LE PRINCIPALI SINDROMI SINDROME PIRAMIDALE...

13
LE PRINCIPALI SINDROMI NEUROLOGICHE SINDROME PIRAMIDALE • La sindrome piramidale combina segni negativi, quali il deficit motorio centrale e la scomparsa di alcune forme elaborate di riflettività, come i riflessi addominali, con segni positivi o di liberazione, come l’esagerazione del tono muscolare e dei riflessi tendinei, il segno di Babinski ed i riflessi di difesa • Il deficit motorio può essere severo e totale in una lesione acuta e recente • Viene messo in evidenza dalle manovre di Mingazzini e di Barrè Prova di Mingazzini • La paralisi faciale centrale è caratterizzata dalla compromissione elettiva del faciale inferiore

Transcript of LE PRINCIPALI SINDROMI SINDROME PIRAMIDALE...

LE PRINCIPALI SINDROMI

NEUROLOGICHE

SINDROME PIRAMIDALE

• La sindrome piramidale combina segni negativi, quali il deficit motorio centrale e la scomparsa di alcune forme elaborate di riflettività, come i riflessi addominali, con segni positivi o di liberazione, come l’esagerazione del tono muscolare e dei riflessi tendinei, il segno di Babinski ed i riflessi di difesa

• Il deficit motorio può essere severo e totale in una lesione acuta e recente

• Viene messo in evidenza dalle manovre di Mingazzini e di Barrè

Prova di Mingazzini

• La paralisi faciale centrale è caratterizzata dalla compromissione elettiva del facialeinferiore

• L’ipotonia grave associata ad un’abolizione dei riflessi tendinei, che si osserva nelle lesioni recenti acute, è la prova di un’azione facilitatrice delle vie discendenti sui meccanismi riflessi segmentari

• L’ipertonia spastica è la caratteristica fondamentale della sindrome piramidale: i movimenti passivi incontrano una resistenza, la cui intensità si accresce con l’aumentare dello stiramento, di tipo elastico, in quanto l’arto riprende la posizione iniziale appena viene lasciato libero

• L’ipertonia predomina nei muscoli antigravitari, ed è la conseguenza dell’iperattività dei riflessi miotattici

• Si accompagna all’esagerazione dei riflessi tendinei (vivaci, policinetici) e talvolta al clono

• Il fattore determinante è un’iperattività del sistema gamma

Iperreflessia rotuleaClono achilleo

• La distruzione della via piramidale comporta la scomparsa di alcune risposte elaborate in seguito a stimoli cutanei, quali i riflessi cutanei addominali ed il riflesso cutaneo plantare in estensione

• Il segno di Babinski, il cui valore semeiologico è notevolissimo, può essere assente nel periodo iniziale di una lesione acuta, ma compare precocemente, prima dei riflessi tendinei

SINDROME CEREBELLARE

• L’ipotonia cerebellare provoca un aumento dei movimenti in seguito alla mobilizzazione passiva, con esasperazione del ciondolamento delle braccia in seguito alla rotazione del tronco

• La manovra di Stewart-Holmes consiste nel sollecitare un movimento volontario contro resistenza e poi togliere bruscamente questa resistenza: in caso di lesione cerebellare si ottiene un rimbalzo più ampio ed energico

• L’asinergia cerebellare deriva dall’incapacità di adeguare correttamente il livello di contrazione dei vari muscoli nell’esecuzione di un movimento complesso, che appare frammentato

• Nella stazione eretta si manifesta con una distribuzione inadeguata del tono dei muscoli antigravitari

• Negli adattamenti posturali (chinarsi in avanti o di lato) con una cattiva integrazione delle risposte parziali

• Nel gesto con la scomposizione del movimento

• La dismetria cerebellare esprime l’incapacità di regolare correttamente l’intensità e la durata dell’attivazione muscolare in funzione del traguardo da raggiungere

• Si manifesta massimamente nel gesto volontario (prova indice-naso): il movimento oltrepassa il traguardo, e questo provoca una correzione eccessiva

Prova indice-naso

• Questa dismetria non è aggravata dalla chiusura degli occhi, al contrario dell’atassia dovuta a disturbi della sensibilità profonda

Prova calcagno-ginocchio

• L’adiadococinesi è l’incapacità di effettuare con un ritmo rapido dei movimenti in direzioni opposte: ruotare alternativamente nelle due direzioni la mano tenuta in posizione orizzontale, o battere la coscia alternativamente con il palmo o con il dorso della mano

Adiacocinesia

• Il disturbo dell’equilibrio si manifesta con un’anormale instabilità dell’asse corporeo, che richiede l’allargamento della base di appoggio

• Quando si avvicinano i piedi per la prova di Romberg l’instabilità aumenta, ma non èaggravata dalla chiusura degli occhi

• Nella stazione eretta l’equilibrio èmantenuto imperfettamente da un’incessante attività dei muscoli tibiali anteriori (danza dei tendini)

• Se si imprime una spinta antero-posteriore o laterale le risposte toniche non avvengono tempestivamente, e la risposta, anche per una spinta debole, è un passo indietro o di lato

• L’inadeguata ripartizione del tono in rapporto alla verticalità può comparire anche in posizione seduta (atassia del tronco e del capo)

• La marcia cerebellare è atassica• La partenza è esitante e ritardata• L’arresto è incerto• I passi sono disuguali ed irregolari nella

successione• Talvolta gli arti inferiori sono lanciati in

maniera anomala

• L’asinergia compare sotto forma di anomalie dei movimenti delle braccia o di una posizione anormale del tronco, che resta spostato indietro rispetto agli arti

• Nell’atto di accovacciarsi manca il distacco del tallone

• Manca la flessione delle ginocchia che si osserva nel piegarsi volontariamente indietro

• Il paziente con lesione cerebellare è esposto ad urtare, rovesciare, lasciare cadere gli oggetti, in particolare quando maneggia oggetti piccoli

• Il tremore cerebellare è un tremore intenzionale, di grande ampiezza, che si accentua nel corso del movimento

• La parola è monotona, rallentata, scandita

LE SINDROMI DEI LOBI CEREBRALI

LOBO FRONTALE

• Lesioni frontali unilaterali, sia a destra che a sinistra, possono determinare:

• emiparesi o emiplegia spastica controlaterale

• anosmia in caso di interessamento delle parti orbito-mediali

• grasping controlaterale• tendenza a scherzare e a parlare, perdita di

tatto, perdita di iniziativa, difficoltà di adattamento

• In caso di lesioni frontali a sinistra si potràavere afasia di Broca

• In caso di lesioni prefrontali bilaterali si potrà avere abulia, mutismo, perdita della capacità di mantenere l’attenzione o di risolvere compiti complessi, labilità emotiva

LOBO TEMPORALE

• Lesioni del lobo temporale dominante determinano:

• quadrantopsia omonima superiore• afasia di Wernicke

• Lesioni del lobo temporale non dominante determinano:

• quadrantopsia omonima superiore• incapacità di giudizio sulle relazioni spaziali

• In caso di lesioni bilaterali degli ippocampi sarà presente amnesia

LOBO PARIETALE

• Lesioni parietali unilaterali, sia a destra che a sinistra, determinano:

• sindrome sensitiva corticale• quadrantopsia inferiore omonima

• In caso di lesione del lobo dominante si potrà avere:

• aprassia ideomotoria• agnosia tattile

• In caso di lesione del lobo non dominante si potrà avere:

• negligenza di metà del proprio corpo e dello spazio extrapersonale

• anosognosia

LOBO OCCIPITALE

• Lesioni occipitali unilaterali, sia a destra che a sinistra, determinano emianopsia omonima controlaterale

• In caso di lesioni del lobo occipitale sinistro si potrà avere agnosia per gli oggetti

• In caso di lesioni del lobo occipitale destro si potrà avere una compromissione dell’orientamento visivo

• In caso di lesioni bilaterali si potrà avere cecità corticale o prosopoagnosia