Lezione inquinamento acustico
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UNIVERSITÀ DI PADOVA
La disciplina e il controllo dell'inquinamento acustico
Fonti, effetti, tecniche di rilevamento
Questa presentazione è rilasciata con licenza Creative Commons CC-BY-SA
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UNIVERSITÀ DI PADOVA
• Inquinamento acustico:
– Grandezze fisiche e parametri caratteristici per lo studio dell’inquinamento acustico
– Fonti ed effetti
• Controllo del rumore– Procedure e criteri operativi
Argomenti
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UNIVERSITÀ DI PADOVA
Il suono
Il suono è una perturbazione della pressione atmosferica che si propaga nello spazio con un meccanismo oscillatorio mediante onde di compressione e rarefazione.
Definitur sonus percussio aeris indissoluta usque ad auditum(Boezio, 475-525 d.C, De institutione musica)
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UNIVERSITÀ DI PADOVA
Suono o rumore?
• L’acustica studia la generazione, la propagazione e la ricezione di onde in mezzi elastici.
• Gli aspetti peculiari della percezione di suoni (onde sonore, fenomeno fisico misurabile secondo grandezze di tipo oggettivo) da parte dell'apparato uditivo umano (sensazione sonora, meccanismo fisiologico valutabile con grandezze di tipo soggettivo) sono l’oggetto della psicoacustica.
• Lo stesso fenomeno fisico connesso alla generazione di onde sonore provoca sensazioni uditive diverse in relazione allo stato psicofisico ed emozionale del ricettore.
• La distinzione fra “suono” e “rumore” è puramente soggettiva.
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L’inquinamento acustico
“Inquinamento acustico: l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.”
(L. 447/95, art. 2, comma 1, lettera a))
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UNIVERSITÀ DI PADOVA
Effetti
• Danno uditivo;• Stress fisiologico;• Disturbo del sonno;• Distrurbo della comunicazione.
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Fonti di inquinamento acustico
• Traffico (auto, treni, aerei);• Impianti industriali ed artigianali;• Attività ricreative;• Discoteche, spettacoli e pubblici esercizi;• Attività e fonti in ambiente abitativo;
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La pressione sonora
Il suono è caratterizzato dalla variazione locale della pressione dell’aria nel tempo.
p è la variazione rispetto alla pressione atmosferica dell’aria in quiete
Valore efficace RMS=√ 1T∫0
T
p2 ( t )dt
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Energia sonora
Alla propagazione della perturbazione di pressione è associato un flusso di energia, detta “energia sonora”.
I =p̄2
ρ⋅c
W = I⋅S
Intensità sonora
Potenza sonora
[W]
[W/m²]
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Dinamica del sistema uditivo
Soglia della percezione = 20 µPa
Soglia del dolore = 200 Pa 100
10
1
0.1
0.01
0.001
0.000 1
0.000 01
∆ = Imax / Imin = 200 / 20x10-6 = 10.000.000
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UNIVERSITÀ DI PADOVA
La scala dei decibel
Risulta comodo, in acustica, fare ricorso ad una scala logaritmica per la quantificazione dei fenomeni sonori, introducendo il concetto di livello di una grandezza fisica.
L x=10 logxx0
10 volte il logaritmo, in base 10, del rapporto tra il valore corrente di una grandezza e quello assunto come riferimento
Tale livello si esprime in decibel [dB]
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La propagazione del suono in campo libero
L p=LW −20 log r+10 log Q−11
Il livello di pressione sonora si riduce di 6 dB per ogni raddoppio della distanza della sorgente.
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Composizione di livelli sonori (1)
L’effetto risultante di più sorgenti sonore può essere valutato, in termini di livello di pressione sonora, mediante la composizione logaritmica:
L p(1+2 )=10 log(10Lp1 /10
+10L p2 /10
)
S1
S2
50 dB
50 dB
53 dB
(non 100 dB !!!)
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Composizione di livelli sonori (2)
Quando due valori in dB differiscono per più di 10 dB si può considerare trascurabile l’influenza di quello inferiore.
S1
S2
60 dB
50 dB
60,4 dB
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UNIVERSITÀ DI PADOVA
Livello equivalente di pressione sonora (1)
Per caratterizzare fenomeni variabili nel tempo è stato introdotto il concetto di livello continuo equivalente di pressione sonora.
Leq=10 log1T∫0
T
( p (t )
p0)
2
dt
Leq
Lp
Tempo
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Livello equivalente di pressione sonora (2)
Nella formazione del livello equivalente “pesano” maggiormente i livelli più alti.
Leq=10 log [( 1T )∑i
(10Li /10 )⋅t i]
Esempio:una sorgente induce, in un ora, un livello di pressione sonora di 55 dB per 30 minuti, di 90 dB per 5 minuti e di 35 dB per i successivi 25 minuti.Il livello continuo equivalente risultante per l’intera ora è 79 dB
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0 5
10
15 20
25 30 35 40
45 50 55
60
Tempo [min]
Leq
[dB
]
Leq totaleLeq parziale
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Variazione del livello sonoro (dB)
Variazione della sensazione percepita
3 Appena percepibile
5 Differenza percettibile
10 Differenza apprezzabile
15 Grande variazione
20 Variazione molto forte
Effetto delle variazioni del livello sonoro
Le variazioni di livello sonoro indotte dalla diminuzione e dall'aumento del numero di sorgenti o dal diverso tempo di funzionamento delle medesime producono diverse sensazioni.
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La frequenza
Oltre che dalla quantità di energia trasportata il fenomeno sonoro è caratterizzato anche dalla frequenza [Hz] (cicli al secondo) del fenomeno oscillatorio.
p Lp
tempo
Frequenza
tempo
tempo
p
p
Lp
FrequenzaLp
Frequenza
tempo
p Lp
frequenza
Rumore casuale:
Toni puri:
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Campo di udibilità e frequenze caratteristiche dei segnali sonori
[Hz]1 10 100 1000 10 000
Frequenza
Campo di udibilità (20-20000 Hz)
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Tipologie di segnali sonoriAndamento della
pressione sonora neltempo
Andamento del livellodi pressione sonora nel
tempo
Andamento del livellodi pressione sonora in
frequenza
Segnali deterministicistazionari(es. motori, organi meccanici,pale, ecc.)
Segnali casuali(es. pioggia, vento)
Segnali transienti(es. rumori da impatto)
Segnali continui nonstazionari(es. martello pneumatico)
F r e q u e n z a , [ H z ] f
Live
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B]
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Pre
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[Pa]
p
T e m p o , [ s ]τ
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UNIVERSITÀ DI PADOVA
La sensibilità dell’udito (1)
Al variare della frequenza occorrono differenti quantità di energia per produrre la stessa sensazione uditiva.
Livello diPressione
Sonora, Lp
(dB re 20 µPa)
120
100
80
60
40
20
Phon0
1020
3040
50
6070
80
90
100110
120130
20 Hz 100 Hz 1 kHz 10 kHzFrequenza
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La sensibilità dell’udito (2)
140
dB120
100
80
60
40
20
0
20 50 100 200 500 1k 2k 5k 10k 20 kFrequenza [Hz]
Live
llo d
i Pre
ssio
ne S
onor
a
Soglia dell’udibile
Limite di rischio di danno
Soglia del Dolore
Parlato
Musica
I diversi fenomeni acustici interessano diversi campi di frequenza e di livello di pressione.
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La scala di ponderazione “A”
Per collegare tra loro quantità di energia sonora e percezione uditiva, sono state introdotte le scale di ponderazione, tra le quali la scala “A” è quella maggiormente impiegata per la valutazione del disturbo.
40
20
0
20 Hz 100 1 kHz 10 kHz
40
0
-20
-40
20 Hz 100 1 kHz 10 kHz
40
Lp (dB)
Lp (dB)
A-weighting
Isofonica 40 dBnormalizzata a
0 dB at 1kHz
Isofonica 40 dBInvertitaconfrontata conla curva A diponderazione infrequenza
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Procedure generali e criteri operativi
Non vi è un metodo prestabilito
Valutazione di volta in volta da parte del tecnico competente
• Misura dei livelli sonori;• Descrizione del fenomeno rumoroso;• Rilievi cartografici e fotografici;• Acquisizione informazioni generali;• Verifica dei regolamenti ed eventuali deroghe
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Attività ARPA
• Funzioni tecniche di controllo e supporto di Comuni e Province;
• Riconoscimento della figura di tecnico competente in acustica ambientale (LR 21/99, LR 11/01, DDG ARPAV 52/2008);
• Definizione dei criteri per l'elaborazione della documentazione di impatto acustico (DDG ARPAV 3/2008)
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Attività di controllo• Funzioni amministrative: Comune e Provincia
• Funzioni tecniche: ARPA
Se un cittadino si ritiene disturbato?– Presenta esposto al comune di residenza (descrive la causa e richiede il
controllo);– Il Comune controlla:
• Autorizzazioni, orari ed eventuali deroghe;• Zone acustiche;• Soggetti coinvolti
– Richiesta ad ARPA per accertamento tecnico (misura del rumore)• Se i limiti sono rispettati: fine
• Se i limiti non sono rispettati:– Sanzione amministrativa e ordinanza di bonifica;– Verifica ordinanza di bonifica
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Richiesta per attività di misurazione fonometrica
• Documentazione da allegare:– Copia dell'esposto– Planimetria dei luoghi, relazioni di impatto acustico, eventuale piano
di risanamento;– Informazioni sulle sorgenti (orari, durata del rumore, ecc.)
• Informazioni su:– Ricettori (eventuali siti sensibili);– Zonizzazione acustica;– Nel caso di infrastrutture stradali: informazioni specifiche:
• Ferrovie: fasce di pertinenza, distanza dalla linea, ecc.;• Strade: fasce di pertinenza, tipo di strada, ecc.;• Aeroporti: zona aeroportuale.
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Classificazione acustica del territorio comunale (DPCM 14/11/97)
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Valori di emissione, immissione e qualità (DPCM 14/11/97)
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Presentazione rilasciata con licenza Creative Commons CC-BY-SA
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5/it/deed.it
Autori: Antonino Di Bella, Tommaso Gabrieli, Luca Menini