LE SCELTE EDUCATIVE · ... con una particolare attenzione al sostegno ... attraverso percorsi e...

76
Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 36 L L E E S S C C E E L L T T E E E E D D U U C C A A T T I I V V E E

Transcript of LE SCELTE EDUCATIVE · ... con una particolare attenzione al sostegno ... attraverso percorsi e...

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

36

LL EE SS CC EE LL TT EE EE DD UU CC AA TT II VV EE

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

37

LE SCELTE EDUCATIVE

LA PROGETTUALITÀ

Le scelte educative del nostro Istituto partono dalla centralità dall'alunno che apprende, con l’originalità

del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che lo legano alla famiglia e agli

ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche tengono conto della

singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e

delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali,

corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.

Affinché la scuola diventi concretamente di tutti e per tutti, un luogo in grado di offrire una cornice in cui

gli alunni possano essere ugualmente valorizzati nelle loro potenzialità, il nostro Istituto ha adottato

iniziative e prassi per favorire l’inclusione. Questo comporta la personalizzazione dei percorsi educativi e

di apprendimento diventando la linea guida dell’attività educativa e didattica quotidiana. La scuola

inclusiva prevede un’organizzazione flessibile, una differenziazione della didattica, un ampliamento

dell’offerta formativa, creando anche reti tra scuole.

Il territorio stesso inoltre fornisce diverse opportunità: la realtà territoriale legata al tessile e all'attività

mineraria del passato, ha prodotto percorsi storico-culturale-ambientali rivolti agli studenti di ogni

ordine di scuola (Ecomuseo, Oppidum, Museo etnografico, Maglio...); le industrie presenti promuovono

iniziative per l'orientamento (visita guidata delle classi a Scame, Officine Meccaniche, Lamiflex); è ampia

la possibilità di collaborazione con volontariato, oratori, associazioni presenti sul territorio; la presenza

di famiglie extracomunitarie agevola il percorso di inclusione, permettendo l'organizzazione di "eventi"

interculturali (Tira fuori la lingua ); infine la presenza multiculturale incoraggia la tolleranza e la

comprensione delle diversità.

D'altro canto alcune criticità richiedono una particolare attenzione: il livello medio-basso delle famiglie

non stimola molti studenti allo studio e all'impegno scolastico, limita la scelta nella prosecuzione dopo la

scuola secondaria di primo grado e non favorisce la partecipazione attiva delle famiglie; la dislocazione e

il numero dei plessi rende faticosa la comunicazione e lo scambio di esperienze.

In considerazione quindi dei bisogni dei propri studenti, l'Istituto redige il Piano annuale per l’Inclusività

(Pai) per la progettazione dell’offerta formativa delle scuole definendo le seguenti strategie d'azione:

educazione per tutti: un’educazione inclusiva per contrastare le disuguaglianze per valorizzare le

differenze e garantire a tutti il diritto di partecipare ai processi educativi e formativi;

la trasversalità delle iniziative proposte dai progetti in materia di prevenzione e di educazione alla salute;

il raccordo e il coordinamento tra i progetti rispetto alle classi, alla scuola, al territorio;

l'incidenza dei progetti sull'ordinarietà della vita scolastica al fine di evitare forme di "marginalizzazione"

alle iniziative non riconducibili alle attività curricolari ordinarie;

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

38

la collaborazione tra docenti e genitori e gli altri operatori del territorio che si occupano di problemi

educativi; le nuove figure professionali come soggetti che facilitano la creazione delle condizioni

culturali, pedagogiche e organizzative.

Nel Rapporto di Autovalutazione (Rav) sono evidenziati gli aspetti più critici rispetto agli apprendimenti

degli alunni. In particolare gli esiti delle prove Invalsi, le prove strutturate e l'osservazione quotidiana

degli studenti hanno rilevato un bagaglio lessicale modesto: numero esiguo di vocaboli, poca conoscenza

del significato delle parole utilizzate in contesti diversi che limitano l'efficacia della comunicazione orale

e scritta e la comprensione dei testi. Inoltre si denota una fatica nella lettura autonoma delle consegne

dovuta a scarsa attenzione e concentrazione che non consente una esecuzione corretta. L'analisi dei

questionari somministrati alle famiglie e ai docenti sottolinea che gli studenti assumono atteggiamenti e

comportamenti non sempre rispettosi degli adulti e dei compagni e che non sempre l'adulto li richiede

per stile educativo permissivo.

Le priorità di intervento per il triennio 2015/ 2018 sono:

arricchimento lessicale degli studenti scuola primaria e secondaria;

autonomia nella lettura e comprensione delle consegne;

migliorare gli esiti a livello linguistico;

sviluppo delle competenze sociali degli studenti scuola primaria e secondaria.

Gli ambiti progettuali

Per realizzare i propri compiti l’Istituto ha definito quattro ambiti di progettazione.

1. Assicurare agli alunni il successo scolastico

La scuola si impegna per il successo scolastico di tutti gli alunni, con una particolare attenzione al

sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità, di svantaggio. Pertanto le diverse situazioni

individuali vengono rilevate nel Piano Annuale per l'Inclusione (PAI) con lo scopo di rilevare i Bisogni

Educativi Speciali presenti nella Scuola.

Presupposto della programmazione educativa e didattica è l’accettazione delle diversità, per accogliere e

formare, integrandoli, tutti gli alunni provenienti dal territorio. L’attenzione è sui processi di

apprendimento per rispondere alle forme differenti con cui i bambini acquisiscono le loro conoscenze, le

modalità di interagire e di apprendere.

Allo scopo di fornire a tutti una formazione di base indispensabile per continuare con profitto il proprio

percorso formativo, particolare attenzione viene posta ai curricoli disciplinari, alla definizione degli

obiettivi minimi, all’acquisizione di un metodo di studio e alla maturazione di piena e consapevole

autonomia. Si pongono perciò in atto diverse strategie con percorsi individualizzati.

Prevenzione, recupero e sostegno alunni con difficoltà di apprendimento

protocollo per la precoce rilevazione delle difficoltà d'apprendimento;

stesura dei Piani Educativi personalizzati condivisi con le famiglia;

potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi

speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con interventi di recupero e sostegno

individuale e/o a piccolo gruppo.

Collaborazione e consulenza con operatori ASL sulle difficoltà d’apprendimento.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

39

Consulenza sulle difficoltà d’apprendimento con la dottoressa Anna Noemi Trussardi.

Consulenza pedagogico didattica con il dottor Angelo Luigi Sangalli.

Integrazione alunni in situazione di handicap: progetti di accoglienza, costruzione di percorsi

individualizzati, continuità tra ordini di scuole, collaborazione e consulenza con operatori ASL.

Integrazione alunni stranieri: alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda

attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana,

progetti di prima accoglienza e di educazione interculturale,

collaborazioni con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e

dei mediatori culturali.

Progetto per l’attuazione di interventi di istruzione domiciliare: percorsi individualizzati per alunni che

in particolari situazioni non possono frequentare la scuola.

Continuità fra ordini di scuole: condivisione di obiettivi educativi e didattici, condivisione di criteri di

valutazione, progetti di accoglienza, passaggio di informazioni.

Orientamento: interventi e attività per migliorare la conoscenza di sé, della scuola e del mondo del

lavoro.

Progetti di prevenzione della dispersione scolastica: prevenzione e contrasto della dispersione

scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; collaborazioni con gli

Istituti Superiori e predisposizione di progetti di accompagnamento accoglienza e inserimento degli

alunni;

2. Favorire lo star bene degli alunni nel contesto scolastico, familiare e territoriale

Affinché la scuola diventi un luogo accogliente, dove si realizzano le condizioni che favoriscono lo star

bene, l'Istituto promuove interventi per sviluppare legami cooperativi fra i suoi componenti e per la

gestione dei conflitti indotti dalla socializzazione. La formazione di importanti legami di gruppo è al

condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. Gli interventi della Scuola sono

mirati allo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà; allo sviluppo di

comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità

ambientale, dei beni paesaggistici,del patrimonio e delle attività culturali.

I progetti attuati nell’Istituto sono:

Consulenza sulle problematiche educative:

Punto di ascolto, per genitori, alunni e docenti con il dottor Giovanni Filisetti.

Favorire il benessere personale:

Prevenzione e sicurezza nell’ambiente scolastico con la nomina del responsabile della Sicurezza.

Gestione positiva delle dinamiche relazionali:

Dinamiche di gruppo, educazione affettiva, educazione sessuale, educazione interculturale.

Educazione sanitaria: percorsi di approfondimento in collaborazione con l'Asl su igiene orale, educazione

alimentare, prevenzione delle dipendenze, benessere psicofisico.

Educazione stradale: collaborazione con la Polizia Locale per la realizzazione di progetti.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

40

3. Ampliamento e sviluppo dell’offerta formativa e sviluppo della creatività

La scuola progetta e realizza offerte differenziate per migliorare la proposta didattico formativa. Grazie

all’autonomia, in questi ultimi anni è stato possibile introdurre attività inedite o migliorare i laboratori

già operanti. I Progetti prendono in considerazione una parte dei contenuti didattici specifici per

ampliarli o riproporli con una modalità creativa. L’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione,

le espressioni artistiche e musicali sono infatti altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via

pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e

sperimentali.

Gli interventi sono strutturati per lo più sotto forma di laboratorio, avvalendosi anche di animatori ed

esperti esterni ed il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

Laboratori di sviluppo della creatività: ampliamento e potenziamento delle competenze nella pratica e

nella cultura musicali e nell'arte con attività di sviluppo della creatività, animazione teatrale,

drammatizzazione e allestimento di spettacoli teatrali.

Ampliamento delle discipline: matematica sperimentale, informatica, astronomia, coltivazione di un orto

o di un giardino, metodo di studio.

Attività sportive: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno

stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport,

partecipazione ai giochi sportivi studenteschi.

Viaggi d’istruzione: uscite sul territorio per conoscere la realtà locale, visite guidate e partecipazione a

spettacoli e mostre, viaggi di uno o più giorni in Italia e all’estero.

4. Favorire l’interazione scuola, famiglia e territorio

All’interno di quest’area rientrano diverse modalità, attenzioni e iniziative concrete che hanno

incrementato le collaborazioni dell’Istituto con l’esterno, inteso come soggetti organizzati del territorio

quali gli Enti Locali, l’associazionismo, le realtà parrocchiali e di volontariato e i Servizi Socio Sanitari.

Tutte le iniziative contribuiscono in maniera significativa a creare e ad alimentare reti e tessuti di

comunicazione, che consentono di attivare conoscenza, scambio, partecipazione, disponibilità di risorse,

favorendo l’assunzione, da parte della Scuola, di un ruolo attivo all’interno dei cambiamenti che

interessano i nostri paesi.

Interazioni con il territorio

progetti di educazione ambientale, ricerche sulle tradizioni locali, partecipazione a manifestazioni ed

eventi, collaborazioni con genitori e famiglie, realizzazione di giornalini informativi, cura del sito di

Istituto.

Nell'ambito dei quattro ambiti programmatici, ogni anno le scuole programmano le attività curricolari e i

progetti da attuare sulla base delle esigenze dei propri alunni.

Gli interventi pertanto si differenziano di anno in anno a seconda dei gruppi classe.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

41

ASSICURARE IL SUCCESSO SCOLASTICO

Sostegno e recupero degli alunni In difficoltà

Premessa

Per attuare i suoi compiti la scuola si organizza in modo funzionale rispetto agli obiettivi educativi da

perseguire; pertanto, mentre segue le linee di un programma che prescrive sul piano nazionale quali

debbano essere i contenuti formativi e le abilità fondamentali da conseguire, predispone una adeguata

organizzazione didattica, affinché il programma possa essere svolto muovendo dalle effettive capacità ed

esigenze di apprendimento degli alunni.

A ta le scop o vien e red atto i l P iano Annu ale p er l ' in c lu s ion e ( PAI ) che informa su i p rocess i d i

apprendimento indiv id ual i zzat i e p ersonal izzat i , su l le metodolog ie e st rategie ad ottate a

garanzia d el su ccesso formativo d i c iascun a lu n no.

Pro gramm are Per L ’ integraz ione

Una scuola inclusiva deve sempre promuovere il diritto di ciascuno di essere considerato uguale agli altri

e diverso insieme agli altri.

L'Istituto, in quanto scuola di base assume compiti educativi che si innestano direttamente sulla realtà

del bambino in un momento particolare della sua crescita. Presupposto della nostra programmazione

educativa e didattica è pertanto la valorizzazione delle diversità, che viene considerata una ricchezza e

non un limite; ogni alunno viene accolto, valorizzato e fornito di uguali opportunità a prescindere dalle

sue abilità, dal genere, dall’origine culturale o etnica.

Ta l i obiett iv i ven gon o ragg iunt i at traverso la c reaz ione d i un ambien te inc lu sivo ch e cerca d i

r imuovere g l i ostacol i che imp ed iscono a l la p ersona la p iena partec ip az ion e a l la v i ta socia le,

d idatt ica, ed ucat iva . La scuola va lor izza, dà spaz io e cost ru isce r i sorse per d i f ferenz iare la su a

proposta format iva, dotandosi d i una st ruttu ra organizzat iva, art icola ta e f lessib i le, capace d i

adattarsi a l le s ingole s i tuaz ion i e d i rea l izzare i l p iù poss ib i le intervent i indiv idua l iz zat i e

personal izzat i per ogni a lunno.

Alunn i con b iso gn i educat iv i spec ial i (B ES)

Sono sempre più frequenti nella scuola i casi di alunni che manifestano malessere nella frequenza: hanno

difficoltà d'integrazione, sono demotivati, imparano poco, presentano atteggiamenti di aggressività o di

chiusura.

Obiettivo comune degli insegnanti è conoscere, capire e fare chiarezza tra i molteplici aspetti, cause e

manifestazioni di disagio, al fine di costruire una scuola accogliente, strutturata per accompagnare e

sostenere in modo adeguato il percorso di crescita di ciascun allievo.

Gli alunni in situazione di disagio possono essere: alunni stranieri, nomadi con contesti familiari difficili,

con problemi caratteriali e di comportamento, con difficoltà di relazione, con difficoltà di

apprendimento, disabili.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

42

Lo studente crea problemi che influiscono sulla gestione della classe:

problemi di comportamento: aggressività, provocazione, disturbo.

Problemi di relazione: rapporto con i coetanei, rapporti con gli adulti.

Le difficoltà nel rendimento scolastico possono essere dovute a:

ipostimolazioni: ambiente povero (ieri bambini isolati, oggi bambini stranieri),

deficit cognitivo,

scarsa capacità di ragionamento,

problemi emotivi, relazionali, psicologici,

disturbo specifico di apprendimento,

proposta scolastica non adeguata (errori di insegnamento, cambiamento di figure di riferimento),

proposta non adeguata alla fascia d'età.

Complessivamente i BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque:

• alunni con disabilità

• alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)

• alunni con deficit del linguaggio

• alunni con disturbo oppositivo provocatorio

• alunni con disturbo della condotta in adolescenza

• alunni con disagio socio-culturale

• alunni stranieri non alfabetizzati

• a lunn i nomad i

Alunn i con d isturb i speci f ic i d i appr endimento (DSA)

La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali

disturbi specifici di apprendimento, denominati "DSA.

L'Istituto provvede ad attuare interventi pedagogico-didattici per promuovere le potenzialità e il

successo formativo degli studenti con DSA attivando, mediante la predisposizione del PDP (Piano

Didattico Personalizzato), percorsi di didattica individualizzata e personalizzata e ricorrendo a strumenti

compensativi e misure dispensative adeguati.

Il PDP contiene e sviluppa i seguenti punti:

• descrizione del profilo didattico/cognitivo dello studente, compilata in base alla certificazione

redatta dallo specialista;

• strategie metodologiche e didattiche personalizzate

• strumenti compensativi

• strumenti dispensativi

• strategie prevalenti adottate per l’apprendimento

• azioni concordate con la famiglia.

Il PDP, dopo essere stato redatto dal team docenti, è condiviso con le famiglie e con il Dirigente, per

consentire l’attivazione di indispensabili sinergie tra le azioni della scuola, della famiglia e dell’allievo.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

43

Gl i Inter ven ti De l la Scu ola

Per dare valore agli obiettivi formativi che incidono direttamente sullo sviluppo, gli insegnanti agiscono

su due direttive per l’impostazione di una programmazione curricolare: all’interno delle discipline,

volgendo l’attenzione agli scopi formativi e quindi privilegiando un approccio metodologico, che tenga

conto dei modi di apprendere; tra le discipline, convergendo verso obiettivi interdisciplinari,

privilegiando le abilità con valenza trasversale rispetto alle discipline stesse.

A livello organizzativo si pongono in atto diverse strategie:

attenzione alla formazione delle classi;

rispetto della continuità didattica;

progettazione personalizzata per gli alunni con BES previa autorizzazione ed accordo con la famiglia;

rapporti costanti e collaborativi con servizi socio-sanitari-assistenziali;

integrazione attività curricolari-extracurricolari

Vengono utilizzate strategie metodologiche didattiche attive, centrate sull'ascolto, sul coinvolgimento,

sulla partecipazione, sul lavoro di gruppo e sulle attività laboratoriali; è previsto l'utilizzo di misure

dispensative e/o strumenti compensativi. Le scelte metodologiche ritenute maggiormente inclusive sono:

cooperative learning, tutoring, peer tutoring, didattiche plurali sugli stili di apprendimento, didattica per

problemi.

Le modalità di intervento prevedono attività a classe intera, a gruppi, individuale. La classe può essere

suddivisa in piccoli gruppi per omogeneità degli alunni, rispetto alle capacità di base già accertate;

oppure per eterogeneità rispetto alle stesse capacità; per età cronologica o anche per diversa età;

operando per grandi gruppi le possibilità di lavoro autonomo per gli alunni si realizzano formando dei

sottogruppi interni , in cui abbiano possibilità di seguire itinerari individuali.

Per la rilevazione dei bambini con disturbi nell'apprendimento, nel 2014 la commissione per l'inclusione

dell’Istituto ha stilato un protocollo di intervento con la collaborazione della dottoressa Trussardi. Vi

sono elencate le prove da somministrare agli alunni nei vari anni della scuola primaria e secondaria.

Qualora le prove evidenziassero difficoltà, la scuola, in accordo con la famiglia, invia l’alunno presso

l’UONPIA di riferimento per una valutazione.

Per gli alunni la cui certificazione dell’U.O.P.I.A. rilevi un Disturbo specifico dell’apprendimento il team

docente redige, in accordo con la famiglia il Piano Didattico Personalizzato: le modalità didattiche

personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere esplicitate e

formalizzate

Sulla base di tale documentazione vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso

d’anno o a fine ciclo.

Per g l i a lunn i la cu i cert i f i caz ion e d e l l ’U.O.P . I .A . r i levi un Distu rbo a-speci f ico

del l ’app rendimento o p er qu egl i a lunn i p er cu i i l team docen te r i lev i una d i ff ico ltà ed ucat iva -

apprendi t iva e lo r i ten ga opportuno, vien e redatto un Pian o d idat t ico p erson al izzato con

eventua l i s tru ment i compen sat ivi e/o misure d i spen sat ive.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

44

Risorse d ispon ib i l i

Per il sostegno ed il recupero degli alunni con difficoltà di apprendimento è spesso necessario strutturare

interventi individualizzati o in piccolo gruppo.

A tal fine si utilizzano le ore di compresenza dei docenti che risultano però insufficienti rispetto al

bisogno. Si prevede pertanto l'utilizzo di un docente dell'organico dell'autonomia per progetti di

recupero e sostegno agli alunni

L ' I s t i tu to s i avvale inolt re d i r i sorse estern e qua l i la Con sulenza su l le d i ff ico ltà

d 'app rendimento de l la dottoressa Tru ssardi , i l Punto d 'ascol to d el lo p s icop ed agogista F i l i sett i ,

i serviz i d el l 'As l .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

45

Consulenza Sulle Difficoltà Di Apprendimento

Che Cos ’è

Il servizio di consulenza sulle difficoltà d’apprendimento è attivo dal 2000.

L’operatore non è un insegnante della scuola, ma un consulente esterno, a disposizione di insegnanti e

genitori per discutere e approfondire i problemi riguardanti le difficoltà di apprendimento, in particolare

relative alla dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia. Il consulente aiuta a riconoscere all’interno

della difficoltà scolastica i disturbi specifici dell’apprendimento, fornisce strumenti di valutazione delle

prestazioni scolastiche per definire meglio il tipo di difficoltà. Individua presso le Asl gli operatori che

possono fare la diagnosi e suggerisce agli insegnanti le strategie per affrontare il problema con le

famiglie. Offre principi di didattica e metodologia dell’insegnamento e propone percorsi facilitanti

l’apprendimento della lettura e della scrittura. Concorda con gli insegnanti il tipo di lavoro e di

intervento scolastico con gli alunni che presentano questo tipo di difficoltà. Anche attraverso il supporto

di pacchetti informatici.

L’operatore

La con su lenza è forn i ta da l la dottoressa Anna Noemi Trussard i , lau reata in p sico logia

sp er imentale e n eurosc ien ze cogn it ivo - comp ortamental i presso l ’u n iversità d eg l i S tudi d i

Padova, faco ltà d i p s icologia .

A Chi S i R ivo lge

Agl i in segn ant i e a i geni tor i d e l la scu ole d el l ’ in fanz ia , p r imaria e secondaria 1° grado

del l ’ I st i tu to d i Ponte Nossa.

Do ve

I l serv iz io è att ivato presso la sed e d el l ’ I s t i tu to Compren s ivo, scuo la p r imaria d i Ponte N ossa.

L ’accesso è poss ib i le r ich ieden do un appuntamento a l D ir igente Scolast i co.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

46

L’integrazione Degli Alunni In Situazioni Di Handicap

Premessa

L’attuazione del diritto allo studio e la promozione della piena formazione della personalità di ciascun

alunno richiedono il lavoro congiunto di tutti gli operatori della scuola. Ciò diventa a maggior ragione

necessario in presenza di alunni disabili, la cui integrazione deve essere considerata un impegno

collegiale tra la scuola, la famiglia, l’ASL e gli enti locali. La legge n. 104/92 prevede la predisposizione di

oggettivi strumenti normativi e operativi, quali la diagnosi funzionale (DF), il profilo dinamico-funzionale

(PDF), il piano educativo individualizzato (PEI) e la scheda di sintesi. Tali documenti permettono di

effettuare l’analisi, la conoscenza delle potenzialità e la definizione dei “bisogni educativi” per

l’inclusione dell’alunno diversamente abile.

La presenza di alunni in situazione di handicap è una ricchezza:

porta e abitua a tenere in considerazione ogni persona nella sua individualità e peculiarità;

l’utilizzo di tecnologie per l’alunno disabile (a volte necessarie) diffonde anche l’uso comune

di tali tecnologie, spesso assai efficaci nell’apprendimento;

l’utilizzo di tecniche, di strategie educative specialistiche e di materiali specifici e strutturati

può essere modalità di lavoro produttiva con tutti gli alunni;

gli insegnanti di sostegno (e gli altri) cercano aggiornamenti efficaci per l’apprendimento degli

alunni in difficoltà con più costanza (perché hanno di fronte una difficoltà focalizzata) e

scoprono stimoli, strategie e nuove modalità per tutti gli alunni;

la metodologia sistematica e strutturata di osservazione dell’alunno disabile e la sua stesura

scritta è applicabile anche agli altri alunni;

il disabile ci invita a tenere presente l’importanza della comunicazione verbale e non verbale

prima dei contenuti;

il disabile inserito in un contesto di classe richiede la valorizzazione delle abilità sociali;

il disabile chiede che la scuola condivida con la famiglia il suo progetto di vita, in particolare

per quanto riguarda l’aspetto scolastico, e una stretta collaborazione lungo il percorso.

Fin a l ità

Sviluppo delle abilità sociali: raggiungere un livello di empatia nella relazione/comunicazione educativa

Sviluppo delle abilità operative.

Messa a punto di ipotesi di orientamento, non solo come inserimento lavorativo, ma per cogliere quali

sono le cose che possono servire davvero all’alunno.

Ob iett iv i

1. Competenze di base:

Leggere e comprend ere: let tura, n on solo de l codice scr i t to, ma an ch e i conico e con venzionale,

del la realtà in torn o a n oi .

Scr ivere: produz ion e d i qualcosa ch e lasc ia t raccia e/o comun ica (d i segno, testo, ecc . ) .

Di scr iminare

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

47

Ordinare

Gen era l iz zare

2 . Competenze trasversa l i :

Re laz ionarsi con g l i a l t r i

Af frontare con sp i r i to cr i t i co

Capaci tà d i ch ied ere

3 . Competenze tecn ico -pr ofess ion ali

Conoscenze sp eci f i ch e: informatica

Conoscenze p roced ura l i .

Metodo lo gie

rapporto con la famiglia

lavoro in rete

strategie didattiche

strategie comportamentali

strategie legate all’uso degli aiuti

strategie mediate da pari

l’apprendimento in gruppi cooperativi

il tutoring

monitoraggio del percorso formativo

docu mentaz ione r i ch iesta.

Acco gl ien za

1. Nel la Scuola d el l ’ In fan z ia Stata le :

• I l bamb ino è in ser ito in modo graduale p er q uanto r iguarda i l temp o del le f req uenza in

accordo con quan to su gger i sce l ’UONPI spec i f icatamente a c iascun caso indiv idua le;

• I l bamb ino è in ser ito formalmente in u na sez ione, ma in rea ltà lavora con tu tt i ruotando in

grupp i d i 10 - 12 bamb ini , ch e cost i tu i scono laborator i su d ivers i interessi d ei bamb ini stessi .

S i sugger i sce qu esta mod al i tà anch e p er la scuo la de l l ’ In fanz ia n on stata le, an che se la

numerosità d eg l i a lunni r i sp et to a l nu mero d eg l i in segn ant i può cost i tu ire un ostacolo a l la su a

rea l i zzaz ion e.

2. Nel la Scuola Pr imaria

L ’a lun no è in ser i to in una c lasse, s i r i t ien e però molto importante ch e tu tto i l p lesso s i

co in volga n e l l ’accog l iere i l bamb ino.

S i p ropon e ch e a set tembre, n e l suo pr imo incontro, i l con sig l io d ’ interc lasse tecn ico

stabi l i sca:

• Le moda l i tà p er favor ire la re laz ion e tra i l bambino e i compagn i de l p lesso (even tuale

momento d i soc ia l izzaz ione a l matt ino, gest ion e d el l ’ interva l lo , ecc. ) .

• Le att iv i tà d id att ich e d ove s i possa in ser i re l ’ a lu nno, in gruppi d i c lass i d iverse .

Ta l i modal i tà saranno ver i f icate p er iod icamen te d al con s ig l io d ’ interclasse. S i evid enz ia in

mod o part i co lare la posiz ione d el l ’ in segnante d i sostegn o, la q uale deve essere in ser ita a

p ieno t i to lo n el la gest ion e d e l le att iv i tà del la c lasse p erch é n on r i su lt i l ’ insegnan te

del l ’a lunno, ma sia con s iderata in segnante d i c lasse.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

48

3 . Nel la scuo la secondaria d i 1° grad o

• S i r i t ien e indisp en sabi le ef fet tuare l ’ in contro p er la programmazion e d idatt ica a settembre

in modo ch e g l i in segnant i d e l la Scuola Pr imaria p ossano forni re tutta la docu mentaz ion e

necessar ia a p rogrammare le at t iv i tà su l caso sp ec i f i co.

• Fondamentale è la f igura de l professore d i r i fer imento con i l qua le l 'a lunno pu ò en trare in

re laz ion e già dal l ’u lt imo anno d el la scuo la pr imaria . S i r i t iene u t i le anche accog l iere la

d i sponib i l i tà d i un in segnante d el la scu ola p r imaria a dare i l p ropr io supporto a i professor i

durante la frequ enza d e l 1° ann o d i scu ola secondaria 1° grad o.

• E ’ imp ortante ch e l 'a lun no sia in ser ito in un a sez ion e dove abbia un gruppo d i comp agn i d i

r i fer imento, ind icat i da l la scuo la pr imar ia . Ta le r i fer imento pare ut i le anch e per l ’ in tegraz ion e

ext rascolast i ca.

• S i su gger i sce ch e anch e n el la scu ola secondaria 1° grad o l 'a lunno abbia un o spaz io d i

r i fer imento con d el mater ia le sp eci f i co .

Risorse d ispon ib i l i

Per il sostegno degli alunni con disabilità l'Istituto dispone di insegnanti di sostegno e assistenti

educatori.

L'Istituto si avvale inoltre di risorse esterne: Sportello Equipe di consulenza, Sportello Spazio Autismo.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

49

Progetto Di Continuità Educativa Tra Scuola Primaria E Secondaria Di 1° Grado Nel Processo Di Integrazione Degli Alunni Portatori Di Handicap Ob iett ivo De l Pro getto

Real izzare un progetto individu al izzato unitar io per l 'a lunn o/a ___________, f requ entan te

l ’u lt imo anno d el la scuo la d el l ’ in fanz ia/ la c lasse 5^ pr imar ia d e l p lesso d i ____________.

Ta le progetto un itar io deve con sent ire a l l 'a lunno/a d i v ivere l 'esp er ienza sco last i ca sen za

fra tture e coeren te con gl i ind ividu al i b i sogn i educat ivi e r i tmi d i app rendimento.

Modali tà Oper at ive Di Raccordo Tr a Ordin i E Scuola

1. Incontro f ra Di r igente Sco last ico e in segnante d i sostegno d el la scuo la pr imar ia p er:

• Un p r imo esame d el la s i tuaz ion e ambien tale n e l la qua le l 'a lunno/a d ovrà in ser ir s i ;

• Una p r ima valu taz ion e d i even tual i d i f f ico ltà r i fer i te a l l ' in tegraz ion e;

• L ' indiv iduaz ion e d e l le r i sorse ut i l i a garan t i re la cont inu ità d e l progetto edu cat ivo.

Per iod o: I qu adr imestre

2 . Incontro con la famig l ia e l 'UONPI p er con fronto e condiv i s ione de l p rogetto d i passagg io.

Per iod o: in iz io , metà e f ine anno sco last ico

3. Prend ere du e vol te l ’autobu s e raggiungere i l p aese ove è s i tuata la scuola

pr imaria/secon dar ia 1° grado con i comp agni d i c lasse sud divi s i in d ue p iccol i grupp i ,

conoscere i futu r i compagni d i c lasse d el l ’a l tro p lesso e svolgere con ess i un’att iv i tà

programmata.

N.B . Ladd ove l ’a lunn o d iversamente ab i le frequent i la scu ola pr imaria in un p lesso ch e è

s i tuato in un comun e d iverso r i sp et to a qu el lo in cu i s i t rova la scuo la secondaria 1° grado.

Per iodo: apr i le

4 . Vi s i ta con tu tt i g l i a lunn i d el l ’u lt imo anno del la scuo la d el l ’ in fan z ia , d i 5° p r imaria a l la

scuola secondar ia 1° grado:

• Conoscenza de l l 'amb ien te d e l la scuo la p r imaria/second aria 1° grado;

• Conoscenza d i a lcuni docen t i e/o f igure adul te d i r i fer imento;

• Conoscenza deg l i a lunn i g ià f requ entan t i la scu ola p r imaria/secondar ia 1° grado;

• Conoscenza de l le att iv i tà svolte a l la scuola pr imaria/secondar ia 1° grad o.

Per iod o d el l ' in contro : apr i le / magg io

5 . In contro fra i d ocent i de l la scuola in fanz ia/pr imaria e de l la scuo la pr imar ia/second aria 1°

grad o per lo scamb io d i not iz ie re lat ive ag l i intervent i real izzat i e rea l i zzab i l i su l p iano

del l ' integraz ione e de l le att iv i tà speci f icatamen te d idat t i ch e.

Per iod o: maggio / g iugn o

Trasmissione a l la scu ola pr imaria/secondaria 1° grado d i tutta la docu mentaz ion e ch e r iguard a

l 'a lunn o, in part i colare:

• Diagnos i r i lasc iata d al l 'USSL

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

50

• Fasc icolo p erson ale : PDF, PEI (p rogett i d id at t ic i indiv idua l iz zat i an nual i , compren siv i d i

anal is i d el la s i tuaz ion e del l 'a lu nno, obiett iv i edu cat ivi e d idatt ic i predisp ost i , osservaz ion i ,

organizzaz ion e d eg l i intervent i , ver i f i che, p ercorsi ch e l 'a lunna potreb be/dovrebb e cont inuare

in 1^ p r imaria/secondar ia 1° grado …)

• Sch eda d i va lutaz ion e.

• Sch eda d i passaggio.

Per iod o: g iugn o/settembre

7 . Presenza f i s i ca a l la scuola secondar ia 1° grado del l ' in segnan te d i sostegn o d el la scuo la

infanz ia/p r imaria ch e accomp agn a l 'a lun na i l pr imo g iorno d i scu ola pr imar ia/secondaria 1°

grad o e p er a lcun e ore i su ccessiv i g iorni .

Per iod o: 1° g iorno d i scuola anno scolast i co su ccess ivo e su ccessiv i g iorni (a lmeno 1 sett imana)

8. E lab oraz ione da parte de l team docent i/Con sig l io d i Classe d el la scuola pr imar ia/second aria

1° grado, integrato d al la partec ipaz ion e (a t i to lo con su lt ivo) d el docente d i sostegno d el la

scuola in fan z ia/pr imar ia , d i un nu ovo p iano edu cat ivo ind ivid ual iz zato p er raccordare g l i

obiett iv i edu cat iv i e d idatt ic i a l l i vel lo d i maturaz ion e g ià raggiunto e a l grado d el la

conoscenza g ià acquis i ta dal l 'a lun no/a.

Per iod o: settembre/ottobre

9 . Ver i f ica d el progetto n el pr imo quad rimestre de l l 'ann o scolast ico success ivo f ra g l i

operator i sco last ic i d el le du e scuo le con r icad u ta d el le va lu taz ioni su l Co l leg io d e i Docent i .

Per iod o: I qu adr imestre anno scolast i co su ccessivo

I l pro getto s i fond a su l le ind icaz ion i contenu te nel la C .M . n 1 de l 4/1/88.

1 S e l ' i n se g na nt e d i so st eg no fo s s e p er l ' a n no sc o las t ico succ e ss ivo a ss e g nato a d u n a l t ro I s t i t u to

Co mp re n s i vo e no n o tt e ne s se i l p er me s so d i pa rt ec i pa re a q u es to Pro g et to Po n te, po t rà es s er e

so s t i tu i to da u n' i ns e gn ant e de l l a sc uo l a i nfa nz i a/ pr ima r ia d i p ro ve n ie nza de l l ' a l u nn a, p re v i a

auto r izz az io ne d e l D i r i ge n te Sco la st ico e D el i be ra d el Co l le g io Do c e nt i .

2 V ed i no ta 1 .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

51

Progetto Di Continuità Educativa Tra Scuola Secondaria Di 1° Grado E Secondaria Di 2° Grado Degli Alunni Portatori Di Handicap

Fin a l ità

Le f inal i tà de l p rogetto son o:

- Favor ire u n in ser imento seren o p er una migl iore fu tura integraz ion e d eg l i a lun ni ;

- R i f let tere su l la coeren za tra l ’ indi r i zzo d i stud i scel to e le prop rie att i tudin i p erson al i ;

- Accrescere la motivaz ione e l ’ interesse n e i confront i d el p ercorso format ivo sce lto ; ut i l i z zare

l ’esp er ienza d i or ien tamento come momen to format ivo d egl i a lunni .

Ob iett iv i

Viste le f ina l i tà d el progetto s i p revede i l ragg iu ngimento d ei seguent i obiett iv i :

- fami l iar i zzare con l ’ambiente scu ola (au le, lab orator i , pa lest ra, serv iz i , …):

- conoscere i serviz i , i p rogett i e i p ercors i che la scuo la of fre ;

- conoscere i fu tur i in segnant i e i l referente H;

- conoscere i l p ersonale d i segreter ia e i l p ersonale au s i l iar io ;

- conoscere le d i sc ip l in e d i stud io d e l la scuo la ;

- conoscere g l i orar i de l le lez ioni ;

- conoscere g l i stru ment i e le a ttrezzatu re de i d ivers i laborator i .

Modali tà Oper at ive Di Raccordo Tr a Ordin i Di Scuo la

Gl i in segnant i de i du e ordin i d i scuole p rogettano momenti d i conoscen za funz iona le d e l la

scuola, percorsi d i t i roc in io, moment i prat ic i , mod al i tà d i partec ipaz ione a moment i d idatt i co

edu cat ivi .

Gl i I s t i tu t i sarann o p er iodicamente in contatto ne l p er iod o d el progetto per mon itorare i

r i su l tat i in i t in ere e p er proced ere ag l i scamb i d el mater ia le in formativo su gl i a lunni .

L ’ I st i tuto sup eriore s i imp egna a forni re con sulenza su i curr i co l i p ropr i de l l ’ i st i tuto .

L ’ I st i tuto Compren s ivo forni rà la va lutaz ion e de l l ’op portunità d i passaggio da l la propr ia scuo la

a l l ’ i st i tuto sup eriore e in formaz ion i relat ive agl i a lu nni ch e possan o essere funz ion a l i

a l l ’ in ser imen to e a l l ’ integraz ion e d egl i a lunni d iversamente ab i l i .

Gl i Aspett i Or gan izzat iv i

Nel progetto sono co invo lt i g l i a lunn i d iversamente abi l i d el le c lass i terze d e l le scuole

secondar ie d i 1° grad o d i Pon te Nossa e Gorno.

I progett i sono attu at i con tutte le scu ole sup er ior i e ABF ( I st i tut i professional i ) .

È st ipu lata un’app osita con venz ion e sot toscr i t ta dal le scu ole e da l le famigl ie d eg l i a lunn i .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

52

Progetto Per L’attuazione Di Interventi Di Istruzione Domiciliare

L ’ I st i tuto progetta e r ich iede intervent i d i i stru z ion e d omici l ia re in presenza d i a lu nni ch e p er

grav i problemi d i sa lute non posson o frequ entare la scu ola .

I l progetto è attu ato laddove la famigl ia d ich iar i la propria d i sp onib i l i tà a r i cevere l ’ i stru z ione

domic i l iare e s ia forni ta la cert i f icaz ion e sanitar ia comprovante la grave pato logia e la

preved ib i le assenza dal le lez ioni p er p er iodi sup erior i a i 30 g iorni sen za solu z ione d i

cont inui tà .

Per l ’at tuaz ion e d el progetto c i s i avva le d i d ocent i intern i ch e hann o d ich iarato la prop ria

resp on sabi l i tà .

Ob iett iv i Genera l i

Garant ire i l d ir i t to a l lo stud io .

Preven ire l ’abb andon o scolast i co.

Favor ire la cont inu ità d el rapp orto in segnamen to app rendimento .

Manten ere rapport i a f fett iv i con l ’ambiente d i p rovenienza .

Ob iett iv i Spec i f ic i

In relaz ione a l le d i sc ip l ine coin volte e in cont in uità con l ’a tt iv i tà d e l la scuola osp eda l iera.

Att iv ità Did att ich e

Lez ion i in presenza .

Lez ion i in v ideocon ferenza con la c lasse e/o con la scu ola ospedal iera, sempre con i l

tutoraggio d i un docen te an ch e in forma di d idatt ica cooperat iva a d istanza con l ’u so d i

ipermedia ( se i l domic i l io de l l ’a lunn o è dotato d i stru mentaz ion e telematica) .

Az ioni d i ver i f ica in presenza e/o in mod al i tà te lemat ica (chat , e-mai l , ecc . ) .

Metodo lo gie Educat ive E Didatt iche

Relaz ion e d i sostegno (counsel l ing) .

Apprend imento indiv idu al iz zato .

Apprend imento coop erat ivo a d i stanza .

Didatt i ca breve, modu lare, per progett i .

Risorse d ispon ib i l i

I progetti di istruzione domiciliare vengono attuati dagli insegnanti dell'alunno che si rendono disponibili

oltre l'orario di servizio.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

53

Progetto per l'educazione interculturale, per l'integrazione e l'inclusione degli alunni cittadini non italiani

Premessa

Gli stranieri iscritti alla frequenza scolastica nel nostro Istituto provengono da diverse nazionalità e sono

inseriti in diverse scuole. Questa multiprovenienza causa difficoltà nell’organizzare un’accoglienza

scolastica e di territorio che tenga conto di un intervento interculturale organico, efficace e consapevole.

Il loro insediamento, per alcuni più che decennale (soprattutto dal Marocco e dal Senegal), sta

incrementando i ricongiungimenti familiari col conseguente aumento del numero di bambini in età di

scuola dell’obbligo. In questi ultimi anni si è poi aggiunto un fenomeno di migrazione interna di nuclei

familiari di stranieri dalla città ai piccoli paesi in cerca di alloggi a prezzi più convenienti e l'immigrazione

delle cosiddette "badanti" che pure stanno attuando il ricongiungimento famigliare con mariti e figli .

Questo ha determinato, solo negli ultimi nove anni, un forte incremento dei minori stranieri nelle scuole

dei cinque Comuni conseguente ai numerosi ricongiungimenti familiari richiesti e alla migrazione interna

sopraddetta.

Dall’anno scolastico 2002-2003 è iniziata anche la presenza di alunni di prima alfabetizzazione nella

Scuola secondaria di secondo grado

Dal 2001 al 2015 l’Istituto e tutto il distretto scolastico n. 25 hanno beneficiato dell'utilizzo

dell’insegnante Mauro Salvoldi a tempo pieno sul presente progetto.

I gen itor i degl i a lunn i s tranier i e i l ter r i tor io sono coin volt i n e l l ’extrascuola p er d el le att iv i tà

pomerid ian e ch e favor i scono la socia l i zzaz ion e e l ’ a l fab et izzaz ione attraverso la relaz ione

(mol to importante è l 'apporto de i volontar i che p ermettono d i dare cont in uità dal 2001 a i

percors i d i a l fab et izzaz ione p er adu lt i ) .

Inter vent i su gl i a lunn i

Interventi individualizzati, sui gruppi e/o nelle classi per:

a) gestire in modo coordinato, sistematico e efficace l’accoglienza di alunni neo arrivati in Italia e

delle loro famiglie;

b) avviare o favorire la prima alfabetizzazione della lingua italiana per raggiungere una buona

comunicazione relativa ai bisogni primari e ai più semplici argomenti della vita quotidiana;

c) sostenere la seconda alfabetizzazione con interventi linguistici di approfondimento della

comunicazione per favorire la relazione interpersonale e la comprensione dei contenuti scolastici

primari;

d) favorire un’alfabetizzazione per lo studio in modo da adeguare gli apprendimenti ai livelli della

classe di inserimento passando attraverso strategie di facilitazione e semplificazione ;

e) favorire e migliorare l’inserimento e l’integrazione nel rispetto delle diversità e delle varie

culture (sia nella fase di prima accoglienza, sia in quella di accoglienza quotidiana che si protrae

nel tempo);

f) proporre le attività finalizzate all’educazione interculturale.

Rapport i co n l ’extr ascu ola

con le famiglie favorendo

rapporti di collaborazione;

lo scambio di informazioni sulle culture che si vengono ad incontrare;

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

54

un utilizzo corretto ed autonomo dei servizi del territorio;

con le agenzie educative del territorio

stimolando l’incontro, la conoscenza e l’accoglienza dei bambini stranieri e delle loro famiglie;

sostenendo di fronte alle famiglie l’importanza della partecipazione ad attività extrascolastiche con altri

bambini;

favorendo attività extrascolastiche mirate sugli alunni stranieri e sulla loro cultura;

stimolando il territorio e le famiglie locali a vivere come ricchezza la possibilità di scambio culturale;

con i servizi dell'ASL di Bergamo tenendo i rapporti con l’Ufficiale sanitario per la verifica delle

vaccinazioni effettuate o per quelle da effettuarsi;

con l'Azienda Ospedaliera di Seriate, conl’UONPIA per eventuali interventi del servizio Neuropsichiatrico

infantile;

con i Comuni di Gorno, Oneta, Parre, Ponte Nossa, Premolo;

promuovendo una partecipazione preventiva alla formazione delle risorse per l’alfabetizzazione e per

l’educazione interculturale;

segnalando eventuali disagi economici o sociali relativi ai minori stranieri o alle loro famiglie al Sindaco e

all'assistente sociale del Segretariato sociale;

favorendo una collaborazione con le biblioteche comunali per l’organizzazione di iniziative

extrascolastiche interculturali;

con la Comunità Montana Valle Seriana e Valle di Scalve con particolare riferimento ai 24 comuni

dell’Ambito territoriale

per la partecipazione al Tavolo di lavoro minori e al Tavolo di lavoro sulle politiche migratorie e sulle

nuove povertà ex legge 328/2000: contributo alla predisposizione del Piano di zona triennale;

programmazione annuale dell’utilizzo delle risorse disponibili, rendiconto delle risorse assegnate alla

scuola; relazione annuale di cosa fa la scuola rispetto all’integrazione degli alunni stranieri e

all’educazione interculturale;

per i contatti con il Servizio tutela minori (assistente sociale, assistenza domiciliare minori, ...) per la

segnalazione di eventuali disagi familiari o scolastici, per eventuali sostegni possibili, per la segnalazione

di minori non accompagnati;

perch é n el l ’amb ito de i f inanz iamenti d el la legge 40/98 (Dgls 286/98), 285/97 cont inu i la

progettaz ion e d i in tervent i in favore d i minor i s tranier i n e l la scuo la .

Risorse d ispon ib i l i

Per gli interventi di prima e seconda alfabetizzazione sono necessario interventi individualizzati o in

piccolo gruppo.

A tal fine si utilizzano le ore di compresenza dei docenti che risultano però insufficienti rispetto al

bisogno. Si prevede pertanto l'utilizzo di un docente dell'organico dell'autonomia per progetti di

alfabetizzazione degli alunni stranieri.

L ' I s t i tu to s i avva le in ol tre d i r i sorse estern e q ual i i med iator i l in gu ist ic i e i l vo lontar iato su l

ter r i tor io.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

55

Acco gl ien za E Modal ità D’inser im ento Nelle C lass i Degl i A lunn i Stran ier i

I l Col legio docen t i d el ib era d i a f f idare a l Dir igente Scolast ico i l comp ito d i va lu tare l ’ i scr i z ion e

provvisor ia , s ia a l la c lasse corr i sp ond ente a l l ’età anagraf ica, s ia a una c lasse d iversa :

immed iatamente superiore o infer iore.

Al Di r igente in dica le seguent i moda l i tà :

I sc r i z ione e racco lta in formazion i

Accogl imen to d el l ’ i scr iz ion e, da p arte d el la segreter ia e avvio con l ' insegnante incar icato del lo Sp ortel lo scuo la per l ' integraz ion e d eg l i a lu nni s tran ier i e p er l 'edu caz ion e intercultura le d el le ver i f i ch e: - del l ’o rd in amen to d egl i s tudi d e l Paese d i proven ien za ; - del l ’e ffet t ivo corso d i studi segu ito ne l Paese d i provenienza at traverso: - i l co l loqu io con la famigl ia , anch e in presenza d i med iatore cu ltura le e re lat iva autocert i f icaz ione; - control lo d i eventua l i d ocu ment i sco last ic i possedut i .

Indiv iduazio ne p ro vv iso r ia de l la c lasse d i i sc r i z io ne

Con vocazion e urgente d i un in con tro d i p lesso (Con s ig l io d i Interc lasse tecn ico) p er indiv iduaz ion e provvisor ia d el la c lasse d i i scr iz ion e/assegnaz ion e evitando, se poss ib i le, la cost i tuz ion e d i c lassi in cu i s ia p redomin ante la presenza d i a lu nni st ran ier i .

Pro nta acco gl ienza e mediaz ione

La p ronta accog l ienza d i un nuovo a lunno stran iero p revede una d ec in a d i ore d i presenza del med iatore cu ltura le e l in guist ico, con le seguen t i op portunità/mod al i tà d i col laboraz ion e con gl i insegnant i : - 1 o 2 ore per in contro prevent ivo in segnan t i -mediatore, in segn ant i -mediatore- famig l ia per con oscenza d el p regresso scolast i co d el l ’a lunno an ch e con docu mentaz ione sco last ica del paese d’or ig in e, r ich iesta d i even tual i mater ia l i sco last ic i possed ut i , conoscen za de l s i s tema sco last i co n el p aese d’or ig in e; u t i l i tà n el p resentare l ’o rganizzaz ion e scolast i ca d el nostro I st i tu to (vedi sched e r iassunt ive p lur i l ingu e k it accog l ienza, ma sop rattu tto cosa mette in g ioco la scu ola e cosa ch iede a l la famigl ia ; an ch e presentaz ion e con creta de i local i scolast i c i e loro u so, de i mater ia l i ut i l i zzat i a scuola, ecc . ) . - 2 ore d i presentaz ion e del l ’a lunno a l la c lasse e de l la c lasse a l l ’ a lunn o, con la presenza del med iatore ch e p ermette d i comunicare con l ’a lunn o, ma anch e d i mostrare agl i a l tr i a lunn i la d iversa l ingu a del compagno, magar i con la p resen za in iz ia le d el la famig l ia ch e presenta i l f i g l io e l ’esp er ienza migrator ia ; - 4-6 ore d i ver i f i ch e d’ ingresso presentate in l ingu a madre: g l i in segnant i prep aran o del le schede con i p rerequ is i t i con cettua l i d i i ta l iano (organizzaz ion e del la l ingua i ta l iana da con fron tare con l ’organ izzaz ione d el la l in gua madre; forme di comunicaz ion e e d i r i sp etto fami l iare, soc ia le, in terp ersonale n el le due cu lture) , matemat ica, stor ia , geograf ia , sc ienze, motor ia , mu sica… - 1-2 ore p er re laz ion e scr i t ta f ina le e comunicaz ione med iatore- in segn an t i . La med iaz ion e può essere ut i l i zzata an ch e in seguito p er comunicaz ion i scuola- famig l ia per ver i f iche per iodich e in l ingu a madre e p er at t iv i tà in tercu ltu ra l i .

Accertamento d i comp etenze/abi l i tà

Aff idamento a l l ’eq uip e pedagogica d el la c lasse ind ividu ata o d e l le c lass i paral le le indiv iduate d i un accertamento d i comp etenze/abi l i tà e l i vel lo d i prep araz ion e de l l ’a lunno, durante i pr imi qu indic i g iorni d i in ser imento scolast i co, anch e attraverso prove d i ver i f ica somminist rate con l ’ in terven to d el med iatore cu ltura le.

Al fabet izzaz ione

Per l ’a l fab et izzaz ion e sono a d isposiz ion e r i sorse agg iunt ive d e l Forte processo migrator io e d el la Legge 40. Son o u t i l izzabi l i p er : - pacchett i d i 20 ore p er pr ima a l fab et izzaz ione, r ip et ib i le ne i p r imi tre mesi d i in ser imento; - seconda a l fab et izzaz ion e con a l tr i even tua l i p acch ett i en tro i l pr imo e secondo ann o d i in ser imento; - a l fab et i zzaz ion e p er lo s tudio en tro i p r imi c inq ue an ni .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

56

Conferma di i sc r iz ione a l la c lasse indiv iduata

Con ferma d el l ’ i scr iz ion e a l la c lasse ind ivid uata d’accordo con l ’equ ip e ped agog ica coin volta.

In caso d i contro versia

Con vocazion e d’urgenza de l Con s ig l io d i In terc lasse Tecnico d i p lesso in caso d i controversia t ra la prop osta d ’ i scr iz ion e d el D ir igen te e qu el la d el l ’equ ipe p edagogica.

Veri f ic a f ina le in Col leg io

Veri f i ca in Co l leg io d ei docent i , a f in e anno, d el l 'e f f i cacia de l le mod a l i tà d i assegnaz ion e a l le c lass i sop ra indicat i .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

57

La Continuità Tra Ordini Di Scuole

Premessa

La con t inu ità edu cat iva e d id att ica trova nel l ’ I st i tu to Compren sivo un a con f igu raz ion e

natura le.

Non s i t rat ta solo d i fac i l i ta re i rapp ort i t ra scuole d iverse , dove lo scambio d i in formazioni

su gl i a lunni e la gest ione d i in i z ia t ive d i accog l ienza cost i tu i scono i moment i p iù s ign i f i cat ivi ,

ma d i con f igu rare la cont inui tà in un p ercorso nuovo, ove la centra l i tà d el la p erson a

del l ’a lunno e de l curr i colo cost i tu i scono i pu nt i focal i dove far conflu ire ogn i at tenzione

edu cat iva, metod ologica ed operat iva d el la scuola d el l ’ob bl igo e n el la fase d i passagg io a l la

scuola secondar ia d i 2° grad o.

La legge n. 296 d e l 26 d icembre 2006, e levando l ’obbl igo d i i stru z ion e a d iec i ann i , ha

evid en ziato i l p rob lema del la cont in uità t ra la scuola secondaria 1° grado d i pr imo e secondo

grad o.

Infatt i un e lemen to pr imario p er con trastare i l fenomeno del la d i sp ers ion e e p er favor ire i l

su ccesso sco last ico e formativo d eg l i stud en t i è rapp resentato dal la real i zzaz ion e d i una

“cont inu ità “ tra i d ue ordin i .

I l progetto con t inu ità è ormai una p rassi ch e va sempre p iù con sol idandos i n el nostro I s t i tu to

Compren s ivo tra le scu o le d el la fascia de l l ’obbl igo, ed è in fase d i rea l i zzaz ion e la cost ruz ion e

d i una rete con gl i I st i tu t i scolast i c i sup er ior i .

Fin a l ità E Ob iett iv i

Nel passaggio tra un ordine scolastico e l’altro si delineano naturalmente molteplici situazioni di

discontinuità, alcune sono necessarie e doverose in un processo di crescita, altre sono invece dannose e

costituiscono spesso motivo di disagio e insuccesso

L’accoglienza è innanzitutto un principio di fondo che si traduce nella realizzazione di un ambiente di

apprendimento adeguato, caratterizzato da un clima relazionale sereno, da spazi (individuali e collettivi)

e tempi adeguati alle esigenze dei bambini. Tutto ciò fa parte del progetto educativo della scuola, al

quale partecipano sia gli insegnanti sia il personale non docente.

Il raccordo tra i diversi ordini di scuola è fondamentale:

• per progettare curricoli adeguati

• per intervenire tempestivamente sulle situazioni di disagio e insuccesso

• per evidenziare competenze ritenute importanti dagli insegnanti della scuola successiva

• per con oscere i comportament i va lutat ivi d ei d ocen t i d e i d iversi ord in i d i scu ola .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

58

Favorire La Continuità Tra Scuola Dell’infanzia E Primaria

Passaggio In form az ion i

Per favor ire la cont inu ità tra i du e ord in i d i scu ola sono prev iste le seguent i moda l i tà :

• Passaggio d i in formazioni at traverso una sch ed a e laborata cong iuntamente d ai du e ord in i d i

scuole .

• Prof i lo s intet ico d escr i t t ivo degl i a lunn i ed in part i co lare per qu el l i con d i f f ico ltà d i

apprendimento.

• Co l loqu io f ra docent i d i scu ola de l l ’ In fanz ia e pr imar ia p er la presentaz ione d i c iascun

a lunno pr ima d el l ’ in iz io del l ’ann o scolast i co.

• Co l loqu io d i r i torno (ottobre /n ovemb re d el l ’an no success ivo) .

Passaggio Alunn i

Ogn i scuo la preved e una moda l i tà per favor ire l ’ in ser imento degl i a lu nni ne l la nu ova real tà

scolast i ca. In p art ico lare son o prev iste :

• Partecipaz ione d ei bambini d i 5 ann i ad a lcun e att iv i tà d el la scuo la pr imaria stru tturand o

una o p iù matt inate in d iversi moment i .

• Vi s i ta a l la scu ola .

• Partecipaz ione ad att iv i tà cu rr ico lar i o d i lab orator io.

Grig l ia Per I l Passaggio De l le In formazioni Da l la Scuo la De l l ’ infanz ia Al la Pr imar ia

I l sé e l ’a l t ro

1 . Sa espr imere le p rop rie preferenze.

2. Dà sp iegaz ion i d el prop r io comportamento .

3. Sa asp ettare i l p rop r io turno n el le con versaz ion i .

4 . Sa cond ivid ere con i compagni un gioco .

5. Sa cond ivid ere con i compagni i l mater ia le .

6. Sa ch ied ere a iuto in caso d i b i sogno.

7. E ’ corretto n el p orsi a i comp agn i e agl i adu lt i : sa luta, ch ied e “p er favore”, r in graz ia .

8. R iconosce i l ru olo d el l ’adulto .

9. Segu e le regole d i comp ortamento.

I l co rpo e i l mo vim ento

1 . Sa vest i r s i da so lo (a l laccia bottoni e cern iere) .

2. Sa a l lacciarsi le scarp e.

3. Sa p rovved ere a l la prop ria ig iene p erson ale.

4. Ha cu ra e r iordin a i l propr io mater ia le.

5. Ha cu ra e r iordin a i l mater ia le comu ne.

6. Sa control la re g l i sch emi d in amic i : correre , sa ltare con un p ied e, sa ltare a p iedi un it i ,

st r i sc ia re .

7. Sa r iconoscere i l p er icolo ne l movimen to d inamico.

8. Sa rappresentare se stesso in mod o completo ( testa, co l lo , bu sto, a rt i ) .

9 . Sa rappresentare i l corp o in movimento .

10 . Sa impugn are correttamente mat ite, p en narel l i e forbic i .

11 . Sa r i tagl ia re forme sempl ic i seguendo un trattegg io.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

59

Disco rsi e le parole

1 . Pronun cia correttamente parole e fonemi.

2. Sa raccontare esp er ienze con fras i st ruttu rate.

3. Compren de c iò che vien e raccontato, letto o v i s to (ch i , ch e cosa , dove).

4. Sa p restare a ttenz ion e per a lmeno 5 minut i .

5 . Sa portare a termin e un a con segna in mod o autonomo r ivo lta : a l s in go lo, a l gruppo.

6. Sa scr ivere i l propr io nome.

7. S i co in volge verba lmente n el le con versaz ion i .

L inguaggi , c reat iv i tà , espressione

1 . Sa organizzare lo spaz io fogl io .

2. Sa espr imersi graf icamente (d isegno comp ren sib i le, colore ap prop ria to) .

3. Sa man ipo lare mater ia le d i d iverso t ipo p er la real iz zaz ion e d i un p rodotto d i sen so.

4. S i co in volge n el le at t iv i tà d i animaz ion e.

5. S i co in volge in un p rogetto d i gruppo.

La cono scenza de l mondo

1 . Sa raggrup pare oggett i secondo forma, co lore, grand ezza.

2. Sa ser iare oggett i secon do un cr i ter io dato.

3. Sa r iconoscere le q uant i tà .

4. Sa contare f in o a 10 .

5. Ha acqu is i to i pr in cip a l i concett i topo logic i : sop ra-sot to, dentro- fu or i , v i c ino- lontano,

davant i -d ietro.

6. Sa or ientarsi ne l tempo del la v i ta quot id iana: pr ima-dopo.

7. Osserva e scopre n eg l i ogget t i , ne i mater ia l i e n e l la n atura le trasformazioni e i

cambiamen ti : sa p orre domand e; sa in dividu are semp l ic i co l legamenti cau sa- effet to ; sa

proporre ipotesi per r i so lvere sempl ic i problemi.

N.B. Gl i obiett iv i s i intendono ragg iunt i in modo completo, parz ia le o non raggiunt i .

L’ iscr iz ione Ant ic ipata Al la Scuo la Pr im aria

La scuo la de l l ’ Infanz ia concorre a l l ’educaz ione armon ica e integra le d ei bamb ini e d el le

bamb in e ch e, att raverso la famig l ia , sce lgono d i frequ entar la da i due anni e mezzo f ino

a l l ’ ingresso n el la scu ola pr imaria , n e l r ispetto e n el la va lor izzaz ione d ei r i tmi evolu t ivi , d el l e

capacità , d el le d i fferen ze e de l l ’ id ent ità d i c iascuno, n onch é d el la respon sabi l i tà edu cat iva

del le famigl ie .

La scuola d el l ’ In fan z ia è un ambien te educat ivo d i esp er ienze con crete e d i apprend imen ti

r i f lessiv i che integra , in un processo d i sv i lu ppo uni tar io, le d i f ferent i forme del fare, d el

sent ire, d el p en sare, d e l l ’agi re relaz ion ale, d el l ’espr imere, d el comunicare , de l gu stare i l be l lo

e d el confer ire sen so da parte d e i bamb ini .

R ich ied e at tenzione e d i sponib i l i tà da parte del l ’adu lto , s tab i l i tà e pos it iv i tà d i relaz ioni

uman e, f less ib i l i tà e ad attab i l i tà a l le s i tuaz ion i , adoz ion e d i in teraz ion e socia l i e coop erat ive,

c l ima carat ter i zzato da s imp at ia e cu r ios ità , af fett iv i tà costru tt iva , g iocosità lud ica, vo lontà d i

partec ipaz ion e e d i comunicaz ione s igni f i cat ive, intraprend enza progettuale e op erat iva.

Esc lud e impostaz ioni che tendono a precoc izzare g l i app rendiment i formal i e, att raverso le

apposite med iaz ion i d idatt i ch e, r i conosce come connotat i essen zia l i d e l propr io serv iz io

edu cat ivo:

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

60

- la relaz ion e persona le s ign if icat iva tra par i e con g l i adul t i , n e i p iù var i contest i d i

esp er ien za, come cond iz ion e p er p en sare, fare ed ag ire;

- la va lor izzaz ion e de l g ioco in tut te le su e forme ed esp ression i (e, in part i colare, de l g ioco

d i f inz ion e, d i immaginaz ion e e d i id ent i f icaz ion e p er lo svi luppo del la capac ità d i e laboraz ion e

e d i t rasformaz ion e s imbol ica d el le esp er ien ze): la st rutturaz ion e ludi forme d el l ’at t iv i tà

d idatt ica ass icu ra a i bambini esp er ienze d i ap pren dimento in tut te le d imen sion i d e l la loro

personal i tà ;

- i l r i l ievo a l fare p rodu tt ivo ed a l le esp er ien ze d irette d i con tatto con la natura , le cose, i

mater ia l i , l ’amb ien te socia le e la cu ltu ra p er or ientare e guid are la natura le cu r ios ità in

percors i v ia via p iù ordinat i ed organizzat i d i esploraz ione e r i cerca.

Al l ’ interno d el lo scenar io de l in eato, la scu ola d el l ’ In fan z ia s i propon e come luogo d i incontro,

d i partecipaz ion e e d i coop eraz ion e d el le famigl ie, come spaz io d i imp egno educat ivo p er la

comunità e come r i sorsa profess ion ale sp ec i f i ca per assicurare a coloro ch e la f requentan o la

massima promozion e possib i le d i tut te le capaci tà persona l i , promozion e che s i conf igura come

dir i t to d i ogn i bamb ino.

Nel la scuo la d el l ’ In fan z ia s i p on e a l centro del l ’at tenzion e i l bambino con la sua stor ia

personale, le su e conoscen ze, le su e abi l i tà e i l suo sv i lu ppo emot ivo, a f fett ivo e relaz ionale .

Nel la scuo la d el l ’ In fan z ia i l bamb ino ha l ’opportuni tà d i v ivere esp er ienze ch e svi luppano la

sua cu r ios ità , i l suo interesse, la sua autonomia ed amp l iare le su e con oscen ze.

L ’ambiente soc ia le sco last ico con sente a l bambino d i metters i a con fronto con g l i a l t r i , d i

interagi re e cond ivid ere favorend o la maturaz ion e, la sua f idu c ia , s i curezza, st ima d i sé,

mot ivaz ion e.

Le relaz ioni che i l bambino vive a l l ’ in terno d el la scuo la d el l ’ in fanz ia con le d iverse f igu re

(coetan ei e ad ult i ) g l i permetton o d i v ivere in modo equi l ib rato e posit ivo i propr i sta t i

af fett iv i .

In u lt ima an al i s i emerge ch e, in a lcun i casi , i bamb ini i scr i t t i precocemente a l la c lasse pr ima

hanno ev id enz iato d i ff ico ltà d i apprend imento o d i matur ità scolast i ca r i spetto a i comp agn i d i

corso regolare.

Qualora la famig l ia decidesse d i i scr ivere in an t ic ipo i l prop r io f ig l io/a a l la scu ola pr imar ia i l

Co l leg io d etermina le seguent i tapp e d a p ersegu ire:

Se i l bamb ino frequ en ta la scuola d el l ’ In fan z ia :

1. col loqu io gen itor i /tutte le in segnant i de l p lesso per conoscere le motivaz ion i ch e sp in gono

la famigl ia a ta le scel ta .

2. le in segn ant i prendon o vi s ion e d el percorso d i appren dimento (au tonomia, comp eten ze,

re laz ion e) de l bamb ino ed espr imono i l lo ro parere su l la matu raz ion e glob ale d el bambino in

oggetto (prof i l i , ver i f ich e) .

3. col loqu io, verbal izzato, genitor i/ in segnan t i per comunicare la va lutaz ion e de l p ercorso

edu cat ivo d el bambino.

4. dopo qu est i p assaggi se la famig l ia con ferma l ’ inten zion e d i i scr ivere i l prop r io f ig l io a l la

scuola pr imar ia , le in segnant i inser iranno i l bambino n el gruppo dei grandi .

Se i l bamb ino n on frequ enta la scuo la d e l l ’ in fan z ia :

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

61

1 . co l loqu io d e l la famig l ia con i l D ir igente Scolast ico p er conoscere le motivaz ioni ch e

sp ingono la famigl ia a ta le scel ta .

2. In caso d i scel ta dovuta a mot ivaz ioni esc lu sivamente econ omich e, sottoporre i l problema

a l le amminist raz ioni Comuna l i e agl i Ent i p repost i per rend ere gratuita la f requ enza d e l l ’u lt imo

anno d i scu ola de l l ’ In fanz ia .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

62

Favorire La Continuità Tra Scuola Primaria E Secondaria 1° Grado

Passaggio In form az ion i

Per favor ire la cont inu ità tra i du e ord in i d i scu ola sono prev iste le seguent i moda l i tà :

• Cond ivi s ion e d i ob iett iv i educat iv i e d id att ic i f ina l i per la scu ola pr imaria e d ’ in gresso p er la

scuola secondar ia d i 1° grad o.

• Co l loqu io docen t i d i q uinta pr imaria e secon daria d i 1° grad o p er la presentaz ion e degl i

a lunn i d i ogn i s ingo la c lasse.

• Ut i l i zzo d i una gr ig l ia per la racco lta d e l le informazioni da parte d ei docent i d i scuo la

pr imaria da presentare i l g iorn o d el co l loquio.

• Prof i lo s intet ico descr i t t ivo d egl i a lunni in d i f f i co l tà .

• Co l loqu io d i r i torno (mese d i ottobre/novembre del l ’ann o su ccessivo) .

Passaggio Alunn i

Sono previste le segu en t i at t iv i tà :

• Comp i laz ion e d i un qu est ionar io d a parte degl i a lunni d i 1° secondar ia su gl i aspett i p osit iv i

e n egat iv i d el la n uova scuola.

• Rest i tu z ione ag l i a lunn i d i c lasse 5° p r imaria .

• Vis i ta a l la scu ola secon daria 1° grad o.

• Partecipaz ione d ei ragazz i d i qu inta ad a lcun e att iv i tà d el la scuo la secondaria 1° grad o.

• Lez ion i tenute a l la p r imaria dai docen t i d e l la secondaria .

Condiv is ione Degl i Obiett iv i Educat ivi Pr im aria - Secondar ia 1° Grado

Cono scenza, cura, r i spet to d i sé

• Avere cu ra d e l la prop ria persona p er star b en e con g l i a l t r i .

• Ri sp ettare le prop rie cose e qu el le d eg l i a l t r i .

• Manten ere u n comportamento corretto du rante le lez ioni , a l l ’ in terva l lo , negl i spostamen ti .

Soc ia l i tà

• Asco ltare g l i a l t r i : comp agni , in segnant i , p erson ale au si l iar io ed esp ert i .

• Comun icare con gl i a l tr i e col lab orare

• Chied ere e portare a iuto.

Partec ipaz ione

• Ri sp ettare i turni d ’ interven to

• Interveni re in modo p ert in ente e costru tt ivo.

• Prestare asco lto e atten zion e

• Chied ere ch iar iment i

• Mostrare interesse p er tutte le a tt iv i tà

Autono mia

• Usare corret tamente i l d iar io come stru mento d i programmazion e, d i control lo e d i

comunicaz ion e con le famigl ie.

• Portare i l mater ia le occorrente e sap er lo organ izzare in tempo ut i le p er la lez ion e.

• Esegu ire n ei temp i e nei modi r ich iest i u na con segn a, sen za r ich ied ere cont inuamente

con ferme a l l ’ in segnan te

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

63

Impegno

• Esegu ire costantemente e con cura i comp it i assegn at i .

• Approfondi re con lo stu dio indiv idua le le conoscen ze acquis i te.

La Gr ig l ia Per I l Passaggio De l le In form az ion i Da l la Scuo la Pr im aria Al la Scu ola Secondar ia Di

1° Grado

Autonomia

Si impegna a scuola Si impegna a casa È capace di organizzare il lavoro Porta il materiale occorrente

Socializzazione

Rapporto con gli insegnanti Rapporto con i compagni Comportamento Partecipazione alla attività

Apprendimento

Ascolto: presta attenzione per tutto il tempo richiesto; generalmente presta attenzione si distrae facilmente; non presta attenzione. Comprensione: comprende con facilità; comprende in modo adeguato; comprende in tempi lunghi; ha difficoltà di comprensione. Preparazione di base: lingua; matematica; studio.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

64

I Criteri Per La Formazione Delle Classi

Scuo la De ll ’ in fan z ia

Le sez ioni sono miste per favor ire l ’ ampl iamento de i rapport i interp ersonal i de i bambin i e

del le bamb in e d i d iverse età .

L ’eterogeneità d e l le sez ioni con sente d i a l la rgare le esp er ienze e le op portun ità d i scambio , d i

c con fronto e d i a rr icchimento an ch e mediante occas ioni d i a iuto rec iproco e d io

apprendimento socia l i zzato.

I cr i ter i mirano a raggiu ngere du e ob iett iv i :

• l ’eterogeneità per età a l l ’ interno d i c iascun a sez ion e;

• l ’omogeneità tra le sez ioni para l lele.

Nel la formaz ion e d el le sez ioni s i terrann o conto de i segu ent i cr i ter i :

• in re laz ion e a l nu mero tota le d eg l i i scr i t t i , cost i tuz ion e d i sez ioni nu meramen e equivalent i ,

sa lvo part ico lare r iguardo p er la cost i tuz ion e d i sez ioni con n umero r idotto d i a lunn i , n el caso

d i in ser imento d i a lunn o d iversamente abi le.

• I bamb ini ch e s i i scr ivon o n el corso d el l ’an no scolast ico saranno assegn at i a l la sez ion e meno

numerosa, ten end o conto de l l ’eventu ale p resen za o in ser imento d i a lu n ni d iversamente ab i l i .

• I gemel l i e i frate l l i son o in ser it i in sez ion i d iverse a r ich iesta d e l la famigl ia .

• Osservaz ion e d i retta d ei bambin i durante le att iv i tà d i re in ser imento.

• Dat i r i levat i da l qu est ionar io sommin istrato a i gen itor i .

• Par i nu mero d i a lunn i maschi e femmin e in c iascuna sez ione per quanto poss ib i le.

• I genitor i p ossono segn alare, su l quest ion ar io, i l nomin at ivo d i uno/d ue compagni con cu i

l ’a lu nno vorrebb e r i trovarsi in sieme. Ta le ind icaz ion e non è comunq ue v inco lan te p er la scuo la

e potrà essere ten uta in con s ideraz ion e fat t i sa lvi i pu nt i preced ent i .

Scuo la Pr im aria E Secon dar ia Di 1° Grado

Le c lass i saranno cost i tu ite n el r i sp et to d ei seguent i c r i ter i :

eterogen ei tà interna ;

omogen eità t ra c lass i ;

d i str ibuz ion e equa tra maschi e femmin e;

d i str ibuz ion e equa tra a lunni proven ient i dai d ivers i paesi .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

65

Percorsi Di Orientamento - Apprendere Dall’esperienza

Premessa

I rapidi mutamenti della società attuale, il superamento veloce di idee e contenuti, l’esigenza di nuovi

modi di pensare, di comportarsi, di rapportarsi con gli altri, di comunicare mettono sempre più in luce

l’importanza dell’orientamento, attraverso le varie agenzie di socializzazione tra cui, in primo luogo, è la

scuola ad avere le maggiori possibilità di intervento.

L’azione della scuola nell’orientare i ragazzi ad una scelta consapevole deve tuttavia, nell’attuale

situazione avere sia una valenza informativa, ma soprattutto formativa, secondo lo stesso dettato

legislativo.

Questo prevede infatti e prefigura un’ipotesi di orientamento a più dimensioni; non più solo

orientamento per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo, ma anche orientamento alla vita, per

delineare cioè, in un percorso formativo continuo, un personale progetto che parta dalla capacità di

scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto se stessi. L’acquisire capacità di comunicare, di

trovare le informazioni necessarie, di continuare a formarsi, di saper usare le proprie conoscenze appare

attualmente più importante che non il possedere molte conoscenze o il fare, a tutti i costi, la scelta

perfetta, stereotipo ancora diffuso anche s e messo in discussione.

Infatti, nell’attuale mondo del lavoro, non esiste più una stretta corrispondenza tra gli studi intrapresi

dopo la scuola media e le attività professionali, anche perché queste, negli ultimi anni, risultano molto

più varie, articolate e specialistiche rispetto ai percorsi proposti dalla scuola.

Inoltre, le trasformazioni continue del mondo del lavoro sono in contrapposizione con la scelta di

indirizzo "fatta una volta per sempre", fatta quando si è molto giovani, perché richiedono elasticità,

disponibilità al cambiamento, abilità di base e conoscenze molto personalizzate.

Orientare non significa più, o non significa solamente trovare la risposta giusta per chi non sa cosa fare,

ma diventa una ulteriore possibilità per mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire

e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi.

Quanto più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo, capace di

autoorientarsi e di delineare, in collaborazione con l’adulto, un personale progetto sufficientemente

definito, che dovrà prevedere momenti di verifica e di correzione.

Imp arare che s i può sceg l iere, o ltre ch e imparare a scegl iere sapen do che cosa e come e

ver i f icando le propr ie sce lte, rende meno ast ratto i l p ercorso e r idu ce i r isch i legat i a l lo scarso

col legamento con la rea ltà in un a leator io con fronto con immagin i ideal izzate , t ip ico

del l ’ad olescen za.

Orientamento come Au toor ien tamento

L’autoorientamento può essere sviluppato direttamente dall’alunno, ma risulterà certamente più

organico se guidato dall’insegnante.

I ragazzi dovranno essere avvicinati ad una conoscenza iniziale del mondo del lavoro, per aiutarli a

riflettere su di sé, sulle proprie caratteristiche ed interessi, a scoprire ed esercitare le proprie

potenzialità, prima di decidere che cosa fare dopo la Scuola Media.

Il momento della scelta viene sottolineato ma non drammatizzato; va infatti ricordato che non esiste la

scuola giusta in assoluto e che la scelta fatta a 14 anni può essere rivista durante il percorso di studio e

del lavoro.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

66

Si tratta di offrire agli alunni una dimensione di progettualità mettendolo nella condizione di provarsi e

vedere subito l’utilità di ciò che sta facendo rispetto all’oggi e non solo al domani, riguardo alla

partecipazione alla vita adulta.

Orientarsi non solo leggendo, parlando, ma facendo: trovando le informazioni, realizzando comunicazioni

chiare, lavorando con gli altri, predisponendo materiali per gli altri, potenziando caratteristiche ed abilità

personali.

Il processo di orientamento diviene così parete di un progetto formativo che prefiguri obiettivi condivisi

a cui concorrono tutte le discipline con le proprie proposte di metodo e di contenuto.

Ob iett iv i d idatt ic i general i d el la pro gram mazio ne tr iennale

Cono scere, Co no scers i , Pro gettare , Dec idere

Conoscere è da intendere come un modo per utilizzare, ampliare, collegare le conoscenze, potenziare e

scoprire le proprie abilità.

Molti contenuti vengono già forniti dallo studio delle materie curricolari (Geografia, Storia, Educazione

tecnica, …), pertanto si tratta di fornire il metodo per utilizzare tali conoscenze.

In modo più specifico gli obiettivi triennali sono:

* saper consultare le fonti

* saper selezionare le informazioni che occorrono

* saper esprimersi in termini personali

* saper sintetizzare

* saper utilizzare modi diversi di comunicazione

* saper trovare materiale significativo

* saper trattare le informazioni

* saper lavorare in gruppo

* saper realizzare sintesi

* saper comunicare

* saper utilizzare un lessico specifico

Conoscersi significa focalizzare la dimensione personale ed aiutare i ragazzi a passare da un’immagine

confusa di sé ad una meglio definita.

Il metodo è quello dell’autoriflessione (su di sé e sul lavoro personale)

Gli obiettivi si prefigurano prevalentemente in:

* Analizzare le proprie caratteristiche evolutive

* Analizzare alcuni aspetti della propria personalità

* Analizzare le proprie doti e competenze

* Confrontare l’idea di sé con gli altri

Progettare significa allenare ad agire, proporre, comunicare, scegliere, riflettere su di sé tenendo conto

delle risorse e dei limiti ambientali, nonché di quelli personali.

Decidere significa avere la consapevolezza che le persone e le situazioni cambiano, che la decisione può

essere, se necessario, rivista dato che le dimensioni di un individuo sono molte: affetti, amicizie,

interessi e non solo lavoro.

Quadro d i r i fer imen to n ormat ivo

L’estensione dell’obbligo scolastico obbliga ad una nuova riflessione sull’offerta formativa e al suo

approfondimento alla luce di una didattica orientativa e della flessibilità, ciò che l’autonomia scolastica

consente di effettuare, con particolare attenzione per gli alunni a rischio di dispersione e di quelli in

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

67

situazione di handicap (PEI della Scuola di provenienza). Per la scuola media si tratta di attivare, oltre ad

iniziative formative generali, percorsi di didattica orientante al fine di definire la propria identità, nonché

la competenza necessaria per operare scelte consapevoli. Si insiste sul concorso delle varie discipline,

sulla triennalità del progetto, senza aggravi per i programmi. In particolare vengono messi a fuoco come

obiettivi che i ragazzi devono conseguire:

* Un’ampia acquisizione culturale.

* La formazione del cittadino.

* Consapevolezza dei processi di scelta.

* Documentazione delle potenzialità lavorative del territorio.

La creazione di moduli e laboratori orientativi che prevedono la presenza dei docenti della Scuola

Superiore vanno inseriti nel curriculum del ragazzo, finalizzandoli all’acquisizione di progettualità e di

senso di responsabilità. Il tempo per i moduli e per i laboratori viene ricavato dal decremento orario del

15% del monte ore annuale di ogni disciplina.

Fase attu at iva de l Pro getto Or ientamento e sua sp ec if ic ità nel la scuola secon dar ia d i 1°

grado

Il progetto che viene delineato prevede nella sua attuazione due momento correlati fra loro: uno di

carattere formativo da realizzare nel gruppo-classe, l’altro di tipo informativo generale.

Fase Fo rmat iva

Alla luce delle considerazioni generali sopra esposte viene formulato un percorso orientativo di carattere

formativo inteso come proseguimento di un lavoro iniziato possibilmente fin dalla quinta classe

elementare, articolato nelle tre classi della scuola media.

Classe prima – obiettivi

• Socializzazione con il nuovo contesto scolastico

• Esplorazione delle risorse personali da investire nella nuova esperienza scolastica

• Sviluppo della capacità di auto-monitoraggio sull’andamento della propria attività formativa

• Sviluppo dell'identità personale

• Aumentare l'autostima

• Sviluppare comportamenti autonomi

Classe seconda – obiettivi

• .Autoefficacia

• Attribuzione causale

• I valori importanti

Classe terza – obiettivi

• I valori professionali

• I propri interessi

• Saper scegliere

• Abilità e competenze sociali

Sotto la guida dei docenti di diversi ambiti disciplinari:

1. Esplorare le risorse personali in funzione della scelta

2. Costruire un progetto personale di scelta,

3. Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastiche e professionali e progetto di

vita

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

68

4. Approfondire la capacità di riflettere sulle difficoltà, sull’impegno, sui sacrifici e sulle possibili

gratificazioni proprie di un corso di studi, di una professione o di un mestiere

5. Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione, leggere grafici e statistiche, trarre

informazioni dall’osservazione della realtà, porre in relazione i dati per trarne le opportune deduzioni.

Fase In fo rm ativa

Intervento con i referenti dell'orientamento per informazioni, consigli e dati aggiornati sulle scuole

superiori anche in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro;

visita alle scuole da parte delle famiglie e degli Alunni seguendo date fornite dalla Scuola;

eventuali colloqui personali agli sportelli dell’orientamento del territorio qualora permangano dubbi;

incontri, in orario scolastico, tra giovani imprenditori, maestri del lavoro e classi terze;

incontri di tipo orientativo per i genitori.

Metodo lo gia e Mater ia l i

Sono previsti, accanto a metodologie consolidate nel lavoro curricolare della classe, visite a scuole e

luoghi di lavoro.

Vengono utilizzati:

• Schede predisposte contenute in "Progetto Azimut” fascicolo in dotazione alle classi terze

dell'istituto

• Sezioni sull’orientamento presenti in antologie adottate e nei testi di Educazione Civica;

• Visite programmate dai Consigli di Classe a laboratori, ditte, ecc.

• Atlante d el le scel te , l ibretto d el la Prov inc ia d i Bergamo con le scuole p resent i su l terr i tor io

Risorse d ispon ib i l i

Gli interventi di orientamento sono condotti dai docenti delle classi.

L ' I s t i tu to col lab ora con gl i I st i tut i Sup erior i d el Dist retto .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

69

Prevenzione Della Dispersione Scolastica

Premessa

I l progetto “Disp ers ion e” s i int reccia con gl i obiett iv i e i process i d i or ientamento ch e s i

rea l i zzan o n el le scu ole secondarie d i 1° grado d el l ’ I st i tuto, ma in speci f ico s i fa car ico d i qu el le

s i tuaz ion i indiv idua l i ch e sembrano p iù esposte a del le cr i t i c i tà ne l l ’ inser imento n el le scu ole

secondar ie. S i t ra tta d i percors i sp er imenta l i in cu i g l i obiett iv i gen eral i vanno poi t radott i

sp ec i f i camente in r i fer imento a l la s i tuaz ion e de i s in gol i ragazz i coin volt i ne l progetto .

L ’attenz ion e pr ior i tar ia è qu el la d i accompagnare la preparaz ion e, l ’ accog l ien za, l ’ in ser imen to

e l ’ accompagnamento d i a lcun i stud ent i n el loro p ercorso dop o la secondaria d i 1° grado,

man ten end o durante l ’anno un’osservaz ion e e i l moni toraggio su gl i svi lupp i de l p ercorso

personale e su l l ’es igenza d i eventu al i sostegn i e r ior ientamen ti .

Per avviare qu est i progett i occorrerà esplorare ed app rofond ire le motivaz ion i a l lo studio e

a l la sce lta fat ta, r iconoscere e va lor izzare le r i sorse p ersonal i , la stor ia e le moda l i tà or ig inal i

d i apprend imento, costru ire un terren o d i f idu cia ch e permetta d i p rend ere in car ico i possib i l i

in success i e le cr i t i c i tà che s i in con treranno. I progett i son o p en sat i p er e con i s ingol i ragazz i ,

ma n on s i esc lu de i l co invo lg imento d i a lcuni comp agn i p en sand o p iccole att iv i tà d i gruppo.

Ob iett iv i E Contenut i

Nel la cost ruz ion e d ei progett i ind ivid ual i s i terrà con to e an drà fa tta u n ’anal i s i d i :

caratter i st i ch e d ei percorsi scolast i c i p ersona l i ;

mod al i tà d i app rendimento e d i r ie laboraz ion e del le esper ienze;

percorso d i or ientamento e motivaz ioni a l la sce l ta d el la scuola;

capacità e comp etenze espresse;

immagin i e p ref iguraz ioni r i spetto a l la scuola scel ta e a l propr io futu ro scolast i co e lavorat ivo.

La raccolta d i qu est i e lement i p ermetterà d i costru i re i p rogett i sp eci f i c i ; p er avviar l i va curata

la cost ruz ion e de l le re laz ioni t ra stud ente, educatore, i l rapp orto d i f id uc ia e la

rappresentaz ione d el le fun z ioni ch e posson o avere i ragazz i in r i fer imento a l ruo lo

del l ’edu catore; fondamenta le in ta l sen so è l ’accordo su l p rogetto ch e è def in ito con la

famigl ia .

Sarà o f ferta agl i stud en t i l ’opportun ità d i sper imentare re laz ioni , conoscen ze e comp etenze in

amb ito ext racu rr icolare; a ttraverso l ’att iv i tà laborator ia le sarà favor ire la cost i tuz ion e d i

re laz ioni amica l i n e l proprio contesto d i v i ta attraverso moment i d i aggregaz ione f ina l iz zat i

a l la rea l izzaz ion e d i prodott i ch e va lor izz ino le comp etenze indiv idua l i .

Metodo lo gia Di Lavoro

Sono previste d iverse fasi op erat ive:

Fase d i avv io e d i p ro gettaz ione : osservaz ion e e ana l i s i d e i dat i p ersonal i , contatt i con gl i

in segnan t i e con la famigl ia , con tatt i con g l i in segn ant i d el la scuola sup eriore; condiv i s ione

con i l ragazzo e con la famigl ia d el p ercorso; d ef in iz ion e de i progett i individu al i ; costru z ione

del la relaz ion e e d eg l i accord i su l progetto con la famig l ia ; costruz ione con i l ragazzo d i un

patto d i lavoro comun e.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

70

Saranno att ivat i an ch e laborator i pomerid iani per la rea l i zzaz ion e d i prodott i o manu fatt i ; le

esp er ien ze saranno p oi cond ivi se n el le c lassi d i r i fer imento.

Fase d i accogl ienza e d i inserimento : in ser imento n el le scuo le sup erior i , momen ti indiv idua l i

del l ’edu catore con i l ragazzo, con tatt i con gl i in segnant i , occasioni d i r ie lab oraz ion e con i l

ragazzo su come è v i ssu to i l passagg io .

Fase d i accomp agnam ento e d i mon ito raggio : non r iguard erà solo i l contesto sco last ico, ma

anch e le esp er ienze ch e sono fatte e g l i intrecc i t ra i v i ssu t i .

Fase in termed ia d i ver i f ica e d i eventua le r io r ientamento : a l la f in e d e l pr imo quad rimestre s i

ter rà un o sp ec i f i co momento d i con fronto con g l i in segnant i e la famigl ia .

Fase d i ver i f ica f inale : o l tre ad essere un momento d i va lutaz ione r i sp etto agl i obiet t iv i d el

progetto, qu esta fase è essen zia le p er so l lec itare i l ragazzo a forme di autovalutaz ion e e

autoorientamen to, o f frendo st imol i a l l ’ana l i s i , r imand i su l p ercorso fatto, e lemen to p er la

r ie lab oraz ione de l l ’esp er ienza .

Risorse d ispon ib i l i

Per i progetti relativi alla “Dispersione” è spesso necessario strutturare interventi individualizzati o in

piccolo gruppo.

A ta l f in e s i ut i l i zzano le ore d i straord inar io d ei docen t i ch e r i su l tano però in suf f ic ient i r i sp etto

a l b i sogn o. S i prevede p ertanto l 'ut i l i zzo d i un d ocente d el l 'organ ico d el l 'autonomia.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

71

FAVORIRE LO STAR BENE DEGLI ALUNNI NEL CONTESTO

SCOLASTICO, FAMILIARE E TERRITORIALE

L’educazione Alla Salute

Premessa

Educare significa “formare con l’insegnamento e con l’esempio il carattere e la personalità di qualcuno,

specialmente dei giovani, sviluppandone le facoltà intellettuali e le qualità etiche secondo determinati

principi”.

Per salute si intende sinteticamente lo stato di benessere, di efficienza fisica e psichica di un organismo.

In realtà è un concetto molto più vasto, spesso legato a quello di prevenzione.

In sen so edu cat ivo, i l termin e prevenz ion e ind ica la mobi l i taz ion e d i tut te le r i sorse p ersona l i ,

intel l igen za, af fett iv i tà , creat iv i tà , e soc ia l i , per pred isporre quanto è ut i le a favor ire

esp er ien ze r i sp ond ent i a l le p iù profonde es igenze d e l la p ersona u man a da pr ima d el la nascita

a tutta l ’età evolu t iva”.

Concetto Di Sa lute

Qualunque sia la cultura e la tradizione medica, il concetto di salute travalica oggi quello di assenza

di malattia per comprendere altre condizioni, quali la gioia di vivere, l’accettazione di sé (come unità

mente e corpo), la cura e il rispetto di sé, la serenità dello spirito, la capacità di comunicare e di agire, la

possibilità di riconciliarsi con l’ambiente naturale.

Limitarsi a migliorare le funzioni fisiologiche e mentali del singolo è riduttivo perché la personalità (e il

suo benessere) è altrettanto collegato con la realtà esterna quanto i processi fisici e mentali lo sono fra

loro.

Pertanto lo stato di salute di un individuo si costruisce anche attraverso la qualità dei rapporti

interpersonali che sono alla base della vita sociale.

E ’ la conq uista d i un forte va lore cultura le ch e s i g ioca su l la acquis i z ione e su l lo svi luppo d i

comportament i centrat i su l l ’accettaz ion e degl i a l tr i , su l la capac ità d i r i conoscere e va lor izzare

la d iversità propria e d egl i a l tr i , su l l ’at teggiamento pos it ivo n el la so luz ione d e i con fl i t t i

Gl i Inter ven ti De l la Scu ola

Per educaz ion e a l la sa lute s i pu ò qu indi intend ere l ’ in s ieme d egl i in tervent i vol t i a formare la

personal i tà inte l lettuale ed et ica d ei g iovan i , rea l iz zat i at traverso l ’ in segnamento e con

l ’esemp io, vol t i a l l ’assu nzion e ( inter ior izzaz ion e) d i comp ortamen ti respon sabi l i e corrett i ch e

tute l in o e promuovan o la sa lute .

La scuo la, graz ie a l l ’edu caz ion e a l la sa lute tend e in fatt i ad “e levare i l l i vel lo d i edu caz ion e e d i

is truz ion e p ersona le d i c iascun c it tad ino e n e potenzia la cap ac ità d i partec ipaz ion e a i va lor i

del la con vivenza soc ia le e d i contr ibuto a l loro svi lupp o” (premessa a i p rogrammi d e l ’79) .

Le tematich e d el l ’edu caz ion e a l la sa lu te r iguard ano:

1. l ’ambien te natu rale e antropico, l ’eco logia .

2 . La p ersona n eg l i asp ett i re lat ivi a l la corp orei tà , a l ben essere, a l d i sag io e a l la relaz ione

3. La comunicaz ion e come an al i s i d ei l ingu aggi e d el la re laz ion e

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

72

La nostra scuo la g ià d a tempo rea l iz za p rogett i d i edu caz ion e a l imentare, st rada le, ambienta le,

sessuale ed att iv i tà vo lte a svi lupp are le capac ità d i re laz ion e e d i comunicaz ion e

interp ersonale, ma è importan te sotto l in eare che tutte qu este att iv i tà r i su ltano

part i co larmen te ef f i cac i so lo quand o vi è u n raccordo cul tura le interdisc ip l in are e son o

integrate n el progetto d idatt ico-ed ucat ivo gen erale.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

73

Prevenzione E Sicurezza

I Decret i Legis lat iv i 81/08 e 106/09 prescr ivono misure p er la tutela del la sa lute e p er la

s i curezza d ei lavorator i durante i l l avoro. Neg l i I st i tut i d i i struz ione ed ed ucaz ione d i ogn i

ordin e e grado, le norme sono app l i cate ten en do conto de l le part i co lar i esigenze conn esse a l

serv iz io esp letato, ind ividuate con d ecreto d el Min istro comp eten te e d i concerto con i

Min ister i d el lavoro e d el la p rev id enza soc ia le , del la sanità e d el la funz ion e pubb l i ca.

So ggett i E Obb l igh i

I l Dir igen te Scolast i co è respon sabi le d el la tu te la d el la sa lute e d el la s icu rezza su l lavoro d i

d ip end ent i e a lun ni . A lu i sp et tano i poter i d i gest ion e attraverso l 'organizzaz ion e d i un

s i s tema di gest ion e p ermanente d el la s icu rezza con l 'obiett ivo p r imario d el la r iduz ion e d e i

fat tor i d i r i sch io esi stent i . Gl i obb l ighi ch e fanno cap o a l Di r igen te sono: la va lutaz ion e d ei

r i sch i ; l 'e laboraz ion e de l docu mento d i va lu taz ione d ei r i sch i con tenen te i c r i ter i adottat i per

la va lutaz ione; l ' in divid uazion e d el le misu re d i prevenzion e e protez ione; i l programma del le

misu re r i tenute opp ortune per garant ire i l mig l ioramento n el tempo d ei l i ve l l i d i s icu rezza ; la

nomina d e l Respon sabi le d i serviz io d i Prevenz ione e p rotez ion e p er c iascuna scuo la. Inol tre i l

Dir igen te forn isce a i docent i e agl i a lunn i l ' in formazion e su i r i schi sp ec i f i c i e propon e

programmi d i formaz ion e.

Per l ’anno scolast i co 2015/2016 s i è provved uto a nominare Responsab i le d e l la S icu rezza

l ’ in gegn ere Belott i R iccardo.

Al l ' intern o d el l ' I st i tuto è cost i tu i to un nuc leo operat ivo, composto da un rapp resentante p er

c iascuna scu ola , ch e provved e ad ind iv iduare i fattor i d i r i sch i , va lutare i r i sch i , ind ividu are

misu re d i s icurezza; e laborare misure preven t ive e protett ive e s i stemi d i control lo d i ta l i

misu re; e lab orare le procedu re d i s i curezza per le var ie a tt iv i tà sco last ich e; p roporre

programmi d i formazione; partec ipare a l le consu ltaz ioni in mater ia; forni re a i lavorator i

informaz ion i . I l n uc leo s i r iunisce p er iodicamente du rante l 'anno.

I lavorator i e g l i a lunn i da p arte loro sono tenut i a : pren dersi cura de l la s icurezza e d el la

sa lute prop ria e d i qu el la del le a lt re person e; osservare le d i spos iz ioni e le i st ruz ioni impart i te

dal Di r igente e da i p repost i , a l f ine d el la p rotez ion e col lett iva ed indiv idua le; ut i l i zzare

correttamente i macchinar i , le apparecchiature, g l i uten si l i , le sostanze e i preparat i

per icolos i , i mezz i d i t rasporto e i d i spos it iv i d i s i curezza ; segnalare def ic ienze d i mezz i e

d i sposi t iv i , condiz ion i d i per icolo; con tr ibui re a tutt i g l i obbl igh i imp ost i per la s i curezza.

Infor maz ion e E Formaz ione

I l Dir igen te provved e af f in ch é ogni lavoratore r iceva ad egu ata in formazione e suf f ic ien te

formazion e in mater ia d i s i curezza e d i sa lute. A tutte le scuole è stato forni to mater ia le

informat ivo r i sp etto a: sa lute e s icu rezza n e i luoghi d i lavoro ; norme di p r imo soccorso ;

progetto Scu ola S icu ra.

Per iod icamente son o organizzat i cors i d i pr imo soccorso, add ett i ant in cendio, addett i

s i curezza.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

74

Preven zio ne Incend i - P iano Di Evacu az ione

Al lo scopo d i preven ire g l i incend i son o stat i ad ottat i p rovvediment i att i a preveni re, segnalare

ed est in gu ere un in cendio o r idurn e la p ropagaz ion e, i v i comp resa la sa lvaguardia d el le

persone, la preservaz ione d ei b eni e la tutela d el l 'ambiente.

I p ian i d i emergen za sono stat i pred ispost i con la col lab oraz ion e d e l l 'Assoc iaz ion e d i Pub bl ica

ass i stenza Croce Blu d i Gromo, ch e da ormai un ven tennio s i occupa d i protez ion e c iv i le. Scopo

d i ta le col laboraz ion e è quel la d i preparare g l i a l l iev i d e l la scuo la ad u n'evacuaz ion e ordin ata

del l 'ed i f i c io , da att ivare ne l caso in cu i , a seguito d i una s i tu az ion e d i per ico lo o d i evento

st raordinar io, s i ren desse n ecessar io abband on are rap idamente l 'ed if ic io stesso. Per i l P iano d i

evacuaz ion e è stata p redisposta in c iascuna scu ola l 'appos ita segna let ica, l 'assegnazione d eg l i

incar ich i con l ' in dividu azion e d e l le sp eci f i ch e man s ion i e d el le proced ure da adottare; la

def in iz ion e de i comp it i per ogni f igura a l l ' interno del la scu ola ; le procedure d i b ase da segu ire

con gl i a lunni .

I l p ian o d i emergenza è ver i f i cato con p rove d i evacuaz ion e a lmen o due vol te a l l 'anno d a

c iascuna scuo la.

Docum entaz ione Di B ase

Risu ltano ag l i att i d el l ' I s t i tu to la seguen te docu mentaz ion e e cert i f i caz ion e se forni ta da l le

Amministraz ion i Comun al i d i c iascuna scuo la :

col laud o stat ico, cert i f i cato d i agib i l i tà , p lanimetr ia d el l ' immobi le, autor izzaz ion e sanitar ia per

le scu ole d otate d i men sa, prevenz ion e incend i , denunc ia impianto d i r isca ldamento , d enun cia

messa a terra impianto elet tr i co, d enun cia impianto d i protez ion e scar ich e atmosfer ich e,

con formità impianto e lettr i co, reg istro in fortun i

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

75

Servizio Di Consulenza Pedagogica Ed Educativa

Che Cos ’è

IL servi z io d i con su lenza per gen itor i e in segnan t i è at t ivo dal 1998.

I l consulente p sicop edagog ico, è a d i spos iz ion e per d i scutere e approfon dire i p rob lemi ch e

quot id ianamen te i gen itor i s i t rovano ad a ff ron tare: a part i re da l le d i f f ico ltà p iù d irettamen te

legate a l la scuola f ino a comprend ere tu tte le quest ioni educat ive d e l propr io rapporto con i

f ig l i . G l i obiet t iv i pref i ssat i son o: rend ere d i sponib i le un o spaz io d i asco lto ch e, r i sp etto a l

normale "r i cev imento" predisposto d ai d ocent i , possa esser vi ssuto da i gen itor i come

un'opp ortunità "sup er -partes" dove r iportare le prop rie d i f f i co l tà edu cat ive con i f ig l i e

re laz iona l i con l ' i st i tu z ione scuola; at traverso la mod al i tà d el la con sultaz ion e breve, i gen itor i

son o a iutat i a r i conoscere megl io le impl icaz ioni p ersonal i g iocate n el rapp orto ed ucat ivo , in

part i co lare a l i ve l lo emotivo e d i b i sogni d i ad ulto ; e laboraz ion e d i st rateg ie d i camb iamento

costru ite su l s ingo lo caso e quind i con le real i r isorse de l nuc leo fami l iare; p er casi selez ionat i

e g ià d i scu ssi con i l corpo docente lo sportel lo può essere lo stru mento ch e consen te l ' in v io d i

s i tuaz ion i patologich e a i Serv iz i Specia l is t i c i .

Gl i insegnan t i se n e avvalgono p er una con su lenza su l le problemat ich e edu cat ive e relaz ion al i

e p er l ' ind ividu azion e d el le s i tu az ioni d i d i sagio degl i a lunni .

È stato avvia to anch e u n progetto d i ascolto in dividu ale o d i p iccolo gruppo r ivo lto agl i a lunn i

del le scu ole.

A Chi S i R ivo lge

Lo sportel lo d i con sulen za è r ivolto a :

- gen itor i con f ig l i ch e frequ entano le scuo le d el l ’ in fan z ia , p r imaria e secondaria d i 1° grad o

dei comu ni d i Ponte Nossa, Gorno, On eta, Parre, Premolo;

- a lunn i d el le scuo le d el l ’ Is t i tu to ;

- docent i d i t re ordin i d i scuola d el l ' I st i tuto .

Do ve

I l serv iz io è att ivato presso la scuo la p r imaria d i Ponte N ossa.

I geni tor i possono chied ere appuntamento telefonando d iret tamente a l l ’operatore.

I docen t i p ossono r i ch iedere appuntamen to t ramite i l D ir igente Scolast ico .

I recapit i telefon ic i d e l l 'operatore sono 347-3139818;

l ' indi r iz zo d i posta elett ronica è : g iovanni f i l i set t i@yahoo. i t .

C i s i può presentare da so l i , in copp ia o an ch e in grup po.

Quando

Da ottob re a magg io su appuntamento.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

76

Centro Risorse Settore Educazione Alla Salute: Scuola Polo

Fin a l ità

Dal 2001 i l Comitato tecn ico per l ’edu caz ion e a l la sa lu te d e l Provvedi torato agl i Stud i d i

Bergamo ha i s t i tu ito d e i Centr i R i sorse a carat tere mul t i tematico, d ecen trat i su l ter r i tor io, ch e

possano cost i tu ire punt i d i r i fer imento per le scuole . Le temat ich e a f fond ate dai Centr i sono

re lat ive a l l ’amb iente, n atura le e antrop ico; a l la persona , in tesa come corpore ità , ben essere,

d i sag io, re laz ion e, id en t ità d i gen ere; a l la comunicaz ione, p er quanto r iguard a i l in guagg i e la

re laz ion e.

I Centr i i st i tu i t i sono così d i s locat i :

d i strett i 25/26: I st i tuto d i Ponte Nossa ;

d i strett i 27/28: I st i tuto d i a lmen o San Salvatore;

d i stretto 29: I st i tuto Ga l l i d i Bergamo;

d i stretto 31: I st i tuto d i Tavern ola ;

d i strett i 32/33: I st i tuto d i Trevig l io .

Pro getto Ed Az ion i

I Centr i svolgono att iv i tà d i :

• informaz ion e: su l le temat iche trattate, su punt i d i r i fer imento ext rascolast i co, su

esp er ien ze sco last ich e, su aspett i normativ i , su l le scuo le laborator io ;

• docu mentaz ione: raccolgono e mettono a d ispos iz ion e mater ia l i e laborat i dal le scuo le ,

dal l ’ IRRSAE, da a ltr i cen tr i d i r icerca , o p rodott i dal le Agen zie cu l tura l i ;

• mon itoragg io: seguon o l ’att iv i tà de l le scuo le lab orator io, progett i real iz zat i ne l le scuo le ;

• formazion e: p romuovon o att iv i tà formative, racco lgono e mettono a d isposiz ion e p roposte

formative e laborate da agenzie de l ter r i tor io scolast ich e ed extrasco last ich e.

Att iv ità Svo lte

Le att iv i tà ef fettuate d al Centro Risorse d el l ’ I st i tuto d i Ponte N ossa son o re lat ive a quattro

amb it i :

• informaz ion e: in con tr i per iod ic i con i referent i d i Edu caz ion e a l la Sa lu te d e i d i strett i 25/26

per un con fronto e scambio su l le att iv i tà in a tto a l i vel lo p rovinc ia le e ne i s ingol i i s t i tu t i ;

d i f fu s ion e d i mater ia le e in iz iat ive terr i tor ia l i ;

• formazion e: organ izzaz ione d i corsi rela t iv i a comun icaz ion e, d inamich e relaz ion al i , star

ben e a scuo la ;

• docu mentaz ione: raccol ta de i progett i e mater ia l i d ei d iversi Is t i tut i in un arch ivio d i s locato

presso la sed e d el l ’ I st i tuto, a d i sp osiz ion e d i tu tt i ; acquisto d i test i e mater ia l i ad uso comun e;

apertura e agg iorn amen to d i un s i to web a l l ’ ind ir i zzo : www.t i sca l i . i t /po loeducazion esalu te;

• raccordo terr i tor io ed ent i local i : in contr i d i con sulen za e/o progettaz ion e con l ’Az ienda

san itar ia locale Sert , Medic ina d i Comunità; in contr i d i con sulen za e/o progettaz ion e con le

Coop erat ive soc ia l i “Sottosop ra, “ I l Can t iere” ; raccordo con i referent i Uff ic io d i p iano e/o

tavolo min or i in mer i to a l la Legge 328; Promozione u man a: in formazione e a tt iv i tà d i

formazion e.

Tut te le in formaz ioni e la docu mentaz ion e sono rep er ib i l i su l s i to

www. icp ontenossa .gov. i t/po loedu caz ion esalu te/.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

77

Risorse d ispon ib i l i

Le att iv i tà d el Centro Risorse s i occupano i l D ir igen te sco last ico e a lcun i docent i .

Sono garant it i f inanz iament i p er sosten ere i contratt i d e l p erson ale incar icato, p er i mater ia l i

d i docu mentaz ion e e p er i l funz ionamento .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

78

I Progetti

L’acco gl ien za

Cont inu ità e d i scont inu i tà: p ensare l 'acco gl ienza

Nel la scu ola d i base l 'accogl ienza è strettamen te legata a l la cont inui tà: t ra scuola in fanz ia e

pr imaria , t ra c lassi d iverse d e l la s tessa scu ola , t ra scuola pr imar ia e secondaria 1° grad o.

Le az ioni p ossono sono moltepl ic i :

incontr i t ra docent i dei d ivers i ord in i d i scuola: p er scambiare in formazioni , p er

programmare…;

incontr i t ra a l l iev i d ei d ivers i ord in i d i scuo la : v i s i te , u sc ite, g i te, att iv i tà comun i…;

incontr i con i genitor i pr ima d el l ' in gresso de i f ig l i ne l la nu ova scuo la : assemb lee, v is i ta a l la

scuola…;

opusco l i per presentare l 'o rganizzaz ion e e le att iv i tà .

L ' intervento ha lo scop o d i p redisporre un i t in erar io ch e senza t rau mi e senza pau re, port i i l

bamb ino dai t re a i t red ic i ann i a vivere un 'esp er ienza sco last ica uni tar ia con una valen za d i

cont inui tà .

Anch e i l va lore d el la d i scont inui tà è p resen te nei su oi asp ett i pos it iv i , in quanto l 'en trare in

una nuova organizzaz ione, in una nu ova scu ola, prevede u n processo d i t rans iz ion e verso u n

cambiamen to. Ta le trasformazion e può essere evid en ziata e va lor i zzata con la con sapevolezza

che s i t ratta d i u n processo d i soc ia l izzaz ione in cu i s i acqu is i scono con oscenze, abi l i tà ,

atteggiament i ch e p ermettono d i partec ipare e svi luppare i l sen so d i apparten en za. I l

processo, con le su e fas i e i suo i temp i, d eve essere accompagnato r i conoscendo la p resen za d i

desid er i , paure e aspettat ive e ten endone con to .

Riconoscere e a ttr ibui re importanza a l la d i scont inu ità con sente d i integrare i l punto d i v i sta

del la persona che entra con l 'es igen za s ia d i comprend ere ch e cosa lo asp etta, s ia d i

apprend ere i comportament i adat t i e i l punto d i v i sta de l la scuo la , ch e deve garant i r s i i l

funz ionamento ef f icace attraverso le norme e i va lor i che le son o propr i .

I soggett i co in volt i n e l l 'accogl ienza sono tut t i co loro ch e p artecip ano o partecip eranno

a l l 'esp er ien za scolast i ca. Tutt i , pur in mod i d iversi , d evon o sent i r s i accolt i e in tutt i deve

esserc i i l sen so ag ito d e l l 'accogl ienza .

Gl i ob iett iv i

Le esper ienze d i accogl ienza fanno parte d e l la progettaz ion e d e l le scu ole e sono coeren t i con

le f inal i tà d el la stessa.

Gl i ob iett iv i ch e s i inten dono p ersegui re sono:

Muovers i con s i curezza nel l 'ambiente sco last ico .

Riconoscersi come e lemento d i un gruppo in u n'organizzaz ion e.

Soc ia l iz zare a l i ve l lo in terp ersona le e d i grup po.

Prend ere cosc ienza de l le propr ie emozioni .

Cond ivid ere con a l tr i le propr ie emozioni .

Individuare ed esp r imere asp ettat ive, b i sogn i e proposte .

Discutere, con frontarsi e p ren dere d ec is ioni in sieme. R iconoscere ed ut i l izzare come punt i d i

r i fer imento le p erson e con fu nzioni sp eci f i ch e.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

79

Le az ioni de l la scuo la

L'accoglienza costituisce un tratto distintivo dell'istituzione scolastica e lo sfondo dal quale emergono

diversi aspetti da curare secondo diverse prospettive: ambientale, organizzativa, relazionale,

metodologica.

La preparazione dell'accoglienza ambientale sarà in parte effettuata prima dell'inizio delle attività

scolastiche ed in parte sarà oggetto di lavoro durante tutto il corso dell'anno.

La strutturazione di orari, gruppi ed attività terrà conto delle esigenze e necessità di tutti i soggetti in

modo da stimolare o consolidare il senso di appartenenza e raggiungere un equilibrio tra i bisogni

dell'individuo e quelli dell'istituzione.

Il miglioramento delle relazioni personali e collettive costituisce un impegno di tutta la scuola e di ogni

singolo professionista e si esplicita con diverse azioni sia a livello istituzionale che del singolo: la

disponibilità dei Dirigente ad incontrare alunni, genitori, docenti, il punto d'ascolto per genitori e

docenti, l'insegnante responsabile di plesso, l'azione di ogni docente nelle relazioni con alunni e i

genitori.

L'accoglienza metodologica si identifica nella prassi quotidiana attraverso la riflessione sulle metodologie

adottate e sui contenuti proposti.

A seconda dell'età degli alunni e dell'ordine di scuola vengono programmate diverse attività e percorsi di

accoglienza.

Per consentire ai bambini di avere una conoscenza graduale del nuovo ambiente scolastico e degli

insegnanti, nei primi giorni di scuola le docenti della scuola dell’infanzia organizzano attività specifiche

per favorire l’inserimento dei nuovi alunni, che frequentano inizialmente per metà giornata. In questo

periodo le attività prevedono giochi per agevolare la conoscenza reciproca, attività musicali e sonore,

psicomotricità e attività manipolative.

Nella scuola primaria è previsto un periodo di conoscenza reciproca attraverso giochi e attività ludiche,

che integrano l’approccio più prettamente didattico e costituiscono una base importante per realizzare e

consolidare la coesione del gruppo classe.

Anche per gli alunni della scuola secondaria è previsto un periodo di conoscenza reciproca fra gli alunni e

fra alunni e docenti. L’osservazione dei ragazzi dal punto di vista comportamentale e degli apprendimenti

consente ai docenti di confrontarsi all’interno del consiglio di classe, basandosi anche sul profilo

evidenziato durante i colloqui realizzati a giugno con i docenti della scuola primaria di provenienza.

Educaz ion e Affet t iva E Sessu ale

Fina l i tà

I l p rogetto d i edu caz ion e a f fett iva e sessua le nasce dal la convinz ion e ch e forni re stru ment i ch e

con sentan o una mig l iore compren sion e ed interp retaz ion e d el le s i tuaz ion i relat ive

a l l ’ af fett iv i tà e a l la sessua l i tà agevol i la poss ib i l i tà d i compiere scelte indiv idua l i con sapevol i .

I numerosi cambiamen ti ch e s i ver i f icano n el la fase d e l lo svi lupp o puberale creano n el

soggetto con fu sion e e in stab i l i tà . C iò rend e p iù d i f f ic i le i l con seguimento d i uno stato d i

ben essere ind ividu ale che s i fond a, da sempre, su l la capacità d i stabi l i re rapport i s ign i f i cat ivi

con se stessi e con g l i a l tr i . L ’ in tenzion e è d i af frontare le domand e personal i d ei ragazz i p er

favor i re la r i f less ion e su d i sé, su l p rocesso d i c resci ta ch e stanno v ivend o e su l la propria

ident ità persona le e d i gen ere, ut i l i z zando l ’esper ienza d el con fron to con i compagni , p erson e

s imi l i e d iverse da sé, con g l i stess i problemi, ma b isognosi d i r i sp oste d iverse.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

80

Obiett iv i

Of fr i re un o spaz io p er poter espr imere l iberamente le p rop rie esp er ienze vi ssu te , le p ropr ie

emoz ion i e g l i eventu al i interrogat iv i in solu t i .

Of fr i re st imol i d i r i f less ion e e d i d i scu ssion e su a lcun i asp ett i p sicolog ic i d el l ’a f fett iv i tà n el la

preadolescenza . Promu overe una mig l iore compren s ion e ed accettaz ion e d ei v i ssu t i legat i a i

cambiamen ti p reado lescenz ia l i .

Of fr i re in formazioni sempl ic i e ch iare su l l ’au tonomia e la f i s io log ia sessua le.

Contenut i

La d i spar ità d ei v i ssut i e d e l le con oscenze d ei ragazz i rend e n ecessar ia una programmazion e

sp ec i f i ca p er ogni gru p po c lasse. Al f in e d i c reare un p rogramma ch e effet t ivamente r i sp onda

a i b i sogn i e a l le cur iosità de i ragazz i g l i in segnant i raccolgon o d i rettamente le loro r ich ieste in

forma anon ima. Le l in ee gu ida d el p rogramma saranno: le amic iz ie, le cotte, le s imp at ie, le

pr ime stor ie a f fett ive, i l processo d i innamoramento , la comun icaz ion e dei sen t iment i , i l corpo

che cambia, somigl ianze e d i f ferenze p s icolog ich e t ra i du e sessi , la paura d i espr imere le

propr ie emozioni , ruo l i e stereot ip i sessual i .

Modal ità d i lavo ro

L ’ interven to su l le c lassi ved e coin vo lt i da una parte i docent i d i Lettere, sc ienze, edu caz ion e

f i s ica , edu caz ion e ar t i st ica, re l ig ione ch e a l l ’ intern o del le prop rie d i sc ip l in e svi luppano a lcune

temat iche sp eci f ich e d e l progetto , dal l ’a l tra u n esp erto ch e d à le l in ee guida d e l l ’att iv i tà ne l

corso d i a lcun e lez ioni . Le att iv i tà programmate con i ragazz i sono d i var io t ipo e mirate a

coin volgere at t ivamente gl i stud ent i : saranno prodott i test i autob iograf ic i , d escr i t t iv i o d iar i ;

saranno prop ost i g iochi che permettan o a c iascuno d i con oscers i megl io , mettend osi in

re laz ion e con i comp agni , per scop ri re i l pos it ivo ch e c’è in se stess i e negl i a l tr i ; v i saranno

lez ion i fronta l i e d i scu ssioni gu idate; at traverso lettu re d i bran i anto logic i e d i p oesie i ragazz i

s i con fron terann o con i temi rela t ivi a l l ’ amore e a l l ’amic iz ia ; saranno propost i a lcun i f i lm in

vi s ion e; s i cost ru i rann o carte l loni d i con fronto e d i s intes i ; saran no sommin istrat i qu est ionar i .

Riso rse d isp onib i l i

I progetti di educazione affettiva sessuale sono condotti da esperti esterni e dai docenti delle classi.

Educaz ion e Amb ientale

Le f ina l i tà

I l con cetto d i ambiente, inteso come temp o e spaz io stor ic i creat i dal l ’uman ità in evo luz ion e,

assu me un ruo lo fondamenta le ne l processo formativo del bamb ino, p oich é esso determina u n

or ientamen to qual i ta t ivo n el la formaz ion e del l ’ indiv iduo ch e att raverso realtà stor ich e,

socia l i , rel ig iose ed ideologich e, r i ceve i con tenut i d el la sua educaz ion e e matura la capac ità d i

espr imere se stesso.

I progett i e laborat i d al la scu ola hann o come f in al i tà la creaz ione d i un rapporto eq ui l ib rato tra

lo svi luppo d el la p erson al i tà d el l ’a lu nno e i d ivers i contest i amb ienta l i con i qual i eg l i entra in

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

81

re laz ion e e la maturaz ione d i un sen so d i resp onsabi l i tà indiv idua le e co l lett iva ne i con front i

deg l i stess i .

Gl i ob iett iv i

I progett i s i p ropon gon o d i favor i re la con oscenza d el l ’ambien te natu rale vic ino , d el le att iv i tà

economich e local i e d el le mod i f i caz ioni apportate d al l ’uomo.

Le a tt iv i tà sono mirate af f in ch é g l i a lunn i matu r ino coscienza de l le responsabi l i tà ch e c iascun o

d i no i ha, a l i vel lo p ersonale e d i co l let t iv i tà , n e i confront i d el l ’amb iente.

Parte fondamenta le sono le u sci te su l ter r i tor io f ina l iz zate a l lo svi luppo d i una conoscen za

approfond ita d el la morfologia , d el l ’ambien te, d el le compon ent i cu ltura l i e soc io -econ omich e,

del le stor ie, ecc .

Le moda l i tà d i lavo ro

I l p rogetto d i ed ucaz ione ambienta le è svo lto con moda l i tà d iverse a second a d el le d iverse

rea ltà sco last i ch e. L ’ap proccio metodo logico è semp re comunqu e d i r icerca : son o previste

escu rsioni a carattere locale e att iv i tà d i osservaz ion e, raccolta , cata logaz ion e d i d at i , in con tro

con esp ert i , p roiez ion e d i f i lmat i e d iap osit ive.

Le att iv i tà sono organ izzate per grup pi mist i e d i l i vel lo e preved ono moment i d i lavoro

col lett ivo e indiv iduale .

Ci s i avva le an ch e d el la col laboraz ion e d i esp ert i esterni op erant i su l terr i tor io.

Riso rse d isp onib i l i

I progetti di educazione affettiva sessuale sono condotti da esperti esterni e dai docenti delle classi.

Promo zio ne de l la salu te

Le f ina l i tà

La promozione della salute a scuola caratterizza in modo significativo l'esperienza educativa degli

studenti e può avere un impatto sostanziale sulla riduzione delle disuguaglianze sociali, contribuendo in

tal modo alla salute ed al benessere della popolazione nel suo complesso.

Molti autorevoli studi scientifici sottolineano come la sedentarietà, la scorretta alimentazione, il

consumo di sostanze (alcol, tabacco e droghe), i comportamenti non sicuri (per la sicurezza stradale, ad

esempio) rappresentino i principali determinanti di rischio per la salute degli adolescenti e degli adulti.

Pertanto l'Istituto aderisce al piano predisposto dal Dipartimento di prevenzione- Servizio di Medicina

preventiva di Comunità dell’Azienda Sanitaria Locale di Bergamo, al fine di progettare interventi mirati

alla prevenzione e alla tutela della salute della collettività, mediante l’apprendimento di corretti stili di

vita fin dall’età scolare.

Gl i ob iett iv i

Gli obiettivi delle proposte sono:

-facilitare la creazione di ambienti che promuovono la salute;

-enfatizzare le responsabilità sulla salute a livello individuale, familiare e comunitario;

-incoraggiare stili di vita sani;

-mettere in grado gli alunni di esprimere appieno le loro potenzialità dal punto di vista fisico, psicologico

e sociale;

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

82

-mettere a punto espliciti obiettivi di promozione della salute e di sicurezza per l’intera comunità

scolastica;

-stimolare lo sviluppo di buone relazioni tra studenti e insegnanti e tra la scuola, le famiglie e la

comunità;

-sfruttare le risorse della comunità per supportare le iniziative di promozione della salute;

-elaborare piani di studio coerenti con la promozione della salute;

-fornire agli studenti le conoscenze e le abilità necessarie a fare scelte consapevoli in tema di salute.

Le moda l i tà d i lavo ro

In base alle scelte educative dell'Istituto e alle proposte dell'Asl, i docenti inseriscono nella

programmazione educativa delle proprie classi i progetti di educazione alla salute.

I progetti più sperimentati sono:

scuola dell'infanzia: educazione alimentare “Fatina verdurina”, “Colazione che passione”.

Scuola primaria: educazione alimentare “Il club della frutta”, “Il segreto delle piramidi”;

sicurezza: “Impariamo la sicurezza”, “Prevenzione degli incidenti domestici”;

prevenzione del tabagismo: “Io non fumo e tu”;

igiene orale: "La salute e il mio sorriso";

promozione dell'attività fisica: “Mi muovo, sto bene”.

Gl i aspett i organizzat iv i

I progetti di educazione affettiva sessuale sono condotti dai docenti delle classi con il supporto del

materiale fornito dall'ASl.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

83

AMPLIAMENTO E SVILUPPO DELL’OFFERTA FORMATIVA E

SVILUPPO DELLA CREATIVITÀ Premessa Olt re a p ersegu ire le d i sc ip l in e fondamenta l i comun i a tu tto i l terr i tor io naz iona le, l ' I st i tuto

programma e real iz za progett i f ina l izzat i ad in trodu rre innovazioni d idat t i ch e

nel l ' in segnamento d el le s in gole d i sc ip l ine e a sosten ere e a va lor izzare la progettual i tà d el le

var ie scuole .

L 'amp l iamen to de l l 'o f ferta format iva è rea l iz zato ten end o conto del le es igenze d el contesto

cultura le , soc ia le ed economico d el la realtà locale. La prop osta formativa svo lge un ruo lo d i

svi luppo d ei curr i col i e accresce i l l i ve l lo d i successo scolast i co degl i a lunni in quan to op era

su l la d iversi f i caz ion e d e i percorsi e su l la va lor i zzaz ion e de i d ivers i interessi . L ' int rodu zion e d i

nuove d isc ip l in e e att iv i tà r i spond e a i b i sogni format ivi r i levat i e sono coeren t i con le f inal i tà

edu cat ive d el la scuo la . Le att iv i tà sono scel te s ia a l l ' in terno d el quad ro d i of ferte naz iona l i che

su l la base d i prop oste dal le s ingole scuo le e assu mono i l carattere d i moment i cu rr icolar i a

p ieno t i to lo, cost i tu end o i l va lore aggiun to che ogni scuo la s i imp egn a a produ rre p er megl io

r i spond ere a l le sp ec i f iche domand e d ei su oi utent i e d el la comun ità in cu i è in ser i ta .

La r icerca d i so luz ioni d idatt iche ed an che organizzat ive d e i d ivers i team d i insegnan t i h anno

gen erato u na d i f feren ziaz ion e tra scuo la e scu ola n e l le moda l i tà d i lavoro an ch e p er

va lor izzare le r i sorse cu ltura l i , ambien tal i e strumenta l i o fferte da l ter r i tor io.

Le Modalità Per far f ronte a l le nu ove doman de edu cat ive la scuola s i avvale del la col laboraz ion e d i

sp ec ia l i st i , n onch é d i serv iz i e st ruttu re d isp onib i l i su l ter r i tor io a t traverso con venzioni e

accord i .

I progett i s i caratter izzano p er una ch iara d ef in iz ione d el terren o tematico, p er l 'a rt ico laz ion e

in sess ion i o unità d idat t ich e programmate in b ase a trasparent i obiett iv i a breve termin e, p er

la scans ion e d i tempi e mod i rela t iv i s ia a l le var ie fas i s ia a l le prove d i ver i f i ca d el le

comp etenze acqu is i te.

Gli Interventi Della Scuola I progett i d i ampl iamento de l l 'a tt iv i tà format iva ne l nost ro I st i tu to s i caratter izzano p er la

part i co lare eff icac ia su l p ian o del l 'app rendimento in quanto cap aci d i o f fr i re st imolan t i

opportunità per sosten ere la motivaz ione d e l l 'a lunno. Sp eci f i ca at ten zion e è stata posta a l lo

svi luppo d el la creat ivi tà , qua le strateg ia p er in coraggiare e svi lu ppare l 'apprend imen to

autonomo, svi luppare la cap ac ità d i cr i t i ca cost rutt iva e st imolare la conoscenza in campi

d iversi .

Le attività sono strutturate per lo più sotto forma di laboratorio e spaziano in diversi campi, avvalendosi

spesso di animatori ed esperti esterni.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

84

Gli ambiti progettuali comuni alle scuole dell’Istituto sono i seguenti: laboratori di sviluppo della

creatività, ampliamento delle discipline, attività sportive.

Per tutte le classi sono programmate visite e viaggi d'istruzione come approfondimento e integrazione

delle discipline curricolari.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

85

I Progetti

MATEM ATICA SPERIM ENTALE

A partire dall'anno è stata condotta da alcuni insegnanti di scuola primaria una sperimentazione di

matematica con la supervisione del professor Giuseppe Pea dell'Università di Pavia.

Negli anni seguenti al programma hanno aderito via via sempre più docenti, coinvolgendo tutte le classi

delle scuole dell'infanzia e della primaria e alcune della secondaria di 1° grado.

Nell'anno la sperimentazione si è formalmente conclusa, ma la relativa metodologia è diventata

patrimonio di tutti gli insegnanti.

Di pari passo con la sperimentazione, è stata proposta un'intensa attività di formazione che prosegue

tutt'ora.

Motivaz ione a l l 'app rend imento

Non c 'è vero apprend imento se non c 'è mot ivaz ion e a l l 'apprend imen to e ta le mot ivaz ion e non

può essere trattata d i sg iuntamente d al la mot ivaz ion e a l l 'apprend ere in gen era le . I l b i sogn o d i

sap ere, d i cap ire, d i scopri re e d i control lare i l nuovo e l ' in certo è a l la base

del l 'apprend imento ed è semp re or ientato a l l 'adattamento ed a l con trol lo d el la realtà per

capi r la e p er t rasformarla a propr io vantaggio . L 'apprend imen to avvien e ne l tempo e ne l lo

spaz io, t rasforma l ' ind iv iduo n ei su oi rapport i d i esi sten za temporal i , sp az ia l i e qu indi

re laz iona l i con se stess i , con gl i a l tr i e con l 'ambiente.

Le fasi d i qu este trasformaz ion i , r i con osciute da tutt i g l i ep istemologi , s i possono sintet i zzare

in :

• Fase in con scia o fase d e l g ioco.

• Fase d el la presa d i cosc ien za d e l la d i rez ione lu ngo la quale le esp er ienze fatte con i l g ioco

possono essere cong lob ate in un tut to s ign if icat ivo.

• Fase d el la compren s ion e e d el la inter ior izzaz ione.

• Fase d el l 'appl icaz ion e p rat ica .

Mol t i in segn ant i g iudicano le pr ime due fasi inut i l i o , a l p iù , una perdita d i tempo. Se

l ' in segnate è fortunato ha in c lasse d egl i a l l ievi ch e, per loro fortuna , hanno (a l l 'esterno d el la

scuola) at traversato le pr ime du e fas i e quindi possono giu ngere ad una corretta

inter ior izzaz ion e e compren s ion e d ei con cett i matematic i . Purtrop po, però, tut t i g l i a l l ievi d i

una c lasse n on sono cos ì fortunat i e ta le t rascuratezza metodo logica h a f in ito sp esso co l

mettere i d i scent i d i fronte a d i f f i co l tà d i var io t ipo, gen erando r i f iu t i , b locchi ed

incomp ren sioni .

L ' in segnan te ch e propone i con cett i matemat ic i partend o da l presupp osto ch e qu est i sono in

gen ere g iu st i f icat i con la sp iegaz ione d i se stessi , a l propr io interno, d i so l i to con sid era

l 'astraz ion e come i l pun to d i p artenza, su l qua le svo lgere tutta l 'att iv i tà d i in segnamento e, a

fat ica, t rova qua e là forzate app l i caz ion i ne l la rea ltà . Ma l 'astraz ione ins ita in tutt i i con cett i

matematic i d eve essere , per l 'educatore matemat ico, un p unto d i a rr ivo, s in tes i f in ale d i un a

ser ie d i esp er ienze-g ioco vi ssute in forma concreta . Se i l part ire d al l 'ast raz ion e mette in

d i f f ico ltà la maggior parte d egl i a l l iev i normodotat i , s i pu ò immagin are, senza eccess iva fat ica,

a quale l i vel lo d i in compren s ion e d el la d i sc ip l ina , e d i con segu ente incapac ità op erat iva, s i

vengono a trovare g l i a l l iev i normodotat i in d i f f i co l tà o g l i a l l ievi d iversamente abi l i .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

86

I med iato ri in matematica

E ’ possib i le comun icare una conoscenza a i d i scen t i so lo att raverso l ’uso e la ca l ib raz ion e d i

opportuni med iator i d idatt i c i . I med iator i att iv i ( ch e sono semp re tra i meno u t i l iz zat i dagl i

in segnan t i d i matematica) non so lo sono op p ortun i , ma molte volte sono in disp en sab i l i per

raggiun gere la maggior parte d ei con cett i matematic i . Occorre r imarcare ch e uno d egl i

obiett iv i d egl i in segnant i è qu el lo d i p ortare g l i a l l iev i ad af f rontare una esp er ienza non

emargin ante r i sp etto ad una d isc ip l in a estremamente formale. Con i l corp o, n el la sua tota l i tà

ps icof i s i ca, l 'a l l ievo trova un o stru mento p er comp rend ere e p er esp r imere i con cett i in esame

con un a maggiore s i curezza. I l in guaggi s imb ol ic i astratt i , in disp en sab i l i per dominare f ino in

fond o i concet t i , d iven tano p otent i in sen so espressivo ed in sen so op erat ivo solo quan do

espr imo conoscen ze che sono già state in ter ior izzate, a l tr imen t i gen erano solo de l le

stereot ip ie e d el le sovrast ruttu re senza ch e c i s iano le opportun e strutture men tal i .

Lo spaz io e i l temp o

E ' ut i le evid en ziare ch e se l 'a l l ievo man ca d i a lcu ne categorie spaz io/temporal i i l d i scorso

curr icolare d iventa d i f f i c i le, a vol te impossib i le, p er tutte le d i sc ip l in e e, in modo sp ec if ico,

per la matematica .

S i prov i a pen sare la lettu ra e la scr i t tura senza le categorie sp az io/temporal i relat ive a l la

vic inanza/separaz ion e e a l pr ima/dopo, e se dovesse man care l 'o rd inal i tà sp az ia le in

corr i spondenza a l la ordinal i tà tempora le ch e razza d i nu mero ordinale dovreb be avere i l

bamb ino? E qua le geometr ia s i potrebb e in segnare senza i fondamenti re lat ivi a l le categor ie

spaz ia l i?

Gl i a l l iev i normodotat i , senza ev id ent i squi l ibr i in ord in e a l la corpore ità , a l l 'a f fett iv i tà ed a l

rapporto con l 'a l t ro da sé, sup erano tranqui l lamente le d i ff ico ltà su l p iano spaz io temp ora le

log ico e qu ind i an ch e su gl i a l tr i p iani d i app rend imen to. Per g l i a l l ievi in d i f f i co l tà , l 'esp er ienza

in segna ch e è qu asi sempre in disp en sab i le avviare un app rocc io a tutto quan to r igu arda

l 'o rganizzaz ion e sp az io/temporale, p artend o da esper ienze ch e p iù d i a l t re garant i scano

s icurezza e imp ed iscan o l ' insorgere d i stat i d 'ans ia e d i so f ferenza che ostacolano ogni pur

min ima conq uista .

Anch e per g l i a l l iev i n ormodotat i qu esta metodologia r i su lta d ec isamente p iù p rodu tt iva, n e l

sen so ch e porta g l i stessi ad una maggiore con sap evo lezza e ad una p iù s i cu ra capacità logico

raz ionale ( i l mon do formale non è p iù così lon tano da c iò che accad e n el la realtà) .

Metodo log ia d idatt ica

La metod ologia ut i l i zzata p er motivare l 'a l l ievo e poter lo portare a l la comp ren sion e degl i

argomen ti t rat tat i t ien e in con sideraz ion e le quattro fasi pr ima d escr it te l ’u so d ei med iator i

p iù opportuni p er comunicare e cod i f i care c iascuna d el le esper ienze fat te, s i può p erciò

par lare d i :

- momento corporeo e p sicomotor io ;

- momento manipolator io;

- momento i conograf ico ;

- momento gra f i co-simb ol ico.

I pr imi du e momenti sono rela t ivi a l la fase d i "g ioco" e d i pr ima p resa d i coscienza de l la

d irez ion e ch e le d iverse real tà v i ssute d evono far in traved ere. Gl i a l t r i due moment i

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

87

contr ibu iscono a completare la d irez ion e verso la quale s i s ta andand o e l 'ap prop riaz ione d e l

con cetto e, con qu esto, anch e i l mod o l in guist ico p iù ef f i cace per espr imer lo e p er ut i l i z zar lo.

Nel la scu ola materna sono prevalen t i i momenti corpore i e man ipolator i (ma an ch e quel l i

icon ograf ic i non sono d a sottovalutare) poi , man mano che l 'età men tale cresce i l momen to

corp oreo d iminuisce sempre d i p iù a favore d i qu el lo gra f ico-s imbol ico . Ma q uesto n on

s ign if ica che non è p iù da ut i l i zzare, l 'esper ienza mostra come anch e p er g l i a l l ievi

normodotat i de l la scuo la pr imaria e p ersino d e l la scuola med ia, l 'ap procc io ad a lcuni concett i

fat to con i l corpo, ch e s i esp r ime att raverso lo spaz io ed i l tempo, r i su l ta part i co larmente

eff icace.

Percez ion e / az ion e

I canal i ch e p ermettono d i raggiungere i l momento cogn it ivo matematico sono

fond amen talmente du e: la p ercez ion e e l ’az ione. La capacità f i s i co -p ercett iva, con n etta

pred ominanza d el la percez ion e v i s iva , è sempre stata r i tenuta come l ’un ica in grado d i

svi luppare n el l ’uomo l ’att iv i tà inte l lettu ale. Anch e gl i error i cogn it iv i cau sat i dal le ap parenza

percett ive son o sempre stat i g iu st i f i cat i come incapac ità log ich e d i t ipo indutt ivo/d edutt ivo.

Tut to c iò h a portato a l l ’errore d i id ent i f icare i termin i : “conoscen za” e “rappresentaz ione “

del la realtà .

L ’az ion e come fonte pr incip ale, e come ta le pr ior i tar ia , de l la conoscen za prende lo spunto da l

fat to ch e ogni in terven to de l l ’u omo su d i una rea ltà , o ltre che mod i f i care la real tà stessa,

permette d i conoscer la . La p ercez ione, unitamente a l la sen saz ion e, svo lge la fu nz ione d i

segn alaz ion e ch e permette d i comp iere l ’az ione e d i at t ivare l ’ i somorf i smo fra l ’az ion e fatta e

lo sp ec i f i co d el l ’ intel l igenza ch e è i l t rasformare.

L ’ in segn ante pu ò agi re come comunicatore d e l le conoscen ze ma, p er la matematica, sarebb e

opportuno ch e l ’ in segn ante agisca anch e e spec ia lmen te come organizzatore d i esp er ienze

mirate a i con cett i con siderat i e basate su l fare e su l l ’agi re s ia a l i vel lo motor io s ia a l i ve l lo

man ipo lator io. So lo su ccessivamen te, potrà t ramutare qu este esp er ienze in ast raz ioni e in

forme l in gu ist i ch e adatte ad esp r imere q ueste ast raz ioni .

Induzion e / deduzion e

Questa copp ia d i in dicator i s i r i fer isce a l la metodolog ia logica ut i l i zzata dagl i in segnant i p er

proporre g l i argoment i curr i colar i a i bambin i .

I l metod o indutt ivo p ermette d i portare i l b amb ino ad un a gen era l izzaz ion e d el concetto

muovend o da tan te s i tuaz ion i p art icolar i opp ortunamente col locate nel tempo. I l problem

so lvin g r ientra in ta le concezion e d id att ica . Ad esempio, att raverso tant i problemi real i , tante

operaz ioni rea l i e tante forme l in gu ist i ch e s i arr iva a l l ’op eraz ion e del l ’add iz ion e, a l la sua

scr i t tura e a l la su a tecnica comput ist i ca .

I l metodo d edutt ivo, a l contrar io, s i basa su l la comunicaz ion e d el la legge generale e da qu esta ,

t ramite capacità log ich e, s i deve arr ivare a dominare le s i tuaz ion i p art i colar i app arten ent i a l la

c lasse gen era l i zzata. E ’ i l caso d i quando l ’ insegnante comu nica la formu la r i so lut iva de l

ca lco lo d e l l ’a rea d i un trap ez io e i l bambino deve saper r i so lvere tutt i i p roblemi in erent i

a l l ’ area d e l t rap ezio o d eve sap er trovare la formula d el ca lcolo de l l ’area d e l quad rato.

L ’ indu zion e r ich ied e p iù tempo e maggior lavoro ma dà r i su l tat i p iù s i cur i e p iù duratur i perch é

i l bambin o p artecipa a l la conquista d e l la conoscen za, la d eduz ion e accorc ia i temp i sco last ic i

aumentando però q uel l i d i esercitaz ione extrascolast i ca, ma non semp re porta a l la conoscenza

a cau sa d e l ruo lo pass ivo assu nto da l bamb ino. S iccome i l tempo a d i sp os iz ion e de l l ’ in segn ante

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

88

è sempre molto l imitato , r i su lta normalmente p reva lente la “proposta dedutt iva”. E ’ ut i le dare

magg ior spaz io a i moment i d i “v issuto indutt ivo” p er otten ere dal b amb ino cap ac ità logich e

complete ed armon iche.

Le r i so rse d isp onib i l i

La programmazione di matematica viene condotta dai docenti delle classi.

SVILUPPO E IMPLEMENTAZIONE DELLA DOTAZIONE TECNOLOGICA DELLA SCUOLA SECONDARIA

Nel nuovo scenario della scuola caratterizzato dalla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione, ci si propone di facilitare e incrementare l’utilizzo dei linguaggi contemporanei della

multimedialità e dell’interattività per completare e integrare l’insegnamento delle varie discipline e

sviluppare un uso consapevole dei nuovi media.

Le procedure didattiche da adottare la fine del raggiungimento delle finalità generali su prefissate

prevedono che le attività didattiche disciplinari nel nuovo ambiente siano progettate come momenti di

particolare attività per lo studente, che formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze,

progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati e a confrontarli

con le ipotesi formulate, negozia e costruisce significati interindividuali, porta a conclusioni temporanee

e a nuove aperture per la costruzione delle conoscenze personali e collettive.

In quest’ottica nell’Istituto si utilizzano le seguenti strategie didattiche: Apprendimento partecipato o

Cooperative Learning, Classi Capovolte o Flipped Classroom, Apprendimento differenziato e stili cognitivi,

Episodi di Apprendimento Situati (metodo EAS).

Finalità

• favorire l’apprendimento delle competenze chiave,

• facilitare l’accesso ai contenuti presenti nel web;

• favorire “l’inclusione digitale, uno degli obiettivi dell’Agenda Digitale, incrementando l’accesso a

internet, le competenze digitali e la fruizione di informazioni e servizi online tra studenti di contesti

sociali svantaggiati o studenti BES, DSA e disabili ”;

• l’aumento della capacità di programmazione, di progettazione, di valutazione e di controllo;

• favorire una cultura aperta alle innovazioni;

• favorire la centralità dell’alunno, nel quadro di una cooperazione tra scuola e genitori favorendo la

comunicazione scuola-famiglia, fornendo un servizio attento al rapporto con i genitori/tutori

(supporto all’utilizzo del registro online);

• promuovere e sostenere l’innovazione per il miglioramento continuo della qualità dell’offerta

formativa e dell’apprendimento, fornendo alle scuole modelli e strumenti per valutare il proprio

lavoro e per identificare, valorizzare e utilizzare efficacemente le risorse disponibili, e per promuovere

un migliore riconoscimento delle proprie potenzialità e dei risultati raggiunti dagli studenti e garantire

a questi ultimi le competenze necessarie per un buon inserimento professionale e sociale, quindi la

prosecuzione degli studi, attraverso la collaborazione con le imprese e le università e lo sviluppo di

percorsi di formazione iniziale e permanente (lifelong learning);

• consentire l'erogazione di servizi per gli utenti fruibili in modalità mobile.

Lo Spazio alternativo per l’apprendimento che si vuole realizzare nel nostro Istituto prevede la creazione

di un ambiente adatto principalmente alla metodologia del Cooperative Learning, ma allo stesso tempo

provvisto di elementi che possono essere adattati a diverse tipologie di ambienti di apprendimento.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

89

Nell’ambiente creatosi gli alunni potranno osservare, sperimentare, misurare ed infine creare con gli

strumenti tecnologici messi a loro disposizione, in particolare la document camera, stampante 2D, la

stampante 3D (stampante di facile utilizzo con display LCD per selezionare facilmente il file da stampare

e scocca trasparente per rendere partecipi gli alunni del processo di stampa).

ll progetto “Aula 3.0 inclusiva' è un'opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico per migliorare le

metodologie didattiche collaborative e laboratoriali ed offrire ai nostri allievi uno spazio tecnologico che

permetta di sviluppare le loro conoscenze con la dovuta autonomia nella scoperta delle fonti e nella

rielaborazione delle proprie conoscenze - Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole

sia sulla didattica sia sul funzionamento e sull’organizzazione scolastica. - Si potranno sviluppare e

migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la gestione dei contenuti digitali e le lezioni

multimediali; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del know-how tecnologico dei nostri

docenti.

Spazi

L'obiettivo è trasformare l'aula in un ambiente di apprendimento multimediale in cui si utilizza il modello

di didattico innovativo

L’aula sarà allestita con tutti gli strumenti multimediali che facilitano l’apprendimento. Ogni studente

potrà avere accesso a questi strumenti sia singolarmente per il lavoro individuale che con il gruppo per la

realizzazione del progetto collaborativo.

Il nuovo ambiente di apprendimento vede gli alunni al centro dello spazio, liberando la scuola dai retaggi

del modello tradizionale della scuola di massa. Nel nuovo spazio non c’è l’aula-classe, intesa come un

microcosmo chiuso, fatto di convenzioni e meccanismi consolidati, e non c’è posto neanche per il banco,

inteso come tavolo su cui scrivere e leggere soltanto per confezionare saperi di breve durata, che si

disperdono dopo le interrogazioni.

Il modello che deve realizzarsi sarà così costituito: grandi spazi aperti personalizzabili con arredi flessibili

utilizzabili per creare ambienti per il lavoro di gruppo o individualizzato e per la condivisione tra gruppi

diversi della stessa classe. I docenti cercano in questo modo di osservare e valutare le fasi dello sviluppo

dell’alunno per predisporre un’azione educativa e didattica adeguata. Lo spazio è flessibile e organizzato

negli arredi per essere aperto e modificato in qualsiasi momento. Si può allestire una piccola biblioteca e

l’area ricerca, l’area relax.

Individualizzazione e collaborazione sono le parole chiave del modello pedagogico-didattico. Ciascun

alunno segue il piano di studi, aggiornato di comune accordo tra docenti e ragazzi: il docente discute con

l’alunno degli obiettivi da raggiungere, dei progressi fatti e di come continuare in un percorso di crescita

continua. La sensazione deve essere quella di vivere in un unico grande appartamento multimediale.

Organizzare l’ambiente di classe è l’occasione per dare valore aggiunto al processo didattico innovativo.

Metodo log ie D idatt iche Suppo rtate Da l la Tecnologia

A supporto dei docenti, in un approccio alla didattica rinnovata, secondo i modelli didattici proposti e gli

spazi fisici rinnovati, si inseriscono le tecnologie hardware e software indispensabili per concorrere al

raggiungimento delle finalità generali su descritte.

In particolare vengono individuati diversi elementi tecnologici a seconda della tipologia di approccio

didattico ricercato. Possiamo quindi parlare di strumenti per:

1. Presentazione

2. Lavoro di Gruppo

3. Lavoro individuale

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

90

4. Creazione, gestione e condivisione dei contenuti

Presentaz ione

Gli strumenti necessari alle Presentazioni includono tutti quei device utili ad instaurare una relazione

frontale tra il docente (o l’alunno-alunni presentatori) e la classe, favorendo un coinvolgimento di tutti

gli alunni.

In questa gruppo rientrano primariamente le LIM (Lavagne Interattive Multimediali) e i videoproiettori.

Evoluzione ed alternativa alla LIM è il Monitor interattivo che essendo a retroproiezione non necessita

del videoproiettore. Accanto alle LIM troviamo i dispositivi interattivi che consentono di rendere

interattiva qualsiasi superficie e qualsiasi videoproiettore.

Questi strumenti hardware sono provvisti di un software che consente di creare facilmente lezioni ad

impromptu in aula. Tra gli strumenti per la condivisione di materiale didattico troviamo il visualizzatore

(o document camera) che consente di effettuare l’ingrandimento di oggetti o libri o altro materiale con lo

scopo di favorirne la visualizzazione sul pc e quindi sulla LIM (o monitor o dispositivo), riducendo in

modo significativo i tempi di preparazione e aumentando la condivisione e la circolazione delle

informazioni in classe.

Il coinvolgimento di un’intera classe fa sì che sia particolarmente importante una diffusione totale

dell’audio in aula: gli speaker delle LIM certamente sono un valido supporto.

Lavo ro d i g ruppo

Gli strumenti atti a favorire il lavoro di gruppo sono tutti quei device utili ad instaurare relazioni tra

diversi gruppi di alunni che lavorano insieme ad uno stesso progetto, per un apprendimento

partecipativo.

Il tavolo interattivo è simile alla LIM e agli strumenti di presentazione, ma per la sua dimensione

orizzontale è lo strumento ideale per coinvolgere l’attenzione di un gruppo di studenti ad uno stesso

progetto. Anche gli strumenti scientifici sono pensati per un approccio collaborativo e tra questi

individuiamo le stampanti 3D, che da un progetto “su carta” portano alla creazione di un oggetto finito,

tridimensionale; e i laboratori scientifici portatili, ovvero un kit di differenti misuratori per analizzare la

realtà che ci circonda e poterne studiare i dati estrapolati tramite software.

Nei lavori di gruppo il docente deve essere un regista all’interno dell’aula per favorire il libero scambio

tra gli alunni all’interno dei diversi gruppi. A tal ragione si manifesta utile un dispositivo audio wireless

composto da più speaker bidirezionali, che consentono sia di ascoltare i gruppi di alunni, che di

interloquire con loro singolarmente o con tutta la classe contemporaneamente.

Lavo ro ind iv idua le

Gli strumenti atti a favorire uno studio individuale sono tutti quei device “personali” BYOD (Bring Your

Own Device) ovvero computer e tablet. Questi device necessitano di esser ricaricati e i mobili ricarica

notebook e tablet consentono non solo di ottimizzare il processo di ricarica (un’unica presa di corrente,

gestendo la ricarica di ogni singolo device), ma di contenerli tutti in sicurezza (vano con lucchetto).

Creaz ione, gest io ne e co ndiv i s ione dei contenut i

La spinta all’innovazione e l’utilizzo degli strumenti digitali in classe garantiscono la creazione di

materiale scolastico multimediale. I docenti devono realizzare delle unità didattiche interattive, per

stimolare e accompagnare i ragazzi verso l’utilizzo efficiente e responsabile delle risorse e assicurare un

apprendimento produttivo.

La piattaforma dei contenuti si presta pienamente alla realizzazione del modello-processo didattico

innovativo perché ha l’obiettivo di migliorare l’apprendimento degli alunni, aiutando gli insegnanti nelle

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

91

loro metodologie di insegnamento. È caratterizzata da un nuovo tipo di gestione dei contenuti (contenuti

didattici) e dalla collaborazione in piattaforma che permette agli insegnanti di creare, condividere,

riutilizzare, e adattare il proprio insegnamento presentando più versioni di contenuto per i singoli

studenti, gruppi di studenti o classi.

La piattaforma didattica è semplice da utilizzare senza competenze tecniche. Il principio guida nella

progettazione e per la funzionalità della piattaforma è stato quello di abbassare la barriera tecnologica e

di creare le lezioni o i progetti attraverso la produzione di contenuti multimediali. Si vuole fornire un

sistema in cui i docenti possono sperimentare in proprio e produrre contenuti didattici molto più

velocemente rispetto ai metodi tradizionali.

Risorse disponibili:

-Partecipazione al bando PON per ambienti digitali;

-docente animatore digitale;

-utilizzo docenti organico potenziato.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

92

LAB ORATORIO DI ARTE E CREATIVITÀ

Le f ina l i tà

L’arte, nelle sue forme più varie (arti visive, musica, teatro, danza, etc.), coinvolge tutti i sensi del

bambino e ne rafforza le competenze cognitive, socio-emozionali e multisensoriali. Durante la crescita

dell’individuo, essa continua ad influenzare lo sviluppo del cervello, le abilità, la creatività e l’autostima,

favorendo inoltre l’interazione con il mondo esterno e fornendo tutta una serie di abilità che agevolano

l’espressione di sé e la comunicazione.

Gl i ob iett iv i

Dal punto di vista cognitivo, le arti insegnano ai bambini:

• a sviluppare capacità di problem solving, a comprendere che i problemi possono avere più di una

soluzione e che ogni domanda può avere più di una risposta. Le soluzioni raramente sono fisse, ma

cambiano in base alle circostanze e alle opportunità. Nella produzione artistica sono infatti indispensabili

sia la volontà, sia la capacità di cogliere le soluzioni impreviste offerte dal lavoro che si evolve;

• a elaborare una prospettiva multipla, influenzando anche il modo di osservare e interpretare la realtà.

Durante il processo artistico la mente del bambino viene coinvolta in un processo di scoperta del “come”

e del “perché”. Esattamente come uno scienziato, che sperimenta e scopre soluzioni, il bambino, quando

si trova alle prese con un’idea artistica, analizza le varie possibilità e lavora attraverso il cambiamento;

• a pensare “con” e “attraverso” i materiali, rendendoli consapevoli del fatto che attraverso mezzi

materiali è possibile trasformare le idee in realtà.

Se si considera lo sviluppo emotivo, è possibile constatare che l’arte:

• incoraggia la creatività e l’auto-espressione, insegnando ai bambini a dire ciò che “non si può dire”,

spingendoli a ricercare nella propria poetica interiore le parole adatte a esprimere i propri sentimenti

riguardo a un determinato lavoro artistico;

• consente di sviluppare le proprie capacità comunicative. Poiché il linguaggio presenta numerosi limiti,

che non gli permettono di contenere i confini della nostra conoscenza, soltanto l’arte ci consente di

esprimere sentimenti che diversamente non troverebbero sfogo;

• permette di mettersi alla prova in situazioni nuove e di sperimentare il più ampio spettro di sensazioni

possibili.

Dal punto di vista dello sviluppo sociale del bambino, le arti:

• insegnano a elaborare opinioni sulle relazioni “qualitative” e non solo “quantitative”. In genere, i

programmi educativi sono per lo più incentrati sulle “risposte corrette” e sulle “regole”, mentre nell’arte

prevalgono le opinioni e i giudizi;

• favoriscono le competenze socio-emozionali. Attraverso l’arte il bambino impara a trovare un accordo

con se stesso e a controllare i propri sforzi. Questo processo, insieme alla pratica della condivisione e

dell’alternarsi, favorisce l’apprezzamento degli sforzi altrui e, al tempo stesso, la consapevolezza

dell’unicità di ciascun individuo, da cui deriva una positiva consapevolezza di se stessi;

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

93

• possono diventare un efficace strumento terapeutico per giovani problematici;

• quando presentano una natura multiculturale, favoriscono l’integrazione di chi e di ciò che appare

come “diverso”.

Infine, per quanto riguarda lo sviluppo motorio del bambino, si può affermare che l’attività artistica:

• migliora le funzionalità motorie. Sagomare un foglio di cartoncino con le forbici, indirizzare il tratto di

un pennello, disegnare con un pennarello o strizzare un tubetto di colla in modo “controllato” sono tutte

attività che aiutano il bambino a migliorare la propria manualità e la padronanza fisica sugli oggetti;

• accresce l’autostima del bambino, il quale si rende conto di riuscire a coordinare e controllare i propri

movimenti;

• favorisce una prima forma di coordinazione occhio-mano, diventando una “palestra” in cui i bambini

fanno pratica in vista dei momenti vissuti di vita familiare e sociale.

Le moda l i tà

Lo strumento principe dell’attività didattica è il laboratorio, inteso come momento collettivo di

conoscenza e produzione il cui fine è l’apprendimento e il godimento dell’arte attraverso lo sviluppo della

manualità e della creatività individuale. Durante il laboratorio, con un percorso di scoperta attiva ed

esperienziale, si acquisiscono gli elementi riconoscibili e condivisibili dell’opera. L’atto di mediazione,

svolto dall’educatore, fa semplicemente emergere direzioni di senso attraverso le quali si attiva e si

condivide l’approccio alla materia stessa. .

Il momento laboratoriale non definisce regole fisse da seguire e contenuti immutabili da trasmettere,

piuttosto indica a chi ne prende parte, un modo di sviluppare conoscenze e creare connessioni, nella

consapevolezza che è prevalentemente con l’azione e con il gioco, soprattutto nel periodo dell’infanzia e

della fanciullezza, che ci si pone in relazione con il mondo. La trasmissione di conoscenze relative al

linguaggio visivo, alle tecniche artistiche, agli strumenti e ai materiali propri dell’arte avviene attraverso

la dimostrazione e la sperimentazione.

Riso rse d isp onib i l i

Gli interventi di arte e creatività sono condotti generalmente da esperti esterni con il supporto dai

docenti delle classi.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

94

LAB ORATORIO DI ANIM AZIONE TEATRALE

Fina l i tà

Il teatro a scuola è un’occasione per intraprendere con originalità una strada alternativa, rispetto ai

programmi didattici ordinari, che porta alla scoperta della propria capacità comunicativa e creativa.

Attraverso una maggior conoscenza del proprio corpo e delle sue potenzialità espressive, dello spazio e

degli oggetti che lo abitano, i bambini sviluppano una migliore capacità relazionale. Inoltre giocare,

pensare, produrre in gruppo per raggiungere obiettivi condivisi è un’esperienza che introduce i bambini

alla vita sociale nei suoi molteplici aspetti, stimolando la convinzione che la collaborazione all’interno di

un gruppo di persone, con caratteristiche anche diverse, ma con intenzioni comuni e comportamenti

coerenti, conduce sempre a buoni risultati.

Obiett iv i

La conoscenza del sé e dello spazio.

Lo sviluppo, anche in senso creativo, delle capacità sensoriali.

La relazione con gli altri, valorizzando le condizioni del rispetto, dell’ascolto, del confronto.

L’osservazione e l’imitazione dei comportamenti primari ( la camminata, lo sguardo, la voce…).

Le moda l i tà

Il laboratorio ha carattere pratico. In forma di gioco verranno proposti esercizi per il raggiungimento

degli obiettivi.

Applicando le abilità acquisite durante il laboratorio, a seconda delle indicazioni offerte dal gruppo

stesso, si giungerà, sotto la guida del conduttore, alla semplice messa in scena di brevi momenti teatrali

Le r i so rse d isp onib i l i

Gli interventi di animazione teatrale sono condotti generalmente da esperti esterni con il supporto dai

docenti delle classi.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

95

EDUCARE ALLO SPORT

Gl i ob iett iv i

L’attività motoria riveste una fondamentale importanza per l’armonico sviluppo psicofisico del bambino.

Praticare sport a scuola consente di promuovere dinamiche socializzanti di valore affettivo, rafforza la

coesione tra i compagni, l’amicizia e la solidarietà.

Nel nostro Istituto sono stati attivati diversi corsi ludico sportivi sia in orario scolastico che

extrrascolastico: corsi di psicomotricità, nuoto, minivolley, atletica, orienteering, ginnastica artistica,

rugby, pallavolo.

Tutti i suddetti progetti sono tesi a favorire una presa di coscienza delle proprie potenzialità e dei propri

limiti, sempre nel rispetto dei principi di solidarietà, di comprensione e di collaborazione con gli altri.

Rispetto ai corsi pomeridiani si è inteso ampliare l’attività sportiva favorendo il confronto con altre

squadre e il raccordo con società sportive del territorio.

Le moda l i tà

Le attività sportive sono fondate sull’attività giocosa, piacevole e di confronto pacifico con gli altri, per

misurarsi senza danneggiarsi a vicenda. Parallelamente ogni corso è finalizzato all’acquisizione degli

elementi specifici della propria disciplina. Gli interventi prevedono attività in piccoli gruppi, gruppo

classe e individuali.

Laddove previsto, il ricorso a risorse esterne tramite collaborazioni intende ampliare le opportunità di

apprendimento e di formazione con l’obiettivo di rendere articolato, incisivo e costruttivo l’intervento

educativo didattico della scuola nel processo di crescita globale degli alunni.

Per la scuola secondaria è stato costituito il Centro Sportivo scolastico

Le r i so rse d isp onib i l i

Gli interventi di attività motoria sono condotti dai docenti delle classi o da esperti esterni appartenenti a

società sportive.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

96

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

Le f ina l i tà

Nel l ’amb ito d el l ’organ izzaz ion e de i G iochi Sp ort iv i s tud entesch i s i intend e con sent i re agl i

stud en t i d i con frontarsi con l ’att iv i tà f i s i co sp ort iva e con la cu ltura del movimento e d e l lo

sport , mol t ip l i candone le occas ioni d entro e fuor i i l cu rr icolo . Tu t to c iò senza esc lud ere

occasion i equi l ib rate d i con fron to agonist i co, cons id erato ch e l ’att iv i tà agon ist i ca favor i sce le

capacità d el g iovan e d i organizzare i l tempo e d i organ izzarsi p er un r isu ltato, dà i l gusto d e l lo

s forzo, insegna la sua p rogrammaz ion e, l ’accettaz ion e d el l ’a l lenamen to , i l con fron to, i l r i sch io,

la presa d i deci s ion e immediata. Le att iv i tà con nesse a i G iochi assu mono r i levan za ped agog ica

a l l ’ intern o d el p rogetto ed ucat ivo de l l ’ i st i tuto sco last ico, d iven tando uno stru mento

pr ivi leg iato d i crescita cu ltura le e cost i tu end o un prez ioso contr ibuto a l la prevenz ion e e a l la

r imoz ion e d ei d i sagi e d el le d evian ze g iovan i l i .

Gl i ob iett iv i

Prend ere coscienza de l l ' importanza d el l 'att iv i tà sport iva ne l processo d i maturaz ion e e d i

cresc ita .

Su sc itare e con sol idare ne i g iovan i la con su etudin e a l le att iv i tà sp ort ive e a l movimento,

con sid erate come fattore d i formazion e umana e d i c resci ta c iv i le e soc ia le.

Le moda l i tà d i lavo ro

S i intend e valor izzare la centra l i tà de i Gioch i Sport ivi Stud enteschi nel la fase d i I st i tuto

adottando moda l i tà ta l i ch e ne con sentano i l d isp iegamen to p er tut to l ’ann o sco last ico ed

esc lud endo la su a l imitaz ion e a pochi mesi de l l ’anno.

I l progetto avrà carattere d i cont inu ità , d i massimo co in vo lg imen to d egl i s tud ent i , d i massimo

ut i l izzo d i tutto i l temp o cu rr ico lare ed extracu rr ico lare d i spon ib i le.

In funz ion e d e l le impl icaz ion i socio -educat ive, del le d i spon ib i l i tà d i sp az i ed att rezzature, de l la

poss ib i l i tà d i svo lgere un ad egu ato lavoro d i prep araz ion e d i base, l ’ I s t i tu to h a ad er ito a l le

segu en t i d i sc ip l in e sport ive: corsa camp estre, ca lc io.

Le r i so rse d isp onib i l i

La preparazione e la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi sono curate dai docenti delle classi.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

97

COLTIVARE L ’ORTO A SCUOLA

Le f ina l i tà

Co lt ivare è i l gesto p iù ant ico, forse i l pr imo che ha con sent ito d i par lare d i c iv i l tà . Col t ivare

un orto a scuo la è col t ivare p r ima d i tut to d ei sap er i ch e hanno a che fare con i gest i , con un

apprendimento esp er ienz ia le ch e le gen eraz ioni p iù g iovani non sempre hann o modo di

sp er imentare. Colt ivare a scuola è u n modo per imparare a conoscere g l i esser i v ivent i , i l

funz ionamento d i una comun ità , l ' imp ortanza d ei ben i col lett iv i e d e i saper i a l t ru i

Gl i ob iett iv i

Svi luppare negl i a lunn i un attegg iamento d i t ipo esplorat ivo att ivan do i l gu sto d i scopr ire,

sp er imentare e creare.

Ri f let tere e r i fer ire esp er ienze col legate a l c i c lo v i ta le d ei vegetal i .

Svi luppare la manua l i tà in uno spir i to d i co l lab oraz ion e.

Rag ion are in torno a temi importan t i q ual i a l imentaz ion e, sa lute e b en essere.

Le moda l i tà d i lavo ro

L ’orto è a l lest i to n el le immediate v ic inan ze de l la scuo la ed è segui to, o ltre che d ag l i a lunn i e i

loro in segnant i , da co l laborator i var i , come genitor i , nonn i… che lo seguono an ch e du rante i l

per iodo est ivo .

Le c lass i a l ternano moment i d i lavoro a l l ’ ap erto a momen ti in c lasse d i ver i f i ca , osservaz ion e,

anal is i d ei mater ia l i e d ei dat i raccolt i .

Le r i so rse d isp onib i l i

Le attività di coltivazione dell'orto sono condotte dai docenti delle classi con il supporto di volontari del

territorio.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

98

I V IAGGI D' ISTRUZIONE

Le u scite e i v iaggi d ’ is truz ion e sono a p ien o t i to lo at t iv i tà d idatt ich e, programmate p er

favor i re l 'app ren dimento att raverso la sp er imentaz ion e e l 'esp er ien za d iretta.

I percorsi e le mete son o ind ividu ate da l l ’equ ip e p edagogica d e i docent i a l lo scop o d i ampl iare

e svi luppare a lcun i con tenu t i d e l la p rogrammazion e d idatt i ca. Ol tre a i contenut i d id att ic i , le

uscite e i v iaggi , p er la loro moda l i tà stessa d i attuaz ione, s i p ongono obiett iv i d i t ipo

edu cat ivo relaz ion al i favorendo la socia l i zzaz ion e de l grupp o e mig l iorando la conoscenza

recip roca.

Le vi s i te guidate e i v iagg i sono p rogrammate ne i Con s ig l i d i c lasse o in terc lasse, cond ivi se

nel le assemb lee d i c lasse, app rovate da l Con sig l io d i I st i tuto e in ser ite nel p iano annuale d el le

att iv i tà . L ’organizzaz ion e d et tag l iata d i c iascun v iagg io è af f idata a i d ocent i respon sabi l i , ch e

dovrann o pred isporre u n det tagl iato i t in erar io comprend ente tutt i g l i spostamenti .

Le v i s i te dovranno essere ef fettuate con tu tta la c lasse, possib i lmente a l completo (min imo

90%, r id otto a l 75% p er la scuo la d el l ’ infanz ia) . È prevista la partec ipaz ion e d ei geni tor i p er le

scuole d el l ’ in fanz ia (un gen itore in rapporto a quattro bambin i) e p r imar ie (un gen itore in

rapporto a c inqu e bamb ini ) , rego larmen te ass icurat i e comp at ib i lmente con la d i sponib i l i tà d i

post i su l pu l lman .

Per la second ar ia son o poss ib i l i v iagg i d i p iù g iorni anch e a l l ’estero .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

99

FAVORIRE L’INTERAZIONE SCUOLA, FAMIGLIA E TERRITORIO

Premessa

Per poter rispondere ai diversi bisogni e dei propri studenti l'Istituto ha costruito una rete di

collaborazione e corresponsabilità tra scuola, famiglia e territorio (enti locali e associazioni).

Il ruolo della famiglia è fondamentale nel supportare il lavoro degli insegnanti e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative. Inoltre rappresenta un punto di

riferimento essenziale per una corretta inclusione scolastica dell’alunno sia perché fonte di informazioni

preziose sia perché luogo in cui avviene la continuità tra educazione genitoriale e scolastica. I genitori

devono sentirsi parte anche loro della scuola e partecipi della sua vita, devono anche loro stessi

“includere” attraverso l’educazione dei propri figli, in collaborazione con gli insegnanti.

L'Istituto coinvolge le famiglie con diverse attività:

a) Sostegno alle competenze genitoriali: la scuola realizza forme di sensibilizzazione e promozione di

ambienti familiari capaci di sostenere i figli nell’esperienza scolastica;

b) Comunicazione: gli insegnanti propongono modalità di comunicazione efficaci in merito alla scuola, ai

progetti scolastici, alle situazioni dei singoli alunni;

c) Volontariato: la scuola valorizza e promuove l’impegno volontario dei genitori in alcune attività;

d) Sostegno alla famiglia come risorsa per l’apprendimento: gli insegnanti coinvolgono i genitori e figli in

alcuni compiti o attività legate al programma.

e) Processi decisionali: la scuola chiede alle famiglie di partecipare attivamente alle scelte della scuola,

apre spazi per gruppi e associazioni di genitori, istituisce luoghi di decisione a carattere collegiale.

f) Collaborazione con la comunità territoriale: si realizza un lavoro di coordinamento tra scuola, famiglia,

risorse della comunità, servizi per gli studenti e altri soggetti al fine di offrire servizi alla comunità stessa.

In riferimento alle Amministrazioni Comunali sono numerose le attività gestite in collaborazione. Il ruolo

dei Comuni acquista una particolare rilevanza, nel senso che si supera una logica di puro sussidio

assistenziale o manutentivo e si promuove un coinvolgimento delle realtà territoriali sulle scelte

progettuali della scuola. Vengono pertanto istituite convenzioni o accordi di rete tra scuola e Comuni e

stilati protocolli di intesa con i criteri e le modalità attraverso cui raggiungere in modo sinergico gli

obiettivi previsti.

All'interno del "sistema" trovano spazio anche i Comitati genitori, le associazioni culturali, le altre

agenzie educative, le imprese, ognuno nel proprio ruolo e ognuno con il proprio bagaglio di proposte.

Scuola, Famiglie, amministratori pubblici, parroci, gruppi e associazioni con finalità educative si

confrontano sulla lettura del fenomeno giovanile nella zona, condividono le reciproche iniziative e le

motivazioni che le animano, prendono atto delle risorse umane e di mezzi disponibili e lavorano in

un’ottica di rete.

Le modalità

Attraverso il coinvolgimento delle diverse componenti del territorio, la scuola può costruire progetti

significativi finalizzati alla cura dei minori, con una particolare attenzione ai minori in difficoltà;

attraverso attività di socializzazione, di creatività, di aiuto per i compiti contribuisce a prevenire le

difficoltà dei minori; sviluppa progetti di educazione ambientale per favorire il senso di appartenenza alla

propria comunità locale, creare una forte sensibilizzazione e coscienza verso la salvaguardia del

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

100

patrimonio ambientale culturale e artistico e far prendere coscienza delle responsabilità nei confronti

dell'ambiente.

L’Istituto sostiene la presenza di adulti significativi, di giovani animatori, di educatori professionali nel

rapporto con adolescenti e giovani.

Interazione con le famiglie

I COM PITI A CASA

Scuola p r imaria

Gl i in segnan t i sono con cordi su l va lore e l ’ut i l i tà de i compit i a casa .

I comp it i sono fondamental i :

• per eserci tars i su i lavor i af frontat i in c lasse;

• per r in forzare le conoscenze;

• per autovalutarsi (p er l ’ a lunno) ;

• per ver i f i care la comp rens ion e (per l ’ in segnante);

• per d iventare p iù auton omi e respon sabi l i ;

• per abi tuars i a l l ’ impegn o e a l l ’organ izzaz ione.

1 . Gl i in segnan t i

Ag l i in segnant i è r i ch iesto d i s tabi l i re:

- I g iorn i d el la sett iman a in cu i sono assegnat i i comp it i (evitando l ’assegn azion e n ei g iorn i con

r ientro pomerid iano per i l g iorn o dop o e da l Sabato a l Lu nedì , ad eccez ion e d el la lettura) .

- Qual i compit i assegnare r i ferendosi a l le mater ie, a l lavoro scr i t to e a q uel lo ora le .

I l t ipo d i compito è stabi l i to in b ase a l l ’ att iv i tà svolta in c lasse e impl ica mod al i tà

d ’esecu zione s imi l i a qu el le g ià prop oste . La consegna data d al l ’ in segn ante d eve essere chiara

in modo ch e l ’a lunno comprend a cosa d eve fare .

S i assegna c iò che i l bambino dovrebb e essere in grado d i fa re da so lo ( se è stato atten to) .

Per la c lasse quin ta, ten endo con to d el le abi l i tà d eg l i a lunn i , è p oss ib i le e in cert i cas i

prof icuo,

assegnare anch e comp it i d iversi d al l ’att iv i tà svolta in c lasse, ma comu nque co l legat i .

- Qu ant i compit i assegnare ( temp o di imp egn o del bamb ino). La qu ant ità var ia a second a

del l ’età de l

bambino e quin di d e l la c lasse frequ entata .

Inolt re l ’ in segn ante:

control la i compit i scr i t t i , ind ivid ualmente o col lett ivamente;

ver i f ica lo stud io degl i argomenti assegnat i individu almente o con integraz ioni d i gruppo,

ora lmente o p er scr i t to. Rip ropone l ’argomento con att iv i tà speci f i ch e in caso d i n on

svo lg imen to d e i compit i per d i f f i co ltà o error i d i esecuz ion e.

2 . I geni tor i

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

101

A i geni tor i è r ich iesto l ’ impegno d i :

• creare le condiz ion i d i t ranqui l l i tà e d i con centraz ion e ad eguate,

• indiv iduare (p refer ib i lmente n e l p omerigg io ) un tempo ut i le e prestab i l i to p er lo

svo lg imen to d e i compit i ,

• dare la d i sp onib i l i tà ad asco ltare i l bambin o n el la let tura o n el la relaz ione dopo lo stud io,

• st imolare i l bamb ino a non arrend ersi d i fronte a l le d i f f ico ltà d ’esecuz ione e incoragg iar lo a

r iprovare.

• control lare ch e i l bamb ino esegua semp re i compit i assegnat i , tu tt i ed in modo ord inato,

f in ch é non ha raggiunto su f f i c iente auton omia e sen so d i resp on sab i l i tà .

I geni tor i non sono tenu t i a d are sp iegaz ion i su compit i ch e non sono stat i cap it i .

E ’ prefer ib i le che i l bambino arr ivi a scuola senza comp ito, p erch é in d i f f ico ltà ad esegu ir lo , o

che commetta error i (che saranno corret t i in c lasse) , p iuttosto ch e i l gen itore s i sost i tu i sca a l

bamb ino.

E ’ con sig l iab i le una comun icaz ione su l d iar io e a voce n el caso ch e i l bambino n on s ia stato

capace d i esegui re i l compito p er var ie d i f f i co ltà .

3 . I bambin i

I bamb ini sono edu cat i a :

• prestare a ttenzion e a scuola d uran te le lez ion i e le sp iegaz ioni de l comp ito ;

• interveni re con domand e in caso non s ian o state comprese le i struz ioni ;

• imp egnarsi ad esegui re i comp it i in un orar io stabi l i to , p refer ib i lmente p omer id iano;

• essere capaci d i organizzare i l mater ia le occorrente;

• essere capaci d i scegl iere un posto pr ivo d i d i st raz ion i ;

• imp egnarsi a portare a termine, in un tempo rag ion evole, i l comp ito assegn ato ;

• imp egnarsi ad esegui r lo correttamente e ord inatamen te.

4 . Bambini con d i ff ico ltà d ’apprend imen to e/o d i comp ortamen to

Nei cas i d i d i f f ico ltà d i apprend imento e/o d i comp ortamen to le in segn ant i e i gen itor i s i

accord eranno af f rontan do ogni s ingola s i tuaz ione n el modo più idon eo.

Scuola secondaria d i 1° grado

Gl i insegnan t i e i gen itor i con cord ano su l va lore e l ’ut i l i tà d e i comp it i a casa, r i tenu t i

fond amen tal i p er :

- r i ved ere quanto a f frontato in c lasse p er ver i f i carn e la corret ta comprens ion e;

- r in forzare e s i stematizzare le conoscenze acquis i te ;

- eserc itarsi ;

- ab ituarsi a l l ’ imp egno e a l l ’organizzaz ion e n ecessar i p er un corretto percorso d i auton omia .

Gl i in segnan t i s i imp egn ano a :

- assegnare comp it i in s tretta relaz ion e con le a tt iv i tà svo lte in c lasse;

- evitare l ’ assegnazion e d i comp it i per i g iorni su ccessiv i a i r ientr i p omerid iani e a l le at t iv i tà

formative (g ite, v i s i te, ecc . ) ch e s i pro lun ghin o anch e a l pomer iggio;

- quant i f icare i l tempo-compit i e d i str ibu ire in modo ad eguato i l car ico sett imana le;

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

102

- non eccedere n el l ’assegnare i compit i per le vacanze, ch e d evono p ermettere an ch e agl i

a lunn i r iposo e r i lassamento;

- control lare co l let t ivamente i compit i svo lt i ;

- r iproporre g l i argomen ti qualora lo svolgimen to de i comp it i evid enz i d i f f i co ltà da parte

del l ’a lunno;

- non proporre n el lo stesso g iorno p iù ver i f i ch e scr i t te che r i ch ied ano studio ;

- d i f ferenz iare i comp it i p er g l i a lunn i ch e ef fettu ano tempo scuo la d i 30 o 36 ore .

I geni tor i s i imp egnano a:

- st imolare l ’a lun no d i fronte a l le d i f f i co l tà e incoraggiar lo;

- control lare l ’esecu zion e de i compit i ;

- segn alare casi d i d i f f ico ltoso o man cato svo lgimento p er problemi legat i a l la mancata

compren s ion e d el la lez ione, de l la con segna , ecc .…

Gl i stud en t i s i imp egnan o a:

- prestare a scuo la la n ecessar ia a ttenz ion e;

- ch ied ere u lter ior i sp iegaz ion i e ch iar i f i caz ion i in caso d i d i f f ico ltà;

- imp arare ad organizzars i ;

- esegu ire i compit i con la ad egu ata con centraz ione;

- portare a termin e i l lavoro in un temp o rag ion evo le;

esegu ire i l compito in modo ordinato e, p ossib i lmente, corretto .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

103

Grat i f icazio ni E Cast igh i

Premessa

Fra g l i obiet t iv i edu cat ivi ch e la scuo la s i p ropon e d i p ersegu ire è fond amenta le qu el lo

del l ’au tonomia d e l la p ersona intesa come valore e in quanto ta le, con i su oi p reg i e i suo i

d i fet t i , con i l d i r i t to/dovere d i rea l i zzars i p ien amente interagendo con gl i a l tr i .

E ’ perc iò ind isp en sabi le ind ividuare un p ercorso ch e s ia condiv iso in p art i co lare da in segnant i ,

gen itor i e bambin i , coerentemente con qu anto è af fermato n el “Contratto format ivo” .

Funz ioni

Le grat i f i caz ion i , verb al i o scr i t te, r inforzano comportament i e at teggiament i pos it iv i .

Esse hann o come ob iett iv i :

• i l raggiu ng imen to/ra f forzamen to d el la st ima d i se.

• la va lor izzaz ione e l ’a f fermazione d el la p ersonal i tà d i c iascun bambino.

I cast igh i sono la con segu en za d i comportament i scorrett i e devono indurre i l bamb ino a l la

r i f lessione e a l la con sap evo lezza d e l la sua man canza.

1. Insegnant i

Ag l i in segnant i è r i ch iesto d i :

• stabi l i re, su l la base d el la programmaz ion e educat iva a l i vel lo d i mod ulo , le regole p r in cip al i

del la c lasse;

• con cord are, sempre a l i vel lo d i modulo, qua l i premi qu al i cast ighi e qua l i modal i tà d i

intervento ten endo p resente la fond amen tale fu nzion e d e l la grat i f icaz ione;

• informare e d i scutere con i geni tor i in meri to agl i obiett iv i d el la programmaz ion e educat iva,

a l le rego le concordate in c lasse, a i premi, a i cast igh i e a l le mod al i tà d ’ interven to ;

• accertars i ch e i l bamb in o con osca e comprenda la n ecess ità d e l le regole stabi l i te in sieme;

2. Bambini

I bambin i son o edu cat i a :

• comprend ere la n ecessità de l le rego le;

• sap er accettare s ia i premi ch e i cast ighi ;

• ammettere la mancanza conn essa ;

• accet tare i su gger imenti dat i dal le in segnant i e dai gen itor i .

3. Gen ito ri

A i genitor i è r ich iesto d i :

• conoscere g l i ob iett iv i del la programmaz ion e educat iva e cercare d i col laborare per la loro

rea l i zzaz ion e;

• comprend ere la n ecessità de l le rego le stab i l i te in c lasse;

• conoscere le rego le;

• accet tare i l cast igo o la grat i f i caz ion e data a l f ig l io e a iutar lo a capi rn e i l va lore;

• va lor izzare i l lavoro e l ’ imp egno d ei prop ri f ig l i .

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

104

Collaborazione con le famiglie nella scuola dell'infanzia

Ob iett iv i

Le scuole dell’Infanzia di Gorno e Oneta attraverso la realizzazione di laboratori creativi e di un giornale

si pongono i seguenti obiettivi:

coinvolgere i genitori in attività pratiche inerenti al progetto didattico-educativo;

valorizzare le competenze di risorse esterne;

coinvolgere più attivamente i genitori nella progettazione educativa e didattica;

informare le famiglie di tutti i bambini e renderle partecipi ed attive;

promuovere una comunicazione efficace e positiva.

Le mod ali tà

Le collaborazioni

Attraverso un questionario, a inizio anno, si rilevano le competenze dei genitori al fine di valorizzarne le

risorse. Durante l’anno scolastico emergono esigenze operative per la realizzazione delle fasi del

progetto didattico con i bambini. I genitori e i nonni spesso si coinvolgono o sono invitati, in seguito alla

loro disponibilità, a collaborare praticamente.

Le scelte da attuare sono condivise con le insegnanti per trovare insieme la soluzione idonea ed efficace

all’obiettivo.

Collaborazioni sono fornite per la realizzazione di attività quali il cucito (preparazione di indumenti di

burattini, di travestimenti per un’animazione, di scenografie, di tende o rivestimenti per grandi

costruzioni es: Orso, strega, pinocchio, albero, ecc.. ); cucina (esperienza con i nonni dolci da regalare….

Nucleo sui Sensi ecc.); manipolazione (materiali manipolativi vari…), falegnameria (costruiamo insieme

con legno di recupero, o semplicemente manutenzione di sussidi scolastici…), raccontare (storie fiabe …),

musica e canto (suoniamo e costruiamo insieme strumenti…, musicare una festa, i giochi e le canzoni di

una volta con i nonni ecc…), consulenze naturalistiche (dentro e fuori della scuola), operatori tecnologici

(videoregistrare esperienze e consulenze informatiche).

Questi sono alcuni esempi, ma ogni anno si presentano bisogni diversi e la disponibilità, essendo

esplicitata all’inizio attraverso un’adesione libera e consapevole, coinvolge man mano le persone

importanti in quella fase.

I laboratori

I genitori nell’assemblea formulano idee e proposte per l’organizzazione dei laboratori aperti a tutte le

famiglie .

Le proposte emerse vengono condivise con i genitori assenti a quest’incontro attraverso una rilevazione

di adesione ai contenuti e all’orario.

I laboratori vengono programmati in base alle richieste più condivise.

Il giornalino

Il gruppo redazionale è formato da insegnanti, genitori delle due scuole dell’Infanzia di Gorno ed Oneta,

bambini con la partecipazione di esterni (Dirigente scolastico, educatori del territorio, gruppi, Asl, ecc.).

Il gruppo si incontra e condivide i contenuti. Il giornalino ha una struttura condivisa flessibile e aperta ai

cambiamenti (il bambino racconta, esperienze a scuola, scuola- famiglia, la voce dei genitori, notizie

dall'esterno, giochiamo insieme…).

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

105

In base ai contenuti scelti si coinvolgono persone esterne e il gruppo si apre a tutti i genitori con invito

esposto a scuola qualora vi siano problematiche educative e didattiche da condividere.

Sono previste due uscite del giornalino nel corso dell'anno scolastico.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

106

Interazioni con il territorio

Scuo la pr imar ia d i Oneta

La scuola primaria di Oneta progetta e realizza percorsi di educazione ambientale grazie alle risorse

presenti sul territorio: conoscenza e ricerca storico ambientale con la consulenza dell'esperto in storia

locale signor Angelo Dallagrassa.

Storia di Oneta: insediamenti umani, aspetto artistico-religioso, guida a mostre museali come "le

macchine di Leonardo" "mostra della radio").

Conoscenza scientifica con l'intervento di gruppi del territorio: CAI, gruppo alpini con attività di

esplorazione dei sentieri di montagna, conoscenza della flora alpina, studio dell'ambiente circostante

l'alveo del torrente Riso e relative attività umane e lavorative di sfruttamento delle acque.

Coltivazione dell'orto grazie all'intervento e consulenza dei nonni, realizzazione di un frutteto

grazie alla guida di un esperto locale

Scuola primaria di Ponte Nossa

La scuola primaria di Ponte Nossa interagisce con i vari enti del territorio facendo proposte e accogliendo iniziative

ritenute in sintonia con gli obiettivi educativi.

Collabora con l'Amministrazione comunale per la realizzazione dello spazio compiti pomeridiano, del pedibus e per il

Consiglio Comunale Ragazzi.

Incentiva le iniziative proposte dalle Associazioni del territorio e vi partecipa con attività specifiche:

U.C. Nossese: biciclettata di fine anno

G.A.E.N.: castagnata

Casa Anziani: auguri natalizi

Avis- Aido: intervento di sensibilizzazione alla donazione

Amici del Mas: conoscenza della tradizione e partecipazione al taglio del Mas

Maglio Museo: visite guidate

Combattenti e reduci: partecipazione alle cerimonie del 4 novembre e del 25 aprile

Corpo Musicale: attività per la conoscenza degli strumenti e delle attività del gruppo

Arte Studio Morandi: partecipazione a mostre con lavori su temi specifici

Oratorio: utilizzo spazi per attività e laboratori

Scuo la pr imar ia d i Gorn o

Il Comune di Gorno ha mostrato sempre un’attenzione particolare alla scuola e alla formazione dei

giovani del territorio. Da anni vi è collaborazione tra Scuola, l’Amministrazione comunale e i gruppi

presenti nel paese:

•biblioteca: apertura agli alunni nell’orario scolastico e nel pomeriggio; proposte di letture animate,

visite guidate a mostre come “Gorno si mostra” “Museo delle miniere”;

•amministrazione: partecipazione a manifestazioni come 4 novembre, 25 aprile;

•gruppo Camos: organizzazione di escursioni e visite sul territorio nell’ambito dell’educazione

ambientale come la ciaspolata , giornate al rifugio Grem;

•gruppo alpini: organizzazione castagnata per gli alunni dei tre gradi scuola;

•volontari traffico: prestano servizio per il controllo dell’attraversamento della strada da parte degli

alunni negli orari di entrata e uscita dalla scuola;

•Croce Rossa Val Seriana: interventi per prova evacuazione e sensibilizzazione

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

107

Scuo la pr imar ia d i Parr e

La scuola primaria di Parre interagisce con il territorio e con i gruppi del paese in modo collaborativo e

attivo.

La scolaresca partecipa su invito dell’Amministrazione Comunale a manifestazioni civili quali le ricorrenze

del IV Novembre e del XXV Aprile oltre a presenziare ad eventi straordinari (Galà dello sport,

transumanza…).

La comunità offre alla scuola la possibilità di ampliare l’offerta formativa grazie agli interventi gratuiti

dei gruppi del territorio (Corpo Musicale, associazioni sportive, Lampiusa…) mentre l’Amministrazione

Comunale e la Biblioteca Civica finanziano e attuano progetti con esperti legati sia alla lettura e

all’animazione sia ad aspetti didattici diversi.

L’associazione AUSER si occupa dell’attraversamento pedonale degli alunni e ha finanziato l’acquisto di

materiale e l’attuazione di progetti in ambito scientifico.

Buona la collaborazione anche con l’Oratorio di cui la scuola utilizza gli spazi per alcune attività con

l’aiuto anche dei volontari legati a questo ambiente.

Grazie ai gruppi sportivi del territorio, viene organizzata ormai da diversi anni la giornata sportiva a fine

anno scolastico.

La scuola si avvale anche del contributo di singoli e associazioni del paese che a titolo volontario danno il

loro contributo a percorsi disciplinari legati all’aspetto ambientale, socio-storico e folkloristico del paese

di Parre.

Si è creato da alcuni anni un Comitato Genitori che sostiene le attività della scuola e si impegna in modo

attivo, collaborando con i docenti.

Scuo la pr imar ia d i Prem olo

Diverse sono le forme di collaborazione tra scuola e territorio che arricchiscono l'offerta formativa della

scuola:

con l'Amministrazione Comunale vengono condivise le scelte progettuali relative all'ampliamento

dell'offerta, con il finanziamento di esperti esterni; la scuola partecipa ad iniziative del Comune quali

manifestazioni, mostre...

La Biblioteca Comunale favorisce il prestito di libri, anche attraverso il prestito alle classi su tematiche

specifiche e l'apertura straordinaria in orario scolastico. Vengono condivise iniziative per la promozione

della lettura ed è istituito un premio annuale per i migliori lettori.

Collaborazioni con il volontariato locale permettono la coltivazione di un orto scolastico, ricerche di

educazione ambientale, escursioni sul territorio.

Pro getto d i educaz ion e ambientale scuo le de l la Va l d el R iso

Persone e associazioni coinvolti

Il progetto vede coinvolti tutti gli alunni e gli insegnanti della scuole della Val del Riso, infanzia, primaria

e secondaria; le famiglie; le Amministrazioni comunali; i gruppi del territorio: Eco-museo di Gorno,

Museo Oneta, Alpini di Gorno Oneta e Chignolo, Cai Val del Riso, Raccolta Differenziata, Taissine,

Camos...; consulenti storici del Territorio.

Collaborano inoltre al progetto gli esperti: Renato Ferlinghetti dell’Università Lelio Pagani di Bergamo,

Stefano Torriani disegnatore naturalistico e cartografo e altri per consulenze specifiche nei singoli

percorsi progettuali delle scuole.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

108

Gli obiettivi

Gli obiettivi formativi del progetto di educazione ambientale sono:

Sviluppare un’identità consapevole e aperta.

Promuovere la consapevolezza di appartenere alla comunità locale.

Favorire la conoscenza e la comprensione delle tematiche relative alle componenti naturali e sociali del

territorio in cui si vive.

Sperimentare la cittadinanza attiva attraverso forme di partecipazione volte a rendere gli studenti

protagonisti nell’elaborare idee e fare proposte per il miglioramento del proprio contesto di vita e nel

prendersi cura dell’ambiente in collaborazione con i soggetti istituzionali della comunità di

appartenenza.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

109

Corsi extrascolastici

F in a l ità

Per venire incontro alle richieste delle famiglie ed offrire opportunità agli alunni in campo culturale e

sociale, l’Istituto organizza, in collaborazione con le società sportive e culturali del territorio, attività per

gli alunni delle scuole in orario extrascolastico. I corsi possono essere di diverso genere: ginnastica

artistica, danza classica e moderna, pallavolo, basket, scacchi, musica, coltivazione dell’orto.

Sono presenti anche interventi di supporto ai compiti e progetti di recupero, sostegno o

approfondimento in collaborazione con i comuni e le associazioni di volontariato.

Modali tà or gan izzat ive

I corsi vengono proposti nei diversi paesi con modalità compatibili con gli impegni dagli alunni. Vengono

organizzati a partire da un numero minimo di iscrizioni, preventivamente stabilito. I corsi vengono gestiti

dagli esperti delle associazioni o da volontari.

Il trasporto e il costo degli istruttori, se previsto, è a carico delle famiglie.

Gli spazi sono messi a disposizione dalle scuole.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

110

Il sito internet dell'Istituto

Le f ina l ità

Il sito è operativo dall'anno 2002. Nasce con la finalità di documentare le attività della scuola, rendendo

pubblico e alla portata di tutti l'agire dell'Istituto.

Attraverso la consultazione del sito le famiglie e gli alunni possono informarsi su struttura,

organizzazione, esperienze e progetti attuati nelle diverse scuole che compongono l'Istituto.

Come consu ltare i l s i to

E' possibile consultare il sito all'indirizzo: www.icpontenossa.gov.it

Per inviare messaggi, idee, opinioni l'indirizzo di posta elettronica è: [email protected]

Nel sito è inoltre presente l’albo pretorio e l’accesso ad amministrazione trasparente per la

consultazione dei bandi, contratti, appalti ecc. ecc.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016

111

Collaborazioni Con Università Ed Enti Di Ricerca

Convenz ione Con Un iversi tà Per T iroc in i Formativ i E Di Or ientam ento

La co l laboraz ione tra Scuola e Univers ità è r i ten uta necessar ia e da in crementare: da un a parte

l ’Univers ità pu ò con frontarsi con la r icch ezza d i esp er ienze che ne l le scuole s i cost ru iscon o,

dal l ’a l t ra le scuo le posson o avere a d i spos iz ione occasioni p er organ izzare in col laboraz ion e

con l ’u nivers ità p ercorsi d i r i f less ion e e d i r i f less ion e su i loro p ercors i . L ’esp er ienza d ei

t i rocin i è apparsa come un’occas ion e p rez iosa che va in qu esta d irez ione e ch e d eve essere

va lor izzata n e l migl iore dei modi .

L ’ I st i tuto st ipu la con venzion i con le Univers ità a l f in e d i accogl iere presso le proprie scuole

soggett i in t i rocin io d i formaz ion e e or ientamen to. I l t i rocin io formativo e d i or ien tamento non

cost i tu i sce rapporto d i lavoro . Duran te lo svolgimento l ’a tt iv i tà d i formazion e ed or ientamento

è seguita e ver i f i cata da un tutore in veste d i respon sab i le d idatt ico-organizzat ivo e dal

Dir igen te Sco last i co .

Le temat ich e entro le qual i s i svo lgono le att iv i tà d i t i roc in io r iguard an o var i temi, t ra i qual i :

percors i d i sc ip l inar i , progett i in col laboraz ion e con agenz ie d el terr i tor io o En t i Local i , p rogett i

d i in tegraz ione per a lu nni stranier i e p er a lun ni d i sabi l i , p rogett i d i promoz ion e d el la sa lute,

prevenz ion e, promozion e d el le comp etenze p s icosoc ia l i , edu caz ion e soc ioaf fett iva, edu caz ion e

a l la s i cu rezza, educaz ione a l la c i t tadinan za, att iv i tà laborator ia l i , esp er ienze d i col laboraz ioni ,

interaz ion e o formazion e comun e con i gen itor i .

Per c iascun t i rocin ante in ser ito è p redisposto un progetto format ivo e d i or ientamen to

conten ente:

i l nomin at ivo de l t i roc inante; i nominat ivi d el tutor e d el D ir igente; obiett iv i e moda l i tà d i

svo lg imen to de l t i roc in io, con l ’ ind icaz ione dei tempi d i presenza a scuo la; la st ruttu ra

scolast i ca presso cui s i svo lge i l t i rocin io ; g l i estremi id ent i f icat iv i d el le assicuraz ion i Ina i l e

per la respon sab i l i tà c iv i le.

Duran te lo svo lg imento del t i roc in io i l t i roc inante è tenuto a svolgere le a tt iv i tà p rev iste da l

progetto format ivo e d i or ientamento; r i spettare le n orme in mater ia d i ig ien e, s i cu rezza e

sa lute su i lu ogh i d i lavoro ; manten ere la n ecessar ia r i servatezza p er quanto at t ien e a i dat i ,

informaz ion i o conoscenze in merito a processi produtt ivi e prodott i , acquis i t i du rante lo

svo lg imen to d e l t i rocin io.

I t i rocin ant i dovranno imp egnars i a r i spettare e fa r r i sp ettare i p rogett i format ivi n el la loro

g lob al i tà ; redigere, a f ine t i rocin io, un a valu taz ion e f ina le su l lo svolgimento d e l progetto e su l

raggiun gimen to eg l i obiett iv i , d a t rasmettere a l tutore univers itar io ; a segna lare

temp est ivamente a l l ’u niversità quals iasi inc idente accaduto a l t i roc inante; a segna lare

a l l ’u nivers ità q uals iasi var iaz ion e ne l la du rata d el t i roc in io; garan t ire d i essere in rego la con la

legge 626/1994 in mater ia d i s i cu rezza n e i lu oghi d i lavoro .