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LETTERA APERTA AI CITTADINI DI BORSO DEL GRAPPA Da qualche tempo circola un fascicolo di circa 30 pagine diffuso dalla famiglia CASSANEGO dal titolo LA FORZA DELLA VERITA’ “una storia di Borso del Grappa realmente accaduta” dove, senza mezzi termini, si attaccano la Lega Nord Liga Veneta ed alcuni suoi esponenti in particolare, quali l’ex sindaco Fabbian Igino e il Consigliere Ziliotto Tarcisio, come responsabili di aver impedito alla suddetta famiglia di coronare il sogno di una nuova casa più comoda e agevole per la figlia e sorella Lucia portatrice di handicap. Posso capire la delusione e l’amarezza per il mancato obiettivo, ma non condividere le conclusioni che se ne traggono secondo cui “la colpa è esclusivamente della Lega Nord Liga Veneta” che per 5 anni, dal 1999 al 2004, ha governato il Comune di Borso del Grappa, mentre si ringrazia l’amministrazione attualmente in carica per il senso di responsabilità e correttezza che avrebbe dimostrato nell’affrontare l’intera vicenda. Quindi quelli della Lega Nord Liga Veneta sarebbero i cattivi, poco sensibili ai problemi dei disabili presenti nel loro comune. Una bella ghiottoneria da sfruttare in campagna elettorale, non c’è di che! Nel merito mi permetto di ricordare alla famiglia Cassanego alcune cose accadute proprio nel quinquennio in cui la Lega Nord amministrava non tanto per discolparmi, ma per fare un po’ di chiarezza sia sui fatti sia sulle procedure. - Quando Lucia fu accolta presso la Scuola Materna Parrocchiale e fu richiesto un intervento da parte dell’Amministrazione Comunale per la messa a norma dell’edificio scolastico al fine di consentire l’uso della carrozzina, non esitammo e personalmente, come Assessore al Bilancio, mi attivai a reperire i fondi necessari per l’intervento approvato poi in Giunta, nonostante esso venisse effettuato in una struttura privata. - Quando fu iscritta alla Scuola Elementare nuovamente facemmo il necessario per facilitarne l’inserimento, mentre, stranamente, nel passaggio alla Scuola Media dovette emigrare in quel di Mussolente, ma questa è un’altra storia. - Riguardo invece alla cosiddetta “Casa della Lucia” e alle vicissitudini subite dalla famiglia Cassanego, posso concordare su alcune conclusioni, ma mi sia concesso di dissentire su altre non meno importanti. Normalmente sono un attento lettore di leggi, regolamenti, norme che hanno un valore primario e cerco di usare quel buon senso con cui si devono applicare senza aggirarle. Nel 2001il sig. Gino Cassanego chiese al Sindaco Fabbian Igino di poter costruire una casa per rimediare alle quotidiane difficoltà della sua famiglia e, in particolare, della bambina Lucia. Il sindaco allora fece nulla di meno di quanto un qualsiasi amministratore comunale doveva fare, ossia chiedere all’organo regionale competente l’approvazione di una variante al Piano Regolatore. Non avendo ottenuto sufficienti garanzie su una proposta, il Sindaco si impegnò su una proposta alternativa concordandola con il diretto interessato (Cassanego Gino) e con il proprietario confinante. Si era arrivati all’accordo di realizzare il fabbricato su un posto, sia pur critico, ma, a detta del funzionario regionale, di più probabile, anche se non certa, approvazione. Nel 2004 la variante al PRG n. 13 fu portata in Consiglio Comunale per l’adozione unitamente alla richiesta concordata con il sig. Gino Cassanego. In quell’occasione il Consigliere Costante Bertapelle fece una proposta diversa che rispecchiava quella già presentata nel 2001. A quel punto il Sindaco spiegò esaurientemente i motivi per i quali non la poteva accogliere. Poco dopo, le elezioni amministrative del 2004 portarono alla guida del Comune il nuovo Sindaco nella persona di Zilio Ziliotto. Nel frattempo il sig. Cassanego Gino presentò, come previsto dalla legge e dai regolamenti, un’osservazione sulla variante che a lui interessava. Quando 5 anni fa il Consiglio Comunale approvò la variante n. 13, con l’astensione dei consiglieri della Lega Nord, e successivamente anche la variante n. 15 per la quale si discusse dello stesso caso, feci notare che, a termini di legge e regolamenti, l’osservazione non si poteva accogliere perché non pertinente. Ciò nonostante il Sindaco e la sua maggioranza (con la sola astensione del Consigliere Bonato Antonio) approvarono la variante, mentre noi votammo contro l’osservazione con la stessa motivazione che non era pertinente. Per quasi 4 anni tutto si era perso nei meandri e negli uffici della Regione. Di fatto il sig. Cassanego poteva avere non una, ma due opportunità di realizzare la casa per Lucia: la prima a ridosso dell’abitato di Cassanego, l’altra vicino all’abitazione di Cassanego Valerio. Questione a parte fu l’inserimento in quel contesto dell’annesso rustico e poi Agriturismo “Da Gabriele”.

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Lettera aperta ai cittadini di Borso del Grappa

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LETTERA APERTA AI CITTADINI DI BORSO DEL GRAPPA Da qualche tempo circola un fascicolo di circa 30 pagine diffuso dalla famiglia CASSANEGO dal titolo LA FORZA DELLA VERITA’ “una storia di Borso del Grappa realmente accaduta” dove, senza mezzi termini, si attaccano la Lega Nord Liga Veneta ed alcuni suoi esponenti in particolare, quali l’ex sindaco Fabbian Igino e il Consigliere Ziliotto Tarcisio, come responsabili di aver impedito alla suddetta famiglia di coronare il sogno di una nuova casa più comoda e agevole per la figlia e sorella Lucia portatrice di handicap. Posso capire la delusione e l’amarezza per il mancato obiettivo, ma non condividere le conclusioni che se ne traggono secondo cui “la colpa è esclusivamente della Lega Nord Liga Veneta” che per 5 anni, dal 1999 al 2004, ha governato il Comune di Borso del Grappa, mentre si ringrazia l’amministrazione attualmente in carica per il senso di responsabilità e correttezza che avrebbe dimostrato nell’affrontare l’intera vicenda. Quindi quelli della Lega Nord Liga Veneta sarebbero i cattivi, poco sensibili ai problemi dei disabili presenti nel loro comune. Una bella ghiottoneria da sfruttare in campagna elettorale, non c’è di che! Nel merito mi permetto di ricordare alla famiglia Cassanego alcune cose accadute proprio nel quinquennio in cui la Lega Nord amministrava non tanto per discolparmi, ma per fare un po’ di chiarezza sia sui fatti sia sulle procedure. - Quando Lucia fu accolta presso la Scuola Materna Parrocchiale e fu richiesto un intervento

da parte dell’Amministrazione Comunale per la messa a norma dell’edificio scolastico al fine di consentire l’uso della carrozzina, non esitammo e personalmente, come Assessore al Bilancio, mi attivai a reperire i fondi necessari per l’intervento approvato poi in Giunta, nonostante esso venisse effettuato in una struttura privata.

- Quando fu iscritta alla Scuola Elementare nuovamente facemmo il necessario per facilitarne l’inserimento, mentre, stranamente, nel passaggio alla Scuola Media dovette emigrare in quel di Mussolente, ma questa è un’altra storia.

- Riguardo invece alla cosiddetta “Casa della Lucia” e alle vicissitudini subite dalla famiglia Cassanego, posso concordare su alcune conclusioni, ma mi sia concesso di dissentire su altre non meno importanti.

Normalmente sono un attento lettore di leggi, regolamenti, norme che hanno un valore primario e cerco di usare quel buon senso con cui si devono applicare senza aggirarle. Nel 2001il sig. Gino Cassanego chiese al Sindaco Fabbian Igino di poter costruire una casa per rimediare alle quotidiane difficoltà della sua famiglia e, in particolare, della bambina Lucia. Il sindaco allora fece nulla di meno di quanto un qualsiasi amministratore comunale doveva fare, ossia chiedere all’organo regionale competente l’approvazione di una variante al Piano Regolatore. Non avendo ottenuto sufficienti garanzie su una proposta, il Sindaco si impegnò su una proposta alternativa concordandola con il diretto interessato (Cassanego Gino) e con il proprietario confinante. Si era arrivati all’accordo di realizzare il fabbricato su un posto, sia pur critico, ma, a detta del funzionario regionale, di più probabile, anche se non certa, approvazione. Nel 2004 la variante al PRG n. 13 fu portata in Consiglio Comunale per l’adozione unitamente alla richiesta concordata con il sig. Gino Cassanego. In quell’occasione il Consigliere Costante Bertapelle fece una proposta diversa che rispecchiava quella già presentata nel 2001. A quel punto il Sindaco spiegò esaurientemente i motivi per i quali non la poteva accogliere. Poco dopo, le elezioni amministrative del 2004 portarono alla guida del Comune il nuovo Sindaco nella persona di Zilio Ziliotto. Nel frattempo il sig. Cassanego Gino presentò, come previsto dalla legge e dai regolamenti, un’osservazione sulla variante che a lui interessava. Quando 5 anni fa il Consiglio Comunale approvò la variante n. 13, con l’astensione dei consiglieri della Lega Nord, e successivamente anche la variante n. 15 per la quale si discusse dello stesso caso, feci notare che, a termini di legge e regolamenti, l’osservazione non si poteva accogliere perché non pertinente. Ciò nonostante il Sindaco e la sua maggioranza (con la sola astensione del Consigliere Bonato Antonio) approvarono la variante, mentre noi votammo contro l’osservazione con la stessa motivazione che non era pertinente. Per quasi 4 anni tutto si era perso nei meandri e negli uffici della Regione. Di fatto il sig. Cassanego poteva avere non una, ma due opportunità di realizzare la casa per Lucia: la prima a ridosso dell’abitato di Cassanego, l’altra vicino all’abitazione di Cassanego Valerio. Questione a parte fu l’inserimento in quel contesto dell’annesso rustico e poi Agriturismo “Da Gabriele”.

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Nello scorso 2008, finalmente, la Regione esaminò le varianti presentate dal Comune di Borso del Grappa e il Sindaco Ziliotto partecipò assiduamente all’iter con la Commissione regionale e il tecnico incaricato Fabbian Giorgio. Con la Commissione si raggiunse l’accordo di stralciare dalla variante 15 l’osservazione di Cassanego Gino e di inserire nella variante 13 quella richiesta, stralciando la soluzione proposta a suo tempo dal Sindaco Fabbian Igino. Venivano suggerite anche le motivazioni nel famoso seguente passaggio “Il comune provveda ad individuare un’adeguata zona territoriale, eventualmente subordinandola a pubblicazione qualora necessaria. Nel caso il comune non controdeduca l’osservazione viene respinta”. Il 24 aprile 2008 il Consiglio Comunale prese atto dell’avvenuta approvazione da parte della Regione della variante n. 13 e, proprio nel corso della discussione, cercai in ogni modo di far capire ai Consiglieri, al Sindaco e al Tecnico che la procedura richiesta dalla Regione non era quella da loro indicata. Ma, come al solito, ciò che dice la Lega Nord Liga Veneta da parte del Sindaco non è da prendere in considerazione. Se poi a dirlo è Tarcisio Ziliotto, apriti cielo! è ancora peggio. Di fatto il Consiglio Comunale, su proposta del Sindaco, fece un ulteriore grave errore non ottemperando alla richiesta della Regione che si procedesse alla pubblicazione della variante oggetto di discussione. La Lega Nord Liga Veneta si astenne. Ottenuta la sospirata approvazione il sig. Cassanego Gino presentò il progetto per la costruzione della casa per la figlia Lucia, una bella bifamiliare con porticato garage da 4 posti auto. Il tutto fu sottoposto all’esame della Commissione Edilizia voluta dal sindaco Ziliotto. Ora, ritornando al fascicolo che imperversa nei locali pubblici, e non solo, (LA FORZA DELLA VERITA’) stranamente viene riportato l’esito della Commissione edilizia in cui è SOTTOLINEATO IN ROSSO il parere di ASTENSIONE (non voto contrario) di Fabbian Igino il quale in tale sede dichiarava che a lui il sig. Cassanego aveva chiesto di costruire una casa per Lucia, mentre vengono tralasciati i motivati pareri contrari di due componenti della stessa Commissione (Arch. Zilio Henry e Avv. Martinelli Sergio). Questo la dice lunga sui reali motivi della divulgazione di tale fascicolo. Sempre sullo stesso scritto della famiglia Cassanego vengono illustrati altri due progetti diversi al fine di poter realizzare la casa per Lucia, ma di questi in Comune non esiste traccia. Dunque non sono mai stati presentati. Si dice anche che in tale zona non si può edificare un’abitazione ad un solo piano (più consona alle esigenze dell’handicap di Lucia, pensiamo noi). Chi può vietarne la costruzione sempre motivandola “a favore della figlia portatrice di handicap”? Voglio concludere questa forse lunga esposizione dei fatti con una considerazione in particolare. Quando fu chiesto al Sindaco Fabbian Igino di fare una variante al PRG, la fece prospettandone le difficoltà. La Lega Nord Liga Veneta non fu mai contraria alla costruzione di una nuova casa per la bambina Lucia: gli errori procedurali e la variante in questione mai adottata né approvata non dipesero dal sottoscritto ma da chi non propose la variante stessa. Infine permettetemi anche una considerazione politica. Visto che a breve si andrà a votare per la nuova Amministrazione Comunale, non vi è dubbio che tutta la propaganda fatta con l’ausilio di internet e il suddetto fascicolo sono finalizzati a colpevolizzare la Lega Nord Liga Veneta, il candidato sindaco Igino Fabbian e, da ultimo, il sottoscritto. Non si manca neppure di riferire che da parte di un non meglio specificato consigliere della Lega Nord, in un locale pubblico, sarebbe stato chiesto per chi la famiglia Cassanego avesse votato alle elezioni del 2004. Che cosa si vorrebbe insinuare? Forse il tentativo di voto di scambio di infausta memoria? Noi il coraggio di riproporci lo abbiamo e non abbiamo nulla da temere perché la vera forza della verità, anche se a qualcuno può far male, sta dalla nostra parte. Per chi non interessato mi ha già condannato non nutro rancore, mentre chi non aveva chiaro come si fossero svolti i fatti spero che da questa lettera aperta possa trarre le dovute conclusioni. Distintamente e con affetto Tarcisio Ziliotto Borso del Grappa, 20 maggio 2009