Lettera a un aspirante suicida

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  • 7/30/2019 Lettera a un aspirante suicida

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    Anno II 05/2013 n.7

    Winterblattauf den ein Winterschatten fllt

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    LA

    TEX Literature Project

    email: [email protected]: http://federicofederici.netblog: http://leserpent.wordpress.comcover: The dark side of the room, F. Federici

    Novaya Zemlya p.1, Thomas Kner

  • 7/30/2019 Lettera a un aspirante suicida

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    4 maggio 2013

    lettera a un aspirante suicida

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    Caro *,

    ad essere nulla davvero si colgono i frutti dellassoluto, per questo biso-gna imparare a trascurare lopera, farla sparire dentro le ossa, invece ditendere tutte le corde del vento per catturarla, o farle nel cuore una rete.Non sei folle tu, ma chi cerca lorigine della luce nella luce, chi si ferma alcreatore.Il corpo intreccia terra e buio in ununica matrice dacqua che tutto som-merge. La notte cresce in bocca e scriverne pone scarso rimedio: non fuper noi minor follia, anzi rimise in pericolo di morte.Non c grido, anima, materia in cui far schermo: listante del sollievo

    cancella i sensi e riconsegna il nome a ogni cosa, rid lunit al mondo.Se per mano tua verr la morte invece, ti rinfacceranno la sciocchezzadelle corse in mezzo a un prato, lamore insano per le cortecce dalbero, idisegni, i dipinti, i manoscritti dei poeti salvati sui banchetti dei mercati.Sarai per loro uno sconfitto, un altro cadavere squisito rotolato gi dalcielo. Da vivo, non avrai saputo tenerti addosso il puzzo gi di un morto.Nessuno accuser il padrone per la catena doro al collo, n vedr quel-laltra, nera, in cui ti ha vinto, una miseria perch tritassi pietre alla suamacina.

    Nessuno vorr mai sapere daltro, sarai seppellito tra le lacrime pi duree spente di chi ha fede. La tua fine sar incomprensibile. Mai ti perdo-neranno di aver mosso un gesto a scoperchiare il vuoto, spalancare quelsottile velo opaco che nasconde lassoluto. Ma tu saprai allora che fine faquella speranza e sarai solo e muto, un grillo nel silenzio assolato dellacampagna.Voler dare un volto a dio, o liberarsi del suo peso, assente, blasfemo non fu per noi minor follia.La conoscenza del destino compir il destino, non avr altro fine.

    Il movimento della terra sotto i piedi sembrer accelerarti il passo, comeil cuore di un uccello tolto al nido, tra le mani, che impazzisce per il cielo.Caro *, qui finisce il compito mortale della parola: voglio almeno che tusappia questo.F.