Le Voci dell'Inchiesta 2012

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Superata la fase di rodaggio, il festival può ingra-nare la “Sesta” e prendere velocità (di crociera). Ècon lo sguardo sereno di chi ormai conosce la metae la direzione del viaggio che ci siamo avvicinati aquesta nuova scadenza. Una serenità che tuttavia- almeno così ci auguriamo - non abbassa la guar-dia sulla qualità e la ricchezza della proposta. Per-ché quest’anno le “voci” si levano ancora più alte enumerose. Accanto a due irrinunciabili sezioni incentrate sul-l’inchiesta filmata (Le strade del documentario ePaesaggio italiano), numerose altre “spingerannosull’acceleratore” di quell’impianto multidiscipli-nare che lo stesso nome della manifestazione in-tende evocare come un principio progettuale quasivincolante. È dunque in primo luogo per non tradirsi, per nonfallire l’obbiettivo di una coerenza che si rinnovaproprio nella capacità di “guardare altrove”, che le“voci” quest’anno si moltiplicano, dilagando ancheoltre gli argini dell’inchiesta strettamente intesa:è il caso dei seminari sul Fotogiornalismo, che cul-mineranno nell’incontro con un maestro interna-zionale come Mario Dondero; o il Teatro-inchiesta,che condurrà in Sala Grande autori e interpreti delcalibro di Ascanio Celestini, Giuliana Musso eChiara Stoppa; ma anche gli spazi a carattere mo-nografico, che si biforcheranno in un Tribute to Ma-rilyn, intramontabile icona hollywoodiana di cuiricorre il cinquantenario della scomparsa, e nellavetrina retrospettiva dedicata a Gianfranco Rosi,consacrato dai più prestigiosi festival internazio-nali come una delle voci più potenti e originali delnuovo documentario d’autore.

IN MARCIA

Marco Rossittidirettore artistico del festival

Quale miglior auspicio, poi, di un affettuoso e arti-colato Omaggio a Enzo Biagi, il giornalista che allastregua di un’ideale “guida spirituale” scandirà lecinque giornate della manifestazione con le sue“storiche” interviste e le pionieristiche inchiestecine-televisive anni Sessanta-Settanta? Monumentialla sobrietà e all’integrità professionale che “Levoci” adottano volentieri come un monito, inun’epoca dominata da una concezione dell’informa-zione sempre più viziata da trionfalismi, personali-smi e piaggerie. Ulteriori occasioni per riflettere sulleproblematiche più diverse saranno offerte agli spet-tatori del festival, non solo dai percorsi, già avviatilo scorso anno, attorno ai temi della Legalità e del-l’Ambiente con Coop Consumatori Nordest e ArpaFVG/LaRea, ma anche con la riproposta, in luogo dei“consigli per gli acquisti”, di alcune tra le più fa-mose campagne di informazione e sensibilizzazionedella leggendaria fondazione no profit PubblicitàProgresso, che ha appena compiuto quarant'anni:una sorta di “non-intervallo”, insomma, perfetta-mente allineato con lo spirito della manifestazione.Persino la fiction, quest’anno, irromperà nel palin-sesto delle “Voci”, con un film che non si dissociaaffatto dai principi ispiratori del festival: Diaz. Don’tClean Up This Blood, ultima fatica di Daniele Vicari,racconto di una storia (incredibilmente) vera.Tante voci diverse, dunque, ma per intonare unostesso, ostinato motivo: il ruolo assolutamente de-cisivo che la consapevolezza civile e la responsabi-lità individuale assumono in relazione a untraguardo, quello di una florida maturità sociale cheoggi, forse, appare ancora sulla nostra strada piut-tosto come un miraggio.

Un’iniziativa di

Università degli Studi di UdineFacoltà di Scienze della FormazioneCorso di laurea in Scienze e Tecnologie MultimedialiCorso di laurea magistrale in Comunicazione multimediale e Tecnologie dell’InformazioneCentro Polifunzionale di PordenoneLaboratorio ReMoTe

con il sostegno diMinistero per i Beni e le Attività culturali Direzione Generale CinemaRegione Autonoma Friuli Venezia GiuliaComune di PordenoneARPA/LaREA Friuli Venezia GiuliaCOOP Consumatori NordestFriulAdria Crédit AgricoleGea Multiutility

in collaborazione conRai TecheConsorzio Universitario di PordenoneTeatro Comunale Giuseppe Verdila città complessapordenonelegge.itCircolo Fotografico La Finestra, PorciaAssociazione Le arti tessili, ManiagoSNOQ, Pordenone

con il supporto diMoroso SpaSim 2

Progetto e direzione artisticaMarco RossittiCoordinamentoRiccardo Costantini

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti pertutti gli eventi e le proiezioni. Gli spettacoli dopo leore 15:00 sono a pagamento:

Biglietto pomeridiano (15:00 > 19:30): 3 EuroBiglietto serale (dalle 20:45): 5 Euro

Lo spettacolo del 13 aprile di Ascanio Celestini è fuori accredito:

Biglietto: 10 Euro

Sono disponibili due tipologie di accredito che dannodiritto all’ingresso gratuito a tutti gli eventi:

Spettatore “fuori dal coro”: 15 EuroSostenitore: 30 Euro

Ci si può accreditare presso la cassa di Cinemazero, oppure seguendo la procedura on-line sul sito www.voci-inchiesta.it

Donne in stato di gravidanza e persone diversamente abiliavranno come sempre un accesso prioritario. Tutti gli spazi delfestival sono privi di barriere architettoniche.

Gli spettatori presenti agli eventi, facendo parte del pubblico,acconsentono e autorizzano qualsisi uso presente e futuro delleeventuali riprese audio e video e delle fotografie che potrebberovenire effettuate.

Il programma potrebbe subire delle variazioni, per ag-giornamenti consulta il sito www.voci-inchiesta.it e lapagina facebook.com/VociInchiesta

Come leggere i QR Codes? Ecco in dettaglio come procedere su Android e iPhone.

Android: nell’Android Market, seleziona e installa l’ap-plicazione gratuita QR Droid sul tuo smartphone.iPhone: nell’App Store, seleziona e installa l’applica-zione gratuita QR Code Reader sul tuo smartphone.

A installazione completata, avvia la “app” che hai ap-pena scaricato sul tuo telefonino e clicca sul pulsanteScan code o sul simbolo della macchina fotografica.(Ogni altro modello di smartphone prevede applicazioniper la lettura dei QR Codes).

LE VOCI DELL’INCHIESTAVI edizione

Guarda il sito del festival

con

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OMAGGIO A ENZO BIAGIUn grande maestro dell’inchiesta giornalistica ecine-televisiva ricordato dalle figlie, dagli amici,dai colleghi di lavoro. Con una retrospettiva di al-cune tra le più significative inchieste televisive ecinematografiche realizzate da Biagi tra gli anniSessanta e gli anni Ottanta.

MERCOLEDÌ 11 > 20.45OMAGGIO A ENZO BIAGIIncontro con Bice e Carla Biagi, figlie del giornalista,Loris Mazzetti, capostruttura Rai3, Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, già Direttore Generale Rai, Emmanuele Milano, giornalista, già direttore di Rai1

ITALIA PROIBITA (Italia 1963, 98’)di Enzo Biagi, Aldo Falivena, Brando Giordani, Sergio Giordani

Tutti i giorni, da mercoledì 11 a domenica 15 aprile dalle ore 14.00 alle 15.00 le migliori inchieste e inter-viste di Enzo Biagi, tra cui DOUCE FRANCE. DIARIO FILMATO DI UN VIAGGIO (1978)MADE IN ENGLAND: COME VI PIACE (1979) INTERVISTE A... YASSER ARAFAT, MU’AMMAR GHEDDAFI,MARGARETE THATCHER, PIER PAOLO PASOLINI, LA PRIMA DONNA ITALIANA MALATA DI AIDS, GIULIETTA MASINA

IL CINEMA DI GIANFRANCO ROSIUna preparazione maniacale e certosina, tempi dilavorazione estenuanti, un risultato di altissimo pro-filo artistico e culturale. Questa, in estrema sintesi,la cifra metodologica e stilistica di Rosi, titolare dipluripremiati lungometraggi - qui protagonisti diuna retrospettiva monografica - che hanno entusia-smato le più prestigiose platee internazionali e con-sacrato il regista italoamericano come una delle vocipiù potenti e originali del nuovo documentario d’au-tore.

MERCOLEDÌ 11 > 17.45BELOW SEA LEVEL (Italia-USA 2008, 105’)GIOVEDÌ 12 > 15.00BOATMAN (Italia-USA 1993, 55’)VENERDÌ 13 > 22.30EL SICARIO - ROOM 164 (Italia-Francia 2010, 80’)alla presenza dell’autore

RIFIUTO: DA LOCALEA GLOBALELa collaborazione con ARPA/LaRea si rinnova sottoil segno di tre preziosi documentari internazionali,due dei quali destinati ai matinée scolastici, chedenunciano le catastrofiche ricadute ambientali esanitarie del riscaldamento globale, della defore-stazione, dell'inquinamento. E che insieme rivol-gono un monito accorato alla spregiudicataottusità speculativa che domina un’economia glo-bale sempre più indifferente all’integrità dell’eco-sistema.

GIOVEDÌ 12 > 11.00WASTE LAND(UK-Brasile 2011, 98’)di Lucy WalkerGIOVEDÌ 12 > 20.45POLVERE. IL GRANDEPROCESSO DELL’AMIANTO(Italia-Belgio-Svizzera-Francia2011, 85’)di Niccolò Bruna e Andrea Prandstralleralla presenza del regista Andrea Prandstrallere degli esperti Enzo Merler e Chiara PaternosterSABATO 14 > 9.00HOME/LA NOSTRA TERRA(Francia 2009, 90’) di Yann Arthus-Bertrand

LE STRADEDEL DOCUMENTARIOUna generosa selezione di alcuni tra i più significa-tivi documentari sociali e d’inchiesta internazionalirealizzati nel 2011 e nel 2012. A scoprire i tanti“scheletri nell’armadio” di una legalità discutibile,che collima con la violenza di Stato: dagli episodipiù o meno recenti di vergognosa cronaca nazionale(il caso Cucchi, il G8 di Genova) all’abominio chealtrove si chiama ancora pena di morte, cui dedicaun vibrante atto d’accusa il maestro Werner Herzog.

MERCOLEDÌ 11 > 15.00148 STEFANO. MOSTRI DELL’INERZIA(Italia 2011, 64’) di Maurizio Cartolano, alla presenzadel regista e della produttrice Simona BanchiVENERDÌ 13 > 15.00INTO THE ABYSS. A TALE OF DEATH, A TALE OF LIFE(USA 2011, 105’) di Werner HerzogVENERDÌ 13 > 17.00UNDER FIRE: JOURNALISTS IN COMBAT(Canada 2011, 90’) di Martyn Burkeanteprima nazionale alla presenza del registae della produttrice Laura MortonSABATO 14 > 18.00BLACK BLOCK(Italia 2011, 76’) di Carlo Augusto Bachschmidtalla presenza del regista e della testimone del G8 di Genova Mina ZapateroDOMENICA 15 > 20.45DIAZ - DON’T CLEAN UP THIS BLOOD(Italia-Francia-Romania 2012, 110’)di Daniele Vicarialla presenza del regista e dell’autore delle musiche Teho Teardo, Mina Zapatero e Carlo Augusto Bachschmidt

GLI ANNI LUCEDue documentari di recentissima produzione s’in-terrogano su aspetti diversi e complementari di unpilastro della propaganda fascista, fondamento diun “mito” inaffondabile: l’immagine carismaticadel leader come fattore cruciale di consenso poli-tico e ideologico. Con l’ausilio di sconvolgenti ma-teriali di repertorio, molti dei quali inediti,estrapolati dagli sterminati archivi dell’IstitutoLuce.

MERCOLEDÌ 11 > 16.30IL SORRISO DEL CAPO (Italia 2011, 75’) di Marco BechisSABATO 14 > 23.15IL CORPO DEL DUCE (Italia 2011, 56’) di Fabrizio Laurenti

PAESAGGIO ITALIANOQuattro viaggi lungo lo Stivale, per fare il puntosulle tante storture di un territorio, il nostro, lace-rato da contraddizioni forse irrimediabili. Ma sol-cato anche da “sussulti virtuosi” che, perlopiù,non fanno notizia. Con un “padrino” d’eccezione,lo scrittore irpino Franco Arminio, che racconteràal pubblico la sua “paesologia”, disciplina vir-tuosa e fantasiosa cui si dedica da molti anni.

GIOVEDÌ 12 > 16.00LE DIMORE DEL VENTO(Italia 2011, 52’) di Alessandro Scillitanialla presenza del regista

ITALY. LOVE IT OR LEAVE IT(Italia-Germania 2011, 75’)di Andreas Hofer e Luca Ragazzialla presenza del regista Luca Ragazzie di Franco Iseppi, Presidente del Touring Club ItalianoSABATO 14 > 14.45A NORDEST (Italia 2010, 44’) di Milo Adami e Luca Scivolettoalla presenza del regista Luca ScivolettoSABATO 14 > 15.30PROFESSIONE: PAESOLOGOIncontro con lo scrittore Franco Arminio

TEATRO INCHIESTAChiara Stoppa, Ascanio Celestini e Giuliana Musso.Tre spettacoli, tre voci, tre diverse espressioni di unaproposta culturale sempre vivacemente radicata nelreale: il teatro d’indagine e di parola, capace di co-niugare il gusto per una narrazione diretta e potentecon l’alto profilo civile ed educativo dei contenuti.

GIOVEDÌ 12 > 22.30IL RITRATTO DELLA SALUTEdi e con Chiara Stoppa VENERDÌ 13 > 20.45INCHIESTE DA FERMO SUL “PICCOLO PAESE”di e con Ascanio CelestiniDOMENICA 15 > 18.00LA BASEdi e con Giuliana Musso e gli allievi-attori di un laboratorio di Teatro d’Indagine

SEZIONI 2012

SEZI

ONI

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SEZIONI 2012

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GIOVEDÌ 12 APRILE 2012 ORE 9:30CAFFÈ NUOVO PIAZZA CAVOUR, 2

Caffè con

Loris Mazzetti Giornalista, regista, scrittore

modera Lorenzo MarchioriIl Gazzettino

SABATO 14 APRILE 2012 ORE 9:30CAFFÈ LETTERARIO AL CONVENTO PIAZZA DELLA MOTTA, 2

Caffè con

Riccardo Staglianò Scrittore e giornalista de “la Repubblica”

e presentazione del suo libro

Occupy Wall StreetChiarelettere editore, 2012

intervienePio D’Emilia giornalista, corrispondente dal Giappone per Sky TG 24modera Stefano PolzotMessaggero Veneto

COFFEE&NEWSPAPERS

Occupy Wall Street è il movimento di contestazionepacifica contro gli abusi del capitalismo finanzia-rio, che si è sviluppato e concretizzato in diversieventi e dimostrazioni nella città di New York, e al-largato successivamente anche a tutto il continenteamericano, e a quello europeo. La protesta verteprincipalmente contro le differenze sociali edeconomiche che si sono sviluppate in seguito allacrisi economica mondiale. L’opera di Staglianò è unreportage “dentro la protesta”. Nel libro vieneraccontata in presa diretta la genesi del movi-mento, le storie dei protagonisti e la loro visione delmondo.

DOMENICA 15 APRILE 2012 ORE 10:00BAR CAFFÈ MUNICIPIO CORSO VITTORIO EMANUELE II, 58

Caffè con

Roberto RealeGiornalista, vicedirettore di Rainews24

modera Gian Paolo PolesiniMessaggero Veneto

...E LA SERA

DRINKIESTAGli aperitivi de “Le voci dell’inchiesta”con Dj Set dalle ore 19.30 alle 20.30.

GIOVEDÌ 12 APRILE 20120434 Cafè Corso Garibaldi 49Dj set a cura di Mary Disastroelettronica - alternativa - easy listening

VENERDÌ 13 APRILE 2012La Perla Cafè American Bar Viale Marconi, 7Dj set a cura di Michele Tonussoul- sixties- mod sound

SABATO 14 APRILE 2012La Perla Cafè American Bar Viale Marconi, 7Dj set a cura di Railster (ReddArmy Rec)downtempo - abstract - soul

Da giovedì 12 aprile a domenica 15 aprile unospite de “Le voci dell’inchiesta” commenteràle notizie del giorno, in un incontro con il pub-blico moderato da un giornalista della stamparegionale. Un’occasione per sfogliare, gustare,commentare le notizie del giorno con i protago-nisti della comunicazione... caffè e brioche of-ferti dal festival!

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

LEGALITY COOPUn’inchiesta statunitense sui rischi di un’alimen-tazione poco consapevole e una provocatoria pro-posta per espugnare Napoli al narcotraffico, aintrodurre dibattiti e approfondimenti con espertidella Coop Consumatori Nordest. Questi i contenutidei due matinée indirizzati agli studenti di scuolesuperiori e università, per divulgare e promuoveretra le generazioni più giovani valori fondanti laconvivenza civile come consapevolezza e rispettodelle regole.

GIOVEDÌ 12 > 9.00ENJOY YOUR MEAL. HOW FOOD CHANGES THE WORLD(Belgio-Olanda 2010, 90’) di Walther Grotenhuisanteprima nazionaleVENERDÌ 13 > 11.00L’ERA LEGALE (Italia 2012, 76’) di Enrico Caria

FUKUSHIMA MON AMOURA un anno di distanza, tre esperti si confrontano sullaspaventosa catastrofe che ha annichilito il Giapponee condizionato pesantemente l’opinione pubblicamondiale sulla questione “energia nucleare”.

SABATO 14 > 16.45ENTER FUKUSHIMA(Italia, 2012, 18’) di Alessandro Teseianteprima esclusiva alla presenza del regista

NO-GO ZONE: REPORTAGE DA FUKUSHIMAincontro con il fotografo Pierpaolo Mitticae Pio D’Emilia, corrispondente dal Giappone per SkyTg24

TRIBUTE TO MARILYNNel cinquantenario della prematura (e a tutt’oggimisteriosa) scomparsa della “donna più bella delmondo”, un omaggio ricco di contributi eterogeneialla più potente icona femminile generata dal Mitohollywoodiano.

SABATO 14 > 22.00MONICA VITTI/IPOTESI SU MARILYN (Italia 1982, 9’)

MARILYN, DERNIÈRES SÉANCES(Francia 2008, 90’) di Patrick Jeudy

DONNE&LAVOROUn binomio purtroppo ancora molto controverso colquale si confrontano un intenso spettacolo teatralea due voci, firmato Cristina Comencini, e due im-pressionanti documentari internazionali incentratisullo sfruttamento di adolescenti aspiranti topmodel e sulle “lavoratrici del sesso” di una sper-duta isoletta del Bangladesh.

DOMENICA 15 > 15.00LIBERE(Italia 2011, 35’) di Cristina Comencinicon Lunetta Savino e Isabella Ragonese

TAVOLA ROTONDA “DONNE & LAVORO OGGI”DOMENICA 15 > 16.30BAD WEATHER (Germania-UK 2011, 82’)di Giovanni GiommiSABATO 14 > 20.45GIRL MODEL(USA 2011, 78’) di Ashley Sabine David RedmonMOSTRA FOTOGRAFICA “IL LAVORO DELLE DONNE”da mercoledì 11 aprile a domenica 13 maggio

FOTOGIORNALISMOTre maestri del fotogiornalismo: Mario Dondero, au-tentica leggenda vivente della fotografia interna-zionale, con mezzo secolo di carriera e decine dimigliaia di scatti che hanno scritto la storia delgenere, Pierpaolo Cito, reporter di guerra, inviatodi Associated Press sui fronti più caldi dei conflittimondiali, e Romano Martinis, già premio Spilim-bergo Fotografia 2011, autore di numerosi repor-tages sull’Afghanistan.

VENERDÌ 13 > 9.00LA FOTOGRAFIA DOCUMENTOincontro con il fotografoMario Dondero nel corso dell’incontroverrà proiettato il documentarioMACERIE(Italia 2010, 50’) di Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti, alla presenza dei registiSABATO 14 > 11.00IL FOTOGIORNALISMO NEI TEATRI DI GUERRAincontro con i fotografi Pierpaolo Citoe Romano Martinis

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L’inchiesta nell’era dei social media----------con Elisa Grandogiornalista de Il Piccolo e Ciaked Enrico Marchettodocente di Sociologia dei Consumi allo IULM, insegnante e ricercatore

Comunicare l’evento-festival fondendo gli strumentidel giornalismo cinematografico con le potenzialitàespressive del web 2.0: è questo lo scopo del wor-kshop che coinvolge trenta studenti, per tutta la du-rata della manifestazione, in un progetto dicopertura multimediale dell’evento. Un blog, un ca-nale YouTube, una presenza attiva nei social media:l'obiettivo è quello di comprendere e declinare lestrategie di comunicazione online. Nei giorni del-l’evento, gli “storyteller digitali” saranno occupatiquotidianamente nel racconto della manifestazione:aggiornando e gestendo i contenuti, creando testie materiali video, recensioni e clip dei momentichiave del festival.

MERCOLEDÌ11 APRILE2012 Douce France.

Diario filmato di un viaggio (Italia 1978, 30’)

Con questa sorta di taccuino di viaggio francesecomposto da brevi flash su temi sociali, religiosi,politici, culturali, scientifici e di costume, Biagi pro-pone un nuovo modello di giornalismo televisivod’inchiesta basato sull’eloquenza dei fatti. Nel corsodella puntata, il giornalista ci propone una ricogni-zione a tutto campo, tra gente comune e personaggidi spicco: dalla scrittrice Edwige Feulliere a una cop-pia di insegnanti; da una baronessa novantaduennea un mugnaio; dal grande regista Marcel Carné algiornalista e scrittore Jean Lacouture; per concluderecon un’intervista a Miss Parigi 1978.

E, a seguire, Biagi intervista Yasser Arafat.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Enzo Biagi(Lizzano in Belvedere, Bologna, 1920 - Milano, 2007)Da RT - Rotocalco Televisivo (1961) a Dicono di lei (1962);dai grandi cicli di inchieste internazionali (Made in Englande Douce France, 1978 e 1979 ) al primo ciclo di Film Dossier(1982); da Questo secolo: 1943 e dintorni a Terza B: fac-ciamo l’appello; da Linea diretta (1985) alla striscia quoti-diana Il Fatto (dal 1995 al 2002): il contributo di Enzo Biagiall’innovazione del giornalismo televisivo italiano è quasiincalcolabile. Ma non è tutto. Pochi altri, come lui, hannosaputo incarnare con tanta limpidezza valori come sensodella notizia, rigore stilistico, credibilità e autorevolezza.Biagi comprese inoltre una cosa fondamentale: che, per ri-sultare interessante, la Storia deve riacquistare connotatidi semplicità e immediatezza. Proverbiale la sua prosa te-levisiva, che, spoglia com’era di aggettivi e di retorica, sfron-dava ogni orpello inutile e mirava sempre all’essenziale. Lasobrietà e il tono quasi dimesso – cifra inconfondibile diogni programma da lui ideato e condotto – erano tuttavia ilfrutto di un lavoro di spoliazione accurato e ostinato. Gior-nalismo autentico, dove viaggi, filmati, interviste, incontri,commenti “costringono” i fatti a “parlare”. Dagli esordi te-levisivi fino agli anni recenti, segnati dal becero trionfalismodel giornalismo spettacolo, Biagi ha sempre proposto lospettacolo del giornalismo. Su questa grande lezione di in-tegrità professionale vengono invitati a confrontarsi parenti,amici e colleghi del grande giornalista scomparso cinqueanni fa, mentre l’appuntamento quotidiano con alcune trale sue più significative inchieste televisive e cinematogra-fiche scandirà le giornate del festival.

ORE 11:00 CINEMAZERO

Workshop Incontro riservato agli studenti iscritti al festival

ORE 14:00 CINEMAZERO

ProiezioneOMAGGIO A ENZO BIAGI

148 Stefano. Mostri dell’inerzia (Italia 2011, 64') di Maurizio Cartolano

alla presenza dell’autore e della produttrice Simona Banchi

Stefano Cucchi muore “di carcere” a 31 anni, il22 ottobre 2009, sei giorni dopo il suo arresto. Emalgrado le circostanze del decesso siano tuttorada accertare, la responsabilità di quel breve e ag-ghiacciante soggiorno detentivo – i pestaggi, le in-timidazioni, la confisca di tutti i diritti – occupaun ruolo decisivo. Il documentario di Cartolano èun esemplare atto di denuncia: indirizzato nonsoltanto alla discutibile “disinvoltura” di certi rap-presentati delle Forze dell’Ordine, ma anche a unasocietà civile che con pavida condiscendenza hatollerato le consuetudini malsane di cui Cucchi èdiventato la centoquarantottesima vittima.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Maurizio CartolanoVideomaker e documentarista, ha collaborato con Natio-nal Geographic e lavorato come direttore della fotografiaper Mimmo Calopresti (La maglietta rossa, 2009). Negliultimi anni si è specializzato nel reportage sociale (Cam-pania Burning, 2010), sperimentando l'impiego di lin-guaggi non convenzionali. Nel 2011 ha inoltre firmato laregia dello spettacolo Aniene, di e con Corrado Guzzanti.

Il sorriso del capo (Italia 2011, 75') di Marco Bechis

Accompagnando l’avvicendarsi di immagini e disuoni originali tratti da filmati dell’Archivio Luce,una “Voce della Memoria” al presente – collettivae, al contempo, intimamente personale – scandiscele tappe di una riflessione sui meccanismi dellafabbrica del consenso istituita dal fascismo: comeil regime educava ragazze e ragazzi a comportarsida buoni cittadini fascisti, come elaborava l’imma-gine di una nazione che risultò decisiva ai fini delmantenimento degli equilibri internazionali, comeconsacrava il proprio capo e la sua ideologia. Unfound footage film sull’Italia, allora come oggi vit-tima di controverse mitopoiesi politiche incentratesulla glorificazione dell’immagine.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Marco BechisNato a Santiago del Cile nel 1955 da madre cilena epadre italiano, espulso dall’Argentina per motivi politicinel 1977, oggi vive e lavora a Milano. Esordisce nel lun-gometraggio a soggetto con Alambrado, con cui parte-cipa al Festival di Locarno 1991; con l’intenso GarageOlimpo (1995), presentato al 52° Festival di Cannes, af-fronta una dolorosa rievocazione della tragedia dei de-saparecidos argentini durante la dittatura militare;argomento ripreso da Hijos/Figli (2001), incentrato suldramma vissuto dai figli di desaparecidos illegalmenteadottati da famiglie di ex-militari.

ORE 15:00 CINEMAZERO

ProiezioneLE STRADE DEL DOCUMENTARIO

ORE 16:30 CINEMAZERO

ProiezioneGLI ANNI LUCE

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Below Sea Level (Italia-USA 2008, 105’) di Gianfranco Rosi

In una terra di nessuno, a 40 metri sotto il livellodel mare, in una base militare dismessa a 250 kmda Los Angeles, vive un gruppo di persone ai con-fini del mondo, senza elettricità, senza acqua,senza polizia, senza governo. Espulsi dalla so-cietà alla stregua di rifiuti non riciclabili né dete-riorabili per motivi diversi, si sono coagulati in unanuova comunità che, sia pur nei limiti di una si-tuazione estrema, riproduce a suo modo le prati-che della cosiddetta normalità: cucinano, leggono,fanno l’amore, curano il proprio aspetto, cercanolavoro, fanno musica, coltivano sogni. Rosi ha vis-suto accanto a loro quattro lunghi anni per entraresimbioticamente in osmosi con questa loro quoti-dianità: un’immersione nella “nuova povertà” dicui questo straordinario reportage è il prezioso di-stillato.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Gianfranco RosiNato ad Asmara, in Eritrea, con nazionalità italiana estatunitense, dopo gli studi universitari in Italia si tra-sferisce a New York nel 1985 e si diploma presso la NewYork University Film School. Nel 1994 produce e dirige ilsuo primo mediometraggio, Boatman, presentato consuccesso a vari festival internazionali (Sundance FilmFestival, Festival di Locarno, Toronto International FilmFestival) e trasmesso dalle principali emittenti televisivemondiali, cui fa seguito Afterwords, presentato alla 57ªMostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.Il suo primo lungometraggio Below Sea Level, girato aSlab City in California nel 2008, vince i premi OrizzontiDoc e doc/it alla Mostra di Venezia del 2008, il premiocome Miglior documentario al Bellaria Film Festival, iGrand Prix e il Prix des Jeunes al Cinéma du Réel del2009 e si aggiudica una candidatura come Miglior do-cumentario all'European Film Awards 2009. Segue, nel2010, il lungometraggio El sicario - Room 164, che, mal-grado critiche contrastanti, vince il premio doc/it comeMiglior documentario italiano dell’anno. AttualmenteRosi sta lavorando al lungometraggio Il sacro G.R.A., do-cumentario sul “grande raccordo anulare” di Roma.

Cerimonia di apertura VI edizione del festival Le voci dell’inchiesta

Omaggio a Enzo Biagi----------Intervengono Bice e Carla Biagifiglie del giornalistaLoris Mazzetticapostruttura Rai3Franco IseppiPresidente del Touring Club Italiano,già Direttore Generale della RaiEmmanuele Milanogiornalista, già Direttore di Rai1

ConduceGiampaolo Carbonetto

ORE 17:45 CINEMAZERO

ProiezioneIL CINEMA DI GIANFRANCO ROSI

ORE 20:45 CINEMAZERO Nel corso della serata, verrà proiettato lo speciale

New York senza stelle(12’), puntata de Il Fatto, 24 dicembre 2001

Tra i numerosi primati collezionati in oltre mezzo se-colo di carriera, Enzo Biagi vanta quello di avere co-ordinato la prima troupe televisiva ammessa aGround Zero all’indomani dell’11 settembre. Rea-lizzato soltanto un mese dopo la tragedia dell’at-tentato terroristico alle Torri Gemelle, questoreportage è una sconvolgente istantanea “a caldo”del trauma che undici anni fa ha segnato in manieraindelebile il volto della civiltà occidentale. Nel qua-dro dell’annuale celebrazione natalizia – la messain onda fu significativamente riservata al 24 dicem-bre 2001 – Biagi sottolinea il valore simbolico dellacittà di New York e quello della distruzione del WorldTrade Center, esamina gli esiti dell’intervento mili-tare antiterroristico in Afghanistan, incontra vittimee superstiti (tra i quali Hingston, non vedente mira-colosamente sopravvissuto alla sciagura) e dialogacon figure eminenti del panorama culturale newyor-kese (gli scrittori Gore Vidal e Paul Auster).

A SEGUIRE

ProiezioneOMAGGIO A ENZO BIAGI

Italia proibita (Italia 1963, 98’) di Enzo Biagi, Aldo Falivena, Brando Giordani, Sergio Giordanicopia restaurata

in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale

Viaggio-inchiesta attraverso loStivale: i delitti dimafia in Sicilia, la riforma fondiaria nel Sud, le in-sufficienze del sistema scolastico e sanitario, il mi-crocosmo sottoproletario, il dibattito sulla leggeMerlin e la prostituzione, una sosta a Nomadelfia,la comunità di don Zeno, governata dalla carità cri-stiana. Reduce dalla breve ma feconda esperienzadi RT - Rotocalco televisivo (1962) e animato dauna vivacissima curiosità civile, Enzo Biagi intra-prende una nuova avventura “cinegiornalistica”per documentare gli aspetti drammatici o grot-teschi della società italiana. Classificato “esclusoper tutti” dal Centro Cattolico Cinematografico.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Bice BiagiNata a Bologna nel 1947, giornalista (Intimità, Novella2000, vicedirettrice del periodico Oggi), nel 2007 entranella redazione della trasmissione televisiva RT - Roto-calco Televisivo condotta da Enzo Biagi. Nel 2008 pub-blica per i tipi della Rizzoli In viaggio con mio padre eda quello stesso anno, insieme alla sorella Carla, pre-siede il comitato promotore del Premio Enzo Biagi.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Carla BiagiInsegnante, dal 2008 presiede insieme alla sorella Biceil comitato promotore del premio Enzo Biagi.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Loris MazzettiGiornalista, regista e scrittore nato a Bologna nel 1954.In Rai dal 1980, firma la regia di numerosi programmitelevisivi ed entra nella cerchia dei più stretti collabora-tori di Enzo Biagi (sua la regia de Il Fatto). Dopo le dimis-sioni da capostruttura di Rai1, in seguito a divergenzecon l’allora direttore di rete Fabrizio Del Noce (2002),passa a Rai3 (di cui è oggi capostruttura), dov’è respon-sabile di programmi di grande successo come Vieni viacon me e Che tempo che fa. Scrive attualmente su Il FattoQuotidiano.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Franco IseppiDirigente Rai, storico curatore di quasi tutti i programmidi Enzo Biagi e autore televisivo (L’Albero azzurro, inte-ressante prototipo di televisione per bambini in età pre-scolare). Già coordinatore del palinsesto della secondarete, in seguito a una controversa rimozione di GiovanniMinoli, assume per soli quarantaquattro giorni la dire-zione di Rai2 nel 1994. Direttore generale della Rai ge-stita dall’Ulivo dal 1996 al 1998, dal 1998 al 2003 è allaguida di Rai Vaticano e dal 2004 al 2009 è presidente eamministratore delegato di Rai Click. Dal 2010 è presi-dente dell’associazione Touring Club Italiano.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Emmanuele MilanoGiornalista e dirigente, ma anche documentarista (esor-disce nel 1955 con La loro difficile strada, sulla devianzaminorile), è entrato in Rai del 1954 ed è stato direttoredi Rai1 dal 1980 al 1987. Nel 1993 è passato alla dire-zione generale del network di Telemontecarlo, dove halanciato volti nuovi (Alessia Marcuzzi, Tiberio Timperi) esperimentato programmi innovativi, tra i quali il fortu-nato talk show Il tappeto volante, condotto da LucianoRispoli.

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Enjoy Your Meal!How Food Changes the World(USA 2010, 90’) di Walter Grotenhuiscon la collaborazione di COOP Nordest Progetto “Legality Coop”

ANTEPRIMA NAZIONALE----------interviene Vittorio RamazziCOOP Italia, responsabile Sostenibilità, innovazione e valori

In un anno, tonnellate di alimenti diversi transitanosui nostri piatti e... cambiano il mondo. Eppure,quante volte ci siamo domandati in quali condizioni vengono prodotti gli alimenti che a tanti livelli diversinutrono la nostra esistenza? Se vogliamo comportarcicome consumatori consapevoli, dovremo districarciin un campo minato di alternative etiche e dilemmimorali. Perché il cibo, sostiene questo documentario,può (e, forse, deve) diventare anche una questionedi coscienza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Walther Grotenhuis Da sempre attivo nell’ambito del cinema documentario,nel corso degli anni Ottanta ha scritto, diretto e prodottonumerosi film per emittenti della televisione norvegesee organizzazioni governative, tutti di argomento politicoe sociale. Tra i suoi lavori: A Truth with Many Faces, vin-citore del Dutch Award per la miglior sceneggiatura, eAids: A Woman’s Story, che ha ricevuto una nominationai Golden Rose nel 2005. Con Enjoy Your Meal! ha scrittoe prodotto il suo primo documentario indipendente.

GIOVEDÌ 12 APRILE2012

Waste Land(Gran Bretagna-Brasile 2010, 120’) di Lucy Walker----------interviene Paolo FedrigoLaboratorio Regionale di Educazione Ambientale - ARPA FVG

Da Jardim Gramacho (periferia di Rio de Janeiro), lapiù grande discarica al mondo che ogni giorno offrelavoro a migliaia di catadores (i “riciclatori” di ri-fiuti), all’olimpo dell’arte contemporanea internazio-nale. Questa stupefacente ascesa, che appareimprobabile quanto la più abusata delle fiabe, è in-vece la storia vera dell’artista brasiliano Vik Muniz,che si è affermato internazionalmente grazie aun’originalissima proposta artistica: straordinari ri-tratti realizzati utilizzando esclusivamente mate-riali di scarto reperiti sui luoghi in cui vivono isoggetti delle opere. Di Muniz, che oggi vive a NewYork, Waste Land racconta non solo la vita, ma so-prattutto l’impresa artistica e umanitaria più recentee ambiziosa: coinvolgere un gruppo di catadores diJardim Gramacho in una vera e propria rielaborazioneartistica dei loro desideri e della loro stessa esi-stenza. Nella convinzione che la bellezza germogliadall’immondizia. Candidato Miglior documentarioagli Academy Award, vincitore del Sundance Film Fe-stival 2010, premiato con l’Amnesty Award al Festivaldi Berlino, Waste Land ha fatto incetta di premi e ri-conoscimenti in numerosi festival internazionali.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Lucy WalkerDopo numerosi corti, nel 2002 ha esordito nel lungome-traggio con il documentario Devil’s Playground, cui nel2006 ha fatto seguito Blindsight. Insieme a Waste Land,il Sundance Film Festival 2010 ha ospitato anche il con-temporaneo Countdown to Zero.

ORE 9:00 CINEMAZERO

ProiezioneLEGALITY COOPAccessibile anche a scolaresche,previa prenotazione

ORE 11:00 CINEMAZERO

ProiezioneRIFIUTO: DA LOCALE A GLOBALE

Accessibile anche a scolaresche,previa prenotazione Made in England:

come vi piace (Italia 1979, 60’)

Sulla falsariga di Douce France, un altro acuto spac-cato di vita europea, questa volta incentrato sullaGran Bretagna di fine anni Settanta. Con il con-sueto stile asciutto e incisivo, Biagi propone filmatie interviste che mettono in luce aspetti significativie anche insoliti di un paese diviso tra modernità etradizione. Nella puntata Carta stampata, Biagi in-contra il direttore del Times, il più importante quo-tidiano inglese, e la scrittrice di fama mondiale IrisMurdoch; infine intervista il commediografo ArnoldWesker, portavoce di una proposta teatrale anti-conformista e rivoluzionaria.

E, a seguire, Biagi intervista Mu’ammar Gheddafi

Le dimore del vento (Italia 2011, 52’) di Alessandro Scillitani----------alla presenza dell’autore

Il vento dimora nel silenzio: luoghi deserti, stradedimenticate, fabbriche dismesse compongono il ri-tratto di un’Italia nascosta, dove la macchina dapresa si aggira alla ricerca di testimonianze cheraccontino la memoria di pietre avvolte dal fascinostraordinario dell’abbandono. La voce fuori campodello scrittore Paolo Rumiz, autore del singolarediario di viaggio (pubblicato da la Repubblica) dacui il film è tratto, guida lo spettatore alla scopertadel fascino struggente di questi spazi perduti.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Alessandro ScillitaniNato a Foggia nel 1971, è artista multimediale, regista,musicista, organizzatore e coordinatore di eventi cultu-rali, direttore artistico del Reggio Film Festival. Ha direttonumerosi visuals, spot e videoclip, realizzato videoin-stallazioni e scritto un musical. I suoi documentari Levie dell’acqua (2008) e Mondo piccolo (2011) sono uscitiin allegato a quotidiani del Gruppo Editoriale Espresso.

ORE 14:00 CINEMAZERO

ProiezioneOMAGGIO A ENZO BIAGI

ORE 16:00 CINEMAZERO

ProiezionePAESAGGIO ITALIANO

Boatman (Italia-USA 1994, 55’) di Gianfranco Rosi

Traghettato dal barcaiolo Gopal Maji, Rosi intra-prende un viaggio senza destinazione lungo ilGange e, dall’interno dell’imbarcazione, osserva ilpaesaggio indiano che sfila davanti ai suoi occhi.Nell’avvicendarsi di bagnanti, pescatori e pelle-grini diretti a Benares – antichissimo centro legatoal culto del fiume sacro a Shiva e ideale capolineaesistenziale di ogni indù, che qui s’immergononelle acque fangose per purificarsi – l’unico im-mutabile punto di riferimento è Gopal, che diventasuo malgrado protagonista, narratore, confidentedel regista.

ORE 15:00 CINEMAZERO

Proiezione IL CINEMA DI GIANFRANCO ROSI

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Italy. Love it or Leave it (Italia-Germania 2011, 75') di Gustav Hofer e Luca Ragazzi----------alla presenza dell’autore Luca Ragazzi

Il costo della vita, il precariato, il costume reazio-nario, il baronato che domina il mondo accade-mico, la valutazione “disinvolta” dei diritti umani,l’abbruttimento culturale, l’oltraggio alla merito-crazia: le ragioni “disaffettive” che persuadonomolti giovani ad abbandonare il Belpaese sono ot-time e numerose. Luca e Gustav assistono al-l’esodo di tanti loro coetanei con sentimentiambivalenti: il primo vuole rimanere, il secondoandarsene. Si danno sei mesi di tempo per deci-dere, e a bordo di una scalcinata Fiat 500 intra-prendono una meticolosa ricognizione delloStivale alla ricerca di storie, aneddoti, perso-naggi che li aiutino a effettuare una scelta consa-pevole.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Gustav Hofer e Luca RagazziIl romano Ragazzi (1971) e l’altoatesino Hofer (1976) sisono imposti all’attenzione internazionale nel 2008 conil loro primo documentario Improvvisamente l'invernoscorso, incentrato sul tema dell'omosessualità. Presen-tato al Festival di Berlino nel 2008, il film ha ottenuto lamenzione speciale del Premio della giuria Manfred Sal-zgeber e il Nastro d'argento come miglior documentarionel 2009.

Pubblicobene.it :inchieste su richiesta----------intervengono Alarico Mantovani e Enrico De Donà www.pubblicobene.it

Pubblico Bene è un progetto sperimentale di gior-nalismo d'inchiesta finanziato dai lettori e ba-sato sulla partecipazione di lettori e giornalisti.Nella filosofia di Pubblico Bene i lettori/utenti nonsvolgono un ruolo passivo rispetto al flusso di in-formazioni, ma sono parte attiva nel determinaresia gli oggetti di indagine che la fattibilità delleinchieste. In questo modo s’intende promuovereuno spazio pubblico in cui approfondire questionidi interesse generale al di fuori delle dinamichedei grandi gruppi editoriali e dell’informazione usae getta.

ORE 17:15 CINEMAZERO

ProiezionePAESAGGIO ITALIANO

ORE 19:00 CINEMAZERO

Incontro

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Il ritratto della salute di Chiara Stoppa e Mattia Fabris, con Chiara Stopparegia di Mattia Fabris

L’attrice Chiara Stoppa ha solo ventisei anniquando, nel 2005, apprende che la spossatezzache la tormenta ha una causa precisa: tumore alpolmone. Sei anni dopo la sua reazione alla ma-lattia diventa materia di un intenso e catarticomonologo teatrale che sublima l’(auto)biografiain arte. Calcando un palcoscenico spoglio (solo untavolo che, all’occorrenza, diventa sedia, tavolooperatorio, divano), l’attrice racconta la sua sto-ria, senza retorica e senza paura: la diagnosi,due devastanti quanto inutili cicli di chemio, gliamici che sfottono per sdrammatizzare, la “pa-zienza del paziente”, l’espropriazione del corpo innome della scienza medica... Fino a che, dopo unanno, Chiara decide di sospendere le cure. Avvian-dosi verso un miracoloso incontro con la guari-gione. «Quando i medici mi dissero che avevopochi mesi di vita, iniziai a pensare a cosa dire aimiei amici, alle persone a me care, per un degnosaluto. Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto,era meglio stare meglio, era meglio vivere... no?».

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Chiara StoppaPordenonese, ha frequentato la scuola del Piccolo Teatrodi Milano, dove si è diplomata nel 2002. Dal 2008 è sociadella Compagnia ATIR (Associazione Teatrale Indipendenteper la Ricerca), costituita nel 1996 a Milano intorno allaproposta di un teatro popolare di qualità che sappia esseresemplice, diretto ed energico, privo di ermetismi e di reto-rica e capace di offrire uno spunto di riflessione sulla re-altà. Ha preso parte come interprete a numerosi spettacoli,tra cui Opera dei mendicanti, Otto donne e un delitto, Buo-nanotte Desdemona, Sinigaglia, Improvvisamente l’estatescorsa, Troiane, M’illumino di tragico (di e con Guido Ce-ronetti), Infinities, Phoenix e Il sogno (tutti per la regia diLuca Ronconi).

ORE 22:30 CINEMAZERO

SpettacoloTEATRO-INCHIESTA

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Polvere. Il grande processo dell’amianto (Italia-Belgio-Svizzera-Francia 2011, 85’) di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller----------alla presenza dell’autore Andrea Prandstraller

intervengono gli espertiEnzo Merlerepidemiologo, medico del lavoro presso ASL di Padova, responsabile del “Registro dei mesoteliomi del Veneto”

Chiara Paternosterreferente legale dell’Associazione Esposti Amianto di Monfalcone, www.amiantomaipiu.it

e, con una testimonianza personale, Sandra Marchetti

modera Sergio Sichenzedirettore Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale - ARPA FVG

ORE 20:45 CINEMAZERO

ProiezioneRIFIUTO: DA LOCALE A GLOBALE

Ogni anno, in tutto il mondo, 100.000 persone muo-iono a causa dell’amianto. Eppure, malgrado stati-stiche sempre più allarmanti, l’espansione delbusiness legato alla produzione della “fibra killer”non conosce flessioni: da un lato agisce la domandaproveniente dalle economie in via di sviluppo; dal-l’altro la potentissima lobby dei paesi esportatori,Canada in testa, che si è insinuata nelle sedi inter-nazionali per influenzare le politiche dei singolipaesi. Sullo sfondo di questo catastrofico scenariointernazionale, il film dettaglia le udienze del piùimponente processo penale sul tema del lavoromai intentato in Europa, che a Torino ha condottosul banco degli imputati i due più grandi azionistidella multinazionale Eternit, accusati di strage vo-lontaria e omissione di cautele sanitarie a dannodegli abitanti del piccolo comune piemontese di Ca-sale Monferrato, qui rappresentati da un gruppo dianziani e caparbi attivisti.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Niccolò BrunaTorinese, classe 1974, è autore, operatore e montatoredi video e film documentari. Da dieci anni è impegnatoin produzioni di alta qualità caratterizzate da unosguardo originale e da una spiccata attenzione ai con-tenuti sociali.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Andrea PrandstrallerPadovano, cinquantadue anni, autore di svariati docu-mentari (tra gli altri: Vajont. L’immagine dell’orrore eStorie di imprenditori italiani), ha recentemente esorditonel lungometraggio a soggetto con Nudi alla meta, giratosullo sfondo del Petrolchimico di Marghera, di cui haanche firmato la sceneggiatura vincitrice del Premio So-linas 2007.

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La fotografia-documentoIncontro con Mario DonderomoderaGuido Cecerefotografo, docente all'Accademia di Belle Arti di Venezia

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Mario DonderoMilanese (1928), è una delle figure più originali del foto-giornalismo contemporaneo. Attivo sin dai primi anni Cin-quanta (l’Unità, l’Avanti, Milano Sera), nel 1955 si ètrasferito a Parigi, dove ha collaborato con l’Express, LeMonde, Le Nouvel Observateur, ma anche frequentato eritratto numerosi scrittori e intellettuali francesi. Tra i suoiscatti più celebri, quello che immortala il gruppo degliscrittori del Nouveau Roman a Parigi, nell’ottobre del 1959,davanti alla sede delle Editions de Minuit.

VENERDÌ 13 APRILE2012

Nel corso dell’incontro verrà presentata l’inchiesta filmata

Macerie(Italia 2010, 42’) di Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti----------alla presenza degli autori

La traccia più tangibile di un terremoto sono le ma-cerie. Sulle macerie iniziano a intrecciarsi le spe-ranze e le delusioni di chi rimane, e dalle macerie(e alle macerie) abruzzesi inizia (e continuamenteritorna) l’inchiesta filmata che Serbandini e Massi-metti hanno realizzato per il programma di appro-fondimento Doc 3 (in onda su Rai3) e dedicata aldevastante sisma di cui ricorre quest’anno il terzoanniversario. Reporter d’eccezione è il grande foto-grafo Mario Dondero, che con passo veloce inter-roga, ascolta, indaga i dolori e le disperazioni (e,talora, anche le infondate illusioni) di tanti cittadiniaquilani. Da maceria, dunque, a macerazione: l’af-flizione continua che nasce dallo sfacelo, dalla ro-vina, e consuma gli animi.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Paolo SerbandiniGiornalista, sceneggiatore cinematografico, autore televi-sivo, ha studiato all’Università di Mosca e tradotto classicidella letteratura russa e sovietica. Durante la perestrojka,è stato caporedattore della sede romana dell’agenzia distampa sovietica Novosti e direttore del mensile Urss Oggi.Aiuto regista di Bondarciuk (Waterloo, 1967) e di VittorioDe Sica (I Girasoli, 1969), è autore di numerose sceneggia-ture (l’ultima delle quali è I Demoni di San Pietroburgo, perla regia di Giuliano Montaldo, nel 2008). Insieme a Gio-vanna Massimetti, con cui da qualche anno ha avviato unintenso sodalizio professionale, ha realizzato 211: Anna(2011), che ripercorre tutta la carriera di Anna Politkov-skaya, la giornalista russa assassinata nel 2006 mentreconduceva un’inchiesta sulle torture e sulle violazioni deidiritti umani in Cecenia.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Giovanna MassimettiAutrice e regista televisiva nata a Chieti nel 1954. Dopo ildiploma di sceneggiatura cinematografica conseguitopresso il Centro Studi Comunicazione di Roma, lavora inRai dal 1991. Ha diretto diversi cortometraggi selezionatiin festival internazionali, tra cui Finestre azzurre (1991) eGiù le mani (1994). Insieme a Paolo Serbandini, ha scrittola sceneggiatura di un film a soggetto su un giovane co-munista italiano che giunge a Mosca nei primi anni Trentaper finire travolto dal Terrore staliniano. L’ultimo lavoro,realizzato insieme a Paolo Serbandini per Rai3, è Far East(2011).

ORE 9:00 CINEMAZERO

Proiezione/IncontroFOTOGIORNALISMO

L’era legale (Italia 2012, 76’) di Enrico Cariacon la collaborazione di COOP Nordest Progetto “Legality Coop”

In apertura verrano presentati alcuni spot sul tema dellalegalità realizzati nell'anno scolastico corrente durantei laboratori di didattica dell'audiovisivo tenuti dalla Me-diateca Pordenone di Cinemazero in vari Istituti scola-stici della Provincia di Pordenone.---------- intervieneRoberto SgavettaVice Presidente di Coop Nordest

Napoli, 2020: monnezza e camorra sono scomparsee la città è un paradiso della legalità, il luogo piùsicuro, pulito e moderno del Pianeta. Come è potutoaccadere? Questo finto documentario azzarda unarisposta: legalizzando la droga. Questa l’intuizionegeniale che consacra paladino della legalità Nico-lino Amore, dopo la sua buffa ascesa da “scugnizzo”a primo cittadino. Perché l’unico modo per sconfig-gere i potentissimi narcos è disinnescarne il mono-polio. E così, previo controllo medico, la municipalitàinizia a elargire gratuitamente sostanze psicotropeagli “aventi diritto”. Fantascienza, certo. Eppure,questa arguta e originalissima satira antiproibi-zionista tocca un nervo scoperto della società civile,suffragando il messaggio con l’amichevole e soli-dale contributo di personaggi del mondo dello spet-tacolo (Renzo Arbore e Isabella Rossellini),magistrati antimafia (Pietro Grasso), scrittori (DeCataldo e Lucarelli).

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Enrico CariaGiornalista satirico (la Repubblica, Il Mattino,, il Manifesto,Il Fatto Quotidiano), scrittore e sceneggiatore. Per il cinema,ha scritto e diretto Diciassette (1992), Carogne (1995), BlekGiek (2001) e il docufilm Vedi Napoli e poi muori (2007),con Roberto Saviano.

ORE 11:00 CINEMAZERO

ProiezioneLEGALITY COOPAccessibile anche a scolaresche,previa prenotazione

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Edinburgh University Edinburgh Gadda Prize Detecting Italy

Nato nel 2010 su iniziativa del Centro Studi Gad-diani dell’Università di Edimburgo, il Premio CarloEmilio Gadda promuove l’incontro delle comunità ela diffusione della cultura letteraria in Italia e al-l’estero attraverso un progetto di grande profiloscientifico internazionale che annovera, tra i suoipresidenti onorari, lo scrittore Gianrico Carofiglio el’attore Fabrizio Gifuni. A partire da quest’anno “Levoci dell’inchiesta” avvia un rapporto di mutuacollaborazione con il Premio Gadda e l’Universitàdi Edimburgo, promotori della seconda edizione delGadda Giovani, denominata Detecting Italy , un con-corso internazionale di scrittura giornalistica giova-nile d’inchiesta nato in collaborazione con leUniversità e le Scuole Superiori italiane di sette re-gioni dell’immaginario gaddiano: Abruzzo, Friuli Ve-nezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Veneto eSardegna. Il bando di concorso, riservato agli allievidelle classi terze e quarte delle scuole secondarie disecondo grado e agli studenti universitari dei corsidi laurea triennali distribuiti sulle sette regioni gad-diane che aderiscono al progetto, prevede l’elabo-razione di un testo giornalistico redatto in linguaitaliana o inglese accompagnato da un prodottomultimediale (video, podcasts, foto, siti web, blogs).Oltre a un premio per le scuole (una per regione) cheotterranno i risultati migliori, i ventuno finalistiprenderanno parte ai Laboratori delle Finali, che sidisputeranno all’Abbazia di Montecassino nella pri-mavera del 2013, mentre i sette vincitori partecipe-ranno a International Gadda Juniors nell’ambito delPremio Edimburgo 2014.

Sito dell’Edinburgh Gadda Prizewww.gaddaprize.ed.ac.uk

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depressione clinica, la passiva accettazione che leproprie ore di vita, ormai, siano contate; poi puntala macchina da presa – un indice più accusatoredi mille proclami anti-giustizialisti – sulle tantesfaccettature del calvario penitenziario: il “miglioverde”, gli altri detenuti, i famigliari, le guardie,la “scenografia” dell’esecuzione. Un film ipnoticoche incatena l’occhio allo schermo malgrado untraguardo ineluttabile e, al tempo stesso, il con-tributo forse più sconvolgente sull’evidenza di unabarbarie ripugnante.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Werner HerzogSuggestionato dalla conquista del limite in tutte le sueaccezioni, in oltre quattro decadi di carriera Herzog haperlustrato ogni angolo del pianeta e dell’animo umano.La sua infaticabile ricerca di immagini mai viste ha ge-nerato un cinema visionario di rara potenza espres-siva, tra gli esiti più alti e originali di tutto il panoramacinematografico moderno e contemporaneo.

Under Fire: Journalists in Combat(Canada 2011, 90’) di Martyn Burke

ANTEPRIMA NAZIONALEalla presenza del regista e della produttrice esecutiva Laura Morton----------con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Fiuli Venezia Giulia

Solo due giornalisti sono stati uccisi durante laPrima Guerra Mondiale; il bilancio è salito a 63 nelcorso del Secondo conflitto; negli ultimi due decenni,quasi ogni settimana un reporter ha perduto la vitamentre svolgeva il proprio lavoro. Il che equivale adire migliaia di morti. Le conclusioni appaiono scon-tate: in tempi di guerra, più che una professioneil giornalismo è una missione letale. Per questomotivo, oggi, i corrispondenti di guerra sono consi-derati alla stregua di combattenti: esposti non solo

ORE 17:00 CINEMAZERO

ProiezioneLE STRADE DEL DOCUMENTARIO

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al fuoco nemico, ma anche a sequestri, torture, bru-tali esecuzioni. Col rischio di gravissime conse-guenze, di ordine psicologico (soprattutto disordinementale da stress post-traumatico) non meno chefisico. Montando impressionanti materiali di reper-torio con numerose testimonianze raccolte dalla vivavoce di tanti inviati al fronte, Under Fire esamina ladelicata questione dei “rischi del mestiere”.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Martyn BurkeVeterano di guerra pluridecorato sui campi di battagliadi mezzo mondo e, oggi, sceneggiatore, filmmaker e do-cumentarista a tempo pieno, il canadese Martyn Burke(1952) ha scritto e diretto numerosi lavori per la televi-sione e il cinema (tra cui Avenging Angelo, 2002, conSylvester Stallone). Ha inoltre collaborato alla sceneg-giatura di pellicole di grande successo commerciale,come la demenziale satira antimilitarista Top Secret(1984) di Jim Abrahms e Jerry Zucker.

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Douce France. Incontri(Italia 1978, 30’)

Nella puntata intitolata Un discorso sulle idee, Biagiincontra alcuni tra i più illustri rappresentati dellacultura d’oltralpe degli anni Settanta: il registaFrançois Truffaut, il direttore di Le Monde JacquesFauvet, il filosofo Jean Guitton e l’intellettuale Ro-land Barthes.

E, a seguire, Biagi incontra Pier Paolo Pasolini.

ORE 14:00 CINEMAZERO

ProiezioneOMAGGIO A ENZO BIAGI

Into the Abyss.A Tale of Death, a Tale of Life (USA 2011, 105’) di Werner Herzog

EVENTO SPECIALE

Questa volta lo “sguardo estremo” di Herzog siinabissa in un carcere texano di massima sicu-rezza e incontra il pluriomicida Michael Perry, 28anni e una triplice condanna a morte, che verràgiustiziato otto giorni dopo la conversazione. Conapparente neutralità, il regista tedesco accoglie isospiri estremi del suo interlocutore in balia della

ORE 15:00 CINEMAZERO

ProiezioneLE STRADE DEL DOCUMENTARIO

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Inchieste da fermo sul “Piccolo Paese”di e con Ascanio Celestini----------Ingresso 10 Euro (spettacolo fuori accredito)

Una lettura molto personale dei più recenti fatti dicronaca nazionali per uno spettacolo come da tra-dizione improntato alla più rigorosa economia dimateriali scenici e attoriali: la scenografia elemen-tare e i movimenti dell'attore ridotti al minimo rin-viano l’efficacia della comunicazione alla capacitàdi affabulazione narrativa, supportata da un ritmovocale incalzante e quasi privo di pause.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Ascanio CelestiniAttore teatrale, regista cinematografico, scrittore edrammaturgo, Ascanio Celestini (Roma, 1972) è unadelle figure più versatili e intriganti del panorama cul-turale nostrano. Insignito nel corso degli anni di nume-rosi riconoscimenti (tra gli altri, il Premio Ubu nel 2002e nel 2005 e, nel 2009, il Premio Volponi, l’unico intera-mente dedicato alla letteratura di impegno civile), è oggiconsiderato uno dei più autorevoli rappresentanti della

seconda generazione del teatro di narrazione di impegnocivile. Attivo in palcoscenico dalla fine degli anni No-vanta, ha esordito come autore con la pièce Cicoria. Infondo al mondo, Pasolini (1998) e ha in seguito affinatouno stile espressivo basato sulla narrazione di tradizioneorale (come nella trilogia Milleuno, rievocazione di unmondo pasoliniano dove la sofferenza del vivere vieneriscattata da una sottile ironia). Tra i suoi lavori più ac-clamati: Radio clandestina (2000), sull'eccidio delleFosse Ardeatine; Cecafumo (2002), montaggio di fiabedella tradizione popolare italiana; Fabbrica (2002), nar-razione in forma di lettera sulla vita operaia, attraversotre generazioni di lavoratori, dalla fine del XIX secolo alladismissione industriale degli anni '80-'90; Scemo diguerra. 4 giugno 1944 (2004, presentato alla Biennaledi Venezia), sullo sfondo drammatico del secondo con-flitto mondiale; La pecora nera. Elogio funebre del ma-nicomio elettrico (2005), sull'istituzione del manicomioe sulle manie dell'odierna società dei consumi, di cui nel2010 ha anche diretto e interpretato una versione cine-matografica (che vince i premi per la migliore interpre-tazione maschile al Sulmonacinema Film Festival e ilCiak d’oro 2011 come Migliore Opera Prima). Nel 2007ha diretto il documentario Parole sante, che racconta lavicenda di un collettivo auto organizzato di lavoratoriprecari d’Atesia, il più grande call center italiano situatoa Cinecittà Due, nella periferia di Roma. Argomento cuiha dedicato anche un disco omonimo e, nel 2009, il “ro-manzo popolare” Lotta di classe.

ORE 20:45 CINEMAZERO

Spettacolo TEATRO-INCHIESTA

El Sicario - Room 164(Italia-Francia, 2010) di Gianfranco Rosi----------alla presenza dell’autore

Quando si dice un antieroe... Il protagonista diquesto sconcertante documentario è un killer.Ha ucciso centinaia di persone, è esperto in torturee rapimenti, ha lavorato per molti anni come co-mandante della polizia statale del Chihuahua edè stato perfino addestrato dall’FBI. Mai accusatodi alcun crimine, attualmente vive libero e fuggi-tivo poiché sulla sua testa pende una taglia di250.000 dollari. Da una stanza di motel di un’im-precisata località sulla linea di confine tra Messicoe Stati Uniti, questo messicano incappucciato siracconta alla macchina da presa di Rosi, rive-lando profonda intelligenza, grande dialettica euna straordinaria espressività gestuale: un ritrattominimalista e radicale dell’orrore vissuto comepratica di vita quotidiana.

ORE 22:30 CINEMAZERO

ProiezioneIL CINEMA DI GIANFRANCO ROSI

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Quarant’anni di Pubblicità progressoOriginalità, sintesi, dinamismo. I tre assi portantidella comunicazione commerciale ispirano da semprel’azione di una realtà preziosa che tuttavia, piuttostoche al consumatore, si rivolge al cittadino. Nata sulmodello di analoghe organizzazioni statunitensi dif-fuse nelle società anglosassoni, Pubblicità Pro-gresso è una fondazione no profit italiana che dal1971 agisce con l’obbiettivo di sensibilizzare la co-munità su questioni morali, civili ed educative diinteresse generale attraverso la realizzazione dicampagne pubblicitarie distribuite gratuitamente.Disseminati nel palinsesto a mo’ di intervalli tra unappuntamento e l’altro, gli spot di Pubblicità Pro-gresso, che ha compiuto quarant’anni nel 2011,scandiranno le cinque giornate di questa sesta edi-zione delle “Le voci dell’inchiesta” dipanando unasorta di filo conduttore virtuoso, e d’altronde perfet-tamente allineato con le finalità della manifesta-zione, che promuove il ruolo della consapevolezza edella responsabilità individuale come fattori decisividi maturità sociale.

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Home/La nostra Terra (Francia 2009, 90’) di Yann Arthus-Bertrand----------introduceUmberto Sarcinelligiornalista ambientale, Il Gazzettino

488 ore di riprese aeree, 217 giorni di lavorazione,un set intercontinentale dislocato in 54 diverse na-zioni del pianeta. Quando la convinzione del valorepedagogico dell’immagine incontra la fiducia nellapossibilità di innescare trasformazioni epocali atti-vando la responsabilità individuale, nasce un filmcome Home, spettacolare esordio dietro la mac-china da presa del fotografo francese Arthus-Ber-trand concepito per sensibilizzare il mondo sullecatastrofiche ricadute del riscaldamento globale,della deforestazione, dell'inquinamento e persua-dere il maggior numero possibile di persone a effet-tuare scelte di vita eco-compatibili. Perché «esserecoscienti che il domani è in arrivo e che ognuno puòavere un effetto su di esso è specifico dell’Uomo».Produce Luc Besson.

SABATO14 APRILE2012

«Un progetto che avevo in mente da quindici anni.Tutto ciò che ho visto e imparato mentre volavosopra la Terra mi ha cambiato. Oggi voglio condivi-dere tutto quello che ho acquisito»

Yann Arthus-BertrandFotografo, giornalista e ambientalista impegnato nello svi-luppo di progetti sulle energie rinnovabili, è autore di nu-merosi reportage aerei di carattere naturalistico, come ilprogetto La Terre vue par le ciel, realizzato nel 1994 con ilpatrocinio dell'UNESCO, da cui, nel 2004, è stato tratto illungometraggio omonimo.

ORE 9:00 CINEMAZERO

ProiezioneRIFIUTO: DA LOCALE A GLOBALEAccessibile anche a scolaresche,previa prenotazione

Il fotogiornalismo nei teatri di guerra ----------con i fotografiPier Paolo Cito e Romano Martinis

Un seminario con dei grandissimi professionistidella fotografia d'inchiesta e di fotogiornalismo neiteatri di guerra, per scoprire cosa significa “scat-tare” in prima linea.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Pier Paolo CitoFotoreporter, nasce a Brindisi nel 1963. Freelance a par-tire dal 1991 per conto di molti quotidiani nazionali, col-labora dal 1997 con l’agenzia Associated Press, cheassicura al suo lavoro la pubblicazione sulle principalitestate giornalistiche mondiali. Si specializza nel repor-tage bellico e copre i conflitti in Montenegro e Kosovo,Etiopia, Striscia di Gaza, Territori Occupati e Israele, Iraq,Libano, Afghanistan, Libia. Ha vinto numerosi premi, tracui un importante riconoscimento per il servizio sull’eru-zione dell’Etna nel 2001, incluso dalla rivista Time tra le“Foto dell’anno 2001”, e il premio APME per la coperturadel conflitto tra Israele e Hezbollah nel 2006. L’anno suc-cessivo, con uno scatto sullo stesso argomento, ha con-corso come finalista al Premio Pulitzer.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Romano MartinisNato a Udine nel 1941, inizia l’attività di fotoreporter nel1968 e in questo periodo approfondisce il proprio inte-resse verso la comunicazione visiva e le tematiche so-ciali. Ha collaborato con Achille Perilli alla regia del DiesIrae di Aldo Clementi. La sua prima raccolta di immaginisul teatro di Kantor è stata presentata a Los Angeles nel1981, mentre l’esposizione completa del reportage hainaugurato nel giugno 2003 il Festival Internazionale diTeatro di Poznan. Già Premio Spilimbergo Fotografia nel2001, dal 2007 a oggi ha compiuto una dozzina di viaggiin Afghanistan. A questo paese martoriato dalla guerraha dedicato originalissimi reportages, sullo sfondo sem-pre incombente dei presidi militari, focalizzando l’atten-zione sull’insostenibile quotidianità delle popolazionilocali.

Made in England: come vi piace (Italia 1979, 30’)

Con la puntata Quei ragazzi dell’università Biagi in-traprende un’analisi della condizione giovanile nel-l’Inghilterra degli anni Settanta, un decenniosegnato da cruciali trasformazioni culturali e di co-stume. Dalla contestazione punk alle testimonianzedi tre giovani studenti universitari, emerge il ritrattodi una generazione indecisa tra il legame gravosocon la tradizione e una ribellione liberatoria che as-sume talvolta proporzioni iconoclaste.

E, a seguire, Biagi intervista Margaret Thatcher.

ORE 11:00 CINEMAZERO

SeminarioFOTOGIORNALISMO

ORE 14:00 CINEMAZERO

Proiezione OMAGGIO A ENZO BIAGI

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A Nordest (Italia 2010, 44’) di Milo Adami e Luca Scivoletto----------alla presenza del regista Luca Scivoletto

Vittime rassegnate, solitari disillusi, cinici uominid’affari, storie di quotidiana sopravvivenza o sopraf-fazione sullo sfondo di un paesaggio sofferente.Questa “terra desolata” è il negativo che A Nordestci consegna del Veneto, la regione più industria-lizzata e prosperosa d’Italia, lungo un itinerario di150 km che si snoda dai sobborghi di Mestre fino allago di Garda. Vera e propria cartina di tornasole diun benessere giunto in maniera troppo rapida e tu-multuosa, il film di Adami e Scivoletto setaccia que-sta interminabile periferia industriale fino a cheun’ambigua geografia di lottizzazioni selvagge ecapillari marginalità sociali non rivela il torbidocontraltare dei fuoristrada, delle villette sfarzose edei centri commerciali. Menzione speciale della giu-ria al Festival Cinemambiente di Torino nel 2010.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Milo AdamiDopo una laurea in Arti visive conseguita allo IUAV di Ve-nezia con Giorgio Agamben, si specializza nella produ-zione di video e performance multimediali per artisti,fashion designers e istituzioni come il MACRO di Roma.Tra i suoi lavori, l’ideazione dello spettacolo La timidezzanelle ossa e la regia del video Periferica di gruppo (pro-dotto dal MART di Rovereto).

ORE 14:45 CINEMAZERO

Proiezione PAESAGGIO ITALIANO

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Luca ScivolettoLaureato in lettere con una tesi su Histoire(s) du cinémadi Jean-Luc Godard, realizza cortometraggi dagli annidel liceo. Trai suoi lavori, Ho deciso (primo premio al Fe-stival del Corto del programma “La 25a Ora” su La7 nel2004), Ieri (finalista ai Nastri d’Argento nel 2007) e Max(2010). Dal 2008 si occupa anche di produzione con lasua società Pinup Filmaking.

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Professione: paesologo Incontro con Franco ArminioNel corso dell’incontro verrà proiettato, in anteprimanazionale, l’ultimo film documentario di Franco Ar-minio sul paesaggio italiano.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Franco ArminioPoeta, scrittore e regista, vive a Bisaccia, centro dell'Irpi-nia orientale in provincia di Avellino. Oltre a collaborarecon numerose testate locali e nazionali (il manifesto, IlMattino di Napoli, il Corriere del Mezzogiorno), è molto at-tivo anche come documentarista e animatore di battagliecivili. Gianni Celati ha incluso cinque suoi brevi raccontinella sua antologia Narratori delle riserve. Ha vinto duevolte il Premio Stephen Dedalus per la sezione “Altre scrit-ture”, la prima con Vento forte tra Lacedonia e Candela.Esercizi di paesologia (2009) e la seconda con Cartolinedai morti. Inesistente e necessaria, la “paesologia” è lasingolare disciplina cui Arminio si dedica alacremente daanni: un pellegrinaggio nei paesi abbandonati e sperdutidell’Irpinia e della Lucania, tra piazze vuote, bar impolve-rati e strade deserte. Sulle tracce delle ultime, sbiaditevestigia di una purezza, di un’ingenuità umana e socialeche il terremoto del 1980 ha alterato in maniera irrime-diabile. Pescatore di desolazione, Arminio avvia un collo-quio con tante anime solitarie e bisognose di raccontarsimentre i suoi commenti, intonati a un’acre ironia, deli-neano un’analisi lucidissima e spietata sulla dissoluzione,ineluttabile e imminente, del mondo contadino. RobertoSaviano ha definito Arminio «uno dei poeti più importantidi questo paese, il migliore che abbia mai raccontato ilterremoto e ciò che ha generato».

A SEGUIRE

ORE 15:30 CINEMAZERO

IncontroPAESAGGIO ITALIANO

No Go Zone: reportageda Fukushima----------intervengono Pierpaolo Mittica fotografoPio D'Emilia giornalista, inviato in Giappone di SkyTg24Alessandro Tesei filmmaker

L’11 marzo 2011 il Giappone è colpito da uno dei piùviolenti terremoti mai registrati. Lo tsunami che neconsegue spazza e distrugge chilometri di costa edanneggia seriamente la centrale nucleare di Fuku-shima Daiichi. Nei giorni successiviinizia la fusioneinterna dei reattori 1, 2 e 3, provoca un rilascio in-gente di particelle radioattive che si disperdono intutto il Giappone a macchia di leopardo. Una zonain restrizione, la “No Go Zone” di 20 Km di diametro,viene immediatamente creata dal governo ed eva-cuata. Nei successivi 10 Km di diametro si crea unazona di transazione dove l’evacuazione è preferibile,ma non obbligatoria. Pio D’Emilia, Pierpaolo Mit-tica e Alessandro Tesei sono stati tra i primi a en-trare nella “No Go Zone”: saranno ospiti al festivalper raccontare, attraverso la proposta di materialiinediti (video e fotografici) la “storia invisibile” delterrore radioattivo in Giappone, attraversando conl'ausilio del video e delle foto i luoghi contaminati espopolati, incontrando le persone che hanno lasciatotutto per fuggire da una nuova possibile Hiroshima.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Pierpaolo MitticaFotografo umanista conosciuto a livello internazionale, haricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Studiacon Charles-Henri Favrod, Naomi Rosenblum e Walter Ro-senblum, suo padre spirituale nella fotografia. Ha foto-grafato in Italia, Cina, Cuba, Vietnam, Bosnia, Kosovo,Serbia, Ucraina, Bielorussia, India, Indonesia, Bangladesh,Giappone. Le sue foto di Fukushima hanno fatto il giro demondo e in Italia sono state pubblicate su l’Espresso.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Pio D'Emilia Corrispondente da Tokyo per Sky Tg24 e storico collabora-tore de il Manifesto, ha coperto il disastro di Fukushima elo tsunami dal primo giorno e alla doppia tragedia ha de-dicato il volume Tsunami nucleare. I trenta giorni chesconvolsero il Giappone, edito da Il Manifesto Libri.

Enter Fukushima (Italia 2012, 18'), di Alessandro Tesei

Un percorso all’interno della zona proibita - fattod’immagini rubate in un viaggio improbabile, conl'ansia che cresce assieme al gracchiare fastidiosodel contatore geiger, unica voce della verità in mezzoa un mare di menzogne - , che riassume le diverseore di permanenza del regista all’interno della NoGo Zone, la zona evacuata. Un tragitto che parte daKoriyama per arrivare a poche centinaia di metridalla Centrale Nucleare, mostrando la bellezza del-l’area, immersa nel verde e con paesaggi mozza-fiato, in contrapposizione al pericolo invisibile esempre presente della radiazione nucleare.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Alessandro TeseiVideomaker e fotografo, ha lavorato, fra gli altri, con Vit-torio Sgarbi per il documentario Vota Re Piccione e conuno dei più famosi artisti irlandesi, Kevin Sharkey. At-tualmente sta producendo un lungometraggio sulla si-tuazione in Giappone e sui problemi dovuti al nuclearedopo l'incidente di Fukushima, dal titolo provvisorio Fu-kushame.

ORE 16:30 CINEMAZERO

Proiezione e incontroFUKUSHIMA MON AMOUR

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Black Block (Italia 2011, 76’) di Carlo Augusto Bachschmidt

alla presenza dell’autore e di Mina Zapatero, testimone dei fatti della scuola Diaz al G8 di Genova

Nel contesto della scellerata repressione poliziescache consegnò a una nerissima cronaca il G8 di Ge-nova nel luglio del 2001, le violenze inflitte ai ma-nifestanti durante il blitz alla scuola Diaz e letorture perpetrate in seguito alla loro “deporta-zione” alla “caserma-lager” Nino Bixio di Bolza-neto s’imposero all’indignazione civile come unotra i più ignobili oltraggi alla democrazia della sto-ria europea recente. Il racconto corale e cosmo-polita di sette giovani che vissero sulla propriapelle quella brutalità feroce e (solo apparente-mente) immotivata, e che in seguito si costituironoparte civile ai processi contro i quarantacinque im-putati, diventa un’occasione per ricostruire nonsolo le dinamiche e le cause di quell’aggressione,ma anche l’ascesa del movimento globale BlackBlock (dalla genesi a Seattle fino al momento dimassima e involontaria esposizione mediatica do-vuto proprio alla fatidica esperienza genovese).

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Carlo Augusto BachschmidtArchitetto genovese, coordinatore del movimento Con-troG8/Genova e consulente tecnico durante i processi peri fatti del G8. Dal 2003 cura la produzione di video indi-pendenti. Black Block, prodotto da Fandango, è statopresentato a Venezia 2011 nella sezione “Controcampoitaliano”.

ORE 18:00 CINEMAZERO

ProiezioneLE STRADE DEL DOCUMENTARIO

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Girl Model(Usa 2011, 75’) di Ashley Sabin e David Redmond

Dalla Siberia a Tokyo, inseguendo il miraggio di unarapida iniziazione alla vita dorata della top model.Questa la storia di Nadja, tredicenne di modestis-sime condizioni economiche, strappata al villaggionatio da Ashley (ex modella, ora spregiudicata “ta-lent scout”). Come lei, centinaia di corpi sottili esognanti di età compresa tra i tredici e i dicias-sette anni muovono da ogni angolo del mondo allavolta della capitale giapponese, vittime inconsa-pevoli di un bieco sfruttamento, affrontando un do-loroso “viaggio di formazione” fatto di umiliazionie raggiri, solitudine e spietato disincanto. L’osses-sione per la giovinezza, l’apprensione delle famigliea cui viene rubata una figlia, gli ignobili contrattiche vietano alle giovani di prendere peso, un’ado-lescenza brutalmente interrotta. Sono numerosi itemi sui quali questo straordinario reportage di de-nuncia invita a riflettere.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Ashley Sabin e David RedmondGiovane coppia di documentaristi e produttori statuni-tensi. I loro lavori, da Kamp Catrina (2007) a Intimidad(2008), fino al recente Girl Model (2011), hanno sempreriscosso notevole successo, ottenendo premi e riconosci-menti, con il loro stile documentario capace di mescolarecon disinvoltura cinemà-veritè e materiale d’archivio.

ORE 20:45 CINEMAZERO

Proiezione DONNE E LAVORO

Video Box, Casetta ecologica ed “Eco Cloud”Torna in tutta la Regione Friuli Venezia Giulia l’in-chiesta 2.0 che propone innovative istallazioni mul-timediali e un nuovo set di riprese video per saggiarel’attenzione dei cittadini sul tema dei rifiuti.

“Semplici scelte, Grandi cambiamenti” è un pro-getto finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giuliae realizzato dal Laboratorio Regionale di EducazioneAmbientale (LaREA), dell’ARPA FVG, che ha l’obiet-tivo di promuovere la riduzione dei rifiuti urbani ela raccolta differenziata in regione, tramite l’at-tivazione di strumenti, processi educativi e comu-nicativi finalizzati a sensibilizzare e a motivare lapopolazione ad avere atteggiamenti, comportamentie stili di vita atti a ridurre il proprio impatto ambien-tale. Si è così dato vita a diversi interventi intercon-nessi, fra i quali un progetto di comunicazione conle quattro mediateche del Friuli Venezia Giulia di cuiuna parte finalizzata alla realizzazione di spot in-formativi, e di un itinerario nei quattro capoluoghiprovinciali dove due installazioni fisse (una casettaecologica e una struttura gonfiabile chiamataEco-Cloud con mostre e schermi informativi) e unmezzo mobile (il videobox, un furgone attrezzato astudio televisivo dagli studenti dell’Università di

Udine, Laboratorio ReMoTe) hanno permesso e per-metteranno di raccogliere decine di interviste deicittadini per tastare il polso e gli umori della popo-lazione sul tema dei rifiuti, per trovare soluzioni erisposte concrete e condivise nella gestione consa-pevole e sostenibile dei rifiuti urbani. Il tour 2012 toccherà i capoluoghi provinciali con in-novative istallazioni e un nuovo set di riprese video,per saggiare l’attenzione dei cittadini sul tema deirifiuti. L’avventura di quest'anno parte l’11 aprileproprio da Pordenone e da “Le voci dell’inchiesta”,dove vengono presentati in anteprima i video appo-sitamente realizzati e prodotti sulla raccolta diffe-renziata: le telecamere hanno seguito alcuni tragittifatti dai rifiuti, così da documentare il loro percorso,proprio per cercare di rispondere alle domande rac-colte fra i cittadini della Regione lo scorso anno.

Sergio Sichenze Direttore LAboratorio Regionale Educazione Ambientale - ARPA FVG

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Marilyn, dernières séances (Francia 2008, 90’) di Patrick Jeudi

«Gli uomini vengono a letto con Marilyn Monroe esi svegliano il mattino dopo con Norma JeaneBaker». Così Marilyn disse, nel corso di una se-duta, al dott. Ralph Greenson, psicanalista ditante star hollywoodiane. È stato possibile possi-bile apprenderlo dopo che un giornalista ha fortui-tamente rinvenuto e divulgato le registrazioni diquelle sedute. Sul fil rouge di questa e altre con-fidenze estrapolate da quei nastri, Jeudy intesseun documentario che conferma come dietro lapiù potente icona femminile generata dal Mitohollywoodiano si nascondesse una donna fragilee infelice, malata di solitudine e afflitta da unarapporto problematico con la sessualità. Un con-tributo che, a cinquant’anni di distanza dallamorte prematura della diva, rafforza la sensazioneche l’archiviazione del caso per overdose da tran-quillanti sia stata quanto meno sbrigativa.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Patrick JeudiAutore e regista prolifico, ha diretto molti documentariper la televisione francese dedicati a importanti figuredella storia recente, francese e americana. Il suo lavorosi basa essenzialmente sul montaggio di materiali au-diovisivi estrapolati dagli archivi.

A SEGUIRE

Ipotesi su Marilyn (Italia 1982, 9’) di Monica Vitti

In questo toccante ritratto firmato per la rubrica TamTam del TG1, Monica Vitti investiga la personalitàsfuggente e problematica di Marilyn commentandogli scatti del celebre fotografo di moda Bert Stern,raccolti nel volume Marilyn viva, che ritraggono l’at-trice americana pochi mesi prima della morte.

ORE 22:00 CINEMAZERO

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Il corpo del Duce (Italia 2011, 56') di Fabrizio Laurenti

Il 29 aprile 1945 partigiani e popolo di Milano si ra-dunarono in piazzale Loreto per celebrare la fine delfascismo al cospetto di quello che divenne simbolodella Resistenza vittoriosa, mito fondativo diun’Italia nuova ma anche, col senno di poi, iconadegli orrori della guerra civile: il cadavere stra-ziato di Benito Mussolini. Trafugato dai neofascistinel 1946, il corpo venne occultato dalla DC per un-dici lunghi anni prima di ricevere, solo nel 1957, unacontroversa tumulazione a Predappio. Il film di Lau-renti, tratto dall’omonimo saggio di Sergio Luzzatto,rievoca le vicissitudini del “cadavere senzapace”, interrogandosi su come e quanto il carismadi Mussolini sia sopravvissuto all’uomo, anche ali-mentando un movimento di pietà: perché giunse ilmomento in cui compatire il Duce divenne un mododi compatire e perdonare se stessi.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Fabrizio LaurentiRomano, classe 1956, ha esordito dirigendo film di ge-nere (La casa 4, Troll 3), film e miniserie per il piccoloschermo (come Voci notturne, 1995, scritto da PupiAvati). Negli ultimi anni si è specializzato nel documen-tario storico, con un’attenzione particolare alle vicendedel Ventennio.

ORE 23:30 CINEMAZERO

Proiezione GLI ANNI LUCE

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FESTAMARILYN (r)EVOLUTION

Marilyn, Marilyn, Marilyn: donna straordinaria chevogliamo celebrare insieme ai fantastici anni Cin-quanta. Un eterogeneo percorso musicale che spa-zia dalla cocktail music alle colonne sonore delcinematografo, dal rock’n’roll selvaggio alle atmo-sfere da strip-tease club d'epoca creerà l’atmo-sfera giusta per il contest Allure Marilyn. Tutticoloro che sentono, percepiscono , incarnano unaspetto, una sfumatura, un battito di ciglia di Ma-rilyn Monroe potranno dar luogo alla loro perso-nale interpretazione.

1950S MUSIC TIME-MACHINEDJ set con DJ E.Sist

DALLE ORE 23.00 LA PERLA CAFÈ AMERICAN BARVIALE MARCONI, 7INGRESSO LIBERO

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Intervista a...

Biagi intervista la prima donna italiana malata di AIDS.

Biagi intervista Giulietta Masina.

DOMENICA 15 APRILE2012 Libere

(Italia 2011, 35’) di Cristina Comencinispettacolo teatrale filmato, con Isabella Ragonese e Lunetta Savino

Gli scandali sessuali all’ordine del giorno, la mercifi-cazione mediatica del corpo, il tasso di occupazionepiù basso d’Europa, le discrepanze retributive a paritàdi mansioni e competenze, la natalità decrescente esempre più tardiva, i servizi alla maternità insuffi-cienti. I dati parlano chiaro: l’Italia non sembra unpaese per donne. Possibile che sia questo il desolantecapolinea di quella spinta al cambiamento della co-scienza femminile che dal dopoguerra agli anni Set-tanta ha condizionato in maniera determinantel’evoluzione del costume e della società italiana? «Ciavete educato alla libertà, al rispetto di noi stesse,siamo andate nel mondo piene delle vostre aspetta-tive. Solo che fuori non ne sapevano niente e tutto an-dava nel solito vecchio modo». Sono le risentiteaccuse che la giovane protagonista (Isabella Rago-nese) rivolge ad una donna più matura (Lunetta Sa-vino), avviando un confronto nato sotto il segnopolemico di una distanza, quasi di un’inimicizia pro-dotta dalla percezione di una dolorosa frattura gene-razionale. Che però, strada facendo, si trasforma inun dialogo “militante” e fecondo nel quale affioranoaffinità e aspirazioni comuni. Scritto da Cristina Co-mencini per l’associazione Di Nuovo, Libere è un attounico teatrale vibrante e appassionato che tocca unnervo scoperto del nostro presente problematico e unagara di bravura tra due splendide attrici.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Cristina ComenciniRegista, sceneggiatrice e scrittrice nata a Roma nel 1956,figlia del regista Luigi e sorella maggiore della registaFrancesca. Esordisce alla regia nel 1988 con Zoo, cui se-guono molti altri titoli come Va’ dove ti porta il cuore (1996,dal best seller di Susanna Tamaro), Liberate i pesci (2000),Il più bel giorno della mia vita (2002) e, soprattutto, La be-stia nel cuore (2005), designato a rappresentare l’Italiaagli Oscar 2006 nella categoria Miglior film straniero. Èanche un’apprezzata scrittrice di romanzi, come Matrioska,Pagine strappate, Passione di famiglia, Il cappotto delturco e L’illusione del bene (finalista del Premio Bergamonel 2008). Negli ultimi anni si è avvicinata alla scritturadi testi teatrali: dal suo esordio Due partite (2006), com-media in due atti per quattro interpreti femminili, il registaEnzo Monteleone ha ricavato l’omonimo film del 2009.

ORE 14:00 CINEMAZERO

Proiezione OMAGGIO A ENZO BIAGI

ORE 15:00 CINEMAZERO

ProiezioneDONNE E LAVORO

Donne&Lavoro oggiIn collaborazione con Movimento “Se Non Ora Quando” di Pordenone

intervengonoFrancesca Izzo Università degli Studi di Napoli, SNOQ nazionale

Chiara CristiniAgenzia Regionale del Lavoro del Friuli Venezia Giulia

Ariella VerrocchioIstituto “Livio Saranz”, Trieste

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Francesca IzzoMembro del comitato promotore nazionale del Movimento“Se Non Ora Quando”, membro dell’associazione didonne Dinuovo, insegna Storia delle dottrine politicheall’Università di Napoli l’Orientale e da sempre partecipaa gruppi, movimenti, coordinamenti di donne, di cuiscrive su varie testate. Per la legislatura 1996-2001 èstata eletta alla Camera dei deputati e ha fatto partedelle Commissioni permanenti Affari costituzionali e Af-fari Esteri; ha diretto il Centro di studi e ricerche delledonne presso la Fondazione Istituto Gramsci.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Chiara CristiniRicercatrice, esperta di mercato del lavoro e di gendermainstreaming, ha progettato e realizzato azioni posi-tive, collaborando con istituti di ricerca e pubbliche am-ministrazioni, università. Ha scritto numerosi articoli sultema della parità e del work-life balance.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Ariella VerrocchioDal 2006 è direttrice scientifica dell’Istituto “Livio Sa-ranz” di Studi, Ricerca e Documentazione sul Movimentosindacale nel Friuli Venezia Giulia. I suoi principali inte-ressi sono rivolti allo studio della Storia del lavoro, conparticolare attenzione per la Storia delle donne e di ge-nere, di cui è stata più volte docente nell’Università degliStudi di Trieste. Tra i suoi ultimi lavori, la cura dei volumi,con Paola Tessitori, Il lavoro femminile tra vecchie enuove migrazioni. Il caso del Friuli Venezia Giulia e Sto-ria/Storie di amianto.

Mostra fotografica“Il lavoro delle donne”a cura delCircolo Fotografico La Finestra, PorciaCinemazero, ingresso libero negli orari di aperturadelle sale, dall’11 aprile al 13 maggio 2012

Le donne sono necessariamente protagoniste di moltitemi d'indagine e approfondimento del festival, perché,nella pur democratica e moderna società in cui viviamo,non hanno ancora il posto che meritano. Lavoratrici emadri: un connubio che nei fatti appare essere un ossi-moro, ma che invece dovrebbe riacquistare il suo signi-ficato antico e prezioso. Lavorare è fondamentale, perle donne come per gli uomini, per l’attestazione dellapropria dignità di persone, per la realizzazione delle pro-prie e altrui aspirazioni, per la possibilità di coltivaredei sogni, per garantirsi una sopravvivenza e, perchéno, per il piacere di lavorare. Oggi, purtroppo, è ancoraun binomio molto controverso, quello “Donne&Lavoro”.Così, la ricerca fotografica condatta dal Circolo Foto-grafico La Finestra di Porcia sulle lavoratrici nella pro-vincia di Pordenone, ci aiuta a approfondire il tema, arenderlo “vicino”, sia fisicamente che metaforicamente.Lo sguardo attento e partecipe dei 17 fotografi -donnee uomini - partecipanti al progetto ha scelto di coglierele donne nella loro realtà lavorativa, che non è soloprofessionale ma anche di cura, negli ambiti familiaricome nei luoghi di lavoro, illuminando con la delica-tezza e la dignità del bianco e nero un mondo lontanoda modelli urlati e da stereotipi, che pur occhieggianotalora nelle immagini, ma pieno di vitalità, impegno egrazia. Il ritratto del mondo femminile lavorativo cheesce da questo reportage prezioso e condotto con grandetatto e partecipazione dai membri del Circolo ci arric-chisce e allieta per delicatezza e profondità, ma con-temporaneamente ci aiuta a mantenere un vigileinteresse sul tema, affermando la necessità di conti-nuare nell’impegno all’informazione, al dialogo, al “pen-siero”. Donne, madri, lavoratrici: un bene prezioso perla società.

A SEGUIRE

Tavola rotondaDONNE E LAVORO

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La Base di e con Giuliana Mussoe con gli allievi-attori del Laboratorio di “Teatro d’Indagine” di Giovani a Teatro 2010-2011,Euterpe Venezia-Fondazione Veneziaproduzione Corte Ospitale, Rubiera (RE)

Quella del titolo è una base militare straniera grandecome un paese costruita dentro a una città. Questolo scenario di un’azione teatrale corale cui ciascunoapporta un contributo creativo, come applicazione diun metodo di ricerca e di scrittura che persegue unteatro d’indagine polifonico e vivacemente radicatonel reale. Sul palcoscenico si avvicendano Marco Ar-tusi (Una strana storia d’amore e di segreti), ChiaraBenedetti (Ce la sogniamo una base così), ChiaraDall’Osto (L’impatto), Beatrice Sarosiek e GiulianaMusso (Meno urla più carte), Arianna Sinigaglia(Carne in scatola), Martina Pittarello (Vivono qui manon sono qui), Anna Novello (Parliamo di schei), Clau-dia Stefani (Risiko!); Eva Rossella Biolo, (N.I.M.B.Y.),Paolo Piludu (Ho visto con gli occhi). Dieci sguardi di-versi per appurare come il destino di una piccola cittàitaliana si leghi agli eventi della politica mondiale, ilfuturo di una comunità dipenda dal passato di unanazione e la purezza di una falda acquifera possa di-ventare segreto militare.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Giuliana MussoNata a Vicenza nel 1971, è autrice e interprete di numerosispettacoli e ha collezionato nel tempo collaborazioni si-gnificative (con, tra gli altri, Gabriele Vacis e Marco Pao-lini). Inizialmente approfondisce l’uso della maschera e larecitazione della Commedia dell’arte, successivamente sispecializza nel teatro civile e d’indagine, affinando unmodus operandi che ricava il testo teatrale da un’accurataindagine sul campo. Tra i suoi lavori più apprezzati: Natiin casa (2001); Indemoniate (2007); Tanti saluti (2008).Come docente, dal 1994 ad oggi ha tenuto due corsi per-manenti di recitazione e circa trenta laboratori per attorinon professionisti. Vive e lavora a Udine.

ORE 18:00 CINEMAZERO

Spettacolo TEATRO-INCHIESTA

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Diaz. Don’t Clean Up This Blood(Italia 2011, 127’) di Daniele Vicari----------alla presenza dell’autore

IntervengonoTeho Teardoautore delle musiche del filmMina Zapaterotestimone dei fatti del G8 di GenovaCarlo Bachschmidtregista del film Black Block

20 luglio 2001: l’attenzione della stampa internazio-nale è polarizzata sugli scontri tra manifestanti eforze dell’ordine che devastano Genova nei giorni delG8 e che culmina con la tragica uccisione di CarloGiuliani. Sullo sfondo di queste cruente contrappo-sizioni, si avvicendano le storie del giornalista Luca(Elio Germano), dell’anarchica tedesca Alma (Jenni-fer Ulrich), dell’anziano sindacalista Anselmo (Re-nato Scarpa) e del vicequestore Max (ClaudioSantamaria). Destini che si intrecciano drammati-camente poco prima della mezzanotte, quando quat-trocento poliziotti irrompono nel complesso scolasticoDiaz-Pascoli, sede del Genoa Social Forum adibita

ORE 20:45 CINEMAZERO

Proiezione EVENTO SPECIALE

per l’occasione a dormitorio, scatenando una rap-presaglia di Stato che somiglia a un massacro. Pre-sentato al 62° Festival di Berlino, dove ha vinto ilpremio del pubblico ex-aequo, il nuovo film di DanieleVicari rievoca quella che Amnesty International definì«la più grave sospensione dei diritti democraticiin un Paese occidentale dopo la Seconda GuerraMondiale». Un’opera coraggiosa e vibrante che, su-perando reticenze omertose e trasversali, incrina fi-nalmente il muro di assordante silenzio che diecianni fa oscurò l’ultimo lager che la storia europea ri-cordi.

Sito ufficiale www.diazilfilm.it

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Daniele VicariRegista e sceneggiatore, classe 1967. Dopo una laurea inStoria e critica del Cinema all’Università La Sapienza, sidedica alla critica cinematografica e alla produzione di cor-tometraggi documentari d’impegno civile e di argomentostorico e socio-politico (Partigiani, Comunisti, Uomini elupi). Nel 2002 debutta nel lungometraggio a soggetto conVelocità massima, che partecipa in concorso alla 59a Mo-stra di Venezia e l’anno dopo vince il David di Donatellonella categoria Miglior regista esordiente. Seguono il dram-matico L’orizzonte degli eventi (presentato nel 2005 al 58°Festival di Cannes), l’acclamato Il mio paese (con cui nel2007 si aggiudica un secondo David per il miglior docu-mentario di lungometraggio) e Il passato è una terra stra-niera (presentato in concorso al Festival Internazionale delFilm di Roma nel 2008).. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Teho TeardoNato a Pordenone nel 1966, s’impone giovanissimo comeagitatore della scena musicale underground militandonella formazione industrial-noise Meathead. A partiredalla seconda metà degli anni Novanta approfondiscela sua ricerca sulle sonorità elettroniche e inaugura unafertilissima stagione creativa avviando numerosi pro-getti di collaborazione con musicisti statunitensi dellascena alternativa (tra gli altri: Here, con il vocalist deiCop Shoot Cop Jim Coleman; Operator, con ScottMcCloud dei Girls Against Boys; Matera, con Mick Harrisdei Napalm Death; il violoncellista Erik Friedlander).Nell’ultimo decennio si è affermato sulla scena interna-zionale come uno tra i più richiesti compositori di musi-che per il cinema e la televisione. Tra i suoi lavori piùnoti, le colonne sonore di Denti (Gabriele Salvatores,2000), La ragazza del lago (Andrea Molaioli, 2007) e Ildivo (Paolo Sorrentino, 2008).

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Bad Weather (Germania-UK 2011, 82’) di Giovanni Giommi

Banishanta, “luogo di pace”, è un'isola-bordello nelsud del Bangladesh minacciata dall'erosione delleacque del fiume Pashur e da fenomeni ciclonici sem-pre più frequenti. Malgrado il destino sempre più in-certo di quella che agli occhi di un occidentaleappare quasi un’eterotopia (il termine con cui Focaultdesigna un contro-luogo che mette in evidenza lecontraddizioni della realtà), i suoi abitanti rivendi-cano con orgoglio i propri diritti e la propria dignità:gli uomini trasportano i clienti e si occupano dellamanutenzione della loro piccola lingua di terra; ledonne si vendono per garantire un futuro alle propriefamiglie.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Giovanni GiommiMilanese, classe 1965, dal 1997 lavora come autore, pro-duttore e regista per Tele+, Mtv Italia, Rai2 e Sky Classica.Tra i suoi documentari: Frames. Variazioni per catena dimontaggio (2004), con cui ha vinto il premio Cipputi, laserie tv Avere vent’anni (2005), Politica zero, co-direttocon Massimo Coppola e presentato al Torino Film Festival2006, Ninja Du Japon (2007) e Paraphernalia (2008).

ORE 16:30 CINEMAZERO

Proiezione LE STRADE DEL DOCUMENTARIO

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I LUOGHI DEL FESTIVAL

Cinemazero Aula Magna Centro StudiPiazza Maestri del Lavoro 3, Pordenone

Mediateca Pordenone di CinemazeroPiazza della Motta, Pordenone

www.voci-inchiesta.it

Sponsor tecnico

In collaborazione con

Consorzio Universitario di PordenoneTeatro Comunale Giuseppe Verdi Pordenonepordenonelegge.itla città complessaCircolo Fotografico La Finestra, PorciaAssociazioneLe arti tessili, ManiagoSNOQ, Pordenone

Con il supporto diÈ una iniziativa di

Informazioni turistiche

DIREZIONE GENERALE CINEMA

Università degli Studi di UdineFacoltà di Scienze della FormazioneCorso di laurea in Scienze e Tecnologie MultimedialiCorso di laurea magistrale in Comunicazione multimediale e Tecnologie dell’InformazioneLaboratorio ReMoTe

con

Media partner

Segreteria organizzativaCinemazeroPiazza della Motta 2, PordenoneTelefono 0434.520404 Telefax 0434.522603

Mediateca Pordenone Telefono 0434.520945 Telefax 0434.520584

Ufficio stampa/Accrediti [email protected]

Progettoe Direzione artisticaMarco Rossitti

CoordinamentoRiccardo Costantini

Comitato scientificoPiero ColussiLuciano De GiustiRiccardo CostantiniRoberto RealeMarco RossittiMaurizio SolidoroGian Mario Villalta

Comitato organizzativoAlessandra BortolinAndrea CrozzoliRiccardo CostantiniElena D’IncàSandra FrizzieroTommaso LessioSilvia Moras

Il catalogo del festivalè stampato su carta certificataFSC MIXED CREDIT

Ufficio stampaStudio Volpe & Sain, TriesteMoira CussighMarianita Santarossa

OspitalitàSilvia AlbanoElena D’IncàAlessandra BortolinSilvia Albano

Movimentazione copieLucia Da Re

ProiezioniRoberto ZagoRiccardo Burei

Assistenza proiezioniMarco Zago

Sottotitoli elettroniciEvelyn De WaldEddie Catalini Underlight, Trieste

InterpreteMargherita Roncaglia

AmministrazioneSandra FrizzieroPaola Salvadori

Bookshoop e Coffe&NewspapersFrancesco Colussi

Sito internetLuca Bearzatto Hyperlink

Progetti didatticiSilvia Moras

Coordinamento riprese conRegia Mobile TelevisivaTommaso Lessio

Eventi collateraliRaffaella Canci

FotografaElisa Caldana

AutistiAndrea AlzettaAlvise SantinMarco Zinesi

Catalogo del festivalGiovanni Di VincenzoMarco RossittiRiccardo Costantini

GraficaDM+B&Associati

Impianti Visual Studio

StampaTipografia SartorS

Si ringraziano perla preziosa collaborazioneLuana CeraboliniFrancesca FelettoCristina GhirardiThao LeJacopo PellegriniAlice PreoMara PrizzonMauro Roschetti

Si ringrazianoLaura Argento (Cineteca Nazionale)Bice e Carla BiagiAndrea BusatoLorenzo Burlando (DOC.IT Bologna)Nino CriscentiLuca CriscentiSilvia Dal FerroFrancesca Maria Cadin (Rai Teche)Matteo Chiocchi (Rai Teche)Roberta Giancola (Sulmonacinema Film Festival)Brando GiordaniAldo FalivenaGianluca Foresti(Università di Udine)Leopoldina Fortunati(Università di Udine)Serena Izzo (Fondazione Publicità Progresso)Youn Ji (AUTLOOK Filmsales GmbH)Loris Mazzetti(Rai3)Marco Maiorano (Sulmonacinema Film Festival)Ghila Manor (Biografilm Festival Bologna)Anastasia Plazzotta (Feltrinelli)Andrea PrandstrallerCarla Rigon(Università di Udine)Barbara Scaramucci(direttore Rai Teche)Marco SegatoIsabella Terrazzino (Università di Udine)Céline Taïni (Les Films d’Ici)

Il servizio di Regia Mobile Televisiva dell’Università di Udine, Centro Polifunzionale di Pordenone, effettuerà le riprese televisive integrali di tutti gli incontri delfestival e interviste mirate ai suoi ospiti.

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