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Le origini delle colonieNell’ America settentrionale l’Inghilterra controllava tredici colonie:1. La Virginia conquistata per scopi commerciali da una

compagnia di navigazione inglese (1607);2. Quattro colonie più a nord furono fondate da gruppi di

puritani inglesi, perseguitati per la loro religione (1620);3. Lord Baltimore ricevette in dono dal re Carlo I il territorio di

Maryland, dove fondò la città di Baltimora (1632);4. Le due Caroline vennero donate dal re Carlo II a otto suoi

favoriti (1663);5. La Pennsylvania, ampio territorio coperto da boschi che il

re assegnò al mercante filantropo William Penn, come pagamento dei debiti;

6. La colonia di New York che gli inglesi sottrassero agli olandesi (166);

7. La Georgia, in onore del re Giorgio II, fu destinata ad ospitare gruppi di inglesi poveri e di piccoli criminali a cui si offriva la possibilità di rifarsi una vita nel Nuovo Mondo;

Le tredici colonie inglesi

William Penn e gli indiani in un dipinto di B.West del 1772 (Philadelphia, Fine Arts Accademy)

FILANTROPO:Benefattore che, per amore del prossimo, opera concretamente per migliorare le condizioni di vita.

Differenze tra la colonie(1775) Le tredici colonie sono in continua e rapidissima crescita. Sono diverse per origine, religione popolazione ma soprattutto per l’economia e la società.Nelle cinque colonie del sud si erano sviluppate ricche piantagioni di tabacco, canna da zucchero, indaco e cotone.Nel centro e nel nord predominava la piccola proprietà: la maggioranza dei coloni conduceva una vita modesta, anche se non povera (infatti, lavoravano duramente).Nel centro e nel nord erano situate le città più popolose e vivaci che ospitavano manifatture e piccole fabbriche ed erano centri di commercio fra le colonie e l’Inghilterra.

Nuovi modi di pensare alla politica e alla societàNel nuovo mondo si dava grande importanza alla difesa della libertà di ciascuno e alla tolleranza per le credenze degli altri; inoltre mancavano ceti privilegiati e ciò favoriva la diffusione di idee di uguaglianza fra gli abitanti. Queste idee valevano solo per il mondo dei bianchi (meno per le donne), niente affatto per gli schiavi neri e ancor meno per i pellerossa.

Gli indiani o pellerossaNel nord America vivevano delle tribù dette pellerossa o indiani. Ognuna di queste tribù era divisa in clan, gruppi formati da coloro che discendevano da un antenato comune e che si ritenevano legati con l’animale da cui prendeva il nome ogni clan.Le differenze fra una tribù e un’altra erano fortissime, infatti, non avevano un’unica lingua né usanze comuni.Nel nord-est vivevano tribù prevalentemente sedentarie che coltivavano mais e legumi e abbandonavano le loro terre solo nel periodo della caccia. Nel sud-ovest le comunità indiane praticavano l’agricoltura, conoscevano ceramica e tessiture e vivevano in villaggi stabili.

Gli indiani delle pianureGli indiani che si insediarono nelle pianure del Nord America erano nomadi, cacciatori e guerrieri. La loro principale fonte di vita erano i bisonti di cui, una volta uccisi e mangiata la carne, utilizzavano tutto.

L’abitazione tipica nelle pianure era il tipi, una tenda di pelle a forma di cono facile da smontare e utile per gli spostamenti frequenti.

LA GUERRA D’INDIPENDENZA

AMERICANA

I rapporti fra la madre patria e i coloni peggioranoAll'inizio i rapporti fra le colonie inglesi d'America e la madre patria furono buoni e i coloni godevano di grandi autonomie.Il governo britannico assicurò protezione contro eventuali attacchi della Francia e della Spagna ma soprattutto contro gli indiani.Le cose peggiorarono dopo la guerra dei sette anni.In questo periodo l'aumento della popolazione rendeva impossibile ai coloni non espandersi verso ovest.

Nel 1765, l'Inghilterra impose una tassa di bollo (stamp Act) su tutte le pubblicazioni a stampa.I coloni interpretarono la legge come un attacco alla loro libertà e ai loro diritti, e si rifiutavano di obbedire.Essi sapevano bene che la legislazione inglese vietava di imporre tasse ai cittadini senza l'approvazione dei loro rappresentanti in parlamento e, poiché al parlamento di Londra i coloni non erano rappresentati, la dichiararono illegittima.Molti giunsero a boicottare, cioè a non acquistare, le merci inglesi aumentate di prezzo.Nel 1773 il governo britannico assegnò alla compagnia delle indie il monopolio con grave danno per i commercianti delle colonie.

Le colonie si proclamano indipendentiI rappresentanti delle colonie si riuniscono, a Philadelphia, in un congresso dove si accordano per difendere le proprie autonomie; nonostante ciò, nel 1775, gli scontri fra l’esercito regio (del re) e le milizie (esercito) coloniali, scoppiano ugualmente. Si riuniscono in un secondo congresso in cui decidono di separarsi dalla madrepatria e di rendersi indipendenti. La Dichiarazione d’indipendenza, scritta da Thomas Jefferson, e approvata il 4 Luglio 1776 conteneva tre punti fondamentali:1.Tutti gli uomini sono uguali a hanno diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità;2.I governi sono stati istituiti per garantire questi diritti; 3.Quando il governo opera contro questi diritti, è un diritto del popolo abolirlo e istituirne uno nuovo;

La guerra d’indipendenzaAlla Dichiarazione d’indipendenza fece seguito la guerra d’indipendenza, che all’inizio fu disastrosa per i coloni che disponevano di un piccolo esercito di volontari. Toccò a George Washington il compito di trasformare le truppe americane in un vero esercito; nel frattempo Benjamin Franklin si occupò di percorrere tutta l’Europa per sostenere la causa degli Americani contro il governo inglese.Nel 1777 i coloni riportarono la prima vittoria a Saratoga. Dopo poco anche Francia, Spagna e Olanda dichiararono guerra all’Inghilterra e grazie al loro intervento gli inglese furono definitivamente sconfitti (1781) da un esercito per metà francese e per metà americano.

Nascono gli Stati Uniti d’AmericaIl trattato di Vesailles stabilì che la Gran Bretagna fosse costretta a riconoscere l’indipendenza delle colonie (1783).Il nuovo stato prese il nome di Stati Uniti d’America (United States of America o, abbreviato USA). Il congresso stabilì anche che la bandiera avesse tredici strisce alternate bianche rosse e che l’unione fosse simboleggiata da tredici stelle bianche su fondo azzurro.

GLI STATI UNITI: organizzazione politica e

conquista del West

La costituzione degli Stati UnitiPrima di giungere ad un accordo si dovettero superare contrasti e resistenze. Infine, nel 1787, una commissione di rappresentanti dei tredici stati, presieduta da George Washington, mise a punto una Costituzione a cui, tra il 1789 e il 1791 vennero aggiunti dieci articoli: i dieci emendamenti che dovevano proteggere Stati e cittadini da eventuali abusi del potere centrale.

Organizzazione politicaGli Stati Uniti sono una federazione. Ogni stato ha le sue leggi e un governo centrale detto governo federale. Il potere legislativo è affidato al Congresso, il potere giudiziario alla magistratura al cui vertice sta una Corte suprema mentre il potere esclusivo ad un presidente (eletto per quattro anni). Il primo presidente degli USA fu George Washington.

George Washington Ritratto di Gilbert Stuart 1796

Popolo americano alla conquista del WestDopo la vittoriosa guerra d’indipendenza il popolo americano si spinse verso ovest e l’Inghilterra non era più in grado di opporsi. Lo stato americano con una delle sue prime leggi permise ai coloni di appropriarsi di nuove terre dietro a un pagamento minimo. Così una fiumana di pionieri si riversò verso ovest dando inizio alla conquista del West.

Espansione territoriale1. La Francia nel 1803 vendé al governo degli Stati Uniti d’America la Louisiana;2. La Spagna cedette agli USA la Florida nel 1819;3. Lo zar di Russia vendette agli USA il territorio dell’Alaska nel 1867;4 .Altre terre vennero conquistate con l’uso delle armi;5. Gli USA annessero al Messico il Texas nel 1845 dopodiché entrarono in conflitto con questo ed in seguito ad una guerra durata due anni occuparono tutti i territori messicani a nord del Rio Grande;

Lo sterminio dei pellerossaCon l'avanzare della linea di frontiera i pelle rossa furono scacciati dalle loro terre e respinti sempre più a ovest. Nel 1848 si scoprirono delle pepite d'oro fra la sabbia del fiume Sacramento («corsa all’oro»). I pellerossa opposero un' accanita resistenza all'invasione dei loro territori. Ma gli scontri con i cloni e con l’esercito americano, le malattie e la strage dei bisonti finirono per provocarne lo sterminio quasi totale.