del prefet-to di Siracusa, Armando Gradone, di comporre la situazione relativa al pas-saggio indolore dalla Sai 8 alla gestione pubblica del servizio idrico integra-to. Ieri sera, a conclusio-ne della nuova riunione, convocata dal commissa-rio dell’Ato idrico, Mario Ortello, i sindaci dei dieci comuni siracusani “ob-bedienti” hanno fatto un passo indietro rispetto agli accordi.

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a pagina quattro

canicattini BaGni

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triBunaLE di SiracuSa Prossima inserzione:22/06/2014Le Vendite giudiziarie

Tutti possono partecipare alle vendite giudiziarie, tranne il debitore esecutato - art.579 cpc - Non occorre l’assi-stenza di un legale o altro professionista. Ogni immobile è stimato da un perito del Tribunale. Oltre al prezzo si pagano i soli oneri fiscali (IVA o Imposta di Registro), con le agevolazioni di legge (1° casa, imprenditore agricolo ecc.). La vendita non è gravata da oneri notarili o di mediazione. Il decreto di trasferimento dell’immobile viene emesso dal giudice dopo 60 giorni - ex art.585 cpc - dal versamento del prezzo che va fatto entro 30 giorni dall’aggiudicazione definitiva. La trascrizione nei registri immobiliari è a cura del Tribunale. Di tutte le ipoteche e i pignoramenti, se esistenti, è ordinata la cancellazione. Le spese di trascrizione, cancellazione e voltura cata-stale sono interamente a carico della procedura. Per gli immobili occupati dai debitori o senza titolo opponibile alla procedura del Giudice, ordina l’immediata liberazione. L’ordine di sfratto è immediatamente esecutivo e l’e-secuzione non è soggetta a proroghe o a graduazioni. Eventuali spese legali sino a euro 516,46 sono a carico della procedura. Le aste giudiziarie saranno inserite dalla data di pubblicazione del ban-do fino alla data prevista per l'asta sul sito:www.astetribunale.com

VENDITE IMMOBILIARI E FALLIMENTARICome ParteCiPare

Domanda in carta legale (euro 10,33) con indicazione del bene, del prezzo offerto e dai termini di pagamento, da presentare in busta secondo i tempi e le modalità stabilite dall’organo che procede alla vendita e può essere presentata anche nella stessa data dell’esperimento di vendita; nella busta va inserito anche un assegno circolare non trasferibile di importo pari al 10% del prezzo offerto, quale cauzione, che verrà trattenuta in caso di revoca dell’offerta. Nel caso di più lotti di tipologia omogenea nella stessa procedura, l’interessato all’acquisto di un solo lotto può formulare offerte d’acquisto per più lotti allegando un solo assegno circolare corrispondente alla cauzione richiesta per il lotto di maggior valore, espressamente subordinato all’efficacia delle offerte relative ai lotti, la cui gara si svolge successivamente, alla mancata aggiudicazione a loro favore del lotto precedentemente posto in vendita. Nella domanda l’offerente deve indicare le proprie generalità (allegando fotocopia doc. identità ovvero visura camerale per le società), il proprio cod. fiscale, se intende avvalersi dell’agevolazione fiscale per la 1° casa e, nel caso in cui sia coniugato, se si trova in regime di separazione o comunione dei beni. Sulla busta deve essere indicato solo lo pseudonimo o motto dell’offerente (che consenta allo stesso l’identificazione della propria busta al momento dell’apertura della gara) la data della vendita e il nome del giudice senza nessuna altra indicazione (né nome del debitore o del fallimento, né bene per cui è stata fatta l’offerta). Prima di fare l’offerta leggere la perizia e l’ordinanza del giudice. A chi intestare l’assegno: a nome di “Procedura” aggiungendo le parole in calce ad ogni annuncio dopo l’indicazione Rif (per es. “Procedura RGE 100/99 Rossi”). Dove presentare al domanda: in Tribunale all’ufficio Vendite Immobiliari. Come visitare l’immobile: rivolgersi al curatore o al custode giudiziario indicati in calce all’annuncio; se non indicati inviare richiesta per la visita dell’immobile all’ufficio vendite immobiliari per posta al Tribunale di Siracusa - Ufficio Vendite Immobiliari - Viale Santa Panagia 96100 Siracusa, indicando l’immobile, il n. di Rif., la data della vendita, il proprio nome e recapito tel. L’ufficio comunicherà la richiesta all’Avvocato ceditore affinchè presenti istanza al Giudice per la nomina del Custode. La partecipazione all’incanto è disposta dal giudice dell’esecuzione con l’ordinanza di vendita, cui viene data adeguata pubblicità sul quotidiano di Siracusa «Libertà». Le vendite giudiziarie possono essere disposte: o dal giudice della esecuzione del Tribunale di competenza; o, su delega di quest’ultimo, da un notaio; oppure dal giudice del fallimento.

2 19 GiuGno 2014, GioVedì

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tribunaLe di siraCusaaVViso di Vendita

con prezzo ribassato 1/4Procedura esecutiva immobiliare n. 440/1993l’avv. francesca fontana, delegato ai sensi dell’art.591 bis c.p.c. dal Giudice delle Esecuzioni con ordinanza del 18.04.12, aVVisa che presso il Palazzo di Giustizia di Siracusa, Viale Santa Panagia, 109, alle ore 11,00 e seguenti in data 7.10.2014 senza incanto con offerta ai sensi dell’art.571 c.p.c. od eventualmente con incanto alle ore 11,00 e seguenti del 14.10.2014, si venderà:- Lotto unico: casa terrana sita in avola (sr), Via Procida 126, censito al N. C. E. U. del comune di Avola, Siracusa, al foglio 84, p.lla 1311, cat. A/4, cl. 2, vani 5,5, mq 90, oltre giardino di pertinenza di mq 60 circa.Prezzo base ribassato di ¼ € 40.500,00. aumento minimo € 3.000,00. L’immobile viene venduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova cosi come descritto e valutato dall’esperto nella relazione di stima.Ogni concorrente, per partecipare, dovrà depositare domanda in bollo (€ 14,62), in busta chiusa, presso lo studio dell’avv. Francesca fontana, Viale scala Greca, 199/c, entro le ore 12,00 del giorno antecedente a quello fissato per la vendita, unitamente a 2 assegni circolari non trasferibili pari al 10% a titolo di cauzione e al 20% a titolo di deposito spese del prezzo proposto e in caso di vendita con incanto, pari al 10% a titolo di cauzione e al 20% a titolo di deposito spese del prezzo base d’asta fissato, intestato all’ordine dell’avv. francesca fontana. nel caso di vendita senza incanto l’offerente dovrà depositare, altresì, nel termine suddetto dichiarazione contenente l’indicazione del prezzo, del tempo e modo del pagamento ed ogni altro elemento utile alla valutazione dell’offerta, oltre a copia di valido documento di identità. L’offerente dovrà indicare all’atto della presentazione dell’istanza di partecipazione se intende avvalersi delle agevolazioni fiscali, renedendo in caso di aggiudicazione la relativa dichiarazione.L’aggiudicatario dovrà depositare il prezzo di aggiudicazione, dedotta la cauzione, nelle forme previste per i depositi giudiziari, entro e non oltre 60 giorni dalla aggiudicazione, pena l’applicazione dell’art.587 cpc.le spese relative alla registrazione, trascrizione, voltura, formalità di cancellazione delle trascrizioni dei pignoramenti e delle iscrizioni ipotecarie nonché i relativi compensi saranno a carico dell’aggiudicatario.Ulteriori informazioni su www.astegiudiziarie.it ove sono pubblicate l’ordinanza di vendita con le modalità di partecipazione e la relazione tecnica e di stima dei beni.Siracusa, 10.6.2014 il professionista delegato

avv. francesca fontana

SIRACUSAe-mail [email protected] Cronaca di Siracusa online nel mondo 19 GiuGno 2014, GioVedì 3

ato idrico, accordo naufragatoindetto lo sciopero a oltranzaIl sindacato ha dichiarato lo stato di agitazione dei 159 lavoratori ex Sai 8 che allo stato delle cose rischiano il licenziamentoE’ naufragato sotto i colpi inferti dai sin-daci, il tentativo del prefetto di Siracusa, Armando Gradone, di comporre la situa-zione relativa al pas-saggio indolore dalla Sai 8 alla gestione pubblica del servizio idrico integrato. Ieri sera, a conclusione della nuova riunione, convocata dal com-missario dell’Ato idrico, Mario Ortello, i sindaci dei dieci co-muni siracusani “ob-bedienti” hanno fat-to un passo indietro rispetto agli accordi raggiunti il 24 mag-gio scorso in sede di riunione prefetti-zia. In tanti si sono espressi sostenendo l’impossibilità a dare seguito a quanto ave-va prospettato il pre-fetto, ovvero affidarsi all’affitto del ramo d’azienda garantendo la continuità dell’ero-gazione del servizio e soprattutto la salva-guardia dei 159 posti di lavoro.Una delle posizioni più integraliste è stata assunta dal sindaco di Floridia, Orazio Sca-lorino, il quale ha ri-ferito di essere in gra-do con tre dipendenti pubblici di garantire la gestione dell’ac-quedotto.Il sindacato ha deci-so di passare al con-trattacco. Già per la giornata odierna sono previsti blocchi sia alla sede della ex Sai 8 in viale Santa Panagia, che dimo-strazioni all’acque-dotto comunale e in diversi comuni della provincia. E’ stato in-detto, infatti, lo stato

disagi all’utenza e quella di licenziare in tronco i 159 lavo-ratori ex Sai 8. Anche il governo regiona-le, grande assente in questo frangente, si sta dimostrando as-solutamente insen-sibile rispetto all’e-mergenza scoppiata in provincia. La leg-gina partorita nelle settimane scorse ha complicato le cose anziché pianificarle”. “Ci auguriamo che nelle prossime ore si possa riaprire una trattativa - afferma una nota della se-greteria provinciale della Cna - finalizza-ta ad una fase tran-sitoria che permetta di affrontare tutte le questioni irrisol-te nell’arco di due mesi, definendo, in un tavolo tecnico,

di agitazione di tutto il personale e lo scio-pero ad oltranza. Una risposta che tutte le sigle sindacali hanno intenzione di mettere

si sono assunti un una gravissima re-sponsabilità . affer-ma il segretario della Cgil, Paolo Zappulla - quella di arrecare

Un momento della riunione all’Ato idrico.

Emergenza dopo che i sindaci hanno fatto marcia indietro rispetto agli accordi del 24 maggio

in atto in modo tale da sensibilizzare i sinda-ci a rendersi consape-voli dell’attuale mo-mento di emergenza. “I sindaci questa sera

Un poliziotto libero dal servizio, salva un uomo col-pito da shock anafilattico. Il fatto è accaduto nella mat-tinata di ieri, un agente della Polizia di Stato in forza al XV Reparto Mobile di Taranto, libero dal servizio, ed attualmente a Siracusa per esigenze con-nesse all’im-m i g r a z i o n e , mentre stava facendo jog-ging, giunto in prossimità di Contrada Spi-nagallo di Cas-sibile, notava un uomo sve-nuto all’interno di un mezzo di una ditta di teleco-municazioni.L’agente, effettuata una rapida valutazione dell’uo-mo privo di sensi, notava che il braccio sinistro pre-

sentava un vistosissimo rigonfiamento e che al collo il soggetto portava una medaglietta che avvisava di una patologia allergica. Chiamato il numero di soccorso pub-blico 113, il poliziotto interloquiva al telefono con per-

sonale medico e si diagnosticava per lo sfortunato uomo uno stato di shock anafilattico. Non avendo più tempo a disposizione e dovendosi procura-re immediatamente del cortisone, l’a-gente fermava delle auto di passaggio e riusciva, miracolo-

samente, a reperire dell’acqua ed il necessario medicina-le che somministrava al malcapitato. Giunta sul posto un ambulanza, l’uomo veniva trasportato in Ospedale ove le condizioni di salute miglioravano sensibilmente.

CronaCa

poliziotto salva un uomocolpito da shock anafilattico

una mediazione tra le istanze dei lavorato-ri, delle imprese, dei Comuni e dei citta-dini cercando di non inasprire il conflitto sociale già in atto. Il senso di responsa-bilità delle imprese ha permesso fino ad oggi di garantire gli interventi di manu-tenzione, nonostante il grande credito ma-turato nei confronti di Sai8. Continuiamo a considerare deleterio e sbagliato disperdere il patrimonio di com-petenze accumulato negli anni. La palla passa al pre-fetto Gradone, che potrebbe disporre la precettazione degli impianti per evitare tensioni sociali e un disservizio idrico che metterebbe in ginoc-chio i comuni.

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FemminiCidio a CaniCattini bagni

Una fiaccolata questa serain ricordo di MarianaUna fiaccolata questa sera per ricordare Maria Ton, la sfortunata romena di 36 anni, uccisa lunedì sera a coltellate dal marito al culmine di un litigio avvenuto nella loro abitazione di via Garibaldi a Canicattini. E sono proprio i cittadini canicattinesi a volere ricordare la donna con una manifesta-zione innanzitutto d’affetto. Il con-centramento è pre-visto alle ore 21 da-vanti alla Caserma dei Carabinieri di via Vittorio Ema-nuele.Una fiaccolata spontanea, pro-mossa dalle donne canicattinesi per ricordare “Ma-riana” e tutte le donne vittime di “femminicidio”, al quale hanno ade-rito, tra gli altri, anche il sindaco Paolo Amenta, l’Amministrazione comuna-le, Consiglieri, Associazioni, Parrocchie e tanti cittadini. Un lungo corteo per depor-re un mazzo di fiori al 108 di via Garibaldi, l’abitazione di Maria Ton, dove la giovane mamma di due figli pensava di costruire il

futuro della sua famiglia e dove invece ha tro-vato la morte.Il corteo proseguirà poi sino a davanti alla Chiesa Madre, in piazza XX Settembre, dove le donne poggeranno le loro scarpe rosse, a testimonianza del sangue delle tante donne

uccise. La comunità canicattinese, come già annunciato dal sindaco Amenta nel-le sue precedenti di-chiarazioni, si strin-ge così attorno alla famiglia della vitti-ma di questa assorda e inspiegabile trage-dia, non lasciando soli i figli di “Maria-na”.Intanto, sarà inter-rogato venerdì pros-simo, al cospetto del Gip del tribunale Patricia Di Marco, Gheroghe Ton, il ma-rito della sfortunata 36enne, accusato di

omicidio volontario. Attualmente si trova de-tenuto nel carcere di Cavadonna in regime di isolamento. E’ stato lui a consegnarsi ai cara-binieri, che lo stavano cercando dopo essersi recati nell’abitazione dei due coniugi subito dopo avere consumato l’uxoricidio.

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«Modificare il regolamentoasili nido vecchio di 34 anni»Il nuovo deve contenere regole riguardo la formazione delle graduatorie, dando preferenza alla territorialità, alle famiglie con la madre lavoratrice ai nuclei familiari

Lo sostiene la consigliera Stefania Salvo, presidente dell’ottava commissione

Nella VIII Commissione Con-siliare, che si occupa dei regola-menti comunali, si è affrontata la problematica degli asili nido ed in particolare del vigente regola-mento che, risalente al 1980, ap-pare oggi superato dalla mutata legislazione in materia nonché dalle mutate esigenze sociali e familiari. A seguito dell’annunciata pub-blicazione del bando pubblico per l’affidamento del servizio, la presidente della commissione, Stefania Salvo (in foto), ritiene opportuno che si proceda al più presto ad apportare al regola-mento quelle modifiche necessa-rie e preliminari al bando stesso al fine di rendere certe, traspa-renti ed attuali le regole per la gestione del servizio e per la fru-izione dello stesso da parte delle famiglie siracusane. Tutti i consiglieri della VIII Commissione Consiliare, dopo avere ascoltato l’assessore Schiavo, hanno ad unanimità approvato un documento, già trasmesso al Dirigente ed all’As-sessore al ramo, con il quale si chiede, “proprio in considerazio-ne della prossima pubblicazione del bando pubblico per l’asse-gnazione della gestione degli asili nido, che gli uffici compe-tenti si attivino per apportare al vigente regolamento degli asili nido le modifiche necessarie per adeguarlo alle vigenti norme di legge in materia ed alle mutate condizioni ed esigenze sociali, e quindi a redigere un nuovo rego-lamento sugli asili nido”.Il nuovo regolamento deve con-tenere regole certe riguardo la formazione delle graduatorie, dando certamente preferenza alla territorialità, alle famiglie con la madre lavoratrice, ai nuclei fa-miliari con più di un minore, ed il rispetto delle stesse attraver-so la nomina di un funzionario responsabile, l’inserimento nel comitato di gestione di un con-sigliere comunale che si faccia garante del rispetto delle regole decise dallo stesso consiglio co-munale.“Occorre trovare una modali-tà per limitare l’aumento delle rette – dice Stefania Salvo – la cui determinazione è di esclusi-va competenza della giunta, che negli ultimi cinque anni si sono

Palazzo del Vermexio. Sotto, Maria Ton.

Istituire un fondo di garanziadel Comune per servizi essenzialiLe incessanti iniziative delle associazioni che tutelano i più deboli e la ricerca di colla-borazione con le parti sociali e le istituzioni locali non possono lasciarci indifferenti. La cronaca, poi, è un susseguirsi di notizie tragiche, di situazioni di marginalità e degra-do sociale, non limitato al fenomeno dell’im-migrazione, ma anzi esteso a percentuali sempre più alte di residenti in stato di indi-genza e di bisogno. Ai bisogni primari dovrà far fronte il Consiglio comunale con la pros-sima previsione di bilancio.Gli sforzi dovranno essere concentrati tutti sul potenziamento dei servizi sociali di assi-stenza finalizzati anche alla ricerca di nuove opportunità occupazionali. Il tema della casa dovrebbe essere centrale. Abbiamo ascoltato in Commissione bilancio le sigle sindacali che tutelano i residenti affidatari delle case

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Il Comune rischia di essere pri-vato dei fondi derivanti dalla vendita dei biglietti per la visita dei monumenti. Questo il pro-getto della Regione, illustrato nel corso di una riunione tenuta alla Soprintendenza ai beni cul-turali e ambientali, che toglie-rebbe alla città circa 800 mila euro oggi destinati alla cura e alla valorizzazione dei siti. Un progetto che il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha deciso di osteggiare in maniera ferma, lanciando subito una provoca-zione: “La Regione trasferisca a noi la gestione del patrimonio storico e monumentale. Sono si-curo che faremmo molto meglio, sia in termini di fruizione che di manutenzione”.Alla riunione di ha partecipato la dirigente del settore Politiche culturali, Rosaria Garufi. Oggi lo sbigliettamento frutta circa 3 milioni di euro l’anno. Di que-sti, due terzi finiscono alla Re-gione e un terzo va al Comune, che lo gestisce in accordo con la Soprintendenza sulla base di un programma annuale di interven-ti; il 75 per cento viene destinato alla manutenzione e alla fruizio-ne dei monumenti, il restante 25 per cento alla valorizzazione del patrimonio. L’idea della Regio-ne sarebbe di destinare gli 800 mila euro alle spese di funzio-namento degli uffici periferici che fanno capo all’assessorato ai Beni culturali.“Mi sembra un progetto privo di senso – afferma il sindaco Ga-rozzo – che finirebbe per trasfe-rire risorse dalla valorizzazione del patrimonio alle spese per l’ordinaria amministrazione. Per di più, noi non conosciamo l’u-so degli oltre 2 milioni che fini-scono a Palermo. Se la Regione pensa di smantellare un sistema che sta dando i suoi frutti e di lasciare al completo abbandono i siti di interesse storico, lo dica chiaramente”.Con la quota di sua competenza, oggi il Comune si occupa di Vil-la Reimann; della fruizione del Parco della Neapolis, pagando lo straordinario al personale co-munale; della manutenzione alla Grotta del salnitro e alla Grotta dei cordari. Inoltre sta finanzian-do la realizzazione dell’impian-to elettrico all’Ipogeo di piazza

La zona archeologica della Neapolis.Duomo, il ripristino del canale Galermi, la messa in sicurezza e la custodia della Latomia di san-ta Venera, il restauro delle Mura dionigiane, la pulizia e la derat-tizzazione dei siti.“Si tratta di un elenco incomple-to – afferma ancora il sindaco Garozzo – ma lascio immagina-re cosa accadrà nei monumenti quando questi soldi saranno de-

stinati, ad esempio, alle fornitu-re di materiali o alla pulizia degli uffici della Regione. Mi stupisce la tempistica di questa decisione, che arriva proprio quando racco-gliamo risultati concreti grazie alla svolta impressa dalla nostra amministrazione alla gestione dei soldi dello sbigliettamento.“Già domani – conclude il sin-daco Garozzo – scriverò al pre-

sidente Crocetta, all’assessore Furnari e al suo capo di gabi-netto annunciando che sono de-terminato ad oppormi alle loro decisioni. Anzi, proporrò loro di dare a noi la gestione diretta dei siti perché sono sicuro che riu-sciremmo a valorizzarli meglio, ad aumentare gli incassi e a ga-rantire una corretta fruizione e manutenzione”.

comunali. Lo sforzo legato alla manutenzione straordinaria degli alloggi, non può certo basta-re per garantire sicurezza e decoro. La regola-mentazione dei rapporti tra amministrazione e inquilini assegnatari, sarà al centro delle prossi-me iniziative consiliari.Per quanto riguarda gli assistiti di associazio-ni di volontari che garantiscono ricovero, pasti caldi e assistenza ai più poveri, vorrei fare mio l’appello di Padre Marco Tarascio, della Caritas diocesana di Siracusa. L’istituzione di un fondo di garanzia del comune di Siracusa per soppe-rire ai mancati pagamenti delle utenze relative ai servizi pubblici essenziali come acqua, luce e gas, sarà un atto dovuto nella individuazio-ne delle nuove spese del bilancio di previsione 2014.

Fabio RodanteConsigliere comunale Art.4

A rischio i fondi derivantidallo sbigliettamentoIl progetto della Regione è quello di incamerare per intero gli introiti degli ingressi nella zona archeologica: a rischio 800 mila euro

Il sindaco di Siracusa scrive al presidente della Regione Sicilia, Crocetta

rodante

quasi raddoppiate. Ed infine ri-tengo altresì necessario che il Comune prenda atto nei propri atti amministrativi di una emer-genza sociale preoccupante che, negli ormai giornalieri episodi di femminicidio e di qualsiasi tipo di violenza nei confronti delle donne, vede direttamente o in-direttamente coinvolti i bambini che purtroppo subiscono in fami-glia traumi che possono divenire irreversibili. Anche negli asili nido comunali deve intervenire personale specializzato idoneo a riscontrare nei bambini anoma-lie comportamentali che possa-no denotare ipotesi di violenza subiti all’interno delle famiglie e devono essere adottate tutte le precauzioni necessarie a scon-giurare episodi di pedofilia”.

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Si reca sul set della fictionevadendo dagli arresti in casaStava osservando le scene di “Romanzo siciliano” e non si è accorto della presenza dei carabinieri, credendo che fossero delle comparse

Protagonista della vicenda è un siracusano, arrestato prima per droga

Si rende protagonista dell’eva-sione dagli arresti domiciliari per curiosare tra le quinte del set della fiction “Romanzo si-ciliano”, le cui riprese si stanno effettuando a Siracusa in questi giorni. Era così attento a seguire le scene che non si è accorto dell’arrivo della pattuglia “vera” dei militari dell’Arma, che, avendolo riconosciuto, si erano fermati per accertarsi del motivo della sua presenza fuori dall’abitazione in cui avrebbe dovuto essere. All’uomo, al mo-mento dell’arresto, sembrava che i carabinieri facessero parte del cast in qualità di comparse e quindi che stessero fingendo.Ma la finzione stava davanti alle telecamere, mentre le manette erano vere e sono scattate ai polsi del siracusano Gianpaolo Mazzeo, il quale deve adesso rispondere del reato di evasione dagli arresti domiciliari. Il siracusano vi era stato posto perché era stato scoperto nei giorni scorsi in possesso di quattro dosi di cocaina, pronte per essere immesse nel mercato locale della tossicodipendenza. Malgrado fosse in regime di arresti in casa, non avrebbe resistito alla curiosità di seguire le riprese della fiction, tanto più che venivano girate non lontane dal proprio domicilio. S’è quindi presa la licenza di trasgredire ad un obbligo im-postogli dal giudice, uscendo dalla sua abitazione per andare a seguire il ciack del regista per il film sui Carabinieri che si sta girando da qualche settimana a Siracusa.Durante le riprese al Castello Maniace, Mazzeo ha però in-contrato i Carabinieri veri, che lo hanno arrestato per evasione riconoscendolo tra il gruppo di curiosi abitualmente appostata per seguire le scene. Lui, inve-ce, non li aveva riconosciuti, credendo che fossero tutti delle comparse, coinvolte nella scena della fiction. L’arrestato è stato nuovamen-te sottoposto al regime degli arresti domiciliari, sperando che per rivedere nuovamente i Carabinieri attenda che la fic-tion vada in onda in televisione l’anno prossimo.

Era penetrato di notte a casa di un’ultraottua-genaria e mentre la vittima dormiva, insieme con altri complici rimasti non identificati, con-sumò un furto. A distanza di cinque anni dall’e-pisodio, il giudice monocratico del tribunale di Siracusa ha emesso sentenza di condanna a 3 anni di reclusione, oltre al pagamento di 500 euro di multa a carico del priolese Andrea Ca-logero Giarratana di 24 anni.Assistito dall’avvocato Sebastiano Ebreo, il giovane si è visto condannare con una pena superiore a quella invocata dal pubblico mini-stero, che aveva richiesto la condanna dell’im-putato ad un anno di reclusione. Delusa anche la difesa, che ha insistito perché il giudice emettesse una sentenza di assoluzione per il proprio assistito.Il fatto si è verificato la notte del 9 dicembre 2009 quando, forzando la finestra del bagno, il Guarratana, in compagnia di altre persone non identificate, ha messo a soqquadro l’abitazione di un’anziana che vive sola in casa. Il bottino di quel furto si p concretizzato in una somma di appena 80 euro, trovati nella borsetta della vittima.Al risveglio, la donna si è accorta che qual-cuno era entrato in casa sua. I carabinieri del Ris di Messina hanno eseguito un sopralluogo,

rubò nottetempo a casa di anzianapriolese condannato a tre anni

CronaCa

In foto, una pattuglia dei carabinieri.

Sferrò un pugno a poliziottoUn avolese condannatoSferrò un pugno ad un poliziotto intervenuto per sedare una lite tra automobilisti a seguito di un incidente stradale. Un avolese ha rimediato la condanna a 4 mesi e 20 giorni di reclusione. La condanna è stata inflitta dal giudice monocratico Andrea Migneco, a conclusione del processo che si è celebrato per direttissima. Protagonista della vicenda è Massimo Buscemi di 36 anni, assistito dall£avvocato Anna Maria Campisi. L’uomo do-veva rispondere di violenza e minacce, lesioni personali aggravate. Il fatto si è verificato il 10 giugno scorso, quando l’imputato, dopo essersi scontrato con una vettura, ha ingaggiato una col-luttazione con il conducente dell’auto incidentata. L’intervento di un assistente del commissariato di Avola, ha innervosito ulteriormente il Buscemi, che ha sferrato un pugno in pieno volto al pubbli-co ufficiale, costretto a farsi medicare in ospedale.

rilevando su una biscottiera e sul vetro del comodino delle impronte digitali, che ad una verifica di labora-torio e ad una comparazione, sono state attribuite al Giarratana. L’imputato si è sempre dichiarato estra-neo ai fatti oggetto della contestazione.

Il palazzo di Giustizia di Siracusa.

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Operazione antidroga “Tintoretto”Reato prescritto per tutti gli imputatiGli arresti scattarono nel gennaio 2006 a seguito delle risultanze delle indagini eseguite dai poliziotti della squadra mobile di SiracusaGli effetti della Fi-ni-Giovanardi sulle droghe, ripristina-ta nel marzo scorso con un decreto che ha ripristinato le ta-belle sulle sostanze stupefacenti, non si sono fatti attendere al processo a carico di dodici persone, arrestate nel genna-io 2006 a seguito di una maxi operazio-ne antidroga portata a termine a Siracusa dagli uomini della squadra mobile.In virtù, infatti, di questa normativa, in aggiunta all’e-sclusione dell’ag-gravante dell’in-gente quantità ha indotto i giudici del tribunale penale di Siracusa ad emettere sentenza di prescri-zione nei confronti di tutti gli imputati alla sbarra: Danilo Casto, Riccardo Di Falco, Danilo Brian-te, Francesco Capo-dieci, Giancarlo De Benedictis, Massimo Montalto, Vincenzo Spanò, Francesco Cammarata, Ales-sandro Noto, Aldo Cristina, Massimilia-no Midolo, Gaetano Carepola. Anche il pubblico ministero, Andrea Palmieri, che in un primo momento ave-va richiesto la con-danna a 4 anni di reclusione per alcu-ni degli imputati, ha preso atto delle mo-difiche legislative in-tervenute in materia di droga, invocando un verdetto di non luogo a procedere per intervenuta pre-scrizione. Richiesta alla quale si sono as-sociati i legali della difesa avvocati Cele-sti, Perez, Troia, Riz-za, Cannata e Albo.L ’ o p e r a z i o n e

antidroga denomina-ta “Tintoretto” è scat-tata all’alba del 21 gennaio 2006. L’o-biettivo degli investi-gatori della squadra mobile era quello di

interrompere i flus-si di stupefacenti, in particolare cocaina e marijuana nel capo-luogo, appannaggio del clan Bottaro-Attanasio. Flussi di

droga che giungeva-no a Siracusa da altre città della Sicilia ma anche dalla Puglia e dalla Calabria, che ha portato all'emissio-ne di un’ordinanza a

carico di venti perso-ne, finite in carcere, mentre per altre venti era scattata la denun-cia a piede libero. Secondo gli inve-stigatori, la droga

veniva acquistata in Puglia, nell'area di Trani, per poi essere trasferita a Siracusa, dove avveniva lo smercio. A Palermo invece l'organizza-zione si riforniva di hashish, mentre l'e-roina veniva compra-ta nella Locride.L'operazione conclu-de un'indagine che nel novembre del 2005 aveva portato all'arresto di ventisei persone, tra cui i capi del clan, che agiva anche nei settori del-le estorsioni e dell'u-sura.I venti arrestati era-no accusati anche di aver trasformato, con la loro attività di spaccio, la zona nord di Siracusa, in parti-colare la via Tintoret-to che ha dato il nome all'operazione, in un vero e proprio market della droga.

F.N.

La sentenza di non luogo a procedere emessa dal tribunale penale di Siracusa

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Governoimpegnatosui FerrotelLa quinta commissione legi-slativa all'ars oggi con l'ap-provazione della risoluzione n. 21 ha impegnato il governo regionale, nell'ambito delle procedure finalizzate alla sottoscrizione dell'accordo di programma e del contratto di servizio del trasporto ferro-viario regionale, a farsi carico della risoluzione della verten-za dei lavoratori ex ferrotel ed ex cooperativa “Portaba-gagli ”stazione di Siracusa, prevedendo la ricollocazione di questi lavoratori. Un atto importante che va incontro alle legittime istanze di ex la-voratori che incolpevolmente erano rimasti tagliati fuori dal ciclo lavorativo.

augusta

Caserma dei vigili del fuocoApprovato il finanziamentoE’ stato approvato il finanziamento per la costruzione della caserma dei Vigili del Fuoco di Augusta. La firma del Decreto da parte del Dirigente del Dipartimento di Protezione Civile Foti segna finalmen-te il riconoscimento della necessità di dotare Augusta, in quanto Comune in-dustriale, di una sede autonoma dei Vigili del Fuoco, che rap-presenti per la città e per il territorio tutto un presidio di sicurezza e di tutela.Il finanziamento ammonta a 4.251.655,19 euro

e coprirà le spese di progettazione esecutiva, di acquisizione degli immobili posti sul terreno prescelto dal Consiglio Comunale di Augusta e

tutti gli oneri a corredo per la realizzazione della caserma.Accolgo con gioia la fir-ma di questo decreto di finanziamento perché esso rappresenta una risposta per tutta la popolazione che risiede e gravita intorno alla zona industriale, oltre che un elemento di ci-viltà e sicurezza in un

territorio che in passato è stato purtroppo anche sede di calamità ed incidenti.

Il primo cittadino Orazio Scalorino ha ricevuto la folta delegazione assicurando il massimo impegno nel compulsare la Regione Sicilia

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Disabili senza più serviziOccupata la stanza del sindaco

Quaranta persone dell’associa-zione Padre Pio hanno occupato l’aula del Sindaco del comune di Floridia e ne ha paralizzato l’attività amministrativa, in segno di protesta per un disagio non più accettabile. La comunicazione da parte della Regione Sicilia dell’ap-provazione del piano di zona 2014-16 senza il necessario impegno spesa impone l’ennesimo stop ai servizi di assistenza alla persona. Il mondo della disabilità chiede alla politica e alle istituzioni impegni concreti e soluzioni efficaci.L’Associazione Diversabili “Padre Pio”, ente onlus che dal 2008 gesti-sce servizi socio-assistenziali nel D 48 di Siracusa ma che è radicato fortemente nella città di Floridia, sentito il disagio delle famiglie dei propri utenti, associati e degli operatori (da gennaio 2014 senza contratto ma rimasti operativi a titolo di volontariato). Da una parte operatori e ragazzi/e si cimente-ranno in attività educative come prove di teatro e creative; dall’altra genitori, dirigenti dell’ente hanno impegnato il sindaco in una tavola rotonda per affrontare in modo risoluto il problema dell’avvio dei servizi della legge 328/00 e delle tematiche rilevanti che essa comporta. Sulla vicenda il consi-gliere comunale dell’UDC Sandro

Si tratta dell’associazione “Padre Pio” di Floridia, che lamenta la paralisi delle attività

La protesta dei disabili a Floridia. Sotto, l’attuale caserma dei vigili del fuoco di Augusta.

Beltrami ha proposto “di anticipare dal bilancio comunale i fondi per l’assistenza ai disabili, così come fanno altri comuni della provincia, e già il 25 giugno la commissione si riunirà per discuterne. quanto alla proposta di indirizzare a que-sta causa il 20% dell’indennità, il sindaco ha già affermato che lo farà e anch’io sono disposto così come i colleghi Teodoro, Burgio, Carpinteri e Bastante”.

Il sindaco Scalorino: “Questa protesta è stata voluta dall’ammi-nistrazione, dal sindaco insieme all’associazione di genitori della associazione Padre Pio per esplo-dere un problema che poi ricade tutto sulle spalle dei sindaci. Cioè la mancanza di trasferimenti di risorse della 328 ciò nonostante il nostro sia un distretto virtuoso, nonostante il comune di Floridia abbia fatto la sua parte nella istru-

zione della richiesta dei fondi ad oggi non abbiamo ancora il decreto di finanziamento. Non riusciamo ad affrontare tutti i problemi e io ho chiesto questa forma di protesta per avere anche la solidarietà da parte delle famiglie. A giorni ci recheremo di nuovo a Palermo per chiedere all’assessorato di velociz-zare i tempi perché ci sono servizi che non possono essere interrotti”

Salvatore Pappalardo

vita di Quartiere 19 GiuGno 2014, GioVedì 9

Personaggi:Nobiluomodi anticafamigliapiemonteselegataai Savoia

Luca Cordero di Mon-tezemolo (nato a Bolo-gna il 31 agosto 1947) è un dirigente d'azienda e politico italiano. Presi-dente della Ferrari Spa (dal 1991) di cui è stato anche amministratore delegato (fino a settem-bre 2006), fondatore della società “Nuovo Trasporto Viaggiatori” e, dal mese di ottobre del 2012, vicepresi-dente della Unicredit. È stato presidente di Confindustria dal 25 maggio 2004 al 13 mar-zo del 2008. Svolge, e ha svolto, altri ruoli principali in grandi so-cietà italiane ed estere. Primogenito dei tre fi-gli di Massimo Cordero dei marchesi di Mon-tezemolo (nato a Rosi-gnano Marittimo il 23 dicembre 1920 - Roma, 14 maggio 2009) e di Clotilde Neri (nata a Bologna il 26 agosto 1922), Luca di Mon-tezemolo appartiene a un'antica famiglia piemontese per gene-razioni al servizio di Casa Savoia, della qua-le sono rappresentanti il colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Mon-tezemolo, vittima alle Fosse Ardeatine e il cardinale Andrea Cor-dero Lanza di Monte-zemolo, figlio del pre-cedente.

ortigia: Montezemolo e alonso in “Ferrari” in città

Le due personalità dell’alta finanza e del mondo sportivo della “Formula uno”sono attesi insieme alle “Rosse” che rappresentano per la serata di sabato

Possono sognare ad occhi aperti gli ap-passionati ferraristi siracusani: Fernando Alonso e Luca Cor-dero di Montezemolo saranno tra gli ospiti della strepitosa festa Ferrari di sabato a Siracusa. E sono solo due delle attese guest stars. Come promes-so, infatti, la casa mo-denese di auto deluxe ha scelto Siracusa per una notte di musica e buon cibo da regala-re ai suoi clienti più affezionati. L’evento si terrà a piazza Duo-mo che, per una sera,

si trasformerà in un grande palcoscenico sotto le stelle facendo da cornice a un con-certo speciale. Pro-

tagonisti saranno il Coro e l’Orchestra del Teatro Bellini di Cata-nia che si esibiranno con due cantanti liri-

ci ancora top secret. Dopo il concerto, i pa-peroni appassionati di Ferrari parteciperan-no a una grande cena rigorosamente made in Siracusa preparata dalle sapienti mani di uno degli chef più noti della provincia. Se-condo le indiscrezio-ni, si parla di oltre 200 invitati e si attende in città in rombo di 80 Ferrari. Ferrari Spa è la casa automobilisti-ca italiana, fondata da Enzo Ferrari, che pro-duce autovetture spor-tive d'alta fascia e da gara; essa gestisce, tra l'altro, una delle più titolate squadre spor-tive impegnate nelle competizioni automo-bilistiche del mondo, la Scuderia Ferrari. La sede dell'azienda è situata a Maranello, in provincia di Mo-dena ed è guidata, dal 1991, da Luca Corde-ro di Montezemolo, ex presidente di Con-findustria e del Grup-po Fiat. Il simbolo ufficiale, storicamente rappresentato da un cavallino rampante, è attribuibile a quello dell'aviatore roma-gnolo ed asso della prima guerra mondia-le Francesco Baracca (1888-1918) ceduto personalmente dalla madre nel 1923 come portafortuna ad Enzo

Ferrari e da allora di-ventato emblema del marchio Ferrari e del-lo stesso reparto cor-se., Nel 2013 e 2014 il marchio Ferrari viene riconosciuto come il più influente al mon-do: è il 35° marchio con più valore ossia quattro miliardi di dollari. La nascita del-la Ferrari viene talora fatta coincidere con la fondazione, nel 1929 a Modena, della Sa “Scuderia Ferrari”, ma la Scuderia non produceva proprie automobili, era sol-tanto la responsabile della messa a punto di quelle dell'Alfa Ro-meo, che allora par-tecipavano a diverse competizioni. La casa costruttrice nacque ufficialmente il 13 set-tembre 1939 a Mode-na, con la fondazione da parte di Enzo Fer-rari della Auto Avio Costruzioni. Le sue prime commissioni fu-rono la costruzione di componenti per veli-voli e solo a partire dal 1947 la costruzione di autovetture divenne l'attività principale. La prima autovettura costruita, in soli due esemplari, fu la Auto Avio Costruzioni 815 datata 1940, mentre la seconda, sempre in soli due esemplari, fu la Ferrari 125 S, a cau-sa della seconda guer-ra mondiale solo nel 1947, e fu guidata da Franco Cortese, primo pilota e collaudatore Ferrari. Quest'ultima vettura è la prima a portare il nome Fer-rari, non però per vo-lontà di Enzo Ferrari ma per clausole con-trattuali che lo lega-vano all'Alfa Romeo dove precedentemente era stato direttore del reparto Alfa Corse: clausole che gli im-pedivano fino al 1942 di utilizzare il proprio nome sulle autovettu-re da lui allestite. Nel 1957 la Auto Avio Co-struzioni cambiò de-nominazione in Auto Costruzioni Ferrari.

Sopra: una Ferrari. A lato: Montezemolo. Sotto: Alonzo.

Sport: Asso dell’automobilismo e ambasciatore UNICEF

Fernando Alonso Díaz (nato a Oviedo, in Spagna, il 29 lu-glio 1981) è un pilota automobilistico spagnolo di Formula 1, vincitore dei Campionati Mondiali 2005 e 2006 con la scude-ria Renault e, a partire dalla stagione 2010, pilota della Ferrari. Soprannominato “Magic Alonso” e “El Nano”, oltre a essere il pilota spagnolo di maggior successo, ha detenuto il record di più giovane vincitore di un Campionato mondiale di Formula 1, conseguito al termine della stagione 2005, e quello di più giova-ne bi-campione del mondo di categoria. Con la stagione 2007 è divenuto il secondo pilota, dopo Michael Schumacher, ad aver ottenuto un punteggio superiore a 100 pun-ti nel Campionato mondiale per tre stagioni consecutive. Inoltre, nel 2013 ha conseguito al primato di pilota con più punti conqui-stati nella storia della Formula 1 (1675), per poi diventare, l'anno successivo, il pilota della Ferrari con più punti guadagnati. Lo spagnolo, inoltre, è ambasciatore Unicef, nonché un dirigente della Grand Prix Drivers' Association. Considerato da gran parte della stampa, dalla maggior parte dei tifosi e colleghi, nonché dagli esperti come uno dei più grandi talenti attuali nelle corse automobilistiche. Secondo la rivista statunitense “Sports Illu-strated” figura al terzo posto fra gli sportivi più ricchi e pagati del mondo.

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10 19 GiuGno 2014, GioVedì

Venerdi 20 e sabato 21 giugno presso il Santuario della Madonna della Scala di Noto si riuniranno il Consiglio Pastorale Diocesano, il Consiglio Presbiterale e il “Copadi” per un incontro di riflessione e programmazione sul Progetto Pastorale della Diocesi di Noto. L'incontro preve-de, dopo una verifica della pastorale del triennio appena trascorso, dedicato al tema della misericordia di Dio, un con-fronto per la programmazione del nuovo ambito pastorale e delle attività connes-se per lo svolgimento del nuovo triennio. Verranno formulate proposte per il conve-gno d’inizio anno pastorale ed infine verrà fatta la stesura del Calendario diocesano 2014/2015. La riunione sarà importante momento di condivisione, di presentazio-ne e di coordinamento delle attività degli uffici pastorali diocesani per l’avvio del prossimo anno pastorale. Ognuno sarà chiamato a vivere da protagonista dentro le periferie esistenziali della nostra Chiesa locale. La diocesi di Noto (in latino: Dio-ecesis Netensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Siracusa appartenente alla regione ec-clesiastica Sicilia. Nel 2004 contava 211 mila battezzati su 212 mila, 546 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Antonio Staglianò. La diocesi comprende cinque comuni nella provincia di Siracusa: Noto, Avola, Pachino, Portopalo di Capo Passe-ro e Rosolini, e quattro nella provincia di Ragusa: Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo. La città più popolosa della circoscrizione non è la sede vescovile di Noto, dove si trova la basilica cattedrale di San Nicolò, bensì Modica. Il territorio è suddiviso in 98 parrocchie, raggruppate in 8 vicaria-ti: Noto, Avola, Pachino (che comprende anche Portopalo), Rosolini, Ispica, Poz-zallo, Scicli, Modica. La città di Noto è stata eretta a sede vescovile e la chiesa madre a cattedrale da papa Gregorio XVI con la bolla Gravissimum sane munus il 15 maggio 1844, ricavandone il territorio dalla diocesi di Siracusa, concretizzando l'impegno del suo predecessore Pio VII, il quale si era proposto di accrescere in Sicilia il numero delle diocesi per rendere più agevole il servizio pastorale dei ve-scovi, modificando così i confini dell'arci-diocesi di Siracusa. Il desiderio dei Netini di avere in città la sede vescovile risaliva al 1212, quando Isimbardo Morengia, si-gnore della città, fondava con la dote di quattro feudi il monastero cistercense di Santa Maria dell'Arco. Insignita del tito-lo di città da Alfonso il Magnanimo il 27 dicembre 1432, in un momento di par-ticolare prestigio anche culturale, Noto richiese l'erezione a diocesi il 14 giugno 1433 a papa Eugenio IV e ancora il 22 gennaio 1450 a Niccolò V. Altre iniziative vengono promosse nel 1594 e nel 1609; le argomentazioni addotte a favore della nuova sede vescovile erano diverse, tra queste la presenza di due prestigiosi cen-tri di spiritualità: l'abbazia benedettina di Santa Lucia del Mendola e quella ci-stercense di Santa Maria dell'Arco, allora rilevanti motivi ecclesiastici, e l'essere la città di Noto Capovalle.

Appuntamento diocesanofra il 20 e il 21 giugno

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Città: Fattura elettronica “Out”Il 7 luglio manifestazione di “Casartigiani” per denunciarne i problemi

Interessante riunio-ne degli esperti di Casartigiani Siracusa per un esame della normativa che im-pone, dal 6 giugno per tutte le pubbliche amministrazioni con momentanea ecce-zione dei comuni il cui avvio è previsto per metà marzo del 2015. Dal confronto fra i presenti è stato evidenziato come, a stillicidio, vengo-no imposti nuovi oneri per le piccole e medie imprese, con in testa gli artigia-ni. Si tratta di un complicato iter che non tutti i commer-cialisti sono disposti a farsi carico già alle prese con innume-revoli scadenze e i numerosi tipi di imposte e tasse che anziché semplificare la gestione delle Pmi li complica all’in-verosimile. Anche Casartigiani si è detta impossibile a fare fronte a questo nuovo onere visti gli impegni con il

patronato, con il Caf, con i vari servizi sulla sicurezza. A tal fine è stata accolta favorevolmente, anche dal punto di vista economico per le imprese associate, una proposta di una società di servizi di Augusta e indicata alle Delegazioni dei comuni della provin-cia in piena libertà di scelta e senza il “pas-saggio” dalle sedi di Casartigiani.Subito dopo sono stati esaminati i punti in programma per la manifestazione pro-grammata per lunedì 7 luglio, dalle 17 alle 20, nel salone di rappresentanza della Camera di commer-cio di Siracusa per trattare due temi di interesse per il com-parto che sono: a) l’affitto e/o affido di poltrona nel settore acconciatori ed este-tiste; b) suggerimenti per l’occupazione giovanile. I dele-gati a relazionare e cioè Graziella Breci

Gurciullo di Carlen-tini, Luca Romeo di Siracusa e Alfio Zarbano di Lentini, hanno tracciato, insieme alla Pre-sidenza di Casar-tigiani e i Coordi-natori di Augusta, Avola, Floridia e Francofonte, le linee dei loro interventi che saranno perfezio-nate entro fine mese.Prima del rompete le righe, a titolo di stimolo e incoraggia-mento, il presidente Marchese, nel suo ruolo di presidente della commissione provinciale artigiana-to, ha così concluso: “Nella seduta di ieri, lunedì 16 giugno 2014 (la prima delle due mensili), la “Cpa” di Siracusa ha approvato ben 28 domande di iscrizio-ne all'Albo delle Im-prese Artigiane e il dato più significativo è quello che riguarda ben 6 imprese del settore Acconcia-tori. Un segnale della lotta al nero di

questo comparto e la presa di coscienza anche di buona parte della clientela che vuole essere ‘servita’ con professionalità, serietà e sicurezza. Nel settore delle cancellazioni, sicu-ramente più nume-rose, quelle di ultra sessantacinquenni, del settore edile in palese stato di fermo, e dei defunti segnalati dall'Inps e non dai familiari o rappresentanti legali. Questi dati per dire con forza: continuiamo la no-stra strada, è quella giusta e cioè quella delle cure e non solo delle diagnosi”. La fattura, in diritto, è un documento fiscale obbligatorio emesso da un soggetto fisca-le per comprovare l'avvenuta cessione di beni o prestazio-ne di servizi ed il diritto a riscuoterne il prezzo. L'opera-zione di emissione di una fattura prende il nome di fatturazione. Gli elementi formali obbligatori della fattura sono: Ditta, denominazione o ra-gione sociale dell'e-mittente con indicati l'eventuale nome del rappresentante fisca-le, l'indirizzo della sede, il numero di partita Iva. Estremi dell'intestatario della fattura: azienda o privato cittadino che dovrà provvedere al pagamento del corrispettivo entro i termini stabiliti. Di-citura: Fattura, Nota credito, Addebito, Accredito. La datala numerazione progressiva, che può anche non essere an-nuale ; la descrizione (anche sommaria) del prodotto/servizio ceduto; l'imponibile, ossia l'indicazione dell'importo prima dell'applicazione dell'aliquota d’Impo-sta Valore Aggiunto ed eventuali compe-tenze e contributi di legge.

Sopra: foto di scena e sito “Facebook” del cortometraggio.

Cultura: Appena concluse le ripresedel cortometraggio dal titolo “La scelta”

“La prima proiezione del film del regista Giorgio Nanì La Terra ambienta fra gli anni ’50 ed i successivi anni ’60del secolo scorso e teso a narrare una vicenda realmente accaduta a Siracusa è prevista per la data del prossimo 3 agosto

Si sono appena concluse le riprese del cortometrag-gio “La scelta”, regia di Giorgio Nanì La Terra con l’aiuto di Mariarosa Gras-so, una impegnativa pro-duzione (fino a 70 le unità di personale adoperate per le riprese) ambientata a ca-vallo tra gli anni ’50 e gli anni ’60. Una vicenda realmente ac-caduta a Siracusa, ma le cui location sono state in-dividuate principalmente a Palazzolo Acreide. Il corto, prodotto da Nino Gibilisco, è coprodotto da Stefano Frassetto, Mario Matarazzo e Antonio Terranova. La sceneggiatura porta la firma dello scrittore sira-cusano Luca Raimondi e affronta il tema del celibato sacerdotale. Gli attori protagonisti sono invece di Ragusa e Cani-cattini, rispettivamente Ali-ce Canzonieri e Sebastiano Tinè (entrambi nelle foto allegate), da segnalare an-che la presenza nel cast di Marta Limoli. Il lavoro è in fase di mon-taggio e successivamente sarà spedito a Roma per la color correction. La prima proiezione è pre-vista per il 3 agosto 2014. Coinvolti nella realizza-zione anche diverse figure istituzionali, dal sindaco di Palazzolo Acreide, Car-lo Scibetta, alla consiglie-ra comunale di Siracusa Simona Princiotta fino all’Assessore alla Cultura dottor Alessio Lo Giudice.“Non sarebbe stato possi-bile realizzare questo corto senza il loro aiuto” dichia-ra il regista Giorgio Nanì La Terra, “hanno dato un esempio di come le ammi-nistrazioni comunali possa-no reagire alle proposte di sviluppo delle risorse loca-li, dei progetti dei concit-tadini e della promozione del territorio. È importante per le nuove generazioni, soprattutto in un momen-to così di crisi economica, non vedersi chiudere porte in faccia, vedersi negare permessi per l’utilizzo del-le location o smarrirsi nella burocrazia, rischiando di

perdere preziose opportu-nità”.Nella pagina facebook del cortometraggio, inaugurata da solo 2 giorni, la condi-

visione di un album foto-grafico contenente un cen-tinaio di foto di scena ad opera di Antonio Terrano-va, ha già raggiunto le 75

mila visualizzazioni. Ottima promozione del ter-ritorio utilizzato come set oltre alla soddisfazione per il lavoro svolto.

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Yara tradita dalla cortesia del killerI pm: “Fu seviziata con crudeltà”Gli inquirenti: caduta in trappola perché lo conosceva poi lui l’ha uccisa con particolare crudeltàCosa accadde veramente quella sera del 26 novembre del 2010, quando Yara scomparve nelle brume della Bergamasca per essere assalita e uccisa «con particolare crudeltà», solo Massimo Bossetti potrà raccontarlo. Magari oggi, quando verrà interrogato dal gip. Ma se la giovane Yara Gambirasio, dopo aver portato in palestra della musica, anziché filare dritta a casa salì sul camioncino cassonato bian-co del muratore biondo col pizzetto è perché, in qualche modo, si fida-va. E se Massimo Bossetti le chiese di salire è perché, in qualche modo, la conosceva. Non l’aveva scelta a caso. Non era da lui, uomo probo e irreprensibile, tutto famiglia, casa e chiesa, ghermire un vittima a caso. Non lo aveva mai fatto e probabilmente non l’ha fatto mai più. Semplicemente, pensano gli investigatori, ha perso il controllo e quando si è reso conto di essere andato oltre un punto di non ritor-no, l’ha colpita con ferocia: «Tre colpi al capo e plurime coltellate in diverse regioni del corpo, abbando-nandola agonizzante in un campo isolato, ne cagionava la morte...». In fondo, i criminologi già un paio di anni fa avevano tracciato dell’as-sassino un profilo abbastanza preciso: «Quarantenne, affettuoso e premuroso padre di famiglia, ti-morato di Dio…». Già, la religione. Lo vedevano spesso in prima fila sui banchi delle chiese, Bossetti, anche quella di Brembate di So-pra, racconta qualche testimone.

E allora, tra le ipotesi che in queste ore stanno facendo gli inquirenti, c’è anche questa: che Yara si sia avvicinata al suo carnefice perché non lo vedeva come «un estraneo» alla comunità ristretta di Brembate, ma lo aveva riconosciuto come una figura tranquillizzante, qualcuno che aveva già visto, magari proprio fuori (o dentro) la chiesa del paese. Su una cosa infatti i magistrati sono chiari: Massimo Bossetti non aveva conosciuto Yara in palestra, non aveva figli iscritti nello stesso centro sportivo, e non poteva con-dividere nemmeno una conoscenza in ambienti scolastici, perché i suoi figli, rispetto a Yara, quattro anni fa erano ancora troppo piccoli. Inoltre, in quel periodo, non lavorava nei cantieri della zona. Semplicemente, quella sera passava davanti al cen-tro sportivo di Brembate di Sopra, perché abitava a Mapello, un tiro di schioppo dalla casa dei Gambi-rasio. Ed è proprio in quella zona,

Mapello, radiocentro di via Natta, che i tabulati delle celle telefoniche agganciano alle 17,45 il suo cel-lulare. Dopo un’unica chiamata lo spegnerà fino al mattino dopo, ore 7,34. Nella stessa zona, un’ora più tardi, alle 18,49, verrà agganciato anche il cellulare di Yara che rice-ve un sms da un’amica a cui non risponderà. Significa cioè, stando alla tesi investigativa, che Bossetti in quell’ora che va dalle 17,45 alle 18,49, è lì, vicino alla palestra e che Yara è salita sul camioncino per andare incontro alla morte, verso il campo di Chignolo d’Isola, dove verrà lasciata agonizzante a morire di freddo e inedia. Dunque, è proprio quando esce dal centro sportivo che la ragazzina lo incontra e si avvicina o si lascia avvicinare. Non lo teme. Yara è una giovane atletica, muscolosa. Non è semplice caricarla con la forza sul camion. Ci vuole qualche espe-diente, una conoscenza pregressa probabilmente, perché Yara non era tipo che dava confidenza al primo conosciuto. E poi in quel momento, c’è gente. Un anno dopo, infatti, alla stessa ora e in un venerdì di novembre, i carabinieri faranno la prova di filmare la zona: in giro è pieno di gente. Anche questo, oltre ai risultati del Dna, fa parte delle prove «decisi-ve». Sebbene la svolta alle indagini sia arrivata solo venerdì scorso, quando gli esami del Dna hanno individuato Ester Arzufi, la madre di «Ignoto 1».

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“Nessun sospetto, ero convintache la mia Cristina fosse felice”Motta Visconti, la madre della donna uccisa con i figli: “Non si è mai confidata”Adesso che una famiglia intera non c’è più, altre due famiglie provano a farsi coraggio. Francesco Lissi, l’anziano padre di Carlo che ha ucciso moglie e due figli prima di farsi una birretta e godersi la partita dell’Italia in santa pace, le ultime energie le usa per chiamare la consuocera e darle la notizia che quasi tutti si aspettavano in questo paesone stretto tra Milano e Pavia: «Giuseppina, è stato il Carlo... Mi dispiace tanto...». Francesco Lissi, finisce in ospedale in ambulanza per un attacco di cuore. Giuseppi-na Redaelli, la madre di Cristina Omes, la nonna dei piccoli Giulia e Gabriele, finisce nel peggiore degli incubi moderni, quello del mostro dietro la porta di casa, molto ma

molto più vicino di quello della porta accanto: «Carlo mio, come hai potuto fare questo?». Già, come ha potuto questo tecnico informati-co dalla vita diritta fare quello che ha fatto? In carcere lo guardano a vista ma lui sembra immobile come un ghiacciolo. Dicono che qualche lacrima l’abbia versata solo quando ha dovuto ricostruire nei dettagli dove ha colpito Giulia e come ha finito Gabriele con un solo guizzo di lama. Per il resto niente di niente. Dopo la strage si è fatto la birretta con gli amici guardando Marchisio e Balotelli. Durante la confessione i carabinieri gli hanno offerto una pizza per fargli tirare il fiato e lui come se fosse al Can-dinski bar di Motta Visconti dove

si trovava sempre con gli amici ha chiesto: «Non è che ci sarebbe pure una birra?». A ricostruire gli ultimi giorni da uomo libero esce il ritratto di un marito esemplare e padre affettuoso: una settimana fa quando faceva troppo caldo i figli li aveva portati in piscina, sabato mattina a nemmeno dodici ore dalla strage era in giro con il piccolo nel passeggino, domani c’era da preparare la festa di compleanno della suocera. Giuseppina Redaelli non si dà pace rintanata dietro la tenda di plastica leggera bianca per tenere lontane le mosche nella corte della strada principale del paese: «A noi sembrava una coppia felice. Cristina non si aspettava una cosa simile da Carlo».

Un cadavere nel lago di Garda, Svolta nel giallo della pornostar Una cassa, recuperata a 90 me-tri di profondità, nelle acque di Castelletto di Brenzone (Verona) nell’alto lago di Garda. Al suo interno, un corpo di donna: po-trebbe essere quello di Federica Giacomini, 43 anni, nota come Ginevra Hollander, pornostar ori-ginaria di Desenzano (Brescia), ma residente a Vicenza, sparita nel nulla il 9 febbraio scorso. All’indomani dell’arresto del presunto assassino di Brembate, e della strage di Motta Visconti, un altro giallo potrebbe quindi essere a una svolta. La denuncia della sua scomparsa i genitori di Federica l’avevano sporta il 5 marzo: della figlia non avevano più nessuna traccia. Una scomparsa che fin dai primi tem-pi non lasciava presagire nulla di buono: la sua auto, in seguito ritrovata nel veronese, aveva i se-dili sporchi di sangue. La procura aveva aperto un’in-chiesta per omicidio volontario a carico di ignoti, e del caso si è interessata anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”. Fin da subito però le indagini si sono strette attorno all’ex compagno di Fede-rica, il 55enne bresciano Franco Mossoni. L’uomo, arrestato nel 1978 per l’omicidio della moglie e rinchiuso per alcuni in un ospe-dale psichiatrico, il 14 febbraio scorso era stato fermato all’ospe-dale San Bortolo di Vicenza dove armato di pistola aveva seminato il panico. Le indagini sono co-ordinate dalla squadra mobile di Vicenza con il supporto dei col-leghi di Verona.

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Tangenti per la ricostruzione dell’Aquila: cinque arrestati

In manette Luciano Marchetti, ex vicecommissario ai Beni Culturali della Protezione Civile, e Alessandra Mancinelli, funzionaria del ministero

«Hanno speculato il-legalmente sulla rico-struzione dell’Aqui-la». Per corruzione, falso, turbativa d’asta, millantato credito, emissione e utilizzo di fatture inesistenti sono state eseguite cinque ordinanze di custodia cautelare questa mattina: due persone sono finite in carcere e tre ai domiciliari. Al centro dell’inchiesta le pre-sunti tangenti versate per gli appalti pubblici riservati al recupero di beni culturali e alla ricostruzione di due importanti chiese: Le Anime Sante in Piazza Duomo e Santa Maria Paganica. Tra gli arrestati c’è anche Luciano Marchetti, ex vice commissario per i Beni culturali per la ricostruzione. Mar-chetti, allo stato libero professionista che si occupa di progetti per le opere pubbliche, è finito ai domiciliari. Nominato vice com-

La ripresa dell’I-talia «rimane fra-gile e la disoccu-pazione a livelli inaccettabili, con la conseguente necessità di inter-venti di politica economica rapida e coraggiosi». Lo dice il Fmi nella dichiarazione fina-le dopo la missione in Italia. Il Fondo defini-sce «ambizioso» il programma del presidente del Consiglio Matteo Renzi ma chiede un «riequilibrio di bilancio volto a ridurre le aliquote fiscali e ad au-mentare la spesa produttiva» perché

Il Fmi: “La ripresa italiana resta fragile, ma il programma di Renzi è ambizioso”

missario insieme con Guido Bertolaso, poi è stato confermato dopo l’uscita del capo della Protezione civile e la nomina dell’al-lora presidente del-la Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, come commissario per la ricostruzione. È anda-to via dall’Aquila nel dicembre 2011. In passato era stato alto dirigente del mini-stero dei Beni culturali e commissario per la Domus Aurea. Ment re lavorava all’Aquila era spun-tato il suo nome tra i 450 di clienti della cosiddetta «lista Ane-mone» che avrebbero beneficiato a vario ti-tolo dei lavori dell’im-prenditore indagato nella maxi inchiesta dei grandi appalti. Ha ricoperto incarichi anche nella gestione del post-terremoto di Marche e Umbria. È stato anche direttore regionale dei Beni culturali nel Lazio.

Sono gli imprenditori Nunzio Massimo Vin-ci, Patrizio Cricchi, Graziano Rosone e Alessandra Manci-nelli, all’epoca dipen-dente della Direzione regionale Beni cultu-rali e paesaggistici per l’Abruzzo. In attesa degli atti ufficiali da parte degli inquirenti, il ministero di Beni Culturali e Turismo (Mibact) ha già predisposto la so-spensione immediata dal servizio per la di-pendente Alessandra Mancinelli e l’avvio di un procedimento disciplinare. Carlo Cricchi, 71 anni, nato ad Antorodoco (Rieti) e residente; Giuseppe Di Girolamo, 60 anni, nato a Rapino (Chieti) e residente a Chieti; Antonio Ciucci, 45 anni, nato a Roma e residente; Cristiano Incontro, 35 anni, nato a Lentini, residente a Carlentini (Siracusa) e domiciliato all’Aqui-la; Vincenzo Altorio,

59 anni, nato in Cana-da e residente a Avez-zano; Francesco Gira-sante, 65 anni, nato a Pescara e residente; Carmine Falasca, 67 anni, nato a Chieti e residente a Pescara; Mario Proietti, 42 anni, nato a Viterbo e residente; Carlo Lufrano, 47 anni, nato a Chieti e residente; Marco Calderoni, 40 anni, nato a Roma e residente; Fausto An-zellotti, 64 anni, nato a Roma e residente; Ilona Busova, 45 anni, nata a Uhrske Hradiste e residente a Chieti. Tutti gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione aggrava-ta per un atto contrario ai doveri d’ufficio; fal-sità ideologica com-messa dal privato in atto pubblico; distru-zione e occultamento di atti veri; uso di atto falso; turbativa d’asta; millantato credito; emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

questo «può soste-nere la ripresa». La politica di bi-lancio però «deve assicurare il deli-cato equilibrio tra collocamento del rapporto debito-Pil su un sentiero di riduzione ed evitare una stret-ta eccessiva che faccia deragliare la fragile ripresa economica». L’organizzazione, nel suo rapporto, plaude al jobs act messo a punto dal premier e dal mi-nistro del Lavoro Poletti, ma chiede di «tradurre le pro-poste» in misure concrete per incen-tivare l’occupazio-

ne. Un contratto a tutele crescenti, come previsto dal Jobs Act, «aumen-terebbe l’equità tramite la riduzio-ne del dualismo specialmente se dovesse sostituire gli attuali contratti a tempo indeter-minato», si legge nelle dichiarazioni del Fondo. Quello dell’occu-pazione è uno dei temi più sensibi-li, insieme con la giustizia, che va rivista per garantire tempi più snelli, e alle politiche di contrasto alla cor-ruzione e in favore della competitivi-tà. «Le norme an-

Ucraina, esplosione lungo un gasdotto che rifornisce l’Europa

Un’esplosione e poi l’incendio con fiamme di 200 metri lungo le condutture di un gasdotto ucraino che rifornisce di metano russo l’Europa: l’e-splosione è avvenuta nel tratto di gasdotto Urengoy-Pomory-Uzhgorod nella re-gione ucraina della Poltava, nel centro orientale del paese da cui passano i tubi che portano il gas russo in Slovacchia. Le cause sono ancora da chiarire, ma una fonte della polizia ucraina, sentita dall’agenzia Interfax, non ha esclu-so l’ipotesi del sabo-taggio: l’esplosione è avvenuta in una zona poco abitata e non c’è stata nessuna vittima, ma come ammette il ministero degli Interni della regione, è diffici-le spegnere l’incendio che si è esteso in fretta, con fiamme fino a 200

metri di altezza. Non ci sarebbero conse-guenze sul flusso di gas, stando a quanto segnalato dall’opera-tore Eustream. I vigili del fuoco stanno tentando di contenere l’incendio: il gasdotto, costruito a metà degli anni Ottanta, porta il gas dalla Siberia oc-cidentale alla Slovac-chia. Ha una capacità per un flusso annuale di 29 miliardi di metri cubi di gas: la notizia dell’esplosione è stata confermata dall’ope-ratore dei tubi ucraino, la Ukrtransgaz, senza però precisare altro. Ieri Gazprom aveva annunciato la sospen-sione delle forniture di gas all’Ucraina, ma non il flusso diretto ai clienti europei. Kiev aveva quindi anti-cipato una richiesta ufficiale all’Ue per l’inversione del gas dalla Slovacchia.

ticorruzione varate dall’Italia nel 2012 sono efficaci e un passo in avanti nel-la direzione giusta, ma c’è spazio per rafforzare le regole in materia» spiega il capo della divi-sione per l’Italia Kenneth Kang, che evidenzia poi la possibilità di «li-mitare la prescri-zione» e di inter-venire sul falso in bilancio. Un altro dei temi da affron-tare rapidamente è quello delle pri-vatizzazioni, dice Kang. Il ministro dell’E-conomia Padoan prende atto: «Non sono voti pieni ma buoni», dice, sod-disfatto perché il Fondo Monetario «riconosce il ruolo fondamentale che

le riforme avviate dal Governo Renzi hanno nel riportare la crescita su un sentiero di cresci-ta più robusto», dice in conferenza

stampa, e definisce «accurato, appro-fondito e utile» il documento messo a punto dagli emis-sari di Christine Lagarde.

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Continua senza sosta e con maggiore intensità l’attività di contrasto allo spaccio di so-stanze stupefacenti ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria. Nel corso di specifico servizio, una pattuglia composta da militari della Stazione di Co-miso, all’altezza della Contrada “Canicarao”, intercettavano una Ford “Ka” che alla vista del po-sto di controllo rallentava bru-scamente, infondendo sospetto nei militari operanti, i quali de-cidevano di approfondire il con-trollo. A bordo veniva identifica-to in Palumbo Nicola, comisano classe 1983, ivi residente, coniu-gato, operaio, già denunciato dalle forze dell’ordine, il quale, a seguito di perquisizione perso-nale e veicolare, veniva trovato in possesso di un involucro di cellophane, contenente comples-sivi 110 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “marijua-na”, tutto posto in sequestro e trasmesso al Laboratorio Sanita’ Pubblica di Ragusa per gli esami chimici analitici. A seguito della loro condotta, il Palumbo è stato immediatamente tratto in arresto e condotto presso la caserma di Via Leonardo Sciascia di Comiso, da dove al termine delle formali-tà di rito veniva sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispon-dere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupe-facenti. Complessivamente, con l’attività odierna salgono a 30 le persone tratte in arresto nell’an-no 2014, nell’ambito della “lotta alla droga” nella giurisdizione della Compagnia di Vittoria, con particolare riferimento alla c.d. “Droga dei giovani”, della quale sono oltre 4 i chilogrammi seque-strati nel 2014.

Cronaca: in fugadai Militari con un etto di“Erba”in macchina

14 19 GiuGno 2014, GioVedì

Sopra: l’interno di una cella carceraria.

Cronaca: abusi sessuali in cellada personale di Polizia Penitenziaria

Modica: due gli arresti effettuati dal Carabineri a seguito della denuncia inoltratadall’Amministrazione carceraria per “Attenzioni particolari” verso alcuni detenuti

Due Assistenti Capo di polizia penitenziaria, in servizio al carcere di Modi-ca sono stati arrestati nelle prime ore di ieri mattina dai Carabinieri del Coman-do provinciale di Ragusa

– su ordine della Procura della Repubblica del Capo-luogo Ibleo perché accusati di aver abusato in periodi diversi ( tra il maggio 2012 e il marzo 2014) di alcuni giovani detenuti, di nazio-

nalità straniera costringen-doli a subire umilianti atti sessuali di varia natura, dietro minacce, in caso di rifiuto del malcapitato, che sarebbe stato artatamente nascosto dello stupefacen-te o nei suoi vestiti o nella sua cella, per accusarlo di esserne il possessore, op-pure attraverso compensi di vario genere, tra cui: dosi di hashish, sigarette, tabacco ecc.. I due, che sono stati posti agli arresti domiciliari, sono accusati di concussione e violen-za sessuale, continuata e aggravata, nonché deten-zione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini dei carabinieri sono scaturite dalla denun-cia dell’Amministrazione Penitenziaria di Ragusa.

Sopra: Nicola Palumbo.

Cronaca: anche spinelli in cambio di prestazioni ai reclusi compiacenti

Modica: stando quanto emerso dalle indagini i due Assistenti di PP adescavano le lorovittime fra i giovani internati virilmente più dotati inducendoli a rapporti anche completi

Alle prime luci dell’alba i Cara-binieri della Compagnia di Modi-ca hanno dato esecuzione a due provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura iblea, a carico di altrettanti Agenti del-la Polizia Penitenziaria ritenuti responsabili dei reati di violenza sessuale aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti. Le ordi-nanze sono il frutto di prolungata attività investigativa sviluppata dai Carabinieri di Modica, nel pe-riodo tra novembre 2013 e mag-gio 2014, sulla scorta delle rivela-zioni esternate da un detenuto. Le rivelazioni riguardavano le torbi-de dinamiche mediante le quali due Agenti di Custodia, A.L. e F.C., entrambi 45enni, riuscivano ad ottenere prestazioni sessuali da diversi detenuti ristretti presso il carcere di Modica, ove presta-vano servizio. E’ emerso infatti che i due arrestati, forti del loro status di Agenti di Custodia, fa-cendo leva sulla condizione di soggetti limitati nella libertà per-sonale delle loro vittime, ottene-vano prestazioni sessuali ripetute nel tempo. Inoltre, i due agenti

di custodia introducevano all’in-terno dell’istituto di pena dosi di hashish che venivano regalate ai detenuti che si sottomettevano alle loro richieste insieme con altri beni che non avrebbero altri-menti potuto ottenere facilmente (cibo, scorte di sigarette, tabac-co, ecc.). Altre volte i due agenti si servivano dell’hashish come “arma” nei confronti di quei de-tenuti che non intendevano sod-disfare le loro illecite richieste, minacciando di nascondere la droga tra i loro effetti personali e di farli poi perquisire dai loro superiori che, rinvenendo lo stu-pefacente, avrebbero comminato gravi sanzioni a loro carico. I due agenti si spartivano letteralmente

i giovani detenuti seriandoli tra quelli virilmente più dotati, pre-feribilmente di nazionalità stra-niera. Una volta adescati, sfrut-tando momenti particolari in cui erano da soli, li palpeggiavano e li costringevano a subire rapporti sessuali, anche completi. Gli epi-sodi, documentati meticolosa-mente dai Carabinieri che hanno escusso molteplici soggetti infor-mati su tali fatti, si sono rivelati numerosi. I due appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono stati collocati agli arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni, in attesa dell’interrogatorio di ga-ranzia del Giudice per le Indagi-ni Preliminari presso il Tribunale di Ragusa.

Sopra: il momento dello “Sballo” con uno spinello.

SPORT Siracusa 19 GiuGno 2014, GioVedì 15

Più giorni passano e più si assottigliano le soluzioni per la crisi del Siracusa, la cui unica certezza al momento è quella dell’iscrizione al prossimo campionato di eccellenza, assicurata dal dimissionario Cutrufo. E in assenza di alternative , si fa sempre più stra-da l’ipotesi di un passo indietro dello stesso pa-tròn, dettato da un ven-taglio di buoni motivi che elenchiamo nell’ordine. A cominciare dal deside-rio dello stesso Cutrufo, rimasto per il momento inappagato, di portare il Siracusa almeno in serie D che,sfuggito per tutta una serie di circostanze quest’anno, potrebbe rea-lizzarsi l’anno prossimo, senza contare le proba-bilità di ripescaggio che ancora restano qualora la società riterrà di avanzare la propria candidatura. Il secondo buon motivo è la personalità vincente di un uomo come Cutrufo che nonostante le obiet-

il Siracusa verso un cutrufo-bisfanno già i nomi di Paolo Lombardo, di Luca Sirin-go e dell’ex arbitro Ger-vasi. In questa prospetti-va, sia che Laneri ritenga di impegnarsi a tempo pieno, sia che limiti il suo impegno ad un appoggio esterno , il livello della squadra che verrà sarà sicuramente di caratura superiore a quella dello scorso campionato, con impiego massiccio ma mirato di giovani pro-mettenti e con l’utilizzo col contagocce di stelle cadenti che se pure han-no esperienza da vendere spesso difettano di forti motivazioni. Apportando questi piccoli correttivi alla gestione dello scorso campionato si potranno centrare sia l’obiettivo di un reale contenimento della spesa che quello di creare attorno ala squadra un alone di simpatie in grado di riportare la gente allo stadio. Se poi arrive-ranno anche i risultanti, tanto meglio. Armando Galea

Accanto a questa ipotesi si rafforza anche quella di un ritorno di Antonello Laneri

babile per un Cutrufo-bis , magari affiancato da un paio di amici disposti a dargli una mano, ve-drebbe anche l’impiego di Antonello Laneri con funzioni di uomo-merca-to, ruolo in cui ha dimo-strato le proprie capacità durante la gestione Sal-voldi. Condizione neces-saria perché si realizzi

un’ipotesi del genere è però quella di favorire una gestione collegiale della società, non più ac-centrata quindi sulla fi-gura del solo patròn, che partirebbe per la nuova avventura avvalendosi in questa circostanza oltre al collaudato Liuzzo, di un gruppo di altri buoni consiglieri fra i quali si

tive difficoltà incontrate, difficilmente vorrà arren-dersi al primo tentativo andato a male. Il terzo buon motivo è il valore di un titolo che al momento attuale è molto relativo, ma che con un auspicabi-le salto di qualità potreb-be raggiungere valori di gran lunga meno inflazio-nati . Lo scenario più pro-

Pallanuoto B/M. Colpaccio per la 7 Scogli promozione storica in A2Sette Scogli: Pipicelli, Giuliano, Cicciarella 2, Fernandez 2, Puglisi 1, Gentile, Trebino, Giacchi, Onida, Zovko, Mo-rachioli 2, Manzone 2, Bordone 2. Allenatore: Aldo Baio.Roma 2007: Rossi, La Rosa, Piccinini, Tulli 1, Sebastiani 1, Bellini, Di Santo 2, Pulvirenti, Palomba, Vukic 2, Maz-zella di Bosco, Re 1, Bartolocci 1. All. Bevilacqua.Arbitri: Pascucci e RotondanoCC 7 Scogli-Roma 2007 Arvalia 11 - 8 (0-2, 5-2, 3-2, 3-2)Meritata imposizione dei siracusani che sfruttano al me-glio il parziale del secondo periodo per portare a casa la tanto desiderata promozione. Dopo un avvio decisamente a favore degli ospiti (0-2), i biancoblu iniziano a macina-re gioco e raddrizzano il risultato prima di metà gara con un super Morachioli. I capitolini non mollano e si rifanno sotto con il solito Vukic ma, proprio in chiusura, sono le reti di capitan Bordone e Cicciarella a mettere il punto esclamativo su risultato e verdetto. “Credo che la vittoria del campionato sia stata meritata -. Ha commentato a fine gara il tecnico Baio – Abbiamo lottato giornata su giornata fino ai play off. La Roma si è stata un degno avversario, ma noi abbiamo dimostrato di non tenere alcuno e abbiamo compiuto una vera e propria impresa”. Salvatore Cavallaro

Cadute una ad una tutte le altre possibili soluzioni alternative

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Basket femminile. La Nazionale a Ragusa 41 anni dopoIl 22 e il 25 giugno la Nazionale femminile giocherà al PalaMi-nardi di Ragusa due gare di qualificazione al prossimo Europeo contro Portogallo e Lettonia. Le azzur-re tornano in Sicilia a distanza di cinque anni dall’ultima oc-casione: era il 16 gen-naio 2009 e le azzurre di Giampiero Ticchi si qualificarono bat-tendo il Belgio. Sarà la sesta volta che la Nazionale giocherà nel capoluogo ibleo, quarant’anni dopo l’ultima.Risale a 55 anni fa la prima discesa in assoluto delle azzur-re nell’Isola: subito dopo un torneo di-sputato a Messina, si giocò la Coppa Agosto Ibleo, vinta dalla Bulgaria cam-pionessa d’Europa in carica. Era l’inizio dell’appuntamento estivo obbligatorio per un quarto di seco-lo, quello di Messina, benedetto da un pez-

zo da novanta come Enrico Vinci e che diede una dimensio-ne internazionale alla città dello Stretto. Al contempo, Ragusa e altri centri dell’Iso-la organizzarono dei tornei secondari ma con protagoniste di livello.

Si aspettarono altri dieci anni per vedere una formazione più povera, trafitta tre volte. Intanto il prin-cipale club cittadino, la Virtus, catalizzava attenzioni, disputan-do la Serie C ma-schile ad alto livello e facendo riempire la

16 19 GiuGno 2014, GioVedì

Villa Margherita; nel-la femminile, invece, la stella Cestistica an-cora doveva sorgere. L’Italia tornò a Ra-gusa nel 1971: solo le vicecampionesse del mondo della Ceco-slovacchia costrinse-ro alla resa le ragazze di Costantino Miche-

lini.Furono tornei più brevi quelli del 1972, contro Canada e Po-lonia, e del 1973, contro Ungheria e Jugoslavia. Quest’ul-tima Nazionale era forse quella dai nomi più altisonanti: Wan-da Sandon, Mabel Bocchi e Lidia Gorlin hanno fatto la storia del basket e anche i ragusani poterono ammirarne le gesta, sempre decisive.Quella di domenica contro il Portogallo sarà la prima partita ufficiale della Nazio-nale femminile di-sputata a Ragusa, che fu sede del gironcino delle finali dall’8° al 13° posto dell’Euro-peo 1968, a cui par-teciparono Romania, Cecoslovacchia, Un-gheria, Francia, Pae-si Bassi e Germania Ovest. In quei gior-ni, l’Italia giocava a Messina, ancora una volta, una lotta impa-ri per il titolo contro l’invincibile Unione Sovietica.

Dopo tre anni, Rieti torna ad ospitare i Campionati Italiani Al-lievi. Dal 20 al 22 giugno la città sabina, nel 2013 sede degli Europei Juniores, sarà nuovamente invasa da 1512 under 18 (per un totale di 2168 atleti-gara) in rappresentanza di 320 so-cietà. Tra pista e pedane lo Stadio "Raul Guidobaldi" assegnerà 36 titoli (18 al maschile e altrettanti al femminile) a giovani classe 1997 e 1998. In base alle iscrizioni, staffette a parte, le gare più frequentate sono i 1500 Allievi (68) e i 100 metri Al-lieve (64). Via alle competizioni venerdì alle 15 con in pista le batterie dei 100 metri maschili in contemporanea alle qualifica-zioni di quattro concorsi (asta e martello maschili, alto e giavel-lotto femminili). La giornata più lunga sarà sabato con oltre 10 ore di competizioni a partire dalle 10 del mattino. Solo finali, invece, domenica dove saranno in palio 16 maglie di campioni d'Italia comprese quelle delle 4x400 che faranno da chiusura alla manifestazione. Questo, tuttavia, non sarà l'ultimo confron-to tricolore dell'anno per la categoria che il 4 e 5 ottobre sarà protagonista delle cinque finali nazionali dei Societari con Imo-la teatro delle sfide per gli scudetti. La Sicilia si prepara a questa competizione con un buon numero di atleti e atlete e guarda con fiducia al podi.Le atlete aretusee convocate dalla Fidal Sicilia sono Nicoletta Cipriano (Peso/Martello), Erica Madella (Salto in Alto). S.C.

atletica. cipriani e Madella ai campionati italiani di rieti