LEZIONE 13 DELLA SCUOLA DEL SABATO ESORTAZIONI DAL SANTUARIO SABATO 28 DICEMBRE 2013 SABATO 28...

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LEZIONE 13 LEZIONE 13 DELLA SCUOLA DEL SABATO DELLA SCUOLA DEL SABATO ESORTAZIONI DAL SANTUARIO ESORTAZIONI DAL SANTUARIO SABATO 28 DICEMBRE 2013 SABATO 28 DICEMBRE 2013 4° TRIMESTRE 2013

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LEZIONE LEZIONE 1313

DELLA SCUOLA DEL SABATODELLA SCUOLA DEL SABATO

ESORTAZIONI DAL SANTUARIOESORTAZIONI DAL SANTUARIO

SABATO 28 DICEMBRE SABATO 28 DICEMBRE 20132013

4° TRIMESTRE 2013

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Questa settimana studieremo le esortazioni riguardo il Santuario Celeste derivate dallo studio di Ebrei 10:19-25.

Accedere al Santuario Celeste (vv. 19-21)

Condizioni per entrare nel Santuario Celeste (v. 22)

Vivere nel Santuario Celeste:

1. “In piena certezza di fede” (v. 22)2. “Mantenendo... La nostra speranza” (v. 23)3. “Stimolandoci nell’ amore” (vv. 24-25)

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“Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio” (Ebrei 10:19-21)L’espressione greca tradotta “Luogo Santissimo”,

significa “i luoghi santi” ed è usata nel libro di Ebrei per parlare del Santuario Celeste.Pertanto, questo testo ci dice che, grazie alla carne e al sangue di Gesù offerto sulla croce, si è aperta una via per oltrepassare il velo che ci impediva l’entrata nel Santuario Celeste.Attraverso Gesù Cristo, nostro Sommo Sacerdote, possiamo entrare alla presenza del Padre. Grazie a questa intercessione, possiamo essere sicuri che le nostre preghiere sono ascoltate nel Cielo, dove Gesù stesso intercede per noi.

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“accostiamoci con cuore sincero, in piena

certezza di fede, avendo i cuori aspersi per

purificarli da una cattiva coscienza e il corpo

lavato con acqua pura” (Ebrei 10:22)

“accostiamoci con cuore sincero, in piena

certezza di fede, avendo i cuori aspersi per

purificarli da una cattiva coscienza e il corpo

lavato con acqua pura” (Ebrei 10:22)

Con cuore sinceroQuesta è la prima di quattro condizioni che si presentano, e che dovrebbe compiere chi si appropria dei meriti del nostro grande Sommo Sacerdote. Colui che si avvicina con "cuore sincero" lo fa senza fingere, senza ipocrisia nè riserve di alcun tipo. (CBA – vol. 7 su Ebrei 10:22)

In piena certezza di fedeQuelli che si avvicinano devono farlo con una fede ferma nella potenza di Cristo per purificare l’anima dal peccato e effondere grazia per vivere al sicuro dal peccato. Il dubbio e l’incredulità privano la persona della capacità di avvalersi dei meriti redentori di Cristo. (CBA vol. 7 su Ebrei 10:22)

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“accostiamoci con cuore sincero, in piena

certezza di fede, avendo i cuori aspersi per

purificarli da una cattiva coscienza e il corpo

lavato con acqua pura” (Ebrei 10:22)

“accostiamoci con cuore sincero, in piena

certezza di fede, avendo i cuori aspersi per

purificarli da una cattiva coscienza e il corpo

lavato con acqua pura” (Ebrei 10:22)

L’apostolo Paolo mostra al credente prima le porte del Santuario Celeste, ed essendo già passato dall’altare degli olocausti e dalla fonte d’acqua, diventa sacerdote. (1P. 2:9)

Possiamo vivere alla presenza di Dio attraverso Gesù Cristo, ed essere suoi sacerdoti su questa Terra, ministrando in favore degli altri.

Purificare (aspergere) i cuori da una cattiva coscienza

Il credente diventa sacerdote per Dio quando è libero dal peccato per il sangue di Gesù Cristo, simbolizzato dall’altare degli olocausti, asperso con questo sangue. (Lv. 8:30)

Lavare i corpi con acqua pura

Per ministrare come sacerdote, il credente deve essere battezzato e rimanere puro. (Giovanni 13:10)

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“Se dobbiamo preparare la strada per il Signore, dobbiamo aumentare la nostra fede, avere meno fiducia e sicurezza in quello che possiamo fare, e molta più fiducia in quello che il Signore sta desiderando di fare individualmente per noi. Abbiamo bisogno di una misura maggiore di ciò che abbiamo ora, il desiderio dell'anima è di essere in comunione con Dio. Dobbiamo supplicare con più fervore. Se cerchiamo il Signore nostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima, certamente lo troveremo ” E.G.W. (Volgi lo sguardo a Gesù - 15 Novembre)

“IN PIENA CERTEZZA DI FEDE”“IN PIENA CERTEZZA DI FEDE”

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“Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perché è fedele colui che

ha fatto le promesse”(Ebrei 10:23)

Qual’è la “nostra speranza”?“aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo” (Tito 2:13)

Dio compie quello che promette?

“Benedetto sia l'Eterno, che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutto ciò che ha promesso; non una sola parola è venuta meno di tutte le belle promesse da lui fatte per mezzo del suo servo Mosè.” (1ª Re 8:56)

Come possiamo mantenerci fermi nella nostra speranza?

“Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio” (2ª Corinzi 7:1)

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“E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, non abbandonando la

nostra comune adunanza come alcuni hanno l'abitudine di

fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il

giorno.” (Ebrei 10:24-25)

“E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, non abbandonando la

nostra comune adunanza come alcuni hanno l'abitudine di

fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il

giorno.” (Ebrei 10:24-25)

Gesù disse chiaramente come si può riconoscere un vero cristiano: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35)

Paolo c’invita a stimolare questo amore e desiderare di realizzare buone opere attraverso la comunione tra noi, assistendo regolarmente alle riunioni nella Chiesa per riunirci a lodare Dio insieme.

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“Come fratelli nel Signore, siamo chiamati a camminare nel sentiero angusto dell’ubbidienza, e a vivere una vita santa e felice, in comunione gli uni con gli altri e con Dio. Il giorno del Signore si avvicina, riuniamoci spesso a studiare la Parola di Dio per esortarci a manatenerci fedeli fino alla fine. Queste riunioni qui sulla terra sono il mezzo che Dio ci offre per avere comunione tra noi e per aiutarci vicendevolmente a prepararci per le assemblee celesti che saranno parte della nostra eredità.

Ricordiamoci che in ogni riunione c’incontriamo con Cristo, il Maestro delle Convocazioni. E’ il tempo per mostrare un interesse personale per gli altri fratelli in Cristo Gesù, e per considerarci «l’un l’altro, per stimolarci all’amore e alle buone opere»”

E.G.W. (Bible Training School - 1 Febbraio 1910)