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L'EXPORT DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI CERTIFICAZIONI PER L'ESPORTAZIONE FEDERAZIONE RUSSA Torino 29 maggio 2013 Cuneo 30 maggio 2013

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L'EXPORT DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI

CERTIFICAZIONI PER L'ESPORTAZIONE

FEDERAZIONE RUSSA

Torino 29 maggio 2013

Cuneo 30 maggio 2013

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Sommario

FEDERAZIONE RUSSA SCHEDA FORMALITÀ E DOCUMENTI PER ESPORTARE ........ 3

Condizioni generali ......................................................................................................................... 3

Documenti di spedizione .............................................................................................................. 3

Certificato di conformità e Dichiarazione di conformità ................................................. 4

Custom Union Registration ......................................................................................................... 4

Campionature (cenni) ................................................................................................................... 5

Zone franche ..................................................................................................................................... 5

Trattamento degli imballaggi in legno .................................................................................... 5

Trasporto ............................................................................................................................................ 6

Normativa del settore agroalimentare ........................................................................................ 6

L’etichettatura e la registrazione dei prodotti alimentari ................................................... 6

Scheda riassuntiva ............................................................................................................................... 7

FEDERAZIONE RUSSA Vino ........................................................................................................ 9

FEDERAZIONE RUSSA Salumi ................................................................................................. 10

FEDERAZIONE RUSSA Formaggi - latticini ........................................................................ 11

FEDERAZIONE RUSSA Olio ....................................................................................................... 11

FEDERAZIONE RUSSA Riso ...................................................................................................... 11

FEDERAZIONE RUSSA Frutta .................................................................................................. 12

FEDERAZIONE RUSSA Pasta .................................................................................................... 12

FEDERAZIONE RUSSA Dolciumi............................................................................................. 13

FEDERAZIONE RUSSA Cioccolato .......................................................................................... 13

FEDERAZIONE RUSSA Caffè ..................................................................................................... 14

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Il documento è frutto di analisi e confronto dei dati forniti dalle fonti ufficiali, dati che

talvolta risultano in contrasto tra loro; è stato quindi compiuto ogni sforzo per valutare

attentamente l’affidabilità, la completezza e l’aggiornamento delle fonti. Bisogna

comunque tenere in conto che gli aggiornamenti possono essere frequenti o riguardare

alcuni aspetti peculiari (es. specifici ingredienti per i prodotti elaborati, blocco delle

esportazioni a seguito di uno scandalo o di sofisticazione alimentare, ecc.).

In virtù di quanto sopra, il presente documento viene fornito esclusivamente a fini

informativi e non costituisce riferimento alcuno per contratti e/o impegni di qualsiasi

natura; è opportuno comunque verificarne l’esattezza con l’importatore e lo

spedizioniere. Per le fonti di informazione a cui si è fatto ricorso, si veda elenco posto

nel fascicolo Introduzione, altre fonti di informazioni sul Paese provengono da siti delle

Ambasciate, delle Camere di Commercio ed istituzioni (es. Ministeri) locali, di

spedizionieri ed importatori qualificati, ecc.

L’aggiornamento del documento è al mese di maggio 2013.

FEDERAZIONE RUSSA SCHEDA FORMALITÀ E DOCUMENTI PER ESPORTARE La Federazione Russa con Bielorussia e Kazakhstan ha creato l’l'Unione doganale Russia-Kazakhstan-Bielorussia (Unione Doganale EURASEC) la cui finalità è un mercato di libero scambio tra i tre Paesi con norme armonizzate una parte rilevante delle quali entrerà in vigore dal primo luglio 2013.

Condizioni generali

L’importazione delle merci nella Federazione Russa non è semplice in quanto le procedure sono complesse. La dichiarazione di importazione, che deve essere fatta da un soggetto russo (sia persona fisica che giuridica1) può essere predisposta secondo modalità cartacee o elettroniche.

Documenti di spedizione

• Dichiarazione doganale

• Fattura commerciale, in triplice copia (alcune fonti citano 5 esemplari), in lingua russa o inglese; deve indicare, come minimo, la nomenclatura del prodotto, l’indirizzo del destinatario e il numero del porto di ingresso doganale, forma di pagamento. Può essere richiesta anche la documentazione commerciale (contratto, ordine)2

1 In Russia oppure da un soggetto che sia pure non residente nel Paese deve essere registrato ai fini

fiscali nella Federazione Russa. 2L’importatore potrebbe richiedere la fattura pro-forma, per il calcolo del costo globale

dell’importazione, che è una variante semplificata della fattura e che riporta almeno:il prezzo per singola unità e il costo totale.

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• Certificato di conformità-dichiarazione di conformità previsto per vari prodotti tra cui quelli alimentari, chimici, cosmetici, beni di consumo, ecc.

• Certificato di origine predisposto su richiesta dell'importatore su formulario comunitario

• Documenti aggiuntivi possono essere richiesti per particolari tipologie di

prodotti – si vedano le schede specifiche.

Certificato di conformità e Dichiarazione di conformità

Per alcuni prodotti, legati all'alimentazione3, l'Unione doganale Russia-Kazakhstan-Bielorussia, come condizione necessaria, richiede, come specificato nella tavola sinottica, la Dichiarazione di conformità o il Certificato di conformità (precedentemente era previsto un unico documento Gost-r). La Dichiarazione di Conformità è predisposta dall’importatore e protocollata presso un organismo di certificazione accreditato dall’ente russo preposto. La responsabilità della veridicità delle informazioni contenute nel documento è a carico dell’importatore. Il Certificato di Conformità è predisposto da un organismo di certificazione accreditato dall’ente russo preposto, sulla base di analisi condotte, a fronte delle norme definite dall’Unione Doganale. La responsabilità della veridicità delle informazioni contenute nel documento è a carico dell’ente accreditato. La certificazione di conformità prevede le seguenti fasi:

• classificazione doganale della merce secondo la nomenclatura doganale russa (sistema HS russo) e conseguente identificazione della tipologia merceologica

• esame sanitario o metrologico secondo la normativa di riferimento (norma Gost / Regolamento Tecnico di riferimento)

• effettuazione dei test

• rilascio della certificazione ove previsto dalla legge Tali documenti sono obbligatori per legge per una serie di prodotti (c’è la possibilità di richiedere anche una certificazione volontaria per dare maggiore prestigio agli articoli che non la richiedessero). Per la scelta dell’ente di certificazione, dato che esistono sul mercato diversi soggetti privati che forniscono il servizio di supporto per l’ottenimento della certificazione, in questa sede non possono essere indicati nomi di possibili fornitori; si suggerisce, comunque di avvalersi di soggetti che dispongono di documentate referenze nel settore specifico in cui opera l’azienda richiedente; alcuni di questi enti hanno sede in Italia. I costi da sostenere per ottenere la dichiarazione/il certificato possono essere a carico dell’esportatore o dell’importatore a seconda di quanto definito contrattualmente.

Custom Union Registration

La Custom Union Registration attesta che il prodotto è conforme agli standard igienico

-saniatari russi.

3 E più in generale per tutti quelli potenzialmente suscettibili di recare danno alla salute umana

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Di fatto ha la valenza del certificato Igienico sanitario ed è rilasciato dall’Ente Federale

per la tutela dei diritti dei consumatori e del benessere umano presso il Ministero della

Salute Pubblica della Federazione Russa (Rospotrebnadzor - www.rospotrennadzor.ru)

e/o dagli organi territoriali del medesimo ente. La procedura per ottenere la certificazione igienica è piuttosto articolata e di norma

questa attività viene svolta dall’importatore, in quanto si può ottenere soltanto presso

le specifiche autorità sanitarie russe. La Custom Union Registration non ha scadenza e vale fino a quando il produttore non

modifica la ricetta o il processo produttivo dell’alimento.

Campionature (cenni)

Oltre a quanto indicato nella scheda introduttiva, in relazione alle campionature, considerare che nella Federazione Russa, per essere considerata un campionatura, la merce da spedire deve avere un valore massimo di 1.000,00 USD incluso trasporto. La fattura proforma deve essere prodotta per le spedizioni non commerciali su carta intestata del mittente. Tra i dati da indicare nella fattura proforma:

• descrizione dettagliata della merce contenuta all’interno della spedizione e scopo dell’utilizzo della stessa;

• ragione dell’esportazione (sample for testing) Gli spedizionieri indicano che, con lo scopo di facilitare lo sdoganamento possono essere fornite ulteriori informazioni come ad esempio un documento (listino, catalogo, stampa da sito web, ecc.) che attesti il valore della merce (o delle singole unità componenti la campionatura). Spedizioni non commerciali, ma con valore doganale superiore a 1.000,00 USD (incluso trasporto) sono considerate, a tutti gli effetti dalla dogana come spedizioni commerciali e quindi soggetti a quanto previsto. Inoltre, tutti i documenti (es. certificati, normalmente richiesti per le spedizioni commerciali), dovranno essere allegati anche alle spedizioni di campionature.

Zone franche

Nel caso di spedizione nelle zone franche (es. Nachodka, provincia di Kaliningrad)

approfondire con il partner commerciale o con i referenti istituzionali l’iter specifico da

seguire

Trattamento degli imballaggi in legno

Gli imballaggi in legno (casse di legno, gabbie, pallets) destinati alla Russia devono

essere trattati e marchiati secondo la normativa NIMP n°15; questo comporta che

l’imballo debba essere esposto alla fumigazione di Bromuro di Metile. Gli imballi

trattati in questo modo presentano la marchiatura riportata nel paragrafo “Il

trattamento e la marchiatura degli imballaggi in legno”.

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Trasporto

• Documenti di trasporto in funzione del vettore utilizzato; considerare anche le

tempistiche per la comunicazione alle autorità competenti4

• Packing list

• Assicurazione trasporto: non vi è obbligo di assicurazione in loco

• Inoltre, a seconda della tipologia di merce in esportazione, può essere

necessario predisporre ulteriore documentazione, al fine di consentire al cliente

in loco di eseguire lo sdoganamento della merce nel proprio Paese – si vedano

le schede specifiche

Normativa del settore agroalimentare La normativa russa è focalizzata sia sulla certificazione del prodotto finale che, in alcuni settori (carne, latticini e pesce) sul processo produttivo; è quindi dominata dalla richiesta di certificati come il Certificato di conformità - Dichiarazione di conformità che è obbligatorio anche per i prodotti alimentari (prodotti della carne e del latte, ittici e frutti di mare, molitori e granaglie, ortaggi, frutta e prodotti della loro lavorazione, prodotti di pasticceria, vini, liquori, vodka, birra e bevande non alcoliche, concentrati alimentari, spezie, condimenti, succhi, tè, caffè). Tanto è vero che gli alimentari importati possono essere sdoganati solo se la documentazione è accompagnata dai certificati previsti.

L’etichettatura e la registrazione dei prodotti alimentari Le etichette dei prodotti alimentari devono essere in lingua russa ed includere:

• nome del prodotto

• nome del produttore

• data di produzione

• ragione sociale ed indirizzo del produttore (che può essere anche in caratteri latini)

• paese di origine

• marchio del produttore o di chi commercializza

• condizioni di conservazione (per quei prodotti che sono deperibili o hanno specifiche modalità di conservazione)

• metodi di preparazione

• data di scadenza o data di produzione con i tempi di conservazione

• volume o peso del prodotto

• valori nutritivi

• eventuale presenza di conservanti, additivi e coloranti

• eventuale presenza di OGM

4 Tra i documenti richiesti per l’ingresso della merce anche quelli che attestano lo stato giuridico dell’importatore (registrazione presso le Autorità statali con indicazione del codice relativo alla attività svolta)

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• riferimento ad eventuali controindicazioni mediche

• riferimento a norme di legge

• certificazioni Inoltre, le etichette devono essere conformi a quanto previsto dai regolamenti tecnici specifici per il prodotto, definiti nell’ambito della Unione Doganale EURASEC. Le procedure di sdoganamento sono in continua revisione, le modifiche alla normativa sono accessibili sul sito del Servizio federale delle dogane (www.customs.ru in lingua russa). I documenti possono essere presentati in originale, o in copia autenticata

Scheda riassuntiva Si riportano di seguito i certificati obbligatori richiesti per l’esportazione del prodotto; potrebbero, comunque, essere richiesti ulteriori certificati. Nota - Per i prodotti speciali (OGM, integratori, prodotti per celiaci, dietetici, ecc.) è richiesta: la Custom Union Registration ed il certificato di conformità

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TABELLA Prodotto

Certificato di

origine Custom Union

Registration

Certificato

Fitosanitario Certificato di

Analisi Declaration of

Conformity

Certificate of

Conformity

Certificato/

autorizzazione

dello

stabilimento

di produzione

ETICHETTE

Vino ⌧ ⌧ ⌧ ⌧ Rapporti di prova analitici da verificare con l’importatore

Salumi ⌧ Certificato veterinario

⌧ (*)

⌧ ⌧ (*) Analisi di norma richieste sulla base delle normativa russa da effettuare in Russia

Lattici e

formaggi ⌧

Certificato veterinario

⌧ (*)

⌧ ⌧ (*) Analisi di norma richieste sulla base delle normativa russa da effettuare in Russia

Olio di oliva ⌧

Riso ⌧

Frutta ⌧ ⌧ ⌧

Pasta (**) ⌧ (**) per le paste ripiene possono essere richiesti certificati integrativi in relazione alla tipologia di ripieno (materia prima di origine animale); presenza di conservanti, additivi, coloranti

Salse, sughi,

sottoli,

sottaceti,

conserve, ecc.

⌧ Come per la pasta

Dolciumi (***) ⌧ per il gelato Certificato veterinario

⌧ (***) per i dolciumi possono essere richiesti certificati in relazione alle materie prime di provenienza animale ed alla presenza di conservanti, additivi e coloranti

Cioccolato ⌧ ⌧ Se il prodotto contiene OGM o ingredienti biologici o additivi deve essere fornito anche il certificato di idoneità sanitaria

Caffè ⌧ (****) ⌧ Certificato di prodotto (tipo di caffè) (****) Per il caffè non tostato

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FEDERAZIONE RUSSA Vino

Il consumo di vino in Russia è destinato, come negli anni passati, ad un costante aumento, il consumo è diffuso tra la classe dirigente e quella media. Il vino viene consumato anche in casa e non solo nei luoghi deputati alla socializzazione. In aumento anche le enoteche che vendono prodotti di altissima qualità. Si registra anche un aumento del consumo di vino nelle classi medio-basse, sotto forma di vino in cartone, si tratta, in questo caso, di un vino di qualità piuttosto scarsa e di produzione locale. L’importazione di vino è comunque soggetta ad una rigida normativa statale. Le etichette devono essere congruenti a quanto richiesto dalla normativa di riferimento e devono prevedere:

• nome del prodotto

• nome dell’imbottigliatore

• data di imbottigliamento

• ragione sociale ed indirizzo del produttore (che può essere anche in caratteri latini)

• paese di origine

• marchio del produttore o di chi commercializza

• anno della vendemmia per i vini DOC, DOCP ed invecchiati

• gradazione alcolica (sotto forma di contenuto di alcol etilico in % sul volume)

• eventuale contenuto di zuccheri

• data di scadenza o data di produzione con i tempi di conservazione

• volume o peso del prodotto

• valori nutritivi

• eventuale presenza di conservanti, additivi e coloranti

• eventuale presenza di OGM

• riferimento ad eventuali controindicazioni mediche

• riferimento a norme di legge

• certificazioni

• avvertenza per i consumatori relativa ai danni causati da un eccessivo consumo di alcol (testo definito dalle autorità russe relativamente alle avvertenze per donne in gravidanza e allattamento, giovani minori 18 anni, alle persone con disturbi del sistema nervoso, con problemi ai reni, al fegato e agli altri organi dell’apparato digerente)5

• nel caso del vino aromatizzato occorre elencare il contenuto di aromi, spezie e coloranti Sono richiesti, inoltre, a supporto della spedizione:

• originale del contratto di vendita in russo o in inglese • dichiarazione di conformità

• analisi chimica del prodotto.

5 Da approfondire con l’importatore la posizione sulla bottiglia di questa etichetta, il carattere da usare, le soluzioni grafiche da adottare, ecc. Analogamente, la pubblicità in Russia relativamente al vino ed ai prodotti alcolici, in generale, è soggetta a restrizioni

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• Custom Union Registration

Nella fattura accompagnatoria al prodotto bisogna indicare, oltre, ovviamente al nome del prodotto, anche la data di scadenza, le quantità spedite, la tipologia di imballo, il valore della merce (le fonti indicano in dollari USA) ed il codice doganale relativo al prodotto.

FEDERAZIONE RUSSA Salumi

Il consumo e la produzione di salumi in Russia è in lieve, ma costante aumento; l’alimento fa infatti parte tradizionalmente delle abitudini alimentari locali. La quota di merce di importazione è molto contenuta anche perché c’è una tradizione di prodotto di qualità medio-alta, destinato, in particolare, agli abitanti dei territori metropolitani. Per poter esportare in Russia carini e prodotti a base di carni è necessario che lo stabilimento di produzione sia in possesso dell’idoneità strutturale ed igienico sanitaria e quindi sia iscritto in una apposita lista che è poi pubblicata dall’ente russo preposto Rosselkhoznadzor (Federal Service for Veterinary and Phytosanitary Surveillance - www.fsvps.ru). A tal fine deve essere richiesta iscrizione che implica l’esito favorevole dell’ispezione al Ministero della salute (www.salute.gov.it) che invia degli ispettori a compilare un sopralluogo e a redigere un apposito verbale (nel sito del Ministero della Salute sono disponibili i format dei documenti previsti per adempiere alla procedura). In particolare, nel corso del sopralluogo vengono verificati gli aspetti concernenti:

• GMP – buone pratiche di lavorazione

• SSOP - procedure operative standard di sanificazione e le verifiche connesse

• HACCP – analisi dei pericoli e gestione dei punti critici di controllo La responsabilità della notifica alle autorità russe dei risultati della richiesta di iscrizione alla lista compete al Ministero della salute. Nel caso in cui il sopralluogo desse esito positivo, lo stabilimento può avviare l’esportazione successivamente alla conferma della registrazione da parte delle Autorità di controllo russe; tale conferma è comunicata dall’ufficio deputato6 del Ministero della salute. In caso di esito negativo del controllo, gli ispettori dovranno procedere alla richiesta dei provvedimenti di sospensione del riconoscimento CE. Inoltre è richiesto il Certificato veterinario per ”Carni in scatola, salami e altri prodotti a base di carne pronti per il consumo”; il format del certificato è disponibile presso il sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it – Sezione sicurezza alimentare – Procedure di esportazione di alimenti). Il certificato veterinario è rilasciato dall`ufficio veterinario delle ASL di competenza. Per alcuni tipi di salumi, verificare anche la necessità del “Certificato veterinario per involucri di origine animale esportati dall’Unione Europea verso la Federazione Russa”. A seguito di restrizioni imposte all’importazione di carni in Russia, su quelle provenienti dall’UE, è opportuno informasi con il proprio importatore.

6 Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti (Direzione Generale della Nutrizione e

della Sicurezza Alimentare)

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FEDERAZIONE RUSSA Formaggi - latticini

In Russia il consumo di latticini è una voce importante della dieta locale, la produzione interna è importante, mentre quella di importazione subisce delle oscillazioni in base anche ai cambi. Il livello di qualità della produzione locale è migliorata anche grazie alla ristrutturazione degli impianti, il formaggio di importazione si trova comunemente, sia pure a prezzi, ovviamente, non sempre accessibili. Per quanto riguarda i certificati necessari per l’esportazione in Russia dei latticini, valgono le medesime considerazioni di cui al punto precedente (iscrizione dello stabilimento in una lista di stabilimenti autorizzati, ecc.). Il certificato veterinario richiesto è quello per “latte e prodotti a base di latte, derivati da animali bovini, ovini o caprini, destinati all’esportazione dall’UE verso la Federazione Russa”.

FEDERAZIONE RUSSA Olio

La Russia rappresenta una delle principali destinazioni per i produttori di olio d’oliva. Il consumo procapite è ancora basso, soprattutto se confrontato con quello dei paesi del Nord Europa che dagli anni ’90 hanno iniziato ad apprezzare questo prodotto. L’olio di oliva rappresenta quindi ancora un bene di lusso, ma comunque ormai noto e conosciuto da un’ampia percentuale della popolazione giovane sia pure essendo ancora considerato un prodotto “esotico”. Mentre per i russi della terza età, cresciuti nell’era sovietica, l’olio di oliva è considerato un prodotto completamente estraneo alla cucina ed al regime alimentare. Anche per questo prodotto, con la crescita del reddito e l’imporsi di modelli occidentali per quanto riguarda l’alimentazione, il mercato, soprattutto nelle grandi città della Russia europea, è destinato ad una ulteriore crescita. L’olio italiano, trainato dal Made in Italy e dalla grande tradizione gastronomica del nostro paese, è considerato quello con caratteristiche migliori, ma caratterizzato, di norma, da un costo maggiore. Il mercato è comunque molto frammentato e questo apre lo spazio anche a piccoli produttori e nuovi operatori. Non sono stati individuati particolari adempimenti per l’esportazione dell’olio di oliva in Russia, oltre al certificato di conformità. Da verificare con l’importatore la necessità della certificazione igienica.

FEDERAZIONE RUSSA Riso

La Federazione Russa è un grande produttore di riso di qualità, tra cui anche alcune varietà autoctone, che soddisfa ampiamente il mercato nazionale e permette anche un valore elevato dell’export. L’esportazione aiuta quindi a mantenere i prezzi interni ad un livello adeguato, permettendo ai risicoltori dei buoni margini che innescano una catena del valore supportata anche dal governo russo che sostiene il settore con l’introduzione di dazi. Le importazioni di riso in Russia da altri mercati sono quindi in costante calo. Il riso viene consumato prevalentemente lessato e condito in accompagnamento ai secondi. Non sono note significative esperienze di esportazione di riso in Russia. Non sono stati individuati particolari adempimenti per l’esportazione del riso in Russia.

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FEDERAZIONE RUSSA Frutta

La Federazione Russa è un importante importatore di frutta,e le importazioni registrano da anni un trend positivo per il prodotto di alta qualità che è quello maggiormente richiesto. Tra i vegetali coltivati in Italia sono ovviamente preferiti quelli come pere, mele, agrumi e kiwi grazie alla facile conservazione. L’esportazione dei prodotti ortofrutticoli freschi nella Federazione Russa è disciplinata dal “Memorandum on the safety of plant products for human consumption exported from the European Community (EC) to the Russian Federation concerning pesticide residues, nitrates and nitrites” del 26 marzo 2008 e dal documento addizionale del 2009. Tali documenti regolamentano che i prodotti ortofrutticoli freschi importati nella Federazione Russa devono risultare conformi agli MRL (livelli massimi residui) stabiliti dalla normativa locale, in particolare per i residui di pesticidi, prodotti fitosanitari, nitrati e nitriti. I livelli massimi ammessi sono reperibili (in lingua inglese) nel sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it). Conseguentemente, al fine di facilitare il processo di esportazione di ortofrutta in Russia è da segnare che dal 2011 il sistema ICARUS gestito dal Ministero della Salute (programma informatico finalizzato a razionalizzare e velocizzare le procedure relative alle certificazioni sanitarie sull’export rendendo disponibile alle autorità competenti i dati degli esami di laboratorio) prevede che l’esportatore (o l’operatore ortofrutticolo singolo o associato che esporta direttamente) inserisca nel sistema (www.icarus.izs.it) i dati della azienda e quindi i documenti previsti dal Memorandum concerning the phytosanitary certification of plant products to be axported from the EC to Russian Federation". Tali documenti sono: certificato fitosanitario (dati sui trattamenti effettuati sui singoli lotti di produzione con fitofarmaci), safety declaration, safety certificate e rapporto di prova del laboratorio (residui di pesticidi, prodotti fitosanitari, nitrati e nitriti). Il Safety Certificate può essere emesso da un laboratorio pubblico o privato approvato dall’Autorità Competente del Paese esportatore e dell’Autorità russa. Completa la documentazione le informazioni dei documenti commerciali (CMR). Dall’ottobre 2011, a seguito della revisione degli accordi sugli MRL (livelli massimi residui) le Autorità russe hanno comunicato che per le pere, mele, uva da tavola e pesche nettarine, prodotte nei paesi della UE, non c’è più obbligo della certificazione per i residui di fitofarmaci sui prodotti ortofrutticoli. È inoltre richiesto la dichiarazione di conformità. Da verificare con l’importatore la necessità della certificazione igienica.

FEDERAZIONE RUSSA Pasta

La Russia fino alla Rivoluzione d’ottobre ha sempre avuto una grande tradizione nella coltivazione del grano duro, poi sostituito da quello tenero più redditizio in termini produttivi. La tradizione della pasta è quindi antica anche se oggi viene consumata generalmente stracotta, condita con grandi quantità di salsa di pomodoro tipo ketchup e funge prevalentemente da accompagnamento ad un secondo. Il mercato della pasta è quindi suddiviso tra quella prodotta internamente, per il consumo descritto e di norma riservato alle classi meno abbienti e quella di importazione utilizzata per un consumo che richiama quello della cucina italiana; si tratta quindi di due segmenti merceologici completamente diversi in termini di qualità e di prezzo. Inoltre, l’aumento del consumo di pasta è da attribuire all’offerta di preparati per sughi e sughi pronti, che è crescente.

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Non sono stati individuati particolari adempimenti per l’esportazione di pasta in Russia, oltre alla dichiarazione di conformità. Da verificare con l’importatore la necessità della certificazione igienica. Da tenere comunque in considerazione, per le paste farcite, quanto riportato per la voce salumi e latticini; in questo ultimo caso, verificare anche la necessità di predisporre un “Certificato veterinario per l'esportazione di prodotti alimentari finiti contenenti materie prime di origine animale dalla UE verso la Federazione Russa”. Da tenere, inoltre, in considerazione, per le paste farcite, problematiche legate alla presenza di conservanti, additivi e coloranti.

FEDERAZIONE RUSSA Dolciumi

Prodotti da forno

La tradizione gastronomica russa fa molto ricorso ai dolci e quelli italiani rappresentano uno dei segmenti agroalimentari dove si registra il maggiore valore di interscambio.

Gelati

Per quanto concerne il gelato, esso avendo origine animale, necessita della certificazione veterinaria (in UE il gelato vene invece considerato come una alimento composto e quindi disciplinato dal Regolamento (CE) 852/2004) Non sono stati individuati particolari adempimenti per l’esportazione di dolciumi in Russia, oltre alla dichiarazione di conformità. Da verificare con l’importatore la necessità della certificazione igienica. Si tenga comunque conto, data la variabilità dei prodotti (presenza di additivi, coloranti, conservanti) di verificare, con l’importatore, che tali ingredienti siano ammessi dalla legislazione locale. Inoltre, nel caso in cui il prodotto contiene ingredienti biologici o additivi deve essere fornito anche il certificato di idoneità sanitaria richiesta, di norma a cura dell’importatore al Federal Service for Supervision of Consumer Rights Protection and Human Welfare = Federal'naya služba po nadzoru v sfere zaščity prav potrebiteley i blagopolučiya čeloveka (Rospotrebnadzor). Nel caso di OGM è necessario il certificato di conformità. Infine, dato che i prodotti da forno possono contenere anche materie prime di origine animale, verificare anche la necessità di predisporre un “Certificato veterinario per l'esportazione di prodotti alimentari finiti contenenti materie prime di origine animale dalla UE verso la Federazione Russa”.

FEDERAZIONE RUSSA Cioccolato

La Russia, considerata uno dei mercati emergenti con maggiori potenzialità per il consumo di cioccolato, vanta una buona tradizione con la presenza di importanti multinazionali e marchi simbolo del cioccolato mondiale, tra cui anche italiani. Il consumo di prodotti dolciari in Russia è tradizionalmente molto elevato, ed il Paese è tra i principali consumatori di questo prodotto in tutte le sue tipologie. Anche per il cioccolato artigianale (più costoso e pregiato) sono previsti buoni tassi di crescita. Ad oggi i negozi specializzati in cioccolato sono presenti solo nelle principali città; in futuro è previsto che analoghi punti vendita, con un’offerta di alta qualità, siano presenti (analogamente a Francia, Italia, Belgio, Olanda, Germania), in tutte le città.

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Il consumo di cioccolato è elevato durante tutto il periodo autunno-inverno-primavera, ma si concentra in occasione delle feste natalizie Negli ultimi anni è proprio il segmento delle confezioni di cioccolatini ad essersi sviluppato in maniera più dinamica (in tale segmento sono inclusi non solo le scatole di cioccolatini, ma anche i confetti e i pacchetti di dimensione più ridotta). Seguono le tavolette di cioccolato e gli assortimenti di cioccolatini. La scatola di cioccolatini è, in Russia, considerata uno “status symbol”. Tra i trend dei prodotti che di recente hanno incontrato il gusto dei consumatori russi si segnalano i segmenti:

- Cioccolatini al soufflé, alla ciliegia matura con panna, alla creme caramel, produzioni glassate, cioccolato poroso, miscele di cioccolato e frutta secca, confetti di cioccolato.

Packaging: - La qualità ed il design con attenzione al pubblico femminile (colori chiari) ed ai bambini

(colori forti e confezioni a forma di bauli, forzieri, locomotive, camion, ecc.), richiami allo stile imperiale (versi dei poeti russi classici) .

- Confezioni che permettono di mantenere inalterate le qualità organolettiche del prodotto, una volta aperto (pratico sistema di chiusura della confezione).

- Confezioni di dimensioni ridotte per ridurne il costo unitario Il mercato russo è dominato da imprese locali multinazionali (che hanno le principali quote di mercato), le quali hanno delocalizzato in Russia la loro produzione. La Federazione Russa importa il cioccolato da Ucraina, Polonia, Germania e in misura minore dall’Olanda. La produzione importata occupa i segmenti medio-alti dell'offerta, mentre il prodotto locale si impone nel mercato di massa. La Russia è anche un importante esportatore di cioccolato di media qualità, i cui principali mercati di sbocco sono Ucraina, Polonia, Germania, Azerbaigian, Kazakhstan Nell’andamento del mercato, un importante ruolo è giocato dalla politica fiscale della Russia, che influisce sul commercio di qualsiasi prodotto. I documenti necessari per l’importazione di cioccolato sono: certificato di origine, dichiarazione di conformità. Inoltre, Se il prodotto contiene OGM o ingredienti biologici o additivi deve essere fornito anche il certificato di idoneità sanitaria richiesta, di norma a cura dell’importatore al Federal Service for Supervision of Consumer Rights Protection and Human Welfare = Federal'naya služba po nadzoru v sfere zaščity prav potrebiteley i blagopolučiya čeloveka (Rospotrebnadzor). Nel caso di OGM è necessario il certificato di conformità.

FEDERAZIONE RUSSA Caffè

In Russia il consumo del caffè è in crescita costante; la modalità preferita di consumo è quella del caffè solubile, seguita da derivati del caffè di vario tipo ed in misura nettamente minore da quello in grani o “fresco”. Per l’esportazione del prodotto è necessaria la certificazione di prodotto obbligatoria nella quale si deve indicare la tipologia di caffè (es. aromatizzato, decaffeinato, ecc.). Per il caffè non tostato è necessario anche il certificato fitosanitario. Per il caffè tostato invece non è richiesto (dal 2009). Non sono stati individuati particolari adempimenti per l’esportazione del caffè in Russia, oltre alla dichiarazione di conformità. Da verificare con l’importatore la necessità della certificazione igienica.