Letteratura Cristiana

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    La letteratura di Paolo di TarsoPaolo di Tarso era di famiglia genuinamente ebraica, fariseo e rigorosamenteosservante. Studi col famoso rabbino Gamaliele. Partecip alla prima persecuzionedegli ellenisti. Non possiamo dare una intepretazione unilaterale di Paolo, cio nonpossiamo n passare sopra il Paolo giudeo osservante di Luca n sopra il Paolo greco.Paolo era di Tarso, nella greca ilicia, !uindi la sua lingua era il greco primadell"aramaico e la sua formazione prima di tutto ellenistica, tant" vero c#e !uandocita le Scritture lo fa tramite la $ibbia dei Settanta. Paolo era anc#e cittadino romano.Non conosce il Ges% terreno ma il Ge% celeste, nel famoso episodio di &amasco'avvenuto forse nel (() e da allora si convince c#e la salvezza non poteva veniredall"osservanza della legge mosaica ma dalla fede in risto morto e risorto. Nel *+ *-inizia la sua attivit apostolica sostenendo c#e l"o/esa fatta a &io da 0damo statacancellata col sacri1cio vittorioso di Ges%.2a Paolo non #a mai smesso di meditare sulla salvezza del popolo ebraico e il ri1utodel suo popolo per la 1gura di risto come 2essia sempre stata per lui un problemaangoscioso. Paolo dice c#e &io non #a ritirato l"antica alleanza ma la salvezza vieneora dalla fede in risto e se gli ebrei rimangono il popolo eletto, rimangono l"3sraele

    secondo la carne, mentre i cristiani sono l"3sraele di &io 'lettera ai Galati). Paolososterr molti altri scontri come spiega Luca negli 0tti degli 0postoli4 con Pietro sulproblema dei rapporti rituali 'la comunione della tavola) con i pagani5 nel oncilio diGerusalemme '*67) dove si a/ronter il problema della libert dei pagani dalla leggemosaica. Nel 89 Paolo si trovava a orinto. 0 orinto l"esigenza di predicare ilmessaggio evangelico lo porta a scrivere una lettera alla piccola comunit apostolicadi Tessalonica. :uesta lettera il pi% antico documento cristiano giunto sino a noi.&i;cilmente possiamo pensare c#e esso sia il primo documento assoluto dellacristianit ma legittimamente possiamo a/ermare c#e prima di esso non devonoessere stati molti n molto pi% elaborati gli scritti eventualmente precedenti poic#ancora la di/usione del messaggio evangelico non implicava l"uso massiccio delcanale scritto. La predicazione si svolgeva tra giudei e pagani tramite la lingua orale,

    prima aramaica e poi greca e del resto la disputa coi giudei non implicava tanto un usoretorico della fonte scritta !uanto una discussione verbale delle profezieveterotestamentarie. 2a con Paolo l"esigenza di mantenersi in contatto con lecomunit c#e istituiva nel corso dei suoi viaggi da una parte, e il bisogno di lasciareuna tradizione scritta a;dabile man mano c#e il messaggio verbale di risto andavascemando nel corso degli anni, si cominciarono a creare delle embrionali raccolte didetti e fatti del Signore. Noi non conosciamo nulla di !ueste prime raccolte ma essefornirono il materiale c#e poi man mano ampli1cato port alla formazione dei

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    :uesto lavoro di rielaborazione e distinzione prende pi% o meno forma tra il AB e il 6Bnei vangeli di 2arco, 2atteo e Luca. L"ipotesi delle due fonti, per !uanto non ancoraesauriente, sembra oggi la spiegazione pi% attendibile sulla genesi dei vangelisinottici4 tutto 2arco presente in Luca e 2atteo 'ipotizzando la derivazione di Luca e2atteo da 2arco indipendentemente l"uno dall"altro) mentre ci c#e non compare in2arco ed invece comune in 2atteo e Luca deriverebbe da una cosiddetta @onte :c#e sarebbe costituita da una serie di detti 'logia) di Ges%. 3n1ne sia 2atteo sia Luca#anno fatto riferimento ad altre fonti.0l di l dei tratti individuali i tre vangeli condensano l"attivit di Ges% in uno sc#emacomune molto semplice4 preannuncio della missione da parte di Giovanni $attista,battesimo di Ges% nel Giordano ad opera di Giovanni $attista, attivit evangelizzatricedi Ges% in Galilea, viaggio a Gersualemme, arresto, processo, passione, morte,resurrezione e apparizione ai discepoli. Tutti e tre sostituiscono al 2essia restauratoredel >egno di &avide, il 2essia c#e salver tutto il mondo.2arco il pi% elementare e di tono pi% popolare anc#e per forma e modo diraccontare.

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    Dna tendenza giudaizzante fortemente visibile nell"0pocalisse, e lo stesso genereescatologico era tipico del giudaismo tra 33 sec. a.. ? 33 sec. d.. 3l genere apocalitticoera caratterizzato da rivelazioni a mezzo di visioni comunicate da un esseresoprannaturale mediatore ad un personaggio umano, e avente per oggettosoprattutto, anc#e se non esclusivamente, le vicende catastro1c#e degli ultimi tempidel mondo.L"0pocalisse giovannea si conclude col trionfo di risto sulle potenze avversarie el"instaurazione in terra della nuova Gerusalemme. L"opera scritta in un grecoapprossimativo e pieno di semitismi e non di facile interpretazione per i numerosicontenuti simbolici. L"autore delle tre lettere si de1nisce l"0nziano e riEette una crisiinterna alla comunit% e provocata da una parte di essa c#e nega la realt dellapassione di risto, ritenuta incompatibile con l"a/ermazione della sua divinit, ilcosiddetto docetismo, c#e sar combattuta gi nel omani.&opo le lettere di Paolo si aggiungono i !uattro

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    F 0pocalisse. H l"unico testo neotestamentario c#e riprende la tradizione apocalitticagiudaica 'c#e nella Tora# troviamo nel Libro di &aniele e a cui l"0pocalisse si ispira) e sicaratterizza per la sua concezione drammatica della storia, un teatro perenne discontri tra giusti e peccatori, immagine dello scontro celeste tra &io e Satana. I anc#eil testo c#e pone le basi del conEitto tra credenti e potere politico romano, dato c#e siparla delle due bestie 'potere politico e religioso) c#e perseguita i santi.

    Gli scritti trattatisti e apocrif3niziamo dalla &idac#, ossia &ottrina dei dodici apostoli. ?sso un manuale breve,contenente norme di valore morale, liturgico e disciplinare, composto forse in Siria pervenire incontro a !uella esigenza di normalizzazione della vita della comunit cui si accennato. La fede in Ges% risto si inserisce nel testo in un ordine mentaleprettamente giudaico, dove la nuova fede sentita in comunit col giudaismo. 3lriferimento agli apostoli voleva essere un attribuzione di legittimit vincolante. 3ne/etti tutte le produzioni precettive c#e seguiranno vanteranno tutte in !ualc#emaniera una concessione, un imprimatur apostolico.Dn posto a s stante merita la lettera attribuita a $arnaba, il missionario di cui si parlatanto negli 0tti. 3l testo anonimo, forse di origine alessandrina, e presenta inapertura e c#iusura le caratteristic#e formule epistolari, ma di fatti si presenta comeun vero trattato. La Lettera di $arnaba sviluppa importanti temi dottrinali, pi%importante dei !uali !uello dell"interpretazione della legge giudaica alla luce dellamorte e della risurrezione di risto. $arnaba estremizza la posizione paolina negandoall"0T !ualsiasi signi1cato letterale e materiale c#e gli ebrei sostenevano,attribuendogli solo !uello spirituale di pre1gurazione cristologica. Paolo aveva giridotto a tJpoi 'pre1gurazioni) di giudei e cristiani i 1gli di 0bramo, 3smaele ed 3saccoma ora il procedimento viene dilatato4 per esempio la distensione delle braccia di2os simbolo della croce di risto.Passiamo ora ai cosiddetti apocri1. 0nzitutto apocrifo non sinonimo di eretico o di

    falso. on apocrifo si dovrebbe intendere uno scritto non canonico, in seguito allaformazione del canone neotestamentario, anc#e se non tutto ci c#e non canonicopu de1nirsi apocrifo. 0pprofondiamo il discorso. Possiamo de1nire apocri1 solo !uegliscritti c#e non sono diventati canonici ma per la loro forma letteraria e per l"autoritdottrinale c#e rivendicano appaiono in concorrenza con i testi canonici.3l fenomeno degli apocri1 nasce dalla variet e dalla Eessibilit della tradizioneapostolica nei riguardi di Ges%, c#e essendo all"inizio orali, erano suscettibili dicambiamenti pi% o meno vasti. Dn esempio del genere !uello del papiro ?gerton 9,1ne del 33 secolo, c#e contiene !uattro episodi evangelici in una forma leggermentediversa da !uella dei vangeli canonici.3l fenomeno si amplia !uando nascono testidottrinali dotati di una certa autorit. La #iesa non #a ancora adottato una formacanonica cos= gruppi cristiani di orientamenti diversi possiedono forme orientate di unmedesimo scritto. Prendiamo come esempio il

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    contenuti nei !uattro eitzenstein sostengono, invece, c#e esso sia un fenomeno soloparzialmente legato al cristianesimo. Non di eresia cristiana si tratta ma di unfenomeno di storia delle religioni sviluppatosi in riente, mediato dal giudaismo, inuna forma c#e pescava dalla mitologia iranica e di/usosi poi in ccidente dove sar

    inEuenzato da elementi 1loso1ci della Grecia.@ino al C6*8 lo gnosticismo era conosciuto solo sulla base delle notizie e dagli estratticontenuti nelle confutazioni dei Padri della #iesa, in particolare dall"0dversus

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    aereses di 3reneo di Lione e dalla >efutatio omnium #aeraesium di 3ppolito di >oma.Nel C6*8 si scopre a Nag ammadi una intera biblioteca gnostica in copto c#e pernon sembra avere modi1cato radicalmente la valutazione della natura e delle originidel movimento gnostico, dato c#e purtroppo risalgono alla seconda met del 33 secolo,non dicendo dun!ue nulla a proposito di una ipotetica gnosi precristiana.3reneo ed 3ppolito dicono c#e lo gnosticismo risale a Simon 2ago, il personaggio di cuiparlano gli 0tti degli 0postoli. 3reneo parla anc#e di un altro gnostico importante,Saturnino, di cui sappiamo solo c#e oper ad 0ntioc#ia nella prima met del 33 secolo.&ice 3reneo c#e la sua dottrina consiste in una interpretazione della Genesi in c#iavedualistica." poi un altro famoso scritto gnostico, l"0pocrifo di Giovanni c#e parla di 3adalbot#, ildio dei Giudei di Saturnino, identico a Saclas, il diavolo. aino e 0bele nasconodall"unione di 3adalbot# con ?va. La Genesi !uindi, dicono gli gnostici, non come lainterpretano gli ?brei ma come gli gnostici illuminati la rileggono esotericamente.Parliamo poi del cosiddetto Gnosticismo ristiano. Si sviluppa ad 0lessandria con$asilide,

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    dimostrazione, tramite il racconto evangelico, dei principali punti dottrinali dellognosticismo4 distinzione tra &emiurgo dell"0T e &ioSommo del NT5 distinzione degli uomini in spirituali, psic#ici e ilici 'materiali).

    La diusione del marcionismo

    0ltra importante eresia fu il marcionismo, una forma esasperata di paolinismo.2arcione sostiene c#e c" un contrasto insanabile tra antico e nuovo testamento. Lesue idee erano pericolose per una coabitazione paci1ca delle due religioni e vieneallontanato dall"0sia, 1nendo a >oma dove 1nanzia la comunit cristiana con 9BB.BBBsesterzi. erdone gli trasmette una cultura accentuatamente gnostica. Nel C** vienecacciato da >oma e fonda una serie di c#iese marcioniste c#e per lungo tempodaranno noie. 2a !ual il messaggio di 2arcione7Non possediamo testi suoi e ci c#e sappiamo lo prendiamo dalla letteratura polemicacontro di lui,

    Tertulliano e l"0dversus 2arcionem. 3l contrasto tra legge mosaica c#e esige la giustiziae legge vangelica c#e esige la grazia sono inconciliabili. 3l &io degli ebrei un dioinferiore, un demiurgo creatore e giusto c#e #a dispensato una Legge severa ecrudele. 3l &io vero si rivelato con risto, ed un &io salvatore e buono c#e #amandato il risto a salvare l"umanit e liberarla dalla Legge. La morte in croce eravoluta dal &io buono ma non era prevista dalla Tora# e !uesto accentua la condanna.Secondo 2arcione l"unico ad avere avvertito !uesto contrasto stato Paolo, e le sueLettere, !uelle c#e sottolineano maggiormente la novit del

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    1loso1 stoici. 3 cristiani per non #anno paura della morte solo per abitudine e non perun ponderato ragionamento.Luciano ne parla a proposito della morte di Peregrino, un 1losofo considerato daLuciano un ciarlatano, c#e dopo essere stato cristiano per un po", si fa cinico e perdimostrare il suo disprezzo verso la morte si getta nel fuoco a limpia. 3 fratellicristiani c#e lo vanno a trovare sono dei creduloni e dei fanatici c#e non temono lamorte.Galeno in1ne ammira la loro moralit, la loro continenza, ma batte anc#e lui sullacredulit e l"assenza di paura dalla morte.Plinio, Tacito e Svetonio concordano sul fatto c#e il cristianesimo sia SDP?>ST3T3,ovvero non faccia parte del mos maiorum, sia una manifestazione di fanatismo e nonsia riconosciuta dall"autorit. 3l cristianesimo anc#e religio P>0

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    possiamo considerarli come un vero e proprio primo sc#ieramento militareantimperiale c#e suscitava le preoccupazioni dell"imperatore.Gli apologisti iniziano a confrontarsi con i pagani in discorsi anc#e letterariamenteambiziosi. &istinguiamo dun!ue l"apologetica greca di 0ristide, Giustino, Taziano,0tenagora e Teo1lo. Preparati neoplatonicamente e generalmente in campo 1loso1co.Sono attenti agli aspetti culturali del confronto coi pagani anc#e se alcuni assunseroun atteggiamento di condanna e ripulsa della cultura greca, specialmente della1loso1a e della retorica 'Taziano e Teo1lo) mentre altri vedevano punti di contatto, adesempio nella dottrina del Logos 'Giustino, 0tenagora).0ristide di 0tene scrive alla 1ne dell"impero di 0driano e la sua 0pologia non opera digrande profondit. I una preziosa polemica contro la divinizzazione degli elementi edelle credenze politeistic#e dei pagani, sostenendo c#e i cristiani possseggono unaidea di &io pi% razionale e una vita morale pi% elevata dei giudei e dei greco romani.

    L'Adversus aereses di Ireneo

    Tra gli scritti antieretici spunta come il pi% importante l"0dversus aereses di 3reneo.3reneo combatte su due fronti4F 3l problema del montanismo. ?ra necessaria anc#e una presa di posizione contromolti vescovi montanisti. 3l montanismo aveva suscitato notevole fascino sulle c#iesed"0sia, per la loro sostanziale ortodossia, per l"entusiasmo profetico, perl"intransigenza morale. 3 maggiori vescovi del tempo temevano una degenerazionesettaria del montanismo, c#e del resto suscitava numerose proteste dell"imperoromano.F 3l problema dello gnosticismo. ?ra certamente il problema pi% importante. 3 seguacidegli gnostici dilagavano oramai dappertutto. La confutazione pi% organica e completae organica dello gnosticismo viene proprio da 3reneo da Lione.

    3reneo nasce a Smirne nel C(B e la sua confutazione anti gnostica si compie tra il C-Be il C6B con i suoi cin!ue libri del suo 0dversus aereses. @u allievo di Policarpo,vescovo !uattordecimano messo a morte da 2arco 0urelio. La teologia di 3reneoconserva molti elementi asiatic#e 'come l"accettazione della tesi millenaristica) mal"orientamento della sua teologia tipicamente romano. L"importanza di 3reneo sicuramente in particolare nella dottrina antignostica, soprattutto valentiniana, c#e loporta a fondare la prima vera teologia della storia del pensiero cristiano, dando unavistosa accentuazione a tutti !uegli elementi teologici di carattere istituzionale'canone neotestamentario, tradizione ecclesiastica, poteri episcopali, primato romano)c#e saranno l"ossatura della nascente #iesa cattolica.3reneo comincia prendendo spunto dalla polemica antimarcione sul problema dell"unitdi &io e della continuit dei testamenti. Dn unico &io regge e governa il mondo,

    accompagnandolo dalla creazione all"incarnazione di risto attraverso le tappe dei duetestamenti. 3l vecc#io testamento Q una preparazione all"avvento di risto. risto non#a abolito la Legge ma l"#a completata.La polemica si sposta poi sugli pneumatici, c#ea/ermavano c#e con venuta di risto e il dono dello Spirito Santo l"uomo #a raggiuntola perfezione 1nale. 3reneo nega, dicendo c#e il processo dell"uomo terminer !uandol"uomo sar a totale somiglianza di &io. &opo l"incarnazione, infatti, lo Spirito Santocontinua a guidare l"uomo verso la perfezione 1nale, con una crescita tran!uilla neltempo della #iesa. Prima dell"avvento del regno di &io, ci saranno mille anni di regnodi risto durante i !uali i giusti si abitueranno a comprendere &io. La polemica contro ivalentiniani parte dal proclama di identit di Ges% con risto. La redenzione operadel

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    3reneo ringrazia in1ne i romani. Sotto ommodo i cristiani possono viaggiare in tuttaserenit e senza alcun timore. :uindi l"3mpero buono per i cristiani, non pu esserel"0nticristo.La teologia di 3reneo costituisce gi il primo tentativo in grande di sistemazioneorganica del pensiero cristiano, la prima vera apparizione di una teologia cattolica c#esi preoccupa del semplice fedele pi% c#e dell"intellettuale. 3reneo a/erma due principifondamentali per la lettura e l"interpretazione della Scrittura4 il rispetto dei testi nellaloro unit materiale e l"esigenza di una lettura d carattere ecclesiale. :uesto nonfanno marcioniti e valentiniani, c#e preferiscono tagliare a loro piacimento i libri deidue testamenti e cambiare a loro piacimento ci c#e salvano.

    La dottrina di IppolitoSono i vescovi a custodire e garantire il deposito della dottrina perc# sono i vescovic#e con la successione degli apostoli ne #anno ereditato il dono della verit. La c#iesadi >oma possiede poi una antic#it particolarmente eminente perc# proviene daPietro e Paolo. I !uesta la prima base teologica per le pretese di >oma sulle altrec#iese.0ll"epoca di 3reneo le #iese #anno ormai una solida organizzazione, con delle listeepiscopali c#e testimoniano la diretta discendenza di un vescovo da un determinatoapostolo. 0ddirittura la #iesa >omana nel C6B col vescovo

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    soluzione, c#e conosciamo solo perc# 3ppolito ne parla nel ontra Noetum e nella>efutatio omnium #aeresium. Noeto a/ermava con forza la divinit di Ges% e salvaval"unit di &io riducendo il Padre e il @iglio a forme, a modi di essere, della divinit,!uindi &io stesso aveva so/erto sulla croce. ?pigono e leomene, suoi discepoli,portarono il modalismo a >oma, sostenuto anc#e da un certo Prassea, di cui parla

    Tertulliano nel suo 0dversus Praean. 3l modalismo non considera lo Spirito Santo, datoc#e 3ppolito lo accusa di bestemmiare contro lo Spirito Santo e si impegna a difendereil trinitarismo. Dna dottrina certamente pi% vicina ai ceti popolari e c#e per !uestoebbe molta di/usione. 0ttenuava per molto la paradossalit del vivere cristiano e ilcontrasto ideologico col mondo romano. 3n !uanto agli scritti omiletici Giustino ce neparla molto nella sua 0pologia. L"intensa vita comunitaria dei cristiani si incentravanella liturgia soprattutto !uella eucaristica4 consacrazione del pane e del vino c#eavveniva tra canti, preg#iere, letture biblic#e e relativa spiegazione 'ossia l"omelia). 3canti erano ripresi in parte dall"0T, soprattutto dai Salmi, ma in parte venivanoimprovvisati ed facile immaginare c#e l"improvvisazione potesse esemplarsi suimoduli tipici di !uelle poesie di origine semitica c#e pur tradotte in greco erano moltosingolari. $en poco di !ueste improvvisazioni sar messo per iscritto. >icordiamo le

    di di Salomone c#e ci sono giunte in traduzione siriaca ma pare c#e siano di originegreca. 3 temi centrali sono l"incarnazione, la passione e la risurrezione del Logos,suggestivamente proposti in forma allusiva e di non facile decifrazione in un"atmosferadi simbolismo mistic#eggiante c#e arieggia il tono del vangelo di Giovanni e di certaletteratura gnostica.i sono giunte anc#e due omelie4 una di 2elitone di Sardi e una anonima c#iamata 3nsanctun Pasc#a. Siamo ancora in ambiente asiatico tra la seconda met del 33 e il 333secolo, in una temperie ancora fortemente giudaizzante. La Pas!ua cristiana infattiviene ancora celebrata al modo dei giudei con la lettura del canto C9 dell"?sodo c#espiega l"istituzione della Pas!ua. 2elitone insiste nel signi1care la nuova Pas!uacristiana con risto agnello di &io. Le due omelie #anno una prosa studiatissima, in cuisi alternano passi prosastici e passi c#e articolano il discorso in forma fortemente

    scandita e ritmata, con se!uenze di cola di breve estensione, tra loro connessi conassonanze e 1gure retoric#e di ogni genere. L"alternanza vuole isolare le parti ritmateper darle pi% rilievo. L"impressione globale !uella di un grande decoro formale volutoallo scopo di mettere in rilievo la nobilt della materia trattata e il signi1cato singolaredella liturgia pas!uale nell"ambito del culto cristiano. La convergenza fra i due testi facapire c#e non ci troviamo davanti all"iniziativa di un solo personaggio ma ad unaforma espressiva tradizionale in !uell"ambiente, destinata a scomparire col declinodelle fortune giudaic#e nella cristianit asiatica.

    Il cristianesimo ad AlessandriaL"02$3?NT?. 0lessandria inizia a spiccare con la 1ne del 33 secolo. Non c"era stata unamissione paolina in ?gitto cos= c#e ad 0lessandria era sempre rimasta atttiva unanumerosa e inEuente comunit giudaica, ormai profondamente ellenizzata, c#e avevaportato molto avanti il progetto di rendere tra loro reciprocamente compatibiligiudaismo ed ellenismo. Lo strumento fondamentale di !uesta iniziativa ful"applicazione del metodo allegorico, cos= come lo avevano messo a punto gli stoici,all"0T, tramite parametri e concetti dedotti dalla 1loso1a greca, soprattutto platonica estoica. 3n !uesto modo vicende storic#e e norme legali dell"0T venivano assunte, al dil del signi1cato letterale, come simboli astorici delle fondamentali realtcosmologic#e e psicologic#e. :uesto metodo di ricerca fu portato avanti da @iloned"0lessandria '3 sec. d..) e i suoi lavori esercitarono molta inEuenza in ambitodottrinale ed esegetico nella comunit cristiana di 0lessandria.

    Il cristianesimo di "lemente0d 0lessandria la cultura gnostica era molto forte e aveva dato i natali a $asilide,

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    superiore a !uello dei cristiani semplici, pi% impegnativo sotto l"aspetto intellettuale edascetico e si imposero negli ambienti pi% alti della comunit cristiana. La reazionecattolica arriv nell"ultima parte del 33 secolo con Panteno prima e lemente e rigenepoi. &i lemente sappiamo poco. ?ra nato ad 0tene da famiglia pagana intorno al C8B.&a adulto si converte al cristianesimo e giunge ad 0lessandria alla 1ne del secolo.Svolge !ui attivit di maestro privato 1no alla persecuzione di Settimio Severo c#e locostringe a rifugiarsi in 0sia 2inore dove muore intorno al 9C8.lemente batte gli gnostici sul loro campo e d ampio spazio alla 1loso1a greca,soprattutto platonica. La sua prima opera non una apologia ma un protrettico, cioun"esortazione alla vita virtuosa nello stile della tradizione aristotelica. a unandamento costruttivo e poco polemico. 0/ronta certo i temi principali dell"apologeticacristiana 'critica alla religione pagana,limiti della cultura greca, crudelt dellepersecuzioni) ma lo fa con un tono di tran!uilla superiorit, invitando a considerare ilcristianesimo come la realizzazione pi% perfetta della tradizionale aspirazione grecaalla conoscenza e alla cultura.La seconda opera di lemente il Pedagogo. I la presentazione della morale cristianasotto la guida di risto. risto il Logos inviato da &io, punto principale

    dell"orientamento morale. lemente vuole dare ai suoi lettori, di solito di buonaestrazione sociale e culturale, una direttiva sicura su tutti i mille problemi dellaesistenza !uotidiana. /re cos= molteplici consigli su come comportarsi in tutti imomenti e tutti gli aspetti della vita di ogni giorno. lemente il primo ad a/rontare ilproblema della compatibilit tra messaggio evangelico e ricc#ezza, risolvendolo nelsenso c#e non la ricc#ezza in s in contrasto con !uel messaggio ma solo il suocattivo uso.Gli Stromati 'Tappezzerie) sono la sua opera pi% importante. 3l coronamento ideale deidue libri precedenti. lemente !ui a/ronta una serie di !uestioni c#e sono unaconcreta introduzione a !uella c#e egli vuole presentare come la vera gnosi cristiana4l"approfondimento dei temi della fede da parte del cristiano perfetto, gnostico. 3l verognostico si distingue per il fatto c#e non gon1o della sua stessa scienza e non

    eretico.:uesto libro enuclea i due aspetti pi% caratteristici del pensiero di lemente4F preparazione notevolissima nel campo della cultura profana, in particolare della1loso1a stoica, tenuta in altissima considerazione e ritenuta un vero e proprioavviamento al

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    sopravviver. 2orir nel 98(. >iconosciuto da ammiratori e avversari comegrandissimo teologo, bisogna innanzitutto liberarsi dal clic# c#e lo vuole un platonistaautore del &e principiis, primo trattato di 1loso1a cristiana. rigene soprattutto uninterprete della $ibbia e si forma esegeticamente sul testo sacro4 lui a collazionare iltesto ebraico e le versioni grec#e dell"0ntico Testamento per veri1care la traduzionegreca dei Settanta c#e era considerata la versione u;ciale dei cristiani. rigenedispone su sei colonne '#eapla) il testo ebraico, la trascrizione greca, la versione di0!uila, di Simmaco, dei Settanta e di Teodozione, inserendo un obels o un asteriscoper segnalare i passi c#e i Settanta avevano aggiunto o tolto. rigene #a soprattuttosvolto un lavoro immane di predicatore e commentatore della Scrittura. Possediamosolo una piccola parte delle sue melie e dei suoi ommentari, spesso in traduzionelatina, c#e testimoniano lo sforzo di o;re una spiegazione della $ibbia a tutti ilivelli. rigene distingue infatti due livelli della Scrittura4 il letterale e lo spirituale. Puradottando un allegorismo a volte eccessivo c#e gli sar rimproverato, il suo merito !uello di avere liberato la Scrittura dagli eccessi del letteralismo, del fondamentalismodiremmo oggi, giudaico e marcionita. on rigene, anc#e se la $ibbia perde partedella concreta storicit giudaica, diventa comun!ue !uel grande poema cristologico e

    morale c#e alimenter per secoli la spiritualit cristiana dei secoli successivi. rigeneinterpreta tutta la creazione in senso spirituale ed !uesto il punto c#e lo accomunamaggiormente ai platonisti, c#e comun!ue utilizza. La realt materiale sembra arigene una immensa 1gura c#e rinvia perennemente ad una realt superiore.rigene contribuisce anc#e al fondamento della teologia trinitaria. 0/erma con grandevigore la concezione economica ma non usa il termine prosopon ma #Jpostasis, c#esvincola la generazione del ipropone cos= il problema dei due livelli. Tutto il libro pi%

    orientato alla ricerca pi% c#e all"a/ermazione apodittica. 3n !uest"opera trattadell"unicit e incorporeit di &io, dell"attivit cosmologica e soteriologica del Logosdivino5 dell"articolazione trinitaria delle divinit5 delle creature razionali, di angeli,uomini e demoni5 del rapporto anima corpo nell"uomo5 del libero arbitrio5 della SacraScrittura e dei corretti modi dell"esegesi. 3G?N?. Poco si sa delle lettere cristiane in riente dopo la met del 333 secolo.

    &i &ionigi d"0lessandria sappiamo ben poco e l"unica cosa di cui siamo a conoscenza dello scontro tra l"eccessivo allegorismo di rigene e personaggi come 2etodiod"limpo c#e pur rispettandolo e e seguendolo contestavano i suoi eccessi.

    Gli inizi delle lettere cristiane in #ccidente0 >20. 3n ccidente il cristianesimo si di/use in ritardo, data la maggiore distanzadai centri di irradiazione. ?ccezione fatta, naturalmente, per >oma. La primaconseguenza fu c#e la prevalente matrice orientale del cristianesimo fece s= anc#eanc#e in ccidente i cristiani si esprimessero in greco. 3n greco erano scritte la letteradi lemente, il Pastore di ?rma. Sotto 2arco 0urelio due importanti testi agiogra1ci4 ilracconto epistolare delle violenze subite dai cristiani di Lione e

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    come Logos di &io personalmente distinto dal Padre e a lui subordinato, gli valsero leaccuse di diteismo5 a >oma era molto forte all"epoca la confessione monarc#iana.L"unico rappresentante signi1cativo nella >oma cristiana della seconda met del 333secolo fu Novaziano, c#e per primo adott il latino. La comunit romana si latinizz trala 1ne del 33 secolo e la prima met del 333 secolo.3N 0@>30. 3n 0frica la latinizzazione della c#iesa era stata molto pi% sollecita. Nonsappiamo se i missionari c#e importarono a artagine e altrove la nuova fedeprovenissero da >oma o dall"riente ma certo c#e verso la 1ne del 33 secolo la linguau;ciale era !uella latina. 0ll"inizio di !uesta attivit letteraria possiamo ipotizzare latraduzione, dal greco, della Sacra Scrittura, o forse solo dal NT, dato c#e per l"0T,avevano gi provveduto gli ebrei.Sappiamo ben poco di !ueste antic#e versioni latine del testo sacro, la cui pedisse!uafedelt al testo greco sembra !uasi fare sistematica violenza alla norme della correttalatinit sotto l"aspetto lessicale e sintattico. >estiamo in ambiente popolare con gli0cta dei martiri scillitani c#e #anno una trama semplice e uno scarno dettato di tonoprotocollare. ontrastano molto con la Passio di Perpetua, @elicita e altri, di !ualc#eanno successiva. 0lla base c"era un resoconto autobiogra1co di Perpetua in carcere e

    poi integrato da altri dati. Ne risulta un racconto ampio e mosso, ricco di svariatidettagli, pervaso di intensa drammaticit e di toccante pat#os, tutto unito dallafortissima personalit della protagonista. La coeva letteratura latina pagana nono/riva altrettanti fulgidi esempi.3n 0frica dobbiamo segnalare due caratteristic#e importanti in merito allalatinizzazione4C.l"impegno apologetico9.l"accuratezza formale0fricani furono Tertulliano, 0rnobio, ipriano e 2inucio. Tutti sono accomunati dallaricerca della bella forma, dell"e/etto millimetricamente calcolato, !uasi a volerstrappare al lettore il plauso.

    Gli scritti di "iprianoipriano si caratterizz invece per l"e!uilibrio attento, la misura meditata, la centralitsapiente, doti indispensabili ad un uomo di governo !uale fu. Si tenne lontano dadiscussioni troppo dottrinali per aderire al dato scritturistico 'Testimonia ad :uirinum).Le circostanze lo vollero alla testa della c#iesa di artagine in momenti di;cilissimi,tra peste, carestie, persecuzioni e contrasti violenti.3l problema principale della #iesa era come comportarsi con gli abiuratori durante lepersecuzioni di &ecio e

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    &urante il 333 secolo la religione cristiana si di/use ampiamente anc#e nelle regioni pi%occidentali, cos= c#e il rapporto dialettico c#e l"impero intratteneva con essa mutprofondamente, e da una politica coercitiva o permissiva, abbandonata agli umoridelle folle o all"imperatore di turno, si pass, dopo &iocleziano e le guerre per il potere,con ostantino, ad una politica di aperto favore.

    La novit pi% importante in !uesto senso fu sicuramente la nascita della storiogra1acristiana. 3l periodo di pace c#e si era aperto diede ai cristiani la sensazione dellavittoria de1nitiva, mentre contribuiva ad accantonare il problema della 1ne futura einvitava a riEettere sul passato,a ripercorrere le fasi della lunga lotta, per rilevarnetempi e modi e rendere ragione della conclusione vittoriosa. 3n !uesto senso siimpegnarono Lattanzio ed ?usebio di esarea, rispettivamente per l"ccidente el"riente.Lucio ecilio @irmiano Lattanzio '0frica 98B Treviri (9+) era il tipico esponente di unacerta intelluttualit pagana c#e si sentiva attratta dal cristianesimo per esigenzesoprattutto di rigore morale e perci avvertiva pressantemente l"urgenza del confrontocon la morale e la cultura pagane. &a !ui deriva l"impegno in ambito apologetico, un

    impegno c#e si adegua ai tempi nuovi e si caratterizza dun!ue per l"evidenteambizione di a/rontare la problematica ormai tradizionale con ampiezza ed esaustivitmai prima sperimentate, in forza anc#e di una capacit di scrittura ineccepibilenell"adesione al modulo stilistico tradizionale di stampo ciceroniano. ?gli ancorastrettamente legato a sc#emi argomentativi e teorici della cultura classica, inparticolare neoplatonica. 3l suo stile comun!ue Euente e l"argomentare stringentee segue sempre un preciso 1lo logico, come vogliono i dettami della retorica.2a la formazione cristiana di Lattanzio aveva troppe lacune perc# potesse fare frontein modo adeguato all"ambizioso progetto4 approssimazione dottrinale, scarsasensibilit scritturistica, residui arcaizzanti. Le cose migliori Lattanzio le d nellatrattazione di temi morali, dove la 1loso1a classica 'anc#e se Lattanzio ne rilevava i

    limiti) armonizzava bene con la tradizione evangelica nella comune esaltazione dellagiustizia, la virt% per eccellenza, raggiungibile solo in connubio con la sapienza, nellareligione cristiana.Nel &e mortibus persecutorum Lattanzio riEette storicamente sul passato giudicandopositivamente la sua opera rispetto ai precedenti di 2inucio, Tertulliano e ipriano,giudicati insu;cienti per vari motivi. 3l &e mortibus non #a ancora 1nalit apologetic#ema il suo taglio di carattere storico e nonostante le inesattezze e le grossolaneforzature 'come !uella c#e vuole c#e solo gli imperatori cattivi abbiano perseguitato icristiani e c#e siano stati giustamente puniti), va comun!ue apprezzata la suatendenza ad analizzare in maniera pi% riEessiva il rapporto con l"impero.

    ?usebio di esarea 'Palestina 9A8 (*B) nei suoi scritti #a meno riuscita stilistica diLattanzio ma siamo comun!ue ad un altro livello, in forza della sua ottimapreparazione 1lologica, 1loso1ca e scritturistica. Sent= molto il problema di convivenzatra le due culture e orient la sua riEessione soprattutto in senso apologetico, perreplicare alle accuse di Por1rio. ? !ui apriamo una parentesi su Por1rio

    La polemica di Porfrio $ %& $@ilosofo neoplatonico e allievo di Plotino4 Por1rio di Tiro nel 9+B compone un"opera in!uindici libri intitolata ontro i cristiani. Non conosciamo l"opera come si deve perc#ostantino una decina d"anni dopo l"?ditto di 2ilano '(C() lo fa distruggere 'e Teodosio33 un secolo pi% tardi conferma la condanna). I !uesto il primo caso di proscrizione di

    uno scritto anticristiano da parte dello Stato. i c#e sappiamo lo prendiamo daestratti di Girolamo ed ?usebio e dalla confutazione di 2acario di 2agnesia. Nonsappiamo !uasi nulla dun!ue, ma da !uel poco c#iara sia la virulenza dell"attacco sia

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    il carattere della critica.2a la polemica di Por1rio diversa da !uella di elso. Non ci sono motivazionipolitic#e nel suo attacco, solo religiose. Sono in gioco due concezioni del mondo anc#ese la concezione di Por1rio meno organica di !uella di elso. :uella di Por1rio unareligione c#e riEette un"epoca in crisi5 un sistema dottrinario pieno di tensioni e

    contraddizioni, tra ansia di razionalit ed eccessi di superstizione, tra acribia 1lologicae ingenuit superstiziose. a per una grande conoscenza del cristianesimo4 #a lettosicuramente

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    testimonianza de1nitiva della vittoria 1nale della verit cristiana contro l"errore dellepotenze demoniac#e pagane. ?usebio abbagliato da ostantino, tanto da sembrargli!uasi il prototipo del monarca cristiano, immagine del Logos &ivino, colui c#e #ainaugurato l"unione di stato e c#iesa, il tempo della pace pre1gurato dalle parolemessianic#e.

    ?usebio consapevole di scrivere un"opera del tutto nuova cos= all"inizio delinea i limitidella materia trattata4 successioni episcopali, persecuzioni, eresie, contrasti coi giudei,personaggi c#e si sono illustrati con l"azione e con gli scritti. L"opera mostra unavastissima conoscenza della precedente letteratura cristiana, cui ?usebio avevaaccesso soprattutto nella biblioteca origeniana di esarea, c#e riporta spesso in ampiecitazione dirette.Nonostante le approssimazioni e carenze, con il suo ripiegarsi a tracciare la storia deltertium genus, dopo !uello dei giudei e dei pagani, e col suo inserimento nella tramadella storia di tutta l"umanit, di cuil il genus cristiano il coronamento, apre la stradaa !uella concezione totalizzante e tipicamente cristiana della storia del mondo vistacome storia della salvezza dell"uomo peccatore per volere e opera di risto. La sua

    Storia ecclesiastica sar un modello durevolissimo.

    0ggiungiamo c#e la sensibilit storica eusebiana fa s= c#e si avverta anc#e in ambitoesegetico con esiti di grande signi1cato. Nonostante fosse un grande ammiratore dirigene egli rimase estraneo alla sua spiritualit concentrandosi sull"interesse1lologico, valorizzando !uesto aspetto nella $ibbia. La sua esegesi dell"0T 'ommentia 3saia e ai Salmi) non esclude completamente l"allegorismo ma lo tempera con illetteralismo, inaugurando una stagione di letteratura esegetica molto Eorida in areasiropalestinese.

    L'importanza del genere agiografco

    0 partire da ostantino, il mutato rapporto di forze rese supeEua la difesa dei cristianiin favore della liceit della loro religione e concentr l"interesse apologetico sul pianospeci1camente religioso e anc#e su !uello culturale, specialmente nelle confutazionianti por1riane.

    0ssume !uindi grande importanza il genere agiogra1co, in conseguenza e in funzionedell"ingigantirsi del culto dei martiri 1no agli eccessi pi% plateali. &agli scarni resocontiprocessuali c#e caratterizzavano gran parte dei primi 0cta dei martiri, non pi% in gradodi soddisfare le aspettative e le ric#ieste di folle sempre pi% fanatizzate, c#e insiemealle reli!uie dei martiri pretendevano su di loro notizie dettagliate e meravigliose,assolutamente eccedenti i metri del consuetudinario e dell"abituale della vita

    !uotidiana.

    Nascono dun!ue, accanto a false reli!uie, atti di martiri confezionati ad #oc, dove sileggono mirabolanti racconti di supplizi atroci, miracoli strepitosi, discorsi intrepidi c#etrasformano un umile confessore di risto in un eroe da epopea 'le cosiddette Passioniepic#e) e dove impossibile tirare fuori, da !uesto proEuvio di invenzioni, un minimodi tradizione attendibile.

    3 tempi per cambiano e la 1gura del martire inizia a non coincidere pi% con gli eventidella contemporaneit. Dn nuovo modello di santit cos= si a;anca a !uello delmartirio4 parliamo di !uello del confessore, colui c#e non confessa la fede di risto colsacri1cio cruento ma con !uello !uotidiano di una vita asceticamente impegnata nellasolitudine o al servizio della comunit. 3 nuovi modelli sono dun!ue !uelli del santovescovo o del santo eremita. Nascono due autentici best seller dell"epoca4 la

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    0ttirava moltissimo la comunit anc#e la 1gura del monaco, c#e in !uella ascesi spintaal limite dell"umana sopportazione e spesso, soprattutto in Siria, accompagnata damanifestazioni di eccentricit pi% c#e discutibili, ravvisava il modello di perfezionecristiana.

    &a !ui la spinta a mettere per iscritto raccolte di detti e aneddoti di monaci famosi'istoria Lausiaca,

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    c#e certe ac!uisizioni non si persero mai perc# entrate nella tradizione ed0lessandria fu l"unica a non commettere orrori 1lologici ed ermeneutici come il maiesistito ?bione come fondatore degli ?bioniti, a di/erenza di molti centri dell"riente edell"ccidente.

    La (iografa monastica di Atanasio di Alessandria0tanasio di 0lessandria '968 (+(). 0utore della

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    Nella terza parte, nuova, si de1nisce la divinit dello Spirito Santo, c#e Signore,procede dal Padre 'non una sostanza del @iglio come dicevano i 2acedoniani) e colPadre e il @iglio adorato e glori1cato.La cecit lo tenne fuori dai guai delle lotte tra il patriarca e i suoi avversari. Lapubblicazione dei papiri di Tura ci permette di apprezzare la maestria esegetica di

    &idimo, c#e tutti rispettavano, compreso il turbolento Girolamo. 3 suoi scritti ciimmettono nella pratica !uotidiana dell"insegnamento scolastico con unaimmediatezza altrimenti preclusa al semplice lettore, poic# i resoconti stenogra1cidelle lezioni sui Salmi e L"?cclesiaste riportano anc#e gli interventi dei discepoli, c#einterrompono spesso il discorso del maestro trasformandolo in dialogo. &all"altro lato cimette a contatto con un esegeta la cui fedelt alla scuola sembra a volte incrinarsi acausa dell"urgenza polemica allora in corso. 3n ambiente antioc#eno, infatti, comevedremo tra poco, i principi esegetici allegorici erano aspramente criticati in nome diuna fedelt maggiore alla letterariet del testo. 3n certi momenti l"esegesi didimianasembra fare !ualc#e concessione agli avversari4 notiamo a/ermazioni teoric#e control"uso indiscriminato dell"allegoria, largo spazio all"esegesi letterale nell"interpretazione

    di Giobbe, predilezione nell"?cclesiaste per una esegesi morale ma nonnecessariamente allegorica. &idimo rimane comun!ue un fedele origeniano.

    La "appadocia e Gregorio di 2issaLa appadocia fu sempre una zona culturalmente arretrata. ggi nell"attuale Turc#ia,prima c#e !uesta zona fosse illuminata dall"operato di $asilio di esarea, GregorioNazianzeno e Gregorio di Nissa, nel 3< secolo era a tendenza fortemente ariana.riginari della appadocia erano infatti sia 0sterio, teorico della prima generazioneariana, sia ?unomio, leader indiscusso della terza. &urante la seconda generazionefurono vescovi ariani Gregorio e Giorgio. La appadocia cristiana fu uni1catadottrinalmente dai tre appdoci, legati da rapporti di parentela e amicizia, cresciuti in

    famiglie altolocate e con una profonda coscienza della religione cristiana, uncristianesimo colto c#e accettava tutto ci c#e c"era di valido nell"ellenismo senzas1gurare le linee portanti del messaggio cristiano, in una sintesi c#e sarebbe rimastaparadigmatica per un millennio nella cristianit orientale.

    Leader era certamente $asilio di esarea. @u $asilio a proporre la sintesi mediatricecapace di contemperare al meglio nella trinit, l"esigenza dell"unit e della distinzionea/ermando una sola natura 'o sostanza, in greco ous=a) divina articolata in treipostasi, cio in tre entit personali sussistenti.3n ambito esegetico ebbe un atteggiamento ugualmente mediano, sensibile ai dirittidella lettera del testo sacro ma aperto, nell"interpretazione dei Salmi, !uando era

    opportuno, all"allegoria. 3 suoi scritti di argomento esegetico costituiscono una parteimportante di ci c#e rimasto della sua produzione omiletica 'meliesull"?samerone, sui Salmi), e diretta espressione del suo impegno pastorale, c#e purvaria nei contenuti fu sempre modello di oratoria colta, in cui le tendenze asianetipic#e dell"oratoria del tempo 'la cosiddetta Seconda So1stica) sono messe a fruttocon sapienza anc#e se costantemente subordinate ad un superiore senso dimoderazione e armonia, c# fa di $asilio il rappresentante pi% di rilievo del classicismocristiano.Gregorio di Nazianzo era caratterialmente ipersensibile e psicologicamente fragile.>appresent nel trio soprattutto l"esigenza letteraria, portato, !uale fu, sia alla ricercadell"applauso come al ripiegamento interiore nell"e/usione poetica, valida !uando

    tocca l"elemento autobiogra1co. Nell"attivit politica non fu di grande aiuto a $asiliocontro gli ariani ma la sua ricca sensibilit e la sua meditazione lo aiutarono aformulare una riEessione dottrinale di eccezionale sicurezza sia in argomento trinitario

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    'nei &iscorsi teologici) sia in argomento cristologico in senso stretto 'Lettere aledonio contro l"apollinarismo). I aperto alla tradizione classica senza remore,neppure verso la retorica tradizionale. 3l suo stile puro, di sfrenato asianismo nellaricerca dell"e/etto5 aderisce totalmente ai modelli retorici classici5 conosce benissimosia gli autori greci sia la Sacra Scrittura, e la simbiosi tra tradizione classica e cristiana

    in lui cos= spontanea c#e le sue sono tra le pagine pi% spesse e sentite della storiacristiana.Gregorio di Nissa era come Gregorio di Nazianzo inetto nella politica e menoportato dei due nel bello scrivere, ma fu il pi% approfondito nello studio 1loso1co e cigli consent= di procedere in ambito dottrinale sia nel solco di $asilio sia in modoautonomo, con opere come ontro ?unomio e ontro 0pollinare. ?ra pi% sensibile deidue alla 1loso1a platonica e ne fece supporto. @u un origeniano convinto. 3nterpret ilrapporto tra Logos e anima nella tensione ascendente c#e porta l"una al cospettodell"altro, in un progresso c#e stante l"in1nit e dun!ue l"inesauribilit di &io, senza1ne 'epectasi) e proprio in !uesto tendere a &io senza 1ne l"anima raggiunge la suapace. Gregorio acclimata de1nitivamente il concetto plotiniano dell"in1nit di &io nelcristianesimo.

    I "appadoci e l'origenismoS3GN3@30T DLTD>0L?. 3 appadoci portarono avanti l"origenismo ma in un contestoormai profondamente cambiato. on rigene l"incontro tra messaggio cristiano ecultura greca era stato accidentato e di;cile, e il messaggio veniva adeguato alleric#ieste del greco colto, e !uasi esclusivamente a scopo speculativo. 0l tempo deiappdoci la situazione molto mutata e il cristianesimo si avviava a diventarereligione di stato. 3l problema era ora diverso4 vivere il cristianesimo con assolutasincerit senza rinunciare a ci c#e di bello e nobile aveva prodotto la civilt greca,sfatare il mito giulianeo, por1riano e celsico dell"incompatibilit tra la fede irrazionaledei cristiani e la loro visione antimondana e il razionalismo greco con la sua visione

    ottimistica del mondo.L"ambiente elevato da cui provenivano e col !uale rimasero sempre in contattotramite moltissimi tramiti rendeva i tre appdoci particolarmente sensibili a !uestaesigenza, armonizzando ra;natezza letteraria e ardua speculazione 1loso1ca, tenendocontatti con illustri intelletuali pagani come Libano e Temistio, dimostrando lacompatibilit tra cristianesimo e paganesimoF

    La loro rigida intransigenza, specie in $asilio, li portava a criticare ogni forma diingiustizia nelle loro omelie 'sesta, settima, ottava) senza renderli sordi al ric#iamodella civilt classica. La loro adesione al cristianesimo tra l"altro si manifest nellaforma tradizionalmente pi% ostile allo spirito greco4 il monac#esimo. $asilio fu colui

    c#e diede una regola e tutti e tre compresero c#e l"ideale monastico non dovevaidenti1carsi con gli eccessi ascetici e c#e il ri1uto del mondo non doveva tradursinell"ignoranza totale. L"ideale monastico non solo non era incompatibile con certivalori essenziali della tradizione greca ma sa addirittura trarre frutto dall"amor &eiintellectualis, c#e della tradizione greca costituisce una delle con!uiste pi% alte.

    L"ambiente 0ntioc#eno e 0pollinare

    0d 0ntioc#ia le idee di rigene, pur avendo incontrato fervidi consensi, suscitaronosoprattutto aperti contrasti. La sua impostazione teologica , imperniata sulla dottrinadi risto, Logos @iglio di &io, personalmene sussistente in posizione subordinata

    rispetto al Padre, urtava contro le tendenze monarc#iane c#e ad 0ntioc#ia eranolargamente di/use. Gli antioc#eni inoltre consideravano l"allegorizzazione di/usa inambito esegetico e la larga apertura culturale come concessioni eccessive alla 1loso1a

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    greca. ?usebio di ?mesa, discepolo di ?usebio di esarea, accentu l"interpretazioneletterale del testo sacro a detrimento di !uello allegorico. L"ambiente antioc#eno, giprofondamente diviso, ampli il suo divario con lo scisma ariano, c#e ad 0ntioc#iaaveva uno dei suoi centri propulsivi e determin una lunga serie di indirizzi intermeditra !uello unitivo di 0tanasio e !uello radicalmente ariano seguito dagli origeniani pi%estremisti.0d 0ntioc#ia abbiamo alla met del 3< secolo 0pollinare di Laodicea. 0vevauna personalit esuberante c#e assieme alla contrastata vicenda c#e lo riguarder,incideranno a fondo sugli ulteriori contrasti dell"epoca. Se nell"indirizzo ermeneutico0pollinare seguiva una linea prevalentemente letteralista, e si inseriva senza di;coltnella tendenza l ormai prevalente5 certo residui di sapore arcaico 'materialismo,millenarismo) non vi suscitavano particolare scandalo. Dguale cosa non avvenne inmerito alla dottrina cristologica da lui professata. 0pollinare per assicurare il signi1catosoteriologico dell"incarnazione di risto 'cio c#e solo il Logos autenticamente divino#a potuto redimere l"uomo dal peccato morendo in croce per lui) accentu la tendenzaunitiva di tradizione alessandrina e subordin in risto la natura umana rispetto a!uella divina, al punto da negare totalmente in lui il nous, l"anima razionale,sostituendola con il Logos 'era il Logos e non il nous a governare il corpo) e parl di

    una sola natura del Logos incarnata, !uella divina.?rano posizioni c#e pocoscandalizzavano i neoplatonisti alessandrini ma c#e urt particolarmente gliantioc#eni, nel cui ambiente si professava una dottrina cristologica c#e ponevafortemente l"accento sulla componente umana del composto teandrico, accentofortemente irrobustito dalla recente controversia ariana.L"opposizione ad 0pollinare fuportatata avanti da &iodoro di Tarso e dal suo discepolo Teodoro di 2opsuestia.L"opposizione dei due fu vincente perc# l"estremismo di 0pollinare fu avversato anc#edai appdoci Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissa, giungendo in1ne allacondanna al oncilio di ostantinopoli del (-C, dove si stabil= l"integrit, anima ecorpo, dell"umanit di risto. Nonostante ci rimasero in piedi tutti i presupposti c#eavevano provocato la polemica e nac!ue una polemica tra gli alessandrini, c#e purevitando i radicalismi di 0pollinare avevano conservato l"esigenza di fondo di salvare

    in primis l"unit di risto, e gli antioc#eni, c#e condizionati dal loro antiapollinarismo,sembravano metterla a risc#io, a/ermando due nature di risto integre e complete inun unico soggetto senza le dovute spiegazioni.&iodoro e Teodoro furono concordianc#e nella teoria e nella prassi esegetica. 3n &iodoro additiamo il vero iniziatoredell"esegesi antioc#ena, intesa come programmatica c#iusura all"interpretazioneallegorica della Scrittura di tipo origenista, a bene1cio dell"apprezzamento letterale deltesto biblico. 3 due pensavano c#e l"allegorismo alesandrino concedesse troppo allaratio interpretandi c#e troppe eredit aveva dai 1loso1 greci, e sopprimeva la realtstorica del testo biblico a bene1cio di fantasie spiritualiste del tutto arbitrarie. 2a gliantioc#eni avevano ragione in minima parte.Gli antioc#eni smettono di fare letturepre1gurative del

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    soprattutto con la constatazione c#e l"opera origeniana stava esercitando un inEussoassai crescente nell"ambiente del monac#esimo d"?gitto e di Palestina. 3l monac#esimoinfatti avvertiva ora una esigenza non solo di ascesi ma anc#e di riEessione sull"ascesi,cercando una dottrina spirituale c#e li potesse indirizzare meglio all"unione con &io.Non una guida !ualun!ue ma un sapiente. 0 !uel tempo l"unico autore cristiano c#e

    potesse venire incontro alle loro esigenze era rigene, la cui mistica di tipo platonico,impostata sul distacco dell"anima dai beni e dagli a/etti terreni si incontrava conl"istanza fondamentale di ogni ideale monastico. @u cos= c#e rigene divenne l"autoredi !uesti monaci.ontribu= ad accrescere la fortuna di rigene in ambito monastico ?vagrio Pontico, unallievo dei appdoci trapiantato nel monac#esimo in ?gitto c#e scrisse il PraMtiMs,c#e lo destin a diventare l"autore preferito del monac#esimo orientale. ?vagrio fu unorigeniano convinto e in alcuni suoi scritti, come i Problemi Gnostici, sembra, ma non dimostrato, c#e professi l"annullamento dell"individualit dell"anima umana nel Logoscome risultato della dei1cazione dell"uomo.

    L'esegesi di Giovanni "risostomoG33SST2. Giovanni il risultato di due esperienze molto diverse4l"esperienza monastica durata !ualc#e anno nella solitudine del deserto di Siria el"educazione classica di primissimo ordine c#e aveva ricevuto in giovent%. @u poic#iamato all"impegno pastorale, come presbitero ad 0ntioc#ia, e come vescovo aostantinopoli in1ne.:uesto sovrapporsi di esperienze cos= diverse produsse in Giovanni un singolareimpasto nel senso c#e seppure in lui il ri1uto della 1loso1a greca totale, considerataaddirittura morta e sepolta, egli fa comun!ue utilizzo larg#issimo della tradizioneclassica nel senso della forma espressiva, assumendo tutta !uella strumentazioneretorica c#e pure tante volte era stata in passato deplorata come incompatibile con la

    semplicit del messaggio cristiano.L"impegno di Giovanni in e/etti si tradusse in una intensissima attivit omiletica, inmassima parte di argomento esegetico. La sua esegesi di tipo antioc#eno marispetto a &iodoro e Teodoro #a maggiore attenzione per la tematica cristologica5antioc#ena pure la sua impostazione dottrinale ma in entrambi i casi Giovanni evitadi proposito le prese di posizione polemic#e a bene1cio dei dati pi% tradizionali euniversalmente accettati. Perc#7 Perc# in Giovanni l"esigenza preponderante !uella pastorale. Nella sua pastoralit il risostomo, fedele al suo appellativo, sfoggiauna elo!uenza asiana di grande e/etto c#e si accompagna all"istintiva capacit diaderire appieno alle attese e alle ric#ieste dell"uditorio, con una e;cacia ecezionalenella mozione degli e/etti, mirando non tanto ad impressionare !uanto a commuovere

    i fedeli, spingendoli ad una maggiore severit nell"impegno alla vita cristiana.Le tensioni dottrinali dell"epoca misero Giovanni in condizione di fare sfoggio di tutta lasua bravura ma la sua intransigenza e la sua scarsa tolleranza per i potenti, 1nironopurtroppo per condannarlo alla morte e all"esilio, lasciandoci comun!ue il signi1cato diuna esperiena singolare di oratoria destinata ad apparire da subito esemplare.

    L'attivit! letteraria in #ccidenteTra la met del 333 secolo e la met del 3

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    Per incontrarne un altro dobbiamo aspettare la 1ne del 3< secolo col cosiddetto0mbrosiaster. L"unico letterato cristiano attivo nella prima met del 3< secolo @irmico2aterno ma signi1cativamente non si occuper di temi apologetici.

    3n 0frica sono terminati i temi di ipriano e Tertulliano e nella seconda met del 333secolo sembra gi ristagnare. 0ll"inizio del 3< secolo la regione fu scossa dallo scismadonatista ma si determin un clima di conEittualit di basso livello culturale c#e nonriusc= a dare vita ad un apprezzabile produzione letteraria, nonostante le eccezioni dittato per i cattolici e Parmeniano e Ticonio per i donatisti.

    Nascono solo alcune opere attribuite falsamente a ipriano c#e nella loro incapacit diesprimersi secondo le norme corrette della latinit dimostrano come la ra;natezzaformale di poc#e eccezioni non deve essere presa come metro culturale di unambiente letterario tutto sommato mediocre.@u la controversia ariana a mettere 1ne a !uesto stato di letargo. 0 partire dal 3L02. Sofronio ?usebio Girolamo 'Stridone &almazia (*+ $etlemme *9B)Girolamo vive con molta so/erenza il contrasto tra le lettere classic#e, da lui molto

    amate, e l"impegno cristiano integrale c#e lo porter poi ad abbracciare la vitamonastica. Sar per lui un dissidio lacerante c#e, culminato nella celebre visione deldeserto di alcide, non salder mai del tutto e c#e trover parziale risarcimento solonello studio, sempre pi% totalizzante, della Scrittura.La sua fragilit psic#ica trovava sfogo da una parte nella ricerca ascetica e nellacoscienza granitica della sua superiorit intellettuale, dall"altra nella ricerca di !uestaa/ermazione nel contatto con ambienti ristretti di uomini e donne tra i !uali il suodesiderio di primeggiare trovava soddisfazione.3l suo battesimo di fuoco con le lettere cristiane fu nel segno di rigene ed ?usebio mai suoi commentarii a Paolo e all"?cclesiaste, frutto di un frettoloso approccio, nonprodussero molto di pi% di una parafrasi delle corrispondenti pagine origeniane. 2a

    poco a poco egli trov un nuovo modo di valorizzare !uelle lettere, in maniera pi%1lologica. Ne deriv il suo progetto di tradurre direttamente dall"ebraico l"0T edall"altra la messa a punto di un tipo di commentario esegetico pi% consono, diverso,sia dal modello alessandrino sia dal modello antioc#eno.3n risposta al latino approssimativo del < secolo di cui si parlava a proposito di0mbrogio, papa &amasio incaric Girolamo di rivedere e migliorare la traduzione latinadei vangeli sulla base dell"originale greco. @u !uesta revisione c#e gli fece capirel"importanza della necessit di risalire al testo originale della Scrittura, !uindiall"ebraico nel caso dell"0T.

    Girolamo pubblicizz in svariati modi la sua conoscenza dell"ebraico ma molti oggi

    sostengono c#e egli ne avesse una mediocre conoscenza e c#e buona parte del suolavoro derivava dalle traduzioni di 0!uila e Simmaco, pi% letterali di !uelle deiSettanta. 2a anc#e cos= ridimensionata !uell"iniziativa si presentava eccezionale in unmondo come !uello latino c#e allora dimostrava scarsi interessi 1lologici. Per !uantoapprossimativa e imperfetta possa apparire allo studioso moderno, la tradizione diGirolamo va apprezzata proprio per il suo sforzo 1lologico di andare alla fonte primariasaltando il 1ltro del greco.Girolamo sosteneva c#e i diritti dell"interpretazione letterale dovessero essererispettati pi% di !uanto usualmente si avvertiva nelle pagine di rigene e &idimo. 3ne/etti i lavori di Girolamo tradiscono pi% c#e altro un tentativo dicontemperare esigenze letterali e allegoric#e,omogeneizzandole in un

    complesso ben bilanciato.La vita scetica e monastica di Girolamo

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    2a lo studio della Scrittura non fu l"unico impegno di Girolamo nel campo delle lettere.3 suoi ideali di vita ascetica e monastica gli imponevano svariati impegni di carattereletterario, sia per dirigere e confortare c#i si rivolgeva a lui come guida spirituale, siaper controbattere agli attacc#i c#e prendevano di mira !uesto ideale. ?ra pursprovvisto di apprezzabili capacit speculative ma aveva una fortissima verve

    polemica c#e rivers in scritti svariatissimi.3ndimenticabile la sua rottura con rigene. 3l problema venne sollevato prima da?pifanio di Salamina, c#e inizi a predicare l"antiorigenismo a Gerusalemme,scontrandosi violentemente col vescovo Giovanni, origenista convinto. 3n Palestina siscontreranno gli amicissimi Girolamo e >u1no. Girolamo, c#e era stato a lungoammiratore e traduttore di rigene, alla venuta di 0tarbio, con una virata ancora oggiinspiegabile, forse motivabile con la sua paura di non apparire pi% il solido difensoredell"ortodossia, Girolamo si sc#iera con la fazione antiorigenista. Dna sua improvvidatraduzione in latino di una lettera di ?pifanio di Salamina, nella !uale si attaccavanoGiovanni e >u1no, c#e egli non pens potesse giungere nelle mani dei due, sanc= larottura de1nitiva con l"amico e con il vescovo di Gerusalemme. &opo i viaggi a >oma

    di >u1no e uno scambio pesante di trattati e lettere, comprese le versioni Girolamianee >u1ne del Trattato sui princ=pi, la contesa dilag. 3l nuovo papa 0nastasio '(66 *B9)spos le tesi origeniste e >u1no invi una breve 0pologia ad 0nastasium dovegiusti1cava le sue traduzioni di rigene e confermava la sua ortodossia, e poi una0pologia contra JeronJmum, dove rispondeve alle accuse di Girolamo e ne criticavail voltafaccia, ricordando !uanto fosse stato Girolamo un ammiratore di rigene.Girolamo replica nel *BC con una 0pologia contra >u1num c#e la pi% violenta degliscritti di Girolamo. Giusti1ca il suo origenismo e rovescia le accuse di >u1no contecnic#e di indubbia abilit. Porter avanti la sua polemica anc#e !uando >u1nodimostrer di voler lasciar perdere e non lo risparmier di insulti anc#e dopo la morte.

    La forma epistolare sicuramente !uella dove Girolamo d il meglio di s e il suoepistolario !uanto di pi% bello ci abbia lasciato l"antic#it cristiana, dove c" tuttoGirolamo, dal polemista al consolatore, dall"asceta all"esegeta, in uno stile colorato ebrillante indimenticabile e modellizzante.

    >icordiamo in1ne i suoi interessi storici con il &e viris illustribus c#e pur nella suascarsit di dati testimonia nelle sue biogra1e degli antic#i l"interesse ancora vivo peruno scambio pro1cuo tra antic#it classica e cristianesimo.

    L'oriente cristiano dopo TeodosioDN SGD0>& &"3NS3?2?. 0lla morte di Teodosio, l"riente cristiano si avvier ad unastoria religiosa sempre pi% complessa, di aspri scontri ecclesiastici e politici, di

    divisioni e di lacerazioni. i saranno due importanti concili 'a ?feso nel *(C e aalcedonia nel *8C) c#e getteranno le fondamenta della nuova mappa confessionale,e separazioni tra c#iese copte e siriac#e contro la c#iesa grecofona e calcedoniana diostantinopoli. Le c#iese maggiori sono 0lessandria, ostantinopoli e 0ntioc#ia. Tra0lessandria e 0ntioc#ia si aprir una feroce ostilit a causa del nestorianesimo,destinata a proseguire senza soluzione di continuit in !uella mono1sita. 0d0lessandria il declino della scuola sancisce il crollo culturale della citt e la di/usionedei contrasti dottrinali trovano larga espressione nella produzione letteraria in linguacopta come ria/ermazione della propria identit. 0d 0ntioc#ia la situazione letterariaera pi% Eorida ma la crisi nestoriana e mono1sita ebbe ripercussioni ancora pi%dannose e dovette subire la concorrenze della lingua siriaca.

    3inesio vescovo di "irene, 4.

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    S3N?S3. Nel *CB la comunit cristiana di irene elesse vescovo !uesto ricco e stimatolaico c#e si era fatto notare per alcuni provvedimenti a favore della cittadinanzatartassata dalle tasse e dai predoni del deserto. Non era una novit c#e si eleggesseun laico ai pi% alti vertici del clero saltando tutta la gerarc#ia ma in !uesto casol"anomalia era particolare perc# Sinesio non era manco cristiano, bens= pagano.

    Sinesio si mostr molto disponibile e solerte nel venire incontro alle esigenze deicittadini ma non era disposto a convertirsi.Nel contesto di una produzione letteraria non di secondo piano, tra cui epistolari escritti di vari argomenti 1loso1ci, spiccano alcuni inni di argomento speci1camentecristiano accanto ad altri di contenuto platonico, scritti secondo i canoni della metricaclassica e nello stilizzato dialetto dorico letterario4 vi troviamo l"esaltazione del @igliodella 3LL. Successore dello zio Teo1lo come vescovo di 0lessandria e protagonista dellalotta nestoriana. Nestorio era un monaco di Siria legato dottrinalmente alla scuola di0ntioc#ia, discepolo di Teodoro di 2opsuestia e in potenziale disaccordo con la scuolateologica di 0lessandria. La sua polemica nasce sul termine t#eotMos ossia madre di

    &io, attribuito alla

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    l"esempio dell"esegeta c#e fa coesistere pragmatismo e tradizione senza troppapreoccupazione per i princ=pi teorici di fronte alle esigenze primarie della prassi, manon al punto da non salvare un residuo di coerenza.

    N?ST>3 ? T?&>?T. &i Nestorio si gi parlato prima. Teodoreto di irro fugrande nemico politico di irillo ma rappresenta il suo alter ego. 0ntioc#eno, comeirillo aveva temperato il suo alessandrinismo con l"antioc#enismo, cos= far alcontrario Teodoretto, specie nella sua esegesi sul antico dei antici, smentendo il suoconterraneo Teodoro c#e vi vedeva solo una collana di canti d"amore profano.

    La diusione del canto liturgico in am(iente monastico&ato c#e nella #iesa 0ntica il compito principale dell"attivit letteraria era !uellodidascalico e pratico, nonostante la decadenza degli importantissimi centri di0lessandria e 0ntioc#ia, l"attivit letteraria non si estinse.

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    conoscere nei dettagli la controversia origeniana c#e scoppi nei monasteri del

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    Sostenne vivacemente la sua tesu anc#e in un dibattito del A*8 a artagine e per!uesto fu condannato e punito.:uesta a/ermazione dell"integrit dell"umanit di risto non solo l"argomentoprincipale della posizione da lui difesa ma si inserisce organicamente in unaconcezione globale del mondo e dell"uomo considerati nel rapporto con &io. 0

    di/erenza di &ionigi, dove risto incarnato non #a un ruolo centrale, !ui il centro delmondo e della storia perc# nella sua incarnazione si attuata la sintesi suprema tra&io e la realt 1nita5 in lui si sono risolte le divisioni nate dalla corruzione e dal peccatoc#e avevano allontanato il creato da &io.2assimo #a sentito molto l"inEuenza di rigene ma in maniera dialettica. Non #aaccettato l"ipotesi origeniana di un peccato iniziale c#e avrebbe allontanato dal riposoin &io le creature razionali e di conseguenza dato inizio al ciclo delle generazioni al1ne del loro graduale recupero. 0lla formula origeniana stasis Minesis genesis,sostituisce !uella genesis Minesis stasis, sottolineando nel movimento il necessariotramite per cui il creato raggiunge la !uiete in &io tramite risto. 2assimo l"ultimorappresentante della letteratura patristica orientale dotato di autentica originalit.

    L'originalit! di Agostino0gostino nasce a Tagaste, attuale 0lgeria, nel (8*. 2uore a 3ppona, 0lgeria, nel *(B.>ispetto all"irruento Girolamo, 0gostino scarseggiava di sensibilit 1lologica masovrastava Girolamo per capacit speculativa. La sua straripante originalit costitu= ununicum nell"intero arco della letteratura latina. 0veva un carattere esuberante edubbioso circa la via da scegliere, insoddisftto sia della super1ciale institutio cristianaricevuta in 0frica sia delle velleit intellettuali sia del manic#eismo accademico. &alcontatto col platonismo e 0mbrogio divenne un fervente campione dell"ortodossiacattolica. 3l suo diretto contatto con la vita ecclesiale africana lo metteva a contattocon una attivit religiosa di routine, divisa tra la cura esasperante di fedeli di

    modestissimo livello morale e la polemica con i donatisti, incapaci di comprendere laprofondit delle obiezioni agostiniane. Proprio !uesta sua inarrivabilit di pensiero dauna parte lo costrinsero ad un isolamento intellettuale esposto alla tentazionedell"autocompiacimento, dall"altra gli assicur per tempo una autorit c#e in 0frica eraillimitata, e c#e coniugandosi con una attivit pastorale pressoc# senza interruzioni,lo consegn ai posteri come la principale fonte di luce dottrinale. 3n 0frica promosseun"azione di risveglio pastorale e culturale i cui frutti di l= a poco si sarebbero vistidurante l"invasione vandala.Parliamo ora dell"opera agostiniana. 0l centro del lavoro agostiniano c"era lapredicazione accentrata soprattutto nella spiegazione della Sacra Scrittura, sia con1nalit esegetica sia con 1nalit parenetica. La sua attivit predicativa fu subito

    apprezzata anc#e al di l dei con1ni africani. Parlare in pubblico si addiceva molto alsuo carattere esuberante e la sua abilit dialettica, se da una parte gli era molto utile,dall"altra spesso lo ostacolava, costringendosi a moderare le sue evoluzioni oratorieper un pubblico spesso di scarso livello intellettuale, rammaricandosi segretamentedella sua impossibilit di recarsi presso uditori pi% elevati come !uelli romani eravennati.

    0gostino propose una catec#esi di/erenziata a seconda del pubblico nel suo decatec#izandibus rudibus, ma nella prassi abituale comun!ue arriv ad un tipo discrittura c#e bilanciava il linguaggio tra impreziosimenti non eccessivi e c#iarezzadottrinale. :uanto alla ratio esegetica, 0gostino all"inizio fu un fervente origenista e

    sulla traccia di 0mbrogio analizz l"0T in c#iave allegorica, anc#e se poi nel de Genesiad litteram moder un po" l"allegorismo a favore della letteralit. Pur rimanendosempre un esegeta legato all"origenismo, fu il primo a c#iedersi intelligentemente

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    !uando fosse necessario adottare una ipotesi allegoristica e !uando una letterale,mettendo per iscritto le sue riEessioni in !uello c#e poi diventer il &e &octrina#ristiana. La sua sicuramente la dis!uizione semiotica pi% importante e completadell"antic#it e diventer lo strumento di base per l"apprendimento scolastico dellenorme di retorica.

    La posizione di Agostino sulla polemica contro le eresieome si comport 0gostino in merito alla polemica contro le eresie vecc#ie e nuove7La riEessione agostiniana molto particolare. Sar sempre forte in lui l"idea di ununico &io, trinitariamente articolato, creatore reggitore e giudice del mondo edell"uomo, ma !uesta trinit non va cercata fuori ma dentro ognuno '&e trinitate, &emagistro). 2a proprio la coscienza di !uesta presenza interiore #a acuito in 0gostino ilsenso dell"indegnit dell"uomo, passando cos= da un giovanile entusiasmo positivoplatonizzante, rivendicativo del libero arbitrio e della sua capacit di farecoscientemente del bene, al pessimismo della maturit c#e vede l"uomo incapace difare del bene e salvabile solo per merito della grazia divina c#e cadr su poc#i eletti

    secondo i criteri imperscrutabili del giudizio di &io.Le sue opere pi% famose rimangono naturalmente le onfessiones e il &e ivitate &ei.Nelle onfessiones l"originalit agostiniana sta nell"avere sviluppato il sensodell"interiorit del rapporto dell"uomo con &io 1no a proporre un dialogo tra s e &ioc#e tutto svolto in c#iave di risonanza interiore della presenza di &io dentro di s,avvertito come referente sempre presente, anc#e se in diverso modo, sia nellameditazione 1loso1ca, sia nella riEessione esegeticam sia nella confessione dellapropria vita passata.L"introspezione spesso raggiunge volte di virtuosismo assoluto l dove presenta statid"animo liminali, in bilico tra sensazioni diverse, ad esempio !uando descrive ilconEitto della coscienza co contesa tra la facile adesione agli istinti animali dell"uomointruppato nella massa e la percezione c#e l"io individuale #a del male c#e compie.3l &e ivitate &ei una lunga riEessione sulla #iesa, pura e impura, imposta dalloscontro con i donatisti alla luce della tragica risonanza del sacco di >oma del *CB. 3n0gostino matura una concezione del rapporto sacro profano, c#iesa mondo 'vale adire impero) c#e lo distacca del tutto dall"ottimistica convinzione c#e c#iesa e stato sicompenetrino realizzando il disegno provvidenziale di &io in ordine al destino delmondo. 0gostino invece convinto c#e tra le due citt non ci possa essere contattoperc# nulla #anno in comune n per 1nalit n per origine, dun!ue nemmeno perdestino. 0pplicando lo sc#ema platonico della mutabilit 'temporale) e dellaimmutabilit 'eterna) 0gostino sostiene c#e la citt terrena tutta immersa nella

    mutabilit mentre la c#iesa, pur inserita nella mutabilit, destinata all"eternit.Possono esserci momenti di contatto ma non mutano le cose.

    La teologia AricanaLo scontro tra i

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    c#e con l"e;cacia di uno stile di tempra e inEusso tipicamente agostiniani diedecorposa espressione al senso di angustia di !uel periodo.

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    F Papa Gregorio 2agno. @u vescovo di >oma dal 86B al AB* !uando l"imminenteinvasione longobarda aveva contribuito a peggiorare la situazione politica in 3talia. @uun grande esegeta allegorista ma non legato alla tradizione precedente. Si batt perrieducare l"3talia in crisi.

    La foritura letteraria dela Gallia $Vsec* $

    Nei primi decenni del < secolo la Gallia gode di una grande 1oritura letteraria,espressione di una aristocrazia molto forte di proprietari terrieri le cui ambizioniculturali trovano riscontro e fondamento in una organizzazione scolastica ottimale. Laclasse dirigente ormai completamente con!uistata alla c#iesa cattolica e trova uneccellente propagandista in 2artino di Tours e nei monasteri di 2arsiglia e Lerino.

    Tra la 1ne del < secolo e l"inizio del

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    cominciano ad essere attive alcune scuole episcopali e monastic#e, si bene1ciadell"inEusso della acculturata 0frica agostiniana, i visigoti si romanizzano rapidamentee il consolidarsi del loro dominio d stabilit al paese. 3 visigoti erano ariani ma cuil"opposizione non si tradusse in maniera violenta come fu in 0frica tranne sottoLeovigildo, ma per motivi pi% politici c#e sc#iettamente religiosi. os= la c#iesa pot

    lavorare senza di;colt anc#e in campo letterario e la separazione dal potere politicola rendeva immune alle gravi ingerenze c#e si erano manifestate in Gallia.

    Dn segno dell"incipiente rinascita delle lettere nella Spagna del