LETTERA AITI · E proprio in questo numero di Lettera AITI, la nuova veste grafica rappresenta...

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Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa LETTERA AITI Giugno 2018 Pubblicazione quadrimestrale a cura di Associazione Italia Tesorieri d’Impresa - Tutti i diritti sono riservati Anno XXVI Numero 1° www.aiti.it

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Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa

LETTERA AITI

Giugno 2018

Pubblicazione quadrimestrale a cura di Associazione Italia Tesorieri d’Impresa - Tutti i diritti sono riservati

Anno XXVI Numero 1° www.aiti.it

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EDITORIALE

di Giovanni Ceci 3

AGGREGAZIONI

di Carlo Serroni 4

PSD2 e TESORERIA di Sergio Ammassari 6

EACT SUMMIT 2018 a cura della Redazione 8

L’IMPATTO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI SUI PROCESSI AZIENDALI

di Donatella Busso

e Luciano Bosco 9

Il 26° CONGRESSO NAZIONALE AITI a cura della Redazione 10

1° AITI TREASURY LAB

a cura della Redazione 14

LE DELEGAZIONI REGIONALI AITI

di Renato Tagliavini

di Nevio Boscariol di Rosa Daniele

di Stefano Pirri di Rosario Maccarrone 15

IIN LIBRERIA

a cura della Redazione 20

CORSO POST LAUREA UNIMORE

di Ufficio Stampa Unimore 21

NEWS dalla SEGRETERIA

a cura della Redazione 22

Proprietario ed editore

AITI - Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa - www.aiti.it

Sede Legale Via S.Gerolamo Emiliani, 12

20135 Milano

Sede Operativa

Via Natale Battaglia, 37

20127 Milano

Presidente Fabrizio Masinelli

Redattore Capo Giovanni Ceci

Redazione Umberto Cestari, Segreteria AITI

Hanno collaborato a

questo numero

Carlo Serroni , Sergio Ammassari, Donatella Busso, Luciano Bosco,

Renato Tagliavini, Rosa Daniele,

Stefano Pirri, Nevio Boscariol, Rosario Maccarrone

Associazione Italiana Tesorieri

d’Impresa

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna

parte di questa pubblicazione può essere riprodotta senza autorizzazio-

autorizzazione scritta dell’Associazione. AITI non potrà in

nessun caso essere ritenuta respon-

sabile, a qualsiasi titolo, nei confronti di qualsiasi terzo, per danni diretti o

indiretti causati o connessi alle infor-mazioni contenute nella pubblicazione

e all’utilizzo delle stesse per qualsiasi

finalità. La presente pubblicazione è una informazione interna rivolta agli

associati AITI, ha una periodicità quadrimestrale ed è inviata esclusi-

vamente per posta elettronica

Per qualsiasi comunicazione inerente

i contenuti o la ricezione della Lettera

AITI inviare un messaggio all’indirizzo

[email protected]

CONTENUTI

LETTERA AITI

Giugno 2018

Numero 1

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Cari Soci,

L’innovazione è l’argomento del nostro tem-

po, ma per AITI non è un fatto episodico,

rappresenta la vera essenza della professio-

ne del tesoriere, che è in grado di recepire

nuove metodologie e processi da applicare

giornalmente per gestire la liquidità azienda-

le.

E proprio in questo numero di Lettera AITI, la

nuova veste grafica rappresenta

l’innovazione che assieme ai colleghi della

redazione abbiamo voluto seguire, e che nel

titolo della copertina abbiamo voluto eviden-

ziare.

In questo percorso si inserisce la periodica

News Letter che rappresenta un ulteriore

veicolo di informazione sintetica per i nostri

Soci.

Gli andamentali macro economici mostrano il

costante miglioramento della produzione

industriale, che rende sempre più lontani gli

anni della passata crisi testimoniata anche

dalla decisione della BCE che dal prossimo

ottobre e fino a dicembre ridurrà gli acquisti

di titoli dagli attuali 30 miliardi al mese a 15

miliardi al mese, per poi azzerarsi a fine

anno con livello dei tassi fermi fino al primo

semestre del 2019.

Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che

dovremo convivere sempre con la volatilità

causata dagli eventi geo-politici e dalle re-

pentine variazioni del sentiment dei mercati.

Ma è proprio la volatilità a rendere possibile

l’innovazione e lo sviluppo del fintech attra-

verso piattaforme e soluzioni applicative; le

nuove soluzioni nella blockchain e le possibi-

lità offerte dallo sviluppo costante del digita-

le, stanno modificando i criteri organizzativi

interni delle aziende.

In tutto questo AITI, attraverso le proprie

Commissioni interne e con i contenuti inseriti

negli eventi che si svolgono, anche con par-

tner specifici, è sempre presente,

e in questo numero di Lettera AITI abbiamo

voluto dare risalto al Congresso che nella

sua 26ma edizione è stato definito dai nostri

Soci “memorabile” per i contenuti e la

location che lo ha ospitato.

Ma altri traguardi hanno segnato la vita della

nostra Associazione, come la Certificazione

per il processo di progettazione ed erogazio-

ne di corsi di formazione e attività di qualifi-

ca indirizzati alla figura del Tesoriere, la

presenza nel mondo accademico con il primo

Corso di esperto nella gestione della tesore-

ria di impresa con UNIMORE, gli approfondi-

menti e le analisi sulle norme SPD2 e MIDIF II

emanate dallo scorso mese di gennaio, le

partnership con realtà presenti nel settore

dei media, gli eventi e i seminari nelle aree

territoriali delle Delegazioni sui temi indicati

dai nostro Soci ed infine i risultati ottenuti

grazie all’impegno di tutta la struttura orga-

nizzativa interna, dove l’elemento principale

è da sempre dare il servizio ai nostri Soci.

Vi aspettiamo numerosi al nostro prossi-

mo importante appuntamento della nona

edizione del Treasury & Finance Forum

Day, evento nazionale dedicato al mondo

della tesoreria che si svolgerà il prossimo 21

settembre a Gardaland.

Buon lavoro a tutti Voi.

EDITORIALE

Pagina 3 LETTERA AITI

Giovanni Ceci

Consigliere AITI – Responsabile

Lettera AITI [email protected]

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AGGREGAZIONI

Pagina 4 LETTERA AITI

bandonando le visioni individuali .

Ognuno deve sacrificare qualcosa a qual-

cuno (in questa fase è utilissima la parteci-

pazione di un esperto indipendente che porti delle considerazioni oggettive libere da con-

dizionamenti di parte).

2 Analisi La seconda fase riguarda l’analisi

dell’aggregazione. In particolare in questa fase vengono presi in considerazione i se-

guenti aspetti: Analisi delle aspettative ed esigenze degli

individui e della loro situazione personale; Analisi della situazione economica e finanzia-

ria delle imprese;

Analisi dei componenti di marketing; Verifica dei principali beni di produzione e

necessità di investimenti; Compatibilità culturale delle aziende e degli

imprenditori; Analisi del personale;

Analisi delle sinergie fattibilità/sostenibilità di massima del progetto.

3 Implementazione La terza fase riguarda l’implementazione.

Prima di procedere alla redazione del piano industriale congiunto, si definisce

l’organigramma di 1° e 2° livello della nuova realtà e i relativi mansionari.

I Responsabili di Funzione del nuovo soggetto

vengono individuati in base all’analisi delle

professionalità realizzata nella fase di check-up. La prima attività delle risorse individuate

sarà la redazione del piano industriale nel quale si definirà la struttura – impiegati e

operai – che costituirà il nuovo soggetto. Tale struttura dovrà essere coerente con il piano

vendite a breve/medio termine.

Fondamentale è che in questa fase ci sia il coinvolgimento di un soggetto terzo ce funga

da mediatore in quanto indipendente da rap-porti interpersonali e familiari esistenti tra i

soci.

PREMESSA In questi anni stiamo assistendo ad una forte

difficoltà delle PMI che in un mercato sempre più globalizzato stanno scontando la ridotta

dimensione aziendale. Il modo più rapido per poter crescere è

senz’altro quello di compiere un’acquisizione o aggregazione con un'altra azienda.

Per quanto l’aggregazione apporti notevoli vantaggi non è una soluzione frequentemente

adottata. Questo accade per diverse ragioni:

la prima è che si tratta comunque di

un’operazione complessa nella quale inter-vengono molti soggetti la seconda è che ri-

chiede un forte passaggio culturale (si tratta dell’ostacolo più duro)

la terza è che prevalgono moltissime forme più soft come ad esempio gli accordi infor-

mali che non riguardano l’assetto societario.

TIPOLOGIA DI AGGREGAZIONI

Da un punto di vista contrattuale posso di-stinguersi diversi tipi di aggregazione:

a) Accordi formali: I connotati dell'accordo

sono dettagliatamente definiti, pertanto

dovrebbe essere tendenzialmente più stabile e duraturo; si ricerca inoltre una maggiore

visibilità all'esterno. A loro volta gli accordi formali si distinguono in:

a1) accordi basati su relazioni patrimo-

niali che coinvolgono cambiamenti a livello

di proprietà dell’azienda mantenendo o meno la propria identità giuridica (es.

Holding, partecipazioni, Gruppi, JV),

a2) accordi basati su relazioni contrat-

tuali, non coinvolgono cambiamenti a livel-lo di proprietà Esempi: Gruppi di acquisto,

Consorzi, Franchising, Associazioni in par-tecipazione, Consorzi, ATI, Reti di imprese.

Accordi informali basati su legami di natu-

ra produttiva o finanziaria, senza una struttura convenzionale (es. i distretti)

B) Accordi informali basati su legami di natura produttiva o finanziaria, senza una

struttura convenzionale (es. i distretti)

Da un punto di vista temporale le collabora-

zioni possono essere temporanee (in rap-porto ad uno specifico problema e cessano

con il compimento dell’iniziativa assunta in

comune) o collaborazioni durature: hanno

come oggetto una serie di processi concate-

nati ed assumono una portata più vasta. In questo caso la durata della collaborazione

appare spesso indefinita.

FASI DEL PROCESSO DI AGGREGAZIONE

Il processo di aggregazione può essere sud-diviso in 4 fasi principali:

1 Formazione, 2 Analisi, 3 Implementazio-

ne, 4 Follow-up.

1 Formazione (Metabolizzazione)

La prima fase di formazione, può avere delle tempistiche molto lunghe che realisticamente

parlando possono arrivare fino ad un anno. Questo è dovuto principalmente al fatto che

per gli imprenditori coinvolti si tratta di af-frontare una vera e propria rivoluzione cultu-

rale che va metabolizzata in un tempo più o meno lungo.

I punti che vengono trattati sono: formazione sulle caratteristiche dell’operazione, sul

concetto di accordo, le varie tipologie di aggregazione attuabili, i vantaggi e gli svan-

taggi che derivano dall’implementazione del progetto. Si procede inoltre alla definizione

delle linee strategiche che possano coinvol-

gere fattivamente potenziali partners.

Si valuta quindi se è possibile una collabora-zione nello sviluppo di prodotti nuovi e/o

sinergici e nuove tecnologie. Si attivano ri-cerche nell’individuazione di nuovi mercati

che potrebbero diventare accessibili a segui-to del salto dimensionale.

Nel piano vanno viste “le cose dall’alto” ab-

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Si procede in seguito a dettagliare il piano

industriale nei seguenti punti fondamentali:

Piano di marketing e piano di vendite

Piano della produzione (volumi, prezzi e

fatturati)

Definizione impianti e attrezzature pro-

duttive e di servizio

Organizzazione: definizione del persona-

le per ogni funzione dei processi

Piano degli investimenti

Piano economico – finanziario e patri-

moniale

Il piano si predispone, in collaborazione con gli uomini commerciali indicati nel nuovo

organigramma, il piano delle vendite con relativi piani operativi per stabilire quali

prodotti/servizi (scelti tra quelli delle singo-le aziende) consentono di ottimizzare il 1°

margine. Questi prodotti/servizi dovranno essere venduti nei vari settori di utilizzo sia

in Italia che all’estero.

Successivamente si individuano le risorse

(uomini ed impianti) che consentono di rag-giungere la miglior qualità e produttività.

Anche questo è un momento delicato in quanto tocca equilibri consolidati e richiede

il coinvolgimento di un soggetto di terza parte.

Quindi si determinano i costi ed i piani opera-

tivi di tutte le funzioni aziendali a valle della produzione (logistica, commerciale, ammini-

strazione, ecc.).

Infine si definiscono i conti economici totali per linea prodotto e per settore di utilizzo

per ogni esercizio.

Il piano si completa con la situazione finan-ziaria (compresi gli investimenti) e lo stato

patrimoniale per gli esercizi successivi.

Si procede quindi alla strutturazione del

rapporto tra i soci considerando gli elementi seguenti:

1. Definizione della struttura sociale

(quote, composizione Cda, collegio sin-

dacale ecc),

2. Valutazione aziendale delle diverse

entità che si aggregano

3. Patti parasociali e regole di governance

per la tutela delle minoranze

4. Accordi accessori (patti non concor-

renza, locazione immobiliare, contratti di lavoro con i soci e parenti dei soci)

5. Modalità di effettuazione delle due dili-

gence e garanzie prestate sui beni

conferiti.

A termine di tutte le operazioni la nuova azienda è pronta ad operare con una nuova

organizzazione e un’accresciuta competitivi-tà di mercato.

4 Follow up

Si tratta della fase finale che può avere un importanza più o meno rilevante in base agli

accordi presi in precedenza e le variazioni

intervenute (le società sono dinamiche e quindi intervengono sempre fattori di cam-

biamento). In questa fase di follow-up del progetto si procede, per un periodo di 6 – 12

mesi, ad armonizzare la struttura e a ad effettuare gli adeguamenti necessari del

business plan. In questa fase vanno riviste le strategie

coerentemente con gli obiettivi. Si svolge un necessario lavoro di collegamento tra le

parti favorendo la comunicazione all’interno dell’aggregato e la creazione di una cultura e

di un linguaggio condiviso

Pagina 5 LETTERA AITI

Carlo Serroni

“Partner di Docfin srl”

Società specializzata nell’M&A

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PSD2 E TESORERIA: LE OPPORTUNITÀ DEL NUOVO SCENARIO DI MERCATO

Pagina 6 LETTERA AITI

al dettaglio” disponibile 24/7/365 e con

immediata chiusura interbancaria dell’operazione con l’accredito del conto del

beneficiario e conferma del pagatore entro 10 secondi dall’esecuzione, le Banche stanno

definendo nuove strategie di adeguamento

della gamma dei servizi, tra questi i tradizio-nali servizi di tesoreria.

I primi risultati relativi alla introduzione della interoperabilità degli Instant Payment (21

novembre 2017) risultano superiori alle a-spettative:

a livello UE, 20 banche hanno attivato i servizi di Instant Payment

(3 in Italia); l’obiettivo a livello UE per il 2018 è

l’attivazione di 80 banche con la definizione di un network di dimensio-

ne rilevante;

sempre a livello UE l’attuale numero di SCT Instant processati al giorno ha

raggiunto le 10 mila unità.

Il contesto di mercato nell’ambito dei servizi

di pagamento negli ultimi anni sta vivendo una forte spinta innovativa, trainata princi-

palmente da: evoluzione quadro normativo (prima

PSD e poi PSD2);

progressiva adozione di nuove solu-zioni tecnologiche (Fintech, Open

Banking, …); introduzione di nuovi servizi di paga-

mento (prima SEPA e poi Instant Payment).

Tali spinte innovative, assieme a un contesto macroeconomico fortemente variato dopo

l’ultima crisi finanziaria, impongono alle aziende di ripensare i tradizionali modelli di

business. Cambiate le esigenze delle aziende, sempre più caratterizzate da una forte inter-

nazionalizzazione, cambiato il contesto nor-

mativo e tecnologico, quali saranno quindi le principali opportunità per il prossimo futuro?

Il contesto normativo

Il 13 gennaio 2018 è entrata in vigore la PSD2, la nuova normativa europea sui servizi di

pagamento. Gli Stati Membri dell’UE si stanno conformando ai requisiti della Direttiva, che

ha lo scopo di armonizzare il mercato dei servizi di pagamento fornendo un set di rego-

le e standard tecnici (gli RTS, di entrata in vigore successiva) comuni a tutti gli operato-

ri, consentendo al contempo maggiore sicu-

rezza e tutela per il consumatore e possibili-tà di ingresso ai nuovi soggetti in grado di

competere con le tradizionali istituzioni fi-nanziarie.

Innovazione tecnologica

La PSD2 si inserisce in un processo di pro-fondo cambiamento delle regole e del modo di

fare business del mercato dei pagamenti, sempre più caratterizzato da una forte digi-

talizzazione dell’offerta e dei processi in un’ottica di efficientamento generale

dell’operatività delle aziende. Inoltre, risulta

sempre maggiore la spinta competitiva da parte di nuovi player (i.e. Fintech), che forti di

un know-how prettamente tecnologico rie-scono a imporsi con soluzioni “disruptive”

andando a confrontarsi direttamente con i

player tradizionali del mondo dei pagamenti.

Tutto ciò sta comportando un’evoluzione dei modelli di business dei player bancari tradi-

zionali che si sono dovuti adattare veloce-mente a condizioni di reddittività fortemente

erosa (tassi d’interesse bassi, onerosa ge-stione della grande mole di NPL, riassetti

interni, …) e a nuove spinte competitive. In quest’ottica si sta configurando il nuovo pa-

radigma del “fare banca”, ovvero l’Open Ban-king.

Nuovi servizi

La PSD2 definisce nuovi ambiti di attività per i

PSPs (Payment Service Providers) dando la possibilità di ripensare il posizionamento

strategico in un’ottica di allargamento delle attività tradizionali.

In tale contesto, forti anche delle nuove op-

portunità derivanti dalle logiche di Instant Payment, soluzione “elettronica di pagamento

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Le opportunità

Stante questa serie di novità in atto nell'am-bito dei servizi di tesoreria non si è registra-

ta parimenti una particolare innovazione o un ridimensionamento dei costi per le aziende.

Alcuni player a livello nazionale hanno inizia-to a lanciare iniziative strategiche volte ad

ampliare la gamma di servizi offerti alle

tesorerie. In questo ambito alcuni operatori stanno portando avanti diversi progetti a

partire dai Big Data fino a progetti più speci-fici legati alle opportunità della PSD2.

In questi termini diversi operatori si stanno

muovendo per offrire un servizio a valore aggiunto per chi si occupa di tesoreria e ha

la necessità di mantenere una vista a 360° su tutti i rapporti con le banche.

La digitalizzazione dei processi orienta verso

proposizioni cross-border che garantiscano una vista complessiva e immediata sui rap-

porti detenuti presso banche europee. Per le aziende, soprattutto corporate e large

corporate, contraddistinte da una forte in-ternazionalizzazione, ciò implica di avvalersi

di servizi di informazione sui conti e disposi-tivi innovativi ed efficaci.

Le novità normative introdotte dalla PSD2, e

di riflesso anche le innovazioni tecnologiche e di processo legate all'introduzione di logi-

che instant, possono rivelarsi preziose op-

portunità anche per l'ambito tesoreria azien-dale.

La PSD2 consentirà alle aziende di utilizzare via via nuovi tool, fortemente personalizzabi-

li, che garantiscono l'accesso alle informa-zioni dei propri conti di pagamento presso le

banche europee e altresì disporre ordini di pagamento, dando quindi la possibilità di:

avere una visibilità completa su tutti

i rapporti in essere e migliorare la

gestione del circolante;

razionalizzare i conti presso le ban-che in un'ottica di riduzione dei costi;

efficientare l'analisi dei rischi, anche di frode;

migliorare il processo di autorizza-zione dei pagamenti.

L'associazione dei nuovi servizi introdotti

dalla PSD2 con logiche instant nell'ambito della tesoreria aprirà opportunità in termini

di innovazione di processo, con incassi im-mediati e una gestione più efficiente della

liquidità, regolamento di pagamenti in tempo reale a supporto dei processi di Supply Chain

Finance, e molto altro ancora.

I contesti di miglioramento non si limitano

solo agli ambiti di prodotti e servizi offerti alla tesoreria, ma riguardano anche logiche

di ottimizzazione dei processi interni. Tra le componenti di riorganizzazione interna

dove le nuove logiche di operatività introdot-te dalla PSD2 e dall’Instant Payment, e più in

generale dalle nuove tecnologie e innovazioni (Blockchain, IoT, AI, Big Data), portano bene-

fici, vi sono per esempio quelle legate ai processi di cash pooling e di spunta banche

(di recentissimo avvio la sperimentazione di

ABI Lab per l’applicazione della DLT - Distri-buted Ledger Technology - alla spunta inter-

bancaria).

Alcuni ambiti di miglioramento citati sopra sono fortemente accelerati dall'adozione di

nuove tecnologie e oltre a essere preziose opportunità per le aziende lo saranno so-

prattutto per le banche partner, nell'ottica di un nuovo riposizionamento strategico, incen-

trato su offerte fully digital, dai costi compe-titivi e da un elevato valore aggiunto per le

aziende.

Pagina 7 LETTERA AITI

Sergio Ammassari

Head of Products and Channels

of BNL Corporate Division

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Lo scorso marzo si è svolta a Bruxelles la

seconda edizione dell’EACT Summit che come espresso dal suo titolo “Adapting to a

Changing World”, ha voluto affrontare molti dei temi che in questo momento interessano

i tesorieri come la brexit, la finanza sosteni-

bile, lo sviluppo delle fintech, la gestione delle risorse umane, il tutto in un contesto

partecipativo che ha visto i tesorieri di varie

nazioni confrontarsi sulle concrete metodo-

logie e sugli strumenti idonei a gestire i

repentini cambiamenti che stiamo vivendo.

Quest’anno la rappresentanza di AITI , che

contribuisce alle attività di EACT da molti

anni ed è rappresentata nel board dal nostro

collega Massimo Battistella, è stata nume-

rosa e qualificata, a dimostrazione di come

la relazione con EACT rappresenti un impor-

tante punto di condivisione a livello europeo

per tutti gli aspetti relativi alla gestione

della tesoreria.

EACT SUMMIT 2018

Pagina 8 LETTERA AITI

Da sinistra: Jamilya Baimukhambetova, Massimo Battistella, Nevio Boscariol, Nicola Marcheselli, Alessandro Malagrinò

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Gli strumenti finanziari derivati (swap, forward,

option) sono utilizzati da società piccole, medie

e grandi. Si tratta di strumenti che, se da un lato

permettono alle società di ridurre l’impatto

negativo che alcuni rischi finanziari possono

avere sui risultati economici delle imprese,

dall’altro, le loro caratteristiche richiedono alle

Società competenze specifiche che ne consenta-

no un utilizzo consapevole ed in linea con le

esigenze della società.

L’utilizzo degli strumenti finanziari derivati ri-

chiede pertanto la definizione di processi strut-

turati che consentano a tutti i soggetti coinvolti

di operare correttamente. Gli strumenti finan-

ziari derivati, quindi, non possono essere presi

in considerazione esclusivamente da chi,

all’interno della società, ha la delega per la loro

sottoscrizione. Al contrario, è necessario predi-

sporre processi integrati che partano dalla risk

policy ed arrivino fino alla rappresentazione

degli effetti dell’utilizzo degli strumenti derivati.

La definizione di una risk policy da parte dell’alta

direzione (Consiglio di Amminsitrazione) è per-

tanto il primo fondamentale step che consente

alla società di:

identificare i rischi finanziari e misurare

l’esposizione a tali rischi;

Individuare il limite di esposizione della socie-

tà per ciascuno dei rischi identificati;

identificare gli strumenti per la mitigazione

del rischio, tra cui gli strumenti finanziari

derivati;

identificare i soggetti incaricati nel presidio

del/i rischio/i;

definire il flusso informativo di ritorno, ovvero

le modalità attraverso le quali il Consiglio di

Amministrazione è periodicamente aggiornato

sul presidio dei rischi finanziari.

È poi necessario definire chiaramente il pro-

cesso che dà origine alla sottoscrizione degli

strumenti finanziari derivati, individuando quali

strumenti possono essere utilizzati, i soggetti

coinvolti nelle diverse fasi ed i flussi informativi

tra gli stessi. Tale definizione è tanto più rile-

vante tanto più l’oggetto della copertura è co-

stituito da valute estere o prezzi delle commo-

dities, in quanto in questi casi i soggetti coin-

volti non appartengono solo all’area Finanza (si

pensi al responsabile degli acquisti nel caso di

coperture di prezzi delle commodities).

La modalità con la quale il processo si svolge è

essenziale per rappresentare in bilancio i deri-

vati applicando l’hedge accounting: sia i principi

contabili internazionali (IFRS 9) sia quelli nazio-

nali (OIC 32) consentono l’utilizzo dell’hedge

accounting solo laddove le diverse relazioni di

copertura vengano documentate formalmente e

monitorate nella loro evoluzione.

Da ultimo, un processo integrato e strutturato

consente di rispettare i diversi obblighi in capo

alle società che utilizzano per gli strumenti

derivati (tra cui gli obblighi derivanti dalla nor-

mativa EMIR).

Diventa fondamentale in presenza di numerosi-

tà di operazioni, di pluralità di attori, di com-

plessità legate alle struttura societaria poter

disporre di un sistema software integrato che

non solo esegua i conteggi richiesti con le rela-

tive funzionalità rivolte all’auditing di risultati,

ma che anche coordini e renda efficiente tutte

le fasi di questi processi articolati.

Myrios, indipendent software vendor, propone

come leader di mercato una soluzione completa

per risolvere tutti gli aspetti della gestione dei

rischi di mercato in azienda.

L’IMPATTO DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI SUI PROCESSI AZIENDALI: LA DEFINIZIONE

DELLA RISK POLICY E LE RICADUTE SULL’INTERA ORGANIZZAZIONE

Pagina 9 LETTERA AITI

Donatella Busso

Professore Associato Università degli

Studi di Torino – ODCEC Torino

Luciano Bosco

General Manager Myrios

[email protected]

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Lo scorso 18 maggio si è svolto il 26mo

Congresso di AITI presso l’Allianz Stadium a

Torino , evento che certamente verrà ricor-

dato come uno dei memorabili momenti nella

storia di AITI .

Iscrizioni andate in sold out davano il segna-

le di quello che poi avremmo avuto di vivere

nella contestualità della intera giornata dove

l’emozione è stata la protagonista dello spiri-

to che i Soci hanno potuto vivere in un incon-

tro denso di contenuti.

Questo significativo risultato è da ricerca-

re , oltre che nella location, anche nella

attualità dei contenuti e testimonianze che i

colleghi della Delegazione AITI Nord Ovest ,

anima organizzatrice del Congresso, hanno

realizzato nel percorso tematico del Semina-

rio che nel titolo “Evolution Banking & Fin-

tech” ha voluto racchiudere l’attualità e le

soluzioni concrete nelle diverse discipline

che interessano i tesorieri e manager della

finanza.

Nei saluti di benvenuto di Sebastiano Sapino,

responsabile della Delegazione Nord Ovest,

ha ringraziato i partner e la platea per la

partecipazione all’evento.

Luciano Volpato, quale Segretario , ha voluto

sottolineare come i processi di innovazione

sono da sempre nell’interesse della Segrete-

ria per fornire ai Soci tutte le dovute infor-

mazioni e proprio l’inserimento della piatta-

forma Eligo ha permesso l’espressione del

voto digitale dei Soci per l’approvazione del

rendiconto che è stata oggetto del successi-

vo intervento del Tesoriere.

Fabrizio Masinelli , Presi-

dente di AITI , ha quindi

aperto i lavori

dell’Assemblea Ordinaria

dei Soci e nel suo inter-

vento ha indicato i percor-

si e le risultanze le attività

svolte dal Consiglio Direttivo

dall’insediamento avvenuto nel gennaio

2017,periodo che ha visto la realizzazione del

nuovo sito AITI che nella sua impostazione

risulta più idoneo alla divulgazione delle

attività ma soprattutto incrementa le possi-

bilità di comunicazione ai Soci.

Il maggiore coordinamento delle Commissio-

ni nell’analizzare e sviluppare i processi

tematici legati alle novità intervenute , quali

la PDS2, instant payment, la fatturazione

elettronica e le altre tematiche che riguar-

dano l’attività della tesoreria, vedono co-

stantemente il presidio di analisi e contributo

di tutti coloro che si impegnano in AITI.

Esempio è la proposta formulata dai nostri

rappresentanti di intitolare a Gianfranco

Tabasso, il nostro “Gianco”, il format della

remittance discusso nel recente forum di

EACT che ci auguriamo possa essere presa

in effettiva considerazione.

Impulso è stato posto nell’ampliare le rela-

zioni e le partnership che hanno permesso

una maggiore presenza nei territori gestiti

dalla singole Delegazioni per dare sempre

maggiori contenuti disciplinari ai Soci e che

hanno trovato nella relazione con Unimore

l’ideale connubio con il mondo accademico.

Il 26° CONGRESSO NAZIONALE di AITI

Pagina 10 LETTERA AITI

La certificazione del ruolo del tesoriere

d’impresa ISO 9001-2015 rilasciato da TÜV

Rheinland ottenuta nel mese di febbraio,ha

inserito AITI quale soggetto accreditato

alla erogazione di servizi relativi alla figura

del tesoriere.

Importante relazione nell’aumentare

l’immagine di AITI è la partneship con il

magazine Economy che per tiratura e pre-

senza nel mercato dei media, rappresenta

un veicolo che potrà contribuire alla divul-

gazione dell’Associazione oltre alla divulga-

zione dei contribuiti per la gestione della

tesoreria.

Ma lo sviluppo dell’immagine di AITI deve

trovare sempre il riferimento verso nella

base associativa e la nuova News Letter,

con uscita periodale, rappresenta un vei-

colo per dare ai Soci immediata informa-

zione sulle attività e aggiornamenti legati

alla professione del tesoriere. Prosegue la

presenza nella storica relazione a livello

internazionale con EACT dove nello scorso

meeting di marzo, è stata data ampio risal-

to al contributo che nel corso degli anni i

colleghi di AITI hanno dato nell’analizzare e

suggerire i miglioramenti dei processi.

L’Associazione, come i Soci presenti hanno

testimoniato, è proattiva e nei prossimi

mesi si andranno a coinvolgere i Soci per

avere la loro opinione e i loro suggerimenti

su quali argomenti, attività e modalità di

crescita gli stessi Soci si attendono da Aiti

per farne parte.

A cura della Redazione

Page 11: LETTERA AITI · E proprio in questo numero di Lettera AITI, la nuova veste grafica rappresenta l’innovazione che assieme ai colleghi della redazione abbiamo voluto seguire, e che

Palpabile l’entusiasmo di tutti i Soci, come

continuità di una rete che coinvolge il Diretti-

vo, le Delegazioni territoriali, le Commissioni

e ogni altro Socio che partecipa attivamente

e/o attraverso i propri suggerimenti a mi-

gliorare sia il confronto nella professione sia

le attività e servizi di AITI di modo che le

azioni che vengono intraprese portino i loro

frutti.

Da ultimo , il Presidente ha rivolto il proprio

ringraziamento alla Segreteria per l’impegno

e precisione nel gestire questa fase di am-

pliamento e sviluppo dell’Associazione.

Andrea Curti, nella sua veste di Tesoriere

dell’Associazione, ha quindi esposto il Rendi-

conto Finanziario del 2017 , peraltro approva-

to preventivamente da parte dei Soci attra-

verso la piattaforma ELIGO come indicato

dal Segretario Luciano Volpato, e il Budget

previsionale 2018 . Il positivo risultato della

gestione è stato raggiunto attraverso una

oculata e sempre vigile attenzione alla co-

pertura dei costi sia a livello centrale che in

quello di pertinenza delle Delegazioni territo-

riali.

Il presidente, nel ringraziare Andrea Curti

per l’impegno svolto, ha voluto porre alcune

riflessioni inerenti l’attività dell’Associazione

e il successivo dibattito intervenuto tra i

Soci , ha permesso di evidenziare le positive

interazioni che i contributi e le osservazioni

poste da parte dei Soci rappresentino la

vera essenza dell’Associazione che saranno

quindi prese in considerazione da parte del

Consiglio

E la partecipazione e coinvolgimento è stata

completata dallo spazio lasciato ai responsa-

bili delle Delegazioni territoriali che interve-

nendo uno ad uno hanno informato la platea sui

programmi in corso e sulle attività in cantiere

fino a fine anno.

Il programma della mattina è proseguito con il

momento che tutti i presenti attendevano e che

nella locandina è stato posto al suo giusto rilie-

vo. La visita di quelli spazi che abbiamo sempre

immaginato da ragazzi mentre correvano dietro

al pallone di cuoio e poi seduti sulle vecchie

panche dello spogliatoio, per i presenti è diven-

tata realtà da vivere e condividere ammirando

le vecchie fotografie dei calciatori che erano i

nostri miti giovanili uniti ai professionisti di

oggi, osservare gli spazi degli spogliatoi cer-

cando di sbirciare quale fosse l’armadietto del

terzino o del portiere , sentire nell’aria l’odore

dell’erba tagliata del campo nelle sue varie

tonalità di colore, visioni che abbiamo sempre

visto nella televisione e che ora erano reali,

emozioni vissute da parte di tutti i presenti e

che lasceranno un ricordo negli anni avvenire.

Nella splendida cornice che sovrasta il campo

sportivo che permette di ammirare la cornice

intera dell’Allianz Stadium, il lunch è stato il

momento del networking dove gli incontri e le

discussioni hanno permesso ai Soci e agli invi-

tati di approfondire e scambiare le esperienze

professionali, momento importante nella vita

della nostra Associazione.

Abbiamo raccolto “a caldo” alcune testimo-

nianze dei presenti...

CONGRESSO

Pagina 11 LETTERA AITI

Quando il Presidente Fabrizio Masi-

nelli mi ha proposto di organizzare il

Congresso Nazionale di AITI il mio

primo pensiero è stato quello di rin-

graziarlo per una così importante

fiducia. Spronato poi dal sostegno e

dal supporto dell’intero Consiglio e

della Segreteria, penso di poter am-

mettere, con un po’ di orgoglio, che

INSIEME abbiamo creato un evento

intenso, fatto di contenuti, di curiosi-

tà, motivo di incontro e di scambio di

opinioni, corredato da una location

che ha sicuramente contribuito al

successo della giornata.

E’ stato un grande evento per la Dele-

gazione Nord-Ovest e spero che rap-

presenti un punto di partenza e di

stimolo alla partecipazione per tutti i

nuovi Soci.

Sebastiano Sapino

Responsabile Delegazione

Nord Ovest

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CONGRESSO

Pagina 12 LETTERA AITI

Impressioni sull’Assemblea

Il Congresso è l’evento istituzionale più im-

portante per la nostra associazione.

Quest’anno abbiamo introdotto un paio di

cambiamenti significativi: il periodo e la

location. Crediamo che entrambi siano stati

apprezzati. L’affluenza dei soci già dal matti-

no, per i lavori assembleari, è stata al di sopra

di ogni più rosea previsione. Abbiamo cercato

di fare tesoro dei numerosi feedback e segna-

lazioni che abbiamo ricevuto, credo che le

occasioni in cui ci possa essere un confronto

sulle esigenze e aspettative dei nostri soci,

siano preziose e uniche. Noi tutti lavoriamo

cinque giorni su sette, nei due rimanenti rita-

gliamo un po’ di tempo per progettare e svi-

luppare iniziative che ci coinvolgeranno

nell’associazione. Il Congresso 2018 ha avuto

riscontri unanimi positivi e ciò è estremamen-

te gratificante. Credo doveroso rivolgere un

grazie a tutti coloro che lavorano con noi e

per noi e un invito ai soci a partecipare nume-

rosi con idee e suggerimenti. Partirà a breve

una survey perché vorremmo che la location

del Congresso 2019 fosse scelta proprio dai

soci indicando una preferenza tra una lista di

potenziali candidature

I dati della gestione dell’Associazione cosa

evidenziano

Il rendiconto di cassa del 2017 è stato molto

positivo. In parte dipende dal criterio di conta-

bilizzare le entrate e le uscite per cassa, credo

tuttavia che il Consiglio stia maturando una

crescente sensibilità di valutazione prelimina-

re, molto precisa, delle iniziative che si inten-

dono realizzare, avendo cura di trovare un

apporto significativo da parte dei partner che

sempre più numerosi vogliono collaborare

con la nostra associazione. Siamo uomini di

azienda e tesorieri, pertanto “fare previsioni e

pianificazioni” è il nostro pane quotidiano. Nel

2017 abbiamo lavorato anche per irrobustire

le finanze dell’associazione perché la crescita

passa anche attraverso gli investimenti e noi

vogliamo essere pronti e in grado di farli nel

momento giusto.“ Andrea Curti

Tesoriere AITI

“E’ stata una emozione vedere dal tavolo dei

relatori la sala piena di associati, la mia me-

moria mi ha portato a ricordare i primi anni

della nostra storia, dove fin dalle prime As-

semblee si vedeva aumentare il numero dei

partecipanti ai lavori assembleari e grazie

alla presenza di questi colleghi, iniziavamo a

portare per mano la crescita di AITI. Un

Assemblea così rappresentata è la testimo-

nianza che il lavoro e l’impegno di tutti i

colleghi del Consiglio, delle Commissioni e

soprattutto dei responsabili delle Delegazioni

territoriali mostra il suo positivo risultato.

Essere vicini alla nostra base associativa,

rispondere alle loro esigenze di crescita pro-

fessionale, ampliare la formazione e dare

contenuti è la vera missione di AITI. Oggi la

professione del tesoriere è cambiata, è un

professionista che deve saper cogliere tutte le

dinamiche aziendali e questo è il vero valore

aggiunto che apporta alla sua azienda.

Cosa dobbiamo fare domani?

Il fulcro organizzativo trova nella attività

della Segreteria il suo soggetto primario.

Non è solo organizzare e gestire le fasi prepa-

ratorie di eventi e seminari, si tratta di aprire

la nostra casa comune, la nostra sede, a tutti i

soci che vogliono vivere operativamente i

programmi di sviluppo che il Consiglio ha in

essere. Un esempio è aver voluto inserire la

piattaforma Eligo, quale strumento di espres-

sione diretta da parte dei Soci, che significa,

in parole povere ma innovative, permettere

anche a chi è lontano di essere partecipe

delle scelte gestionali.

Non sottovalutiamo infine le prossime aper-

ture previste nel nuovo sito, strumento che

permetterà infatti di ricevere proposte, indi-

cazioni e suggerimenti utili da parte di tutti i

nostri Soci.

“AITI” la nostra associazione è stata, lo è oggi

e sarà sempre un punto di riferimento conso-

lidato nel mondo della tesoreria.”

Luciano Volpato

Segretario AITI

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“E’ il primo Congresso AITI al quale par-

tecipo e l’emozione è forte. Location

splendida e vedere tanti colleghi è stato

un momento che mi rende orgoglioso di

appartenere ad AITI, i contenuti operativi

e le testimonianze dirette da chi ogni

giorno si misura con la gestione della

tesoreria, rappresenta un valore e una

crescita professionale”

dice Danilo Giubellino, Socio della

Delegazione Nord Ovest

“Ho partecipato ad altri Congressi di AITI

ma questo di Torino ha qualcosa in più,

ha permesso ai Soci di essere partecipi e

potere esporre le richieste, i programmi

che nella nostra area vorremmo avere per

migliorare le nostre conoscenze . Abbia-

mo raggiunto con questo congresso di

Torino una globalizzazione Nazionale,

una vera e propria crescita dell'Associa-

zione , mi auguro si continui su questa

strada, è solo con la volontà dei parteci-

pati si può raggiungere traguardi inspera-

ti” dice Daniele Nervo, Socio della

Delegazione Nord Est

“l’Associazione è proattiva coinvolgendo i

Soci anche nella crescita

dell’Associazione stessa; proprio per que-

sta impressione ricevuta nel primo incon-

tro al quale ho partecipato a Torino, ho

mandato due miei collaboratori al corso

di Tesoreria Base di Milano e li ho sentiti

molto soddisfatti. Mi ha colpito molto

l’entusiasmo sia dei Direttivi sia dei Soci

segno che le azioni che vengono intrapre-

se portano poi i loro frutti”

dice Riccardo Donati Socio della

Delegazione Lazio Campania

Le domande che il Prof. Biancone ha quindi

rivolto ai presenti al tavolo, le risposte e gli approfondimenti seguiti hanno permes-

so alla platea di avere una maggiore cono-scenza di come le metodologie e strumenti

operativi della innovazione che il mercato

del fintech consentano, grazie allo sviluppo delle piattaforme digitali, nuovi scenari

operativi fino a poco tempo addietro im-pensabili e quindi siano un importante aiuto

nella necessaria conoscenza e integrazio-ne con le altre funzioni aziendali per mi-

gliorare la gestione della tesoreria.

Allo stesso tempo rappresentano una sfida da cogliere nello sviluppo di nuove compe-

tenze del tesoriere, ricordandoci che per primi in Italia, a partire dai propri fondato-

ri, AITI ha da sempre lavorato per

l’innovazione dei sistemi informativi e la giusta applicazione della tecnologia alla

professione.

ll Presidente Masinelli, nel ringraziare gli intervenuti che hanno permesso di rendere

il 26mo Congresso un evento che rimarrà nella storia di AITI, ha lasciato a Remo

Gattiglia , past president di AITI il compito di chiudere la giornata.

La storia, la vita e i percorsi

dell’Associazione raccontati con semplicità

e orgoglio , hanno trasmesso alla platea

una emozione condivisa e se il motto dei

tesorieri è “Cash is the king”, nel dna di

AITI abbiamo la frase di Remo che tutti noi

ricordiamo e con la quale vogliamo chiude-

re questa testimonianza

“Tesorieri, gente seria”.

I lavori sono quindi ripresi con la sessione

del pomeriggio da parte di Chiara Vignoletti e Antonio Rossi di Intesa Sanpaolo che rispet-

tivamente nel loro intervento “ GPI – Instant Payment & Financial Supply Chain”, hanno

analizzato le novità intervenute dal novembre

2017 nei pagamenti digitali domestici e inter-nazionali e come sia possibile impiegare

nuovi strumenti nella filiera dei pagamenti in grado di legare e permettere una adeguata

gestione dei flussi del ciclo passivo.

Giuliano Dalla Cia ha rappresentato l’apprezzato caso della propria azienda Came

Spa “Treasury Evolution da funzione operati-va e ruolo strategico al servizio del busi-

ness” dove ha tracciando la storia e i per-corsi che sono stati seguiti nella fase di

studio e quindi di attuazione , del programma

di sviluppo per impostare una tesoreria aziendale in grado di soddisfare tutte le

attività legate alla gestione delle società nazionali e internazionali che compongo il

gruppo.

La tavola rotonda su “Fintech nel mondo

delle PMI”, moderata dal Prof. Paolo Bianco-

ne dell’Università di Torino, oltre alla pre-

senza dei tre sponsor primari Intesa Sanpa-

olo con Chiara Vignoletti e Antonio Rossi,

DocFinance con Aldo Cacopardi e Western

Union con Cristian Traversini, ha visto

l’intervento di Rocco Torrepadula di Credimi

e di Enrico Viganò di FinDynamic che hanno

evidenziato come per le PMI sia possibile

effettuare operazioni di funding, al di fuori

dei normali circuiti bancari, attraverso le

nuove piattaforme fintech che permetto-

no ,con celerità nei tempi di evasione delle

richieste di anticipazione dei crediti e paga-

mento ai fornitori, una maggiore elasticità

nella gestione del circolante.

CONGRESSO

Pagina 13 LETTERA AITI

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Lo scorso 8 giugno presso Unicredit Tower

Hall di Milano, si è svolta l’ edizione del 1°

Treasury Lab, il nuovo brand di AITI che nel

suo titolo “Improve your financial management” racchiude lo spirito di innova-

zione e miglioramento nella gestione finan-ziaria dell’impresa dove l’analisi,

l’approfondimento su temi concreti nella

gestione della tesoreria, rappresentano il vero focus di questo brand che per le ade-

sioni ricevute testimonia come i tesorieri e i manager della finanza, rivolgono la loro at-

tenzione sulle testimonianze per le soluzioni concrete che vengono giornalmente affron-

tate dai nostri colleghi. Nell’apertura dei lavori, Giovanni Ronca, Co-

Head Italy Unicredit e Luca Corsini, Head Global of Transaction Banking Unicredit,

hanno ringraziato la platea per l’adesione e

accoglienza riservata a questo primo evento che successivamente Fabrizio Masinelli ,

Presidente di AITI, e Riccardo Madinelli, Head of Cash Management Sales Italy di Unicredit,

hanno ampliato anticipando i contenuti della giornata quali il cash management,

l’ottimizzazione del working capital e i nuovi trend nel mondo del fintech analizzate attra-

verso testimonianze e case histories. I lavori della mattina hanno visto l’analisi

riguardo ai “Trend e innovazioni nei servizi di cash management” di Luca Pancaldi e Fede-

rico Fumagalli di McKinsey & Company, e

quindi “Innovazione e Trends per Cash Management e Tesoreria: il punto di vista di

Unicredit” a cura di Veronica Pichi e Marco Pusterla di Unicredit.

Successivamente, dopo un breve intervallo, Enrico Camerinelli di Aite Group ha illustrato

“Strumenti pratici per ottimizzare il Working Capital” ripresi poi nel caso aziendale

“Opportunità per la gestione dinamica della tesoreria” illustrati dal nostro Socio Nicola

Marcheselli di Barilla S.p.a.

I lavori della mattina sono stati quindi con-clusi con altro case aziendale “Semplificare

la Tesoreria: l’innovazione in Generali” di Emanuele Varè di Generali Italia.

Dopo la pausa lunch che rappresenta il mo-

mento di scambio delle impressioni e ne-tworking tra i partecipanti, Fabrizio Masinelli

Presidente di AITI e Riccardo Madinelli di Unicredit, hanno introdotto i lavori pomeri-

diani dedicati agli approfondimenti operativi

attraverso testimonianze di soluzioni gestio-nali in ambito digitale.

L’analisi “Global Treasury Management: sce-

gliere l’ERP di Tesoreria. Condizione suffi-ciente: capacità di essere Domestico in ogni

Paese. Condizione necessaria: Best Practice replicabili” ha visto Andrea Guillermaz di

Piteco S.p.a. e Barbara Radice di Mapei S.p.a., illustrare quali modalità sono state imple-

mentate nel disegnare e realizzare un siste-ma gestionale di tesoreria centralizzata.

Successivamente Simone Mecca di Bloom-

berg e Pier Nicotera di Candy S.p.a. nel loro intervento “La vita di un trade: dalla strate-

gia alla contabilità” hanno analizzato le fasi operative che interessano la tesoreria azien-

dale nelle transazioni estere con riferimento alle commodity e alle operazioni di hedging.

Nel finale della sessione pomeridiana, Simo-

ne Sarachini di Ariston Thermo e Ignazio

Rocco di Credimi hanno sviluppato

1° AITI TREASURY LAB

Pagina 14 LETTERA AITI

il tema “Nuovi strumenti di finanza digitale

per l’ottimizzazione del working capital, il credito di filiera di Ariston Thermo”, eviden-

ziando le nuove opportunità presenti sulle piattaforme Fintech per le operazioni di fun-

ding e cessione del credito alternative al

circuito bancario.

L’ultimo intervento della giornata “L’assicurazione del credito nella filiera

produttiva a supporto del Working Capital” di Gianluca Cereda di Eulerm Hermes, ha posto

l’attenzione sulla prevenzione del rischio quale necessità operativa a tutela del capita-

le circolante. Questa prima edizione del Treasury Lab, per i

contenuti e le best practice analizzate, ha dato il senso di come la visione posta da AITI

nel rendere concrete le innovazioni in atto

sul mercato e all’interno delle tesorerie aziendali, rappresenta il vero laboratorio

dove la professione del tesoriere assume il suo ruolo primario con responsabilità cre-

scenti che richiedono non solo competenze operative ma anche doti manageriali, temi e

argomenti che da sempre rappresentano lo spirito della nostra Associazione.

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La delegazione Emilia Romagna e Marche sta

continuando il lavoro ormai iniziato da tempo che vede al centro di tutte le attività il nostro

associato. Durante l’ultimo anno , abbiamo portato a

termine eventi sulle tematiche di interesse

ma anche il primo appuntamento con un

Mental Coach - riteniamo infatti che le

cosiddette “ Soft Skill ” siano sempre più importanti e che AITI deve in qualche modo

avvicinare questo mondo alla realtà dei professionisti della finanza e della Tesoreria.

Modena Finanza continua ad essere presen-

te nel nostro palinsesto con la 9^ edizione sempre in collaborazione con Confindustria

Modena che da quest’anno vede unificate anche Bologna e Ferrara .

Sicuramente una collaborazione molto im-portante sul territorio .

Il progetto “ A scuola di Tesoreria “ ha

visto tagliare il traguardo del 4° anno e questo non può che renderci felici di un per-

corso che vede noi al fianco di giovani che

forse un giorno avranno il piacere di fare questa professione .

Ma non ci fermiamo qui , la nostra Delegazio-ne deve prevedere anche eventi o appunta-

menti ( anche informali ) che si avvicinino a

quelle zone che fino ad oggi abbiamo toccato in modo marginale – parliamo della Romagna

e delle Marche . Nostro obiettivo è quello di aumentare tali occasioni e magari trovare

qualche nostro socio disposto a seguire l’associazione sul territorio

Tutto ciò è stato e sarà possibile con l’aiuto di tutta la squadra della Delegazione e di

molti soci che si sono resi disponibili a par-tecipare agli eventi e in qualche caso anche

a condividere le tematiche dandoci suggeri-menti che ci hanno indirizzato su strade che

ora ci vedono sempre più vicino tra noi , non

dimentichiamoci che il nostro obiettivo è creare un gruppo !

DELEGAZIONI REGIONALI AITI

Pagina 15 LETTERA AITI

v

Renato Tagliavini

Consigliere AITI – Responsabile

Delegazione Emilia Romagna - Marche

DELEGAZIONE EMILIA ROMAGNA e MARCHE

L’attività della Delegazione per il 2018 si focalizza

sui seguenti aspetti: 1) far conoscere AITI, i suoi valori, missione e attivi-

tà incluse quelle delle commissioni alla maggior parte dei tesorieri e direttori finanziari delle

aziende di ogni tipologia del Lazio e della Campa-

nia cercando di farli partecipare al massimo alle attività locali e nazionali di AITI (corsi, convegni

etc..). 2) far conoscere/aumentare la presenza di AITI

negli ambiti istituzionali e relazionali locali e na-zionali rilevanti;

3) svolgere un’attività territoriale «calibrata» sulle esigenze delle aziende di un territorio composto

da un tessuto di grandi aziende ma anche di tante medie e piccole e che sta vivendo un momento

critico sotto il profilo dell’occupazione, della pro-duttività e dell’innovazione. Tenendo conto delle

molteplici novità e obblighi normativi che im-

pattano sulla nostra attività in diverse forme (tecniche, fiscali, organizzative etc..), solo per

citarne alcune PSD2, GDPR, Fatturazione Elet-tronica etc... In questo senso, la formazione la

cui base principale è come oramai da anni il

“corso base di tesoreria”, insieme ai numerosi momenti di condivisione delle competenze

professionali e dell’aggiornamento e approfon-dimento anche operativo delle conoscenze e

della buone pratiche 4)creare una community attiva tra i soci AITI

locali che possa essere di supporto reciproco grazie al valore esponenziale che il network

può creare, localmente, nazionalmente e anche tra le diverse aree geografiche delle delega-

zioni AITI;

DELEGAZIONE LAZIO CAMPANIA

Page 16: LETTERA AITI · E proprio in questo numero di Lettera AITI, la nuova veste grafica rappresenta l’innovazione che assieme ai colleghi della redazione abbiamo voluto seguire, e che

Nevio Boscariol

Consigliere AITI – Responsabile

Delegazione Lazio Campania

[email protected]

se, nonostante tutto, offre ancora numerosi

esempi. Crediamo che la coesione e vita di ogni network serio passi anche attraverso

questi momenti, come il recente Congresso Nazionale ha confermato. E in questo senso

cercate sul sito di AITI www.aiti.it i nostri

futuri incontri, che includeranno anche mo-menti brevi di incontro, contenuti attuali e

rapidamente fruibili, confronti operativi e rapidi “tra pari” e con operatori rilevanti per

topic specifici, a partire dalla seconda metà di luglio fino a fine anno. Questi incontri uni-

ranno temi attuali e vitali per le aziende trat-tati con un taglio tecnicamente preciso e

approccio concreto, operativo, con applica-zioni contestualizzate su temi come l’accesso

al credito/ pianificazione finanziaria/rapporto con le banche, la digital

transformation/sistemi informativi/cyber-

security, la «231», fintech e digital payments e gli altri temi trattati nelle commissioni e

tanti altri, con la scoperta di alcune di quelle piccole grandi bellezze e momenti di incontro

con alcune personalità che lasciano il segno nel mondo: scoperte e incontri che oltre la

solida competenza e conoscenza, sono

l’anima della nostra vita.

5) posizionare AITI nel territorio come sog-

getto referente per i temi propri, questo anche attraverso la partecipazione a

workshop, incontri e convegni dei soggetti e contenuti rilevanti per le nostre mate-

rie. Il confronto con gli altri è un aspetto

fondamentale del nostro sviluppo; 6) aumentare la partecipazione e il numero

dei soci dell’area fondamentale per realiz-zare quanto sopra elencato, anche in

termini di risorse, e il coinvolgimento degli stessi soci sia a livello locale che

nazionale per lo sviluppo della professione e delle aziende.

I primi 2 appuntamenti di quest’anno sono

stati: il “Journey to Treasury” tenutosi il 18 gennaio in collaborazione con BNL e presso la

loro bellissima sede alla stazione Tiburtina abbiamo approfondito le tecnologie attuali

per migliorare le performance e migliorare il controllo sui flussi finanziari-instant e digital

payments in generale, virtual cash management, blockchain e altre- e quelle per

difendersi dal cyber-crime e dalle frodi finan-ziarie, e come cambierà il nostro modo di

lavorare. Il caso presentato da Panini sulla

base della propria esperienza caso dell’esperienza della Panini.

“il Risk Management e l’utilizzo degli stru-

menti finanziari derivati. Dalla risk policy

al rispetto della normativa EMIR” del 22

marzo u.s. in cui grazie Myrios e i suoi esper-ti, tra cui la Dr.ssa Busso dell’Università degli

Studi di Torino, e la partecipazione della Con-

sob abbiamo approfondito l’utilizzo di stru-menti finanziari derivati che presuppone

l’implementazione di un processo trasversale a più funzioni aziendali che, partendo dalla

risk policy definita a livello direzionale, arriva fino alla rappresentazione in bilancio dei

derivati e alla corretta gestione degli adem-pimenti alla normativa EMIR, in base alle

scelte fatte (reporting diretto o delegato).

Diventa pertanto fondamentale definire cor-rettamente una organizzazione che gestisca

compiutamente tutto il processo e presidi

tutte le aree che sono impattate dall’utilizzo degli strumenti finanziari derivati:

dall’individuazione dei rischi finanziari cui la società/gruppo è esposto alla definizione

della policy per la gestione di tali rischi, dalla

identificazione degli strumenti finanziari di copertura utlizzabili alla preparazione della

documentazione a supporto, dalla rappresen-tazione nel bilancio d’esercizio/consolidato

degli effetti degli strumenti finanziari fino alla compliance con le diverse normative.

La fatturazione elettronica tra privati, o fat-turazione elettronica B2B sarà invece il focus

del terzo incontro che inaugurerà l’avvio degli incontri in materia nelle delegazioni AITI

e che si terrà l’11 luglio prossimo, di nuovo nella modernissima sede della BNL alla sta-

zione Tiburtina. Dal 1 luglio 2019 sarà un ob-

bligo in Italia e faremo da apripista per tutta la Comunità Europea. Aiti è sempre stato un

attore rilevante sui tavoli tecnici nazionale ed europei della materia, in passato con alcuni

dei fondatori di Aiti e oggi con il responsabile della Commissione e-business e fatturazione

elettronica di AITI, Massimo Battistella. Con lui e in collaborazione con BNL e altri impor-

tanti esperti delle materia forniremo infor-mazioni dettagliate per capire come fare

diventare quotidianità in azienda il nuovo

processo e in dialogo con i partecipanti all’incontro come applicarlo alle diverse real-

tà aziendali. Stiamo lavorando per cominciare finalmente

anche l’attività di AITI in Campania partendo da Napoli entro la fine dell’anno con un incon-

tro che contestualizzi un “distillato” delle migliori iniziative fatte nell’anno.

Fondamentale per future iniziative della dele-gazione sarà la survey sulle loro esigenze e

priorità che faremo entro l’estate tra i soci locali.

Ai nostri momenti di condivisione e cono-

scenza professionale cerchiamo sempre di aggiungere piccoli grandi momenti di condivi-

sione di quella “bellezza” di cui il nostro pae-

DELEGAZIONI REGIONALI AITI

Pagina 16 LETTERA AITI

Page 17: LETTERA AITI · E proprio in questo numero di Lettera AITI, la nuova veste grafica rappresenta l’innovazione che assieme ai colleghi della redazione abbiamo voluto seguire, e che

DELEGAZIONI REGIONALI AITI

Pagina 17 LETTERA AITI

La nostra associazione AITI ha festeggiato lo

scorso anno il suo 25° Anniversario. Il suo

consolidamento e la sua crescita annovera

svariati traguardi tra cui la nascita della

Delegazione AITI in Puglia. Per i soci Pugliesi

si è profilata l’ occasione di confronto diret-

to, in loco, con esperti nel

campo della finanza di fama nazionale ed

internazionale.

Sarà una strada da percorrere insieme, dove

fondamentale sarà il sostegno di tutti: dei

consigli di chi ha già intrapreso questa inte-

ressante esperienza e di chi abbia voglia di

scendere in campo attraverso il suo prezio-

so contributo.

Il supporto dei nostri Soci Pugliesi ci consen-

tirà così di organizzare eventi che risponda-

no sempre più alle esigenze della nostra

Professione, nel nostro territorio. Semplici

incontri, non solo formativi, potranno inoltre

essere occasione di confronto, in un vicen-

devole scambio culturale ed interpersonale.

Parlare della figura del Tesoriere in Puglia ci

consentirà di far conoscere il suo ruolo

incentrato nella gestione quotidiana della

finanza aziendale con l’ obiettivo della sua

ottimizzazione.

Il giusto mix per questa Professione, a mio

parere, si fonda su una cultura finanziaria

aziendale nel rispetto dei valori di etica pro-

fessionale dove integrità morale, trasparen-

za, entusiasmo, analisi delle proprie criticità

e dei risultati possono rappresentare la

differenza. Alla luce della mia esperienza

ritengo che questi principi costituiscano i

punti cardini necessari ad acquisire nel tem-

po professionalità, rispetto e fiducia. In

quest' ottica abbiamo organizzato a

Bari, 21 Giugno 2017 "Sistemi, tipologie e

soluzioni operative da applicare per i paga-

menti nelle transazioni mercantili con l'este-

ro"

A Lecce, 28 Novembre 2017 "I NUOVI

TREND IN AMBITO CASH MANAGEMENT “

AITI, BNL, in collaborazione con CONFINDU-

STRIA LECCE,

E Bari, 13 Dicembre 2017 "Supply Chain

Finance e logistica integrata, processi condi-

visi per lo sviluppo del business aziendale”

Voglio ringraziare il Presidente Fabrizio

Masinelli ed i Consiglieri tutti, in particolare

Rosario Maccarone ed il mio referente Gio-

vanni Ceci per essere stata nominata Coor-

dinatore della Delegazione Puglia; questa

occasione per me rappresenta un privilegio

ed un’ opportunità di crescita personale e

professionale.

Rosa Daniele

Socio AITI

Coordinatore Delegazione AITI Puglia

DELEGAZIONE PUGLIA

Page 18: LETTERA AITI · E proprio in questo numero di Lettera AITI, la nuova veste grafica rappresenta l’innovazione che assieme ai colleghi della redazione abbiamo voluto seguire, e che

In questi mesi di lavoro la Delegazione Lom-

bardia ha avuto modo di affrontare svariati

temi di interesse tipici per la nostra profes-

sione, abbiamo potuto ascoltare le soluzioni

operative/gestionali implementate da altre

aziende e nel contempo ascoltare i consigli di

professionisti specializzati nei propri campi

di competenza, il tutto con lo scopo di poter

metterci nelle condizioni di criticamente

analizzare noi stessi e le nostre organizza-

zioni in un’ottica di miglioramento continuo.

Vorrei quindi ricordare alcune delle tappe

che abbiamo percorso da inizio anno:

Abbiamo organizzato un evento incentrato

sulla gestione dei rischi attraverso gli stru-

menti derivati con un occhio di riguardo alla

risk policy e al reporting EMIR (data quality),

ed avendo il piacere di aver avuto tra gli

speaker un rappresentante di CONSOB;

Abbiamo coinvolto un Business Coach per

parlare di “Comunicazione Efficace”, tema a

volte non sempre tenuto in debito conto, ma

di grande rilevanza per la nostra professione

e per le dinamiche relazionali che ogni giorno

affrontiamo;

Siamo poi orgogliosi di poter dire che questo

8 giugno prenderà vita un nuovo ed impor-

tante evento che vogliamo diventi un punto di

riferimento per i nostri Soci, nasce infatti il

1° AITI TREASURY LAB, una vetrina sui trend

di settore, sulle nuove tecnologie che sono/

saranno disponibili per ottimizzare i processi

delle nostre tesorerie e sulle best practice

implementate da aziende particolarmente

innovative e magari replicabili anche in PMI

con budget più contenuti.

In Lombardia sono stati poi patrocinati diver-

si eventi, il prossimo sarà la “Fiera del Credi-

to” che si terrà c/o la sede de “Il Sole 24

Ore” all’interno del quale AITI presenzierà

con un proprio workshop, ma di grande inte-

resse sono stati anche l’evento sul “Supply

Chain Finance”, quello sulla “Pianificazione

Finanziaria e Rischio Valuta”, quello c/o

Borsa Italiana dedicato al Corporate Finance,

quello sul credito di filiera, altri seguiranno,

vi invito quindi a tenervi aggiornati collegan-

dovi sul nostro nuovo sito www.aiti.it .

Mi preme infine ricordare che la Lombardia

ha la fortuna di ospitare la sede della nostra

Associazione che è a disposizione di tutti i

Soci ed è collocata vicino alla Stazione Cen-

trale di Milano, potrebbe essere il luogo

ideale di incontro tra Soci che volessero

espandere il proprio network, condividere le

proprie esperienze o solamente salutare la

signora Anna e tutta la Segreteria

DELEGAZIONI REGIONALI AITI

Pagina 18 LETTERA AITI

v

Stefano Pirri

Consigliere AITI – Responsabile

Delegazione Lombardia

[email protected]

DELEGAZIONE LOMBARDIA

Page 19: LETTERA AITI · E proprio in questo numero di Lettera AITI, la nuova veste grafica rappresenta l’innovazione che assieme ai colleghi della redazione abbiamo voluto seguire, e che

L’attività della Delegazione, che ha visto

incrementare la presenza del numero dei Soci, segnale evidente di come le tematiche e

i contenuti che l’Associazione trovino ade-guata rispondenza, si è manifestata su Vero-

na con l’incontro "E' possibile mettere in

sicurezza le imprese per prevenire e gestire i rischi finanziari?" Con partecipazione di 4

Planning, MarkUp e lo Studio legale Slacc .

A Treviso abbiamo svolto l’incontro “Global Going: come strutturare tesorerie evolute a

supporto di un business con forte orienta-mento internazionale” presso la Came S.p.a e

la partecipazione di BNL e Studio Panetta, evento che per gli argomenti trattati ha

riscosso notevole successo di presenze.

Ma nel mondo di AITI anche la cultura trova il

suo spazio e lo scorso mese di marzo abbia-mo partecipato a “Dante & Finanza” organiz-

zato dalla Società Dante Alighieri Comitato di Verona.

L’educazione finanziaria sappiamo essere

uno dei temi principali che nell’odierna fase economica viene seguito e il legame di AITI

con il mondo accademico e della istruzione è da sempre un valore presente.

In questo ambito, un’importante novità ha

interessato la Delegazione nel primo seme-stre dell’anno: presso la Scuola Secondaria

di II grado ISIS "B.Stringher” di Udine abbia-

mo dato vita al percorso “A scuola di teso-

reria”, ricalcando quello iniziato nel 2015 dai

colleghi della Delegazione AITI Emilia Roma-gna e Marche presso l’Istituto Gavazzi.

Grazie al supporto, all’esperienza maturata e ai suggerimenti dei colleghi, che ringraziamo,

abbiamo intrapreso con i ragazzi della 4° e 5° classe dello Stringher un’attività di edu-

cazione finanziaria per consentire loro di apprendere i rudimenti dell’attività del

“Tesoriere”.

La Dirigente Scolastica Prof. Anna Maria Zilli lo ha definito: “un percorso innovativo su una

tematica sconosciuta e che potrà rappre-

sentare una nuova offerta formativa per i nostri ragazzi e dare una visione di un set-

tore aziendale come quello della tesoreria”. Ha inoltre dichiarato “Siamo tutti curiosi di

vedere come i ragazzi potranno reagire di fronte a questa nuova opportunità”.

DELEGAZIONI REGIONALI AITI

Pagina 19 LETTERA AITI

Rosario Maccarrone

Consigliere AITI – Responsabile

Delegazione Nord Est

[email protected]

DELEGAZIONE NORD EST

Scuola Secondaria di II grado ISIS "B.Stringher”di Udine

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Nel periodo di formazione abbiamo avuto

complessivamente 18 ragazzi, divisi tra le due classi, che per scelta volontaria hanno

deciso di seguire le lezioni al sabato e che hanno mostrato impegno e interesse verso

le nuove tematiche che il mondo della teso-

reria offre. Siamo partiti dall’illustrare e far comprende-

re appieno il processo aziendale (acquisto, trasformazione, vendita) e come lo stesso si

declina nei flussi monetari di cassa, cuore centrale dell’attività d’impresa.

Abbiamo poi evidenziato le diverse forme di copertura delle esigenze finanziarie, con un

excursus sui sistemi di pagamento, sulla pianificazione finanziaria, sul cash pooling e

sul tema innovativo della “blockchain”. E’ una prima partenza che ha permesso di

affinare ai colleghi di AITI , che hanno scelto

questo impegno e che ringraziamo per la disponibilità, i percorsi e le tematiche pro-

prie della nostra professione di tesoriere per accompagnare i ragazzi , attraverso

esercizi pratici ed esempi operativi, in un percorso che permetta loro di toccare con

mano come sia determinante controllare e pianificare il flusso di denaro all’interno delle

aziende. In questo percorso vogliamo ringraziare

inoltre DocFinance che ha fornito il software

di tesoreria. Questo, pur nel tempo limitato delle ore di lezione, ha permesso di insegna-

re ai ragazzi ad utilizzare un sistema di teso-reria vero e proprio, enfatizzando

l’importanza della riconciliazione dei movi-menti, l’esattezza delle registrazioni e la

pianificazione finanziaria di breve periodo. Da segnalare infine l’incremento del numero

di Soci che hanno deciso di aderire ad AITI, Delegazione Nord Est, segnale evidente di

come le tematiche e i contenuti dell’Associazione trovino adeguata rispon-

denza nel mondo delle imprese.

DELEGAZIONI REGIONALI AITI

Pagina 20 LETTERA AITI

v

Stefania Poles

Giuliano Dalla Cia

Giovanni Ceci

Roberta Giachin

Cristina Ceccato

Nevio Boscariol

I docenti di AITI al corso “A SCUOLA DI TESORERIA”

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Dopo la crisi scoppia-

ta nel 2008, sempre

più persone vedono la

finanza come qualco-

sa di ingiusto e di-

struttivo, che dilapida

patrimoni, diffonde

disuguaglianza e

disoccupazione,

minaccia la tenuta

degli Stati nazionali e

pone a rischio il nostro futuro. Eppure, l'intera

storia umana testimonia che l'evoluzione della

finanza è stata il principale fattore di sviluppo della

civiltà. William N. Goetzmann compone una fonda-

mentale storia della finanza, che osserva i punti di

svolta dell'umanità da una prospettiva nuova, dimo-

strando il ruolo decisivo del denaro e dell'investi-

mento nell'invenzione della scrittura e nei primi

fenomeni di urbanizzazione dell'antica Mesopotamia;

nella nascita ed espansione della civiltà greco-

romana; nell'ascesa e caduta delle dinastie imperiali

cinesi; nelle spedizioni commerciali che hanno

portato gli europei alla scoperta e alla conquista del

Nuovo Mondo; nella Rivoluzione industriale e in molti

altri momenti chiave della storia universale. Il

denaro e la finanza hanno consentito agli uomi-

ni di interagire oltre la sfera limitata delle

relazioni fiduciarie personali, familiari o tribali.

Rappresentano una sorta di macchina del

tempo, che ha cambiato il nostro modo di

pensare, di gestire il rischio e di programmare

il futuro: grazie a istituzioni come le banche o

le società di capitali possiamo spostare il

valore economico avanti e indietro nel tempo.

Ma la finanza è comunque una tecnologia, uno

strumento potente che, usato nel modo sba-

gliato, ha causato bolle di mercato, crisi deva-

stanti e crolli improvvisi, debiti insostenibili,

sfruttamento e imperialismo. "Denaro" è una

storia di imperatori, banchieri, usurai, pionieri

del commercio, templari e corsari; esploratori

celebri come Cristoforo Colombo e Marco Polo,

matematici geniali come Fibonacci e Lefèvre,

finanzieri acuti e spregiudicati come John Law,

menti illuminate come Seneca, Marx e Keynes.

E sa trovare le risposte ai grandi dilemmi del

futuro: con le opportune riforme, le immense

potenzialità della finanza potranno essere

impiegate per combattere la miseria e pren-

dersi cura di una popolazione sempre più

numerosa e invecchiata.

La digitalizzazione dei

servizi finanziari (FinTech)

promette grandi cambiamenti

e ognuno di noi come cliente

ha già sperimentato di perso-

na come i servizi bancari e

finanziari siano attraversati

da profonde trasformazioni

anche solo rispetto a pochi

anni fa. Il presente è in conti-

nua e forte evoluzione e i

tradizionali modelli di business

vengono messi in discussione. Avverrà una digital disrup-

tion, come è già successo per altri settori? Le banche come

noi le intendiamo oggi resisteranno e si evolveranno o

cederanno il passo alle nuove startup del FinTech? Con uno

sguardo internazionale e puntuali riferimenti nazionali, il

libro traccia una panoramica concreta delle caratteristiche

e dei trend dell'era del FinTech. La corsa tecnologica, l'evo-

luzione portata da internet, la disintermediazione, la custo-

mer experience e la mobilità toccano ormai tutti i servizi

bancari e finanziari, dai pagamenti, ai trasferimenti econo-

mici, agli investimenti. Bitcoin, blockchain, crowdfunding,

robo advisor, P2P lending, alternative finance sono termini

che non solo arricchiscono il vocabolario dei servizi finan-

ziari, ma portano con loro nuovi modelli di finance e nuovi

protagonisti, anche non legati al mondo del banking.

IN LIBRERIA Pagina 21 LETTERA AITI

DENARO L’ERA DEL FINTECH TUTTO SU BLOCKCHAIN

Come funziona la Blo-

ckchain? Come si lavora con

i protocolli del consenso

distribuito e gli Smart Con-

tract? Quale futuro emerge-

rà dal mondo delle criptova-

lute? Il libro risponde a

queste e a molte altre do-

mande, illustrando a fondo le

principali architetture

basate su Distributed Ledger oggi disponibili e spiegando in

quali aree cross-industry avranno maggiori possibilità di

imporsi. Il volume analizza inoltre le strategie di sviluppo

che nei prossimi anni potrebbero essere adottate da

aziende private, pubbliche e dalle istituzioni, per cogliere i

maggiori vantaggi e ridistribuirli a beneficio di una più

ampia comunità. Per capire la Blockchain occorre innanzi-

tutto non confonderla con i Bitcoin, avere chiare le carat-

teristiche che la rendono unica e comprenderne gli effetti-

vi vantaggi. L'opera illustra pertanto gli ambiti che possono

trarre un reale profitto dall'adozione di soluzioni basate su

questa piattaforma, altri per i quali può essere ininfluente,

altri ancora in cui provocherebbe impatti negativi. Analizza

infine tutti gli aspetti che possono determinare il successo

o il fallimento di un progetto innovativo, specialmente per

chi pensa di investire nel cambiamento portato dalle blo-

ckchain.

E’ uscita, nella collana IPSOA Guide Operative, “Tesoreria Aziendale”, riedizione

della precedente guida AITI di Davide Giovanelli e Fabrizio Masinelli, esperti

tesorieri di due importanti aziende italiane che hanno integrato il loro preceden-

te volume aggiungendo un capitolo sulla gestione del trade e un altro sul Cyber-

crime.

Il volume esamina nel dettaglio le problematiche della professione del tesoriere

che si affiancano a quella del Direttore Amministrativo e Finanziario ma che

hanno un taglio decisamente più operativo.

Vengono analizzati, tra i vari argomenti, il ruolo del tesoriere, l’organizzazione e

le analisi tipiche della tesoreria, il rapporto banca-impresa, la pianificazione

finanziaria, il cash management,il cash pooling, le tecnologie a supporto della

funzione e la comunicazione finanziaria.

La tesoreria aziendale, operando spesso anche con l’estero, ha dovuto inoltre

risolvere il problema del controllo dei rischi di cambio, soprattutto durante le

varie crisi di volatilità delle valute che sono avvenute ciclicamente nel nostro paese, o sui rischi tasso, nel caso di ricorso,

come spesso è accaduto, a prestiti a medio o lungo termine con istituti bancari nazionali od internazionali per finanziare

investimenti o operazioni sul capitale. L’accesso al credito è via via diventato sempre più indispensabile, attraverso affida-

menti di cassa, anticipi su fatture o su import ed export.

Nel tempo è diventato sempre più necessario avere un’informazione sulla liquidità finanziaria “day by day” poichè il top

management è passato negli anni da una richiesta di report finanziari con cadenza mensile, poi settimanale, fino ad arriva-

re ad una cadenza giornaliera, ovvero sempre più puntuale.

TESORERIA AZIENDALE

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Al via il primo corso post laurea in Ita-

lia dedicato alla formazione di “Esperto

nella gestione di tesoreria di impresa”.

Il battesimo si è tenuto al Dipartimento di

Economia Marco Biagi che, grazie alla

collaborazione con l’Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa – A.I.T.I., la software

company DocFinance Srl e la Fondazione Marco Biagi, ha aggiunto nella sua offerta

didattica il corso dedicato alla formazio-

ne di professionisti nella gestione delle

attività di tesoreria di impresa.

Hanno fatto domanda 50 persone e la

selezione dei docenti di Unimore

ha ammesso al corso 12 partecipanti che

saranno formati nello sviluppare capacità organizzative e gestionali, inerenti la rendi-

contazione dei flussi monetari prodotti dall’attività di impresa, che sapranno iden-

tificare i rischi finanziari che l’impresa

potrebbe affrontare, e che realizzeranno relazioni collaborative con gli stakeholder

finanziari, in particolare creditizi.

“Siamo molto soddisfatti dei riscontri ottenuti in breve tempo e

della selezione fatta - prof. Andrea Landi, Direttore del Corso di

Perfezionamento in Esperto nella gestione della tesoreria di

impresa – grazie al prezioso supporto fornito dalla Fondazione

Marco Biagi. Per i partecipanti sarà una grande opportunità di

poter apprendere con un taglio pratico tutti gli elementi che

caratterizzano la gestione della tesoreria, entrando in contatto

con un gruppo altamente qualificato di tesorieri di importanti

imprese italiane, grazie ad A.I.T.I. e avendo la possibilità di uti-

lizzare l’ambiente software messo a disposizione da DocFinance,

primaria software company del settore, molto attenta al tema

della formazione.”

Articolo da UFFICIO STAMPA UNIMORE - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Pagina 22 LETTERA AITI

le analisi tipiche della tesoreria ed il

rapporto banca-impresa; la pianificazio-ne finanziaria e la centralità del cash

flow, del cash management e del cash pooling nelle scelte d'impresa; la gestio-

ne del passivo, della liquidità, dei rischi

finanziari in azienda; l’importanza di una buona comunicazione finanziaria e le

pratiche di come ottenerla; la definizione di una procedura di tesoreria; il cyber

crime ed i crediti documentari.

Il corso comporta un impegno di cir-

ca 400 ore complessive che varranno

il riconoscimento di 16 Crediti Formati-

vi Universitari previo superamento

della prova finale.

AL VIA IL PRIMO CORSO POST LAUREA IN ITALIA IN “ESPERTO NELLA GESTIONE DI TESORERIA DI IMPRESA”

Gli argomenti trattati verteranno su: la

tesoreria e lo sviluppo dell’attività

all’interno della gestione aziendale, la fun-

zione e l’organizzazione della tesoreria in

azienda;

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L’Osservatorio Supply Chain Finance nasce nel 2013 per rispondere al crescente interesse di aziende e Pubbliche

Amministrazioni verso le opportunità di ottimizzazione del capitale circolante e accesso al credito offerte dalle

soluzioni di Supply Chain Finance che identificano in un mix di modelli, soluzioni e servizi finalizzati

all’ottimizzazione delle prestazioni finanziarie e, in particolare, al controllo del Capitale Circolante sfruttando la

conoscenza approfondita delle relazioni di Supply Chain.

Quindi processi e analisi dove le esperienze di AITI potranno essere di supporto a migliorare la diffusione delle

soluzioni di Supply Chain Finance che nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio vengono messe a disposizione del

mercato italiano.

Concluso il progetto di certificazione di AITI

secondo UNI EN ISO 9001:2015 per il proces-

so di progettazione ed erogazione di corsi di

formazione e attività di qualifica indirizzati

alla figura del Tesoriere.

AITI ha conseguito la Certificazione UNI EN

ISO 9001:2015 di TÜV Rheinland che permet-

terà all’Associazione di sottoporre ad una

terza parte indipendente la valutazione dei

propri processi di formazione e qualifica

basata su univoca Linea Guida.

La soluzione prospettata da ASK Advisory e

TÜV Rheinland riconosce da oggi ad AITI una

effettiva “centralità” nel progetto di qualifica

della professionalità del proprio associato.

AITI resta la sola ed unica titolare della Linea

Guida per la qualifica del Tesoriere e dei

parametri di mantenimento nel tempo.

Una Linea Guida che, grazie alla collaborazio-

ne di Ask Advisory e’ stata pensata e studiata

in modo da valorizzare e, nello stesso tempo,

contemperare la storicità, la professionalità,

l’esperienza ed il livello di formazione del

Tesoriere.

NEWS dalla SEGRETERIA

Pagina 23 LETTERA AITI

AITI CERTIFICAZIONE

In tale ambizioso progetto, AITI verrà comunque supportata da Ask Advisory nella gestione

delle attività atte alla valutazione e certificazione delle competenze del Tesoriere e sotto-

posta al controllo effettuato da TÜV Rheinland secondo campionamenti prefissati, nonché

mediante la realizzazione di una piattaforma web informatizzata preposta alla registrazione

ed alla archiviazione dei risultati e dello scambio delle comunicazioni tra il Tesoriere e AITI.

AITI è entrata a fare

parte, come Sponsor

I s t i t u z i o n a l e ,

de l l ’Osserva tor io

Supply Chain Finance

della School of

Management del Poli-

tecnico di Milano.

da sinistra: Fabrizio Fujani - TÜV Rheinland , Fabrizio Masinelli - Presidente AITI , Avv. Andrea Arnaldi - ASk Advisory

Page 24: LETTERA AITI · E proprio in questo numero di Lettera AITI, la nuova veste grafica rappresenta l’innovazione che assieme ai colleghi della redazione abbiamo voluto seguire, e che

Se vuoi contribuire, con un tuo articolo, alla creazione della prossima lettera AITI

Cosa aspetti… contatta la redazione!

[email protected]

Arrivederci al

prossimo numero!