Le relazioni a scuola Uomini e donne liberi. Una scaletta? Innanzitutto uno stile: creare relazioni...

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Le relazioni a scuola Le relazioni a scuola Uomini e donne liberi Uomini e donne liberi

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Le relazioni a scuolaLe relazioni a scuola

Uomini e donne liberiUomini e donne liberi

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Una scaletta?Una scaletta?

• Innanzitutto uno stile: creare Innanzitutto uno stile: creare relazioni e comunicazionerelazioni e comunicazione

• Identità dello studenteIdentità dello studente

• Identità del docenteIdentità del docente

• Una relazione per imparare: Una relazione per imparare: apprendimento e benessereapprendimento e benessere

• I riti dell’ora di lezioneI riti dell’ora di lezione

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Identità dello studenteIdentità dello studente

• Liquido, insoddisfatto, trascinatoLiquido, insoddisfatto, trascinato

• Invisibile, che vuole sembrare Invisibile, che vuole sembrare stupidostupido

• Prigioniero della voglia, mosso dal Prigioniero della voglia, mosso dal desideriodesiderio

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Quale studente?Quale studente?

• Attività scolastiche: “fragili e Attività scolastiche: “fragili e sconnessi significanti di una realtà sconnessi significanti di una realtà lontana e aliena”(lontana e aliena”(Cerioli, Cerioli, Modelli di memoria e Modelli di memoria e sviluppo delle abilità mnestichesviluppo delle abilità mnestiche))

• ““Caricano dati su un programma o Caricano dati su un programma o fanno una stampata da Internet” fanno una stampata da Internet” (Mastrocola, (Mastrocola, La scuola raccontata al mio caneLa scuola raccontata al mio cane))

• Studenti adattabili alle circostanze, Studenti adattabili alle circostanze, che non hanno “forma propria”che non hanno “forma propria”

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Studenti adolescentiStudenti adolescenti

• ““Si tratta di un periodo di “grandi Si tratta di un periodo di “grandi migrazioni” in cui l’individuo abbandona un migrazioni” in cui l’individuo abbandona un corpo infantile e inizia un distanziamento corpo infantile e inizia un distanziamento dalla famiglia, per rivolgersi con interesse dalla famiglia, per rivolgersi con interesse crescente al gruppo dei pari. Passa crescente al gruppo dei pari. Passa gradualmente da ragionamenti di tipo gradualmente da ragionamenti di tipo concreto a una logica relativamente capace concreto a una logica relativamente capace di astrazione. Diventa parzialmente più di astrazione. Diventa parzialmente più critico verso gli insegnanti.”critico verso gli insegnanti.”

(G. Tonolo, (G. Tonolo, Adolescenza e identitàAdolescenza e identità, Il Mulino, Bologna, 1999)., Il Mulino, Bologna, 1999).

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Vincente come sempreVincente come sempre

• Domani, mentre m’interroga, farò le Domani, mentre m’interroga, farò le smorfie agli altri della classe, così smorfie agli altri della classe, così rideranno, e io sarò vincente come rideranno, e io sarò vincente come sempre, e un brutto voto in più sempre, e un brutto voto in più chissenefrega, non cambia nulla, i chissenefrega, non cambia nulla, i professori sono camerieri, lavorano per professori sono camerieri, lavorano per guadagnare due euro, come i filippini.”guadagnare due euro, come i filippini.”

(M. Lombardo Pijola, (M. Lombardo Pijola, Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano principessaprincipessa, Bompiani, Milano, 2007)., Bompiani, Milano, 2007).

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Dormire e bastaDormire e basta

• Alla fine mi è venuta un’idea geniale, di Alla fine mi è venuta un’idea geniale, di dormire in classe durante la lezione. […] Il dormire in classe durante la lezione. […] Il più bello è con Arzi, che insegna Talmud […] più bello è con Arzi, che insegna Talmud […] Ma la cosa più importante è che con lui, Ma la cosa più importante è che con lui, anche quando dormo, non perdo mai tanto, anche quando dormo, non perdo mai tanto, perché anche se mi sveglio solo quando perché anche se mi sveglio solo quando suona il campanello, non hanno mai suona il campanello, non hanno mai studiato più di due versetti. studiato più di due versetti.

((A.B. Yehoshua, A.B. Yehoshua, L’amanteL’amante, trad. di A. Baehr, ed. speciale per La Repubblica, , trad. di A. Baehr, ed. speciale per La Repubblica, Milano, 2003)Milano, 2003)

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Senza predilezione Senza predilezione

• ““Anton studiava e basta. Studiava dalla Anton studiava e basta. Studiava dalla mattina fino a tarda notte […] Egli non cambiò mattina fino a tarda notte […] Egli non cambiò nemmeno al ginnasio. […] Continuava ad nemmeno al ginnasio. […] Continuava ad essere l’allievo modello, il ragazzo esemplare, essere l’allievo modello, il ragazzo esemplare, diligente, morigerato e virtuoso, diligente, morigerato e virtuoso, padroneggiava egualmente bene tutte le padroneggiava egualmente bene tutte le materie e non aveva nessuna cosiddetta materie e non aveva nessuna cosiddetta “predilezione”, perché non c’era “predilezione”, perché non c’era assolutamente nulla in lui che avesse a che assolutamente nulla in lui che avesse a che fare con l’amore.” fare con l’amore.”

• (J. Roth,Il mercante di coralli, Adelphi, La Nuova Italia, Perugia, 1992)(J. Roth,Il mercante di coralli, Adelphi, La Nuova Italia, Perugia, 1992)

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Massimo tre oreMassimo tre ore

• ““Io a scuola non ci vado tanto Io a scuola non ci vado tanto volentieri. […] Se vorrei che la scuola volentieri. […] Se vorrei che la scuola fosse diversa? Vediamo…sì, vorrei fosse diversa? Vediamo…sì, vorrei che le mattine durassero al massimo che le mattine durassero al massimo tre ore, con un’ora di educazione tre ore, con un’ora di educazione fisica tutti i giorni.” fisica tutti i giorni.”

((E. Rosci, S. Rivolta, E. Rosci, S. Rivolta, Io e tuttiIo e tutti, Archimede, Grugliasco, 1996), Archimede, Grugliasco, 1996)

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Identità dell’adultoIdentità dell’adulto

• Insegnante non psicologo, sociologo Insegnante non psicologo, sociologo o moralistao moralista

• Profeti di successoProfeti di successo

• Uomini e donne liberi Uomini e donne liberi dall’insoddisfazione e dall’ansiadall’insoddisfazione e dall’ansia

• Uomini e donne della relazione, al di Uomini e donne della relazione, al di là dei comportamenti.là dei comportamenti.

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Quali insegnanti?Quali insegnanti?

• Amico di tutti?Amico di tutti?

• Complice e seduttore?Complice e seduttore?

• Autoritario e sprezzante?Autoritario e sprezzante?

• Tecnico della didattica?Tecnico della didattica?

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Uomini e donne, non ruoliUomini e donne, non ruoli

• ““Quando sono con loro o alle prese con i Quando sono con loro o alle prese con i loro compiti, non sono altrove”. loro compiti, non sono altrove”. […][…]

““Ma quando sono altrove, non sono proprio Ma quando sono altrove, non sono proprio più con loro”.più con loro”.

Il suo altrove era, nella fattispecie, un Il suo altrove era, nella fattispecie, un quartetto d’archi che esigeva dal suo quartetto d’archi che esigeva dal suo violoncello l’assoluto necessario alla violoncello l’assoluto necessario alla musica. Del resto lei sosteneva vi fosse musica. Del resto lei sosteneva vi fosse una correlazione tra una classe e una correlazione tra una classe e un’orchestra.un’orchestra.

(D. Pennac, (D. Pennac, Diario di scuola)Diario di scuola)

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Avere stileAvere stile

• Altra cosa, mi sembra che avessero Altra cosa, mi sembra che avessero uno stile. Erano artisti nella uno stile. Erano artisti nella trasmissione della loro materia. Le trasmissione della loro materia. Le loro lezioni erano atti di loro lezioni erano atti di comunicazione, certo, ma di un sapere comunicazione, certo, ma di un sapere talmente padroneggiato che passava talmente padroneggiato che passava quasi per creazione spontaneaquasi per creazione spontanea..

(D. Pennac, (D. Pennac, Diario di scuola)Diario di scuola)

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Densità di presenza in Densità di presenza in classeclasse• Avevano certamente altri interessi, Avevano certamente altri interessi,

una grande curiosità che doveva una grande curiosità che doveva alimentare la loro forza, il che alimentare la loro forza, il che spiegava, tra le altre cose, la densità spiegava, tra le altre cose, la densità della loro presenza in classe. (La della loro presenza in classe. (La professoressa Gi, in particolare, mi professoressa Gi, in particolare, mi sembrava avesse una fame di sembrava avesse una fame di conoscenza da divorare il mondo e le conoscenza da divorare il mondo e le sue biblioteche).sue biblioteche).

(D. Pennac, (D. Pennac, Diario di scuola)Diario di scuola)

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Il sentimento del non-valoreIl sentimento del non-valore

• ““Chi si annoia sente che tutto è Chi si annoia sente che tutto è indifferente, che nulla vale la pena, indifferente, che nulla vale la pena, che ogni proposta fatta per distrarlo, o che ogni proposta fatta per distrarlo, o per coinvolgerlo, è “indifferente”, cioè per coinvolgerlo, è “indifferente”, cioè senza valore…La noia implica non solo senza valore…La noia implica non solo un sentimento, ma una decisione, un un sentimento, ma una decisione, un giudizio del tipo: “ciò non è giudizio del tipo: “ciò non è interessante”, e ne sottende un altro: interessante”, e ne sottende un altro: “Sarà sempre cos씓Sarà sempre così”

(Reboul, (Reboul, I valori dell’educazioneI valori dell’educazione))

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L’avventura dell’imparareL’avventura dell’imparare

• In-parare: In-parare: “procurare “procurare qualcosa dentro di qualcosa dentro di sé”sé”

• ““A che serve?”A che serve?”

• Vincere la noiaVincere la noia

• Motivare è Motivare è sostenere il sostenere il desiderio dell’iodesiderio dell’io

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Tra realtà e desiderioTra realtà e desiderio

• Adesione stupita (da Adesione stupita (da steupsteup: pungere, : pungere, colpire) della mente alla realtàcolpire) della mente alla realtà

• Tensione continua alla domanda Tensione continua alla domanda

• “ “Sì, ci sto”Sì, ci sto”

• Piacere, soddisfazione immediata,il Piacere, soddisfazione immediata,il “bel voto”“bel voto”

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Sollevare il velo della Sollevare il velo della consuetudineconsuetudine• ““Discendiamo in noi stessi, e noteremo che il Discendiamo in noi stessi, e noteremo che il

godimento sperimentato dalla nostra età godimento sperimentato dalla nostra età matura nel campo delle lettere o delle arti matura nel campo delle lettere o delle arti deriva dal fatto che, in passato, un maestro ha deriva dal fatto che, in passato, un maestro ha sollevato su qualche punto il velo della sollevato su qualche punto il velo della consuetudine, comunicandoci un’ammirazione consuetudine, comunicandoci un’ammirazione che egli nutriva, sempre nuova, nel suo cuore. che egli nutriva, sempre nuova, nel suo cuore. Non è tanto per quello che insegnava che egli Non è tanto per quello che insegnava che egli ci istruiva, poiché quelle cose noi avremmo ci istruiva, poiché quelle cose noi avremmo potuto, a rigore, trovarle in un libro. Ma ci ha potuto, a rigore, trovarle in un libro. Ma ci ha fatto penetrare nella sua stessa emozione”fatto penetrare nella sua stessa emozione”

(Guitton, (Guitton, Arte nuova di pensareArte nuova di pensare))

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Amore al proprio mestiereAmore al proprio mestiere

• Col signor Bernard, le lezioni erano sempre Col signor Bernard, le lezioni erano sempre interessanti, per la semplice ragione che lui interessanti, per la semplice ragione che lui amava appassionatamente il suo mestiere. (…). amava appassionatamente il suo mestiere. (…). No, la scuola non offriva soltanto una semplice No, la scuola non offriva soltanto una semplice evasione dalla vita. Almeno nella classe del evasione dalla vita. Almeno nella classe del signor Bernard, appagava una sete più signor Bernard, appagava una sete più essenziale per il ragazzo che per l’adulto, la essenziale per il ragazzo che per l’adulto, la sete della scoperta. Certo, anche nelle altre sete della scoperta. Certo, anche nelle altre classi si insegnavano molte cose, ma un po’ classi si insegnavano molte cose, ma un po’ come si ingozzavano le oche, si presentava un come si ingozzavano le oche, si presentava un cibo confezionato e s’invitavano i ragazzi ad cibo confezionato e s’invitavano i ragazzi ad inghiottirlo.inghiottirlo.

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Degni di scoprire il mondoDegni di scoprire il mondo

• Nella classe del professor Bernard, per la Nella classe del professor Bernard, per la prima volta in vita loro, i ragazzi sentivano prima volta in vita loro, i ragazzi sentivano invece di esistere e di essere oggetto della invece di esistere e di essere oggetto della più alta considerazione: li si giudicava più alta considerazione: li si giudicava degni di scoprire il mondo. E anche il degni di scoprire il mondo. E anche il maestro non si occupava soltanto di maestro non si occupava soltanto di insegnare ciò per cui era pagato, ma li insegnare ciò per cui era pagato, ma li accoglieva con semplicità nella sua vita accoglieva con semplicità nella sua vita personale, la viveva con loro, raccontava personale, la viveva con loro, raccontava la propria storia e quella di altri ragazzi la propria storia e quella di altri ragazzi che aveva conosciuto.che aveva conosciuto.

(A. Camus, (A. Camus, Il primo uomoIl primo uomo))

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Il docente con -creativoIl docente con -creativo

• ““Anzitutto lo vorrebbero ricco di Anzitutto lo vorrebbero ricco di fantasia e di stimoli per gli alunni. In fantasia e di stimoli per gli alunni. In un’età di espansione verso la ricerca un’età di espansione verso la ricerca di una propria fisionomia unica, essi di una propria fisionomia unica, essi desiderano un insegnante che sappia desiderano un insegnante che sappia essere “con creativo” con loro”. essere “con creativo” con loro”.

((G. Tonolo, G. Tonolo, Adolescenza e identitàAdolescenza e identità, Il Mulino, Bologna, 1999)., Il Mulino, Bologna, 1999).

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NoiaNoia

• ““Non sapevo allora che anche gli insegnanti Non sapevo allora che anche gli insegnanti ogni tanto la provano questa sensazione di ogni tanto la provano questa sensazione di carcere a vita: rifriggere all’infinito le stesse carcere a vita: rifriggere all’infinito le stesse lezioni davanti a classi intercambiabili, essere lezioni davanti a classi intercambiabili, essere oppressi dal quotidiano fardello dei compiti oppressi dal quotidiano fardello dei compiti da correggere (non è possibile immaginare da correggere (non è possibile immaginare Sisifo felice con un pacco di compiti da Sisifo felice con un pacco di compiti da correggere!), ignoravo che la ripetitività è la correggere!), ignoravo che la ripetitività è la prima ragione addotta dagli insegnanti prima ragione addotta dagli insegnanti quando decidono di lasciare il lavoro.”quando decidono di lasciare il lavoro.”

(D. Pennac, (D. Pennac, Diario di scuola)Diario di scuola)

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InsoddisfazioneInsoddisfazione

• ““Quelle ore andate a monte mi Quelle ore andate a monte mi lasciavano esausto. Uscivo dalla classe lasciavano esausto. Uscivo dalla classe sfinito e furibondo. Un furore di cui i sfinito e furibondo. Un furore di cui i miei allievi rischiavano di fare le spese miei allievi rischiavano di fare le spese tutta la giornata, poiché nessuno è tutta la giornata, poiché nessuno è pronto a cazziarti più di un professore pronto a cazziarti più di un professore insoddisfatto (…). Attenti ragazzi, insoddisfatto (…). Attenti ragazzi, volate basso (…), ne va di messo il volate basso (…), ne va di messo il primo che capita.”primo che capita.”

(D. Pennac, (D. Pennac, Diario di scuola)Diario di scuola)

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Empatia esigenteEmpatia esigente

• Empatia, non simpatia.Empatia, non simpatia.• ““Vedere il mondo con gli occhi dello Vedere il mondo con gli occhi dello

studente” studente” (Rogers, (Rogers, Libertà d’apprendimentoLibertà d’apprendimento))

• Superare il “laisser faire, faire malgré Superare il “laisser faire, faire malgré luilui

((Reboul, Reboul, Apprendimento, insegnamento e competenzaApprendimento, insegnamento e competenza) )

• Comunanza e “variazione di Comunanza e “variazione di distanza”distanza” (Meireu, (Meireu, Imparare…ma comeImparare…ma come?)?)

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Comunicazione autenticaComunicazione autentica

• Accettazione della propria realtà Accettazione della propria realtà personalepersonale

(coraggio dell’io)(coraggio dell’io)

• Possesso di una positiva competenza Possesso di una positiva competenza comunicativacomunicativa

• Capacità di porgere la parolaCapacità di porgere la parola

• Idoneità all’ascoltoIdoneità all’ascolto

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Il lavoro dell’agioIl lavoro dell’agio

• Attraverso un rapporto ben fatto si Attraverso un rapporto ben fatto si ottiene ricchezza; ma a scuola spesso si ottiene ricchezza; ma a scuola spesso si confonde agio con benessere confonde agio con benessere incondizionato, tant’è che talvolta si incondizionato, tant’è che talvolta si sente dire che per imparare bisogna sente dire che per imparare bisogna rinunciare a un po’ di benessere, nel rinunciare a un po’ di benessere, nel senso che ci vuole sforzo, sacrificio, ecc. senso che ci vuole sforzo, sacrificio, ecc. Agio non è un dato di partenza, è Agio non è un dato di partenza, è anzitutto un lavoro che dipende da una anzitutto un lavoro che dipende da una competenza; competenza;

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Il lavoro dell’agio (2)Il lavoro dell’agio (2)

• Agio significa lavorare in un certo Agio significa lavorare in un certo modo, come nell’espressione: modo, come nell’espressione: “mettersi a proprio agio per “mettersi a proprio agio per adoperare al meglio il proprio adoperare al meglio il proprio pensiero”. Quindi il benessere è la pensiero”. Quindi il benessere è la conseguenza di un lavoro e l’agio conseguenza di un lavoro e l’agio allora è una pratica, fa parte di un allora è una pratica, fa parte di un lavoro relazionale.lavoro relazionale.

(Foletto, (Foletto, A scuola con soddisfazioneA scuola con soddisfazione))

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Profeti di successo (1)Profeti di successo (1)

• ““Sì, a volte dei progetti si realizzano, Sì, a volte dei progetti si realizzano, delle vocazioni si compiono, il futuro delle vocazioni si compiono, il futuro onora i propri impegni. (…) Sulle prime onora i propri impegni. (…) Sulle prime non lo riconosco, ma mi rinfresca la non lo riconosco, ma mi rinfresca la memoria mettendomi davanti agli occhi memoria mettendomi davanti agli occhi un compito scritto da lui e corretto da un compito scritto da lui e corretto da me venticinque anni prima. Voto: 6. me venticinque anni prima. Voto: 6. Titolo: “Fai il tuo ritratto a Titolo: “Fai il tuo ritratto a quarant’anni”.quarant’anni”.

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Profeti di successo (2)Profeti di successo (2)

• E l’uomo di quarant’anni che se ne sta in E l’uomo di quarant’anni che se ne sta in piedi di fronte a me, sorridendo un po’ piedi di fronte a me, sorridendo un po’ intimidito dall’apparizione del suo vecchio intimidito dall’apparizione del suo vecchio professore, è esattamente quello che il professore, è esattamente quello che il ragazzo descriveva nel suo compito: lo chef ragazzo descriveva nel suo compito: lo chef di un ristorante le cui cucine paragonava alla di un ristorante le cui cucine paragonava alla sala macchine di un transatlantico. sala macchine di un transatlantico. L’insegnante aveva apprezzato, in rosso, e L’insegnante aveva apprezzato, in rosso, e aveva espresso l’auspicio di sedersi un giorno aveva espresso l’auspicio di sedersi un giorno al tavolo di quel ristorante”al tavolo di quel ristorante”

(D. Pennac, (D. Pennac, Diario di scuola)Diario di scuola)

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““Cosa hai fatto stamattina in Cosa hai fatto stamattina in classe?” “Niente!”classe?” “Niente!”

• Perdita di memoria e di senso del Perdita di memoria e di senso del tempo storicotempo storico

• Mancanza di prospettive verso il Mancanza di prospettive verso il futuro.futuro.

• ““Presentificazione” del vissuto Presentificazione” del vissuto temporale considerato senza sfondo temporale considerato senza sfondo e spessore.e spessore.

(Cavalli, (Cavalli, Il tempo dei giovaniIl tempo dei giovani))

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Tra tempo passato e Tra tempo passato e ripercorsoripercorso• ““Io passo il tempo quando è cattivo e Io passo il tempo quando è cattivo e

fastidioso; quando è buono non voglio fastidioso; quando è buono non voglio passarlo, lo ripercorro, mi ci indugio” passarlo, lo ripercorro, mi ci indugio” (Montaigne) (Montaigne)

• Saper perdere tempo (Skolé)Saper perdere tempo (Skolé)• Sfoltire i programmiSfoltire i programmi• Stabilire prioritàStabilire priorità• Lasciare spazio al tempo personale e alla Lasciare spazio al tempo personale e alla

riflessioneriflessione• Tempo fa rima con riuscitaTempo fa rima con riuscita

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Tra kronos e kairosTra kronos e kairos

• ““Bisogna inventare un tempo specifico per Bisogna inventare un tempo specifico per l’apprendimento. Il presente l’apprendimento. Il presente d’incarnazione, per esempio. Sono qui, in d’incarnazione, per esempio. Sono qui, in questa classe, e finalmente capisco! Ci questa classe, e finalmente capisco! Ci siamo! Il mio cervello si propaga nel mio siamo! Il mio cervello si propaga nel mio corpo: si incarna. […] Ma, affinché la corpo: si incarna. […] Ma, affinché la conoscenza possa incarnarsi nel presente conoscenza possa incarnarsi nel presente di una lezione, occorre smettere di di una lezione, occorre smettere di brandire il passato come una vergogna e brandire il passato come una vergogna e l’avvenire come un castigo”.l’avvenire come un castigo”.

(D. Pennac, (D. Pennac, Diario di scuola)Diario di scuola)

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Tempo della persona e Tempo della persona e dell’istituzionedell’istituzione

• Apprendimento e personalizzazioneApprendimento e personalizzazione

• Parcellizzazione degli orariParcellizzazione degli orari

• Pianificazione del tempo e diritto al Pianificazione del tempo e diritto al tempo liberotempo libero

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I riti dell’ora di lezioneI riti dell’ora di lezione

• I suoi allievi aspettano in fila, nel corridoio, davanti I suoi allievi aspettano in fila, nel corridoio, davanti alla porta dell’aula. In tutta la scuola i ragazzi alla porta dell’aula. In tutta la scuola i ragazzi corrono, urlano, rovesciano sedie e banchi, corrono, urlano, rovesciano sedie e banchi, invadono lo spazio, saturano il volume sonoro; invadono lo spazio, saturano il volume sonoro; Pierre, invece, aspetta che si mettano in fila, poi Pierre, invece, aspetta che si mettano in fila, poi apre la porta, guarda ragazzi e ragazze entrare apre la porta, guarda ragazzi e ragazze entrare uno alla volta, e ogni tanto butta lì un uno alla volta, e ogni tanto butta lì un “Buongiorno” quasi automatico, richiude la porta, “Buongiorno” quasi automatico, richiude la porta, si dirige a passi misurati verso la cattedra, gli si dirige a passi misurati verso la cattedra, gli studenti aspettano, in piedi dietro le sedie. Li prega studenti aspettano, in piedi dietro le sedie. Li prega di sedersi e comincia: “Bene, Karim, dove eravamo di sedersi e comincia: “Bene, Karim, dove eravamo rimasti?”. La sua lezione è una conversazione che rimasti?”. La sua lezione è una conversazione che riprende da dove si era interrotta.riprende da dove si era interrotta.

(D. Pennac, (D. Pennac, Diario di scuola)Diario di scuola)

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Animare le consuetudiniAnimare le consuetudini

• ““C’è l’appello del mattino. Sentire il proprio nome C’è l’appello del mattino. Sentire il proprio nome pronunciato dalla voce del professore è un secondo pronunciato dalla voce del professore è un secondo risveglio. (…)risveglio. (…)Io chiamo i miei ragazzi guardandoli, li accolgo, li Io chiamo i miei ragazzi guardandoli, li accolgo, li nomino nomino uno per uno, e ascolto la loro risposta. In uno per uno, e ascolto la loro risposta. In fondo l’appello è l’unico momento della giornata in fondo l’appello è l’unico momento della giornata in cui il professore ha l’occasione di rivolgersi a cui il professore ha l’occasione di rivolgersi a ciascuno dei suoi studenti, anche se solamente ciascuno dei suoi studenti, anche se solamente pronunciando il suo nome. Un breve istante in cui lo pronunciando il suo nome. Un breve istante in cui lo studente deve sentire di esistere ai miei occhi, lui e studente deve sentire di esistere ai miei occhi, lui e non un altro. Dal canto mio, cerco per quanto è non un altro. Dal canto mio, cerco per quanto è possibile di cogliere il suo umore dal suono che fa il possibile di cogliere il suo umore dal suono che fa il suo “presente”. Se la voce è incrinata, bisognerà suo “presente”. Se la voce è incrinata, bisognerà eventualmente tenerne conto”.eventualmente tenerne conto”.

(D. Pennac, (D. Pennac, Diario di scuola)Diario di scuola)

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Una classe che lavoraUna classe che lavora

• Presenza di un docente autorevolePresenza di un docente autorevole

• Coinvolgimento degli studenti (ordine Coinvolgimento degli studenti (ordine del giorno, ripresa, richiamo del giorno, ripresa, richiamo all’attenzione, tenere alto il morale)all’attenzione, tenere alto il morale)

• ““Perfezione del compito”, non Perfezione del compito”, non competizione individualisticacompetizione individualistica

• Stili cognitivi o di apprendimentoStili cognitivi o di apprendimento

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Quale situazione oggi?Quale situazione oggi?

““La situazione diviene preoccupante, quando La situazione diviene preoccupante, quando tutta l’affettività tende a risolversi in tutta l’affettività tende a risolversi in emozione e l’emozione diviene una forma emozione e l’emozione diviene una forma culturale predominante. Come la razionalità culturale predominante. Come la razionalità tecnologica è pervasiva dal punto di vista tecnologica è pervasiva dal punto di vista razionale, così l’emozionalismo è pervasivo razionale, così l’emozionalismo è pervasivo sul piano degli affetti: diventa la forma sul piano degli affetti: diventa la forma paradigmatica del sentire nella pubblicità, paradigmatica del sentire nella pubblicità, nella moda, nei mass media, nella nella moda, nei mass media, nella pubblicistica, negli sport estremi, nel pubblicistica, negli sport estremi, nel divertimento, nella politica urlata”divertimento, nella politica urlata”

(F. Botturi)(F. Botturi)