Lezione 1A

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Educazione ambientale Percorso di educazione allo sviluppo sostenibile Liceo scientifico statale “B. Croce” Azione F – 2 – FSE – 2009 – 290 Obiettivo F2

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Sviluppo sostenibile

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Educazione ambientalePercorso di educazione allo sviluppo sostenibile

Liceo scientifico statale “B. Croce”Azione F – 2 – FSE – 2009 – 290

Obiettivo F2

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Argomenti del corso

Sviluppo sostenibile Risorse energetiche Ecosistemi ed aree protette Protezione e conservazione della natura Inquinamento ed impatto ambientale Gestione dei rifiuti e importanza del ricicloMutamenti climatici e riscaldamento globale

Sviluppo sostenibile oSostenibilità dello sviluppo?

Questi illustri sconosciuti!

Ambiente Economia Società

Prima definizione disviluppo sostenibile

“Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa ibisogni del presente senza compromettere lapossibilità delle generazioni future di soddisfare ipropri bisogni” – Rapporto Brundtland, WCED

“… un miglioramento della qualità della vita , senza eccedere lacapacità di carico degli ecosistemi di supporto, dai quali essadipende” – WCU, UNEP, WWF

Altre definizioni di sviluppo sostenibile

“… sviluppo che fornisce elementi ecologici, sociali ed opportunitàeconomiche a tutti gli abitanti di una comunità, senza creare unaminaccia alla vitalità del sistemi naturali, urbani e sociali che daqueste opportunità dipendono” – ICLEI

“la diversità culturale è necessaria per l’umanità quanto labiodiversità per la natura (…) la diversità culturale è una delleradici dello sviluppo inteso non come crescita economica, maanche come un mezzo per condurre un’esistenza più soddisfacentesul piano intellettuale, emozionale, morale e spirituale” – UNESCO

Capacità portante dell’ambiente(carrying capacity)

Capacità di un ambiente e delle sue risorse di sostenere uncerto numero di individui. La nozione deriva dall'idea che soloun numero definito di individui può vivere in un certoambiente, con a disposizione risorse limitate.I limiti della capacità di carico di un territorio non sono fissi mapossono estendersi con l'apporto di nuove tecnologie in gradodi aumentare la capacità produttiva di quell'ambiente. Questoha portato a Ehrlich a sviluppare l'equazione IPAT e cioè:

I = P A TI = Impatto ambientale causato dal consumoP = PopolazioneA= Affluenza (consumo pro-capite)T = Fattore della tecnologia

Sviluppo sostenibile

Intersezione ottimale tra sviluppo sociale,economico e ambientale

Sviluppo sostenibile

Intersezione ottimale tra benessere sociale, crescita economica e qualità ambientale

Economia

Equità

Ecologia

Sviluppo sostenibile

Intersezione ottimale tra equità (intra- e inter-generazionale), economia ed ecologia

EquitàEconomia

Equità

Ecologia

SS

Sviluppo equo

Benessere sociale Crescita economica Sviluppo equo

Nuove tecnologie, farmaci

Equità

Economia

Crescita economica Qualità ambientale Sviluppo realizzabile

Fonti rinnovabili, risparmio energetico

Ecologia

Economia

Sviluppo realizzabile

Qualità ambientale Benessere sociale Sviluppo vivibile

Parchi urbani, aree protette

Ecologia

Equità

Sviluppo vivibile

Benessere sociale

Crescita economica

Qualità ambientale

Sviluppo sostenibile

Turismo ambientale, risorse naturali

Ecologia

Equità

Economia

Sviluppo sostenibile

Riepilogo

Benessere sociale

Crescita economica Sviluppo equo

Crescita economica

Qualità ambientale

Sviluppo realizzabile

Qualità ambientale

Benessere sociale

Sviluppo vivibile

Benessere sociale

Crescita economica

Qualità ambientale

Sviluppo sostenibile

Dipende da cosa intendiamo persostenibilità e sviluppo.

Può esistere davverouno sviluppo sostenibile?

La sostenibilità è la caratteristica diun processo o di uno stato che puòessere mantenuto ad un certolivello indefinitamente. Sviluppo,invece, è sinonimo di progresso, dicrescita, di maturazione.

Facciamo un esempio

Crescita risorse

Crescita popolazione

Conseguenzecarestie, epidemie,emigrazioni, disagisociali, disordinipolitici, ripercussionieconomiche

CauseLa popolazione umananel mondo cresce a unavelocità maggiorerispetto alla velocitàcon cui crescono lerisorse necessaria asfamarla

Ecologia delle popolazioni

Popolazione mondiale(10.000 AC÷2.000 DC)

Per popolazione mondiale siintende il numero totale diesseri umani viventi sulpianeta Terra in una datadefinita. Si stima che all'8febbraio 2010 essa abbiaraggiunto i 6.801.400.000abitanti. La p.m. è statainteressata da una crescitacontinua sin dalla fine dellapiaga della Morte Nera, nelcorso del XIV secolo.

Popolazione mondiale, miliardi

Popolazione (scala logaritmica)

Tempo (scala lineare)

Il tasso di crescitadella popolazionemondiale raggiunseun picco del 2.19%nel 1963, anche senel 2008 si è quasidimezzato. Si stimache nell'anno 2040sul nostro pianeta cisaranno circa 9miliardi di abitanti.

Popolazione mondiale(1950÷2.000)

Evoluzione della popolazionein ogni continente (1950÷2050)

Asia237.771.000

Africa92.293.000

America del Sud38.052.000

America del Nord16.241.000

Oceania1.955.000

Europa-3.264.000

Mondo383.047.000

Popolazione italiana(1960 ÷2006)

Tasso di crescita(1975 ÷2010)

Distribuzione della popolazione mondiale

Quasi tutta l'umanità vive concentrata su poco più di 1/6 delle terre emerse. Alcuni fattori hanno condizionato e condizionano ilpopolamento. La distanza dall'Equatore porta verso le regioni a clima temperato e monsonico dove si concentra una buona partedell'umanità. Sono le regioni in cui l'agricoltura si è sviluppata con buoni risultati fin dall'antichità. Un secondo fattore è la distanzadel mare e dei grandi corsi d'acqua. In tutti i continenti il popolamento è molto elevato lungo le coste dei mari e degli oceani,mentre diminuisce man mano che ci si allontana dalla costa e dall'acqua. Un terzo fattore è l'altitudine. Il popolamento più fitto sitrova nelle aree di pianura, mentre le montagne e gli altopiani elevati, freddi e di difficile coltivazione, hanno sempre respinto gliuomini. Infine, gli insediamenti dipendono dalle risorse che ogni ambiente offre e che gli uomini sono in grado di sfruttare. Ineffetti, le steppe aride, i terreni gelati, i luoghi desertici e privi di vie d'acqua, i territori scarsi di risorse alimentari hanno in passatorespinto gli uomini. Oggi il popolamento dipende anche dal grado di sviluppo economico delle varie aree del mondo. Si può direche il mondo sia diviso da una linea immaginaria, orizzontale, che separa le nazioni ricche ed evolute nel Nord e quelle povere e invia di sviluppo nel Sud della Terra. Le differenze nel livello di vita generano flussi migratori dai luoghi più miseri verso quelli piùricchi. Questo fenomeno accade anche all'interno di ogni stato: le popolazioni tendono in genere a concentrarsi nelle aree urbane,abbandonando così le campagne.

Distanza dall'EquatoreDistanza del mare e dei grandi corsi d'acquaAltitudine RisorseGrado di sviluppo economico

Fattori di condizionamento del popolamento

Anno Mondo Africa Asia Europa America Latina USA e Canada Oceania

2010 6.830.283 984.225 (14,4%) 4.148.948 (60,7%) 719.714 (10,5%) 594.436 (8,7%) 348.139 (5,1%) 34.821 (0,5%)

2015 7.197.247 1.084.540 (15,1%) 4.370.522 (60,7%) 713.402 (9,9%) 628.260 (8,7%) 363.953 (5,1%) 36.569 (0,5%)

2020 7.540.237 1.187.584 (15,7%) 4.570.131 (60,6%) 705.410 (9,4%) 659.248 (8,7%) 379.589 (5,0%) 38.275 (0,5%)

2025 7.851.455 1.292.085 (16,5%) 4.742.232 (60,4%) 696.036 (8,9%) 686.857 (8,7%) 394.312 (5,0%) 39.933 (0,5%)

2030 8.130.149 1.398.004 (17,2%) 4.886.647 (60,1%) 685.440 (8,4%) 711.058 (8,7%) 407.532 (5,0%) 41.468 (0,5%)

2035 8.378.184 1.504.179 (18,0%) 5.006.700 (59,8%) 673.638 (8,0%) 731.591 (8,7%) 419.273 (5,0%) 42.803 (0,5%)

2040 8.593.591 1.608.329 (18,7%) 5.103.021 (59,4%) 660.645 (8,0%) 747.953 (8,7%) 429.706 (5,0%) 43.938 (0,5%)

2045 8.774.394 1.708.407 (19,5%) 5.175.311 (59,0%) 646.630 (7,4%) 759.955 (8,7%) 439.163 (5,0%) 44.929 (0,5%)

2050 8.918.724 1.803.298 (20,2%) 5.217.202 (58,5%) 653.323 (7,3%) 767.685 (8,6%) 447.931 (5,0%) 45.815 (0,5%)

Previsioni ONU(in migliaia)

La densità di popolazione è una misura del numero di persone che abitano in unadeterminata area (può includere o meno le superfici delle acque interne). In sensopiù esteso, la d.p. non si riferisce solo agli esseri umani, ma può essere usata conriferimento a popolazioni di qualsiasi organismo vivente. Normalmente si misura in"abitanti per chilometro quadrato". Il valore si ottiene semplicemente dividendo ilnumero di abitanti di un determinato territorio per la superficie del territorio stesso(espressa in km²).

Densità della popolazione mondiale

Indicatori macroeconomicidi sviluppo

Distribuzione sul pianeta

G20 – Paesi industrializzati

Il G20 è un forum creato nel 1999, dopo una successione di crisi finanziarieper favorire l'internazionalità economica e la concertazione tenendo contodelle nuove economie in sviluppo. Esso riunisce perciò i 19 paesi piùindustrializzati con l'Unione europea. Il G20 rappresenta i due terzi delcommercio e della popolazione mondiale, oltre al 90% del PIL mondiale.

G20 – Paesi in via di sviluppoPaesi che partecipano regolarmente

Paesi che partecipano saltuariamente

Il G20 è un blocco di nazioni in via di sviluppo costituitosi il 20 agosto 2003. Ilgruppo agì per la prima volta alla V conferenza ministeriale del WTO, tenutosia Cancun, in Messico, tra il 10 e il 14 settembre 2003. Il G20 raccoglie circa il60% della popolazione mondiale, il 70% della popolazione agricola eproduce il 26% delle esportazioni di prodotti agricoli. Attualmente i suoimembri sono 23.

La suddivisione geopolitica Nord – Sud oggi

La suddivisione del mondo in Nord e Sud, in funzione del suo sviluppo economicosociale e l' uso di questi termini per una descrizione geopolitica venne usatapubblicamente per la prima volta da Willy Brandt, nel titolo del rapporto dellacommissione da lui presieduta sulla sviluppo internazionale, ed oggi fa parte dellinguaggio delle Nazioni Unite. Per avere un quadro più preciso del grado di sviluppodi un paese, nel 1990 l’ONU ha introdotto l’ISU, l'Indice di sviluppo umano, che siottiene dalla combinazione di tre dati: la speranza di vita alla nascita, il redditoprocapite e il tasso di alfabetizzazione.

MOLTO ALTO██ sopra 0,950██ 0,900-0,949

ALTO██ 0,850-0,899██ 0,800-0,849

MEDIO██ 0,750-0,799██ 0,700-0,749██ 0,650-0,699██ 0,600-0,649██ 0,550-0,599██ 0,500-0,549

BASSO██ 0,450-0,499██ 0,400-0,449██ 0,350-0,399██ sotto 0,350██ Dati non disp.

Indice di sviluppo umano

L'Indice di sviluppo umano è un indicatore di sviluppo macroeconomico realizzato dall'economista pakistanoMahbub ul Haq nel 1990 utilizzato, accanto al PIL, dalle Nazioni Unite a partire dal 1993 per valutare la qualitàdella vita nei paesi membri. In precedenza, veniva utilizzato soltanto il PIL, che rappresenta il valore monetariodei beni e dei servizi prodotti in un anno su un determinato territorio nazionale e che si basa quindiesclusivamente sulla crescita e non tiene conto del capitale (soprattutto naturale) che viene perso nei processi dicrescita. Questi parametri misurano esclusivamente il valore economico totale o una distribuzione media delreddito. In pratica, un cittadino molto ricco ridistribuisce la sua ricchezza su molti poveri falsando in tal modo illivello di vita di questi ultimi. Si cercò quindi, attraverso l’ISU, di tener conto di differenti fattori, oltre al PILprocapite, che non potevano essere detenuti in modo massiccio da un singolo individuo, come l'alfabetizzazionee la speranza di vita.

Reddito procapite

Reddito procapite (PIL) PPA(parità dei poteri d’acquisto)

Il reddito pro capite può essere definito come il reddito medio di un gruppo di personeottenuto dividendo il totale del reddito prodotto in un certo periodo per il numero medio dicomponenti del gruppo. Di solito è riportato in unità di moneta per un anno. Il r.p. è spessousato per misurare il grado di benessere della popolazione di un paese, comparato agli altripaesi. Perché i diversi dati siano comparabili dev'essere espresso in termini di una monetausata internazionalmente come l'Euro o il Dollaro. Tale indice non sempre rappresenta inmaniera corretta il benessere di un paese, soprattutto quando si confrontano paesieconomicamente e culturalmente molto diversi. Inoltre diversi studiosi sono convinti che il PILnon sia effettivamente in grado di calcolare il grado di benessere di un paese.

Speranza di vita alla nascita

La speranza di vita alla nascita è un indice statistico che indica il numeromedio di anni che una persona può aspettarsi di vivere, all'interno dellapopolazione che è stata indicizzata, a partire dalla sua nascita. È una direttaconseguenza del tasso di mortalità e assieme all'indice di mortalità infantilerispecchia lo stato sociale, ambientale e sanitario in cui vive una popolazioneed è quindi utile per valutare lo stato di sviluppo di una popolazione oltreche rappresentare semplicemente un indice demografico.

70 anni e più██ 82 anni e più██ 80-81 anni██ 78-79 anni██ 76-77 anni██ 74-75 anni██ 72-73 anni██ 70-71 anni██ indisponibile

meno di 70 anni██ 65-69 anni██ 60-64 anni██ 55-59 anni██ 50-54 anni██ 45-49 anni██ 40-44 anni██ 35-39 anni██ meno di 35 anni

Tasso di alfabetizzazione nel mondo

L'alfabetizzazione è il grado (minore o maggiore) di sviluppo delle capacitàindividuali di lettura e scrittura, con riferimento al gruppo culturale di appartenenza.Estensivamente può essere intesa come l'attività di fornire, a persone analfabete, glistrumenti culturali sufficienti a renderle capaci di leggere e scrivere. Può inoltreriferirsi all'attività di fornire strumenti di utilizzo di particolari linguaggi (es. abilitàinformatica). In questo senso l'uso è in grande espansione.

Impronta ecologica

Definizione, concettoe applicazioni

Impronta ecologicaL'impronta ecologica è un indice statistico utilizzato per misurare la richiesta umananei confronti della natura. che mette in relazione il consumo umano di risorsenaturali con la capacità della Terra di rigenerarle. Essa misura l'area biologicamenteproduttiva di mare e di terra necessaria per rigenerare le risorse consumate da unapopolazione umana e per assorbire i rifiuti corrispondenti. Utilizzando l'i.e., èpossibile stimare quanti "pianeta Terra" servirebbero per sostenere l'umanità, qualoratutti vivessero secondo un determinato stile di vita.

Impronta ecologica(ha globali pro capite)

Il Protocollo di Kyōto è un trattato internazionale in materia ambientaleriguardante il riscaldamento globale sottoscritto l'11 dicembre 1997 da più di160 paesi in occasione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite suicambiamenti climatici. Esso è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo laratifica anche da parte della Russia. In verde gli stati che hanno firmato eratificato il trattato. Gli Stati Uniti hanno firmato ma hanno poi rifiutato diratificare il trattato.

Adesione al Protocollo di Kyōto

Prodotto Interno Lordo(PIL) in Italia

Riserve della biosfera

La Riserva della Biosfera è una qualifica UNESCO per la conservazione e la protezionedell'ambiente all'interno del programma sull'uomo e la biosfera. Le r.b. sono aree di ecosistemiterrestri, costieri e marini, in cui, attraverso un'appropriata gestione del territorio, si associa laconservazione dell'ecosistema e la sua biodiversità con l'utilizzo sostenibile delle risorsenaturali a beneficio delle comunità locali comprendendo attività di ricerca, controllo,educazione e formazione. Tutte queste attività realizzano l'Agenda 21, la Convenzione sullaDiversità Biologica ed altri accordi internazionali. La rete mondiale di r.b. consta, nel 2007, di529 riserve in 105 paesi.

La rete mondiale di riserve della biosfera nel 2007

La disoccupazione è la condizione di mancanza di un lavoroper una persona in età da lavoro (da 15 a 74 anni) che lo cerchiattivamente, sia perché ha perso il lavoro che svolgeva(disoccupato in senso stretto), sia perché è in cerca della primaoccupazione. È la condizione opposta all'occupazione.

Tasso di disoccupazione (nel mondo)

50403020151050

ND

In macroeconomia il concetto di disoccupazione sipuò estendere all'intero stato e sulla base dei datiraccolti si possono calcolare stime statistiche come iltasso di disoccupazione.

Tasso di disoccupazione (in Europa)

Quota di energierinnovabili (UE)