Celle relazione sindaco colonie

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COMUNE DI CELLE LIGURE PROVINCIA DI SAVONA VIA S. BOAGNO 11 17015 - CELLE LIGURE Tel. 019/99801 Fax 019/993599 [email protected] www.comune.celle.sv.it Celle Ligure, 17 settembre 2011 Il giudizio che il Gruppo Consiliare di Maggioranza “Insieme per Celle” dà del percorso di democrazia partecipativa è sicuramente favorevole in quanto, grazie al dibattito, ci si è potuti rendere conto degli elementi positivi e negativi contenuti nelle proposte presentate da Punta dell’Olmo. La scelta della maggioranza è stata quella di essere silenziosa e di non intervenire nella discussione, ascoltando il parere dei cittadini singoli e facenti parti di Associazioni e Partiti; dunque, nelle indicazioni che daremo rispetto al progetto di partenza, emerge la nostra terzietà e la conferma che il progetto iniziale non era già sposato dalla Giunta e dalla Maggioranza. E’ chiaro che, dall’inizio del dibattito ad oggi, sono intervenuti notevoli cambiamenti sotto il profilo economico, sia mondiale sia nazionale, e che quindi, in tempi brevi, sarà opportuno prendere una posizione ed agire nei confronti degli investitori disponibili, mai dimenticando naturalmente l’interesse pubblico. Inoltre, andrà tenuta in considerazione la tendenza nazionale (come da Decreto sviluppo e da legge appena approvata riguardante la manovra economica), orientata a favorire lo sviluppo, che porterà verso la liberalizzazione nei confronti del privato investitore e verso la semplificazione ed il superamento della programmazione comunale (come, ad esempio, nel caso di ricostruzione e demolizione con semplice DIA e di inizio lavori immediati, o dell’impossibilità di impedire con regolamento comunale l’ubicazione delle attività produttive ecc). E’ opportuno perciò chiudere al più presto i rapporti con la proprietà, onde evitare di incorrere in eventuali nuove disposizioni legislative a livello nazionale che portino nostro malgrado a soluzioni obbligate di nessun interesse pubblico. Rispetto alle proposte presentate da Punta dell’Olmo che, riassumendo, prevedevano il 60% di edilizia libera , il 20% di edilizia convenzionata e il 20% di attività produttive, la realizzazione del centro congressi, l’acquisizione del parco con i collegamenti al paese ed un milione di Euro per le strutture sportive , pensiamo che due soluzioni non siano percorribili, quella del centro congressi e quella dell’edilizia convenzionata. Il centro congressi, a seguito dei diversi dibattiti nell’ambito dei quali si sono evidenziati giudizi favorevoli e contrari, anche a seguito di un incontro con il Direttore della Fiera di Milano Dott.Conci, ci è parso irrealizzabile a causa : 1) della forte crisi economica nazionale e mondiale che porterà , sia nel pubblico che nel privato, ad una sempre minore disponibilità economica per congressi o corsi di formazione ; 2) dell’esigenza, se si vuole restare sul mercato, di una struttura di eccellenza con una superficie molto più vasta di quella prevista e, pertanto, incompatibile con l’area di cui si parla; 3) dell’assenza di un piano industriale definito e sicuro; 4)della scarsa disponibilità imprenditoriale locale a misurarsi su un tema di questo genere; In definitiva, perciò, l’insieme dei punti sopra esposti ci porta a dire che il centro congressi rischierebbe di rimanere chiuso e non utilizzato. Per quanto riguarda l’edilizia convenzionata, riteniamo la sua realizzazione non opportuna per i seguenti motivi: 1) non sono emersi interventi a favore di tale scelta nel corso delle assemblee 2) non vi sono state risposte adeguate al questionario inviato ai giovani.

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Celle Ligure, 17 settembre 2011

Il giudizio che il Gruppo Consiliare di Maggioranza “Insieme per Celle” dà del percorso di democrazia partecipativa è sicuramente favorevole in quanto, grazie al dibattito, ci si è potuti rendere conto degli elementi positivi e negativi contenuti nelle proposte presentate da Punta dell’Olmo. La scelta della maggioranza è stata quella di essere silenziosa e di non intervenire nella discussione, ascoltando il parere dei cittadini singoli e facenti parti di Associazioni e Partiti; dunque, nelle indicazioni che daremo rispetto al progetto di partenza, emerge la nostra terzietà e la conferma che il progetto iniziale non era già sposato dalla Giunta e dalla Maggioranza.

E’ chiaro che, dall’inizio del dibattito ad oggi, sono intervenuti notevoli cambiamenti sotto il profilo economico, sia mondiale sia nazionale, e che quindi, in tempi brevi, sarà opportuno prendere una posizione ed agire nei confronti degli investitori disponibili, mai dimenticando naturalmente l’interesse pubblico.

Inoltre, andrà tenuta in considerazione la tendenza nazionale (come da Decreto sviluppo e da legge appena approvata riguardante la manovra economica), orientata a favorire lo sviluppo, che porterà verso la liberalizzazione nei confronti del privato investitore e verso la semplificazione ed il superamento della programmazione comunale (come, ad esempio, nel caso di ricostruzione e demolizione con semplice DIA e di inizio lavori immediati, o dell’impossibilità di impedire con regolamento comunale l’ubicazione delle attività produttive ecc).

E’ opportuno perciò chiudere al più presto i rapporti con la proprietà, onde evitare di incorrere in eventuali nuove disposizioni legislative a livello nazionale che portino nostro malgrado a soluzioni obbligate di nessun interesse pubblico. Rispetto alle proposte presentate da Punta dell’Olmo che, riassumendo, prevedevano il 60% di edilizia libera , il 20% di edilizia convenzionata e il 20% di attività produttive, la realizzazione del centro congressi, l’acquisizione del parco con i collegamenti al paese ed un milione di Euro per le strutture sportive , pensiamo che due soluzioni non siano percorribili, quella del centro congressi e quella dell’edilizia convenzionata.

Il centro congressi, a seguito dei diversi dibattiti nell’ambito dei quali si sono evidenziati giudizi favorevoli e contrari, anche a seguito di un incontro con il Direttore della Fiera di Milano Dott.Conci, ci è parso irrealizzabile a causa : 1) della forte crisi economica nazionale e mondiale che porterà , sia nel pubblico che nel privato, ad una sempre minore disponibilità economica per congressi o corsi di formazione ; 2) dell’esigenza, se si vuole restare sul mercato, di una struttura di eccellenza con una superficie molto più vasta di quella prevista e, pertanto, incompatibile con l’area di cui si parla; 3) dell’assenza di un piano industriale definito e sicuro; 4)della scarsa disponibilità imprenditoriale locale a misurarsi su un tema di questo genere;

In definitiva, perciò, l’insieme dei punti sopra esposti ci porta a dire che il centro congressi rischierebbe di rimanere chiuso e non utilizzato.

Per quanto riguarda l’edilizia convenzionata, riteniamo la sua realizzazione non opportuna per i seguenti motivi: 1) non sono emersi interventi a favore di tale scelta nel corso delle assemblee 2) non vi sono state risposte adeguate al questionario inviato ai giovani.

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Probabilmente, dal momento in cui la Giunta Comunale ha reso noto che l’edilizia convenzionata sarebbe stata fortemente “blindata”, molti cittadini, che come diceva il Prof.Morisi hanno una buona rendita, hanno ritenuto che questa operazione non fosse di loro interesse . Sono rimasti esclusi dal dibattito, perché non hanno partecipato, quei cittadini appartenenti a bacini di popolazione che hanno bisogno di case ma che sono talmente in difficoltà da non essere in grado di acquistarne una nemmeno tramite l’edilizia convenzionata; perciò è importante che sull’edilizia libera della zona venga assicurato al Comune ciò che è previsto dalla Legge Regionale 38:è chiaro infatti che se l’Ente avesse una serie di alloggi da affittare a canone moderato, avrebbe modo di risolvere i problemi di questa porzione di popolazione, ossia di coloro che non hanno possibilità di accedere al bene della prima casa. A questo punto, eliminando dall’ipotesi progettuale sia il centro congressi, sia l’edilizia convenzionata, il discorso riguarderà interventi di pubblico interesse da sviluppare nella zona. Si tenga anche conto che, per quanto riguarda gli investimenti, l’Amministrazione Comunale non ha più margine di azione in merito (a causa dell’impossibilità di contrarre mutui e del il rispetto del patto di stabilità) e perciò alcuni interventi riguardanti la zona dovranno essere necessariamente imputati, a nostro parere, in capo alla soc. Punta dell’Olmo, anche se questo determinerà la realizzazione di una quota di residenziale all’interno del compendio. I lavori necessari, emersi da molti dei contributi nei Quaderni dei cittadini nonché dalle varie proposte delle Associazioni e Partiti, sono: 1) ristrutturazione completa, in accordo con Autostrade, del tracciato di Via Lagorio, considerando che non

esistono possibilità di tracciati alternativi nella zona; 2) interventi straordinari sulle strutture sportive (sostituzione pista di atletica, realizzazione in sintetico del

campo da calcio più piccolo, ristrutturazione del campo da calcio in erba, interventi nel Palazzetto dello Sport, ecc.).

Per quanto riguarda i nuovi interventi, riteniamo invece importante, anche tenendo conto di quanto emerso dal dibattito pubblico, l’acquisizione al pubblico dell’area verde del parco di 36.000 metri quadrati, in parte sul territorio di Celle, in parte su Varazze, con i relativi collegamenti tramite l’ex galleria del treno alla Passeggiata Pertini. Infine, stiamo per valutare altre opportunità di completamento delle strutture sportive della zona ,naturalmente di grande valore turistico- sportivo, interventi che si individuano in: 1) realizzazione di una pista da skate richiesta dai giovani cellesi; 2) realizzazione di una piscina pubblica Per quanto riguarda la realizzazione della piscina, emerge senz’altro l’esigenza di una valutazione attenta dei costi gestionali e della possibile gestione privata da parte dei proponenti l’operazione. Gli interventi sulle strutture sportive e sull’ampliamento delle stesse si muovono in una logica anche sociale in quanto le strutture della Natta , frequentate da quasi tutti i ragazzi cellesi , sono un patrimonio importante soprattutto perché lo sport è uno dei maggiori momenti di aggregazione nell’ambito giovanile, che va per questo motivo fortemente sostenuto e che può diventare un importante volano per una crescita turistica. E’ chiaro che in questo contesto, rispetto alle proposte iniziali, si ridurrebbe fortemente la quota di residenziale e che, in accordo con Punta dell’Olmo, si andrebbero a realizzare all’interno dei volumi esistenti, senza aumenti, alcuni interventi in gran parte produttivi ,che prevederebbero: • un centro riabilitazione dedicato anche allo sport con annesso albergo; • un albergo a 5 stelle con annesso servizio di talassoterapia; • una struttura alberghiera ecosostenibile

E’ chiaro che un pacchetto di offerta tanto diversificata e così importante nel campo turistico alberghiero, completato dal futuro albergo che si creerà presso il compendio delle ex Colonie Milanesi, darà impulso al turismo e creerà quote di occupazione stabile.

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Vogliamo ora infine soffermarci su alcuni aspetti che pensiamo debbano essere esaminati nell’ultima parte del dibattito quali: - L’inserimento delle volumetrie, dopo la demolizione. Questo tema sarà da valutare in accordo

con la Sovrintendenza. - La stipulazione di un documento, con Punta dell’Olmo ,che comprenda un patto di legalità per

impedire che all’interno delle ditte che lavoreranno nella zona ci possano essere infiltrazioni di criminalità e che preveda altresì un monitoraggio del terziario per quanto riguarda l’avanzamento delle opere e la realizzazione delle stesse.

Infine voglio fornire altri due dati relativi :

1. agli oneri di urbanizzazione versati all’Amministrazione Comunale , quantificati in circa due milioni di euro, che saranno distribuiti sul territorio per interventi che interessino anche le frazioni

2. all’introito ICI, non certo disprezzabile, di circa 200/ 250 mila Euro; questi, nell’ambito della spesa corrente, saranno utili, in questo momento di tagli finanziari agli enti locali, per mantenere e migliorare i servizi alle persone.

Il Sindaco Renato Zunino