Legge delrio

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Ridurre i costi pubblici e aumentare la qualità del servizio al cittadino Ottenere performance di efficacia ed efficienza Stimolare le autonomie locali ad adottare nuovi modelli virtuosi di governance Ridimensionare l’assetto istituzionale più snello, più forte e coeso Definire due soli livelli territoriali di rappresentanza diretta: Regioni e Comuni Disegno di legge governativo “Delrioapprovato dalla Camera dei Deputati il 21 dicembre 2013 Finalità: Il Piano di Riordino territoriale e la riforma degli Enti Locali

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Page 1: Legge delrio

Ridurre i costi pubblici e aumentare la qualità del servizio al cittadino

Ottenere performance di efficacia ed efficienza

Stimolare le autonomie locali ad adottare nuovi modelli virtuosi di governance

Ridimensionare l’assetto istituzionale più snello, più forte e coeso

Definire due soli livelli territoriali di rappresentanza diretta: Regioni e Comuni

Disegno di legge governativo “Delrio” approvato dalla Camera dei Deputati il 21 dicembre 2013

Finalità:

Il Piano di Riordino territoriale e la riforma degli Enti Locali

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Disegno di legge governativo “Delrio” approvato dalla Camera dei Deputati il 21 dicembre 2013

Il Piano di Riordino territoriale e la riforma degli Enti Locali

Obiettivi

• Le Città Metropolitane • Le nuove Province: Enti di area vasta • Le Unioni di Comuni e le fusioni di Comuni

Ridefinire le Geometrie Territoriali

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La Legge Delrio per il Riordino delle Autonomie locali assegna un ruolo determinante alle Regioni, chiamate a riorganizzare le funzioni locali in modo da renderle più Efficaci ed Efficienti con l’obiettivo di:

• Razionalizzare e ridurre la Spesa Pubblica • Migliorare la qualità dei Servizi

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Il Piano di Riordino territoriale e la riforma degli Rnti Locali

Obiettivi

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Istituzione delle Città Metropolitane, previste fin dal 1990

Le Province (nelle more della loro soppressione a seguito della modifica costituzionale del titolo V) vengono trasformate in Enti Locali Autonomi di area vasta di secondo livello

I Comuni restano gli unici Enti Locali dotati di vertici elettivi e si avvalgono degli Enti di secondo livello:

• Le Unioni di Comuni finalizzate ad una gestione associata delle funzioni fondamentali comunali

• Gli Enti di area vasta (nuove Province e Città Metropolitane) per alcuni compiti strategici

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Il Piano di Riordino territoriale e la riforma degli Enti Locali

Azioni

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Si definisce un assetto certo per le Unioni di Comuni;

Viene incentivata la Fusione di Comuni;

I livelli di rappresentanza sono ridimensionati: i Sindaci diventano i soggetti centrali della Pianificazione strategica, della Programmazione Operativa e dello Sviluppo del territorio

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Il Piano di Riordino territoriale e la riforma degli Enti Locali

Azioni

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Le Città Metropolitane

Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia

10 enti territoriali di Area Vasta di secondo livello, il cui territorio coincide con quello delle Province Capoluogo

Viene loro assegnato il fondamentale compito dello sviluppo strategico della realtà metropolitana, oltre che di valorizzazione delle potenzialità economiche, tecnologiche e socio- culturali del territorio

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Il Nuovo assetto territoriale

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Diventano enti territoriali di area vasta di secondo livello, perciò a

rappresentatività indiretta

Sono governate dai rappresentanti delle Amministrazioni comunali

Non vengono abolite, ma riorganizzate e parzialmente svuotate di poteri

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Il Nuovo assetto territoriale

Le Città Metropolitane

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Il Nuovo assetto territoriale

Le Unioni di Comuni

Diventano Enti Locali di secondo livello, costituiti da due o più Comuni per l’esercizio associato di funzioni e servizi trasferiti dai Comuni dell’Unione

I Sindaci sono a capo del Governo delle nuove Amministrazioni locali ridefinite dalla Legge 56:

• Comuni (per elezione diretta)

• Unioni di Comuni (per nomina)

• Nuove Province (per nomina)

• Città Metropolitane (per nomina)

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I Sindaci dei Comuni che fanno parte di ambiti territoriali di area vasta (Unioni di Comuni, Province e Città Metropolitane) indicano chi tra loro li rappresenta come Presidente in grado esprimere le visioni programmatiche dell’area che governa.

RIDEFINIZIONE E CENTRALITA’ DELLA FIGURA DEL SINDACO

Disegno di legge governativo “Delrio” approvato dalla Camera dei Deputati il 21 dicembre 2013

Ridefinizione e centralità della figura del Sindaco

Nelle Città Metropolitane e nelle nuove Province vengono istituiti due organi (assemblea dei sindaci e conferenza metropolitana) in cui sono presenti tutti i Sindaci dei Comuni dell’ambito territoriale

L’obiettivo è garantire: La Rappresentanza delle minoranze territoriali Il massimo coinvolgimento delle singole municipalità degli

Enti di secondo Governance del territorio