Leodori Daniele - Presidente - Consiglio Regionale del Lazio

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Workshop sull’utilizzo del gas naturale nelle marinerie minori Civitavecchia - 25 febbraio 2014 Intervento introduttivo del Presidente del Consiglio Regionale Daniele Leodori Desidero innanzitutto ringraziare gli organizzatori per aver chiesto che fosse presente anche il Consiglio Regionale a questo evento. Plaudo a questo evento perché al di là dei contenuti tecnici testimonia l’indirizzo strategico e l’impegno del sistema imprenditoriale per l’ utilizzo progressivo di carburanti sempre meno inquinanti, anche anticipando i limiti fissati a livello nazionale e europeo. Voglio sottolineare che la Regione - non solo condivide questo sforzo - ma con la mia presenza oggi, intende dare un segnale di interesse fattivo, la piena disponibilità ad inquadrare ed affrontare insieme il tema dei carburanti puliti nell’ambito della strategia generale di tutela ambientale promossa dalla Regione. Va premesso che nella competizione globale, non mi riferisco solo ai prodotti industriali e agricoli, ma anche al turismo, la qualità non riguarda più solo il bene in sé, ma anche la qualità dei sistemi produttivi e dei contesti geografici di origine. In sostanza, il “Made in Italy” o è di qualità o non è, se non altro perché così si aspetta l’acquirente. Dunque il motto è Qualità globale per la competizione globale. Un esempio è il dramma della “terra dei fuochi” in Campania che sta incidendo da anni sia sulla salute delle popolazioni locali che sulla vendita dei prodotti agricoli, alcuni di altissima qualità, rifiutati solo perché vengono da quelle terre. Torniamo nel Lazio. Quanto può incidere ad esempio su un settore come il turismo che vede in Roma la principale meta italiana e più in

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Slides presentate a Roma il 25 febbraio 2014 in occasione del Workshop "Il GNL è per tutti. Le prospettive di utilizzo del metano liquido per i service vessels, i traghetti a corto raggio e le marinerie minori" promosso da @ConferenzaGNL, un progetto a cura di Symposia e WEC Italia - TWITTER #GNL

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Workshop sull’utilizzo del gas naturale nelle marinerie minori Civitavecchia - 25 febbraio 2014 Intervento introduttivo del Presidente del Consiglio Regionale Daniele Leodori

Desidero innanzitutto ringraziare gli organizzatori per aver chiesto che

fosse presente anche il Consiglio Regionale a questo evento. Plaudo a

questo evento perché al di là dei contenuti tecnici – testimonia l’indirizzo

strategico e l’impegno del sistema imprenditoriale per l’ utilizzo

progressivo di carburanti sempre meno inquinanti, anche anticipando i

limiti fissati a livello nazionale e europeo.

Voglio sottolineare che la Regione - non solo condivide questo

sforzo - ma con la mia presenza oggi, intende dare un segnale di

interesse fattivo, la piena disponibilità ad inquadrare ed affrontare

insieme il tema dei carburanti puliti nell’ambito della strategia

generale di tutela ambientale promossa dalla Regione.

Va premesso che nella competizione globale, non mi riferisco solo ai

prodotti industriali e agricoli, ma anche al turismo, la qualità non riguarda

più solo il bene in sé, ma anche la qualità dei sistemi produttivi e dei

contesti geografici di origine.

In sostanza, il “Made in Italy” o è di qualità o non è, se non altro

perché così si aspetta l’acquirente. Dunque il motto è Qualità globale per

la competizione globale.

Un esempio è il dramma della “terra dei fuochi” in Campania che sta

incidendo da anni sia sulla salute delle popolazioni locali che sulla vendita

dei prodotti agricoli, alcuni di altissima qualità, rifiutati solo perché

vengono da quelle terre.

Torniamo nel Lazio. Quanto può incidere ad esempio su un settore

come il turismo che vede in Roma la principale meta italiana e più in

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generale sull’immagine dell’intera Regione la necessità di intervenire con

provvedimenti di urgenza contro l’inquinamento? Vedi blocco del traffico.

E’ chiaro che la prima preoccupazione è la salute dei cittadini, la qualità

dell’aria che respirano e non c’è dubbio che molto è stato fatto negli

ultimi anni per sostituire i carburanti più inquinanti soprattutto nel

riscaldamento –con il metano - e in generale nell’efficienza degli edifici o

nella qualità dei motori nei trasporti terrestri. Ma non basta e la Regione

è cosciente che bisogna fare più.

Civitavecchia è diventata la principale porta di ingresso verso Roma ed

è quindi anche il primo biglietto da visita che i nostri ospiti ricevono. Con

lo sviluppo del turismo via mare è quindi aumentata la sensibilità per la

tutela ambientale delle aree portuali e degli entroterra.

L’aumento del traffico marittimo, eccezionale fonte di ricchezza

per la nostra Regione, parallelamente aumenta la pressione

ambientale che va affrontata con continui miglioramenti gestionali

e tecnologici. L’incontro di oggi mi dà dunque anche l’opportunità

di testimoniare l’eccezionale lavoro svolto in questi anni dalle

Autorità politiche cittadine e amministrative portuali di

Civitavecchia.

C’è un grande tema che l’Europa, l’Italia e la nostra Regione, si trovano

oggi ad affrontare. E’ la sostituzione del petrolio come principale fonte

energetica. Ormai gli indirizzi e i provvedimenti sono univoci e indicano

come, anche nella Strategia Energetica Nazionale varata un anno fa,

l’efficienza energetica, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l’utilizzo del

metano siano i capisaldi per un prossimo futuro di energia pulita e

abbandono dei derivati petroliferi.

Il metano emerge sempre più come combustibile alternativo al petrolio

per la transizione dei prossimi decenni. Qui - ricordo solo, vista la

competenza della platea, che tra i combustibili fossili il metano è

considerato il più “pulito” perché il suo utilizzo riduce del 20% l’emissione

di CO2 e soprattutto elimina praticamente le polveri sottili e i composti

azotati all’origine di tumori.

Il metano elimina lo zolfo, che con le piogge acide è anche il principale

nemico del nostro patrimonio artistico, radice e testimonianza della nostra

stessa cultura.

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Prendiamo un simbolo come il Colosseo. I suoi nemici non sono solo le

macchine e ciò che emettono ma anche il traffico marittimo il cui

inquinamento è portato all’interno della Regione dalla brezza marina.

Parliamo delle grandi navi che approdano ai nostri porti ma anche navi

di passaggio. E poi i traghetti, i pescherecci e tutte quelle attività che nel

convegno di oggi viene definita marineria minore. L’elettrificazione dei

porti, pur con qualche difficoltà attuativa, e magari con elettricità

di origine rinnovabile, certo, risolve il problema delle soste delle

navi in porto ma non risolve il problema degli sversamenti del

petrolio in mare e quindi della salute dell’acqua e dei fondali, delle

coste e delle spiagge.

Il tema è all’attenzione dell’ONU e delle organizzazioni mondiali di

protezione del mare che decidono la qualità dei combustibili marittimi;

una recente Direttiva europea, in corso di recepimento nelle

legislazioni nazionali, impone limiti sempre più stringenti nel

contenuto di zolfo, fino allo 0,1 per cento, che in pratica ne determina

la scomparsa, per il conseguente grande costo di una raffinazione così

spinta.

I limiti più stringenti di zolfo saranno adottati dal gennaio 2015

nel Mar Baltico, nel Mare del Nord e nel Canale della Manica.

Ancora da decidere quando questi stessi limiti saranno in vigore

nei Mari italiani e nel Mediterraneo. La materia non è di

competenza regionale, ma siamo comunque impegnati a ridurre e

chiudere il prima possibile questo differenziale di qualità tra i mari

europei.

Nell’Europa del Nord gli armatori e i governi stanno preferendo il più

risolutivo passaggio al gas naturale in forma liquida, con le stesse

tecnologie in uso da 60 anni nelle metaniere, piuttosto che l’utilizzo dei

filtri al camino che non risolve il problema degli sversamenti oleosi in

mare, o il gasolio senza zolfo, come dicevamo troppo costoso.

La diffusione del gas naturale nei trasporti marittimi potrà facilitarne la

diffusione anche in quelli terrestri, sia in forma liquida – come già abituale

in altri Paesi europei sulle grandi distanze – sia in forma gassosa.

Nel Nord Italia la cultura del gas naturale si è diffusa grazie alla

presenza di giacimenti locali, ruolo che nelle altre Regioni potrà essere

svolto dalle infrastrutture per i rifornimenti marittimi. Molte Autorità

portuali italiane, come Trieste, Genova, Livorno ma prima di tutti questa di

Civitavecchia, stanno valutando eventuali investimenti e progetti per le

necessarie infrastrutture e riconversioni di quelle esistenti.

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Il Lazio è una delle Regioni in Italia con il minor utilizzo del gas

naturale nel trasporto automobilistico civile e nelle flotte del

trasporto pubblico, mentre la sua diffusione potrebbe dare un

grande contributo all’abbattimento dell’inquinamento da traffico.

Da qui il ruolo della Regione, che deve avere una visione complessiva

del sistema dei trasporti marittimi, terrestri ed aerei, della loro pervasività

e complementarietà e del loro impatto sulle strutture esistenti.

Non è nostro compito entrare nelle scelte tecnologiche delle imprese e

delle competenti Autorità tecniche, ma è nostro compito favorire con

adeguate regolazioni la sostenibilità dello sviluppo economico nel

suo complesso e facilitare la sostituzione di tecnologie obsolete

con le più innovative. E la Regione Lazio garantisce in questo

senso il massimo impegno che ribadisco a questa platea.

Grazie per l’attenzione e auguri di buon lavoro per i vostri lavori dei

quali prego gli organizzatori di tenermi costantemente informato.