le strutture dal passato al futuro sempre in...
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le strutture dal passato al futuro
sempre in salita
Rubner Holzbau Sud S.p.A.
Mirabella Eclano (AV), 06.06.2014
Maria Rosaria Pecce Dipartimento di Ingegneria
Università del Sannio
Introduzione, Maria Rosaria Pecce, 06.06.2014
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tradizione ed evoluzione
dal passato al futuro
I
n
g
e
g
n
e
r
senza
confini
L’ingegneria delle strutture, e più
in generale l’ingegneria civile, ha
una tradizione millenaria ma non
per questo la sua evoluzione è
più lenta di altri settori
dell’ingegneria.
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Le costruzioni metalliche
Iron Bridge Il primo ponte metallico
(in ghisa) in Inghilterra nel 1779
Solo con l’avanzamento della tecnologia di produzione dell’acciaio con apposite tecniche di produzione nella seconda metà dell’ottocento si arriva a
Cupola di Reichstag – Berlino -2000
Forno Siemens del 1885
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Il cemento armato
Primo edificio in c.a. 1853 (Francois Coignet)
Sistema Hennebique
anche in questo caso l’evoluzione dei materiali ha consentito di arrivare ad opere molto più complesse
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Le Corbousier - Expo Bruxelles 1958
François Hennebique - Fiat Lingotto 1922
Il cemento armato
Ingalls Buildings – Cincinnati 1902
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Acciaio e cemento armato
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Ponte di Eiffel - 1877
L’antico e il nuovo insieme
Dom Luís I - 2003
i ponti sul fiume Douro
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2 strati di QUADRI-AX 1140/48
-semplice da montare - incremento di duttilità -trascurabile incremento di rigidezza - trascurabile incremento di azioni in fondazione -non è efficace per forme irregolari o rettangolari molto allungate
I materiali compositi
L’innovazione nel settore del recupero e adeguamento sismico di edifici esistenti
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Nastri di acciaio di spessore 0,8-1,0mm e larghezza 18-20mm con elementi in acciaio verticali
Sistema CAM (brevetto Dolce-Marnetto)
Si applicano con una macchina in grado di imprime pretensione in modo da applicare una compressione laterale e quindi un confinamento attivo
L’innovazione nel settore del recupero e adeguamento sismico di edifici esistenti
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Materiale fibrorinforzato naturale
Il legno
Legno massiccio
Legno lamellare
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Un materiale fibrorinforzato artificiale
Profili pultrusi in FRP (Plastica fibrorinforzata)
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Ponte in Danimarca Edificio
dove sono arrivati I profili in FRP
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Venezia è stata costruita su pali in legno
Ancora oggi si usano per i pontili
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I ponti in legno
per i ponti la storia del legno è la più antica
U- Bein Bridge – Birmania Il ponte più lungo 1200m
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I ponti in legno Ponte di Palladio sul Brenta
(dal disegno originale del 1500)
Ponte dell’Accademia – Venezia ‘800
Ponte in Cina
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quando il legno si unisce con l’acciaio
Ponte Monna Lisa in Norvegia
ispirato ad un disegno di Leonardo Da Vinci
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nel recupero delle strutture esistenti
Il legno si unisce al calcestruzzo
nelle strutture nuove
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Le case baraccate (in Calabria dal XVIII sec)
La grande tradizione del legno nell’ingegneria sismica
testimonianza del loro impiego anche in Portogallo nel ‘700
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Finalmente con il DM 14 gennaio 2008 le norme per le strutture in legno in Italia
Ricerche in Canada
Melbourne in Australia
Gli edifici in legno antisimici
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Sistemi innovativi per le costruzioni in zona sismica
Controventi dissipativi
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Soluzioni per tutti i problemi locali e globali
Isolamento sismico
riduzione dell’effetto dell’azione sismica sulla costruzione
Controventi dissipativi
dissipatori ad attrito
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Il legno nelle coperture ha pochi rivali
Parasoles di Fernando Alda Siviglia 2011
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PhD. Ing. Massimo Latour
Dipartimento di Ingegneria Civile – Università degli Studi di Salerno
Mirabella Eclano, 06 Giugno 2014
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC
Tipologia Costruttiva in zona sismica e fattore di Struttura
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Il calcolo delle strutture in legno
Peculiarietà del materiale
• Elevato rapporto Resistenza/Peso specifico
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
𝑓
𝜌~60.000 ;
𝐸
𝑓~400 − 500
𝑓
𝜌~10.000 ;
𝐸
𝑓~1200
𝑓
𝜌~55.000 ;
𝐸
𝑓~400 − 500
Le sezioni degli elementi in legno hanno normalmente dimensioni paragonabili a
quelle del c.a. e massa paragonabile a quella dell’acciaio (Leggerezza strutturale)
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Il calcolo delle strutture in legno
Peculiarietà del materiale
• Materiale ortotropo: proprietà meccaniche funzione della direzione
di sollecitazione rispetto all’asse delle fibre
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
• Parallela alle fibre - Longitudinale
• Ortogonale alle fibre – Radiale &
Tangenziale
• Resistenze in direzione ortogonale
molto più basse;
• Le verifiche devono essere svolte
separatamente per le tensioni agenti
nelle due direzioni
NTC 2008 – Le modalità di verifica tengono conto dell’anisotropia del materiale
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Il calcolo delle strutture in legno
Peculiarietà del materiale
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
• Resistenza influenzata dal contenuto d’acqua e dalla durata di applicazione
del carico
Sotto il punto di saturazione (condizioni in cui il legno viene messo in opera) le caratteristiche meccaniche vengono
notevolmente influenzate dall’umidità a causa di variazioni del reticolo cristallino
Flessione
Comp //
Comp ort
Trazione
Con
diz
ion
i n
orm
ali
La durata di applicazione del carico influenza in maniera significativa la resistenza del materiale e
ciò è causato dagli effetti di tipo viscoso
Istantaneo
Media
Permanente
Km
od
Per fissata classe di servizio 3 Classi di servizio
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Il calcolo delle strutture in legno
Peculiarietà del materiale
• Effetto scala: influenza della difettosità (comportamento migliore di
elementi di piccola sezione – teoria di Weibull)
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
LEGNO NETTO
LEGNO STRUTTURALE
NTC 2008 - Elastico Lineare sino a rottura e fattori di amplificazione per elementi di piccola sezione
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Il calcolo delle strutture in legno
Peculiarietà del materiale
• Effetto scala: influenza della difettosità (comportamento migliore di
elementi di piccola sezione – teoria di Weibull)
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
• Resistenza influenzata dal contenuto d’acqua e dalla durata di applicazione
del carico
• Materiale ortotropo: proprietà meccaniche funzione della direzione
di sollecitazione rispetto all’asse delle fibre
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Il calcolo delle strutture in legno
La situazione normativa
• D.M. 14 Gennaio 2008 – ‘’Norme tecniche per le costruzioni’’
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Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
• C.M. 2 Febbraio 2009 – ‘’Istruzioni per l’applicazione delle nuove
Norme tecniche per le costruzioni .. ’’
• Eurocode 5 – ‘’Design of timber structures – Part 1-1: General –
Common rules and rules for buildings’’
• CNR-DT 206/2006 – ‘’ Istruzioni per il Progetto, l’Esecuzione ed il
controllo delle Strutture in Legno’’
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Il calcolo delle strutture in legno
Profili Resistenti
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
Valori caratteristici riferiti alle
condizioni standard
(UR=65% e T=20°C)
Nella progettazione
dobbiamo impiegare i valori
di kmod che tengono conto
della durata di applicazione
dei carichi e degli effetti
della variazione di umidità
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Il calcolo delle strutture in legno
Fattori di riduzione
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
• Resistenza influenzata dal contenuto d’acqua e dalla durata di applicazione
del carico I: Elementi protetti dalle
intemperie o all’interno in ambiente condizionato
II: Elementi all’esterno ma parzialmente protetti o all’interno
in ambienti aggressivi
III: Elementi esposti
Permanente: Pesi propri (+10 anni)
Lunghi: carichi variabili tipo magazzini o
depositi (6 mesi – 10 anni)
Media: i carichi variabili in genere
(1 sett – 6 mesi)
Breve: carichi da neve in zone non
particolarmente nevose
(meno di 1 sett)
Istantanea: Vento
Effetto della viscosità sulle deformazioni
verifica a t=0 e a t=inf
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Il calcolo delle strutture in legno
Verifiche agli SLU - Trazione // alla fibratura
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
Effetto Volume
Se la larghezza massima è <150 mm
Se la larghezza massima è <600 mm
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Il calcolo delle strutture in legno
Verifiche agli SLU - Trazione ⊥ alla fibratura
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
Bisogna considerare l’effettivo volume sollecitato a trazione (maggiore è il volume
sollecitato maggiore è l’incidenza dei difetti) e si deve far riferimento a normative di
comprovata validità (CNR DT 206 o EC5)
Esempio: CNR DT 206 - par.7.5
Resistenza allo spacco
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Il calcolo delle strutture in legno
Verifiche agli SLU - Compressione
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
Compressione ortogonale
Compressione parallela
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Il calcolo delle strutture in legno
Verifiche agli SLU - Compressione Inclinata
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
Criterio di Hankinson - CNR DT 206 - par.6.5.1.5
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Il calcolo delle strutture in legno
Verifiche agli SLU - Presso-Tenso-flessione
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
km= 0.7 – Sez. Rettangolari
km= 1 – Altre
TF
P
F
I valori di kh sono differenti per le
due direzioni di flessione
A queste verifiche bisogna aggiungere quelle di
instabilità di punta, flesso-torsionale e di
deformabilità. In elementi inflessi spesso questa è
la verifica più vincolante
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Il calcolo delle strutture in legno
Verifiche agli SLU - Taglio
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
Nel caso di taglio inclinato si calcola la t direttamente come media quadratica;
Per le travi intagliate alle estremità bisogna
utilizzare normative di comprovata validità
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Il calcolo delle strutture in legno
Esempio – Verifica di Resistenza
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
L=4.00 m
Qd
b=20 cm
h=
20 c
m
Modulo di resistenza a flessione
W=bh2/6 = 203/6 = 1333 cm3
kh= min [1.1;(600/200)0.1]=1.1
Carichi
Gk=400 kg/m – Durata Permanente
Qk=100 kg/m – Durata Media
Comb 1 – Qd 1= 1.3Gk+1.5Qk= 670 kg/m
Comb 2 – Qd2 = 1.3Gk= 520 kg/m
Materiale GL 24 c
gM=1.45 (Tab. 4.4.III)
Classe di Servizio I
Durata media kmod= 0.8 (Tab. 4.4.IV)
Durata permanente kmod= 0.6 (Tab. 4.4.IV)
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Il calcolo delle strutture in legno
Esempio – Verifica di Resistenza
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
Combinazione 1 Qd 1=670 kg/m – Durata Media – kmod=0.8, kh=1.1
Flessione
Md1= 670x16/8=1340 kgm
smd=M/W=1340x100/1333=100.5kg/cm2
fmd = kmod x kh x fmk/gM = 0.8x1.1x240/1.45 = 145.65 kg/cm2 FS = 0.69
Taglio
Vd1= 670x4/2=1340 kg
td=1.5V/A=1.5x1340/400=5.03kg/cm2
fd= kmod x fvd/gM =0.8x22/1.45 = 12.14 kg/cm2 FS = 0.414
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Il calcolo delle strutture in legno
Esempio – Verifica di Resistenza
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
Combinazione 2 Qd 2=520 kg/m – Durata Permanente – kmod=0.6, kh=1.1
Flessione
Md1= 520x16/8=1040 kgm
smd=M/W=1040x100/1333=78 kg/cm2
fmd = kmod x kh x fmk/gM = 0.6x1.1x240/1.45 = 109.24 kg/cm2 FS = 0.714
Taglio
Vd1= 520x4/2=1040 kg
td=1.5V/A=1.5x1040/400=3.90kg/cm2
fd= kmod x fvd/gM =0.6x22/1.45 = 12.14 kg/cm2 FS = 0.428
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Metodi di Analisi Strutturale
Analisi Lineare Analisi Non-Lineare
Statica Dinamica
(Modale)
Statica
(Pushover)
Dinamica
(Time-History) Sa
Sd
Sa
Sd d*
Tempo di Analisi
Difficoltà Modellazione
Sa
Sd
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Metodi di Analisi Strutturale
Metodi di Analisi Lineare
Statica Lineare
Dinamica Modale
Si assume che la struttura si comporti in maniera elastica e non si assegna alcun
comportamento inelastico.
Limitata alle strutture regolari in pianta e in elevazione. Ha un limitato range di
applicabilità
E’ il metodo di calcolo normalmente adottato per le strutture nuove, applicabile
anche alle strutture irregolari, basato sulla determinazione dei modi di vibrare.
Spettro Elastico
(q = 1)
Reference Spectrum: Code Defined Spectrum
Period (sec)
21,91,81,71,61,51,41,31,21,110,90,80,70,60,50,40,30,20,1
Actu
al S
pectr
a
0,6
0,4
0,2
Spettro Inelastico
(q > 1)
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Fattore di Struttura - Definizione
Il fattore di struttura è pari al rapporto fra lo spettro elastico e lo spettro inelastico.
Questo può essere rivisto come rapporto tra il valore dell’intensità sismica che porta
a collasso la struttura e quello che la porta al limite elastico
Spa
T
𝑞 =𝑆𝑝𝑎,𝑒𝑙
𝑆𝑝𝑎,𝑖𝑛𝑒𝑙=
𝑎𝑔,𝑢
𝑎𝑔,𝑦𝑖𝑒𝑙𝑑
Spettro Elastico
Spettro Inelastico
Spa
Spa/q
Determinare con analisi
non-lineari
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Fattore di Struttura - Definizione
Il fattore di struttura è il coefficiente che utilizziamo nella progettazione per ridurre le
forze ottenute da un’analisi lineare al fine di tener conto della risposta non-lineare
associata a:
• Tipologia di Sistema strutturale (A telaio, a pannelli, controventata);
• Procedure di progetto impiegate (Regole di dettaglio);
CD ‘’B’’ CD ‘’A’’ Non dissipativa
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Fattore di Struttura – NTC08
Scarsamente-Dissipativo
Sovra-resistenza q0 < 1,5
q0<1,5 q0<1,5
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Fattore di Struttura – NTC08
Dissipativo – Bassa Duttilità
q0=2,5
q0=2 q0=2 Regole di dettaglio CD B
Cross Lam
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Fattore di Struttura – NTC08
Dissipativo – Alta Duttilità
q0=4
Regole di dettaglio CD A q0=5
Platform Frame
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Fattore di Struttura – NTC08
Dissipativo – Alta Duttilità
CARENTE!!! Non sono considerate
tipologie costruttive molto diffuse.
e.g. Strutture intelaiate, fattori per
XLAM sottostimati, Blockhaus, etc.
q0=4
Regole di dettaglio CD A q0=5
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Il Legno - Dissipazione
Nel legno dove avviene la dissipazione energetica?
Per sopperire al comportamento fragile il mondo della ricerca ha seguito principalmente due strade.
Incremento della duttilità
modificando il materiale
Incremento della duttilità
strutturale integrando elementi
dissipativi nei collegamenti
Esempio
Legno Armato (Cattich, Gottardi, Piazza, 2003)
Rotture a taglio limitano comunque la
duttilità flessionale. Processo produttivo
complicato.
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Il Legno - Dissipazione
F
d
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Il Legno - Dissipazione
F
d
Fase 1. Carico fino
a d=d1
d1
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Il Legno - Dissipazione
F
d
Fase 2. Rilascio e ricarico fino a d=0
d1
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Il Legno - Dissipazione
F
d
Fase 3. Ricaricofino
a d=-d1
d1
-d1
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F
d
Fase 4. Ricarico fino a d=0
d1
-d1
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F
d
Fase 4. Rilascio e ricarico fino a d=0
L’aerea indica l’energia dissipata per
isteresi
(n.b.: ridotta rispetto ad una situazione
ideale di completa plasticizzazione)
Pinching
Pinching
d1
-d1
Le risorse dissipative risultano molto più
limitate rispetto ad altri sistemi costruttivi
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(Popovski, PhD Thesis, 2000)
Il Legno - Dissipazione
Scarsa capacità di dissipare energia. Bassa duttilità
Capacità dissipative limitate dal Pinching, buona duttilità.
Rottura
essenzialmente
del legno. FRAGILE
Rottura del
connettore. DUTTILE
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Regole di dettaglio
Queste regole si possono ritenere rispettate se, nelle zone dissipative si prevede che:
• Collegamenti:
Mezzi di unione - d<12 mm
spessore minimo pannello 4d
diametro massimo dei connettori di 3,1 mm
Membrature lignee collegate sp>10d.
• Pareti con telaio in legno:
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Le tipologie Strutturali
Con riferimento agli edifici, le tipologie strutturali più diffuse sono:
Sistemi massicci Sistemi ‘’leggeri’’
Blockhaus
(Elementi lineari) CrossLam
(Elementi piani)
Diffuso in Europa del nord
Platform Frame A telaio MRF/ controventato
Sistema più recente Prevalentemente in
Nord-America e Canada
Giappone Post & Beam
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Sistema Platform Frame
Vantaggi del Platform Frame
• Alto rapporto resistenza/peso;
• Assemblaggio semplice in
cantiere;
• Elevatissima ridondanza
strutturale;
• Alta resistenza alle azioni
sismiche;
• Alta duttilità;
• Versatilità;
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Sistema Platform Frame
Gesso o OSB
Angles
Hold down
SERIES Project
Tie-down
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Sistema Platform Frame
ZONA RIGIDA
Hold-Down a
Trazione
Angolari a taglio
Graffette,
chiodi o viti
per la
connessione
di pannelli in
gessofibra o
OSB
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Sistema Platform Frame
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Sistema Platform Frame
Prove
Università di
Trento
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Sistema Platform Frame
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Sistema Platform Frame
La gerarchia delle resistenze, nella progettazione di questi edifici deve prevedere
che:
• Le zone dissipative sono localizzate nelle giunzioni chiodate pannello-telaio;
• Tutti gli altri elementi devono essere dimensionati per essere sovra-resistenti in
ottemperanza ai principi di capacity design;
• Il piede del pannello è rigidamente vincolato dagli angolari metallici e la
dissipazione avviene grazie alla distorsione angolare del pannello stesso;
• Bisogna evitare i meccanismi fragili quali lo schiacciamento del legno nella zona
compressa o la rottura prematura del panello in gesso o OSB;
NORMATIVA CARENTE!!!
Le uniche indicazioni fornite riguardano
i massimi diametri dei chiodi e i minimi
spessori dei pannelli
INDIETRO
Elementi per il progetto e il dimensionamento secondo le NTC.
Tipologia Costruttiva in zona sismica e Fattore di Struttura
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Sistema Cross Lam
Vantaggi del Cross Lam
• Alto rapporto resistenza/peso;
• Rapidi da assemblare;
• Basso Impatto;
• Ottime caratteristiche
acustiche e termiche;
• Elevata resistenza al fuoco;
• Durabilità;
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Sistema Cross Lam
Gli edifici in Cross-Lam sono realizzati assemblando pannelli a strati incrociati che vengono utilizzati sia
per realizzare le pareti che gli impalcati. Tutti gli elementi sono collegati con chiodi, viti ed piastre metalliche.
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Sistema Cross Lam
Gli edifici in Cross-Lam sono realizzati assemblando pannelli a strati incrociati che vengono utilizzati sia
per realizzare le pareti che gli impalcati. Tutti gli elementi sono collegati con chiodi, viti ed piastre metalliche.
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Sistema Cross Lam
EDIFICIO SOTTOPOSTO A PROVA SOPRA LA TAVOLA VIBRANTE DEL NIED.
X-Lam Panels
LVL joints between panels
Angles
Hold down
SOFIE Project (IVALSA)
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Sistema Cross Lam
Hold-Down a
Trazione Angolari a
taglio
Pannello a strati
incrociati incollati
Allungamento
chiodi Hold-down
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Sistema CrossLam
Il comportamento
isteretico dei
collegamenti influisce su
quello del pannello.
Gli elementi che plasticizzano sono prevalentemente gli angolari.
SOFIE Project (IVALSA): Prove su pannelli
(Gravic et al., 2011)
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Sistema CrossLam
SOFIE Project (IVALSA): Prove su pannelli
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Sistema CrossLam
PROVA SPERIMENTALE DI HOLD-DOWN
CARICATO IN TAGLIO CICLI DI ISTERESI DI UN HOLD-DOWN CARICATO A TAGLIO
Rottura dell’angolare
HO
LD
-DO
WN
A T
RA
ZIO
NE
H
OL
D-D
OW
N A
TA
GL
IO
Rottura per rifollamento dei chiodi
-20
-10
0
10
20
30
40
50
60
0 5 10 15 20 25 30
F [k
N]
d [mm]
Hold-Down in Tension
sperimentale
-15
-10
-5
0
5
10
15
-60 -40 -20 0 20 40 60
F [k
N]
d [mm]
Hold-down in shear
sperimentale
(Gravic et al., 2011)
(Gravic et al., 2011)
SOFIE Project (IVALSA): Prove su collegamenti
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Sistemi Innovativi
La tendenza nei sistemi più innovativi è quella di spostare la dissipazione
energetica in elementi sostituibili che non dissipino nei connettori, come nelle
strutture tradizionali.
Dissipazione nel piatto metallico
(Andreolli, 2011)
Tradizionale q=2/2,5
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Sistemi Innovativi
XL-stub
Al fine di migliorare il comportamento ciclico delle connessioni tradizionali si è
proposto un nuovo tipo di collegamento che sostituisca l’Hold-down
Hold -Down
Latour et al.,2010
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Sistemi Innovativi
CICLI DI ISTERESI DI UN HOLD-DOWN CARICATO A TRAZIONE
XL-stub
L’angolare proposto si ispira ai dispositivi ADAS. E’ un angolare dissipativo progettato per plasticizzare la flangia
e per massimizzare le capacità isteretiche grazie alla sua praticolare forma ad X.
M
M \
Patent Pending – Domanda n°MI20130222
Gruppo di Ricerca: Ing. M.Latour, Prof. G.Rizzano, Ing. G.Terrano
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Sistemi Innovativi
PROVA SPERIMENTALE DI HOLD-DOWN
CARICATO IN TAGLIO
-250
-200
-150
-100
-50
0
50
100
150
200
-5 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
F [k
N]
d [mm]
HD-CV vs A04-XS-CV
HOLDOWN
A04-XS-CV
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Sistemi Innovativi
Earthquake building with L-stubs building with hold-downs
y u q y u q
El Centro (19/5/40, Imperial Valley, N-S, 40.0s) 0.50 2.25 4.50 0.35 1.20 3.43
Kobe (16/1/95, JMA, N-S, 48.0s) 0.45 2.10 4.67 0.35 1.15 3.20
Kocaeli (17/8/99, Yapi Kredi, N-S, 85.80s) 0.45 2.20 4.89 0.35 1.43 4.09
Loma Prieta (18/10/89, Corralitos, E-W, 39.98s) 0.55 2.70 4.91 0.35 1.05 3.00
Nocera Umbra (27/7/97, Nocera, E-W, 13.7s) 0.45 3.00 6.67 0.35 1.60 4.57
Northridge (17/1/94, Newhall, E-W, 19.98s) 0.40 2.50 6.25 0.35 0.88 2.51
0,000,501,001,502,002,503,003,504,004,505,005,506,006,507,007,50
Kobe El centro NoceraUmbra
Northridge Loma Prieta Kokaeli
L-STUB
HOLD DOWN
XL-Stub
qmin=4.50
Hold-Down
qmin=2.51
1.8 times greater
Valutazione del fattore di struttura
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GRAZIE PER L‘ATTENZIONE!
Ing. Massimo Latour
@: [email protected] , [email protected]
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La post-tensione applicata al legno lamellare
Prof. Felice Carlo PonzoUniversità della Basilicata, Potenza, Italia
CONVEGNO RUBNER HOLZBAU
“Il Legno Lamellare: progetto, tecnica e sfide contemporanee”
Mirabella Eclano (AV) – 6 Giugno 2014
Tecnologia PRES-LAMIntroduzione
Dissipazione
Cavo post-tesoRocking all’interfaccia
Fd
PRESSS PRES-LAM
PTiPTi+DPT
Influenza del fattore β sulla risposta locale
a) b) c)
Rocking motion
M
Self-centering
Hybrid system
M
Unbonded post-
tensioned
bars/tendons
Energy Dissipation
M
Mild steel or
dissipative devices
Hybrid connection Idealised hysteresis behaviour
F, M
d,
Comportamento‘a bandiera’=
b = MPT / (MPT + Mdis)
MdisMPT
1.0 0.75 0.50 0.25 0.00
Tecnologia PRES-LAMModellazione numerica
Cavo post-teso
in acciaio
Angolari dissipativi
Ricentraggio Dissipazione di energia
Dissipazione
Dissipazione
Iniziati nel 2005
-Tests quasi statici
-Laminated Veneer Lumber
(LVL)
Tecnologia PRES-LAMTest sperimentali (UoC)
Irving Smith JackAurecon
Massey University College ofCreative Arts, Wellington
Athfield ArchitectsDunning Thornton Consultants
Ph
oto
: Irvin
g S
mit
h J
ack
Ph
oto
: T
ren
ds M
ag
azin
e N
Z
Arts and Media building Nelson Marlborough Institute
Of Technology
Tecnologia PRES-LAMApplicazioni Reali (NZ)
Trimble Building,Christchurch
Victoria Street Building,Christchurch
Tecnologia PRES-LAMApplicazioni Reali (NZ)
Tecnologia PRES-LAM
Test Stage 1:
– Nodo trave-colonna (test quasi-statici);
– Angolari dissipativi in acciaio
Test Stage 2:
– Modello 3d (test dinamici su tavola vibrante);
– Assemblaggio del modello;
– Risultati test;
– Modellazione numerica
Conclusioni
Sviluppi futuri
Tecnologia PRES-LAMTest sperimentali (UNIBAS)
Stage 1 Nodo trave-colonna Modello 3D
Tecnologia PRES-LAMTest sperimentali (UNIBAS)
Stage 22011 2013
STAGE 1Edificio prototipo
a) Vista 3D edificio prototipo progettato in zona ad intensità sismica moderata;
b) Vista laterale con indicazione del nodo progettato;
c) Sezione trave.
a) b) c)
STAGE 1Nodo trave-colonna (scala 1:1)
Set-up Sperimentale Angolari dissipativi in acciaio
Carico a taglio40kN
Carico assiale: 100kN
STAGE 1Angolari dissipativi in acciaio
Forati
24 Configurazioni
29 Tests sperimentali
RastrematiAngle ID A/T R/F s (mm) B (mm) Racc. ta (mm) La (mm) Φf (mm) Acciaio
ID0 A R 10 80 a 4 30 / S355
ID1.1 A R 10 80 b 4 30 / S355
ID1.2 A R 10 80 c 4 30 / S355
ID2 A R 10 80 b 6 30 / S355
ID3 A R 10 80 b 6 40 / S355
ID3_2A_2B A R 10 80 b 6 40 / S275
ID4_A_B A R 10 80 b 7 35 / S275
ID5 A R 10 80 d 6 40 / S275
ID5B A R 10 80 d 6 40 / S275
ID6A T F 8,5 80 / / / 2 x 28 S355
ID6B T F 8,5 80 / / / 2 x 30 S355
ID7B A F 8,5 80 / / / 2 x 28 S275
ID7A A F 8,5 80 / / / 2 x 30 S275
ID8_A A R 8,5 160 d 6 40 / S275
ID8_B A R 10 160 d 6 40 / S275
ID9 A R 8,5 80 d 6 40 / S275
ID10_1A_1B T F 6 80 / / / 2 x 24 S355
ID10_2A_2B T F 6 80 / / / 2 x 30 S355
ID11_A A F 10 80 / / / 2 x 30 S275
ID11_B A F 10 80 / / / 2 x 28 S275
ID12 A F 10 160 / / / 4 x 30 S275
ID12B A F 10 160 / / / 4 x 30 S275
ID13 A F 8,5 160 / / / 4 x 30 S275
ID14_A_B T F 6 160 / / / 4 x 30 S355
STAGE 1Programma di prova
Nodo trave-colonnaProgramma di Prova
STAGE1: Test Sperim. Risultati sperimentali
Sola Post-tensione Con Dissipazione
Non-linearità Geometrica
PT e Mdis = 0 incremento MPT
MPT ; Mdis = cost. incremento b
MPT ; Mdis = cost. decremento b
Mdis ; MPT = cost. decremento b
-Tests eseguiti anche in presenza di carico a taglio
- Nessun effetto sulla risposta del nodo
STAGE1: Test Sperim. Risultati sperimentali
STAGE 2Modello sperimentale (scala 1:1.5)
• Post-tensione in entrambe le direzioni(100kN lungo dir. di prova;
50kN in dir. trasversale);
• Progettato per zone ad elevata intensità sismica;
• Progettato per diverse forme di dissipazione;
• Elementi strutturali in Legno lamellare tipo Gl32h;
• Pannelli di piano in Legno lamellare tipo Gl28h
STAGE 2Metodo di progetto (1/2)
Fase 1
Dimensionamento
STAGE 2Metodo di progetto (2/2)
Fase 2
Procedura MMBA
MConn > MSoll VERIFICA SODDISFATTA
STAGE 2Set-up sperimentale
20
00
4000
20
00
20
15
320 200 200
20
0 32
0
24
0
4000
30
00
20
00
4000
20
00
20
15
320 200 200
20
0 32
0
24
0
4000
30
00
PianoElementi Glulam
(kN)
Blocchi CLS
(kN)
Piastre in acciaio
(kN)
Peso Totale
(kN)
1 10.9 39.6 8.2 58.7
2 10.9 39.6 8.2 58.7
3 10.5 39.6 8.4 58.4
175.8
Masse addizionali in accordo con analisi dimensionale
50 Canali di Acquisizione
Vista Laterale Vista in Pianta (base)
Test dinamici Monodirezionali
STAGE2: Test Sperim. Assemblaggio del modello (Maggio 2013)
4 Operai
2 Giorni di Lavoro
STAGE2: Test Sperim. Assemblaggio del modello
STAGE2: Test Sperim. Assemblaggio del modello
Dettagli costruttivi
• Periodo elastico della struttura valutato attraverso eccitazione con martello
• Aggiungendo dissipazione e’ stata osservata una riduzione del periodo
(-15%)
STAGE 2: Test Sperim. Identificazione dinamica
STAGE2: Test Sperim. Inputs sismici
ID Code Location Date MW PGA (g)
001228x Izmit, Turkey 17/08/99 7.6 0.357
000196xMontenegro,
Serbia15/04/79 6.9 0.454
000535y Erzican, Turkey 13/03/92 6.6 0.769
000187x Tabas, Iran 16/09/78 7.3 0.926
000291yCampano
Lucano, Italy23/11/80 6.9 0.264
004673y South Iceland 17/06/00 6.5 0.716
004677y South Iceland 17/06/00 6.5 0.227
• Suolo tipo B
• S = 1.25
• PGA = 0.44 g
0
10
20
30
40
0.0 1.0 2.0 3.0Tscalato (sec)
Sa (m/sec2)
187196291*1.5535*1.51228*1.54673*1.54677MedioSpettro di progetto
STAGE2: Test Sperim. Programma di prova
Intensità S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7
PGA 1228 196 535 187 291 4673 4677
(%)
10 0.3501 0.445 0.754
25 0.8752 1.113 1.885
50 1.7505 2.226 3.770 4.541 1.293 3.508 1.113
75 2.6257 3.339 5.656
100 3.5009 4.453 7.541
125 4.375 5.566
• N. Tests effettuati: 40
• Intensità PGA crescente (10% 125%)
STAGE 2 Test dinamici
Test 535@100% - Vista Globale (Con Dissip.)
-4 -2 0 2 4
-150
-100
-50
0
50
100
150
Ra
m f
orc
e (
kN
)
-4 -2 0 2 4
First floor drift (%)
-4 -2 0 2 4
Without dis.
With dis.
001228x 000196x 000535y
Shaking foundation ram force versus first floor drift
STAGE 2 Risultati Tests
-4 -2 0 2 4
-150
-100
-50
0
50
100
150
Ra
m f
orc
e (
kN
)
-4 -2 0 2 4
First floor drift (%)
-4 -2 0 2 4
Without dis.
With dis.
001228x 000196x 000535y
Shaking foundation ram force versus first floor driftPGA 75%
-4 -2 0 2 4
-150
-100
-50
0
50
100
150
Ra
m f
orc
e (
kN
)
-4 -2 0 2 4
First floor drift (%)
-4 -2 0 2 4
Without dis.
With dis.
001228x 000196x 000535y
Shaking foundation ram force versus first floor drift
-3%
-2%
-1%
0%
1%
2%
3%
0 10 20
Drift 1° piano
-3%
-2%
-1%
0%
1%
2%
3%
0 10 20
Drift 1° piano
STAGE 2 Risultati Tests
-10
-5
0
5
10
0 10 20
Acc Piano 3 (m/sec2)
-100
-50
0
50
100
0 10 20
Taglio alla base (kN)
-10
-5
0
5
10
0 10 20
-100
-50
0
50
100
0 10 20
-4 -2 0 2 4
-150
-100
-50
0
50
100
150
Ra
m f
orc
e (
kN
)
-4 -2 0 2 4
First floor drift (%)
-4 -2 0 2 4
Without dis.
With dis.
001228x 000196x 000535y
Shaking foundation ram force versus first floor drift
Acc Piano 3 (m/sec2)
Taglio alla base (kN)
196@75% 535@75%
A seguito dei tests non sono
stati rilevati danni
0 20 40 60 80 100
0
1
2
3
4
5
Inte
rsto
rey d
rift
(
)
Average PT100_0.60
Average PT100_1.00
0 20 40 60 80 100
Percentage of PGA
0 20 40 60 80 100
1st Floor 2nd Floor 3rd Floor
Solid lines denote West
Dashed lines denote East
0 0.13 0.26 0.39 0.520 0.13 0.26 0.39 0.52
Average maximum PGA
0 0.13 0.26 0.39 0.52
0 20 40 60 80 100Percentage of PGA
0
0.4
0.8
1.2
1.6
Flo
or
acce
lera
tio
n (
g)
3rd Floor
0 0.13 0.26 0.39 0.52
Average maximum PGA (g)
Media dei valori massimi
3 input sismici
(196, 535 e 1228)
STAGE 2: Test Sperim. Modellazione numerica
•CDS-OpensSees
•SAP2000
•RUAUMOKO
Ramberg-Osgood
Bouc-Wen
-3%
-2%
-1%
0%
1%
2%
3%
0 10 20
SPERIMENTALE
SAP2000
CDS - OPENSEES
STAGE 2: Test Sperim. Confronti numerico-sperimentali
Con Dissipazione
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.4
0.8
1.2
1.6
3rd
Le
ve
l a
cc.
(g)
With dissipation
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
Average PGA of records (g)
0
20
40
60
80
100
Ba
se
sh
ea
r (k
N)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
1st
Le
ve
l d
rift
(ra
d)
CDS - OpenSeesRUAUMOKO SAP2000Test
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.4
0.8
1.2
1.6
3rd
Le
ve
l a
cc.
(g)
Without dissipation
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
20
40
60
80
100
Ba
se
sh
ea
r (k
N)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
1st
Le
ve
l d
rift
(ra
d)
Test 196@75%
Sola Post-tensione
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.4
0.8
1.2
1.6
3rd
Le
ve
l a
cc.
(g)
With dissipation
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
Average PGA of records (g)
0
20
40
60
80
100
Ba
se
sh
ea
r (k
N)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
1st
Le
ve
l d
rift
(ra
d)
CDS - OpenSeesRUAUMOKO SAP2000Test
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.4
0.8
1.2
1.6
3rd
Le
ve
l a
cc.
(g)
Without dissipation
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
20
40
60
80
100
Ba
se
sh
ea
r (k
N)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
1st
Le
ve
l d
rift
(ra
d)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.4
0.8
1.2
1.6
3rd
Le
ve
l a
cc.
(g)
With dissipation
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
Average PGA of records (g)
0
20
40
60
80
100
Ba
se
sh
ea
r (k
N)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.51
st
Le
ve
l d
rift
(ra
d)
CDS - OpenSeesRUAUMOKO SAP2000Test
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.4
0.8
1.2
1.6
3rd
Le
ve
l a
cc.
(g)
Without dissipation
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
20
40
60
80
100
Ba
se
sh
ea
r (k
N)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
1st
Leve
l d
rift
(ra
d)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.4
0.8
1.2
1.6
3rd
Le
ve
l a
cc.
(g)
With dissipation
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
Average PGA of records (g)
0
20
40
60
80
100
Ba
se
sh
ea
r (k
N)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
1st
Le
ve
l d
rift
(ra
d)
CDS - OpenSeesRUAUMOKO SAP2000Test
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.4
0.8
1.2
1.6
3rd
Le
ve
l a
cc.
(g)
Without dissipation
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
20
40
60
80
100
Ba
se
sh
ea
r (k
N)
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
1st
Le
ve
l d
rift
(ra
d)
-3%
-2%
-1%
0%
1%
2%
3%
0 10 20
SPERIMENTALE
SAP2000
CDS - OPENSEES
Drift 1° piano
Drift 1° piano
Media dei valori massimi 3 input sismici
(196, 535 e 1228)
0 0.4 0.8 1.2 1.6 2
3rd level acceleration (g)0 40 80 120 160
Base Shear (kN)0 1 2 3
1st floor drift (%)
Pinned
Fixed
RotationalSpring
Multi-Spring
P
F
RS
MS
P
F
RS
MS
With
rein
forc
em
en
t
0 0.4 0.8 1.2 1.6 2 0 40 80 120 160 0 1 2 3
Pinned
Fixed
RotationalSpring
Multi-Spring
P
F
RS
MS
P
F
RS
MS
With
ou
t
rein
forc
em
en
t
Test RUAUMOKO SAP2000 CDS - Opensees
Media dei valori massimi 3 input sismici (196, 535 e 1228)
STAGE 2: Test Sperim. Confronti numerico-sperimentali
Conclusioni
I test dinamici su tavola vibrante confermano l’applicabilità del concetto di connessioni trave-colonna con post-tensione anche al legno lamellare tipo GLULAM;
Gli angolari dissipativi in acciaio sono stati progettati e aggiunti al modello sperimentale;
I test sperimentali confermano l’efficacia della post-tensione e il miglioramento della risposta sismica del sistema quando è aggiunta la dissipazione;
Dopo i primi 40 test effettuati non sono stati rilevati danni
Sviluppi futuri
• Configurazioni sperimentali aggiuntive da testare;
• Elaborazione risultati e validazione modellazione numerica;
• Sviluppo aspetti normativi e soluzioni tecniche valide in modo da rendere la tecnica PRES-LAM utilizzabile ai fini pratici;
• Messa a punto di metodi di progetto efficaci
Sviluppi futuri
Fattibilità e studio di aggiunta di forme alternative di dissipazione (controventi dissipativi)
20
00
4000
20
00
20
15