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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 1 REPORT SU BILANCI D’ESERCIZIO 2016 Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona. ottobre 2017

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 1

REPORT SU BILANCI D’ESERCIZIO 2016

Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona.

ottobre 2017

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INDICE

QUADRO GENERALE ................................................................................................................... 4

AERDORICA ................................................................................................................................ 5

AGROQUALITÀ S.P.A. ................................................................................................................. 9

BMTI – BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA S.C.P.A. .............................................................. 13

COLLI ESINI SAN VICINO S.R.L. .................................................................................................. 17

ECOCERVED S.C.A.R.L. .............................................................................................................. 19

IC OUTSOURCING S.C.A.R.L. ...................................................................................................... 23

INFOCAMERE S.C.P.A. ............................................................................................................... 26

INTERPORTO MARCHE ............................................................................................................. 30

ISNART S.C.P.A. ........................................................................................................................ 35

JOB CAMERE IN LIQUIDAZIONE ................................................................................................. 39

MARINA DORICA S.P.A. ............................................................................................................ 41

MECCANO S.C.P.A. ................................................................................................................... 45

QUADRILATERO MARCHE UMBRIA S.P.A. ................................................................................. 49

RETECAMERE IN LIQUIDAZIONE ................................................................................................ 53

TECNOHOLDING S.P.A. ............................................................................................................. 55

TECNOSERVICECAMERE S.C.P.A. ............................................................................................... 59

FONDAZIONI ............................................................................................................................ 63

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Quadro generale

SOCIETA' CAPITALE SOCIALE

QUOTA % CCIAA

ANCONA

VALORE QUOTA

AN* NOTE

Aerdorica

6.412.605 2,92%

187.062

Delibera di Giunta n. 131 del 14 novembre 2016 per la cessione completa della partecipazione, asta andata deserta.

Agroqualità

1.856.191 0,48%

8.890

Delibera di Giunta n. 28 del 15/04/15 per la cessione dell'intera partecipazione, asta andata deserta.

BMTI

2.387.372 0,05%

1.198

Delibera di Giunta n. 28 del 15/04/15 per la cessione dell'intera partecipazione, asta andata deserta.

Colli Esini San Vicino

95.636 0,54%

516

Partecipazione da mantenere.

Ecocerved

2.500.000 0,18%

4.535

Partecipazione da mantenere.

IC Outsourcing

372.000 0,13%

470

Partecipazione da mantenere.

Infocamere

17.670.000 0,21%

36.958

Partecipazione da mantenere.

Interporto Marche

11.581.963 4,39%

507.888

Delibera di Giunta n. 119 del 17/10/2016 per la cessione dell'intera partecipazione, asta andata deserta.

ISNART

348.784 0,28%

976

La partecipazione è stata finora ritenuta in linea con le finalità istituzionali dell'ente e mantenuta integralmente.

Job Camere in liquidazione

600.000 0,14%

851

Posta in liquidazione con delibera dell'Assemblea dei soci del 28/7/2015.

Marina Dorica

6.654.000 0,23%

15.300

Partecipazione da mantenere.

Meccano

798.660 1,93%

15.441

Delibera di Giunta n. 119 del 17/10/2016 per la cessione dell'intera partecipazione, asta andata deserta. Con deliberazione n. 59 del 14/6/2017 è stato modificato indirizzo e la partecipazione è stata ritenuta strategica.

Quadrilatero Marche Umbria

50.000.000

0,28%

142.000

Il progetto di fusione per incorporazione in ANAS S.p.a. avviato con delibera dell'Assemblea dei soci del 15/12/2015 non si è completato a causa della mancata adesione di alcuni soci e la partecipazione camerale è stata dunque confermata.

Retecamere in liquidazione

242.356 0,00%

7

La società è stata messa in liquidazione con delibera del'assemblea dei soci del 4/9/2013. Delibera di Giunta n. 28 del 15/04/15 per la cessione dell'intera partecipazione, asta andata deserta.

Tecnoservicecamere

1.318.941 0,07%

926

Partecipazione da mantenere.

Tecnoholding

25.000.000 0,18%

43.929

Partecipazione da mantenere.

* Valore quota sulla base del capitale sociale

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Aerdorica

Piazzale Sordoni, 60015 Falconara Marittima (An)

http://www.ancona-airport.com/

Consiglio di amministrazione (dal 23/06/2016)

Federica Massei - Amministratore Unico

Compagine societaria al 31/12/2016

Regione Marche (89,7%); Provincia di Ancona (1,9%); Camera di Commercio di Ancona (2,9%); Comune di Ancona (0,4%); Provincia di Macerata (0,3%); Provincia di Ascoli Piceno (0,2%); Provincia di Fermo (0,1%); Provincia di Pesaro e Urbino (0,04%); Nuova Banca Marche (3,1%); Altri (1,3%).

Bilancio 2016

Valore della produzione: 10.301.319 € (+33,1% rispetto al 2015)

Ricavi da prestazioni: 5.577.446 € (-11% rispetto al 2015)

Altri ricavi: 4.721.638 €

Costo della produzione: 11.777.107 € (-40,5% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: - 974.969 € (nel 2014 era -1.322.858 €)

Risultato d’esercizio: - 2.572.913 €

Immobilizzazioni: 48.487.514 €

Crediti: 9.069.149 € (+13% rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 6.412.605 €

Debiti: 42.771.892 € (-1,9% rispetto al 2015)

L'esercizio 2016 di Aerdorica S.p.a. è stato caratterizzato dal tentativo da parte dell'Amministratore Unico e della struttura di dare stabilità ad una gestione caratterizzata da forti incertezze e da rischi concreti di interruzione della continuità aziendale. La società veniva già da quattro esercizi consecutivi in perdita per un valore complessivo di 31 milioni di euro, di cui 13 milioni nel solo esercizio 2015, e il primo sostanziale obiettivo da raggiungere era proprio quello di raggiungere un equilibrio strutturale capace di prolungarsi nel tempo, senza ulteriori operazioni straordinarie, e di evitare che fornitori, creditori ed erario potessero richiedere il fallimento.

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Tutto ciò è stato raggiunto solo in parte ma, considerata la difficilissima situazione iniziale, si può affermare che i risultati ottenuti non erano scontati. Per la quinta volta consecutiva, l'esercizio si è chiuso con una perdita consistente, questa volta di poco più di 2,5 milioni di euro. Sebbene il valore complessivo della produzione sia aumentato rispetto all'anno precedente, passando 7,7 a 10,3 milioni di euro, occorre sottolineare che entrate da ricavi e vendite delle prestazioni avio sono scese da 6,3 a 5,6 milioni di euro, complici anche la riduzione del traffico passeggeri (passati da 521.065 a 482.580 con una flessione del 7,4%) e che le entrate sono aumentate per la presenza di voluminose sopravvenienze attive per oltre 3,3 milioni di euro.

La decisa azione di contenimento dei costi ha prodotto un risparmio di 2,7 milioni di euro sugli acquisti per servizi (in particolare consulenze, spese commerciali e promozionali verso le compagnie aeree e vari servizi in appalto), mentre non sono ancora visibili gli effetti dell'intenso lavoro svolto, in accordo con i sindacati, per ridurre le spese del personali (effetti che incideranno a partire dal bilancio del 2017). La riduzione di oltre 10 milioni di euro dalla perdita del 2015 è determinata soprattutto dalle voci non caratteristiche: viene meno un accantonamento per rischi che nel 2015 pesava per quasi 2,4 milioni di euro, altri 600 mila euro in meno sono dovuti al venire meno della necessità di effettuare accantonamenti per svalutazione crediti (un'operazione già effettuata in passato), oltre ad oneri straordinari per 2,3 milioni di euro che non si sono ripetuti. Anche la gestione finanziaria migliora: non cambia la mole degli interessi passivi ma si riducono gli interessi di mora.

Tra i fatti più significativi avvenuti tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017 ve ne sono due, di segno completamente opposto, che potrebbero avere un impatto molto forte sulle prospettive della società che gestisce l'aeroporto delle Marche. Sul versante positivo c'è l'accordo raggiunto con tutte le banche creditrici per uno stralcio del debito al 70%, un taglio che permetterà alla società di concentrare le proprie risorse su una gamma di debiti più contenuta (fornitori e Stato) dovendo comunque rispettare un accordo di rientro molto severo. Sul fronte opposto, nel dicembre 2016 la Procura della Repubblica di Ancona ha presentato un'istanza prefallimentare basata sul rischio di pregiudizio che potrebbe derivare dalla possibilità di fallimento della società, considerata la forte esposizione debitoria e la cattiva gestione degli ultimi anni. Tale procedura non si è ancora conclusa (una sentenza è attesa per la fine di ottobre 2017, ma c'è il concreto rischio di un ulteriore slittamento) e rimane, pertanto, il rischio che il Tribunale di Ancona dichiari il fallimento d'ufficio di Aerdorica S.p.a., sebbene gli elementi attualmente a disposizione sembrebbero condurre ad una valutazione ponderata e prudente della situazione; in ogni caso, però, qualsiasi scelta gestionale interna è condizionata da un controllo fortissimo da parte del Tribunale e qualsiasi interesse ad investire da parte di soggetti terzi viene disincentivato da questa situazione.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 10.573.803 7.698.941 10.301.319 100,0% 100,0% 100,0%

di cui contributi in c/esercizio 2.995.634 2.918 2.235 28,3% 0,0% 0,0%

Costi per materie prime 183.725 194.519 100.735 1,7% 2,5% 1,0%

Costi per servizi 5.707.969 6.420.040 4.704.842 54,0% 83,4% 45,7%

Altri costi 1.228.777 355.728 337.339 11,6% 4,6% 3,3%

Variazione rimanenze materie prime - 20.636 11.523 11.779 -0,2% 0,1% 0,1%

VALORE AGGIUNTO 3.473.968 717.131 5.146.624

32,9% 9,3% 50,0%

Costi del personale 3.431.606 4.040.227 4.047.314 32,5% 52,5% 39,3%

MARGINE OPERATIVO LORDO 42.362 - 3.323.096 1.099.310

0,4% -43,2% 10,7%

Ammortamenti e accantonamenti 2.227.361 4.924.428 1.658.323 21,1% 64,0% 16,1%

Svalutazione crediti 97.755 620.627 - 0,9% 8,1% 0,0%

MARGINE OPERATIVO NETTO - 2.282.754 - 8.868.151 - 559.013

-21,6% -115,2% -5,4%

Gestione finanziaria - 288.046 - 1.322.858 - 974.969 -2,7% -17,2% -9,5%

Gestione straordinaria - 497.386 - 1.824.996 - 485.648 -4,7% -23,7% -4,7%

Gestione accessoria - 265.010 - 1.426.177 - 445.775 -2,5% -18,5% -4,3%

Imposte dell'esercizio - 401.455 - 367.946 107.508 -3,8% -4,8% 1,0%

Utile netto - 2.931.741 - 13.074.236 - 2.572.913 -27,7% -169,8% -25,0%

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Dal punto di vista finanziario e patrimoniale, nel confronto con il bilancio 2015 si osserva una sola importante differenza, ovvero l'ulteriore contrazione del capitale sociale a causa dell'accumularsi delle perdite pregresse e la conseguente necessità di provvedere alla sua riduzione e successiva ricapitalizzazione in base alle disposizioni civilistiche. L'assemblea del 27/2/2017 ha votato l'indirizzo di procedere all'aumento di capitale e nell'adunanza straordinaria del 25 luglio 2017 i soci hanno deliberato l'aumento fino a 20 milioni di euro destinato in prima battuta ai soci ma aperto, successivamente, anche a soggetti esterni. In realtà questa disposizione deriva dal contenuto della Legge Regionale n. 13/2017 con la quale la Regione Marche ha definito alcuni interventi urgenti per assicurare la continuità del servizio del trasporto aereo in ambito regionale prevedendo un aiuto pari a 7,28 milioni di euro sotto forma di prestito da rimborsare entro 6 mesi e stanziando 20 milioni di euro e un contributo al funzionamento pari a 1,05 milioni di euro.

Non si osservano particolari variazioni sul tema del debito: nella Relazione sulla gestione l'Amministratore Unico sottolinea che l'ammontare complessivo dell'esposizione debitoria è scesa del 3% ma si tratta comunque di una mole complessiva che supera i 42,5 milioni di euro, di cui la maggior parte (34 milioni i euro) a breve termine, con evidenti rischi di insolvenza. Si osserva il perdurare di uno squilibrio considerevole tra le voci dell'attivo dello stato Patrimoniale, concentrate in larga parte sulla componente fissa delle immobilizzazioni materiali (le infrastrutture dell'aeroporto) e le voci del passivo, in cui prevale la parte corrente dei debiti a scapito d quella consolidata e di quella patrimoniale.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 2.545.160 1.168.962 774.376 4,0% 1,9% 1,3%

Immobilizzazioni materiali 49.879.829 48.896.188 47.645.929 77,7% 79,3% 81,2%

Immobilizzazioni finanziarie 112.234 70.786 67.209 0,2% 0,1% 0,1%

ATTIVO FISSO 52.537.223 50.135.936 48.487.514

81,8% 81,3% 82,7%

Disponibilità liquide 545.768 303.628 1.013.891 0,9% 0,5% 1,7%

Disponibilità finanziarie 11.024.750 11.115.962 9.092.150 17,2% 18,0% 15,5%

Rimanenze 92.709 81.186 69.407 0,1% 0,1% 0,1%

ATTIVO CORRENTE

11.663.227

11.500.776

10.175.448

18,2% 18,7% 17,3%

TOTALE 64.200.450 61.636.712 58.662.962 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 15.982.165 5.985.518 6.412.605

24,9% 9,7% 10,9%

Debiti a LT 18.917.513 9.894.214 8.417.452 29,5% 16,1% 14,3%

TFR 620.382 634.273 648.376 1,0% 1,0% 1,1%

Fondo rischi e oneri 10.311.653 11.148.532 8.758.227 16,1% 18,1% 14,9%

PASSIVO CONSOLIDATO 29.849.548 21.677.019 17.824.055

46,5% 35,2% 30,4%

Ratei e risconti 232.002 277.794 71.862 0,4% 0,5% 0,1%

Debiti a BT 18.136.735 33.696.381 34.354.440 28,3% 54,7% 58,6%

PASSIVO CORRENTE 18.368.737 33.974.175 34.426.302

28,6% 55,1% 58,7%

TOTALE 64.200.450 61.636.712 58.662.962 100,0% 100,0% 100,0%

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Attività e previsioni per il futuro

La nomina dell'Amministratore Unico Federica Massei, avvenuta il 23 giugno 2016, era stata indotta alla necessità di prendere in mano in maniera decisa le redini di Aerdorica S.p.a. per evitare che l'ipotesi del fallimento, oramai molto vicina, divenisse realtà. Quel passaggio faceva seguito alle tante ipotesi di privatizzazione di cui si era parlato, più o meno ragione, nei mesi precedenti e che in alcuni casi, come quello della Novaport Italia, sembrava ormai cosa fatta. Il venir meno di queste proposte di investimento esterno hanno riportato la questione interamente in capo ai soci pubblici e in particolare della Regione Marche, azionista di larghissima maggioranza con l'89,7% delle azioni e unico disponibile ad aderire alle nuove sottoscrizioni rese necessarie dalle ripetute e ingenti perdite d'esercizio maturate dal 2012 al 2016.

Come già sottolineate nella relazione, il mandato non ha potuto raggiungere tutti gli obiettivi auspicati, anche in ragione dell'insorgere di alcun fattori esterni del tutto imprevedibili ma capaci di bloccare qualsiasi operazione di ristrutturazione. Oltre all'istanza prefallimentare presentata nel dicembre 2016 dalla Procura della Repubblica di Ancona, vanno ricordate anche le contestazioni di reato verbalizzate dalla Guardia di Finanza nell'ispezione del 5 giugno 2017 a carico dei precedenti amministratori su presente irregolarità in materia di imposte sui redditi e IVA per circa 10 milioni di euro.

L'assemblea straordinaria del 25 luglio 2017 ha posto in discussione e approvato a maggioranza (con le astensioni della Camera di Commercio di Ancona e del Comune di Falconara Marittima) il Piano Industriale 2018-2022 che aggiorna il Piano Industriale e di Risanamento 2017-2020 che era parte integrante del Piano di Risanamento Attestato ex art. 67 L.F. approvato dall'assembla dei soci dell'8 maggio 2017.

Il Piano Industriale 2018-2022 parte dal presupposto che debba essere completata una prima fase di risanamento finanziario, consistente nell'aumento di capitale sociale di 20 milioni e nella sottoscrizione della rimodulazione su un periodo ventennale dei debiti verso Equitalia, e una seconda fase di risanamento industriale, che si concretizzi nell'aumento della redditività per passeggero, oggi piuttosto bassa se raffrontata ad altri aeroporti simili, e nel consolidamento dei risparmi operativi nella gestione adottati negli ultimi mesi.

Si ipotizza un aumento del traffico passeggeri molto consistente tra il 2017 e il 2018, +21%, e una successiva progressione regolare per oltrepassare i 700 mila passeggeri nel 2022, con ricavi in crescita in media del 10% in ciascun ano. Sul fronte del traffico merci si ipotizzano tassi di crescita sostenibili, specie considerato che questo segmento di attività è stato piuttosto regolare anche in questi anni di profonda crisi.

L'aspetto probabilmente più interessante contenuto del documento strategico è la previsione di ricevere un contributo annuo da parte della Regione Marche di 2 milioni di euro, constatando che la Regione Abruzzo finanzia in modo significativo l'Aeroporto di Pescara;

Sulla base di queste ipotesi, il risultato economico prima delle imposte continuerà ad essere negativo nel 2017 e nel 2018, assestandosi sul pareggio nel 2019 e cominciando a produrre utili dal 2020 in poi; nel caso in cui il contributo di funzionamento non venisse erogato, le perdite si prorogherebbero fino al 2021 (con l'eccezione del 2017 in cui dovrebbero avere un ruolo decisivo le sopravvenienze attive per 7,1 milioni di euro derivanti dal taglio del debito bancario, ma si tratta comunque di un evento del tutto straordinario e non ripetibile.

In base alle informazioni disponibili appare difficile ipotizzare che lo sviluppo commerciale sviluppato con risorse piuttosto limitate possa portare risultati molto diversi da quelli del passato, per cui l'aumento del 20% dei passeggeri tra il 2017 e il 2018 potrebbe essere un'ipotesi azzardata, specie considerando anche il fatto che, in passato, altri documenti analoghi avevano fondato le proprie previsioni su incrementi del traffico passeggeri che poi non si sono concretizzate (come dimostra il fatto che in 10 anni non ci sono state variazioni significative in merito a questo dato). La scelta di Alitalia di interrompere a partire da novembre il collegamento con Roma Fiumicino peggiora ulteriormente il quadro dal punto di vista economico, oltre a togliere un collegamento essenziale visto il ruolo di hub svolto dall'aeroporto romano.

Appare, inoltre, necessario giungere alla privatizzazione della società per garantire risorse e competenze che la governance attuale non ha a disposizione e la stessa Regione Marche, pur ipotizzando che erogherà un significativo contributo di funzionamento, non può continuare ad accollarsi l'intera gestione dell'aeroporto.

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Agroqualità S.p.a.

Viale Cesare Pavese 305 – 00144 Roma

www.agroqualita.it

Consiglio di amministrazione (in carica dal 5 maggio 2016)

Ferruccio Dardanello – Presidente

Achille Tonani – Amministratore Delegato

Fortunato Sulfaro – Membro Comitato Esecutivo

Paolo Rovellotti - Membro Comitato Esecutivo

Tommaso de Simone – Membro Comitato Esecutivo

Franca Castellani – Consigliere

Paolo Odetti - Consigliere

Aldo Mattia - Consigliere

Luca Perozzi - Consigliere

Paolo Salza - Consigliere

Compagine societaria

Unioncamere; le Unioni regionali di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Veneto; le Camere di Commercio di Alessandria, Ancona (0,48% per un valore di 8.889,81 euro), Arezzo, Avellino, Bergamo, Brindisi, Cagliari, Cremona, Cuneo, Ferrara, Foggia, Imperia, Lucca, Macerata, Milano, Novara, Pisa, Pordenone, Rieti, Roma, Salerno, Savona, Torino, Verona, Vibo Valentia, Viterbo.

RINA S.p.a. (53,9%); Confagricoltura; Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti; Associazione Nazionale Cooperative Agroalimentari; CNA Alimentare; Confederazione Italiana Agricoltori; Associazione Italiana Allevatori; Associazione Consumatori Utenti; Società consortile tra ENEA e Unioncamere; DINTEC.

Il capitale è stato ridotto in conseguenza degli effetti della L. 147/2013 che ha consentito il recesso a 10 Camere di Commercio e a 2 Unioni regionali.

Capitale sociale

1.856.191 €

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Bilancio 2016

Valore della produzione: 4.423.187 € (+6,5% rispetto al 2015)

Costi della produzione: 4.054.433 € (+4,4% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: - 150 €

Risultato d’esercizio: 81.723 € (nel 2015 l’utile era stato di 23.683 €)

Immobilizzazioni: 86.167 €

Crediti: 4.095.417 € (-3,7% rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 2.030.293 €

Debiti: 2.051.956 € (-8,7% rispetto al 2015)

La società opera nell'ambito della certificazione dei prodotti del Made in Italy con particolare attenzione al settore agroalimentare. Ha una natura mista pubblico-privata in quanto è partecipata da numerosi soggetti del sistema camerale e il socio principale è un'azienda di certificazione privata, Rina S.p.a. Questa situazione implica che Agroqualità non può operare in house providing ma deve muoversi sul mercato come qualsiasi altro operatore del settore.

Negli ultimi 3 anni, successivi all'acquisizione della società precedentemente controllata al 100% Ismecert Srl (la società del sistema camerale specializzata nella promozione di prodotti del settore agroalimentare del Mezzogiorno), l'andamento di Agroqualità è apparso estremamente equilibrato e costante, senza variazioni considerevoli tra un esercizio e il successivo: nel 2016 il valore della produzione è aumentato del 6,5% raggiungendo i 4,4 milioni di euro. Aumenta in proporzione il costo del personale (il valore medio dei dipendenti è stato di 33) e si riduce quello per i servizi di produzione. La società mantiene una discreta marginalità operativa e riesce a generare un utile di 81.723 euro.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 4.051.067 4.154.808 4.423.187 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 236.979 189.936 254.766 5,8% 4,6% 5,8%

Costi per servizi 2.038.308 2.139.846 2.150.006 50,3% 51,5% 48,6%

Altri costi 77.760 79.775 70.606 1,9% 1,9% 1,6%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 1.698.020 1.745.251 1.947.809

41,9% 42,0% 44,0%

Costi del personale 1.372.643 1.492.226 1.622.697 33,9% 35,9% 36,7%

MARGINE OPERATIVO LORDO 325.377 253.025 325.112

8,0% 6,1% 7,4%

Ammortamenti e accantonamenti 34.930 57.587 64.247 0,9% 1,4% 1,5%

Svalutazione crediti 55.820 77.082 55.202 1,4% 1,9% 1,2%

MARGINE OPERATIVO NETTO 234.627 118.356 205.663

5,8% 2,8% 4,6%

Gestione finanziaria - 13.573 - 13.006 - 150 -0,3% -0,3% 0,0%

Gestione accessoria - 10.510 - 17.981 -14.814 -0,3% -0,4% -0,3%

Imposte dell'esercizio 113.603 63.686 108.976 2,8% 1,5% 2,5%

Utile netto 96.941 23.683 81.723 2,4% 0,6% 1,8%

Dal punto di vista patrimoniale e finanziario, la società si caratterizza per una forte tendenza alla liquidità degli attivi dello Stato Patrimoniale, composto in larghissima parte dai crediti verso clienti. Essendo una società di servizi, la parte immobilizzata è davvero esigua, così come le rimanenze. Questa tendenza si sta accentuando negli ultimi anni, tanto che l'attivo circolante ha raggiunto un peso del 98% sull'attivo totale.

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ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 117.623 95.634 58.958 2,4% 2,0% 1,3%

Immobilizzazioni materiali 20.205 21.047 24.609 0,4% 0,4% 0,5%

Immobilizzazioni finanziarie 5.336 3.372 2.600 0,1% 0,1% 0,1%

ATTIVO FISSO 143.164 120.053 86.167

2,9% 2,5% 1,9%

Disponibilità liquide 103.775 286.237 264.288 2,1% 6,0% 5,8%

Disponibilità finanziarie 4.649.774 4.260.509 4.099.935 93,0% 89,7% 90,5%

Rimanenze 102.629 85.456 81.334 2,1% 1,8% 1,8%

ATTIVO CORRENTE 4.856.178 4.632.202 4.445.557

97,1% 97,5% 98,1%

TOTALE 4.999.342 4.752.255 4.531.724 100,0% 100,0% 100,0%

Anche le voci delle fonti patrimoniali e finanziarie sono fortemente spostate sulla parte corrente, con l'importante baluardo rappresentato dal patrimonio netto; quest'ultimo ha subito una contrazione a causa del recesso di 12 soci appartenenti al sistema camerale, deliberato dall'assemblea a seguito del diritto generato in base alla L. 147/2013, ma i continui risultati positivi di fine esercizio consentono di conservare un livello di risorse proprie rassicurante. I debiti a breve termine si sono ridotti dell'8,7% rispetto al 2015 e del 28,4% rispetto al 2014.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 2.074.018 2.097.701 2.030.293

41,5% 44,1% 44,8%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 272.207 328.219 398.269 5,4% 6,9% 8,8%

Fondo rischi e oneri 19.118 41.371 51.206 0,4% 0,9% 1,1%

PASSIVO CONSOLIDATO 291.325 369.590 449.475

5,8% 7,8% 9,9%

Ratei e risconti 0 38.200 0 0,0% 0,8% 0,0%

Debiti a BT 2.633.999 2.246.764 2.051.956 52,7% 47,3% 45,3%

PASSIVO CORRENTE 2.633.999 2.284.964 2.051.956

52,7% 48,1% 45,3%

TOTALE 4.999.342 4.752.255 4.531.724 100,0% 100,0% 100,0%

Migliorano gli indici di redditività, in particolare quello che misura la ricchezza generate dalle risorse patrimoniali (il ROE è il rapporto tra l'utile, incrementatosi nell'ultimo anno, e il patrimonio netto, che a causa delle operazioni di pulizia dei soci cedenti è diminuito leggermente).

ANALISI ECONOMICA 2014 2015 2016

ROI 4,8% 2,7% 4,8%

ROE 4,7% 1,1% 4,0%

E' interessante osservare come gli indici di struttura, sia primario che secondario, siano costantemente in crescita nel periodo esaminato e abbiano raggiunto un livello di sicurezza ragguardevole. La società non è indebitata, nemmeno nel breve termine, e il contenimento del debito si riflette anche nell'evoluzione positiva degli indici di leva e di indebitamento a breve.

La società, in sostanza, sta attraversando una fase di crescita misurata e attenta a non esporsi troppo, le risorse vengono utilizzate in modo adeguato, senza eccessi in nessuna direzione.

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ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2014 2015 2016

Autonomia finanziaria 41,5% 44,1% 44,8%

Indice primario di struttura 14,49 17,47 23,56

Indice secondario di struttura 16,52 20,55 28,78

Leverage (indebitamento) 2,41 2,27 2,23

Indebitamento a breve 0,53 0,48 0,45

Liquidità primaria (Quick ratio) 1,80 1,99 2,13

Attività e previsioni per il futuro

La relazione sulla gestione elenca con precisione le attività svolte nel corso del 2016. I certificati emessi in ambito volontario sono stati 1.321 a fronte dei 1.145 del 2015, con un incremento del 15,3%. Analogo andamento hanno avuto le certificazioni, passate da 314 a 392.

I prodotti DOP, IGP e STG valutati sono stati complessivamente 55, di cui 12 oli extravergine, 22 prodotti ortofrutticoli, 7 prodotti lattiero-caseari e 9 carni. La maggior parte delle attività di controllo sono state realizzate in Abruzzo, Campania, Piemonte e Lazio.

La collaborazione con il sistema camerale si è svolta in particolare su 3 temi: percorsi di aggiornamento delle PMI agroalimentari in materia di certificazione biologica con la CCIAA di Caserta e l'Unioncamere Campania, verifiche per il marchio "Tradizioni reggine" per la CCIAA di Reggio Calabria e il controllo nei vigneti per i vini a denominazione per la CCIAA di Potenza. Non vi sono state attività svolte nelle Marche.

Proprio per la mancanza di relazioni commerciali con Agroqualità, la Camera di Commercio di Ancona ha cercato di vendere la propria quota (pari allo 0,44% del capitale sociale) in Agroqualità deliberando con atto di Giunta n. 28 del 15/4/2015 di non ritenere più strategica la propria partecipazione di 8.889,41 euro (pari allo 0,44% del capitale) e pubblicando il bando per la cessione il 22/9/2015 con scadenza 23/10/2015. La gara è andata deserta, per cui l’ente è tuttora socio di Agroqualità.

Con la delibera n. 59 del 14/06/2017 la Giunta della Camera di Commercio di Ancona ha ribadito il proprio indirizzo in merito alla società, ritenendo opportuno ripetere la gara per la cessione integrale delle azioni possedute alle medesime condizioni

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BMTI – Borsa Merci Telematica Italiana S.c.p.a.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma

web.bmti.it

Consiglio di Amministrazione (in carica dal 6/5/2015)

Andrea Zanlari – Presidente e Amministratore Delegato

Tommaso De Simone – Consigliere

Tiziana Pompei - Consigliere

Compagine societaria

Sono associate 81 Camere di commercio, Unioncamere, le Unioni regionali di Lombardia, Piemonte e Puglia e Infocamere. La Camera di commercio di Ancona possiede lo 0,05% del capitale sociale, pari ad uno quota di 1.198,48 euro.

Capitale sociale

2.387.372,16 euro

Bilancio 2016

Valore della produzione: 3.774.078 € (-1% rispetto al 2015)

di cui contributo consortile: 488.542 € (leggermente inferiore quello del 2015)

Costo della produzione: 3.780.934 € (-1% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: 45.201 €

Risultato d’esercizio: 2.235 € (nel 2015 l'utile era pari a 8.246 €)

Immobilizzazioni: 605.492 €

Crediti: 2.155.918 € (+103% rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 2.489.112 €

Debiti: 3.669.304 € (nel 2015 erano 631.517 euro)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 14

BMTI è la società del sistema camerale che gestisce e promuove la piattaforma telematica della Borsa Merci Telematica Italiana dedicata ai prodotti agricoli, agroenergetici, agroalimentari, ittici e dei servizi logistici; fornisce anche attività di studio delle filiere interessate dalla Borsa Telematica, supporta l’operatività delle Commissioni Uniche Nazionali, facilita la promozione e lo sviluppo dei mercati della pesca e dell’acquacoltura.

Con l'assemblea dei soci del 14 dicembre 2016 la società ha adottato le modifiche statutarie imposte dal D. Lgs 175/2016, introducendo diversi passaggi che chiariscono la natura in house providing. Con il nuovo articolo 2, ad esempio, si dichiara che la società non ha scopo di lucro e assume la qualifica di "organismo di diritto pubblico" strettamente indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali dei consorziati, mentre il nuovo art. 6 comma 2 prevede che "gli enti controllanti esercitano sulla società un controllo analogo a quello esercitato sulle proprie strutture e servizi secondo l'istituto dell'in house providing".

Le entrate sono state generate in larga parte da progetti realizzati con il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali e in misura minire con Unioncamere; decisivo per il mantenimento dell'equilibrio economico è l'incasso del contributo consortile da parte di tutti i soci: nel 2017 è stato pari a 488.542 ma nei prossimi anni, pur mantenendo invariata la quota pro capite è destinato a scendere in ragione degli accorpamenti camerali già operanti (il contributo della Camera di Ancona per il 2017 e per il 2018-2019 è stabilito in 4.158 euro).

I costi per i servizi e per i 15 dipendenti assorbono buona parte delle spese, la gestione finanziaria è in attivo e il risultato finale è ancora una volta in sostanziale pareggio. I dati aggregati del Conto economico dell'ultimo triennio dimostrano con chiarezza che la richiesta fatta alle Camere associate in termini di contributo consortile annuo è fortemente diminuita; tuttavia è altrettanto evidente che il pareggio di bilancio continua ad essere costruito proprio sulla presenza di queste entrate certe che pesano sui bilanci degli enti camerali.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 2.794.096 3.813.647 3.774.078 100,0% 100,0% 100,0%

di cui contributi in c/esercizio 1.439.156 533.013 488.542 51,5% 14,0% 12,9%

Costi per godimento beni terzi 178.848 80.540 101.306 6,4% 2,1% 2,7%

Costi per servizi 1.299.807 2.374.332 2.212.012 46,5% 62,3% 58,6%

Altri costi 9.266 10.495 11.013 0,3% 0,3% 0,3%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 1.306.175 1.348.280 1.449.747

46,7% 35,4% 38,4%

Costi del personale 855.911 938.182 928.203 30,6% 24,6% 24,6%

MARGINE OPERATIVO LORDO 450.264 410.098 521.544

16,1% 10,8% 13,8%

Ammortamenti e accantonamenti 317.415 324.735 268.604 11,4% 8,5% 7,1%

Svalutazione crediti 0 0 212.434 0,0% 0,0% 5,6%

MARGINE OPERATIVO NETTO 132.849 85.363 40.506

4,8% 2,2% 1,1%

Gestione finanziaria 36.932 22.588 45.201 1,3% 0,6% 1,2%

Gestione straordinaria - 68.581 - 681 0 -2,5% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 50.201 - 86.689 - 47.362 -1,8% -2,3% -1,3%

Imposte dell'esercizio 43.903 12.335 36.010 1,6% 0,3% 1,0%

Utile netto 7.096 8.246 2.335 0,3% 0,2% 0,1%

L'avvio di progetti con il MIPAAF per circa 4 milioni di euro e l'incasso di consistenti acconti per la loro realizzazione comporta alcune significative variazioni nei prospetti dello Stato Patrimoniale. Nel caso dell'attivo, ai normali crediti di funzionamento si sommano anche attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni (titoli obbligazionari) pari a 3.340.000 euro, frutto della liquidità generata dal'accredito da parte del MIPAAF anticipo per lo svolgimento delle attività relative al progetto pluriennale per la commercializzazione telematica dei prodotti ittici (programma FEAMP).

L'attivo è fortemente sbilanciato nella parte corrente, le immobilizzazioni non rappresentano nemmeno il 10% del totale (e sono anche in calo, dato che nuovi investimenti e acquisti sono stati limitati negli ultimi anni).

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ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 773.270 676.060 543.700 21,7% 19,6% 8,4%

Immobilizzazioni materiali 85.923 70.499 49.587 2,4% 2,0% 0,8%

Immobilizzazioni finanziarie 44.640 14.640 12.205 1,3% 0,4% 0,2%

ATTIVO FISSO 903.833 761.199 605.492

25,4% 22,1% 9,4%

Disponibilità liquide 368.471 115.715 206.311 10,4% 3,4% 3,2%

Disponibilità finanziarie 1.876.568 1.479.503 5.637.682 52,8% 42,9% 87,3%

Rimanenze 408.089 1.093.575 6.326 11,5% 31,7% 0,1%

ATTIVO CORRENTE 2.653.128 2.688.793 5.850.319

74,6% 77,9% 90,6%

TOTALE 3.556.961 3.449.992 6.455.811 100,0% 100,0% 100,0%

Il passivo si suddivide, sostanzialmente, tra patrimonio netto e passivo corrente. La prima delle due voci registra solamente le variazioni dovute ai piccoli utili registrati nel corso degli anni, la seconda invece diventa improvvisamente importante proprio per gli acconti ricevuti dal MIPAAF per i vari progetti in corso di realizzazione. Tuttavia, se si esclude questa operazione che anticipa alcune significative entrate, resta immutato il modello di funzionamento della società della Borsa Merci Telematica: il contributo consortile viene calcolato per colmare la differenza tra le entrate e i costi di funzionamento, consentendo in tal modo alla società di non fare quasi ricorso al debito finanziario (infatti la gestione finanziaria è ampiamente in attivo).

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 2.478.531 2.486.777 2.489.112

69,7% 72,1% 38,6%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 219.746 225.701 243.589 6,2% 6,5% 3,8%

Fondo rischi e oneri 27.000 47.000 0 0,8% 1,4% 0,0%

PASSIVO CONSOLIDATO 246.746 272.701 243.589

6,9% 7,9% 3,8%

Ratei e risconti 66.559 58.997 53.806 1,9% 1,7% 0,8%

Debiti a BT 765.125 631.517 3.669.304 21,5% 18,3% 56,8%

PASSIVO CORRENTE 831.684 690.514 3.723.110

23,4% 20,0% 57,7%

TOTALE 3.556.961 3.449.992 6.455.811 100,0% 100,0% 100,0%

Il quadro degli indici patrimoniali e finanziari evidenza il basso tasso di indebitamento, anche a breve termine, fino all'esercizio 2015 e il successivo aumento nell'ultimo anno. Gli indici di struttura sono positivi, mentre hanno davvero scarso significato gli indici di redditività, dato che una parte non irrilevante delle entrate è riconducibile al contributo erogato dai consorziati ogni anno.

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2014 2015 2016

Autonomia finanziaria 69,7% 72,1% 38,6%

Indice primario di struttura 2,74 3,27 4,11

Indice secondario di struttura 3,02 3,63 4,51

Leverage (indebitamento) 1,44 1,39 2,59

Indebitamento a breve 0,23 0,20 0,58

Liquidità primaria (Quick ratio) 2,70 2,31 1,57

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 16

ANALISI ECONOMICA 2014 2015 2016

ROI 4,2% 2,6% 0,6%

ROE 0,3% 0,3% 0,1%

Attività e prospettive per il futuro

La Camera di Commercio di Ancona ha già manifestato con delibera n. 184 del 19/11/2012 di ritenere non più strategica la propria partecipazione nella Borsa Merci Telematica Italiana, avviando la verifica delle modalità per uscire dalla compagine sociale. Questa delibera ha trovato la sua concretizzazione con il Piano di razionalizzazione delle società partecipate e con la delibera di Giunta n. 28 del 15/4/2015. La procedura di vendita successivamente avviata non ha dato, tuttavia, risultati positivi ed è andata deserta.

Con la deliberazione n. 59 del 14/6/2017, in occasione della revisione straordinaria delle partecipazioni disposta dal D. Lgs 175/2016, la Giunta della Camera di Commercio ha confermato il precedente indirizzo, disponendo la ripetizione del bando di gara alle medesime condizioni.

In riferimento all’evoluzione prevedibile della gestione, il peso del contributo consortile per servizi obbligatori dovuto dalle Camere di Commercio tenderà a ridursi e ad aumentare il ruolo dei progetti di origine ministeriale, camerale e da altri soggetti pubblici.

Restano, tuttavia, numerose ombre sul futuro della società anche alla luce del completamento della riforma delle Camere di Commercio e del dimezzamento del diritto annuale pagato da chi si iscrive al registro Imprese. Sono numerose, 26 oltre a Unioncamere Puglia, le Camere che hanno manifestato in momenti diversi la volontà di recedere dalla compagine societaria di BMTI. L'assemblea dei soci del 20 aprile 2017 ha deliberato un nuovo rinvio, in attesa che si completi il quadro degli accorpamenti camerali e si abbia una visione completa delle decisioni degli enti in occasione dell'approvazione dei Piani di revisione straordinaria delle partecipazioni.

Le linee strategiche di sviluppo per il 2017 prevedono di concentrarsi sulla valorizzazione della funzione camerale nella rilevazione dei prezzi, sulla digitalizzazione di servizi per la trasparenza e lo sviluppo dei mercati, sulla realizzazione di iniziative per una maggiore trasparenza dei mercati del settore agricolo, agroalimentare e ittico su incarico del MIPAAF.

Il budget 2017 prevede entrate per 2.570.000 euro di cui 407 mila da contributo consortile e 1,5 milioni di euro dai progetti assegnati dal MIPAAF.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 17

Colli Esini San Vicino S.r.l.

Piazza Baldoni, 1 – 62021 Apiro (MC)

www.colliesini.it

Consiglio di Amministrazione (in carica dal 10 marzo 2015)

Riccardo Maderloni – Presidente

Maurizio Benvenuto - Vice Presidente

Maurizio Finucci – Vice Presidente

Luciano Antonini – Consigliere

Giuseppe Bonci – Consigliere

Marcello Falcioni - Consigliere

Caludio Gagliardini - Consigliere

Elisabetta Grilli - Consigliere

Silvio Purgatori – Consigliere

Mauro Scattolini - Consigliere

Evasio Sebastianelli - Consigliere

Alessio Tosti - Consigliere

Compagine societaria

Provincia di Ancona; Camera di Commercio di Ancona (0,54% pari a 516 euro); Comunità Montana del San Vicino; Comunità Montana Esino Frasassi, Consorzio Frasassi, Comunità Montata alte Valli del Potenza e dell'Esino; 23 Comuni delle province di Ancona e Macerata; 57 soci privati.

Capitale sociale

95.636 €

Bilancio 2016

Valore della produzione: 252.916 €

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 18

Costo della produzione: 264.703 €

Gestione finanziaria: - 63 €

Risultato d’esercizio: -11.850 €

Immobilizzazioni: 3.055 €

Crediti: 251.598 €

Patrimonio netto: 72.514 €

Debiti: 200.934 €

Colli Esini San Vicino è una società consortile fondata nel 1991 come Gruppo di Azione Locale (GAL) in concomitanza con l’avvio del progetto comunitario Leader rivolto al mondo dell’agricoltura e finalizzato al supporto delle attività rurali nei paesi dell’Unione europea. Obiettivo della società è quello di promuovere lo sviluppo e l’occupazione nell’area interessata dal programma in coerenza con gli obiettivi comunitari e con i piani di sviluppo regionali, provinciali e locali. Alla base dell’attività svolta dal consorzio c’è l’impiego dei fondi europei per progetti di sviluppo, di formazione e comunicazione, in particolare per il miglioramento delle strutture ricettive e per lo sviluppo di servizi complementari al turismo rurale; la società sta lavorando in questa fase alla programmazione relativa ai fondi del periodo 2014-2020.

Nel corso del 2015 - 2016 la struttura del GAL ha lavorato per la redazione del documento preliminare di avvio della programmazione, uno strumento ritenuto indispensabile per capire quali sono le richieste principali del territorio e orientare, in tal modo, i bandi per il periodo che giungerà fino al 2020. A tal fine sono stati organizzati vari tavoli di lavoro tematici, cui è stata inviata anche la Camera di Commercio di Ancona, riguardanti: turismo e commercio agricoltura; artigianato e industria; credito. Sono stati, inoltre, organizzati tre focus group su tematiche strategiche quali l'innovazione sociale ed economica, la Pubblica Amministrazione e i servizi a cittadini e imprese, le politiche culturali.

Con Decreto n. 76 del 14.11.2016, il Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura della Regione Marche ha approvato il Piano di Sviluppo Locale del GAL Colli Esini San Vicino. La dotazione finanziaria assegnata al GAL Colli Esini San Vicino per la misura 19 "Sostegno allo sviluppo locale Leader" ammonta a 10.116.492 €, di cui 8.474.593 € per investimenti e i restanti 1.641.899 € per spese di gestione. Queste risorse sono state distribuite anno per anno dal 2016 fino al 2023, anche se il periodo in cui saranno più intense è il triennio 2019-2021. Per il momento sono stati lanciati alcuni bandi preliminari, necessari per l'organizzazione e la gestione delle attività di animazione e, successivamente, di raccolta dei progetti e delle iniziative che proverranno dal territorio (specie dai soggetti privati) per lo sviluppo rurale dell'area.

Per colmare la perdita registrata nell'esercizi 2015 il Consiglio di amministrazione ha lanciato una campagna di contribuzione straordinaria tra tutti i soci, riuscendo a raccogliere oltre 53 mila euro e coprire, in tal modo (e riducendo parzialmente il compenso degli amministratori), l'intera perdita.

Nel Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni approvato con delibera di Giunta n. 64 del 14/6/2017 la Camera d Ancona ha confermato l'indirizzo espresso in occasione dell'approvazione del Piano di razionalizzazione, riconoscendo al GAL Colli Esini un carattere di strategicità che richieda la conferma della partecipazione al capitale sociale e in linea con l'art. 4 comma 6 del D. Lgs 175/2016.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 19

Ecocerved S.c.a.r.l.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma

www.ecocerved.it

Consiglio di Amministrazione (dal 16/4/2014)

Enrico Migliavacca – Presidente

Marco Conte – Consigliere

Roberta Crosta – Consigliere

Paolo Mignone – Consigliere

Rossella Amelia Pulsoni - Consigliere

Compagine societaria

39 Camere di commercio (Ancona 0,18% per un valore di 4.535 €), Aosta, Avellino, Bari, Benevento, Bologna, Bolzano, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Cosenza, Ferrara, Firenze, Forlì-Cesena, Genova, Grosseto, L’Aquila, Livorno, Lucca, Milano, Modena, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pisa, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Taranto, Torino, Trento, Trieste, Venezia, Vercelli, Vicenza), Unioncamere, Infocamere, le Unioni regionali di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.

Capitale sociale

2.500.000 euro

Bilancio 2016

Valore della produzione: 8.504.374 € (-5,7% rispetto al 2015)

Costi della produzione: 7.738.001 € (-2,3% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: 8.603 €

Risultato d’esercizio: 177.233 € (nel 2015 l’utile era stato di 445.717 €)

Immobilizzazioni: 1.391.466 €

Crediti: 1.854.726 € (+4,5% rispetto al 2015)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 20

Disponibilità liquide: 4.008.324 € (+5% rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 5.266.002 €

Debiti: 1.524.780 € (-15,4% rispetto al 2015)

Ecocerved è la società del sistema camerale il cui oggetto sociale è quello di progettare, realizzare e gestire sistemi informativi sull'impatto ambientale delle attività economiche nell’interesse e per conto delle Camere di commercio, Unioni regionali, aziende speciali o loro partecipate. La sua attività si concentra su 4 linee di intervento: trasferimento dati dalle imprese alla P.A., assistenza e formazione alle imprese, gestione e analisi dei dati e diffusione dei risultati delle indagini.

Si è caratterizzata, nel corso degli anni, per una buona gestione e per il raggiungimento di risultati economici e finanziari molto positivi. Questa tendenza trova una sostanziale conferma anche nel bilancio dell'esercizio 2016 che si chiude con un risultato ampiamente positivo, nonostante si sia verificata una riduzione delle entrate pari al 5,7% e che lo stesso utile finale sia sensibilmente più basso rispetto a quelli del biennio precedente. La diminuzione del volume di entrate è stato provocato dallo storno della marginalità calcolato in base al DPR 633/1972, ovvero il regime di esenzione IVA da applicare ai soci: da una parte il fatturato riconducibile alle Camere di Commercio (che rappresenta i tre quarti delle entrate totali) è aumentato da 8,1 a 8,4 milioni di euro, ma lo storno della marginalità è cresciuto da 1 a 1,6 milioni di euro; anche le entrate da Infocamere sono in diminuzione a causa di uno sconto del 17% sul costo dei servizi deliberato dal Consiglio di Amministrazione.

Il 76% delle entrate è dato dalla gestione dell'Albo Smaltitori Rifiuti, il 7,3% dal MUD, il 6,2% dalla gestione dei Registri e il restante 10% dal Sistri e da servizi vari destinati alla Pubblica Amministrazione e, in misura residuale, ai privati.

Il Margine Operativo Lordo subisce una diminuzione di rilievo rispetto al 2015: su questa dinamica incide sia l'andamento delle entrate e dei costi di produzione (costi legati proprio all'erogazione dei servizi ai soci) ma anche un ulteriore incremento nel numero dei dipendenti, che alla fine del 2016 erano 131 (8 in più rispetto allo stesso momento dell'anno precedente) e mediamente nel corso dell'anno sono stati 118 (rispetto alla media di 81 del 2015). La gestione finanziaria è ancora positiva, contribuendo in tal modo a generare un utile d'esercizio di 177.233 euro. La struttura del Conto Economico non varia in modo significativo da un anno all'altro, mostrando in tal modo la regolarità della gestione di una società perfettamente inserita nel sistema camerale italiano quale fornitrice di servizi essenziali per il loro funzionamento.

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 7.999.575 8.504.374 8.013.562 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 457.227 469.100 29.353 5,7% 5,5% 0,4%

Costi per servizi 1.645.546 1.468.941 1.709.991 20,6% 17,3% 21,3%

Altri costi 121.738 118.215 123.771 1,5% 1,4% 1,5%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 5.775.064 6.448.118 6.150.447

72,2% 75,8% 76,8%

Costi del personale 4.452.946 5.054.523 5.233.446 55,7% 59,4% 65,3%

MARGINE OPERATIVO LORDO 1.322.118 1.393.595 917.001

16,5% 16,4% 11,4%

Ammortamenti e accantonamenti 151.804 464.166 332.328 1,9% 5,5% 4,1%

Svalutazione crediti 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

MARGINE OPERATIVO NETTO 1.170.314 929.429 584.673

14,6% 10,9% 7,3%

Gestione finanziaria 22.802 21.963 8.603 0,3% 0,3% 0,1%

Gestione straordinaria 24.643 0 0 0,3% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 560.977 - 348.406 - 309.112 -7,0% -4,1% -3,9%

Imposte dell'esercizio 252.736 157.269 106.931 3,2% 1,8% 1,3%

Utile netto 404.046 445.717 177.233 5,1% 5,2% 2,2%

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ANALISI ECONOMICA 2014 2015 2016

ROI 33,6% 26,6% 17,3%

ROE 8,6% 8,8% 3,4%

Il livello già contenuto delle immobilizzazioni continua a ridursi e si limita quasi esclusivamente a quelle materiali, ma il prospetto dell'attivo dello Stato Patrimoniale è caratterizzato soprattutto da un'importante componente liquida, composta da depositi bancari.

Il Patrimonio netto di Ecocerved è cresciuto nel corso degli anni rispetto ai 2,5 milioni di euro di capitale sociale avendo destinato a riserva gran parte degli utili maturati; oggi il patrimonio netto rappresenta poco più del 70% di tutte le voci delle fonti dello Stato Patrimoniale. L’esposizione debitoria è interamente concentrata nel breve periodo ed è diminuita di circa 300 mila euro, tornando al livello del 2014.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 42.630 99.148 49.091 0,7% 1,4% 0,7%

Immobilizzazioni materiali 1.423.240 1.408.169 1.312.852 22,4% 19,3% 17,8%

Immobilizzazioni finanziarie 29.523 29.523 29.523 0,5% 0,4% 0,4%

ATTIVO FISSO 1.495.393 1.536.840 1.391.466

23,6% 21,0% 18,8%

Disponibilità liquide 2.867.309 3.819.386 4.008.324 45,2% 52,2% 54,3%

Disponibilità finanziarie 1.986.996 1.958.591 1.988.450 31,3% 26,8% 26,9%

Rimanenze 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO CORRENTE 4.854.305 5.777.977 5.996.774

76,4% 79,0% 81,2%

TOTALE 6.349.698 7.314.817 7.388.240 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 4.724.378 5.088.770 5.266.002

74,4% 69,6% 71,3%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 144.951 135.772 129.311 2,3% 1,9% 1,8%

Fondo rischi e oneri 0 285.607 467.730 0,0% 3,9% 6,3%

PASSIVO CONSOLIDATO 144.951 421.379 597.041

2,3% 5,8% 8,1%

Ratei e risconti 0 1.600 417 0,0% 0,0% 0,0%

Debiti a BT 1.480.369 1.803.068 1.524.780 23,3% 24,6% 20,6%

PASSIVO CORRENTE 1.480.369 1.804.668 1.525.197

23,3% 24,7% 20,6%

TOTALE 6.349.698 7.314.817 7.388.240 100,0% 100,0% 100,0%

La società ha un livello di autonomia finanziaria molto elevata che consente di gestire con tranquillità anche eventuali situazioni impreviste; il livello di indebitamento a breve termine è molto basso ma la stessa leva finanziaria è di poco superiore all'unità, poiché la mole di investimenti messa in campo per il funzionamento dell'azienda è di poco superiore alle forze proprie rappresentate dal patrimonio netto. Molto elevati anche gli indici di struttura, che tornano a crescere per l'incremento del patrimonio netto e la parziale diminuzione delle immobilizzazioni.

Ottima la capacità di produrre reddito, anche se la diminuzione delle entrate nell'ultimo esercizio ha ridotto sia il ROI che il ROE. Si tratta, tuttavia, di una tendenza che dovrà per forza di cose continuare, in quanto Ecocerved opera in house providing tramite affidamenti diretti dei propri soci e in quanto tale non può avere come proprio obiettivo gestionale quello della produzione di profitti.

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ANALISI PATRIMONIALE - FINANZIARIA 2014 2015 2016

Autonomia finanziaria 74,4% 69,6% 71,3%

Indice primario di struttura 3,16 3,31 3,78

Indice secondario di struttura 3,26 3,59 4,21

Leverage (indebitamento) 1,34 1,44 1,40

Indebitamento a breve 0,23 0,25 0,21

Liquidità primaria (Quick ratio) 3,28 3,20 3,93

Attività e previsioni per il futuro

Con la Relazione previsionale 2017 il Consiglio di Amministrazione ha ipotizzato un aumento del 5% del fatturato e del MOL rispetto al 2016, portando il primo ad un livello poco inferiore agli 8,3 milioni di euro; un primo aggiornamento al termine del semestre iniziale lo abbassa di qualche decina di migliaia di euro, ipotizzando comunque un utile finale di 245 mila euro, in linea con quanto atteso e con la storia degli ultimi anni. Anche nel 2017 le entrate da servizi resi alle Camere di Commercio saranno largamente maggioritari e addirittura in aumento, in termini di percentuale sul totale. In termini di servizi, il contributo alla crescita dovrebbe derivare da tutti i vari rami di attività ad eccezione del SISTRI.

La società mantiene tutti i requisiti per la strategicità della partecipazione nel suo capitale sociale, in accordo con il D. Lgs 175/2016 così come modificato dal D. Lgs 100/2017. L'ente ha già manifestato la propria volontà nel mantenere la partecipazione.

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IC Outsourcing S.c.a.r.l.

Corso Stati Uniti, 14 – 35127 Padova

www.icoutsourcing.it

Consiglio di Amministrazione (in carica dal 28/05/2015)

Gavino Sini – Presidente

Dino De Santis – Consigliere

Sergio Gelain - Consigliere

Patrizia De Luise – Consigliere

Renato Mattioni - Consigliere

Francesco Maria Schinaia - Direttore Generale

Compagine societaria

In applicazione della L. 147/2013 alcuni soci hanno deliberato il recesso unilaterale dalla società; attualmente le Camere di Commercio che partecipano nel capitale di IC Outsourcing sono 94 (dieci sono uscite), sebbene con quote tra loro molto differenti. Altri soci sono Infocamere, Unioncamere, Unioncamere Emilia-Romagna ed Ecocerved. La Camera di Commercio di Ancona detiene una quota dello 0,13% del capitale sociale, per un valore di 470 €; la Camera di Torino detiene il 9,9%, quella di Padova il 9,4%, quelle di Milano e Roma hanno il 9,2%.

Capitale sociale

372.000 €

Bilancio 2016

Valore della produzione: 14.036.597 € (-0,5% rispetto al 2015)

Costi della produzione: 13.862.907 € (-0,4% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: +175 €

Risultato d’esercizio: 120.258 € (nel 2015 l’utile era stato pari a 113.039 €)

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Immobilizzazioni: 260.422 €

Crediti: 3.807.867 € (-19,5% rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 2.735.183 €

Debiti: 2.742.876 € (-27,4% rispetto al 2015)

La società svolge attività di supporto alle Camere di commercio nella gestione del Registro Imprese, degli albi e dei registri, in particolare nelle attività di data entry, di aggiornamento costante degli archivi camerali e nel garantire l’erogazione dei servizi da parte del socio Infocamere. E' una società di sistema delle rete camerale e operando in house providing può fornire servizi prioritariamente (seppur in via non esclusiva) ai propri soci. Nella relazione sul governo societario inserita nel bilancio d'esercizio 2016, il Consiglio di Amministrazione fornisce informazioni dettagliate in merito alla configurazione di IC Outsourcing quale società in house providing, rispettando i criteri fondamentali del controllo analogo, del fatturato con soggetti non associati e il divieto di partecipazione da parte di soggetti privati.

Nel corso dell'ultimo esercizio il fatturato complessivo è leggermente diminuito, ma si osserva una contrazione delle commissioni da parte delle Camere di Commercio associate (che rappresentano il 91% delle entrate); questa tendenza continuerà anche nel 2017 essendo causata dalla generale diminuzione della domanda di servizi da parte delle Camere, costrette a fare i conti con la riduzione delle risorse e con gli accorpamenti, ma non produce particolare apprensione in quanto potrà essere assorbita dalla flessibilità che caratterizza i costi di funzionamento e di produzione.

In quanto società di servizi, la voce di spesa più incisiva è quella del personale, sulla quale continua il lavoro di ridimensionamento da parte dell'organo amministrativo, come dimostrato dalla contrazione di oltre 1 milione di euro tra il 2014 e il 2016 (nel 2016 l'organico è stato composto mediamente da 295 dipendenti).

La gestione finanziaria è del tutto irrilevante, dato che la società non fa ricorso al finanziamento da terzi, e l'esercizio si chiude con un utile di 120.258 euro, leggermente superiore a quello del 2015.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 16.433.431 14.108.055 14.036.597 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per godimento beni di terzi 924.735 900.557 863.609 5,6% 6,4% 6,2%

Costi per servizi 3.252.150 2.514.265 2.132.914 19,8% 17,8% 15,2%

Altri costi 839.189 554.650 616.616 5,1% 3,9% 4,4%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 11.417.357 10.138.583 10.423.458

69,5% 71,9% 74,3%

Costi del personale 10.758.127 9.686.899 9.573.975 65,5% 68,7% 68,2%

MARGINE OPERATIVO LORDO 659.230 451.684 849.483

4,0% 3,2% 6,1%

Ammortamenti e accantonamenti 150.166 206.536 639.695 0,9% 1,5% 4,6%

Svalutazione crediti 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

MARGINE OPERATIVO NETTO 509.064 245.148 209.788

3,1% 1,7% 1,5%

Gestione finanziaria 3.010 390 175 0,0% 0,0% 0,0%

Gestione straordinaria 68.904 42.497 0 0,4% 0,3% 0,0%

Imposte dell'esercizio 340.255 174.996 89.705 2,1% 1,2% 0,6%

Utile netto 240.723 113.039 120.258 1,5% 0,8% 0,9%

Nell'ultimo esercizio la società ha provveduto a diminuire la mole di crediti e di debiti, puntando alla riduzione dei tempi di pagamento. Nonostante i crediti siano vantati solamente verso soggetti appartenenti al sistema camerale, si segnala che la situazione di incertezza verso Universitas Mercatorum già evidenziata nel bilancio 2015 ha prodotto un accantonamento prudenziale di 100 mila euro per svalutazione del credito in quanto la stessa Unioncamere, garante contrattuale, ha rifiutato di pagare la cifra pattuita avviando un procedimento arbitrale.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 25

Le voci dell'attivo sono quasi totalmente concentrate nella parte flessibile, considerata l'entità davvero esigua delle immobilizzazioni, ed è suddivisa tra crediti e disponibilità liquide, queste ultime composte soprattutto da depositi bancari (che ammontano a 2,1 milioni di euro).

Il patrimonio netto è molto consistente ed è stato accresciuto nel corso degli anni nelle voci delle riserve anche grazie ai continui utili maturati; questa tendenza potrebbe interrompersi a causa della progressiva minore capacità di spesa delle Camere di Commercio, ma è evidente che l'impresa è solida. Lo dimostrano anche i principali indicatori di bilancio: i margini di struttura primario e secondario si collocano attorno ad un valore pari a 5 (in valori assoluti circa 2 milioni di euro, quindi un livello ottimale dato anche il giro d'affari di IC Outsourcing) e l'indice di liquidità primario, seppur in diminuzione, è ancora a livelli rassicuranti.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 169.433 127.921 86.409 2,4% 1,9% 1,4%

Immobilizzazioni materiali 245.993 147.521 82.398 3,5% 2,2% 1,3%

Immobilizzazioni finanziarie 92.032 92.032 91.615 1,3% 1,4% 1,5%

ATTIVO FISSO 507.458 367.474 260.422

7,2% 5,5% 4,2%

Disponibilità liquide 1.366.334 1.634.401 2.149.698 19,4% 24,3% 34,5%

Disponibilità finanziarie 5.184.805 4.718.041 3.813.859 73,5% 70,2% 61,3%

Rimanenze 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO CORRENTE 6.551.139 6.352.442 5.963.557

92,8% 94,5% 95,8%

TOTALE 7.058.597 6.719.916 6.223.979 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 2.518.102 2.614.924 2.735.183

35,7% 38,9% 43,9%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 218.619 211.820 241.537 3,1% 3,2% 3,9%

Fondo rischi e oneri 45.557 109.095 487.571 0,6% 1,6% 7,8%

PASSIVO CONSOLIDATO 264.176 320.915 729.108

3,7% 4,8% 11,7%

Ratei e risconti 0 0 16.812 0,0% 0,0% 0,3%

Debiti a BT 4.276.319 3.784.077 2.742.876 60,6% 56,3% 44,1%

PASSIVO CORRENTE 4.276.319 3.784.077 2.759.688

60,6% 56,3% 44,3%

TOTALE 7.058.597 6.719.916 6.223.979 100,0% 100,0% 100,0%

Attività e previsioni per il futuro

Nella relazione sulla gestione, il Consiglio di Amministrazione della società prevede un'ulteriore riduzione della domanda di servizi da parte delle Camere associate che non pregiudicherà, comunque, il raggiungimento dell'equilibrio di bilancio in linea con la gestione degli ultimi anni. Il fattore di maggiore incertezza è rappresentato, tuttavia, dalla riforma del sistema camerale e dal riordino del sistema elle partecipazioni che imporrà alle Camere di Commercio italiane di ridefinire il proprio assetto. La natura dei servizi erogati da IC Outsourcing mette la società in una posizione plausibilmente più tranquilla rispetto a quella di altri soggetti il cui futuro appare molto più incerto.

La Camera di Commercio di Ancona ha confermato la strategicità della partecipazione in IC Outsourcing in occasione dell'approvazione della revisione straordinaria delle partecipazioni lo scorso 14 giugno.

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Infocamere S.c.p.a.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma; Sede operativa: Corso Stati Uniti 14 – 35127 Padova

www.infocamere.it

Consiglio di amministrazione (nominato dall’Assemblea del 20 luglio 2016)

Carlo Sangalli – Presidente

Fernando Zilio - Vice Presidente

Ivanhoe Lo Bello – Consigliere

Giada Grandi – Consigliere

Elena Vasco - Consigliere

Compagine societaria

Tutte le Camere di commercio; la Camera di Ancona possiede lo 0,21% del capitale sociale (36.958,20 €).

Capitale sociale

17.670.000 €

Bilancio 2016

Valore della produzione: 85.609.807 € (-5,6% rispetto al 2015)

Costo della produzione: 85.978.965 € (-4,9% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: 736.035 €

Risultato d’esercizio: 643.020 € (nel 2015 l’utile era di 249.950 €)

Immobilizzazioni: 50.148.640 €

Crediti: 41.557.719 € (-4,8% rispetto al 2015)

Disponibilità liquide: 44.081.023 € (+8,1% rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 46.776.391 €

Debiti: 74.566.500 € (-1,8% rispetto al 2015)

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Infocamere è la struttura del sistema camerale che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di Commercio collegandole tra loro e mettendole in rete con le imprese, i cittadini, la Pubblica Amministrazione, le associazioni di categoria, gli ordini professionali e tutti gli operatori dell'informazione economica. Gestisce il Registro Imprese telematico, uno dei punti di forza della Pubblica Amministrazione italiana. Si tratta della società di sistema più importante, sia per il ruolo di gestione dell'immenso archivio informativo del Registro Imprese sia per le sue dimensioni in termini di fatturato, personale dipendente, capitale e ramificazioni in altri soggetti aziendali.

Il valore complessivo delle entrate è sceso a 85,6 milioni di euro, il 5,6% in meno rispetto all'anno precedente; su base biennale, la diminuzione è stata di circa 10 milioni di euro, Nell'ultimo anno in esame questa tendenza è maturata soprattutto a causa della riduzione del contributo consortile (sceso da 2,2 a 0,4 milioni di euro) e della riduzione dei prezzi applicati alle Camere di Commercio in materia di certificati e di supporti alla firma digitale. Al contrario, è leggermente aumentato il ricavo dalla vendita di banche dati. L'articolazione delle entrate vede, comunque, una forte preponderanza (63,5%) delle banche dati, specie a clienti non associati.

I costi della produzione sono stati quasi proporzionalmente ridotti, ad esclusione della voce più rigida rappresentata dal personale (alla fine dell'anno l'organico era composto da 770 unità oltre a 47 contratti di somministrazione, in sensibile aumento rispetto all'anno precedente anche a causa di un elevato turnover e della necessità di attivare alcuni contratti a tempo determinato per il call center). Si sono ridotti i costi per i servizi (2 milioni in meno rispetto al 2015) e gli ammortamenti, mentre è stato necessario effettuare un accantonamento per oneri consortili di circa 1,9 milioni di euro.

La gestione finanziaria è ampiamente positiva e produce un risultato in attivo di 736 mila euro, dato da interessi bancari e interessi da investimenti nei titoli del debito pubblico. L'utile di fine esercizio è stato di 643.020 euro, in forte aumento rispetto ai 249.950 euro dell'ano precedente.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 95.823.921 90.674.997 85.609.807 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 1.077.066 523.678 649.789 1,1% 0,6% 0,8%

Costi per servizi 28.186.704 25.807.741 23.783.129 29,4% 28,5% 27,8%

Altri costi 4.593.136 4.477.101 4.691.956 4,8% 4,9% 5,5%

Variazione rimanenze materie prime 64.527 9.412 - 26.566 0,1% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 61.902.488 59.857.065 56.511.499

64,6% 66,0% 66,0%

Costi del personale 48.513.072 47.388.343 47.504.834 50,6% 52,3% 55,5%

MARGINE OPERATIVO LORDO 13.389.416 12.468.722 9.006.665

14,0% 13,8% 10,5%

Ammortamenti e accantonamenti 11.347.859 11.277.429 8.194.888 11,8% 12,4% 9,6%

Svalutazione crediti 0 0 270.000 0,0% 0,0% 0,3%

MARGINE OPERATIVO NETTO 2.041.557 1.191.293 541.777

2,1% 1,3% 0,6%

Gestione finanziaria 1.157.349 699.619 736.035 1,2% 0,8% 0,9%

Gestione straordinaria 227.520 0 0 0,2% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 707.735 - 950.019 - 910.935 -0,7% -1,0% -1,1%

Imposte dell'esercizio 2.601.496 690.942 - 276.143 2,7% 0,8% -0,3%

Utile netto 117.195 249.951 643.020 0,1% 0,3% 0,8%

ANALISI ECONOMICA 2014 2015 2016

ROI 1,8% 1,2% 0,6%

ROE 0,3% 0,5% 1,4%

La natura di società consortile senza scopo di lucro che opera in house providing a favore dei propri associati incide in modo decisivo sulla quantificazione della redditività aziendale; è sufficiente constatare che sia il ROI che il ROE sono positivi, questo è l'obiettivo che l'organo amministrativo si deve dare e i soci devono richiedere. Nella relazione sulla gestione si fa riferimento anche agli articoli dello statuto che si rifanno proprio ai requisiti dell'in house providing: controllo analogo (articoli 9, 15, 22 e 23), partecipazione

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consentita solo a soggetti appartenenti al sistema camerale (articolo 8) e fatturato all'80% con i soci (articolo 4).

Il prospetto dell'attivo dello Stato Patrimoniale conferma quanto già osservato dal documento di bilancio 2015: attivo fisso significativo ma comunque inferiore a quello corrente; diminuzione dei crediti verso clienti (Camere di Commercio e Unioni regionali associate) e consolidamento della parte maggiormente liquida. Prosegue la riduzione del valore dei crediti, passati in due anni da 54,4 a 41,5 milioni di euro; la loro qualità viene giudicata elevata, tanto che l'utilizzo e l'accantonamento al relativo fondo svalutazione è minimo.

Infocamere ha svolto un ruolo cardine nel sistema delle società di sistema delle Camere di Commercio, possedendo quote significative in vari soggetti: Ecocerved al 37,5%, Job Camere in liquidazione al 40,7% e IC Outsourcing al 38,2% oltre a quelle meno significative in Digicamere (13%) e Padova Energia Consorzio (meno dell'1%). Alcune società sono state messe in liquidazione (Retecamere) e il loro valore è stato progressivamente azzerato.

Il patrimonio a disposizione della società è consistente ed è composto da riserve per più della metà del suo valore complessivo, con un'autonomia finanziaria più che discreta. Il debito ha un orizzonte interamente rivolto al breve periodo e seppur in calo rispetto al 2014 ha un peso che supera il 50% del passivo dello Stato Patrimoniale. La principale voce del debito è quella inerente le Camere di Commercio (31 milioni di euro sui 75 milioni complessivi) per importi di diritti di segreteria, diritto annuo, imposta di bollo e altro da riversare alle stesse nel mese di gennaio 2017 principalmente per le pratiche telematiche protocollate e le interrogazioni al Registro Imprese del mese di dicembre 2016. Il debito verso i fornitori ammonta a poco più di 9 milioni di euro ed è aumentato rispetto al 2015 di 1,3 milioni di euro.

Il passivo consolidato rappresenta poco più del 10% delle voci delle fonti patrimoniali e finanziarie.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 6.562.835 3.123.158 2.913.941 4,5% 2,2% 2,1%

Immobilizzazioni materiali 18.874.436 18.369.010 16.453.479 12,9% 13,2% 11,9%

Immobilizzazioni finanziarie 29.398.994 31.063.816 30.781.220 20,0% 22,3% 22,4%

ATTIVO FISSO 54.836.265 52.555.984 50.148.640

37,4% 37,7% 36,4%

Disponibilità liquide 34.771.928 40.786.961 44.081.023 23,7% 29,3% 32,0%

Disponibilità finanziarie 56.480.131 45.167.363 42.827.576 38,5% 32,4% 31,1%

Rimanenze 620.382 720.368 660.770 0,4% 0,5% 0,5%

ATTIVO CORRENTE 91.872.441 86.674.692 87.569.369

62,6% 62,3% 63,6%

TOTALE 146.708.706 139.230.676 137.718.009 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 45.885.051 46.082.843 46.776.391

31,3% 33,1% 34,0%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 12.033.159 11.829.686 11.233.508 8,2% 8,5% 8,2%

Fondo rischi e oneri 6.074.119 4.624.574 4.481.554 4,1% 3,3% 3,3%

PASSIVO CONSOLIDATO 18.107.278 16.454.260 15.715.062

12,3% 11,8% 11,4%

Ratei e risconti 898.511 712.120 660.056 0,6% 0,5% 0,5%

Debiti a BT 81.817.866 75.981.453 74.566.500 55,8% 54,6% 54,1%

PASSIVO CORRENTE 82.716.377 76.693.573 75.226.556

56,4% 55,1% 54,6%

TOTALE 146.708.706 139.230.676 137.718.009 100,0% 100,0% 100,0%

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Gli indici di struttura primario e secondario oscillando attorno all'unità e sono entrambi migliorati rispetto all'esercizio precedente, mentre gli indici di indebitamento mostrano un effetto leva non indifferente (il valore degli impieghi è pari a 3 volte quello del patrimonio) e un'esposizione a breve leggermente superiore al valore intermedio di 0,5, sebbene la sua totale stabilità nel corso del tempo misuri un altrettanto stabile indirizzo nella gestione.

ANALISI PATRIMONIALE - FINANZIARIA 2014 2015 2016

Autonomia finanziaria 31% 33% 34%

Indice primario di struttura 0,84 0,88 0,93

Indice secondario di struttura 1,17 1,19 1,25

Leverage (indebitamento) 3,20 3,02 2,94

Indebitamento a breve 0,56 0,55 0,55

Liquidità primaria (Quick ratio) 1,10 1,12 1,16

Attività e previsioni per il futuro

Gli effetti delle varie norme che hanno riguardato le Camere di Commercio negli ultimi anni (dalla riforma al taglio del diritto annuale fino al processo di accorpamento) hanno reso ancora più necessario il supporto di Infocamere nella gestione di passaggi inediti e molto delicati. Proprio i processi di accorpamento, con la conseguente necessità di gestire tutto il patrimonio informativo digitale in maniera unitaria tra enti che in precedenza operavano in piena autonomia, hanno richiesto un supporto particolare da parte della società: è stata garantita la costituzione di 7 nuovi enti camerali (Molise, Riviera di Liguria, Treviso e Belluno, Biella e Vercelli, Romagna, Maremma e Tirreno, Venezia Giulia), molti altri nasceranno nei prossimi mesi.

Oltre a questi eventi eccezionali, Infocamere garantisce una serie di servizi essenziali per il sistema camerale italiano. Tra le novità più importanti si segnalano la diffusione del SUAP camerale e il suo sviluppo, le nuove funzionalità della Firma Digitale, l'implementazione della Direttiva MISE 2015 in merito alla PEC, la realizzazione di un servizio che estrae elenchi di informazioni dal Registro Imprese effettuandone un campionamento sulla base di criteri casuali per consentire di individuare le posizioni da sottoporre a verifica. Molte altre iniziative sono state condotte sul versante della digitalizzazione e a sostegno delle Start Up: nei primi mesi dell’anno Infocamere ha realizzato il portale #italyfrontiers dedicato al mondo delle Start up e PMI innovative ed è stata successivamente resa disponibile una piattaforma che consente ai futuri imprenditori di costituire la propria Start up innovativa senza l’intervento del notaio.

A fianco dei servizi più innovativi vi è anche la gestione dell'immenso patrimonio informativo del Registro Imprese. Le attività realizzate nel corso dell’anno hanno contribuito al posizionamento del Registro Imprese come “hub informativo” nazionale sul mondo delle imprese, come il progetto “My Page”, iniziativa nata dall’esigenza di migliorare l’operatività degli utenti, che sono ormai abituati a strumenti di ricerca flessibili e veloci nelle risposte (basti pensare a Google), alla consultazione da dispositivi mobili e alla fruizione di ambienti personalizzati in base alle proprie abitudini di navigazione. Altri miglioramenti hanno riguardato la consultazione dei bilanci XBRL, il servizio Ri-Trend, il Registro Nazionale degli Aiuti (RNA), uno strumento per la verifica del rispetto dell’intensità degli aiuti, dei massimali e delle regole di cumulo degli aiuti di Stato.

La gestione futura non subirà variazioni significative rispetto a quella che ha condotto all'attuale stabilità e ricchezza; il budget di previsione per il 2017 ha valutato in 85 milioni di euro le entrate da vendita delle prestazioni e in 90 milioni di euro le entrate complessive e i dati relativi al primo semestre sono in linea con quanto atteso dal Consiglio di Amministrazione.

La Camera di Commercio di Ancona ha costantemente valutato come strategica la partecipazione in Infocamere, ribadendo tale indirizzo anche in occasione della Revisione straordinaria delle partecipazioni, approvata con delibera di Giunta n. 59 del 14 giugno 2017.

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Interporto Marche

Via Coppetella 4 – 60035 Jesi (An)

www.interportomarche.it

Consiglio di amministrazione (dal 28/06/2016)

Federica Massei – Presidente

Calogero Alessi – Vice Presidente

Milva Mangani – Consigliere

Compagine societaria

SVIM (62,72%); Banca Marche (10,32%); Banca Popolare di Ancona (6,82%); Camera di Commercio di Ancona (4,39%, 507.888 euro); Sviluppumbria (4,09%); Comune di Jesi (2,93%); Comune di Ancona (1,67%); Provincia di Ancona (1,06%); Unicredit (1%); RFI (0,71%); Pasquinelli Ennio Spa (0,59%); Consorzio ZIPA (0,53%); Aerdorica (0,42%); Confartigianato Marche (0,23%); CRAAM (0,22%); Porto 2000 (0,22%); Castori (0,18%); Holding porto di Ancona (0,17%); Cooperativa Autotrasporti Falconara (0,16%); Comune di Chiaravalle (0,15%); Dromos (0,13%); TVA (0,12%); Unioncamere Umbria (0,09%); CNA Marche 0,09%); Unioncamere Marche (0,09%); Confindustria Umbria (0,09%); Camera di Commercio di Ascoli Piceno (0,09%); Comune di Foligno (0,09%); Camera di Commercio di Macerata (0,09%); Multiservice Marche (0,09%); DP Logistica (0,09%); CAM (0,08%); Comune di Monsano (0,07%); ELMEA (0,07%); GAJ (0,04%); Comune di Monte San Vito (0,04%); Centro Terminal Piceno (0,02%); Comune di Apiro (0,02%); Comune di Morro d’Alba (0,01%).

Capitale sociale

11.581.963 €

Bilancio 2016

Valore della produzione: 646.461 € (+16,3% rispetto al 2015)

Costi della produzione: 2.121.012 € (+16,7% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: 158.172 €

Risultato netto d’esercizio: -1.331.186 € (-798.588 € nel 2015)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 31

Immobilizzazioni: 25.020.980 €

Crediti complessivi: 2.070.980 € (-18% rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 13-452.097 €

Debiti: 10.915.335 € (-1,2% rispetto al 2015)

Con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, avvenuta nel giugno 2016, e il contestuale cambio alla Presidenza della società dopo la lunghissima reggenza di Roberto Pesaresi, Interporto Marche ha iniziato un percorso volto all'individuazione di quella che effettivamente potrà essere la sua vocazione, dopo anni in cui si sono accumulate speranze e debiti. Il documento di bilancio dell'esercizio 2016, approvato dall'assemblea dei soci del 26 luglio 2017, ha un peso particolare non solo per i dati contabili dell'ultimo esercizio chiuso (rilevanti soprattutto per il pesante passivo prodotto da un'attività che non riesce a raggiungere un fatturato di 300 mila euro) ma per quanto contenuto nella relazione sulla gestione redatta dalla Presidente, in cui si delinea un quadro duro ma oggettivo delle prospettive cui può andare incontro la società.

Le entrate del 2016 ammontato a 646 mila euro, di cui 298 mila euro da servizi logistici e locazioni delle strutture (la stesa cifra del 2015) e 347 mila da altre fonti, tra cui spicca l'escussione della fideiussione Finworld (nel confronto annuale è importante sottolineare che il dato delle entrate del 2015 è stato rivisto al rialzo di 82 mila euro per il riconoscimento di una somma a risarcimento per le vicende della CEMIM da parte della Regione Marche). Con un'attenta gestione delle spese nella seconda parte dell'anno, la società ha ridotto in modo significativo i costi per servizi e per il personale (in quest'ultimo caso non rinnovando un contratto a tempo determinato e modificando in part time alcuni contratti che prima erano a tempo pieno, lavorando in accordo con i sindacati), riuscendo a migliorare il risultato del Valore aggiunto e a limitare la passività del primo margine operativo, il MOL (ma va tenuto in considerazione, ancora una volta, che su questo traguardo incide un valore eccezionale e non ripetibile quale l'entrata da escussione della fideiussione).

Le voci più critiche sono quelle relative all'ammortamento e alle svalutazioni, dove un peggioramento del quadro produce un riflesso estremamente negativo sul risultato complessivo dell'esercizio. Svalutazioni di immobilizzazioni immateriali (258 mila euro per la gara finalizzata all'individuazione della SGR, capitalizzata nel passato e oggi senza più alcun valore visto che quella ricerca è finita in un nulla di fatto) e materiali per quasi 500 mila euro sono state decise dall'organo amministrativo per riportare il quadro fotografato dal documento di bilancio il più vicino possibile alla realtà della gestione societaria.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 552.178 555.692 646.461 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 7.220 5.275 3.630 1,3% 0,9% 0,6%

Costi per servizi 598.437 490.195 364.422 108,4% 88,2% 56,4%

Altri costi 69.995 15.369 20.428 12,7% 2,8% 3,2%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO - 123.474 44.853 257.981

-22,4% 8,1% 39,9%

Costi del personale 409.917 434.739 394.834 74,2% 78,2% 61,1%

MARGINE OPERATIVO LORDO - 533.391 - 389.886 - 136.853

-96,6% -70,2% -21,2%

Ammortamenti e accantonamenti 818.189 773.072 1.252.401 148,2% 139,1% 193,7%

Svalutazione crediti 4.634 5.955 36.600 0,8% 1,1% 5,7%

MARGINE OPERATIVO NETTO - 1.356.214 - 1.168.913 - 1.425.854

-245,6% -210,4% -220,6%

Gestione finanziaria 166.682 219.824 51.732 30,2% 39,6% 8,0%

Gestione straordinaria 608.186 - 50.000 0 110,1% -9,0% 0,0%

Gestione accessoria - 65.513 - 42.057 - 48.697 -11,9% -7,6% -7,5%

Imposte dell'esercizio - - 242.558 - 91.633 0,0% -43,6% -14,2%

Utile netto - 646.859 - 798.588 - 1.331.186 -117,1% -143,7% -205,9%

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Il Margine Operativo Netto è in passivo di oltre 1,4 milioni di euro, un dato estremamente peggiore rispetto a quello del 2015. Anche la gestione finanziaria, pur rimanendo positiva, contribuisce a generare una perdita superiore a 1,3 milioni di euro poiché il CDA ha ritenuto opportuno riallineare il credito verso la Regione Marche per le vicende legate alla CEMIM a quanto finora riconosciuto ufficialmente dalla stessa istituzione debitrice, generando una svalutazione delle immobilizzazioni finanziarie di 107 mila euro che ha prodotto, a sua volta, una variazione economica negativa nella gestione finanziaria.

La mancanza di equilibrio economico e finanziario si riflette nella struttura dei prospetti dello Stato Patrimoniale. Nell'attivo, in particolare, si osserva una fortissima preponderanza delle componenti immobilizzate, in particolare quelle materiali (le strutture interne all'area), a danno di quelle correnti; nell'ultimo biennio questa situazione si è fatta ancora più evidente per la diminuzione dei crediti esigibili oltre l'esercizio. L'indice di liquidità (calcolato come rapporto tra la somma di crediti a breve termine e liquidità rispetto al passivo corrente), di conseguenza, è sceso ulteriormente ed è ad un livello davvero molto basso.

Il passivo, al contrario, si polarizza nelle voci del patrimonio netto e del debito a breve termine; oltre il 50% del debito è dovuto alla Regione Marche per le anticipazioni sui lavori del POR e del progetto "Colli di bottiglia", ma verso la stessa Regione Marche la società reclama crediti per 1.253.796 euro come anticipazione indennizzo per oneri correlati alla liquidazione della CEMIM. Gli indici di indebitamento mostrano una situazione sicuramente complessa sebbene non del tutto fuori controllo, ma questi indicatori vanno valutati prendendo in esame l'intera situazione societaria e la mancanza di entrate certe e consistenti rende difficile ipotizzare il rientro in tempi certi dalle esposizioni verso controllanti, fornitori ed erario.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 599.415 446.950 0 1,9% 1,5% 0,0%

Immobilizzazioni materiali 25.727.455 25.056.344 23.949.608 81,4% 85,7% 87,8%

Immobilizzazioni finanziarie 2.014.101 1.188.097 1.071.372 6,4% 4,1% 3,9%

ATTIVO FISSO 28.340.971 26.691.391 25.020.980

89,7% 91,3% 91,7%

Disponibilità liquide 10.283 22.716 169.597 0,0% 0,1% 0,6%

Disponibilità finanziarie 3.176.749 2.532.403 2.070.969 10,1% 8,7% 7,6%

Rimanenze 63.856 0 22.192 0,2% 0,0% 0,1%

ATTIVO CORRENTE 3.250.888 2.555.119 2.262.758

10,3% 8,7% 8,3%

TOTALE 31.591.859 29.246.510 27.283.738 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 15.635.408 14.783.283 13.452.097

49,5% 50,5% 49,3%

Debiti a LT 1.002.301 498.000 0 3,2% 1,7% 0,0%

TFR 107.617 130.607 143.167 0,3% 0,4% 0,5%

Fondo rischi e oneri 2.846.880 2.474.935 2.361.857 9,0% 8,5% 8,7%

PASSIVO CONSOLIDATO 3.956.798 3.103.542 2.505.024

12,5% 10,6% 9,2%

Ratei e risconti 1.209.759 813.121 411.282 3,8% 2,8% 1,5%

Debiti a BT 10.789.894 10.546.564 10.915.335 34,2% 36,1% 40,0%

PASSIVO CORRENTE 11.999.653 11.359.685 11.326.617

38,0% 38,8% 41,5%

TOTALE 31.591.859 29.246.510 27.283.738 100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 33

Attività e previsioni per il futuro

La relazione sulla gestione è probabilmente il documento più interessante e significativo del bilancio d'esercizio 2016. Si tratta della prima relazione redatta dal nuovo organo amministrativo e descrive la situazione così come ereditata dalla precedente gestione.

Particolarmente significativa è l'introduzione alla relazione: "alla data di insediamento dell'attuale organo amministrativo, risalente al giugno 2016, la società è risultata trovarsi in una situazione di seria difficoltà operativa e ben lontana, nella sua impostazione economica e finanziaria, dal poter valutare o progettare un interessante sviluppo della sua attività caratteristica".

Si sottolinea che non vi sono i fondi per completare la costruzione della stazione ferroviaria, essendo esaurite le risorse ricevute tramite i contributi della Regione Marche nel'ambito dell'asse 4 del POR FESR 2007-2013 e tramite il finanziamento ministeriale "Colli di bottiglia". Anche sul fronte dell'attività di manovre ferroviarie vi sono prospettive molto limitate, visto che fino ad ora sono state effettuate nella totale assenza di marginalità da una società, T.U.A. - Società Unica di Trasporto Abruzzese, verso la quale Interporto Marche ha un debito piuttosto oneroso che andrebbe saldato per poter proseguire nell'erogazione del servizio.

Il progetto si sviluppo dell'attività con i cereali, inoltre, risulta consistere in un pre-accordo non sancito formalmente con alcune società già presenti nel contesto dell'interporto e con prospettive di impatto economico molto limitate e incerte.

Entrando nel merito dello sviluppo delle attività, la relazione del Consiglio di Amministrazione non è meno dura di quanto letto nella parte relativa alle condizioni attuali. Si legge, infatti, che alcuni progetti di finanziamento di origine comunitaria sono stati interrotti, rimborsando le somme pervenute in pagamento alla società, in quanto prive di una precedente autorizzazione consiliare e per il fatto che le somme incassate andavano solamente a copertura dell'attività ordinaria del personale interno e del lavoro dei consulenti che avevano proposto i progetti.

Per quanto riguarda l'attività di manovra ferroviaria, sono state inoltrate proposte commerciali ad alcune aziende che si erano mostrate interessate e nonostante siano state proposte le stesse tariffe del passato, quindi con una marginalità penalizzante per Interporto Marche, tali proposte sono state ritenute fuori mercato, aprendo pertanto una profonda riflessione sulla possibilità di sviluppi ulteriori di questo segmento di attività che dovrebbe essere il cuore della mission della società.

Alla luce di queste valutazioni, il CDA scrive che "l'unica e vera ipotesi commerciale che potrebbe consentire il mantenimento dell'intermodalità in capo all'infrastruttura, il raggiungimento dell'equilibrio economico e finanziario e il risanamento, integralmente o in percentuale, dell'esposizione debitoria pregressa è stata individuata nella vendita di parte del compendio immobiliare di proprietà al fine della realizzazione della centrale regionale del 118 e del magazzino regionale del farmaco".

La stessa Regione Marche ha individuato nell'Interporto di Jesi la struttura più idonea per svolgere tali funzioni, come testimoniato dal verbale del Consiglio Regionale del 11/2/2016 e da alcune comunicazioni provenienti dallo stesso soggetto.

Tuttavia alle manifestazioni di interesse e alle attestazioni di disponibilità di spazi e servizi, inviate dalla società alla Direzione Regionale dell'ASUR e alla Regione Marche tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017, non ha fatto seguito alcun riscontro formale. Questo silenzio si accompagna, inoltre, alla mancanza di qualsiasi risposta in merito alla delibera di aumento del capitale sociale approvata nell'ormai lontano 2013, sulla base della quale è stato pianificato un incremento di 12 milioni di euro.

La relazione si chiude con la constatazione, da parte dell'organo amministrativo, che nonostante il silenzio dei soci e delle istituzioni occorre offrire continuità all'iniziativa imprenditoriale e mantenere economicamente e finanziariamente l'infrastruttura interportuale, forzando il limite, che oggi appare insormontabile, di un fatturato incapace anche solo di mantenere il personale impiegato. In questa ottica il CDA ha indetto la gara per l'affidamento della concessione della gestione tecnica e operativa del terminal intermodale e dei servizi connessi, con locazione e successiva vendita del piazzale terminal container. Un'operazione che, al momento, sembra destinata ad avere scarso successo.

I dubbi sulla sostenibilità economica e finanziaria già espressi a più riprese nel passato diventano ancora più

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 34

forti con la situazione odierna. Il Presidente del CDA Federica Massei ha intrapreso alcune azioni di razionalizzazione dei costi di funzionamento analoghi a quelli messi in moto in Aerdorica Spa, dove la stessa Massei ricopre il ruolo di Amministratore Unico; riduzione del costo del personale, taglio alle spese per servizi (tra cui anche quelle di manutenzione dell'infrastruttura, con possibili ripercussioni negative facilmente immaginabili nel prossimo futuro), accordi e convenzioni con soggetti esterni per la delega di alcune operazioni chiave in cambio di canoni e locazioni.

Resta il problema di un debito cresciuto a dismisura se raffrontato con il volume di fatturato e con le attività effettivamente svolte in tutti questi anni da Interporto Marche. Servono operazioni straordinarie di alienazione parziale del patrimonio immobiliare, conclude il CDA nella sua relazione sulla gestione, che oggi appare ancora in una condizione di sufficiente conservazione tale da lasciar ipotizzare l'interessamento di investitori esterni.

La Camera di Commercio di Ancona ha espresso il suo orientamento chiaro circa il venir meno della strategicità della partecipazione in Interporto Marche, approvando la cessione totale delle quote posseduta con delibera di Giunta n. 119 del 17/10/2016; la successiva gara pubblica per la cessione delle azioni è andata deserta. L'approvazione della revisione straordinaria delle partecipazioni, avvenuta con delibera di Giunta n. 64 del 14/6/2017, ha ribadito tale orientamento e predisposto la pubblicazione di un secondo bando di cessione alle medesime condizioni del primo.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 35

ISNART S.c.p.a.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma

www.isnart.it

Consiglio di Amministrazione (dal 28/09/2016)

Stefano D'Amato - amministratore Unico

Compagine societaria

67 Camere di commercio, 8 Unioni regionali, Unioncamere, PromoCatanzaro. La Camera di Commercio di Ancona possiede azioni per 976 euro il cui valore è pari allo 0,28% del capitale sociale.

Capitale sociale

348.784 € (nel 2015 era di 1.046.500 €)

Bilancio 2016

Valore della produzione: 2.991.928 € (+175% rispetto al 2015)

Costo della produzione: 2.974.382 € (+87% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: - 854 €

Risultato d’esercizio: + 4.473 € (nel 2015 la perdita era stata di 493.920 €)

Immobilizzazioni: 42.588 €

Crediti: 726.719 € (-38% rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 353.318 €

Debiti: 478.763 € (-23,2% rispetto al 2015)

Dopo la pesante flessione registrata nel 2015, ISNART è riuscita ad invertire la rotta e grazie ai consistenti contributi erogati dal MIBACT per il progetto Ospitalità Italiana - Italian Food XP (progetto di promo commercializzazione nato con l’obiettivo di promuovere le produzioni agro alimentari del Sud Italia sui mercati internazionali al fine di aumentare l'export e, nel contempo, valorizzare i territori di produzione

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 36

garantendo, in tal modo, nuovi flussi turistici verso il Mezzogiorno) ha visto crescer il proprio fatturato fino a quasi 3 milioni di euro a fronte del milione di euro del 2015. Si tratta, in ogni caso, di risorse utilizzate in gran parte per servizi inerenti il progetto stesso, ma 420 mila euro sono serviti a pagare parte del personale interno. Il progetto con il Ministero del Turismo ha consentito all'organo amministrativo (che a partire dall'ultimo trimestre del 2016 è composto da un Amministratore Unico e non più da un Consiglio di Amministrazione) di migliorare sensibilmente il risultato finale, chiusosi con un sostanziale pareggio, a fronte di perdite molto pesanti nel biennio precedente.

I dipendenti nel corso dell'anno sono stati mediamente 15 e i costi del personale non sono aumentati in modo significativo, ma è nettamente diminuita la loro incidenza sul fatturato. La società mostra margini operativi molto esigui ma comunque positivi; non si può parlare di una capacità di generare reddito vera e propria, sia per l'esiguità del'utile sia perché l'azienda opera in house providing in via quasi esclusiva con i propri associati.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016

2014 2015 2016

Valore della produzione 2.554.652 1.088.950 2.991.928 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per servizi 1.440.219 514.459 1.922.279 56,4% 47,2% 64,2%

Altri costi 128.948 92.496 92.400 5,0% 8,5% 3,1%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 985.485 481.995 977.249

38,6% 44,3% 32,7%

Costi del personale 975.989 818.775 841.887 38,2% 75,2% 28,1%

MARGINE OPERATIVO LORDO 9.496 - 336.780 135.362

0,4% -30,9% 4,5%

Ammortamenti e accantonamenti 44.543 95.752 17.940 1,7% 8,8% 0,6%

Svalutazione crediti 23.912 20.000 22.223 0,9% 1,8% 0,7%

MARGINE OPERATIVO NETTO - 58.959 - 452.532 95.199

-2,3% -41,6% 3,2%

Gestione finanziaria - 229 - 457 - 854 0,0% 0,0% 0,0%

Gestione straordinaria 26.790 - 8.178 0 1,0% -0,8% 0,0%

Gestione accessoria - 123.557 - 32.753 - 77.653 -4,8% -3,0% -2,6%

Imposte dell'esercizio 40.708 0 12.219 1,6% 0,0% 0,4%

Utile netto - 196.663 - 493.920 4.473

-7,7% -45,4% 0,1%

Il valore delle immobilizzazioni è praticamene nullo e le voci dell'attivo dello Stato Patrimoniale si concentrano sulle disponibilità liquide e sui crediti. Nel primo caso si tratta di depositi bancari (con un significativo incremento nell'ultimo anno), mentre nel secondo caso vi sono fatture già emesse e altre da emettere, ma tutte verso soci (in particolare verso la Camera di Napoli, che ha un debito di 433 mila euro sulla base di fatture emesse per progetti già eseguiti e rendicontabili).

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 52.375 8.086 696 2,3% 0,6% 0,1%

Immobilizzazioni materiali 35.062 22.653 14.109 1,5% 1,6% 1,2%

Immobilizzazioni finanziarie 38.197 27.783 27.783 1,7% 1,9% 2,4%

ATTIVO FISSO 125.634 58.522 42.588 5,5% 4,0% 3,6%

Disponibilità liquide 138.742 217.478 402.411 6,1% 15,0% 34,3%

Disponibilità finanziarie 2.023.492 1.177.573 729.302 88,4% 81,0% 62,1%

Rimanenze 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO CORRENTE 2.162.234 1.395.051 1.131.713 94,5% 96,0% 96,4%

TOTALE 2.287.868 1.453.573 1.174.301 100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 37

Il patrimonio netto ha subito diminuzioni significative nell'ultimo biennio a causa delle perdite d'esercizio che si sono accumulate e per le operazioni di recesso deliberate da alcuni soci (queste ultime hanno comportato una decurtazione del capitale sociale di 107.262 euro). Le voci del passivo dello Stato Patrimoniale si dividono in maniera abbastanza equilibrata tra Patrimonio Netto, voci consolidate a medio termine ed esposizione corrente, determinata soprattutto dai debiti verso fornitori: in quest'ultimo caso si segnala una sensibile riduzione proprio nell'esposizione più consistente, quella verso Agroqualità.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 951.827 456.105 353.318 41,6% 31,3% 30,0%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 234.637 270.999 308.084 10,3% 18,6% 26,2%

Fondo rischi e oneri 100.000 100.368 0 4,4% 6,9% 0,0%

PASSIVO CONSOLIDATO 334.637 371.367 308.084 14,6% 25,5% 26,2%

Ratei e risconti 46.801 4.000 36.136 2,0% 0,3% 3,1%

Debiti a BT 954.603 624.101 478.763 41,7% 42,9% 40,7%

PASSIVO CORRENTE 1.001.404 628.101 514.899 43,8% 43,2% 43,8%

TOTALE 2.287.868 1.455.573 1.176.301 100,0% 100,0% 100,0%

Attività e previsioni per il futuro

Con la nomina dell'Amministratore Unico, avvenuta nel coso dell'assemblea ei soci del 28 settembre 2016, la società ha voltato ulteriormente pagina. Il nuovo amministratore ha subito affrontato la questione delle numerose richieste di cessione della propria quota da parte di numerose Camere di Commercio e ha attivato nei primi mesi dell’esercizio 2017 la procedura di offerta in opzione e prelazione delle azioni, con riferimento alle richieste di recesso statutario e di dismissione delle quote ex Legge di Stabilità, pervenute alla società nel corso degli anni 2014 e 2015.

I Soci che hanno richiesto il recesso ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1, comma 569, Legge 27 dicembre 2013, n. 147 per un totale di 12.852 azioni sono le CCIAA di: Prato, Firenze, Maremma e Tirreno, Arezzo, Lucca, Treviso e Belluno, Pordenone, Oristano, Nuoro, Terni e Unione Toscana.

I Soci che hanno richiesto il recesso ai sensi dell’articolo 30 dello Statuto per un totale di 34.317 azioni sono le CCIAA: Pavia, Brescia, Padova, Ascoli Piceno, Aosta, Torino, Cremona, Verona, Romagna, Viterbo, Reggio Calabria e Unione Umbria.

Unioncamere ha espresso la volontà di acquistare l'intero pacchetto delle azioni dismesse, puntando alla ridefinizione del modello organizzativo della società.

Nel mese di marzo è stato illustrato un Piano strategico e operativo per la valorizzazione delle funzioni di ISNART nell'ambito delle politiche del turismo e alla luce della riforma del sistema delle Camere di Commercio.

Come conseguenza della missione delle Camere di Commercio, ISNART vedrebbe concentrare le sue attività intorno alle seguenti aree:

a) Certificazione Ospitalità Italiana in Italia e nel mondo;

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 38

b) Supporti per la promozione delle risorse turistiche territoriali;

c) Facilitazione dei tavoli di lavoro e dei gruppi di progetto;

d) Integrazione con altre strutture camerali per digitalizzazioni;

e) Integrazione con altre strutture camerali per la fornitura di dati ed informazioni.

Tra i prodotti che dovranno essere valorizzati vi sono il Marchio di qualità sia in Italia che all'estero, la promozione dei territori in collaborazione che le Camere italiane all'estero, il supporto ai tavoli di lavoro delle singole Camere di Commercio nell'attuazione del Piano Strategico del Turismo (PST) a livello territoriale.

Il Piano di sviluppo della società prevede un incremento piuttosto rapido delle entrate e della marginalità: nel primo anno in cui la strategia sarà pienamente attiva il valore della produzione sarà di poco superiore al milione di euro con un marginalità pari a 670 mila euro per giungere al 3. anno a quasi 4 milioni di euro quale valore di produzione e 2,2 milioni di euro come prima marginalità.

La Camera di Commercio di Ancona ha confermato, con delibera n. 59 del 14/6/2017, la strategicità della partecipazione in ISNART.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 39

Job Camere in liquidazione

Corso Stati Uniti, 14 – 35127 Padova

www.jobcamere.it

Consiglio di Amministrazione (in carica dal 20 agosto 2015)

Francesco Maria Schinaia - Liquidatore

Compagine societaria

Come società che ha preso il posto di IC Outsourcing dopo la scissione avvenuta nel mese di settembre 2009 (dalla quale è sorta una nuova IC Outsourcing) Job Camere ha mantenuto tutti i soci del vecchio soggetto: 104 Camere di Commercio, con quote tra loro molto differenti, Infocamere con il 36% (pari a 216 mila euro), Uniocamere con il 2,17%, Unioncamere Emilia-Romagna con lo 0,4%, Unioncamere Veneto con lo 0,17% ed Ecocerved con il 2%, oltre alla stessa IC Outsourcing (2%). La Camera di Commercio di Ancona detiene una quota dello 0,126% del capitale sociale, avendo investito 753 €; la Camera di Torino detiene il 9,8%, quella di Padova il 9,4%, quelle di Milano e Roma hanno il 9,1%.

La società è in liquidazione a seguito della delibera assembleare del 20/8/2015.

Capitale sociale

600.000 euro

Bilancio 2016

Valore della produzione: 6.548.205 € (-54% rispetto al 2015)

Costo della produzione: 5.924.721 € (-57,8% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: 290 €

Risultato d’esercizio: 31.186 € (l’utile 2015 era di 64.021 €)

Immobilizzazioni: 16.618 €

Crediti: 1.458.362 € (-69,5% rispetto al 2015)

Disponibilità liquide: 4.229.767 €

Patrimonio netto: 2.932.064 €

Debiti: 962.595 € (-56% rispetto al 2015)

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Job Camere è la società del sistema camerale nata nel 2009 che ha svolto attività di somministrazione di lavoro, intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, ricerca e selezione del personale, supporto alla ricollocazione professionale e consulenza su gestione di siti e servizi web in via esclusiva a favore dei soci. La società si è occupata, inoltre, attività amministrativa di gestione del personale per la Camera di Commercio di Torino e supporto commerciale e gestione dei servizi web per IC Outsourcing.

Con l'avvio del processo di razionalizzazione e le conseguenze degli interventi normativi in termini di finanziamento alle Camere di Commercio tramite il diritto annuale e di limitazione nell'avvio di nuovi contratti di lavoro anche di tipo provvisorio, la governance di Job Camere ha portato all'attenzione dei propri soci la necessità di valutare se persistessero le condizioni per continuare l'attività, tenendo anche conto che numerosi enti camerali avevano espresso la loro volontà di cedere le proprie quote in base alle Leggi di Stabilità 2014 e 2015. L'assemblea dei soci del 28 luglio 2015 ha deliberato di sciogliere anticipatamente la società e di metterla in liquidazione in quanto non risulta più strategica e strumentale per il raggiungimento delle finalità istituzionali dei principali enti camerali e di Infocamere.

Il bilancio dell'esercizio 2015 era stato suddiviso in due parti, prima e dopo la deliberazione dell'assemblea dei soci; il bilancio dell'esercizio 2016, invece, è interamente successivo all'avvio dell'iter di messa in liquidazione e nella sua composizione risente del forte rallentamento delle attività svolte dalla società. Il valore delle entrate si è più che dimezzato, scendendo a poco più di 6,5 milioni di euro rispetto ai 14 milioni del 2015 e così i costi di produzione, la cui voce principale è data dagli stipendi e dagli oneri connessi ai vari contratti di somministrazione di lavoro sottoscritti a nome dei soci (100 contratti in meno), sono stati adeguati alla nuova situazione.

I ricavi sono quasi interamente generati da società del gruppo Infocamere e solo in minima parte (200 mila euro su 6,2 milioni di euro) dalle Camere di Commercio.

Tramite una gestione attenta, Job Camere potrà continuare a svolgere le proprie attività senza pesare sui bilanci degli enti associato finché la liquidazione non sarà totalmente compiuta. Nel 2017 si prevede, in base alla relazione sulla gestione, un'ulteriore sostanziale riduzione dei ricavi in funzione della progressiva chiusura dei contratti di somministrazione, ma questa tendenza subirà un rallentamento a seguito dell'entrata in vigore del T.U. sulle partecipate, il D.Lgs 175/2016, e del processo di riorganizzazione delle Camere di Commercio.

Attività e previsioni per il futuro

Come già sottolineato, l'attività di Job Camere tenderà a ridursi ulteriormente nel 2017 ebbene ad un ritmo inferiore a quanto accaduto nella primissima fase successiva alla deliberazione della messa in liquidazione da parte dell'assemblea dei soci.

In occasione della revisione straordinaria delle partecipazioni, approvata dalla Giunta camerale con delibera n. 64 del 14/6/2017, l'ente camerale ha chiarito che "considerata la particolare situazione della società e la forte improbabilità nel riuscire a cedere la quota in possesso dell'ente, l'indirizzo assunto è quello di seguire la procedura di liquidazione e di fornire al liquidatore l'assistenza richiesta". La Giunta ha anche deliberato di non procedere alla pubblicazione di un secondo bando di gara per la cessione della partecipazione, ritenendola del tutto inutile.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 41

Marina Dorica S.p.a.

Via Mascino 5/L, 60125 Ancona

www.marinadorica.it

Consiglio di Amministrazione

Moreno Clementi – Presidente

Paolo Manarini – Vice Presidente

Nicola Basti - Consigliere

Michele Covotta - Consigliere

Silverio Dorsi - Consigliere

Giuseppe Mascino – Consigliere

Michele Pietrucci - Consigliere

Compagine societaria

Consorzio Vanvitelli Spa (91,03%), Comune di Ancona (4,6%), Nautiservice Cagnoni Srl (4,14%), Camera di Commercio di Ancona (0,23% pari a 15.300 euro).

Capitale sociale

6.654.000 €

Bilancio 2016

Valore della produzione: 3.244.651 € (-1% rispetto al 2015)

Costi di produzione: 3.236.212 € (+3% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: 108.993 € (- 4.950 € nel 2015)

Risultato d’esercizio: 100.035 € (nel 2014 114.563 €)

Immobilizzazioni: 7.089.702 €

Crediti: 1.301.159 € (immutati rispetto al 2015)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 42

Disponibilità liquide: 2.413.153 € (immutate rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 6.816.557 €

Debiti: 2.042.588 € (-16,5% rispetto al 2015)

Da qualche anno la gestione di Marina Dorica procede in maniera regolare, senza particolari deviazioni rispetto alla linea tracciata grazie agli investimenti effettuati qualche anno fa. Dal punto di vista contabile, l'esercizio 2016 non presenta grosse differenze con quello precedente: il valore della produzione è in linea sia col budget previsionale che con il risultato del 2015, nonostante un lieve decremento delle entrate generate dalla vendita dei posti barca causata dalla riduzione tariffaria adottata dal Consiglio di Amministrazione, pari al 2,5% su base annua e al 7% se raffrontata con i costi praticati nel 2013. Tra le voci in entrata si segnala anche l'importanza della vendita dei carburanti (a prezzi analoghi a quelli praticati normalmente lungo la rete stradale), che garantisce incassi per 531 mila euro. Il dato dei ricavi da transiti di breve e di lunga permanenza si attesta a 121 mila euro, grazie alla presenza di circa 400 ospiti.

Tra le voci in uscita si segnala un incremento del 14,6% del costo del personale dovuto in parte all'utilizzo di due risorse con contratto part time nella seconda metà dell'anno e in parte alla maggior incidenza di oneri straordinari; i dipendenti nel corso dell'anno sono stati mediamente 15. Sono cresciuti anche i costi degli interventi di manutenzione e di riparazione, un effetto del progressivo invecchiamento delle infrastrutture portuali.

Grazie agli interessi attivi di mora verso soci per quote versate in ritardo, la gestione finanziaria che negli scorsi anni era leggermente in passivo diventa ampiamente attiva e compensa l'incremento dei costi di gestione accessoria. In tal modo l'utile dell'esercizio si attesta ancora attorno ai 100 mila euro, confermando la tendenza positiva emersa da diversi anni.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 3.172.776 3.276.808 3.244.651 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 446.951 544.898 534.023 14,1% 16,6% 16,5%

Costi per servizi 852.643 984.815 1.091.427 26,9% 30,1% 33,6%

Altri costi 339.250 230.626 229.917 10,7% 7,0% 7,1%

Variazione rimanenze materie prime 22.400 2.957 7.003 0,7% 0,1% 0,2%

VALORE AGGIUNTO 1.511.532 1.513.512 1.382.281

47,6% 46,2% 42,6%

Costi del personale 530.857 469.843 538.427 16,7% 14,3% 16,6%

MARGINE OPERATIVO LORDO 980.675 1.043.669 843.854

30,9% 31,9% 26,0%

Ammortamenti e accantonamenti 684.880 709.260 494.605 21,6% 21,6% 15,2%

Svalutazione crediti 130.000 124.228 201.941 4,1% 3,8% 6,2%

MARGINE OPERATIVO NETTO 165.795 210.181 147.308

5,2% 6,4% 4,5%

Gestione finanziaria - 19.861 - 4.950 108.993 -0,6% -0,2% 3,4%

Gestione straordinaria 1.755 - 480 0 0,1% 0,0% 0,0%

Gestione accessoria - 80.729 - 74.694 - 138.869 -2,5% -2,3% -4,3%

Imposte dell'esercizio 6.169 15.494 17.397 0,2% 0,5% 0,5%

Utile netto 60.791 114.563 100.035 1,9% 3,5% 3,1%

La società è in possesso delle infrastrutture interne al porto turistico di Ancona, composte sia dalle strutture portuali che dagli immobili presenti all'interno dell'area e destinati ad utilizzo commerciale. La struttura dell'attivo dello Stato Patrimoniale riflette l'importanza di questa dotazione immobiliare, con una distribuzione delle risorse che per due terzi confluisce nella parte fissa e per un terzo in quella attiva.

Marina Dorica possiede, inoltre, il 100% del capitale di Marina Dorica Servizi, società che gestisce in affitto d'azienda l'attività di alaggio e varo delle unità da diporto presso l'area attrezzata all'interno del porto

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 43

turistico; la società controllata ha chiuso il 2016 con un utile di 21.509 euro.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 274.670 231.018 214.546 2,5% 2,1% 2,0%

Immobilizzazioni materiali 7.503.106 7.099.461 6.838.693 67,0% 63,2% 62,7%

Immobilizzazioni finanziarie 11.462 10.713 36.463 0,1% 0,1% 0,3%

ATTIVO FISSO 7.789.238 7.341.192 7.089.702

69,5% 65,3% 65,0%

Disponibilità liquide 1.920.985 2.415.834 2.413.153 17,1% 21,5% 22,1%

Disponibilità finanziarie 1.401.417 1.419.487 1.352.574 12,5% 12,6% 12,4%

Rimanenze 94.359 57.476 50.473 0,8% 0,5% 0,5%

ATTIVO CORRENTE 3.416.761 3.892.797 3.816.200

30,5% 34,7% 35,0%

TOTALE 11.205.999 11.233.989 10.905.902 100,0% 100,0% 100,0%

La struttura del passivo dello Stato Patrimoniale continua a registrare qualche variazione di assestamento dovuta soprattutto al confluire degli utili di esercizio nel Patrimonio Netto: in tal modo le voci consolidate sono ampiamente maggioritarie, conferendo alla società una forte stabilità dal punto di vista finanziario. Nell'ultimo anno, inoltre, si osserva una netta contrazione dei debiti a breve termine e un incremento proporzionalmente inferiore di quelli oltre l'esercizio e anche in questo caso si tratta di un passaggio importante per dare maggiore stabilità alla gestione societaria.

Si riduce parzialmente la capacità di generare reddito: il ROI passa dal 2,4% all'1,7% mentre il ROE (ovvero la capacità del patrimonio netto di generare utile) passa dall'1,7% all'1,5%; si tratta, in ogni caso, di indicatori che dimostrano una discreta vivacità, anche tenendo conto del fatto che l'infrastruttura ha dei limiti di spazio che non si prevede di superare con ulteriori investimenti di allargamento e del fatto che il Consiglio di Amministrazione ha scelto di applicare una politica tariffaria volta alla riduzione dei costi per i soci.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 6.601.959 6.716.521 6.816.557

58,9% 59,8% 62,5%

Debiti a LT 1.553.136 1.440.267 1.322.855 13,9% 12,8% 12,1%

TFR 143.853 168.401 196.617 1,3% 1,5% 1,8%

Fondo rischi e oneri 322.468 289.669 303.076 2,9% 2,6% 2,8%

PASSIVO CONSOLIDATO 2.019.457 1.898.337 1.822.548

18,0% 16,9% 16,7%

Ratei e risconti 1.683.376 1.615.099 1.547.064 15,0% 14,4% 14,2%

Debiti a BT 901.207 1.004.032 719.733 8,0% 8,9% 6,6%

PASSIVO CORRENTE 2.584.583 2.619.131 2.266.797

23,1% 23,3% 20,8%

TOTALE 11.205.999 11.233.989 10.905.902 100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 44

Attività e previsioni per il futuro

Nel corso dell'assemblea dei soci del 28 giugno 2017 il Presidente di Marina Dorica ha evidenziato che nel corso del 2017 è intenzione del Consiglio di Amministrazione sistemare alcune questioni amministrative ancora in sospeso, tra cui quella del diritto superficiario dell'immobile che sorge nell'area del porto turistico dorico.

Il Piano degli investimenti per il 2017 prevede interventi per 800 mila euro per il rinnovo delle infrastrutture e delle attrezzature portuali.

La Camera di Commercio di Ancona ritiene strategica la partecipazione in Marina Dorica, come confermato dalla deliberazione di Giunta n. 59 del 14/6/2017 relativa alla revisione straordinaria delle partecipazioni societarie.

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Meccano S.c.p.a.

Via G. Ceresani 1 – 60044 Fabriano (An)

www.meccano.it

Consiglio di Amministrazione (dal 20 maggio 2016)

Gennaro Pieralisi – Presidente

Leonardo Meloni – Amministratore Delegato

Rodolfina Bucci – Amministratore Delegato

Fabio Badiali – Consigliere

Lucia Trenta – Consigliere

Gaetano Casalaina – Consigliere

Giovanni Zannini – Consigliere

Compagine societaria

Alluflon; Antonio Merloni; Apindustria; Associazione; Associazione Intercomunale Aesina; Associazione Piccole e Medie Industrie Provincia di Ancona; Banca Popolare di Ancona; Banca delle Marche; Best; BFTM; Black & Decker Italia; Bocchini; C.N.A.; Camera di Commercio di Ancona (1,93% del capitale sociale, 15.440,76 euro); Caimi Export 2; Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Comune di Jesi; Comune di Fabriano; Comune di Cerreto D'Esi; Comune di Monsano; Comune di Castelfidardo; Comunità Montana Alta Valle Esino; Confartigianato Ancona; Confindustria Ancona; Costruzioni Meccaniche San Marco; Cooperativa Lorev; CO.GE.S.CO.; Dafram; Dueci; E. Bora; Euro Marketing 90; Elica; E. Romaldini; Faber; Farabolini; Fedecostante; Fall. Der Seggiolini S.n.c.; Finanziaria Regionale Marche; Flaminia; Fonderie Farabolini; Futura Stampi; General Stampi; Gruppo Alceo Moretti; Jet Air ; IBM SEMEA ; I.ME.F.; Invitalia; Isa Produzione; Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; Linea 3; Marmo Meccanica; Marra; Meccanica Generale; Meccanotecnica Centro; Mediocredito Fondiario Centro Italia; Merloni Termosanitari; Messersì packaging; Mosat ; MP&S; Mosat; Mufle; Nautes; Nuova MAIP; Provincia di Ancona; Ragall; Roland Europe; R.G.; Silc; Semigroup; S.E.S. Injection Moulds; Svim; Tecnoresin; Università di Camwerino; Università Politecnica delle Marche; Università di Perugia; V.I.C. Viterie Italia Centrale; Videx Electronics.

Capitale sociale

798.660 €

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Bilancio 2016

Valore della produzione: 2.920.892 € (-32,7% rispetto al 2015)

Costi della produzione: 2.959.108 € (-30% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: -97.094 € (-102.529 € nel 2015)

Risultato d’esercizio: 5.988 € (5.702 € nel 2014)

Immobilizzazioni: 5.043.037 €

Crediti: 3.244.201 € (+38,4% rispetto al 2015)

Patrimonio netto: 1.754.318 €

Debiti: 5.544.521 € (+7,3% rispetto al 2015)

Nel 2016 Meccano ha dovuto affrontare una considerevole riduzione del fatturato, passato da 3,3 a 2,7 milioni di euro per la componente dei ricavi da prestazioni e da 4,3 a 2,9 milioni di euro nel valore complessivo. Il fattore determinante di questa brusca discesa è rinvenibile nel completamento dei lavori per la società Valdichienti nell'ambito del progetto Quadrilatero Marche Umbria: completati i due lotti principali, i lavori di ricerca proseguono grazie ad un nuovo accordo. Nel 2016 le entrate per i servizi da prove di laboratorio (in cui rientrano anche le attività per Quadrilatero) sono diminuiti di circa 800 mila.

A questa contrazione delle entrate generate dalle attività caratteristiche della società ha fatto seguito un'altrettanto netta diminuzione dei costi, specie quelli per servizi, legati in primo luogo ai lavori rivolti alla società Valdichienti. E' rimasto, invece, immutato il costo per il personale, il cui peso rispetto al fatturato è passato dal 26% al 38%, rappresentando una questione aperta che dovrà essere affrontata nel futuro se il ridimensionamento delle attività fosse strutturale.

La società riesce a mantenere positivo solamente il MOL mentre il MON diventa negativo dopo aver considerato gli ammortamenti alle immobilizzazioni materiali e immateriale, la cui entità è rimasta pressoché costante e che è da considerare come una variabile su cui è difficile intervenire. Il risultato d'esercizio si mantiene a ridosso del pareggio, così come avvenuto negli ultimi anni.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 3.963.274 4.343.634 2.920.892 100,0% 100,0% 100,0%

Contributi in conto esercizio 109.074 13.700 65.323 2,8% 0,3% 2,2%

Altre voci 73.374 499.585 408.973 1,9% 11,5% 14,0%

Costi per materie prime 78.721 49.553 64.600 2,0% 1,1% 2,2%

Costi per servizi 1.789.091 2.111.802 1.162.138 45,1% 48,6% 39,8%

Altri costi 160.028 424.279 148.439 4,0% 9,8% 5,1%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 1.935.434 1.758.000 1.545.715

48,8% 40,5% 52,9%

Costi del personale 1.172.557 1.138.406 1.123.823 29,6% 26,2% 38,5%

MARGINE OPERATIVO LORDO 762.877 619.594 421.892

19,2% 14,3% 14,4%

Ammortamenti e accantonamenti 448.322 470.304 446.773 11,3% 10,8% 15,3%

Svalutazione crediti 20.750 37.000 13.335 0,5% 0,9% 0,5%

MARGINE OPERATIVO NETTO 293.805 112.290 - 38.216

7,4% 2,6% -1,3%

Gestione finanziaria - 193.965 - 176.920 - 97.094 -4,9% -4,1% -3,3%

Gestione straordinaria 4 - 2 0 0,0% 0,0% 0,0%

Imposte dell'esercizio 90.735 - 70.334 - 141.298 2,3% -1,6% -4,8%

Utile netto 9.109 5.702 5.988 0,2% 0,1% 0,2%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 47

La necessità di investire in fabbricati, macchinari e ricerca e sviluppo comporta inevitabilmente un elevato livello di immobilizzazione da parte della società, la cui finalità è quella di sostenere il tessuto imprenditoriale locale,specie quello legato al settore della meccanica, nel processo di innovazione tecnologica. La componente più rilevante è comunque quella delle immobilizzazioni materiali, al cui interno trova spazio preponderante la componente dei terreni e fabbricati (il cui valore è stato rivalutato nel tempo per 2 milioni di euro). Le immobilizzazioni finanziarie includono numerose partecipazioni, il cui valore è però esiguo (o lo è diventato a seguito di svalutazioni: European quality Institute, Tecnomarche, Colli Esini San Vicino, Consorzio Nautimarche e Consorzio Prospettiva. Sono tornati a crescere i crediti commerciali (+700 mila euro rispetto al 2015) e le note di credito da ricevere, riportando la parte corrente del'attivo di Stato Patrimoniale al di sopra del 40% del valore complessivo degli impieghi.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 366.950 600.485 538.767 4,3% 7,4% 6,3%

Immobilizzazioni materiali 4.873.663 4.666.218 4.420.151 56,8% 57,4% 51,6%

Immobilizzazioni finanziarie 5.448 11.087 84.087 0,1% 0,1% 1,0%

ATTIVO FISSO 5.246.061 5.277.790 5.043.005

61,2% 64,9% 58,8%

Disponibilità liquide 1.890 6.101 31.822 0,0% 0,1% 0,4%

Disponibilità finanziarie 3.047.274 2.369.988 3.355.449 35,5% 29,2% 39,2%

Rimanenze 278.017 473.235 140.037 3,2% 5,8% 1,6%

ATTIVO CORRENTE 3.327.181 2.849.324 3.527.308

38,8% 35,1% 41,2%

TOTALE 8.573.242 8.127.114 8.570.313 100,0% 100,0% 100,0%

Il prospetto del passivo dello Stato Patrimoniale non risente di particolari variazioni rispetto a quello approvato nel bilancio del 2015 e si caratterizza per una buona distribuzione della massa debitoria tra il breve e il lungo periodo. L'incremento avvenuto nell'ultimo anno è quasi integralmente riconducibile alla voce dei debiti tributari

Se la redditività si mantiene positiva (grazie, comunque, alle scelte di bilancio proposte dall’organo amministrativo) si segnala una carenza nel margine di struttura primaria (il patrimonio netto è inferiore alle immobilizzazioni in maniera rilevante) mentre è piuttosto contenuto il livello di indebitamento a breve.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 1.742.630 1.748.329 1.754.318

20,3% 21,5% 20,5%

Debiti a LT 2.393.294 2.282.904 2.397.563 27,9% 28,1% 28,0%

TFR 533.417 579.171 658.489 6,2% 7,1% 7,7%

Fondo rischi e oneri 798.272 612.400 595.243 9,3% 7,5% 6,9%

PASSIVO CONSOLIDATO 3.724.983 3.474.475 3.651.295

43,4% 42,8% 42,6%

Ratei e risconti 19.404 16.842 17.742 0,2% 0,2% 0,2%

Debiti a BT 3.086.225 2.887.468 3.146.958 36,0% 35,5% 36,7%

PASSIVO CORRENTE 3.105.629 2.904.310 3.164.700

36,2% 35,7% 36,9%

TOTALE 8.573.242 8.127.114 8.570.313 100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 48

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2014 2015 2016

Autonomia finanziaria 20,3% 21,5% 20,5%

Indice primario di struttura 0,33 0,33 0,35

Indice secondario di struttura 1,04 0,99 1,07

Leverage (indebitamento) 4,92 4,65 4,89

Indebitamento a breve 0,36 0,36 0,37

Liquidità primaria (Quick ratio) 0,98 0,82 1,07

Sempre in termini di indebitamento, si segnala l'elevato valore raggiunto dall'indice del leverage, calcolato come rapporto tra l'attivo dello Stato patrimoniale e il patrimonio netto e pari a 4,89: con le risorse a propria disposizione la società ha messo in movimento un volume di attività e di investimenti pari 5 volte il patrimonio netto.

Attività e previsioni per il futuro

Il quadro generale della società rimane improntato ad una incertezza di fondo che il socio di maggioranza, la Regione Marche, ha contribuito ad accentuare con alcune dichiarazioni con le quali l'ente annunciava la propria volontà di ridurre il proprio impegno in Meccano. A quelle parole non è poi stato dato seguito, ma il peso della società nel contesto economico regionale necessita di una ridefinizione che consentirebbe a tutti, anche agli altri soci, di riflettere con maggiore ponderazione sulla propria volontà di permanere nella governance.

Con la revisione del Piano di razionalizzazione delle partecipazioni e delle società partecipate (deliberazione di Giunta n. 33 del 21/03/2016) l'ente aveva espresso l'indirizzo favorevole alla cessione della partecipazione in Meccano S.p.a, attendendo una presa di posizione più chiara da parte della Regione Marche. La mancanza di indicazioni chiare aveva portato la Giunta camerale a deliberare, con atto n. 119 del 17/10/2016, la cessione integrale della partecipazione camerale in Meccano cui ha fatto seguito una procedura di gara pubblica andata deserta.

Con la revisione straordinaria delle partecipazioni, approvata con delibera di Giunta n. 59 del 14/062017, l'ente ha modificato il proprio orientamento, riconfermando la strategicità della partecipazione in Meccano.

Il D. Lgs 175/2016 prevede un'eccezione proprio per gli enti che si occupano di ricerca; l'art. 4 comma 8 statuisce infatti che "è fatta salva la possibilità di costituire (...) società con caratteristiche di spin off o di start up universitari previste dall'art. 6 comma 9 della legge 30 dicembre 2010 n. 240, nonché quelle con caratteristiche analoghe degli enti di ricerca". Tra i vari riconoscimenti ottenuti da Meccano vi è quello di "Laboratorio di Ricerca Applicata" assegnato dal MIUR pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 31 del 7/02/1992 grazie al quale la società appare nell'Anagrafe nazionale delle ricerche del MIUR.

Sulla base di queste valutazioni è stata deliberata la volontà camerale di mantenere la partecipazione in Meccano.

Si segnala, infine, che nell'approvare il proprio Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni, la Regione Marche ha dichiarato non più strategico il proprio ruolo in Meccano, avviando formalmente la procedura per la cessione del capitale in proprio possesso.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 49

Quadrilatero Marche Umbria S.p.A.

Via Monzambano, 10 – 00185 Roma

www.quadrilaterospa.it

Organo amministrativo (dal 30/9/2015)

Guido Perosino – Amministratore Unico

Compagine societaria

ANAS 92,4%; Regione Marche 2,86%; Sviluppumbria 2,4%; Provincia di Macerata 1%; Camera di commercio di Macerata 0,5%, Camera di commercio di Perugia 0,5%; Camera di commercio di Ancona 0,3% (142.000 euro); Provincia di Perugia 0,1%

Capitale sociale

50.000.000 €

Bilancio 2016

Valore della produzione: 429.037 €

Costo della produzione: 1.310.228 €

Interessi attivi su c/c bancari: 1.226.425 €

Immobilizzazioni: 11.294 €

Attivo circolante: 285.728.921 €

Patrimonio netto: 50.000.000 €

Debiti: 224.821.305 €

Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. è la società costituita nel 2003 per portare a termine la costruzione di un sistema viario più rapido ed efficiente nel collegamento trasversale tra Marche e Umbria; il progetto iniziale ambiva a differenziarsi dal classico intervento pubblico, in cui il finanziamento a carico delle casse dello Stato gioca un ruolo determinante, grazie alla previsione di un forte coinvolgimento dei soggetti pubblici e, soprattutto, privati nello sfruttamento del plusvalore che sarebbe stato generato dal potenziamento delle

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 50

infrastrutture viarie. I tanti anni trascorsi dalla genesi del progetto e i forti cambiamenti indotti dalla grave crisi economico degli ultimi 10 anni hanno di fatto riportato il progetto Quadrilatero alla classica concezione dell'intervento finanziato con soldi pubblici, mentre la parte collaterale che avrebbe dovuto essere generata dal Piano di Area Vasta - PAV - con le sue Aree Leader è stata definitivamente cancellata dalla delibera CIPE n. 64 del 1/12/2016.

La stessa delibera del CIPE ha aggiornato l'elenco degli interventi ancora da completare, le risorse necessarie per giungere alla conclusione del progetto e la relativa copertura finanziaria: il costo complessivo è così sceso dalla previsione di 2.282 miliardi di euro a 2.118 miliardi di cui 2.008 miliardi stanziati con risorse pubbliche e i residui 110 miliardi con risorse proprie (50 milioni di capitale sociale, 30 milioni apportati dalle Camere di Commercio di Macerata e Perugia, 26 milioni da materiali di risulta e la parte restante da un Fondo benefici finanziari). Si dovrebbe essere chiusa, in questo modo, anche la lunga fase di incertezza sulla copertura finanziaria della parte residuale delle opere, considerato che nel passato recente si continuava a fare riferimento a entrate da PAV che in modo sempre più evidente stavano diventando irrealizzabili. Il PAV prevedeva la realizzazione di investimenti privati in alcune aree lungo il tracciato della Quadrilatero, definite Aree Leader, il cui incasso avrebbe finanziato parte delle opere; queste aree hanno avuto uno scarsissimo successo e i bandi di gara sono andati ripetutamente deserti nonostante la progressiva diminuzione del prezzo a base d'asta.

In quanto società pubblica di progetto senza scopo di lucro ai sensi dell’art. 172 del Codice dei Contratti Pubblici (D. Lgs 163/2006) Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. ha chiuso tutti i suoi bilanci senza registrare alcun utile. in questa ottica le sono state attribuite competenze necessarie per la realizzazione delle opere infrastrutturale previste dal piano complessivo di azione, delle opere strumentali connesse e dell’espropriazione delle terre necessarie per il completamento dell’opera che coinvolge le Marche e l’Umbra nel rafforzamento dei collegamenti stradali tra Ancona, Perugia, Foligno e Civitanova Marche. Questa natura ha delle conseguenze rilevanti dal punto di vista contabile: innanzitutto ogni bilancio della società si chiude in perfetto pareggio, senza alcuna possibilità di registrare degli utili; in secondo luogo le spese sostenute per l’acquisizione delle aree espropriate e per l’esecuzione delle opere per conto del socio principale, ANAS S.p.a., non transitano nel Conto Economico, ma si riflettono esclusivamente nello Stato Patrimoniale, in larga parte nelle relazioni di debito e credito con la società controllante.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 347.409 377.064 429.037 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 848 472 228 0,2% 0,1% 0,1%

Costi per servizi 221.173 165.959 310.762 63,7% 44,0% 72,4%

Altri costi 12.933 9.110 4.018 3,7% 2,4% 0,9%

Variazione rimanenze mat. prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 112.455 201.523 114.029

32,4% 53,4% 26,6%

Costi del personale 113.454 213.210 106.142 32,7% 56,5% 24,7%

MARGINE OPERATIVO LORDO - 999 - 11.687 7.887

-0,3% -3,1% 1,8%

Ammortamenti e accantonamenti 1.465.259 330.969 889.078 421,8% 87,8% 207,2%

Svalutazione crediti 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

MARGINE OPERATIVO NETTO - 1.466.258 - 342.656 - 881.191

-422,1% -90,9% -205,4%

Gestione finanziaria 2.263.477 1.048.664 1.226.425 651,5% 278,1% 285,9%

Gestione straordinaria - 221.068 - 557.900 0 -63,6% -148,0% 0,0%

Imposte dell'esercizio 576.151 148.108 345.234 165,8% 39,3% 80,5%

Utile netto 0 0- 0 0,0% 0,0% 0,0%

La parte cosiddetta caratteristica del Conto Economico è quasi del tutto irrilevante in quanto le uniche entrate della società non sono determinate da prestazioni o servizi ma dalla capitalizzazione di spese per competenze maturate dall’Advisor per la predisposizione del piano di valorizzazione economico finanziaria delle aree leader per 145 mila euro e costi di personale interno e distaccato per circa 140 mila euro. Tra i costi per servizi, la voce in aumento è proprio quella relativa alla predisposizione da parte dell'Advisor del piano di valorizzazione economico-finanziaria delle Aree Leader, presentato a marzo 2016 e utilizzato dal CIPE per giungere al definitivo accantonamento del PAV.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 51

Non si segnalano altre operazioni o eventi particolarmente significative: le differenze nel prospetto del Conto Economico tra il 2015 e il 2016 sono dovute essenzialmente ai nuovi principi contabili che eliminano la parte straordinaria, per cui flussi in uscita per 552 mila euro sono stati spostati tra gli accantonamenti.

Il risultato finale è in pareggio.

Lo Stato Patrimoniale è molto più consistente in quanto conserva traccia delle operazioni con la società controllante e di quelle necessarie per la realizzazione delle opere, per le quali Quadrilatero Marche Umbria S.p.a. impegna fondi provenienti dall’ANAS. Il capitale sociale è da tempo stabile sui 50 milioni di euro, mentre le immobilizzazioni erano limitate al solo valore delle Aree Leader e non delle infrastrutture e l'accantonamento definitivo del PAV provoca l'azzeramento delle immobilizzazioni iscritte nell'attivo.

Le voci più importanti da prendere in esame sono, come sempre, quelle relative all’attivo circolante: i crediti verso ANAS ammontano a 166 milioni di euro, mentre i depositi bancari sono cresciuti fino a 115 milioni di euro. In merito ai crediti verso la controllante, occorre ricordare che la società opera come punto intermedio tra ANAS e CIPE: la voce anticipi su finanziamenti (la parte più consistente del debito di QMU) è regolata con i crediti verso ANAS al momento dell'emissione della fattura per il trasferimento dell'infrastruttura viaria alla controllante. Una buona parte delle operazioni di natura finanziaria, quindi, è relativa ai passaggi di risorse tra i diversi soggetti pubblici coinvolti nel progetto; una fetta significativa dei debiti, comunque, riguarda i fornitori.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 137.756 68.888 7.134 0,1% 0,0% 0,0%

Immobilizzazioni materiali 1.429.708 1.777.746 4.160 0,6% 0,8% 0,0%

Immobilizzazioni finanziarie 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO FISSO 1.567.464 1.846.634

11.294

0,6% 0,8% 0,0%

Disponibilità liquide 83.952.300 102.778.166 115.286.056 33,7% 44,3% 40,3%

Disponibilità finanziarie 163.804.479 127.519.635 170.478.249 65,7% 54,9% 59,7%

Rimanenze 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

ATTIVO CORRENTE 247.756.779 230.297.801 285.764.305

99,4% 99,2% 100,0%

TOTALE 249.324.243 232.144.435 285.775.599 100,0% 100,0% 100,0%

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 50.000.000 50.000.000 50.000.000

20,1% 21,5% 17,5%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 293.907 361.544 167.006 0,1% 0,2% 0,1%

Fondo rischi e oneri 11.746.470 12.073.790 10.787.288 4,7% 5,2% 3,8%

PASSIVO CONSOLIDATO 12.040.377 12.435.334 10.954.294

4,8% 5,4% 3,8%

Ratei e risconti 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

Debiti a BT 187.283.866 169.709.101 224.821.305 75,1% 73,1% 78,7%

PASSIVO CORRENTE 187.283.866

169.709.101 224.821.305

75,1% 73,1% 78,7%

TOTALE 249.324.243 232.144.435 285.775.599 100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 52

Attività e previsioni per il futuro

Seppur con un consistente ritardo, le opere previste dal progetto Quadrilatero stanno avviandosi verso la fase conclusiva della loro realizzazione, anche se lo stato di avanzamento dei lavori non è omogeneo tra i due maxilotti. Quello che coinvolge più direttamente la provincia di Ancona, il maxilotto 2, è stato pesantemente condizionato dalle difficoltà finanziarie vissute dalle aziende che componevano il Contrante Generale Dirpa, sostituito da Dirpa 2 mediante il subentro nel Contratto di affidamento effettuato il 25/7/2016; ad oggi i lavori lungo i vari tratti di intervento della SS76 sono stati realizzati per due terzi, mentre la Pedemontana Fabriano - Muccia/Sfercia è in una fase molto più arretrata (completato solo il 9% del primo stralcio) ma, finalmente, ha una copertura finanziaria che dovrebbe consentirne la piena realizzazione.

Come già sottolineato, la delibera n. 64 del CIPE ha preso in esame il piano redatto dall'Advisor per giungere ad una pianificazione sostenibile dal punto di vista economico e finanziario delle Aree Leader del PAV e ha stabilito che quell'idea non è più realizzabile, che ne sono venuti meno i presupposti. Questa decisione non giunge inattesa, nel corso degli anni si era assistito al ripetersi di bandi di gara per l'assegnazione delle Aree andati deserti. Ne è un esempio perfetto il progetto di realizzazione di un centro fieristico nell'Area Leader collocata a ridosso del casello autostradale Ancona Nord, nei comuni di Chiaravalle e Falconara Marittima e vicina all'Aeroporto delle Marche. L'idea era economicamente insostenibile e avrebbe richiesto un investimento da parte privata che non aveva senso di esistere, date le condizioni poste come base per il bando. Con la cancellazione del PAV il progetto Quadrilatero Marche Umbria torna ad essere un classico intervento pubblico di realizzazione di infrastrutture stradali il cui costo, oggi valutato intorno ai 2,1 miliardi di euro, è cresciuto molto in tutti questi anni.

Con il completamento del progetto e il progressivo passaggio delle infrastrutture nella proprietà dell'ANAS, socio principale di QMU, è venuto in larga parte meno il senso di un azionariato ampio ed eterogeneo a sostegno degli interventi. Tuttavia il progetto di fusione per incorporazione in ANAS non è andato a buon fine per la mancata adesione di alcuni soci minori.

Alla fine del 2016 è stato attivato dall'Amministratore Unico un tavolo tecnico tra tutti i soci di QMU per monitorare l'attuazione degli intervento ancora in corso e consentire a tutti i soci di partecipare attivamente alle scelte ancora da effettuare. Il tavolo è stato convocato già in un paio di occasioni e ha come obiettivo quello di coinvolgere anche i soci minori nella gestione della parte conclusiva del progetto e permettere loro di verificare che non vi siano ulteriori allungamenti nei tempi di realizzazione delle opere.

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Retecamere in liquidazione

Società in liquidazione dal 4 settembre 2013

Via Valadier, 42 - 00193 Roma

www.retecamere.it

Consiglio di Amministrazione (dal 4 settembre 2013)

Giovanni Cappa - Liquidatore

Compagine societaria

106 (su un totale massimo di 126) con 93 Camere di commercio, 11 Unioni regionali oltre a Unioncamere e Infocamere. La Camera di Ancona possiede una quota pari allo 0,003% del capitale sociale.

Capitale sociale

242.356 € (interamente svalutato dalle perdite d'esercizio)

Bilancio 2016

Valore della produzione: 114.166 €

Costo della produzione: 147.174 €

Gestione finanziaria: -7.726 €

Risultato d’esercizio: -6.392 €

Immobilizzazioni: 79.667 €

Crediti: 283.487 €

Patrimonio netto: - 16.838 €

Debiti: 668.086 €

Retecamere fa parte del gruppo di società di sistema delle Camere di Commercio italiane e ha avuto tradizionalmente il compito di fare attività di marketing territoriale. Le difficoltà di mercato, una mission aziendale non ben definita, la presenza di altee società con oggetto sociale analogo e l'esigenza di

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razionalizzare le spese da parte degli enti camerali hanno condotto l'Assemblea dei soci a deliberare, il 4 settembre 2013, la messa in liquidazione di Retecamere, dopo aver preso atto della grave situazione patrimoniale e aver valutato che non vi fossero le condizioni per cercare una soluzione all'interno della società stessa. Nel 2014 sono state chiuse le commissioni ancora aperte, non sufficienti per coprire i costi di funzionamento e la gestione di tutte le partite sospese: il risultato finale è il frutto di una perdita di 946 mila euro coperta con il ricorso al fondo oneri di liquidazione per 977 mila euro. Nel 2015, terzo bilancio della fase di liquidazione, le attività sono state ulteriormente ridotte e visto che la società non si avvale più di nessun collaboratore, l'amministrazione viene svolta quale servizio da società di Unioncamere.

L'iter per la liquidazione sta procedendo lungo le linee previste normativamente e nel 2016 le poste iscritte in bilancio sono state ancora più esigue: le entrate sono scese fino a 114.166 euro (a fronte dei 176 mila del 2015), di cui 34.166 euro come sopravvenienze attive per la rinegoziazione di alcuni debiti commerciali e 80.000 per spese legali precedentemente accantonate al Fondo costi e oneri di liquidazione. Nella sezione dei costi vi sono spese per consulenze di professionisti a supporto del liquidatore per 48.022 oltre a costi vari per quasi 100 mila euro, di cui 80 mila come sopravvenienze passive per il mancato recupero del credito verso un cliente che precedentemente era stato ritenuto come probabile.

Il risultato economico di tutte le operazioni svolte nel corso del 2016 ha prodotto un passivo di 41.949 euro, colmato con l'utilizzo del fondo costi e oneri di liquidazione per 35.557 euro, determinando una perdita d'esercizio pari a 6.392 euro. La società, come già anticipato, non ha più alcun dipendente e non svolge più alcun servizio; la sua gestione da parte del liquidatore limitata allo svolgimento di tutte le pratiche necessarie per la liquidazione.

Vi sono ancora crediti da incassare e debiti da saldare. Nel caso dei crediti, ammontano a 283 mila euro di cui 184 mila euro da clienti, oltre a 459 mila euro da incassare dai soci camerali. Sul fronte opposto, i debiti sono pari a 668 mila euro, di cui 359 mila euro verso fornitori. Le operazioni di incasso sono piuttosto difficoltose, anche per alcuni contenziosi in corso tra cui quella intentata dalla CCIAA di Firenze in merito ai contributi richiesti ai soci in base allo statuto; gli eventuali costi di soccombenza non sono stati previsti nel fondo di liquidazione. Il liquidatore ha lavorato anche per cercare di ricomporre la situazione con numerosi creditori, proponendo pagamenti a stralcio del valore complessivo; sono già state messe in evidenza sopravvenienze attive per 34.166 euro.

Attività e previsioni per il futuro

Il liquidatore sta procedendo versa la conclusione della procedura di liquidazione, cercando di chiudere tutte le situazioni in sospeso per determinare eventuali ulteriori contributo al Fondo per costi e oneri di liquidazione da parte dei soci.

La Camera di Commercio di Ancona ha deliberato con atto di Giunta n. 28 del 15/4/2015 la messa in liquidazione della partecipazione in Retecamere. L'iter di vendita successivamente messo in atto non ha dato, come ampiamente previsto, esito positivo per cui l'ente camerale di Ancona avrà l'obbligo di seguire la conclusione della liquidazione societaria, partecipando ad eventuali nuove richieste di conferimento al Fondo per costi e oneri di liquidazione.

Tale indirizzo è stato confermato dalla deliberazione n. 59 del 14/6/2017 relativa al Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni con cui la Giunta ha disposto, tuttavia, di non procedere alla pubblicazione di un secondo bando di gara, ritenendola inutile.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 55

Tecnoholding S.p.a.

Piazza Sallustio 9 – 00187 Roma

www.tecnohlding.it

Consiglio di Amministrazione (dal 30/6/2015)

Enrico Salza – Presidente

Pier Andrea Chevallard – Amministratore Delegato

Giancarlo Cremonesi – Vice Presidente

Alessandro Barberis - Consigliere

Vasco Elena – Consigliere

Compagine societaria

Camera di Commercio di Torino (24,7%); Camera di Commercio di Padova (13,8%); Parcam Srl (CCIAA Milano, 13,2%); Holding Camera (CCIAA Roma, 8,1%); Camera di Commercio di Bologna (4,4%); Camera di Commercio di Alessandria (3,6%); Camera di Commercio di Firenze (2,8%); Camera di Commercio di Roma (2,8%); Camera di Commercio di Vicenza (2,8%); Unioncamere (2,7%); Camera di Commercio di Ancona (0,18% pari a 43.929 euro); Altri soci (21,4%).

Capitale sociale

25.000.000 €

Bilancio 2016

Valore della produzione: 11.182.605 € (+22,8% rispetto al 2015)

Costo della produzione 18.167.939 € (+163,5% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: 12.570.666 €

Risultato d’esercizio: 5.729.997 € (nel 2015 l’utile era stato di 2.391.924 €)

Immobilizzazioni: 225.770.812 €

Attivo circolante: 97.634.546 €

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 56

Patrimonio netto: 305.133.773 €

di cui capitale sociale: 25.000.000 €

Debiti: 15.898.027 € (-60,6% rispetto al 2015)

Tecno Holding è la società del sistema camerale chiamata a gestirne il patrimonio immobiliare e grazie ad un'ampia serie di investimenti in immobili e partecipazioni societarie e finanziarie è riuscita ad ampliare in modo particolarmente significativo il patrimonio disponibile al momento della costituzione, avvenuta nel giugno del 1997. Si tratta della società del sistema camerale che ha ottenuto i maggiori risultati in termini di incremento del valore e proprio per queste ragioni vi sono stati vari tentativi di rivedere la governance nell'ottica di una maggiore concentrazione delle azioni.

Il conto economico presenta alcuni fatti straordinari tra le voci in entrata: le entrate da prestazioni di affitto degli immobili si sono ridotte da 7,7 a 4,5 milioni di euro a causa della vendita dell'immobile di via Meravigli a Milano che ha comportato l'interruzione del pagamento del canone. Tuttavia il volume complessivo delle entrate è cresciuto del 22,8% rispetto al 2015 grazie alla sopravvenienza attiva legata alla cessione della partecipazione in Italconcult S.p.a (operazione molto complessa che ha tanti riflessi in bilancio e che comunque ha prodotto un utile di 2,1 milioni di euro) e alla plusvalenza ottenuta proprio grazie alla cessione dell'immobile milanese. La crescita delle entrate sconta anche una rettifica pari a 1,5 milioni di euro dovuta alla restituzione del corrispettivo di un diritto di opzione all'acquisto dell'immobile più volte menzionato.

Le voci di costo ammontano complessivamente a 18,2 milioni di euro, superiori di circa 7 milioni di euro alle entrate. Oltre a voci ordinarie, quali le spese per servizi, personale e godimento beni di terzi, vi sono ammortamenti per oltre 6 milioni di euro, la cui entità è riconducibile alla svalutazione operata per alcuni immobili, e oneri vari di gestione per quasi 7,5 milioni di euro, di cui 6,4 milioni costituiscono l'onere per i vecchi crediti vantati e non ancora incassati da Italconsult S.p.a. nei confronti di Tecnoinvestimenti nel momento in cui quest'ultima, nel 2012, firmava un accordo per la cessione dell'80% del capitale di Italconsult S.p.a. (all'epoca Tecnoinvestimenti deteneva il 100%).

Anche la gestione finanziaria è ampiamente condizionata dalle operazioni che hanno riguardato le partecipazioni; c'è una plusvalenza di 2,8 milioni di euro generata dalla vendita della quota residua di Italconsult S.p.a. oltre ad una plusvalenza ottenuta con la cessione di una quota significativa del proprio capitale di Tecnoinvestimenti, poi collocata sul mercato privato per la quotazione della società.

In tal modo l'utile registrato a fine anno è di 5.729.997 euro. CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 10.075.180 9.104.349 11.182.605 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per beni di terzi 591.548 0 749.631 5,9% 0,0% 6,7%

Costi per servizi 2.407.293 3.130.679 2.828.146 23,9% 34,4% 25,3%

Altri costi 1.297.290 1.265.907 7.477.930 12,9% 13,9% 66,9%

Variazione rimanenze materie prime 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

VALORE AGGIUNTO 5.779.049 4.707.763 126.898

57,4% 51,7% 1,1%

Costi del personale 1.134.559 545.981 749.900 11,3% 6,0% 6,7%

MARGINE OPERATIVO LORDO 4.644.490 4.161.782 - 623.002

46,1% 45,7% -5,6%

Ammortamenti e accantonamenti 10.310.061 1.564.408 5.435.098 102,3% 17,2% 48,6%

Svalutazione crediti 0 383.500 927.234 0,0% 4,2% 8,3%

MARGINE OPERATIVO NETTO - 5.665.571 2.213.874 - 6.985.334

-56,2% 24,3% -62,5%

Gestione finanziaria 11.553.261 730.853 12.760.342 114,7% 8,0% 114,1%

Gestione straordinaria 397.466 0 0 3,9% 0,0% 0,0%

Imposte dell'esercizio - 955.847 552.803 45.011 -9,5% 6,1% 0,4%

Utile netto 7.241.003 2.391.924 5.729.997 71,9% 26,3% 51,2%

Più di due terzi delle fonti iscritte in stato Patrimoniale ha natura immobilizzata e il restante 30% ha natura corrente. Le immobilizzazioni sono la parte più consistente degli investimenti di Tecno Holding e si

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 57

concentrano soprattutto nella parte finanziaria: la società vanta una gamma molto ampia di partecipazioni societarie, un sistema piuttosto intricato e in continua evoluzione, descritto nella Relazione sulla gestione che accompagna il documento di bilancio. Rispetto al 2015 si segnala la diminuzione del valore delle immobilizzazioni materiali, causato da alcune svalutazioni già segnalate, mentre sono più o meno stabili quelle finanziarie.

Dopo la collocazione sul mercato di circa il 20% del capitale sociale, Tecno Holding possiede ancora il 56,9% delle azioni di TecnoInvestimenti S.p.a. che a sua volta è proprietaria della maggioranza assoluta di Infocert S.p.a., Ribes S.p.a. e Assicom S.p.a (a loro volta queste società hanno varie partecipazioni); possiede poi il 100% di Orizzonte SGR S.p.a., mentre Tecnoinfrastrutture S.r.l. si è fusa per incorporazione in Tecno Holding. Vi sono poi altre partecipazioni minori in società che gestiscono infrastrutture, quali l'aeroporto di Torino e l'interporto di Padova.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 130.111 117.366 10.203 0,0% 0,0% 0,0%

Immobilizzazioni materiali 154.382.047 56.784.535 49.305.896 41,7% 15,4% 15,2%

Immobilizzazioni finanziarie 170.577.555 179.623.320 176.454.713 46,1% 48,8% 54,6%

ATTIVO FISSO 325.089.713 236.525.221 225.770.812

87,8% 64,3% 69,8%

Disponibilità liquide 8.170.916 28.895.178 40.682.527 2,2% 7,9% 12,6%

Disponibilità finanziarie 37.003.864 7.887.646 55.911.566 10,0% 2,1% 17,3%

Rimanenze 0 94.623.270 1.092.000 0,0% 25,7% 0,3%

ATTIVO CORRENTE 45.174.780 131.406.094 97.686.093

12,2% 35,7% 30,2%

TOTALE 370.264.493 367.931.315 323.456.905 100,0% 100,0% 100,0%

Nei suoi 20 anni di esistenza, la società è riuscite ad incrementare il proprio patrimonio netto dagli originari 65 milioni di euro agli attuali 305 milioni; nell'ultimo anno, però, la società ha proceduto all'acquisto delle azioni dei soci che avevano manifestato la propria volontà di recesso in base alla L. 147/2013; le azioni interessate dall'operazione avevano un valore pari al 7,1% del capitale sociale. Tecno Holding ha acquistato tali azioni proprie pagandole poco più di 25 milioni di euro, Non essendoci poi stata l'opportunità di ricollocarle sul mercato, è stata convocata una nuova assemblea dei soci per procedere al loro annullamento e alla conseguente riduzione del capitale sociale che è stato successivamente riportato al valore di 25 milioni di euro mediante un aumento gratuito eseguito con l'utilizzo delle riserve disponibili. La quota della Camera di Ancona è salita allo 0,18% dal precedente 0,16% e il valore delle azioni detenute è passato da 40,811 euro a 43,929 euro.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 324.257.956 325.760.962 305.133.773

87,6% 88,5% 94,3%

Debiti a LT 37.054.119 33.599.119 0 10,0% 9,1% 0,0%

TFR 111.306 96.125 119.538 0,0% 0,0% 0,0%

Fondo rischi e oneri 2.031.508 1.725.836 2.253.298 0,5% 0,5% 0,7%

PASSIVO CONSOLIDATO 39.196.933 35.421.080 2.372.836

10,6% 9,6% 0,7%

Ratei e risconti 34.312 41.789 52.269 0,0% 0,0% 0,0%

Debiti a BT 6.775.292 6.707.484 15.898.027 1,8% 1,8% 4,9%

PASSIVO CORRENTE 6.809.604 6.749.273 15.950.296

1,8% 1,8% 4,9%

TOTALE 370.264.493 367.931.315 323.456.905 100,0% 100,0% 100,0%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 58

Poco significative le voci del passivo consolidato e di quello corrente. Con il ricavo della cessione dell'immobile di via Meravigli a Milano si è provveduto ad estinguere interamente il debito bancario, azzerando in tal modo l'esposizione di lungo termine. Alcune operazioni con i fondi gestiti da Orizzonte SGR S.p.a. hanno generato un aumento di circa 10 milioni di euro tra i debiti a breve termine: si tratta di anticipi sul riparto finale di liquidazione corrisposti nel 2015 e nel 2016 e di debiti emersi con la conclusione dell'operazione Italconsult S.p.a.

Tra gli indici di redditività è interessante osservare quello che misura la remunerazione del capitale proprio, il ROE, tornato a crescere rispetto al 2015, mentre il ROI è viziato dalla riclassificazione delle voci del Conto Economico che pine le plusvalenze tra le voci della gestione finanziaria e quindi non incluse nel calcolo del Margine Operativo Lordo.

L'autonomia finanziaria è enorme e non potrebbe essere diversamente vista le generosa dotazione patrimoniale. Bassissimo il livello di indebitamento, sia a beve che a lungo termine. La società dispone di una liquidità enorme, da investire.

ANALISI ECONOMICA 2014 2015 2016

ROI -1,6% 0,7% -2,5%

ROE 2,2% 0,7% 1,9%

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA 2014 2015 2016

Autonomia finanziaria 87,6% 88,5% 94,3%

Indice primario di struttura 1,00 1,38 1,35

Indice secondario di struttura 1,12 1,53 1,36

Leverage (indebitamento) 1,14 1,13 1,06

Indebitamento a breve 0,02 0,02 0,05

Liquidità primaria (Quick ratio) 6,63 5,45 6,06

Attività e prospettive per il futuro

Superata la complessa fase di gestione delle richieste di recesso avanzate da alcune Camere socie, Tecno Holding è oggi alle prese con la riforma del sistema camerale e l'emanazione del D. Lgs 175/2016 e le successive modifiche contenute nel D. Lgs 100/2017. Con l'assemblea del 21/12/2016 sono state apportate alcune modifiche statutarie necessarie per l'adeguamento ai nuovi principi richiesti alle società a partecipazione pubblica, in particolare nella composizione e funzionamento dell'organo amministrativo. Questo sarà composto, di norma, in base all'art. 30 da un amministratore unico.

Il 30 marzo 2017 è stata data esecuzione alla vendita di una tranche del 70% del capitale di Orizzonte SGR, mentre è in sospeso almeno fino al 31 dicembre 2017 il problema dell'acquisto delle azioni proprie attualmente in possesso della CCIAA di Padova, vista l'onerosità dell'operazione.

Con deliberazione n. 59 del 14/6/2017 la Giunta camerale ha escluso la partecipazione in Tecno Holding S.p.a. dal gruppo di quelle destinate ad essere messe in vendita, non ritenendo interessante dal punto di vista economico l'offerta di acquisto precedentemente illustrata dall'organo amministrativo agli enti che non erano riusciti a rientrare nella prima operazione di acquisto, destinata solamente a coloro che avevano deliberato il recesso sulla base della L. 147/2013.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 59

Tecnoservicecamere S.c.p.a.

Piazza Sallustio 21 – 00187 Roma

www.tecnoservicecamere.it

Consiglio di Amministrazione (dal 16/5/2017)

Lorenzo Tagliavanti – Presidente

Paolo Bertolino – Consigliere Delegato

Dario Bossi Migliavacca – Consigliere

Mafalda Luongo – Consigliere

Giancarlo Banchieri - Consigliere

Compagine societaria

Sono soci 77 Camere di Commercio italiane, Unioncamere nazionale, 6 Unioni regionali (Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna), Promo Scarl e il Polo Tecnologico Romano. La Camera di Ancona possiede lo 0,07% del capitale sociale (925,60 euro).

Capitale sociale

1.318.941 €

Bilancio 2016

Valore delle entrate: 13.161.393 € (stabile rispetto al 2015)

Costo della produzione: 12.944.173 € (+1% rispetto al 2015)

Gestione finanziaria: 40.206 €

Risultato d’esercizio 139.017 € (nel 2015 l’utile era stato di 160.901 €)

Immobilizzazioni: 1.309.561 € (nel 2015 erano 89.901 €)

Crediti 2.167.165 € (+5,7% rispetto al 2015)

Disponibilità liquide: 5.887.114 € (-12,2% rispetto al 2015)

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 60

Patrimonio netto: 3.807.187 €

Debiti: 2.944.963 € (+1,8% rispetto al 2015)

Tecnocamereservice è il risultato della fusione di due società del sistema camerale, Tecnocamere e Servicecamere, completatasi il 31 dicembre 2010, con l’obiettivo di proseguire le attività svolte dai due soggetti costituenti e che oggi rappresentano due differenti rami di azienda. Tecnocamere era specializzata nell’offerta di servizi tecnici di ingegneria, architettura e sicurezza per il patrimonio immobiliare dei propri soci, in particolare studi di fattibilità, progettazione, predisposizione pratiche per il rilascio di concessioni, direzioni lavori e collaudo; Servicecamere aveva invece maturato una specializzazione nella gestione integrata del patrimonio immobiliare del sistema camerale, curando l’offerta di servizi necessari al loro mantenimento; non va confusa con Tecnoholding, il cui compito è quello di gestire il patrimonio immobiliare del sistema camerale, senza occuparsi dei servizi che ne regolano il funzionamento ordinario.

I servizi di ingegneria rappresentano oramai una quota marginale del volume di affari della società, pari all'11%, mentre la gestione del patrimonio immobiliare è la parte più consistente delle attività di Tecnoservicecamere. Dal 2015 il valore delle entrate è fortemente condizionato dalle rettifiche per conguagli ai soci effettuati in ottemperanza alle procedure di addebito previste in materia di fatturazione servizi esenti da IVA e considerato che in entrambi gli ultimi esercizi la disciplina è stata applicata integralmente (rendendo possibile un confronto diretto), si registra una vera e propria stabilità nel valore della produzione. Nell'ultimo anno, tuttavia, sono cresciuti gli incassi per servizi di ingegneria (+19%) mentre sono leggermente calati quelli per il Global Service (-1,6%). Il 98% delle entrate proviene da commesse dei soci, rispettando pienamente uno dei requisiti per poter operare in house providing, ovvero tramite affidamenti diretti da parte delle Camere di Commercio associate.

Le spese per il personale sono piuttosto onerose e sono anche cresciute nell'ultimo anno in considerazione dell'incremento della forza lavoro da 377 a 391 unità; il loro peso è pari al 70% delle entrate complessive.

L'utile di fine esercizio si attesta poco al di sotto di 140 mila euro.

Il conguaglio spettante alla Camera di Commercio di Ancona è pari a 433,87 euro, da liquidare nella seconda parte del 2017.

CE A VALORE AGGIUNTO 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Valore della produzione 14.239.632 13.002.209 13.161.393 100,0% 100,0% 100,0%

Costi per materie prime 576.566 573.329 594.987 4,0% 4,4% 4,5%

Costi per servizi 2.711.717 2.402.349 2.364.131 19,0% 18,5% 18,0%

Altri costi 287.293 232.397 182.442 2,0% 1,8% 1,4%

Variazione rimanenze materie prime - 17.249 - 25.343 18.403 -0,1% -0,2% 0,1%

VALORE AGGIUNTO 10.681.305 9.819.477 10.001.430

75,0% 75,5% 76,0%

Costi del personale 9.557.507 9.027.166 9.185.297 67,1% 69,4% 69,8%

MARGINE OPERATIVO LORDO 1.123.798 792.311 816.133

7,9% 6,1% 6,2%

Ammortamenti e accantonamenti 60.248 40.139 39.202 0,4% 0,3% 0,3%

Svalutazione crediti 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

MARGINE OPERATIVO NETTO 1.063.550 752.172 776.931

7,5% 5,8% 5,9%

Gestione finanziaria 90.816 59.630 40.206 0,6% 0,5% 0,3%

Gestione straordinaria - 141.575 15.722 0 -1,0% 0,1% 0,0%

Gestione accessoria - 682.027 - 545.443 - 559.711 -4,8% -4,2% -4,3%

Imposte dell'esercizio 259.148 121.180 118.409 -1,8% -0,9% -0,9%

Utile netto 71.616 160.901 139.017 0,5% 1,2% 1,1%

Il patrimonio immobilizzato è di poco conto, sebbene nel corso del 2016 l'organo amministrativo abbia sottoscritto una polizza di capitalizzazione finanziaria della durata di 10 anni per un valore iscritto in bilancio di 1.250.000 euro. Si riducono, di conseguenza, le disponibilità liquide. Se si esclude questo investimento, il prospetto dell'attivo dello Stato Patrimoniale non subisce variazioni significative rispetto agli ultimi anni,

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 61

caratterizzandosi per una concentrazione molto marcata nella parte corrente. I crediti sono di poco superiori ai 2 milioni e concentrati in larga parte verso i soci camerali (quindi con un livello di rischio contenuto) e comunque sono inferiori alla disponibilità liquida. La società possiede risorse facilmente utilizzabili ed è pertanto pronta a fare fronte a qualsiasi evenienza; tuttavia il livello di liquidità appare molto elevato ed è apprezzabile la scelta di fare investimenti finanziari.

ATTIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

Immobilizzazioni immateriali 47.689 38.379 27.523 0,5% 0,4% 0,3%

Immobilizzazioni materiali 35.130 30.531 31.945 0,4% 0,3% 0,3%

Immobilizzazioni finanziarie 33.091 49.397 1.250.093 0,4% 0,5% 12,9%

ATTIVO FISSO 115.910 118.307 1.309.561

1,2% 1,3% 13,5%

Disponibilità liquide 5.809.374 6.706.305 5.888.620 62,6% 72,5% 60,9%

Disponibilità finanziarie 3.120.199 2.092.013 2.201.534 33,6% 22,6% 22,8%

Rimanenze 238.073 327.988 270.869 2,6% 3,5% 2,8%

ATTIVO CORRENTE 9.167.646 9.126.306 8.361.023

98,8% 98,7% 86,5%

TOTALE 9.283.556 9.244.613 9.670.584 100,0% 100,0% 100,0%

Il prospetto delle fonti finanziarie e patrimoniali mantiene quasi intatta la sua fisionomia da un anno all'altro, dividendosi tra il 40% delle risorse proprie e il 30%, rispettivamente, del consolidato e del circolante. I debiti sono tutti con scadenza nel breve termine e riguardano per il 46% circa i fornitori, il 27% i dipendenti per ratei ancora da liquidare e per il 21% istituti di previdenza sociale.

PASSIVO STATO PATRIMONIALE 2014 2015 2016 2014 2015 2016

PATRIMONIO NETTO 3.546.813 3.707.713 3.807.187

38,2% 40,1% 39,4%

Debiti a LT 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

TFR 2.178.259 2.322.993 2.642.521 23,5% 25,1% 27,3%

Fondo rischi e oneri 380.000 313.599 268.821 4,1% 3,4% 2,8%

PASSIVO CONSOLIDATO 2.558.259 2.636.592 2.911.342

27,6% 28,5% 30,1%

Ratei e risconti 5.466 6.848 7.092 0,1% 0,1% 0,1%

Debiti a BT 3.173.018 2.893.460 2.944.963 34,2% 31,3% 30,5%

PASSIVO CORRENTE 3.178.484 2.900.308 2.952.055

34,2% 31,4% 30,5%

TOTALE 9.283.556 9.244.613 9.670.584 100,0% 100,0% 100,0%

Considerato il bassissimo valore delle immobilizzazioni, Tecnoservicecamere presenta una stabilità strutturale elevatissima, ma anche gli indici che misurano il livello di indebitamento (sia la leva finanziaria che l’indebitamento a breve) si collocano in fasce di particolare tranquillità. La società non corre rischi nel breve e medio termine se non quelli connessi al comportamento dei soci alla luce della diminuzione delle risorse disponibili, in quanto la gestione in house providing limita praticamente ai soli soci la possibilità di concludere accordi contrattuali con la società.

L'analisi degli indici di redditività mostra una società capace di generare ricchezza dagli investimenti che vi vengono effettuati, oltre a una discreta capacità di remunerare il capitale della proprietà.

ANALISI ECONOMICA 2014 2015 2016

ROI 30,6% 29,6% 20,5%

ROE 2,0% 4,3% 3,7%

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 62

ANALISI PATRIMONIALE - FINANZIARIA 2014 2015 2016

Autonomia finanziaria 38,2% 40,1% 39,4%

Indice primario di struttura 30,60 31,34 2,91

Indice secondario di struttura 52,67 53,63 5,13

Leverage (indebitamento) 2,62 2,49 2,54

Indebitamento a breve 0,34 0,31 0,31

Liquidità primaria (Quick ratio) 2,81 3,03 2,74

Attività e previsioni per il futuro

Le prime informazioni fornite dal CDA ai soci descrivono una gestione regolare delle attività e suggeriscono un leggero aumento delle entrate rispetto al 2016. Non vi sono, in ogni caso, elementi che lascino presagire difficoltà ulteriori, né il testo Unico sulle società partecipate comporta cambiamenti di particolare entità art. 4). Nuove commesse sono state acquisite nel 2017, in particolare con la nuova Camera di Padova e di Cosenza.

Il consuntivo a metà anno mostra un incremento del 3,3% delle entrate rispetto al primo semestre del 2015 e un aumento un po' più consistente dei costi per servizi relativi alle varie commesse. Il Consiglio di Amministrazione prevede di chiudere l'esercizio con un utile di 810 mila euro (escluso il conguaglio IVA ai soci) e un valore delle entrate di 14,2 milioni di euro, in linea con il dato finale del 2016.

La Camera di Commercio di Ancona ha fatto spesso ricorso a TSC per i servizi di gestione degli immobili di proprietà e si considera questa partecipazione strategica e in linea con quanto previsto dall'art. 4 comma 2 del D. Lgs 175/2016. Questo indirizzo è stato recentemente confermato con la deliberazione n. 59 del 14/6/2017 relativa al Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni.

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 63

Fondazioni

Fondazione Segretariato Permanente Iniziativa Adriatico Ionica

Via della Cittadella, Ancona

Consiglio di Amministrazione: Giovanni Castellaneta (Presidente), Luca Ceriscioli (Vice Presidente), Giuseppe Cavagna, Sauro Longhi, Giorgio Cataldi, Ida Simonella

Contributi da soci fondatori: 299.996 euro (Ministero Affari Esteri)

Costi di funzionamento e organizzazione eventi: 213.017 euro

Avanzo di gestione di fine esercizio: 407.037 euro

Contributo della Camera di Commercio di Ancona nel 2015: nessuno

Il Segretariato Permanente è l'organismo chiamato a dare concretezza all'Iniziativa Adriatico Ionica sottoscritta nel 2000 dai governi degli 8 paesi che si affacciano sulle sponde dell'Adriatico e dello Ionio. I soci fondatori sono il Ministero degli affari esteri, la Regione Marche, la Camera di Commercio di Ancona, l'Università Politecnica delle Marche. Con il riconoscimento della Macroregione Adriatico-Ionica, il segretariato diventa il soggetto di riferimento per le azioni di coordinamento politico tra i diversi governi coinvolti e supporta il sistema camerale nella realizzazione di progetti finanziati con fondi comunitari. Il funzionamento della struttura è assicurato dalle risorse messe a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri.

Nel 2016 il Ministero degli Affari esteri ha erogato un contributo doppio rispetto a quello previsto (296.996 euro rispetto ai 150 mila attesi), facilitando ulteriormente la gestione delle attività da parte del Segretariato. Le voci di spesa sono legate, oltre al funzionamento della struttura avente sede alla Cittadella di Ancona, alle missioni a Bruxelles e nei paesi della Macroregione Adriatico Ionica e al sostegno del Festival Adriatico Mediterraneo 2016. E' cambiato il Presidente del CDA con l'avvicendamento tra Fabio Pigliapoco e Giovanni Castellaneta.

Fondazione Pergolesi Spontini

Piazza della Repubblica, 9 - 60035 Jesi (AN)

Consiglio di Amministrazione: Massimo Bacci (Presidente), Umberto Domizioli, Roberto Campelli, Gennaro Pieralisi

Valore della produzione: 2.860.075 euro

Contributo in conto esercizio: 1.574.737 euro

Costi della produzione: 2.828.507 euro

Risultato d'esercizio: 557 euro

Contributo della Camera di Commercio di Ancona nel 2016: 15.000 euro

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Le partecipazioni societarie della Camera di Commercio di Ancona 64

Nel 2016 la Fondazione Pergolesi Spontini ha potuto contare sullo stesso livello di contributi ricevuti nell'anno precedente, pari a circa a 1,5 milioni di euro (la metà dei quali di origine ministeriale) e ha ottenuto entrate da ricavi per circa 1 milione di euro, in aumento rispetto al 2015, con un incremento delle coproduzioni e una diminuzione del valore dei biglietti staccati in occasione degli spettacoli.

Alcune complicazioni burocratiche hanno diminuito la percentuale degli acconti su contributi da parte del MIBACT, generando qualche problema di liquidità e incrementando, di conseguenza, il valore dei crediti. Nell'ultimo anno sono aumentati di poco meno di 500 mila euro anche i debiti verso i fornitori e la Fondazione ha cercato, dove possibile, di allungare i tempi di pagamento. L'equilibrio finanziario è stato messo in difficoltà dalla situazione venutasi a creare con il ritardo dei pagamenti dei contributi ministeriali.

Marche Teatro S.c.a.r.l.

Via della Loggia, 1/D - 60121 Ancona

Consiglio di Amministrazione: Gabriella Nicolini (Presidente), Paolo Marasca, Franco Pietrucci, Cristiano Lassandari, Michele De Vita

Valore della produzione: 4.554.075 euro

Contributi in conto esercizio: 2.552.336 euro

Costo della produzione: 4.472.068 euro

Risultato d'esercizio: 36.631 euro

Contributo della Camera di Commercio di Ancona nel 2015: 40.000 euro

Marche Teatro è la società consortile fondata nel gennaio 2014 che si occupa della gestione dei teatri di Ancona e della programma artistica e culturale che vi si svolge. La Camera di Commercio di Ancona non vi è associata, in quanto i soci sono il Comune di Ancona, l'associazione Inteatro e la fondazione "Le città del teatro", ma nel corso degli anni ha fornito il proprio supporto alla Fondazione delle Muse. Nel 2014 con contratto di affitto di ramo aziendale la Fondazione delle Muse ha trasferito al consorzio Marche Teatro relativo alla gestione delle sale teatrali. Successivamente la Camera di Commercio ha optato per spostare il proprio contributo al nuovo soggetto in quanto titolare delle funzioni precedentemente in capo alla Fondazione delle Muse. Nel 2015 il contributo camerale è scesa da 80 a 40 mila euro.

Dal punto di vista delle iniziative, nel 2016 Marche Teatro ha continuato la sua attività regolarmente, avvalendosi di un contributo che ammonta complessivamente a 2,5 milioni di euro. Qualche difficoltà crescente si segnala nella gestione finanziaria, dove l'aumento dei crediti verso il MIBACT per le risorse FUS e verso la Regione Marche dovuto a dilazioni temporali più lunghe nell'erogazione dei contributi ha causato un contemporaneo incremento dei debiti.