LiberAdelfia(3) Mar-Apr 2011

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Marzo-Aprile 2011 Distribuzione gratuita è partito il tesseramento 2011 di Sinistra Ecologia Libertà La “Politica” ha bisogno di te ISCRIVITI Sel ha bisogno di te I numeri arretrati e a colori di LiberAdelfia puoi trovarli sul sito: http://issuu.com/liberadelfia LiberAdelfia P.za Galtieri, 51 - Adelfia E-mail: [email protected] o [email protected] LiberAdelfia pensare globale, agire locale La paura per i referendum fa 300 Dichiarazione Presidente Gruppo SEL alla Regione Puglia D estra e Governo te- mono a tal punto i referendum sul nu- cleare, sul legittimo impedi- mento e sui beni comuni (acqua in primo luogo) che puntano tutto sul mancato rag- giungimento del quorum, piuttosto che sulla validità delle proprie motivazioni. Solo così si spiega la deci- sione di far slittare la data del referendum a metà giugno, separandola da quella delle ele- zioni amministrative di metà maggio. Il fatto che questo costerà alle finanze dello Stato 300 mi- lioni di euro che si sarebbero risparmiati con l’accorpa- mento evidentemente non turba il censore Tremonti che in questo caso è di spesa facile. La paura fa dunque 300, una beffa per gli italiani che non può passare sotto silenzio e che conferma la fragilità delle politiche governative, talmente deboli che il Governo in- tende non sottoporle al giudizio dei cittadini, per evitarne la bocciatura. Michele Losappio

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Marzo-Aprile 2011Distribuzione gratuita

è partito il tesseramento2011 di

Sinistra Ecologia Libertà La “Politica” ha bisogno di te

ISCRIVITI

Sel ha bisogno di te

I numeri arretratie a colori di

LiberAdelfiapuoi trovarli sul sito:

http://issuu.com/liberadelfia

LiberAdelfia

P.za Galtieri, 51 - Adelfia

E-mail: [email protected]

o

[email protected]

Lib e rAde l f i apensare globale, agire locale

La paura per i

referendum fa 300

Dichiarazione Presidente Gruppo

SEL alla Regione Puglia

Destra e Governo te-mono a tal punto ireferendum sul nu-

cleare, sul legittimo impedi-

mento e sui beni comuni

(acqua in primo luogo) chepuntano tutto sul mancato rag-giungimento del quorum,piuttosto che sulla validitàdelle proprie motivazioni.Solo così si spiega la deci-sione di far slittare la data delreferendum a metà giugno, separandola da quella delle ele-zioni amministrative di metà maggio.Il fatto che questo costerà alle finanze dello Stato 300 mi-lioni di euro che si sarebbero risparmiati con l’accorpa-mento evidentemente non turba il censore Tremonti che inquesto caso è di spesa facile.La paura fa dunque 300, una beffa per gli italiani che nonpuò passare sotto silenzio e che conferma la fragilità dellepolitiche governative, talmente deboli che il Governo in-tende non sottoporle al giudizio dei cittadini, per evitarnela bocciatura.

Michele Losappio

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Politica - Società - Inchieste

2 LiberAdelfia Marzo-Aprile 2011

LeTTera aperTa aL miO paeSeun saluto da Milano

C‘è una pubblicità di una nota birra il cuimotto recita: “La vita è quello che scegli“.Negli ultimi anni ho scelto di partecipare

alla vita pubblica di questo paese. Ho iniziatocon il blog e poi mi sono affacciato a un partito, cheoggi è SEL.

La politica è sempre stata la mia passione.Rendersi utile in questo mondo in qualche modo.Che sia donare il sangue, fornire informazioni o de-nunciare un problema. Mi sono esposto, mio mal-grado sono stato denigrato, spesso da genteanonima, altre volte da chi è sempre convinto dellamala fede altrui.

Non potete immaginare quante volte mi è stato detto “Ma chi te lo fa fare …“ a volte con quel tonostrano, quasi a voler indicare un possibile mio doppio fine.

Purtroppo per loro, non è così. Amo il mio paese e se, come ha detto qualche anonimo, ho “spalatomerda” è solo perché sono stanco di vedere questo comune nel degrado. Un degrado voluto in fondo da tutti,perché, in cambio di qualche favore, in tanti svendono il loro voto. Che sia farsi nominare come scrutatore,piuttosto che farsi spostare il bidone della spazzatura, ogni voto regalato è un pezzo di sovranità a cui si rinuncia.In fondo, è una questione di compromessi.

Politica e società si intrecciano reciprocamente, obbligando tutti al silenzio o perché si ha qualcosada perdere o perché non ci si trova nella condizione “morale” per poterla dire. Insomma siamo un po’ tutticolpevoli. Il silenzio uccide più di un’arma. Girare la testa dall’altra parte per paura o semplicemente perchénon conviene è un atteggiamento mafioso.

Odio gli indifferenti, diceva Gramsci e aveva ragione. L’indifferenza è il cancro della società meri-dionale e Adelfia non ne è immune. Basta la ormai ridondante frase del “sono tutti uguali” per potersi auto-redimere dalla propria amoralità. Ma non è così. Nessuno può cambiare il mondo, ma tutti possiamo cercaredi renderlo un tantino migliore.

Il primo passo da compiere è non votare i soliti volponi e con loro i lecca culi. Ho avuto modo di par-tecipare ad alcuni incontri del centro - sinistra e francamente ho trovato alquanto grottesco dovermi confrontarecon persone che erano alla quarantacinquesima tornata elettorale. La pensione attualmente la concedono con40 anni di contributi. Persone che - per carità - hanno tutto il diritto, ma che dovrebbero comprendere che ègiunta l’ora di farsi da parte. Hanno troppi ricordi ( e recriminazioni) per poter affrontare le elezioni con unminimo di aspettativa. La real politik, senza una base ideale, ha ben poco da proporre.

Mi auguro che le liste siano davvero innovative (a sinistra come a destra) come promesso, ma temoche ritroveremo sempre gli stessi nomi o le loro teste di legno. Qui il problema non sarà vincere (e con Anto-nacci è a mio avviso quasi una certezza) ma governare e se a vincere saranno i soliti, in Consiglio sarà facilepronosticare altri 5 anni di vuoto.

SEGUE A PAGINA 3

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Politica - Società - Inchieste

Marzo-Aprile 2011 LiberAdelfia 3

Quindi, signori, non è questione del “sono tutti uguali”, ma molto più semplicemente di mandare acalci in culo fuori queste persone. Isolarle e riprenderci quel pezzo di sovranità che abbiamo troppo velocementeregalato per un piatto di lenticchie. Io la mia parte l’ho fatta fin dove ho potuto. Adesso - tornando al mottodella pubblicità della birra - devo decidere cosa fare della mia vita. I miei anni di sacrifici scolastici e lavorativimi hanno permesso di costruirmi un’opportunità, che purtroppo in questo mio paese è inutile. Sono l’ennesimo,uno dei tanti che decide di partire e tentare la strada del Nord. Ho solo un rimpianto e lo dico apertamente. Misarebbe piaciuto confrontarmi nella campagna elettorale futura. Non so se avrei preso voti o meno, né se avreiavuto qualche possibilità, ma avrei voluto mettermi alla prova. Purtroppo rimarrà un semplice rimpianto.

Antonio Di Gilio

Le parole di Antonio sono una lezione per tutti noi.

Ci fanno pensare, ci costringono a fare i conti con il nostro modo di vivere, ci mettono davanti allo

specchio …

Lui ha avuto il coraggio di distinguersi dal coro dei tanti che – specie con l’approssimarsi della cam-

pagna elettorale – si affidano al politico di turno, barattando il voto e la coscienza per una promessa.

Lui ha fatto le valigie ed è partito. E’ andato a Milano. Noi tutti della Redazione ne sentiamo la man-

canza; ci mancano la sua sincerità, la sua irruenza giovanile, il suo impegno convinto.

Gli auguriamo di sentirsi soddisfatto per il lavoro che ha trovato, quel lavoro che nell’Italietta piccola

di oggi è diventato un lusso. Ma ci auguriamo anche che torni presto fra noi: Adelfia avrà sempre bisogno di

persone come lui.La redazione

Liberadelfia Informa

Stop alla pubblicità telefonica

Stanchi di essere disturbati a tutte le ore del giorno e della sera da chiamate, spesso puremoleste, di operatori che vogliono vendervi di tutto?

Dal 31 gennaio, per chi vorrà,sarà solo un ricordo, grazie al Registro pubblico delle opposizioni.

Questo registro raccoglie i dati degli abbonati presenti negli elenchi telefonici pubblici che nondesiderano più essere contattati telefonicamente per scopi commerciali, promozionali o perricerche di mercato.

Per iscriversi ci sono vari modi:accedendo al sito internet https://www.registrodelleopposizioni.it/;inviando una e-mail all’indirizzo predisposto dal gestore della linea telefonica;telefonando al numero telefonico gratuito appositamente predisposto dal gestore telefonico.

Ovviamente, coloro che vorranno invece mantenere la possibilità di essere contattati nondovranno fare nulla, in quanto varrà il silenzio assenso.

Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla sezione di Sinistra Ecologia e Libertà di Adelfia –P.za Galtieri 51.

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4 LiberAdelfia Marzo-Aprile 2011

I Post-itdi Mr. White

A proposito di:

Il taxi per l’anziano costa ai con-tribuenti, mensilmente, €

1.675,20 (v. Det.n.241 del28.2.2011). Qual è il rapportocosi/benefici di questo servizio?Serve davvero?

Per il recupero rifiuti specialiquali divani e materassi si pa-

gano € 910,80 (€180+IVA per t) -(v. Det.n.243 del 1.3.2011). Aquando il recupero di rifiuti perico-losi quali: eternit-amianto, mate-riali elettronici, vernici, teli pertendoni usati, ecc. sparsi su tutto ilterritorio e da molto tempo segna-lati alle autorità?

Per la pulizia e la manutenzionedella canalina, situata verso la

fine via Conella sotto il ponte dellaCirconvallazione, bisogna aspettarel’estate?

Perché non cambiare il nome da“marciapiedi” a “wc per cani”?

I pedoni sono ormai costretti acamminare lungo il manto stradalee magari, scansando qualche bucao qualche altro ostacolo, rischianodi finire sotto un’auto.

Strano ma vero:

De Michelis, una condanna perla maxitangente Enimont, già

noto per la megasegreteria di 50 ra-

au-vent con funghi (2,74). Primi:tagliolini al ragù di spigola (3,32euro) e risotto con asparagi (2,46).

Secondi: tomino al prosciutto (3,53euro), arrosto di tacchino e trancidi salmone, tutto a 2,66 euro. male

che vada, per il pasto completo, il

senatore spenderà 10,17 euro (daL’Espresso n. 49 del 9 dicembre2010). poveretto!!!

Tutto in famiglia

Comuni. Università. Rai. Ospe-dali. Enti pubblici.

Si moltiplicano le assunzioni difigli, mogli, nipoti e affini di poli-tici e sindacalisti ubbidienti. È pa-rentopoli. Altro che meritocrazia.

Alla ricerca di escort

Martedì 26 gennaio, Cameradei Deputati, discussione

sulla mozione di sfiducia al mini-stro Sandro Bondi. Un deputato delPdl si mette a navigare su internetgrazie al suo iPad (pagato dai con-tribuenti) e si intrattiene su un sitoa luci rosse.Il deputato ultrasessantenne, cra-vatta di Marinella e capelli riportatia coprire una discreta calvizie,

SEGUE A PAGINA 5

gazze e per il conto da 490 milionidi lire lasciato da pagare nel ’93all’Hotel Plaza di Roma, se la cavacosì: «Le tangenti finivano ai par-

titi. E a qualcuno che ne approfittò.

Ma erano cifre del tutto compatibili

con il sistema economico: diciamo

quel 3 per cento che è considerato

dai direttori dei supermercati la so-

glia fisiologica del taccheggio». Peccato che i taccheggiatori dalsupermarket rubino al massimoqualche provolone e siano general-mente dei poveracci, non dei mini-stri.Visto il suo comportamento integer-rimo, culminato con l’alleanza diferro con Berlusconi, è stato pre-miato col seguente incarico: Presi-dente dell’ IPALMO (Istituto per leRelazioni tra l’Italia e i paesi del-l’Africa, America Latina, Medio edEstremo Oriente) L’IPALMO è un Ente nato agli inizidegli anni ’70 con la mission di sen-sibilizzare il panorama politico, eco-nomico e culturale italiano sui temidi politica internazionale, i rapportiNord-Sud del mondo, la coopera-zione per lo sviluppo.

Spuntino solitario per Ciarrapico

Giovedì 25 novembre: pranzosolitario per Giuseppe Ciarra-

pico nel ristorante del Senato. Siconsola con il ricco menù: tra gliantipasti, composé di verdure espada affumicato (3,32 euro) e vol-

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inforca gli occhiali (che di solitonon porta) e scruta a lungo imma-gini e profili di due professioniste,Dolly e Daisy: sono romane, nonfumano, ricevono a casa o in hotel,previo preavviso. Il deputato è il barese Simeone DiCagno Abbrescia

Ecco il perchè

Sapete perché il governo Berlu-sconi non può cadere? Perché

341 parlamentari non vedrebberonemmeno un euro di pensione. Ildiritto al vitalizio, infatti, da questalegislatura scatta dopo cinque anni.E sapete perché la proposta di im-porre il limite di due legislature,lanciata dai “rottamatori” del PD,non piace ai parlamentari? Perché247 di loro alle prossime elezionisarebbero tagliati fuori. Tra i 247 ci sono dei recordman:

DEPUTATI: 1 TremaGLia m. (fLi)

38 anni e 239 gg.2 La maLfa G. (misto)

36 anni e 215 gg.3 TaSSOne m. (udC)

32 anni e 174 gg.4 COLuCCi f. (pdL)

31 anni e 194 gg.5 fini G. (fLi)

27 anni e 192 gg.

C'è un modo di contribuire alle

attività di Emergency che non ti

costa nulla: devolvere il 5 per

mille della tua dichiarazione dei

redditi a Emergency.

il codice fiscale di emergency:

971 471 101 55.

Anche se non devi presentare ladichiarazione dei redditi puoi co-munque richiedere la scheda altuo datore di lavoro o all'ente ero-gatore della pensione e conse-gnarla (compilata e in bustachiusa) a un ufficio postale, a unosportello bancario, che le ricevonogratuitamente, o a un intermedia-

rio abilitato allatrasmissione te-lematica (CAF,commercialisti,etc.). Sullabusta occorrescrivere "DE-STINAZIONECINQUE PERMILLE IRPEF"e indicare il tuocognome, nomee codice fiscale.

Marzo-Aprile 2011 LiberAdelfia 5

6 CaSini p. f. (udC)27 anni e 192 gg.

7 de COraTO r. (pdL)23 anni e 325 gg.

8 TurCO L. (pd) 23 anni. e 202 gg.

9 deLfinO T. (udC) 23 anni e 202 gg.

10 CaLderiSi G. (pdL) 22 anni e 254 gg.

SENATORI :1 piSanu B. (pdL)

36 anni e 248 gg.2 maTTeOLi a. (pdL)

27 anni e 192 gg.3 BerSeLLi f. (pdL)

27 anni e 192 gg.4 ViZZini C. (pdL)

27 anni e 153 gg. 5 GriLLO L. (pdL)

23 anni e 202 gg.6 pOnTOne f. (fLi)

23 anni e 202 gg.7 nania d. (pdL)

23 anni e 202 gg.8 finOCCHiarO a. (pd)

23 anni e 202 gg.

9 CamBer G. (pdL)

21 anni e 178 gg.

10 pOLi BOrTOne a. (udC-

SVp) 20 anni e 223 gg.Fonte: www.openparlamento.it(ultimo aggiornamento 20 Gennaio 2011)

Le vignette di

Pedro

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Politica - Società - Inchieste

6 LiberAdelfia Marzo-Aprile 2011

cedure tese a garantire che nell’in-segnamento vengano appunto “in-

culcati” alcuni principi, e non altri.Ma a me è parso più grave

l’intervento fatto dalla Gelmini adifesa del premier, dell’uscita delpremier stesso. Ha detto, tra l’altro:“Per noi, e secondo quanto af-

ferma la Costituzione italiana, la

scuola può essere sia statale sia

paritaria. In entrambi i casi è

un’istituzione pubblica, cioè al ser-

vizio dei cittadini”. primo: la Costituzione Ita-

liana non afferma che la scuola puòessere sia statale che paritaria, perla semplice ragione che quando fupromulgata (1948) la scuola parita-ria non esisteva, né è stata inseritanelle modifiche successive. Essa ènata con la legge 10 marzo 2000, n.62, fortemente (e improvvida-mente) voluta dall’allora ministroBerlinguer. Se una cosa dice in me-rito la Costituzione, questa è l’art.33: “L’arte e la scienza sono libere

e libero ne è l’insegnamento… La

Repubblica detta le norme generali

sulla istruzione ed istituisce scuole

statali per tutti gli ordini e gradi …

Enti e privati hanno il diritto di isti-

tuire scuole ed istituti di educa-

zione, senza oneri per lo Stato”.Secondo: la scuola paritaria

non è al servizio dei cittadini,quanto meno non di tutti i cittadini,in quanto per frequentarla sono ri-chieste rette cospicue, a volte di al-cune migliaia di euro all’anno.Cifre che né gli operai di Mirafiorie neppure le famiglie del cetomedio dell’Italia di oggi si possonopermettere.

Allora, qual è lo scenario, acosa preludono gli interventi diBerlusconi e della Gelmini?

Sbaglieremmo, come ha fattoBersani, se ci limitassimo a difen-dere la laboriosità e l’onestà intel-lettuale dei nostri insegnanti, che

peraltro sono meglio difesi, su que-sto terreno, dalla CGIL.

Le cose di cui si deve occu-pare la Sinistra sono due: la primaè quale risposta dare a quello che siconfigura ormai come un attacco

frontale alla scuola pubblica di

massa, come è stata costruita nellaseconda metà del secolo scorso, apartire dalla Costituzione: un luogodeputato a “rimuovere – come dicel’art. 3 - gli ostacoli di ordine eco-

nomico e sociale, che, limitando di

fatto la libertà e la uguaglianza dei

cittadini, impediscono il pieno svi-

luppo della persona umana e l’ef-

fettiva partecipazione di tutti i

lavoratori all’organizzazione poli-

tica, economica e sociale del

Paese”. In sostanza, come com-battere e sconfiggere la linea delgoverno Berlusconi, che è, sempli-cemente, quella di tornare al-

l’epoca in cui studiava soltanto

chi se lo poteva permettere.La seconda è che l’afferma-

zione gelminiana su citata preludeal disegno, già manifestato nellesedi proprie, che – in sede di attua-zione del federalismo in materiascolastica – l’attribuzione dell’or-ganico dei docenti alle singole Re-gioni venga effettuata tenendoconto indifferentemente dellescuole statali e di quelle paritarie,aggirando così l’art. 33 della Costi-tuzione. Non solo: dato che questaoperazione avverrà nell’ambitodella dotazione organica nazionalegià impoverita dai tagli di Tre-monti, di fatto si tratterà di sottrarreulteriori quote di organico alle Re-gioni meridionali, dove la presenzadelle scuole paritarie è marginale,allargando così i divari già esi-stenti.

Dato che le cose stanno così,la Sinistra non deve limitarsi arespingere le uscite offensive del

SEGUE A PAGINA 7

SULLA SCUOLAdire (e fare) qualcosa

di più

Anche questa volta, dopol’affondo, la retromarcia(apparente): “Sono stato

travisato”… L’intervento di Berlusconi

alla convention dei sedicenti Cri-stiani Riformisti non è stato fruttodi semplice calore oratorio, ma ilsegno ulteriore di un attacco allascuola statale che viene avanti daanni e che è culminato con il tagliodi 8 miliardi in 3 anni, operato conla legge 6 marzo 2008, n. 133. Iltutto, con la solita fanfara che sitratta di una riforma epocale,l’unica vera riforma dopo quella diGiovanni Gentile, che sarà pre-miato il merito, e così via blate-rando ...

Non si era mai vista primad’ora una riforma epocale non acosto zero, ma addirittura accom-pagnata da una gigantesca sottra-zione di risorse. In realtà, si trattadi un lucido disegno di destruttu-

razione dell’unico luogo di for-

mazione pluralistica aperto a tutti,l’unica, vera, opportunità di mobi-lità sociale.

In realtà, se c’è in Italia unascuola che “inculca i propri prin-

cipi” – per usare l’espressione diBerlusconi - agli alunni che la fre-quentano, questa è proprio lascuola paritaria, che è emanazionedi soggetti privati (quasi sempre laChiesa) e assume gli insegnantinon attraverso concorsi pubblici oprecise graduatorie di merito, comeaccade per la scuola statale, ma perconoscenza diretta, ossia con pro-

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Politica - Società - Inchieste

Marzo-Aprile 2011 LiberAdelfia 7

premier, ma deve farsi carico dimettere in campo una larga inizia-tiva unitaria per cercare di impe-dire questo disegno; a partiredall’accendere i fari dell’opinionepubblica nazionale sulla devasta-zione che la scuola statale sta su-bendo, che è un problema che

non riguarda gli insegnanti, ma

l’assetto civile, democratico, so-

ciale dell’italia, e dalla partecipa-zione concreta (cioè qualcosa dipiù della semplice adesione) allosciopero della Federazione dei La-voratori della Conoscenza del 25marzo e allo sciopero generale de-ciso dalla CGIL.

Carlo De Santis

IL SOGNOPER UNA

ADELFIA MIGLIORE

Un grande uomo, MartinLuther King (Atlanta1 5 . 1 . 1 9 2 9 - M e m p h i s

4.4.1968), nel discorso pronunciatoa Washington il 28 agosto 1963disse “I have a dream”, io ho unsogno. Si riferiva a un’America piùgiusta, in cui non ci fossero più dif-

ferenze fra bianchi e neri.Anch’io ho un sogno, senza

dubbio più modesto: il bilancio

partecipativo al Comune di Adel-fia.

Attraverso la partecipa-zione dei cittadini al governo delnostro Comune, si risponderebbe inmodo innovativo ed efficace alle ri-chieste di una società sempre piùcomplessa.

La partecipazione direttadei cittadini all’impiego delle ri-sorse, in sede di bilancio preven-tivo, viene considerata un sistemaoperativo ad elevata potenzialità alfine di perseguire un miglior equi-librio tra bisogni da soddisfare erisorse limitate, anche in conside-razione del fatto che ci troviamo inuna fase storica di scarsità delle ri-sorse pubbliche e soprattutto inconsiderazione che bisognerà farei conti col federalismo municipale.

Il governo partecipato sirende necessario anche per rico-struire un rapporto di fiducia tral’amministrazione comunale ed icittadini, finora relegati a un ruolopassivo.

Il metodo potrebbe esserequello secondo cui le consulte (As-sociazioni Onlus iscritte all’Albocomunale), preventivamente inter-pellate dall’amministrazione comu-nale per esprimere pareri, speciequando si tratti di compiere scelterilevanti su temi di interesse gene-rale, propongono un progetto e icittadini possono (attraverso di-verse modalità: Web, giornali lo-cali, questionari, ecc.) definire lepriorità.

In sintesi i principali obiet-tivi che il Bilancio Partecipativo siprefigge sono:> facilitare il confronto e la deter-minazione di scelte e decisioni con-divise;> rispondere, in modo più efficace,

alle richieste di una società semprepiù complessa;> ricostruire un rapporto di fiduciatra l’amministrazione comunale ecittadini;> cercare il miglior equilibrio pos-sibile tra bisogni da soddisfare e ri-sorse limitate;> coinvolgere i cittadini nel pro-cesso di costruzione del bilancio diprevisione, come strumento effi-cace di gestione pubblica.

Questa è solo una descrizione rias-suntiva del mio sogno “bilancio

partecipativo”, che trasmetto ai cit-tadini di Adelfia e all’amministra-zione comunale che si insedieràdopo le elezioni di questa prima-vera.

Michele Labianca

Articoli, commenti,segnalazioni possono essere

inviati all’indirizzo e-mail:

[email protected] portati direttamente alla

nostra sede in

P.za Galtieri, 51.Saranno pubblicati, nei limiti

di spazio disponibile,sul nostro giornale

La Redazione

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8 LiberAdelfia Marzo-Aprile 2011

Politica - Società - Inchieste

Ad e l f i a

BERLUSCONI contro

GLI ITALIANI

Il Consiglio dei ministri ha detto no al voto sui referendum lo stesso giorno

delle elezioni amministrative di maggio.

Ciò, per scoraggiare la gente a tornare alle urne a giugno per i referendum

su acqua pubblica, energia nucleare e legittimo impedimento. Se infatti

i referendum non raggiungessero la maggioranza dei votanti,

verrebbero dichiarati nulli.

Se invece le elezioni fossero accorpate, si avrebbe la maggioranza dei

votanti e gli italiani risparmierebbero 300 milioni di euro.

Ma Berlusconi ha paura di quei referendum. Così, in piena crisi

economica, decide questo scandaloso spreco di denaro pubblico.

A noi la risposta, andando in massa a votare … .

S.E.L.Circolo di [email protected]