Leggo A. Pellizzi perché - Mondadori Education · La storia in un’immagine 23 rm proo Mappa...
Transcript of Leggo A. Pellizzi perché - Mondadori Education · La storia in un’immagine 23 rm proo Mappa...
Libro Web
Leggo perché...
A. Pellizzi
VERSIONE MISTAScarica gratiS il libro digitale con i Contenuti Digitali integrativi
2Letture peruna didattica inclusiva con audiolibro
6 INdIcE
INDICE Competenze linguistiche e letterarie
UNITÀ 1 L’avventura 11
pEr ComINCIarE Scheda introduttiva 11
LEggErE IL gENErE
Nella natura selvaggiaI. Allende, Alex e la bestia 12alla ricerca del tesoroC. Black, Indiana Jones e l’idolo del tempio 17
Audio
Audio
LaboraTorIo Scrivere: La foresta tropicale 22La storia in un’immagine 23
STrUmENTI pEr Lo STUDIo
Mappa concettuale 24Glossario 24
CoNTENUTI DIgITaLI
UNITÀ 2 L’horror 25
pEr ComINCIarE Scheda introduttiva 25
LEggErE IL gENErE
apparizioni mostruoseD. Almond, Argilla 26
realtà da brividoN. Gaiman, L’altra madre e l’altro padre 30
Audio
Audio
LaboraTorIo Scrivere: Il castello abbandonato 34
STrUmENTI pEr Lo STUDIo
Mappa concettuale 35Glossario 36
UNITÀ 3 Il giallo 37
pEr ComINCIarE Scheda introduttiva 37
LEggErE IL gENErE
Colpi di scenaB. Larsson, L’assassino è... 38
Il lettore indagaR. Dahl, L’affttacamere 44
Audio
Audio
LaboraTorIo Scrivere: Un luogo inquietante 52
STrUmENTI pEr Lo STUDIo
Mappa concettuale 53Glossario 54
7INdIcE
UNITÀ 4 Il comico e l’umoristico 55
pEr ComINCIarE Scheda introduttiva 55
LEggErE IL gENErE
Storie semiserieO. Wilde, Misera fne di una gloriosa carriera 56
B. Garlaschelli, Lettera all’editore 61
Audio
Audio
LaboraTorIo La storia in un’immagine 64Scrivere: Ridere e sorridere 65
STrUmENTI pEr Lo STUDIo
Mappa concettuale 65Glossario 66
UNITÀ 5 Il diario e la lettera 67
pEr ComINCIarE Scheda introduttiva 67
LEggErE IL gENErE
Il diarioF. Silei, Il bambino di vetro 69La letteraL. Ballerini, Una barriera ci divide 74
Audio
Audio
LaboraTorIo Scrivere: Pagina di diario o lettera 77La storia in un’immagine 78
STrUmENTI pEr Lo STUDIo
Mappa concettuale 79Glossario 80
UNITÀ 6 Il racconto di storia 81
pEr ComINCIarE Scheda introduttiva 81
LEggErE IL gENErE
L’età delle scoperte geografcheG. Granzotto, Terra! 82La caccia alle stregheV. Cercenà, La fuga 87
Audio
Audio
LaboraTorIo Scrivere: Storia di un altro mondo 93
STrUmENTI pEr Lo STUDIo
Mappa concettuale 94Glossario 94
8 INdIcE
UNITÀ 7 Essere ragazzi oggi 95
pEr ComINCIarE Che cosa signifca essere ragazzi oggi? 95
LEggErE pEr CrESCErE
Sviluppare relazioniA. Ferrara e F. Mittino, Il dilemma 96
K. Hosseini, L’ultimo aquilone 99
Audio
Audio
LaboraTorIo Scrivere:Un rapporto speciale 104
STrUmENTI pEr Lo STUDIo
Mappa concettuale 104
Competenze sociali
Competenze interculturali
UNITÀ 9 Sperimentare la democrazia 119
pEr ComINCIarE Che cosa signifca sperimentare la democrazia? 119
LEggErE pEr CrESCErE
riconoscere i principi del vivere civile
V. Parrella, Mario, un’occasione 119L. Garlando, Camilla, a scuola di politica 122
Audio
Audio
LaboraTorIo La storia in un’immagine 127Scrivere: Il popolo è sovrano 128
STrUmENTI pEr Lo STUDIo
Mappa concettuale 128
Competenze civiche
UNITÀ 8 Viaggiare e conoscere 105
pEr ComINCIarE Che cosa signifca viaggiare e conoscere altre culture? 105
LEggErE pEr CrESCErE
Vedere altri mondiB. Chatwin, Indagine sullo Yeti 106Conoscere altri mondi di vitaR. Davidson, Nel deserto australiano 111 Audio
LaboraTorIo Scrivere: Alla scoperta di un nuovo mondo 116La storia in un’immagine 117
STrUmENTI pEr Lo STUDIo
Mappa concettuale 118
9GUIdA ALLA STUdIO
GUIDA ALLO STUDIO
Il titolo ti dice l’argomento trattato nell’Unità. Nella lettura
parti dunque dal titolo.Il tItolo delle unItà
Questo esercizio ti porta a riconoscere nel brano le carat-teristiche di un genere letterario e a distinguere un genere
da un altro.
dal testo al genere
Ogni Unità si avvia con una scheda che spiega
le caratteristiche del genere letterario affrontato o presenta
l’argomento trattato. Ti aiuta a capire che cosa stai studiando.
Le domande che trovi a sinistra di ogni scheda facilitano
la comprensione del testo e servono per preparare
interrogazioni e verifiche. Utilizzale come traccia.
Presta attenzione alle parole scritte in grassetto, sono
le parole chiave che ti aiuteranno a presentare in maniera
appropriata i vari argomenti.
la sCHeda IntroduttIVa
le domande laterali
le parole in grassetto
I brani sono divisi in paragrafi, ognuno con un titolo. ciò ti
aiuta nella lettura e nello svolgimento dell’esercizio di
comprensione. Nell’esercizio troverai gli stessi titoli.
I branI
Nel Laboratorio lessicale rifletterai sul significato di alcuni
vocaboli e ti eserciterai a utilizzarli nella vita quotidiana.
Questo ti consente di arricchire il tuo vocabolario.
Il laboratorIo lessICale
caro studente, in questo fascicolo trovi una versione semplificata di alcuni
brani presenti nell’Antologia. Ti saranno utili per acquisire un metodo
di studio e rinforzare le tue abilità di lettura e scrittura. Ecco alcuni
suggerimenti di lavoro.
10 GUIdA ALLA STUdIO
leggere serve per vivere. con questo esercizio scoprirai
che quello che hai appena letto nel testo non appartiene
solo al mondo della fantasia, ma lo puoi ritrovare anche
nella realtà di tutti i giorni.
dal testo alla realtà
Nel Laboratorio di scrittura metterai alla prova non solo la
tua fantasia, ma anche ciò che hai appreso durante la let-
tura e l’analisi dei brani proposti. Le domande ti aiuteranno
a organizzare le idee.
Il laboratorIo dI sCrIttura
Al termine di ogni Unità, una mappa concettuale,
accompagnata da alcune domande, ti aiuterà a sintetizzare i contenuti e a prepararti a interrogazioni e verifiche.
Mappa ConCettuale
In alcune Unità troverai un’altra attività di scrittura che si
basa sull’osservazione di immagini. Guardando l’immagine
riuscirai con maggiore facilità a immaginare e scrivere una storia.
la storIa In un’IMMagIne
Il glossario finale raccoglie le parole evidenziate in giallo
nei brani (che sono le parole chiave dell’Unità) e ne fornisce
una spiegazione. consultalo durante la lettura
e l’esposizione orale dei testi.
glossarIo
11L’AVVENTURA
Testatina
La narrazione d’avventura racconta in modo realistico
imprese che non fanno parte dell’esperienza quotidiana
del lettore, e anzi si presentano come straordinarie,
imprevedibili, pericolose. Alla base del racconto
d’avventura c’è il desiderio di conoscere l’ignoto, esplorare
nuove terre, provare sensazioni mai provate prima,
mettendosi alla prova e superando i propri limiti.
L’eroe protagonista ha di solito un obiettivo da raggiungere
che viene reso noto fin dalle prime pagine: trovare un tesoro
nascosto, salvare qualcuno in pericolo, lottare contro i
malvagi per assicurare il trionfo della giustizia. L’elemento
centrale dell’intreccio è spesso rappresentato dal viaggio.
Quali sono i temi
ricorrenti?
La situazione iniziale è di solito stabile e tranquilla, ma ben
presto si verifica qualche fatto improvviso e inaspettato che
mette tutto in discussione. Questo tipo di evento è quello che
definiamo colpo di scena e rappresenta uno degli ingredienti
principali del testo di avventura, insieme all’azione e alla
suspense. Nell’ultima pagina il lieto fine è comunque garantito.
Qual è la sua
struttura?
La distinzione fra bene e male è nettissima: troviamo
di solito come protagonista un eroe buono, e il suo
antagonista, che rappresenta l’anti-eroe.
Il protagonista è generoso, leale, coraggioso, abile, dotato di
notevole forza fisica. L’antagonista è, al contrario, malvagio
e traditore. Protagonista e antagonista possono contare su
uno o più aiutanti.
Quali sono i
personaggi?
Che cos’è la
narrazione di
avventura?
Le storie d’avventura si svolgono generalmente in luoghi
insoliti e lontani, pieni di pericoli, dove regna una natura
selvaggia e aleggia un senso di mistero: deserti, foreste,
giungle e savane, oceani. Il protagonista dovrà quindi
combattere anche contro le forze della natura.
Dove si svolge
la narrazione
di avventura?
l’avventura
12 UnitÀ 1
L’AVVENTURA
testo
semplificato
Audio
Ascolta il brano
5
10
15
20
25
1. regione amazzonica: regione che compren-de la Foresta Amazzo-nica, in Brasile.
2. International Geo-graphic: società che si occupa di spedizioni con fni di ricerca.
3. antropologo: stu-dioso che si occupa di tutto ciò che riguarda l’uomo, dalle sue origini a oggi.
4. bardato: vestito in modo eccessivo.
5. Rio Negro: fume afuente del Rio delle Amazzoni, che attraversa la Foresta Amazzonica.
Isabel Allende
Alex e la bestia Alex ha quindici anni e ha sempre condotto una vita tranquil-
la in una sonnolenta cittadina della California, fino al giorno in cui sua madre si è ammalata. Costretto a seguire la nonna Kate, un’eccentrica signora che di professione fa la reporter ed è sempre in giro per il mondo, Alex si ritrova in Amazzonia sulle tracce di un animale misterioso e gigantesco.
in viaggioErano diretti a Manaus, la città più popolosa della regione amazzonica1.
– Stai per visitare la foresta più misteriosa del mondo, Alexander. Lì
ci sono luoghi in cui gli spiriti appaiono in piena luce del giorno –
spiegò Kate.
– Certo, come l’abominevole uomo della foresta che andiamo a
cercare – sorrise il nipote sarcasticamente.
– Lo chiamano la Bestia. Può darsi che non sia un esemplare unico,
ma che ce ne siano diversi, una famiglia o una tribù.
– Sei piuttosto credulona per la tua età, Kate – commentò il ragazzo
senza riuscire a evitare di punzecchiare la nonna.
– Con l’età si acquista un certa umiltà, Alexander. Più invecchio e più
mi sento ignorante. Solo i giovani hanno una spiegazione per ogni
cosa. Alla tua età si può essere arroganti e non ha molta importanza
fare brutte figure – replicò la nonna.
Quando scesero dall’aereo a Manaus, la sensazione era quella di un
asciugamano zuppo di acqua calda sulla pelle. Lì si riunirono con gli
altri membri della spedizione dell’International Geographic2, fra i
quali il famoso antropologo3 Ludovic Leblanc. Alex se l’era immagi-
nato come un saggio dalla barba bianca e dalla figura imponente, ma
questi si rivelò invece un ometto di una cinquantina d’anni, basso,
magro, nervoso, con una perenne espressione di disprezzo o di cru-
deltà sulle labbra. Era bardato4 come i cacciatori di belve dei film.
Il gruppo dell’International Geographic doveva risalire il Rio Negro5,
che prendeva quel colore dai sedimenti trascinati dalle acque, per
dirigersi a Santa Maria de la Lluvia, un villaggio in pieno territorio
indigeno.
13L’AVVENTURA
Nella natura selvaggia
L’equipaggio e la maggior parte dei passeggeri erano caboclo, come
veniva chiamata la gente dell’Amazzonia, una mescolanza di varie
razze: bianchi, indios e neri. Viaggiavano anche alcuni soldati e una
dottoressa, Omayra Torres, intenzionata a vaccinare gli indigeni.
Sul fiumeLa parte iniziale del viaggio lungo il Rio Negro si rivelò più che altro
un esercizio di pazienza. Si trovavano in un pianeta d’acqua: la vita
trascorreva nella lenta navigazione, al ritmo del fiume, delle piene,
delle piogge, delle inondazioni. Acqua, acqua da tutte le parti. I tra-
sporti avvenivano via fiume e l’unico modo di mandare o ricevere un
messaggio era la radio. Al ragazzo americano sembrava impossibile
che si potesse vivere senza telefono.
Su entrambe le sponde del fiume la foresta si ergeva minacciosa. Gli
ordini del capitano erano stati chiari: non ci si doveva allontanare
per nessun motivo, perché addentrandosi nella vegetazione si per-
deva il senso dell’orientamento.
Il tempo trascorreva lentamente, le ore sembravano interminabili, e
tuttavia Alex non si annoiava. Si sedeva a prua6 a osservare la natura,
a leggere e a suonare il flauto del nonno. La foresta sembrava pren-
dere vita e rispondere al suono dello strumento, e persino i rumo-
rosi membri dell’equipaggio e i passeggeri tacevano per ascoltarlo;
queste erano le uniche occasioni in cui Kate gli prestava attenzione.
Ogni cosa in quel viaggio era talmente diversa rispetto al mondo
in cui era cresciuto che il ragazzo si sentiva come un visitatore di
un’altra galassia. Si dedicò a scattare fotografie con la macchina della
nonna per avere delle prove al ritorno in California. I suoi amici non
avrebbero mai creduto che aveva tenuto tra le mani un caimano7
lungo quasi un metro!
Il terzo giorno, in una mattina radiosa, la barca si fermò per un pro-
blema al motore. Mentre il capitano cercava di aggiustare il guasto,
tutti i passeggeri si ripararono sotto la tettoia per riposare. Faceva
troppo caldo persino per muoversi, ma Alex aveva deciso che quello
era il luogo perfetto per darsi una rinfrescata. Si tuffò nell’acqua che
sembrava bassa e calma come olio e sprofondò come un sasso.
Un’esperienza unicaIl ragazzo si allontanò dall’imbarcazione a nuoto e rimase a lungo
a fare il morto nell’acqua tiepida, con le gambe e le braccia aperte.
Si sentiva talmente al sicuro che, quando qualcosa di veloce passò
30
35
40
45
50
55
60
65
6. a prua: estremità anteriore di una nave o di un’imbarcazione in generale.
7. caimano: apparte-nente alla famiglia dei coccodrilli, si distingue da questi per partico-lari del muso e della dentatura.
14 UnitÀ 1
L’AVVENTURA
8. la pelle temprata dalla vita all’aperto: l’aspetto di quest’uo-mo fa pensare che trascorra molto tempo all’aria aperta, con ogni condizione climatica.
sfiorandogli la mano, non ebbe una reazione immediata. Galleggiò
rimanendo il più fermo possibile e allora vide al suo fianco un pesce
enorme. Pensò che fosse uno squalo e il suo cuore si fermò, ma il
pesce fece un rapido giro e ritornò con fare curioso, avvicinandosi
a tal punto che poté vedere il suo sorriso. Questa volta il cuore di
Alex ebbe un balzo e lui dovette trattenersi per non gridare di gioia.
Stava nuotando con un delfino!
I venti minuti successivi, durante i quali giocò con lui come face-
va con il suo cane Poncho, furono i più felici della sua vita. Quello
splendido animale gli girava intorno a gran velocità, gli saltava so-
pra e si fermava a pochi centimetri dalla sua faccia a guardarlo con
un’espressione simpatica. A volte gli passava talmente vicino che il
ragazzo poteva toccargli la pelle, che non era morbida come imma-
ginava, ma ruvida. Alex desiderava che quel momento non finisse
mai, era disposto a rimanere per sempre nel fiume, ma all’improvviso
il delfino diede un colpo di coda di commiato e sparì.
– Hai visto nonna? Nessuno ci crederà! – gridò una volta tornato
sulla barca, talmente eccitato che quasi non riusciva a parlare.
– Ecco le prove – sorrise lei, indicandogli la macchina fotografica.
Santa Maria de la LluviaA mano a mano che si addentravano lungo il Rio Negro, l’imbar-
cazione si andava progressivamente svuotando. Alla fine, quando
giunsero a Santa Maria de la Lluvia, a bordo erano rimasti solo l’equi-
paggio, il gruppo dell’International Geographic, la dottoressa Torres
e due soldati.
Santa Maria de la Lluvia si ergeva come un errore umano in mezzo a
una natura così soffocante che minacciava di ingoiarsi il villaggio da un
momento all’altro. Contava una ventina di case, una tettoia che faceva
le veci di albergo, un’altra ancora, più piccola, che fungeva da ospedale
gestito da due suore, un paio di piccoli empori, una chiesa cattolica
e una caserma. I soldati controllavano la frontiera e il traffico fra il
Venezuela e il Brasile. I forestieri stavano gradualmente occupando la
regione senza che nessuno glielo impedisse, spingendo sempre più gli
indios verso le zone interne o ammazzandoli impunemente.
All’imbarcadero di Santa Maria de la Lluvia li attendeva un uomo
alto, con un’espressione gioviale, la pelle temprata dalla vita all’aper-
to8 e una chioma scura legata in una coda.
– Benvenuti. Sono César Santos, e questa è mia figlia Nadia – si
presentò.
70
75
80
85
90
95
100
15L’AVVENTURA
Nella natura selvaggia
Alex stimò che la ragazzina doveva avere l’età di sua sorella Andrea,
dodici o tredici anni. Aveva i capelli crespi e arruffati, schiariti dal Sole,
e gli occhi e la pelle color del miele; indossava un paio di pantalonci-
ni corti, una maglietta e sandali di plastica. Aveva diversi fili colorati
intorno ai polsi, un fiore giallo dietro un orecchio e una lunga penna
verde che attraversava il lobo dell’altro. Alex pensò che se Andrea
avesse visto quegli ornamenti li avrebbe immediatamente copiati.
Puoi leggere l’intera storia in I. Allende, La città delle bestie, Feltrinelli (ridotto e adattato)
105
110
CoMprenSione
Completaleseguentifrasifacendoriferimentoaltesto.
in viaggio1 alexcredechesuaziaKatesiapiuttosto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
2 Ilgruppodell’InternationalGeographicdovevarisalireilrionegro
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
Sul fiume3 adalexsembravaimpossibilechesipotesseviveresenza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
4 Pernonannoiarsi,alexsisedevaapruae. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
Un’esperienza unica5 Mentrefailbagnosiavvicinaalui……….... . . . . . . . . .…………….eidue………………………………… .
Santa Maria de la Lluvia6 allafine,quandoalexgiungeaSantaMariadelalluvia,abordosono
rimasti……………………………………………………………………………….... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .……………….
LAborAtorio LeSSiCALe
neltestohaitrovatoivocaboli“umiltà”(riga12),“siergeva”
(da“ergersi”,riga91),“commiato”(riga81).Individuaillorosignificato
traitrepropostiquidiseguito.
16 UnitÀ 1
L’AVVENTURA
a. L’espressione “umiltà” significa:
A testardaggine, caparbietàB paura, timoreC semplicità, modestia, rispetto
b. Il verbo “ergersi” significa:
A costruireB alzarsi, levarsiC difendersi
c. Il vocabolo “commiato” significa:
A ringraziamentoB saluto, separazioneC indicazione
DAL teSto AL genere
neltestohaitrovatolaseguentefrase(righe91-93):
Santa Maria de la Lluvia si ergeva come un errore umano in mezzo
a una natura così soffocante che minacciava di ingoiarsi il villaggio da un
momento all’altro.
aqualideiconcettichiavedelgenereavventurasiriferisce?
A SuspenseB Natura selvaggiaC Colpo di scena
DAL teSto ALLA reALtÀ
neltestohaitrovatolaseguentefrase(righe50-52):
Ogni cosa in quel viaggio era talmente diversa rispetto al mondo in cui era
cresciuto che il ragazzo si sentiva come un visitatore di un’altra galassia.
tièmaicapitatodivivereunasituazionechetifacesseprovareunasi-
mileemozione?Comehaireagito?raccontalatuaesperienzasul
quaderno.
17L’AVVENTURA
Alla ricerca del tesoro
Campbell Black
indiana Jones e l’idolo del tempio
Professore di archeologia e intrepido avventuriero, Indiana Jones è stato incaricato dal governo statunitense di cercare l’Arca dell’Alleanza, in cui sarebbero custodite le Tavole dei Dieci comandamenti e alla quale sono interessati in molti. Fra un’avventura e l’altra, eccolo alle prese con una preziosa statuetta e il crollo di un tempio.
Dentro la voragineIndy sentiva le pietre che cadevano, i pilastri che crollavano. Gli
restava solo una cosa da fare, non aveva scelta: doveva saltare.
Dietro di lui l’inferno esplodeva dalla terra e davanti c’era la voragine.
Prese fiato e si buttò sul baratro. Si lanciò con quanta forza aveva in
corpo. Ascoltò il sibilo dell’aria.
Stava ricadendo. Il suo slancio si era esaurito. Adesso cadeva. Poteva
solo sperare di cadere dall’altra parte della voragine.
Ma non fu così.
Avvertiva l’oscurità sottostante, sentiva l’odore dell’umidità che
saliva da sotto. Tese in avanti le mani, cercando un appiglio,
qualunque cosa a cui aggrapparsi; sentì i polpastrelli toccare il
margine del baratro, un margine che si sfaldava1. Con grande fatica,
gemendo per lo sforzo, colpendo la parete della voragine con le
gambe, tentava di tirarsi su. Fece oscillare di nuovo le gambe, scalciò.
Intanto il tempio crollava. Emise un grugnito, affondò più che poté
le dita nel bordo di terra, fece uno sforzo tremendo.
Più forte, pensò, più forte. Prova con maggior decisione.
Finalmente riuscì a spingere una gamba al di sopra del margine e a
ruotare il bacino, guadagnando il terreno.
Scosso e sfinito, si mise in piedi. Si girò dalla parte da cui era fuggito
Satipo2. Era andato verso la stanza in cui avevano trovato i resti di
Forrestal3, la stanza con le punte di ferro. La camera della tortura.
D’un tratto capì che cosa sarebbe successo al peruviano, d’un tratto
capì quale sarebbe stata la sua sorte prima ancora di udire il terribile
scatto metallico delle punte di ferro, prima ancora di sentire l’eco
5
10
15
20
25
1. sentì i polpastrelli toccare… si sfaldava: Indy si trova in un luogo profondo e buio e con le mani ne tocca le pareti, ma percepisce che queste sono fragili e si rompono.
2. Satipo: l’accompa-gnatore peruviano di Indiana Jones. Gli aveva sottratto a tradimento l’idolo d’oro dei guer-rieri Chachapoyan.
3. Forrestal: l’archeo-logo che aveva tentato l’impresa prima del protagonista.
Audio
Ascolta il brano
testo
semplificato
18 UnitÀ 1
L’AVVENTURA
del grido spaventoso del peruviano. Restò in ascolto, raccolse
la frusta e corse verso la stanza. Satipo era appeso su un lato.
– Adiós, Satipo – disse. Gli prese l’idolo dalla tasca, passò
tra le punte di ferro e imboccò il corridoio sull’altro lato.
Davanti a sé vedeva l’uscita, il riquadro di luce, gli alberi della foresta
poco oltre. Dietro, il rombo della distruzione cresceva. Si girò
e vide con orrore un masso che rotolava per il corridoio verso di lui,
aumentando via via di velocità. Ecco l’ultima trappola, pensò. Partì
di corsa, si precipitò verso l’uscita, inseguito dall’enorme masso
che gli rotolava alle spalle. Si buttò verso il riquadro di luce e planò
sull’erba fitta all’esterno, un attimo prima che il masso si incastrasse,
con un tonfo, nell’apertura, sigillando per sempre il Tempio.
nella forestaEsausto, senza fiato, restò adagiato sulla schiena. Se l’era vista brutta,
pensò, troppo brutta per poter star bene. Là dentro si poteva morire
di cento morti. E allora sorrise, si mise a sedere, si rigirò e rigirò l’idolo
tra le mani.
Ne era valsa la pena, pensò, eccome!
Contemplò l’oggetto d’oro.
Era ancora in contemplazione quando un’ombra oscurò la statuetta.
Trasalì. Alzò la testa e socchiuse gli occhi. Due guerrieri Hoviti4 lo
guardavano. Avevano i feroci colori di guerra pitturati sulla faccia
e tenevano le loro lunghe cerbottane di bambù, come lance.
Indy non era però particolarmente preoccupato per la presenza
degli indios. La sua paura era dovuta all’uomo bianco che stava
tra i due. Indy restò in silenzio, ammutolito dallo stupore
nel riconoscere quell’individuo. L’altro gli sorrise e il suo fu un sorriso
di ghiaccio, un sorriso di morte.
– Belloq5 – disse Indy.
Di tutte le persone al mondo, proprio Belloq.
Indy distolse per un attimo lo sguardo dalla faccia del francese,
tornò a fissare l’idolo che teneva nella mano, poi alzò gli occhi
oltre Belloq, verso il limitare degli alberi, dove sostavano in fila
una trentina di guerrieri. Tra gli indios c’era Barranca6. Barranca non
guardava Indy. Guardava l’idolo.
Gli indios che gli erano ai fianchi, gli lasciarono andare le braccia e
Barranca cadde in avanti. Aveva la schiena martoriata di freccette.
– Mio caro dottor Jones – l’apostrofò Belloq. – Lei ha proprio una
dote spiccata per scegliersi gli amici peggiori.
30
35
40
45
50
55
60
65
4. guerrieri Hoviti: guerrieri della popola-zione indios che vive nella foresta tropicale.
5. Belloq: avversario di Indy, vuole imposses-sarsi anche lui dell’ido-lo.
6. Barranca: un altro accompagnatore peru-viano di Indiana Jones. Era fuggito dopo aver tentato di ucciderlo.
19L’AVVENTURA
Alla ricerca del tesoro
7. sincronicamente: nello stesso momento.
8. si sdraiarono: per i guerrieri, l’idolo rappre-senta un oggetto sacro, da venerare.
9. macchia: vegetazio-ne circostante.
10. idrovolante: aereo costruito in modo tale da poter decollare e atterrare sull’acqua grazie a dei dispositivi galleggianti.
Indy restò zitto. Restò a guardare Belloq che si chinava a prendergli
l’idolo.
– Forse lei aveva creduto che io ci avessi rinunciato; ma una volta di
più constatiamo che non c’è niente che lei abbia e che io non possa
sottrarle.
Indy guardò i guerrieri. – E gli Hoviti si aspettano che lei consegni
loro l’idolo?
– Infatti – disse Belloq.
Indy rise. – Molto ingenui.
– Proprio – rispose Belloq, che si girò verso il gruppo dei guerrieri
e sollevò in alto l’idolo; allora, sincronicamente7, quasi fosse
una coreografia, i guerrieri si sdraiarono8, faccia a terra. Ci fu un
momento di improvviso silenzio, di primitiva adorazione religiosa. In
altre circostanze, pensò Indy, mi soffermerei a contemplare la scena.
In altre circostanze, ma non ora.
Si alzò lentamente sulle ginocchia, fissò la schiena di Belloq, guardò
ancora una volta, brevemente, i guerrieri prostrati, e partì di corsa,
verso gli alberi, sapendo che di lì a un attimo gli indios si sarebbero
rialzati e dalle loro cerbottane sarebbe partita una mitraglia di
frecce.
in fugaSi tuffò nella macchia9, mentre sentiva Belloq che gridava alle sue
spalle. Continuò a gambe levate, tra arbusti e cespugli, diretto al
fiume e all’idrovolante10.
Correre, doveva correre. Correre e nient’altro.
Sentì le frecce. Le sentì attraversare l’aria.
Da dietro gli giungeva il rumore di rami spezzati, di piante calpestate.
Tutt’a un tratto si sentì stranamente estraneo al proprio corpo. Non
percepiva più la presenza fisica di sé. Corri, continuava a ripetersi,
corri finché non avrai più forza per correre. E a quel punto corri
ancora. Non pensare. Non ti fermare.
Il giorno moriva. Più di ogni altra cosa desiderava udire il suono vivo
della corrente, desiderava rivedere il suo apparecchio.
Si fermò ad ascoltare gli indigeni che l’inseguivano. Ma sentì a
quel punto un altro rumore, un rumore che lo colmò di gioia, di
esultanza: era il rumore della corrente veloce, delle rapide. Il fiume!
Quanto distava ancora? Ascoltò di nuovo per essere sicuro, poi
ripartì in direzione del rumore, ricaricato nel fisico, rivitalizzato
70
75
80
85
90
95
100
20 UnitÀ 1
L’AVVENTURA
nei muscoli. Più veloce ora, più forte, tuffandosi nel fogliame
che lo sferzava.
in salvo Emerse dagli alberi. In fondo al pendio, oltre la vegetazione ostile,
c’era il fiume.
C’erano il fiume e l’idrovolante, che rollava11 piano nella corrente.
Non esisteva immagine più gradita. Percorse un tratto del pendio e
si accorse che non c’era un modo agevole per superare la boscaglia
fino all’aereo. Non aveva nemmeno il tempo di cercare un passaggio.
Doveva risalire fino a un punto in cui il dosso si elevava in una parete
rocciosa sul fiume e da lì bisognava saltare. Saltare, pensò. In fondo,
salto più, salto meno...
Cominciò ad arrampicarsi. Scorgeva un uomo seduto su un’ala
dell’aereo. Raggiunse un punto da cui dominava l’aereo. Guardò giù
per non più di un istante, chiuse gli occhi e si buttò oltre il ciglio.
Affondò nell’acqua tiepida vicino all’ala dell’aereo. Finì sotto e si
sentì trascinare via dalla corrente. Riemerse, accecato dall’acqua,
e cominciò a nuotare. L’uomo sull’ala si alzò in piedi quando Indy
trovò un appiglio e si issò fuori.
– Metti in moto, Jock12! – urlò Indy. – Fallo partire!
Puoi leggere l’intera storia in C. Black, I predatori dell’arca perduta, Salani (ridotto e adattato)
105
110
115
120
CoMprenSione Completaleseguentifrasifacendoriferimentoaltesto.
Dentro la voragine1 aIndyrestaun’unicacosadafare:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
2 IndytrovaSatiponella. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
nella foresta3 aduncertopunto,un’ombraoscuralastatuetta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
11. rollava: l’idrovolante oscillava sul fume in attesa di essere messo in moto.
12. Jock: è l’amico scozzese che pilota l’idrovolante usato da Indiana Jones.
21L’AVVENTURA
Alla ricerca del tesoro
4 QuandoBelloqsigiraversogliHovitiealzainaltol’idolo,essi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
in fuga
5 Mentrecorre,Indydesiderasolounacosa:……………………………………………….…………………….
in salvo
6 Perraggiungerel’idrovolantel’unicapossibilitàera……………….... . . . . . . . . . . . . . .……………….
LAborAtorio LeSSiCALe
neltestohaitrovatoivocaboli“sibilo”(riga6),“sisfaldava”(da“sfal-
darsi”,riga13).Individuaillorosignificatotraitrepropostiqui
diseguito.
a. Il vocabolo “sibilo” significa:
A fischio, ronzioB urloC boato
b. Il verbo “sfaldare” significa:
A creare faldeB rompersi, frantumarsiC saldarsi
DAL teSto AL genere
neltestohaitrovatolaseguentefrase(righe113-115):
Doveva risalire fino a un punto in cui il dosso si elevava in una parete
rocciosa sul fiume e da lì bisognava saltare. Saltare, pensò. In fondo,
salto più, salto meno...
aqualideiconcettichiavedelgenereavventurasiriferisce?
A SuspenseB Colpo di scenaC Obiettivo da raggiungere
22 UnitÀ 1
L’AVVENTURA
Scrivere: La foresta tropicaleInquestolaboratoriodiscritturatiproponiamodidescrivereunaforesta
tropicale,unodeiluoghitipicideiromanzid’avventura.Diseguitotroverai
unaseriedidomandechetiaiuterannoasvolgerequestocompito.Buon
lavoro!
1 Per quale motivo ti trovi in questa foresta tropicale? 2 Dove si trova?3 Che cosa stai cercando?4 Dove pensi che sia nascosto?5 Chi ti aiuta in questa avventura?6 Cosa vedi davanti a te?7 Che rumori si sentono (versi di animali, vento, ecc.)?8 Si percepisce qualche odore particolare?9 C’è qualcuno che vi sta inseguendo?10 Quali pericoli o trappole potreste incontrare?11 Che emozioni provi mentre vivi questa avventura?12 Come pensi che si concluderà?
Domande
DAL teSto ALLA reALtÀ neltestohaitrovatolaseguentefrase(righe90-94):
Correre, doveva correre. Correre e nient’altro. Sentì le frecce. Le sentì
attraversare l’aria. Da dietro gli giungeva il rumore di rami spezzati,
di piante calpestate. Tutt’a un tratto si sentì stranamente estraneo
al proprio corpo. Non percepiva più la presenza fisica di sé.
tièmaicapitatodivivereunosforzofisicoedemotivocosìintensoda
nonaverepiùlapercezionedeltuocorpo?raccontasulquadernoin
qualicircostanzeèaccadutoeperché.
23L’AVVENTURA
La storia in un’immagine
Osservaattentamentequestaimmagineeseguendolascalettaeledomandechetiproponia-
mocercadicreareunastoriacheavràcometitolo“unlagoalcentrodellaforesta”.
Descrizionedelpaesaggio
1 Dove è ambientata l’immagine (mare,
montagna, lago, collina, ecc.)?
2 Che cosa vedi sullo sfondo?3 In quale stagione ci troviamo?4 Com’è la vegetazione (rigogliosa,
fiorita, spoglia, ecc.)?5 In che parte della giornata ci trovia-
mo?6 La luce che illumina il paesaggio
come si può definire (soffusa, calda, sfumata, intensa, ecc.)?7 Che sensazione ti dà osservare questo paesaggio (rilassante, commovente, ecc.)?
Inprimopiano
1 Che cosa vedi in primo piano?2 Di che colore è l’acqua del lago (cristallina, trasparente, ecc.)?3 Da che cosa è circondato il lago?4 Tra gli alberi che cosa intravedi?5 Che rumore producono le cascate?6 Quali tipi di animali popolano questa foresta?7 Quali versi di animali puoi sentire sulle rive di questo lago?8 Come ti senti stando immerso in questo paesaggio? Quali emozioni e sensazioni provi?
nelparticolare
1 Come sei arrivato alla riva del lago? Con quali mezzi (aereo, barca, jeep, ecc.)?2 Dove devi andare ora?3 Come pensi di attraversare questo lago? 4 Pensi che sarà pericoloso? Quali pericoli potresti incontrare? 5 C’è qualcuno che ti sta inseguendo e ti vuole intralciare nel tuo viaggio? 6 C’è qualcuno invece che può aiutarti? Come? Si trova molto distante da te?7 Che emozioni provi ad affrontare questa impresa? Pensi di riuscire a raggiungere
il tuo obiettivo?
L’AVVENTURA
StrUMenti per Lo StUDioMappa concettuale
AMbientAZione
Luoghi insoliti e lontani,
natura selvaggia,
pericolo e mistero
teMi
obiettivo da raggiun-
gere, lotta contro i
malvagi, viaggio
perSonAggi
protagonista: eroe
buono. Antagonista:
anti-eroe. Aiutanti
MorALe
Situazione iniziale,
colpo di scena,
sorpresa, azione,
suspense, lieto fne
L’AVVENTURA
glossario Anti-eroe: personaggio che si contrappone all’eroe, caratterizzato
da qualità negative.
Colpo di scena: cambiamento che coglie di sorpresa il lettore e
mette in moto la vicenda.
Eroe: protagonista del romanzo, personaggio dotato di qualità posi-
tive.
Natura selvaggia: foreste, deserti e luoghi in generale dove la na-
tura non è stata in nessun modo cambiata dall’uomo, quindi appare
misteriosa e pericolosa.
Suspense: condizione di incertezza, attesa, preoccupazione. In un
racconto è l’emozione legata all’ansia per quello che sta per accadere.
1 Che cos’è un romanzo o una narrazione d’avventura?2 Quale ambientazione di solito troviamo?3 Quali sono i personaggi che di solito incontriamo?4 Quali sono i temi ricorrenti?5 Qual è la struttura tipica d’avventura?
leggilamappa
erispondi.