Le Tombe dei Giganti in Sardegna - LUOGHI MISTERIOSI · rilevato che antichi luoghi sacri ......

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T T T r r r a a a c c c c c c e e e d d d e e e t t t e e e r r r n n n i i i t t t à à à Collaborazioni pag.98 www.luoghimisteriosi.it Le Tombe dei Giganti in Sardegna Isabella Dalla Vecchia Sotto la crosta terrestre scorrono energie telluriche e forze magnetiche che fanno del nostro pianeta un autentico “organismo vivente”. L’uomo, creatura figlia della Madre Terra, ha facoltà di interagire ed essere molto sensibile a questi “movimenti”, e, in particolari situazioni, di assorbirli inconsciamente. Queste energie sono più intense in certi ambienti piuttosto che in altri e recenti studi hanno rilevato che antichi luoghi sacri sono stati costruiti lungo questi canali energetici.

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Collaborazioni pag.98

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Le Tombe dei Gigantiin Sardegna

Isabella Dalla Vecchia Sotto la crosta terrestrescorrono energie telluriche eforze magnetiche che fanno delnostro pianeta un autentico“organismo vivente”.L’uomo, creatura figlia dellaMadre Terra, ha facoltà diinteragire ed essere moltosensibile a questi “movimenti”,

e, in particolari situazioni, diassorbirli inconsciamente.Queste energie sono più intensein certi ambienti piuttosto chein altri e recenti studi hannorilevato che antichi luoghi sacrisono stati costruiti lungo questicanali energetici.

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Ma chi e come ha scelto diinnalzare un tempio in undeterminato luogo piuttosto chein un altro, considerato che solocon la moderna tecnologia si èscoperto tutto questo?L’architettura antica è moltodiversa da quella odierna,innanzitutto si edificava nonsopra la natura ma all’internodella natura stessa, in un caldoabbraccio vitale e benefico.Svariati erano i metodi per lascelta dei luoghi, a volte cruenticome nel caso dei romani che,dopo aver fatto pascolarealcune greggi in un campo,dopo averli uccisi necontrollavano il fegato e se inbuono stato si decideva di darel’avvio ai lavori.Altre volte i luoghi erano sceltiin base al riposo degli animaliin quanto si presupponevafossero in stretto legame con laTerra, molto più dell’Uomostesso.Ma spesso entravano in scena icosiddetti “sensitivi”, chesceglievano il posto dovecostruire il santuario.Queste persone con innatecapacità sensoriali chepermettevano di percepirequeste particolari energie, nelpassato erano i druidi o i“santoni del villaggio” evenivano spesso interpellati.Il neo tempio, già pregno delleforze magnetiche, si arricchivaa sua volta dell’energia degliabitanti che lì si recavano apregare.Spesso vi era anche la vicinanzadi una fonte d’acqua, elementofondamentale per i rituali, comeviene dimostrato dagliinnumerevoli pozzi sacripresenti in Sardegna.In Gallura (la zonasettentrionale) i numerosi sitisacri nuragici e prenuragici nonsi trovano in ambienti casuali,ma sono per la maggior parte

eretti proprio su luoghi diintense forze telluriche.

Mappa vibrazionale della Tomba diGiganti “Li Mizzani” Palauwww.luoghimisteriosi.it

Baluardi accumulatori di talienergie sarebbero proprio leTombe dei Giganti, quellestrane costruzioni chericoprono il territorio sardo, male possiamo trovare solamentein questa regione e innessun’altra parte del mondo,motivo sufficiente perconsiderarle di importanzasenza pari.Sono costituite da un lungocorpo funerario entro il qualevenivano riposti i corpi deidefunti.Sono l’evoluzione dei dolmenche si sarebbero “allungati”creando le tombe a corridoiochiamate ALLEESCOUVERTES con l’aggiunta diun’area sacra delimitata da unaserie simmetrica di lastreortostatiche.Esse, a partire dalla stelecentrale, la più alta, siespandono a semicerchio conaltezze discendenti delimitandocosì una sorta di “piazza”davanti alla tomba, che ha ilnome di ESEDRA.Alla base dei menhir vi eraquasi sempre un sedile checorreva lungo tutta l’area sulquale gli officianti tenevano gliantichi rituali funerari.Inoltre vi era la presenza dibetili, chiari richiami allapresenza di Dio.L’entrata è formata da unagrossa e alta lastra di pietra con

una porticina che collegherebbel’esterno con l’interno dellatomba.

Tomba dei giganti “Coddu Vecchiu”,vista

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Tomba dei Giganti “Li Mizzani”www.luoghimisteriosi.it

Essa aveva il valore simbolico diunione tra il mondo dei vivi el’oltretomba, alla cui base viera un bancone sul qualevenivano lasciate le offerte.Tutto questo ricorda la funzionedella “falsa porta” egizia,elemento che in Sardegna siritrova spesso anche nelle“domus de janas” (tombescavate nella roccia).La falsa porta è il punto dicontatto tra il mondo dei vivi el’aldilà.Dinnanzi a questa fintaapertura venivano poste le

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offerte di cui ne usufruiva lapersona cara che da qui sisarebbe “affacciata” sulla Terra.La porticina è talmente strettache per un adulto risulta moltoimpegnativo passarviattraverso, per cui essa dovevaavere un ruolo esclusivamentesimbolico e i defunti venivanocalati dall’alto all’interno delcorpo funerario.Il corpo funerario è compostoda un lungo buio corridoio,metafora del camminonell’oltretomba, alla fine delquale si trova il sepolcro vero eproprio con la presenza di lastresu cui venivano posti oggetti divita quotidiana che l’anima deldefunto ne avrebbe “usufruito”.Si chiamano tombe dei Gigantiperché la tradizione vuole cheospitassero un unico corpoumano ed essendo spessolunghe una decina di metri sipensava che fosse un uomoparticolarmente alto.In realtà le tombe ospitavanomolti corpi, come dimostrano iritrovamenti ossei di decine dipersone che a volte sfioravano ilcentinaio!Non si sa dunque se fossero“fosse comuni” o tombededicate a persone importanticome non si conosce il rituale disepoltura e non si sa sevenivano inseriti direttamente icorpi o addirittura soltanto leossa.Fatto sta che le tombe deiGiganti trasmettono un grandemistero dal punto di vistastorico ma anche spirituale.Mauro Aresu, il più importantestudioso sardo di questoargomento, dopo aver a lungostudiato questa tipologia dimonumenti, afferma che letombe dei giganti costituisconoi punti più importanti diemanazione energetica al puntotale da avere la facoltà di

“guarire” chiunque si rechi o sidistenda al loro interno.La loro disposizione asemicerchio seguirebbe le lineeenergetiche tellurichecatturandone il flusso di cui siimpregnerebbero le stessepietre (ecco perché per guarireè necessario distendersi sullapietra, rituale presente in molteparti d’Italia) le quali, dopoaverlo assorbito, lo avrebberocondotto come un filo elettricoverso la stele più alta chesarebbe così divenuta unautentico accumulatore.Il corpo del defunto posizionatoall’interno della tomba,avrebbe ricevuto un’energia taleda strappare la sua anima dalcorpo, ricolma di nuova vita,quella della Madre Terra.Sarebbe insomma così risorta,tornando alla sua origine.Ma mi permetto di evidenziareun’altra ipotesi personale.Una stele così alta avrebbepotuto infine lanciare l’animaverso il cielo, verso il ritorno acasa, culto non differente daquello egizio, ma non unico inSardegna, regione da tempoimmemore custode di altresimbologie correlate, come lefalse porte, la piramide diMonte D’Accoddi, le tombeaccessoriate di oggetti di vitaquotidiana, il culto per il dioToro.Dopotutto la forma dellaTomba dei Giganti potrebbericordare neanche troppo allalontana, una rampa di lancioverso l’alto. La linea dei menhirè curva, procede inizialmentecon poca inclinazione perterminare la sua corsa verticalecon grande slancio.

Mauro Aresu afferma inoltreche se viste dall’alto, le Tombedei Giganti potevano sembrareteste di toro stilizzate.

La figura del toro è moltodiffusa in questa regione perchérappresentava la forza maschilein unione con la Dea Madre.Il loro sacro incontro generavita e dà l’energia all’animaperché possa riunirsi all’energiadella terra.Presso le tombe dei giganti sipresume che venissero svoltirituali legati al richiamo dellavita e della rinascita, proprionell’esedra ove vi era lapresenza di sedili.Si cadeva in un sonno-trancecon il quale si entrava incontatto con la divinità (ritualemolto diffuso nella culturagreca) di cui se ne potevanoascoltare le volontà.Queste tombe così accurate dalpunto di vista architettonico,testimoniano un granderispetto che la civiltà nuragicanutriva nei confronti dellamorte e della vitadell’oltretomba.L’enorme fatica umana chequeste costruzioni cosìimperiose ci dimostrano, irituali, i grossi calcoli e leconoscenze nell’erigere imonumenti in precisi luoghienergetici, tacitamente cinarrano l’importanza dei popolinuragici e prenuragici per ilsacro.Questi popoli tanto primitivinon lo erano, anzi più di noicomprendevano il senso dellavita.E noi dobbiamo saperliosservare per capire quelsignificato della nostraesistenza che abbiamo perso nelcorso della storia.

PALAU – TOMBA DEIGIGANTI LI MIZZANII misteriosi rituali di

incubazione

Come migliore esempio diquanto descritto, non per

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grandezza, importanza obellezza architettonica, ma perl’intensità delle rilevazionimagnetiche è la Tomba deiGiganti di Li Mizzani nei pressidi Palau (OT).Questa modesta tomba sitanella Gallura settentrionale, inun entroterra abbandonato,sola e incustodita è tra gliesempi sardi più interessanti.Non si direbbe, ma ancora oggigente di tutta Italia viene inquesto luogo sperduto a“curarsi”.Risale tra l’Età del BronzoMedio e quella del BronzoRecente (1500-1200 a.C.) ed èda annoverarsi tra quelle“piccole” essendo larga solo duemetri e mezzo, ma la sua ridottadimensione ha contribuito afarla rimanere ancorarelativamente intatta.Nonostante sia tra quellemeglio conservate potevapresentarsi ancora più integrase non fosse stata toccata daitombaroli e riutilizzata in parteper la costruzione di un vicinostazzo.Il corpo tombale è rivolto versoest, dove vi è la rinascita delsole e della vita.La stele centrale, ancoraperfettamente conservata,presenta un elemento insolito etalmente unico da presumereessere frutto di un “errore”.Il portello d’ingresso, che intutte le Tombe dei Giganti hasempre una smussatura delcontorno dell’apertura versol’esterno, a fini decorativi, inquesto unico caso la si ha versol’interno.E’ talmente anomalo da farpensare quasi certamente ad unerrore grossolano deicostruttori, i quali avrebberoeretto la stele “a rovescio”.La Tomba è stata eseguitasecondo la tecnica “a filari” peril corpo tombale e per l’esedra,

il cui masso in prossimità dellastele centrale, alta 2,80 metri,fungeva da sedile e da bancoper le offerte.Sono state ritrovate alcune ossaumane e frammenti di utensiliin ceramica.Ma ciò che merita davvero lanostra attenzione è il fatto diessere stata costruita sopra unintenso flusso energetico,motivo per cui qui si svolgeva lacosiddetta “incubazione”.

Tomba dei Giganti “Li Mizzanu”,porta d’ingresso

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Tomba dei Giganti “Li Mizzanu”,corpo centrale

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Questa sorta di “rituale” altronon era che una sostaall’interno della tomba per ben5 giorni con l’obiettivo diguarire da malattie fisiche epsichiche.Esistono antichi documenti diAristotele, Tertulliano e Solinoche ne descrivono l’utilizzo,come fosse un’autentica“macchina” per la guarigione,una preistorica camera

iperbarica.E nonostante la scienza del XXsecolo, alcune persone lautilizzano ancora oggi.Nonostante sia un luogo isolatoe prettamente desertico, con isuoi caratteristici massi digranito intervallati davegetazione abbastanza rada, èpiù trafficato di quanto possasembrare.Diversi sono i visitatori che sidistendono sulla pietra sotto lastele centrale.Ciò perché , come spiegato inprecedenza, questa tombaattirerebbe le energie della terrafacendole confluire fino allastele centrale che fungerebbe daantenna canalizzatriceconcentrandole proprio inprossimità della piccola porta.Insomma chiunque si sieda sul“sedile” in prossimità delmonolite principale e al centrodell’esedra semicircolare,riceverà benessere psico-fisicoassicurato per mente e corpo.L’energia non viene “rubata”,tutto è costruito in armonia e inequilibrio con la natura.Essa viene catturata epotenziata.Un esempio di queste batteriedi energia terrestre sono lepiramidi di Giza.Non sono teorie o ipotesi, esisteun vero e proprio studio diquesto fenomeno che ha ilnome di GEOBIOLOGIA,laddove la pietra viene intesacome “essere vivente”.Non per caso una “tomba” lacasa di ciò che è “morto” sfruttaquesto concetto di “vita”.Ecco che un uomo non più vivoall’interno di questa tombagrazie all’energia in essacanalizzata sarebbe certamenterisorto in uno zampillo di lucecosmica.Con un flusso così potentenell’uomo morto l’animaavrebbe lasciato il corpo

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impuro, in decomposizione,mentre l’uomo vivo avrebberipulito facilmente l’animo datutte le impurità di malattiepsichiche e fisiche.Se si era preda di mali del fisicoo anche della mente, ci si recavanella tomba e vi si rimanevasdraiati per ben cinque giorni ecinque notti in una sorta diletargo guaritore, cosicché ci sisvegliasse risorti a nuova vita.

PALAU – TOMBA DEIGIGANTI SAJACCIU

La misteriosa pietra “adentelli” e la Chiesacostruita sopra ad

assorbirne le energie

Di questa tomba rimangonoormai poche rovine nonostantesia una delle più grandidell’intera regione.Distrutta anch’essa daitombaroli ad oggi versa in unostato totale di abbandono:anche arrivarci non è semplice,avendo i resti sparsi tra lavegetazione, dai quali spiccasolo un masso con un’insolitalavorazione a dentelli.Il sito è talmente rovinato daavere alcuni frammentidell’esedra ma più nulla delcorpo tombale.La presunta datazione tocca il1400 – 900 a.C.; essa è a filaridi blocchi di granito e presentasulla destra un piccolo circolodi menhir.Sotto il circolo vi è sdraiato aterra un betilo.La pietra al centro dell’esedra èmolto misteriosa, ha formatronco piramidale e conservatre enigmatici incavi benlavorati alla sommità.In prossimità dell’ipotetica finedel corpo tombale vi sono i restidi un edificio a piantarettangolare, probabilmente sitrattava di un’antica chiesacristiana che, come spesso

accade, è stata edificata sopraquesto luogo di culto pagano,per mostrare la vittoria delCristianesimo sul Paganesimo.Ma in questo particolare casopotrebbe esserci un’altramotivazione; essendo questo unluogo riconosciuto anche aigiorni nostri per la capacità diaccumulare le energietelluriche, non è da escludereche la chiesa qui edificata nonabbia celatamente volutoassorbirne a sua volta le energiesacre della Terra che questoluogo emanava.Non è un caso che il corpotombale sia completamentesparito, forse sono stati proprioi cristiani a smantellare questazona per eliminare il cultoantico e per riutilizzarne lepietre a costruzione del proprioedificio.Inoltre l’esedra è in parterimasta, l’accumulatore dienergie non è stato distrutto arispetto di quella “macchina”perfetta che sapeva estrarre leenergie dalla terra.

TOMBA DEI GIGANTICUDDU VECCHIU

La più grande tomba deiGiganti sarda

Tomba dei Giganti “Coddu Vecchiu”,ricostruzione

L’ingresso di questa tomba è aEST, essa è stata realizzatacome riutilizzo di una tomba agalleria di 10.50 metri.E’ ancora integra nella

copertura a piattabanda, fattoabbastanza raro.E’ presente un’esedra in ottimecondizioni con stele centrale di4,40 metri.E’ la più estesa di tutta laSardegna.La prima fase della tomba agalleria è stata datata, in base airitrovamenti degli scavi, alBronzo Antico (1800 – 1600a.C. – cultura dei Bonnanaro).Il riutilizzo nonchéampliamento al Bronzo Medio(1600 – 1300 a.C.).

Tomba dei Giganti “Coddu Vecchiu”,copertura

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Tomba dei Giganti “Coddu Vecchiu”,fianco

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LA TOMBA DEI GIGANTILI MORU

Il misterioso Daleth

Questa tomba è pertinente alnuraghe Albucciu a 80 metri didistanza e si trova nel comunedi Arzachena.E’ una tomba a galleria priva diesedra.

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Il corpo della tomba ha unalunghezza di 11,30 metri, ilmuro è davvero molto spesso,va da 1,80 a 2,25 metri!Sono stati ritrovati una coppacon alto piede, due frammentidi pugnali ed un grano d’ambraad “ASTROGALO” oggi nelmuseo Sanna di Sassari.Questa tomba è stata utilizzatain età punica dato ilritrovamento di un’importantemoneta all’interno delcorridoio. Essa è del 300 a.C. epone diversi interrogativi.All’interno della tomba nonsono state rinvenute sepolturedi età punica, perché allora lapresenza di questo reperto?Probabilmente i puniciriconoscendo il luogoparticolarmente sacro edenergetico lo hanno rispettato emagari frequentato nei rituali diincubazione.E’ stato inoltre identificato unsegno su una piccola stele.Esso è un DALETHdell’alfabeto semita e utilizzatonei culti funebri.E’ la quarta lettera i moltialfabeti semitici, come ilfenicio, l’aramaico, l’ebraico, ilsiriaco e l’arabo.La lettera DALET insieme a HEè utilizzata per rappresentare ilnome di DIO in modo sacro.Ad oggi il perché una similelettera si trovi su una tomba deigiganti non è stato ancorasvelato.

TOMBA DEI GIGANTI LILOLGHI

Un luogo sacro emisterioso

Questa tomba è tra le piùgrandi della Sardegna con i suoi27 metri di lunghezza.L’ingresso è a SUD/SUD-ESTed è composta da quindicilastre ortostatiche infisse nelterreno, sette da un lato e sette

dall’altro con le stele al centroalta 3,75 metri.Quest’ultima presenta unadecorazione intorno al suoperimetro, una cornice inrilievo che divide in due partilo stesso monolite.Subito dietro vi è un lungocorridoio costituito da lastreinfisse nel terreno conmuratura a secco, al cui terminevi è una zona riservata aldeposito di offerte e oggetti diculto su due piani.Il recinto ellissoidale attornoalla tomba accerta che essadoveva avere una prima formadi utilizzo, in cui era ricopertadi terra proprio come i circoli diLi Muri, che si trovano a soli200 metri di distanza (lo stessonome “Li Lolghi” in galluresesignifica proprio “cerchi”).

Tomba dei Giganti “Li Lolghi”, veduta www.luoghimisteriosi.it

Tomba dei Giganti “Li Lolghi”,interno con zona per le offerte

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Per la sua maestosità el’isolamento in cui è ubicatoquesto antico sepolcro, èimpossibile non avvertire unasensazione intensa di sacro emistero, osservandola non sipuò che provare rispetto peruna cultura che di “preistorico”aveva ben poco.Un popolo che ha saputolasciarci tanti interrogativi aiquali ancora oggi non siamoriusciti a rispondere, ma solo arimanere in un rispettososilenzio, bloccati a guardareverso il sole nascosto dietrol’enorme stele di quattro metriche proietta su di noi un’ombrascura e misteriosa.

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