L’EDUCAZIONE MATEMATICA CONTRIBUISCE ALLA … · La DISCALCULIA EVOLUTIVA è un disordine di...

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“ L’EDUCAZIONE MATEMATICA CONTRIBUISCE ALLA FORMAZIONE DEL PENSIERO NEI SUOI VARI ASPETTI: DI INTUIZIONE, DI Logopedista Dott.ssa A. Mazzella ASPETTI: DI INTUIZIONE, DI IMMAGINAZIONE, DI PROGETTAZIONE, DI IPOTESI E DEDUZIONE, DI CONTROLLO, DI VERIFICA O SMENTITA.”

Transcript of L’EDUCAZIONE MATEMATICA CONTRIBUISCE ALLA … · La DISCALCULIA EVOLUTIVA è un disordine di...

“ L’EDUCAZIONE MATEMATICA CONTRIBUISCE ALLA FORMAZIONE DEL PENSIERO NEI SUOI VARI ASPETTI: DI INTUIZIONE, DI

Logopedista

Dott.ssa A. Mazzella

ASPETTI: DI INTUIZIONE, DI IMMAGINAZIONE, DI PROGETTAZIONE, DI IPOTESI E DEDUZIONE, DI CONTROLLO, DI VERIFICA O SMENTITA.”

� La DISCALCULIA EVOLUTIVA è un disordine di originecongenita e di natura neurobiologica che impedisce asoggetti normodotati di raggiungere normali livelli dirapidità e di correttezza nelle operazioni di calcolo enel processamento numerico.

� è un disturbo che coinvolge l’elaborazione numerica eil calcolo: le aree coinvolte riguardano quindi ilil calcolo: le aree coinvolte riguardano quindi ilprocessamento numerico (cioè la scrittura e la lettura dinumeri, il confronto e l’ordinamento numerico), leconoscenze procedurali (cioè l’applicazione deglialgoritmi nelle operazioni) e il recupero dei fattiaritmetici (cioè l’abilità di svolgere calcoli in automatico).

� Esiste un generale accordo sul fatto che il disturbodiscalculico possa manifestarsi in forme differenti,interpretabili nei termini di deficit in una o più componentidel normale processo di comprensione numerica e calcolo.Alcuni bambini presentano, infatti, problemiprevalentemente a carico dei processi di calcolo numerico,prevalentemente a carico dei processi di calcolo numerico,altri hanno difficoltà anche nella semplice manipolazione onel riconoscimento dei simboli aritmetici, altri ancorapadroneggiano le basi del calcolo ma hanno difficoltà adeseguire calcoli a più cifre, o a risolvere problemi complessi(D’Amico, 2002).

� Tra i DSA è l’ultimo a essere stato riconosciuto e studiato e, mentre la dislessia è diagnosticata e studiata da più di 20 anni, la discalculia è ancora poco conosciuta e viene diagnosticata solo da pochi anni. conosciuta e viene diagnosticata solo da pochi anni. Probabilmente perchè la matematica è una materia ritenuta universalmente “difficile” ed è ritenuto normale il fatto che gli studenti incontrino delle difficoltà nello studio di questa materia.

Difficoltà di calcolo o Disturbo del calcolo?

� Oggi in Italia vengono segnalati circa 5 bambini per classe con difficoltà di calcolo (20% degli alunni).

� Bambini discalculici: 0.5-1 % della popolazione scolasticascolastica

� Il 90% delle segnalazioni scolastiche è costituito da

“ falsi positivi ”

� In circa il 60% dei casi la discalculia è associata alla dislessia ma può presentarsi anche isolatamente e il suo riconoscimento è difficile nel primo ciclo delle scuole elementari. Le difficoltà emergono invece con più evidenza quando i bambini, in terza con più evidenza quando i bambini, in terza elementare, devono utilizzare in modo rapido ed efficiente i numeri per eseguire calcoli e risolvere problemi. Ed è allora che si osservano con frequenza gli errori e le difficoltà.

�Cohn (1968, 1971) ha definito la discalculia come un «ritardo nell’acquisizione delle capacità numeriche», caratterizzata dall’incapacità di sviluppare le facoltà di riconoscere i simboli numerici, di ricordare riconoscere i simboli numerici, di ricordare le operazioni basilari o l’uso di simboli, di richiamare alla memoria le tabelline e i numeri di riporto delle moltiplicazioni, di mantenere l’ordine proprio dei numeri durante il calcolo.

� Kosc (1974) ha definito «discalculia» un disordine specifico dell’apprendimento dei numeri, con probabile origine in una alterazione del sistema nervoso centrale, non accompagnato da difficoltà mentali generali,ma frequentemente associato ad altri disturbi della funzione simbolica,come la dislessia e la disgrafia. In particolare, Kosc distingue 6 tipi di discalculiadello sviluppo:1)verbale legata all’uso del linguaggio orale dei termini matematici;2)protognostica legata alla manipolazione quantitativa degli oggetti e degli insiemi;oggetti e degli insiemi;3)lessicale, che riguarda la lettura dei simboli matematici;4) grafica, che riguarda la scrittura dei simboli matematici;5)ideognostica, o concettuale,che riflette una incapacità a comprendere le idee e le relazioni matematiche e nel fare calcoli mentali;6)operazionale, un disturbo nell’abilità di eseguire le operazioni ed include lo scambio di operazioni e la sostituzione di operazioni semplici per quelle più complesse (cfr. Lucangeli, 1999).

�Rourke e Strang (1983) hanno rilevato difficoltà nell’organizzazione spaziale, difficoltà nel dettaglio visivo, errori di procedimento, di perseverazione, difficoltà grafo-motorie, problemi di difficoltà grafo-motorie, problemi di memoria, errori di giudizio e di ragionamento, ipotizzando deficit neuropsicologici alla base del disturbo.

IL DSM IV riconosce la discalculia quando:

“i risultati ottenuti dal bambino in test standardizzati, somministrati individualmente su lettura, calcolo o espressione scritta risultano significativamente al di

sotto di quanto previsto in base all’età, all’istruzione e al livello di intelligenza. Essi interferiscono in modo al livello di intelligenza. Essi interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività

della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, di calcolo o scrittura.”

Secondo quanto indicato nell’ICD-10 ed in accordo con quanto descritto nel DSM-IV, i sintomi delle difficoltà aritmetiche sono:� INCAPACITÀ DI COMPRENDERE I CONCETTI BASE DELLE

OPERAZIONI� MANCATA COMPRENSIONE DEI SIMBOLI MATEMATICI� MANCATO RICONOSCIMENTO DEI SIMBOLI NUMERICI� DIFFICOLTÀ NELL’ ATTUARE LE MANIPOLAZIONI � DIFFICOLTÀ NELL’ ATTUARE LE MANIPOLAZIONI

ARITMETICHE STANDART� DIFFICOLTÀ NEL COMPRENDERE QUALI NUMERI SONO

PERTINENTI AL PROBLEMA ARITMETICO CHE SI STA CONSIDERANDO

� DIFFICOLTÀ AD ALLINEARE CORRETTAMENTE I NUMERI� SCORRETTA ORGANIZZAZIONE SPAZIALE DEI CALCOLI� INCAPACITÀ DÌ APPRENDERE IN MODO SODDISFACENTE

LE TABELLINE DELLA MOLTIPLICAZIONE

Prerequisiti dell’apprendimento� Attenzione

� Memoria

� Schema corporeo

Relazioni spazio-temporali

Garantiscono al bambino le capacità di riconoscere come valori invarianti i rapporti spaziali di ordine � Relazioni spazio-temporali

� Relazioni causa-effetto

come valori invarianti i rapporti spaziali di ordine topologico e di ordine metrico (distanza, lunghezza, area, volume) o certe quantità fisiche come peso, sostanza durata velocità

Intelligenza numerica Intelligenza numerica Intelligenza numerica Intelligenza numerica

Capacità innata di interagire, capire,Capacità innata di interagire, capire,ragionare, interpretare attraverso il

complesso sistema cognitivo di

numeri e quantità

INTELLIGENZA NUMERICA

1° FASE 2° FASE 1° FASE 2° FASE

CONOSCENZA CALCOLO E FATTI

NUMERICA NUMERICI

Preverbale Verbale

1 FASE: Sviluppo della conoscenza numerica

� Pre-verbale corrisponde all’ acquisizione del concetto dinumerosità (0-2) , il b/o è in grado di discriminare differentiserie di elementi in base alla loro numerosità.

� B/i di soli 4-6 mesi reagiscono alla numerosità. In un classicoesperimento si presentavano al b/o due immagini diversecontenenti rispettivamente 1 e 2 palline nere alternandole traloro. Alla presentazione di un terzo cartoncino con undiverso numero di elementi 3, il tempo di osservazione delb/o risultava maggiore (Starkey e Cooper 1980, Antell eKeating 1983, Starkey, Spelke e Gelman 1990)

I bambini, come gli adulti sembrano quindi possedere un particolare processo di percezione visiva, chiamato subitizing o immediatizzazione, che permette loro di ricavare la numerosità di un che permette loro di ricavare la numerosità di un

insieme di non oltre 4 oggetti in modo immediato, senza cioè attivare particolari abilità

di conta.

Il genoma umano contiene quindi istruzioni per costruire circuiti cerebrali specializzati (modulo numerico) la cui funzione è quella (modulo numerico) la cui funzione è quella

di classificare il mondo in termini di quantità numerica o numerosità, ossia numero di

oggetti di un insieme

I NUMERI VENGONO PRIMA DELLE PAROLE� Le abilità numeriche sono innate, e universali. Costituiscono

un modulo cognitivo specifico

� La rappresentazione mentale della quantità inizialmente è di tipo analogico, non verbale

� Successivamente il bambino acquisisce una competenza numerica linguistico-simbolica, indipendente dall’analogica

� Passaggio dalla fase pre-verbale a verbale che corrisponde all’acquisizione della capacità di conteggio.

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L’ACQUISIZIONE DELLE

PAROLE-NUMERO

LO SVILUPPO DELL’ABILITA’ DI CONTEGGIO

FASE VERBALE

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CONTEGGIO

Imparare a contare rappresenta il primo collegamento tra la competenza numerica

innata e quella acquisita dall’interazione con l’ambiente di appartenenza.

� Principi che guidano questo processo:

1) Corrispondenza biunivoca: ad ogni elemento dell’insiemecontato corrisponde una sola parola-numero.

2) Ordine stabile: si riferisce alla capacità di ordinare leparole-numero secondo una sequenza fissa e immutabileparole-numero secondo una sequenza fissa e immutabileche riproduce gli elementi che devono essere contati.

3) Cardinalità: secondo cui l’ultima parola-numero usata inconteggio rappresenta la numerosità degli elementicontati.

4) Astrazione: in un compito di conteggio ciò che risultarilevante negli oggetti è solo il fatto di costituire entitàdistinte che possono essere numerate: i principi diconteggio possono essere applicati a qualsiasi collezionedi elementi purché discreti.

5) Principio dell’irrilevanza dell’ordine: il conteggio puòessere fatto iniziare da qualsiasi elemento senza in questomodo influenzare il risultato.

Lo sviluppo dell’abilità di conteggio

18/24 mesi

• Filastrocca dei numeri (procedendo per tentativi prima di arrivare ad una conta corretta). Imparare la filastrocca dei numeri in modo corretto è la prima importante acquisizione di base per poter essere in grado di contare davvero, per poter effettuare quella che poi in modo davvero, per poter effettuare quella che poi in modo appropriato si chiama ENUMERAZIONE (applicazione della procedura di conteggio ad un set di riferimento). Nel corso della scuola materna i bambini diventano sempre più efficienti in questo compito.

Lo sviluppo dell’abilità di conteggio

2 anni ½ / 3 anni

•Principio dell’ordine stabile Es. Unoduetrequattrocinque( unica parola) diventa “uno/ due /tre /quattro/cinque” applicata ad un set“uno/ due /tre /quattro/cinque” applicata ad un set

•Principio della corrispondenza biunivocaEs. distribuzione delle caramelle

ERRORI TIPICI� Errori parola-indicazione

- Indica un oggetto e non pronuncia la parola-numero

- Indica un oggetto e pronunciando più parole numero

Errori indicazione oggetto� Errori indicazione oggetto

- Il conteggio e l’indicazione sono coordinati, ma l’indicazione è imprecisa (durante la conta salta gli oggetti o ne indica uno più volte)

Lo sviluppo dell’abilità di calcolo 4 anni

•Conflitto tra subitizing-immediatezza ( dire quanti oggetti sono senza

contare) e conteggio

4 anni ½

•La distribuzione di caramelle a due persone il 50% dei bambini riesce

ad inferire che le due persone hanno avuto lo stesso numero di ad inferire che le due persone hanno avuto lo stesso numero di

caramelle.

5 anni

•Contano fino a 20 oggetti.

•Il bambino impara il raffronto tra quantità sono di più sono di meno

•Il bambino impara il principio della somma e della sottrazione

•Il bambino impara la rappresentazione grafica del numero ( lettura e

scrittura)

Sviluppo delle abilità di letto-scrittura del numero (5/6aa)

Scrittura

Si distinguono tre tipi di notazione numerica:

1. Iodiosincratica

2. Iconica

3. Simbolica

Veicola un significato per i l b/o non comprensibile da un osservatore esterno

La notazione di basa sulla corrispondenza biunivoca

La notazione è convenzionale

Sviluppo delle abilità di letto-scrittura del numero

Lettura si considerano 3 livelli:

1. Competenze lessicali (riguardano le capacità di attribuire il nome ai numeri)

2. Competenze semantiche (riguardano le capacità di 2. Competenze semantiche (riguardano le capacità di comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione mentale di tipo quantitativo)

3. Competenze sintattiche (riguardano la distinzione spaziale tra la posizione delle cifre; costituiscono la grammatica interna del numero che attiva il corretto ordine di grandezza di ogni cifra)

Comprensione del numero (meccanismi semantici)

�Codificare semanticamente un numero equivale arappresentare mentalmente la quantità che essorappresenta e quindi a identificarne la posizione che essoassume all’interno della linea dei numeri.�Si tratta di una rappresentazione concettuale checorrisponde al “significato”di un numerocorrisponde al “significato”di un numero�La numerosità è una proprietà degli insiemi chepermette:• sia di discriminarli (A è diverso da B perché la suanumerosità è diversa)• sia di ordinarli (A <B perché ha una numerosità minoredi B).

2° FASE: SVILUPPO DELLE CAPACITÁ DI CALCOLO

CALCOLO: insieme dei processi che consentono di operare sui numeri tramite operazioni

aritmetiche.aritmetiche.

SVILUPPO DELLE CAPACITÁ DI CALCOLO

CALCOLO a mente ( necessario anche per il calcolo scritto al fine di ottenere i risultati parziali delle operazioni)

CALCOLO scritto (necessario poiché permette di eseguire calcoli più complessi, che in quanto tale necessitano di un calcoli più complessi, che in quanto tale necessitano di un supporto cartaceo per aiutare il nostro sistema mnestico)

FATTI NUMERICI: sono tutte quelle operazioni che vengono risolte rapidamente, tramite l’accesso diretto alle info già presenti in memoria attivando delle risposte automatiche. (Es tabelline e semplici operazioni)

Nel calcolo (scritto o mentale):

Il risultato dell’operazione richiesta è ottenuto

attraverso l’utilizzo di procedure o strategie (es.:

incolonnamento, riporti, risultato intermedio)

Nel recupero dei“fatti aritmetici”: Il risultato

dell’operazione richiesta è recuperato dalla

memoria (es.: le tabelline)

La conoscenza procedurale opera diversamente nel calcolo a mente ed in quello scritto:

nel calcolo mentale è più flessibile ed esercita soprattutto le strategie costruttive (quali scomposizioni,

operare sui numeri per ottenere operazioni intermedie più operare sui numeri per ottenere operazioni intermedie più semplici);

Il calcolo scritto esercita l’uso di procedure (forma grafica dell’operazione, incolonnamento dei numeri,

direzione spazio-temporale delle azioni, regole procedurali).

Calcolo a mente

“Il calcolo scritto è un paragrafo del calcolo mentale, e non il contrario.

Il calcolo scritto è un ripiego, una protesi costituita da carta e inchiostro per situazioni in cui la mente è in

difficoltà per i suoi limiti di rappresentazione". difficoltà per i suoi limiti di rappresentazione".

“Il calcolo mentale è il superamento del conteggio ”

Strategie del calcolo mentaleconteggio (attivazione di regole procedurali),

quella più evoluta del recupero (attivazione di regole dichiarative).

All’inizio della scuola primaria le due strategie All’inizio della scuola primaria le due strategie funzionano parallelamente.

Strategie di calcolo mentale

Possono essere mobilitate strategie del tipo di quelle

evidenziate da Carpentere Moser

oFatti numerici

17=15+2 17=15+2

185+15=200

200+2=202

o Counting on

185, 186, 187, ... 200...

� Inizialmente il calcolo è facilitato dal supporto visivo delle dita e segue una procedura totale (countingall), in cui si contano entrambi gli addendi.

� Al termine della I el. i bambini utilizzano il counting on: iniziano a contare dall’addendo maggiore aggiungendo poi il minore. maggiore aggiungendo poi il minore.

� Una strategia ancora più evoluta è il guardare le dita senza contarle, per aiutarsi nel recupero

� Con l’aumentare dell’età il bambino fa sempre più affidamento sulla conoscenza di tipo dichiarativo, in cui i calcoli con gli operatori ad una cifra sono rappresentati in memoria da una struttura a rete.

Modelli di calcolo (problema m+n) (Groen, Parkman; 1972)

� Modello del conteggio totale

2 + 5 = 7

1, 2; 1, 2, 3, 4, 5; 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7

� Modello del conteggio a partire da un punto � Modello del conteggio a partire da un punto

2 + 5 = 7

(2) 3, 4, 5, 6, 7

� Modello del minimo (counting on )

2 + 5 = 7

(5) 6, 7

MODELLO NEUROPSICOLOGICO

Sistema di comprensione (permette di leggere i numeri a seconda del codice, e di trasformarli in unità rappresentative astratte)

Le competenze di processazione numerica dipendono da diverse componenti cognitive (comprensione, produzione e calcolo). In particolare, secondo il modello proposto, la rappresentazione mentale della conoscenza numerica, oltre ad essere indipendente da altri sistemi cognitivi, è strutturata in tre moduli a loro volta distinti funzionalmente.

unità rappresentative astratte)

Sistema di calcolo

Sistema di produzione (fornisce le risposte numeriche in linguaggio orale o scritto tenendo conto di lessico, sintassi e significato)

Manipola l’input attraverso:1. Segni delle operazioni2. Fatti aritmetici3. Procedure del calcolo

PROPRIETA’ DELLE OPERAZIONI

�La proprietà dissociativa (dell’addizione e sottrazione) consente di scomporre un addendo (o sottraendo…) in due o più addendi più piccoli e operare tramite tappe addendi più piccoli e operare tramite tappe intermedie (strategia “1010”).

43+25= (40+20)+(3+5)

�La proprietà distributiva (in moltiplicazione e divisione) consente di trasformare uno dei due fattori in una somma o sottrazione e l’altro fattore può essere moltiplicato per entrambi.entrambi.

33 X5 = (30+3) x5

(30x5) + (3x5)

150 + 15= 165

�La proprietà commutativa (permette di cambiare l’ordine) consente il recupero più veloce dei fatti aritmetici.più veloce dei fatti aritmetici.

� 23+17= 40 = 17+23= 40

�La proprietà invariantiva può semplificare sottrazione e divisione. La differenza tra due numeri non cambia se ad entrambi si addiziona o si sottrae lo stesso numero.lo stesso numero.

427-12= 415

(427-2) - (12-2)= 425-10= 415

Il bambino DISCALCULICO1. ERRORI NEL LESSICO DEI NUMERI

2. ERRORI DI SINTASSI DEI NUMERI

3. ERRORI NEL SISTEMA DEL CALCOLO

ERRORI NEL LESSICO DEI NUMERI� Riguardano la produzione e la comprensione delle

singole cifre senza coinvolgere la loro posizione all’interno del numero

� Il b/o non trova l’etichetta verbale che serve.� Il b/o non trova l’etichetta verbale che serve.

� es. Legge o scrive 4 al posto di 3

ERRORI DI SINTASSI DEI NUMERI� La sintassi del numero riguarda le relazioni spaziali tra

le cifre che lo costituiscono (valore posizionale delle cifre)

� Il b/o non è capace di stabilire i rapporti tra le cifre di � Il b/o non è capace di stabilire i rapporti tra le cifre di una struttura sintattica (pur avendo la capacità di codificare ed etichettare le singole cifre)

Errori � Legge o scrive 23 invece di 32,� conteggio: -1, 2, 3 ,14, 15, 16 ( rispetta l’incremento

confonde la categoria)-13, 14, 40, 41, 42 ( manca l’incremento e -13, 14, 40, 41, 42 ( manca l’incremento e

confonde il livello)� Mancato riconoscimento del valore dello zero-Centouno: 1001-Duecentocinquantasette 210057-Ottocentosessantuno 800601 -Millesette 7000

ERRORI NEL SISTEMA DEL CALCOLO1) ERRORI DI SEGNO

il b/o ha difficoltà a comprendere il valore del segno

Riguardano sia il codice arabo che quello scritto.

10-3= 1310-3= 13

10x2= 12

15:5= 10

3+3= 9

2) RECUPERO DI FATTI ARITMETICI

3X3=6

7X8=24

14+6=18

PRESUPPONE UN DEFICIT DELLA MEMORIA DILAVOROLAVORO

3) ERRORI DI MANTENIMENTO E RECUPERO DELLE PROCEDURE

ES. 3+5

2+72+7

4) ERRORI NELL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE

� Errata scelta dei primi passaggi per affrontare una delle 4 operazioni (incolonnamento, posizione dei numeri, riga separatoria)

� Errata condotta di esecuzione con non rispetto delle regole convenzionali

75-6=71, 28-16= 32

� Errata applicazione delle regole del prestito e del riporto 75-28=20 perché 5-8=0 e 7-5=2

506-228= 388

� Perseverazione nel ragionamento precedente

� Assenza di progettazione e verifica

5) DIFFICOLTÁ VISUO-SPAZIALIDifficoltà di acquisizione dei concetti topologici alto/basso,

destra/sinistraSegni di riconoscimento:-inizio casuale dell’operazione-scrive indifferentemente da sx a dx i risultati parziali e sorvola

sulle regole del riportosulle regole del riporto- In genere i processi di calcolo rimangono integri

� compromette l’incolonnamento e al direzione delle procedure da compiere (si somma e si sottrae a partire da dxe non da sx)

� Non coinvolge i calcoli orali

Abilità da indagare 1° e 2° ciclo scuola primaria:�Organizzazione spazio temporale

�Componente logico operatoria

�Componente simbolica

Concetto di numero�Concetto di numero

�Calcolo orale

�Calcolo scritto

�Ragionamento aritmetico

�Misurazioni

�Geometria

ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE

� Il b/o possiede una buona collocazione spaziale, sa localizzare gli oggetti nello spazio, sa eseguire percorsi grafici

� L’organizzazione temporale è più lenta. Si valuta se il � L’organizzazione temporale è più lenta. Si valuta se il b/o possiede la capacità di ordinare eventi semplici e storie in sequenza

COMPONENTE LOGICO-OPERATORIA

� È indispensabile per padroneggiare qualsiasi tipo di ragionamento

� Si valuta se il b/o riesce a classificare (da elementi semplici, animali, cose, frutta, a elementi più semplici, animali, cose, frutta, a elementi più complessi come figure geometriche)e a seriare (dal più grande al più piccolo, alto/basso)

COMPONENTE SIMBOLICA� Se il b/o legge e scrive correttamente i numeri e i segni

COMPONENTE NUMERICACOMPONENTE NUMERICA

� Si valuta se il b/o ha acquisito la nozione di numero, specialmente per quanto concerne l’associazione simbolo-quantità ed equivalenza di quantità

� Si valuta la capacità di conteggio progressivo e regressivo

CALCOLO ORALE� Si valuta se il b/o riesce ad eseguire calcoli orali di

addizioni, sottrazioni, divisioni, moltiplicazioni. Se utilizza supporti manuali per la memoria (calcolo dita)

CALCOLO SCRITTOCALCOLO SCRITTO� Si valuta: incolonnamento, posizionamento

numeri,conoscenza di fatti aritmetici e procedure dicalcolo.

RAGIONAMENTO ARITMETICO� Si valuta l’operatività matematica (cioè la capacità di

risoluzione dei problemi).

CAMPANELLI D’ALLARMECAMPANELLI D’ALLARMECAMPANELLI D’ALLARMECAMPANELLI D’ALLARMEIn termini molto analitici gli autori individuavano diverse tipologie di

difficoltà caratterizzate dall’incapacità di: � stabilire una corrispondenza uno a uno;� riconoscere la relazione tra simbolo e quantità; � associare i simboli uditivi(nomi dei numeri) e visivi; � apprendere i sistemi cardinale ed ordinale di numerazione e conteggio; � visualizzare raggruppamenti di oggetti inclusi in un insieme più ampio;� visualizzare raggruppamenti di oggetti inclusi in un insieme più ampio;� comprendere il principio della conservazione della quantità; � eseguire le operazioni aritmetiche; � comprendere il significato dei segni di operazione; � capire la disposizione dei numeri su un foglio scritto;� seguire e ricordare la sequenza di fasi che devono essere usate nelle

diverse operazioni matematiche;� comprendere i principi della misura; leggere carte geografiche e grafici;

scegliere i principi adatti per risol-vere i problemi aritmetici (aggiungere, sottrarre, ecc.).

Diagnosi di Discalculia

1° Livello Criterio per definire la presenza di un DSA Discrepanza Tempo di esecuzione di un compito Analisi errori (quali-quantitativa)

2° Livello Qualificazione funzionale del DSA

Definizione di un profilo di «sottoabilità» per precisare in forma personalizzata il disturbo. Occorre un'analisi fine dei deficit individuati e delle loro associazioni nei singoli casi attraverso il confronto con il modello normale di funzione cognitiva indagata.

STRUMENTI DI INDAGINE PSICOMETRICA

�BATTERIA PER LA DISCALCULIA EVOLUTIVA

�ABCA�ABCA

�ACMT

IL TRATTAMENTO LOGOPEDICO� Valutazione

� Programma di intervento specifico

� OBIETTIVO: insegnare nuovo metodo matematico, più economico e meno dispendiosopiù economico e meno dispendioso

PRASSI CLINICALa legge n °170 del 28 ottobre 2010 afferma che:

“È compito delle scuole di ogni ordine e grado attivare previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti”

MISURE EDUCATIVE E DIDATTICHE � Agli studenti con diagnosi di DSA deve essere

garantito:

� L’uso di una didattica individualizzata e personalizzata,personalizzata,

� Uso di strumenti dispensativi e compensativi, comprese tecnologie informatiche e misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere

� Adeguate forme di verifica e di valutazione.

APPROCCIO AL B/O DISCALCULICO� È consigliabile informare la classe delle difficoltà

dell’alunno,� Chiarire alla classe il perché il b/o discalculico

necessiti di un di un trattamento individualizzato.� L’insegnante può aiutare il b/o con difficoltà:- Procedendo con un insegnamento sistematico, - Procedendo con un insegnamento sistematico,

ripetendo in modalità diversa il contenuto della lezione

- Controllare con domande flash la chiarezza di quanto è stato oggetto della lezione

- Riprendere sempre all’inizio della lezione quanto spiegato la volta precedente

- Incoraggiarlo a porre domande per avere ulteriori chiarimenti

- Evitare lo studio mnemonico di parole e/o dati

- Evitare di farlo scrivere alla lavagna- Evitare di farlo scrivere alla lavagna

- Leggergli più volte le consegne delle verifiche

- Assegnare verifiche più brevi

- Pianificare interrogazioni programmate

- Ridurre la quantità di compiti a casa

GRAZIE PER L’ ATTENZIONE!

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

GRAZIE PER L’ ATTENZIONE!