LETTERA APERTA AI NOSTRI SOSTENITORI · Tra 2008 e 2011 il GAT ha anche effettuato saggi...

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LETTERA APERTA AI NOSTRI SOSTENITORI

Cari amici, fare ricerca, tutelare il nostro Patrimonio Culturale, valorizzare le risorse archeologiche di un territorio per trasformarle in una concreta possibilità di arricchimento per la popolazione locale… Anche prese singolarmente, si tratta di attività difficili, quasi imprese titaniche di questi tempi: figuratevi gli ostacoli e le difficoltà che s’incontrano se si decide di affrontarle in modo integrato, tutte insieme! Con “la Biagiola”, l’ACT non si è fatto spaventare e dal 2012 è impegnato a fianco delle Istituzioni e dei privati in un grande progetto che si sviluppa su tre fronti diversi:

• indagine archeologica di un sito in cui si concentrano testimonianze storiche preziose dagli Etruschi ai Longobardi, un contesto totalmente inedito e straordinario in Sovana che ci permette di far luce sulla vita nelle campagne di questo splendido borgo attraverso i secoli;

• tutela del sito che comincia già in fase di scavo e prosegue con il rapido restauro dei reperti, che, grazie all’impegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana non fanno una lunga “sala d’attesa” nei magazzini, ma sono prontamente inviati ai laboratori di analisi e conservazione; inoltre, l’ACT svolge manutenzione periodica dell’area durante l’anno, perché il bosco non riconquisti immediatamente quanto faticosamente svelato dagli archeologi;

• valorizzazione del sito, con la preparazione di materiale divulgativo, l’allestimento di punti informativi, l’apertura del cantiere alle visite guidate, le conferenze e, a partire dal 2015, con una mostra e una prima musealizzazione dell’area indagata.

Il problema, quindi, non è la mancanza di volontà e determinazione: le Istituzioni ci sostengono con entusiasmo e molti privati e associazioni, sensibili alle tematiche archeologiche, come “LA BIAGIOLA vitivinicola”, “Kaustic Plastik”, l’Associazione “I Sogni in Teatro” collaborano con noi e contribuiscono all’obiettivo comune. Il problema, come spesso capita, è la mancanza di risorse economiche, su cui si scontrano anche le migliori volontà e i progetti più meritevoli. Ecco che allora è arrivata la nostra idea di rivolgerci proprio ai primi fruitori del nostro progetto: quella parte di popolazione sensibile alle tematiche culturali che può avere la volontà di diventare parte attiva del nostro progetto, adottando “la Biagiola” e partecipando consapevolmente alle fasi di ricerca e valorizzazione.

SOSTENETECI CON UNA DONAZIONE!!!

Ai nostri sostenitori noi garantiamo la possibilità di essere informati in tempo reale sull’evolversi del progetto, ma soprattutto l’occasione, esclusiva, di poter “toccare con mano” il progetto e di vivere spalla a spalla con gli archeologi una giornata sul campo. Invitiamo, quindi, i nostri sostenitori a farci visita sullo scavo, dove saranno accolti con il calore riservato ai compagni d’avventura. Inoltre, il territorio di Sovana è ricchissimo di attrattive archeologiche, artistiche, naturalistiche ed enogastronomiche e si presta per una splendida vacanza: noi lo conosciamo centimetro per centimetro e saremo lieti di svelarvi tutti i suoi segreti. Non stiamo parlando di grandi cifre, ma portare avanti la nostra impresa comporta costi e spese vive che l’ACT non può sostenere per intero. Ogni contributo sarà prezioso e sarà interamente devoluto per il progetto “La Biagiola: adotta un archeologo”.

Tanto per darvi un’idea: con 0,80 € potremo acquistare un picchetto in più per delimitare il cantiere, con 5 € potremo comprare 8 pacchi di pasta per i pasti della squadra di ricerca (anche gli archeologi mangiano!), 36 € è il costo di un pannello esplicativo in alluminio da posizionare sul sito, 50 € è quanto abbiamo speso l’anno scorso per acquistare i materiali per la protezione delle murature della villa romana, 100 € è quanto abbiamo speso di carburante per ogni veicolo per due settimane di attività, 200 € è il costo per automezzo, tra carburante e pedaggi, del viaggio di andata e ritorno da Torino a Sovana… Ogni contributo, quindi, potrà significare più personale sullo scavo, più attrezzature, più tempo dedicato alla ricerca, più materiali divulgativi destinati alla valorizzazione del sito. Ci serve il vostro aiuto! Inviate una donazione, con la causale “Adotta un archeologo”, al conto corrente intestato a ASSOCIAZIONE “CULTURA E TERRITORIO” IBAN: IT 23 R 03211 01001 052848844830

GRAZIE!

Il Presidente Luca Mario Nejrotti

Per ogni informazione o chiarimento, scrivete a:

[email protected]

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COME UN’INTERVISTA…

Un po’ di storia Il sito archeologico de “la Biagiola” ci racconta la storia del territorio sovanese almeno dalla prima età romana fino ai nostri giorni. Gli Etruschi a Sovana sono conosciuti in tutto il mondo, come pure la sua storia tardomedievale… Molto più misterioso e poco studiato è il periodo della romanizzazione, dal III secolo a.C., in particolare per quanto riguarda la trasformazione della campagna circostante il centro abitato. “La Biagiola” ha restituito strutture sovrapposte di edifici, dall’età arcaica alla piena età romana. Gli scavi hanno messo in luce fondazioni in blocchi di tufo su cui probabilmente si ergevano ambienti realizzati in materiali deperibili (mattoni crudi, legno), ma anche fasi in muratura, alcune delle quali in opus reticulatum. All’inizio del Medioevo (V-VI secolo d.C.) la villa fu probabilmente abbandonata e il sito venne reimpiegato come sede di un cimitero che ha restituito corredi riconducibili alla cultura longobarda (VII secolo d.C.). Nuovamente “la Biagiola” spicca per la sua importanza: l’Alto Medioevo e i Longobardi a Sovana hanno lasciato scarse tracce e sono ancora poco studiati. Eppure l’area, tra VI e VIII secolo d.C., era strategica nelle dinamiche di controllo del territorio tra Longobardi, Bizantini e Papato. Il sito de “la Biagiola” restituisce informazioni utili anche sull’uso agricolo del territorio dall’Età moderna ai nostri giorni, poiché è stato riutilizzato come cascina e come riparo rustico fino alla prima metà del XX secolo. Lo scavo archeologico è ancora all’inizio e purtroppo l’area è stata spogliata in passato: i materiali datanti per ora, con l’esclusione dei corredi tombali, sono pochi e in pessime condizioni di conservazione, e ciò rende le datazioni precise molto difficili. Il potenziale de “la Biagiola” è comunque altissimo!

Come è stato individuato il sito?

Il sito è stato scoperto nel 2004 dai Volontari del Gruppo Archeologico Torinese (GAT), nell’ambito di campagne di ricognizione svolte a fini di censimento e tutela del Patrimonio Archeologico dei comuni di Sorano, Pitigliano e Manciano, per conto della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (SBAT). È importante sottolineare il contributo prezioso dei Volontari: dal 2004 al 2012 hanno battuto le campagne individuando siti archeologici e situazioni d’emergenza. Un’opera importante per la quale non erano disponibili le risorse necessarie a una sua realizzazione da parte di professionisti. Tra 2008 e 2011 il GAT ha anche effettuato saggi esplorativi a “la Biagiola” per valutarne il potenziale archeologico. Dal 2012, la Soprintendenza, nella persona della dott.sa Maria Angela Turchetti, appurato il valore storico del sito, ha deciso di impegnare archeologi professionisti. È a questo punto che è intervenuta l’Associazione “Cultura e Territorio” (ACT) che, di concerto con la SBAT, si è fatta carico di reperire le risorse e di individuare i professionisti necessari.

Chi sostiene il progetto?

Le risorse provengono dal settore privato: in particolare le prime due campagne di scavo sono state finanziate da “LA BIAGIOLA vitivinicola”, un’impresa giovane e dinamica che ha subito capito di potersi distinguere sul territorio promuovendone la valorizzazione. Il rinvenimento di strutture romane probabilmente destinate alla vinificazione, poi, ha posto l’attività della cantina “LA BIAGIOLA” in continuità con l’uso storico dell’area! Gli scavi sono stati finanziati anche da altre donazioni private di singoli e aziende tra cui Kaustic Plastik, un’impresa che riproduce, con la consulenza dell’ACT, action

figures di soggetto storico. Inoltre, l’ACT ha stabilito ottimi rapporti con l’associazionismo locale (Associazione “I Sogni in Teatro”, Associazione “Oro di Maremma”) e con molte delle realtà produttive dell’area. La logistica dello scavo è supportata dal Comune di Sorano, che fornisce l’alloggio agli archeologi e gli spazi per l’immagazzinamento dei reperti, mentre la SBAT si è fatta carico della Direzione Scientifica, delle campagne fotografiche e del restauro dei reperti. Insomma: su “la Biagiola” si sono concentrate le forze più positive del territorio.

Perché il sito non è sempre visitabile? Come mai è stato interrato? Lo scavo archeologico “rompe” un equilibrio: murature che per decine di anni, quando non per secoli, sono rimaste sottoterra, non possono rimanere esposte senza essere consolidate. Una musealizzazione affrettata porterebbe il sito a un cumulo di rovine nel giro di pochi anni. L’ACT intende rendere l’area fruibile per tutto l’anno e realizzare un parco archeologico all’aperto completo di apparati divulgativi in più lingue. Prima di fare ciò, però, bisogna stabilizzare le murature e le pavimentazioni e concludere l’indagine, almeno nel settore che finora abbiamo studiato. Di concerto con la Soprintendenza, si è quindi scelto di proteggere i muri finché non sarà possibile rendere l’area visitabile in sicurezza. Si badi, però, che le strutture non sono state semplicemente “reinterrate”: sono state protette con armature lignee e geotessuto e poi ricoperte con uno strato sottile di terra e sassi. Il sito è pronto a essere reso fruibile: basta una giornata di lavoro per riportare tutto alla luce!

Per tutti noi, comunque, è fondamentale che la comunità locale e i turisti possano, nei limiti di sicurezza e tutela, fruire sin da subito del sito. Per questa ragione abbiamo reso disponibili foto e filmati del cantiere archeologico e, durante l’estate, quando il cantiere è aperto, ci impegniamo per renderlo visitabile per chiunque ne abbia il desiderio. Vogliamo anche rendere visibili i reperti più importanti rinvenuti a “la Biagiola”: gli elementi di corredo delle tombe longobarde, al momento del ritrovamento, si presentano come piccoli grumi di ruggine, poco dissimili da sassi informi. Grazie all’impegno della Soprintendenza e a un delicato restauro, oggi questi reperti sono stati riportati al loro splendore. Tra il 2014 e il 2015, c’è la volontà, condivisa dalle Istituzioni, di realizzare una mostra sui Longobardi a Sovana, preceduta da una giornata di conferenze divulgative, che raccontino al pubblico il periodo complesso e affascinante dell’Alto Medioevo sovanese e che mostrino i reperti finora rinvenuti nell’area.

Che cosa si può fare adesso?

Come abbiamo detto, l’ACT tornerà nel 2014 a scavare sul sito. Intendiamo portare a termine l’indagine del primo settore de “la Biagiola”, che in realtà era molto più ampia di quanto oggi si può apprezzare. Per fare questo stiamo organizzando una Summer School internazionale di archeologia. Durante l’estate il sito sarà quindi nuovamente visitabile, sempre compatibilmente con le esigenze di sicurezza e di tutela. Inoltre, entro il 2015, realizzeremo la mostra “Il Medioevo ‘oscuro’ di Sovana” e, se le risorse saranno sufficienti, speriamo di approntare la prima musealizzazione del sito. Ci piace sottolineare che il progetto “la Biagiola” nasce e si sviluppa grazie a un profondo radicamento e coinvolgimento del territorio. L’ACT intende portare avanti un discorso il più possibile integrato e partecipativo, che inserisca il sito archeologico nel contesto più ampio del soranese. In questo, nostri partner sono anche l’Associazione “I Sogni in Teatro” e l’“Oro di Maremma”, che raccoglie alcune delle realtà imprenditoriali più sensibili dell’area. Il problema, come sempre, è il reperimento delle risorse, si pensi che nel 2013 gli archeologi professionisti hanno prestato gratuitamente la propria opera di studio e salvaguardia del sito. Per questa ragione, oltre a tutti i canali tradizionali, l’ACT fa partire la campagna di raccolta di donazioni “Adotta un archeologo”, visibile sul nostro portale internet (www.culturaterritorio.org) e su Facebook (https://www.facebook.com/pages/ACT-Associazione-Cultura-e-Territorio/543622142353696). I nostri sostenitori ‘adotteranno’ il sito de “la Biagiola”, contribuendo fattivamente alla sua conservazione e studio, alla realizzazione della mostra e alla musealizzazione del parco archeologico. In cambio, noi dell’ACT garantiremo un costante aggiornamento sulle vicende del sito e ci metteremo a disposizione per visite guidate personalizzate al cantiere e ai molti tesori misconosciuti di questo affascinate, ricchissimo territorio.

COME SOSTENERCI

La nostra campagna di finanziamento è un po’ particolare… Non chiediamo ai nostri sostenitori una semplice donazione a fondo perduto per portare avanti la nostra attività sul sito de “la Biagiola”: il nostro obiettivo è di rendervi protagonisti di un grande progetto archeologico!

Quest’estate noi ci saremo, a prescindere dalle risorse che riusciremo a reperire dalla campagna: quello che riusciremo a fare dipenderà da voi e da quanto deciderete di finanziarci. Potrà trattarsi di semplice manutenzione del sito, della creazione di un grande evento per fare conoscere al pubblico “la Biagiola”, di un approfondimento della ricerca sul sito, di uno studio sui materiali rinvenuti nelle campagne precedenti, della creazione della prima pannellistica divulgativa del sito… Sulla base delle risorse reperite, noi indirizzeremo la nostra attività, con un’unica certezza: nessun centesimo andrà sprecato!

Le libere donazioni saranno accolte con gratitudine, ma a noi piacerebbe anche che poteste raggiungerci a Sovana, per toccare con mano quello che riteniamo essere un vero investimento nella cultura. Se durante le ferie estive, ad agosto, vorrete fare una nuova esclusiva esperienza, noi speriamo veniate a trovarci! I nostri donatori:

• saranno pubblicamente ringraziati sulle nostre pagine Facebook e sul nostro portale; • avranno il diritto a una visita guidata personalizzata, anche per i loro amici al sito de “la

Biagiola” con l’archeologo nell’agosto 2014; • potranno trascorrere una giornata sullo scavo archeologico, spalla a spalla con gli archeologi,

vivendo in prima persona l’esperienza della ricerca sul campo, dallo scavo, al rinvenimento dei materiali;

• durante la giornata sul cantiere avranno la possibilità di aiutarci nel vaglio del terreno con il metal detector, in compagnia di personale esperto e autorizzato (attività svolta grazie al supporto de “LA BIAGIOLA Vitivinicola”);

• avranno l’opportunità di essere guidati da un archeologo professionista alla scoperta dei tesori più nascosti del territorio di Sovana: necropoli, santuari, castelli, tra il tufo e la foresta, che oggi solo pochi conoscono e quasi nessuno ha l’opportunità di visitare.

Infine, la nostra conoscenza dei luoghi e i rapporti cordiali che, dopo tanti anni, abbiamo stabilito con la popolazione, fanno sì che, se i nostri sostenitori decidessero di visitare l’area di Sovana, saremo in grado di indicar loro i migliori posti ove dormire e mangiare, in base ai desideri personali. In pratica offriamo l’opportunità di creare una vacanza su misura e indimenticabile grazie alla conoscenza capillare che abbiamo maturato in questi anni della meravigliosa Area del Tufo!

VINO E ARCHEOLOGIA: LA COPPIA PERFETTA

I primi grandi mecenati de “la Biagiola” sono gli amici de “LA BIAGIOLA Vitivinicola”, una giovane azienda che nasce con l'intento di proporre prodotti di alta qualità, cercando equilibrio e armonia nei gusti e nei sapori. I vini de LA BIAGIOLA sono prodotti a basso impatto sull'ambiente e a basso contenuto di solforosa da vitigni autoctoni toscani (Sangiovese, Vermentino, Alicante, Canaiolo Nero, Aleatico); l'olio deriva esclusivamente dalle olive de LA BIAGIOLA, raccolte a mano e spremute a freddo.

Per sostenerci quest’anno propongono due esclusivi “pacchetti”, i cui proventi andranno a finanziare la nostra attività*: in pratica, chi lo desidera tra i nostri donatori potrà coniugare la passione archeologica a quella enologica! € 20 = visita in cantina e assaggio di Tesan DOC Maremma Toscana Rosso o Matan DOC Maremma Toscana Vermentino. € 150 = adozione di un filare, a cui sarà apposta la targhetta con il nome del donatore, visita della cantina con assaggio, e, infine, pacco regalo con bottiglia di Matan DOC Maremma Toscana Vermentino, Tesan IGT Toscana Rosso, Alideo IGT Toscana Rosso, Ottobre IGP Toscana Olio extravergine d'oliva.

*L’acquisto di tali pacchetti dovrà avvenire direttamente presso “LA BIAGIOLA Vitivinicola” che provvederà a raccogliere le

donazioni e a devolverle all’ACT.