LE TRASFORMAZIONI DEL LAVORO modelli e tendenze nel capitalismo globale Sociologia economica e del...
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LE TRASFORMAZIONI DEL LAVORO modelli e tendenze nel capitalismo
globale
Sociologia economica e del lavoro – Lavoro e risorse umane
Prof. Serafino Negrelli
negrelli trasformazioni del lavoro 2
globalizzazionemercati
ICT
sviluppocapitale umano
doti cognitive, creative, relazionali
(saper essere)
complessità eflessibilità
(ruolo)
autonomia,responsabilità,competenze
specifiche(professione)
contratti senza status
condizioni di lavoro(stress)
riforma sistemi welfare “fordisti”
decentramento SRI e riforma
struttura contrattuale
“fuga” da e riformadel diritto del lavoro
CONTESTO ECONOMICO SOCIALE
TRASFORMAZIONI DEL LAVORO
AZIONE POLITICA
IL LAVORO TRA ECONOMIA E POLITICA
negrelli trasformazioni del lavoro 3
Tendenze macroeconomiche: tasso di crescita della produzione (tasso annuo di crescita del Pil reale)
1970-2006
(media)
1996-2006
(media)
2007 2008 2011
USA 3,1 3,4 2,2 1,2 2,5
UE
(5 maggiori paesi)
2,3 2,0 2,6 1,5 1,4
Cina 9,3 (da 1980)
8,8 10,0 9,3 9,2
Fonte: Oecd, FMI
negrelli trasformazioni del lavoro 4
Tendenze macroeconomiche: Pil 2012-2013
Area euro
GER FRA ITA UK USA CAN JAP
2012 -0,4 0,9 0,1 -2,3 -0,4 2,2 1,9 2,2
2013 0,2 0,9 0,4 -0,7 1,1 2,1 2,0 1,2
Fonte: FMI
negrelli trasformazioni del lavoro 5
Tendenze macroeconomiche: Deficit 2012-2013
Area euro
GER FRA ITA UK USA CAN JAP
2012 -3,3 -0,4 -4,7 -2,7 -8,2 -8,7 -3,8 -10,0
2013 -2,6 -0,4 -3,5 -1,8 -7,3 -7,3 -3,0 -9,1
Fonte: FMI
negrelli trasformazioni del lavoro 6
Crisi e manifatturiero (% sul valore aggiunto mondiale)
CINA USA JAP GER COREA SUD
BRA IND ITA FRA RUS
2007 14,0 18,4 9,4 7,4 3,9 2,6 2,9 4,5 3,9 2,1
2011 21,7 14,5 9,4 6,3 4,0 3,5 3,3 3,3 2,9 2,3
+1 -1 = = +2 +4 +2 -3 -3 +2
Fonte: Csc su dati Fmi, Global Insight e Eurostat
negrelli trasformazioni del lavoro 7
La dinamica della produttività in Italia, nei paesi Ue e negli Stati Uniti(a). Variazioni percentuali medie annue di periodoFonte ISTAT, Elaborazione su dati Eurostat(a) Valore aggiunto per ora lavorata; per Belgio, Francia, Malta, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Slovenia, Repubblica Ceca la variazione 2010/2009 è stata computata sul valore aggiunto per addetto.
negrelli trasformazioni del lavoro 8
Le pressioni dell’Unione europea
Vincoli: Trattato di Maastricht (tasso di inflazione; deficit; debito pubblico); BCE, ecc.
EURO, politica monetaria europea, non più nazionale, impossibile svalutare: trade-off salari e occupazione più severo;
politica salariale coordinata: es. “formula Doorn” a livello
sovranazionale (potere d’acquisto e produttività).
sistemi centralizzati e decentrati più efficienti di quelli intermedi
negrelli trasformazioni del lavoro 9
I salari nell’Unione Europea
Costo orario del lavoro prima della moneta unica (1996, dati Eurostat): media UE 18 euro, 25 Germania, 5 Portogallo
Le disparità di paga cresciute con l’ingresso dei Paesi dell’Est (2004): 41.437 euro Germania, 21.095 Italia, 7-9.000 Est (impiegato d’ordine: retribuzione annua fissa+variabile)
Gap per genere, classi di età, provenienza extra-comunitaria, meno per
lavoro “atipico”
Lavoratori low paid e working poors
negrelli trasformazioni del lavoro 10
Le pressioni interne
Inflazione: Italia 3,2%; area euro 2,6%; UE 2,7%; USA 1,7%.
Debito pubblico: da 121,7% del Pil nel 1993 a 103,1% nel 2007, ma a 123,3 nel 2012;
Deficit pubblico che sale: da 9,6% del Pil nel 1993 a 1,6% in 2007, 3,8% nel 2009;
Tasso di occupazione (20-64) ancora distante dai target di Lisbona: 61,2% contro 70% (media area euro: 68,5%); occupazione femminile 49,9% rispetto a target 60% (area euro 63,4%);
Crisi occupazionale: nelle grandi imprese ai livelli 2002; Cig ai livelli del 1993; tasso di disoccupazione dal 12% nel 1996 al 5,6% nel 2007 a 10,7% nel 2012 (Germania 5,5%; Usa 8,1%); disoccupazione giovanile 1/3, al Sud (50%) e donne.
Circolo vizioso del “nano-capitalismo” familiare: domanda di lavoro di bassa qualità > limitato interesse delle famiglie italiane a investire nella istruzione dei figli > bassa qualità del capitale umano e del lavoro;
Inefficienza della pubblica amministrazione.
negrelli trasformazioni del lavoro 11
Contesto economico e sociale delle trasformazioni del lavoro
Globalizzazione: delocalizzazioni (lavoro che se ne va?); correnti migratorie (nuovo lavoro che arriva);
Ristrutturazioni e innovazione (ICT): lavoro che resta ma che si trasforma
Lo sviluppo del capitale umano
negrelli trasformazioni del lavoro 12
Lo spettro delle delocalizzazioni: lavoro che se ne va?
big deal o business as usual: il disaccordo degli economisti. Personally e impersonally delivered services (questi potenzialmente offshorable: 30-40 milioni); o per effetto aumento produttività (leggi di vantaggio comparato);
politiche di corto respiro e processi di anticipazione strategica: outsourcing/offshoring; Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG);
effetti limitati, ma minacce credibili? (caso Fiat)
negrelli trasformazioni del lavoro 13
La necessaria temuta immigrazione di lavoro straniero
La nuova carta di identità del lavoro che arriva dall’estero: da molti paesi e per molteplici ragioni (lavoro, fuga cervelli, imprenditorialità); paesi europei mediterranei, da terre di emigrazione a immigrazione; ondate migratorie femminili;
Tra controlli ai confini, regole restrittive e clandestinità tollerata: il caso americano;
E’ possibile calcolare il reale impatto economico e occupazionale del lavoro straniero?
negrelli trasformazioni del lavoro 14
Il lavoro tra ristrutturazioni e innovazioni
Vecchie e nuove forme di ristrutturazione delle imprese;
I processi di deindustrializzazione fino agli anni Settanta: alcuni settori, alcuni territori;
Dagli anni Ottanta forme di declino industriale e regionale meno specifiche di settore;
Ciò non ha significato la fine del core industriale dell’Europa (e dell’Italia);
Le strategie contro il declino industriale non sono mirate alla semplice re-industrializzazione;
L’impatto della globalizzazione sembra produrre la crisi finale non solo di certi modelli organizzativi ma anche del modello manifatturiero tradizionale, accelerando il processo di de-manualizzazione del lavoro.
negrelli trasformazioni del lavoro 15
Il lavoro di fronte ai processi di cambiamento dell’impresa e dei sistemi produttivi locali
I processi di “disintegrazione verticale” dell’impresa post-fordista o “non standard”;
Territori e aziende più orientati alla riduzione dei prezzi e ai processi di outsourcing “specializzato”; il ruolo di leadership innovativa delle medie imprese “eccellenti”;
I tradizionali distretti industriali che entrano nelle reti lunghe e globali;
Moltiplicazione e combinazione di processi di delocalizzazione (offshoring) e outsourcing;
Processi di ristrutturazione “strategica” che richiedono forme altrettanto strategiche di “anticipazione” e governance delle ristrutturazioni (documento Ue 2005)
negrelli trasformazioni del lavoro 16
Il lavoro tra ristrutturazioni e innovazione Ristrutturazioni e dialogo sociale (“autonomo”): il caso
di governance dell’Unione europea;
Innovazione e produttività del lavoro: il circolo virtuoso dello sviluppo (progresso tecnologico e sviluppo capitale umano = aumento produttività del lavoro e crescita economica = nuovi investimenti in tecnologia e capitale umano)
Il lavoro nel capitalismo “situato”(storia e modelli): un sistema socioeconomico “internamente dinamico e dinamicamente instabile” (Streeck); i 4 modelli dell’UE (inclusivo, liberale, mediterraneo, ex pianificato).
negrelli trasformazioni del lavoro 17
Il capitale umano
Oltre il PIL, ovvero il capitale umano di benessere: indicatori di welfare, vita, salute;
Il capitale umano di istruzione: il caso di una realtà più ricca che istruita;
Capitale umano e capitale sociale: fiducia, solidarietà e reciprocità sempre più minacciate dalla crisi economica.
negrelli trasformazioni del lavoro 18
Il capitale umano secondo il “modello” economico
Le disparità di reddito spiegate dalle differenti qualità dei lavoratori, ovvero dalle qualità del loro “capitale umano”:
• capacità umane “produttive”;
• qualità umane “prodotte” (spesa/investimento);
• “return to education”, o ritorni del capitale investito: paghe migliori (ma: con presenza del proprietario!);
• deprezzamento del capitale umano…
• “crescita economica” e “capitale umano”: a) benessere; b) istruzione
negrelli trasformazioni del lavoro 19
Capitale umano di benessere
correlazione tra pil pro-capite e calorie giornaliere: paesi più ricchi con 3/3.500 calorie; paesi più poveri con meno di 2.000 (considera anche differenze interne ai paesi!); nel mondo 774 milioni malnutriti; (Faostat);
negrelli trasformazioni del lavoro 20
negrelli trasformazioni del lavoro 21
Capitale umano di benessere
correlazione tra salute e pil pro-capite:
l’aspettativa di vita nei paesi più poveri meno di 60 anni, nei paesi più ricchi 75-80.
negrelli trasformazioni del lavoro 22
negrelli trasformazioni del lavoro 23
Capitale umano di istruzione nei principali paesi Ocse(Education at a Glance 2012, Oecd Indicators)
La spesa per istruzione: 6,2% Pil dei principali paesi Ocse; ma 4,7% Irlanda e 4,5% Italia, mentre 7,1% Danimarca e 7,6% Usa; spesa privata 17,4% di quella pubblica, ma Usa 33,9%, Finlandia 2,5%, Italia 8,9%;
I livelli di istruzione: 72% popolazione in età di lavoro con diploma scuola superiore ; 28% con livelli più alti; Italia: 53% e 14%.
La durata dell’istruzione: tra 6,5 e 9,5 anni; ma Usa 12,5 mentre Portogallo 4,9 ; tra i 7 e i 14 anni in media 6862 ore, più di 8000 in Italia
I risultati sul mercato del lavoro: i salari crescono al crescere del livello di istruzione in tutti i paesi; il salario di un lavoratore senza diploma è il 78% di chi ha un diploma; tasso medio di disoccupazione di chi ha istruzione più alta 3,2%, contro l’8,7% per chi non ha almeno un diploma.
negrelli trasformazioni del lavoro 24
Capitale umano di istruzione
Livelli di istruzione molto differenti tra i paesi (tab. 6.1);
Dati i livelli iniziali più bassi nei paesi in via di sviluppo, maggior crescita nel periodo recente;
Un investimento costoso, come per il capitale fisico: nel 2000, negli Usa, 443 miliardi di dollari la spesa pubblica e 164 spesa privata (6,2% del Pil); se si considera anche gli “opportunity cost” (che gli studenti pagano sotto forma di salario non guadagnato), il costo totale dell’investimento era doppio: il 12,4% del Pil.
negrelli trasformazioni del lavoro 25
negrelli trasformazioni del lavoro 26
Quanto delle variazioni di reddito tra paesi è spiegato dal capitale umano?
La correlazione tra anni medi di scuola e livelli di reddito pro capite è forte (fig. 6.11);
Ma si potrebbe anche sostenere che i paesi più ricchi possono investire di più nell’istruzione;
negrelli trasformazioni del lavoro 27
negrelli trasformazioni del lavoro 28
saper fare (artigianalità)
creatività
mansione (job)
compito (task)
autonomia, responsabilità
complessità
specializzazione
flessibilità
creativitàcapacità
relazionali
ruoli
professionismo
Segnali di trasformazione del lavoro post-fordista
servizi del lavoro: consulenza, orientamento, formazione
doti cognitive
negrelli trasformazioni del lavoro 29
TAB. 1. La qualità' del lavoro nell'Unione Europea. 2010
Sistemi socio-economici*
Qualifiche dei lavoratori **
1 2 3 1-2-3 4-5 6-7 8-9
Austria 6,55 10,83 20,49 37,88 27,82 17,78 16,23
Belgio 11,20 22,66 11,52 45,38 25,68 11,50 16,79
Danimarca 4,52 17,24 23,82 45,57 27,35 11,25 15,41
Finlandia 10,39 19,26 16,62 46,27 22,44 14,96 15,59
Germania 5,67 15,13 22,01 42,82 24,44 16,15 14,82
Lussemburgo 4,53 28,23 22,19 54,94 20,22 10,02 13,36
Olanda 10,74 19,86 18,02 48,62 25,76 9,74 13,93
Svezia 5,56 19,84 21,36 46,75 26,62 11,46 14,81
SEC 7,39 19,13 19,50 46,03 25,04 12,86 15,12
* Sistemi socio-economici: SEC = coordinati; SEL = liberali; SEM = mediterranei; SEE = ex socialismo reale. ** Secondo l’International Standard Classification of Occupations (ISCO-88): 1) imprenditori, manager e dirigenti; 2) professioni intellettuali; 3) professioni tecniche; 4) impiegati esecutivi; 5) addetti alla vendita e ai servizi personali; 6) agricoltori qualificati; 7) manuali qualificati; 8) manuali semi-qualificati; 9) manuali non qualificati.Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
Area Euro UE17 7,72 14,31 18,07 40,11 25,01 16,04 17,62
UE27 8,27 14,57 16,61 39,45 24,84 16,92 17,77
negrelli trasformazioni del lavoro 30
TAB. 1. La qualità' del lavoro nell'Unione Europea. 2010
Sistemi socio-economici*
Qualifiche dei lavoratori **
1 2 3 1-2-3 4-5 6-7 8-9
Austria 6,55 10,83 20,49 37,88 27,82 17,78 16,23
Belgio 11,20 22,66 11,52 45,38 25,68 11,50 16,79
Danimarca 4,52 17,24 23,82 45,57 27,35 11,25 15,41
Finlandia 10,39 19,26 16,62 46,27 22,44 14,96 15,59
Germania 5,67 15,13 22,01 42,82 24,44 16,15 14,82
Lussemburgo 4,53 28,23 22,19 54,94 20,22 10,02 13,36
Olanda 10,74 19,86 18,02 48,62 25,76 9,74 13,93
Svezia 5,56 19,84 21,36 46,75 26,62 11,46 14,81
SEC 7,39 19,13 19,50 46,03 25,04 12,86 15,12Irlanda 15,35 20,08 7,02 42,44 32,56 10,33 14,19
Regno Unito 15,23 15,23 13,03 43,49 30,26 9,62 15,95
SEL 15,29 17,65 10,02 42,96 31,41 9,98 15,07
negrelli trasformazioni del lavoro 31
Cipro 4,97 14,75 12,89 32,61 29,20 14,61 22,62
Francia 8,71 14,12 18,92 41,75 24,62 14,48 17,99
Grecia 9,99 15,31 8,96 34,27 25,46 23,79 14,97
Italia 7,47 9,81 20,19 37,47 24,22 18,37 18,79
Malta 8,58 12,41 15,25 36,23 29,63 12,90 20,31
Portogallo 5,91 10,30 10,11 26,32 26,15 25,58 21,40
Spagna 7,94 14,22 12,69 34,85 26,67 15,20 22,71
SEM 7,65 12,99 14,15 34,79 26,56 17,85 19,83
Bulgaria 7,23 12,90 9,90 30,02 24,52 18,38 26,12
Rep. Ceca 5,31 10,26 24,88 40,44 20,34 18,86 20,02
Estonia 11,73 18,76 12,45 42,93 18,59 14,19 23,59
Lettonia 10,14 16,68 13,48 40,31 20,26 15,86 23,12
Lituania 10,21 19,13 13,09 42,43 17,77 20,60 18,79
Ungheria 7,08 14,83 13,17 35,08 24,27 19,15 20,82
Polonia 6,64 16,63 11,66 34,93 19,67 27,07 17,67
Romania 2,07 11,30 9,47 22,84 16,67 37,30 22,32
Slovenia 9,04 16,27 16,34 41,65 21,32 14,91 20,89
Slovacchia 5,98 11,25 20,12 37,34 20,85 17,54 23,66
SEE 7,54 14,80 14,46 36,80 20,43 20,39 21,70
negrelli trasformazioni del lavoro 32
Area Euro UE17 7,72 14,31 18,07 40,11 25,01 16,04 17,62
UE27 8,27 14,57 16,61 39,45 24,84 16,92 17,77
* Sistemi socio-economici: SEC = coordinati; SEL = liberali; SEM = mediterranei; SEE = ex socialismo reale. ** Secondo l’International Standard Classification of Occupations (ISCO-88): 1) imprenditori, manager e dirigenti; 2) professioni intellettuali; 3) professioni tecniche; 4) impiegati esecutivi; 5) addetti alla vendita e ai servizi personali; 6) agricoltori qualificati; 7) manuali qualificati; 8) manuali semi-qualificati; 9) manuali non qualificati.Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
SEE 7,54 14,80 14,46 36,80 20,43 20,39 21,70
SEM 7,65 12,99 14,15 34,79 26,56 17,85 19,83
SEL 15,29 17,65 10,02 42,96 31,41 9,98 15,07
SEC 7,39 19,13 19,50 46,03 25,04 12,86 15,12
TAB. 1. La qualità' del lavoro nell'Unione Europea. 2010
Sistemi socio-economici*
Qualifiche dei lavoratori **
1 2 3 1-2-3 4-5 6-7 8-9
negrelli trasformazioni del lavoro 33
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
1-2-3 4-5 6-7 8-9
SEC
SEL
SEM
SEE
* Sistemi socioeconomici: SEC = coordinati; SEL = liberali; SEM = mediterranei; SEE = ex socialismo reale.** Secondo l’International Standard Classification of Occupations (ISCO-88): 1) imprenditori, manager e dirigenti; 2) professioni intellettuali; 3) professioni tecniche; 4) impiegati esecutivi; 5) addetti alla vendita e ai servizi personali; 6) agricoltori qualificati; 7) manuali qualificati; 8) manuali semi-qualificati; 9) manuali non qualificati.Fonte: elaborazioni su dati Eurostat e EWCS.
Modelli di capitalismo* e qualità del lavoro (% di addetti con qualifiche 1-9 sul totale degli occupati)** nell’Unione europea 2010.
negrelli trasformazioni del lavoro 34
ALTA
BASSA
BASSA ALTA
A UTONOMIACONTROLLO
QUANTITA’ / VARIETA’ DEI COMPITI
professionistiprofessionisti
quadriquadri
dirigentidirigenti
operai, operai, impiegatiimpiegatinon qualificatinon qualificati
tecnicitecnici
SAPERESSERE
Evoluzione dell’inquadramento professionale del personale
negrelli trasformazioni del lavoro 35
Erosione e multi-segmentazione dei mondi del lavoro
Catena di fornitura
Interinali
Part-time involontario
Telelavoro
Lavoro a tempo determinato
Job on call
Apprendistato
Lavoro a progetto Lavoro autonomo economicamente dipendente
Stage, tirocini
Associazione in partecipazione
Staff leasing Partite iva
negrelli trasformazioni del lavoro 36
TAB. 2. La qualità' e la soddisfazione del lavoro nell'Unione Europea. 2010
Sistemi socio-economici*
% livelli 1-2-3 su totale occupati**
% soddisfatti del lavoro
(a)
% soddisfatti della paga
(b)
% soddisfatticonciliazione orario (c)
Austria 37,9 34,8 49,7 49,7
Belgio 45,4 31,5 58,3 39,0
Danimarca 45,6 51,0 63,1 57,9
Finlandia 46,3 21,4 39,9 34,1
Germania 42,8 28,5 47,6 27,3
Lussemburgo 54,9 27,7 60,5 33,1
Olanda 48,6 28,2 59,8 35,7
Svezia 46,8 25,7 43,7 42,5
SEC 46,0 31,1 52,8 39,9
Irlanda 42,4 38,8 52,1 44,0
Regno Unito 43,5 39,3 53,3 48,3
SEL 43,0 39,1 52,7 46,2
negrelli trasformazioni del lavoro 37
Cipro 32,6 39,2 56,7 44,6
Francia 41,8 21,3 32,1 31,0
Grecia 34,3 16,8 31,8 20,2
Italia 37,5 19,3 30,2 17,3
Malta 36,2 33,9 48,5 32,8
Portogallo 26,3 16,1 23,6 15,6
Spagna 34,9 22,9 41,6 27,1
SEM 34,8 24,2 37,8 26,9
Bulgaria 30,0 18,2 29,2 25,2
Rep. Ceca 40,4 15,6 35,8 24,8
Estonia 42,9 16,2 33,1 27,4
Lettonia 40,3 11,2 27,1 17,3
Lituania 42,4 11,9 23,0 14,4
Ungheria 35,1 11,9 16,9 18,7
Polonia 34,9 19,5 39,1 23,1
Romania 22,8 12,1 25,9 28,1
Slovenia 41,6 13,5 35,3 17,7
Slovacchia 37,3 15,0 27,8 20,4
SEE 36,8 14,5 29,3 21,7
negrelli trasformazioni del lavoro 38
Area Euro 40,1 27,2 43,3 31,7
UE27 39,5 25,0 41,0 30,1
* Sistemi socioeconomici: SEC = coordinati; SEL = liberali; SEM = mediterranee; SEE = ex socialismo reale;** Secondo l’International Standard Classification of Occupations (ISCO-88), primi tre livelli di qualifiche non manuali: 1)
imprenditori, manager e dirigenti; 2) professioni intellettuali; 3) professioni tecniche;a) tassi di risposta “molto soddisfatto/a” alla domanda “quanto è soddisfatto delle condizioni di lavoro della principale attività
che svolge?” (q76, EWCS 2010);b) tassi di risposta “d’accordo” alla domanda “sono ben pagato per il lavoro che faccio” (q77b, EWCS, 2010);
c) tassi di risposta “molto bene” alla domanda “come si conciliano i suoi orari di lavoro con i suoi impegni familiari o sociali?” (q41). Fonte: EWCS 2010.
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat e EWCS.
SEE 36,8 14,5 29,3 21,7
SEM 34,8 24,2 37,8 26,9
SEL 43,0 39,1 52,7 46,2
SEC 46,0 31,1 52,8 39,9
TAB. 2. La qualità' e la soddisfazione del lavoro nell'Unione Europea. 2010
Sistemi socio-economici*
% livelli 1-2-3 su totale occupati**
% soddisfatti del lavoro
(a)
% soddisfatti della paga
(b)
% soddisfatticonciliazione orario
(c)
negrelli trasformazioni del lavoro 39
Fig. 1. Il “circolo vizioso” della bassa qualità del capitale umano
richiesta di capitale
umano di minor qualità
ridotte competenzecognitive e relazionali
minor produttivitàdel lavoro
piccole imprese investono menoin capitale umano
famiglie poco incentivate allaistruzione dei figli
scarsità dilavoratori della
conoscenza