Le Pipe di Holmes - maggio 2012

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Opuscolo informativo gratuito distribuito esclusivamente all'interno del circuti dei pipa club italiani. Le persone maggiorenni che desiderano consultarlo devono essere a conoscenza dei danni causati dal fumo. Vietata la consultazione e la distribuzione ai minorenni.

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LE PIPE DI HOLMES – N. 6maggio 2012

INDICE

Editoriale pag. 3 Ciao Mino pag. 4Trasformazione pag. 8IPSD Savignano sul Rubicone pag. 1041° Campionato Italiano Lentofumo pag. 12Selci in Sabina pag. 18Pipa 2012 pag. 20Sponsor pag. 21Stefano Santambrogio pag. 26Ma che fine hanno fatto le EM pag. 29Pipa e filatelia pag. 32Uno Studio in Holmes pag. 34Villach, che giornata!!!! pag. 36Premio fedeltà e coppa del Presidente pag. 38Pipa Club Italia appuntamenti pag. 40

Titolo originale: Le pipe di Holmes

Redazione: Pipa Club Italiaimpaginazione Claudio Giani

finito di stampare nel mese di Maggio 2012Si ringrazia per la collaborazione:Aldo Martini, Dario Pedruzzi, Lucio Filetti, Alberto Basciano, Marcello Salvi, Stefano Santambrogio, Massimo Teolato, Fiorenzo Ceriali, Alessandro Corsellini, Enrico Solito, Lara Cinotti, Annalisa Lopin.

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La scomparsa di un parente o di un caro amico ci lascia sempre un vuoto interiore e alcune domande da farci e da fare alle quali non rius-ciamo a ottenere risposta. L’improvvisa dipartita di Mino oltretutto lascia sgo-menti e la certezza che d’ora in poi i nostri incontri saran-no un po’ più poveri. Anna e i soci del Corsellini Pipa Club porteranno a lungo nei loro cuori la dimostrazione di affetto a Mino manifestata col loro lungo applauso da tutti i presenti alla gara di Conegliano domenica 22 aprile scorso.

E D I T O R I A L E D E L P R E S I D E N T E

Desidero dedicare a Mino questo primo numero del 2012 della nostra Rivista che vede la pubblicazione nell’occasione della Festa della Pipa di Cagli con una nuova impostazione, con più articoli e con più collabora-tori.D’ario, un caro Amico, socio del Föma Föma Berghem Pipa Club, mi ha inviato per la pubblicazione un suo scrit-to che invita certamente alla meditazione e leggendolo non posso non pensare a come vorrei, a come vorrem-mo, il Pipa Club Italia.Vorrei che il Pipa Club Italia

fosse formato da persone disinteressate, e tra i nostri Soci ve ne sono moltissime, che accettano le sfide, che dedicano parte del loro tempo libero alla nostra Fe-derazione e che non temono di esporsi, che partecipano alle nostre manifestazioni e ai nostri incontri con spirito di aggregazione.E a questo proposito il contri-buto di Lara a questo nume-ro risponde appieno alle mie aspettative.Grazie a tutti.

Fiorenzo Ceriali

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Cari amici della Pipa,Mi è stato affidato l’incarico di scrivervi un ricordo del nostro amico Mino Passiatore che ci ha lasciati il 3 Febbraio 2012 a neppure 62 anni, dopo una brevissima quanto violenta malattia.Questo compito è per me molto gravoso sia per il forte legame di amicizia nei confronti di Mino e sia

R I C O R D O D I M I N O

perché, a distanza di tre mesi, non mi sono ancora rassegnato a non vederlo più e a non godere più della sua compagnia.Nel prendere in mano questa penna e questo foglio mi è venuta spon-tanea una riflessione: non è giusto che il racconto di una persona avvenga sem-pre dopo la sua scomparsa quando, per prassi, tutti

diventano bravi buoni e onesti; meglio sarebbe se queste cose venissero es-presse quando si è ancora in vita.Ebbene, io vi assicuro che le cose che scriverò, sono le stesse che avrei scritto uno, cinque, dieci anni fa.So inoltre per certo che alcune mie considera-zioni non avrebbero l’approvazione di Mino,

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uomo molto distante da qualsiasi retorica e sem-pre fedele alla sua riser-vatezza. Di questo mi scu-so fin d’ora con lui.Mino era un fumatore di pipa occasionale ma è sta-to un grande attore nelle gare di lento fumo con la pipa.Si avvicinò a questo mon-do delle gare nei primi anni settanta (poco più che ventenne) e vi è ri-masto per circa 40 anni fino all’ultima gara di

Coppa del Mondo per Club ad Eindhoven nell’ottobre dello scorso anno.Sempre pronto a partire per una gara sia che fosse a 100 o a 2.000 chilometri di distanza, era un ago-nista nato; infondeva a se stesso ed agli altri una forte energia positiva; era una colonna portante del nostro Club.Come detto, anche grazie al suo forte carattere, è sempre stato nell’elite delle gare; voglio ricor-

dare qui la sua vittoria individuale e di squadra nel 1985 a Issy les Mou-lineaux (Parigi) nella co-ppa del mondo per Club e le ulteriori vittorie di squadra nella stessa ma-nifestazione degli anni 1989,1997,1999 e 2001.Fatti questi doverosi cenni relativi all’attività agonis-tica è mio compito raccon-tarvi l’amico che abbiamo perso.Tanti di voi nei numero-si incontri di questi anni

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hanno saputo apprezzare certamente la simpatia, l’affabilità, la semplicità e l’allegria che Mino sa-peva trasmettere in ogni occasione, pronto com’era alla battuta e alla risata ma sempre nel rispetto e nella assoluta correttezza degli interlocutori.Quello che trasmetteva scaturiva naturalmente dalle sue qualità interiori: grande integrità morale, educazione, onestà, senso spiccato dell’amicizia. Noi, che abbiamo avuto la for-tuna di frequentarlo assi-duamente siamo testimoni di quanto affermato.La sua disponibilità nei confronti del gruppo era totale; la sua casa è di-ventata da anni la sede del nostro Club e ci ha ospitato nei nostri incontri settimanali; le sue auto da molto tempo erano dotate di sette posti non certa-mente per esigenze lavo-rative ma perché utili per gli spostamenti del Club. I viaggi, lunghi o corti che fossero lo hanno sempre visto alla guida; lui che

della sua scomparsa; ha lottato come un leone fe-rito e, seppure nel grande dolore che lo lacerava, ha trovato modo di conforta-re Anna, sua moglie che tutti voi ben conoscete. Una delle sue ultime frasi è stata “All’Uomo Ragno il tumore al polmone gli fa un baffo (eufemismo)”E questo fa ampiamente capire a tutti voi l’uomo che abbiamo perso.

Aldo MartiniCorsellini Pipa Club Firenze

per lavoro ha percorso qualche milione di chilo-metri, non avvertiva nes-sun sacrificio nel mettersi al volante.La porta di casa sua è sempre stata aperta; era davvero contento quando poteva mettere a tavola gli amici e dare dimostra-zione della sua notevole attitudine a cucinare i cibi e restano davvero memo-rabili certe sue cene annu-ali per il Club.Ma le sue qualità mi-gliori erano senz’altro la generosità e il senso dell’amicizia che si sono manifestate sempre ma soprattutto nei momenti anche molto difficili che abbiamo attraversato. La sua spalla è stata un costante appiglio dove cer-care rifugio e non perché gli era richiesto ma perché lui stesso spontaneamente proponeva. In queste situ-azioni Mino ha dimostrato tutta la sua grande uma-nità.Il suo forte carattere di combattente nato si è ma-nifestato fino al momento

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Caro Mino,Non so dirti quanto mi manchi.Mi considero un fortunato di averti incontrato e di aver goduto della tua amicizia.

GrazieAldo

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T R A S F O R M A Z I O N E

A Carlo Lodi

CAPITA TALVOLTA che esca dal cilindro del tempo e dello spazio, un incontro inaspettato, un esserci, di cui sentivamo la mancanza, che ci raggiunge nel nostro attimo presente e ci ricor-da, spesso con gioia, la sua presenza. È l’arrivo, che so, dell’amico all’improvviso, è lo squarcio del sereno in un giorno dal mattino piovoso, è, a volte, rincontrare un tabacco portato da qualcu-no in una serata del club. Capita che di quel tabacco ci eravamo dimenticati, capita che è uscito di produzione o capita che il tabaccaio non lo tiene più perchè fa un ordine ogni dodici lustri. Capita che di quel tabacco ricordavamo solo l’odore, o solo il sapore, oppure capita che ne avevamo un latta ma l’abbiamo persa. Capita che ci si era seccato, capita che ci si era ammuffito, capita che ci ricorda quel giorno, sul lago di Varese in cui eravamo usciti per la prima

volta come club. Capita che lo colleghiamo ad una perso-na sgradevole, capita che sia l’unico ricordo di una notte di cui è meglio tacere. Restando, in tutto questo capitare, sempre intenti alla vita ordinaria, ai cicli del lavoro, della famiglia, delle stagioni, per chi ancora se ne accorge. Il lago di Varese è, anche se da molto non lo visito, sicuramente ancora in moto, ancora a sogguantare le sue sponde con delicate-zza. Qualche albero si piega leggermente, una stacciona-ta si sta per rompere per il peso degli anni, un motoci-clista sfreccia a un pugno di centimetri dalla linea bianca della strada.Apro la latta dell’amico, non ne sento il risucchio perchè lui, quasi senza lasciare trac-ce, ha già inserito la moneta e tolto il sottovuoto. Scorgo dei piccoli filamenti che fuo-riescono dalla carta oleata. Ne apro i quattro lembi con gesti ordinati, sentendo qua-

si il rumore dei polpastrelli, e bagno il dito nella profon-dità del tabacco, nel tempio del suo odore.Credo che funzioni così anche per le amicizie, che danno significato a luoghi, oggetti e realtà materiali. Rendendole semplicemente, immateriali. Irrigandole di senso e di passione.La pipa trasforma, ma non solo brucia. O, se mi permet-tete, per meglio dire, la pipa non brucia soltanto, trasfor-ma. La pipa trasforma un oggetto materiale: il tabac-co, che è stoicamente reale, concreto. È lì, da vedere, da toccare nessuno si sognereb-be di sindacare sulla forma o sul colore di un tabacco, è talmente evidente! E pure la combustione stessa, che fat-to scontato, ormai ne conos-ciamo i più reconditi segreti, l’abbiamo studiata ed anali-zzata, l’abbiamo governata. Comburente, combustibile, energia. Tutto qui. Tutto qui? Durante la trasformazione il

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tabacco diviene sapore, ed odore. Due sensi impossi-bili da oggettivare poiché, nonostante abbiano una specie di pentagramma defi-nito (tutti sappiamo cosa sia salato, cosa sia dolce o cosa sia amaro) le sue note non sono i rassicuranti circoletti della notazione musicale, ma indefiniti indizi nebulosi (nessuno può dire infatti in modo oggettivo quanto una cosa sia salata, dolce od amara). Amo la pipa perché, al di là di tutto, mi consente ancora di non avere certezze, di non sapere sicuramente come sia fatto un tabacco, o una radica specifici. Il lago di Varese è là, un ricordo più che un luogo, certe amicizie lo rassomigliano, sono più ricordi che prassi, sono più immateria che concretezza. Quando mi capita di incon-trare di nuovo un tabacco che ho abbracciato in passa-to, mi pare quasi di rincon-trare un amico, con le sue spire mi parla di luoghi e di persone che sono memoria, e, altrove, non qui sono an-cora materia.Il gusto e il profumo che sal-

gono e ridiscendono ad ogni respiro, come i ricordi, si im-pigliano nei capelli e nei peli della barba, dei baffi. Gli alberi si piegano un poco al vento, sciacquano l’estate dalle loro foglie con il set-tembre entrante, Carlo mi stringe la mano e mi sorri-de. Il profumo di latakia si acco-muna con l’umido, ne diven-ta parte.Il lago di Varese, intanto, lo immagino là, un po’ fermo, un po’ pulsante; riaccendo la

pipa spentamisi, la staccio-nata non è ancora caduta, un paio di boccate aggiusta-no i ricordi, li fanno un poco più sinceri. Il motociclista guarda gli alberi del lago di Varese, pensa che questo tabacco lo deve far provare al suo ami-co, l’indomani sera. Non so dove, sceso di sella, tolto il casco, si è acceso la pipa.

D’ario

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I P S D I T A L I A a S a v i g n a n o s u l R u b i c o n e

Dott. Lucio Filetti

Ancora una volta a casa nostra e ancora una volta è stato bellissimo. Bellissimo non per quello che abbiamo tentato di organizzare sem-pre inghiottiti dalla vorticosa quotidianità che lascia sem-pre troppo poco spazio per le passioni, ma bellissimo vedendo in quanti hanno voluto condividere con noi questa giornata. Ci siamo ri-trovati veramente in tanti in

questa domenica di disgelo, dopo le storiche nevicate di un inverno da glaciazione, dagli amici del Sottomarino Giallo di Savignano sul Rubi-cone per condividere insieme

la passione per il lento fumo, neofiti e campioni, ognuno con la sua pipa e la sua voglia di stare insieme. Tentando di raccontare il nostro IPSD, cado nella tentazione di con-tarvi le bottiglie di vino las-ciate a memoria nel bidone della raccolta differenziata, ma finirei per vestire questo incontro di un abito sbaglia-to. E’ giusto invece racconta-re di una tavola imbandita in

cui, chi ci stava seduto, non sarebbe in grado di ricordare nemmeno una portata, tro-ppo preso a conversare con l’amico seduto accanto, che forse non aveva mai visto

prima d’oggi. La giornata sta tutta qui. Sta nel sentir parlare di tabacco e miscele chi ne potrebbe scrivere un libro con chi cerca ancora di capire cosa esattamente può pigiare nel fornello, chi maneggia la pipa come fos-se un’estensione delle sua mano con chi la porta alla bocca con l’impaccio del pi-lota da foglio rosa. Nell’aria di questa nostra domenica,

solo nuvole di una passione, affermata e agli albori, e volti sorridenti di chi ha an-cora voglia di scendere per un attimo dalla giostra e an-dare un po’ più piano. Poco

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importa se in un locale chia-mato Sottomarino Giallo, anziché i cinque ragazzi di Liverpool, abbiano tentato di far musica i tre dispersi dell’Adriatico (nostri soci..), chi ha voluto esserci ci ha di certo perdonato. Se poi si vuol calcare la mano sul momento musicale, per ri-dar lustro alla performance, sono in dovere di spendere una parola di ringraziamen-to per l’amico Fabio che a Ferrara ha chiuso il negozio di tabacchi per venire a me-nare (suonare?) il cembalo con noi. Abbiamo anche ten-tato di dar vita ad una lotte-ria (grazie di cuore a chi ci ha permesso di non mettere in premio una capasanta con scritto “saluti da Rimini”) e, qualcuno ha anche vinto, come da rigido regolamento. Ma aldilà dell’impresa di distribuir biglietti numerati e premi sorteggiati (sem-bra facile), abbiamo avuto l’ambizione di mettere alla prova gli amici con una gara dedicata ai veri conoscitori di tabacco, miscelandole un po’ e sfidando a scoprir la ricetta del druido Claudio.

L’infaticabile Claudio Giani, si è dilettato con bilancino e tabacchi a concepire la miscela segretissima da sot-toporre ai concorrenti. A dire il vero mi ha anche invitato la sera prima a casa sua per aiutarlo, ma sua una moglie Tiziana è troppo brava ai for-nelli per poter far di me un valido collaboratore. In effet-ti però la miscela era troppo difficile, talmente difficile da capire che Mauro Cosmo ha impiegato quasi trenta secondi per separare i tre ta-bacchi utilizzati, dividendoli con una tal precisione che il nostro druido non si è ancora ripreso dallo smacco. Così è volata la nostra domenica insieme, il nostro IPSD che,

se ne abbiamo ben capito il messaggio, speriamo di aver ben vissuto. Ringraziamo ve-ramente di cuore chi ha fatto chilometri per stare con noi, il Presidente del Pipa Club Italia e la sua signora che ci sopportano ma ci voglio-no bene, chi ci ha aiutato, Simone della Tabaccheria del Corso, gli artigiani che ci hanno portato i loro capo-lavori, i nostri soci, il nostro Presidente. Grazie a chi c’era e speriamo il prossimo anno di essere ancora di più, è un invito a tutti quelli che hanno voglia di lasciare lo spread tre grammi di buon tabacco più in là.

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Pipa & Prosecco a Conegliano

Nelle verdi colline di Co-negliano addolcite dal prosecco, domenica 22 aprile si è svolta la prima prova del 41º Campiona-to Italiano di fumo lento con pipa.Il week-end, all’insegna del connubio tra pipa e prosecco, è iniziato con la degustazione del vino tipico delle colline co-neglianesi presso “Villa Clementina” con i vini della “Contarini vini e spumanti”.Ospiti del patron Dino Tombacco, a cui vanno tutti i ringraziamenti per la gentile ospitalità, si sono potuti degustare e apprezzare i vini più tipi-ci della Sua azienda.Il sabato sera è prosegui-

41° CAMPIONATO ITALIANO LENTO FUMO

Alberto Basciano

to con una visita e relati-va cena presso l’”Enote-ca Veneta” nel sito della sto-rica scuola enologica sempre di Conegliano, con la presenza di diversi componenti del club pa-drone di casa, di Torino, di Cornuda, di Varese, di Bergamo e della presen-za del Presidente Nazio-nale.Domenica presso il “Re-lais Le Betulle”, dopo aver degustato le delizio-se pietanze sapientemen-te preparate dallo chef Enrica Miron, è iniziata la gara, che ha avuto 64 partecipanti che hanno concor-so alla prima pro-va del Campionato Italia-no 2012 e al 1º Memorial Gian Franco D’Este, idea-tore e socio fondatore del Club di Conegliano.Dopo diversi avvicenda-menti vi è stato un testa a

testa tra i due supercam-pioni Cosmo e Ruscalla e alla fine quest’ultimo l’ha spuntata con il tem-po assoluto di 02:51:31.La classifica dei Club ha visto per primi i fumatori del Cerea di Torino con il tempo di 06:18:41, a seguito il Corsellini di Firenze con tempo di 06:10:39 e il Fenice di Venezia con il tempo di 05:57:15.Tra le donne si è aggiu-dicata la prima piazza la campionessa del mondo con il tempo di 01:55:32.Oltre ai regali tecnici del settore (pipe, pigini, accendini, ecc…) il Pipa Club di Conegliano ha volu-to omaggiare tut-ti i partecipanti di una confezione dell’“Enoteca Veneta”, con del prosec-co delle aziende vinicole: “Contarini”, “Belcorvo”,

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“Mionetto”, “San Giovan-ni” e “Bernardi”.Nello spirito decoubertia-no che lo contraddistin-gueva e nello stile dello stesso Club di Coneglia-no, fondato sull’amicizia e sull’aggregazione, il “Memorial” dedicato a Gian Franco D’Este è sta-to assegnato all’ultimo classificato (non del Club di Conegliano per ovvio senso di ospitalità) a Giani Claudio del Rimini pipa Club.

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POSIZIONE PIPA CLUB COGNOME E NOME Totale Cerea Torino Ruscalla Gianfranco 02.51.311 Margutti Giancarlo 01.44.30 Antelmi Luciano 01.42.40 Cerea Totale 06.18.41 Corsellini Firenze Corsellini Alessandro 02.17.012 Bonarini Franco 02.02.00 Sergi Sergio 01.51.38 Corsellini Totale 06.10.39 Fenice Venezia Cosmo Mauro 02.31.113 Zampieri Giancarlo 01.49.06 Puggioni Stefano 01.36.58 Fenice Totale 05.57.15

Castello Conegliano Mazzilli Pietro 02.05.23 Gava Luigi 01.50.18 Gabrielli Federico 01.31.48Conegliano Totale 05.27.29Calumet Cornuda Fasan Giuseppe 02.03.58 Bacchetto Luigino 01.24.06 Razzolini Tommaso 01.09.00Calumet Totale 04.37.04Du Lac d’Annecy (F) Lambert Pierre 01.58.20 Barbier Michel 00.56.33 Lambert Mauricette 00.50.46Annecy Totale 03.45.39Foma Foma Bergamo Locatelli Cornelio 01.31.56 Perego Fausto 01.13.50 Nasati Stefano 00.50.57Foma Foma Totale 03.36.43Lienz (A) Dobnig Elisabeth 01.55.32 Dobnig Werner 01.40.21Lienz Totale 03.35.53Armellini Barasso Verderio Modesto 01.35.43 Marinoni Giulio 01.20.28 Armellini Vilma 00.37.06Armellini Totale 03.33.17

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POSIZIONE PIPA CLUB COGNOME E NOME Totale Cerea Torino Ruscalla Gianfranco 02.51.311 Margutti Giancarlo 01.44.30 Antelmi Luciano 01.42.40 Cerea Totale 06.18.41 Corsellini Firenze Corsellini Alessandro 02.17.012 Bonarini Franco 02.02.00 Sergi Sergio 01.51.38 Corsellini Totale 06.10.39 Fenice Venezia Cosmo Mauro 02.31.113 Zampieri Giancarlo 01.49.06 Puggioni Stefano 01.36.58 Fenice Totale 05.57.15

Castello Conegliano Mazzilli Pietro 02.05.23 Gava Luigi 01.50.18 Gabrielli Federico 01.31.48Conegliano Totale 05.27.29Calumet Cornuda Fasan Giuseppe 02.03.58 Bacchetto Luigino 01.24.06 Razzolini Tommaso 01.09.00Calumet Totale 04.37.04Du Lac d’Annecy (F) Lambert Pierre 01.58.20 Barbier Michel 00.56.33 Lambert Mauricette 00.50.46Annecy Totale 03.45.39Foma Foma Bergamo Locatelli Cornelio 01.31.56 Perego Fausto 01.13.50 Nasati Stefano 00.50.57Foma Foma Totale 03.36.43Lienz (A) Dobnig Elisabeth 01.55.32 Dobnig Werner 01.40.21Lienz Totale 03.35.53Armellini Barasso Verderio Modesto 01.35.43 Marinoni Giulio 01.20.28 Armellini Vilma 00.37.06Armellini Totale 03.33.17

Vicenza Righele Gian Maria 01.08.22 Lucca Alessandro 01.07.28 Ferron Daniela 00.41.03Vicenza Totale 02.56.53Alto Garda Arco Zuani Andrea 01.04.30 Avancini Angelo 00.59.03 Poznanski Enzo 00.53.07Alto Garda Totale 02.56.40Naonis Pordenone Bozzer Matteo 00.44.46 Rampogna Daniele 00.32.38 Sartore Marco 00.30.52Naonis Totale 01.48.16Rimini Cola Massimo 01.04.07 Giani Claudio 00.05.40Rimini Totale 01.09.47

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POSIZIONE COGNOME E NOME CLUB DI APPARTENENENZA Totale

1 Ruscalla Gianfranco Cerea 02.51.312 Cosmo Mauro Fenice 02.31.113 Corsellini Alessandro Corsellini 02.17.014 Mazzilli Pietro Conegliano 02.05.235 Fasan Giuseppe Calumet 02.03.586 Bonarini Franco Corsellini 02.02.007 Lambert Pierre Annecy 01.58.208 Dobnig Elisabeth Lienz 01.55.329 Sergi Sergio Corsellini 01.51.38

10 Gava Luigi Conegliano 01.50.1811 Zampieri Giancarlo Fenice 01.49.0612 Margutti Giancarlo Cerea 01.44.3013 Antelmi Luciano Cerea 01.42.4014 Dobnig Werner Lienz 01.40.2115 Puggioni Stefano Fenice 01.36.5816 Verderio Modesto Armellini 01.35.4317 Locatelli Cornelio Foma Foma 01.31.5618 Gabrielli Federico Conegliano 01.31.4819 Dal Bò Christian Conegliano 01.31.0720 Pugliese Walter Cerea 01.25.4621 Bacchetto Luigino Calumet 01.24.0622 Marinoni Giulio Armellini 01.20.2823 Cicognolo Pietro Fenice 01.17.0824 Perego Fausto Foma Foma 01.13.5025 Fracassi Federico Conegliano 01.10.0626 Guerra Marcello Fenice 01.10.0427 Razzolini Tommaso Calumet 01.09.0028 Righele Gian Maria Vicenza 01.08.2229 Lucca Alessandro Vicenza 01.07.2830 Zuani Andrea Alto Garda 01.04.3031 Lopin Annalisa Calumet 01.04.2332 Cola Massimo Rimini 01.04.0733 Rodeghiero Rodolfo Calumet 01.02.04

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34 Sottil Alfredo Conegliano 01.00.3035 Musotto Francesco Maria Conegliano 01.00.0536 Avancini Angelo Alto Garda 00.59.0337 Dalla Longa Renato Calumet 00.58.3038 Barbier Michel Annecy 00.56.3339 Poznanski Enzo Alto Garda 00.53.0740 Cescon Paolo Conegliano 00.51.5241 Nasati Stefano Foma Foma 00.50.5742 Perrozzi Pietro Alto Garda 00.50.5343 Lambert Mauricette Annecy 00.50.4644 Moschen Matteo Alto Garda 00.49.5845 Bruyere Claude Annecy 00.48.0546 Bozzer Matteo Naonis 00.44.4647 Ferron Daniela Vicenza 00.41.0348 Fantin Marco Vicenza 00.41.0249 Lamberti Andrea Indipendente 00.38.2650 De Marchi Dino Conegliano 00.37.5551 Armellini Vilma Armellini 00.37.0652 Marchioni Luca Conegliano 00.34.0053 Ceriali Silvia Calumet 00.34.0054 Rampogna Daniele Naonis 00.32.3855 Teolato Massimo Vicenza 00.32.1356 Pedretti Dario Foma Foma 00.31.4857 Sartore Marco Naonis 00.30.5258 Orefice Emilia Indipendente 00.28.4759 Zavarise Walter Conegliano 00.27.4660 Mazzero Vito Conegliano 00.27.3561 Guazzelli Lorenzo Naonis 00.26.5862 Breda Giannino Conegliano 00.14.2563 Giani Claudio Rimini 00.05.4064 Trivellato Graziano Conegliano 00.02.17

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Selci in Sabina, appena oltre i Confini di Roma, fondato quando gli Anni si scriveva-no ancora con sole tre cifre, Mille Anni compiuti da poco e poco più di Mille abitanti, un Borgo che varcata la stori-ca porta d’ingresso mostra il volto immutato della storia, non fosse per qual-che lampione e qualche filo del telefono inchio-dato sui palazzi si avrebbe la sensazione di avere fatto un balzo indietro, diritti ai Secoli Bui del Medioe-vo, luogo ideale per fumare la Pipa passeggiando per le vie, difficilmente in piano.

Qui si è svolta il 29 Aprile “Selci si Colora”, Festa di Paese che ha voluto aggiun-gere a se stessa una Gara di Lentofumo con Pipa, l’Open Selci, svoltosi in una Antica

OPEN SELCI, TRA FIORI E PIPE

Marcello Salvi

Cantina che fu degli Orsini, tra le più antiche famiglie della Nobiltà Romana, il cui stemma pietrificato ancora fa mostra di se sulle pareti, proprio ai piedi della Torre Medievale, non grande ma sapientemente costruito,

tanto che nonostante le mol-te persone a pipa accesa non un alito di fumo ristagnava, ambiente antico, ventilato naturalmente, secco ed as-ciutto, come si conviene ad un luogo di conservazione di elementi preziosi per l’economia locale come Olio e Vino.

La Gara, del tutto informale, tanto che le Squadre sono state composte casualmente, abbinando un Socio della Legio Praetoria con due fu-matori locali e venendo eti-chettate con nomi di fiori, è

stata comunque combattuta fino all’ultimo, anche grazie al Trofeo Nicola Rizzi, che si assegnava al concorrente con il tempo più prossimo a quello del Vinci-tore, incertezza che ha costretto ad aspettare con

trepidazione fino all’ultimo sbuffo di Cinzia Cecconi, Vin-citrice Assoluta della Gara, per sapere chi se lo fosse aggiudicato, alla fine ha pre-valso Mauro Di Domenico, per soli 4 secondi su Giovan-ni Di Persio.

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Ricca comunque anche di altri eventi la giornata, pri-ma fra tutte la Conferenza tenuta dal Dottor Rizzi nelle Sale del Palazzo della Cultu-ra, con argomento “Filosofia del Lentofumo e Tecnica della Pipa”, con interessan-te discussione sull’Origine della Pipa e sulla differenza tra vari materiali e tecniche costruttive, oltre natural-mente al suo palese valore introspettivo.

Ottimo e abbondante il des-co a base di Amatriciana e Porchetta, consumato nei tavoli allestiti nel cortile del Palazzo del Comune, bella la Mostra Fotografica e singola-re la gara di arrampicata sui palazzi, ottimo il Punto di Ristoro a base di Sangria, difficile trovare una defini-zione diversa da Festa per questa giornata.

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Per l’anno 2012 il Pipa Club Italia ha commissionato la Pipa dell’anno al Pipemaker Massimiliano Rimensi in arte il Duca.Le pipe sono prodotte in corbezzolo e in radica, clas-sificate Barone DDD e sono visibili in occasione delle nostre manifestazioni.Possono essere prenota-te inviando una mail a: [email protected]

PIPA CLUB ITALIAPIPA DELL’ANNO 2012

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MASTRI PIPAI100 ANNI DELLA STEFANO SANTAMBROGIO

E’ CON VIVA SODDISFAZIONE che posso aprire le celebra-zioni per i 100 anni della Dit-ta Santambrogio, che iniziò l’attività nel 1912 e tutt’ora portata avanti da Stefano Santambrogio.Stefano che indubbiamente è l’artefice primo di questo non consueto traguardo, senza la Sua caparbietà, determinazione e voglia di rinnovamento l’attività mol-to probabilmente sarebbe cessata molti anni fa.Sfidando le molteplici avver-sità, dalla Legge antifumo alla recessione dei mercati, lui ha continuato portando avanti l’azienda di Fami-

glia con un continuo rinno-vamento e innovazioni che gli hanno dato ragione e ottenendo delle Pipe sempre di qualità, ricercate e curate nelle rifinizioni.Auguro che un’azienda come quella di Stefano Santam-brogio onori i mercati del mondo del nostro Made in Italy invidiatoci da tutti.SE DOVESSI CONSIDERARE quando mio nonno Stefa-no iniziò il suo percorso nel mondo delle pipe, quest’anno dovrei festeg-giare ben più longevi tra-guardi, infatti lui già prima della fine dell’ottocento lavorava nella Manifattura

Pipe dei Fra-telli Lana a Gallarate.P r e f e r i s c o tuttavia a scanso di e q u i v o c i c o n s i d e r a -re il 1912 come l’inizio della nostra

attività, anno in cui mio nonno dopo essersi tras-ferito a Gavirate e aver lavorato presso la Rossi Pipe, acquistò un ex muli-no (tuttora la nostra sede) adiacente alla roggia Moli-nara, roggia da cui traeva l’energia necessaria al mo-vimento delle attrezzature e fondò la Manifattura Pipe Santambrogio Da allora è trascorso un secolo… 100 anni, e non mi sembra vero che a me sia toccato l’onore di vivere questo straordinario anni-versario a coronamento di ben tre generazioni che si sono succedute dedicando-si interamente a questo lavoro. Arrivare fino a qui è stato tutt’altro che uno scherzo, mio nonno, mio padre Ren-zo insieme a suo fratello Armando, e poi io siamo stati artefici di questo sig-nificativo risultato, acqui-sito attraverso la nostra dedizione e non senza sa-

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crificio.A questo punto, potrei sfor-nare un mucchio di cifre relative alla nostra attività a partire ad esempio dal numero di persone occupa-te presso di noi e che tra il 1930 e il 1945 supera-rono le 130 unità, oppure menzionare le 2500 e più pipe prodotte giornalmen-te a quell’epoca, o ancora citare quale inequivocabi-le conferma della nostra storicità, il nostro numero d’iscrizione al Tribunale di Varese, che è udite udite di sole quattro cifre (attu-almente ne hanno almeno

6) ma forse tutto questo a voi che mi leggete risul-terebbe piuttosto astratto e magari un po’ noioso.Vorrei chiedervi invece di provare per un momento ad immaginare e comprendere cosa abbia signi-ficato per ciascu-no della nostra famiglia aver dedicato per 100 anni praticamen-

te ogni giorno della propria vita ad un lavoro così par-ticolare che, voi lo sapete bene, non ha eguali e non può essere paragonato a nessun altro.

Per 100 anni così come ancora avviene oggi, ogni giorno abbiamo affrontato e superato ogni genere di problemi e di imprevisti e nella nostra storia, tanto per citarne alcuni fra i più traumatici, ci sono state profonde crisi di lavoro, mutamenti sociali e poli-tici, e se ciò non bastasse due guerre mondiali. Per 100 anni abbiamo esportato le nostre pipe in tutto il mondo imparan-do ad adattarci a nuove tendenze e sicuramente avremmo potuto fare mol-to di più, se in passato, e questo è il mio unico e grande rammarico, avessi-mo creduto maggiormente all’importanza di attribui-

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re un’identità a tutto ciò che producevamo. Questo non facile compi-to è toccato a me e certo, adesso i numeri sono davvero lontani da quelli di un tempo ma oggi le mie pipe oltre ad un mar-chio storico possiedono ed esprimono uno stile, una personalità, una innega-bile riconoscibilità che, concedetemi questo piccolo guizzo di orgoglio nessuno può negare, e sono io pri-ma dei miei clienti a com-piacermi e godere di ciò che con dedizione, riesco a realizzare. Ma non è tutto perché mentre lavoro mi capita spesso di risentire dentro di me la voce di mio padre prodigo di preziosi consi-gli e sono certo che anche l’influenza e il carisma di

mio nonno siano ancora forti e presen-ti intorno a me, così posso affermare che le mie mani siano anche

la loro espressio-ne e la continuità di un’arte che si pro-trae quasi s f i dando il tempo. Un ri-c o n o s c i -mento speciale va anche a mia moglie Sara che da più di 30 anni mi affianca nel lavoro con un apporto insostituibile: senza di lei credetemi non sarei mai giunto sino a qui.Concludo dedicando un pensiero e un grazie sin-cero a tutte le persone, e sono state davvero tante, che in questi 100 anni han-no tenuto tra le mani e fu-mato in una delle pipe da

noi prodotte godendo del sottile piacere che solo una buona pipa sa infondere, è anche merito loro se ab-biamo raggiunto questo traguardo e da parte mia non posso non compiacer-mi del fatto di poter affer-

mare che se oggi ancora siamo qui ciò che abbiamo realizzato in un secolo non è stato soltanto fumo…

Ps. Un sentito ringrazia-mento al Pipa Club Italia e al suo presidente Fiorenzo Ceriali che attraverso ques-to periodico mi hanno per-messo di esprimere il mio pensiero.

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M A C H E F I N E H A N N O F A T T O L E E N G L I S H M I X T U R E S ?

d i M a s s i m o T e o l a t o

Per molti anni ho avuto l’onore di scrivere per la rivista “Amici della Pipa” in ordine alle varie English Mixtures che, di volta in volta, mi si presentavano davanti, sapientemente con-servate nelle loro splendide confezioni metalliche. Chi non si ricorda delle fa-mose miscele inglesi della Dunhill, del Balkan Sobra-nie, delle Rattray’s, delle Mc Connell, delle John Cotton, delle Simmon’s ecc.? E cosa è rimasto, oggi, di quelle gloriose marche che si con-tendevano il mercato a suon di prelibate qualità di la-takia ed esclusivi orientali? Che rimane di tutti quegli ar-ticoli succulenti che ho avuto l’onore di vedere pubblicati sulla fatidica rivista bimes-trale? Nulla!!La risposta secca ed inequi-vocabile, sopra citata, deriva da una deludente quanto ferrea legge di mercato.Allora, partiamo dalla base

ed analizziamo se la ma-teria prima, il tabacco per l’appunto, sia cambiato o meno. Al riguardo, mi ven-gono di getto alcune consi-derazioni assai rilevanti che riepilogo qui di seguito:• La prima riguarda la coltivazione moderna del tabacco in genere. Non è più un mistero e nemmeno una sorpresa, rilevare che, oggi, anche nel mondo della col-tivazione del tabacco, si fa sempre più uso della tecnica OGM, atta a raggiungere molteplici vantaggi e cioè, per dirne solo alcuni; la qua-lità standard (assai impor-tante per rendere omogenea nel tempo la composizione delle singole miscele); la standardizzazione ed il contenimento dei costi di produzione a favore della marginalità d’impresa; la resa produttiva, sia in termi-ni di quantità, sia in termini di abbattimento di malattie e danneggiamenti vari. Questo significa che, mentre

un tempo, nemmeno trop-po lontano, il fumatore più accorto poteva “notare” o, meglio, assaporare lievi di-fferenze di gusto all’interno della stessa miscela, tra una scatola e l’altra, oggi tutto ciò non è più possibi-le. Un passo in avanti, si dirà: da un certo punto di vista potrei anche trovarmi d’accordo ma, la tanto de-cantata standardizzazione del gusto ha portato con se un decadimento qualitativo generale dei tabacchi-base che mi fanno rimpiangere i gusti di alcuni anni or sono. Oggi il gusto e l’aroma sono appiattiti e le miscele sem-brano un po’ tutte uguali: è il risultato della politica dei grandi numeri che, in realtà, ha anche soffocato la passio-ne e l’estro dei vari “esperti miscelatori”. Infatti, non c’è più nulla da inventare, se non variare di qualche punto percentuale la composizione dei vari tabacchi presenti nella miscela; sapendo che,

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anche la concorrenza (si fa per dire, e vedremo in segui-to il perché), è costretta ad utilizzare le medesime tecni-che, su basi che, comunque, sono uguali per tutti (basti pensare al latakia, ormai prodotto chimicamente e quasi esclusivamente da un unico produttore, ma ne ac-cennerò in seguito). • La seconda si ri-volge più specificamente ai tabacchi “orientali”. Ricor-dando i tempi d’oro e rile-ggendo quella che ritengo la “bibbia” del fumatore di pipa, mi riferisco al libro di Giusppe Bozzini, “Tabacco per la mia Pipa”, è neces-sario precisare alcune note basilari. Infatti, se allora si parlava e si descrivevano le varie sfumature di singoli orientali quali il Samsun, lo Smyrne, lo Xhanti, il Drama (solo per nominare i più importanti) ecc., da quasi un ventennio le citate colti-vazioni settoriali sono state mescolate ed è per questo che, oggi, non si parla quasi più delle singole qualità. In altre parole, quelli che un tempo erano piccoli fondi

terrieri destinati alla coltiva-zione di una singola specie di tabacco orientale, dopo essere stati acquisiti dalle grandi multinazionali del tabacco, sono state adibite alla coltivazione più gene-rica del tabacco orientale, senza distinzione di semina in base alle caratteristiche peculiari di questa o quella varietà. Sarebbe come se la coltivazione di mele venisse presa in mano da uno o più produttori i quali non ope-rerebbero più la distinzione tra renette, cotogne, mela verde, rossa, gialla, delicius, ecc. Da ciò ne deriva che, in pratica, la coltivazione degli orientali si è standardizzata in un’unica qualità e, quindi, si sono perse le caratteristi-che organolettiche, di gusto ed aroma, così peculiari nelle singole qualità delle piantagioni originali.• Che dire poi dei fa-volosi latakia di un tempo? C’era quello Siriano, il più prelibato ed oggi completa-mente scomparso; c’era il cipriota che, attualmente, ha soppiantato ogni altra qua-lità. Ma, soprattutto, c’era

il latakia, quello vero, il cui processo di affumicamento era iniziato con lo sterco di cammello per poi passare al più igienico (forse) fumo di quercia. In ogni caso, allora si diceva che una English Mixture contenente più del 15% di latakia fosse del tutto infumabile. Ora, invece, una miscela con solo il 15% di la-takia è del tutto insapore ed inodore: per “sentire” qual-cosa si deve metterne alme-no il 30/40%!! Infatti, oggi si parla di profumazione chi-mica per speziare il nostro caro condimento preferito: e, se ci viene ovvio dubitare della qualità intrinseca di un tale processo (oltre a quanto già detto sulla qualità orga-nolettica del tabacco), ancor più ci preoccupa l’aspetto sanitario della tecnologia adottata. Forse era meno cancerogeno lo sterco che non l’additivo chimico, vi sembra?• La riflessione con-clusiva si indirizza al mondo produttivo delle English Mix-tures e, pertanto, alle singo-le marche. Oggi come oggi, in Europa, le varie marche di

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trinciato per pipa, salvo alcu-ne rare eccezioni (S. Gawith, Gawith & Hoggarth) adotta-no il sistema produttivo non più interno, ma in out-sour-cing (produzione esterna). Ciò consente un notevole ris-parmio di costi ed una più ra-zionale efficienza produttiva e distributiva, con costi non fissi (cioè variabili in funzio-ne delle effettive vendite) e direttamente proporzionali al solo prodotto venduto. Se-condo le informazioni in mio possesso, vi sono in Europa solo due grossissimi produt-tori di miscele di tabacco per pipa, uno tedesco e l’altro danese, che riforniscono tutte le marche di tabacco e, più specificamente, le po-tenti multinazionali che ne detengono i diritti di sfrutta-mento del marchio. Quindi, se il mio ragionamento fosse verificabile, si arriverebbe a dover confermare che tutte le differenti marche presen-ti sul mercato, si sarebbero spossessate della propria conoscenza e tradizione pro-duttiva, eliminando, di fatto, quei grandi esperti miscela-tori che ne avevano deter-

minato gloria, peculiarità e blasone. Tutta la tradizione e l’esperienza acquisita in decenni di duro lavoro è andata inevitabilmente per-duta e, la sagacia dei singoli esperti, è stata sostituita da una assai più sterile e poco appassionata tecnologia produttiva. Si è convinti che le macchine miscelatrici pos-sano sostituire l’intuito ed il gusto dei grandi miscelato-ri, anche in considerazione dell’appiattimento qualita-tivo sopra citato. Basta cioè variare la percentuale di composizione della misce-la per ottenere una nuova Mixture, dimenticandosi che solo l’esperienza e la mano dell’uomo possono deter-minare un buon risultato, e non una semplice variazione sul tema.

Se quanto sopra descritto corrisponde a verità, è facile intuire che il prodotto medio immesso attualmente sul mercato risponde a sole esi-genze economiche, mentre la qualità è passata in secondo piano. E ritengo che i gusti che ci estasiavano vent’anni

fa, oggi non siano ripetibili, sia per la mancanza di ade-guata materia prima, sia per la perdita di quel know-how che solo pochi ma espertissi-mi blenders sapevano mette-re a frutto con la creazione di miscele dalla grande e specifica personalità.Sinceramente, non capisco questo modo di agire e ra-gionare: forse credono che noi pipatori siamo dei polli da spennare? O forse credo-no che non ci siamo accorti del grave decadimento qua-litativo delle “brodaglie” che ci propinano?Non so dare una risposta alle citate domande, ma so una cosa per certo: preferi-rei spendere qualche euro in più pur di tornare a fumare le complesse, fragranti, stantie, robuste, caratteristi-che e sublimi miscele di un tempo!

Massimo Teolato

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TABACCO E FRANCOBOLLI - PIANTE E FIORI

di Fiorenzo Ceriali

SULLA PIANTA DEL TABACCO durante la crescita sboccia un bellissimo fiore. Alcune Amministrazioni Postali hanno riprodotto sui francobolli emessi piante e fiori del Tabacco, ecco qual-che esempio.

Bulgaria

Jugoslavia

Siria

Italia Malawi

Siria

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Jugoslavia

Sierra Leone

FilippineSahara Occidentale

Sakhalin

Turchia

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Si è tenuta nella “severa” Urbino una importante mani-festazione avente come sfondo la criminologia, non poteva quindi mancare il nome di Sherlock Holmes, per questo l’Associazione “uno studio in Holmes” ha riunito in questi tre giorni molti personaggi noti al mondo del crimine: psicologi, criminologi, paleontologi ed infine anche il sottoscritto che, dopo aver portato il saluto del

U N O S T U D I O I N H O L M E S

Pipa Club Italia, ha fatto un bre-ve intervento circa il significato del fumo della pipa per Holmes. Per la cronaca di questi tre gior-ni cedo la parola, anzi la penna al dottor Enrico SolitoAlessandro Corsellini

URBINO1 - 4 dicembre 2011a cura di Enrico Solito

COSA UNISCE registi (Vittorio

Bongiorno) e filosofi del cine-ma (Alessandro Agostinelli), ufficiali di Polizia di Stato (Silio Bozzi di Pesaro, Salvatore Rossi di Savona), generali ex coman-danti dei RIS di Parma (Lucia-no Garofano) a appassionati di pipa (Alessandro Corsellini) e di Holmes (Maurizio Lopez, Stefano Guerra, Caterina Mor-rone, Stella Mattioli)?Ma è semplice, la figura stessa di Sherlock Holmes, il suo meto-do scientifico, le sue abitudini.Se ne è parlato a lungo a Urbi-no dal 1 al 4 dicembre, duran-te l’annuale congresso di “uno Studio in Holmes”, la congrega di appassionati del Grande De-tective, nell’ambito di Urbinoir, una rassegna dedicata al gene-re noir.Dopo che è stata aperta la mo-stra di oggetti holmesiani orga-nizzata da Gabriele Mazzoni e Alessandro Corsellini (quest’ul-timo ovviamente ha curata la parte dedicata alle pipe), alla presenza del Sindaco e del Magnifico Rettore dell’Univer-sità di Urbino, ai Anna Teresa Ossani (Preside della Facoltà di Lingue) e del Direttore del Dipartimento Giampaolo Gian-

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no hanno avuto inizio le con-ferenze, seguite da moltissimi studenti e un folto pubblico.Oltre ai suddetti ci sono stati contributi di moltissimi docenti universitari di varie Facoltà: G. Cavalera e I. Klever (Urbino), M. Bertozzi (Ferrara), Renato Raffaelli e Giodo Dall’Olio (Urbino), Roberto Vecchiarelli (Accademia delle Belle Arti di Urbino), Sabina Crippa (Vene-zia), Naurizio Ascari (Bologna), Steno Leoni e Luigi Rocchi (Ur-bino), e ancora Alessandra Calanchi dell’Università di Ur-bino. Tutti loro hanno parlato dell’importanza della figura di Holmes nei vari ambiti della letteratura internazionale.Sono stati presentati libri ad opera di alcuni scrittori di gialli (Alfredo Colitto, Maurizio Paro-di, Enrico Solito).I relatori della giornata successi-va sono stati Philip Weller (UK), Takeshi Shimizu (UK), Giulia Ovarelli (Università di Urbino), Luigi Garlaschelli (Università di Pavia) Beatrice Catenacci (Isti-tuto di Grafologia – Urbino) Salvatore Rossi (Polizia di Sta-to – Savona), Emiliano Ilardi (Università di Cagliari) Davide Sisti (Università di Urbino) a parlare di occulto e DNA, delle moderne tecniche di indagine e dei metodi di Holmes. E poi

i suddetti Garofano (ex coman-dante del RIS di Parma), Marco Lanzi (Segretario Provinciale del SIULP), Cinzia Gimelli (Psicologa clinica forense), Laura Volpini (Università “La Sapienza” di Roma) Salvatore Rossi (polizia Savona) e Matteo Borrini (antropologo forense), per concludere infine con una seduta dedicata finalmente al solo Sherlock Holmes con Maurizio Lopez, Stefano Guer-ra, Caterina Morrone, Stella Mattioli ed infine Alessandro Corsellini con una relazione sul tema “Elogio della pipa come strumento d’indagine”.Una manifestazione vasta per temi e per relatori, che ha coin-volto molti docenti universitari, operatori di polizia, detective e

filosofi, oltre che naturalmen-te gli amanti e gli esperti del Detective di Baker Street, icona indissolubilmente legata a dop-pio filo al mondo della pipa e delle sue gioie.

Nel maggio del 2011 presso la biblioteca Comunale “Ragionieri” di Sesto Fiorentino è stato inaugu-rato in onore di Sherlock Holmes un busto che è stato posto in una nicchia al primo piano della sud-detta biblioteca. Non è casuale il fatto che sia stato scelto Sesto Fiorentino, infatti, secondo alcuni ricercatori, Holmes di passaggio a Firenze per l’India scese dal treno proprio nella stazione di Sesto pri-ma di proseguire per Firenze.

Il busto ritrae Holmes con l’im-mancabile pipa in bocca, ma si tratta di una normale pipa dritta non della tradizionale Calabash a cui siamo abituati, infatti della calabash non vi è traccia in tutte le avventure del celebre investigatore, questa pipa è una trovata del primo che portò Holmes sullo schermo volendo aggiungere un tono di originalità al personaggio già di per sé originale.A rappresentare il Pipa Club Italia era presente il sottoscritto Alessandro Corsellini.

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Ieri 05.05.2012 il “PIPA CLUB CASTELLO DI CONEGLIANO” è sta-to “incoronato” CLUB ITALIANO vincitore della gara nazionale austriaca di fumo lento.I concorrenti italiani partecipanti hanno vinto il primo, il secondo posto, altri posizionamenti a se-guire fino ad arrivare agli ultimi tre, anch’essi italiani.L’ultima, la numero 37, fumatrice neofita, SONO IO!!Durante il pranzo tra una risata e l’altra, con il sole che incorniciava la splendida giornata, sono stata iniziata alla mia prima esperien-za come fumatrice di pipa da un campione quale “BEPI FASAN” e su incoraggiamento di tutto il mio gruppo, eccomi qui a raccontarvi ciò che è mi è accaduto.

“ V I L L A C H , C H E G I O R N A T A ! ! ! ! ”

5 MINUTI E 55 SECONDI mi han-no fatto arrivare ultima, ma tra applausi e fotografie sono stata anche io premiata, come tutti gli altri partecipanti, con un attestato,

altri regali e una pipa, anzi la mia prima pipa.Non ho vinto, ma sono stata “inves-tita” da una fortissima sensazione di affetto e riconoscimento che mi ha decisamente commosso.L’importante per le persone è trovarsi in armonia con gli altri e trascorre insieme una serena giornata.La gara è in sé certo competizio-ne, ma anche aggregazione al tempo stesso e come ho intitolato questo mio primo articolo deside-ro concludere dicendo:

GRAZIE VILLACH, CHE GIORNATA!!!!Lara Cinotti

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Il Calumet P.C secondo classificato

il vincitore Mauro Cosmo con i Presidenti austriaci

Il Pipa Club Castello di Conegliano vincitore con il Pres. del Villach e il Presidente Austriaco

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PREMIO FEDELTA’

Il premio fedeltà viene riconos-ciuto ai Soci del Pipa Club Italia al raggiungimento di sedici par-tecipazioni a gare di Lento Fumo o manifestazioni inerenti la Pipa (ad esempio IPSD), in Italia o all’estero, purché rispettino le pre-rogative stabilite dal C.I.P.C.Nel corso dell’anno 2011 sono sta-ti premiati:

•Anna BoselliniCorsellini P.C.

•Cinzia CecconiLegio Praetoria P.C.

•Alessandro CorselliniCorsellini P.C.

•Giuseppe FasanCalumet P.C.

•Annalisa LopinCalumet

•Luciana PincinCalumet

•Marcello SalviLegio Praetoria

P R E M I S P E C I A L I

“COPPA DEL PRESIDENTE” 2011

La “Coppa del Presidente” è stata istituita nel 2010 su mia iniziativa per incentivare la partecipazio-ne alle manifestazioni di Lento Fumo. E’ riservata ai Pipa Club aderenti al Pipa Club Italia con una for-mula a punti che premia, oltre

che per il tempo ottenuto da ogni singolo partecipante, per il nume-ro complessivo dei propri soci che ciascun Pipa Club iscrive alle gare di Lento Fumo.Qui sotto è riportata la classica del 2011. Fiorenzo CerialiPresidente Pipa Club Italia

1 CEREA PIPA CLUB TORINO 6.762

2 CORSELLINI PIPA CLUB FIRENZE 4.691

3 PIPA CLUB CASTELLO CONEGLIANO (TV)

4.212

4 CALUMET PIPA CLUB CORNUDA (TV) 4.160

5 FENICE PIPA CLUB VENEZIA 3.969

6 PIPA CLUB ARMELLINI BARASSO (VA) 3.555

7 RIMINI PIPA CLUB 3.122

8 LEGIO PRAETORIA PIPA CLUB ROMA 1.879

9 FÖMA FÖMA BERGHEM PIPA CLUB BERGAMO

1.598

10 PIPA CLUB VICENZA 1.448

11 NAONIS PIPA CLUB PORDENONE 1.155

12 PIPA CLUB ALTOGARDA ARCO (TN) 581

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FEDERAZIONE DEI PIPA CLUBS ITALIANI

ANNO DI FONDAZIONE: 1965 – MEMBRO C.I.P.C. – COMITE INTERNATIONAL DES PIPE CLUBS Codice fiscale 95036110104 Sede legale: Valdobbiadene

Sede sociale: Via Calpiandre, 35 – 31049 Valdobbiadene (TV) - I Telefono: +39 3450803533 – Fax: +39 0423/972728

Sito web: www.pipaclubitalia.it - e-mail: [email protected]

il Presidente

Patrocinatore: Campionato europeo 1°-3° Vincitore: Campionato europeo 1°-2°-3°-5°-6°-7°-9°-13°-14° Campionato mondiale 1°-4°-9° Campionato mondiale 1°-2°-4°-8°-9°-10°-11°-12° Coppa del mondo 1°-4° Coppa del mondo 1°-2°-3°-4°-5°-6°-7°-8°-9°-10°-12°

MESE Giorno MANIFESTAZIONE ORGANIZZA PROVA LOCALITA’ Febbraio 19 International

Pipe-Smoking Day Rimini P.C. Savignano al Rubicone

Aprile 22 41° Campionato Italiano Memorial Gianfranco d’Este

Circolo Culturale P.C.

Castello Conegliano

Prima Conegliano (TV)

Maggio 19-20 12^ Festa della Pipa 10° Trofeo Internazionale

Comune di Cagli

Pipa Club ItaliaUnica Cagli (PU)

Giugno 17 41° Campionato Italiano

P. C. Cerea Torino Seconda Torino

Luglio 7

8

“Toscano a tutta birra” 41° Campionato Italiano XVII Trofeo Naonis

Naonis P.C. Pordenone Terza

Aviano Pordenone Ristorante

“Le Masiere”

Settembre 23 41° Campionato Italiano Rimini P.C. Quarta Rimini

Ottobre 21 Campionato Europeo Andalucia Pipa Club (APC) Unica Siviglia

(Spagna) Novembre 10-11 Celebrazione 100

anni Ditta Santambrogio (patrocinio) 41° Campionato Italiano

Ditta Santambrogio

Armellini P.C. Barasso

QuintaVarese

NOTA - Il presente calendario è provvisorio: altre manifestazioni potranno aggiungersi o modifiche potranno essere apportate a seguito di eventi non previsti.

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65° anniversario - Domenica a porte aperte Domenica 3 Giugno la Pipe di Brebbia sarà aperta a tutti coloro che vorranno festeggiare il nostro 65° compleanno. E' un anno importante e pieno di avvenimenti: 1) Ci vede consolidare maggiormente la nostra immagine in Italia con l'inserimento di una nuova linea di trinciati di altissimo livello . I trinciati Brebbia ricalcano come gusto i precedenti che tanto successo hanno avuto ma con una qualità superiore ed una confezione in latta che ne preserva meglio il gusto. 2) Ci vede affermare in maniera sempre più massiccia sui mercati esteri a riconoscimento di una nostra presenza costante e qualificata.

SVOLGIMENTO E PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE:

- Presentazione in anteprima della pipa del 65° - Presentazione in anteprima del trinciato del 65° - Presentazione della collezione pipe 2012 - Degustazione nuovi trinciati Brebbia - Visita guidata a gruppi Museo Brebbia - Visita guidata a gruppi produzione Brebbia - Visita guidata a gruppi alla Centrale Elettrica di Brebbia del 1894 ancora attiva. - Bar e rinfresco Apertura manifestazione ore 9:30 chiusura 18.30 Potete estendere l'invito a vostri amici e familiari ! Per poterci organizzare meglio desideriamo avere una Vs. conferma di partecipazione scrivendo a

[email protected] e indicando in quanti verrete.

.com

10 E 11 NOVEMBRE 2012HOTEL CAPOLAGO

INCONTRO CONVIVIALE TRA ARTIGIANI, HOBBISTI, COLLEZIONISTI, APPASSIONATI DEL LENTO FUMO ED ESTIMATORI DELLA PIPA

VIA PER BODIO, 74 - VARESE

Gli espositori sono pregati di confermare la loro presenza

entro il 30 settembre 2012 a Stefano Santambrogio.

Costo del tavolo: € 60,00 per tutta la durata della

manifestazione.

Si invita a confermare la propria presenza entro il 30

ottobre 2012 a Stefano Santambrogio.

Sarà attivo il servizio bar e, inoltre, di fronte all’Hotel

sarà possibile pranzare al ristorante “Roadhouse”.

Presso l’Hotel Capolago sarà possibile pernottare a

un prezzo riservato per la manifestazione. NOTA

BENE: si prega di riferire che si partecipa all’evento!

PRESENTANO

P R O S S I M I E V E N T I

TOSCANO... A TUTTA BIRRA

Sabato 07 Luglio 2012 alle ore 20.30, presso il ristorante“Le Masiere” di AvianoGrande cena con i piatti dello Chef Mauro ele birre artigianali del Birrificio Valscura di Sarone.

Musica dal vivo e fumo libero a tavola per tutta la serata,con degustazione di ottimi sigari Italiani.Il costo della serata è di 40,00 EuroImportante: invito strettamente riservato ad un pubblico

maggiorenne consapevole che trattasi di una serata per fumatori.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

41° CAMPIONATO ITALIANO17° TROFEO “NAONIS PIPA CLUB”

DOMENICA 08 LUGLIO 2012, dalle ore 10.30pressoRistorante “Le Masiere”Via Pedemontana, 18 – 33081 Aviano (PN)La gara di lento fumo si svolgerà secondo le regole del Pipa Club Italia,

con tabacco Mac Baren Navy Mixturel costi di iscrizione sono i seguenti:€ 12,00 gara per gli associati al Pipa Club Italia€ 20,00 gara per tutti i liberi fumatori€ 28,00 pranzo presso il Ristorante “Le Masiere"*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*Ristorante “Le Masiere”: 0434 661418 Naonis Pipa Club: 338 7109610

Tabaccheria Marini: 0434 362525e-mail: [email protected]

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65° anniversario - Domenica a porte aperte Domenica 3 Giugno la Pipe di Brebbia sarà aperta a tutti coloro che vorranno festeggiare il nostro 65° compleanno. E' un anno importante e pieno di avvenimenti: 1) Ci vede consolidare maggiormente la nostra immagine in Italia con l'inserimento di una nuova linea di trinciati di altissimo livello . I trinciati Brebbia ricalcano come gusto i precedenti che tanto successo hanno avuto ma con una qualità superiore ed una confezione in latta che ne preserva meglio il gusto. 2) Ci vede affermare in maniera sempre più massiccia sui mercati esteri a riconoscimento di una nostra presenza costante e qualificata.

SVOLGIMENTO E PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE:

- Presentazione in anteprima della pipa del 65° - Presentazione in anteprima del trinciato del 65° - Presentazione della collezione pipe 2012 - Degustazione nuovi trinciati Brebbia - Visita guidata a gruppi Museo Brebbia - Visita guidata a gruppi produzione Brebbia - Visita guidata a gruppi alla Centrale Elettrica di Brebbia del 1894 ancora attiva. - Bar e rinfresco Apertura manifestazione ore 9:30 chiusura 18.30 Potete estendere l'invito a vostri amici e familiari ! Per poterci organizzare meglio desideriamo avere una Vs. conferma di partecipazione scrivendo a

[email protected] e indicando in quanti verrete.

PIPA CLUB ITALIA

CEREA PIPA CLUB

Il Pipa Club Italia in collaborazione con il club Cerea di Torino organizza la 2^ prova del

campionato italiano 2012 di lento fumo, domenica 17 giugno 2012. La manifestazione si svolgerà

presso la Società Sportiva Dilettantistica Mirafiori Nord in via Carlo del Prete 64-68, 10137 Torino.

APERTURA ISCRIZIONI

ore 09,30

CHIUSURA ISCRIZIONI

ore 12,00

APPELLO CONCORRENTI

ore 13,45

INIZIO GARA

ore 14,15

TABACCO MAC BAREN NAVY MIXTURE g. 3

SARANNO ADOTTATI LA PIPA E IL REGOLAMENTO DEL PIPA CLUB ITALIA

Quota iscrizioni

SOCI ! 12,00

NON SOCI ! 20,00

Per organizzare nel migliore dei modi la manifestazione si prega di dare conferma dei partecipanti

alla gara entro e non oltre il 6 giugno 2012. Sperando in una Vostra partecipazione, nell’attesa di

vedervi, vogliate gradire i nostri più cordiali saluti

IL COMITATO ORGANIZZATORE

PIPA CLUB CEREA

Punti di contatto:

CASARO Via Cernaia, 36 10122 Torino e-mail [email protected] cell.338/9257167

PUGLIESE Corso Peschiera, 296 10139 Torino [email protected] cell.338/2274444

P.S. Presso la società sportiva è in funzione una sala ristorante, in allegato,la piantina stradale per

raggiungere il luogo della manifestazione.

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10 E 11 NOVEMBRE 2012HOTEL CAPOLAGO

INCONTRO CONVIVIALE TRA ARTIGIANI, HOBBISTI, COLLEZIONISTI, APPASSIONATI DEL LENTO FUMO ED ESTIMATORI DELLA PIPA

VIA PER BODIO, 74 - VARESE

Gli espositori sono pregati di confermare la loro presenza

entro il 30 settembre 2012 a Stefano Santambrogio.

Costo del tavolo: € 60,00 per tutta la durata della

manifestazione.

Si invita a confermare la propria presenza entro il 30

ottobre 2012 a Stefano Santambrogio.

Sarà attivo il servizio bar e, inoltre, di fronte all’Hotel

sarà possibile pranzare al ristorante “Roadhouse”.

Presso l’Hotel Capolago sarà possibile pernottare a

un prezzo riservato per la manifestazione. NOTA

BENE: si prega di riferire che si partecipa all’evento!

PRESENTANO

TOSCANO... A TUTTA BIRRA

Sabato 07 Luglio 2012 alle ore 20.30, presso il ristorante“Le Masiere” di AvianoGrande cena con i piatti dello Chef Mauro ele birre artigianali del Birrificio Valscura di Sarone.

Musica dal vivo e fumo libero a tavola per tutta la serata,con degustazione di ottimi sigari Italiani.Il costo della serata è di 40,00 EuroImportante: invito strettamente riservato ad un pubblico

maggiorenne consapevole che trattasi di una serata per fumatori.*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

41° CAMPIONATO ITALIANO17° TROFEO “NAONIS PIPA CLUB”

DOMENICA 08 LUGLIO 2012, dalle ore 10.30pressoRistorante “Le Masiere”Via Pedemontana, 18 – 33081 Aviano (PN)La gara di lento fumo si svolgerà secondo le regole del Pipa Club Italia,

con tabacco Mac Baren Navy Mixturel costi di iscrizione sono i seguenti:€ 12,00 gara per gli associati al Pipa Club Italia€ 20,00 gara per tutti i liberi fumatori€ 28,00 pranzo presso il Ristorante “Le Masiere"*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*Ristorante “Le Masiere”: 0434 661418 Naonis Pipa Club: 338 7109610

Tabaccheria Marini: 0434 362525e-mail: [email protected]

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