L’ECONOMIA: LE SCELTE PER LA NUOVA ARQUATA DEL … · “Il paese fantasma è quello nuovo....

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L’ECONOMIA: LE SCELTE PER LA NUOVA ARQUATA DEL TRONTO Pretare, 3 febbraio 2018 Gabriele OLINI

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L’ECONOMIA: LE SCELTE PER LA

NUOVA ARQUATA DEL TRONTO

Pretare, 3 febbraio 2018

Gabriele OLINI

“Il paese fantasma è quello nuovo. Lassù tra quei ruderi che raccontano la nostra storia i visitatori ci vanno; qui dove ci hanno mandato a vivere non viene nessuno… Noi ci sentiamo forestieri in un paese dove nessuno ha pensato al futuro e hanno buttato soldi per costruire una sopraelevata dove non è mai passato neanche il carpentiere che l’ha costruita e in una piazza dove si riuniscono solo i piccioni.”

Calogero Petralia, gennaio 2018Abitante di uno dei paesi del Belice,

distrutti nel terremoto del 1968

La nuova Piazza di Poggioreale

Dobbiamo assolutamente

evitare gli stessi errori

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COME ANDARE VERSO UN

NUOVO SVILUPPO?

Il realismo della vista lunga

Ragionare su tutti gli aspetti

L’Unione fa la forza

Più opportunità, allacciando legami nel territorio

Grande e piccola impresa: un’alleanza possibile

La partecipazione e l’azione comune sono la risposta giusta

Qualità del Progetto, Qualità della Ricostruzione

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VALE LA PENA RICOSTRUIRE ARQUATA DEL

TRONTO E GLI ALTRI PAESI DISTRUTTI?

Certo!A chi pensa, che sarebbe uno spreco di

denaro pubblico, bisogna rispondere che:

Il vero spreco sarebbe abbandonare al suo destino un territorio bellissimo, pieno di risorse naturali, culturali, anche economiche poco valorizzate.

Lo squilibrio della montagna sarebbe pagato dalla città.

Abbandonare quei paesi avrebbe costi pubblici e privati nelle aree deboli (ulteriore spopolamento, dissesto) e nella aree forti (ulteriore inurbamento, costi per l’ambiente)

Una ricostruzione sobria, che punti alla qualità piuttosto che alla quantità.

Immagine tratta da Anna Chiara Olini (2012),

Una Rocca tra Natura e Sibille

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COME SFUGGIRE ALLA DIASPORA

L’attrattività di Arquata del Tronto si costruisce con lo

Sviluppo duraturo e sostenibile

costruendo opportunità che siano

Economicamente sostenibili

Ambientalmente sostenibili

Socialmente sostenibili

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LA CRITICITA’ DELLE REGOLE 1/2

Il problema non sono le risorse, ma la capacità di attivare risorse e i

tempi necessari

A partire dall'agosto del 2016 per il Sisma del Centro Italia sono stati

stanziati complessivamente poco più di 13 miliardi di euro: circa la metà

delle risorse è concentrata nel periodo 2016-2019.

Il 75% del totale è destinato alla ricostruzione del patrimonio immobiliare e

infrastrutturale, il 19% alle attività produttive, il 3,7% alle Amministrazioni

pubbliche.

Fonte: Senato della Repubblica, Documento di Analisi n. 7 - 2017

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LA CRITICITA’ DELLE REGOLE 2/2

Come migliorare la capacità di attivare risorse e ridurre

i tempi necessari?

Rafforzare il dialogo tra le Istituzioni pubbliche (Comune,

Regione, Uff. Commissario) e l’azione comune con gli

Attori sociali per trovare soluzioni più efficaci.

Puntare ad un quadro di regole efficace e comprensibile

per i cittadini, non ridondante.

Attivare la collaborazione dei tecnici e dei professionisti

del territorio, coinvolgendo le Università e gli Ordini

professionali su progetti definiti e/o specifiche aree di

intervento.

Costruire con ArquataFutura Conferenze di Servizio per

risolvere le diverse problematiche7

ACCELERARE IL RITORNO ALLA

NORMALITA’

Rispetto alle attività economiche il Terremoto ha

danneggiato sia la Domanda (disperdendo i residenti,

coloro che vi soggiornavano abitualmente e i turisti)

sia l’Offerta (distruggendo locali, capannoni e

attrezzature).

Il ritorno alla Normalità significa riportare ad un livello

adeguato sia l’Offerta che la Domanda.

Le SAE sono state un elemento importante di ritorno

della Domanda, ma l’obiettivo è ora fare tornare a

casa tutti coloro che hanno la casa agibile e riportare

a spendere anche i non residenti.

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PERCHE’ SOLO QUATTRO ESERCIZI

COMMERCIALI HANNO RIPRESO? 1/2

Non è un problema di risorse

Incapacità di prendere decisioni nei tempi dovuti.

Processo autorizzativo in capo a Ufficio della Ricostruzione

Si procede col freno tirato.

Norme contenute nelle (troppe) Ordinanze troppo minuziose e

invadenti.

Soprattutto: Obiettivo legittimità provvedimenti a tutto danno della

tempestività e dei risultati. Uffici, intimoriti rispetto alla possibilità dei

controlli, per evitare rischi, si deresponsabilizzano rispetto all’efficacia

provvedimenti.

Risultato: Collo di bottiglia dove tutto si ferma. Frutto avvelenato «Cultura

del Sospetto».

NECESSITA’ CONTROLLO DEI RISULTATI

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PERCHE’ SOLO QUATTRO ESERCIZI

COMMERCIALI HANNO RIPRESO? 2/2

I singoli operatori sono soli davanti ad una macchina

burocratica, che continuamente si inceppa e non risponde

Manca un supporto individuale, ma soprattutto una

strategia di supporto complessivo.

Cioè come si risolvono, sensibilizzando e influenzando le

istituzioni, problemi che solo apparentemente sono individuali e

che in realtà sono collettivi?

Questo chiama in causa le Istituzioni, le Associazioni Datoriali e le

Professionalità locali.

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AGEVOLAZIONI FISCALI E

CONTRIBUTIVE

Decreto fiscale e Legge di Bilancio sono intervenute a migliorare previsioni e

modalità di rimborso delle imposte e dei contributi sospesi dopo il sisma, che

erano stati giustamente criticati.

Tutto bene? Forse No.

Operatività

Ritardo da parte di Agenzia Entrate della comunicazione di un Codice tributo ha

costretto imprese a versare INPS contributi titolari, soci e collaboratori non dovuti

ai sensi Legge di Bilancio 2018.

Come si recuperano gli importi?

Efficacia ed Equità

Paradosso Anno di Riferimento per Ammissione Zona Franca Urbana

Strumenti da proporre

Tavolo tecnico, promosso dai Comuni più colpiti, con i Professionisti della Zona ,

che dialoghi con Ufficio Ricostruzione, Agenzia Entrate e INPS.

Le questioni più grosse che attengono alla normativa vanno:

Raccolte

Rappresentate a chi può decidere (a seconda dei casi Ufficio Ricostruzione, Regione,

Governo, Parlamento).11

I FONDI EUROPEI

Stanziamento di 1,2 miliardi di euro per le aree terremotate

Destinati a:

costruzione di alloggi temporanei;

infrastrutture pubbliche;

recupero del patrimonio culturale.

Da utilizzare bene, senza sprechi e in modo sostenibile.

Bisogna essere attrezzati per rispondere ai criteri europei di valutazione e trasparenza e sviluppare la collaborazione tra Stato, Regioni, Enti Locali, soggetti pubblici e privati.

Mettere in piedi progetti validi, che attirino risorse, più che lamentarsi di quello che ricevono gli altri,

Alleanze con le Università e con gli esperti, ad esempio per il recupero del nostro prezioso patrimonio artistico.

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STRATEGIA AREE INTERNE

Punta a superare i fattori che

creano lo spopolamento e la

perdita di benessere degli

abitanti delle Aree Interne.

La Strategia d’area indica le

idee guida per modificare le

tendenze negative in atto sul

territorio.

La strategia d’area porta alla

stipula dell’Accordo di

Programma Quadro, lo

strumento attraverso cui

vengono assunti dalle Regioni, il

Centro e i territori impegni

vincolanti per la realizzazione

degli obiettivi definiti nella

strategia. 13

LE SFIDE PER LE IMPRESE

Le imprese dell’Area del Cratere si troveranno davanti ad una doppia sfida:

Uscire dalle difficoltà del Terremoto;

Far fronte alle innovazioni tecnologiche e di mercato.

Queste, però, portano rischi, ma anche opportunità. Impresa 4.0.

Sviluppare l’Imprenditorialità;

Rafforzare le competenze digitali;

Infrastrutture TLC ed Energetica;

Ampliamento dei mercati, anche superando i vincoli della piccola dimensione.

Come? Ruolo di supporto e consulenza

Associazioni datoriali;

Attivare sinergie tra Piccola e Grande Impresa;

Contratto di Sviluppo Area del Cratere14

IL RUOLO DEL LAVORO

In modo del tutto analogo anche il lavoro si trova a fare fronte a:

Conseguenze Terremoto;

Impatto cambiamenti organizzativi.

Ruolo delle Politiche Attive del Lavoro

ANPAL e Regioni definiscano un intervento specifico per l’area del Cratere.

Nelle imprese

Valorizzazione delle competenze e formazione continua;

Coinvolgimento dei lavoratori, intesi come partner nel processo di miglioramento;

Strategie per Vincere Insieme.

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CHI DOPO TOD’S?

Bisogna ricercare altri interventi

oltre quello di Della Valle

Ruolo attivo

dell’Amministrazione supportata

da altre Istituzioni (Regione,

Ministero Sviluppo Economico,

Camera di Commercio,

Associazioni datoriali e

sindacali)

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LE FILIERE

EDILIZIA-LEGNO-MOBILI

Il potenziale di mercato è molto ampio, ma anche la concorrenza, specie dei grandi soggetti, sarà forte.

Le imprese locali devono crescere; bisogna aiutarle ad essere qualitativamente più competitive.

Importanza catena produttiva con professioni tecniche, realtà imprenditoriali, impiantisti, artigianato.

Integrare Ie tecnologie tradizionali con quelle innovative.

AGRO-ALIMENTARE Multifunzionalità produttiva con

produzione di cibo, servizio commerciale, vendita su Internet in altre parti del mondo, agriturismo.

Non si vende un prodotto o un servizio, ma un’esperienza.

Boom dei prodotti biologici e tecnologie avanzate.

Promozione gruppi di acquisto prodotti imprese locali 17

LE FILIERE

Da cosa ripartire? Da ciò che il Terremoto non ha cancellato:

La Natura;

La Sindone

E nel frattempo recuperiamo il più possibile del patrimonio del Paese:

La Rocca, San Silvestro, Le Fontane di Pescara...

Riapertura dell’offerta ricettiva.

Nella fase di transizione prevarrà turismo giornaliero. E allora: Centri di Accoglienza con offerta prodotti del territorio, ristorazione tradizionale, informazione e servizi (visite guidate, escursioni, intrattenimento per i più piccoli.)

Turismo Religioso. Far tornare la Sindone da Ascoli e inserirla negli itinerari dei pellegrini.

Turismo Naturale. Ripristinare e valorizzare i sentieri, specie nelle aree protette con servizi adeguati. Modello: Risorgi Marche. Realizzare aree attrezzate per la sosta

TURISMO, ATTIVITA’ SPORTIVE E DEL TEMPO LIBERO

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LA CULTURA E’ IL PASSATO, MA

ANCHE IL FUTURO

Quello che c’è ancora e quello

che resiste del Patrimonio

architettonico e culturale di

Arquata va assolutamente

difeso.

Bisogna puntare a recuperare

quello che si è disperso.

Arquata non può essere senza

memoria, perché rischia di

essere senza futuro

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LA QUALITA’ DELLA RETE SOCIALE

E’ essenziale per favorire la vivibilità di Arquata ( e attirare nuovi abitanti)

Istruzione Assicurare l’eguaglianza delle opportunità ai ragazzi e ai giovani di Arquata, sia nel percorso nel territorio, sia nelle fasi successive.

Salute Garantire l’accesso ai servizi sanitari a condizione non svantaggiose, anche a fini prevenzionali, con l’organizzazione in forma associata e il ricorso alle nuove tecnologie.

Tutela contro la povertà Il Reddito di Inserimento (REI) costituisce uno strumento che dovrebbe allargare nel tempo i potenziali beneficiari. La sua efficacia dipende dalla capacità di proporre anche nelle aree svantaggiate progetti personalizzati di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa di qualità.

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LE CONDIZIONI ESTERNE

L’importanza della continuità

Lavorare insieme per una ricostruzione di

qualità e che non sia troppo lontana

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“È stato un dolore che non potrà mai essere colmato. Ma dopo quel dolore

indimenticabile le popolazioni del Friuli diedero una lezione fondamentale: rialzarsi e ripartire. È la volontà degli uomini a fare la differenza. Una lezione che viene spesso orgogliosamente affermata dal popolo italiano, qui e all’estero. E dopo essersi rialzata dal terremoto la Regione Friuli, ricca di una forte identità ha affrontato la prova e si è posta traguardi più ambiziosi giungendo a una crescita che ha portato all’affermazione di un modello socio-economico comune al Triveneto; in quel Nord-Est così capace di innovazione e di internazionalizzazione”.

Sergio Mattarella, maggio 201640° Anniversario terremoto

del Friuli 1976Duomo di Venzone (UD)

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Grazie!

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