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  • LE VOLTE A CENTINATURA IN LEGNO E CAMORCANNA

    LA DIAGNOSI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLA VOLTA DELLAULA DELLA CHIESA DI SAN ROCCO DI PRINCIPE

    GENOVA: IL DEGRADO INVISIBILE DALLA DIAGNOSI ALLINTERVENTO DI

    CONSERVAZIONE

    E. Costantino1, E. Curti2, S. Podest2, G. Stagno1 (1)Studio Tecnico Diagnostico - Viale Brigate Partigiane 16126 Genova

    +39010585104 [email protected] (2)Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, dellAmbiente e del Territorio

    Universit di Genova, Via Montallegro 1 16145 Genova +390103532518 [email protected] [email protected]

    Key words: volte in camorcanna; indagini indirette; modellazione strutturale; wattle vaults; ND testing; structural model.

    SOMMARIO Larticolo tratta del progetto di conservazione strutturale della volta in canniccio della chiesa di S. Rocco sopra Principe, in Genova. Tale finalit stata conseguita tramite unampia campagna dindagine diagnostica, che ha permesso di definire con la massima accuratezza lintervento di conservazione pi appropriato. Solo un iter conoscitivo approfondito e multidisciplinare , infatti, in grado di garantire il necessario rigore scientifico e tecnico che un intervento di restauro, dovrebbe assolutamente possedere. Per fare ci fondamentale, quando si opera su edifici di tale importanza, correlare gli input che possono essere ottenuti da un rilievo critico, dallanalisi storica, dalla campagna diagnostica, dalla valutazione del comportamento strutturale. La fase diagnostica rappresenta, pertanto, uno degli aspetti pi importanti e delicati. Grazie al continuo sviluppo d'attrezzature e tecniche sempre meno invasive, si pu affermare che l'indagine strumentale il momento qualificante di ciascun intervento di consolidamento. Questo si realizza per, solo se la campagna diagnostica, preceduta da un'attenta analisi, che permetta di individuare, anche in via intuitiva, le manifestazioni e le morfologie del dissesto. Solo, in questo modo, attraverso la formulazione delle prime ipotesi dello squilibrio strutturale, possibile arrivare alla produzione di un vero e proprio progetto di diagnosi, con il fine ultimo di rendere significativi i molti valori rilevati, per una valutazione globale della sicurezza. Le fasi dello studio e le metodologie di indagine che sono state condotte, possono riassumersi in valutazioni sulla volta in canniccio e sulla sovrastante copertura. In particolare per la volta stata effettuata unanalisi storica degli interventi di consolidamento, il rilievo geometrico e del quadro fessurativo, unindagine termografica, la caratterizzazione meccanica della malta; per la copertura, invece, stata realizzata una valutazione botanica-zoologica degli elementi, unindagine con

  • penetrometro da legno RESI F 400, prove con PILODYN 6J STANDARD, prove con resistivit elettrica per la valutazione dellumidit. Descrizione tecnologica delle strutture ed individuazioni delle fasi storiche Gli elementi strutturali studiati possono essere riassunti, in maniera schematica semplificativa, in due macroelementi strutturali: la copertura e la volta in canniccio dellaula. Per quanto riguarda la struttura della copertura, si rilevato che si tratta di un tetto a due falde di tipo a capanna, strutturalmente composto da una orditura principale n 3 capriate con catene rialzate rispetto alla posizione dei puntoni (per la presenza della volta) ed analogo numero di cavalletti (ovvero elementi costruttivi utilizzati come sostegni inseriti per limitare la deformazione degli elementi secondari originari Galliani, 2001). Per quanto riguarda la lavorazione dei diversi elementi che caratterizza i due sistemi strutturali, emerge che per le capriate sono formate da elementi lignei sbozzati a sezione pressoch circolare, le cui connessioni sono generalmente realizzate con intagli, mentre gli elementi dei cavalletti sono a sezione rettangolare a spigoli vivi, le cui connessioni sono generalmente realizzate con chiodi di ferro. I cavalletti sono, inoltre, a due ordini sovrapposti, quello superiore converge nel colmo.

    Figura 1 - Schema del sistema di copertura

    La struttura principale completata da terzere in numero di due per falda che svolgono un ruolo di elementi secondari nei confronti delle capriate mentre di principali per i cavalletti (Figura 2). In particolare, lordine superiore dei cavalletti appoggia proprio sulle terzere che a loro volta scaricano attraverso i puntoni dei cavalletti dellordine inferiore le sollecitazioni alla muratura perimetrale che presenta un allargamento dimensionale nei punti di contatto con gli elementi lignei. I collegamenti delle terzere sono classificabili come unioni semplici e talvolta avvengono in prossimit degli appoggi sulle capriate. La struttura della copertura completata dai travicelli e da un tavolato in parte gi sostituito in parte ancora originale (castagno). Gi da una preliminare analisi qualitativa emergono con chiarezza alcune criticit della struttura sia per quanto riguarda i nodi sia i singoli elementi strutturali. In tale ottica sono presenti rinforzi con tubolari metallici, riscontri ed interventi localizzati mediante centinature metalliche che evidenziano come storicamente sia gi stato necessario intervenire su tale struttura.

  • Figura 2 - Sistemi di connessioni tra terzere-capriata e terzeri-cavalletti

    Alle capriate rialzate ed ai cavalletti collegata, mediante tiranti metallici e lignei, la centina della volta a botte ribassata in canniccio sottostante, decorata con una tempera di Michele Canzio1. Fin dai primi sopralluoghi si potuto rilevare come la volta mostri, in molti punti, una perdita della concavit che non permette alla sottostruttura (intonaco-canniccio) di poter lavorare per forma. Osservando, nel dettaglio, la struttura della volta in canniccio questa costituta da centinature lignee formate a loro volta da pi tavole lignee affiancate, talvolta anche in numero di quattro collegate con chiodi in ferro a testa quadrata. Vi sono poi in posizione ortogonale alle centinature, delle travi di collegamento costitute da elementi lignei a sezione circolare posti lungo lasse longitudinale della volta sia in chiave che alle reni, al fine di evitare una rotazione flesso-torsionale delle centinature. Le centine risultano, infine, collegate alla sovrastante copertura tramite elementi lignei (originali) e tiranti metallici (filo di ferro) connesso ad un intervento di consolidamento negli anni 70. Tuttavia, loperazione di sostituzione degli elementi lignei non stato effettuata in maniera sistematica, e molti tiranti-puntoni lignei persistono in molte zone delle volta, generalmente quelle meno accessibili (Figura 3). Si pu notare, inoltre, come tale intervento non si sia limitato unicamente a sostenere la centinatura esistente ma al posizionamento di collegamenti anche a livello del canniccio stesso. Sono stati, infatti, inseriti alcuni piatti metallici in diverse posizioni) nellintento di creare nelle zone di maggior deformazione un ulteriore ancoraggio del canniccio (Figura 3). La volta, infatti, presentava in molti punti ampie zone di distacco tra la centina ed il canniccio determinando una situazione di crisi per la fruibilit del manufatto (figura 4). Infine, durante i recenti interventi di rifacimento del manto della copertura, parte del materiale di risulta stato dimenticato sulla volta, determinando un sovraccarico previsto e distribuito in maniera del tutto casuale.

    1 Nato a Genova nel 1788, morto a Castellazzo Scassoso (Alessandria) nel 1868. Architetto, pittore, decoratore, scenografo, arredatore, fu un artista attivissimo a Genova. Nella sua lunga carriera decor palazzi (nel 1842 cur la decorazione e larreo di Palazzo Reale in Via Balbi su commissione di Carlo Alberto), chiese (nel 1846 San Donato), ville e giardini (primo fra tutti nel 1837, il parco di Villa Pallavicini a Pegli). Nominato accademico al merito, fu direttore dal 1827 al 1867 della scuola di ornato dellAccademia Ligustica.

  • Figura 3 - Diversa tipologia di tiranti: elementi lignei, filo di ferro e piatti metallici

    Figura 4 - Distacchi tra centina e canniccio e detriti estradossali

    Campagna diagnostica Lo studio preliminare delle caratteristiche costruttive degli elementi strutturali e losservazione della tipologia di degrado ha evidenziato come le problematiche principali fossero connesse nei distacchi tra lintonaco ed il canniccio in corrispondenza della centina lignea, nei collegamenti tra la centina e la copertura e, pertanto, al sistema copertura nella sua globalit. Nel presente articolo si riportano, per questioni di spazio, unicamente i risultati relativi alle indagini effettuate sulla volta, tralasciando le indagini realizzate sul sistema copertura, al fine di evidenziare le ricadute di una corretta campagna diagnostica sulla modellazione strutturale. Operare su un bene vincolato necessita, oltre a garantire un livello di sicurezza adeguato per la fruibilit del bene, di conservare il bene stesso sia da un punto di vista formale che materiale. Minimizzare lintervento di consolidamento (a parit delle altre condizioni) pu essere considerato un requisito essenziale, in analogia con le regole dellarte del passato. In questottica una corretta campagna diagnostica pu consentire di individuare le corrette patologie di degrado, valutarne lestensione e la gravit. Nel caso specifico della volta in canniccio, la conoscenza delle zone, in cui la centina e il canniccio erano distaccate, era individuabile con chiarezza in pochissime zone per la ridotta accessibilit estradossale (limitata alla sola zona dapice) ed per la presenza del materiale di risulta al di sopra della volta che di fatto impediva una corretta valutazione.

  • La campagna diagnostica sulla volta stata, pertanto, finalizzata ad individuare