Lezione 3 Percorso e La distribuzione del · • Conoscere le diverse configurazioni ... Se si...

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1 PERCORSO E Il reddito nazionale Percorso E Il reddito nazionale N S O E Lezione 3 La distribuzione del reddito nazionale Cosa studieremo Nella lezione precedente abbiamo visto che tutto ciò che viene prodotto e ven- duto in un dato paese genera un certo reddito monetario, reddito che viene poi distribuito fra tutti coloro che hanno contribuito a produrlo. In questa lezione ci concentreremo, appunto, sulle modalità di distribuzione del reddito fra i vari fattori produttivi. Prerequisiti • Conoscere le diverse configurazioni del reddito nazionale. • Sapere quali sono i fattori della produzione. Conoscenze e abilità Distinguere tra distribuzione funzionale e distribuzione personale del reddito. Conoscere le differenti modalità di remunerazione dei fattori produttivi.

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1percorso e • Il reddito nazionale

Percorso eIl reddito nazionale

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Lezione 3La distribuzione delreddito nazionale

Cosa studieremoNella lezione precedente abbiamo visto che tutto ciò che viene prodotto e ven-duto in un dato paese genera un certo reddito monetario, reddito che viene poi distribuito fra tutti coloro che hanno contribuito a produrlo. In questa lezione ci concentreremo, appunto, sulle modalità di distribuzione del reddito fra i vari fattori produttivi.

Prerequisiti• Conoscerelediverseconfigurazionidelredditonazionale.• Saperequalisonoifattoridellaproduzione.

Conoscenze e abilità• Distingueretradistribuzionefunzionaleedistribuzionepersonaledelreddito.• Conoscereledifferentimodalitàdiremunerazionedeifattoriproduttivi.

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1 La distribuzione del redditoTuttociòchevieneprodottoevendutoinundatopaesegenera,comeabbiamovisto,uncertoredditomoneta-riochevienepoidistribuitotraifattoridellaproduzione,cioèfratutticolorochehannocontribuitoaprodurlo.Ladistribuzione funzionale delredditostudia,appunto,comevengonoremuneratiifattoriproduttivi(la-voro, terra, capitale, capacità organizzativa),valeadirecomevienedeterminatoilprezzodovutoperilloroutilizzo(salario, rendita, interesse, profitto).

question timeChe differenza c’è tra distribuzione funzionale e distribuzione personale del reddito?

La distribuzione funzionale del reddito non va confusa con la distribuzione personale del reddito: quest’ultima, infatti, prescinde dalla considerazione delle categorie sociali tra cui il reddito è ripartito (operai, imprenditori, proprietari terrieri, capitalisti) ma fa riferimento, invece, al singolo individuo, o alla singola fami-glia. Questo tipo di analisi risulta molto importante qualora si intenda procedere a una quantificazione del grado di equidistribuzione della ricchezza nazionale, nonché per porre in evidenza le differenze retributive che sussistono tra i diversi membri della collettività.

2 La remunerazione del lavoro: il salarioNelvolumerelativoalterzoanno(PercorsoE,Lezione6)abbiamovistocheilsalarioèlaremunerazionespettanteallavoratoredipendentecheabbiaprestatoall’imprenditorelepropriecapacitàfisicheeintellettuali.Abbiamoinoltredistintofrasalario monetario,che corrispondeallaquantità di moneta cheillavoratorericevequalecorrispettivodelsuolavoro,esalario reale, equivalenteallaquantitàdibenieservizicheillavoratorepuòacquistareconilsalariomonetario(siparla,infatti,dipotere d’acquisto).Piùprecisamente,ilsalariorealeèugualealrapportotrailsalariomonetarioW eillivellogeneraledeiprezzip,ovveroaW/p,edindicaquan-tibenisipossonocomprareavendoadisposizioneunacertasomma,datouncertolivellodeiprezzi.Lemodalitàdideterminazionedelsalariodipendonodallecaratteristichespecifichedelmercato del lavo-ro,cioèdiquelmercatoincuisiincontranoladomandael’offertadilavoroechepresenta,comesappia-mo,caratteristichedeltuttoparticolarichelodifferenzianodalmercatodeglialtrifattoriproduttivi.

3 La remunerazione del fattore natura: la renditaLarenditavienegeneralmentedefinitacomeil guadagno del proprietario di un fattoreproduttivo non riproducibile.Iprimiadoccuparsidellarenditafuronoglieconomisticlassici(Ricardo),iquali,datal’importanzachenell’economiadeltem-poaveval’agricoltura,definironolarenditacomelaremunera-zionedelproprietariodiunterreno agricolo o di un’area edifi-cabile(rendita fondiaria).Sesitienecontocheesistonoanchealtreformedirendita(adesempiomineraria),apparepiùrazionaleconsiderarelarenditacome la remunerazione del fattore natura (fattore, appunto,scarsamenteriproducibile).Per rendita fondiaria s’intende la remunerazioneottenutadalproprietarioterrieroinseguitoallosfruttamentodelfattoreterra;essapuòesseredistintainrendita assolutaerendita differenziale.Larendita assolutahaoriginese,enellamisuraincui,laterracomplessivamentedisponibileinundeterminatosistemaeco-

in pratica

Si consideri, quale esempio di produzione agricola tipica, la coltivazione del grano e si immagini un im-provviso aumento nella domanda di questo prodotto. Se altre terre sono poste a coltivazione, ben presto l’eccesso di domanda sarà assorbito grazie all’aumen-tata offerta di grano. Ma se non è possibile estendere la coltivazione (perché ad esempio non esistono altre terre coltivabili), il prezzo del grano sarà maggiore di quello che si sarebbe avuto nel caso di offerta elastica e la differenza fra il reddito percepito dal fattore irripro-ducibile e la sua remunerazione normale costituirà, appunto, la rendita dei proprietari terrieri.

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nomicoesisteinquantitàinferiorealfabbisogno:essaè,quindi,originatadall’anelasticitàdell’offertadiquestofattoreproduttivo.La rendita differenzialeèilredditoche alcuniproprietaripercepisconoin aggiuntaallarenditaassoluta.IlconcettodirenditadifferenzialeèstatoelaboratodaRicardonellasuaoperapiùimportante,Principi di economia politica e tassazione,pubblicatanel1817.

4 La remunerazione dell’imprenditore: il profittoLadeterminazionedellaquotadiprofittohacostituitodasempreunproblemaperglieconomistiinquan-to,adifferenzadelsalario,dellarenditaodell’interesse,nonsipuòindividuareunospecificofattorepro-duttivochegiustifichil’esistenzadiunprofitto.Approssimativamente,sipuòdirecheilprofittorappresentalaretribuzione dell’imprenditoreperilsuoruolonelprocessoproduttivo.Importanteè,atalproposito,ladistinzionetraprofittonormaleedextraprofitto.Insintesi,sidefinisceprofitto normalelaretribuzionecorrispostaall’imprenditoreperlosvolgimentodel-lasuaattività.L’extra profitto,invece,èun ricavo addizionale per l’imprenditore,edècostituitodaciòcherimanedeiricavidivenditadopolaremunerazionedituttiifattoriproduttiviimpiegati,compresalacapacitàorganiz-zativadell’imprenditore.Lagiustificazionedelprofittocomeretribuzionedellavoroimprenditorialehageneratounampiodibat-titotraglieconomisti,soprattuttoperquantoriguardal’aspetto distributivodelredditonazionale.Lari-partizionediquest’ultimotracapitalistieoperaiha,infatti,risvoltisocialiepoliticienonsoltantoeco-nomici.

La teoria classica del profittoGlieconomisticlassici,soprattuttoSmitheRicardo,sostenevanocheilprofittocostituiscelaremunerazio-nederivantedallaproprietàdelfattore capitaleedallacapacità di direzionedell’imprenditore.Ilprofittoè,

in pratica

La teoria ricardiana della rendita può essere esemplificata nella Fig. 1, dove in ascissa sono riportate unità successive di terra (1, 2, 3, fino a n) e in ordinata la quantità di grano prodotta. Così l’appezzamento 1 produce G1 quantità di grano, l’appezzamento 2 ne rende G2 e così via. Come si vede, la quantità di grano prodotta non è uguale per tutti i suoli, poiché questi hanno una diversa fertilità: il terreno n, infatti, produce solo una quantità pari a Gn. In questa situazione, i proprietari terrieri chiedono ai fittavoli, a titolo appunto di affitto, una somma che corrisponde alla differenza tra il maggior prodotto ottenuto da tutti gli appezzamenti e il prodotto ottenuto dall’appezzamento marginale (l’ultimo messo a coltura): sul grafico, la rendita differenziale che spetta al proprietario se gli appezzamenti coltivati sono 2 (e, dunque, l’appezzamento marginale è 2) è pari al segmento G1A; se gli appezzamenti coltivati sono n, la rendita differenziale è pari a G1 E1 + G2 E2 + G3 E3 ...... + Gn-1 En-1.

0

TerraT

A

GnE2E1

1 2 3 n

G

Grano

E3 En-1

Gn-1

G3

G2

G1

Fig. 1La renditadifferenziale

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dunque,laparte residuale della produzione,valeadirequellocherimanedopoaversottrattoicostidiproduzione(essenzialmentesalariematerieprime).Leanalisideglieconomisticlassicisiriferivanoperòaun’economiacapitalisticaincuinoneraancorabendefinitaladistinzione tra capitalista attivo e capitalista passivo.Ilprimoècoluicheoperadirettamentenelprocessoproduttivo,organizzandoedirigendoillavorodell’azienda,mentreilsecondoforniscesoltantoilcapitalefinanziarioperavviareilprocessoproduttivo.

Il profitto nell’analisi di MarxSecondoMarxilprofittoèunalogicaconseguenzadelfunzionamentodelsistemacapitalistico,chetende,appunto,aottenereilmassimoprofittopossibile.Laquotadiprofittodicuisiappropriailcapitalistaèrappresentatadalplusvalore,ovveroquellapartedellavorodeglioperaichenonvieneretribuitaattraversoilsalario(disussistenza)pagatodall’impren-ditore.Marxsostenevacheglioperaiproduconounaquantitàdibenicheènotevolmentesuperiorealsalariodaloropercepito;questaquotadiprodottiaggiuntivaforma,dopoesserestatavenduta,laquotadiprofittidicuisiappropriailcapitalistacheoperaintalmodounosfruttamentodellavorooperaio.

La teoria neoclassicaSecondoquestateoriaognifattoreproduttivoriceveunasuaspecificaremunerazioneeilprofittocostitui-sce la remunerazione del fattore capacità imprenditoriale. Il ragionamento neoclassico nega la criticamarxistadellateoriadelplusvalore,considerandoilprofittononpiùcomel’appropriazionedapartedelcapitalistadellavoroaltrui,malagiustaricompensadellesuecapacità.

La teoria di SchumpeterUnapiùmodernateoriadelprofittoèdovutaall’analisidiSchumpeter(1883-1950)chepartedalladefi-nizionedellarealtàeconomicadelcapitalismocomeflusso continuo di mutamenti.Questivengonoindi-caticomplessivamentecome«innovazioni»esonocosìclassificati:

— introduzionediunnuovobene;— scopertadiunnuovomercato;—conquistadiunanuovafontedimaterieprime;—adozionediunanuovaformadiorganizzazioneinunacertaindustria.

L’introduzionediun’innovazionecomportaunariduzionedeicostie,dunque,laformazionedelprofitto imprenditoriale.SecondoSchumpeter,dunque,ilprofittoèilpremiochespettaall’imprenditorecomericompensaperilsuocoraggio(elasuaintuizione)nell’averintrodottoun’innovazionenelprocessoproduttivo.Taleprofittotende,però,aridursiperchéaltriimprenditori,richiamatidalleoccasionidiguadagno,imiterannoquestainnovazioneel’accresciutaconcorrenzafaràdiminuireiprofitti.L’imprenditorecheinnovadeve,quindi,acquisirequantepiùinformazionipossibiliecercaredidelineareifuturiscenaridelnuovomercatoincuiopera,cosìdamassimizzareiprofittinelbreveperiodonellacon-sapevolezzachetalesituazioneinizialedivantaggiohaunaduratatemporalelimitata.

La remunerazione del fattore capitale: l’interesseL’interesse costituisceilcompenso di coloro che hanno dato in prestito una somma di denaroedèquindila remunerazionedel fattorecapitale.Essodipendedall’ammontaredelcapitaleprestato,dalsaggiodiinteresseedaltempodiduratadelprestito.Permoltotempocondannatodallamoraleedallereligioni(inquantoassimilatoall’usura),l’interesseèstatooggettodiapprofonditeanalisidapartedellascuolaneoclassica.Nellasuaformulazionepiùsemplicistica,l’interesseèdeterminatodalleattivitàreali(investimentierispar-mi).Colorochedomandanofondidainvestire,gliimprenditori,sonodispostiapagareunprezzo(iltassod’interesse,appunto)purdiavereladisponibilitàdiquestifondi;quellicheinveceoffronofondi,irispar-miatori,devonoesserericompensatiperaverprocrastinatoilloroconsumo.

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Piùraffinataèl’analisidellascuola austriaca:secondoBöhm-Bawerkilsaggiodiinteresseèl’espressione del grado di preferenza dei beni presenti rispetto a quelli futuri.Questapreferenzadipendedalfattocheilbenepresenteèsi-curoetangibilementrequellofuturoèincerto.Sigiustificainquestomodolapresenzadiuntassod’interessepositivocheuguagliibenifuturiaquelli

attuali.Taletassoètantopiùelevatoquantomaggioreèilcapitaledatoaprestito;daquestaaffermazionederivailfattocheilcapitaleèfunzionecrescentedeltassod’interesse.Alcontrario,ladomandadicapitalirisultaesserefunzioneinversadell’interesse;unaumentodellerichie-stedicapitali, inobbedienzaalla legge dei rendimenti decrescenti,comporta, infatti,uncalodel tassod’interesse.L’intersezionetradomandaeoffertadicapitaledeterminailtasso d’interesse naturale.SecondoKeynesl’esistenzadelsaggiod’interesseègiustificabileconsiderandochesel’individuononfos-sericompensato(conilsaggiod’interesse),preferirebbedeteneredenaroinformaliquidapiuttostocheprestarlo.Lacaratteristicaprincipaledeldenaroè,infatti,lasualiquidità,lacapacitàcioèditrasformarsiimmedia-tamenteesenzacostiaggiuntiviinunaltrobene.

Coluichepossiedecapitalimonetari,secondoKeynes,apprezzaquestacaratteristicae,dunque,haunapreferenzaperlaliquidità,pertrediversimotivi:

—perchéilpossessodimonetaglipermettediacquistareibenidicuinecessitaognigiorno(motivo delle transazioni);

—perchéilpossessodimonetapermettedifarfronteaspeseimpreviste(motivo precauzionale);—perchélamonetapuòessereimpiegataimmediatamentequalorasipresentiunaoccasionefavorevole

diinvestimento(motivo speculativo).

Poichégliindividuipreferisconodeteneremonetaliquida,ilsaggiod’interessesecondoKeynesrappresen-talaricompensaperlarinunciaallaliquidità.

Scuola austriaca: gruppo di economi-sti che, verso la fine del XIX secolo, operarono presso l’Università di Vienna e svilupparono una particolare tecnica di analisi economica.

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O E riePilogo

Distribuzione del Funzionale:salari,rendite,profitti,interessi reddito Personale:individui,famiglieogruppi

Il salario Èlaremunerazionedellavoroprestatodaunindividuopressoun’impresa

Salario nominale Quantitàdimonetacheillavoratorericevecomecorrispettivodelsuolavoro

Salario reale Quantitàdibenieservizicheillavoratorepuòacquistareconilsuosalariomonetario

La rendita Derivadall’anelasticitàdell’offertadiunfattoreproduttivo

Rendita fondiaria

Rendita«assoluta»odi«rarità»:èladifferenzapositivafrailprezzod’usodiunfattoreirriproduci-bileel’interessesullaquantitàdirisparmiooccorrenteaprocurarequelfattore

Rendita differenziale: è il compenso che alcuni proprietari di terre percepiscono in aggiunta allarenditaassoluta

Altri tipi di rendita Minerariaediposizione

Il profitto Èlaretribuzionedell’imprenditoreperl’operacheesplicanelprocessoproduttivo

Extra profitto Ricavoaddizionalerispettoalcostodiproduzione(comprensivodelprofittonormale)chel’impren-ditorepercepiscedallavenditadeisuoiprodotti

Teorie sul profitto

Classica:ilprofittoèlaparteresidualedellaproduzione Marxista:ilprofittoèlapartediorelavorodeglioperaichenonvieneretribuita Neoclassica:remunerazionedelfattoreproduttivo«capacitàimprenditoriale» Schumpeteriana:ilprofittoèlaremunerazionedelrischioconseguenteall’innovazione

L’interesse Èilcompensochespettaacolorochefornisconoilfattorecapitale

Tasso d’interesse Perineoclassicièiltassod’interessecheeguaglialadomandadicapitali(investimenti)all’offertadi naturale capitali(risparmio)

Teorie sul saggio Böhm-Bawerk:èl’espressionedelgradodipreferenzadeibenipresentirispettoaquellifuturi d’interesse Keynes:èlaricompensaperlarinunciaallaliquidità

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O E AreA oPerAtivA

verifiche sommative

a) Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false, spiegandone il motivo:

1 • Laripartizionedelredditofraifattoriproduttivivienedettapersonale (V) (F)perché

2 • L’analisidelladistribuzione funzionaledel redditopuòaiutareacomprenderese la ripartizionedellaricchezzanazionaleèequa (V) (F)

perché

3 • Ilsalariomonetariorappresentailpotered’acquistodellavoratore (V) (F)perché

4 • Ilsalariorealeèugualealrapportofrailsalariomonetarioeillivellodeiprezziregistra- toinundeterminatoperiododitempo (V) (F)

perché

5 • Larenditaèlaricompensachespettaall’imprenditoreperl’attivitàprestataall’impresa (V) (F)perché

6 • Larenditaassolutahaoriginese,enellamisuraincui,laterradisponibileèinferiore alfabbisogno (V) (F)

perché

7 • Larenditadifferenzialeèpercepitadaquelleimpresecheriesconoaprodurreacosti mediinferioririspettoallaconcorrenza (V) (F)

perché

8 • L’extra-profittoèilricavo,comprensivodelprofittonormale,cheunimprenditorepuò conseguire (V) (F)

perché

9 • SecondoSchumpeterlaformazionedelprofittoèunfenomenotipicodellosviluppo economico (V) (F)

perché

10 • L’interesseèilcompensospettanteacolorochehannodatoinprestitounasommadi denaro (V) (F)

perché

11 • SecondoMarxilprofittodell’imprenditorecorrispondeaquellapartedellavorodegli operaichenonvieneretribuitaattraversoilsalariodisussistenza (V) (F)

perché

12 • SecondoBöhm-Bawerkladomandadicapitalicrescealcresceredelsaggiod’interesse delmercato (V) (F)

perché

Lezione 3 • La distribuzione del reddito nazionale area operativa verifiche sommative

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13 • SecondoKeynesillivellodeltassod’interesseèdeterminatodall’incontrotraladoman- dael’offertadirisparmio (V) (F)

perché

b) Poni nella giusta correlazione i termini affini delle due colonne:

1 • Interesse a) Lavoro

2 • Profitto b) Terra

3 • Salario c) Capacitàimprenditoriale

4 • Rendita d) Capitale

c) Rispondi alle seguenti domande:

1 • Cosas’intendecondistribuzionefunzionaledelreddito(in3righe)?

2 • Perchéècosìimportanteperunlavoratorel’entitàdelsalariorealeanzichéquelladelsalariomone-tario(in5righe)?

2 • Checos’èlarenditaassoluta(in3righe)?

Lezione 3 • La distribuzione del reddito nazionale area operativa

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verifiche d’ecceLLenza

La nascita del proletariatoIntornoal1840nellasto-riaeuropeailproletariatosimanifestòcomeproble-ma pratico e politico inquantoclasse,movimen-toeinultimaanalisipo-tenza capace di rovescia-re l’ordine sociale.Ilseco-lareantagonismofraric-chiepoverisipalesònel-lasocietàindustrialenel-lapolarizzazione fra capi-tale e lavorocioèfraide-tentorideimezzidipro-duzione(capitalistieda-toridilavoro)eiposses-soridellasolaforzalavoro(glioperaidell’industria,iproletari).Daquestaten-sionenacqueuncontra-sto lecuidimensionidi-vennerosemprepiùnote-voli,inconcomitanzadelproporzionale aumentodella popolazione indu-striale.Nel1848lapub-blicazionedelManifesto del partito comunistaaprìuna nuova prospettivanellastoriadelriscattoso-cialedellemassericono-scendocosìallaborghe-siailruolo«sommamen-te rivoluzionario» avutonellastoriadell’umanità.Esso aveva anche profe-tizzatolamortedellabor-ghesiapermanodelpro-letariato nell’ottica del-lastoriaintesacomelot-tadiclasse.«Perproletariatosiinten-de la classe degli operaisalariatimoderni,chenonpossedendonessunmez-zo di produzione, sonocostrettiavenderelaloroforza-lavoro per vivere»(MARx-ENGELS).

Losviluppodellacoscien-zadi classe edella con-trapposizione politica alpoteredellaclassedomi-nantesaràdiversoneicon-testisocialideidiversipa-esi industrializzati d’Eu-ropaanchesecomunisa-rannolemiserabilicondi-zionidivitanelloslumin-glesecomenellandtede-scoenellabanlieufrance-sediunamassaenormedipersoneaccomunatedal-lacontinuaricercadiunaoccupazione dignitosa espessoinlottatraloroperl’accaparramento di unmiserosalario.ConlaRivoluzioneindu-striale i cambiamenti nelcaratteredelprocessode-cisionaleinciserononsolosullasceltadiinnovazionitecnologiche e sulla uti-lizzazionedicombustibi-li e formedi energia piùconvenienti,ma soprat-tuttosullaristrutturazioneriguardantei«modellila-vorativi» tradizionali del-lamanodopera industria-le. L’inserimentonelpro-cessoproduttivodioperainonspecializzati,lasosti-tuzionedeimaschiadulticapifamigliaconmanodo-perafemminile,giovanileoinfantile,costituironolemisureadottateperridur-re al massimo i costi e re-alizzare la ristrutturazione tipologica della forza-la-voro impiegata.Dal1790al1850lecondizionidelproletariato urbano peg-giorarono.Laproduzionedifabbricaandòsoggettaadunpiùrigidocontrollo

econildiffondersidell’il-luminazioneagasillavoroallemacchinefucontinuoanche di notte. La situa-zionesociale fu inconti-nuofermentoefrail1811e il1813scoppiaronori-voltecontroildiffondersidellemacchineindustria-liorganizzatedailuddisti.Veriepropriattidisabo-taggiodistrusseroimac-chinaridimolti lanificiecotonifici delloYorkshiree del Lancashire.Questaestremaformadiprotestaebbe ripercussioni ancheinFranciae inGermaniae rappresentò unaoppo-sizioneviolentadeisetto-rilegatiall’artigianatoealsistemadilavoroadomi-cilio,alprogressotecnolo-gicochesegnòilpassag-giodall’opificioallagran-deindustria.Contempora-neamente ladisponibilitàdimanodopera crescevaacausadiunamolteplici-tàdifattoriquali:l’aumen-todemografico;l’affluenzadalle campagne di brac-ciantiepiccoliproprietarivittimedellerecinzioni;lasmobilitazionedelleforzearmateallafinedelleguer-renapoleonichenel1815;l’introduzionesemprepiùmassiccia dellemacchi-nenelprocessoprodutti-vocherendeva lamano-valanzadisoccupata.Inquestecondizionilari-cercadiunlavorodiventa-vapiùdifficile:idatoridilavoro imponevano i ter-mini del contratto salaria-letrattandolamanodope-racomeunarisorsaabas-

socostochepotevaessereassuntaelicenziatasenzalaminima considerazio-ne per le persone coin-volte.Questa situazionepermise agli imprendito-ridiingigantireiprofittiaspese di unamanodope-ra che lavorava dalle 12alle16orealgiorno,sog-getta allaminaccia con-tinua del licenziamento.Trail1815eil1850ilsa-larionominalesceseper-ché«ladiscesadeiprezzicomporta…unariduzionedeisalari…Suquestipesaladisoccupazione:disoc-cupazione delle depres-sionicicliche,disoccupa-zione tecnologica dovu-ta all’introduzione dellemacchine,allaconcentra-zione,all’aumentatapos-sibilità di utilizzare don-ne, fanciulli,manodope-ranonqualificata;disoc-cupazionedovuta all’au-mentodellapopolazione(10milioninel1811,17nel1841)soprattuttoope-raiailcuisaggiodinata-lità è superiore al saggiomedio…disoccupazionedovuta alla concorrenzadellamanodopera irlan-dese…»(MAURo).Ilmancatointerventodel-loStato,l’abolizionedellalegislazione elisabettianacheavevaconferitoaima-gistratiilpoteredifissareeimporredeisalariminimi,una coscienza sindacalepocodiffusarappresentanoleragionistrutturalichede-terminaronouna riduzio-nedelsalariorealemedioalungotermine.

Lezione 3 • La distribuzione del reddito nazionale area operativa verifiche d’eccellenza

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L’andamentodeisalari inGran Bretagna coincisecon i cicli congiunturalimainsostanzasipuòaffer-marecheessi«aumentaro-nonelle«industrienuove»mentre si contrassero inquelleantiche(lana),datalasopravvivenzadelregi-

medomesticosparsonel-le campagne. In genera-leisalariindustrialieranopiùaltidiquelli agricoli.AllafinedelsecoloxVIIIall’aumentodeisalariagri-colicorrisposeunpiùra-pidoaumentodiquelliin-dustriali.

Cosìnel1840dauncon-frontoeffettuatonelset-tore della tessitura aglioperai delle fabbricheeranocorrisposti12scel-linilasettimana;imaestriartigiani che continua-vano ad adoperare nel-lecampagneivecchiat-

trezzi,nepercepivano81/2; i lavoratoriadomi-cilio,ossiaivecchicon-tadini, soltanto 5» (AS-SANTE).

(Fonte:R. Falco,Storia economica,Edizioni

Simone,2012)

a) Che cos’è il proletariato?b) Perché la nascita della società industriale acuì la contrapposizione fra capitale e lavoro?c) Contro cosa combattevano i luddisti?

Lezione 3 • La distribuzione del reddito nazionale area operativa

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verifiche di recupero

Rispondi alle seguenti domande:1 • Chedifferenzac’ètrasalariorealeesalarionominale?

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2 • Checos’èl’extraprofitto?

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3 • Checosaaffermalateoriaricardiana dellarendita?

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4 • Acosaserveiltassod’interessesecondolacd.scuola austriaca?

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