L'ECO DI BERGAMO DOMENICA 4 SETTEMBRE 2016 Citt non chiude 4 settembre... · 12 L'ECO DI BERGAMO...

2
12 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 4 SETTEMBRE 2016 Dalla storia dei cartoni animati agli incontri sui monaci Da Bruno Bozzetto a Walt Disney, Astino si prepara a raccontare 102 anni di storia del cinema di animazione. Tra le nuove iniziative che vedono l’ex monastero contenitore di cultu- ra, c’è la mostra «Dalla Carta ai Cartoni». A cura di Federico Fiecconi e organizzata da Ber- gamoTOONS, si inaugura mer- coledì (e fino al 31 ottobre) pro- mossa da Astino Estate 2016 e in collaborazione con Bergamo- Scienza che curerà alcune proie- zioni e iniziative a corollario. La mostra segna il debutto della neonata associazione Ber- gamoTOONS fondata dai pro- fessionisti del cinema di anima- zione, Andrea Bozzetto, Federi- co Fiecconi, Oscar Mazzola, Va- lentina Mazzola e Gigi Tufano, con la presidenza onoraria di Bruno Bozzetto. In mostra bozzetti, sketch di fondali, studi di personaggi, ani- mazioni. Oltre 50 pezzi origina- li, dallo storico «Gertie il dino- sauro» di Winsor McCay (1914) fino ai bozzetti di Simone Massi che disegna a mano i propri film graffiando pastelli a cera su car- ta. In esposizione un disegno del 1928 dalla prima apparizione ci- nematografica di Topolino, un disegno dei Sette Nani, tagliato dalla versione finale di «Bianca- neve e i Sette Nani» (1937). E an- cora disegni di Bugs Bunny e Tom&Jerry e bozzetti serviti a creare cortometraggi d’autore. I materiali provengono per buo- na parte dalla collezione di Fe- derico Fiecconi, esperto berga- masco dell’arte dell’animazione. L’inaugurazione mercoledì alle 18.30 con Bruno Bozzetto e il musicista Roberto Frattini. La mostra sarà aperta a settembre dal martedì alla domenica (10- 22), a ottobre da venerdì a do- menica. Trae invece spunto dalla mo- stra «Il monastero restituito. La storia, il restauro, le opere ritro- vate» (fino al 31 ottobre) il calen- dario di incontri e iniziative cul- ni. Il 6 ottobre è la volta di Rena- to Ferlinghetti del Parco dei Col- li, esperto del territorio che ap- profondirà il tema dell’acqua, il 22 ottobre ci sarà una conferen- za con il professore Danilo Ga- sparini, sulla mensa dei monaci e il 27 ottobre con la docente del- l’Università di Bergamo Anna Maria Testaverde, si approfon- dirà il tema del compianto sul Cristo morto: «Sono stati trovati frammenti di statue e figure in terracotta a sud del Monastero – spiega Civai –. Speriamo di poter proseguire con lo scavo e trovare altri frammenti. Sarebbe l’unico compianto in terracotta a Ber- gamo». In programma concerti con Usci (Unione società corali della Lombardia), visite guidate con le scuole della città. D. No. Bruno Bozzetto aprirà la mostra turali dei prossimi mesi. Lo pre- senta la storica dell’arte e cura- trice della mostra Alessandra Civai, che ha selezionato la pro- posta «autunnale». L’obiettivo è creare maggior dialogo con il pubblico: «Sarà un ciclo di in- contri che parte dai temi già af- frontati nella mostra, coinvol- gendo esperti esterni – spiega Civai –. Saranno conversazioni su singoli temi, per ampliare gli orizzonti. Il pubblico sarà invi- tato a fare domande prima del- l’incontro e dopo, tramite i so- cial». Il primo appuntamento è il 22 settembre alle 17.30 con pa- dre Giovanni Spinelli, sulla sto- ria dell’ordine dei vallombrosa- DIANA NORIS Con la fine dell’estate Astino non chiude. Anzi, la sta- gione si allunga, per la prima volta, fino al 31 ottobre. Niente brindisi di Natale nelle cantine, ma sono in fase di valutazione dei concerti sotto l’albero e una Santa Messa nella chiesa del Santo Sepolcro. È certo però il programma da qui alla fine di ottobre (quando scadranno le autorizzazioni per la somministrazione). Sarà den- sissimo, con mostre (sui fumetti e sul patrimonio artistico e ar- cheologico dell’ex complesso vallombrosano), concerti, de- gustazioni di birre, vino novello e piatti con i prodotti della terra di Astino. La ricetta dunque non cambia. Solo la location per la somministrazione si sposta dal- la grande terrazza alle cantine, sotto le antiche volte che ancora custodiscono le botti. Sarà una stagione da castagne e birra au- tunnale, approfondimenti sulla storia e sulla vita che una volta c’era dentro il complesso val- lombrosano. E anche fuori. Per- ché l’opera laboriosa dei frati benedettini ha disegnato le geo- metria dei colli, l’approvvigio- namento idrico della città o an- cora, il tipo di colture, e culture. Pronto a tagliare il nastro del- la nuova stagione, il presidente della Fondazione Mia Fabio Bombardieri, che si è speso in prima persona per il rilancio del complesso monumentale, ria- Astino non chiude Mostre e buon cibo fino ad ottobre L’ex convento. Iniziative e ristorazione nelle cantine Bombardieri: estate positiva, proposti eventi di qualità perto, dopo anni di oblio, nel 2015, anno di Expo. Dopo il boom (con numeri da capogiro) della prima stagione estiva, il successo è stato confermato: «Siamo soddisfatti di questa stagione, di valore sia dal punto di vista della ristorazione che degli eventi culturali – com- menta –. Nei giorni scorsi nel re- fettorio c’è stata la lirica, nei prossimi gli eventi continua- no». Qualche correttivo, rispet- to alla prima stagione, è stato fatto. L’offerta culturale è stata meglio inserita nel delicato con- testo dell’ex monastero e della valle, sotto la tutela del Parco dei Colli: «Siamo stati molto attenti al tipo di eventi proposti, cer- cando di mantenere un livello alto – sottolinea Bombardieri –. Le serate in terrazza sono state più in linea con l’ambiente, gli operatori hanno puntato più sulla cena che sul dopo cena, e il pubblico ha apprezzato. C’è sempre stata una musica tran- quilla, le persone si sono godute il paesaggio». Lo stesso approc- cio è stato utilizzato per le nuo- ve proposte. La Fondazione Mia (ente proprietario dell’intero complesso) ha rodato la squa- dra di imprenditori che hanno animato l’estate, confermando- la. La società Astino eventi 2016, composta da Mimmo, La Ma- rianna ed Elav (che nei campi attorno ad Astino coltiva il lup- polo) ha già in serbo parecchie sorprese. La proposta legata alla ristorazione sarà però limitata da giovedì a domenica. «Siamo soddisfatti della stagione passa- ta, chi è venuto è tornato spesso, questo ci ha fatto molto piacere – spiega Valentina Ardemagni, presidente della società Astino eventi 2016 –. Ora stiamo crean- do un calendario ad hoc per le cantine, che durante l’estate so- no state poco sfruttate. Fortifi- cheremo la proposta, con un al- lestimento più mirato. Faremo serate a tema in collaborazione con alcune case vitivinicole, ol- tre ad alcuni appuntamenti spe- cifici con i prodotti del territorio e della stagione». Tutti gli spazi dell’ex mona- n Il presidente «Siamo stati molto attenti al tipo di attività, non ci sono state più polemiche» commenta soddisfatto Bom- bardieri –. Il taglio che siamo riusciti a dare alle attività è stato più consono rispetto al sito, sia come Fondazione che come ge- stione. Abbiamo avuto contro il meteo all’inizio stagione, in più c’è stato anche il problema del tardo avvio per motivi autoriz- zativi e questo ci ha fatto perde- re un partner (il Gigianca, che ha rinunciato in corsa, ndr). Ma abbiamo recuperato». Bombar- dieri ha il cuore leggero, perché oltre ad aver risolto il problema con il vicinato, non dovrà lottare per il parcheggio. Che in passa- to, per usare un eufemismo, è stato un grosso problema: «Sia la soluzione tecnica per la rea- lizzazione che le modalità di ge- stione hanno garantito un anda- mento ottimale – commenta il presidente della Mia –. Ad au- tunno semineremo e il parcheg- gio sarà ancora più verde e me- glio inserito nel contesto». Il prossimo obiettivo è mar- zo, quando l’ex monastero ria- prirà la sua stagione e quando, confida il presidente Bombar- dieri, «sarà chiuso» l’accordo di programma per il futuro di Asti- no (la scuola di alta hotelleria). Accordo che verrà sottoscritto da Mia, Comune di Bergamo, Parco dei Colli e Regione Lom- bardia. n La cucina da giovedì a domenica. Ci saranno serate a tema tra vino e prodotti di stagione stero saranno riallestiti con nuove mostre, «le iniziative cul- turali sono molte (vedi articolo sotto, ndr)» annuncia Bombar- dieri. Che quest’anno non deve fare i conti con i residenti imbu- faliti a causa degli avventori. L’area di sosta è stata affidata ad un gestore (e non più autogesti- ta) e la gente ha imparato ad «utilizzare» gli spazi di Astino (anche a suon di cartelli posizio- nati dalla stessa Mia, costretta ad indicare regole base, come la raccolta delle deiezioni canine e il divieto di prendere il sole in costume nel chiostro): «Non ho recepito polemiche da parte dell’ambiente circostante Città [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ Confermato pure il parking 130 posti a Ripa Pasqualina Resterà aperto anche il parcheggio di Astino (132 posti auto a Ripa Pasqualina) in concomitanza di tutte le iniziative promosse nell’ex convento. efJfznfTvwGIWhxDs5Oivln8n5SakdmwpRQELhQ+VuI=

Transcript of L'ECO DI BERGAMO DOMENICA 4 SETTEMBRE 2016 Citt non chiude 4 settembre... · 12 L'ECO DI BERGAMO...

12 L’ECO DI BERGAMO

DOMENICA 4 SETTEMBRE 2016

Dalla storia dei cartoni animati agli incontri sui monaciDa Bruno Bozzetto a

Walt Disney, Astino si prepara a raccontare 102 anni di storia delcinema di animazione. Tra le nuove iniziative che vedono l’ex monastero contenitore di cultu-ra, c’è la mostra «Dalla Carta ai Cartoni». A cura di Federico Fiecconi e organizzata da Ber-gamoTOONS, si inaugura mer-coledì (e fino al 31 ottobre) pro-mossa da Astino Estate 2016 e incollaborazione con Bergamo-Scienza che curerà alcune proie-zioni e iniziative a corollario.

La mostra segna il debuttodella neonata associazione Ber-gamoTOONS fondata dai pro-fessionisti del cinema di anima-

zione, Andrea Bozzetto, Federi-co Fiecconi, Oscar Mazzola, Va-lentina Mazzola e Gigi Tufano, con la presidenza onoraria di Bruno Bozzetto.

In mostra bozzetti, sketch difondali, studi di personaggi, ani-mazioni. Oltre 50 pezzi origina-li, dallo storico «Gertie il dino-sauro» di Winsor McCay (1914) fino ai bozzetti di Simone Massi che disegna a mano i propri film graffiando pastelli a cera su car-ta. In esposizione un disegno del1928 dalla prima apparizione ci-nematografica di Topolino, un disegno dei Sette Nani, tagliato dalla versione finale di «Bianca-neve e i Sette Nani» (1937). E an-

cora disegni di Bugs Bunny e Tom&Jerry e bozzetti serviti a creare cortometraggi d’autore. I materiali provengono per buo-na parte dalla collezione di Fe-derico Fiecconi, esperto berga-masco dell’arte dell’animazione.L’inaugurazione mercoledì alle 18.30 con Bruno Bozzetto e il musicista Roberto Frattini. La mostra sarà aperta a settembre dal martedì alla domenica (10-22), a ottobre da venerdì a do-menica.

Trae invece spunto dalla mo-stra «Il monastero restituito. La storia, il restauro, le opere ritro-vate» (fino al 31 ottobre) il calen-dario di incontri e iniziative cul-

ni. Il 6 ottobre è la volta di Rena-to Ferlinghetti del Parco dei Col-li, esperto del territorio che ap-profondirà il tema dell’acqua, il 22 ottobre ci sarà una conferen-za con il professore Danilo Ga-sparini, sulla mensa dei monaci e il 27 ottobre con la docente del-l’Università di Bergamo Anna Maria Testaverde, si approfon-dirà il tema del compianto sul Cristo morto: «Sono stati trovatiframmenti di statue e figure in terracotta a sud del Monastero –spiega Civai –. Speriamo di poterproseguire con lo scavo e trovarealtri frammenti. Sarebbe l’unicocompianto in terracotta a Ber-gamo». In programma concerti con Usci (Unione società corali della Lombardia), visite guidate con le scuole della città. D. No. Bruno Bozzetto aprirà la mostra

turali dei prossimi mesi. Lo pre-senta la storica dell’arte e cura-trice della mostra Alessandra Civai, che ha selezionato la pro-posta «autunnale». L’obiettivo è creare maggior dialogo con il pubblico: «Sarà un ciclo di in-contri che parte dai temi già af-frontati nella mostra, coinvol-gendo esperti esterni – spiega Civai –. Saranno conversazioni su singoli temi, per ampliare gli orizzonti. Il pubblico sarà invi-tato a fare domande prima del-l’incontro e dopo, tramite i so-cial». Il primo appuntamento è il 22 settembre alle 17.30 con pa-dre Giovanni Spinelli, sulla sto-ria dell’ordine dei vallombrosa-

DIANA NORIS

Con la fine dell’estate Astino non chiude. Anzi, la sta-gione si allunga, per la prima volta, fino al 31 ottobre. Niente brindisi di Natale nelle cantine, ma sono in fase di valutazione dei concerti sotto l’albero e una Santa Messa nella chiesa del Santo Sepolcro.

È certo però il programma daqui alla fine di ottobre (quando scadranno le autorizzazioni perla somministrazione). Sarà den-sissimo, con mostre (sui fumettie sul patrimonio artistico e ar-cheologico dell’ex complesso vallombrosano), concerti, de-gustazioni di birre, vino novello e piatti con i prodotti della terradi Astino. La ricetta dunque noncambia. Solo la location per la somministrazione si sposta dal-la grande terrazza alle cantine, sotto le antiche volte che ancoracustodiscono le botti. Sarà una stagione da castagne e birra au-tunnale, approfondimenti sulla storia e sulla vita che una volta c’era dentro il complesso val-lombrosano. E anche fuori. Per-ché l’opera laboriosa dei frati benedettini ha disegnato le geo-metria dei colli, l’approvvigio-namento idrico della città o an-cora, il tipo di colture, e culture.

Pronto a tagliare il nastro del-la nuova stagione, il presidente della Fondazione Mia Fabio Bombardieri, che si è speso in prima persona per il rilancio delcomplesso monumentale, ria-

Astino non chiude

Mostre e buon cibo

fino ad ottobre L’ex convento. Iniziative e ristorazione nelle cantine

Bombardieri: estate positiva, proposti eventi di qualità

perto, dopo anni di oblio, nel 2015, anno di Expo. Dopo il boom (con numeri da capogiro)della prima stagione estiva, il successo è stato confermato: «Siamo soddisfatti di questa stagione, di valore sia dal punto di vista della ristorazione che degli eventi culturali – com-menta –. Nei giorni scorsi nel re-fettorio c’è stata la lirica, nei prossimi gli eventi continua-no». Qualche correttivo, rispet-to alla prima stagione, è stato fatto. L’offerta culturale è stata meglio inserita nel delicato con-testo dell’ex monastero e della valle, sotto la tutela del Parco deiColli: «Siamo stati molto attenti

al tipo di eventi proposti, cer-cando di mantenere un livello alto – sottolinea Bombardieri –.Le serate in terrazza sono state più in linea con l’ambiente, gli operatori hanno puntato più sulla cena che sul dopo cena, e ilpubblico ha apprezzato. C’è sempre stata una musica tran-quilla, le persone si sono goduteil paesaggio». Lo stesso approc-cio è stato utilizzato per le nuo-ve proposte. La Fondazione Mia(ente proprietario dell’intero complesso) ha rodato la squa-dra di imprenditori che hanno animato l’estate, confermando-la. La società Astino eventi 2016,composta da Mimmo, La Ma-rianna ed Elav (che nei campi attorno ad Astino coltiva il lup-polo) ha già in serbo parecchie sorprese. La proposta legata allaristorazione sarà però limitata da giovedì a domenica. «Siamo soddisfatti della stagione passa-ta, chi è venuto è tornato spesso,questo ci ha fatto molto piacere – spiega Valentina Ardemagni, presidente della società Astino eventi 2016 –. Ora stiamo crean-do un calendario ad hoc per le cantine, che durante l’estate so-no state poco sfruttate. Fortifi-cheremo la proposta, con un al-lestimento più mirato. Faremo serate a tema in collaborazione con alcune case vitivinicole, ol-tre ad alcuni appuntamenti spe-cifici con i prodotti del territorioe della stagione».

Tutti gli spazi dell’ex mona-

n Il presidente«Siamo stati molto attenti al tipo di attività, non ci sono state più polemiche»

commenta soddisfatto Bom-bardieri –. Il taglio che siamo riusciti a dare alle attività è statopiù consono rispetto al sito, sia come Fondazione che come ge-stione. Abbiamo avuto contro il meteo all’inizio stagione, in più c’è stato anche il problema del tardo avvio per motivi autoriz-zativi e questo ci ha fatto perde-re un partner (il Gigianca, che ha rinunciato in corsa, ndr). Maabbiamo recuperato». Bombar-dieri ha il cuore leggero, perché oltre ad aver risolto il problema con il vicinato, non dovrà lottareper il parcheggio. Che in passa-to, per usare un eufemismo, è stato un grosso problema: «Sia

la soluzione tecnica per la rea-lizzazione che le modalità di ge-stione hanno garantito un anda-mento ottimale – commenta il presidente della Mia –. Ad au-tunno semineremo e il parcheg-gio sarà ancora più verde e me-glio inserito nel contesto».

Il prossimo obiettivo è mar-zo, quando l’ex monastero ria-prirà la sua stagione e quando, confida il presidente Bombar-dieri, «sarà chiuso» l’accordo di programma per il futuro di Asti-no (la scuola di alta hotelleria). Accordo che verrà sottoscritto da Mia, Comune di Bergamo, Parco dei Colli e Regione Lom-bardia.

n La cucina da giovedì a domenica. Ci saranno serate a tema tra vino e prodotti di stagione

stero saranno riallestiti con nuove mostre, «le iniziative cul-turali sono molte (vedi articolo sotto, ndr)» annuncia Bombar-dieri. Che quest’anno non deve fare i conti con i residenti imbu-faliti a causa degli avventori. L’area di sosta è stata affidata adun gestore (e non più autogesti-ta) e la gente ha imparato ad «utilizzare» gli spazi di Astino (anche a suon di cartelli posizio-nati dalla stessa Mia, costretta ad indicare regole base, come la raccolta delle deiezioni canine eil divieto di prendere il sole in costume nel chiostro): «Non ho recepito polemiche da parte dell’ambiente circostante –

Città[email protected]/cronaca/section/

Confermato pure il parking 130 posti a Ripa PasqualinaResterà aperto anche il parcheggio di Astino (132posti auto a Ripa Pasqualina) in concomitanza ditutte le iniziative promosse nell’ex convento.

efJfznfTvwGIWhxDs5Oivln8n5SakdmwpRQELhQ+VuI=

L’ECO DI BERGAMO 13DOMENICA 4 SETTEMBRE 2016

tarlo. Ma è una scommessa: quando si avranno prodotti di qualità di un certo tipo arriverà la clientela giusta».

La «clientela giusta» è quellaa cui puntano tutti i produttori di Astino: il cliente che non si ac-contenta del prodotto del super-mercato ma cerca la produzionedi altissima qualità. «In questi ultimi anni c’è stato un grande cambiamento culturale – com-menta Beatrice Arrigoni, titola-re dell’omonima azienda pro-duttrice di piccoli frutti –: la gen-te vuole conoscere i produttori, è attenta a ciò che consuma. La nostra produzione è sì in città, ma nel verde e in un luogo stra-tegico». La famiglia Arrigoni coltivava già lamponi e fragolinea pochi passi dalla Valle, tra via Astino e via Pasqualina, dove i nonni dell’attuale proprietaria avevano comprato dei terreni a inizio ’900. «Mi sento parte di Astino e ho sentito la necessità di partecipare in modo attivo al-la sua rinascita – prosegue –. Ab-biamo preso un anno e mezzo famezzo ettaro di terreno al limi-tare del bosco dell’Allegrezza e laproduzione è eccellente».

suoi abitanti, ha ancora senso oggi? «Chi sceglie di lavorare quiad Astino sposa il progetto di va-lorizzazione del territorio, che altrimenti sarebbe all’abbando-no e alle terre incolte – rispondeFiorenzo Gervasoni, socio lavo-ratore della cooperativa Oikos –.Noi, dal 2000, abbiamo già vi-gneti biologici a Villa d’Almè, Brembate e Mozzo e dal 2014 ab-biamo piantato 6.000 viti e poi altre 3.700 nella Valle di Astino. Contiamo di essere produttivi in tre-quattro anni. La scelta delbiologico paga, ma bisogna ave-re una forte organizzazione per-ché i tempi sono lunghi. Noi co-me cooperativa, oltre che di viti-coltura, ci occupiamo di verde pubblico e di pulizia e diamo la-voro a persone svantaggiate, co-me ex tossicodipendenti o alco-listi. Diversificando il nostro la-voro riusciamo ad andare in pa-ri. Purtroppo il terreno dove sia-mo noi ad Astino era coltivato a mais con metodi intensivi fino a pochi anni fa, quindi è molto pe-sante, poco fertile. L’erba regna su tutto. Ci vorrà tempo per es-sere produttivi e l’affitto è un po’elevato, proveremo a ricontrat-

MARINA MARZULLI

Il verde in città non è solo il giardino, ma anche l’orto, la vigna, l’uliveto. Un sistema ru-rale urbano – ecologico ma pro-duttivo – è la grande scommes-sa di Astino, dove sette realtà im-prenditoriali si sono riunite sot-to il nome dell’Associazione pro-duttori agricoli biologici (Apab) della Valle d’Astino.

Per farsi conoscere dalla cittàl’Apab - in collaborazione con LaValle della Biodiversità e Astino estate 2016 – organizza incontri con degustazioni dei prodotti della valle, nell’ex monastero di Astino (prossimi appuntamenti sabato 10 e 17 settembre). Ieri erano presenti la cooperativa sociale Oikos che coltiva due vi-gneti, e l’azienda agricola Beatri-ce Arrigoni, che produce piccoli frutti. A introdurre il tema am-bientale Renato Ferlinghetti, professore delll’Università degliStudi di Bergamo e membro del Consiglio direttivo del Parco deiColli con una relazione sul tema«La vitivinicoltura nel paesag-gio urbano di Bergamo, tra sto-rie interrotte e innovazione». «Un tempo, quando non c’eranoi supermercati, ogni città era an-che campagna. Bergamo, al con-trario di molte altre città, ha sa-puto mantenere il suo sistema rurale urbano», ha spiegato il professore. Questo per una seriedi ragioni storiche, come l’edifi-cazione delle Mura venete – che hanno permesso agli orti di arri-vare a lambire la città –, all’illu-minato piano regolatore del do-poguerra, che ha impedito l’edi-ficazione selvaggia nella cintura verde attorno Città Alta.

Ma se un tempo lontano lafunzione agricola della città era quella di fornire cibo fresco ai

L’incontro di ieri con i piccoli produttori di Astino

Dalle vigne ai lamponiLa scommessa è bioPiccoli produttori. Sette realtà riunite in associazione

«Lavorare qui vuol dire valorizzare il territorio»

Madonna del Bosco, quell’antico cammino da ripristinareRipercorrere lo stori-

co sentiero che lega la chiesadella Madonna del Bosco adAstino, testimonianza di fedee tradizione popolare.

È l’obiettivo che la parroc-chia della Madonna del Boscosta cercando di perseguire, diconcerto con le realtà coinvol-te, Fondazione Mia, Parco deiColli, Comune di Bergamo,Orto botanico e Curia. E se ilmeteo sarà clemente, il cam-mino penitenziale in pro-gramma l’11 settembre si svol-gerà proprio su quel sentiero:«Da due anni vogliamo valo-rizzare il rapporto tra la chiesadella Madonna del Bosco e

Astino – spiega monsignorVittorio Bonati, parroco dellaMadonna del Bosco –. Sabatosera porteremo il crocifisso adAstino attraverso un cammi-no penitenziale e la domenica,dopo la Messa delle 16, lo ri-porteremo alla parrocchiadella Madonna del Bosco. So-no piccoli segni di una religio-sità popolare presente in par-rocchia. Vi è inoltre l’intenzio-ne di ripristinare il collega-mento, attraverso l’anticastrada comunale del bosco,con il monastero di Astino,eventualmente percorrendo-lo, se il tempo sarà favorevole,già sabato 10 e domenica 11».

Sono profonde le radici dellecelebrazioni per Maria Bam-bina: «Da almeno 50 anni laparrocchia festeggia la nativi-tà, l’8 settembre, con tre pro-cessioni – spiega monsignorBonati –. La prima, di domeni-ca, scendeva verso Longuelo ele tre strade con la statua dellaMadonna, la seconda con unafiaccolata nei campi e l’effigiedella Maria Bambina e la be-nedizione dei bambini dopo laMessa. La terza processione sisvolgeva la domenica succes-siva con il Crocifisso».

Ecco di seguito il program-ma delle feste parrocchiali inonore di Maria Bambina. Oggi

Messa alle 10 e 18 (seguita dal-la processione con la Statuadella Madonna). DomaniMessa alle 16 (dalle Suore) e20. Martedì e mercoledì Mes-sa alle 20. La festa di MariaBambina giovedì: alle 12 il ro-sario, alle 20 Messa e fiaccola-ta con il simulacro di MariaBambina e benedizione deibambini al busto di Papa Gio-vanni XXIII (in caso di mal-tempo rinviata a venerdì). Ve-nerdì Messa alle 20. SabatoMessa alle 18 e cammino peni-tenziale con il Crocifisso versola chiesa del Santo Sepolcro diAstino. Domenica festa delCrocifisso: alle 10 Messa allaMadonna del Bosco, alle 16Messa nella chiesa del SantoSepolcro e processione versola Madonna del Bosco. Il sentiero che conduce dalla Madonna del Bosco ad Astino

L’ex monastero di Astino è

stato riaperto l’anno scorso in

occasione dell’Expo, dopo anni

di oblio. Proseguirà l’attività

fino ad ottobre FOTO ZANCHI

Il cortile verde del complesso monumentale

Ortaggi e piante rigogliose nell’Orto botanico

A piedi al monastero, nell’incantevole valle di Astino

DOMANI LA BANDA NON SUONERÀ

Addio allo storico custode«Il monastero nei suoi pensieri»

Erano gli ultimi giornidella sua vita, in pienasofferenza, ma pensa-va al «suo» monastero.È mancato ieri mattina

Mario Fratus, custode di Astinoinsieme alla moglie Ornella. «Ne era innamorato – ricordaFriedel Elzi, presidente della società Val d’Astino –. Pensava a

chi avrebbe tagliato l’erba, per-ché non ce la faceva più. Avreb-be voluto vedere Astino finito, ma il suo spirito sono certo che aleggia sul monastero. Ha par-tecipato molto alla sua rinascitacon lo spirito e gli aneddoti. Fa-ceva tutto con affetto e in silen-zio, da buon bergamasco. Una persona determinata e mite».

«L’ho conosciuto nell’ultimo anno e mezzo – aggiunge Fabio Bombardieri, presidente della Mia –. Purtroppo era già mala-to». In rispetto alla famiglia, il parroco della Madonna del Bo-sco monsignor Vittorio Bonati, ha deciso che non farà suonare la banda nella processione di oggi. I funerali martedì alle 9,30.

Una famiglia in visita all’Orto botanico nella Valle di Astino

efJfznfTvwGIWhxDs5Oivln8n5Sakdmw1zMY6bO99Ns=