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Le stomieL A B O R A T O R I O P R O F E S S I O N A L I Z Z A N E 2 ° A N N O
A . A . 2 0 1 9 - 2 0 2 0
D O T T . S S A L . D E B I A S I O
DI COSA SI TRATTA?
STOMIA INTESTINALE
Apertura artificiale effettuata chirurgicamente formata dall’eversione di un organo dall’interno all’esterno
Permette di vuotare il contenuto dell’apparato intestinale attraverso l’apertura creata artificialmente sulla
parete addominale
PERCHE’ VIENE EFFETTUATA?
La stomia intestinale può essere confezionata in caso di asportazione di parte dell’intestino nel caso di:
• le vie naturali siano state compromesse a causa di una severa patologia
• a scopo palliativo
• a scopo di protezione per permettere la guarigione o la cicatrizzazione della parte di intestino posta a
valle della stomia
CATEGORIE DI PATOLOGIE TRATTATE CON LE STOMIE
o Cancro colon-retto
o Malattie infiammatorie dell’intestino
o Diverticoliti
o Megacolon
o Colite necrotizzante
o Anomalie congenite
o Occlusioni e perforazioni
CLASSIFICAZIONE DELLE STOMIE INTESTINALI - 1
A. In base alla sede anatomica
Ileostomia collegamento tra intestino tenue e parete addominale in quadrante addominale inferiore
dx. Questo tipo di stomia fa eliminare sostanza poltacea a pH neutro
Ciecostomia collegamento tra cieco e parete addominale. Consente la derivazione parziale del
materiale fecale e decomprime le anse
Trasversostomia le feci sono generalmente ancora liquide e ricche di enzimi
Sigmoidostomia collegamento tra sigma e parete addominale in fossa iliaca sinistra. Le feci sono
quasi formate, le perdite elettrolitiche sono minime
B. In base alla durata
Temporanee
Definitive
CLASSIFICAZIONE DELLE STOMIE INTESTINALI – 2
C. In base alla tecnica di confezionamento
terminali – prevedono l’abboccamento dell’ansa alla parete addominale, in genere
definitive, escludono il transito materiale organico a valle
laterali o a doppia canna di fucile – l’ansa intestinale viene portata all’esterno e viene tenuta
in superficie con una barretta, rimossa dopo circa 8 giorni. L’ansa viene aperta formando
due aperture: un per eliminare il materiale fecale e l’altra corrisponde al segmento
intestinale che viene messo a riposo
Possono essere definitive o temporanee
COMPLICANZE PRECOCI COMPLICANZE TARDIVE
Compaiono da 1 a 15 giorni dopo l’intervento chirurgico possono comparire oltre i 15 giorni dall’intervento chirurgico
edema * ernia
Emorragia intra e peristomale * prolasso
Ischemia e necrosi * fistola
Retrazione * stenosi
Distacco della giunzione muco-cutanea * granulomi
Suppurazioni ed ascessi peristomali * follicolite
Complicanze da malposizionamento * traumi
Dermatiti – lesioni cutanee * emorragie
* dermatiti
Le complicanze dipendono dai seguenti fattori:
Tipo di stoma fattori di rischio:
Dal tempo di comparsa della lesione obesità – malattie infiammatorie intestinali
Dalle tipologie delle complicanze stesse stomie create in regime di emergenza
Dalle tipologie di derivazione (intestinali o urinarie)
CLASSIFICAZIONE SACS - PROGETTO CONVATEC (ConvaTec azienda multinazionale di dispositivi medici per la gestione della stomia, lesioni cutanee,
dell’incontinenza fecale e prodotti di area critica e da infusione.
AIOSS (Associazione Italiana Operatori Sanitari di Stomaterapia)
Rileva topograficamente la lesione
Studio osservazionale multicentrico sulle alterazioni cutanee post-
enterostomie (S.A.C.S)
CLASSIFICAZIONE «MOSÈ le tavole»
Studio effettuato
dall’A.I.O.O.S.-
HOLLISTER (azienda con
prodotti medici per stomie)
Rileva e cura le lesioni
peristomali secondo
alcuni parametri:
1° Stadio
2° Stadio
3° Stadio
COME VA ASSISTITO IL PAZIENTE?
Dal punto di vista fisico
• Informare bene per far vivere la stomia senza la sensazione di violazione del proprio corpo
• Obiettivi della preparazione pre-operatoria:
Scegliere assieme al paziente la sede più adatta per la stomia => disegno pre-operatorio
Prevenire le complicanze da mal posizionamento
Favorire il mantenimento del presidio in situ => perfetta tenuta, protezione cutanea, facile da
sostituire
Favorire la gestione autonoma
Dal punto di vista psicologico
• Attività di counselling pre-operatorio per ridurre ansia e instaurare un rapporto di fiducia
Informare il soggetto sul tipo di intervento
Informare su cosa si deve aspettare dopo l’intervento
La relazione terapeutica è importante per un’assistenza soddisfacente nella fase post
chirurgica – per l’adattamento a lungo termine alla stomia – per imparare le abilità necessarie
all’autogestione della stomia
IN COSA CONSISTE LA GESTIONE DELLA STOMIA o STOMA CARE
Si intendono tutte le procedure messe in atto per prevenire le complicanze e favorire la
riabilitazione nel periodo post operatorio
Obiettivi assistenziali specifici da perseguire nell’immediato post operatorio (24-48 ore)
o Mantenere l’integrità della cute peristomale
o Favorire e mantenere la permanenza in situ del presidio
o Favorire l’autonomia della persona nella gestione della stomia
o Promuovere benessere e sicurezza (CONTROLLO DEGLI ODORI, POSSIBILI TUTTI I MOVIMENTI)
L’assistenza nel post operatorio è finalizzata all’EDUCAZIONE della persona alla gestione
della stomia in collaborazione multiprofessionale – infermieri, medici, enterostomisti
Enterostomista o Stomatoterapista = è il professionista che, dopo aver conseguito la laurea in
Infermieristica, ha continuato la formazione specializzandosi su tutto ciò che ruota intorno alle
stomie con Master dedicato
TIPOLOGIE DI PRESIDI PER STOMIE INTESTINALI
Esistono 2 famiglie di presidi:
1) MONOPEZZO composta da 1 sacca e 1 superficie adesiva – sono unite e non separabili
2) 2 PEZZI composta da 1 placca per proteggere la cute e 1 anello di fissaggio con sacca
rimuovibile
La PLACCA è composta da amalgama di zuccheri naturali per ridurre il rischio di allergie da
contatto. La presenza di eritema locale non è una CONTROINDICAZIONE all’applicazione
della placca.
SOSTITUZIONE DELLA SACCA
Prima sostituzione post intervento chirurgico tra le 48 – 72 ore
IL SEGUENTE CAMBIO
Dipende:
• dal tipo di stomia
• dal tipo di presidio
• dalla quantità di feci eliminate
• dalle condizioni della cute peristomale
• dalla sudorazione
• dagli episodi di dissenteria
La procedura prevede:
Rimozione del presidio
Pulizia cute peristomale – acqua, sapone neutro, asciugamano morbido
Protezione cute peristomale – applicazione del presidio – tagliare il diametro del sacchetto
uguale al diametro della stomia
IRRIGAZIONE
Tecnica che favorisce l’evacuazione delle feci con acqua potabile introdotta nella stomia
Questa manovra riesce a garantire la continenza per 48 – 72 ore
La tecnica viene eseguita anche in preparazione ad esami diagnostici e interventi chirurgici
Il controllo delle evacuazioni aumenta il COMFORT e il benessere del paziente
Riduce i costi sanitari – diminuisce il consumo di presidi
QUANDO?
Prima irrigazione post intervento circa a 30 giorni :
Guarigione della giunzione muco-cutanea
Il paziente avrà preso confidenza con la stomia e quindi collaborerà meglio
EDUCAZIONE ALL’IRRIGAZIONE
1. Definire i tempi – seguendo le abitudini della persona
2. Definire la posizione da assumere – consigliata la posizione seduta
3. Spiegare il materiale necessario – sacca per l’irrigazione, lubrificante, materiale per igiene
4. Spiegare le modalità di esecuzione
Durata dell’operazione circa 40 minuti:
Preparazione materiale + irrigazione + eliminazione delle feci + applicazione della nuova placca
ATTENZIONE A: CONTROINDICAZIONI:
Dolore crampiforme all’addome * pz con diverticolite – ernia addominale
Nausea * pz affetti da morbo di Crohn
EDUCAZIONE ALL’ALIMENTAZIONE
ALIMENTI SCONSIGLIATI
Fagioli – lenticchie – broccoli – verze – cavolfiori
Uova – cipolle – porri – crauti
Birra e bevande gassate
Piselli – aglio – prezzemolo fresco
STOMIE URINARIE
COSA E’ L’ UROSTOMIA
Abboccamento di un tratto dell’apparato urinario alla parete addominale per permettere la
fuoriuscita diretta dell’urina in modo permanente e continuo
QUANDO VIENE CONFEZIONATA UN’UROSTOMIA
La via fisiologica non è in grado di funzionare e quindi si ha la necessità di allestire una via
diversa
I PRINCIPALI TIPI DI UROSTOMIA
Classificazione in base alla sede:
NEFROSTOMIA procedura che consiste nella puntura della cavità renale attraverso la cute della regione
lombare per la realizzazione di una comunicazione stabile tra le cavità renali e la superficie per mezzo di un catetere
morbido da connettere a un raccoglitore. Può essere TRANSITORIA o DEFINITIVA
CISTOSTOMIA O VESCICOSTOMIA
URETERO-CUTANEO STOMIA
URETERO-ILEO-CUTANEO STOMIA
CISTOSTOMIA
E’ una stomia temporanea
E’ il più semplice sistema di derivazione vescicale esterna nell’impossibilità/necessità di
posizionare un catetere vescicale transuretrale
INDICAZIONI:
Impossibilità al cateterismo retrogrado (stenosi serrate, sclerosi del collo vescicale).
Traumi uretrali (anche false strade).
Prostatite acuta, ascesso prostatico.
Ritenzione cronica completa d’urina con distensione vescicale.
Fistole uretro-intestinali.
URETERO-CUTANEO STOMIA
Permette la fuoriuscita dell’urina all’esterno direttamente dagli ureteri collegati alla cute
Può essere Monolaterale o Bilaterale
Per evitare la chiusura degli orifizi è necessario utilizzare dei cateterini STENT che vengono
sostituiti periodicamente in regime ambulatoriale
URETERO-ILEO-CUTANEO STOMIA
Detta tecnica di Bricker ed è la più utilizzata in Italia e nel mondo
Permette la fuoriuscita dell’urina attraverso l’utilizzo di un segmento intestinale adeguatamente
isolato e interposto tra gli ureteri e la cute
La fuoriuscita dell’urina è costante e continua
MATERIALE NECESSARIO PER IL CAMBIO SACCA
- Sacchetto per lo smaltimento rifiuti
- Materiale per l’igiene personale (sapone neutro, salviette o monouso o lavabili)
- Carta assorbente o asciugamano morbido
- Forbici a punta ricurva
- Sacca di ricambio
- Telino per protezione letto o abiti
Sacche monopezzo da sostituire ogni giorno
Sacche a due pezzi: la placca può essere sostituita ogni 2 – 3 giorni
il sacchetto sostituito ogni giorno
EDUCAZIONE ALLE PERSONE PORTATORI DI STOMIA
Igiene:
- Può fare la doccia con la sacca, preferibilmente prima della sostituzione, oppure anche senza
sacca
- Se preferisce il bagno è necessario che il paziente porti sempre la sacca per proteggere la stomia
Vestiario:
- Evitare gli indumenti (pantaloni stretti – cinture o pancere) che determina forte
compressione a livello della sacca urostomica durante le attività della vita quotidiana al fine di
permettere il drenaggio continuo
Problemi con la sacca:
- Se la sacca si distacca probabilmente è a causa di infiltrazione di urine sotto la placca
- Oppure presenza di pieghe della cute che impediscono una corretta adesione
- Peso della sacca troppo piena di urina
CONSIGLI DIETETICI
Non ci sono particolari indicazioni dietetiche, può mantenere la medesima alimentazione
seguita prima dell’intervento
Assumere almeno 1,5 – 2 litri d’acqua fuori pasto questo per prevenire le infezioni delle vie
urinarie
L’aspetto delle urine : di colore giallo chiaro
E’ bene sapere che alcuni alimenti producono cattivo odore delle urine ma si possono
assumere senza problemi
Es.: asparagi – peperoni – acciughe – insaccati – cipolle – cavolfiori – uova
Suggerimento : bere due bicchieri di succo di mirtilli rossi al giorno per prevenire le infezioni
in quanto acidifica le urine e rallenta la riproduzione di batteri
ASPETTI PSICOLOGICI
Il portatore di stomia NON è un malato cronico
Significa avere una situazione anatomica diversa ma gestibile senza pregiudicare la vita di
relazione
Seguendo le Raccomandazioni «evidencebestpractice Rnao» si deve :
- Disegnare un piano di cura accettabile per ottimizzare la salute e l’auto efficacia nella
gestione della stomia
- Effettuare una valutazione psico-sociale per definire coping e adattamento all’alterazione
dell’immagine corporea – della qualità di vita – della sessualità
- Effettuare una valutazione anche delle norme culturali, spirituali e religiose
In ASUITS
Esiste una sinergia tra le Strutture Ospedaliere, l’ambulatorio e il territorio
Il Post ricovero viene gestito con:
- l’ambulatorio stomie ospedaliero responsabile Enzo Federico
- l’ambulatorio territoriale sovradistrettuale incardinato in Distretto 4 che collabora con il servizio infermieristico
domiciliare
Responsabile Lara Camassa funzione di «Riabilitazione persone stomizzate»
Obiettivi della sinergia
Creare un percorso assistenziale dedicato
Facilitare il passaggio delle informazioni tra ospedale e territorio
Ottimizzare la continuità assistenziale
https://www.youtube.com/watch?v=Ry5tFa1mGKY
https://www.youtube.com/watch?v=LwJu7XDWdcQ
Bibliografia
Manuale di Tecniche e Procedure Infermieristiche di Taylor – Pamela Lynn ed. Piccin
L’Infermiere tra teoria e prassi – Albinelli, Cottafavi, Ferri ed. Athena
Fondamenti di Assistenza infermieristica – Timby ed. McGraw Hill
Fondamenti di Assistenza infermieristica secondo Kozier ed Erb – Berman, Snyder, Frandsen ed. Piccin
Sitografia
www.evidencebasednursing.it/traduz_RNAO/Curaegestionedellestomie/
www.reteoncologica.it – guida per l’infermiere e lo stomaterapista