IUAV Composizione architettonica e urbana prof. arch. Umberto Trame

L’edificio teatrale: XVIII-XIX-XX sec.

arch. ph.d Giovanni La Porta Venezia 31.10.2017

Teatro della Pergola, Firenze 1656 (F. Tacca)

L’edificio teatrale all’italiana: a ferro di cavallo

Teatro della Pergola Il primo vero teatro barocco è il Tea-tro “La Pergola” di Firenze, costruito nel 1656. Pur avendo un’ apertura di palcoscenico di m. 11,60 (modesto per un'opera lirica) si otten-gono risultati notevoli in merito alla vastità del suo palcoscenico rispetto alla sala. Sebbene dei pilastri delimi-tano le parti laterali fra di loro, e pos-sibile piazzare i carri che permettono cambiamenti velocissimi, anche a vi-sta. Interessante il sottopalco munito di argani che a mezzo di un comples-so rimando di corde portano platea e palcoscenico allo stesso livello. Elimi-nando le sedute, si tenevano feste danzanti.

Teatro Argentina, Roma 1732 (G. Teodoli)

L’edificio teatrale all’italiana: a ferro di cavallo

Teatro Argentina - cinque ordini di palchi e loggione, sprovvisto di proscenio, livello dei musicisti era rialzato intralciando la visibilità, condotto in muratura sotto la platea che collegava palcoscenico e posti retrostanti per trasmissione so-nora (?!)

Teatro San Carlo, Napoli 1737 (G. A. Medrano), 1816 (A. Niccolini)

L’edificio teatrale all’italiana: a ferro di cavallo

Teatro San Carlo Il teatro, costruito su progetto di Gio-vanni Antonio Medrano, sorge addos-sato al lato nord del palazzo reale col quale è comunicante mediante una porta che si apre proprio alle spalle del palco reale, in modo che il re po-tesse recarsi agli spettacoli senza do-ver scendere in strada. La sala è lunga 28,6 metri e larga 22,5 metri con 184 palchi disposti in sei ordini, più un palco reale capace di ospitare dieci persone, per una capienza complessi-va all'epoca di 1379 posti. Il progetto introduce la pianta a ferro di cavallo, la più antica del mondo, modello per il teatro all'italiana. Il teatro fu rico-struito in soli nove mesi su progetto del Niccolini, dopo un incendio che lo distrusse nel 1816. La ricostruzione lo restituì alla città nelle sembianze attuali, eccetto i colori che continua-rono ad essere quelli originari del 1737.

Teatro La Scala, Milano 1778 (

L’edificio teatrale all’italiana: a ferro di cavallo

Teatro La Fenice, Venezia 1792 (G. Selva)

L’edificio teatrale all’italiana: a ferro di cavallo

Teatro La Fenice «La Nobile Società del nuovo Teatro da erigersi in Venezia sopra il fondo acquistato nelle contrade di Sant'An-gelo e di Santa Maria Zobenigo ha incaricati i suoi presidenti ed aggiunti di procurarsi disegni e modelli» ... in-vitando «a concorrenza tanto gli ar-chitetti nazionali che forestieri a pro-porre la forma di un teatro ... il più soddisfacente all'occhio ed all'orec-chio degli spettatori...».

Teatro, Torino 1740 (B. Alfieri); Progetto per Salle de Spectacle, P. Patte 1782

L’edificio teatrale all’italiana: ad ellisse

P. Patte, Essai sur l’architecture thea-trale, Parigi 1782

Patte prende ad esempio di pianta ellittica il Teatro Regio di Torino (1740 B. Alfieri)

- la concavità dovrebbe “conservare” e concentrare il suono

- la forma dovrebbe assecondare la direzionalità della voce umana

- l’assorbimento acustico delle super-fici “nascose” il problema di focalizza-zione

Comparazione di sale teatrali (da Essai sur l'architecture théâtrale,, P. Patte 1782)

L’edificio teatrale all’italiana: ad ellisse

P. Patte, Essai sur l’architecture thea-trale, Parigi 1782

“è noto per esperienza che le forme più atte a fortificare il suono, e ad ar-monizzarlo, sono in generale le con-cave” (P. Patte)

“Quindi vedendo noi che abbiamo dei teatri abbastanza sonori di figura non ellittica, se col cambiarne la forma non ottenessimo quel maggior effetto che promette il signor Patte, non si avrebbe che lo spiacevole risultamen-to d’una forma men bella” (G. Ferra-rio, 1830)

Teatro, Imola 1779 (C. Morelli)

L’edificio teatrale all’italiana: ad ellisse

Teatro ideale, E. Arnaldi (Vicenza 1716-1794); Teatro ideale G.P.M. Dumont 1764; Teatro ideale G. Saunders 1790

L’edificio teatrale del XVIII sec.: il ritorno al classico

Pianta di teatro secondo Vincenzo Ferrarese, in F. Milizia, Trattato, tav.II.

L’edificio teatrale del XIX sec.: il ritorno al classico

Nel trattato di F. Milizia è proposta l’idea del teatro progettato da V. Fer-rarese: il progetto prevede un teatro per cinquemila persone su pianta cir-colare, dove una metà è destinata al pubblico, l’altra metà alla scena. Gli spettatori sono disposti su una gradi-nata ricoperta da sedili in legno, otte-nendo la possibilità di tutti di poter ben vedere e sentire. Per garantire un equilibrio tra pieni e vuoti nel volume creato dalla gradinata i cui effetti sull'acustica nei teatri antichi erano ovviati con l’utilizzo dei vasi sonori, nel trattato settecentesco questi ulti-mi sono sostituiti da una volta ram-pante. Al fine di evitare l’eco è previ-sto il rivestimento con tavole di legno ben stagionato della volta, delle logge che ospitano le gradonate e la scali-nata interna. Il teatro è, inoltre, rico-perto da una finta volta in legno, co-perto, a sua volta da un tetto che rappresenta l'unico vantaggio ricono-sciuto da Milizia al teatro moderno in quanto permette la realizzazione di spettacoli in tutte le condizioni atmo-sferiche.

Teatro, Besancon 1784 (C.N. Ledoux)

L’edificio teatrale del XIX sec.: il ritorno al classico

Teatro, Besancon Cavea ad anfiteatro, la fossa orche-strale sta sopra una cavità semicilin-drica che avrebbe avuto proprietà di amplificazione sonora.

Teatro monumentale, Monaco di Baviera XIX sec. (G. Semper), Teatro wagneriano, Bayreuth 1876 (O. Brückwald)

L’edificio teatrale del XIX sec.: il ritorno al classico

Teatro dell’Odeon, Parigi 1782-1793

L’edificio teatrale del XIX sec.: il ritorno al classico

Teatro dell’Arte Mosca 1898 (F. Schechtel con la collaborazione di K. Stanislavsky e V.I. Nemirovic-Dancenko )

L’edificio teatrale del XX sec.

Il teatro nel ‘900 rivoluziona l’appara-to scenografico tradizionale (A. Ap-pia). - eliminazione della prospettiva sceni-ca e sostituzione con fondale nero per eliminare la profondità della sce-na e riportare gli attori in primo pia-no;

-articolazione dello spazio palcosceni-co (innalzamento/abbassamento dei praticabili) con la costruzione di una scena a tre dimensioni; -le superfici “pure”, prive di decora-zioni.

Teatro d’avanguardia, Mosca 1927 (M. Barchin e S. Vachtangov) per Mejerchol’d, progetto per un Teatro totale, 1927 (W. Gropius)

L’edificio teatrale del XX sec.

Schaubuhne, Berlino 1970-1980 (J. Sawade, con P. Stein regista/K.E.Hermann scenografo)

L’edificio teatrale del XX sec.

Schaubuhne “grande parallelepipedo vuoto intera-mente meccanizzato, divisibile in una, due o tre sale, da scolpire e modulare in larghezza, profondità e altezza per ottenere l’interno teatrale e scenico secondo i diversi desideri e pensieri; sembra un teatro che non c’è,eppure è tutto e solo teatro, è l’ambiente teatrale di tutti i teatri contempora-nei, tutti tranne quello storico”

[G. Ricchelli]

BIBLIOGRAFIA Cruciani F. (1998), Lo spazio del teatro, Einaudi ed. Prietrini S. (2001), Spettacoli e immaginario teatrale nel Medioevo,, Bulzoni ed. Attolini G. (2007), Teatro e spettacolo nel Rinascimento, Einaudi ed. Todarello N.L. (2006), Le arti della scena. Lo spettacolo in Occidente da Eschilo al trionfo dell'opera, Latorre ed. SITOGRAFIA http://spazioscenico.altervista.org/