lettera INFORMATIVA 11 LA VOCE · Svegliatevi dal sonno stanco della vostra anima e dite "sì" a...

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1 Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen. UN PROGETTO DIVINO DI SALVEZZA CHE ATTRAVERSA I SECOLI: GERUSALEMME - ROMA - NAZARETH -Tersatto- LORETO -Lourdes-Fatima- ANCONA - MEDIUGORIE NELLA PROSPETTIVA DEL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA “La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana” (Paolo VI, 25 dicembre 1975) MARIA E LA SANTA CASA www.lavocecattolica.it/santacasa.htm L’ARCA DELLA NUOVA ALLEANZA lettera INFORMATIVA 11/2012 www.lavoce.an.it LA VOCE In Internet: www.lavocecattolica.it/lettera11marzo2012.htm Per prelevare il testo direttamente in formato PDF clicca sull’indirizzo Internet : www.lavocecattolica.it/lettera11marzo2012.pdf Per prelevare il testo direttamente in formato Word clicca sull’indirizzo Internet : www.lavocecattolica.it/lettera11marzo2012.doc Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito Ancona, Domenica 11 Marzo 2012 III domenica di Quaresima Corrispondente al 11 Marzo 2018 dal Concepimento "reale" di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine Cfr. www.lavocecattolica.it/lettera4marzo2012.pdf ANKON DORICA CIVITAS FIDEI QUESTA LETTERA INFORMATIVA E’ POSTA SOTTO LA PROTEZIONE DI SAN GIUSEPPE, PATRONO DELLA CHIESA, di San CIRIACO e del Beato GABRIELE FERRETTI, Patroni di Ancona, e del grande Pontefice il Beato PIO IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti), discendente del Beato Gabriele Ferretti A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI Tel./Fax 071.83552 - Cell. 339.6424332 - Posta Elettronica: [email protected] Collegamento “Skype”: giorgio-nicolini - Facebook: www.facebook.com/giorgio.nicolini Sito Internet della Lista dei Contatti: www.lavoce.an.it Sito Internet: www.lavocecattolica.it - Sito della Vita: www.operadellavita.it - Sito Televisivo: www.telemaria.it Collegati ogni giorno a TELE MARIA Emittente Televisiva Cattolica in Internet www.telemaria.it ORA VISIBILE ANCHE NELLA TUA TELEVISIONE DI CASA TRASMISSIONI INTERNAZIONALI QUOTIDIANE MEDIANTE LA RETE INTERNET Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE” - www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm - è un umile mezzo di informazione - attraverso la Posta Elettronica - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15) e "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt.10,8). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. San Giuseppe Moscati scriveva: “Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio” [Biglietto scritto da San Giuseppe Moscati, il 17 ottobre 1922]. Poiché sta scritto nella Parola di Dio: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28). Così anche Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32). A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI - Direttore di TELE MARIA Sito Internet Televisivo: www.telemaria.it

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Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

UN PROGETTO DI V INO DI SAL VE Z Z A CHE ATTRA VERSA I SECOLI :

GERUSALEMME-ROMA -N A Z ARETH- Tersatto-LORETO-Lourdes-Fat ima-ANCONA -MEDIUGORIE NELLA PROSPETTIVA DEL TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

“La Civiltà dell'Amore prevarrà nell'affanno delle implacabili lotte sociali, e darà al mondo la sognata trasfigurazione dell'umanità finalmente cristiana”

(Paolo VI, 25 dicembre 1975)

MARIA E LA SANTA CASA www.lavocecattolica.it/santacasa.htm

L’ARCA DELLA NUOVA ALLEANZA

�lettera INFORMATIVA n°11/2012 www.lavoce.an.it

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Il vento soffia dove vuole e ne senti LA VOCE, ma non sai di dove viene e dove va:

così è di chiunque è nato dallo Spirito

Ancona, Domenica 11 Marzo 2012 III domenica di Quaresima

Corrispondente al 11 Marzo 2018 dal Concepimento "reale" di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine Cfr. www.lavocecattolica.it/lettera4marzo2012.pdf

ANKON DORICA CIVITAS FIDEI QUESTA LETTERA INFORMATIVA E’ POSTA SOTTO LA PROTEZIONE DI SAN GIUSEPPE, PATRONO DELLA CHIESA,

di San CIRIACO e del Beato GABRIELE FERRETTI, Patroni di Ancona, e del grande Pontefice il Beato PIO IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti), discendente del Beato Gabriele Ferretti

A cura del Prof. GIORGIO NICOLINI

Tel./Fax 071.83552 - Cell. 339.6424332 - Posta Elettronica: [email protected] Collegamento “Skype”: giorgio-nicolini - Facebook: www.facebook.com/giorgio.nicolini

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Carissimo amico e carissima amica, questa LETTERA INFORMATIVA denominata "LA VOCE” - www.lavocecattolica.it/giornale.informatico.htm - è un umile mezzo di informazione - attraverso la Posta Elettronica - pensato per illustrare tematiche religiose, spirituali e sociali, anche di quelle che talvolta si preferisce non divulgare o mettere a tacere. La diffusione di articoli o notizie è una scelta dettata dall'obbedienza alla Volontà di Gesù, il Figlio di Dio e Figlio di Maria, e Salvatore del Mondo. Gesù infatti disse: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" (Mc.16,15) e "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt.10,8). Questo modesto contributo sulla Rete Internet è animato perciò dalla convinzione che ognuno di noi ha il dovere di impegnarsi per far risplendere la Luce del Bene e della Verità in una società offuscata dalle tenebre del male. San Giuseppe Moscati scriveva: “Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio” [Biglietto scritto da San Giuseppe Moscati, il 17 ottobre 1922]. Poiché sta scritto nella Parola di Dio: “Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te” (Sir.4,28). Così anche Gesù insegnava: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8,31-32).

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UNA PROFEZIA DI PAOLO VI Esortiamo pure voi, figli carissimi, a cercare quei "segni dei tempi",

che sembrano precedere un nuovo Avvento di Cristo f ra noi. Maria, la portatrice di Cristo, ci può essere Maest ra, anzi Ella stessa l'atteso prodigio.

(Paolo VI, all'Angelus del 5 dicembre 1976)

IN HOC SIGNO VINCES

“Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano” (Prov.25,25)

Alla Santissima Vergine Maria, Madre di Dio: alla piena di grazia, alla benedetta fra tutti i figli di Adamo; alla colomba, alla tortorella, alla diletta di Dio; onore del genere umano, delizia della Santissima Trinità; casa d’amore, esempio di umiltà, specchio di tutte le virtù; madre del bell’amore, madre della santa speranza e madre di misericordia; avvocata dei miseri, difesa dei deboli, luce dei ciechi e medicina degli infermi; ancora di confidenza, città di rifugio, porta del Paradiso; arca di vita, iride di pace, porto di salvezza; stella del mare e mare di dolcezza; paciera dei peccatori, speranza dei disperati, aiuto degli abbandonati; consolatrice degli afflitti, conforto dei moribondi ed allegrezza del mondo” (Sant’Alfonso Maria de’ Liguori).

DALLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

ALLE APPARIZIONI DI MARIA A MEDJUGORJE UN PROGETTO DIVINO CHE ATTRAVERSA I SECOLI

GERUSALEMME-ROMA-NAZARETH-Tersatto-LORETO-Lourdes-Fatima-ANCONA-Medjugorje

Messaggio di Maria a Mirjana, del 2 marzo 2012 Cari figli, per mezzo dell’immenso amore di Dio io vengo tra voi e vi invito con perseveranza tra le braccia di mio Figlio. Vi prego con Cuore materno ma vi ammonisco anche, figli miei, affinché la sollecitudine per coloro che non hanno conosciuto mio Figlio sia per voi al primo posto. Non fate sì che essi, guardando voi e la vostra vita, non desiderino conoscerlo. Pregate lo Spirito Santo affinché mio Figlio sia impresso in voi. Pregate affinché possiate essere apostoli della luce di Dio in questo tempo di tenebra e di disperazione. Questo è il tempo della vostra messa alla prova. Col Rosario in mano e l’amore nel cuore venite con me. Io vi conduco alla Pasqua in mio Figlio. Pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, affinché possano sempre vivere secondo Lui ed in Lui. Vi ringrazio.

MESSAGGI DI MARIA DA MEDJUGORJE "Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta. In seguito non apparirò più sulla terra" (02.05.1982). "La pace del mondo è in crisi; diventate fratelli fra voi, aumentate la preghiera e il digiuno per essere salvati" (30.11.1983). "Affrettate la vostra conversione. Non aspettate il segno annunciato. Per i non credenti sarà troppo tardi per convertirsi" (...). "Il segno verrà, non dovete preoccuparvene... Pregherò mio Figlio di non punire il mondo ma, vi supplico, convertitevi! Non potete immaginare ciò che accadrà né ciò che il Padre eterno invierà sulla terra. Per questo convertitevi! Rinunciate a tutto, fate penitenza" (24.06.1983). "Desidero darvi dei messaggi come mai è avvenuto in nessun luogo nella storia dall'inizio del mondo..." (04.04.1985). "Oggi desidero aprire a voi il mio cuore materno e vi invito tutti a pregare per le mie intenzioni. Con voi desidero rinnovare la preghiera e invitarvi al digiuno che desidero offrire a mio Figlio Gesù per la venuta di un nuovo tempo, un tempo di primavera” (25.10.2000). "Figlioli, chi prega non ha paura del futuro e chi digiuna non ha paura del male..." (25.01.2001). “...vivete in un tempo nel quale Dio vi dona grandi grazie, ma voi non sapete utilizzarle. Vi preoccupate di tutto il resto, e dell'anima e della vita spirituale il minimo. Svegliatevi dal sonno stanco della vostra anima e dite "sì" a Dio con tutta la forza" (25.03.2001). "La preghiera opera miracoli. Quando siete stanchi e malati e non sapete il senso della vostra vita, prendete il rosario e pregate; pregate finché la preghiera diventi un'incontro gioioso con il vostro Salvatore" (25.04.2001). “Siate veri con voi stessi e non legatevi alle cose materiali ma a Dio e non dimenticate che la vostra vita è passeggera come un fiore” (25.8.01).

Se venisse un altro Giona, crederemmo? Le nostre città crederebbero? Oggi ancora, per le grandi città, per le Nìnive moderne, Dio cerca dei messaggeri della penitenza. Abbiamo il coraggio, la fede profonda, la credibilità necessarie per toccare i cuori e aprire le porte alla conversione? Card. Joseph Ratzinger

(Genesi 1,1 -2)

In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta

e le tenebre r icoprivano l'ab isso e lo spir ito di D io aleggiava sulle acque.

L’ETERNITA’ DI DIO UN GIORNO SENZA TEMPO- UN GIORNO PRIMA DEL TEMPO

Giovedì, 1° Marzo 2012 = Domenica, 1° marzo 2018 INIZIO ANNO 2018

dal “concepimento” di Gesù Cristo, Figlio di Dio, i n Maria Vergine, Madre di tutti i viventi Una proposta di un "Calendario Universale" a partire dall’anno “reale” del Concepimento di Gesù Cristo, Figlio di Dio, in Maria Vergine

25 MARZO 2011: 2018° ANNIVERSARIO DELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO GESU’ DI NAZARETH E’ DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO

Concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth intorno al 25 marzo dell'anno 748 di Roma (6 a.C) Nato ebreo a Betlemme, intorno al 25 dicembre dell’anno 748 di Roma (6 a.C.), al tempo del re Erode e dell’imperatore Cesare Augusto.

Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell’anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio. RISORTO GLORIOSO DAI MORTI IL 9 APRILE DELL’ANNO 30

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LE TAVOLE DELLA LEGGE E L’ARCA DELL’ALLEANZA

Dal Libro dell’Esodo (20, 1-3.7-8.12-17): In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricordati del giorno del sabato per santificarlo. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Le tavole della Legge, quelle dei Dieci Comandamenti, verso il 1250 a.C., Mosè le mise al sicuro dentro l'Arca dell'Alleanza, che era uno speciale contenitore fatto apposta per conservare il testo del patto fra Dio e il popolo ebreo. L’Arca dell’Alleanza a sua volta veniva custodita all’interno della Tenda del Convegno (cioè il luogo della riunione e dell’incontro con Dio). Davanti a questa Tenda gli Israeliti avevano pianto [cfr. Num.25,6], pregato, fatto sacrifici ed espiato i peccati [cfr. Lev.16,33]; era il luogo naturale in cui ricercare Dio [cfr. Es.33,7]; lì ci si riuniva in caso di emergenza; in essa officiava Aronne e Dio parlava a Mosè. Due secoli dopo, nel 1050 a.C. circa, gli Ebrei dovettero combattere contro i pericolosi vicini Filistei. Durante la battaglia di Afek si trovarono in tale difficoltà da prendere con sé l'Arca in battaglia, pensando che avrebbe certo impedito la disfatta. Ma non fu così: gli Israeliti furono sconfitti e l'Arca cadde in mano ai Filistei [cfr. 1ªSam.4,1-11]. Tuttavia ai vincitori non andò così bene: ovunque andasse, l'Arca creava gravi problemi. Così dalla città filistea di Asdod è ceduta a Gat, poi a Ekron [cfr. 1ªSam.5]; ma anche a Ekron l'arca seminò terrore e morte e i capi dei Filistei ordinarono: "Mandate via l'arca del Dio di Israele!" [1ªSam.5,11]. Così dopo sette mesi in terra filistea, l'arca fu posta su un carro trainato da due vacche allattanti mai aggiogate. Con due simili animali, il carro non si sarebbe dovuto neppure muovere, o al massimo avrebbe girato confusamente mentre le vacche cercavano i loro vitelli. Era l'ultima prova voluta dai sacerdoti e indovini filistei. Sorprendentemente, le vacche si avviarono sicure verso Bet-Semes, la più vicina città israelita [cfr. 1ªSam.6,1-12]: “Gli abitanti di Bet-Semes stavano facendo la mietitura del grano nella pianura. Alzando gli occhi, scorsero l'arca ed esultarono a quella vista” [1ª Sam.6,13].

MARIA E LA SUA CASA NAZARETANA, ARCA DELLA NUOVA ALLEANZA Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua potenza.

I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, i tuoi fedeli cantino di gioia. (Sal.132,8-9)

DALLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI PER LA SANTA CASA DI LORETO

SSaannttaa MMaarriiaa,, MMaaddrree ddii DDiioo,, ttii ssaalluuttiiaammoo nella tua casa..

Qui ll’’aarrccaannggeelloo GGaabbrriieellee ttii hhaa aannnnuunncciiaattoo cchhee ddoovveevvii ddiivveennttaarree llaa MMaaddrree ddeell

RReeddeennttoorree;; cchhee iinn ttee iill FFiigglliioo eetteerrnnoo ddeell PPaaddrree,, ppeerr llaa ppootteennzzaa ddeelllloo SSppiirriittoo SSaannttoo,, vvoolleevvaa

ffaarrssii uuoommoo.. Qui ddaall pprrooffoonnddoo ddeell ttuuoo ccuuoorree hhaaii ddeettttoo:: ““EEccccoommii,, ssoonnoo llaa sseerrvvaa ddeell

SSiiggnnoorree,, aavvvveennggaa ddii mmee qquueelllloo cchhee hhaaii ddeettttoo”” ((LLcc..11,,3388)).. CCoossìì iinn ttee iill VVeerrbboo ssii èè ffaattttoo

ccaarrnnee ((GGvv..11,,1144)).. CCoossìì ttuu sseeii ddiivveennttaattaa tteemmppiioo vviivveennttee,, iinn ccuuii ll’’AAllttiissssiimmoo hhaa pprreessoo ddiimmoorraa

ccoorrppoorraallmmeennttee;; sei diventata porta ppeerr llaa qquuaallee EEggllii èè eennttrraattoo nneell mmoonnddoo.. Dopo il ritorno

dall’Egitto qui, sotto la fedele protezione di san Giuseppe, hai vissuto insieme con Gesù

fino all’ora del Suo battesimo nel Giordano.

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EE IILL VVEERRBBOO SSII FFEECCEE CCAARRNNEE NNEELL GGRREEMMBBOO DDII MMAARRIIAA

NNEELLLLAA SSAANNTTAA CCAASSAA DDII NNAAZZAARREETTHH AA LLOORREETTOO

PPiioo XXII II

((CCoosstt .. AAppoosstt .. ““ MM uunnii ff iicceenntt iissssiimmuuss DDeeuuss”” ,, 11°° nnoovveemmbbrr ee 11995500)) “Per citare soltanto alcuni testi fra i più usati, vi sono di quelli (teologi e sacri oratori) che riportano le parole del Salmista: «Vieni o Signore, nel tuo riposo; tu e l'Arca della tua santificazione» (Sal.132,8), e vedono nell'Arca dell'Alleanza fatta di legno incorruttibile e posta nel tempio del Signore, quasi una immagine del corpo purissimo di Maria vergine, preservato da ogni corruzione del sepolcro ed elevato a tanta gloria nel cielo.

L'Arca dell'Alleanza è perciò figura dell’Immacolata: Maria è la nuova arca nel cui grembo fu custodito il segno vivo e tangibile della nuova alleanza stipulata nella carne, Gesù, come l’arca di legno conservava le tavole di pietra con il Decalogo del Sinai [cfr. Ger.31,31-34]. Così pure la Santa Casa di Nazareth, miracolosamente trasportata da Dio a Loreto, si potrebbe dire che è l’Arca o il Tempio di pietra che custodiva l’Arca o il Tempio di Carne di Maria.

(Leone XIII, 23 gennaio 1894, Lettera “Felix Lauretana Cives”)

CCoommpprr eennddaannoo ttuutt tt ii ,, ee iinn pprr iimmoo lluuooggoo ggll ii II ttaall iiaannii ,, qquuaallee ppaarr tt iiccoollaarr ee ddoonnoo ssiiaa qquueell lloo ccoonncceessssoo ddaa DDiioo cchhee,, ccoonn ttaannttaa pprr oovvvviiddeennzzaa,, hhaa ssoottttrr aatt ttoo llaa CCaassaa (miracolosamente) aadd uunn iinnddeeggnnoo ppootteerr ee ee ccoonn ssiiggnnii ff iiccaatt iivvoo aatt ttoo dd’’ aammoorr ee ll ’’ hhaa ooff ffeerr ttaa aadd eessssii. Infatti in quella beatissima dimora venne sancito l’inizio della salvezza umana, con il grande e prodigioso mistero di Dio fatto uomo, che riconcilia l’umanità perduta con il Padre e rinnova tutte le cose. E la materna sollecitudine della Chiesa ci invita a venerare tre volte al giorno questo mistero di infinita bontà e di gioia.

ECCO L’ARCA DELLA NUOVA ALLEANZA

ECCO LA PORTA DI CRISTO VERSO L’UMANITA’

ECCO L’ALTARE DEL CONCEPIMENTO DI CRISTO

ECCO IL PRIMO TEMPIO DI DIO SULLA TERRA

ECCO IL TABERNACOLO DEI TABERNACOLI

ECCO UN SANTUARIO VIVO

L’INSEGNAMENTO DI GIOVANNI PAOLO II

nell'omelia pronunciata a Loreto il 10 dicembre 1994 nella circostanza del VII Centenario della Miracolosa Traslazione della Santa Casa di Nazareth

Le pareti della sua Casa [di Maria] udirono le parole dell'angelico saluto ed il successivo annuncio del progetto divino. Le pareti naturalmente non odono, perché non hanno vita, nondimeno sono testimoni di ciò che viene detto, testimoni di ciò che avviene al loro interno. Dunque, furono testimoni… [...]. Udirono che l'Angelo, rassicurando la Vergine di Nazareth, disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato figlio dell'Altissimo” (Lc.1,30-32). E quando Maria domandò: “Come è possibile? Non conosco uomo” (Lc.1,34), il messaggero celeste spiegò: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio” (Lc.1,35). (…) Il Figlio di Dio fu concepito nel seno della Vergine per opera dello Spirito Santo e nacque nella notte di Betlemme. La casa di Nazareth fu testimone di questo mistero, il più grande mistero nella storia, che troverà il suo compimento negli eventi pasquali. (…).

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LA SANTA CASA DI NAZARETH A LORETO

BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA

NEL TEMPO DELL’APOSTASIA

«Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo» (Gen.28,17)

HO FISSATO UN LIMITE… FIN QUI GIUNGERAI E NON OLTRE E QUI S’INFRANGERA’ L’ORGOGLIO DELLE TUE ONDE

(Gb.38,10) La Chiesa si ridurrà di dimensioni, bisognerà ricominciare da capo. Ma da questa prova uscirà una Chiesa che avrà tratto una grande forza dal processo di semplificazione che avrà attraversato, dalla rinnovata capacità di guardare dentro di sé. Perché gli abitanti di un mondo rigorosamente pianificato si sentiranno indicibilmente soli... E riscopriranno la piccola comunità dei credenti come qualcosa di completamente nuovo. Come una speranza che li riguarda, come una risposta che hanno sempre segretamente cercato.

(Card. Ratzinger ora Benedetto XVI).

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

CUSTODE DI MARIA, DI GESU’ E DELLA SANTA CASA DI NAZARETH A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa. Deh! Per quel sacro vincolo di carità che ti strin se all'Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, rig uarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò con il suo Sangue e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido Custode della divina famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amatissimo, la peste di errori e di vi zi che ammorba il mondo; ci assisti propizio dal cielo in questa lotta con il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargole tto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen.

L’IMMACOLATA E LA SPOSA DELLO SPIRITO SANTO

NELL’INSEGNAMENTO DI SAN MASSIMILIANO KOLBE L'Immacolata proviene dal Padre attraverso il Figlio e lo Spirito, poiché è il Creatore che dal nulla chiama gli esseri finiti all'esistenza, ad immagine di se stesso. Lo Spirito Santo è nell'Immacolata come la seconda Persona della SS.ma Trinità, il Figlio di Dio, è in Gesù. Ma con questa differenza, che in Gesù vi sono due nature, la natura divina e la natura umana e un’unica persona, quella divina. La natura e la persona dell'Immacolata, invece, sono distinte, naturalmente, dalla natura e dalla Persona dello Spirito Santo, ma questa unione tra loro, tuttavia, è così inesprimibile e perfetta, che lo Spirito Santo agisce unicamente attraverso l'Immacolata, sua Sposa: Maria dunque è una creatura, ma ha un posto speciale nella creazione ed è intimamente unita allo Spirito Santo che l'ha fatta interamente sua fin dal suo concepimento, perché divenisse la Madre di Gesù. La sua vita allora è tutta vissuta nello Spirito, ne è completamente ricolmata di luce e di bellezza, tanto che la mente umana non riesce a comprendere l'ampiezza e la profondità di questo mistero. “La Madre di Dio è la più perfetta tra tutte le creature: è l'Immacolata, la tutta Bella, e in lei Dio riceve la gloria più grande della creazione. In questa unione fra Maria e lo Spirito Santo, il Cielo si congiunge alla terra, tutto il Cielo con tutta la terra, tutto l’amore eterno con tutto l’amore creato: è il vertice dell’amore!”.

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IO PORRO’ INIMICIZIA TRA TE E LA DONNA, TRA LA TUA STIRPE E LA SUA STIRPE;

QUESTA TI SCHIACCERA’ LA TESTA E TU LE INSIDIERAI I L CALCAGNO (Gen.3,15)

Il Verbo arrivò ad incarnarsi in un grembo (nel grembo di Maria). Il grembo di

Maria è la porta attraverso la quale Cristo entrò nel mondo. “Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio” (Lc.1,34-35). Quando nostro Signore entrò nel mondo, lo fece nella maniera più umile. Giunse ad essere un piccolo essere non ancora nato, il piccolo Gesù non ancora nato, nuotando mentre si succhiava il pollice nel grembo di una Donna. Il Demonio tramò contro la sua vita, ma fallì. Il grembo di Maria, protesse il corpo ed il sangue di Gesù dagli elementi esterni. Il potente Dio, che aveva dato a Maria la sua vita, dipendeva adesso dal suo grembo per sopravvivere! Ella non si sentiva superiore a Dio per questo motivo, poiché era la sua serva, “sono la serva del Signore” - disse Maria – “avvenga di me quello che hai detto”. E l'angelo partì da lei (Lc.1,38). L'Apocalisse, al capitolo 12, ci dice che quando la Incarnazione di nostro Signore fu rivelata a Satana, egli respinse l'idea dell'Incarnazione del Verbo. Satana ne fu disorientato!... Come, in tutto il creato, l'onnipotente Dio ha potuto umiliarsi fino a diventare un essere umano, la casta più bassa degli esseri spirituali, i cui corpi sono inferiori agli angeli, che sono puro spirito? Come, in tutto il creato, Egli ha deciso di entrare in un corpo di carne ed ossa, per servire invece di governare? Come, in tutto il creato, l'Onnipotente ha potuto permettere a se stesso di rimanere limitato in un bozzolo, nel grembo di carne di una creatura inferiore? Come può Dio, stando al di sopra della donna, mettersi al servizio della donna, nel momento in cui Gesù, figlio di Maria, la onora come Madre? “Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora»” (Gv.2,3). Sì, Maria: il Potente Re ha parlato. Tuttavia, Maria ignora le Sue parole: “La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà»” (Gv.2,5). E Gesù fa il miracolo. Egli obbedì a Sua Madre, da buon figlio quale era. Non era la Sua ora, ma Maria intercede per la coppia e Dio cambia la maniera di realizzare il Suo piano. Sì, Signore Gesù, Tua Madre ha parlato: “Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini” (Lc.2,51-52). Quando Maria intercede per qualcuno, Gesù ascolta Sua Madre.... e lo considera, anche se il favore che Maria chiede non è nei Suoi piani... Egli lo considera, a causa dell'alto rispetto che ha verso Sua Madre. Quando lo Spirito Santo ricoprì Maria con la Sua ombra, Ella divenne Sua sposa, ed il Suo grembo diventò un tabernacolo, il tabernacolo dei tabernacoli perché ospitò Dio nella Sua divinità, anima, carne ed ossa. Il Suo grembo divenne la suprema arca dell'alleanza, perché contenne la carne di Cristo, il vero Pane del Cielo. “Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo»” (Mc.14,22). Il Suo grembo divenne il Calice dei Calici, che contenne il sangue di Cristo: “Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio»” (Mc.14,23-24). Gesù non ancora nato è il Re dei Re e Maria è la Madre Regina delle madri regine: “Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto” (Ap.12,1-2). Tuttavia, il ruolo di questa Madre Regina non è di governare al di sopra di Gesù, ma di servirLo. C'è una triplice relazione fra Maria e Dio. Ella è la figlia perfetta obbediente al Padre. Ella è la sposa perfetta obbediente allo Spirito Santo. Ella è la madre perfetta del Figlio. Con Gesù, ella ebbe autorità solo quando ricopriva il ruolo di madre. Maria era inferiore a Gesù nelle questioni religiose, però rimaneva al di sopra di Lui nelle questioni familiari. Satana, quando lo seppe, non poteva accettare una tale rivelazione. Egli non si sarebbe inchinato né l'avrebbe benedetta secondo la profezia di Maria, dato che Ella era una creatura tanto inferiore. “Allora Maria disse: “L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome…” (Lc.1,46-49).

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E per molte generazioni, la Chiesa Cattolica sconfigge il Diavolo ripetendo le parole gioiose che vennero pronunciate dinanzi ad Elisabetta, ed in questa preghiera, la Chiesa condivide l'allegria che provarono il piccolo Giovanni Battista non ancora nato e Sua madre: “Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore»”. (Lc.1.41-45). “Ave Maria, piena di grazia” disse l'Angelo Gabriele a Maria, “il Signore è con Te,” ed aggiunse: “Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il figlio del Tuo grembo, Gesù”; disse Elisabetta: “... benedetto è il figlio del tuo grembo, Gesù”: “... il frutto del grembo di Maria. “Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori.” Nello stesso modo in cui intercedesti per la giovane coppia di sposi di Cana. E, amatissima Maria, prega per noi “adesso e nell'ora della nostra morte, Amen”. “... Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.” (Ap.12,3-4). Era importante per il Diavolo distruggere Gesù, per provare a Dio che aveva commesso un errore. In fin dei conti, un Dio non deve mescolarsi con creature inferiori, ma solo con i Serafini della casta più alta degli angeli (com'era Satana prima di essere scacciato dal Cielo). In fin dei conti, il Diavolo sentiva che era “il Figlio di Dio” perchè era lo Spirito più alto di tutti. Solo Dio era più in alto di Lui. Egli perse la ragione a causa del suo orgoglio e della sua gelosia. Dio presenta agli angeli una donna “...vestita di sole...” (Ap.12,1), come Regina del cielo (sotto il dominio di Dio, naturalmente!): “... sul suo capo una corona di dodici stelle...” (Ap.12,1), che sovrasta l'antico simbolo della regalità, la luna. Una Donna che tutto il creato (Gabriele, Elisabetta e tutte le generazioni) chiama Beata. E dentro il grembo di questa donna, Dio presenta Gesù non ancora nato “Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro” (Ap.12,5). E l'Inferno si mette in azione. La prima cosa che fece il Diavolo dopo questa rivelazione fu di convincere il maggior numero di angeli che Dio stava sbagliando, che il Creatore era impazzito. “...Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra...” (Ap.12,3-4). “Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo” (Ap.12,7-8). IIl Diavolo odia il grembo di Maria, la porta attraverso cui Dio entrò nell'umanità. Egli odia il grembo di Maria e tutti i grembi fatti ad immagine e somiglianza del benedetto grembo di Maria. Egli convince molte donne ad abortire per dissacrare questi santi luoghi dove lo Spirito Santo infonde la sua forza creatrice, quando dona la vita. Allora egli perseguitò la donna ed il suo bambino: “...Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire, per divorare il bambino appena nato” (Ap.12,3-4). “...Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio” (Ap.12,13). Egli tentò Erode, convincendolo ad uccidere tutti quei bambini, i Santi Innocenti, per distruggere il Messia. Però alla Donna Dio diede “... un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio" (Mt.2,13-15). Possiamo dire, ora più che mai, che siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio. Noi possiamo esserne più che certi, poiché Cristo divenne uno di noi nello stesso modo in cui noi diventiamo esseri umani. Un attacco contro un essere umano è un attacco contro l'immagine di Cristo. Dio divenne un bimbo non ancora nato, "Gesù non ancora nato". Ciò significa che ogni essere non ancora nato è fatto ad immagine e somiglianza di Dio in tutte le sue tappe dello sviluppo. Gli attacchi contro i bambini non ancora nati sono attacchi contro persone create ad immagine e somiglianza di Dio, sono attacchi contro lo stesso Dio, un attacco contro Gesù non ancora nato e contro lo Spirito Santo, il Signore che crea e dà la vita.

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IL “MALIGNO” E LA SUA “LOTTA”

CONTRO LA SANTA CASA

L’APOSTASIA LAURETANA Cfr. in Internet:

www.lavocecattolica.it/santacasa.htm NON OPPORSI AD UN ERRORE VUOL DIRE APPROVARLO NON DIFENDERE LA VERITA’ VUOL DIRE SOPPRIMERLA

(Sentenza del Papa San FELICE III – anni 483-492)

MMMeeessssssaaaggggggiiiooo dddiii MMMaaarrriiiaaa aaa MMMiiirrrjjjaaannnaaa,,, dddeeelll 222 fffeeebbbbbbrrraaaiiiooo 222000111222::: Cari figli, da così tanto tempo io sono con voi e già da così tanto tempo vi sto mostrando la presenza di Dio ed il suo sconfinato amore, che desidero tutti voi conosciate. Ma voi, figli miei? Voi siete ancora sordi e ciechi; mentre guardate il mondo attorno a voi non volete vedere dove sta andando senza mio Figlio. State rinunciando a Lui, ma Egli è la fonte di tutte le grazie. Mi ascoltate mentre vi parlo, ma i vostri cuori sono chiusi e non mi sentite. Non state pregando lo Spirito Santo affinché vi illumini. Figli miei, la superbia sta regnando. Io vi indico l’umiltà. Figli miei, ricordate: solo un’anima umile brilla di purezza e di bellezza, perché ha conosciuto l’amore di Dio. Solo un’anima umile diviene un paradiso, perché in essa c’è mio Figlio. Vi ringrazio. Di nuovo vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, cioè i vostri pastori.

LA SUPERBIA, RADICE DI TUTTI I PECCATI di BENEDETTO XVI

nell’incontro con i Parroci e i Sacerdoti della Diocesi di Roma il 23 febbraio 2012

Pensiamo alla Lettera ai Filippesi, al capitolo due: Cristo, essendo uguale a Dio, si è umiliato, accettando forma di servo e obbedendo fino alla croce (cfr Fil 2,6-8). Questo è il cammino dell’umiltà del Figlio che noi dobbiamo imitare. Seguire Cristo vuol dire entrare in questo cammino dell’umiltà. Il testo greco dice tapeinophrosyne (cfr Ef 4,2): non pensare in grande di se stessi, avere la misura giusta. Umiltà. Il contrario dell’umiltà è la superbia, come la radice di tutti i peccati. La superbia che è arroganza, che vuole soprattutto potere, apparenza, apparire agli occhi degli altri, essere qualcuno o qualcosa, non ha l’intenzione di piacere a Dio, ma di piacere a se stessi, di essere accettati dagli altri e – diciamo – venerati dagli altri. L’«io» al centro del mondo: si tratta del mio io superbo, che sa tutto. Essere cristiano vuol dire superare questa tentazione originaria, che è anche il nucleo del peccato originale: essere come Dio, ma senza Dio; essere cristiano è essere vero, sincero, realista. L’umiltà è soprattutto verità, vivere nella verità, imparare la verità, imparare che la mia piccolezza è proprio la grandezza, perché così sono importante per il grande tessuto della storia di Dio con l’umanità. Proprio riconoscendo che io sono un pensiero di Dio, della costruzione del suo mondo, e sono insostituibile, proprio così, nella mia piccolezza, e solo in questo modo, sono grande. Questo è l’inizio dell’essere cristiano: è vivere la verità. E solo vivendo la verità, il realismo della mia vocazione per gli altri, con gli altri, nel corpo di Cristo, vivo bene. Vivere contro la verità è sempre vivere male. Viviamo la verità! Impariamo questo realismo: non voler apparire, ma voler piacere a Dio e fare quanto Dio ha pensato di me e per me, e così accettare anche l’altro. L’accettare l’altro, che forse è più grande di me, suppone proprio questo realismo e l’amore della verità; suppone accettare me stesso come «pensiero di Dio», così come sono, nei miei limiti e, in questo modo, nella mia grandezza. Accettare me stesso e accettare l’altro vanno insieme: solo accettando me stesso nel grande tessuto divino posso accettare anche gli altri, che formano con me la grande sinfonia della Chiesa e della creazione. Io penso che le piccole umiliazioni, che giorno per giorno dobbiamo vivere, sono salubri, perché aiutano ognuno a riconoscere la propria verità ed essere così liberi da questa vanagloria che è contro la verità e non mi può rendere felice e buono. Accettare e imparare questo, e così imparare ad accettare la mia posizione nella Chiesa, il mio piccolo servizio come grande agli occhi di Dio. E proprio questa umiltà, questo realismo, rende liberi. Se sono arrogante, se sono superbo, vorrei sempre piacere e se non ci riesco sono misero, sono infelice e devo sempre cercare questo piacere. Quando invece sono umile ho la libertà anche di essere in contrasto con un’opinione prevalente, con pensieri di altri, perché l’umiltà mi dà la capacità, la libertà della verità. E così, direi, preghiamo il Signore perché ci aiuti, ci aiuti ad essere realmente costruttori della comunità della Chiesa; che cresca, che noi stessi cresciamo nella grande visione di Dio, del «noi», e siamo membra del Corpo di Cristo, appartenente così, in unità, al Figlio di Dio. Un ultimo punto. San Paolo parla della crescita dell’uomo perfetto, che raggiunge la misura della pienezza di Cristo: non saremo più fanciulli in balia delle onde, trasportati da qualsiasi vento di dottrina (cfr Ef 4,13-14). «Al contrario, agendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa, tendendo a Lui» (Ef 4,15). Non si può vivere in una fanciullezza spirituale, in

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una fanciullezza di fede: purtroppo, in questo nostro mondo, vediamo questa fanciullezza. Molti, oltre la prima catechesi, non sono più andati avanti; forse è rimasto questo nucleo, forse si è anche distrutto. E del resto, essi sono sulle onde del mondo e nient’altro; non possono, come adulti, con competenza e con convinzione profonda, esporre e rendere presente la filosofia della fede - per così dire - la grande saggezza, la razionalità della fede, che apre gli occhi anche degli altri, che apre gli occhi proprio su quanto è buono e vero nel mondo. Manca questo essere adulti nella fede e rimane la fanciullezza nella fede. Certo, in questi ultimi decenni, abbiamo vissuto anche un altro uso della parola «fede adulta». Si parla di «fede adulta», cioè emancipata dal Magistero della Chiesa. Fino a quando sono sotto la madre, sono fanciullo, devo emanciparmi; emancipato dal Magistero, sono finalmente adulto. Ma il risultato non è una fede adulta, il risultato è la dipendenza dalle onde del mondo, dalle opinioni del mondo, dalla dittatura dei mezzi di comunicazione, dall’opinione che tutti pensano e vogliono. Non è vera emancipazione, l’emancipazione dalla comunione del Corpo di Cristo! Al contrario, è cadere sotto la dittatura delle onde, del vento del mondo. La vera emancipazione è proprio liberarsi da questa dittatura, nella libertà dei figli di Dio che credono insieme nel Corpo di Cristo, con il Cristo Risorto, e vedono così la realtà, e sono capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo. Mi sembra che dobbiamo pregare molto il Signore, perché ci aiuti ad essere emancipati in questo senso, liberi in questo senso, con una fede realmente adulta, che vede, fa vedere e può aiutare anche gli altri ad arrivare alla vera perfezione, alla vera età adulta, in comunione con Cristo. In questo contesto c’è la bella espressione dell’aletheuein en te agape, essere veri nella carità, vivere la verità, essere verità nella carità: i due concetti vanno insieme. Oggi il concetto di verità è un po’ sotto sospetto perché si combina verità con violenza. Purtroppo nella storia ci sono stati anche episodi dove si cercava di difendere la verità con la violenza. Ma le due sono contrarie. La verità non si impone con altri mezzi, se non da se stessa! La verità può arrivare solo tramite se stessa, la propria luce.

Ma abbiamo bisogno della verità; senza verità non conosciamo i veri valori e come potremo ordinare il kosmos dei valori? Senza verità siamo ciechi nel mondo, non abbiamo strada.

LA PRESENZA DELL'AZIONE DEL MALIGNO (secondo l’insegnamento di PAOLO VI, 15 novembre 1972)

Vi sono segni, e quali, della presenza dell’azione diabolica? e quali sono i mezzi di difesa contro così insidioso pericolo?

La risposta alla prima domanda impone molta cautela, anche se i segni del Maligno sembrano talora farsi evidenti (Cfr. Tertull. Apol. 23). Potremo supporre la sua sinistra azione là (…) dove la menzogna si afferma ipocrita e potente, contro la verità evidente (…), dove lo spirito del Vangelo è mistificato e smentito (…) All’altra domanda: quale difesa, quale rimedio opporre alla azione del Demonio? la risposta è più facile a formularsi, anche se rimane difficile ad attuarsi. Potremmo dir e: tutto ciò che ci difende dal peccato ci ripara p er ciò stesso dall’invisibile nemico. 8La grazia è la dife sa decisiva. L’innocenza assume un aspetto di forte zza. E poi ciascuno ricorda quanto la pedagogia apostolica abb ia simboleggiato nell’armatura d’un soldato le virt ù che possono rendere invulnerabile il cristiano (Cfr. Rom . 13, 1 2 ; Eph . 6, 11, 14, 17; 1 Thess . 5; 8). Il cristiano dev’essere militante; dev’essere vigilante e forte ( 1 Petr . 5, 8); e deve talvolta ricorrere a qualche eserci zio ascetico speciale per allontanare certe incursioni diaboliche; Gesù lo insegna indica ndo il rimedio «nella preghiera e nel digiuno» ( Marc . 9, 29). E l’Apostolo suggerisce la linea maestra da tenere: « Non lasciarti vincere dal male, ma vinci nel bene i l male» ( Rom . 12, 21; Matth . 13, 29). Con la consapevolezza perciò delle presenti avvers ità in cui oggi le anime, la Chiesa, il mondo si tr ovano noi cercheremo di dare senso ed efficacia alla consueta invocazione della nostra principale orazione: «Pad re nostro, . . . liberaci dal male!».

IMPORTANTISSIMI ANTICHI LIBRI SULLA STORIA DELLA SA NTA CASA

RICCHI DI DOCUMENTAZIONI STORICHE Per scaricare da Internet un antico e importantissimo libro (di pagine 218)

sulla storia delle Miracolose Traslazioni della Santa Casa dal titolo "DISSERTAZIONE CRITICO STORICA SULLA IDENTITA’

DELLA SANTA CASA DI NAZARETTE”, di Vincenzo Murri, scritto nel 1791, collegarsi all’indirizzo Internet

http://books.google.it/books?id=kEoQAAAAIAAJ&pg=PA212&dq=santuario+loreto&lr=&ei=XmibSK2SCZ6MjAHUhvn6BA

Il libro è digitalizzato da Google, per cui è visibile e scaricabile in formato PDF. Altre notizie storiche importantissime si possono trarre dalla pagina 203 alla pagina 287

del DIZIONARIO DI ERUDIZIONE STORICO-ECCLESIASTICA di Gaetano Moroni, del 1846, scaricabile in formato PDF collegandosi all’indirizzo Internet

http://books.google.it/books?id=R7lDAAAAIAAJ&pg=PA286&dq Un altro libro ancora più antico, del 1696, scritto da Baldassare Bartoli,

dal titolo LE GLORIE MAESTOSE DEL SANTUARIO DI LORE TO (di pagine 134) può essere scaricato collegandosi all’indirizzo Internet

www.lavocecattolica.it/libro.legloriemaestosedelsantuariodiloreto.pdf

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10 dicembre 1714-1715 SANTA VERONICA GIULIANI

E I SUOI “VOLI MISTICI” NELLA SANTA CASA DI LORETO I momenti significativi della vita e dei pellegrinaggi mistici di Santa Veronica Giuliani a Loreto negli anni 1714 e 1715.

Una mistica di prima grandezza

Settima figlia dei Giuliani di Mercatello (Pesaro-Urbino), ebbe fin da bambina esperienze mistiche e doni straordinari. A diciassette anni lasciò le comodità della famiglia ed entrò tra le Clarisse Cappuccine di Città di Castello, dove visse 50 anni come maestra delle novizie e ripetutamente come badessa. Si santificò nel silenzio, nell’umiltà e nella preghiera. Fu tanto devota della passione di Cristo da riviverne visibilmente le sofferenze nel suo corpo e nel suo cuore. Ebbe la fronte piagata da una corona invisibile di spine. Un Venerdì Santo fu trafitta dalle ferite delle stimmate. Tutta la sua vita fu un intreccio di sofferenze, di grazie e di esperienze mistiche. Per ordine del suo confessore mise per iscritto i fenomeni mistici che Dio operava in lei. Di quelle pagine, scritte con estrema semplicità, sono stati pubblicati ben 15 volumi. L’opera è stata definita “un tesoro nascosto” ed è considerata un capolavoro della letteratura mistica. Dopo aver ricevuto le stimmate, Veronica confessa: “Quando vidi queste stimmate esteriori, io piansi molto e con tutto il mio cuore pregai il Signore di volerle nascondere agli occhi di tutti”. Il suo desiderio fu esaudito. La discepola e serva della Madonna La devozione di Santa Veronica per Maria era tenera, filiale e fiduciosa. La Madonna non si stancava di offrirle segni di predilezione: la stringeva al suo cuore, la copriva col suo manto, le comandava di chiederle continue grazie. Così la pietà mariana di Veronica verso la Madre celeste giungeva all’unione mistica: Maria occupava sempre più il centro della sua vita e del suo cuore. La vita spirituale di Veronica divenne sempre più un “cammino mariano”. Dal 1720 Veronica iniziò a scrivere sotto dettatura della Madonna: e la Mamma celeste condivideva con lei gli impegni quotidiani fino ad essere lei la guida del monastero. Tramite la Madre di Dio le venivano trasmesse continue grazie speciali, comprese le stesse virtù di Maria e il dono di essere confermata nella grazia santificante.

Pellegrina “in spirito” alla Santa Casa Tra le grazie mistiche concesse a santa Veronica, sono da ricordare due pellegrinaggi mistici alla Santa Casa di Loreto, compiuti spiritualmente il 10 dicem bre 1714 e 1715, nella festa della Traslazione Miracolosa della Santa Casa. Narra la Santa che il confessore, allora il gesuita Padre Mario Cursoni, le diede questo sconcertante comando: “Dopo che siete stata comunicata, voi ed io andiamo a Loreto a visitare Maria SS.ma”.

IL VOLO MISTICO NELLA SANTA CASA DEL 10 DICEMBRE 17 14 E così, ricevuta la comunione eucaristica, dopo un rapimento dello spirito, iniziò il suo mistico pellegrinaggio a Loreto. Nel diario annota: “Come di volo mi trovai a Loreto nella Chiesa di Ma ria SS.ma. Era una Chiesa grande e dentro a questa vi era, dopo l’alta re maggiore, una Chiesa più piccola. Così pareva a me”. Negli Atti del Processo per la sua beatificazione e canonizzazione, il suo confessore Padre Cursoni afferma che la santa, da lui interrogata in proposito, gli descrisse così bene e nei dettagli il Santuario , che meglio non avrebbe potuto fare se personalmente vi fosse stata più volte. Per questo le chiese se prima di entrare in clausura non fosse mai stata a Loreto; e lei assicurò che non vi era mai andata . Nel “volo mistico” del 10 dicembre 1714 la santa ca ppuccina scrive anche di aver avuto in Santa Casa “la visione intellettuale della Madonna”. Scrive nel diario: “O Dio! Parevami di trovarmi in Paradiso per la grande musica celeste che sentivo! In un tra tto i miei angeli mi presentarono ai piedi di Maria ed Ella, con faccia ridente e maestosa, mi disse: ques ta grazia l’hai per mezzo dell’obbedienza; ed è fru tto dell’obbedienza ogni grazia che ti farò” . Narra anche che la Vergine le “faceva segno di darle in braccio il suo Figlio SS.mo e poi lo ritirava”, e che lei “dentro il cuore provava gli affetti come se l’avesse ricevuto”. Veronica chiude la pagina sul mistico “volo” a Lore to del 10 dicembre 1714 con queste parole: “Allora parmi mi fosse fatto capire questo nuovo sta to di patire, che cioè sarebbe stata chiusa la porta e che avrei, in tutto, pene e tormenti. Mi st abilii nella volontà di Dio e di Maria SS.ma”.

IL VOLO MISTICO NELLA SANTA CASA DEL 10 DICEMBRE 17 15 Non meno toccante fu il “volo” mistico del 1715. Nella Santa Casa si rinnovò la sua immersione nel mistero trinitario. Il 10 dicembre 1715 la Madonna le disse: “Voglio che tu ora rinnovi la tua figliolanza della SS.ma Trinità. Sei figlia del Padre, sei spos a del Verbo Eterno, sei discepola dello Spirito Santo” . Proprio così amava firmarsi Santa Veronica! Infine a Loreto la santa cappuccina espresse al sommo grado la sua alta spiritualità mariana, offrendosi totalmente alla Madonna. Scrive il 10 dicembre 1714: “Restai tutta in tutto donata a Maria”. E la Vergine, sempre nella Santa Casa, dopo averle assicurato di essere “la mediatrice fra Dio e le creature” e che tutte le grazie passano per le sue mani, le disse: “Io ti voglio tutta per me; impara da me” . La santa conclude che la sua “anima apprendeva cose maggiori di quelle che essa mai abbia appreso”. E’ veramente significativa questa rinnovata offerta di Veronica a Maria nella Santa Casa, dove si ricorda il sì della Madonna ai disegni divini.

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FUKUSHIMA UN ANNO DOPO, IL GIAPPONE RICORDA Erano le 14.45 locali (ore 6.46 in Italia) dell'11marzo 2011 quando un sisma di magnitudo 8.9 colpì il nord-est del Giappone. Poi un enorme tsunami provocò il disastro nucleare di Fukushima.

TOKYO (GIAPPONE) - Nel silenzio e nelle preghiere, gli abitanti del Giappone si sono fermati alle 14.46

ora locale (le 6.46 in Italia) per ricordare il terremoto e lo tsunami che esattamente un anno fa

sconvolsero il nordest del Paese, provocando la morte di oltre 19mila persone e il peggiore disastro

nucleare dopo Chernobyl.

11 MARZO 2011. Il sisma dell'11 marzo 2011 è stato il più forte mai registrato nella storia del Giappone e ha provocato uno tsunami con onde anche più alte di 20 metri che, riversandosi sulla costa, hanno distrutto decine di migliaia di case e seminato distruzione ovunque. Le onde danneggiarono inoltre il sistema di raffreddamento della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, causando una fusione in tre dei suoi reattori. Circa 100mila residenti furono costretti a lasciare l'area, trasferendosi in rifugi temporanei o in case di parenti. Ancora oggi un'area di 20 chilometri attorno all'impianto è off-limits.

INSEGNAMENTI SPIRITUALI SUL CATASTROFICO TERREMOTO E MAREMOTO DEL GIAPPONE

In riferimento all’analogo maremoto del Natale 2004 di Sumatra, si riporta un articolo di PATRIZIA STELLA, che è sempre attuale nei suoi contenuti spirituali anche in riferimento al terremoto e maremoto dell’11 marzo 2011 che colpì il Giappone. Pubblicato all’indirizzo Internet http://www.lavocecattolica.it/maremoto.htm

IL MAREMOTO DI NATALE 2004 E’ stata un’ecatombe, un’apocalisse, un evento terrificante ed esclusivo da paragonarsi, almeno per certi aspetti, al biblico diluvio universale che Dio aveva permesso per punire l’umanità ribelle e corrotta. Ma allora Dio aveva messo in salvo almeno quei pochi giusti, Noè e la sua famiglia, ma in questo caso? Migliaia di esseri innocenti assieme ad altrettanti ipotetici o presunti peccatori… come può Dio così buono permettere calamità di questa portata punendo indiscriminatamente innocenti e peccatori?A parte il problema del male nel mondo che da sempre ha impegnato la mente di filosofi e di pensatori di ogni tendenza, davanti a tragedie apocalittiche come questa che ha funestato il Natale del Sud-Est Asiatico, gli atteggiamenti che possono nascere sono i più diversi. C’è l’atteggiamento fatalistico di chi ritiene questi fatti inevitabili, fenomeni naturali per i quali non possiamo farci nulla, e si limita a una sterile deplorazione delle conseguenze a carico delle vite umane e a carico dell’ecologia per il disastroso impatto sull’ambiente fisico e biologico.

C’è poi chi, sconvolto e scioccato per il dramma di migliaia di esseri umani travolti da un turbine che si è abbattuto su di loro e sulle loro famiglie, cerca di intervenire mettendo mano ad iniziative di solidarietà a vari livelli, quello sostanzialmente politico-economico, quello più umanitario e quello più esplicitamente religioso, non avendo tempo per gli interrogativi ed i perché.

C’è poi l’atteggiamento di chi, di fronte a questi fatti, è preso da un moto di ribellione e di protesta. Si è allora tentati di cercare colpevolezze e responsabilità: chi poteva prevedere e non ha provveduto, chi poteva avvisare in tempo intervenendo tempestivamente e non lo ha fatto, chi ha edificato strutture non a prova di calamità: e via alla caccia di inadempienze e responsabilità. E così, spinti dalla morsa di un dolore impotente, ci si carica di rabbia e di livore verso un “destino” crudele e maledetto.

È, questo, l’atteggiamento che sfocia facilmente nella protesta e nella critica con la tentazione di colpevolizzare e quasi processare il Padre Eterno.

E così gli agnostici stanno dando fiato alle trombe e, dopo aver tirato fuori dal nascondiglio quel Dio che essi avevano ben sepolto perché scomodo, adesso lo espongono nella gabbia degli imputati per metterlo finalmente alla gogna o per dimostrare che non può esistere un Dio che permette atrocità del genere. Se è davvero un Padre buono, perché lascia che tante creature, soprattutto innocenti, soffrano e siano colpite così crudelmente? E si pensa che Dio non esiste, oppure che abbia abbandonato l’uomo e se ne stia lontano, chiuso nella sua indifferenza sulla sorte degli uomini; anzi Dio è perfino ingiusto perché punisce indiscriminatamente buoni e cattivi.

Ma i più sconvolti in tutta questa vicenda sono quei credenti dalla fede debole o quei miscredenti che si limitano a fare quadrato intorno alla parola “Pace!”. La pace che è anche quella del silenzio delle armi, ma soprattutto è la “loro” pace. La pace di poter condurre indisturbati una vita senza rischi, secondo i criteri delle “beatitudini mondane”, con una libertà di criterio e di scelta che non conosce limiti, al sicuro dalla presenza ingombrante di Dio e dei suoi Comandamenti.

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Non si tratta certamente di proporre un Dio “vendicativo”; non è certamente questo il Dio di Gesù Cristo, che è il Dio della misericordia e del perdono, ma non dimentichiamo che proprio Gesù ha pianto sulla tragica distruzione di Gerusalemme dovuta al fatto che essa non aveva saputo conoscere ciò che giovava alla sua pace (cfr. Lc.19,42) cioè l’accoglienza di Cristo come Messia-Salvatore. E nemmeno dimentichiamo che nell’Antico Testamento Dio si è servito di fenomeni e di vicende tragiche – vedi il diluvio, la fine di Sodoma e Gomorra, i serpenti velenosi, pestilenze, guerre, la deportazione in Babilonia, ecc. – come “castighi” per riportare il suo popolo alla conversione del cuore.

È dunque certamente cristiano partecipare al lutto e al dolore di tanti sventurati fratelli condividendo le loro sofferenze, è cristiano mobilitarci in iniziative di solidarietà e di generosità, è anche cristiano impegnarci per una conoscenza sempre più profonda dei fenomeni della natura per prevenirli e in qualche modo dominarli; ma il cristiano non può limitarsi esclusivamente a queste manifestazioni. Non basta il minuto di silenzio negli ambienti della vita pubblica, non basta la gara di solidarietà per soccorrere le vittime, non basta cercare rimedi alle calamità della natura… tutto questo è certamente nobile e giusto, ma potrebbe finire lì, e addirittura servire per tacitare la coscienza di fronte agli interrogativi più profondi e più importanti. Il cristiano deve andare oltre, deve saper leggere in profondità gli avvenimenti alla luce della fede.

Ma c’è soprattutto un atteggiamento lontano dallo spirito cristiano e perfino ingiusto: quello di abbandonarsi ad una sterile rabbia e a una inutile protesta, pretendendo di chiamare Dio in causa e giudicarlo responsabile di incuria, di indifferenza e perfino di crudeltà.

Se un processo si deve fare, a carico di chi dovremmo farlo? È proprio il Padre Eterno che dovremmo processare o non sono piuttosto gli uomini che meritano un giusto processo? Forse non ci sono oggi nel mondo sufficienti iniquità e corruzione da meritare le ire del Cielo e della terra? Sì, anche della terra. Non si legge forse nella Bibbia che Dio ha detto ai nostri progenitori che “maledetta sia la terra per causa tua” (Gen.3,17) e non ci ricordava San Paolo che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi (Rm.8,22) perché il peccato ha stravolto la finalità stessa della creazione?

Se un processo si deve fare, è Dio che dovrebbe processare la nostra generazione. E i capi di accusa non mancano, sono tutti lì sotto i nostri occhi: - lo sfascio della famiglia causato da leggi inique; tradimenti, infedeltà, adulteri…; - il libertinaggio sessuale, anche nelle sue forme contro natura, giustificato e ostentato sfacciatamente anche

nella vita pubblica con la pretesa di considerarlo un diritto da legalizzare; - la pornografia dilagante nei “mass-media” e nelle società del benessere, e la prostituzione, sia quella delle

strade, sia quella ben peggiore di chi si svende per avere successo o per ignobili piaceri; - siamo proprio convinti che IL GRIDO SILENZIOSO (vedi collegamento all’indirizzo Internet

http://www.lavocecattolica.it/ilgridosilenzioso.wmv) di migliaia di bambini innocenti soffocati nel grembo materno resti sempre inascoltato e impunito?

- e che dire dei bambini che, con la pedofilia, vengono feriti nel corpo e uccisi nell’anima, perché profanati e usati per ignobili piaceri di adulti, criminali senza scrupoli? ... (...); e saranno gli Angeli i loro accusatori davanti a Dio;

- senza dire dei bambini-embrioni fecondati in provetta e stipati nei congelatori dei laboratori per essere alla fine eliminati in omaggio al delirio di onnipotenza dell’orgoglio scientista.

- Pensiamo poi alle violenze terribili e crudeli dell’uomo contro l’uomo condotte attraverso genocidi, campi di sterminio, strumenti di tortura, deportazioni forzate, stupri e tutte le forme di oppressione e di umiliazione contro la dignità dell’essere umano.

- Infine il rifiuto cosciente e lucido di Dio che viene emarginato dalla vita umana e dalle strutture sociali ed economiche per lasciarle in balìa di gravi ingiustizie e degli egoismi più sfrenati. Insomma, è Dio che ha abbandonato gli uomini, o non sono piuttosto gli uomini che hanno abbandonato Dio? Lo hanno cacciato dai Parlamenti e dalle Costituzioni, gli hanno tolto cittadinanza nella vita pubblica a disprezzo dei suoi Comandamenti, hanno emanato leggi che giustificano il crimine, premiano il colpevole e stravolgono il concetto stesso di bene e di male. Il cataclisma che si è scatenato proprio nel giorno di Natale, nel momento di punta del turismo internazionale, nei luoghi che erano i paradisi dorati del benessere, travolgendo a migliaia cittadini di quasi tutte le Nazioni del mondo occidentale… non ci dice nulla tutto questo?

Dio ci parla anche attraverso gli avvenimenti della nostra vita. Il cristiano deve andare oltre gli avvenimenti, deve saper leggere la storia alla luce di questa verità. Gli uomini devono decidersi di tornare a Dio. Il cristiano che abbia saggezza e fede sa vedere negli avvenimenti natalizi del Sud-Est Asiatico un richiamo di Dio, un invito rivolto agli uomini di aprirsi alla sua verità e al suo amore che sono garanzia del vero progresso e della vera felicità, perché Dio è il primo a volere la felicità delle sue creature. E alla fine della nostra vita, che “è come un soffio, come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte” (dai Salmi), saremo noi che dovremo rendere conto a Dio di noi stessi e delle nostre azioni, e poi… ci aspetta la Vita Eterna.

Si narra che durante uno dei bombardamenti sulla città di Verona, San Giovanni Calabria, che dal monte dove abitava assisteva a quella distruzione, mentre pregava per le vittime e invocava la misericordia di Dio, fu sentito sussurrare: “Un solo peccato veniale è un male più grave e peggiore di questo bombardamento!”.

Così ragionavano i Santi, e questo ci saremmo aspettati di sentirci dire dagli uomini di Chiesa! Chi ha orecchi e volontà per intendere, intenda!

D.ssa Patrizia Stella - [email protected]

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� CORRISPONDENZE CON “LA VOCE” � Mi scuso con quanti mi scrivono e a cui non posso rispondere in tempi brevi a causa dell’impossibilità di gestire una corrispondenza ormai roppo elevata. Per richieste di risposte urgenti si prega di utili zzare il telefono , per poter rispondere e parlare direttamente “a voce” (Tel. 071.83552 o Cell. 339.6424332) . Ringrazio quanti mi hanno già scritto, a cui cercherò di rispondere appena possibile. Prof. Giorgio Nicolini - [email protected]

Da: [email protected] [mailto:[email protected]] Per conto di Associazione Famiglia Domani Inviato: giovedì 9 febbraio 2012 14:21 - A: La Voce Cattolica Oggetto: Re: GIOVANI aperti alla vita Spett.le La Voce Cattolica, Vi ringraziamo molto per tutte le Vostre mail sempre interessanti e con tante informazioni che altrimenti non si saprebbero. Desideriamo metterVi a conoscenza di un'iniziativa a difesa della vita, pregandovi di volerci aiutare a diffonderla. Varie associazioni a livello nazionale si sono messe insieme per organizzare una Marcia per la Vita che si terrà a Roma il prossimo 13 maggio. Abbiamo preso spunto da ciò che avviene in quasi tutti i paesi, dall'Europa all'America, per lanciare anche in Italia la medesima iniziativa: una grande marcia che ribadisca che la vita è un valore non negoziabile e che unisca i gruppi i più diversi intorno a questa tematica. Nessuna associazione vuole fare da capofila per evitare personalismi. Sul sito dedicato alla Marcia troverà tutto il programma (si terrà anche un convegno nel pomeriggio del sabato 12 e un'adorazione eucaristica la sera): www.marciaperlavita.it Vi ringraziamo anticipatamente e in attesa di un Vostro riscontro inviamo i nostri più cordiali saluti

Associazione Famiglia Domani

UN NUOVO REFERENDUM ABROGATIVO UN’INIZIATIVA CONCRETA A FAVORE DELLA VITA

REFERENDUM ABROGATIVO DELLA Legge 194 IN MATERIA DI ABORTO In Internet: www.no194.org

Gentile Giorgio Nicolini, mancano mesi all'evento della Seconda Marcia Nazionale per la Vita. L'anno scorso è stato solo l'inizio entusiasmante di un'avventura di civiltà e di impegno che ha visto e vede Fede & Cultura in prima linea in difesa della Vita dal suo inizio alla sua conclusione naturale. Fede & Cultura ha ricevuto per questo impegno sul piano editoriale, a conclusione della Prima Marcia per la Vita a Desenzano del Garda, il premio del MEDV (Movimento Europeo Difesa Vita). Avevamo pubblicato apposta il volumetto con l'immagine della Marcia "Scegliere la Vita " di Lorenza Perfori (€ 9,00) che tanto bene ha fatto e sta facendo per la Causa. Ora abbiamo pubblicato il libro per la Marcia di quest'anno "Mamme che piangono " a cura di Giovanni Corbelli (€ 7,00), sul trauma e i danni che l'aborto provoca alle donne che lo compiono. Un libretto positivo, bello, economico e spedito - fino al 12 maggio - con soli 2 euro di spese di spedizione e lo sconto del 15% per tre copie. Uno strumento importante per difendere la vita dei più deboli , i bimbi nel grembo delle mamme, e per affermare la loro dignità. Un aiuto importante per le mamme che hanno abortito e vogliono fare un cammino di riscatto . Con grata amicizia

Giovanni Zenone Ph.D. Direttore

Fede & Cultura

DALL’ASSOCIAZIONE “FAMIGLIA PICCOLA CHIESA” Da: Don Stefano Tardani [mailto:[email protected]] - Inviato: martedì 15 febbraio 2011 18:50 - A: [email protected] - Oggetto: Incontri su "La Preghiera del Padre Nostro" - ASSOCIAZIONE "FAMIGLIA PICCOLA CHIESA" MOVIMENTO DELL'AMORE FAMILIARE - CHIESA S. TOMMASO AI CENC I - Ass. Eccl. Don Stefano Tardani - Sede: P.zza delle Cinque Scole, 3 - 00186 ROMA. Tel. 06/68.32.641 / Fax 06/68214011 - [email protected] - www.amorefamiliare.it

Gentile Redazione, con l’iniziativa che trovate in allegato, vogliamo rivolgere un particolare invito per degli incontri che offrono una grande riscoperta del volto misterioso di Dio e del volto prezioso dell'uomo: un viaggio attraverso le parole del "Padre Nostro" per scoprire alla luce del Magistero della Chiesa "le radici cristiane" della vita, della famiglia e della società. Gli incontri si svolgeranno tutti i giovedì iniziando da giovedì 24 Febbraio dalle ore 21.00 alle ore 22.00 nella Parrocchia Gran Madre di Dio a Piazzale Ponte Milvio , Roma. Avete la possibilità di diffondere l'iniziativa e inserirci in qualche trasmissione almeno per una intervista? Sono disponibili sia le famiglie del Movimento che io che terrò gli Incontri come l'anno scorso. Cordiali saluti. Don Stefano Tardani.

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PER VIVERE GIORNO PER GIORNO LA QUARESIMA

PRELEVA, LEGGI, STAMPA E DIFFONDI IL CALENDARIO DELLA QUARESIMA 2012 (realizzato dal Padre Pier Luca)

In formato PDF: http://www.lavocecattolica.it/calendarioquaresima2012.pdf

In formato “word”: http://www.lavocecattolica.it/calendarioquaresima2012.doc

LLOORREETTOO BBAALLUUAARRDDOO DDEELLLL’’EEUURROOPPAA CCRRIISSTTIIAANNAA

PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE” NEL TEMPO DELL’“APO STASIA SILENZIOSA” PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA

Cuore Misericordioso di Gesù, per l’intercessione della Vergine Immacolata Lauretana, invocata come “Aiuto dei Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della nostra speranza e della nostra implorazione più amorosa: salva la Tua Italia, salva la Tua Roma, salva la nostra Patria, salva la Tua Europa, in quest’ora di confusione, di errore, di orrore, di sbandamento e di decadimento. Tu sai tutto: conosci le rovine morali e spirituali, conosci il disordine civile e religioso, la disgregazione sociale, conosci il dramma e la tragedia delle Nazioni e dei Popoli di questo Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’ che non crolli questo baluardo della Tua Fede. Riaccendi, rianima, risuscita, consolida, o Cuore di Salvezza e di Redenzione, la coscienza più fedele, tutte le energie più buone, le forze più sane, le volontà più sante, contro tutte le forze del male. Schiaccia il Serpente, annienta il Maligno. Non cedergli le anime dei buoni e dei giusti, non permettergli la perdita dei cuori redenti dal Tuo Amore Appassionato, la sconfitta delle forze del bene. Non cedergli le conquiste della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non lasciargli il trionfo in questa Terra di benedizione, in questo Continente sacro al Tuo Cuore e al Tuo Amore. Te ne supplichiamo, per la Bontà Materna della Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che hai posto Guida, Regina e Condottiera della Tua Chiesa e della Tua Società d’Amore. Amen.

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PROFEZIE San Luigi Orione fin dal 1921 profetizzava: "Il tempo viene ed è suo. Io sento appressarsi una grande giornata, la giornata di Dio!... Cristo viene ed è vicino: Cristo si avanza. Il secolo XIX è stato il secolo delle unità politiche, delle unità nazionali, ma io vedo un'altra grande unità: la più grande unità morale si va formando, nessuno la fermerà. Io vedo l'umanità che si va unificando in Cristo: non ci sarà che un corpo, che uno spirito, che una Fede. Vedo dai quattro venti venire i popoli verso Roma. Vedo l'Oriente e l'Occidente riunirsi nella Verità e nella Carità che è Cristo, vivere la vita di Cristo e formare i giorni più belli della Chiesa. Il mondo ne ha bisogno e Gesù viene: sento Cristo che si avanza. Sarà una mirabile ricostruzione del mondo nuovo: non sono gli uomini che la preparano, ma la Mano di Dio".

(Una profezia di Paolo VI, all’Angelus del 5 dicembre 1976) ESORTIAMO PURE VOI, FIGLI CARISSIMI,

A CERCARE QUEI “SEGNI DEI TEMPI” CHE SEMBRANO PRECEDERE UN NUOVO AVVENTO DI CRISTO FRA NOI.

MARIA, LA PORTATRICE DI CRISTO, CI PUÒ ESSERE MAESTRA, ANZI ELLA STESSA L’ATTESO PRODIGIO

BENEDETTO XVI Nessuno di noi sa che cosa succederà nel nostro pianeta, nella nostra Europa, nei prossimi cinquanta, sessanta, settanta anni. Ma, su un punto siamo sicuri: la famiglia di Dio sarà sempre presente e chi appartiene a questa famiglia non sarà mai solo, avrà sempre l'amicizia sicura di Colui che è la vita. (Omelia dell’8 gennaio 2006)

ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’

SI AUTORIZZA E SI RACCOMANDA LA DIFFUSIONE DI QUEST I TESTI AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA E L'INSERIM ENTO IN SITI DELLA RETE INTERNET

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Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco).

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