Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e...

67
Andrea Barabino Nicoletta Marini LEGGERE I SCRIVERE I ASCOLTARE I PARLARE a cura di Enrico Serra verso la Prova INVALSI Le pietre bianche

Transcript of Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e...

Page 1: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

Andrea Barabino Nicoletta Marini

LEGGERE I SCRIVERE I ASCOLTARE I PARLARE

a cura di Enrico Serra

verso la Prova INVALSI

Le pietre bianche

Page 2: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

© 2011 by SEI - Società Editrice Internazionale - Torinowww.seieditrice.com

Prima edizione: 2011

Ristampa1 2 3 4 5 6 7 8 9 102011 2012 2013 2014 2015

Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa conqualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elet-tronica, se non espressamente autorizzata per iscritto.

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15%di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68,commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.

Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o com-merciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate aseguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org.

L’Editore dichiara la propria disponibilità a regolarizzare errori di attribuzione o eventuali omissioni sui detentori di diritto di copyright non potuti reperire.

STIAV - Calenzano (FI)

Coordinamento editoriale: Lia FerraraRedazione: Giuliana BertoloCoordinamento tecnico: Michele PomponioImpaginazione: LIV - Cascine Vica (TO)Copertina: Piergiuseppe Anselmo

Questo libro elettronico può essere stampato su carta oppure può essere letto e annotato direttamente a monitor con gli strumenti dell’interfaccia di lettura, su computer o su LIM. A questo fine si consiglia di salvare il file sul proprio dispositivo, di aprirlo successivamente con il programma gratuito Adobe Reader e di intervenire sulle pagine con gli Strumenti “Commento” e “Marcatura” disponibili nella barra dei comandi. Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo.

Page 3: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

III

Indice

PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada 1

PROVA 2 Eraldo Affinati Ranocchi, anatre e pappagallini 7

PROVA 3 Primo Levi L’intervista 16

PROVA 4 Dino Buzzati Il mantello 21

PROVA 5 Mario Rigoni Stern Segnali di primavera 28

PROVA 6 Pierangelo Sapegno “Così a 16 anni ho salvato papà dal naufragio” - Bloccati sulla barca in avaria, ha guidato i soccorsi 34

PROVA 7 Ada Gobetti Si sentì più alto 39

PROVA 8 Fabio Geda Il signore dei rifiuti 46

PROVA 9 Alberto Moravia Cer Nia e Cin Ghiale, amore bugiardo 52

PROVA 10 Marina Verna Persi nel Pacifico per 50 giorni - Tre ragazzi su una barca, sopravvissuti con carne di gabbiano e acqua piovana 58

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 4: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada
Page 5: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

1

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 1

Il bosco sull’autostrada di Italo Calvino

Il freddo ha mille forme e mille modi di muoversi nel mondo: sul marecorre come una mandra di cavalli, sulle campagne si getta come unosciame di locuste, nelle città come lama di coltello taglia le vie e infila lefessure delle case non riscaldate. A casa di Marcovaldo quella sera eranofiniti gli ultimi stecchi, e la famiglia, tutta incappottata, guardava nellastufa impallidire le braci, e dalle loro bocche le nuvolette salire a ogni re-spiro. Non dicevano più niente; le nuvolette parlavano per loro: la mo-glie le cacciava lunghe lunghe come sospiri, i figlioli le soffiavano assorticome bolle di sapone, e Marcovaldo le sbuffava verso l’alto a scatti comelampi di genio che subito svaniscono.Alla fine Marcovaldo si decise: – Vado per legna; chissà che non ne tro -vi –. Si cacciò quattro o cinque giornali tra la giacca e la camicia, si nascosesotto il cappotto una lunga sega dentata, e così uscì nella notte, seguitodai lunghi sguardi speranzosi dei famigliari, mandando fruscii cartacei adogni passo e con la sega che ogni tanto gli spuntava dal bavero.Andare per legna in città: una parola! Marcovaldo si diresse subito versoun pezzetto di giardino pubblico che c’era tra due vie. Tutto era deserto.Marcovaldo studiava le nude piante a una a una pensando alla famigliache lo aspettava battendo i denti…Il piccolo Michelino, battendo i denti, leggeva un libro di fiabe, preso inprestito alla bibliotechina della scuola. Il libro parlava d’un bambino fi-glio di un taglialegna, che usciva con l’accetta, per far legna nel bosco.– Ecco dove bisogna andare, – disse Michelino, – nel bosco! Lì sì che c’èla legna! – Nato e cresciuto in città, non aveva mai visto un bosco nean-che di lontano.Detto fatto, combinò coi due fratelli: uno prese un’accetta, uno un gan-cio, uno una corda, salutarono la mamma e andarono in cerca di unbosco.Camminavano per la città illuminata dai lampioni, e non vedevano checase: di boschi, neanche l’ombra. Incontravano qualche raro passante,ma non osavano chiedergli dov’era un bosco. Così giunsero dove fini-vano le case della città e la strada diventava un’autostrada.Ai lati dell’autostrada, i bambini videro il bosco: una folta vegetazione distrani alberi copriva la vista della pianura. Avevano i tronchi fini fini, dirittio obliqui; e chiome piatte e estese, dalle più strane forme e dai più stranicolori, quando un’auto passando le illuminava coi fanali. Rami a forma didentifricio, di faccia, di formaggio, di mano, di rasoio, di bottiglia, dimucca, di pneumatico, costellate da un fogliame di lettere dell’alfabeto.

5

10

15

20

25

30

35

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 6: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

2 Verso la Prova Invalsi

– Evviva! – disse Michelino, – questo è il bosco!E i fratelli guardavano incantati la luna spuntare tra quelle strane ombre:– Com’è bello…Michelino li richiamò subito allo scopo per cui erano venuti lì: la legna.Così abbatterono un alberello a forma di fiore di primula gialla, lo feceroin pezzi e lo portarono a casa.Marcovaldo tornava col suo magro carico di rami umidi, e trovò la stufaaccesa.– Dove l’avete preso? – esclamò indicando i resti del cartello pubblici-tario che, essendo di legno compensato, era bruciato molto in fretta.– Nel bosco! – fecero i bambini.– E che bosco?– Quello dell’autostrada. Ce n’è pieno!Visto che era così semplice, e che si era di nuovo senza legna, tanto va-leva seguire l’esempio dei bambini. Marcovaldo tornò a uscire con la suasega, e andò sull’autostrada.L’agente Astolfo della polizia stradale, era un po’ corto di vista, e la notte,correndo in moto per il suo servizio, avrebbe avuto bisogno degli oc-chiali; ma non lo diceva, per paura d’averne un danno nella sua carriera.Quella sera, viene denunciato il fatto che sull’autostrada un branco dimonelli stava buttando giù i cartelloni pubblicitari. L’agente Astolfoparte d’ispezione.Ai lati della strada la selva di strane figure ammonitrici e gesticolanti ac-compagna Astolfo, che le scruta a una a una, strabuzzando gli occhimiopi. Ecco che, al lume del fanale della moto, sorprende un monellac-cio arrampicato su un cartello. Astolfo frena: – Ehi! che fai lì, tu? Saltagiù subito! – Quello non si muove e gli fa la lingua. Astolfo si avvicina evede che è la réclame d’un formaggino, con un bamboccione che si leccale labbra. – Già, già, – fa Astolfo, e riparte a gran carriera.Dopo un po’, nell’ombra di un gran cartellone, illumina una trista fac-cia spaventata. – Alto là! Non cercate di scappare! – Ma nessuno scappa:è un viso umano dolorante dipinto in mezzo a un piede tutto calli: la ré-clame di un callifugo. – Oh, scusi, – dice Astolfo, e corre via.Il cartellone di una compressa contro l’emicrania, era una gigantescatesta d’uomo, con le mani sugli occhi dal dolore. Astolfo passa, e il fa-nale illumina Marcovaldo arrampicato in cima, e con la sua sega cerca ditagliarne una fetta. Abbagliato dalla luce, Marcovaldo si fa piccolo pic-colo e resta lì immobile, aggrappato a un orecchio del testone, con lasega che è già arrivata a mezza fronte.Astolfo studia bene, dice: – Ah, sì: compresse Stappa! Un cartellone ef-ficace! Ben trovato! Quell’omino lassù con quella sega significa l’emi-crania che taglia in due la testa! L’ho subito capito! – E se ne ripartesoddisfatto.Tutto è silenzio e gelo. Marcovaldo dà un sospiro di sollievo, si riasse-sta sullo scomodo trespolo e riprende il suo lavoro. Nel cielo illuminatodalla luna si propaga lo smorzato gracchiare della sega contro il legno.

I. Calvino, Il bosco sull’autostrada, in I racconti, volume 1, Mondadori, Milano 1993

40

45

50

55

60

65

70

75

80

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 7: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A1 Perché la famiglia di Marcovaldo all’inizio del racconto se ne sta in casa tutta incappottata?A causa di un’ondata di freddo imprevistaSi sta preparando per uscire di casaÈ finita la legna per alimentare la stufaSta aspettando una visita importante

A2 Per quale ragione, uscendo di casa, Marcovaldo si mette quattro o cinque giornali tra la giaccae la camicia?

Per sopportare meglio il freddoPerché non possiede un cappottoPerché ha fatto una scommessa con la mogliePer dare di tanto in tanto una veloce lettura alle notizie del giorno

A3 Che cosa rappresenta, secondo te, l’espressione: “Il freddo ha mille forme e mille modi dimuoversi nel mondo” (riga 1)?

Un’esagerazioneUna descrizione realeUn paragoneUn esempio di discorso diretto

A4 Per ciascuno dei seguenti termini indica se si tratta di un nome individuale o collettivo.Indiv. Collett.

1. Una mandra (riga 2)2. Uno sciame (riga 3)3. Lama (riga 3)

A5 Come si può rendere con altre parole l’espressione battendo i denti, nella frase: “Il piccolo Mi-chelino, battendo i denti, leggeva un libro di fiabe” (riga 20)?

Poiché batteva i denti a causa del freddoMentre batteva i denti per il freddoTanto più che batteva i denti per il freddoDato che batteva i denti ormai freddi

A6 Perché Michelino decide di uscire di casa per andare a fare legna nel bosco?Gliel’ha detto il padreL’ha ascoltato alla radioGliel’ha suggerito un amicoL’ha letto su di un libro

A7 Quale dei seguenti aggettivi può sostituire raro nel significato che ha nel testo (riga 30)?PreziosoInsolitoCuriosoSporadico

A8 Dopo essere usciti di casa, fin dove arrivano i tre fratelli?In un quartiere malfamato della cittàNel centro storicoAll’autostradaA casa di un loro compagno di classeD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

3Prova 1

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 8: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A9 I rami che i bambini vedono nello strano bosco hanno varie forme; una di queste però noncompare nell’elenco che fa l’autore, quale?

FormaggioPneumaticoRasoioFaro

A10 Nella frase: “Michelino li richiamò subito allo scopo per cui erano venuti lì” (riga 42), a qualeparola del testo si riferisce il pronome li?

FratelliAmiciCompagniRami

A11 Nella frase: “Così abbatterono un alberello a forma di fiore di primula gialla” (riga 43), qualeespressione può sostituire così, mantenendo lo stesso significato?

In quel modoPer questa ragioneIn pochi istantiCon attenzione

A12 Che cosa trovano i bambini, credendo sia legna?Un cartellone pubblicitarioAlcuni alberi già abbattuti in precedenzaLe rovine di una casa disabitataIl negozio di un antiquario

A13 Che cosa pensa Marcovaldo dell’idea che hanno avuto i bambini?È strampalata e non merita troppa attenzioneÈ semplice e può essere un rimedio utile vista l’assenza di legnaÈ interessante ma non sa che farseneNon la prende neanche in considerazione

A14 Quale problema ha l’agente Astolfo?Non sente bene dall’orecchio destroNon sa né leggere né scrivereNon parla quasi mai con gli estraneiNon vede bene da lontano

A15 Se dovessi inserire una parola per collegare le due seguenti frasi: “Quella sera, viene de-nunciato il fatto che sull’autostrada un branco di monelli stava buttando giù i cartelloni pub-blicitari” e “L’agente Astolfo parte d’ispezione” (righe 58-60), quale useresti?

EccomeInsommaPerciòPoiché

A16 Il verbo strabuzzando alla riga 62 indica:Un modoUna causaUn fineUna conseguenzaD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

4 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 9: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A17 Nel racconto, quale tra le seguenti è una vera pubblicità e quale no?Vera Falsa

pubblicità pubblicità1. Un bamboccione nella pubblicità di un formaggino2. Una faccia triste nella pubblicità di un callifugo3. Un uomo che taglia una testa nella pubblicità delle compresse per l’emicrania

A18 Come si conclude il racconto?Marcovaldo viene catturato dalla poliziaMarcovaldo riesce a ingannare il poliziottoMarcovaldo cade dal cartellone e interrompe il suo lavoroMarcovaldo impietosisce Astolfo che non lo arresta

A19 Come definiresti il racconto?FantasticoGialloRealisticoPsicologico

A20 Quale delle seguenti affermazioni sintetizza meglio il contenuto del racconto?La prudenza vale più di mille astuzieChi è spietato alla fine ottiene ciò che vuolePer ottenere qualcosa bisogna saper aspettareL’ingegno umano sopperisce alle difficoltà della vita quotidiana

Quesiti grammaticaliB1 Una delle seguenti frasi contiene un errore ortografico, quale?

I ladri hanno messo a soqquadro la casaHai già fatto le valigie?Giovanni da molto peso alle tue paroleLascia il taccuino sul tavolo, lo prenderò dopo

B2 Completa la seguente frase scegliendo il verbo coniugato nel modo corretto: “Nonostante tu…………......……….. molto preparato, l’interrogazione andò male”.

SiaFossiEriFosti

B3 In quale tra le seguenti frasi è presente un verbo passivo?Ieri sono andato da Paolo per studiare ingleseSi dice che tu sia un bravo ragazzoSono stato al Cairo quest’estateL’altro giorno sono stato eletto Presidente degli studenti

B4 In quale delle seguenti frasi c’è un avverbio di tempo?Hai già detto tutto alla preside?Sei arrivato velocementeNon parlare così! Non è il casoMolti di voi non hanno studiato la lezioneD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

5Prova 1

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 10: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

B5 Quale tra le seguenti frasi contiene un verbo impersonale?Hai letto le ultime notizie sul giornale?Come stai?Piove ormai da tre giorniChe cosa sta dicendo Paolo?

B6 In quale delle seguenti frasi c’è un’apposizione?Roma è una città meravigliosaRoma, capoluogo del Lazio, è anche sede del Parlamento italianoIl capoluogo del Lazio è RomaIl sindaco di Roma ha inaugurato una mostra sulla pittura italiana

B7 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di causa efficiente?Sono stato molto colpito dalla notizia dell’infortunio di GiovanniPaolo è arrivato da Toronto l’altro giornoIeri siamo quasi morti dal freddoMolti di voi stanno parlando da troppo tempo

B8 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di modo?Sono uscito con l’ombrelloCon questa pioggia siamo costretti a restare a casaSono arrivato in centro con la macchinaDevi leggere il brano con molta pazienza

B9 Quale dei seguenti periodi è formato da una frase principale e una subordinata?Dopo essere arrivato, dovrai presentarti alla receptionArrivai e andai di corsa alla receptionHo capito la lezione, ma non l’ho studiata per oggiHai studiato eppure hai preso un brutto voto

B10 Quale dei seguenti periodi contiene una subordinata finale?Sei stato sospeso per aver preso troppe noteStudiando, hai imparato molte cosePer vincere il freddo, ci siamo chiusi in casaMi piace il maglione che hai comprato per NataleD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

6 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 11: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

7

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 2

Ranocchi, anatre e pappagallinidi Eraldo Affinati

C’era un bambino che andava tutti i giorni in giro da solo.Voleva conoscere la città.Passava da un quartiere all’altro.Guardava le vetrine dei negozi.Memorizzava le parole nuove.Camminava lungo l’argine del fiume.Saltava sulle pozzanghere.Giocava a pallone nel parco Schuster, davanti alla basilica di San Paolo.Anticipava lo scatto delle automobili ai semafori.Superava gli incroci intasati di traffico.Staccava i fiori degli alberi dei giardini pubblici per regalarli alle educa-trici.Uccideva i ricordi.Aveva i capelli ricci, la pelle nera e un coltellino a scatto per difendersidagli aggressori ma non lo usava mai perché odiava la guerra.Anche se era piccolo, l’aveva conosciuta e non gli era piaciuta per niente.Eppure, in caso di pericolo, poteva sfruttare quello che aveva imparato.Sapeva nascondersi in un buco scavato con le sue stesse mani.Riusciva a raccogliere i vermetti senza che loro se ne accorgessero.Colpiva di testa l’avversario, fratturandogli il naso.Correva i cento metri in meno di dodici secondi netti.Con la fionda e un sasso era capace di centrare da terra il finestrino diun gabinetto al terzo piano.Aveva tredici anni.Veniva dal Togo.Si chiamava Silvester.È stato lo scolaro più in gamba che io abbia mai avuto.Parlo al passato perché lui oggi a me sembra un’altra persona, anche sestamattina, quando lo sono andato a trovare nel bar dove adesso lavora,mi ha fatto una sorpresa che dovrebbe indurmi a pensare il contrario.All’inizio non prendeva l’autobus e neppure la metropolitana. Preferivaandare a piedi. Seguiva uno schema tutto suo.Sceglieva una strada e la percorreva interamente rasente il marciapiedi.Chi lo incrociava pensava stesse scappando. In fondo era vero: non avevafatto altro fino ad allora.Sbucava in una piazza.

5

10

15

20

25

30

35

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 12: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

8 Verso la Prova Invalsi

40

45

50

55

60

65

70

75

80

Girava sempre a destra.Sapeva che, in questo modo, prima o poi, sarebbe tornato indietro, maalcune volte il calcolo falliva e si ritrovava molto distante dal luogo dipartenza. Allora era costretto a rifare lo stesso tragitto dell’andata.Possedeva una memoria visiva straordinaria. L’aveva esercitata fra Kandi,Niamey, Tombouctou e Tamanghasset, nel regno della yucca e del-l’agave, della sabbia e della pietra, in mezzo agli scorpioni, ai topi, allevolpi e agli uomini feroci col fazzoletto legato intorno alla testa che gri-davano sempre: Go out, go out!Capitava che tornasse a tarda sera: nessuno lo rimproverava perché nelposto dove stava tutti gli volevano bene e sapevano che aveva bisogno dimuoversi. Per lui stare fermo era un castigo. Da mangiare gliene lascia-vano sempre dentro alla gavetta di ferro. Quando l’apriva si sarebbe lec-cato i baffi, se li avesse avuti. Quello che trovava là dentro era stupefacente.Spaghettini lunghissimi arrotolati su se stessi.Polpette giganti.Patatine fritte.Biscotti immersi nel miele.Ketchup in bustina, che gli piaceva tanto.Poi anche dell’altro.Sogni di un mondo lontano, quasi perduto, quando veniva cullato in unsacco, baciato con gli occhi, stregato di latte.In Italia non era mai andato a dormire con la fame. Perfino gli incubi deidraghi sputafuoco sembravano averlo abbandonato, come se non cre-dessero più nella sua paura.Il giorno dopo, appena sveglio, saputello, raccontava agli amici tuttoquello che aveva visto.Navi grandi dentro bottiglie minuscole.Campi di calcio su grattacieli di cartone.Asini zoppi e un po’ storti.Cascate di diamanti nel sorriso di bambine capricciose.Petrolio nella Coca-Cola.Lune ribelli che vogliono occupare tutto il cielo.Saponette di carbone.Veleni profumati.Tartarughe rovesciate che non trattengono i lacrimoni.Villaggi di scimmie e cincillà.Giraffe all’assalto su ponti di metallo.Palloni ovali da rugby.Mongolfiere transatlantiche.Guantoni da boxe.Mamme e papà.Loro non gli credevano. Pensavano che si fosse inventato tutto. Qual-cuno addirittura lo insultava.«Brutti stupido.»«Tu pensi prenderci giro?»«Questa città chiama Roma, capitale Italia, qui non sono asini, archi,frecce. Si voi vedere mogofiera, vai cinema.»

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 13: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

9Prova 2

85

90

95

100

105

110

115

120

125

130

Lui però insisteva. Stretto all’angolo, estraeva il coltellino. I ragazzi al-lora facevano quattro passi, forse anche di più, all’indietro, perché si ri-cordavano con chi avevano a che fare.Silvester, ai suoi tempi, era stato un soldato. Sapeva certi colpi proibitiche Batan, Malick e Mustafa neppure si immaginavano.A me ne rivelò soltanto un paio.Uno era questo: se il tuo avversario è più grande di te, slacciagli la cin-tura, così, coi pantaloni alle ginocchia, lui rimane prigioniero e tu puoiscappare.L’altro colpo mi ha fatto promettere di non dirlo mai a nessuno e io ri-spetto il segreto.Sul petto l’anziano della sua tribù, nella notte delle farfalle giganti, gliaveva dipinto un giaguaro che certe mattine, davanti allo specchio, in-cuteva timore perfino a lui, quando si scordava di quel tatuaggio.Pare che il felino, se aveva da fare qualche rimostranza, ruggisse controil bambino.In realtà, ma questo l’ho saputo dopo, Silvester aveva ragione a riferiretutte quelle cose viste perché, nei suoi vagabondaggi, gli era capitato dientrare anche in un Internet Point, sull’Ardeatina, gestito da un filip-pino che lo lasciava giocare davanti allo schermo del computer per tanteore, fino al punto di fargli credere che Roma fosse New York e Mosca,Il Cairo e Tokio, Bilbao e Sydney e uno potesse, restando al proprioposto, viaggiare come aveva fatto lui dal Centro dell’Africa al bacino delMediterraneo.Un giorno si presentò nella mia classe, dove erano quasi tutti balbu-zienti.«Ccchi è?» Il nnuoovoo scoolaaro? Siiicome? Siiilveee? Siiilvesssteee?Ciiiaooo!»Ci impiegarono dieci minuti a dargli il benvenuto, finché Silvester, spa-zientito, si mise a sedere mentre quelli stavano ancora accogliendolo.La prima cosa che mi colpì nel suo aspetto furono i capelli, che a queltempo lui portava lunghissimi, fino alle spalle. Tutti pensavano che avreiavuto qualche difficoltà a tenerlo seduto per più di cinque minuti. Avevoquindi escogitato un trucco.Appena lo vidi sistemato al suo posto, gli diedi tre animaletti di plastica:un ranocchio verde, un pappagallino blu e un’anatra gialla. Bastava azio-nare la molla per farli scattare in avanti.Il nuovo studente s’appassionò a quei mostriciattoli. I compagni gli an-darono subito vicino con l’intenzione di giocare ma Silvester digrignò identi, come faceva il giaguaro quando lui non si lavava bene il collo, eloro restarono a debita distanza.Stava così, all’ultimo banco, organizzando i movimenti dei suoi benia-mini, mentre io facevo gli esercizi di logopedia con gli altri.«Si-sa-so-la-bi-ne-chi-ma-di-qui-tu-su.»Alla fine dell’ora mi spiegava tutto.L’anatra era cristiana, il ranocchio musulmano. Secondo la legge avreb-bero dovuto essere uno contro l’altro, ma avevano fatto un accordo perandare a bere insieme nello stesso stagno.

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 14: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

10 Verso la Prova Invalsi

135

140

145

150

155

160

165

170

175

180

Il pappagallino li seguì sulla riva perché si era messo in testa di beccareproprio sulla coda dell’anatra.Arrivarono in tanti.Nel parapiglia il ranocchio ebbe la peggio.Il pappagallino si rifugiò sugli scudi del coccodrillo, dove nessuno osavatoccarlo.L’anatra era rimasta da sola.Silvester, mentre parlava, da nero diventava rosso. Le gengive s’infuo-cavano. I capelli parevano elettrici. Le braccia si moltiplicavano. Cari-cava le molle, guidava i percorsi, rimetteva in piedi chi traballava.In certi racconti il ranocchio si trasformava in un capo feroce con barbacome fil di ferro.L’anatra era una donna rubata e ben spesa.Quando il coccodrillo s’inabissava, il pappagallino scappava nella foresta.Raggiungeva spianate brulle, sempre più aride, finché il sole non cadevaa terra.La fortuna era dalla sua parte.Prendeva decisioni efficaci.Aveva amici giusti e nemici imperfetti.Si scrollava di dosso la polvere intercontinentale.Saliva sui camion da ricovero urbano.«Scusa, ma di chi stai parlando?»«Del pappagallino.»Ripeteva il verso dei dottori.Si nascondeva in ambulanze non frettolose. E l’anatra, che fine aveva fatto?Scomparsa.E il ranocchio?Gli avevano tagliato la testa.È stato così.Fratelli perduti.Sorelle lasciate marcire sotto la roccia.Dollari nascosti dentro le scarpe.Un ponte sull’autostrada.Pane e zucchero.Anatre, ranocchi e pappagallini.Gli anni volano. Oggi Silvester ne ha venti ma non è considerato unclandestino perché ha ottenuto l’asilo politico: all’inizio lui credeva fosseun posto dove vanno i ministri quando sono stanchi di lavorare, poi glihanno spiegato che grazie a quel foglio poteva stare tranquillo, nessunolo avrebbe rimandato indietro, almeno fino al 2013.Sembra quasi incredibile vederlo lavorare in pasticceria.È un miracolo della natura.Indossa il cappellino da barman sui capelli tagliati cortissimi, come unmarine.Lavora dalla mattina alla sera.Per rilassarsi, va in magazzino e, di nascosto dal principale, lancia in altoi cubetti di ghiaccio e se li fa ricadere in bocca.

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 15: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

11Prova 2

Riceve gli ordini dei clienti.Prepara i frullati.Serve il cappuccino.Fa i cocktail con lo shaker.Incassa le mance.Era tanto che non ci incontravamo. Quando mi ha rivisto, non stava piùnella pelle. In segno di omaggio ha confezionato per me il frullato piùgrande che io abbia mai bevuto.Ha usato amarena. Banana. Pera. Rum. Arancia. Liquirizia. E chissà co-s’altro.Siamo stati insieme in uno dei tavolini all’aperto.Assomigliavamo a due cuochi nella cambusa.Monteverde pareva Lomé, sulla Costa degli Schiavi.Non ti riconoscevo più, Roma!Silvester mi ha detto di essersi innamorato di una bella ragazza bionda dinome Sofia. Prima lei stava anche con un rumeno, poi i due pretendentisi sono incontrati e, senza litigare, hanno deciso di mettersi d’accordo.«Che lavoro fa?»«È una ginnasta acrobatica. Sa fare anche la spaccata.»«Da dove viene?»«Dalla Polonia.»«A chi assomiglia?»«A chi so io.»Forse un giorno Silvester e Sofia si sposeranno. Andranno a vivere in-sieme al Tiburtino in una casa di una sola stanza dove però c’è tutto,compreso bagno e cucina.Quante novità!Non è finita.L’acqua del fiume sembra sempre la stessa, ma non è vero.«Comprerò una macchina usata a mille euro.»«Posso sentire dentro l’iPod i canti di Notsé e Sokodé.»«Tifo la grande Roma di Francesco Totti.»«Ieri sono stato all’Acqualand.»«E il coltellino ce l’hai ancora?»«No, quello l’ho buttato via.»«In compenso ho conservato questi.»Dal tascone estrae gli animaletti di un tempo: l’anatra non ha più ali, ilbecco del pappagallino è scheggiato, al ranocchio manca una zampa, matutti e tre, incredibilmente, funzionano ancora!

E. Affinati, Ranocchi, anatre e pappagallini, in Il tempo dei bambini, Mondadori, Milano 2010

185

190

195

200

205

210

215

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 16: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A1 Che cosa vuole fare il protagonista della storia quando è un bambino?Conoscere la cittàAprire un negozioAndare a scuolaDiventare un calciatore

A2 Nella frase: “Staccava i fiori dagli alberi dei giardini pubblici per regalarli alle educatrici” (righe11-12), a quale parola del testo si riferisce il pronome li?

AlberiGiardiniFioriEducatrici

A3 Indica se le seguenti espressioni sono usate in senso figurato oppure no.Fig. No Fig.

1. Memorizzava le parole nuove (riga 5)2. Anticipava lo scatto delle automobili ai semafori (riga 9)3. Uccideva i ricordi (riga 13)

A4 Che cosa odia il protagonista quando è bambino?I genitoriLa guerraLo studioLa propria città

A5 Quale delle seguenti espressioni potrebbe sostituire Eppure alla riga 17?EbbenePerchéNonostante ciòQuindi

A6 Perché l’autore all’inizio del racconto parla al passato?Perché oggi l’autore del racconto è diventato un’altra personaPerché il protagonista del racconto è sparito facendo perdere le proprie traccePerché è una storia di fantasiaPerché oggi il bambino del racconto è diventato un’altra persona

A7 Indica se le seguenti informazioni sulla vita del protagonista sono vere o false.Vero Falso

1. Quando arriva in Italia ha tredici anni2. È nato in Brasile3. Si chiama Silvester

A8 Quale delle seguenti espressioni può sostituire rasente (riga 33), mantenendo lo stesso si-gnificato?

Molto vicinoLontanoAbbastanza distanteSottoD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

12 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 17: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A9 Quando arriva in Italia il protagonista:Patisce sempre la fameNon patisce mai la fameMette su molti chiliDiventa sempre più magro

A10 Se dovessi inserire una parola per unire le seguenti frasi: “Loro non gli credevano” e “Pen-savano che si fosse inventato tutto” (riga 79), quale metteresti?

Perché InveceDunqueMentre

A11 Perché l’autore nel testo usa espressioni come: “Tu pensi prenderci giro?” (riga 82)?Perché usa un linguaggio molto formalePerché scrive in un italiano poco correttoPerché vuole imitare il parlatoNon ci sono ragioni precise

A12 Quale animale ha tatuato sul petto Silvester?Un aironeUn dragoUn’aquilaUn giaguaro

A13 Perché il professore regala tre animaletti di plastica a Silvester?Per farlo giocarePer farlo stare sedutoPer insegnargli la matematicaPer aiutarlo a parlare

A14 Quali aggettivi potrebbero sostituire l’espressione “come fil di ferro” (riga 144)?Nera e crespaBianca e lisciaRossiccia e foltaBionda e rada

A15 Quanti anni ha Silvester oggi?TrediciSediciVentiVenticinque

A16 Quando Silvester incontra dopo molto tempo il suo professore:Non lo riconosceNon viene riconosciutoLo riconosce ma non lo salutaÈ contento di vederloD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

13Prova 2

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 18: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A17 Che lavoro fa la compagna di Silvester?La baristaLa ginnastaL’insegnanteLa commessa

A18 Che fine fanno al termine del racconto i tre animaletti?Vengono ritrovati dopo che erano stati persiSono stati conservati da SilvesterVengono regalati al professoreNon si trovano più

A19 Come definiresti il racconto?FantasticoGialloPsicologicoRealistico

A20 Quale delle seguenti frasi ti sembra riassumere meglio la morale del racconto?Chi la fa l’aspettiPer avere la pancia piena bisogna ingegnarsiIl tempo modifica tante cose, ma i rapporti importanti rimangonoNon tutto il male viene per nuocere

Quesiti grammaticaliB1 Completa la seguente frase scegliendo il verbo coniugato nel modo giusto: “Mi avrebbe fatto

piacere se tu .............................................. al cinema. Abbiamo visto un film molto bello”.VenissiFossi venutoVerrestiVenivi

B2 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo riflessivo?Giorgio pettina sua figliaTruccandosi sorridevaFranco è stato interrogatoSi dice che tu sia molto bravo in italiano

B3 Quale delle seguenti frasi contiene un avverbio di modo?Non hai lavato le maniArriverà probabilmente staseraVieni quiHai risposto bene

B4 Scegli il pronome relativo corretto per unire le due seguenti frasi: “Non conosco il libro” e “mihai parlato”.

CheSu cuiDi cuiCuiD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

14 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 19: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

B5 Qual è il soggetto della seguente frase: “Un evviva di felicità esplose dalle tribune”?EvvivaFelicitàTribuneÈ sottinteso

B6 Quale di queste frasi contiene un complemento di causa?Il luogo è adatto per la costruzione di quel palazzoEra bagnato di sudoreHo preparato tutto per la partenzaLuca è stato sgridato dalla professoressa

B7 Quale di queste frasi contiene un complemento di mezzo?Con le sue battute il comico diverte il pubblicoÈ uscito di casa di corsaAscoltano in assoluto silenzioUscimmo con l’ombrello per ripararci dalla pioggia

B8 Unisci le due seguenti frasi con un opportuno legame subordinante: “La incoraggiammo” e“si impegnasse di più”.

BenchéNonostante cheSebbeneAffinché

B9 Quale delle seguenti frasi contiene una subordinata di valore concessivo?Se fossi bravo in arte ti aiuterei molto volentieriIl freddo è così intenso da farmi lacrimareÈ un ragazzo forte anche se è molto magroTutto è andato meglio di come avevamo previsto

B10 Quale delle seguenti frasi contiene un periodo ipotetico?Nuoterò come tu mi hai suggeritoSe sono ben esposte al sole, le piante danno più fioriAnziché chiacchierare, è meglio che tu prenda appuntiPreferisco giocare con il computer piuttosto che guardare la televisioneD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

15Prova 2

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 20: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

16 Verso la Prova Invalsi

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 3

L’intervista di Primo Levi

Era ancora buio fitto e piovigginava. Elio rientrava dal turno di notte, edera stanco e assonnato; scese dal tram e si avviò verso casa, prima peruna via dal fondo dissestato, poi per un viottolo privo d’illuminazione.Nell’oscurità udì una voce che gli chiese: – Permette un’intervista? –Era una voce leggermente metallica, priva d’inflessioni dialettali; stra-namente, gli parve che provenisse dal basso, presso i suoi piedi. Si fermò,un po’ sorpreso, e rispose di sì, ma che aveva fretta di rientrare.– Ho fretta anch’io, non si preoccupi, – rispose la voce: – in due minutiabbiamo finito. Mi dica: quanti sono gli abitanti della Terra?– Su per giù quattro miliardi. Ma perché lo chiede proprio a me?– Per puro caso, mi creda. Non ho avuto il modo di fare scelte. Senta,per favore: come digerite?Elio era seccato. – Cosa vuol dire, come digerite? C’è chi digerisce benee chi male. Ma chi è lei? Non vorrà mica vendermi delle medicine a que-st’ora, e qui al buio in mezzo alla strada?– No, è solo per una statistica, – disse la voce, impassibile: – vengo da unastella qui vicino, dobbiamo compilare un annuario sui pianeti abitatidella Galassia, e ci occorrono alcuni dati comparativi.– E… come mai lei parla così bene l’italiano?– Parlo anche diverse altre lingue. Sa, le trasmissioni delle vostre tvnon si fermano alla ionosfera, ma proseguono nello spazio. Ci mettonoundici anni abbondanti, ma arrivano fino a noi abbastanza distinte. Io,per esempio, ho imparato così la vostra lingua. Trovo interessanti i vo-stri sketch pubblicitari: sono molto istruttivi, e credo di essermi resoconto di come mangiate e di quello che mangiate, ma nessuno di noiha idea di come digerite. Perciò la prego di rispondere alla mia do-manda.– Be’, sa, io ho sempre digerito bene e non saprei darle molti dettagli.Abbiamo un… sacco che si chiama stomaco, con degli acidi dentro, epoi un tubo; si mangia, passano due o tre ore, e il mangiare si scioglie,insomma diventa carne e sangue.– … carne e sangue, – ripeté la voce, come se prendesse appunti. Elionotò che quella voce era proprio come quelle che si sentono in tv: chiarama insipida e snervata.– Perché passate tanto tempo a lavarvi e a lavare gli oggetti intorno a voi?Elio, con un certo imbarazzo, spiegò che non ci si lava che qualche mi-nuto al giorno, che ci si lava per non essere sporchi, e che se si sta spor-chi c’è il rischio di prendere qualche malattia.

5

10

15

20

25

30

35

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 21: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

17Prova 3

– Già, era una delle nostre ipotesi. Vi lavate per non morire. Come mo-rite? A quanti anni? Muoiono tutti?Anche qui la risposta di Elio fu un po’ confusa. Disse che non c’erano re-gole, si moriva sia giovani sia vecchi, pochi arrivavano ai cento anni. – Capito. Vivono a lungo quelli che usano lenzuola bianche e dànno lacera ai pavimenti –. Elio cercò di rettificare, ma l’intervistatore avevafretta, e continuò: – Come vi riproducete?Sempre più imbarazzato, Elio si invischiò in una imbrogliata esposizionesull’uomo e sulla donna, sui cromosomi (su cui appunto era stato infor-mato pochi giorni prima dalla tv), sull’eredità, sulla gravidanza e sulparto, ma lo straniero lo interruppe: voleva sapere a quanti anni inco-mincia a svilupparsi il vestito. Mentre Elio, ormai spazientito, gli stavaspiegando che il vestito non cresce addosso, ma si compera, si accorseche stava spuntando l’alba, e nella luce incerta vide che la voce provenivada una specie di pozzanghera ai suoi piedi; o meglio, non proprio unapozzanghera, ma come una grossa chiazza di marmellata bruna.Anche lo straniero si doveva esser accorto che era passato parecchiotempo. La voce disse: – Mille grazie, scusi per il disturbo –. Subito dopola chiazza si contrasse e si allungò verso l’alto, come se tentasse di stac-carsi dal suolo. Parve a Elio che non ci riuscisse, e si udì ancora la voceche diceva: – Per favore, lei che è così gentile, potrebbe accendere un ce-rino? Se non ho un po’ di aria ionizzata intorno delle volte non mi rie-sce di decollare –. Elio accese un cerino, e la chiazza, come se succhiatada un’aspirapolvere, salì e si perse nel cielo fumoso del mattino.

22 maggio 1977.P. Levi, L’intervista, in Terza pagina, da «La Stampa», 1986

40

45

50

55

60

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

A1 Che cosa stava facendo Elio prima di incontrare l’intervistatore?Una passeggiata per rilassarsiAndava a un appuntamentoTornava dal lavoroAndava a prendere la bicicletta

A2 Quali caratteristiche ha la voce dell’intervistatore?Metallica e priva d’inflessioniSquillante e confusaInsicura e bassaIncerta e piena di inflessioni dialettali

A3 Quale funzione hanno i tre puntini nella frase: “E… come mai lei parla così bene l’italiano?” allariga 19?

Evidenziano l’imbarazzo di ElioSospendono il giudizio sull’intervistatoreSottolineano la rabbia del protagonistaSottintendono il pensiero di ElioD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

Page 22: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A4 Grazie a che cosa l’intervistatore è riuscito a imparare l’italiano?Ai giornali Alla scuolaAlla televisione All’esperienza

A5 Quale delle seguenti parole può sostituire distinte (riga 22) nel significato che ha nel testo?Eleganti ChiareRaffinate Esimie

A6 Con quale delle seguenti espressioni puoi sostituire così nella frase: “Io, per esempio, ho im-parato così la vostra lingua” (righe 22-23)?

Per questa ragione In questo modoIn questo tempo Per questo fine

A7 Perché l’intervistatore vuole proprio sapere come fanno gli umani a digerire?Perché si è già fatto spiegare in un’altra intervista come gli uomini mangiano e ciò che essi mangianoPerché ha già imparato come e che cosa gli uomini mangiano dagli sketch pubblicitariPerché l’unica differenza tra gli umani e l’intervistatore è la capacità dei primi di digerire ciò che mangianoPerché ha da sempre alcuni problemi di digestione

A8 A quale nome si riferisce il pronome le nell’espressione “io ho sempre digerito bene e nonsaprei darle molti dettagli” (riga 28)?

Moglie SketchElio Intervistatore

A9 Quale funzione ha la frase: “come se prendesse appunti” (riga 32):Indica il fine dell’azioneSpiega il modo in cui avviene l’azioneIntroduce un paragoneDà un’indicazione temporale

A10 Qual è il fine ultimo del lavarsi degli uomini che Elio cerca di spiegare all’intervistatore?Prendere qualche malattiaNon essere sporchiSentirsi bene in mezzo agli altriEvitare le malattie

A11 Perché lo straniero è convinto che il vestito si sviluppi a partire da una certa età?Perché l’uomo è l’unico essere vivente in grado di vestirsi volontariamentePerché quando si è piccoli non c’è bisogno di vestirsiPerché confonde gli uomini con gli animaliPerché sul suo pianeta si usa così

A12 Che cosa pone fine al dialogo tra Elio e l’intervistatore?Una pozzanghera L’albaL’impazienza dello straniero Il caldo

A13 La parola specie (riga 53) dal punto di vista grammaticale è caratterizzata da:Non avere il pluraleAvere il plurale uguale al singolareAvere il plurale irregolare speciAvere il plurale simile ma non uguale al singolareD

C

B

A

DB

CA

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

CA

D

C

B

A

DB

CA

DB

CA

DB

CA

18 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 23: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A14 A che assomiglia l’intervistatore per Elio?A una macchia di marmellataA un piccolo laghettoA una nuvolaA una giornata di pioggia

A15 Con quale delle seguenti frasi potresti sostituire: “La voce disse: – Mille grazie, scusi per ildisturbo –” (riga 56), mantenendo lo stesso significato?

La voce, ringraziando, si scusò per il disturboLa voce disse di essersi disturbato fin troppoIl disturbo delle persone non è mai troppoLa voce, prima che si disturbasse, lo ringraziò

A16 Indica se le seguenti espressioni sono vere o false. Vero Falso1. Elio si ferma a parlare con lo straniero anche se avrebbe fretta di tornare a casa2. Durante il racconto Elio prova imbarazzo alle domande dell’intervistatore3. Elio aiuta lo straniero a ripartire4. Tra Elio e lo straniero si crea un rapporto di competizione5. Per decollare lo straniero ha bisogno di aria ionizzata6. Alla fine lo straniero non riesce a partire

A17 La parola aspirapolvere (riga 62) è composta da:Un nome e un verbo Un verbo e un nomeUn aggettivo e un nome Un nome e un aggettivo

A18 A quale genere appartiene il racconto che hai appena letto?Realistico UmoristicoFantastico Poliziesco

A19 Alla luce di tutto il racconto come definiresti Elio?Arrogante PresuntuosoImpulsivo Paziente

A20 Quale delle seguenti frasi può sintetizzare il racconto?Un uomo viene fermato da un curioso intervistatore che pone domande su alcune abitudini degli uo-mini; l’intervistatore si scopre provenire da un altro mondo Un intervistatore vuole fare successo in tv, così ferma un extraterrestre e inizia a porgli curiose do-mande sulle abitudini degli uominiUn giornalista ferma per strada un uomo che sta rincasando dal lavoro per fargli domande sulla mortedegli uominiElio, un operaio che ha appena fatto il turno di notte, viene fermato da un intervistatore che alla finedel racconto si rivelerà essere un giornalista travestito da extraterrestre

Quesiti grammaticali

B1 In uno dei seguenti gruppi è presente un elemento che non gli appartiene; in quale?Articoli: un, la, gli, lo, una, ilPronomi: noi, mi, gli, alcuni, tuttiAggettivi: alcuni, bello, sempre, qualcheAvverbi: domani, ieri, presto, giustamenteD

C

B

A

B

C

B

A

DB

CA

DB

CA

DB

CA

D

C

B

A

D

C

B

A

19Prova 3

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 24: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

B2 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo passivo?Sono andato da Mario, ma non l’ho trovatoCi sono molti modi per leggere una poesiaPaolo è partito da Londra ed è arrivato fino a Edimburgo in biciclettaSono stato punito dai miei genitori per essere arrivato tardi

B3 Nella frase: “Antonio si fece consegnare il libro di ricette da Luigina, tornò a casa e lo mo-strò a sua madre”, da quale parola può essere sostituito il pronome lo?

Libro LuiginaRicette Antonio

B4 Quale delle seguenti frasi contiene un avverbio di luogo?Quel libro costa moltoPensi che vi sia qualcuno che conosci?Giunto sulla Terra il meteorite si disgregò come d’incantoHo preso molti appunti sul mio quaderno preferito

B5 Quale delle seguenti frasi contiene un’apposizione?Parigi è una città molto bellaUna bella città si costruisce con l’apporto di tutti i cittadiniLa città di Parigi è molto bellaParigi, una città molto bella, è anche nota come Ville Lumière

B6 Nella frase: “Il caldo è stato molto intenso così che molti animali ne sono morti”, il pronomene svolge la funzione di:

Complemento di specificazione Complemento di causaComplemento partitivo Complemento oggetto

B7 Quale delle seguenti frasi è un esempio di discorso diretto?Gli disse che tutto sarebbe andato beneRispose: “Non so nulla di tutto ciò”Annunciò la data delle imminenti nozzeIl ragazzo ha solo una certezza: che tu abbia detto una bugia!

B8 Quale dei seguenti periodi contiene una proposizione coordinata?Mi sembra divertente, quindi va beneSapeva che avremmo scelto quella stradaSi è tolto il maglione perché fa caldoNon voglio insistere, se avete già deciso

B9 Quale dei seguenti periodi contiene una proposizione interrogativa indiretta?Ho la certezza che sia onestoVorrei sapere perché ti sei offesoMi fermo perché sono stancoSono pronta per partire

B10 Quale dei seguenti periodi contiene una proposizione consecutiva?Nonostante tu abbia studiato, i risultati sono molto scadentiSiamo partiti prima che sorgesse il soleInvece di rispondere, rimase in silenzioSono talmente stanco che andrò a lettoD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

CA

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

CA

D

C

B

A

20 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 25: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

21

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 4

5

10

15

20

25

30

35

Il mantello di Dino Buzzati

Dopo interminabile attesa quando la speranza già cominciava a morire,Giovanni ritornò alla sua casa. Non erano ancora suonate le due, suamamma stava sparecchiando, era una giornata grigia di marzo e vola-vano le cornacchie. Egli comparve improvvisamente sulla soglia e la mamma gridò: – Ah be-nedetto! – correndo ad abbracciarlo. Anche Anna e Pietro, i due fratel-lini molto più giovani, si misero a gridare di gioia. Ecco il momentoaspettato per mesi e mesi, così spesso balenato nei dolci sogni dell’alba,che doveva riportare la felicità.Egli non disse quasi parola, troppa fatica costandogli trattenere il pianto.Aveva subito deposto la pesante sciabola su una sedia, in testa portava an-cora il berretto di pelo. – Lasciati vedere – diceva tra le lacrime la madre,tirandosi un po’ indietro – lascia vedere quanto sei bello. Però sei pal-lido, sei.Era alquanto pallido infatti e come sfinito. Si tolse il berretto, avanzò inmezzo alla stanza, si sedette. Che stanco, che stanco, perfino a sorrideresembrava facesse fatica.– Ma togliti il mantello, creatura – disse la mamma, e lo guardava comeun prodigio, sul punto d’esserne intimidita; com’era diventato alto, bello,fiero (anche se un po’ troppo pallido). – Togliti il mantello, dammeloqui, non senti che caldo?– No, no lasciami – rispose evasivo – preferisco di no, tanto, tra pocodevo uscire…– Devi uscire? Torni dopo due anni e vuoi subito uscire? – fece lei de-solata, vedendo subito ricominciare, dopo tanta gioia, l’eterna pena dellemadri. – Devi uscire subito? E non mangi qualcosa?– Ho già mangiato, mamma – rispose il figliolo con un sorriso buono, esi guardava attorno assaporando le amate penombre.– Ci siamo fermati a un’osteria, qualche chilometro da qui…– Ah, non sei venuto solo? E chi c’era con te? Un tuo compagno di reg-gimento? Il figliolo della Mena forse?– No, no, era uno incontrato per via. È fuori che aspetta, adesso.– È lì che aspetta? E perché non l’hai fatto entrare? L’hai lasciato inmezzo alla strada?Andò alla finestra e attraverso l’orto, di là del cancelletto di legno,scorse sulla via una figura che camminava su e giù lentamente; era tutta

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 26: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

22 Verso la Prova Invalsi

intabarrata e dava sensazione di nero. Allora nell’animo di lei nacque,incomprensibile, in mezzo ai turbini della grandissima gioia, una penamisteriosa ed acuta.– È meglio di no – rispose lui, deciso. – Per lui sarebbe una seccatura, èun tipo così.– Ma un bicchiere di vino? glielo possiamo portare, no, un bicchiere divino?– Meglio di no, mamma. È un tipo curioso, è capace di andare sulle furie.– Ma chi è allora? Perché ti ci sei messo insieme? Che cosa vuole da te?– Bene non lo conosco – disse lui lentamente e assai grave. – L’ho in-contrato durante il viaggio. È venuto con me, ecco.Sembrava preferisse altro argomento, sembrava se ne vergognasse. E lamamma, per non contrariarlo, cambiò immediatamente discorso, ma giàsi spegneva nel suo volto amabile la luce di prima.– Senti – disse – ti figuri la Marietta quando saprà che sei tornato? Tel’immagini che salti di gioia? È per lei che volevi uscire? Egli sorrise soltanto, sempre con quell’espressione di chi vorrebbe esserelieto eppure non può, per qualche segreto peso.La mamma non riusciva a capire; perché se ne stava seduto, quasi triste,come il giorno lontano della partenza? Ormai era tornato, una vita nuovadavanti, un’infinità di giorni disponibili senza pensieri, tante belle se-rate insieme, una fila inesauribile che si perdeva di là delle montagne,nelle immensità degli anni futuri. Non più le notti d’angoscia quando al-l’orizzonte spuntavano bagliori di fuoco e si poteva pensare che anche luifosse là in mezzo, disteso immobile a terra, il petto trapassato, tra le san-guinose rovine. Era tornato, finalmente, più grande, più bello, e chegioia per la Marietta.Tra poco cominciava la primavera, si sarebbero sposati in chiesa, unadomenica mattina, tra suono di campane e fiori. Perché dunque se nestava smorto e distratto, non rideva più, perché non raccontava le bat-taglie? E il mantello? Perché se lo teneva stretto addosso, col caldo chefaceva in casa? Forse perché, sotto, l’uniforme era rotta e infangata? Macon la mamma, come poteva vergognarsi di fronte alla mamma? Le penesembravano finite, ecco invece subito una nuova inquietudine.Il dolce viso piegato un po’ da una parte, lo fissava con ansia, attenta anon contrariarlo, a capire subito tutti i suoi desideri. O era forse amma-lato? O semplicemente sfinito dai troppi strapazzi? Perché non parlava,perché non la guardava nemmeno? In realtà il figlio non la guardava,egli pareva anzi evitasse di incontrare i suoi sguardi come se ne temessequalcosa. E intanto i due piccoli fratelli lo contemplavano muti, con uncurioso imbarazzo.– Giovanni – mormorò lei non trattenendosi più. – Sei qui finalmente,sei qui finalmente! Aspetta adesso che ti faccio il caffè.Si affrettò alla cucina. E Giovanni rimase coi due fratelli tanto più gio-vani di lui. Non si sarebbero neppure riconosciuti se si fossero incontratiper la strada, che cambiamento nello spazio di due anni. Ora si guarda-vano a vicenda in silenzio, senza trovare le parole, ma ogni tanto sorri-devano insieme tutti e tre, quasi per un antico patto non dimenticato.

40

45

50

55

60

65

70

75

80

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 27: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

23Prova 4

Ed ecco tornare la mamma, ecco il caffè fumante con una bella fetta ditorta. Lui vuotò d’un fiato la tazza, masticò la torta con fatica. “Perché?Non ti piace più? Una volta era la tua passione!” avrebbe voluto do-mandargli la mamma, ma tacque per non importunarlo.– Giovanni – gli propose invece – e non vuoi rivedere la tua camera? C’èil letto nuovo, sai? ho fatto imbiancare i muri, una lampada nuova, vienia vedere… ma il mantello, non te lo levi dunque?… non senti che caldo?Il soldato non le rispose ma si alzò dalla sedia muovendo alla stanza vi-cina. I suoi gesti avevano una specie di pesante lentezza, come s’egli nonavesse vent’anni. La mamma era corsa avanti a spalancare le imposte (maentrò soltanto una luce grigia, priva di qualsiasi allegrezza).– Che bello! – fece lui con fioco entusiasmo, come fu sulla soglia, allavista dei mobili nuovi, delle tendine immacolate, dei muri bianchi, tuttoquanto fresco e pulito. Ma, chinandosi la mamma ad aggiustare la co-perta del letto, anch’essa nuova fiammante, egli posò lo sguardo sullesue gracili spalle, sguardo di inesprimibile tristezza e che nessuno potevavedere. Anna e Pietro infatti stavano dietro di lui, i faccini raggianti,aspettandosi una grande scena di letizia e sorpresa. Invece niente. – Com’è bello! Grazie, sai? mamma – ripeté lui, e fu tutto.Muoveva gli occhi con inquietudine, come chi ha desiderio di conchiu-dere un colloquio penoso. Ma soprattutto, ogni tanto, guardava, con evi-dente preoccupazione, attraverso la finestra, il cancelletto di legno verdedietro il quale una figura andava su e giù lentamente.– Sei contento, Giovanni? sei contento? – chiese lei impaziente di vederlofelice. – Oh, sì, è proprio bello – rispose il figlio (ma perché si ostinava anon levarsi il mantello?) e continuava a sorridere con grandissimo sforzo.– Giovanni – supplicò lei. – Che cos’hai? che cos’hai, Giovanni? Tu mitieni nascosta una cosa, perché non vuoi dire?Egli si morse un labbro, sembrava che qualcosa gli ingorgasse la gola. – Mamma – rispose dopo un po’ con voce opaca – mamma, adesso iodevo andare.– Devi andare? Ma torni subito, no? Vai dalla Marietta, vero? dimmi laverità, vai dalla Marietta? – e cercava di scherzare, pur sentendo la pena.– Non so, mamma – rispose lui sempre con quel tono contenuto edamaro; si avviava intanto alla porta, aveva già ripreso il berretto di pelo– non so, ma adesso devo andare, c’è quello là che mi aspetta.– Ma torni più tardi? torni? Tra due ore sei qui, vero? Farò venire anchezio Giulio e la zia, figurati che festa anche per loro, cerca di arrivare unpo’ prima di pranzo… – Mamma – ripeté il figlio, come se la scongiurasse di non dire di più,di tacere, per carità, di non aumentare la pena. – Devo andare, adesso,c’è quello là che mi aspetta, è stato fin troppo paziente. – Poi la fissò consguardo da cavar l’anima.Si avvicinò alla porta, i fratelli, ancora festosi, gli si strinsero addosso ePietro sollevò un lembo del mantello per sapere come il fratello fosse ve-stito di sotto. – Pietro, Pietro! su, che cosa fai? lascia stare, Pietro! –gridò la mamma, temendo che Giovanni si arrabbiasse.– No, no! – esclamò pure il soldato, accortosi del gesto del ragazzo. Ma

85

90

95

100

105

110

115

120

125

130

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 28: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

24 Verso la Prova Invalsi

A1 Con quale momento della giornata della famiglia di Giovanni si apre il racconto?Il pranzoIl dopo pranzoLa cenaIl dopo cena

A2 In quale mese dell’anno è ambientato il racconto?Gennaio Febbraio MarzoAprile

A3 Come si può rendere con altre parole l’espressione “correndo ad abbracciarlo” (riga 6)?Mentre correva ad abbracciarloPoiché correva ad abbracciarloDopo che era corso ad abbracciarloNonostante corresse ad abbracciarlo

A4 Chi sono Anna e Pietro?I due fratelli maggiori del protagonistaLa madre e il padre di GiovanniI due fratelli minori di GiovanniI nonni del protagonista

A5 Quale aspetto fisico di Giovanni mette in allarme fin da subito la madre?È molto bello È magroÈ ingrassato È pallidoB D

A C

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

ormai troppo tardi. I due lembi di panno azzurro si erano dischiusi unistante.– Oh, Giovanni, creatura mia, che cosa ti han fatto? – balbettò la madre,prendendosi il volto tra le mani. – Giovanni ma questo è sangue!– Devo andare, mamma – ripeté lui per la seconda volta, con disperatafermezza. – L’ho già fatto aspettare abbastanza. Ciao Anna, ciao Pietro,addio mamma.Era già alla porta. Uscì come portato dal vento. Attraversò l’orto quasidi corsa, aprì il cancelletto, due cavalli partirono al galoppo, sotto il cielogrigio, non già verso il paese, no, ma attraverso le praterie, su verso ilnord, in direzione delle montagne. Galoppavano, galoppavano.E allora la mamma finalmente capì, un vuoto immenso, che mai e poimai i secoli sarebbero bastati a colmare, si aprì nel suo cuore. Capì lastoria del mantello, la tristezza del figlio e soprattutto chi fosse il miste-rioso individuo che passeggiava su e giù per la strada, in attesa, chi fossequel sinistro personaggio fin troppo paziente. Così misericordioso e pa-ziente da accompagnare Giovanni alla vecchia casa (prima di condur-selo via per sempre), affinché potesse salutare la madre; da aspettareparecchi minuti fuori del cancello, in piedi, lui signore del mondo, inmezzo alla polvere, come pezzente affamato.

D. Buzzati, Il mantello, in Sessanta racconti, Mondadori, Milano 2001

135

140

145

150

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 29: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

25Prova 4

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

A6 Nell’espressione: “Togliti il mantello, dammelo qui, non senti che caldo?” (righe 20-21), qualeparola del testo può sostituire il pronome lo?

GiovanniMantelloCaldoBerretto

A7 Dopo quanto tempo Giovanni torna a casa?Un annoDue anniTre anniQuattro anni

A8 Se dovessi inserire una parola per collegare le due seguenti frasi: “Per lui sarebbe una sec-catura” e “è un tipo così” (righe 40-41), quale metteresti?

Invece Perciò Poiché Tuttavia

A9 Che cosa prova la madre di Giovanni quando vede per la prima volta l’uomo che cammina nel-l’orto?

Un dolore intenso e penetranteUna gioia improvvisa e inarrestabile Una rabbia cupa e profonda Una pena misteriosa e acuta

A10 Nella frase: “Egli sorrise soltanto, sempre con quell’espressione di chi vorrebbe essere lietoeppure non può” (righe 53-54), quale termine corrisponde al significato di eppure e può so-stituirlo?

Dunque MaNonostantePoi

A11 Chi è Marietta?La futura sposa di GiovanniLa madre di GiovanniLa donna che Giovanni ha sposato prima di partireUna donna che Giovanni ha incontrato durante la guerra

A12 Nella frase: “Forse perché, sotto, l’uniforme era rotta e infangata?” (riga 68), forse ha lafunzione di:

Rafforzare un’argomentazioneIntrodurre una descrizioneFormulare un’ipotesiSostenere una tesi

A13 Che cosa provano i fratelli di Giovanni restando da soli con lui?GioiaStuporeRabbiaImbarazzoD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

Page 30: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A14 Che cosa indicano i puntini di sospensione all’interno del discorso della madre (righe 89-91)?La rabbia trattenuta della madreLa paura nascosta della madreLe parole della madre che il figlio non riesce a sentireIl rispetto della madre nei confronti del figlio

A15 Quanti anni ha Giovanni?TrentaVenticinqueVentiTrentacinque

A16 Quale tra i seguenti aggettivi può sostituire fioco (riga 96) nel significato che ha nel testo?DeboleLentoFittoSemplice

A17 Come sostituiresti il termine invece alla riga 102?Infatti PiuttostoAl contrario Così

A18 Alla luce dell’ultima parte del racconto, chi si rivela essere la figura che aspetta fuori dallacasa Giovanni?

La morteDio La guerraLa pace

A19 Come può essere definito il finale del racconto?Aperto AssurdoHorror A sorpresa

A20 Come definiresti Giovanni, il protagonista del racconto?Coraggioso RassegnatoArrabbiato Vile

Quesiti grammaticaliB1 In quale delle seguenti parole è contenuto uno iato?

DieciChiusoBiancoBiennio

B2 In uno dei seguenti gruppi c’è un elemento che non gli appartiene; in quale?Preposizioni: di, su, per, giù, dellaAvverbi: bene, su, giù, tanto, nonAggettivi: rosso, mia, alcun, massima, cattivoPronomi: miei, nessuno, tutti, questo, egli D

C

B

A

D

C

B

A

DB

CA

DB

CA

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

26 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 31: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

27Prova 4

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

B3 Nella frase: “Se non ci fossi stato tu a dirmelo, non sarei mai arrivato in tempo”, il verbo fossistato è coniugato al:

Condizionale passatoCongiuntivo imperfettoCongiuntivo trapassatoCongiuntivo passato

B4 Nella frase: “Quanta voglia avete di proseguire? ”, quanta è un:Aggettivo qualificativo di grado positivoAggettivo dimostrativoAggettivo qualificativo di grado comparativoAggettivo interrogativo

B5 Quale delle seguenti frasi contiene un verbo passivo?Giovanna sarà la protagonista dello spettacolo di domaniAll’improvviso è scoppiato un violento temporaleTra Luca e Paolo c’è una bella amiciziaIl traffico è rallentato dalla pioggia

B6 Nella frase: “Quell’immagine è stampata nella mia memoria da molto tempo”, quell’ ha lafunzione di:

SoggettoAttributoApposizioneNome del predicato

B7 Nella frase: “Anche a malincuore, dovrai darmi ragione”, a malincuore ha la funzione di:Complemento di termineComplemento di modoComplemento di mezzoComplemento di stato in luogo

B8 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di tempo continuato?Il negozio apre alle treArriverò verso le dieciPartirà domaniAbbiamo soggiornato dieci giorni in Francia

B9 Nella frase: “Se avessi voluto, sarei potuto diventare un campione perché mi sono sempreallenato duramente, tuttavia ho preferito dedicarmi esclusivamente allo studio”, qual è laproposizione principale?

Se avessi volutoSarei potuto diventare un campionePerché mi sono sempre allenato duramenteTuttavia ho preferito dedicarmi esclusivamente allo studio

B10 Nella frase: “Era scesa una nebbia così fitta che non si distinguevano nemmeno più i contornidelle case”, il che introduce una proposizione:

DichiarativaCausaleRelativaConsecutiva D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

Page 32: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 5

28 Verso la Prova Invalsi

Segnali di primavera di Mario Rigoni Stern

Finalmente si può lavorare con la finestra aperta; ed anche stando al tavolotra carte e libri finalmente si può annusare l’odore della terra in amore e delletame sui prati. Solo che ora rimango incerto tra il lavoro qui nella miastanza del sottotetto e quello che mi aspetta fuori. Comunicare con i miei let-tori o ripulire attorno alla casa le scorie dell’inverno e bruciarle nel debbio?Dicono i meteorologi che questa primavera è pazza (e perché allora nonapprofittare di questa giornata di sole?), che sempre meno distinguibilisaranno tra di loro le stagioni, e che la temperatura media stagionaleogni anno si abbassa di qualche decimo di grado. Forse tutto questo èvero perché ricordo di quand’ero ragazzo che due macchie di neve aifianchi di una montagna a settembre non si notavano più e ora, invece,queste due macchie non solo resistono tutto l’anno ma lentamente au-mentano nel trascorrere del tempo. Ma è pure certo che uccelli che quiin passato non svernavano ora si fermano; credo, però, che questo fe-nomeno sia dovuto all’inquinamento della pianura.Ecco, forse le precipitazioni nevose di primavera sono aumentate e ilsole dopo il 21 giugno, quando cessa di alzarsi e le giornate si accor-ciano, non arriva a sciogliere la neve negli angoli in ombra. Così la sta-gione dello sci dura più a lungo e sempre più numerosi sono quelli chepraticano lo sci alpinistico e il fondo: i più belli tra tutti gli sport.Ma intanto di rondini ne sono arrivate ben poche; le avevo viste un mesefa volare attorno al Castello di Gorizia e qualcuna qui; e io le aspettavocome indicazione per esporre all’aperto i vasi della salvia, del rosmarinoe della menta. La neve della rondine è venuta puntuale, questa sì, se-condo l’antico nostro detto, a marzo la neve della rondine, ad aprile laneve del cuculo, a maggio la neve della quaglia.Insomma la primavera rimane sempre volubile, come la vuole la tradi-zione popolare. Ma per il giorno di San Marco, il 25 aprile, state purecertissimi che i rondoni non mancheranno all’appello. Il 23 o il 24 in-vieranno una pattuglia in esplorazione per vedere se tutto è in ordine;verranno in tre, voleranno attorno al campanile e sopra il tetto della casacoi coppi, quella che la guerra aveva risparmiato, e la sera stessa darannodi volta verso la pianura dove ci sono castelli e mura antiche e dove glialtri loro compagni li aspetteranno. Il 25 rimpatrieranno qui dove sononati: quei tre e un grosso distaccamento, e nell’ora del crepuscolo fa-ranno instancabili il loro velocissimo gioco: se la pressione atmosfericasarà bassa sfiorando i tetti delle case, se invece sarà alta sopra il campa-nile e la cupola, nel cielo fondo.

5

10

15

20

25

30

35

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 33: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

Prova 5 29

Giocano così i rondoni: un gruppo insegue un altro e quando un ron-done del gruppo inseguito, staccandosi e virando, riesce a tagliare lo spa-zio tra i due gruppi le parti si invertono: gli inseguitori diventanoinseguiti. Da ragazzo stavo su un tetto ad osservarli e poi simile gioco lofacevamo anche noi sulla strada (come sarebbe stato bello farlo in cielo)e si chiamava taglia!Ma la mattina del 25 aprile, sempre, sopra il trillo dell’allodola e soprail flauto del tordo si sentirà il richiamo che sveglierà definitivamente ilbosco, il verso del cuculo. E anche i caprioli, al pascolo dietro la con-trada, si rallegreranno.Nell’aprile del 1945 ero in un Lager e dai boschi di Graz avevo sentitoil cuculo; poi tra le macerie di un bombardamento un vecchio vestito dacacciatore mi aveva sussurrato: – Non aspettare nessuno, mein lieberFreund. Vai a casa, scappa!Anche per questo ogni anno desidero il canto del cuculo, che avrà purerallegrato in quello stesso giorno gli amici della contrada e di scuola di-ventati partigiani che dentro il Bosconero aspettavano il segnale. In-somma i rondoni per la mia felice infanzia, e il cuculo per il giorno dellasperanza sono i segnali di sempre per ogni primavera. Infine se non ab-biamo speranza a che vale vivere?Così, oggi, che l’aria finalmente si è fatta mite e la luna è buona, homesso nella terra in amore i primi semi per le verdure e all’aperto i vasidei gerani. Nell’ora più calda ho anche visitato discretamente le casedelle api.Avevo levato i ripari di tavole e paglia già da tre settimane, quando avevosentito che nel bosco dietro casa erano arrivati i tordi, e visto che tra laneve che scioglieva incominciavano a fiorire le eriche. Ma dentro allearnie avevo dato un’occhiata fuggevole (per non raffreddarle) al fine diaccertarmi di quanta scorta di miele avessero ancora in serbo nel caso diuna brutta primavera.Oggi erano tranquille e operose. Le regine solerti e seguite da un grup-petto di ancelle che cercavano di nasconderle alla mia osservazione de-ponevano le uova nelle celle ripulite; altre uova erano in via di sviluppoe sui favi più centrali e più caldi le larve stavano trasformandosi in ninfee in api. Le covate erano tutte femminili, ben distribuite, e non c’eranoancora celle con fuchi. Non c’erano nemmeno insetti parassiti, mentrebene asciutti apparivano i pavimenti delle arnie; rimasugli di cera e fram-menti di opercoli erano stati accumulati negli angoli a sud-ovest: il primogiorno di caldo farò pulizia. Insomma tutto questo voleva dire che nel-l’inverno erano state ben protette e che se anche era stato duro e lungol’avevano superato.Ora che amenti di salicone, di betulla e di nocciolo sono abbondantiproduttori di polline e le eriche di nettare, non ci sono problemi; il bian-core sul rinverdire dei prati non è dato dalla neve ma dalla fioritura deicrochi.Sui favi le scorte di polline e di miele novello si vanno così accumulandoper le prossime e inevitabili giornate di pioggia; e intanto le arnie si ri-popoleranno perché le feconde regine faranno crescere velocemente la

40

45

50

55

60

65

70

75

80

85

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 34: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

30 Verso la Prova Invalsi

A1 Che cosa decide di fare l’autore, secondo te, all’inizio del racconto?Telefona ai propri lettoriEsce per ripulire attorno alla casaPulisce il sottotettoScrive un racconto

A2 Che cosa prevedono i meteorologi per il futuro?L’abbassamento delle temperatureL’aumento delle temperatureStagioni sempre più arideNon fanno alcuna previsione

A3 Qual è secondo l’autore la spiegazione più probabile del fatto che gli uccelli sempre più spessosi fermino a svernare in montagna?

La presenza perenne di neveL’inquinamento della pianuraLa diminuzione degli scoiattoliL’aumento delle precipitazioni di primavera

A4 La frase: “forse le precipitazioni nevose di primavera sono aumentate” (riga 16) ha la funzione di:Formulare un’ipotesiDescrivere una situazioneArgomentare una tesiEsporre un fatto

A5 Quali sono per l’autore gli sport più belli?Il calcio e il tennisLa pallavolo e il basketLo sci alpinistico e di fondoIl nuoto e il canottaggioD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

famiglia; così alla fioritura del tarassaco, quando il giallo sarà per setti-mane il colore predominante su tutti i prati e seguirà sui dossi l’esposi-zione solare, abbondantissima diverrà la produzione del miele: un mieledi sapore asprigno, giallino, che con il tempo solidificherà e che a tuttinon è gradito ma che noi in casa e alcuni amici usiamo come medicinaai malanni invernali.Così in quest’angolo è arrivata la primavera, e parafrasando AnnaAchmatova mi viene da dire:

Il puro vento dondola gli abeti,più non sento il freddo dell’invernola pura neve copre le montagne,si risveglia la mia terra.

M. Rigoni Stern, Segnali di primavera, in Uomini, boschi e api, Einaudi, Torino 2007

90

95

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 35: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

31Prova 5

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

A6 Nella frase: “Ma intanto di rondini ne sono arrivate ben poche; le avevo viste un mese fa vo-lare attorno al Castello di Gorizia e qualcuna qui” (righe 21-22), quale parola può sostituireil pronome le, mantenendo lo stesso significato?

PocheMeseRondiniAllodole

A7 Con quale espressione sostituiresti volubile nel significato che ha nella frase: “la primaverarimane sempre volubile” (riga 27)?

InstabileSicura PiacevoleVoluminosa

A8 Da quale linguaggio è ricavata l’immagine della pattuglia di rondoni (riga 30)?GiuridicoMilitareBurocraticoPolitico

A9 Che cosa indica nel testo la parola taglia (riga 44)?Il volo dei rondoniUn giocoUn compito scolasticoUn tipo di allodola

A10 Quale suono sveglierà definitivamente il bosco il 25 aprile?Il flauto del tordoIl trillo dell’allodolaIl verso del cuculoIl canto del capriolo

A11 Nel brano viene citato un fatto storico; quale?L’avvento del fascismoLa fine del comunismoLa prima guerra mondialeLa deportazione nei Lager

A12 Che cosa rappresenta per l’autore il verso del cuculo?L’infanzia feliceLa fine della primaveraLa speranzaL’amore per la propria terra

A13 Nella frase: “Così, oggi, che l’aria finalmente si è fatta mite e la luna è buona …” (riga 59),quale espressione corrisponde al significato di così e può sostituirlo?

In questo modoPer cuiIn quell’istantePer questo fineD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

Page 36: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A14 Che cosa fa l’autore nelle ore più calde della giornata?Pulisce le arnieSemina le verdureVisita le case delle apiPianta i gerani

A15 Come trova le api l’autore?Molto agitateLaboriose e tranquilleImmobili e sereneIn guerra tra di loro

A16 Con quale delle seguenti espressioni potresti unire le due seguenti frasi: “rimasugli di cerae frammenti di opercoli erano stati accumulati negli angoli a sud-ovest” e “il primo giorno dicaldo farò pulizia” (righe 75-77)?

InfattiPoichéPer cuiInsomma

A17 A che cosa serve per l’autore e i suoi amici il miele delle api?Come medicina per l’invernoCome ricostituente in primaveraPer addormentarsi meglioAl posto dello zucchero

A18 L’aggettivo asprigno (riga 90) significa:Tendente all’asproMolto asproSufficientemente asproDolce

A19 Come definiresti il racconto?FantasticoPsicologicoRealisticoGiallo

A20 Come si conclude il racconto?Viene citato un proverbio contadinoViene riportata una filastrocca dell’infanzia dell’autoreViene cantata una canzone della madre dell’autoreViene parafrasata una poesia

Quesiti grammaticaliB1 Nella frase: “Sarebbe importante che tu fossi presente all’incontro di domani”, il verbo fossi

è coniugato al:Congiuntivo presenteCongiuntivo passatoCongiuntivo imperfettoCondizionale passatoD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

32 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 37: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

33Prova 5

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

B2 Quale delle seguenti frasi contiene un pronome relativo?Se avessi saputo di dover parlare così a lungo, credo che mi sarei preparato qualcosa di scrittoInutilmente ho sperato che tu venissi all’appuntamentoSapevo molto bene che non mi avresti deluso un’altra voltaHo bisogno del quaderno che ti ho prestato l’altro giorno

B3 Nella frase: “Finalmente si può lavorare con la finestra aperta”, finalmente è un:AvverbioPronomeCongiunzioneAggettivo

B4 In quale del seguenti gruppi vi è un elemento che non gli appartiene?Pronomi: essi, alcuni, tutti, questo, miAggettivi: alcuni, bello, qualche, questoCongiunzioni: però, infatti, tuttavia, perciòPreposizioni: su, dalle, se, nelle, in

B5 Nella frase: “Ci sono alcuni uomini che non hanno proprio pietà”, uomini ha la funzione di:SoggettoNome del predicatoApposizioneComplemento oggetto

B6 Nella frase: “Ho colorato il mio disegno con i pastelli”, con i pastelli è un complemento di:CompagniaQualità MezzoModo

B7 Nella frase: “Ho sentito un racconto del nonno sulla guerra”, sulla guerra è un complemento di:MezzoArgomentoStato in luogo figuratoModo

B8 Quale dei seguenti periodi contiene una proposizione coordinata?Non so se andarmene al mare oppure restare ancora un po’ in casaGiovanni stava urlando di gioia quando entrò suo padre molto arrabbiatoPer sistemare alcune tegole, rischiai di cadere dal tettoAndrò a letto presto perché sono molto stanco

B9 Quale dei seguenti periodi contiene una proposizione finale?Paolo è stanco perché ha lavorato troppoTutti stiamo studiando per superare l’esame di fine annoLa mamma è contenta che Francesco sia tornato prestoIl professore ha convocato i genitori per le mie ripetute assenze

B10 Nel periodo: “Nessuno mi sentiva, nonostante gridassi”, nonostante introduce una proposizione:CausaleComparativaTemporale Concessiva D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

Page 38: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 6

5

10

15

20

25

30

34 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

“Così a 16 anni ho salvato papà dal naufragio”

Bloccati sulla barca in avaria, ha guidatoi soccorsi di Pierangelo Sapegno

– Alla fine è andata bene. Ma non sembrava finire mai, era tutto buio ec’erano onde altissime sopra di noi –. Martina non sembra una eroina.Ha capelli ricci e occhi verdi.Ha 16 anni appena, ma nella barca di 12 metri sballottata dalla furia delvento e dall’ira del mare c’era il papà che stava male e ha dovuto tenerelei i collegamenti con la Capitaneria che cercava di dirigere il salvatag-gio. Sei ore nella tempesta. Quand’è finita? – Quando ho visto le luci inlontananza che venivano verso di noi. Solo in quel momento ho pen-sato beh, è andata.Prima no, dice, prima c’era un cielo così nero che non si vedeva niente,– e a noi sembrava di ballare sotto il mare –. Paura però no, niente paura.– Non c’era il tempo d’averla –. Lo ricorda anche il babbo. – È statatranquilla, è vero –. La bufera era cominciata molto prima, alle sei delpomeriggio. Il papà, Stefano Cenzi, 49 anni, da Montecchio, in provin-cia di Vicenza, e la figlia Martina erano partiti da Pesaro alle prime lucidell’alba, diretti a Lignano. Un viaggio normale. Ma a un certo punto ècambiato il tempo, ed è cambiato il viaggio. – Alle foci del Po, le nuvolesono diventate basse e cattive.Il mare è traditore. Lo dicono i pescatori. In effetti, l’altro ieri il pae-saggio s’è trasformato di colpo: è successo abbastanza all’improvviso, ri-corda Stefano Cenzi. Vento e mare. Vento forte. – Ho deciso di prendereil mare di poppa: ho pensato che fosse la cosa migliore. E per un paiod’ore abbiamo girato intorno alla foce –. Martina era la prima volta chesi trovava in una situazione del genere. Non era spaventata, ma avevapaura che durasse tanto. Lo chiedeva a papà. – Ho risposto che prestosarebbe tutto finito –. Invece la barca ha cominciato a scendere, a tor-nare indietro verso Sud: – A Ovest vedevamo gli isolotti esterni, ci face-vano un po’ di spavento. Pensavo, qua ci si incaglia –. Il babbo hacominciato a star male. Dolori allo stomaco, conati. Una crisi di nervi.Martina, che frequenta il terzo anno di istituto professionale, ha presoin mano la situazione: – Beh, è stata la mia prima esperienza. Non sapevoniente. Ho dovuto imparare tutto in fretta. È come quando ti buttano inacqua che non sai nuotare: puoi solo imparare subito… –. Con il cellu-lare ha chiamato il 1530, la Capitaneria di Porto Garibaldi.

Page 39: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

35Prova 6

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

È andata sotto coperta per tenere i collegamenti. La capitaneria di portocercava di dirigere le operazioni: – Mi chiedevano di tutto e mi davanole coordinate, le longitudini e le latitudini, mi spiegavano che cosa bi-sognava fare. Mi chiedevano se imbarcavamo acqua. Ogni 15 minutichiamavano per accertarsi delle nostre condizioni –. E lei faceva la spola,prendeva le telefonate, poi andava su dal padre al timone, cercava di rin-cuorarlo (“Dai, tieni duro”), e gli riferiva che cosa doveva fare. Sotto, lasituazione era complicata: – Entrava acqua, dovevo fermarla prima cheavanzasse troppo, pulire il pavimento con gli asciugamani e rispondereal telefono –. La cosa dura, racconta, è che è durato tanto, che sembravanon dover finire mai, questa forse è stata la cosa più difficile. Il momentopiù brutto, ricorda Martina, è capitato alle nove di sera. – Fuori era tuttonero. Faceva davvero spavento. E mio padre è stato proprio male. Sem-brava non dovesse farcela –. Martina non s’è fatta prendere dal panico.– Che cosa ho pensato? Niente. Che dovevo darmi da fare –. Anche dallacapitaneria hanno cominciato a preoccuparsi. – Mi chiedevano di miopadre, ma io dicevo che è normale, com’è fatto. È lo stress, ma poi glipassa. Sapevo che era la tensione. Ma sapevo pure che anche lui avrebbefatto quello che c’era da fare –. Così, tenendo tranquilli tutti, ha conti-nuato ad aspettare che il peggio passasse, senza paura, – perché se devistare attenta a quello che succede, non ci pensi alla paura.A mezzanotte, le luci in lontananza. – Si avvicinavano. Il momento piùbello è stato quello. Ho detto a papà: è finita –. Quando sono arrivati alporto, Stefano s’è sentito ancora male. Lei l’ha sorretto, e gli ha datouna mano. Delle divise bianche sono apparse nel buio illuminato dalleluci. Cercavano quella voce, anche loro. Volevano conoscerla.

P. Sapegno, “Così a 16 anni ho salvato papà dal naufragio”, da «La Stampa», 30 agosto 2010

35

40

45

50

55

60

A1 Secondo l’articolo che hai appena letto, Martina:Viene paragonata a un’eroinaDice di essere diventata un’eroinaSembra non essere un’eroinaCrede di essere un’eroina

A2 Come puoi rendere con altre parole l’espressione “sballottata dalla furia del vento” (righe 4-5)? Spinta dalla furia del vento Fermata dalla furia del ventoScossa dalla furia del vento Allontanata dalla furia del vento

A3 Dov’era il padre di Martina durante la tempesta?A terra che aspettava la figliaSulla barca che teneva i contatti con la capitaneriaSulla barca della capitaneriaSulla barca ma stava maleD

C

B

A

C

B

C

D

DB

A

A

Page 40: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A4 Quanto è stata Martina nella tempesta?Sei ore Otto oreSette ore Nove ore

A5 Nella frase: “Non c’era il tempo d’averla” (riga 12), da quale espressione del testo può es-sere sostituito il pronome la?

Paura MartinaTempesta Nave

A6 Da dove è partita la barca di Martina?Vicenza LignanoPesaro Le foci del Po

A7 Nella frase: “Lo dicono i pescatori” (riga 19), il pronome lo sostituisce:Il mareTraditorePescatoriL’intera frase precedente

A8 Perché Martina e suo padre si trovano nella tempesta?Per un’imprudenza del padrePerché il tempo cambia all’improvvisoPer un malore del padrePerché Martina si è spinta troppo al largo

A9 Qual è la causa del malore del padre di Martina?Un attacco di cuore Una crisi di nerviIl mal di mare Il mal di schiena

A10 Se dovessi inserire una parola per collegare le due seguenti frasi: “Non sapevo niente” e “Hodovuto imparare tutto in fretta” (righe 31-32), quale useresti?

Per cui PerchéEbbene Dato che

A11 Chi chiama Martina con il cellulare?La madre rimasta a casaIl 118 per soccorrere il padreLa Capitaneria di Porto GaribaldiUn’amica che aspettava in porto lei e il padre

A12 Nella frase: “mi spiegavano che cosa bisognava fare” (righe 37-38), da quale espressione puòessere sostituito il verbo bisognava, mantenendo lo stesso significato?

Era consigliato Era probabileSi doveva Era possibile

A13 Quale delle seguenti frasi può sostituire l’espressione “faceva la spola” (riga 39), mante-nendo lo stesso significato che ha nel testo?

Tesseva la storiaTirava le fila del discorsoFavoriva i collegamenti Andava su e giù D

C

C

B

A

DB

A

D

C

B

A

C

C

C

C

C

DB

A

DB

A

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

A

DB

A

DB

A

36 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 41: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

37Prova 6

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

A14 Quando è stato il momento più brutto dell’avventura di Martina?A mezzanotte Alle seiPassata la mezzanotte Alle nove

A15 Nella frase: “Così, tenendo tranquilli tutti, ha continuato ad aspettare che il peggio pas-sasse” (righe 53-54), quale espressione corrisponde al significato di così e può sostituirlo?

Allo stesso tempoIn questo modoDal momento chePer la stessa ragione

A16 Perché Martina dice di non aver provato paura durante la tempesta?È un’emozione che non conosceIl padre le ha insegnato a non provarlaNon ha avuto tempo di farloAveva la situazione sotto controllo

A17 Perché l’autore nella parte finale dell’articolo usa frasi brevi, spezzate da frequenti puntifermi?

Per rendere meglio la suspensePerché non vuole rivelare al lettore come è finita la storiaPer rendere la cronaca più asciutta e chiaraPerché sa che i suoi lettori amano questo stile

A18 Che cosa vogliono fare, una volta che Martina e suo padre sono arrivati in porto, i soccor-ritori?

Affidarli subito ai mediciRiportarli a casaSgridarli per aver fatto un’imprudenzaConoscere la ragazza

A19 Come definiresti, alla luce di tutta la storia, Martina?Razionale e coraggiosaEmotiva e nervosaSeria e calcolatriceTemeraria e fredda

A20 Quale delle seguenti affermazioni sintetizza meglio il contenuto del testo?Per ottenere qualcosa bisogna ingegnarsiTutto è bene quel che finisce beneLa prudenza vale più di mille astuzieA furia di insistere si ottiene quel che si vuole

Quesiti grammaticaliB1 Nella frase: “Gli alunni non erano stati avvisati dal preside della visita al Museo del Risorgi-

mento”, il verbo erano stati avvisati è coniugato:All’indicativo trapassato remotoAl congiuntivo trapassatoAll’indicativo trapassato prossimoAll’indicativo imperfetto D

C

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

A

Page 42: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

B2 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo riflessivo?Mio zio mi ha detto di andare presto a trovarloSi sono discusse molte questioni staseraLa professoressa ci ha detto di portare domani il nuovo libro di storia Giovanni si è iscritto al corso di inglese

B3 In quale delle seguenti frasi è presente un avverbio di tempo?Non ho detto di essere perfettoNon puoi saltare subito alle conclusioniPer lo spavento si mise a gridare forteQui non c’è nessuno che abbia studiato!

B4 Scegli il pronome relativo più corretto per collegare le due seguenti frasi: “Non hai studiatola lezione di geografia” e “non puoi lamentarti di aver preso un brutto voto”:

Per cui In cuiChe Da cui

B5 Qual è il soggetto della seguente frase: “Non mi piace per niente il maglione giallo di Luca”?Mi LucaIl maglione È sottinteso

B6 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di causa?Il caldo è stato molto forte e molte piante ne hanno risentitoViaggiare è utile alla conoscenze delle lingue straniereCi si deve comportare secondo la leggeCon la prima rivoluzione industriale si inventò il motore a scoppio

B7 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di mezzo?Gli alunni si sedevano in silenzio Mi piacerebbe uscire con voi La tua conferma è arrivata tramite faxHo litigato con mio fratello per un futile motivo

B8 Quale delle seguenti frasi contiene una proposizione principale e una subordinata?Mi sembra interessante, quindi ci saròI suoi amici erano già entrati nel cinema perciò anche Paola si affrettò Giovanni è un bel ragazzo, infatti ha molte ammiratrici Non disse nulla pur sapendo la verità

B9 Quale delle seguenti frasi contiene una proposizione concessiva?I ragazzi si disposero seguendo le indicazioni dell’insegnanteSebbene esasperato, non disse nullaDopo essere entrato in classe, urlòIn quanto a fare amicizie, non ha problemi

B10 In quale delle seguenti frasi è presente un periodo ipotetico?Francesca disse: “Siete tutti invitati alla mia festa!”Benché non abbia studiato niente, proverò ugualmente a dare l’esameSe vuoi prendere il prossimo pullman, sbrigati!Essendo rientrato tardi, non ho visto la partita

C

D

C

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

A

DB

A

D

C

B

A

D

C

B

A

38 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 43: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 7

5

10

15

20

25

30

35

Si sentì più alto di Ada Gobetti

Renzo si svegliò sentendo fischiare Berto. Era il solito fischio con cui lochiamava il mattino presto, per le spedizioni in cerca di funghi o di lam-poni; ma suonava strano in quel mattino così diverso da tutti gli altri,nel silenzio innaturale che non era rotto come al solito dai campani edai muggiti delle vacche che muovevano verso i pascoli.Ricordò, di colpo, il giorno prima: l’arrivo in forze dei tedeschi e dei fa-scisti, il ripiegamento su per i monti dei partigiani accompagnati da tuttigli uomini validi, e l’inutile inseguimento e la rabbia bestiale che s’era ab-battuta sul pacifico villaggio, incendiando case e fienili portando via lebestie.Renzo non era un partigiano, anche se quando i partigiani erano venutia occupare la borgata di montagna in cui era sfollato coi suoi genitori,aveva provato verso di loro un impeto istintivo di simpatia. Ma il padregli aveva proibito di avvicinarli. Non che ce l’avesse con loro – avevadetto: – eran bravi ragazzi e certo più rispettabili dei fascisti; ma meglionon compromettersi facendo vedere di frequentarli; non si sa mai: po-tevano tornare i tedeschi…E Renzo che aveva soltanto 12 anni ed era in fondo un docile ragazzetto,aveva dovuto, pur a malincuore, rimanere in disparte, provando un mistodi invidia e d’apprensione per i ragazzi del paese, che come il suo coe-taneo Berto, coi partigiani facevano vita quasi comune, partecipandoanche con loro a misteriose spedizioni da cui tornavano con aria soddi-sfatta e occhi splendenti d’entusiasmo. Ora, sentendo fischiare l’amico,balzò dal letto, si infilò la maglia e i calzoni, scese rapido la scaletta cheportava nell’orto. Berto non c’era, ma Renzo sapeva dove trovarlo; e lotrovò infatti, in attesa, nel bosco di castagni dall’altra parte della strada.– Dove sono andati i partigiani? – gli chiese subito.– Col buio han potuto attraversare il fondo della valle e risalire dall’al-tra parte, – rispose Berto; – ma ora tu dovresti aiutarmi.– E come?– Ho qui una cosa, – disse Berto, accennando a un involto che aveva ap-poggiato al tronco d’un castagno, – un cavo che serve a quelli là. Biso-gna portarlo a Nino che lo aspetta, al «Giuliano». Ho provato ad andarcima c’è un posto di blocco in basso e io non mi fido a passare: i fascistimi conoscono. Dovresti portarlo tu.– C’è pericolo?– Ma no, – rispose il ragazzo con gesto vago del capo mentre, aprendol’involto, ne tirava fuori un rotolo che pareva di cordone bianco, – te

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

39

Page 44: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

40 Verso la Prova Invalsi

l’avvolgi intorno alla vita, sotto la maglia e nessuno se ne accorge; poi tiinfili un cestino al braccio e, se qualcuno ti chiede, dici che vai per fun-ghi, oppure dalla tua zia a prendere le uova.– E va bene, – disse Renzo, prendendo il rotolo e avvolgendo il cordone.No, evidentemente non doveva esserci un gran pericolo; e la fiducia di-mostratagli dall’amico lo lusingava.– Vengo con te sino alla svolta, – disse Berto.Insieme attraversarono il villaggio che, con le sue case semidistrutte, sucui ancora gravava l’acre odore dell’incendio, pareva dormire d’un grevesonno senza riposo come un malato che s’addormenti, all’alba, dopo unanotte di sofferenze; poi scesero la mulattiera che portava al fondo dellavalle. Alla svolta, Berto salutò l’amico con un breve sorriso e una striz-zatina d’occhi, allontanandosi poi tra le vigne, e Renzo proseguì da solocon un vago batticuore. Ecco la strada maestra, a quell’ora quasi deserta,ed ecco, dopo il giro, all’ingresso del paese, il posto di blocco.I due tedeschi di guardia, armatissimi, lo guardarono con occhi privi diespressione e visto il panierino vuoto lo lasciarono passare senza dirnulla. Nelle strade del paesetto non c’erano che donne e bambini: taciti,con sguardi carichi di paura e di rancore osservavano i tedeschi e i fascistiche avevano radunato in piazza le bestie prese il giorno prima nella bor-gata e si preparavano evidentemente a portarle via. C’era tra esse Mar-tin, il vecchio e fedele mulo di Berto.Senza che nessuno gli badasse il ragazzo attraversò il paese in tutta lasua lunghezza, attaccò la salita dall’altra parte, verso «Giuliano». Cam-minava da circa un’ora, quando sentì un fruscio nel bosco vicino e, vol-tandosi, vide spuntare la grossa faccia abbronzata di Nino, il fratellomaggiore di Berto.– Ti manda Berto? – chiese; e: – l’hai portato? – aggiunse subito al cennoaffermativo del ragazzo.– Sì, – rispose Renzo, fermandosi a riprendere fiato.– Bravo. Allora vieni con me.Attraverso il bosco e il letto di un torrente semiasciutto, lo condusse inuna radura dov’eran radunati i partigiani con tutti i giovani della borgata;c’era anche il loro capo, un giovane alto, dai modi un po’ bruschi, che icompagni chiamavano «Lupo». Nino gli parlò brevemente sottovoce.– Da’ qui, – disse il Lupo a Renzo, allungando la mano. Renzo gli porse la corda che s’era intanto srotolata di dosso.– Bene, – commentò sobriamente il giovane, dopo averla esaminata. – Sa-pete quello che dovete fare, – disse poi ai partigiani in attesa; – e tu, – ag-giunse, volgendosi a Nino, – occupati del ragazzo.– Vieni con noi, – disse allora Nino prendendolo per mano.– Ma io non posso. Devo tornare a casa. I miei mi aspettano, – protestòRenzo che incominciava a provare un senso di paura.– Ma che cosa si va a fare ai «Corboli»? E perché debbo venirci anch’io? –continuava a borbottare il ragazzo mentre, tenuto forte dalla grossa manodi Nino, seguiva saltellando, suo malgrado, il gruppo dei partigiani chescendeva in ordine sparso lungo il bosco, dirigendosi verso un punto incui la strada era chiusa come una gola, tra due alti spuntoni di roccia.

40

45

50

55

60

65

70

75

80

85

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 45: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

41Prova 7

– Zitto! – gli disse a un tratto Nino, fermandosi. Renzo allungò il colloe vide due partigiani che, insieme al Lupo, si chinavano, picchiavano laroccia, facevano qualcosa di misterioso con la cordicella portata da lui.– Vedi la tua miccia? – gli sussurrò all’orecchio Nino con tono soddi-sfatto.– Già. Miccia detonante. Sentirai che bel colpo!Renzo si sentì tremare il cuore e per un momento ebbe una paura terribile;poi guardò in giù e dimenticò il proprio terrore, preso da quel che stava ac-cadendo. Vide il Lupo e gli altri due rialzarsi, fare un gesto con la mano.– Vieni! – ordinò Nino con voce rauca.Di corsa lo fece scendere, trascinandolo, sino alla strada; l’attraversa-rono, risalirono per un tratto sull’altro versante. Sotto si vedevano i par-tigiani acquattati nel bosco, dietro gli alberi e i cespugli; ed ecco arrivareintanto, con gran frastuono di grida, di muggiti e di campani, la mandriache i tedeschi spingevano lungo la strada, verso la ferrovia.A un tratto un fragore immenso fece tremare il cielo e la terra.– Bel colpo! – rise Nino, battendogli una manata sulla spalla; – e tuttoper merito tuo! Ora i tedeschi non passano di sicuro!Riaperti gli occhi che aveva chiuso istintivamente, Renzo guardò in bassoe, appena si fu diradata la polvere dell’esplosione, vide che un grossoroccione, sull’altro versante, era crollato sulla strada ostruendola com-pletamente. E mentre tedeschi e fascisti imprecavano cercando di tenerquiete le bestie spaventate e muggenti, ecco saltar fuori i partigiani in ag-guato, attaccando.– Via! – disse Nino tra i denti e di nuovo prese per mano il ragazzo, ri-salì il bosco correndo. Giungevano dal basso scoppi di bombe a mano,scariche di mitra; ai muggiti delle bestie si accompagnavano le voci gut-turali dei tedeschi. A un tratto Nino si fermò, fece acquattare il ragazzoe si acquattò egli stesso dietro una roccia; e attesero ansiosi, tendendol’orecchio, finché i colpi cessarono, le grida si diradarono, tacquero; pois’udì un rombo di autocarri, sulla strada vecchia, più in basso.– Se ne vanno! – esultò Nino con voce rotta. – Se ne vanno! Hai capito?Sì, Renzo aveva capito. E i suoi occhi ridevano. E quasi si vergognava diaver avuto prima tanta paura.– Avevate bisogno della miccia per far saltare la roccia, – disse sottovoce,quasi parlando a se stesso; – e avete ostruito la strada per riprendere lebestie ai tedeschi.– Sicuro. E ce le siamo riprese. Senti?Da tutte le parti del bosco s’udiva infatti un tintinnar di campani: i par-tigiani riportavano le bestie al villaggio. Usciti dal nascondiglio i due ri-presero la salita; e, ad ogni incrocio del sentiero, incontravano partigianie montanari che si tiravan dietro una mucca, un cavallo.– Tutto bene? – chiedeva Nino.– Ce l’abbiamo fatta! Se ne sono andati! – rispondevan festosi e: – Bravoragazzo! sei un tipo in gamba! – gridavano a Renzo.Ed ecco arrivare anche Berto, seguito da Martin.Non aveva bisogno di tirarselo dietro: il vecchio mulo lo seguiva volen-teroso, spedito, come se capisse.

90

95

100

105

110

115

120

125

130

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 46: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

42 Verso la Prova Invalsi

– Berto! – gridò Renzo; e corse verso di lui. Sentiva di volergli un granbene e stava per buttargli le braccia al collo; ma lo fermò un ritegno,una dignità nuova. Aveva fatto tanta strada quel giorno: ora non era piùun bambino qualunque, un povero ragazzo solo e spaurito; aveva degliamici, dei compagni, che valeva la pena di aiutare, con cui era una gioiacombattere.– Corri a casa! – gli gridò Berto ridendo. – Sentirai i tuoi che musica!– Oh! – disse Renzo buttando indietro la testa. – Dovrai capire ancheloro! E se mi sgridano non importa. Verrò a cercarti nel pomeriggio.S’avviò verso casa svelto, con passo deciso. No, non era più un pavido ra-gazzetto. E gli parve, improvvisamente, d’essere cresciuto di statura.

A. Gobetti, Si senti più alto, in Racconti della Resistenza, Einaudi, Torino 2005

135

140

145

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

A1 Che cosa fanno di solito Renzo e Berto al mattino presto?Vanno a lavarsi al lagoVanno in cerca di funghi e lamponiFanno lunghe chiacchieratePortano al pascolo le vacche

A2 Che cosa distingue la mattina in cui è ambientato il racconto dalle altre mattine?Vi è un innaturale silenzioVi è molto rumorePiove molto forteC’è un sole strano

A3 Nella frase: “Non si sa mai: potevano tornare i tedeschi…” (righe 16-17), quale funzione hannoi puntini di sospensione?

Sospendono il giudizio del protagonista sui tedeschiLasciano intendere le conseguenze del ritorno dei tedeschiPreannunciano il sicuro arrivo dei tedeschiNon hanno alcuna funzione specifica

A4 Indica per ciascuna delle seguenti espressioni se è vera o falsa.Vero Falso

1. Renzo era un partigiano2. Il padre aveva proibito a Renzo di avvicinare i partigiani3. Renzo aveva quindici anni

A5 Quale dei seguenti aggettivi potrebbe sostituire docile nell’espressione: “era [...] un docile ra-gazzetto” (riga 18), mantenendo lo stesso significato?

DolceForteDeboleAccondiscendenteD

C

B

A

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

Page 47: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A6 Nella frase: “Berto non c’era, ma Renzo sapeva dove trovarlo” (riga 25), a quale parola deltesto si riferisce il pronome lo?

RenzoOrtoBertoCalzoni

A7 Berto fa credere a Renzo di dover trasportare:Un cavoUna bombaUna micciaUna mina

A8 Perché Berto non porta di persona il pacco a Nino?Perché ha pauraPerché è feritoPerché non ha tempoPerché lo riconoscerebbero

A9 Se dovessi inserire una parola per collegare le due seguenti frasi: “io non mi fido a passare”e “i fascisti mi conoscono” (righe 34-35), quale useresti?

Perché QuindiPeròInvece

A10 Indica per ognuna delle seguenti parole presenti nel testo se si tratta di un diminutivo oppure no.È un diminutivo Non è un diminutivo

1. Panierino2. Paesetto3. Bambini

A11 Chi è Martin?Il mulo di BertoIl fratello di BertoUn nemico di RenzoUn amico di Renzo e Berto

A12 Con quale delle seguenti espressioni potresti sostituire l’avverbio sobriamente nell’espres-sione: “commentò sobriamente il giovane” (riga 76)?

Vergognandosi Senza particolare enfasiCon molta rabbiaTristemente

A13 Quale ragione avanza Renzo per non seguire “Lupo” e Nino?Non li conosceÈ molto stancoNon condivide la loro azioneI genitori lo aspettano a casaD

A

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

43Prova 7

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 48: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A14 Quale atteggiamento ha Nino verso Renzo?È molto duroLo ignoraLo tratta senza durezzaLo comanda in modo autoritario

A15 Come renderesti con altre parole la seguente frase: “il ragazzo […] seguiva, suo malgrado,il gruppo dei partigiani che scendeva in ordine sparso lungo il bosco” (righe 83-85)?

Renzo seguiva il gruppo dei partigiani che scendeva disordinatamente per il bosco pur non volendolofareNino seguiva i partigiani nel bosco, mettendosi in fila dietro loroRenzo, pur non sapendolo, si mise in fila indiana dietro il gruppo di partigiani che marciava nel boscoIl gruppo di partigiani perfettamente allineati incontrò un ragazzo che stava seguendo un montanaro

A16 Che cosa contiene in realtà il pacco che Renzo porta a Nino e “Lupo”?Una pistolaUna bombaUna micciaUn cavo

A17 Che cosa vogliono fare i partigiani?Attaccare frontalmente il nemicoOstruire il passaggio tra le rocceUccidere tutti i nemiciUccidere i loro animali

A18 Come definiresti il personaggio di Renzo:StaticoDescritto nei particolariDinamicoSenza profondità psicologica

A19 Come definiresti il racconto?GialloRealisticoFantasticoUmoristico

A20 Quale delle seguenti frasi meglio sintetizza il racconto?Un ragazzo, dopo un’azione eroica, si appassiona alla guerra e diventa un soldatoUn ragazzo scopre attraverso la guerra la propria vocazione per la militanza e il combattimentoUn ragazzo attraverso le proprie azioni diventa un esempio per i combattenti di ogni epocaUn ragazzo supera una prova che segna per lui il passaggio dall’età dell’infanzia a quella adulta

Quesiti grammaticaliB1 Il verbo sarei andato è coniugato al:

Congiuntivo passatoCongiuntivo imperfettoCondizionale passatoCondizionale presenteD

C

B

A

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

44 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 49: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

B2 In uno di questi gruppi è presente un elemento che non gli appartiene. In quale?Aggettivi indefiniti: molti, qualche, alcuni, questoAggettivi dimostrativi: quello, questi, codesti, quelleAggettivi possessivi: mio, tuoi, suoi, proprio Aggettivi qualificativi: bello, felice, genovese, simpatica

B3 In quale delle seguenti frasi c’è un verbo passivo?Giovanni è andato da Mario anche oggiLucia è una ragazza molto allegra e solareNon ci sono persone antipatiche in questa scuolaLa mia penna è stata rotta da mio fratello per sbaglio

B4 Quale dei seguenti verbi non è di modo indefinito?MangiandoCresciutoLiberareNacque

B5 In quale delle seguenti frasi c’è un complemento di mezzo?Bisogna guidare con prudenzaEsco con lo zainoÈ meglio non uscire con LuisaRaggiunsi la Sardegna con l’aereo

B6 In quale delle seguenti frasi è presente un complemento di causa efficiente?La casa è stato colpita da un fulmineIl ragazzo era sudato da molte oreTua sorella è stata punita a causa tuaL’alunno indisciplinato fu mandato dalla Preside

B7 Quale dei seguenti periodi è formato da una principale e da una subordinata?Nevica e fa freddoIl cielo è grigio eppure non piovePiove ma non fa freddoMi sono coperto sebbene non faccia freddo

B8 In quale dei seguenti periodi c’è una subordinata temporale?Sono arrivato prima affinché tu potessi incominciare a studiareÈ da ieri che ti lamenti!Pur avendo perso il treno, oggi sono andato a scuolaMentre chiacchieravamo, scoppiò un violento temporale

B9 Come potresti sostituire a patto che nel periodo: “Sono disposto ad aspettare a patto chetu possa finire di studiare”?

Perché PurchéBenché Sebbene

B10 “Devi imparare a stare in silenzio!”. Questo enunciato ha la funzione di:Dare un parereImpartire un ordineConsigliare qualcosaArgomentare una tesi

C

B

A

D

C

B

A

DB

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

45Prova 7

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 50: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

46 Verso la Prova Invalsi

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 8

Il signore dei rifiuti di Fabio Geda

Erano in molti, sì. Perché in città lo conoscevano tutti il Viaggiatore neltempo. Il Viaggiatore nel tempo lo salutavano i proprietari delle villelungo la costa mentre uscivano di casa al volante delle loro auto, o gli im-piegati della centrale elettrica al cambio turno, o i commessi del centrocommerciale. Al Viaggiatore nel tempo facevano ciao con la mano ibambini assonnati e infreddoliti, la mattina, mentre andavano a scuola.I più piccoli strisciavano la mano sul finestrino posteriore dell’auto deigenitori. I più grandi gridavano eilà con un cenno del mento, poi ri-prendevano a spintonarsi contro cancelli e lampioni. Nessuno negava lasedia, al Viaggiatore nel tempo. E la sedia, il Viaggiatore nel tempo, eral’unica cosa che chiedeva alla gente per assopirsi, di tanto in tanto, sul ci-glio della strada. Per questo erano in molti quel pomeriggio di novem-bre, tra le foglie umide che otturavano i tombini e un cielo che s’aprivaal vento. Tutti conoscevano il Viaggiatore nel tempo, e nessuno – nes-suno – lo avrebbe lasciato solo.

Si diceva fosse stato un chimico di rilievo. Si diceva fosse stato postinoin un’altra città. Fruttivendolo, antennista, pirata. Si diceva fosse stato incarcere, ma a questo nessuno credeva. E anche fosse, la vita lo aveva ri-scattato. Quello che era certo è che il Viaggiatore nel tempo – molti,molti anni prima – aveva aperto una cooperativa sociale che si occupavadi riciclo di materiale ingombrante: elettrodomestici, mobili, divani. Pas-sava a ritirarli nei cortili dov’erano stati abbandonati. Se si potevano re-cuperare li riparava e li rivendeva a un magazzino dell’usato lungo laprovinciale, altrimenti li smontava e separava i materiali. Stessa cosa conle apparecchiature elettroniche, i computer, le stampanti. Se riusciva lirimetteva in funzione e li rivendeva a chi non poteva permettersi pro-dotti di ultima generazione; se non riusciva li smontava – ferro, plastica,schede elettroniche, rame – e spediva tutto al riciclo. Ritirava fogli dicarta su cui bambini e tata avevano disegnato fenicotteri e balene con pa-stelli colorati, post-it con liste della spesa, buste che avevano contenutolettere d’amore e licenziamento, bollette della luce, riviste ritagliate perconservare foto di grattacieli. Ritirava bottiglie di vetro alla fine dellefeste. Ritirava lattine di salsa di pomodoro, di zuppa e lucido da scarpe.Per mangiare, mangiava usando i prodotti alimentari che i supermercatidella città avrebbero gettato via, e che secondo la legge erano scaduti, se-condo lo stomaco, no. Passava per le strade della città senza sollevarepolvere a bordo d’un furgone malconcio – glielo avevano regalato in

5

10

15

20

25

30

35

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 51: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

47Prova 8

cambio di un tostapane e di un orologio che allo scoccare dell’ora imi-tava il verso di un uccello. Sul furgone, in verde e argento, il nome delladitta: Viaggi nel tempo.

In quella città che sorgeva ogni giorno come fosse il primo della sua fon-dazione, in quella città che viveva affacciata sul domani, pettinandosi ilunghi capelli alla luce del sole, in quella città che stracciava involucri eapriva confezioni senza sosta, il Viaggiatore nel tempo era l’unico a oc-cuparsi del passato recente. Di notte, a causa di un’insonnia insanabile,vagava per i vicoli del porto, costeggiava i sentieri del parco punzonatidalle radici dei castagni o i tracciati di gesso dei campi di pallone, e allaluce dei lampioni curiosava febbrile nei cestini. Se trovava una mappadella città abbandonata da un turista la raccoglieva, si acciambellava suuna panchina di legno – il Viaggiatore nel tempo adorava le panchine,soprattutto quelle di legno, quelle con lo schienale ricurvo – e cercavasulla cartina le tracce del passaggio, le vie cerchiate a penna, i monu-menti evidenziati con una freccia; e sotto la cenere senza vita di una gior-nata ormai conclusa, affidata alla sola memoria delle macchinette digitali,riattizzava la brace, il caffè macchiato – macchiato freddo, per favore –ordinato in quel bar del centro, il ricordino magnetico acquistato sullabancarella davanti alla fontana; aveva fatto bel tempo, non avevano avutovoglia di chiudersi in un museo, era giorno da erba e nuvole, quello, dapattini e lungomare; erano in cinque, con tre bambini; venuti in treno.

Anni prima aveva trovato un album fotografico tra le bucce di banana e igusci delle uova. Sfogliando le pagine di cartoncino nero aveva ricono-sciuto una donna dai capelli rossi che viveva poco distante. Aveva suonatoalla porta. «Hai perso la memoria» le aveva detto. «Cosa?» «Hai perso lamemoria» aveva ripetuto, mostrandole l’album delle foto. La donna avevapreso il librone foderato di verde, lo aveva guardato come si guarda un fa-chiro ingoiare il vetro, e lo aveva aperto con una lentezza tale da far pen-sare che la Terra avesse smesso di ruotare, persino il cane aveva smesso diabbaiare. Poi si era seduta sul primo gradino del portico e aveva comin-ciato a girare le pagine. Il sole era tramontato, il Viaggiatore le aveva ac-ceso la luce esterna della casa e si era seduto anche lui, ma alle sue spalle,per scorgere le foto sulle quali la donna dai capelli rossi si soffermava dipiù: lei tra gli scogli con un bambino in braccio, una festa di compleannocon la torta di panna e cioccolato, insieme a un uomo, la sua testa sullaspalla di lui. Poco dopo mezzanotte il Viaggiatore, in silenzio, aveva fattoper andarsene, ma la donna si era alzata di scatto e aveva detto: «Portalovia». «È la tua memoria» aveva detto. «Ti appartiene.» «Non è la miamemoria. È quella del mio ex marito» aveva detto lei. «Portala via.»«Dimmi dove abita» aveva detto il Viaggiatore, prendendo in consegnail librone foderato di verde. «Devo riportargliela.» «Non ho idea di dovesi sia rintanato» aveva detto la donna. «E non voglio saperlo.» Poi: «Seuno vuole perdere la memoria ha diritto di farlo. Non credi?» Un’ambu-lanza era sfrecciata per il viale. Aveva atteso che il suono delle sirene sfa-rinasse tra i palazzi, poi: «No» aveva detto il Viaggiatore.

40

45

50

55

60

65

70

75

80

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 52: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

48 Verso la Prova Invalsi

Erano in molti, al suo funerale, perché lo conoscevano tutti. Brandellidelle loro esistenze gli erano stati affidati perché tornassero a vivere.Pezzi di ricambio che ancora facevano funzionare gli oggetti nelle lorocase, nei loro uffici, nei loro garage, gli erano stati dati dal Viaggiatoreche li aveva sottratti alla polvere e all’oblio. A scrutarla attraverso le presedella corrente, o le tubature, o le condotte d’aerazione, la città era di-ventata, col tempo, memoria collettiva; un unico organismo amalgamatodall’uso di oggetti che tutti, un giorno, avevano utilizzato. La tastieradel computer con il quale il padrone dell’emporio aveva scritto il propriotestamento era servita al figlio del giardiniere per battere la tesi di lau-rea. Sulla poltrona che la moglie del sindaco usava per leggere, ora siaccomodavano i pazienti del dermatologo, in sala d’attesa. Nella culla delnipote del dermatologo, ora dormiva il figlio della lattaia, quella con ilnegozio davanti alla chiesa. Erano in migliaia al campo santo. Lo hannodeposto in terra, senza bara, dietro sua richiesta – che spreco di legno,sarebbe stato.

F. Geda, Il signore dei rifiuti, in L’isola. Storie per Haiti, Edizioni Camilliane, Torino 2010

85

90

95

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

A1 Come viene accolto il Viaggiatore nel tempo al suo arrivo in città?Viene trattato come un estraneoViene accolto bene da tuttiViene accolto con piacere solo dai bambiniViene allontanato in malo modo

A2 Come viene salutato dai ragazzi più grandi?Con la mano dal finestrino dell’autoDal volante della loro nuova autoOffrendogli una sediaCon un cenno del mento e un eilà

A3 Che cosa chiede il Viaggiatore alla gente?Una sediaUn bicchiere d’acquaUna stretta di manoUn po’ di soldi

A4 Perché nella frase: “Si diceva fosse stato un chimico di rilievo” (riga 16), l’autore usa il modocongiuntivo?

Perché riporta un pensiero come incertoPerché è un’interrogativa indirettaPerché ciò che si diceva era la realtàPerché vuol farci capire di essere estraneo rispetto a ciò che scrive

A5 Nell’espressione: “E anche fosse, la vita lo aveva riscattato” (righe 18-19), a quale parola deltesto si riferisce il pronome lo?

Fruttivendolo ViaggiatoreAntennista Bambino

C

DB

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

Page 53: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A6 Quali di questi mestieri non viene attribuito al Viaggiatore nel tempo?FruttivendoloGuida turistica PirataPostino

A7 Che cosa introducono i due punti nell’espressione: “aveva aperto una cooperativa sociale chesi occupava di riciclo di materiale ingombrante: elettrodomestici, mobili, divani” (righe 20-21)?

Un’ipotesiUn’affermazioneUn dubbio Un’enumerazione

A8 Quale delle seguenti espressioni potrebbe sostituire altrimenti nel significato che ha alla riga24?

In caso contrarioIn modo sempliceQuindiIn questo modo

A9 Perché il Viaggiatore ricicla il materiale ingombrante?Per tenerselo per séPer rivenderlo a chi non può permettersi prodotti di ultima generazionePer spedirli ad alcune grosse ditte di riciclaggioPer occupare il tempo dopo essere andato in pensione

A10 Quale delle seguenti espressioni può essere considerata un sinonimo di malconcio nel signi-ficato che ha nella frase: “Passava per le strade della città senza sollevare polvere a bordod’un furgone malconcio” (righe 36-37)?

Ammalato cronico Perfettamente intattoIn cattivo statoCompletamente fuori uso

A11 Sul furgone del Viaggiatore compariva la scritta: “Viaggi nel tempo”; che cosa rappresentatale scritta?

La targa del furgoneIl nome del protagonistaLa destinazione dei viaggiIl nome della ditta

A12 Nella frase: “in quella città che viveva affacciata sul domani, pettinandosi i lunghi capelli allaluce del sole” (righe 42-43) è presente una figura retorica, quale?

AntonomasiaSimilitudinePersonificazioneOssimoro

A13 Che cosa spinge il Viaggiatore a cercare senza sosta anche durante la notte?L’insonniaLa rabbiaL’insoddisfazioneLa fameD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

49Prova 8

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 54: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A14 Come potresti rendere con altre parole l’espressione “si acciambellava su una panchina dilegno” (righe 49-50)?

Mangiava seduto su una panchina di legnoDormiva profondamente su una panchina di legnoSi sedeva a gambe incrociate su una panchina di legnoSi raggomitolava su una panchina di legno

A15 Che cosa fa il Viaggiatore con le mappe che trova per strada?Aeroplani di cartaRivive le giornate dei turistiAvvolge ciò che ha raccolto durante la giornataLe rivende al mercato dell’usato

A16 Che cosa ha perso la donna dai capelli rossi?Una mappaLa casaLa memoriaIl marito

A17 Quale parola potrebbe unire le due seguenti frasi: “Poi si era seduta sul primo gradino delportico e aveva cominciato a girare le pagine” e “Il sole era tramontato, il Viaggiatore leaveva acceso la luce esterna della casa” (righe 68-70)?

Intanto InsommaInvece Eppure

A18 Quale diritto rivendica la donna dai capelli rossi?Di cacciare un ospiteDi poter pensare liberamenteDi manifestare i propri sentimentiDi perdere la memoria

A19 Che cosa è diventata la città, grazie all’aiuto del Viaggiatore?Memoria collettiva Album fotograficoInsieme di rifiuti Campo santo

A20 Come definiresti il racconto che hai letto?Umoristico RealisticoGiallo Fantastico

Quesiti grammaticaliB1 Quale delle seguenti frasi contiene un avverbio di tempo?

Dopo una lunga decisione, decidemmo di andare giùDovunque vada, mi sento come fossi a casaVado sempre a scuola in pullman Nessuno di voi dice la verità!

B2 Nella frase “Non voglio né torta né gelato”, quale delle seguenti affermazioni è l’unica corretta?Il primo né è una congiunzione, il secondo un pronomeIl primo né è un pronome, il secondo una congiunzioneEntrambi i né sono pronomiEntrambi i né sono congiunzioni

C

C

D

C

B

A

C

D

C

B

A

DB

A

DB

A

D

C

B

A

DB

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

50 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 55: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

B3 Quale delle forme verbali indicate può completare il seguente periodo?Se me lo chiedessero, ........................................................... di sì.

Risponderei Avrei rispostoRisposiAvrò risposto

B4 In quale tra le seguenti frasi è presente un verbo riflessivo?Può darsi che non abbia capito la lezioneI miei genitori mi vennero a cercare a scuolaIl vecchio contadino si lamentava del raccolto scarso Io e Giovanni ti abbiamo strizzato l’occhio, ma tu non hai capito

B5 Qual è il soggetto del verbo volevano nella frase: “Gli stessi che non studiavano mai volevanoprendere bei voti”?

CheGli stessiVotiÈ sottinteso

B6 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di compagnia?Ero un ragazzo e i miei genitori mi portavano con loro in vacanzaAndavo a scuola in bicicletta per risparmiare tempoSono uscito con l’ombrello perché piovevaUn giovane con un movimento del capo manifestò tutto il suo dissenso

B7 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di stato in luogo?Domani andrò alla mostra di Van GoghQuando sono in casa, non so mai cosa fareCamminai per il bosco tutto il pomeriggioIo venivo in campagna dalla città

B8 Nel periodo: “Dopo essere stato allontanato dall’aula, il ragazzo chiese di poter parlare conil preside per manifestare il proprio dissenso”, la proposizione principale è:

Dopo essere stato allontanato dall’aulaIl ragazzo chieseDi poter parlare con il presidePer manifestare il proprio dissenso

B9 Quale dei seguenti periodi è formato da una proposizione principale e da una subordinata?Il ragazzo ascoltava e tacevaSono stanco perciò non verrò Non sono venuto, perché non avevo tempoNon capiva, ma gli andava bene così

B10 Quale delle seguenti parole può essere considerata un contrario di inibito?TimidoImpacciatoInterdettoDisinvolto D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

51Prova 8

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 56: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

52 Verso la Prova Invalsi

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 9

Cer Nia e Cin Ghiale, amore bugiardodi Alberto Moravia

Qualche dozzina di miliardi di anni fa, un certo Cin Ghiale si innamoròperdutamente di tale Cer Nia. Bisogna sapere che in quei tempi nonc’era nulla di straordinario in amori come questi. Tutti gli animali vive-vano in pace e si volevano bene; poteva anche avvenire che poniamo,Ele Fante, ben noto per la sua mole, corteggiasse Pul Ce non meno notaper la sua piccolezza; insomma, l’amore regnava e non si sapeva cosafossero l’antipatia, l’ostilità, l’odio. Tuttavia, anche l’amore aveva dei li-miti; per esempio, c’erano già il mare e la terra, e gli animali del mare sene stavano per conto loro e così quelli della terra; e infatti risale a quel-l’epoca il proverbio che dice: “Tra il mare e il fare c’è di mezzo il dire.”Ora Cer Nia e Cin Ghiale vollero trasgredire a questa regola, conden-sata, a sua volta, nell’altro ben noto proverbio: “Maglie e cuoi dei paesituoi.” Questa è la veridica storia delle gravi conseguenze di questa tra-sgressione.Cer Nia viveva in una tranquilla baia di limpida acqua azzurra; CinGhiale, in una profonda caverna, in fondo alla foresta; ma tutti e dueamavano passeggiare, Cer Nia in mare, lungo la spiaggia, Cin Ghiale, interra, anche lui lungo la spiaggia. Così si incontrarono e naturalmentepresero a parlarsi: «Tu ti chiami Cer Nia, non è vero?» «E tu CinGhiale, non è così?» «Chi ti ha detto il mio nome?» «Mer Luzzo, quelficcanaso. E a te chi ti ha detto il mio?» «Lon Tra, quella pettegola.»«Bella giornata, nevvero?» «Mica tanto, sta per piovere.» «Che ne dicidi fare una passeggiatina?» «Volentieri,» eccetera eccetera.A farla breve, fecero una prima passeggiatina, poi una seconda, poi unaterza e andò a finire che si innamorarono l’uno dell’altra. A Cer Nia,Cin Ghiale con tutti quei peli neri e lustri, piaceva molto; Cin Ghiale asua volta, se ne moriva per gli occhioni languidi di Cer Nia. E il mare,direte voi? Già, il mare li divideva. E infatti a quell’epoca risale ancoraun famoso proverbio: “Coda in mare, testa in terra.”Da quel giorno, appena Cin Ghiale arrivava sulla spiaggia, subito CerNia emergeva fuori dall’acqua con il suo testone rosa e gli lanciava unadelle sue celebri occhiate amorose. Dal canto suo, Cin Ghiale si esibiva,in onore di Cer Nia, in qualche magistrale carica a testa bassa, contro unnemico immaginario. Poi si parlavano, si facevano dei complimenti,come per esempio: «Come sono belle le tue pinne!» «Mai come le tuezanne!» Insomma si volevano veramente bene. Purtroppo, però, tra di

5

10

15

20

25

30

35

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 57: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

53Prova 9

loro continuava ad esserci il mare, tanto è vero che a quell’epoca co-minciò a circolare il proverbio: “Un mare lava l’altro e tutti e due la-vano il riso.”Alla fine la prima a stufarsi fu Cer Nia che aveva in fondo al mare, in unagrande conchiglia, una graziosa casetta di tre stanze e servizi e avrebbevoluto che Cin Ghiale venisse a viverci con lei: «Senti un po’, perchénon vieni in mare, a casa mia, a soli tremila chilometri di profondità. Sa-pessi che bella casetta è la mia.» Cin Ghiale che non sapeva nuotare masi vergognava di ammetterlo, rispose: «Per l’appunto, oggi, ho un reu-matismo alla zampa destra, l’umidità non mi farebbe bene. Tu, piutto-sto, perché non esci dall’acqua e non te ne vieni a fare una capatina acasa mia, in una bella grotta provvista di tutte le comodità, a soli venti-mila chilometri di distanza?» Ora Cer Nia, come tutti i pesci, non avevapiedi ma si vergognava di ammetterlo; e così rispose: «Per l’appunto ciho un callo al mignolo del piede destro; per oggi davvero non me lasento di fare una camminata così lunga.» Si dicevano delle bugie, in-somma. E intanto il loro amore non andava né avanti né indietro.Le cose continuarono in questo modo, diciamo, per un paio di milionidi anni; quindi Cer Nia e Cin Ghiale, ciascuno per conto suo, deciserodi ricorrere per aiuto ad una certa famiglia Tore, gente sfaccendata eoziosa che, appunto perché perennemente disoccupata, poteva prenderea cuore simili faccende. Il padre si chiamava Bevi Tore, la madre Man-gia Tore, i figli Caccia Tore e Pesca Tore. Pare che il nonno si chiamasseColtiva Tore e la nonna Mungi Tore, ma non è sicuro. Era una famigliafamosa per la sua stupidità; basti dire che, pur avendo quattro zampecome tutti gli animali, si ostinavano a camminare con due sole e dellealtre due non sapevano che fare.Insomma Cer Nia andò da Caccia Tore e gli disse: «Amo Cin Ghialema non vuole raggiungermi in fondo al mare. Vedi un po’ tu di trovareil modo di acchiapparlo e costringerlo a vivere con me.» E Cin Ghialedisse a Pesca Tore: «Amo Cer Nia ma rifiuta di diventare mia moglie.Vedi un po’ tu di rapirla e portarmela nella caverna.» Caccia Tore e PescaTore dissero che ci avrebbero pensato; ma soltanto a pensarci, siccomeerano stupidissimi, ci misero un miliardo di anni. Alla fine, tuttavia, riu-scirono a fabbricare due aggeggi che potevano servire al caso: CacciaTore, una trappola; Pesca Tore una rete.Caccia Tore nascose la trappola in un cespuglio attraverso il quale CinGhiale passava ogni giorno per recarsi sulla spiaggia; dal canto suo, PescaTore gettò la rete nel punto esatto della baia dove sapeva che Cer Nia sisarebbe affacciata. E così Cin Ghiale fu intrappolato e restò lì a tirare lazampa senza potere liberarsi; e Cer Nia fu avvolta nella rete e trascinatain secco sulla spiaggia, nonostante i suoi guizzi impotenti. Allora vennel’ora della verità per i due innamorati bugiardi: Cer Nia dovette am-mettere che non aveva piedi; Cin Ghiale, che non sapeva nuotare. Fuuna scena penosa. Cer Nia disse a Cin Ghiale: «Bugiardo, non farti piùvedere»; Cin Ghiale disse a Cer Nia: «Mentitrice, non voglio più ve-derti.» Poi Cer Nia diede un tuffo nel mare; e Cin Ghiale galoppò a na-scondersi nella foresta. Il loro amore era finito.

40

45

50

55

60

65

70

75

80

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 58: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

54 Verso la Prova Invalsi

E la trappola e la rete, domanderete voi? I due fratelli Caccia Tore ePesca Tore, non sapendo cosa farsene visto che Cer Nia e Cin Ghialenon ne avevano più bisogno, misero i due attrezzi in soffitta e non cipensarono più. Ma, passando il tempo, benché fossero, come ho giàdetto, stupidissimi, fecero il pensiero che, alla meno peggio, potevanoutilizzare le loro due invenzioni per quello che oggi si chiama la cacciae la pesca.Passarono ancora non so quanti milioni di anni ed ecco, che è che nonè, una mattina Cer Nia e Cin Ghiale si ritrovarono l’uno accanto all’al-tro sulla tavola della famiglia Tore: Cer Nia su un vassoio lungo, bollita,con contorno di patate e di carote, un limone in bocca; Cin Ghiale, inun vassoio tondo, arrostito al fuoco di legna, con contorno di castagnee di marmellata di mirtilli. Allora Cin Ghiale disse sottovoce a Cer Nia:«Meglio star zitti – che allessi o fritti»; e Cer Nia, dal canto suo, rispose:«Meglio amare a distanza – basta e ce ne avanza.» Da allora data il pro-verbio che dice: «Al pescatore e al cacciatore non farlo sapere quanto èbuona la cernia con il cinghiere.» Cinghiere sta per cinghiale perché al-trimenti non era possibile fare la rima.A. Moravia, Cer Nia e Cin Ghiale, amore bugiardo, in Storie della preistoria, Rizzoli, Milano 2009

85

90

95

100

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

A1 Nel racconto che hai appena letto che funzione ha l’espressione: “Qualche dozzina di miliardidi anni fa” (riga 1)?

Indica il tempo preciso nel quale si svolge l’azione narrataDà un’indicazione realistica, utile per comprendere meglio il raccontoFa capire al lettore che si tratta di una favolaSpiega un periodo storico ben definito

A2 Perché è strano l’amore tra Ele Fante e Pul Ce?Per la differenza dei loro caratteriPerché hanno età molto lontanePerché vivono in paesaggi naturali incompatibili Per la diversità delle loro dimensioni

A3 Nella frase “Cer Nia e Cin Ghiale vollero trasgredire a questa regola” (riga 11), quale proverbio,nel testo, riassume questa regola?

Tra il mare e il fare c’è di mezzo il direTra il dire e il mare c’è di mezzo il fareTra il dire e il fare c’è di mezzo il mareCoda in mare testa in terra

A4 Quale delle seguenti parole può sostituire condensata nel senso che ha nel testo (righe 11-12)?ConfusaDetta RiassuntaLeggibile D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

Page 59: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A5 Se dovessi inserire una parola per unire le due seguenti frasi: “Cer Nia viveva in una tran-quilla baia di limpida acqua azzurra” e “Cin Ghiale, in una profonda caverna …” (righe 15-16),quale useresti?

Insomma InveceInfatti Però

A6 Che cosa stanno facendo Cer Nia e Cin Ghiale quando si incontrano?Nuotano in marePasseggiano lungo la spiaggiaChiacchierano con alcuni amiciPrendono il sole in riva al mare

A7 Quale ruolo hanno Mer Luzzo e Lon Tra nella storia?AntagonistiProtagonistiPersonaggi secondariAiutanti

A8 La parola ficcanaso (riga 21) è:Composta PrimitivaAlterata Derivata

A9 Che cosa ama soprattutto Cin Ghiale in Cer Nia?I peli neri e lustriGli occhioni languidiIl testone rosaLe belle pinne

A10 Indica se, nel testo, le seguenti azioni sono delle conseguenze o no.Cons. No cons.

1. Cer Nia emergeva fuori dall’acqua con il suo testone rosa (righe 30-31)2. Cin Ghiale arrivava sulla spiaggia (riga 30)3. Cin Ghiale si esibiva, in onore di Cer Nia (righe 32-33)

A11 Quale delle seguenti espressioni può sostituire insomma nella frase: “Insomma si volevanoveramente bene” (riga 36), mantenendo lo stesso significato?

Per cui Dato cheIn conclusionePoiché

A12 Di che cosa si vergogna Cin Ghiale?Di non saper correreDi non saper nuotareDi non avere i piediDi vivere in una caverna

A13 Qual è il significato della parola capatina alla riga 47?Rapido giroLungo soggiornoBreve camminataPiccola testaD

C

C

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

A

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

A

55Prova 9

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 60: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A14 Da quale particolare del testo puoi comprendere che la famiglia Tore, in realtà è una fami-glia umana?

Perché mangiano e bevonoPerché sono stupidiPerché hanno figliPerché camminano su due zampe

A15 Nella frase: “Vedi un po’ tu di trovare il modo di acchiapparlo” (righe 65-66), a quale paroladel testo si riferisce il pronome lo?

Cer NiaCaccia ToreCin GhialePesca Tore

A16 Quale espressione può sostituire siccome alla riga 69?InvecePoiché Perciò Così

A17 Il tempo in cui si svolge tutta la vicenda è:Breve, poiché la storia si svolge nel giro di pochi anniBreve poiché Cer Nia e Cin Ghiale non muoiono mai Molto lungo poiché si sviluppa nell’arco di miliardi di anniLungo poiché si sviluppa nell’arco di centinaia di anni

A18 L’autore alla fine del racconto sostiene di scrivere cinghiere e non cinghiale per ragioni:Di rimaDi soldiDi senso della storiaDi costruzione della frase

A19 Come definiresti la storia?Di fantascienzaRealisticaPsicologicaUmoristica

A20 Alla luce di tutta la storia, quale tra i seguenti aggettivi ti sembra più opportuno per descri-vere Cin Ghiale e Cer Nia?

Stupidi ArrogantiPermalosi Ingenui

Quesiti grammaticaliB1 Nella seguente frase quale segno di punteggiatura non è usato correttamente?

“Luca, il mio vicino di banco, mi urlò: Stai zitto”.La prima virgolaLa seconda virgolaI due puntiLe virgolette

C

D

C

B

A

DB

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

56 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 61: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

B2 Quale dei seguenti gruppi contiene un elemento che non gli appartiene?Pronomi: tu, ci, lo, gli, mi Articoli: lo, le, gli, un, delPreposizioni: di, su, giù, da, conAvverbi: ieri, bene, velocemente, su

B3 Nella frase: “Se tu fossi stato un campione, avresti già vinto molti tornei”, il verbo fossi statoè coniugato al:

Congiuntivo trapassatoCongiuntivo presenteCondizionale passatoCongiuntivo imperfetto

B4 Nella frase: “Siamo andati fino all’isola d’Elba in gommone”, la parola gommone è:Un alteratoUn derivatoUn falso alteratoUna parola composta

B5 Indica quale delle seguenti frasi è passiva:Ieri sono uscito di casa con la pioggiaGli alunni saranno interrogati sull’ultima lezioneVi siete già vestiti?Il cane è il miglior amico dell’uomo

B6 Qual è il soggetto della frase: “A Giulia non piaceva la nuova maglia di Paola”?A Giulia PaolaLa maglia È sottointeso

B7 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di tempo?Tieni duro, vedrai che ce la farai!La nazionale di calcio disputerà un’amichevole in PoloniaIl deltaplano volava basso sul lagoI curiosi fanno sempre tante domande

B8 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di argomento?Di ciò discuteremo domaniRicordati di colei che ti ha aiutatoRiccardo ama stare a letto fino a tardiQuesto lavoro è riuscito meglio di quello

B9 In quale dei seguenti periodi vi è una proposizione soggettiva?Salendo le scale, è scivolatoDite sempre ciò che pensateQuando si aprì la porta urlai per la pauraÈ vietato calpestare le aiuole

B10 Quale dei seguenti periodi è formato da una proposizione principale e da una coordinata?Isa stava male infatti non è nemmeno venuta a scuolaAppena puoi, raggiungici!Probabilmente sta piovendo perché le persone hanno l’ombrelloStudiando, si impara

C

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

57Prova 9

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 62: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

58 Verso la Prova Invalsi

Alunno/a ............................................................... Classe ................... Data ..............................

Prova 10

5

10

15

20

25

30

Persi nel Pacifico per 50 giorni

Tre ragazzi su una barca, sopravvissuticon carne di gabbiano e acqua piovanadi Marina Verna

Da quarantasette giorni non li cercavano più. Erano partiti il 3 ottobreper un’impresa che doveva dimostrare a tutto il villaggio che non eranopiù ragazzi ma veri uomini – coprire a remi un centinaio di miglia tra dueatolli delle Tokelau, un arcipelago neozelandese nel Pacifico del Sud –,ma dopo tre giorni non erano ancora arrivati. Per rintracciarli si eranomobilitate la Marina militare e la Guardia costiera, due aerei della RoyalAir Force e due barche private di Samoa. Ma di Samuel, Edward e Filo– 44 anni in tre – non c’era traccia. Dopo qualche giorno li hanno datiper morti, inghiottiti da una tempesta o da un pescecane, oppure sfinitidalla fame e dalla sete. Hanno celebrato un funerale senza bare e amen.Invece i tre erano vivi. Inesperti e impreparati, erano finiti fuori rotta eandavano alla deriva sulla loro barchetta in alluminio a centinaia di mi-glia dal punto di partenza. Dopo cinquanta giorni in alto mare, li hannotrovati a mille miglia dal punto di partenza, in una zona raramente bat-tuta dalle navi, tra le Figi e il possedimento francese di Wallis e Futuna.Famelici, smunti e bruciati dal sole tropicale, ma vivi. E passabilmentein buona salute. Per cinquanta giorni avevano stretto i denti e pregato,bevuto l’acqua piovana e mangiato pesce crudo. Non volevano morire,e la fortuna li ha premiati: un peschereccio per tonni ha avvistato il loroguscio in una zona dove non aveva nessun senso che fosse e si è avvici-nato.«Abbiamo capito subito che c’era qualcosa di strano – ha raccontato ilcapitano Tai Fredricsen alla tv neozelandese –. Quella barchetta non po-teva essere a pesca di tonni. Quando abbiamo urlato: “Avete bisogno diaiuto?”, quelli hanno ritrovato la voglia di scherzare e ci hanno risposto:“Beh, forse sì”. Erano pazzi di gioia. Ormai erano alla fine». Da tregiorni bevevano l’acqua del mare. «La cosa peggiore che potessero fare»,ha detto il capitano, che per loro fortuna è pure medico. E li ha salvatiuna seconda volta, tenendoli lontano dal cibo: sarebbero morti di indi-gestione. Invece ha dato loro solo un po’ d’acqua da bere, si è fatto rac-contare la storia e li ha sistemati in cabina a guardare cartoni. Il ciboarriverà un po’ per volta, anche se i tre fremono per un vero pasto.«È un miracolo che li abbiamo trovati – ha raccontato uno dei marinai

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 63: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

59Prova 10

del peschereccio –. Erano in una zona dove normalmente le barche nonvanno, perché lì è raro trovare tonni». Certi di arrivare a destinazionein poche ore, i tre avevano caricato sulla barca solo qualche noce di coccoe un po’ di carburante per il motore fuori bordo. Senza strumentazionee senza carte, incapaci di orientarsi, senza rendersene conto avevano in-vertito rotta, il che ha complicato anche i soccorsi, perché li cercavanodalla parte sbagliata. Per bere, avevano raccolto l’acqua delle piogge. Permangiare, si erano arrangiati con il pesce che riuscivano a prendere conle mani e che trangugiavano crudo. Una volta avevano catturato un gab-biano che si era posato sul bordo della barca, e avevano divorato purequello. Ma si arrovellavano sul fatto che fosse stata una buona idea, ma-gari era malato. E infatti è stata una delle prime cose che hanno chiestoal capitano: dottore, quella carne non ci avrà fatto male? Fredricsen li harassicurati: meglio il gabbiano del pesce, fa venire meno sete. Comun-que, appena il peschereccio sarà arrivato a Suva, li spedirà in ospedale percontrolli.

M. Verna, Persi nel Pacifico per 50 giorni, da «La Stampa», 26 novembre 2010

35

40

45

A1 All’inizio dell’articolo, la giornalista scrive che ormai nessuno cercava più i tre ragazzi; perché?Erano dati per mortiErano fiduciosi che prima o poi sarebbero tornati per conto loroSe li erano dimenticati per mareAgli altri non interessava molto di loro

A2 Con quale espressione potresti unire le due frasi che seguono: “Da quarantasette giorni nonli cercavano più” e “Erano partiti il 3 ottobre per un’impresa…” (righe 1-2)?

Dato cheDopo cheQuando Ecco

A3 Perché i tre ragazzi partono per l’avventura descritta dall’articolo?Vogliono dimostrare a tutto il villaggio di essere i miglioriPer farsi notare, visto che erano tenuti poco in considerazionePer cercare cibo e rendersi indipendenti dalla famigliaPer dimostrare di non essere più ragazzi, ma uomini

A4 Che cosa vogliono fare i tre ragazzi?Raggiungere su una barca a remi un atollo vicinoAttraversare l’oceano PacificoAndare dalla loro isola fino alla Nuova ZelandaCoprire un pezzo di mare relativamente ampio con il legno dei propri remiD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 64: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A5 Che cosa vuol dire l’autrice del testo con l’espressione: “44 anni in tre” (riga 8)?Erano chiamati ragazzi, ma in realtà avevano 44 anniPer ottenere la loro vera età bisogna moltiplicare 44 per treSommando l’età dei tre ragazzi si ottiene 44Avevano vissuto in tre anni quello che in media gli uomini vivono in 44

A6 Nell’espressione: “Dopo qualche giorno li hanno dati per morti, inghiottiti da una tempesta”(righe 8-9), quale parte del testo è sostituita dal pronome li?

PescatoriPescecaniMarina MilitareSamuel, Edward e Filo

A7 Alla riga 11 la funzione di invece è quella di introdurre una frase che:Dimostra quanto detto primaConclude un ragionamentoContraddice quanto detto in precedenzaFornisce un esempio di quanto detto prima

A8 Di quale materiale è fatta la barca dei tre ragazzi?LegnoAlluminioFerroCorda e foglie secche

A9 Quando vengono ritrovati, i tre ragazzi sono:Vicino al punti di partenzaLontani dal punto di partenza, ma vicini a casaSulla rotta giustaMolto lontani dal punto di partenza

A10 Che cosa significa nel testo il termine famelici (riga 16)?Affamati AggressiviArrabbiati Ingenui

A11 Quando l’autrice scrive: “passabilmente in buona salute” (righe 16-17) intende:Che non stanno per niente beneChe stanno abbastanza beneChe stanno decisamente beneChe stanno molto bene

A12 Per quanti giorni i tre ragazzi sono rimasti in mare?TrentaQuarantaCinquantaSessanta

A13 Quali sono stati, secondo il racconto, i giorni peggiori?I primi treI primi quarantaGli ultimi dieciGli ultimi tre

C

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

DB

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

60 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 65: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

A14 Come reagiscono i tre ragazzi quando incontrano i loro salvatori?Scherzano e sono feliciSono talmente stremati che neanche se ne accorgonoSi arrabbiano perché avrebbero voluto continuare la loro avventuraSono felici, anche se non riescono a dimostrare la propria gioia

A15 Se dovessi collegare le due frasi seguenti con una parola: “E li ha salvati una seconda volta, te-nendoli lontani dal cibo” e “sarebbero morti di indigestione” (righe 28-30), quale useresti?

InsommaAltrimentiInveceMentre

A16 Che cosa indica il gerundio tenendoli alla riga 29?La causa per cui li ha tenuti lontani dal ciboIl fine per cui li ha tenuti lontani dal ciboIl modo in cui li ha salvatiIl momento in cui li ha salvati

A17 I tre ragazzi vengono ritrovati:Dopo mesi di ricerche continueDopo attente ricercheIn modo casualeGrazie ai sistemi satellitari

A18 Qual è il significato dell’espressione si arrovellavano alla riga 44?Riflettevano serenamenteChiacchieravano tra di loroSi domandavano pur sapendo già la rispostaPensavano e ripensavano

A19 A un certo punto della loro avventura i ragazzi si preoccupano perché hanno mangiato:Un gabbianoUn tonnoUn pesce spadaUna noce di cocco

A20 Quale delle seguenti frasi riassume meglio il testo che hai letto?Chi la dura la vinceTutto è bene quel che finisce beneL’astuzia val di più dell’intelligenzaMeglio un uovo oggi che una gallina domani

Quesiti grammaticaliB1 Quale segno di punteggiatura è sbagliato nel seguente periodo?

“La situazione del maltempo, divenuta critica, mise in massima allerta: tutti coloro che vive-vano vicino al fiume”.

La prima virgolaLa seconda virgolaI due puntiIl punto fermoD

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

61Prova 10

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 66: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

B2 Quale delle seguenti frasi contiene un avverbio di tempo?Il viaggio di ritorno andò piuttosto beneAndando a scuola, ho incontrato LucaQui nessuno mi sta ad ascoltareGioco spesso a calcio con i miei amici

B3 Qual è il pronome relativo corretto per collegare le due seguenti frasi: “Non sono soddisfattodei miei risultati” e “mi allenerò di più”?

In cui Per cuiChe Di cui

B4 Nel periodo: “Se andassi meglio a scuola, i miei genitori mi premierebbero di più”, il verboandassi è coniugato al:

Congiuntivo imperfettoCongiuntivo trapassatoCongiuntivo presenteCongiuntivo passato

B5 Quale delle seguenti frasi contiene un verbo impersonale?Ieri siamo andati al mareSi dice che tu sia molto bravo in matematicaNessuno si lamenti dei compiti!Mi sono lavato le mani prima di cenare

B6 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di luogo?Sono stato rimproverato dalla professoressaSono stremato dalla stanchezzaSono stato messo in punizione per le troppe noteVado sempre a scuola in bicicletta

B7 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di materia?Luca mette sempre la maglietta del suo cantante preferitoMi sono appena comprato un maglione da montagnaLa professoressa ama molto la storia modernaIl mio amico Emanuele si è messo un paio di pantaloni di cotone

B8 Quale dei seguenti periodi contiene una proposizione coordinata?Scendendo le scale, mi sono preso una stortaPaolo e Francesca rimasero in classe senza dire una parolaAmo la cucina della madre di Laura perché è molto leggeraNon ho fame in questo momento perciò mangerò più tardi

B9 Quale dei seguenti periodi contiene una proposizione consecutiva?Non te la darò vinta finché potròHo sentito una risposta così brutta da non ammettere replicheQuando potrò, verròSe tu mi avessi chiamato prima, sarei venuto

B10 Qual è il connettivo corretto per collegare le due seguenti frasi: “Le spedirò il documento” e“avrò finito”?

Non appena Da quandoFinché Prima che

C

DB

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

C

B

A

D

A

D

C

B

A

62 Verso la Prova Invalsi

A. BARABINO, N. MARINI, Le pietre bianche - Verso la prova Invalsi © SEI 2011

Page 67: Le pietre bianche - SEI Editrice · Tutte le annotazioni personali possono essere salvate e conservate insieme al testo. III Indice PROVA 1 Italo Calvino Il bosco sull’autostrada

EDIZIONE FUORI COMMERCIOscaricabile dal sitowww.seieditrice.com

Le pietre biancheA. Barabino N. Marini

Quest’opera è integrata, secondo le disposizioni di legge, da materiali multimediali utilizzabili anche per la didattica su LIM (Lavagna Interattiva Multimediale)

On line sul sito www.seieditrice.com:Percorsi interdisciplinariOltre 30 brani antologizzati e didatticizzati3 Laboratori delle competenze3 Quaderni di Letture e percorsi didattici facilitatiProve INVALSI interattive e autocorrettive

Nella fi aba di Pollicino una scia di pietruzze bianche cadute dalle tasche di un bambino tracciava un cammino che conduceva con sicurezza attraverso un mondo sconosciuto; allo stesso modo, i testi proposti da questa antologia tracciano una strada che intende condurre i ragazzi a diventare buoni lettori. Il progetto si basa sul coinvolgimento diretto degli studenti, che a partire dai testi, guidati in modo opportu-no, possono imparare a comprenderne e descriverne le caratteristiche.La fi nalità primaria del lavoro è lo sviluppo delle abilità di base (leggere, scrivere, ascoltare, parlare ), ma si è posta grande attenzione anche alla multiculturalità e alle educazioni.Il corso, inoltre, fi n dalla classe prima allena gli studenti alla pratica della Prova Invalsi prevista dall’Esame di Stato. L’antologia Le pietre bianche è disponibile in due confezioni di vendita:

978-88-05-07059-6 Vol. 1 Mito ed Epica Laboratorio delle competenze 1978-88-05-07060-2 Vol. 2 Letteratura Laboratorio delle competenze 2978-88-05-07061-9 Vol. 3 Racconti del Novecento italiano Laboratorio delle competenze 3

978-88-05-07113-5 Vol. 1 Mito ed Epica 978-88-05-07114-2 Vol. 2 Letteratura 978-88-05-07115-9 Vol. 3 Racconti del Novecento italiano

978-88-05-07207-1 Letteratura978-88-05-07223-1 Percorso dantesco

Corredano l’opera: Letture e percorsi didattici facilitati 1 Letture e percorsi didattici facilitati 2 Letture e percorsi didattici facilitati 3

CD-ROM