LE SCALE DI VALUTAZIONE - Unife

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LE SCALE DI VALUTAZIONE ALESSANDRO FAILO, PHD CORSO INTEGRATO Il ruolo professionale dell’educatore II - Modulo 2: Metodi di osservazione del comportamento - Lezione 6 Rovereto,19 novembre 2019 Corso di laurea in Educazione Professionale L/SNT2 classe delle lauree in professioni sanitarie della riabilitazione - a.a. 2019/20 -

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LE SCALE DI VALUTAZIONE

ALESSANDRO FAILO, PHD

CORSO INTEGRATO Il ruolo professionale dell’educatore II

- Modulo 2: Metodi di osservazione del comportamento -

Lezione 6 Rovereto,19 novembre 2019

Corso di laurea in Educazione Professionale

L/SNT2 – classe delle lauree in professioni sanitarie della riabilitazione

- a.a. 2019/20 -

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COSA AFFRONTEREMO OGGI

1. Le scale di valutazione

2. Altri strumenti oltre l’età evolutiva

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1 – LE SCALE DI VALUTAZIONE

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LE SCALE DI VALUTAZIONE

Le scale di valutazione sono:

• Strumenti per la registrazione sistematica delle attribuzioni

degli osservatori sul grado in cui è presente un tratto o una

qualità in determinate persone.

• Guidano e strutturano le valutazioni verso specifici aspetti del

comportamento.

• La strutturazione delle risposte permette di poter fare i

confronti tra gli osservatori.

Zambelli, 1983

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RATING SCALES VS CONTROL

LIST

Le scale di valutazione (rating scales) sono una tecnica che

comprende un insieme prestabilito di categorie (o di segni) per

ciascuna delle quali è richiesta una valutazione equilibrata.

Con le liste di controllo (control list o semplici check-list) si annota

solo la presenza/assenza di un dato fenomeno. Con le scale di

valutazione si può aggiungere un ulteriore elemento: la

valutazione dell’osservatore che permette una classificazione del

parametro osservato».

Olmetti Peja, 1998

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Item Anna Francesca Mario

Il soggetto partecipa attivamente ai lavori

di gruppo in classe

1 quasi mai

2 a volte

3 spesso

1 quasi mai

2 a volte

3 spesso

1 quasi mai

2 a volte

3 spesso

Il soggetto fa i compiti insieme ai suoi

compagni di classe

1 quasi mai

2 a volte

3 spesso

1 quasi mai

2 a volte

3 spesso

1 quasi mai

2 a volte

3 spesso

Il soggetto gioca con i compagni durante

l’intervallo

1 quasi mai

2 a volte

3 spesso

1 quasi mai

2 a volte

3 spesso

1 quasi mai

2 a volte

3 spesso

Item Anna Francesca Mario

Il soggetto partecipa attivamente ai lavori di

gruppo in classe

1 si

2 no

1 si

2 no

1 si

2 no

Il soggetto fa i compiti insieme ai suoi

compagni di classe

1 si

2 no

1 si

2 no

1 si

2 no

Il soggetto gioca con i compagni durante

l’intervallo

1 si

2 no

1 si

2 no

1 si

2 no

Esempio di checklist

Esempio di scala di valutazione

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TIPOLOGIE DI SCALE

Le scale possono essere costruite sulla base di

• S. grafica

• S. Numerica

• S. Con punti cumulati

• S. A scelta multipla

• Check-list

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Le scale di valutazione possono avere un ampio uso nell’ambito

clinico e nell’ambito scolastico in cui l’esigenza è proprio quella di

giungere ad una valutazione e classificazione dei soggetti rispetto ad

alcuni parametri.

Le scale di valutazione possono essere applicate o su materiale

descritto o videoregistrato, guadagnandone in accuratezza e

precisione, o direttamente dal “vivo” permettendo di cogliere il livello

valutativo minimo o massimo a cui è giunto un soggetto.

Venuti, 2001

PARTICOLARITÀ DELLE SCALE

VALUTAZIONE + CLASSIFICAZIONE

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Gli item criteriali

Vengono scelti in base a una teoria di riferimento

Vengono scelti in base a osservazioni empiriche

Teoria piagetiana Diari delle madri

es. “Scale dello sviluppo psicologico” di Uzgiris e Hunt

(1975)

es. “Scale di valutazionecomportamentale”di Laicardi

(1998)

Camaioni, Aureli, Perucchini, 2004

TIPI DI SCALE DI VALUTAZIONE

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Scala di sviluppo motorio

Video 4

Valutazione comportamentale

Video 5

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LA SCHEDA DI OSSERVAZIONE PER

LA VALUTAZIONE DEL GIOCO

Si basa sui livelli di sofisticazione del gioco (Piaget, 1945; Belsky et al, 1980 – codici

di Bornstein et al., 1995).

TEMPO di inizio Tempo di fine Categoria di gioco Tipo di giocattolo

10.25.13 10.27.42 9

10.27.43 10.28.14 4 telefono

10.28.15 10.28.29 9

10.28.30 10.30.17 3 teiera

I livelli di sofisticazione sono misurati attraverso le categorie del codice di cui

le prime 4 si riferiscono ad un livello più semplice di Gioco Non Simbolico,

principalmente di tipo combinatorio funzionale e transizionale mentre le

categorie dalla 5 alla 8 si riferiscono al Gioco Simbolico propriamente

detto, auto o eterodiretto, oltre a comprendere vere e proprie sequenze di

atti simbolici

Venuti, 2001

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INDICI (CODICI) DI OSSERVAZIONE

DEL GIOCO

E’ possibile valutare il gioco attraverso due tipi di indici:

1. QUANTITATIVI delle singole attività di gioco:

• Durata (tempo)

• Frequenza (numero di azioni)

2. QUALITATIVO è il livello di sofisticazione. Esso fa riferimento alla naturadell’azione che il bambino compie sui giochi, ossia il grado di complessitàdel gioco.

A. Gioco esplorativo o non simbolico (conoscere ed esplorare lepotenzialità di un gioco o di una situazione)

B. Gioco simbolico (come il b giunge progressivamente a simbolizzare efare finta di fare qualcosa)

Venuti, 2001

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4 livelli possibili:

A - GIOCO ESPLORATIVO

1 - Attività Unitaria FunzionaleAzione del bambino che produce un unico effetto suun singolo oggetto. E’ caratteristica delle prime azionidi gioco di bambini con oggetti e generalmente èappresa attraverso l’imitazione dei movimenti che gliadulti fanno con i giocattoli oppure in una serie dimovimenti del tipo “prova ed errori”.

2 - Attività Combinatorie Inappropriate Giustapposizione inappropriata o combinazione non funzionale di due o piùoggetti. Il bambino tenta di associare due azioni ma l’associazione non ècorretta dal punto di vista della funzionalità degli oggetti, rivela però untentativo di agire con gli oggetti.

Venuti, 2001

Livello 1

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3 - Attività Combinatorie Appropriate Giustapposizioni appropriate di due o più oggetti.Il bambino riesce ad associare due azioni in modo da ottenere un risultato funzionale.

4 - Gioco Transizionale Prime forme di simbolizzazione, si può parlare diuna approssimazione di simbolizzazione ma senzauna evidenza che lo confermi. Sono azioni chenascono dall’imitazione delle azioni che gli adulticompiono con gli oggetti, rivelano una intenzioneimitativa da parte del bambino e il cominciare acollocarsi in un’area in cui il simbolo acquisisce unsignificato.

Venuti, 2001

Livello 4

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Avanzamento di altri 4 livelli rispetto ai precedenti:

B - GIOCO SIMBOLICO

Venuti, 2001

5 - Simbolizzazione auto-diretta Prime attività di costruzione del simbolo nelbambino, come molti procedimenti diacquisizione partono da una loro utilizzazionesu sé stessi per poi poter essere estesi agli altri.

6 - Simbolizzazione diretta ad altri Chiara attività simbolica diretta verso la bambola o la madre. Gioco simbolicoche coinvolge un altro partner o un altro oggetto.

Livello 5

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Venuti, 2001

7 - Sequenze (catene) di SimbolizzazioneE' l'insieme di due o più attività disimbolizzazione auto-diretta o diretta agli altri.La presenza di sequenze di simbolizzazione cidice che il bambino è divenuto realmentecapace di operare con i simboli. Il bambino haacquisito il simbolo, è capace di giocarci, ècapace quindi di procedimenti di astrazione eciò significa che ha raggiunto uno stadiointellettivo, superiore.

8 - Simbolizzazione SostitutivaE’ il livello più alto dell’attività di simbolizzazione, in cui si può parlare di “far fintadi”: un oggetto può assolvere una funzione diversa da quella per cui è statoconosciuto ed usato. Indica una vera plasticità mentale.

Livello 7

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LA VALUTAZIONE DEL GIOCO

Questi codici si prestano bene a considerare tre indici del gioco:

1. il livello di sofisticazione del gioco che ci indica il grado di attività cognitiva implicata nei differenti giochi con oggetti messi in atto dal bambino;

2. la frequenza delle azioni di gioco che misura la quantità di episodi di gioco manifestati nel corso delle sedute di osservazione;

3. la durata delle azioni di gioco che misura il tempo che il bambino passa in attività con un oggetto. Questa misura si riferisce a quel processo mentale di attenzione focalizzata attivata dal bambino quando è in contatto con oggetti, in particolare con oggetti nuovi.

Venuti, 2001

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ESERCITAZIONE INDIVIDUALE

Scheda di osservazione per la valutazione del gioco

Video esercitazione gioco

La codifica del gioco comprende 9 livelli ed

analizza gli episodi ludici (le successioni di

un certo tipo e non gli atti individuali).

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3 – ALTRI STRUMENTI OLTRE L’ETÀ

EVOLUTIVA

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VALUTAZIONE DELLO STATO

FUNZIONALE DELL’ANZIANO

La griglia di osservazione funzionale (Nanni e Balducci, 2007) puòessere compilata da operatori esperti sulla base di una protrattaosservazione dell’anziano nel suo contesto abituale.

Caratteristiche:

• ausilio alla scelta delle attività riabilitative da proporre ed allaverifica conclusiva di efficacia

• permette di evidenziare il grado di conservazione di alcunecompetenze di base di tipo mnesico, linguistico, prassico e diorientamento.

• consente di verificare l’adeguatezza dell’attività proposta, il livellodi rispondenza che ciascun ospite ha manifestato e correlarequesti elementi ad eventuali fattori di disturbo di tipo ambientale orelazionale

http://www.associazione-kairos.it/main/doc/stimolazionecognitiva_AUSLravenna.pdf

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RIEPILOGO FINALE - GRIGLIA DI

OSSERVAZIONE FUNZIONALE ANZIANO

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SCHEDA OSSERVATIVA AMBITO

TOSSICODIPENDENZE (COMUNITÀ)

L’osservazione utilizzata nel’intervento comunitario è definita

«osservazione continua» (Meazzini, 1984).

Un utile strumento è la griglia di osservazione di comportamente-

bersaglio e meta-comportamenti (Zanusso, Bordin, Giannantonio, 1993).

Caratteristiche:

• non viene effettuata da un signolo operatore ma dall’intera equipe in

momenti e situazioni differenti

• Identifica indicatori considerati significativi per la valutazione dei

soggetti e dell’impatto su di essi del trattamento comunitario

Zanusso G. & Giannantonio M., (2000) Tossicodipendenza e comunità terapeutica. Strumenti teorici e operativi

per la riabilitazione e la psicoterapia. Franco Angeli

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Zanusso & Giannantonio (2000) p. 99-104

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FUNZIONAMENTO SOCIALE DEL

PAZIENTE PSICHIATRICO

(COMUNITÀ)

Il fulcro della comunità psichiatria è la riabilitazione (dalla mera custodiaall’inserimento attvio del paziente).

La valutazione serve quindi:

• Per valutare l’efficacia terapeutica e riabilitativa come forma di trattamento

• Verifica e valutazione che il singolo operatore e l’equipe comunitariasvolgono col singolo paziente

Tra gli strumenti operativi della riabilitazione psichiatrica utile è la valutazionedel comportamento sociale (rating scale di Ciompi) che mira a:

• promuovere autonomie a lunga scadenza

• si focalizza sulle azioni (e non sulle spiegazioni)

• valorizzare le “parti sane”

• dare priorità alle abilità necessarie per vivere sul territorio

Buono G. & Gagliardi G., (2007) L’agire terapeutico in comunictà. Edizioni Universitarie Romane

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http://www.dsmrmh.altervista.org/legislazione/ICF1.pdf

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COME MISURARE LA

CONCORDANZA

http://biometria.univr.it/sesm/files/agreement2.pdf

Osservatore 1

Osservatore 1

Os

se

rva

tore

2O

ss

erv

ato

re 2

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RIEPILOGO CONCLUSIVO

La tipologia degli strumenti da scegliere è in relazione al tipo di

progetto osservativo

Aureli e Perucchini, 2014