Le poesie di giulia e marina

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Page 1: Le poesie di giulia e marina

“Profondi silenzi”Voglio che la gente comprenda i miei silenzi,mi conosca tramite essi,senza chiedermi: perché?

Come?O mi chieda di trasformarli in parole.Non so come si manifestano e perché mi avvolgono impossessandosi di me,bloccandomi ogni

facoltà di comunicare.Sono io,o una parte di me irrazionale,che non potrei mai governare?

Si prendono gioco di me,apparendo e scomparendo,mostrandomi forte o fragile a loro piacimento come fossi un giocattolo!

L'infinito,così definisco questi indefinibili silenzi.

Quanto ancora dovrà durare?Per quanto tempo dovrò cercarvi,senza mai trovarvi?

Perché non volete che mi apra alla gente?Cosa avete da nascondere?

Avete paura,forse?...Siete solo dei vigliacchi...

Non potete rimanere rinchiusi per sempre in me;un giorno cesserete di esistere e quando ve ne pentirete,sarà già troppo tardi e solo all'ora capirete di aver perso occasioni che,avrebbero reso importante la vostra esistenza...a quel

punto proverò solo pena...

Ho imparato a conoscere la profondità,che mi avete trasmesso,ma solo io mi ricorderò di voi...e nell'eterna solitudine in cui mi farete cadere,vi trascinerò fino a farvi parlare,fino a

quando il mondo si accorgerà della voce dei silenzi e davanti a essa rimarrà meravigliato,come fosse un miracolo...io compierò il miracolo.

Giulia Vario

Page 2: Le poesie di giulia e marina

“Canto di una libertà bruciata”Passivo lo sguardo che guarda il tramonto

di un amore senza ritorno;non voglio più guai,non voglio che vai,

per sempre ormai nel mio cuore sarai.Conto i giorni in questa cella,

e più mi rendo conto,che la vita è quella;

basta sognare è ora di andare,un'altra vita mi aspetta al di là di questa...

Andai all'inferno,mi guardai all'interno,vidi una speranza ...che stava morendo.

Giulia Vario

Trama: Storia di un prigioniero condannato a morte, che con animo nostalgico vagheggia il suo amore ormai perduto...la libertà!

Page 3: Le poesie di giulia e marina

“Fuori tempo”Apro gli occhi: il cielo grigio;non c’è vento; strade strette e vicoli ciechi.

Domina il silenzio. Il silenzio sono io.Alti edifici a specchi mi circondano;non vedo altro che me: taciturna e trasparente.

Mi domando dove siano finiti gli altri. Nessuna risposta.Continuo a progettare la mia vita;scrivo,cancello,esito qualche istante,poi continuo a scrivere.

Perfetto!L’ho scritta tutta,ma mi manca la parte centrale;non riesco a trovare l’idea,il metodo per concludere,per superare questo ostacolo e andare avanti.

Una voce dentro me,mi dice:<< Agata!Stai perdendo tempo!Non riuscirai mai a concludere la tua vita scrivendola;la parte centrale che ti manca è il tuo presente,tempo reale e astratto,che non puoi trovare in parole,puoi soltanto viverlo;gli altri non hanno mai fatto progetti,eppure,sono saliti fin

sopra questi alti edifici scivolosi e hanno preso il volo verso una vita a colori!>>

Ritorno sola. Il mio umore è statico e fatiscente;come una casa abbandonata,che silenziosamente cade a pezzi;il suo colore sbiadisce,le finestre si rompono;entra chiunque;il

vento,la pioggia,si prendono gioco di lei;ed essa ormai debole perderà la sua identità e cadrà senza lasciare alcun segno,come non fosse mai esistita;il tempo,che non si è fermato a

soccorrerla,ha contribuito alla sua distruzione e continua a scorrere imperterrito,come andasse di fretta per giungere ad una meta.

Voglio un cambiamento,e l’avrò!

Mentre il tempo degli altri continua a scorrere…il mio finisce qui.

By Giulia Vario

Page 4: Le poesie di giulia e marina

“La gioia del mare”

Splendea la cerulea ondaaccarezzando dolcemente

la ridente spiaggia.Il cavalluccio correatra le onde, l’alga

oscillava tra le melodiose note dello scoglio di mare.

Un legno passeggiava allegronelle cascate della soavebellezza della natura.

Tutto è in festaed è solo la gioia

lo sfavillio del mare.

Marina Montalto