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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 1 REPORT SU BILANCI D’ESERCIZIO 2017 Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona. ottobre 2018

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 1

REPORT SU BILANCI D’ESERCIZIO 2017

Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona.

ottobre 2018

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INDICE

INTRODUZIONE .......................................................................................................................... 4

AERDORICA S.P.A. ...................................................................................................................... 6

AGROQUALITÀ S.P.A. ............................................................................................................... 10

BMTI – BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA S.C.P.A. .............................................................. 14

COLLI ESINI SAN VICINO S.R.L. .................................................................................................. 18

ECOCERVED S.C.A.R.L. .............................................................................................................. 20

IC OUTSOURCING S.C.A.R.L. ...................................................................................................... 24

INFOCAMERE S.C.P.A. ............................................................................................................... 28

INTERPORTO MARCHE S.P.A. .................................................................................................... 32

ISNART S.C.P.A. ........................................................................................................................ 37

JOB CAMERE IN LIQUIDAZIONE ................................................................................................. 40

MARINA DORICA S.P.A. ............................................................................................................ 42

MECCANO S.C.P.A. ................................................................................................................... 46

QUADRILATERO MARCHE UMBRIA S.P.A. ................................................................................. 50

RETECAMERE IN LIQUIDAZIONE ................................................................................................ 54

SISTEMA CAMERALE SERVIZI S.C.R.L ......................................................................................... 56

TECNOHOLDING S.P.A. ............................................................................................................. 60

TECNOSERVICECAMERE S.C.P.A. ............................................................................................... 64

FONDAZIONI ............................................................................................................................ 68

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Introduzione

Con l'acquisizione della partecipazione in Sistema Camerale Servizi - Si.Camera, avvenuta mediante la deliberazione di Giunta n. 76 del 10 luglio 2017, la Camera di Commercio di Ancona è in possesso di quote di capitali di 17 diverse società. Alcune di esse fanno parte del sistema camerale italiano e operano in house providing esclusivamente con la Camere di Commercio o organismi affini, altre invece sono riconducibili alla gestione di infrastrutture locali o di progetti aventi un carattere territoriale ben delimitato.

La Camera di Commercio di Ancona ha preso in considerazione annualmente l'andamento di tali società e si è espressa in merito al mantenimento della propria partecipazione nei capitali sociali. L'ultima verifica in tal senso è stata la revisione straordinaria imposta dall'art. 24 del D. Lgs 175/2016, approvata dalla Giunta camerale con atto n. 59 del 14 giugno 2017 e a quel documento va fatto riferimento per verificarne lo stato di attuazione e i risultati ottenuti.

La situazione al 31 dicembre 2017 è quella riportata nella tabella seguente. Due società sono in liquidazione mentre l'esercizio 2017 si è chiuso, in 3 casi, in passivo. Per ciascuna società è stata elaborata una scheda che analizza nel dettaglio la situazione economico-patrimoniale e le principali novità in materia organizzativa e di mercato. Le situazioni più critiche sono quelle, già segnalate da tempo, di Aerdorica Spa e Interporto Marche Spa che nel 2017 ottengono risultati particolarmente negativi e che sembrano giunte ad un punto di svolta inevitabile oltre il quale o si procede ad un risanamento effettivo e ad un rilancio ben definito o non resterebbe altro che dichiararne la messa in liquidazione.

SOCIETA' CAPITALE SOCIALE

QUOTA % CCIAA

ANCONA

VALORE QUOTA AN

RISULTATO ESERCIZIO

2017

Aerdorica 6.412.606 2,92% 187.062 -21.599.213

Agroqualità 1.856.191 0,48% 8.890 63.402

BMTI 2.387.372 0,05% 1.198 26.776

Colli Esini San Vicino 95.636 0,54% 516 154

Ecocerved 2.500.000 0,18% 4.535 256.922

IC Outsourcing 372.000 0,13% 470 152.095

Infocamere 17.670.000 0,21% 36.958 338.487

Interporto Marche 11.581.963 4,39% 507.888 -5.165.233

ISNART 348.784 0,28% 976 6.817

Job Camere in liquidazione 600.000 0,14% 851 137.191

Marina Dorica 6.654.000 0,23% 15.300 186.712

Meccano 798.660 1,93% 15.441 15.076

Quadrilatero Marche Umbria 50.000.000 0,28% 142.000 0

Retecamere in liquidazione 242.356 0,00% 7 -3.233

Si.Camera 4.009.935 0,02% 1.000 45.268

Tecnoservicecamere 1.318.941 0,07% 926 71.278

Tecnoholding 25.000.000 0,18% 43.929 3.825.092

Altre situazioni che richiedono l'attenzione degli organi amministrativi camerali sono quelle relative a Meccano e ISNART; sebbene le circostanze in cui le due società sono diverse, per entrambi si ravvisano alcuni rischi inerenti la perdita di centralità nel contesto in cui operano.

Richiamando la delibera di approvazione del Piano straordinario di revisione delle partecipazioni del 14 giugno 2017, la Giunta aveva ravvisato la necessità di ripetere la pubblicazione dei bandi di vendita

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dell'intera quota di capitale sociale posseduta in Aerdorica, Interporto Marche, Agroqualità, Borsa Merci Telematica Italiana e Retecamere in liquidazione mantenendo le stesse condizioni economiche adottate in occasione del precedente tentativo con la sola eccezione della società di gestione dell'Aeroporto delle Marche, la cui partecipazione era stata nel frattempo svalutata.

Era stato, inoltre, ritenuto inutile procedere ad analoga procedura per Job Camere, essendo la società in liquidazione, mentre per Meccano era stata addirittura ribaltata la valutazione, riportando la società nel novero di quelle ritenute come essenziali.

Con bando del 15 novembre 2017 sono state messe in vendita le azioni di Agroqualità e Borsa Merci Telematica Italiana, mentre con bando del 23 novembre sono state messe in vendita le azioni di Aerdorica e Interporto Marche. Con verbale del 15 dicembre 2018 è stata dichiarata deserta l'asta per la cessione delle azioni di Agroqualità e BMTI; con verbale del 22 dicembre 2017 è stata dichiarata deserta l'asta per la cessione delle azioni in Aerdorica e Interporto Marche. Non è stata posta in vendita la partecipazione in Retecamere in quanto la procedura di liquidazione era già giunta ad un livello piuttosto avanzato, rendendo pertanto inutile qualsiasi tentativo di alienazione.

Per quanto concerne Agroqualità S.p.a., in data 14 maggio 2018 è giunta comunicazione da parte dell'Amministratore Delegato con cui si rendeva nota la decisione dell'Assemblea dei soci di procedere alla liquidazione, mediante acquisto azioni proprie, delle azioni di quei soci che avevano manifestato la volontà di uscire dalla compagine societaria. L'operazione si è chiusa con la sottoscrizione dell'atto in data 27 settembre 2018; alla Camera di Commercio di Ancona spetta un valore calcolato sul patrimonio netto così come calcolato nel bilancio d'esercizio 2017, ovvero 10.027, 28 euro a fronte di un valore nominale di 8.889,91, con un sovrapprezzo di 1.137,37 euro.

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Aerdorica S.p.a.

Piazzale Sordoni, 60015 Falconara Marittima (An)

http://www.ancona-airport.com/

Consiglio di amministrazione (dal 23/06/2016)

Federica Massei - Amministratore Unico

Compagine societaria al 31/12/2017

Capitale sociale: 6.412.605 euro. Regione Marche (89,7%); Provincia di Ancona (1,9%); Camera di Commercio di Ancona (2,9%); Comune di Ancona (0,4%); Provincia di Macerata (0,3%); Provincia di Ascoli Piceno (0,2%); Provincia di Fermo (0,1%); Provincia di Pesaro e Urbino (0,04%); UBI Banca (3,1%); Altri (1,3%).

Quota pubblica: 95,7% - Quota privata: 4,3%

Bilancio 2017

Valore della produzione: 7.506.545 € (-27% rispetto al 2016)

Ricavi da prestazioni: 5.596.716 € (immutato rispetto al 2016)

Altri ricavi: 1.909.829 € (-60% rispetto al 2016)

Costo della produzione: 34.293.802 € (+191% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: - 493.029 € (nel 2016 era -974.069 €)

Risultato d’esercizio: - 21.599.213 €

Immobilizzazioni: 26.706.816 €

Crediti: 5.233.992 € (-42% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: -15.186.608 €

Debiti: 42.201.689 € (-1,3% rispetto al 2016)

Se l'esercizio 2016 aveva rappresentato per Aerdorica S.p.a. il tentativo di fare chiarezza e rendere più trasparente il bilancio con la convinzione che solo in questo modo si sarebbero potute creare le condizioni favorevoli ad un concreto interessamento da parte di potenziali investitori esterni all'attuale compagine societaria, è necessario riconoscere che quella scelta era solamente il primo passo di un processo che solo nell'ultimo esercizio ha trovato, probabilmente, pieno compimento.

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L'esercizio 2017 si è chiuso, infatti, con una perdita superiore ai 21 milioni di euro, un risultato così negativo da non poter essere immaginato e che rappresenta il sesto risultato netto in rosso consecutivo. L'origine di questo esito è da individuare, in larghissima parte, nella necessità di rivedere radicalmente una scelta contabile adottata nel 2013 che permise, allora, di fare fronte ad una perdita consistente senza dover ricorrere alla ricapitalizzazione. In quella circostanza, infatti, si decise di dare un valore patrimoniale pari a circa 20 milioni di euro alla concessione trentacinquennale da parte dell'ENAC, operando comunque in deroga all'art. 2423 C.c. in materia di redazione del bilancio. I valori ei beni in concessione iscritti in bilancio con una rilevante rivalutazione si sono rivelati incoerenti e non corretti sia alla luce del principio contabile OIC9 sia al venir meno delle ipotesi contenute nei Piani industriali redatti negli scorsi anni.

La società ha incaricato un professionista esterno per verificare la sussistenza delle condizioni indicate come essenziali nei vari Piani industriali adottati nel corso del tempo e ne è risultato che le aspettative di redditività ipotizzate e necessarie per il mantenimento dei valori contabili iscritti in bilancio non sono state conseguite. Il CTU nominato dal tribunale nell'ambito dell'istruttoria prefallimentare ha dichiarato come "l'operazione di rivalutazione effettuata nel corso del 2013 abbia solamente procrastinato un'inevitabile esigenza di ricapitalizzazione che sarebbe stata ben più consistente se non si fosse dato corso a tale maquillage contabile". L'esito di questa verifica si concretizza in una svalutazione di 20 milioni di euro che incide direttamente sul bilancio d'esercizio 2016: le immobilizzazioni materiali si riducono conseguentemente della medesima cifra, mentre nel Conto Economico i riflessi si manifestano nella voce degli ammortamenti e delle svalutazioni.

Al di là di questo evento eccezionale ma comunque determinante nella gestione aziendale, Aerdorica S.p.a. ha mostrato nel corso del 2017 la capacità di mantenere la sua posizione sul fronte commerciale, nonostante le enormi difficoltà affrontate dall'Amministratore Unico e dalla struttura interna. I passeggeri sono stati 485.037, lo 0,5% in più rispetto all'anno precedente (dato comunque inferiore alla crescita media nazionale del traffico aereo passeggeri, 6,4%), mentre sul fronte delle merci sono state gestite 6.808 milioni di tonnellate di beni, l'11,8% in più rispetto al 2016. Il primo semestre 2018, al contrario, è stato particolarmente negativo, registrando un calo del 14,8% nel mercato passeggeri e dell'1,8% sul fronte del cargo.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 7.698.941 10.301.319 7.506.545 100,0% 100,0% 100,0%

di cui contributi in c/esercizio 2.918 2.235 1.559 0,0% 0,0% 0,0%

Costi per materie prime 194.519 100.735 137.919 2,5% 1,0% 1,8%

Costi per servizi 6.420.040 4.704.842 4.415.693 83,4% 45,7% 58,8%

Altri costi 355.728 337.339 194.775 4,6% 3,3% 2,6%

Variazione rimanenze materie prime 11.523 11.779 - 9.839 0,1% 0,1% -0,1%

VALORE AGGIUNTO 717.131 5.146.624 2.767.997

9,3% 50,0% 36,9%

Costi del personale 4.040.227 4.047.314 3.876.305 52,5% 39,3% 51,6%

MARGINE OPERATIVO LORDO - 3.323.096 1.099.310 - 1.108.308

-43,2% 10,7% -14,8%

Ammortamenti e accantonamenti 4.924.428 1.658.323 23.945.194 64,0% 16,1% 319,0%

Svalutazione crediti 620.627 0 700.165 8,1% 0,0% 9,3%

MARGINE OPERATIVO NETTO - 8.868.151 - 559.013 - 25.753.667

-115,2% -5,4% -343,1%

Gestione finanziaria - 1.322.858 - 974.969 - 516.420 -17,2% -9,5% -6,9%

Gestione straordinaria - 1.824.996 - 485.648 0 -23,7% -4,7% 0,0%

Gestione accessoria - 1.426.177 - 445.775 - 1.033.590 -18,5% -4,3% -13,8%

Imposte dell'esercizio - 367.946 107.508 - 5.704.464 -4,8% 1,0% -76,0%

Utile netto - 13.074.236 - 2.572.913 - 21.599.213 -169,8% -25,0% -287,7%

Il valore delle entrate da vendite e prestazioni è rimasto quasi immutato da un anno all'altro, anche e all'interno della macro voci si osserva un significativo incremento dei voli di linea passeggeri (da 1 milione a

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1,1 milioni di euro) e un calo dei charter; si riduce, al contrario, il volume delle entrate non caratteristiche, in particolare nelle voci straordinarie.

I prospetti dello Stato Patrimoniale si segnalano per due grandi cambiamenti, il primo relativo alla riduzione del valore delle immobilizzazioni materiali e il secondo relativo all'ulteriore contrazione del patrimonio netto che, con la perdita di oltre 20 milioni dell'ultimo anno, diventa negativo. Questa situazione non è sopportabile sia dal punto di vista civilistico che gestionale e la perdita dovrebbe essere coperta con l'aumento di capitale sociale da parte della Regione Marche, già approvata ma soggetta a parere vincolante da parte della Commissione europea.

La vicenda della ricapitalizzazione da parte del socio di maggioranza è di vitale importanza e si collega direttamente alla stessa possibilità di dare continuità aziendale ad Aerdorica S.p.a. La ricapitalizzazione è essenziale anche per la falcidia dei debiti pregressi e senza di essa il fallimento sarà pressoché inevitabile. La mole dei debiti resta superiore ai 42 milioni di euro, seppur immutata da un paio di esercizi.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 1.168.962 774.376 2.787 1,9% 1,3% 0,0%

Immobilizzazioni materiali 48.896.188 47.645.929 26.660.211 79,3% 81,2% 82,0%

Immobilizzazioni finanziarie 70.786 67.209 43.818 0,1% 0,1% 0,1%

ATTIVO FISSO 50.135.936 48.487.514 26.706.816

81,3% 82,7% 82,2%

Disponibilità liquide 303.628 1.013.891 457.103 0,5% 1,7% 1,4%

Disponibilità finanziarie 11.115.962 9.092.150 5.254.047 18,0% 15,5% 16,2%

Rimanenze 81.186 69.407 79.247 0,1% 0,1% 0,2%

ATTIVO CORRENTE 11.500.776 10.175.448 5.790.397

18,7% 17,3% 17,8%

TOTALE 61.636.712 58.662.962 32.497.213 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 5.985.518 6.412.605 - 15.186.608

9,7% 10,9% -46,7%

Debiti a LT 9.894.214 8.417.452 32.280.397 16,1% 14,3% 99,3%

TFR 634.273 648.376 635.229 1,0% 1,1% 2,0%

Fondo rischi e oneri 11.148.532 8.758.227 4.765.635 18,1% 14,9% 14,7%

PASSIVO CONSOLIDATO 21.677.019 17.824.055 37.681.261

35,2% 30,4% 116,0%

Ratei e risconti 277.794 71.862 81.268 0,5% 0,1% 0,3%

Debiti a BT 33.696.381 34.354.440 9.921.291 54,7% 58,6% 30,5%

PASSIVO CORRENTE 33.974.175 34.426.302 10.002.559

55,1% 58,7% 30,8%

TOTALE 61.636.712 58.662.962 32.497.212 100,0% 100,0% 100,0%

Attività e previsioni per il futuro

L'esercizio 2017 è stato caratterizzato per tutta la sua durata da due procedure che corrono in parallelo e

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che decideranno la sorte della società di gestione dell'Aeroporto delle Marche. La prima è la procedura pre fallimentare avviata dalla Procura del Tribunale di Ancona e che si sta protraendo al di là dei tempi inizialmente ipotizzati. In data 29/12/2017 il Tribunale ha notificato un decreto che include la relazione del CTU in merito alla fattibilità e alla tenuta del Piano di risanamento; nel documento si legge, in particolare, che dal punto di vista meramente economico, le assunzioni del Piano 2018/2022 sembrano permettere ad Aerdorica di raggiungere una situazione di equilibrio a partire dal 2020 anche in assenza dei contributi regionali di funzionamento; tuttavia i flussi di cassa resterebbero pesantemente negativi, in assenza dei contributi regionali, per tutto il periodo del piano con relativo squilibrio finanziario causato soprattutto dai debiti pregressi. Alla luce di queste considerazioni, il Tribunale dichiara che le azioni predisposte dal management sono efficaci nel condurre la società all'equilibrio sia economico che finanziario solo se sorrette da un impegno finanziario del socio di maggioranza, facendo riferimento all'auspicato aumento di capitale sociale di 20 milioni di euro. Il decreto si conclude con la seguente valutazione: "indispensabile ai fini dell'accertamento dei presupposti per la dichiarazione di fallimento o invece per la chiusura del procedimento prefallimentare attendere il giudizio della Commissione europea sia sulla sottoscrizione di capitale da parte della Regione Marche sia sulla erogabilità dei contributi di funzionamento annuali".

La seconda procedura di lungo termine che riguarda Aerdorica S.p.a.a è proprio il giudizio da parte della Commissione europea sulla legittimità della ricapitalizzazione e dei contributi annuali di funzionamento. Ad oggi non si hanno indicazioni chiare circa l'orientamento della Commissione. Il punto debole dell'istruttoria, su cui la Commissione ha concentrato la sua attenzione, è relativo all'adeguatezza del contributo pubblico in assenza di un contributo da privati che attesti la capacità della società di stare sul mercato e attrarre investimenti e risorse. La presa di posizione ufficiale della Commissione europea dovrebbe giungere nel mese di dicembre.

In questo ambito di grande incertezza si è svolta anche la procedura per la manifestazione vincolante d'interesse all'acquisto della maggioranza del capitale societario. In piena estate 2018 sono giunte 3 diverse manifestazioni: quella di Air Vallée, quella del fondo inglese Njord Partners Llp e della società spagnola Daccimet Hispiania. Nonostante non vi siano state dichiarazioni ufficiali sull'esito della valutazione delle tre proposte, nel mese di luglio sono circolate indiscrezioni che farebbero cadere la preferenza del socio di maggioranza verso il fondo inglese. Ma nessun provvedimento ufficiale a tal proposito è stato ancora adottato e nel frattempo si è registrato il venire meno di uno dei tre contendenti, Air Vallée, dichiarata fallita. Il bando è attualmente al vaglio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l'intera procedura dovrebbe concludersi, al netto di ulteriori intoppi, nel mese di novembre.

Nel mese di febbraio 2018 l'Amministratore Unico Federica Massei ha avviato la procedura per l'ammissione al concordato preventivo in continuità, ritenendo tale scelta come la più appropriata per permettere alla società di continuare ad operare normalmente sul mercato in attesa dei vari giudizi. I vertici della società sono stati convocati il 13 settembre dal Tribunale Fallimentare di Ancona per pronunciarsi sull'ammissibilità del concordato preventivo, dopo che nel corso del mese di agosto erano stati forniti ulteriori documenti a supporto del piano. Il 24 settembre 2018 il Collegio del Tribunale ha decretato l'ammissibilità alla procedura di concordato preventivo. Il Piano prevede il pagamento integrale dei creditori privilegiati (dipendenti, Erario e INPS) e strategici entro 60 giorni dal decreto di omologa e il pagamento dei creditori chirografari (banche e fornitori) al 15% sempre entro 60 giorni. L'adunanza dei creditori è stata convocata per il 16 gennaio 2019, seguiranno poi le operazioni di voto che occuperanno circa 20 giorni per poi giungere all'udienza finale di verifica delle maggioranze.

Raccogliendo tutte le informazioni relative a questa complessa e articolata road map, nel mese di febbraio 2019 si potrebbe giungere alla definizione del destino di Aerdorica S.p.a.

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Agroqualità S.p.a.

Viale Cesare Pavese 305 – 00144 Roma

www.agroqualita.it

Consiglio di amministrazione (in carica dal 30 maggio 2018)

Ferruccio Dardanello – Presidente

Enrico De Micheli – Amministratore Delegato

Emanuele Castagno – Membro Comitato Esecutivo

Paolo Rovellotti - Membro Comitato Esecutivo

Tommaso de Simone – Membro Comitato Esecutivo

Franca Castellani – Consigliere

Paolo Odetti - Consigliere

Achille Tonani - Consigliere

Luca Perozzi - Consigliere

Bruno Rivarossa - Consigliere

Compagine societaria

Unioncamere; le Unioni regionali di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Veneto; le Camere di Commercio di Alessandria, Ancona (0,48% per un valore di 8.889,81 euro), Arezzo, Avellino, Bergamo, Brindisi, Cagliari, Cremona, Cuneo, Ferrara, Foggia, Imperia, Lucca, Macerata, Milano, Novara, Pisa, Pordenone, Rieti, Roma, Salerno, Savona, Torino, Verona, Vibo Valentia, Viterbo.

RINA S.p.a. (53,9%); Confagricoltura; Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti; Associazione Nazionale Cooperative Agroalimentari; CNA Alimentare; Confederazione Italiana Agricoltori; Associazione Italiana Allevatori; Associazione Consumatori Utenti; Società consortile tra ENEA e Unioncamere; DINTEC.

Il capitale è stato ridotto in conseguenza degli effetti della L. 147/2013 che ha consentito il recesso a 10 Camere di Commercio e a 2 Unioni regionali.

Capitale sociale

1.856.191 €

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 11

Bilancio 2017

Valore della produzione: 4.714.231 € (+6,6% rispetto al 2016)

Costi della produzione: 4.552.192 € (+7,6% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: - 2.511 €

Risultato d’esercizio: 63.402 € (nel 2016 l’utile era stato di 81.723 €)

Immobilizzazioni: 46.210 €

Crediti: 4.050.269 € (-1% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 2.093.695 €

Debiti: 1.983.640 € (-3,3% rispetto al 2016)

La società opera nell'ambito della certificazione dei prodotti del Made in Italy con particolare attenzione al settore agroalimentare. Ha una natura mista pubblico-privata in quanto è partecipata da numerosi soggetti del sistema camerale, ma il socio principale è un'azienda di certificazione privata, Rina S.p.a. Questa situazione implica che Agroqualità non può operare in house providing ma deve muoversi sul mercato come qualsiasi altro operatore del settore.

L'esercizio 2017 ha seguito la tendenza già manifestatasi nel triennio precedente, mostrando in tal modo una stabilità che si traduce in solidità finanziaria ed economica. Nel 2017 i ricavi da vendite e prestazioni sono aumentati dell'8%, incrementando in tal modo l'entità del valore aggiunto (anche in % rispetto al volume delle entrate complessive). Il costo del personale (32 dipendenti in totale) è rimasto pressoché immutato e la società è stata in grado di chiudere l'esercizio con un discreto utile che viene destinato in parte a riserve e in parte ad incremento del valore del patrimonio netto.

La redditività si mantiene ad un buon livello, come testimoniato dai valori del ROI e del ROE. CE A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 4.154.808 4.423.187 4.714.231 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 189.936 254.766 251.327 4,6% 5,8% 5,3%

Costi per servizi 2.139.846 2.150.006 2.217.229 51,5% 48,6% 47,0%

Altri costi 79.775 70.606 123.791 1,9% 1,6% 2,6%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 1.745.251 1.947.809 2.121.884

42,0% 44,0% 45,0%

Costi del personale 1.492.226 1.622.697 1.644.498 35,9% 36,7% 34,9%

MARGINE OPERATIVO LORDO 253.025 325.112 477.386

6,1% 7,4% 10,1%

Ammortamenti e accantonamenti 57.587 64.247 45.277 1,4% 1,5% 1,0%

Svalutazione crediti 77.082 55.202 250.000 1,9% 1,2% 5,3%

MARGINE OPERATIVO NETTO 118.356 205.663 182.109

2,8% 4,6% 3,9%

Gestione finanziaria - 13.006 - 150 - 2.511 -0,3% 0,0% -0,1%

Gestione accessoria - 17.981 - 14.814 - 20.070 -0,4% -0,3% -0,4%

Imposte dell'esercizio 63.686 108.976 96.126 1,5% 2,5% 2,0%

Utile netto 23.683 81.723 63.402 0,6% 1,8% 1,3%

Dal punto di vista patrimoniale e finanziario, la società si caratterizza per una forte tendenza alla liquidità degli attivi dello Stato Patrimoniale, composto in larghissima parte dai crediti verso clienti. Essendo una società di servizi, la parte immobilizzata è davvero esigua, così come le rimanenze. Questa tendenza si sta accentuando negli ultimi anni, tanto che l'attivo circolante ha raggiunto nel 2017 addirittura un peso del 99% sull'attivo totale.

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ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 95.634 58.958 25.254 2,0% 1,3% 0,6%

Immobilizzazioni materiali 21.047 24.609 18.356 0,4% 0,5% 0,4%

Immobilizzazioni finanziarie 3.372 2.600 2.600 0,1% 0,1% 0,1%

ATTIVO FISSO 120.053 86.167 46.210

2,5% 1,9% 1,0%

Disponibilità liquide 286.237 264.288 166.533 6,0% 5,8% 3,7%

Disponibilità finanziarie 4.260.509 4.099.935 4.230.235 89,7% 90,5% 93,6%

Rimanenze 85.456 81.334 75.039 1,8% 1,8% 1,7%

ATTIVO CORRENTE 4.632.202 4.445.557 4.471.807

97,5% 98,1% 99,0%

TOTALE 4.752.255 4.531.724 4.518.017 100,0% 100,0% 100,0%

Anche le voci delle fonti patrimoniali e finanziarie sono fortemente concentrate sulla parte corrente, con l'importante baluardo rappresentato dal patrimonio netto. A proposito di quest'ultima voce, nel corso della prima parte del 2018 sono state assunte dall'assemblea dei soci decisioni importanti che riguardano anche l'ente camerale dorico, che in passato aveva manifestato la propria volontà di uscire dalla compagine societaria. Grazie all'utile maturato nell'esercizio 2018, il patrimonio netto complessivo è tornato quasi al valore del 2015, prima del completamento dell'operazione di liquidazione delle quote ad alcuni soci che avevano manifestato la volontà di recedere da Agroqualità.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 2.097.701 2.030.293 2.093.695

44,1% 44,8% 46,3%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 328.219 398.269 372.680 6,9% 8,8% 8,2%

Fondo rischi e oneri 41.371 51.206 68.002 0,9% 1,1% 1,5%

PASSIVO CONSOLIDATO 369.590 449.475 440.682

7,8% 9,9% 9,8%

Ratei e risconti 38.200 0 0 0,8% 0,0% 0,0%

Debiti a BT 2.246.764 2.051.956 1.983.640 47,3% 45,3% 43,9%

PASSIVO CORRENTE 2.284.964 2.051.956 1.983.640

48,1% 45,3% 43,9%

TOTALE 4.752.255 4.531.724 4.518.017 100,0% 100,0% 100,0%

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 2,7% 4,8% 4,2%

ROE 1,1% 4,0% 3,0%

Gli indici patrimoniali mostrano un accresciuto livello di solidità strutturale del bilancio societario e una bassa tendenza all'indebitamento, specie nel breve periodo.

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 44,1% 44,8% 46,3%

Indice primario di struttura 17,47 23,56 45,31

Indice secondario di struttura 20,55 28,78 54,84

Leverage (indebitamento) 2,27 2,23 2,16

Indebitamento a breve 0,48 0,45 0,44

Liquidità primaria (Quick ratio) 1,99 2,13 2,22

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Attività e previsioni per il futuro

Con la delibera n. 59 del 14/06/2017 la Giunta della Camera di Commercio di Ancona aveva ribadito il proprio indirizzo in merito alla società, ritenendo opportuno ripetere la gara per la cessione integrale delle azioni possedute alle medesime condizioni della precedente. Anche la seconda gara è andata deserta, non producendo in tal modo alcun effetto concreto.

In data 19 febbraio 2018 è stato pubblicato l'avviso di offerta in opzione delle partecipazioni di un gruppo di soci di Agroqualità, tra cui la Camera di Commercio di Ancona, che avevano manifestato la volontà di non mantenere tale partecipazione. L'assemblea dei soci del 24 aprile 2018 ha deliberato in merito alla dismissione di alcune partecipazioni nella società e alle relative operazioni conseguenti alla presa d'atto del mancato esercizio di opzione da parte dei soggetti interessati a seguito dell'avviso pubblicato il 19 febbraio.

Con comunicazione del 14 maggio 2018 Agroqualità ha comunicato alla Camera di Commercio di Ancona l'avvenuta deliberazione in merito alla cessazione della partecipazione in Agroqualità e il relativo rimborso delle azioni detenute mediante acquisto di azioni proprie al valore del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2018. La liquidazione è stata quantificata col criterio del Patrimonio netto sulla base dei dati contenuto nel bilancio d'esercizio 2018: a fronte di un valore nominale di 8.889,91 euro la Camera di Ancona riceverà una liquidazione pari a 10.027,28 euro con un sovrapprezzo di 1.137,37 euro.

La finalizzazione del passaggio delle azioni dalla Camera di Commercio di Ancona ad Agroqualità S.p.a. è avvenuto in data 27 settembre 2018 e da quel momento l'ente camerale ha cessato di essere socio di Agroqualità S.p.a.

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BMTI – Borsa Merci Telematica Italiana S.c.p.a.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma

web.bmti.it

Consiglio di Amministrazione (in carica dal 6/5/2015)

Andrea Zanlari – Presidente e Amministratore Delegato

Tommaso De Simone – Consigliere

Tiziana Pompei - Consigliere

Compagine societaria

Sono associate 81 Camere di commercio, Unioncamere, le Unioni regionali di Lombardia, Piemonte e Puglia e Infocamere. La Camera di commercio di Ancona possiede lo 0,05% del capitale sociale, pari ad una quota di 1.198,48 euro.

Capitale sociale

2.387.372,16 euro

Bilancio 2017

Valore della produzione: 2.982.746 € (-21% rispetto al 2016)

di cui contributo consortile: 407.056 € (-16,7% rispetto al 2016)

Costo della produzione: 3.039.033 € (-19,6% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: 111.667 €

Risultato d’esercizio: 26.776 € (nel 2016 l'utile era pari a 2.335 €)

Immobilizzazioni: 401.513 €

Crediti: 1.805.995 € (-46% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 2.515.887 €

Debiti: 4.225.705 € (+16% rispetto al 2016)

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BMTI è la società del sistema camerale che gestisce e promuove la piattaforma telematica della Borsa Merci Telematica Italiana dedicata ai prodotti agricoli, agroenergetici, agroalimentari, ittici e dei servizi logistici; fornisce anche attività di studio delle filiere interessate dalla Borsa Telematica, supporta l’operatività delle Commissioni Uniche Nazionali, facilita la promozione e lo sviluppo dei mercati della pesca e dell’acquacoltura.

Con l'assemblea dei soci del 14 dicembre 2016 la società ha adottato le modifiche statutarie imposte dal D. Lgs 175/2016, introducendo diversi passaggi che chiariscono la natura in house providing. Con il nuovo articolo 2, ad esempio, si dichiara che la società non ha scopo di lucro e assume la qualifica di "organismo di diritto pubblico" strettamente indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali dei consorziati, mentre il nuovo art. 6 comma 2 prevede che "gli enti controllanti esercitano sulla società un controllo analogo a quello esercitato sulle proprie strutture e servizi secondo l'istituto dell'in house providing".

La società si è caratterizzata, nel corso degli anni, per la richiesta di un contributo annuale che ciascun socio ha versato per raggiungere il pareggio di bilancio, configurando in tal modo una sostanziale ricapitalizzazione ripetuta periodicamente. La gestione più recente ha cercato di contenere il valore di tale contributo, il cui peso rispetto al valore totale delle entrate è comunque ancora pari al 13,7% nonostante negli ultimi due anni si sia ridotto passando da 533 a 407 mila euro. Nell'ultimo esercizio, comunque, le entrate si sono ridotte del 21% rispetto all'anno precedente, portandosi al di sotto dei 3 milioni di euro, di cui 1,6 milioni di euro per variazione dei lavori in corso su progetti finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole, alimentari, forestali e del turismo. Il costo del personale è aumentato a seguito dell'incremento di un'unità dipendente (da 15 a 16) e del maggiore ricorso a risorse interne per la realizzazione delle attività previste dai contratti attivi. Migliora nettamente la gestione finanziaria, in grado di generare risorse per oltre 100 mila euro (da interessi attivi), con un risultato finale in attivo di 26.776 euro.

CE A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 3.813.647 3.774.078 2.982.746 100,0% 100,0% 100,0%

di cui contributi in c/esercizio 533.013 488.542 407.156 14,0% 12,9% 13,7%

Costi per godimento beni terzi 80.540 101.306 96.610 2,1% 2,7% 3,2%

Costi per servizi 2.374.332 2.212.012 1.501.731 62,3% 58,6% 50,3%

Altri costi 10.495 11.013 9.972 0,3% 0,3% 0,3%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 1.348.280 1.449.747 1.374.433

35,4% 38,4% 46,1%

Costi del personale 938.182 928.203 997.067 24,6% 24,6% 33,4%

MARGINE OPERATIVO LORDO 410.098 521.544 377.366

10,8% 13,8% 12,7%

Ammortamenti e accantonamenti 324.735 268.604 211.500 8,5% 7,1% 7,1%

Svalutazione crediti 0 212.434 110.666 0,0% 5,6% 3,7%

MARGINE OPERATIVO NETTO 85.363 40.506 55.200

2,2% 1,1% 1,9%

Gestione finanziaria 22.588 45.201 111.667 0,6% 1,2% 3,7%

Gestione straordinaria - 681 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 86.689 - 47.362 - 112.287 -2,3% -1,3% -3,8%

Imposte dell'esercizio 12.335 36.010 27.804 0,3% 1,0% 0,9%

Utile netto 8.246 2.335 26.776 0,2% 0,1% 0,9%

La società sta lavorando su 6 linee strategiche: la valorizzazione della funzione camerale di rilevazione e dei prezzi, la digitalizzazione di strumenti per la trasparenza e sviluppo dei mercati, servizi per il sistema camerale e organizzazioni di categoria, la realizzazione di iniziative per lo sviluppo e la trasparenza dei mercati agricol0, alimentare e ittici, il supporto all'attuazione della normativa in materia di Commissioni Uniche nazionali e la diffusione del modello camerale di negoziazione sui mercati internazionali. Nella relazione sulla gestione che accompagna il bilancio d'esercizio 2017 è contenuta un'ampia descrizione delle attività svolte di Borsa Merci Telematica Italiana.

La situazione finanziaria e patrimoniale mostra una forte crescita delle voci correnti dell'attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale. Tra le voci dell'attivo, l'elemento che altera la composizione delle voci è l'ampio flusso di risorse provenienti dal Mipaaf e relativo ai progetti in corso, che la società ha investito in titoli

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obbligazionari (attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, da cui derivano anche gli interessi passivi che determinano l'attivo della gestione finanziaria).

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 676.060 543.700 351.189 19,6% 8,4% 5,0%

Immobilizzazioni materiali 70.499 49.587 38.324 2,0% 0,8% 0,5%

Immobilizzazioni finanziarie 14.640 12.205 12.000 0,4% 0,2% 0,2%

ATTIVO FISSO 761.199 605.492 401.513

22,1% 9,4% 5,7%

Disponibilità liquide 115.715 206.311 166.216 3,4% 3,2% 2,3%

Disponibilità finanziarie 1.479.503 5.637.682 6.226.515 42,9% 87,3% 87,8%

Rimanenze 1.093.575 6.326 293.865 31,7% 0,1% 4,1%

ATTIVO CORRENTE 2.688.793 5.850.319 6.686.596

77,9% 90,6% 94,3%

TOTALE 3.449.992 6.455.811 7.088.109 100,0% 100,0% 100,0%

Il passivo è composto per poco più di un terzo dal patrimonio netto e per la parte restante dai debiti a breve termine verso il Mipaaf; anche in questo caso il modello di gestione è stato modificato dallo stretto legame col Ministero delle politiche agricole. Non cambia, al contrario, la necessità di ricorrere al contributo consortile annuo per raggiungere il pareggio di bilancio, ma su tale questione (e sulla possibilità di sottrarsi da tale versamento da parte delle Camere di Commercio associate) si sono espressi in modo chiaro sia il Ministero dello Sviluppo Economico (nel 2014) che Unioncamere (nel 2016), richiamando la necessità di svolgimento di competenze camerali in materia di monitoraggio dei prezzi al'ingrosso e di regolazione dei mercati che il decreto costitutivo di BMTI (n. 174/2006) assegna alla società, i cui soci possono essere solamente soggetti di diritto pubblico, tra cui le stesse Camere di Commercio. Ne deriva la necessità di garantire l'operatività di BMTI e per il sistema camerale, pertanto, l'impossibilità di recedere dalla compagine societaria.

PASSIVO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 2.486.777 2.489.112 2.515.887

72,1% 38,6% 35,5%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 225.701 243.589 253.131 6,5% 3,8% 3,6%

Fondo rischi e oneri 47.000 0 0 1,4% 0,0% 0,0%

PASSIVO CONSOLIDATO 272.701 243.589 253.131

7,9% 3,8% 3,6%

Ratei e risconti 58.997 53.806 63.386 1,7% 0,8% 0,9%

Debiti a BT 631.517 3.669.304 4.255.705 18,3% 56,8% 60,0%

PASSIVO CORRENTE 690.514 3.723.110 4.319.091

20,0% 57,7% 60,9%

TOTALE 3.449.992 6.455.811 7.088.109 100,0% 100,0% 100,0%

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 72,1% 38,6% 35,5%

Indice primario di struttura 3,27 4,11 6,27

Indice secondario di struttura 3,63 4,51 6,90

Leverage (indebitamento) 1,39 2,59 2,82

Indebitamento a breve 0,20 0,58 0,61

Liquidità primaria (Quick ratio) 2,31 1,57 1,48

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 17

Il quadro degli indici patrimoniali e finanziari evidenza il basso tasso di indebitamento, anche a breve termine, fino all'esercizio 2015 e il successivo aumento nell'ultimo anno. Gli indici di struttura sono positivi, mentre hanno davvero scarso significato gli indici di redditività, dato che una parte non irrilevante delle entrate è riconducibile al contributo erogato dai consorziati ogni anno.

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 2,6% 0,6% 0,8%

ROE 0,3% 0,1% 1,1%

Attività e prospettive per il futuro

La Camera di Commercio di Ancona ha già manifestato con delibera n. 184 del 19/11/2012 di ritenere non più strategica la propria partecipazione nella Borsa Merci Telematica Italiana, avviando la verifica delle modalità per uscire dalla compagine sociale. Questa delibera ha trovato la sua concretizzazione con il Piano di razionalizzazione delle società partecipate e con la delibera di Giunta n. 28 del 15/4/2015. La procedura di vendita successivamente avviata non ha dato, tuttavia, risultati positivi ed è andata deserta.

Con la deliberazione n. 59 del 14/6/2017, in occasione della revisione straordinaria delle partecipazioni disposta dal D. Lgs 175/2016, la Giunta della Camera di Commercio ha confermato il precedente indirizzo, disponendo la ripetizione del bando di gara alle medesime condizioni. Il bando è andato nuovamente deserto, per cui la decisione strategica adottata dalla Giunta camerale non ha potuto trovare concreta realizzazione.

In riferimento all’evoluzione prevedibile della gestione, il peso del contributo consortile per servizi obbligatori dovuto dalle Camere di Commercio tenderà a ridursi e ad aumentare il ruolo dei progetti di origine ministeriale, camerale e da altri soggetti pubblici.

Nel 2018 Borsa Merci Telematica Italiana proseguirà lungo le linee già tracciate nel biennio precedente, confermando il grande peso dei progetti ministeriali nella determinazione del fatturato. In questa ottica, appare sempre più evidente che il ruolo del sistema camerale non sia determinante e che, dal punto di vista opposto, le stesse Camere di Commercio mediante la richiesta di recesso dalla compagine societaria abbiano reso evidente lo scarso peso che assegnano alla società nello svolgimento dei propri compiti istituzionali.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 18

Colli Esini San Vicino S.r.l.

Piazza Baldoni, 1 – 62021 Apiro (MC)

www.colliesini.it

Consiglio di Amministrazione (in carica dal 21 maggio 2018)

Riccardo Maderloni – Presidente

Maurizio Finucci – Vice Presidente

Antonio Centocanti - Consigliere

Marco Conti – Consigliere

Mauro Giulietti – Consigliere

Marcello Falcioni - Consigliere

Claudio Gagliardini - Consigliere

Elisabetta Grilli - Consigliere

Mauro Scattolini - Consigliere

Evasio Sebastianelli - Consigliere

Alessio Tosti - Consigliere

Compagine societaria

Provincia di Ancona; Camera di Commercio di Ancona (0,54% pari a 516 euro); Comunità Montana del San Vicino; Comunità Montana Esino Frasassi, Consorzio Frasassi, Comunità Montata alte Valli del Potenza e dell'Esino; 23 Comuni delle province di Ancona e Macerata; 57 soci privati.

Capitale sociale

95.636 €

Bilancio 2017

Valore della produzione: 198.558 €

Costo della produzione: 198.023 €

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 19

Gestione finanziaria: - 381 €

Risultato d’esercizio: 154 €

Immobilizzazioni: 1.739 €

Crediti: 319.568 €

Patrimonio netto: 72.666 €

Debiti: 215.305 €

Colli Esini San Vicino è una società consortile fondata nel 1991 come Gruppo di Azione Locale (GAL) in concomitanza con l’avvio del progetto comunitario Leader rivolto al mondo dell’agricoltura e finalizzato al supporto delle attività rurali nei paesi dell’Unione europea. Obiettivo della società è quello di promuovere lo sviluppo e l’occupazione nell’area interessata dal programma in coerenza con gli obiettivi comunitari e con i piani di sviluppo regionali, provinciali e locali. Alla base dell’attività svolta dal consorzio c’è l’impiego dei fondi europei per progetti di sviluppo, di formazione e comunicazione, in particolare per il miglioramento delle strutture ricettive e per lo sviluppo di servizi complementari al turismo rurale; la società sta lavorando in questa fase alla programmazione relativa ai fondi del periodo 2014-2020.

Nel corso del 2015 - 2016 la struttura del GAL ha lavorato per la redazione del documento preliminare di avvio della nuova programmazione, uno strumento ritenuto indispensabile per capire quali sono le richieste principali del territorio e orientare, in tal modo, i bandi per il periodo che giungerà fino al 2020. A tal fine sono stati organizzati vari tavoli di lavoro tematici, cui è stata invitata anche la Camera di Commercio di Ancona, riguardanti: turismo e commercio agricoltura; artigianato e industria; credito. Sono stati, inoltre, organizzati tre focus group su tematiche strategiche quali l'innovazione sociale ed economica, la Pubblica Amministrazione e i servizi a cittadini e imprese, le politiche culturali.

Con Decreto n. 76 del 14.11.2016, il Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura della Regione Marche ha approvato il Piano di Sviluppo Locale del GAL Colli Esini San Vicino. La dotazione finanziaria assegnata al GAL Colli Esini San Vicino per la misura 19 "Sostegno allo sviluppo locale Leader" ammonta a 10.116.492 €, di cui 8.474.593 € per investimenti e i restanti 1.641.899 € per spese di gestione. Queste risorse sono state distribuite anno per anno dal 2016 fino al 2023, anche se il periodo in cui saranno più intense è il triennio 2019-2021. Per il momento sono stati lanciati alcuni bandi preliminari, necessari per l'organizzazione e la gestione delle attività di animazione e, successivamente, di raccolta dei progetti e delle iniziative che proverranno dal territorio (specie dai soggetti privati) per lo sviluppo rurale dell'area.

La società sta proseguendo nel lavoro di pubblicazione dei bandi e di assegnazione delle risorse previste dal PSL (Piano di Sviluppo Locale) come previsto da cronoprogramma. Il GAL è inoltre parte di altri progetti di cooperazione, quali il Distretto dell'Appennino Umbro Marchigiano, il DCE delle Marche "Progetto per il marketing e la promozione dei borghi rurali e dei beni architettonici delle aree interne delle Marche", "Natura Teatrale Leader" assieme al GAL Ogliastra e "Brand Marche" per la promozione del territorio dei GAL.

Nel corso del 2017 sono state contabilizzate per competenza entrate per quasi 200 mila euro, di cui la maggior parte ai contributi PSL 2014-2020 e solo una minima parte dal DCE.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 20

Ecocerved S.c.a.r.l.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma

www.ecocerved.it

Consiglio di Amministrazione (dal 26/4/2017)

Enrico Migliavacca – Presidente

Marco Conte – Consigliere

Roberta Crosta – Consigliere

Paolo Mignone – Consigliere

Rossella Amelia Pulsoni - Consigliere

Compagine societaria

37 Camere di commercio (Ancona 0,18% per un valore di 4.535 €), Aosta, Avellino, Bari, Benevento, Biella e Vercelli, Bologna, Bolzano, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Cosenza, Ferrara, Firenze, Genova, L’Aquila, Lucca, Maremma e Tirreno, Milano, Modena, Napoli, Novara, Padova, Palermo - Enna, Parma, Perugia, Pisa, Potenza, Ravenna, Romagna, Reggio Emilia, Roma, Taranto, Torino, Trento, Trieste, Venezia - Rovigo - Delta Lagunare, Vicenza), Unioncamere, Infocamere, le Unioni regionali di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.

Capitale sociale

2.500.000 euro

Bilancio 2017

Valore della produzione: 8.416.104 € (+5% rispetto al 2016)

Costi della produzione: 7.954.803 € (+2,8% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: 546 €

Risultato d’esercizio: 256.922 € (nel 2016 l’utile era stato di 177.233 €)

Immobilizzazioni: 1.401.768 €

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 21

Crediti: 1.306.730 € (-29,5% rispetto al 2016)

Disponibilità liquide: 5.537.256 € (+38% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 5.522.923 €

Debiti: 2.120.400 € (+39% rispetto al 2016)

Ecocerved è la società del sistema camerale il cui oggetto sociale è quello di progettare, realizzare e gestire sistemi informativi sull'impatto ambientale delle attività economiche nell’interesse e per conto delle Camere di commercio, Unioni regionali, aziende speciali o loro partecipate. La sua attività si concentra su 4 linee di intervento: trasferimento dati dalle imprese alla P.A., assistenza e formazione alle imprese, gestione e analisi dei dati e diffusione dei risultati delle indagini.

Anche nel 2017 una buona gestione ha condotto la società a incrementare il valore delle entrate e a conseguire un risultato finale ampiamente positivo, comunque in linea con la natura in house providing che impone di non perseguire l'obiettivo del profitto ma scelte analoghe a quelle che sarebbero fatte con un ramo aziendale interno. Il fatturato ha sfiorato gli 8,5 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto all'anno precedente, grazie soprattutto alla voce dell'Albo Smaltitori Rifiuti (che rappresenta oltre il 70% delle entrate complessive) e a quella dei Progetti e Studi; nel caso dell'Albo Smaltitori Rifiuti, il risultato positivo è stato generato dallo sviluppo del sistema informativo AGES-ETS. La voce in uscita più consistente rimane quella del personale (i dipendenti sono 139 contro i 130 del 2016, cui vanno aggiunti 2 persone in distacco). Al netto dello storno della marginalità ai sensi del DRP 633/1972, le entrate di Ecocerved sono generate per l'88% da servizi resi alle Camere di Commercio associate, per il 7,7% da attività rivolte a Infocamere, per il 2,3% da servizi alle imprese, per lo 0,9% da servizi per le Pubbliche Amministrazione e per la parte restante (0,6%) a soggetti del sistema camerale non associati.

Il dato più significativo del Conto economico relativo all'esercizio 2017 è l'iscrizione di un accantonamento di 230 mila euro al fono svalutazione crediti per crediti di dubbia esigibilità

Ecocerved mantiene depositi bancari estremamente consistenti (5,5 milioni di euro) che garantiscono un livello di liquidità disponibile particolarmente elevato, come dimostrato anche dal relativo indice contenuto nella tabella in fondo alla relazione.

Il Margine Operativo Lordo torna a crescere dopo le flessione subita nel corso dell'esercizio 2016 anche grazie ad un contenimento dei costi per servizi, mentre la gestione finanziaria non incide in alcun modo sulla determinazione del risultato d'esercizio che si chiude con un attivo di 256 mila euro.

CONTO ECONOMIO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 8.504.374 8.013.562 8.416.104 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 469.100 29.353 25.243 5,5% 0,4% 0,3%

Costi per servizi 1.468.941 1.709.991 1.554.470 17,3% 21,3% 18,5%

Altri costi 118.215 123.771 139.816 1,4% 1,5% 1,7%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 6.448.118 6.150.447 6.696.575

75,8% 76,8% 79,6%

Costi del personale 5.054.523 5.233.446 5.411.524 59,4% 65,3% 64,3%

MARGINE OPERATIVO LORDO 1.393.595 917.001 1.285.051

16,4% 11,4% 15,3%

Ammortamenti e accantonamenti 464.166 332.328 311.003 5,5% 4,1% 3,7%

Svalutazione crediti 0 0 230.503 0,0% 0,0% 2,7%

MARGINE OPERATIVO NETTO 929.429 584.673 743.545

10,9% 7,3% 8,8%

Gestione finanziaria 21.963 8.603 546 0,3% 0,1% 0,0%

Gestione straordinaria 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 348.406 - 309.112 - 282.244 -4,1% -3,9% -3,4%

Imposte dell'esercizio 157.269 106.931 204.925 1,8% 1,3% 2,4%

Utile netto 445.717 177.233 256.922 5,2% 2,2% 3,1%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 22

La redditività prodotta dalla gestione aziendale è particolarmente positiva anche se raffrontata con il capitale di proprietà dei soci, la cui entità assume in Ecocerved un peso significativo, come messo in luce dai prospetti dello stato Patrimoniale. La redditività messa a confronto con i capitali investiti (esclusa quindi l'ingente liquidità di cui dispone la società) ha raggiunto nel corso del 2017 un significativo 25,8%.

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 26,6% 17,3% 25,8%

ROE 8,8% 3,4% 4,7%

Come già in parte anticipato, l'attivo dello Stato Patrimoniale si caratterizza per un livello contenuto delle immobilizzazioni, che si limita quasi esclusivamente a quelle materiali, e per un'importante componente liquida, composta da depositi bancari.

Il Patrimonio netto di Ecocerved è cresciuto nel corso degli anni rispetto ai 2,5 milioni di euro di capitale sociale avendo destinato a riserva gran parte degli utili maturati; oggi il patrimonio netto rappresenta poco più del 70% di tutte le voci delle fonti dello Stato Patrimoniale. L’esposizione debitoria, interamente concentrata nel breve periodo, ha subito un significativo incremento nell'ultimo esercizio nella voce dei debiti verso il personale a causa di stanziamenti per ferie e permessi maturati ma non goduti, per il premio di risultato/Mbo festività, indennità e rimborsi spese di trasferta erogati tra gennaio e febbraio 2018, ma di competenza dell’esercizio 2017.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 99.148 49.091 31.916 1,4% 0,7% 0,4%

Immobilizzazioni materiali 1.408.169 1.312.852 1.340.329 19,3% 17,8% 15,9%

Immobilizzazioni finanziarie 29.523 29.523 29.523 0,4% 0,4% 0,4%

ATTIVO FISSO 1.536.840 1.391.466 1.401.768

21,0% 18,8% 16,7%

Disponibilità liquide 3.819.386 4.008.324 5.537.256 52,2% 54,3% 65,8%

Disponibilità finanziarie 1.958.591 1.988.450 1.475.948 26,8% 26,9% 17,5%

Rimanenze 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO CORRENTE 5.777.977 5.996.774 7.013.204

79,0% 81,2% 83,3%

TOTALE 7.314.817 7.388.240 8.414.972 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 5.088.770 5.266.002 5.522.923

69,6% 71,3% 65,6%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 135.772 129.311 131.563 1,9% 1,8% 1,6%

Fondo rischi e oneri 285.607 467.730 633.401 3,9% 6,3% 7,5%

PASSIVO CONSOLIDATO 421.379 597.041 764.964

5,8% 8,1% 9,1%

Ratei e risconti 1.600 417 6.685 0,0% 0,0% 0,1%

Debiti a BT 1.803.068 1.524.780 2.120.400 24,6% 20,6% 25,2%

PASSIVO CORRENTE 1.804.668 1.525.197 2.127.085

24,7% 20,6% 25,3%

TOTALE 7.314.817 7.388.240 8.414.972 100,0% 100,0% 100,0%

La società ha un livello di autonomia finanziaria molto elevata che consente di gestire con tranquillità anche

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 23

eventuali situazioni impreviste; il livello di indebitamento a breve termine è molto basso ma la stessa leva finanziaria è di poco superiore all'unità, poiché la mole di investimenti messa in campo per il funzionamento dell'azienda è di poco maggiore rispetto alle forze proprie, rappresentate dal patrimonio netto. Molto elevati anche gli indici di struttura, che tornano a crescere per l'incremento del patrimonio netto e la parziale diminuzione delle immobilizzazioni.

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 69,6% 71,3% 65,6%

Indice primario di struttura 3,31 3,78 3,94

Indice secondario di struttura 3,59 4,21 4,49

Leverage (indebitamento) 1,44 1,40 1,52

Indebitamento a breve 0,25 0,21 0,25

Liquidità primaria (Quick ratio) 3,20 3,93 3,30

Attività e previsioni per il futuro

Il Consiglio di Amministrazione ha recentemente presentato l'aggiornamento alla Relazione previsionale 2018 ipotizzando un incremento del fatturato maggiore rispetto a quello prospettato a inizio anno, ipotizzado di raggiungere a fine entrate per 8,8 milioni di euro. Per ottenere questo risultato è però necessario un maggiore impiego di personale, con relativo aumento del costo da 5,4 a 6 milioni di euro e conseguente riduzione del Margine Operativo Lordo. L’incremento dei ricavi è sostenuto in particolare dalla crescita dei servizi di Supporto presso le Sezioni dell’Albo. A fronte della crescita di tali servizi si registra una riduzione dei ricavi legati allo sviluppo del software dell’Albo e la riduzione dei ricavi legati ai servizi di formazione a seguito della riduzione del 25% del listino.

I costi operativi restano sostanzialmente in linea con la prima previsione fornita e in assenza di ulteriori variazioni, il risultato finale dovrebbe generare un utile di circa 200 mila euro.

La società mantiene tutti i requisiti per la strategicità della partecipazione nel suo capitale sociale, in accordo con il D. Lgs 175/2016 così come modificato dal D. Lgs 100/2017. L'ente ha manifestato in più occasioni la propria volontà nel mantenere la partecipazione.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 24

IC Outsourcing S.c.a.r.l.

Corso Stati Uniti, 14 – 35127 Padova

www.icoutsourcing.it

Consiglio di Amministrazione (in carica dal 9/05/2018)

Gavino Sini – Presidente

Dino De Santis – Consigliere

Sergio Gelain - Consigliere

Giovanna Marchese – Consigliere

Marco Accornero - Consigliere

Francesco Maria Schinaia - Direttore Generale

Compagine societaria

I soci di IC Outsoucing sono attualmente 88, di cui 84 sono Camere di Commercio mentre gli altri 4 soci sono Ecocerved, Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere e il socio di maggioranza Infocamere (38,3% del capitale sociale). La Camera di Commercio di Ancona detiene una quota dello 0,13% del capitale sociale, per un valore di 470 €; la Camera di Torino detiene il 9,9%, quella di Padova il 9,4%, quelle di Milano e Roma hanno il 9,2%. Con l'approvazione del piano di rimborso per l'inoptato ex art. 24 del D.Lgs 1752016, approvato dall'assemblea dei soci del 5/4/2018, il numero dei soci scenderà fino a 84.

Capitale sociale

372.000 €

Bilancio 2017

Valore della produzione: 13.376.036 € (-4,8% rispetto al 2016)

Costi della produzione: 13.018.196 € (-5,8% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: +12.229 €

Risultato d’esercizio: 152.095 € (nel 2016 l’utile era stato pari a 120.258 €)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 25

Immobilizzazioni: 186.118 €

Crediti: 3.971.959 € (-4,3% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 2.887.277 €

Debiti: 2.215.290 € (-19,2% rispetto al 2016)

La società svolge attività di supporto alle Camere di Commercio nella gestione del Registro Imprese, degli albi e dei registri, in particolare nelle attività di data entry, di aggiornamento costante degli archivi camerali e nel garantire l’erogazione dei servizi da parte del socio Infocamere. E' una società di sistema delle rete camerale e operando in house providing può fornire servizi prioritariamente (seppur in via non esclusiva) ai propri soci. Nella relazione sul governo societario inserita nel bilancio d'esercizio 2017, il Consiglio di Amministrazione fornisce informazioni dettagliate in merito alla configurazione di IC Outsourcing quale società in house providing e che consentono di rispettare i criteri fondamentali del controllo analogo, del fatturato con soggetti non associati e il divieto di partecipazione da parte di soggetti privati.

Come già accaduto nell'esercizio 2016, anche nel 2017 il fatturato della società ha subito una contrazione piuttosto significativa (-4,8%) causati in larga parte dalla riduzione dei servizi richiesti dalle CCIAA associate (tendenza che potrebbe essere parzialmente invertita nel 2018 grazie all'avvio dei Punti di Informazione Digitale previsti nel piano Industria 4.0). L'organo di governo della società ha cercato di ridurre i costi di produzione, ottenendo discreti risultati sia in termini di servizi (comunque segnati da una minore domanda vista la riduzione dei servizi erogati) che di personale, dato che i dipendenti sono passati da 295 a 281. Migliora la gestione finanziaria, grazie agli interessi sul rimborso Ires erogato nel corso dell'anno.

Il risultato finale è ancora una volta positivo, producendo un utile di 152.095 euro, in aumento rispetto al biennio precedente.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 14.108.055 14.036.597 13.367.036 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per godimento beni di terzi 900.557 863.609 820.264 6,4% 6,2% 6,1%

Costi per servizi 2.514.265 2.132.914 1.754.647 17,8% 15,2% 13,1%

Altri costi 554.650 616.616 468.372 3,9% 4,4% 3,5%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 10.138.583 10.423.458 10.323.753

71,9% 74,3% 77,2%

Costi del personale 9.686.899 9.573.975 9.285.325 68,7% 68,2% 69,5%

MARGINE OPERATIVO LORDO 451.684 849.483 1.038.428

3,2% 6,1% 7,8%

Ammortamenti e accantonamenti 206.536 539.695 539.588 1,5% 3,8% 4,0%

Svalutazione crediti - 100.000 150.000 0,0% 0,7% 1,1%

MARGINE OPERATIVO NETTO 245.148 209.788 348.840

1,7% 1,5% 2,6%

Gestione finanziaria 390 175 12.229 0,0% 0,0% 0,1%

Gestione straordinaria 42.497 0 0 0,3% 0,0% 0,0%

Imposte dell'esercizio 174.996 89.705 208.974 1,2% 0,6% 1,6%

Utile netto 113.039 120.258 152.095 0,8% 0,9% 1,1%

Nell'esercizio precedente il CdA aveva lavorato con l'obiettivo di ridurre l'entità delle esposizioni finanziarie attive e passive; la tendenza è proseguita anche nel 2018 per quanto concerne i debiti mentre si è interrotta per i crediti. Le voci dell'attivo sono quasi totalmente concentrate nella parte flessibile, considerata l'entità davvero esigua delle immobilizzazioni, ed è suddivisa tra crediti e disponibilità liquide, queste ultime composte soprattutto da depositi bancari (che ammontano a 2,1 milioni di euro).

Il prospetto del passivo ha subito, al contrario, un'alterazione profonda visto che alla riduzione dei debiti si è affiancata la necessità di accantonare cifre consistenti al fondo rischi, scelta motivata dall'insorgere di

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 26

contenziosi con il personale. Proprio su questo fronte, negli ultimi mesi si sono verificate novità di un certo rilievo: a seguito della rescissione anticipata di un contratto di appalto con la CCIAA di Cagliari, si è proceduto al licenziamento collettivo di 18 dipendenti della società dedicati al servizio. Al termine della procedura, pur avendo concluso positivamente l’iter con la sottoscrizione di un accordo in sede istituzionale con le OO.SS e le RSA, solo tre dipendenti su 18 hanno successivamente sottoscritto l’accordo individuale. Sono quindi pervenuti a marzo 2018 14 ricorsi (per una dipendente in maternità la procedura non è stata ancora avviata) depositati presso il Tribunale di Cagliari contro IC Outsourcing e la Camera di Commercio di Cagliari e le prime udienze sono previste ad aprile. E’ in corso con lo studio legale a cui sono state affidate le cause l’elaborazione della strategia difensiva e la valutazione del rischio economico complessivo per la società, ma è evidente che la scelta di procedere ad accantonamenti al fondo rischi appare più che appropriata.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 127.921 86.409 44.897 1,9% 1,4% 0,7%

Immobilizzazioni materiali 147.521 82.398 47.434 2,2% 1,3% 0,8%

Immobilizzazioni finanziarie 92.032 91.615 93.787 1,4% 1,5% 1,5%

ATTIVO FISSO 367.474 260.422 186.118

5,5% 4,2% 3,0%

Disponibilità liquide 1.634.401 2.149.698 2.077.545 24,3% 34,5% 33,2%

Disponibilità finanziarie 4.718.041 3.813.859 3.988.125 70,2% 61,3% 63,8%

Rimanenze 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO CORRENTE 6.352.442 5.963.557 6.065.670

94,5% 95,8% 97,0%

TOTALE 6.719.916 6.223.979 6.251.788 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 2.614.924 2.735.183 2.887.277

38,9% 43,9% 46,2%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 211.820 241.537 238.146 3,2% 3,9% 3,8%

Fondo rischi e oneri 109.095 487.571 910.975 1,6% 7,8% 14,6%

PASSIVO CONSOLIDATO 320.915 729.108 1.149.121

4,8% 11,7% 18,4%

Ratei e risconti 0 16.812 100 0,0% 0,3% 0,0%

Debiti a BT 3.784.077 2.742.876 2.215.290 56,3% 44,1% 35,4%

PASSIVO CORRENTE 3.784.077 2.759.688 2.215.390

56,3% 44,3% 35,4%

TOTALE 6.719.916 6.223.979 6.251.788 100,0% 100,0% 100,0%

La società ha una discreta capacità di produrre reddito, come dimostrato dall'andamento dei due principali indicatori di redditività, il ROI (misurato sulle risorse investite al netto delle liquidità) e il ROE (misurato sul capital proprio)

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 4,8% 5,1% 8,4%

ROE 4,3% 4,4% 5,3%

Anche l'analisi patrimoniale e finanziaria mostra una società in discreta saluta, con un'autonomia finanziaria non particolarmente brillante m in crescita, buoni indici di struttura e un livello di indebitamento che si sta rapidamente riducendo.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 27

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 38,9% 43,9% 46,2%

Indice primario di struttura 7,12 10,50 15,51

Indice secondario di struttura 7,99 13,30 21,69

Leverage (indebitamento) 2,57 2,28 2,17

Indebitamento a breve 0,56 0,44 0,35

Liquidità primaria (Quick ratio) 1,68 2,16 2,74

Attività e previsioni per il futuro

L'assemblea dei soci ha approvato lo scorso 23 febbraio il budget per l'esercizio 2018, ipotizzando una gestione che si chiude con una sostanziale parità, in linea con la natura in house providing, che riesce ad assorbire una riduzione del valore delle entrate pari a poco meno di 700 mila euro, agendo sui vari costi di produzione (in particolare sul costo del personale).

La Camera di Commercio di Ancona ha più volte confermato la strategicità della partecipazione in IC Outsourcing e intende mantenere lo stesso orientamento anche in occasione della revisione annuale del 2018.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 28

Infocamere S.c.p.a.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma; Sede operativa: Corso Stati Uniti 14 – 35127 Padova

www.infocamere.it

Consiglio di amministrazione (nominato dall’Assemblea del 20 luglio 2016)

Carlo Sangalli – Presidente

Fernando Zilio - Vice Presidente

Ivanhoe Lo Bello – Consigliere (carica cessata il 6/10/2017)

Giada Grandi – Consigliere

Elena Vasco - Consigliere

Compagine societaria

Tutte le Camere di commercio; la Camera di Ancona possiede lo 0,21% del capitale sociale (36.958,20 €).

Capitale sociale

17.670.000 €

Bilancio 2017

Valore della produzione: 88.937.574 € (+3,9% rispetto al 2016)

Costo della produzione: 88.635.967 € (+3,1% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: 636.906 €

Risultato d’esercizio: 338.487 € (nel 2016 l’utile era di 643.020 €)

Immobilizzazioni: 35.031.397 €

Crediti: 45.923.928 € (+10,5% rispetto al 2016)

Disponibilità liquide: 58.613.548 € (+33% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 47.154.269 €

Debiti: 78.657.882 € (+6,3% rispetto al 2016)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 29

Infocamere è la struttura del sistema camerale che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di Commercio collegandole tra loro e mettendole in rete con le imprese, i cittadini, la Pubblica Amministrazione, le associazioni di categoria, gli ordini professionali e tutti gli operatori dell'informazione economica. Gestisce il Registro Imprese telematico, uno dei punti di forza della Pubblica Amministrazione italiana. Si tratta della società di sistema più importante, sia per il ruolo di gestione dell'immenso archivio informativo del Registro Imprese sia per le sue dimensioni in termini di fatturato, personale dipendente, capitale e ramificazioni in altri soggetti aziendali.

I numeri del bilancio di Infocamere mostrano il posto di particolare rilievo che la società assume nel sistema camerale italiano: le entrate sono salite fino a 90 milioni di euro, in aumento del 3,9% rispetto al 2016, l'organico medio nel corso del 2017 è stato di 850 unità per un costo complessivo di 49,5 milioni di euro. Si tratta di cifre che pongono Infocamere su un piano del tutto differente da quello delle altre società di sistema partecipate dalla Camera di Commercio di Ancona.

Analizzando nel dettaglio le entrate da vendite e prestazioni (che raggiungono gli 83,9 milioni di euro), il 61% deriva dalla vendita delle informazioni contenute nelle banche dati in possesso del sistema camerale italiano, un patrimonio enorme di informazioni in merito alle aziende registrate su tutto il territorio nazionale elaborato da tutte le Camere di Commercio. Poco meno del 25% delle entrate è generato dai servizi resi da Infomcamere ai propri clienti, mentre cresce di importanza il segmento dei prodotti (Smart card, Token USB, carte tachigrafiche) che passa dall'8,5% al 13,3%. Aumentano i costi per servizi e per il personale, riducendo in tal modo il Margine Operativo Lordo. La gestione finanziaria è ampiamente in attivo e l'esercizio si è chiuso con un utile di 338 mila euro.

I margini di redditività sono esigui ma stabili nel corso del tempo e mostrano la capacità dell'azienda di mantenere costante il flusso di entrate e uscite.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 90.674.997 85.609.807 88.937.574 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 523.678 649.789 1.179.857 0,6% 0,8% 1,3%

Costi per servizi 25.807.741 23.783.129 26.252.317 28,5% 27,8% 29,5%

Altri costi 4.477.101 4.691.956 4.881.250 4,9% 5,5% 5,5%

Variazione rimanenze materie prime 9.412 - 26.566 25.634 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 59.857.065 56.511.499 56.598.516

66,0% 66,0% 63,6%

Costi del personale 47.388.343 47.504.834 49.494.523 52,3% 55,5% 55,7%

MARGINE OPERATIVO LORDO 12.468.722 9.006.665 7.103.993

13,8% 10,5% 8,0%

Ammortamenti e accantonamenti 11.277.429 8.194.888 5.306.603 12,4% 9,6% 6,0%

Svalutazione crediti 0 270.000 568.000 0,0% 0,3% 0,6%

MARGINE OPERATIVO NETTO 1.191.293 541.777 1.229.390

1,3% 0,6% 1,4%

Gestione finanziaria 699.619 736.035 636.906 0,8% 0,9% 0,7%

Gestione accessoria - 950.019 - 910.935 - 927.783 -1,0% -1,1% -1,0%

Imposte dell'esercizio 690.942 - 276.143 600.026 0,8% -0,3% 0,7%

Utile netto 249.951 643.020 338.487 0,3% 0,8% 0,4%

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 1,2% 0,6% 1,5%

ROE 0,5% 1,4% 0,7%

Nel corso del 2017 la direzione aziendale ha operato scelte di disinvestimento di alcuni titoli e partecipazioni che hanno prodotto una riduzione dell'attivo immobilizzato e il conseguente incremento di quello corrente: sono stati incassati alla scadenza al valore nominale alcuni titoli di Stato per un valore di 2 milioni di euro e, soprattutto, è stato ridotto il capitale investito nel Fondo ICT gestito dalla società HAT Orizzonte SGR SpA (già Orizzonte SGR SpA). Le risorse liberate sono confluite nelle disponibilità liquide, pronte per ulteriori investimenti.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 30

Infocamere ha svolto un ruolo cardine nel sistema delle società di sistema delle Camere di Commercio, possedendo quote significative in vari soggetti: Ecocerved al 37,6%, Job Camere in liquidazione al 40,7% e IC Outsourcing al 38,3% oltre a quella meno significativa in Digicamere (13%); per altre partecipazioni si è dovuto ricorrere all'azzeramento del valore iscritto in bilancio.

Il prospetto del passivo dello stato Patrimoniale non ha subito variazioni di rilievo nel corso del 2017 e mantiene, pertanto, una suddivisione che si polarizza nelle voci patrimoniali e in quelle correnti. L'ampia disponibilità di risorse proprie, accumulate con gli utili generati nel corso del tempo, garantisce a Infocamere una discreta autonomia finanziaria. Il debito è interamente in scadenza entro i 12 mesi ed è composto da un'ingente quota dovuta alle Camere do Commercio (33 dei 78 milioni di euro) oltre alla quota verso fornitori (11 milioni di euro).

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 3.123.158 2.913.941 5.236.367 2,2% 2,1% 3,7%

Immobilizzazioni materiali 18.369.010 16.453.479 15.116.502 13,2% 11,9% 10,7%

Immobilizzazioni finanziarie 31.063.816 30.781.220 14.678.528 22,3% 22,4% 10,3%

ATTIVO FISSO 52.555.984 50.148.640 35.031.397

37,7% 36,4% 24,7%

Disponibilità liquide 40.786.961 44.081.023 58.613.548 29,3% 32,0% 41,3%

Disponibilità finanziarie 45.167.363 42.827.576 47.664.341 32,4% 31,1% 33,6%

Rimanenze 720.368 660.770 536.555 0,5% 0,5% 0,4%

ATTIVO CORRENTE 86.674.692 87.569.369 106.814.444

62,3% 63,6% 75,3%

TOTALE 139.230.676 137.718.009 141.845.841 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 46.082.843 46.776.391 47.154.269

33,1% 34,0% 33,2%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 11.829.686 11.233.508 11.172.743 8,5% 8,2% 7,9%

Fondo rischi e oneri 4.624.574 4.481.554 4.092.614 3,3% 3,3% 2,9%

PASSIVO CONSOLIDATO 16.454.260 15.715.062 15.265.357

11,8% 11,4% 10,8%

Ratei e risconti 712.120 660.056 768.333 0,5% 0,5% 0,5%

Debiti a BT 75.981.453 74.566.500 78.657.882 54,6% 54,1% 55,5%

PASSIVO CORRENTE 76.693.573 75.226.556 79.426.215

55,1% 54,6% 56,0%

TOTALE 139.230.676 137.718.009 141.845.841 100,0% 100,0% 100,0%

Gli indici di struttura primario e secondario sono ulteriormente migliorati rispetto all'esercizio precedente, mentre gli indici di indebitamento mostrano un effetto leva non indifferente (il valore degli impieghi è pari a 3 volte quello del patrimonio) e un'esposizione a breve leggermente superiore al valore intermedio di 0,5, sebbene la sua totale stabilità nel corso del tempo misuri un altrettanto stabile indirizzo nella gestione.

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 33% 34% 33%

Indice primario di struttura 0,88 0,93 1,35

Indice secondario di struttura 1,19 1,25 1,78

Leverage (indebitamento) 3,02 2,94 3,01

Indebitamento a breve 0,55 0,55 0,56

Liquidità primaria (Quick ratio) 1,12 1,16 1,34

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 31

Attività e previsioni per il futuro

Il decreto di riforma della Camere di Commercio ne conferma il ruolo di autonomie funzionali e individua una serie di funzioni che le pone al centro delle politiche per le imprese e per lo sviluppo locale, come “cerniera” tra PA e cittadini/imprese. InfoCamere opererà ancora a fianco delle Camere di Commercio per rispondere al meglio anche alle nuove attribuzioni che potranno essere affidate alle CCIAA, quali le funzioni di orientamento al lavoro e alle professioni, il tema delle startup e della creazione d’impresa, la digitalizzazione dei servizi alle imprese.

La riforma ribadisce poi che il Registro Imprese è la vera dorsale di tutti i dati nazionali sulle imprese, da valorizzare nella logica della diffusione dell’informazione economica sulle imprese italiane, anche a livello internazionale. All’interno di tale contesto, lo scenario economico ipotizzabile a medio termine per la Società vede sul fronte dei ricavi confermare quanto già riportato nel Piano del 2017, con un intervallo di variabilità che rientra comunque nella capacità dell’azienda di mantenere un adeguato equilibrio economico-finanziario. L’anno trascorso ha anzi evidenziato che Infocamere si trova nella parte medio-alta della forbice “worst case-best case” analizzata.

Dalla relazione programmatica approvata dall'assemblea dei soci del 20 dicembre 2017 si legge che il budget 2018 recepisce l’effetto di alcune azioni che consentono di garantire un equilibrio di governance complessiva, ovvero:

- un contributo consortile obbligatorio che viene confermato allo stesso livello del Budget 2017, con una riduzione pari al 50% di quanto riconosciuto dai Soci ad Infocamere, passando da 7.300.000 euro del 2014 agli attuali 3.650.000 euro;

- l'aumento dell’impegno complessivo sui progetti di investimento, mediamente nell’ultimo triennio attorno al 10% dei ricavi annui (9,6 milioni di euro previsti nel 2018). Tali livelli di investimento sono strumentali ad uno sviluppo equilibrato degli asset garantendo contemporaneamente l’evoluzione, in allineamento ai migliori standard di mercato, dell’infrastruttura tecnologica ed applicativa, lo sviluppo del Piano Nazionale Industria 4.0, fornendo alle Camere di Commercio, una piattaforma per il Customer Relationship Management (CRM) che agevoli la gestione della proposta di servizi digitali verso le imprese, la gestione del processo di erogazione dei voucher e un portale dedicato ai Punti d’Impresa Digitale (PID); il miglioramento e rafforzamento continuo dei servizi ed il loro adeguamento ai fabbisogni dell’utenza e all’evoluzione normativa in materia di mission e funzioni istituzionali delle Camere di Commercio.

- la previsione di specifiche risorse strumentali dedicate a supportare il processo di accorpamento e razionalizzazione richiesto al Sistema Camerale.

- il presidio continuo dei vari canali di mercato, che consente alla Società di sostenere, con livelli di eccellenza, la progressiva evoluzione tecnologica e di servizio dei principali asset informativi del Sistema Camerale.

In base alla relazione previsionale, le entrate subiranno un considerevole aumento fino a superare i 98 milioni di euro, 10 milioni in più rispetto al consuntivo del 2017, grazie all'incremento dei ricavi per servizi, oltre al contributo consortile. Si ipotizza anche un miglioramento del risultato finale, con un utile più vicino a quello del 2016 che a quello del 2017.

La Camera di Commercio di Ancona ha costantemente valutato come strategica la partecipazione in Infocamere, ribadendo tale indirizzo anche in occasione della Revisione straordinaria delle partecipazioni, approvata con delibera di Giunta n. 59 del 14 giugno 2017.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 32

Interporto Marche S.p.a.

Via Coppetella 4 – 60035 Jesi (An)

www.interportomarche.it

Consiglio di amministrazione (dal 28/06/2016)

Federica Massei – Presidente

Calogero Alessi – Vice Presidente

Milva Mangani – Consigliere

Compagine societaria

SVIM (62,72%); Banca Marche (10,32%); Banca Popolare di Ancona (6,82%); Camera di Commercio di Ancona (4,39%, 507.888 euro); Sviluppumbria (4,09%); Comune di Jesi (2,93%); Comune di Ancona (1,67%); Provincia di Ancona (1,06%); Unicredit (1%); RFI (0,71%); Pasquinelli Ennio Spa (0,59%); Consorzio ZIPA (0,53%); Aerdorica (0,42%); Confartigianato Marche (0,23%); CRAAM (0,22%); Porto 2000 (0,22%); Castori (0,18%); Holding porto di Ancona (0,17%); Cooperativa Autotrasporti Falconara (0,16%); Comune di Chiaravalle (0,15%); Dromos (0,13%); TVA (0,12%); Unioncamere Umbria (0,09%); CNA Marche 0,09%); Unioncamere Marche (0,09%); Confindustria Umbria (0,09%); Camera di Commercio di Ascoli Piceno (0,09%); Comune di Foligno (0,09%); Camera di Commercio di Macerata (0,09%); Multiservice Marche (0,09%); DP Logistica (0,09%); CAM (0,08%); Comune di Monsano (0,07%); ELMEA (0,07%); GAJ (0,04%); Comune di Monte San Vito (0,04%); Centro Terminal Piceno (0,02%); Comune di Apiro (0,02%); Comune di Morro d’Alba (0,01%).

Capitale sociale

11.581.963 €

Bilancio 2017

Valore della produzione: 372.522 € (-42,4% rispetto al 2016)

Costi della produzione: 5.839.410 € (+175% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: 216.256 €

Risultato netto d’esercizio: -5.165.233 € (-1.31.186 € nel 2016)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 33

Immobilizzazioni: 24.434.755 €

Crediti complessivi: 960.041 € (-54% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 8.286.862 €

Debiti: 10.579.891 € (-3,1% rispetto al 2016)

Con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, avvenuta nel giugno 2016, e il contestuale cambio alla Presidenza della società dopo la lunghissima reggenza di Roberto Pesaresi, Interporto Marche ha iniziato un percorso volto all'individuazione di quella che effettivamente potrà essere la sua vocazione, dopo anni in cui si sono accumulate speranze e debiti. Tuttavia qualsiasi decisione relativa al futuro della società è ancora fortemente condizionata dalle vicende legale ed economiche del passato, come testimoniato dal bilancio d'esercizio 2017 che si chiude con una perdita di oltre 5 milioni di euro dovute in minima parte alle attività caratteristiche e in larghissima parte a questioni che con la gestione della logistica hanno ben poco a che fare.

Sul fronte delle entrate le novità sono davvero poche: i ricavi da vendite di prestazioni e servizi aumentano leggermente fino ad arrivare a 341 mila euro contro i 298 mila del 2016, ma il valore complessivo si riduce del 42% in quanto viene meno la voce straordinaria dell'escussione della fideiussione di Finworld che nel bilancio precedente valeva 312 mila euro. Diminuiscono in modo sensibile i costi per il personale e parzialmente quelli per l'acquisto di servizi, ma tra i costi di produzione il Consiglio di Amministrazione ha dovuto inserire anche un accantonamento al Fondo rischi controversie legali per 4.156.271 euro legate alla vicenda degli espropri con alcune famiglie locali che sembrava decisa a favore di Interporto Marche e che invece sembra destinata a riaprirsi con prospettive non troppo favorevoli per la società.

Riprendendo la motivazione dell'accantonamento direttamente dalla Nota integrativa del bilancio 2017 di Interporto Marche si legge che " trattasi della rilevazione del possibile rischio conseguente alla decisione dell'ordinanza della Corte di Appello di Ancona n. 1072/2018, depositata il 3/4/2018, nell'ambito di due procedimenti riunificati promossi da ex proprietari espropriati (famiglie Honorati e Pandolfi de Rinaldis), avverso le somme determinate dalla società nell'ambito della procedura ex art. 42-bis Dpr 327/2001 espletata dall'azienda nel novembre 2015 secondo le indicazioni del giudizio di ottemperanza n. 1036 del marzo 2015 in relazione all'esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato n. 5734/13 del 02/12/2013 che, dopo anni di contenzioso, aveva accolto le ragioni di Interporto Marche e del Comune di Jesi sulla natura e valorizzazione delle originarie procedure espropriative realizzate tra il 2004 e il 2006. L'ordinanza in questione ha di fatto ribaltato per non dire annullato la citata pronuncia del Consiglio di Stato riconoscendo, anche sulla base di una CTU di tale tenore, la differente natura edificabile delle aree in questione e la conseguente maggiore valorizzazione delle somme da riconoscere agli espropriati ricorrenti corrispondente appunto a quanto accantonato nel presente bilancio a fondo rischi. Nonostante la società ritenga, anche sulla scorta del parere del proprio legale difensore, che tale decisione abbia del tutto disatteso le argomentazioni di Interporto Marche e che possa (per non dire debba) quindi essere impugnata con ricorso per Cassazione, confidando nel suo accoglimento, e quindi ritenga l'eventualità di effettiva definitiva debenza di tale somma al momento solo possibile e remota e non già probabile, in ossequio dei principi contabili ed in particolare di quello della prudenza si è ritenuto opportuno procedere con l'accantonamento a fondo rischi delle somme come stabilite dalla Corte di Appello di Ancona."

In realtà la vicenda degli espropri non è l'unica vertenza legale in corso per la società: per quanto riguarda il credito verso Finworld (nell'ambito del contratto di appalto per la realizzazione della stazione ferroviaria) è stato iscritto un importo pari a quello determinato dal Tribunale di Ancona, per poi procedere in modo prudenziale alla sua totale svalutazione (568 mila) con effetti immediati sul bilancio in quanto la società non risulta avere disponibilità finanziarie ed è stata già oggetto di azioni esecutive da parte di numerosi terzi creditori. Vi è anche un contenzioso in corso con la società Costruzioni Napoletane in fallimento per la quale non vi sono notizie incoraggianti in riferimento al giudizio di opposizione alla mancata ammissione al passivo fallimentare della Costruzioni Napoletane del credito vantato dall'Interporto Marche per l'importo necessario per l'eliminazione dei vizi delle opere eseguite dalla Costruzioni Napoletane.

E', inoltre, in corso la verifica della Guardia di Finanza presso la Corte dei Conti sull'utilizzo dei contributi pubblici e sull'operazione di alienazione di parte del patrimonio immobiliare ad Asur Marche. La società ha ritenuto doveroso incaricare un professionista terzo affinché venga redatto un elaborato peritale attestante la

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 34

destinazione dei Fondi POR FESR 2007/2013 e Colli di Bottiglia

CE A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 555.692 646.461 372.522 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 5.275 3.630 551 0,9% 0,6% 0,1%

Costi per servizi 490.195 364.422 330.122 88,2% 56,4% 88,6%

Altri costi 15.369 20.428 1.582 2,8% 3,2% 0,4%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 44.853 257.981 40.267

8,1% 39,9% 10,8%

Costi del personale 434.739 394.834 131.897 78,2% 61,1% 35,4%

MARGINE OPERATIVO LORDO - 389.886 - 136.853 - 91.630

-70,2% -21,2% -24,6%

Ammortamenti e accantonamenti 773.072 1.252.401 4.757.876 139,1% 193,7% 1277,2%

Svalutazione crediti 5.955 36.600 568.468 1,1% 5,7% 152,6%

MARGINE OPERATIVO NETTO - 1.168.913 - 1.425.854 - 5.417.974

-210,4% -220,6% -1454,4%

Gestione finanziaria 219.824 51.732 216.256 39,6% 8,0% 58,1%

Gestione straordinaria - 50.000 0 0 -9,0% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 42.057 - 48.697 - 48.914 -7,6% -7,5% -13,1%

Imposte dell'esercizio - 242.558 - 91.633 - 85.399 -43,6% -14,2% -22,9%

Utile netto - 798.588 - 1.331.186 - 5.165.233 -143,7% -205,9% -1386,6%

La mancanza di equilibrio economico e finanziario si riflette nella struttura dei prospetti dello Stato Patrimoniale. Nell'attivo, in particolare, si osserva una fortissima preponderanza delle componenti immobilizzate, in particolare quelle materiali (le strutture interne all'area), a danno di quelle correnti; nell'ultimo triennio questa situazione si è fatta ancora più evidente per la diminuzione dei crediti esigibili oltre l'esercizio. L'indice di liquidità (calcolato come rapporto tra la somma di crediti a breve termine e liquidità rispetto al passivo corrente), di conseguenza, è sceso ulteriormente ed è ad un livello davvero molto basso.

Il passivo vede una parziale ridefinizione della suddivisione delle voci proprio a causa della necessità di procedere all'accantonamento al Fondo rischi controversie legali per oltre 4 milioni di euro; questa cifra si sposta, pertanto, dal Patrimonio Netto al Fondo rischi e oneri. Non si registrano altre particolari variazioni, l'esposizione debitoria rimane al di sopra dei 10 milioni di euro, generando un indice di indebitamento piuttosto elevato, anche se nel breve termine la situazione non appare fuori controllo.

In termini patrimoniali e finanziari, comunque, il quadro è piuttosto preoccupante considerato che la pesante perdita registrata nell'ultimo bilancio ha ridotto di conseguenza anche il patrimonio societario, limitato l'autonomia finanziaria e inciso negativamente anche sulla stabilità patrimoniale. Resta, inoltre, il problema della scarsissima liquidità generata dalla gestione corrente, oltre al più complesso dibattito sulla missione di fondo cui è destinata un'infrastruttura la cui costruzione è iniziata oltre 30 anni in un contesto economico locale profondamente diverso da quello attuale.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 446.950 0 0 1,5% 0,0% 0,0%

Immobilizzazioni materiali 25.056.344 23.949.608 23.363.258 85,7% 87,8% 91,9%

Immobilizzazioni finanziarie 1.188.097 1.071.372 1.071.497 4,1% 3,9% 4,2%

ATTIVO FISSO 26.691.391 25.020.980 24.434.755

91,3% 91,7% 96,1%

Disponibilità liquide 22.716 169.597 22.964 0,1% 0,6% 0,1%

Disponibilità finanziarie 2.532.403 2.093.161 978.140 8,7% 7,7% 3,8%

Rimanenze 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO CORRENTE 2.555.119 2.262.758 1.001.104

8,7% 8,3% 3,9%

TOTALE 29.246.510 27.283.738 25.435.859 100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 35

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 14.783.283 13.452.097 8.286.862

50,5% 49,3% 32,6%

Debiti a LT 498.000 0 0 1,7% 0,0% 0,0%

TFR 130.607 143.167 131.570 0,4% 0,5% 0,5%

Fondo rischi e oneri 2.474.935 2.361.857 6.433.494 8,5% 8,7% 25,3%

PASSIVO CONSOLIDATO 3.103.542 2.505.024 6.565.064

10,6% 9,2% 25,8%

Ratei e risconti 813.121 411.282 4.042 2,8% 1,5% 0,0%

Debiti a BT 10.546.564 10.915.335 10.579.891 36,1% 40,0% 41,6%

PASSIVO CORRENTE 11.359.685 11.326.617 10.583.933

38,8% 41,5% 41,6%

TOTALE 29.246.510 27.283.738 25.435.859 100,0% 100,0% 100,0%

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI -4,0% -5,3% -21,3%

ROE -5,4% -9,9% -62,3%

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 50,5% 49,3% 32,6%

Indice primario di struttura 0,55 0,54 0,34

Indice secondario di struttura 0,67 0,64 0,61

Leverage (indebitamento) 1,98 2,03 3,07

Indebitamento a breve 0,39 0,42 0,42

Liquidità primaria (Quick ratio) 0,22 0,20 0,09

Attività e previsioni per il futuro

La Camera di Commercio di Ancona ha espresso il suo orientamento circa il venir meno della strategicità della partecipazione in Interporto Marche, approvando la cessione totale delle quote posseduta con delibera di Giunta n. 119 del 17/10/2016; la successiva gara pubblica per la cessione delle azioni è andata deserta. L'approvazione della revisione straordinaria delle partecipazioni, avvenuta con delibera di Giunta n. 64 del 14/6/2017, ha ribadito tale orientamento e predisposto la pubblicazione di un secondo bando di cessione alle medesime condizioni del primo, ottenendo tuttavia lo stesso risultato.

Nel periodo successivo al cambio della governance ha subito un'accelerazione anche il dibattito sulle funzioni che possono essere svolte dall'infrastruttura dell'interporto, cercando di individuare una strategia che consenta di facilitare anche la sostenibilità economica e finanziaria nel medio e lungo termine. Subito dopo l'assemblea dei soci di fine luglio, che ha approvato il bilancio d'esercizio 2017, è stato firmato un contratto che permetterà alla società DPA S.c.a.r.l. (nata dalla partnership tra D.P. Logistica S.r.l. e Agenzia Amatori) di gestire il piazzale intermodale e i servizi connessi con la modalità di affitto "rent to buy", ovvero la possibilità di acquisto dopo un periodo di locazione, per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro. Al momento della presentazione dell'accordo i vertici della DPA S.c.a.r.l. hanno illustrato i progetti che intendono realizzare: creazione di un polo distributivo dei prodotti siderurgici con una coppia di treni settimanali e la distribuzione dei cereali su treno destinati alle aziende trasformatrici.

Vi è poi un secondo progetto, promosso dalla Regione Marche, che riguarda la realizzazione nello spazio

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 36

dell'Interporto di Jesi di un magazzino centralizzato del farmaco. Nelle intenzioni della Regione Marche, ASUR Marche dovrebbe acquistare la palazzina in cui si trovano gli uffici di Interporto Marche per un valore di circa 5 milioni di euro e avviare contestualmente in loco la gestione dei farmaci su base regionale.

Questi progetti potrebbero generare ritorni economici interessanti e avviare finalmente la fase operativa dell'Interporto jesino e risolvere, almeno in parte, il problema dell'esposizione debitoria della società, soprattutto grazi alle entrate da cessione della palazzina direzionale.

Guardando al futuro, la configurazione che potrebbe emergere dai progetti che si stanno avviando potrebbe portare al venir meno della necessità di una società pubblica che gestisca un'infrastruttura che, dal punto di vista delle operazioni logistiche, dovrebbe passare in mano privata.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 37

ISNART S.c.p.a.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma

www.isnart.it

Consiglio di Amministrazione (dal 9/11/2017)

Roberto Di Vincenzo - Presidente

Erica Corti - Consigliere

Stefano D'Amato - Consigliere

Compagine societaria

41 soci tra cui 36 Camere di commercio, 4 Unioni regionali e Unioncamere, socio di maggioranza con il 50,32% del capitale sociale La Camera di Commercio di Ancona possiede azioni per 976 euro il cui valore è pari allo 0,33% del capitale sociale.

Capitale sociale

292.184 € dopo l'operazione di vendita e acquisto azioni proprie effettuata nel 2018.

Bilancio 2017

Valore della produzione: 1.314.045 € (-56% rispetto al 2016)

Costo della produzione: 1.303.523 € (-56% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: - 1.388 €

Risultato d’esercizio: + 6.817 € (nel 2016 si era registrato un utile di 4.473€)

Immobilizzazioni: 34.176 €

Crediti: 999.211 € (+37,4% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 360.133 €

Debiti: 357.008 € (-25,5% rispetto al 2016)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 38

Dopo la parentesi dell'esercizio 2016, segnato dai contributi erogati dal MIBACT per il progetto Ospitalità Italiana - Italian Food XP (progetto di promozione e commercializzazione nato con l’obiettivo di promuovere le produzioni agro alimentari del Sud Italia sui mercati internazionali al fine di aumentare l'export e, nel contempo, valorizzare i territori di produzione garantendo, in tal modo, nuovi flussi turistici verso il Mezzogiorno) per circa 2 milioni di euro, la gestione di ISNART torna sui livelli antecedenti con un valore delle entrate di circa 1,3 milioni di euro. La maggior parte del fatturato, circa l'80%, è generato da attività svolte per gli associati.

Il mantenimento dell'equilibrio viene garantito da un'analoga riduzione dei costi di produzione e in particolare delle spese per servizi, mentre la voce meno flessibile del personale subisce una lieve riduzione rispetto all'anno precedente. Nel complesso l'esercizio 2017 si caratterizza per un tentativo di stabilizzazione della società dopo un biennio molto turbolento e difficile da valutare, dato che il 2015 si era chiuso con una perdita molto pesante e il 2016 era stato condizionato dai contributi ministeriali e da un conseguente anomalo aumento del valore delle entrate.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017

2015 2016 2017

Valore della produzione 1.088.950 2.991.928 1.314.045 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per servizi 514.459 1.922.279 455.694 47,2% 64,2% 34,7%

Altri costi 92.496 92.400 61.633 8,5% 3,1% 4,7%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 481.995 977.249 796.718

44,3% 32,7% 60,6%

Costi del personale 818.775 841.887 739.211 75,2% 28,1% 56,3%

MARGINE OPERATIVO LORDO - 336.780 135.362 57.507

-30,9% 4,5% 4,4%

Ammortamenti e accantonamenti 95.752 17.940 8.411 8,8% 0,6% 0,6%

Svalutazione crediti 20.000 22.223 31.998 1,8% 0,7% 2,4%

MARGINE OPERATIVO NETTO - 452.532 95.199 17.098

-41,6% 3,2% 1,3%

Gestione finanziaria - 457 - 854 - 1.388 0,0% 0,0% -0,1%

Gestione straordinaria - 8.178 0 0 -0,8% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 32.753 - 77.653 - 6.576 -3,0% -2,6% -0,5%

Imposte dell'esercizio 0 12.219 2.317 0,0% 0,4% 0,2%

Utile netto - 493.920 4.473 6.817

-45,4% 0,1% 0,5%

Restano tuttavia alcuni margini di incertezza che emergono con maggiore visibilità nei due prospetti dello Stato Patrimoniale. Tra le voci dell'attivo, tutte concentrate nella parte corrente, si segnala l'incremento dei crediti, composti per 560 mila euro da fatture emesse ma non ancora incassate e per 412 mila euro da fatture ancora da emettere e relative a prestazioni affidate dai soci a ISNART. Il caso più spinoso è quello relativo al credito vantato con la Camera di Commercio di Napoli sul quale gravano alcuni controlli in corso da parte dell'autorità competente. Un segnale positivo è dato dal fatto che l'ente partenopeo ha provveduto al pagamento di una prima parte del debito, pari a 83.202 euro, nel mese di febbraio 2018.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 8.086 696 0 0,6% 0,1% 0,0%

Immobilizzazioni materiali 22.653 14.109 6.393 1,6% 1,2% 0,6%

Immobilizzazioni finanziarie 27.783 27.783 27.783 1,9% 2,4% 2,6%

ATTIVO FISSO 58.522 42.588 34.176

4,0% 3,6% 3,2%

Disponibilità liquide 217.478 402.411 33.400 14,9% 34,2% 3,1%

Disponibilità finanziarie 1.179.573 731.302 1.003.860 81,0% 62,2% 93,7%

Rimanenze 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO CORRENTE 1.397.051 1.133.713 1.037.260

96,0% 96,4% 96,8%

TOTALE 1.455.573 1.176.301 1.071.436 100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 39

Perdite accumulatesi e recesso da parte dei soci avevano portato ad una riduzione del capitale sociale, andamento che si è interrotto nel corso dell'ultimo esercizio. Il prospetto delle voci del passivo dello Stato Patrimoniale è suddiviso in modo abbastanza equilibrato tra le tre macro categorie; la parte corrente ha progressivamente perso un po' del suo peso in quanto i debiti (tutti a breve termine) sono stati parzialmente saldati.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 456.105 353.318 360.133

31,3% 30,0% 33,6%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 270.999 308.084 326.295 18,6% 26,2% 30,5%

Fondo rischi e oneri 100.368 0 0 6,9% 0,0% 0,0%

PASSIVO CONSOLIDATO 371.367 308.084 326.295

25,5% 26,2% 30,5%

Ratei e risconti 4.000 36.136 28.000 0,3% 3,1% 2,6%

Debiti a BT 624.101 478.763 357.008 42,9% 40,7% 33,3%

PASSIVO CORRENTE 628.101 514.899 385.008

43,2% 43,8% 35,9%

TOTALE 1.455.573 1.176.301 1.071.436 100,0% 100,0% 100,0%

Attività e previsioni per il futuro

Nel corso del 2018 sono state effettuate ulteriori operazioni di ridefinizione della compagine societaria a seguito della richiesta da parte di 13 soci (tra cui Unioncamere Marche) di recedere dalla condizione di socio di ISNART. Con comunicazione del 17 aprile 2018 la società ha messo in vendita 96.540 azioni per un valore complessivo di circa 100 mila euro. Unioncamere, con nota del 18 maggio 2018, ha dichiarato la propria volontà di acquistare 40.696 azioni, lasciando pertanto inoptata la parte residua. Il capitale sociale è sceso a 292.184 euro rispetto al valore di 348.784 euro iscritto nel bilancio d'esercizio 2017.

L'assemblea dei soci del 21 febbraio 2018 ha approvato le linee strategiche e il piano preventivo per il 2018 che dovrebbe caratterizzarsi per la prima messa in atto delle attività legate alla competenza delle Camere di Commercio in materia di valorizzazione dei beni culturali e della promozione del turismo. In questo scenario ISNART si propone di supportare le Camere di Commercio nella creazione di strumenti e soluzioni atti a rispondere alle molte esigenze del settore turistico e della sua ramificazione in filiere.

In termini di bilancio, queste prospettive dovrebbero tradursi in un fattura superiore ai 2 milioni di euro, quindi nettamente in crescita rispetto al dato con il quale si è chiuso il 2017 e un risultato d'esercizio di poco superiore alla parità, in linea con la natura di soggetto in house providing. Sono previsti ricavi per 378 mila euro dalla gestione del marchio Ospitalità Italiana, 1.462.000 euro dall'area studi e 142 mila euro dall'area internazionale del marchio Ospitalità italiana. Va ricordato che ISNART richiede una quota associativa annua che ammonta, nel complesso, a 114 mila euro, essendo pari a 3.000 euro per ciascun socio (in riduzione del 40% rispetto al 2017).

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 40

Job Camere in liquidazione

Corso Stati Uniti, 14 – 35127 Padova

www.jobcamere.it

Consiglio di Amministrazione (in carica dal 20 agosto 2015)

Francesco Maria Schinaia - Liquidatore

Compagine societaria

Come società che ha preso il posto di IC Outsourcing dopo la scissione avvenuta nel mese di settembre 2009 (dalla quale è sorta una nuova IC Outsourcing) Job Camere ha mantenuto tutti i soci del vecchio soggetto: 104 Camere di Commercio, con quote tra loro molto differenti, Infocamere con il 36% (pari a 216 mila euro), Uniocamere con il 2,17%, Unioncamere Emilia-Romagna con lo 0,4%, Unioncamere Veneto con lo 0,17% ed Ecocerved con il 2%, oltre alla stessa IC Outsourcing (2%). La Camera di Commercio di Ancona detiene una quota dello 0,126% del capitale sociale, avendo investito 753 €; la Camera di Torino detiene il 9,8%, quella di Padova il 9,4%, quelle di Milano e Roma hanno il 9,1%.

La società è in liquidazione a seguito della delibera assembleare del 20/8/2015.

Capitale sociale

600.000 euro

Bilancio 2017

Valore della produzione: 3.030.437 € (-53% rispetto al 2016)

Costo della produzione: 2.869.805 € (-51,6% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: 6.397 €

Risultato d’esercizio: 137.191 € (l’utile 2016 era di 31.186 €)

Immobilizzazioni: 0 €

Crediti: 787.343 € (-46% rispetto al 2016)

Disponibilità liquide: 4.244.526 €

Patrimonio netto: 3.069.254 €

Debiti: 363.817 € (-62% rispetto al 2016)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 41

Job Camere è la società del sistema camerale nata nel 2009 che ha svolto attività di somministrazione di lavoro, intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, ricerca e selezione del personale, supporto alla ricollocazione professionale e consulenza su gestione di siti e servizi web in via esclusiva a favore dei soci. La società si è occupata, inoltre, attività amministrativa di gestione del personale per la Camera di Commercio di Torino e supporto commerciale e gestione dei servizi web per IC Outsourcing.

Con l'avvio del processo di razionalizzazione e le conseguenze degli interventi normativi in termini di finanziamento alle Camere di Commercio tramite il diritto annuale e di limitazione nell'avvio di nuovi contratti di lavoro anche di tipo provvisorio, la governance di Job Camere ha portato all'attenzione dei propri soci la necessità di valutare se persistessero le condizioni per continuare l'attività, tenendo anche conto che numerosi enti camerali avevano espresso la loro volontà di cedere le proprie quote in base alle Leggi di Stabilità 2014 e 2015. L'assemblea dei soci del 28 luglio 2015 ha deliberato di sciogliere anticipatamente la società e di metterla in liquidazione in quanto non risulta più strategica e strumentale per il raggiungimento delle finalità istituzionali dei principali enti camerali e di Infocamere.

La gestione successiva alla messa in liquidazione della società si caratterizza per la progressiva riduzione delle attività e di tutte le voci, economiche, finanziarie e patrimoniale, che compongono il bilancio. L'esercizio 2017 è stato il primo integralmente caratterizzato da questo stato delle cose e riflette pienamente la tendenza in atto: forte riduzione delle entrate e dei costi di produzione, progressivo azzeramento delle esposizioni attive e passive. I dipendenti sono scesi da 404 a 109 alla fine del 2017, tutti con contratto di somministrazione, per cui la società è oramai priva di personale proprio e si avvia alla chiusura di tutte le posizioni aperte prima di terminare anche la fase di liquidazione.

Attività e previsioni per il futuro

L'elemento di novità emerso negli ultimi mesi è la possibilità di evitare la chiusura della società, procedendo alla sua cessione totale ad investitori che hanno manifestato il loro interesse a subentrare al sistema camerale nella gestione di Job Camere.

L’Assemblea dei soci nella seduta del 23 febbraio 2018 ha deliberato all’unanimità il conferimento di mandato al Liquidatore per l’esplorazione e verifica dell’interesse di eventuali soggetti all’acquisto totalitario della società Job Camere Srl mediante procedura di evidenza pubblica. In data 26 marzo 2018 è stata pubblicato un Avviso di manifestazione di interesse per la cessione totalitaria delle quote societarie di Job Camere. Scaduto il termine previsto dall’avviso, sono pervenute manifestazioni di interesse da due società. Successivamente è stata definita anche una valutazione del valore della società, quantificato in 4.455.000 euro con un surplus di 135 mila euro rispetto al valore che si otterrebbe procedendo con la liquidazione.

L'assemblea dei soci dello scorso 18 giugno ha dato mandato al Liquidatore di proseguire con la verifica della possibilità di cessione totalitaria della società, assumendo come parametro economico di riferimento la valutazione precedentemente effettuata, ponendo come scadenza la data del 30 settembre 2018.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 42

Marina Dorica S.p.a.

Via Mascino 5/L, 60125 Ancona

www.marinadorica.it

Consiglio di Amministrazione (dal 10/8/2018)

Moreno Clementi – Presidente

Silverio Dorsi – Vice Presidente

Nicola Basti - Consigliere

Michele Covotta - Consigliere

Silverio Dorsi - Consigliere

Giuseppe Mascino – Consigliere

Michele Pietrucci - Consigliere

Compagine societaria

Consorzio Vanvitelli Spa (91,03%), Comune di Ancona (4,6%), Nautiservice Cagnoni Srl (4,14%), Camera di Commercio di Ancona (0,23% pari a 15.300 euro).

Quota soci privati: 95,17% - Quota soci pubblici: 4,83%

Capitale sociale

6.654.000 €

Bilancio 2017

Valore della produzione: 3.476.190 € (+7,1% rispetto al 2016)

Costi di produzione: 3.209.675 € (-0,8% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: - 4.627 €

Risultato d’esercizio: 186.712 € (nel 2016 l'utile era pari a 100.035 €)

Immobilizzazioni: 7.064.888 €

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 43

Crediti: 1.087.937 € (-16,4% rispetto al 2016)

Disponibilità liquide: 2.812.550 € (+16,6% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 7.054.770 €

Debiti: 2.051.535 € (+0,4% rispetto al 2016)

Marina Dorica è la società che gestisce il porto turistico di Ancona e ne garantisce il funzionamento e lo sviluppo; la governance è in larghissima parte in mano a soggetti privati, in particolare il Consorzio Vanvitelli, sebbene le istituzioni pubbliche mantengano una loro presenza non irrilevante (il Comune di Ancona e la Camera di Commercio di Ancona) se non dal punto di vista numerico (ai soci pubblici appartiene il 4,83% del capitale) almeno dal punto di vista strategico.

Da diversi anni la gestione di Marina Dorica procede in maniera regolare, senza particolari deviazioni rispetto alla linea tracciata grazie agli investimenti effettuati qualche anno fa. L'esercizio 2017 si è chiuso con un discreto incremento del fatturato e un risultato finale ampiamente in attivo; nonostante i risultati dell'ultimo esercizio non siano perfettamente confrontabili con quelli del 2016 in quanto all'inizio del 2017 è stata perfezionata l'operazione di incorporazione tramite fusione di Marina Dorica Service Srl, si tratta indubbiamente di un andamento che tranquillizza tutti i soci. Nel corso dei 12 mesi il Consiglio di Amministrazione ha anche provveduto ad investire 364 mila euro in manutenzioni e riparazioni, rese necessario dall'invecchiamento delle infrastrutture, esigenza che potrebbe diventare ancora più impellente nel prossimo futuro.

Nel corso del 2017 la direzione ha proseguito nell'azione di controllo dei costi per cercare di armonizzare il loro incremento all'aumento del valore della produzione; qualche difficoltà si segnala alla voce del costo del personale, la cui gestione è inevitabilmente più rigida e che nell'ultimo anno è stata caratterizzata dall'incremento medio delle unità lavorative, dalla cessazione dei regimi agevolati goduti nella fase di assunzione di alcuni dipendenti e dall'assorbimento del personale proveniente da Marina Dorica Service.

Nonostante queste dinamiche di aumento dei costi, il Margine Operativo Lordo rimane ampiamente positivo, mentre migliora addirittura il Margine Operativo Netto grazie alla riduzione della voce relativa alla svalutazione dei crediti, che aveva pesato in modo più significativo nell'anno precedente.

Il risultato finale è in attivo di 186.712 euro.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 3.276.808 3.244.651 3.476.190 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 544.898 534.023 684.858 16,6% 16,5% 19,7%

Costi per servizi 984.815 1.091.427 1.153.905 30,1% 33,6% 33,2%

Altri costi 230.626 229.917 234.257 7,0% 7,1% 6,7%

Variazione rimanenze materie prime 2.957 7.003 7.182 0,1% 0,2% 0,2%

VALORE AGGIUNTO 1.513.512 1.382.281 1.395.988

46,2% 42,6% 40,2%

Costi del personale 469.843 538.427 589.111 14,3% 16,6% 16,9%

MARGINE OPERATIVO LORDO 1.043.669 843.854 806.877

31,9% 26,0% 23,2%

Ammortamenti e accantonamenti 709.260 494.605 414.601 21,6% 15,2% 11,9%

Svalutazione crediti 124.228 201.941 16.084 3,8% 6,2% 0,5%

MARGINE OPERATIVO NETTO 210.181 147.308 376.192

6,4% 4,5% 10,8%

Gestione finanziaria - 4.950 108.993 - 4.627 -0,2% 3,4% -0,1%

Gestione straordinaria - 480 - - 0,0% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 74.694 - 138.869 - 109.677 -2,3% -4,3% -3,2%

Imposte dell'esercizio 15.494 17.397 75.176 0,5% 0,5% 2,2%

Utile netto 114.563 100.035 186.712 3,5% 3,1% 5,4%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 44

La società è in possesso delle infrastrutture interne al porto turistico di Ancona, composte sia dalle strutture portuali che dagli immobili presenti all'interno dell'area e destinati ad utilizzo commerciale. La struttura dell'attivo dello Stato Patrimoniale riflette l'importanza di questa dotazione immobiliare, con una distribuzione delle risorse che per due terzi confluisce nella parte fissa e per un terzo in quella attiva.

Chiusa l'operazione di fusione per incorporazione di Marina Dorica Servizi, le immobilizzazioni finanziarie sono quasi del tutto irrilevanti. Molto consistenti, al contrario, le voci relative all'attivo corrente, dove a fianco dei crediti (comunque diminuiti del 16,4% rispetto al 2016) si osservano consistenti disponibilità liquide, sotto forma di depositi bancari per oltre 2,8 milioni di euro.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 231.018 214.546 314.538 2,1% 2,0% 2,8%

Immobilizzazioni materiali 7.099.461 6.838.693 6.723.087 63,2% 62,7% 60,6%

Immobilizzazioni finanziarie 10.713 36.463 27.263 0,1% 0,3% 0,2%

ATTIVO FISSO 7.341.192 7.089.702 7.064.888

65,3% 65,0% 63,7%

Disponibilità liquide 2.415.834 2.413.153 2.812.550 21,5% 22,1% 25,4%

Disponibilità finanziarie 1.419.487 1.352.574 1.163.609 12,6% 12,4% 10,5%

Rimanenze 57.476 50.473 46.771 0,5% 0,5% 0,4%

ATTIVO CORRENTE 3.892.797 3.816.200 4.022.930

34,7% 35,0% 36,3%

TOTALE 11.233.989 10.905.902 11.087.818 100,0% 100,0% 100,0%

La struttura del passivo dello Stato Patrimoniale continua a registrare qualche variazione di assestamento dovuta soprattutto al confluire degli utili di esercizio nel Patrimonio Netto: in tal modo le voci consolidate sono ampiamente maggioritarie, conferendo alla società una forte stabilità dal punto di vista finanziario. I debiti ammontano a circa 2 milioni di euro, di cui il 60% a lunga scadenza e di origine bancaria, mentre l'esposizione verso i fornitori nell'ultimo anno è salita fino a 417 mila euro. La voce dei risconti passivi è piuttosto importante in quanto si riferisce a ricavi derivanti dall'assegnazione pluriennale dei posti barca per 1.328.065 euro.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 6.716.521 6.816.557 7.054.770

59,8% 62,5% 63,6%

Debiti a LT 1.440.267 1.322.855 1.225.384 12,8% 12,1% 11,1%

TFR 168.401 196.617 206.033 1,5% 1,8% 1,9%

Fondo rischi e oneri 289.669 303.076 303.076 2,6% 2,8% 2,7%

PASSIVO CONSOLIDATO 1.898.337 1.822.548 1.734.493

16,9% 16,7% 15,6%

Ratei e risconti 1.615.099 1.547.064 1.472.404 14,4% 14,2% 13,3%

Debiti a BT 1.004.032 719.733 826.151 8,9% 6,6% 7,5%

PASSIVO CORRENTE 2.619.131 2.266.797 2.298.555

23,3% 20,8% 20,7%

TOTALE 11.233.989 10.905.902 11.087.818 100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 45

Migliora la redditività aziendale grazie all'incremento del fatturato e della redditività della gestione caratteristica. Tendono a migliorare gli indici di autonomia finanziaria e di solidità patrimoniale, mentre restano contenute sia l'esposizione debitoria complessiva che, soprattutto, quella a breve termine.

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 2,4% 1,7% 4,5%

ROE 1,7% 1,5% 2,6%

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 59,8% 62,5% 63,6%

Indice primario di struttura 0,91 0,96 1,00

Indice secondario di struttura 1,17 1,22 1,24

Leverage (indebitamento) 1,67 1,60 1,57

Indebitamento a breve 0,23 0,21 0,21

Liquidità primaria (Quick ratio) 1,46 1,66 1,73

Attività e previsioni per il futuro

La direzione ha proposto al Consiglio di Amministrazione un Piano degli investimenti relativi al 2018 che prevede interventi per oltre 1,2 milioni di euro, le cui voci più significative sono quelle relative all'ammodernamento delle colonnine (300 mila euro) e al consolidamento del Molo Nord; resta ancora non del tutto risolto il nodo del dragaggio dei fondali, da cui dipende buona parte della funzionalità stessa del porto turistico dorico: nel 2018 è previsto un intervento proprio al Molo Nord.

Il budget approvato dai soci ad inizio 2018 prevede un andamento delle entrate in linea con i dati del 2018 e un risultato finale in attivo ma inferiore rispetto al 2017 a causa dell'incremento degli interventi di manutenzione sulle infrastrutture portuali.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 46

Meccano S.c.p.a.

Via G. Ceresani 1 – 60044 Fabriano (An)

www.meccano.it

Consiglio di Amministrazione (dal 20 maggio 2016)

Gennaro Pieralisi – Presidente

Leonardo Meloni – Amministratore Delegato

Rodolfina Bucci – Amministratore Delegato

Fabio Badiali – Consigliere

Lucia Trenta – Consigliere

Gaetano Casalaina – Consigliere

Giovanni Zannini – Consigliere

Compagine societaria

Alluflon; Antonio Merloni; Apindustria; Associazione; Associazione Intercomunale Aesina; Associazione Piccole e Medie Industrie Provincia di Ancona; Banca Popolare di Ancona; Banca delle Marche; Best; BFTM; Black & Decker Italia; Bocchini; C.N.A.; Camera di Commercio di Ancona (1,93% del capitale sociale, 15.440,76 euro); Caimi Export 2; Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Comune di Jesi; Comune di Fabriano; Comune di Cerreto D'Esi; Comune di Monsano; Comune di Castelfidardo; Comunità Montana Alta Valle Esino; Confartigianato Ancona; Confindustria Ancona; Costruzioni Meccaniche San Marco; Cooperativa Lorev; CO.GE.S.CO.; Dafram; Dueci; E. Bora; Euro Marketing 90; Elica; E. Romaldini; Faber; Farabolini; Fedecostante; Fall. Der Seggiolini S.n.c.; Finanziaria Regionale Marche; Flaminia; Fonderie Farabolini; Futura Stampi; General Stampi; Gruppo Alceo Moretti; Jet Air ; IBM SEMEA ; I.ME.F.; Invitalia; Isa Produzione; Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; Linea 3; Marmo Meccanica; Marra; Meccanica Generale; Meccanotecnica Centro; Mediocredito Fondiario Centro Italia; Merloni Termosanitari; Messersì packaging; Mosat ; MP&S; Mosat; Mufle; Nautes; Nuova MAIP; Provincia di Ancona; Ragall; Roland Europe; R.G.; Silc; Semigroup; S.E.S. Injection Moulds; Svim; Tecnoresin; Università di Camwerino; Università Politecnica delle Marche; Università di Perugia; V.I.C. Viterie Italia Centrale; Videx Electronics.

Capitale sociale

798.660 €

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 47

Bilancio 2017

Valore della produzione: 4.001.008 € (+37% rispetto al 2016)

Costi della produzione: 4.005.766 € (-35% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: -127.249 € (-97.094 € nel 2016)

Risultato d’esercizio: 15.076 € (5.988 € nel 2016)

Immobilizzazioni: 5.278.026 €

Crediti: 3.752.580 € (+15,4% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 1.770.183 €

Debiti: 6.056.829 € (+9,2% rispetto al 2016)

Nel 2017 il Consiglio di Amministrazione e la direzione di Meccano si sono trovati a fronteggiare una situazione piuttosto complicata derivante dalla fusione per incorporazione con la società EQI, di cui Meccano deteneva in precedenza la totalità delle azioni. Da questa operazione è derivato un incremento non indifferente del costo del personale e la necessità di fare fronte ad un potenziale squilibrio tra le entrate e le uscite. Il risultato che ha avuto origine dalle scelte aziendali è in apparenza tranquillizzante, dato che l'esercizio 2017 si è chiuso con un utile di 15.076 euro, ma vi sono numerosi interrogativi che mettono in dubbio la sostenibilità della gestione nel medio termine.

Analizzando la composizione delle entrate, si osserva che i 2,9 milioni di euro generati da ricavi delle vendite e delle prestazioni includono 273 mila euro di attività di ricerca e sviluppo che vengono immobilizzate e imputate al Conto Economico ma che nella realtà non rappresentano risorse che effettivamente diventano disponibili. Altra voce particolarmente significativa è quella dei crediti d'imposta sulla ricerca, che incidono per 735 mila euro. Tra le voci di costo, aumentano quelle del personale, delle materie prime e gli ammortamenti, mentre ancora problematica appare la gestione finanziaria, segnata dai tanti interessi passivi pagati nel corso dell'esercizio. Il credito d'imposta azzera l'imponibile fiscale e l'esercizio 2017 si chiude poco al di sopra del pareggio.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 4.343.634 2.920.892 4.001.008 100,0% 100,0% 100,0%

Contributi in conto esercizio 13.700 65.323 68.251 0,3% 2,2% 1,7%

Altre voci 499.585 408.973 750.271 11,5% 14,0% 18,8%

Costi per materie prime 49.553 64.600 312.408 1,1% 2,2% 7,8%

Costi per servizi 2.111.802 1.162.138 1.227.132 48,6% 39,8% 30,7%

Altri costi 424.281 148.439 201.581 9,8% 5,1% 5,0%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 1.757.998 1.545.715 2.259.887

40,5% 52,9% 56,5%

Costi del personale 1.138.406 1.123.823 1.579.408 26,2% 38,5% 39,5%

MARGINE OPERATIVO LORDO 619.592 421.892 680.479

14,3% 14,4% 17,0%

Ammortamenti e accantonamenti 470.304 446.773 645.237 10,8% 15,3% 16,1%

Svalutazione crediti 37.000 13.335 40.000 0,9% 0,5% 1,0%

MARGINE OPERATIVO NETTO 112.288 - 38.216 - 4.758

2,6% -1,3% -0,1%

Gestione finanziaria - 176.920 - 97.094 - 134.205 -4,1% -3,3% -3,4%

Imposte dell'esercizio - 70.334 - 141.298 - 154.039 -1,6% -4,8% -3,9%

Utile netto 5.702 5.988 15.076 0,1% 0,2% 0,4%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 48

Sull'attivo dello Stato Patrimoniale incidono due operazioni più di ogni altra cosa: innanzitutto la scelta di capitalizzare alcune spese di ricerca, che vanno ad aumentare le immobilizzazioni immateriali, e in secondo luogo l'ingente ammontare del credito d'imposta, che confluisce tra le disponibilità finanziarie. La suddivisione complessiva tra attivo fisso e corrente, tuttavia, non viene mutato in maniera significativa.

La forte esposizione debitoria caratterizza il prospetto delle fonti patrimoniali e finanziarie, mostrando una limitata autonomia finanziaria. La società ha circa 6 milioni di debiti, suddivisi quasi equamente tra breve e lungo periodo: l'esposizione bancaria ha superato i 3 milioni di euro (incremento di 329 mila euro nel corso del 2017), mentre la direzione ha lavorato per ridurre l'esposizione verso fornitori, scesa da 1,4 a 1 milione di euro.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 600.485 538.767 1.061.722 7,4% 6,3% 11,4%

Immobilizzazioni materiali 4.666.218 4.420.151 4.216.304 57,4% 51,6% 45,3%

Immobilizzazioni finanziarie 11.087 84.087 0 0,1% 1,0% 0,0%

ATTIVO FISSO 5.277.790 5.043.005 5.278.026

64,9% 58,8% 56,7%

Disponibilità liquide 6.101 31.822 124.305 0,1% 0,4% 1,3%

Disponibilità finanziarie 2.369.988 3.355.449 3.857.180 29,2% 39,2% 41,4%

Rimanenze 473.235 140.037 55.613 5,8% 1,6% 0,6%

ATTIVO CORRENTE 2.849.324 3.527.308 4.037.098

35,1% 41,2% 43,3%

TOTALE 8.127.114 8.570.313 9.315.124 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 1.748.329 1.754.318 1.770.183

21,5% 20,5% 19,0%

Debiti a LT 2.282.904 2.397.563 2.848.038 28,1% 28,0% 30,6%

TFR 579.171 658.489 604.751 7,1% 7,7% 6,5%

Fondo rischi e oneri 612.400 595.243 875.850 7,5% 6,9% 9,4%

PASSIVO CONSOLIDATO 3.474.475 3.651.295 4.328.639

42,8% 42,6% 46,5%

Ratei e risconti 16.842 17.742 7.511 0,2% 0,2% 0,1%

Debiti a BT 2.887.468 3.146.958 3.208.791 35,5% 36,7% 34,4%

PASSIVO CORRENTE 2.904.310 3.164.700 3.216.302

35,7% 36,9% 34,5%

TOTALE 8.127.114 8.570.313 9.315.124 100,0% 100,0% 100,0%

Se la redditività non è un parametro particolarmente significativo per una società di ricerca come Meccano, molto più interessante è il risultato dell'analisi degli indicatori patrimoniali e finanziari. Come già sottolineato in precedenza, l'autonomia finanziaria (ovvero la capacità di fare fronte con risorse proprie alla copertura delle voci del passivo) è limitata e in costante, seppur lieve, calo. Gli indici di struttura, ovvero la capacità di coprire gli investimenti con risorse proprie o con risorse a disposizione dell'azienda per un orizzonte temporale medio lungo, sono piuttosto bassi. La fonte di preoccupazione maggiore è, in ogni caso, l'elevatissimo indice di indebitamento, anche se l'esposizione a breve termina sembra essere ancora sotto controllo.

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 1,4% -0,4% -0,1%

ROE 7,5% 2,9% 3,5%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 49

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 21,5% 20,5% 19,0%

Indice primario di struttura 0,33 0,35 0,34

Indice secondario di struttura 0,99 1,07 1,16

Leverage (indebitamento) 4,65 4,89 5,26

Indebitamento a breve 0,36 0,37 0,35

Liquidità primaria (Quick ratio) 0,82 1,07 1,24

Attività e previsioni per il futuro

Con la revisione del Piano di razionalizzazione delle partecipazioni e delle società partecipate (deliberazione di Giunta n. 33 del 21/03/2016) l'ente aveva espresso l'indirizzo favorevole alla cessione della partecipazione in Meccano S.p.a, attendendo una presa di posizione più chiara da parte della Regione Marche. La mancanza di indicazioni chiare aveva portato la Giunta camerale a deliberare, con atto n. 119 del 17/10/2016, la cessione integrale della partecipazione camerale in Meccano cui ha fatto seguito una procedura di gara pubblica andata deserta.

Con la revisione straordinaria delle partecipazioni, approvata con delibera di Giunta n. 59 del 14/062017, l'ente ha modificato il proprio orientamento, riconfermando la strategicità della partecipazione in Meccano.

Il D. Lgs 175/2016 prevede un'eccezione proprio per gli enti che si occupano di ricerca; l'art. 4 comma 8 statuisce infatti che "è fatta salva la possibilità di costituire (...) società con caratteristiche di spin off o di start up universitari previste dall'art. 6 comma 9 della legge 30 dicembre 2010 n. 240, nonché quelle con caratteristiche analoghe degli enti di ricerca". Tra i vari riconoscimenti ottenuti da Meccano vi è quello di "Laboratorio di Ricerca Applicata" assegnato dal MIUR pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 31 del 7/02/1992 grazie al quale la società appare nell'Anagrafe nazionale delle ricerche del MIUR.

Sulla base di queste valutazioni è stata deliberata la volontà camerale di mantenere la partecipazione in Meccano.

Sulla capacità di Meccano di continuare a giocare un ruolo da protagonista a fianco delle PMI marchigiane pesa, oltre alle incertezze sulla sostenibilità economica e finanziaria della gestione, anche l'atteggiamento non lineare della Regione Marche, che alla fine del 2014 si era pronunciata dichiarando non più strategica la partecipazione nella società. Nel 2018, tuttavia, la Giunta Regionale sembra aver cambiato idea, ribaltando totalmente la conclusione cui era giunta qualche anno prima. Questa decisione non comporta, in ogni caso, l'impegno da parte dell'ente regionale di destinare nuove risorse a Meccano.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 50

Quadrilatero Marche Umbria S.p.A.

Via Monzambano, 10 – 00185 Roma

www.quadrilaterospa.it

Organo amministrativo (dal 30/9/2015)

Guido Perosino – Amministratore Unico

Compagine societaria

ANAS 92,4%; Regione Marche 2,86%; Sviluppumbria 2,4%; Provincia di Macerata 1%; Camera di commercio di Macerata 0,5%, Camera di commercio di Perugia 0,5%; Camera di commercio di Ancona 0,3% (142.000 euro); Provincia di Perugia 0,1%

Capitale sociale

50.000.000 €

Bilancio 2017

Valore della produzione: 781 €

Costo della produzione: 1.535.760 €

Interessi attivi su c/c bancari: 1.249.488 €

Immobilizzazioni: 11.294 €

Attivo circolante: 285.728.921 €

Patrimonio netto: 50.000.000 €

Debiti: 224.821.305 €

Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. è la società costituita nel 2003 per portare a termine la costruzione di un sistema viario più rapido ed efficiente nel collegamento trasversale tra Marche e Umbria; il progetto iniziale ambiva a differenziarsi dal classico intervento pubblico, in cui il finanziamento a carico delle casse dello Stato gioca un ruolo determinante, grazie alla previsione di un forte coinvolgimento dei soggetti pubblici e, soprattutto, privati nello sfruttamento del plusvalore che sarebbe stato generato dal potenziamento delle

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 51

infrastrutture viarie. I tanti anni trascorsi dalla genesi del progetto e i forti cambiamenti indotti dalla grave crisi economico degli ultimi 10 anni hanno di fatto riportato il progetto Quadrilatero alla classica concezione dell'intervento finanziato con soldi pubblici, mentre la parte collaterale che avrebbe dovuto essere generata dal Piano di Area Vasta - PAV - con le sue Aree Leader è stata definitivamente cancellata dalla delibera CIPE n. 64 del 1/12/2016. Successivamente, con delibera 65/2017 il CIPE ha approvato il Contratto di programma MIT/ANAS 2016-2020 rendendo efficace l'allocazione delle risorse disposta con la precedente delibera. La legge di bilancio 2017 (L. 205/2017) ha poi messo a disposizione di ANAS un contributo straordinario di 32 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2022 per completare le opere previste nel Contratto di programma.

Il costo complessivo dell'intero intervento è stato quantificato in 2.170 milioni di euro di cui 2.061 milioni di euro sono stati finanziati dal CIPE e accordi quadro con le Regioni Marche e Umbria e i restanti 109 milioni sono riconducibili a risorse proprie: 30 milioni apportati dalle Camere di Commercio, 50 milioni di capitale sociale, 25 milioni da materiali da risulta e 4 milioni di altri fondi.

In quanto società pubblica di progetto senza scopo di lucro ai sensi dell’art. 172 del Codice dei Contratti Pubblici (D. Lgs 163/2006) Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. ha chiuso tutti i suoi bilanci senza registrare alcun utile. in questa ottica le sono state attribuite competenze necessarie per la realizzazione delle opere infrastrutturale previste dal piano complessivo di azione, delle opere strumentali connesse e dell’espropriazione delle terre necessarie per il completamento dell’opera che coinvolge le Marche e l’Umbra nel rafforzamento dei collegamenti stradali tra Ancona, Perugia, Foligno e Civitanova Marche. Questa natura ha delle conseguenze rilevanti dal punto di vista contabile: innanzitutto ogni bilancio della società si chiude in perfetto pareggio, senza alcuna possibilità di registrare degli utili; in secondo luogo le spese sostenute per l’acquisizione delle aree espropriate e per l’esecuzione delle opere per conto del socio principale, ANAS S.p.a., non transitano nel Conto Economico, ma si riflettono esclusivamente nello Stato Patrimoniale, in larga parte nelle relazioni di debito e credito con la società controllante

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 377.064 429.037 781 100,0% 100,0% n.c.

Costi per materie prime 472 228 0 0,1% 0,1% n.c

Costi per servizi 165.959 310.762 4.819 44,0% 72,4% n.c

Altri costi 9.110 4.018 6.038 2,4% 0,9% n.c

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% n.c

VALORE AGGIUNTO 201.523 114.029 - 10.076

53,4% 26,6% n.c

Costi del personale 213.210 106.142 0 56,5% 24,7% n.c

MARGINE OPERATIVO LORDO - 11.687 7.887 - 10.076

-3,1% 1,8% n.c

Ammortamenti e accantonamenti 330.969 889.078 1.524.903 87,8% 207,2% n.c

Svalutazione crediti 0 0 0 0,0% 0,0% n.c

MARGINE OPERATIVO NETTO - 342.656 - 881.191 - 1.534.979

-90,9% -205,4% n.c

Gestione finanziaria 1.048.664 1.226.425 1.249.488 278,1% 285,9% n.c

Gestione straordinaria - 557.900 0 0 -148,0% 0,0% n.c

Imposte dell'esercizio 148.108 345.234 - 285.491 39,3% 80,5% n.c

Utile netto 0 0 0 0,0% 0,0% n.c

Il prospetto del Conto Economico è ormai quasi del tutto irrilevante in quanto non vi sono entrate e le uniche voci ad avere una consistenza significativa sono gli ammortamenti e gli interessi passivi generati da una grande disponibilità liquida.

Lo Stato Patrimoniale è molto più consistente in quanto conserva traccia delle operazioni con la società controllante e di quelle necessarie per la realizzazione delle opere, per le quali Quadrilatero Marche Umbria

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 52

S.p.a. impegna fondi provenienti dall’ANAS. Il capitale sociale è da tempo stabile sui 50 milioni di euro, mentre le immobilizzazioni erano limitate al solo valore delle Aree Leader e non delle infrastrutture e l'accantonamento definitivo del PAV provoca l'azzeramento delle immobilizzazioni iscritte nell'attivo.

Le voci più importanti da prendere in esame sono, come sempre, quelle relative all’attivo circolante dato i crediti verso ANAS ammontano a 135 milioni di euro (166 nel 2016) e i depositi bancari sono cresciuti fino a 146 milioni di euro (115 milioni nel 2016); la variazione nel corso del 2017 è relativa all'incasso di alcuni anticipi per lavori effettuati dal Contraente Generale. In merito ai crediti verso la controllante, occorre ricordare che la società opera come punto intermedio tra ANAS e CIPE: la voce anticipi su finanziamenti (la parte più consistente del debito di QMU) è regolata con i crediti verso ANAS al momento dell'emissione della fattura per il trasferimento dell'infrastruttura viaria alla controllante. Una buona parte delle operazioni di natura finanziaria, quindi, è relativa ai passaggi di risorse tra i diversi soggetti pubblici coinvolti nel progetto; una fetta significativa dei debiti, comunque, riguarda i fornitori.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 68.888 7.134 4.234 0,0% 0,0% 0,0%

Immobilizzazioni materiali 1.777.746 4.160 9.484 0,8% 0,0% 0,0%

Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO FISSO 1.846.634 11.294 13.718

0,8% 0,0% 0,0%

Disponibilità liquide 102.778.166 115.286.056 146.688.160 44,3% 40,3% 51,3%

Disponibilità finanziarie 127.519.635 170.478.249 139.459.241 54,9% 59,7% 48,7%

Rimanenze 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO CORRENTE 230.297.801 285.764.305 286.147.401

99,2% 100,0% 100,0%

TOTALE 232.144.435 285.775.599 286.161.119 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 50.000.000 50.000.000 50.000.000

21,5% 17,5% 17,5%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 361.544 167.006 180.467 0,2% 0,1% 0,1%

Fondo rischi e oneri 12.073.790 10.787.288 12.312.191 5,2% 3,8% 4,3%

PASSIVO CONSOLIDATO 12.435.334 10.954.294 12.492.658

5,4% 3,8% 4,4%

Ratei e risconti 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

Debiti a BT 169.709.101 224.821.305 223.668.461 73,1% 78,7% 78,2%

PASSIVO CORRENTE 169.709.101 224.821.305 223.668.461

73,1% 78,7% 78,2%

TOTALE 232.144.435 285.775.599 286.161.119 100,0% 100,0% 100,0%

Attività e previsioni per il futuro

Con un notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia ipotizzata inizialmente, i lavori infrastrutturali previsti nel progetto Quadrilatero stanno andando verso il completamento, pur rimanendo qualche problema soprattutto nelle Pedemontana di collegamento tra i percorsi stradali che attraversano da est a ovest il territorio marchigiano. La stessa missione di Quadrilatero Marche Umbria, pertanto, si avvicina al suo compimento. Già nel 2016 con il completamento del progetto e il progressivo passaggio delle infrastrutture nella proprietà dell'ANAS, socio principale di QMU, era venuto in larga parte meno il senso di un azionariato

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 53

ampio ed eterogeneo a sostegno degli interventi. Tuttavia il progetto di fusione per incorporazione in ANAS non è andato a buon fine per la mancata adesione di alcuni soci minori.

Alla fine del 2016 è stato attivato dall'Amministratore Unico un tavolo tecnico tra tutti i soci di QMU per monitorare l'attuazione degli intervento ancora in corso e consentire a tutti i soci di partecipare attivamente alle scelte ancora da effettuare. Il tavolo è stato creato proprio per coinvolgere anche i soci minori nella gestione della parte conclusiva del progetto e permettere loro di verificare che non vi siano ulteriori allungamenti nei tempi di realizzazione delle opere e avrebbe avuto un'importanza ancora maggiore se si fosse completato il progetto di cessione delle quote al socio unico.

Riguardo all'avanzamento dei lavori, la relazione sulla gestione che accompagna il bilancio d'esercizio 2017 è esaustiva e fornisce un quadro chiaro di ciò che è stato fatto e di ciò che ancora deve essere completato, mettendo in chiaro, comunque, che il problema delle risorse economiche è stato superato grazie al cospicuo contributo pubblico. In tal modo è venuta meno l'ambiziosa impostazione iniziale che voleva superare il modello di intervento totalmente pubblico per la realizzazione delle infrastrutture viarie, coinvolgendo anche investitori privati pronti ad attivare nuove attività economiche nelle Aree Leader selezionate e successivamente abbandonate dopo numerosi infruttuosi tentativi di cessione tramite bandi di gara.

Ad interessare maggiormente la provincia di Ancona è il Maxilotto 2 e in particolare l’asse principale Perugia – Ancona (sub 1.1 e 1.2), La direttrice Perugia – Ancona è stata individuata dal MIT (nel maggio 2016) tra le infrastrutture della Rete Transeuropea TEN – T. Si è reso necessario, pertanto, porre in essere tutte le azioni volte al rispetto delle indicazioni del D.Lgs. n. 264 del 5 ottobre 2006 ed adeguare agli standard europei di sicurezza gli impianti tecnologici del tratto stradale in costruzione. A tale riguardo, il Contraente Generale ha presentato nel novembre 2017 la Perizia di Variante n. 5 per adeguamento impianti tecnologici, adeguamento sismico dei viadotti esistenti e interventi strutturali nelle gallerie esistenti, richiedendosi maggiori risorse per 29 milioni di euro. Queste risorse aggiuntive, come si legge nel verbale della riunione del 6 marzo 2018 del Tavolo Tecnico, sono state coperte per 18,76 milioni di euro dal CIPE, mentre gli altri 10 milioni di euro possono essere attinti dal contributo straordinario stanziato dalla Legge di Bilancio del 2018 per il “completamento delle opere, anche accessorie, inerenti alla società Quadrilatero Umbria Marche SpA, da individuare specificamente nell'aggiornamento del contratto di programma 2016-2020 stipulato con ANAS SpA”.

I lavori riguardano per oltre 30 km totali la SS76, tratti Fossato di Vico – Cancelli e Albacina – Serra San Quirico, nella Regione Marche, e la SS 318, tratto Pianello – Valfabbrica nel territorio Umbro. Relativamente all’esercizio 2017, in data 28.06.2017 è stata approvata la Perizia di Variante n. 4 relativa al Sublotto 1.1 SS76 – Adeguamento impianti tecnologici consentendo l’esecuzione delle lavorazioni di 1^ fase finalizzate all’apertura al traffico della Carreggiata Sud tratto Fossato di Vico – Cancelli, intervenuta in data in data 7 agosto 2017.

Il crono-programma allegato alla Perizia di Variante n.5, presentato dal Contraente Generale il 2 agosto 2017, prevede il completamento dei lavori entro il mese di marzo 2019.

Al 31 dicembre 2017 i lavori sull’asse principale Perugia – Ancona sublotto 1.1 hanno raggiunto circa il 84% dell’importo contrattualizzato. Il sublotto 1.2 (Pianello - Valfabbrica) risulta invece completato. Il 14 febbraio 2018 sono stati aperti al traffico altri 7 km lungo la SS76 e in particolare due tratti compresi tra Albacina e Serra San Quirico in cui sono incluse tre gallerie, tra le quali quella della Gola della Rossa lunga 3,76 km, l'opera più complessa di tutto il maxilotto.

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Retecamere in liquidazione

Società in liquidazione dal 4 settembre 2013

Via Valadier, 42 - 00193 Roma

www.retecamere.it

Consiglio di Amministrazione (dal 4 settembre 2013)

Giovanni Cappa - Liquidatore

Compagine societaria

106 (su un totale massimo di 126) con 93 Camere di commercio, 11 Unioni regionali oltre a Unioncamere e Infocamere. La Camera di Ancona possiede una quota pari allo 0,003% del capitale sociale.

Capitale sociale

242.356 € (interamente svalutato dalle perdite d'esercizio)

Bilancio 2017

Valore della produzione: 35.948 €

Costo della produzione: 83.812 €

Gestione finanziaria: 27.270 €

Utilizzo del Fondo oneri di liquidazione: 17.362 €

Risultato d’esercizio: -3.233 €

Immobilizzazioni: 1.034 €

Crediti: 249.936 €

Patrimonio netto: - 201.038 €

Debiti: 668.731 €

Con la deliberazione dell'Assemblea dei soci del 4 settembre 2013 Retecamere ha avviato l'iter di messa in

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 55

liquidazione finalizzata alla chiusura della società. I bilanci di questi anni sono stati il riflesso della progressiva cessazione delle attività, con la conseguente perdita di tutto il personale e la regolazione delle partite finanziarie aperte. Il bilancio d'esercizio 2017 non differisce da quelli precedenti e procede verso la chiusura della fase di liquidazione: le entrate si riducono a poco più di 35 mila euro, mentre le spese sono soprattutto legate a consulenze legali per cercare di risolvere alcune cause che rischiano di prolungare oltre il previsto la fase transitoria. La gestione finanziaria produce un attivo di 27.270 euro dovuto in parte alla plusvalenza di 14.971 generata dalla cessione della partecipazione in CSA S.c.r.l. e in parte al rimborso da deducibilità delle imposte dirette sul reddito relativo alla quota IRAP 2007-2011. Viene autorizzato un utilizzo del Fondo oneri di liquidazione per 17.362 euro per ottenere una perdita finali di 3.233 euro.

Dal punto di vista finanziario vi sono ancora alcune situazioni sulle quali il liquidatore dovrà lavorare per limitare il più possibile la durata della liquidazione. Il caso più allarmante è quello relativo alle azioni che la società ha intrapreso con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dell'ISMEA e di Buonitalia in merito alle quali il Tribunale di Roma lo scorso 20 aprile ha rigettato la richiesta di Retecamere, condannandola al pagamento delle spese legali per 113.673 euro. La società intende costituirsi in appello ritenendo che vi siano i margini di censurabilità della sentenza.

La somma delle spese legali sostenute e i rimborsi dovuti nel caso sopra esposto e in quello con la Camera di Commercio di Firenze ammonta a 241 mila euro. I nuovi accertamenti al Fondo oneri di liquidazione non influiscono sul risultato d'esercizio della liquidazione, ma incidono sul Patrimonio netto, portandolo a -201 mila euro. Il liquidatore ha, pertanto, richiesto ai soci di coprire il patrimonio netto negativo e le future spese di liquidazione con un versamento complessivo di 241 mila euro. In occasione dell'assemblea dei soci la sola Camera di Commercio di Roma ha votato contro questa richiesta del liquidatore.

Attività e previsioni per il futuro

La Camera di Commercio di Ancona ha deliberato con atto di Giunta n. 28 del 15/4/2015 la messa in liquidazione della partecipazione in Retecamere. L'iter di vendita successivamente messo in atto non ha dato, come ampiamente previsto, esito positivo per cui l'ente camerale di Ancona avrà l'obbligo di seguire la conclusione della liquidazione societaria, partecipando ad eventuali nuove richieste di conferimento al Fondo per costi e oneri di liquidazione.

Tale indirizzo è stato confermato dalla deliberazione n. 59 del 14/6/2017 relativa al Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni con cui la Giunta ha disposto, tuttavia, di non procedere alla pubblicazione di un secondo bando di gara, ritenendola inutile.

A differenza di quanto ipotizzato nel recente passato, il coinvolgimento di Retecamere nelle cause legali sopra esposte produrrà un prolungamento di almeno 3 anni della fase liquidatoria, con un incremento delle spese che dovranno essere coperte dai versamenti dei soci deliberati dall'assemblea del 18 luglio 2018.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 56

Sistema Camerale Servizi S.c.r.l

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma

www.sicamera.camcom.it

Consiglio di Amministrazione (dal 13/11/2017)

Klaus Algieri – Presidente

Giuseppe Albertini – Consigliere

Maria Lucia Pilutti – Consigliere

Compagine societaria

Sono soci 46 Camere di Commercio italiane, Unioncamere nazionale, 6 Unioni regionali (Basilicata, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia e Toscana), Dintec, ISNART e l'Azienda Speciale per la portualità salernitana. La Camera di Ancona possiede lo 0,02% del capitale sociale (1.000 euro).

Capitale pubblico al 100%.

Capitale sociale

4.009.935 €

Bilancio 2017

Valore delle entrate: 8.355.229 € (+16,6% rispetto al 2016)

Costo della produzione: 8.169.100 € (+18,3% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: 8.123 €

Risultato d’esercizio 45.268 € (nel 2016 l’utile era stato di 52.754 €)

Immobilizzazioni: 2.562.755 €

Crediti 2.914.556 € (+5% rispetto al 2016)

Disponibilità liquide: 4.139.013 € (-6,5% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 5.209.246 €

Debiti: 3.729.123 € (+59% rispetto al 2016)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 57

Sistema Camerale Servizi (Si.Camera) è una società consortile del sistema camerale che si occupa di progetti integrati a favore delle Camere di Commercio associate, con particolare riferimento ad attività di assistenza tecnica e amministrativa, servizi e strumenti di comunicazione. La Camera di Ancona ha deliberato con atto di Giunta n. 76 del 10 luglio 2017 di acquistare 1.000 quote del capitale sociale di Si.Camera per un valore complessivo di 1.000 euro, pari allo 0,02% dell'intero capitale. Rispetta i requisiti dell'in house providing e prevede all'art. 23 del proprio statuto la creazione di un Comitato per il Controllo analogo formato da tre componenti nominati dal'assemblea tra i Presidenti camerale in carica.

Nel 2017 ha generato un volume di entrate pari a 8,3 milioni di euro, in crescita del 16,6% rispetto all'esercizio precedente. La componete più significativa è quella dell'assistenza organizzativa e amministrativa (30%) seguita dalla comunicazione e servizi digitali (22%), dalla tutela della proprietà industriale e aiuti di Stato (11%), dai servizi di regolazione del mercato e vigilanza (11,6%). La relazione sulla gestione fornisce un quadro dettagliato ed esaustivo sulle attività svolte nel 2017.

La società riesce a generare margini in attivo, sia il lordo che il netto, e a fronte di una gestione finanziaria poco significativa ma comunque in attivo, ottiene un utile finale d'esercizio pari a 45.268 euro.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017

2015 2016 2017

Valore della produzione 11.730.014 7.162.478 8.355.229 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per beni di terzi 449.160 442.992 441.408 3,8% 6,2% 5,3%

Costi per servizi 4.737.466 2.067.863 2.712.917 40,4% 28,9% 32,5%

Altri costi 30.849 5.102 12.462 0,3% 0,1% 0,1%

Variazione rimanenze materie prime 0 - - 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 6.512.539 4.646.521 5.188.442

55,5% 64,9% 62,1%

Costi del personale 4.410.629 4.100.999 4.230.696 37,6% 57,3% 50,6%

MARGINE OPERATIVO LORDO 2.101.910 545.522 957.746

17,9% 7,6% 11,5%

Ammortamenti e accantonamenti 1.091.473 243.979 438.089 9,3% 3,4% 5,2%

Svalutazione crediti 212.243 8.439 - 1,8% 0,1% 0,0%

MARGINE OPERATIVO NETTO 798.194 293.104 519.657

6,8% 4,1% 6,2%

Gestione finanziaria 111.291 41.743 8.123 0,9% 0,6% 0,1%

Gestione accessoria - 276.980 - 36.264 - 333.528 -2,4% -0,5% -4,0%

Imposte dell'esercizio 507.308 245.828 148.984 4,3% 3,4% 1,8%

Utile netto 125.197 52.755 45.268

1,1% 0,7% 0,5%

L'attivo dello Stato Patrimoniale è sbilanciato sulle voce correnti, non avendo la società immobilizzazioni di rilevo, se si esclude la partecipazione significativa nel capitale di Universitas Mercatorum (nel bilancio 2015 tale voce era iscritta come credito immobilizzato, ovvero come futuro aumento di capitale sociale).

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017

2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 69.588 38.231 19.361 0,5% 0,4% 0,2%

Immobilizzazioni materiali 54.676 38.484 37.347 0,4% 0,4% 0,3%

Immobilizzazioni finanziarie 1.010.955 2.506.047 2.506.047 7,8% 23,8% 21,1%

ATTIVO FISSO 1.135.219 2.582.762 2.562.755

8,8% 24,5% 21,6%

Disponibilità liquide 5.386.738 4.427.925 4.139.760 41,8% 42,1% 34,9%

Disponibilità finanziarie 4.136.045 2.796.531 2.938.863 32,1% 26,6% 24,7%

Rimanenze 2.221.245 713.791 2.237.378 17,2% 6,8% 18,8%

ATTIVO CORRENTE 11.744.028 7.938.247 9.316.001

91,2% 75,5% 78,4%

TOTALE 12.879.247 10.521.009 11.878.756

100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 58

La forza lavoro interna è composta da 72 unità (una in meno rispetto al 2016) oltre a 26 ulteriori persone con contratto di somministrazione oppure in distacco.

Vi sono lavori in corso verso Unioncamere per oltre 2 milioni di euro (inclusi tra le rimanenze), crediti per quasi 2,4 milioni di euro (incremento di 370 mila euro rispetto al 2016) e depositi bancari per oltre 4 milioni di euro.

Dalla parte delle fonti finanziarie e patrimoniali si osserva il progressivo incremento del patrimonio netto grazie agli utili generati in ciascun esercizio, mentre il debito è interamente in scadenza nel breve termine e in forte aumento rispetto al 2016: ad incidere su questa variazione sono soprattutto gli acconti da clienti per parti di progetti in corso già fatturate nell'esercizio oltre a debiti verso fornitori.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 5.123.324 5.172.047 5.209.246 39,8% 49,2% 43,9%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 1.125.405 1.280.966 1.334.612 8,7% 12,2% 11,2%

Fondo rischi e oneri 1.530.000 1.730.000 1.605.775 11,9% 16,4% 13,5%

PASSIVO CONSOLIDATO 2.655.405 3.010.966 2.940.387 20,6% 28,6% 24,8%

Ratei e risconti 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

Debiti a BT 5.100.518 2.337.996 3.729.123 39,6% 22,2% 31,4%

PASSIVO CORRENTE 5.100.518 2.337.996 3.729.123 39,6% 22,2% 31,4%

TOTALE 12.879.247 10.521.009 11.878.756 100,0% 100,0% 100,0%

Gli indici di redditività sono positivi e le oscillazioni di questi anni sono legati soprattutto a operazioni che poco hanno a che fare con l'attività caratteristica della società. Gli indicatori patrimoniali e finanziari sono pressoché immutati con l'eccezione della liquidità, ridottasi a causa dell'incremento dei debiti verso clienti per acconti.

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 10,7% 4,8% 6,7%

ROE 2,4% 1,0% 0,9%

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 39,8% 49,2% 43,9%

Indice primario di struttura 4,51 2,00 2,03

Indice secondario di struttura 6,85 3,17 3,18

Leverage (indebitamento) 2,51 2,03 2,28

Indebitamento a breve 0,40 0,22 0,31

Liquidità primaria (Quick ratio) 1,87 3,09 1,90

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 59

Attività e previsioni per il futuro

Gli obiettivi che la società si pone nel 2018 sono quello di centralizzare tutte le attività tecniche ed amministrative di back end da erogare a supporto delle Camere di Commercio, allo scopo di ottenere economie di scala, consentendo alle camere di “liberare” risorse umane a beneficio delle nuove funzioni produttive declinate nella riforma; garantire livelli di servizio omogenei e facilitare la sostenibilità economica dell’intero sistema camerale; gestire la comunicazione istituzionale del sistema camerale.

La filosofia di intervento che Si.Camera intende offrire alle Camere di Commercio risponderà ad una logica di delega: “accentrare” su una struttura nazionale quelle attività, quei servizi, quegli adempimenti o quei prodotti che, da sola, la singola Camera di Commercio non riesce o non trova conveniente effettuare, liberando invece risorse umane da destinare ad altre finalità, o risparmiando risorse economiche, garantendo comunque qualità ed efficienza del servizio.

Nel corso del 2018 sarà tuttavia mantenuto il ruolo di Si.Camera quale agenzia nazionale di assistenza e supporto a favore di Unioncamere: una “divisione” produttiva funzionale alla realizzazione delle strategie e delle azioni attuative dell’Ente. In tal senso Si.Camera, pur qualificandosi ed acquisendo una propria visibilità ed significativo riconoscimento, continuerà a fornire – tramite la propria Unione nazionale - attività di supporto e di assistenza tecnica al MISE, al Ministero dell’Ambiente, all’Agenzia della Coesione, alla P.A. in genere, operando in forza di convenzioni e programmi stipulati a livello nazionale.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 60

Tecnoholding S.p.a.

Piazza Sallustio 9 – 00187 Roma

www.tecnohlding.it

Consiglio di Amministrazione (dal 30/6/2015)

Enrico Salza – Presidente

Pier Andrea Chevallard – Amministratore Delegato

Giancarlo Cremonesi – Vice Presidente

Alessandro Barberis - Consigliere

Vasco Elena – Consigliere

Compagine societaria

Camera di Commercio di Torino (27,9%); Parcam Srl (CCIAA Milano, 15,5%); Camera di Commercio di Roma (12,2%); Camera di Commercio di Bologna (5%); Camera di Commercio di Alessandria (3,9%); Camera di Commercio di Firenze (3%); Unioncamere (2,9%); Camera di Commercio di Ancona (0,18% pari a 43.929 euro); altri soci (9,4%); azioni proprie (20%).

Capitale sociale

25.000.000 €

Bilancio 2017

Valore della produzione: 4.415.816 € (-60,5% rispetto al 2016)

Costo della produzione 5.466.895 € (-70% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: 5.017.395 €

Risultato d’esercizio: 3.825.092 € (nel 2016 l’utile era stato di 8.628.261 €)

Immobilizzazioni: 185.129.220 €

Attivo circolante: 64.254.417 €

Patrimonio netto: 226.943.725 €

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 61

di cui capitale sociale: 25.000.000 €

Debiti: 21.419.438 € (+34,7% rispetto al 2016)

Tecno Holding è la società del sistema camerale chiamata a gestirne il patrimonio immobiliare e grazie ad un'ampia serie di investimenti in immobili e partecipazioni societarie e finanziarie è riuscita ad ampliare in modo particolarmente significativo il patrimonio disponibile al momento della costituzione, avvenuta nel giugno del 1997. Si tratta della società del sistema camerale che ha ottenuto i maggiori risultati in termini di incremento del valore e proprio per queste ragioni vi sono stati vari tentativi di rivedere la governance nell'ottica di una maggiore concentrazione delle azioni tra i soci.

Il valore delle entrate nel corso del 2017 è stato pari a 4,4 milioni di euro con una riduzione di quasi 7 milioni di euro rispetto all'anno precedente, caratterizzato da elementi straordinari non ricorrenti, essendo in particolare venute meno alcune importanti sopravvenienze attive e plusvalenze legate alle operazioni Italconsult e alla cessione dell'immobile di Milano in via Meravigli. Le entrate da vendite e prestazioni sono composte da locazioni di immobili per 2,6 milioni di euro, addebiti oneri su immobili e altre voci per 900 mila euro, mentre si registra anche una plusvalenza pari a 843 mila euro dalla vendita di un immobile a Milano.

Gli elevati costi di gestione degli immobili e gli ammortamenti determinano un costo di produzione superiore alle entrate, con margini operativi negativi. La gestione societaria è comunque molto anomala e produce entrate maggiori dalla gestione finanziaria rispetto a quella caratteristica grazie alle numerose partecipazioni societarie da cui Tecno Holding ricava sostanziosi dividenti: nel 2017 2,3 milioni di euro da Tecnoinvestimenti (una complessa e articolata holding di cui è azionista al 56% del capitale societario), altri dividenti per oltre un milione di euro, una plusvalenza per cessione di quote di Tecnoinvestimenti per 442.000 euro, interessi attivi per 929.000 euro. Ne deriva un risultato finale dell'intero esercizio in utile di 3,8 milioni di euro.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 9.104.349 11.182.605 4.415.816 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per beni di terzi 0 749.631 1.177.459 0,0% 6,7% 26,7%

Costi per servizi 3.130.679 2.828.146 2.223.702 34,4% 25,3% 50,4%

Altri costi 1.265.907 7.477.930 872.881 13,9% 66,9% 19,8%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 4.707.763 126.898 141.774

51,7% 1,1% 3,2%

Costi del personale 545.981 749.900 362.236 6,0% 6,7% 8,2%

MARGINE OPERATIVO LORDO 4.161.782 - 623.002 - 220.462

45,7% -5,6% -5,0%

Ammortamenti e accantonamenti 1.564.408 5.435.098 410.617 17,2% 48,6% 9,3%

Svalutazione crediti 383.500 927.234 420.000 4,2% 8,3% 9,5%

MARGINE OPERATIVO NETTO 2.213.874 - 6.985.334 - 1.051.079

24,3% -62,5% -23,8%

Gestione finanziaria 730.853 15.693.808 5.017.395 8,0% 140,3% 113,6%

Imposte dell'esercizio 552.803 80.213 141.224 6,1% 0,7% 3,2%

Utile netto 2.391.924 8.628.261 3.825.092 26,3% 77,2% 86,6%

Più di due terzi delle fonti iscritte in Stato Patrimoniale ha natura immobilizzata e il restante 30% ha natura corrente. Le immobilizzazioni sono la parte più consistente degli investimenti di Tecno Holding e si concentrano soprattutto nella parte finanziaria: la società vanta una gamma molto ampia di partecipazioni societarie, un sistema piuttosto intricato e in continua evoluzione, descritto nella Relazione sulla gestione che accompagna il documento di bilancio.

Dopo la collocazione sul mercato di circa il 20% del capitale sociale, Tecno Holding possiede ancora il 56,9% delle azioni di TecnoInvestimenti S.p.a. che a sua volta è proprietaria della maggioranza assoluta di Infocert S.p.a., Ribes S.p.a. e Assicom S.p.a (a loro volta queste società hanno varie partecipazioni); possiede poi il 100% di Orizzonte SGR S.p.a.. Vi sono poi altre partecipazioni minori in società che gestiscono infrastrutture, quali l'aeroporto di Torino e l'interporto di Padova. Sono in corso ulteriori operazioni

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 62

per rendere più razionale il quadro complessivo delle partecipazioni societarie, prevedendo l'integrazione di Ribes e Assicom nell'ottica di affrontare la crescente concorrenza e le opportunità di mercato nel settore corporate e in quello finanziario. L'assemblea degli azionisti del 2 febbraio 2017 ha inoltre deliberato di autorizzare l'acquisto di azioni proprie per un massimo di 336.479.648 euro dai 19 soci che avevano richiesto la liquidazione della propria partecipazione sulla base della L. 190/2014. L'intera operazione ha richiesto un lungo iter, in modo speciale per la Camera di Commercio di Padova vista la rilevante entità della partecipazione stessa, e si è chiusa in data 15 dicembre 2017 con l'acquisizione di quote pari al 20% del capitale societario.

Proprio l'uscita della CCIAA di Padova ha comportato qualche effetto anche nelle voci dell'attivo immobilizzato in quanto è stato trasferito un immobile a un soggetto indicato proprio dall'ex socio per 17,6 milioni di euro. Si segnala anche una significativa riduzione dei crediti per oltre 22 milioni di euro per l'estinzione del credito verso Autostrade Lombarde e verso Italconsult.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 117.366 10.203 5.995 0,0% 0,0% 0,0%

Immobilizzazioni materiali 56.784.535 49.305.896 24.057.421 15,4% 16,0% 9,6%

Immobilizzazioni finanziarie 179.623.320 160.218.302 161.065.804 48,8% 52,2% 64,6%

ATTIVO FISSO 236.525.221 209.534.401 185.129.220

64,3% 68,2% 74,2%

Disponibilità liquide 28.895.178 40.682.527 27.183.370 7,9% 13,2% 10,9%

Disponibilità finanziarie 7.887.646 55.911.566 31.872.934 2,1% 18,2% 12,8%

Rimanenze 94.623.270 1.092.000 5.237.587 25,7% 0,4% 2,1%

ATTIVO CORRENTE 131.406.094 97.686.093 64.293.891

35,7% 31,8% 25,8%

TOTALE 367.931.315 307.220.494 249.423.111 100,0% 100,0% 100,0%

Il prospetto del passivo dello Stato Patrimoniale è fortemente caratterizzato dalla presenza di un patrimonio netto che grazie ai continui e ingenti utili maturati nel corso del tempo è diventato molto più consistente del capitale sociale iniziale. Nell'ultimo anno, tuttavia, si osserva una riduzione del patrimonio in quanto è stata costituita una riserva (di valore negativo) per l'acquisto delle azioni proprie da 19 soci che hanno chiesto la liquidazione, per un valore totale di 65.973.563 euro.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 325.760.962 289.092.199 226.943.725

88,5% 94,1% 91,0%

Debiti a LT 33.599.119 0 0 9,1% 0,0% 0,0%

TFR 96.125 119.538 51.588 0,0% 0,0% 0,0%

Fondo rischi e oneri 1.725.836 2.058.461 986.106 0,5% 0,7% 0,4%

PASSIVO CONSOLIDATO 35.421.080 2.177.999 1.037.694

9,6% 0,7% 0,4%

Ratei e risconti 41.789 52.269 22.254 0,0% 0,0% 0,0%

Debiti a BT 6.707.484 15.898.027 21.419.438 1,8% 5,2% 8,6%

PASSIVO CORRENTE 6.749.273 15.950.296 21.441.692

1,8% 5,2% 8,6%

TOTALE 367.931.315 307.220.494 249.423.111 100,0% 100,0% 100,0%

La capacità di generare reddito dell'azienda è evidente, anche se formalmente il ROI risulta essere negativo in base alla riclassificazione effettuata (i Margini operativi sono negativi perché nel 2017 le entrate finanziarie sono state maggiori di quelle caratteristiche).

L'autonomia finanziaria è enorme e non potrebbe essere diversamente vista le generosa dotazione

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 63

patrimoniale. Bassissimo il livello di indebitamento, sia a beve che a lungo termine. La società dispone di una liquidità enorme, da investire.

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 0,7% -2,6% -0,5%

ROE 0,7% 3,0% 1,7%

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 88,5% 94,1% 91,0%

Indice primario di struttura 1,38 1,38 1,23

Indice secondario di struttura 1,53 1,39 1,23

Leverage (indebitamento) 1,13 1,06 1,10

Indebitamento a breve 0,02 0,05 0,09

Liquidità primaria (Quick ratio) 5,45 6,06 2,75

Attività e prospettive per il futuro

Con deliberazione n. 59 del 14/6/2017 la Giunta camerale ha escluso la partecipazione in Tecno Holding S.p.a. dal gruppo di quelle destinate ad essere messe in vendita, non ritenendo interessante dal punto di vista economico l'offerta di acquisto avanzata dal Consiglio di Amministrazione della società.

Il processo di ridefinizione del capitale sociale sembra, comunque, non essere terminato visto che nel luglio 2018 la Camera di Commercio di Roma, uno dei soci più rilevanti della compagine societaria, ha annunciato di aver deliberato la cessione dell'intera quota di partecipazione pari a oltre 204 milioni di azioni (il 12,2% del totale) per un valore nominale di 3 milioni di euro e una base d'asta di 40 milioni di euro.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 64

Tecnoservicecamere S.c.p.a.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma

www.tecnoservicecamere.it

Consiglio di Amministrazione (dal 16/5/2017)

Lorenzo Tagliavanti – Presidente

Paolo Bertolino – Consigliere Delegato

Dario Bossi Migliavacca – Consigliere

Mafalda Luongo – Consigliere

Giancarlo Banchieri - Consigliere

Compagine societaria

Sono soci 77 Camere di Commercio italiane, Unioncamere nazionale, 6 Unioni regionali (Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna), Promo Scarl e il Polo Tecnologico Romano. La Camera di Ancona possiede lo 0,07% del capitale sociale (925,60 euro).

Capitale sociale

1.318.941 €

Bilancio 2017

Valore delle entrate: 13.898.437 € (+5,6% rispetto al 2016)

Costo della produzione: 13.770.786 € (+6,4% rispetto al 2016)

Gestione finanziaria: 17.582 €

Risultato d’esercizio 71.278 € (nel 2016 l’utile era stato di 139.017 €)

Immobilizzazioni: 2.674.371 € (sono 2 anni prima erano 89.901 €)

Crediti 2.304.722 € (+6,4% rispetto al 2016)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 65

Disponibilità liquide: 5.111.915 € (-13,2% rispetto al 2016)

Patrimonio netto: 3.860.547 €

Debiti: 3.182.987 € (+8,1% rispetto al 2016)

Tecnocamereservice è il risultato della fusione di due società del sistema camerale, Tecnocamere e Servicecamere, completatasi il 31 dicembre 2010, con l’obiettivo di proseguire le attività svolte dai due soggetti costituenti e che oggi rappresentano due differenti rami di azienda. Tecnocamere era specializzata nell’offerta di servizi tecnici di ingegneria, architettura e sicurezza per il patrimonio immobiliare dei propri soci, in particolare studi di fattibilità, progettazione, predisposizione pratiche per il rilascio di concessioni, direzioni lavori e collaudo; Servicecamere aveva invece maturato una specializzazione nella gestione integrata del patrimonio immobiliare del sistema camerale, curando l’offerta di servizi necessari al loro mantenimento; non va confusa con Tecnoholding, il cui compito è quello di gestire il patrimonio immobiliare del sistema camerale, senza occuparsi dei servizi che ne regolano il funzionamento ordinario.

Il valore globale dei servizi prodotti da TSC nel 2017 ammonta a 14.587.832 euro; deducendo la quota dei conguagli e le variazioni di magazzino ne scaturisce un valore netto della produzione pari a 13.898.436 euro con una crescita pari al 5,6% rispetto all'anno precedente. La parte di Global Service (gestione del patrimonio immobiliare delle Camere di Commercio) è preponderante e nel 2017 è ulteriormente cresciuta del 5,8%, mentre i servizi di ingegneria si sono ridotti del 19,7% e oggi valgono meno del 6% del valore complessivo delle entrate. Si è registrato un aumento del costo del personale in linea con l'andamento delle entrate, come testimoniato dal peso di questa speso rispetto al fatturato, rimasto al di sotto del 70%. Il Margine Operativo Lordo è cresciuto sia in termini assoluti che relativi, dimostrando la capacità della società di generare margini con l'attività caratteristica (gli accantonamento e gli ammortamenti sono irrilevanti, quindi il Margine operativo Netto non aggiunge informazioni ulteriori).

Al 31 dicembre 2017 la società risulta avere 429 dipendenti, di cui 2 dirigenti, 66 impiegati e 359 operai sparsi nelle vari sedi camerali locali in cui TCS effettua i propri interventi. Sul risultato finale non incide una gestione finanziaria in attivo, mentre vi sono alcuni costi diversi che hanno assunto un peso non indifferente, tra cui il versamento dell'IVA non detraibile (516 mila euro nell'ultimo anno). Come già accaduto nel recente passato, il bilancio produce un utile non eccessivo ma rassicurante.

Il conguaglio spettante alla Camera di Commercio di Ancona è pari a 433,87 euro, da liquidare nella seconda parte del 2017.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Valore della produzione 13.002.209 13.161.393 13.898.437 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 573.329 594.987 708.068 4,4% 4,5% 5,1%

Costi per servizi 2.402.349 2.364.131 2.672.695 18,5% 18,0% 19,2%

Altri costi 232.397 182.442 160.645 1,8% 1,4% 1,2%

Variazione rimanenze materie prime - 25.343 18.403 - 4.295 -0,2% 0,1% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 9.819.477 10.001.430 10.361.324

75,5% 76,0% 74,6%

Costi del personale 9.027.166 9.185.297 9.447.180 69,4% 69,8% 68,0%

MARGINE OPERATIVO LORDO 792.311 816.133 914.144

6,1% 6,2% 6,6%

Ammortamenti e accantonamenti 40.139 39.202 51.248 0,3% 0,3% 0,4%

Svalutazione crediti 0 0 4.425 0,0% 0,0% 0,0%

MARGINE OPERATIVO NETTO 752.172 776.931 858.471

5,8% 5,9% 6,2%

Gestione finanziaria 59.630 40.206 17.582 0,5% 0,3% 0,1%

Gestione straordinaria 15.722 0 0 0,1% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 545.443 - 559.711 - 730.820 -4,2% -4,3% -5,3%

Imposte dell'esercizio 121.180 118.409 73.955 0,9% 0,9% 0,5%

Utile netto 160.901 139.017 71.278 1,2% 1,1% 0,5%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 66

Nonostante il patrimonio immobilizzato valga poco più di un quarto dell'ammontare complessivo degli impieghi dell'attivo dello Stato Patrimoniale. negli ultimi 2 anni il valore delle immobilizzazioni finanziarie e materiali è aumentato sensibilmente. Nel 2016 l'organo amministrativo ha sottoscritto una polizza di capitalizzazione finanziaria della durata di 10 anni per un valore iscritto in bilancio di 1.250.000 euro, mentre nel 2017 ha deliberato l'acquisto di un immobile a Torino adibito a ufficio per un valore di 1.100.000 euro. La società dispone di abbondanti disponibilità liquide sotto forma di depositi bancari per oltre 5 milioni di euro mentre i crediti sono pari a 2,2 milioni di euro, in aumento del 5,7% rispetto all'anno precedente, e sono in larga parte riconducibili a clienti associati.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

Immobilizzazioni immateriali 38.379 27.523 12.239 0,4% 0,3% 0,1%

Immobilizzazioni materiali 30.531 31.945 1.410.789 0,3% 0,3% 13,7%

Immobilizzazioni finanziarie 49.397 1.250.093 1.251.343 0,5% 12,9% 12,2%

ATTIVO FISSO 118.307 1.309.561 2.674.371

1,3% 13,5% 26,0%

Disponibilità liquide 6.706.305 5.888.620 5.111.915 72,5% 60,9% 49,8%

Disponibilità finanziarie 2.092.013 2.201.534 2.356.432 22,6% 22,8% 22,9%

Rimanenze 327.988 270.869 131.941 3,5% 2,8% 1,3%

ATTIVO CORRENTE 9.126.306 8.361.023 7.600.288

98,7% 86,5% 74,0%

TOTALE 9.244.613 9.670.584 10.274.659 100,0% 100,0% 100,0%

Il prospetto delle fonti finanziarie e patrimoniali mantiene quasi intatta la sua fisionomia da un anno all'altro, dividendosi tra il 40% delle risorse proprie e il 30%, rispettivamente, del consolidato e del circolante. I debiti sono tutti con scadenza nel breve termine e riguardano per il 48% circa i fornitori, il 26% i dipendenti per ratei ancora da liquidare e per il 19% istituti di previdenza sociale.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2015 2016 2017 2015 2016 2017

PATRIMONIO NETTO 3.707.713 3.807.187 3.860.547

40,1% 39,4% 37,6%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 2.322.993 2.642.521 2.921.276 25,1% 27,3% 28,4%

Fondo rischi e oneri 313.599 268.821 307.422 3,4% 2,8% 3,0%

PASSIVO CONSOLIDATO 2.636.592 2.911.342 3.228.698

28,5% 30,1% 31,4%

Ratei e risconti 6.848 7.092 2.427 0,1% 0,1% 0,0%

Debiti a BT 2.893.460 2.944.963 3.182.987 31,3% 30,5% 31,0%

PASSIVO CORRENTE 2.900.308 2.952.055 3.185.414

31,4% 30,5% 31,0%

TOTALE 9.244.613 9.670.584 10.274.659 100,0% 100,0% 100,0%

Con la parziale riduzione del risultato finale si riduce il ROE, ma gli indici di redditività mostrano una società in salute. L'incremento delle immobilizzazioni causano una riduzione degli indici strutturali, ma si tratta di una tendenza senza conseguenze, visto che il livello del capitale proprio non subisce alcuna riduzione e le immobilizzazioni aumentano poiché la società ha effettuato alcuni investimenti, mettendo a frutto parte della liquidità che altrimenti rimarrebbe del tutto inutilizzata. Costanti gli indici di indebitamento, sia nel medio che nel breve periodo, mentre anche il calo della liquidità è da attribuire all'incremento delle immobilizzazioni e non a più preoccupanti situazioni di squilibrio economico e finanziario. La società, in conclusione, appare in

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 67

equilibrio e in grado di garantire un buon andamento della gestione.

ANALISI ECONOMICA 2015 2016 2017

ROI 29,6% 20,5% 16,6%

ROE 4,3% 3,7% 1,8%

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2015 2016 2017

Autonomia finanziaria 40,1% 39,4% 37,6%

Indice primario di struttura 31,34 2,91 1,44

Indice secondario di struttura 53,63 5,13 2,65

Leverage (indebitamento) 2,49 2,54 2,66

Indebitamento a breve 0,31 0,31 0,31

Liquidità primaria (Quick ratio) 3,03 2,74 2,34

Attività e previsioni per il futuro

In base alla relazione previsionale per l'anno 2018, la società prevede di proseguire il trend di incremento dei ricavi per servizi registrato negli scorsi esercizi; questo dato viene illustrato in modo chiaro anche dall'incremento del numero delle sedi camerali in cui TCS interviene, passate da 35 nel 2015 a 47 alla fine del 2017 e di conseguenza sono previste nuove assunzioni.

Le entrate previste superano i 15 milioni di euro, i costi dovrebbero aumentare allo stesso ritmo lasciano immutato, pertanto, il Margine Operativo Lordo. Per quanto riguarda la stima dell’ammontare complessivo dei canoni di Global Service si è riscontrato un sensibile incremento in conseguenza delle nuove acquisizioni con soci; sono state altresì accordate riduzioni dei canoni a favore dei soci in conseguenza delle riduzioni dei servizi e dei costi diretti ad essi afferenti ed alle politiche di contenimento dei costi interni di struttura che hanno portato ad una riduzione della componente dei costi generali. Il risultato finale, al netto delle detrazioni IVA, dovrebbe essere leggermente superiore all'utile del 2017.

La società consortile non richiederà ai soci consorziati il versamento di contributi ordinari di funzionamento, reperendo le risorse per il funzionamento societario unicamente attraverso l’autofinanziamento generato dai servizi che i soci affidano a TCS.

La Camera di Commercio di Ancona ha fatto spesso ricorso a TSC per i servizi di gestione degli immobili di proprietà e si considera questa partecipazione strategica e in linea con quanto previsto dall'art. 4 comma 2 del D. Lgs 175/2016. Questo indirizzo è stato recentemente confermato con la deliberazione n. 59 del 14/6/2017 relativa al Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni.

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Fondazioni

Fondazione Segretariato Permanente Iniziativa Adriatico Ionica

Via della Cittadella, Ancona

Consiglio di Amministrazione: Giovanni Castellaneta (Presidente), Luca Ceriscioli (Vice Presidente), Giuseppe Cavagna, Sauro Longhi, Giorgio Cataldi, Ida Simonella

Contributi da soci fondatori: 299.998 euro (Ministero Affari Esteri)

Costi di funzionamento e organizzazione eventi: 227.454,76 euro

Avanzo di gestione di fine esercizio: 480.100,52 euro

Contributo della Camera di Commercio di Ancona nel 2017: nessuno

Il Segretariato Permanente è l'organismo chiamato a dare concretezza all'Iniziativa Adriatico Ionica sottoscritta nel 2000 dai governi degli 8 paesi che si affacciano sulle sponde dell'Adriatico e dello Ionio. I soci fondatori sono il Ministero degli affari esteri, la Regione Marche, la Camera di Commercio di Ancona, l'Università Politecnica delle Marche. Con il riconoscimento della Macroregione Adriatico-Ionica, il segretariato diventa il soggetto di riferimento per le azioni di coordinamento politico tra i diversi governi coinvolti e supporta il sistema camerale nella realizzazione di progetti finanziati con fondi comunitari. Il funzionamento della struttura è assicurato dalle risorse messe a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri.

Forte di un avanzo di gestione 2016 superiore ai 400 mila e della conferma del contributo da parte del Ministero degli Affari Esteri, la Fondazione ha potuto gestire risorse ampiamente sufficienti per le attività diplomatiche e istituzionali svolte nel corso del 2017 e per il sostegno ad eventi organizzati da altri soggetti ma inerenti lo sviluppo delle relazioni all'interno della Macroregione Adriatico-Ionica.

Fondazione Pergolesi Spontini

Piazza della Repubblica, 9 - 60035 Jesi (AN)

Consiglio di Amministrazione: Massimo Bacci (Presidente), Umberto Domizioli, Roberto Campelli, Gennaro Pieralisi

Valore della produzione: 2.941.837 euro

Contributo in conto esercizio: 1.641.697 euro

Costi della produzione: 2.849.001 euro

Risultato d'esercizio: 1.167 euro

Contributo della Camera di Commercio di Ancona nel 2017: 15.000 euro

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 69

La Fondazione Pergolesi Spontini si è costituita a Jesi nel 2000, come “fondazione di partecipazione” con personalità giuridica di diritto privato, senza scopo di lucro disciplinata dalle norme contenute nel proprio Statuto nonché dagli articoli 14 e seguenti del codice civile e dal DPR 10/02/2000, n. 361. E' un'azienda culturale vera e propria che promuove iniziative sul territorio, comprendendo nella sua area di azione Jesi e i comuni limitrofi, tra cui Maiolati Spontini, terra natale di Gaspare Spontini. Tra le iniziative di maggiore spicco vi è il Festival Pergolesi Spontini che si tiene ogni anno al termine dell'estate e prima dell'inizio delle stagioni teatrali, tra le quali la più rilevante è quella della lirica. Il Teatro Pergolesi, infatti, è qualificato dal 1968, con Decreto Ministeriale, come uno dei 29 Teatri di Tradizione (unico esempio in Italia in una città non capoluogo di Provincia), in quanto istituzione fortemente radicata nel territorio, qualificata a livello nazionale per una produzione lirica di grande prestigio e qualità artistica, nonché investita del compito di promuovere e coordinare le attività lirico - musicali in ambito provinciale. Il Teatro Pergolesi si qualifica per la continuità dell’attività di produzione lirica, per la tutela della tradizione musicale, per la valorizzazione di linguaggi innovativi e per la promozione di giovani artisti.

Nel 2018 la Fondazione ha potuto usufruire di contributi per oltre 1,6 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al biennio precedente, con un sostegno molto forte da parte del MIBACT e del Comune di Jesi. Trattandosi di un soggetto destinato alla produzione artistica, come molti altri analoghi, ha bisogno di un forte sostegno economico da parte delle istituzioni e dei sostenitori per poter raggiungere l'equilibrio economico e finanziario. Un fattore di preoccupazione emerso negli ultimi mesi è stata la necessità da parte del Comune di Jesi di erogare in un'unica soluzione l'erogazione del proprio contributo invece che in due tranche come in passato a causa della necessità di fare fronte con urgenza ad una situazione finanziaria complessa.

Il difficile passaggio è coinciso anche con l'allontanamento del Direttore Generale William Graziosi, dimessosi in accordo con il Consiglio di Amministrazione alla fine di dicembre 2017; il suo posto è stato recentemente preso da Lucia Chiatti, in precedenza responsabile dell'area amministrativa.

Marche Teatro S.c.a.r.l.

Via della Loggia, 1/D - 60121 Ancona

Consiglio di Amministrazione: Gabriella Nicolini (Presidente), Paolo Marasca, Franco Pietrucci, Cristiano Lassandari, Michele De Vita

Valore della produzione: 4.972.103 euro

Contributi in conto esercizio: 2.571.667 euro

Costo della produzione: 4.950.355 euro

Risultato d'esercizio: 2.644 euro

Contributo della Camera di Commercio di Ancona nel 2017: 40.000 euro

Marche Teatro è la società consortile fondata nel gennaio 2014 che si occupa della gestione dei teatri di Ancona e della programma artistica e culturale che vi si svolge. La Camera di Commercio di Ancona non vi è associata, in quanto i soci sono il Comune di Ancona, l'associazione Inteatro e la fondazione "Le città del teatro", ma nel corso degli anni ha fornito il proprio supporto alla Fondazione delle Muse. Nel 2014 con contratto di affitto di ramo aziendale la Fondazione delle Muse ha trasferito al consorzio Marche Teatro relativo alla gestione delle sale teatrali. Successivamente la Camera di Commercio ha optato per spostare il proprio contributo al nuovo soggetto in quanto titolare delle funzioni precedentemente in capo alla Fondazione delle Muse. Nel 2015 il contributo camerale è scesa da 80 a 40 mila euro.

Nel 2017 la società consortile Marche teatro è riuscita ad aumentare le proprie entrate fino a quasi 5 milioni di euro pur non registrandosi variazioni significative in termini di contributo da parte dei consorziati: sono cresciute le entrate da ricavi provenienti da attività tradizionali (da 1,58 a 1,72 milioni di euro) e da fonti diverse. La gestione si chiude in pareggio. Sono diminuiti sensibilmente sia crediti che debiti.