Liberazione 11.10.09 Intervista Genro

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  • 8/14/2019 Liberazione 11.10.09 Intervista Genro

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    > Cesare

    Battisti, a destra

    il ministro

    brasiliano Tarso

    Genro

    Paolo Persichetti

    Quando nel gennaio scorso il ministrodella Giustizia brasiliana, Tarso Genro,concesse lasilo politico a Cesare Bat-tisti, una reazione carica di astio coprla sua decisione. Dai vertici istituzio-nali, sui media, dalla magistratura, sen-za mai veramente controargomentarevennero risposte spesso fuori dalle ri-ghe. Addirittura nel corso di una ceri-monia, il ministro della Difesa IgnazioLa Russa, rivolto carabinieri, disse: seci potesse essere un gruppetto che vuo-

    le andare in Brasile. Oggi, per laprima volta, il guardasigilli brasilianosi spiega su un quotidiano italiano. Lofa estesamente e con molta pacatezza.Evita le riposte polemiche. Tempo fa,Armando Spataro, il pm milanese checondusse linchiesta contro i Pac, no-to per essere uno dei cuori di pietradel-lemergenza, domand ai giudici bra-siliani di decidere col cuore. In Bra-sile, a leggere questa intervista, pareche continuino a preferire il Diritto, laFilosofia, la Storia.

    Quali sono le fonti giuridiche dellasua decisione di concedere lasilo aCesare Battisti?Il Brasile ha sottoscritto la convenzio-ne sullo Statuto dei rifugiati del 1951e il Protocollo del 1967, che amplia lapossibilit di riconoscimento dello sta-

    tus di rifugiato anche per fatti diversida quelli accaduti fino al 1951, e lega-ti alla seconda guerra mondiale.Nella legislazione brasiliana, la mia de-cisione trova sostegno nella Legge n.9.474 del 1997, che disciplina il ricono-scimento della condizione di rifugia-to. Questa legge riconosce lasilo adogni persona che, a causa di fondati ti-mori di persecuzione per motivi dirazza, religione, nazionalit, grupposociale od opinioni politiche, si trovifuori dal suo paese di origine e nonpossa o non voglia avvalersi della pro-tezione di tale paese. Sempre secondoquesta legge, il ministro della Giustizia listanza di ricorso nella concessionidellasilo e la sua decisione inappel-labile.Inoltre, considerando che la carta del-le Nazioni unite e la Dichiarazione

    universale dei Diritti delluomo affer-mano il principio secondo il quale gliesseri umani senza distinzione alcunadebbano godere dei diritti e delle liber-t fondamentali, e che gli stessi princi-pi sono riconosciuti dalla Costituzio-ne brasiliana, ritengo che la mia deci-sione sia ampiamente fondata.

    Nel testo in cui lei concede lasilo po-litico cita importanti autori nel cam-

    po della filosofia politica e del dirittocostituzionale, come Norberto Bob-bio, Carl Schmitt, Jurgen Habermas,il sociologo Laurent Mucchielli. Sidilunga con unanalisi molto detta-

    gliata sulla particolare natura dellostato deccezione che venuto a cre-arsi. Una disamina che assomiglia,

    per taluni aspetti, alle analisi condot-te dallex presidente della Repubbli-

    ca Francesco Cossiga nel 1991,quando avvi la procedura di grazia(poi bloccata) a Renato Curcio, unodei fondatori delle Brigate rosse.Gran parte delle obiezioni che si so-no levate contro le sue argomenta-zioni riguardano i passaggi sui pote-ri occulti, citazione di NorbertoBobbio. I suoi argomenti, tuttaltroche grossolani e affrettati, sono statistravolti fino ad accusarla di aver de-finito lItalia degli anni 70 una ditta-

    tura fascista. Pu spiegare meglio co-sa intendeva?Non ho mai definito lItalia degli anni70 un regime dittatoriale o fascista. Ifatti da me richiamati sono pubblici eampiamente argomentati dagli autorisopracitati. Ho sostenuto invece la le-gittimit della reazione dello Stato didiritto italiano di fronte ad una situa-zione storica di rivolta sociale. Quellareazione venneportata avanti appli-cando le norme giuridiche in vigore al-lepoca. Tuttavia impossibile negareche avvenne anche ricorrendo allacreazione di un regime di eccezioniche ha ridotto le prerogative di difesadegli accusati di sovversione o di azio-ni violente. Lintroduzione del penti-tismo remunerato un esempio diqueste eccezioni restrittive del dirittodi difesa, e, nel caso in questione, fu la

    base principale della condanna di Ce-sare Battisti. Inoltre notorio che imeccanismi di funzionamento dellec-cezione operarono, a quellepoca, an-che fuori dalle regole della stessa ecce-zionalit prevista dalla legge. Circo-stanza che suscit ripercussioni in di-versi paesi, anche fuori dallEuropa,che per questo concessero asilo politi-co ad attivisti italiani, e che spinse or-ganismi internazionali che si occupa-no dei diritti umani, comeAmnesty In-ternationale il Comitato europeo perla prevenzione della tortura e dei trat-tamenti inumani o degradanti, a ela-borare dei rapporti su quanto accade-va.

    La decisione del presidente Lula dinominare il giurista Jos AntonioDias Toffoli nuovo giudice del Su-

    premo tribunal federal al posto diCarlos Alberto Menezes Direito, de-ceduto il primo settembre, ha susci-tato polemiche perch consideratovicino al Pt (partito del presidentendr). Secondo i critici, questa nominamodificherebbe gli equilibri internial tribunale a ridosso di un voto con-troverso, come quello sul caso Batti-sti. E vero?Lindicazione di un nome per ricopri-re lincarico nel Stf suscita sempre po-

    lemiche. E impossibile che un nomesia gradito a tutti i settori politici. Eper una prerogativa attribuita dallaCostituzione al Presidente della Re-pubblica. Lo stesso presidente del Stf,Gilmar Mendes, ha dichiarato che Tof-foli una persona qualificata per di-venire componente della Corte, e cheha un buon dialogo nel tribunale.Lindicazione attuale non provochercambiamenti significativi nellequili-brio interno della corte. Il PresidenteLula ha gi designato in passato 8 mi-nistri del Tribunale, il che non signifi-ca che ci gli permetta una qualsiasiingerenza nel lavoro del Stf. Perchmai la designazione di Toffoli dovreb-be avere conseguenze diverse dalleprecedenti? Anche Menezes Direitoera stato designato dal Presidente Lu-la, eppure allora nessuno sollevava cri-

    tiche.

    La stampa di destra, riprendendounopinione del presidente del Tribu-nale Gilmar Mendes, ha sostenutoche Toffoli difficilmente potr vota-re sul caso Battisti perch non ha as-sistito fin dallinizio alla discussione.Cosa dice la legge in proposito?Fino alla nomina al Stf Toffoli ha eser-citato il ruolo di avvocato generale del-lUnione. Vi potr essere un impedi-mento a votare solo sulleccezione diincostituzionalit, poich lAvvocatu-ra generale si espressa in proposito.Ma nel processo di estradizione nonesiste nessun ostacolo alla sua parteci-pazione.

    In caso di parit tra i voti dei Ministriallinterno del Tsf, cosa succede?

    Sar il presidente della corte ad espri-mere il voto decisivo.

    Secondo il presidente del Tsf, GilmarMendes, il Tribunale e non lEsecu-tivo che deve dire lultima parola sul-la procedura di estradizione. A suoavviso corretta questa interpreta-zione? E in corso un conflitto istitu-zionale?In concreto, lestradizione rappresen-ta la proiezione del diritto di punire di

    risti del nostro paese e fa parte dellatradizione giuridica del nostro paese.Ci che sorprende. in questo caso, lincompatibilit tra questa decisionee la giurisprudenza precedente del Stf.Ad esempio, nel caso Medina (espo-nente delle Farc), dove la richiesta diestradizione da parte del governo co-lombiano venne estinta dalla conces-sione dellasilo.

    Se, come ha detto il relatore CesarPeluso nella sua requisitoria, la leggedel 1997, che attribuisce al potere

    politico il compito di concedere lasi-lo politico, corretta, perch la corte

    pretende di sindacare nel merito del-la singola concessione?La verifica di merito da parte di un al-tro potere costituisce senzaltro undanno al regime costituzionale della

    separazione dei poteri.

    In Brasile, la vicenda Battisti noncorre il rischio di favorire unoffensi-va del potere giudiziario contro quel-lo politico-elettivo? In Italia, la sup-

    plenza giudiziaria concessa dal pote-re politico alla magistratura sul fini-re degli anni 70, per combattere lasovversione politica della sinistra ar-mata, si poi trasformata in una in-terferenza teorizzata dagli stessi giu-dici, autoinvestitisi nuovo soggetto

    politico negli anni 90, fino a paven-tare scenari di democrazia giudizia-ria, di repubblica penale, per dirlacon Antoine Garapon. C il rischioche in Brasile si arrivi ad uno scena-rio simile?La Costituzione del 1988 garantisceun ampio ricorso al potere giudiziario.

    La giudiziarizzazione un fenomenointeressante perch promuove un am-pio dibattito pubblico su temi impor-tanti. Ovviamente c sempre il rischiodi cadere in una giudiziarizzazionedella politica, cosa che non sarebbe sa-lutare. Per non credo che questo pro-cesso sia in corso. Il Brasile una de-mocrazia recente, e ancora in fase dimaturazione, ma avanziamo rapida-mente nel consolidamento delle no-stre istituzioni.

    Anni 70 in Italia, giustiziadeccezione non fascismo

    Sulla concessionedellasilo politico aCesare Battisti: Lamia decisione fondata sul dirittointernazionale e sullalegge brasiliana

    uno Stato sul territorio di un altro Sta-to. Proprio per questo suo costituireun atto di disposizione sulla propriasovranit, si tratta di un fatto politico,e dunque di competenza del capo delpotere esecutivo, che il legittimo rap-presentante del paese negli affari inter-nazionali. Ci non una novit nelDiritto: n di quello brasiliano, n diquello straniero. Anche lItalia possie-de un sistema simile. Il procedimento

    esaminato dal Tsf diviso in due fasidistinte. Una giudiziaria, dove il Tribu-nale funziona come garante dei dirittiindividuali della persona richiesta perlestradizione, e verifica la possibilitgiuridica di mandare avanti la proce-dura di estradizione. E una fase di au-torizzazione, in cui la decisione sen-za dubbio di competenza del tribuna-le. La decisione finale, invece, dicompetenza dellautorit amministra-tiva. Conseguenza del potere politicoconferito dal voto al suo rappresentan-te, eletto anche per rappresentare ilpaese nelle sue relazioni esterne.

    Il procuratore generale Antonio Fer-nando De Souza, che pure nellapri-le 2008 si era detto favorevole al-lestradizione di Battisti, a patto chelItalia commutasse la pena dellerga-

    stolo a 30 anni, aveva riconosciutoche la concessione dellasilo estin-

    gueva la procedura destradizione. Ilpresidente del Tsf, Gilmar Mendes,ha ritenuto il contrario. Esiste una di-versit di vedute anche allinternodel mondo giudiziario?Nel mondo giuridico ci saranno sem-pre divergenze interpretative. Tuttaviala posizione del Procuratore generalenon una interpretazione isolata.Cor-risponde al giudizio dei pi capaci giu-

    ministro della Giustizia del BrasileTarso GenroI

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    domenica 11 | ottobre 2009 |12