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1 Psicologia generale Fabrizia Mantovani Corsi Speciali abilitanti SILSIS Scienze Umane COMUNICAZIONE Fare clic per modificare lo stile del • Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema • Secondo livello • Quarto livello • Quinto livello 2 UNIMIB •Il soggetto umano è un essere comunicante per sua natura •Rapporto fondamentale della comunicazione con la dimensione: cognitiva (= pensiero e intelligenza) relazionale (= interazione e contatto sociale) espressiva (= creativa, espressioni artistiche) L’evoluzione filogenetica della comunicazione umana in connessione con: – posizione eretta – opponibilità del pollice – riduzione della mandibola – sviluppo del sistema gestuale – sviluppo dell’apparato fonatorio e articolatorio Le origini della comunicazione e del linguaggio

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Psicologia generale

Fabrizia Mantovani

Corsi Speciali abilitanti SILSIS

Scienze Umane

COMUNICAZIONE

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•Il soggetto umano è un essere comunicante per suanatura

•Rapporto fondamentale della comunicazione con ladimensione:

– cognitiva (= pensiero e intelligenza)– relazionale (= interazione e contatto sociale)– espressiva (= creativa, espressioni artistiche)

•L’evoluzione filogenetica della comunicazione umana inconnessione con:

– posizione eretta– opponibilità del pollice– riduzione della mandibola– sviluppo del sistema gestuale– sviluppo dell’apparato fonatorio e articolatorio

Le origini della comunicazione e del linguaggio

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•Lo sviluppo ontogenetico della comunicazione umana intermini di:

– processi comunicativi preverbali nell’infante– routine quotidiane– comparsa dell’intenzionalità e dell’azione pianificata– interdipendenza intrinseca fra pensiero e linguaggio

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• Il punto di vista matematico

• Il punto di vista semiotico

• Il punto di vista pragmatico

• Il punto di vista psicologico

Principali punti di vista sulla comunicazione

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•Modello matematico di Shannon e Weaver:

–la comunicazione come trasmissione diinformazioni = passaggio di un segnale da unafonte attraverso un trasmettitore lungo un canale aun destinatario

•Il codice ha un ruolo centrale per la codifica e la decodificadel messaggio

1) Il punto di vista matematico:la comunicazione come trasmissione di

informazioni

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•Feedback = quantità di informazione che dal riceventeritorna all’emittente

– feedback positivo = ampliamento dell’informazione diingresso (es.pettegolezzo)

– feedback negativo = riduzione dell’informazione diingresso (es. commento bonario)

•Il concetto di feedback è diverso da quello di rinforzo

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•Con il concetto di feedback la comunicazione va consideratacome un processo circolare ricorrente senza fine

–superamento del concetto di «comunicazioneunidirezionale», poiché la comunicazione è semprebidirezionale)

•Ogni messaggio svolge contemporaneamente tre funzioni:

– input (stimolo)–output (risposta)– rinforzo

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•Altri concetti del modello matematico, sono:

–rumore–ridondanza–filtro

•Il modello matematico costituisce una teoria fortedel codice

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•Come possiamo definire la semiotica?• La semiotica è la scienza che studia la vitadei segni nel quadro della vita sociale

•Per la semiotica (o semiologia), lacomunicazione è un processo disignificazione (= rapporto fra la realtà dacomunicare e i codici o i sistemi con cui sicomunica)

2) Il punto di vista semiotico:la comunicazione come significazione e come

segno

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•Il diagramma della significazione ha tre aspetticostitutivi:

–il simbolo–il referente–la referenza

•La conseguenza della significazione:–il simbolo (la parola) non ha un rapporto diretto con

la realtà (referente) ma soltanto con l’idea mentale(la referenza)

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•Il segno e la funzione segnica

•Distinguiamo fra segno come equivalenza esegno come inferenza

•1. Il segno come equivalenza

•Nella prospettiva strutturalista di de Saussure ilsegno è l’unione di:

– un’immagine acustica (significante o espressione)– un’immagine mentale (significato o contenuto)

•Il segno è inteso come equivalenza per lacorrispondenza piena e stabile fra espressione econtenuto

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Quali sono le conseguenze di questaimpostazione strutturalista?

•Il segno ha un carattere arbitrario•Il segno ha un carattere oppositivo

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•2. Il segno come inferenza

• Per Peirce il segno è qualcosa che per qualcunosta al posto di qualcos’altro sotto qualcherispetto o capacità

•In questa prospettiva il segno assume la funzionedi rimandare a qualcosa di diverso da sé (comeil gesto dell’indicare o deissi)

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♦Il concetto di segno come inferenza, in quanto indizio pertrarre inferenze

♦Rapporto fra segno come indizio e costruzione di modellimentali

♦Esempio: la risemantizzazione contestuale

•Conclusioni:– il soggetto comunica di più di quanto dica– il segno non è una realtà fisica,ma è una funzione (= funzione

segnica)

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Il codice

•Come possiamo definire il codice?

•Codice = insieme di regole che associanoin maniera coerente e biunivoca gli elementidi un sistema con gli elementi di un altrosistema

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•Come si costruisce un codice?

•Innanzi tutto si ha un processo dicategorizzazione della realtà (=segmentazione del flusso continuo deglistimoli) attraverso:

–il principio di salienza–l’elaborazione di un sistema di categoriediscrete

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Che cos’è il codice linguistico?

E’ un sistema di regole che abbina in manierasistematica gli elementi del sistema fonologico con icorrispondenti elementi del sistema semantico

• concezione forte del codice: nota come teoriadel codice, sostiene che la comunicazione è resapossibile ed è spiegata in modo esauriente dallapresenza di un codice

• concezione debole del codice: sottolinea ilcodice come condizione necessaria ma nonsufficiente per la comunicazione

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Morris distingue fra:• semantica (si occupa dei significati),• sintassi (si occupa delle relazioni formali fra i segni)• pragmatica (si occupa della relazione dei segni con i

comunicanti)

Come possiamo definire la pragmatica?E’ lo studio dell’uso dei significati (come i significati sonousati dai parlanti nelle diverse circostanze) e quindistudio dei rapporti fra un testo e il contesto

Conseguenza: la pragmatica affronta soprattutto gliaspetti impliciti della comunicazione

3) Il punto di vista pragmatico:la comunicazione come azione e come interazione tra

testo e contesto

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a) La teoria degli atti linguistici

Il punto di vista pragmatico considera la comunicazione comeazione e come fare

Austin e Searle hanno proposto la teoria degli atti linguistici:cioè, «quando dire è fare»

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L’assioma di partenza: dire qualcosa è anche fare semprequalcosa

Infatti con il dire si compiono diversi tipi di atti:

• atti locutori (atti di dire qualcosa)• atti illocutori (atti nel dire qualcosa)• atti perlocutori (atti con il dire qualcosa)

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Possiamo distinguere fra atto linguistico e forza dell’atto:

• ogni atto linguistico contiene in sé una propria efficacia(= forza illocutoria)

• in grado di generare effetti sull’interlocutore (= effettiperlocutori)

Distinguiamo anche fra:

• atti linguistici diretti: = coerenza fra enunciato esignificato

• atti linguistici indiretti = la forza dipende da fattoriparalinguistici ed extralinguistici

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b) Il principio di cooperazione di Grice

Grice distingue fra• significato naturale• significato convenzionale (o significato n-n, non naturale)

Per Grice il significato è il «voler dire» qualcosa da parte del parlante aqualcun altro

In questo processo, sono centrali i concetti di:• intenzione comunicativa• consapevolezza reciproca (fra parlante e interlocutore) di tale

intenzione

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Il principio di cooperazione: «dai il tuo contributo al momento opportuno,così com’è richiesto dagli scopi e dall’orientamento della conversazione incui sei impegnato»

Da tale principio Grice fa discendere quattro massime:

• di quantità• di qualità• di relazione• di modo

La violazione di qualunque di queste massime va a minacciare laconversazione fra due o più interlocutori

L’equazione di Grice: comunicazione = cooperazione

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Il contesto

La concezione ingenua di contesto come concezione additiva

• testo + contesto

La concezione interattiva di interdipendenza fra testo e contesto:

• non vi è testo senza contesto e viceversa (= azionedi influenza reciproca)

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Che cos'è il contesto?

Contesto = insieme delle condizioni, delle opportunità e deivincoli spaziali, temporali, relazionali, istituzionali e culturali perqualsiasi atto comunicativo

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La prospettiva esternalista del contesto = contesto comematrice dei significati secondo un:

• contestualismo forte (contesto come condizionenecessaria e sufficiente per la determinazione deisignificati)

• contestualismo debole (contesto come condizionenecessaria ma non sufficiente per la determinazione deisignificati)

La prospettiva internalista del contesto (= il testo contribuiscea vincolare e a costruire il contesto)

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Il rapporto fra regolarità dei significati e regolarità deicontesti: fra queste due dimensioni esiste una interdipendenzaintrinseca ed è alla base della prevedibilità dei significati

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Bateson distingue fra:• livello di notizia (= il contenuto)• livello di comando (= come interpretare il contenuto) di

qualsiasi messaggio

Metacomunicazione come «comunicazione sullacomunicazione»

Rapporto fra comunicazione e definizione di sé e dell’altro (=comunicazione come base dell’identità personale)

4) Il punto di vista psicologico:la comunicazione come gioco delle relazioni

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Le relazioni sono intrise di comunicazione; esiste quindiuna interdipendenza fra comunicazione e giochipsicologici

Comunicazione disfunzionale e disturbi psicologicisono connessi, in riferimento a:

• ingiunzione paradossale• teoria del doppio legame

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Il significato di significato

La contraddittorietà del significato:

• da un lato il significato è caratterizzato da proprietà di stabilità• dall’altro, da proprietà di variabilità; in altri termini, il significato

non è né qualcosa di fisso né qualcosa di caotico)

Le principali teorie sulla contraddittorietà del significato sono tre:

1. Il significato come insieme di condizioni necessarie e sufficienti2. Il significato come valore3. Il significato come prototipo

La natura del significato

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1. Il significato come insieme di condizioninecessarie e sufficienti

Secondo la semantica logico-filosofica (o vero-funzionale) il significato è datodal rapporto fra il linguaggio e la realtà (linguaggio = immagine ecopia del mondo; capire una frase è capire come stanno le cose nelmondo)

Concetto delle condizioni di verità (= le caratteristiche che un certo stato dicose all’interno di un mondo reale o possibile deve possedere affinchèun enunciato sia vero in quel mondo)

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Su questa piattaforma si è sviluppata la semantica a tratti (= il significato èscomponibile in unità più generali secondo una precisa analisicomponenziale)

EX. (uomo: animato & umano & maschio & adulto)

Significato in quanto composto da un insieme di tratti considerati comecondizioni necessarie e sufficienti, cioè:

• nessun tratto può essere cancellato• nessun tratto può essere aggiunto• tutti i tratti hanno la medesima rilevanza• il significato presenta confini netti e precisi secondo la logica binaria

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La concezione della semantica logico-filosofica corrisponde alla psicologiaingenua, prevede una definizione totalmente oggettiva di significato e sifonda su una prospettiva referenzialista e antipsicologistica

Critiche alla semantica logico-filosofica:

• assenza della distinzione fra tratti necessari e tratti accidentali• mancata considerazione della gradualità delle proprietà

semantiche (es. sedia)• impossibilità di determinare le proprietà essenziali per i termini dei

generi naturali (es. cane)• mancata considerazione dei fenomeni di «vaghezza semantica»

(colori e tazza)• difficoltà a spiegare e a illustrare il fenomeno della polisemia• illusione di distinguere fra dizionario ed enciclopedia

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SEDIA 5 CNS:

a) Un oggetto rigidob) A un postoc) Senza bracciolid) Con lo schienalee) Con quattro gambe

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2. Il significato come valore

Secondo la semantica strutturalista di de Saussure il significato è inteso comevalore in termini posizionali e negativi (= il significato di pera è quello cheè in quanto nessun altro termine occupa quella posizione nel sistema dellalingua italiana)

Significato come differenza: ne consegue una semantica differenziale innegativo

La concezione del significato come valore è antireferenzialista eantipsicologistica: essa prevede l’autonomia della semantica

Es. “buonissimo”

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Critiche alla concezione strutturalista del significato in quanto:

• si fonda su un circolo vizioso di partenza• non si definiscono né i termini né i rapporti• cade in una forma di solipsismo linguistico

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3. Il significato come prototipo

Secondo la semantica cognitiva il significato corrisponde al modo con cuicomprendiamo il linguaggio e al modo con cui ci rappresentiamomentalmente la realtà (= teoria della comprensione)

Si tratta di una concezione referenzialista e psicologica (= realismopsicologico)

In questa prospettiva il significato è inteso come prototipo

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La prima teoria del prototipo. In questo senso il prototipo è concepito comeil miglior esemplare di una categoria (per esempio, rondine o passeroper la categoria «uccelli»; ex. frutta)

In questa teoria prevale il principio di somiglianza e di analogia (sivalutano i membri di una categoria in quanto più o meno simili al prototipo)

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Distinzione fra rappresentatività di una categoria e appartenenzacategoriale: sono due processi distinti

Infatti si può appartenere a una categoria anche senza essereparticolarmente rappresentativo della categoria medesima (per esempio, ilpinguino o il kiwi sono uccelli, per essere particolarmente rappresentatividella categoria «uccelli»)

Distinzione fra proprietà essenziali (comuni a tutti i membri di una categoria)e proprietà tipiche (specifiche per alcuni membri della categoria, ma nonper tutti)

Distinzione fra proprietà essenziali (definiscono l’appartenenza categorialein negativo: se un animale non ha il becco e non è oviparo non può essereconsiderato un uccello) e proprietà tipiche (definiscono l’appartenenzacategoriale in positivo)

Conseguenza: le proprietà tipiche sono cancellabili, quelle essenziali no

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La seconda teoria del prototipo, inteso come membro che possiede ilmaggior numero di proprietà tipiche di una categoria

Si passa così dal prototipo (nella sua fisicità) alla prototipicità (come modellomentale)

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La condivisione del significato

Il significato è un costrutto sociale, dipendente dalle convenzioni culturali

Il processo di condivisione dei significati può essere analizzato attraversola pertinentizzazione e la costruzione di categorie discrete nellasegmentazione del flusso della realtà

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Condivisione dei significati come processo di partecipazione attivanell’interazione fra i parlanti (l’accordo su quello che deve essere fatto èspesso più importante di quello che bisogna fare)

Elaborazione dei significati come attività di negoziazione in quantoprocesso di convergenza e di comprensione reciproca

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Presupposto della mutua conoscenza della realtà nel processo dicondivisione dei significati

Questa prospettiva rappresenta il superamento:• determinismo (significato come qualcosa di fisso e di immutabile)• dell’indeterminismo (il significato come qualcosa di caotico e di

casuale)

In realtà, ogni significato è in parte determinato e in parte indeterminato

Collegamento di questa prospettiva con i fenomeni di stabilità e di mutabilitàdei significati nei diversi sistemi di comunicazione

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L'intenzione comunicativaLa comunicazione è un'azione pianificata in maniera intenzionale

Due accezioni di intenzionalità:

•proprietà essenziale della coscienza umana, in quanto “coscienzadi qualcosa” (Brentano)

•proprietà di un’azione compiuta in modo deliberato e volontarioper raggiungere un certo scopo

L’intenzione comunicativa concerne:

Il parlante processo di intenzionalizzazione (manifestazione dellapropria intenzione comunicativa)

Il ricevente processo di re-intenzionalizzazione (interpretazionedel significato del messaggio ricevuto attribuendogli una certaintenzione)

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a) L’intenzione comunicativa da parte del parlante

Distinguiamo fra:

• intenzione informativa = ciò che viene detto• intenzione comunicativa = ciò che si intende dire, volerrendere il destinatario consapevole di qualcosa di cui non eraprima consapevole

Concetto di gradualità dell’intenzionalità: non è una proprietàdicotomica, ma continua e graduale (atti comunicativi semplici vscomplessi/plurintenzionali)

Fuoco comunicativo: attenzione e interesse del parlante sonoconcentrati su certi aspetti della realtà da condividere con ildestinatario

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Gerarchia delle intenzioni = in un messaggio, le intenzioni sonoincastrate l’una nell’altra e disposte in modo gerarchico (es.menzogna)

Principio della “pars pro toto”: nella produzione di un attocomunicativo, il soggetto può esprimere soltanto una parte deisuoi contenuti mentali

Paradossalità della comunicazione:• alcuni aspetti di sé possono risultare inesprimibili (residuo diincomunicabilità)

• la scelta di non voler comunicare va espressa attraverso atticomunicativi

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b)L’intenzione comunicativa da parte del destinatario

Concetto di reciprocità intenzionale (Grice): P sa che A sa che P sache A sa (e così senza fine) che P ha una data intenzionecomunicativa

Attribuzione di intenzione: assumere che l’atto comunicativo delparlante abbia un significato e impegnarsi per interpretarlo

Principio del “totum ex parte”: il destinatario attribuisceun’interpretazione completa e coerente all’atto comunicativo, sullabase di un insieme ristretto di indizi e di elementi comunicativi

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Principio dell’“assumere per garantito”: il destinatario propende adaccogliere il primo senso dell’atto comunicativo che gli viene in mentee che non è immediatamente contraddetto da un altro significato

Il significato appartiene all’atto comunicativo per la suaposizione intermedia fra i partecipanti, in quanto attività

congiunta e condivisa

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Comunicazione come atto globale: insieme coerente e coordinatodi azioni, dotato di significato, che si manifesta attraverso unapluralità di sistemi di significazione e di segnalazione

Il linguaggio

• Dispositivo specie specifico

• Funzione proposizionale: il linguaggio consente di organizzare ecomunicare il pensiero

• Linguaggio = sistema di simboli arbitrari e convenzionali

• Proprietà composizionale del linguaggio: è costituito in modoricorsivo grazie a unità componibili

La globalità della comunicazione

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La composizionalità del linguaggio comporta alcune proprietà:

• sistematicità

• produttività

• possibilità di dislocazione

La composizionalità del linguaggio e la sua natura proposizionalesono legate alla

capacità computazionale della mente umana

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a) Gli universali linguistici

Chomsky: teoria della grammatica universale (o generativa)

Distinzione fra:•competenza (capacità generale di usare una certa lingua)•prestazione (impiego concreto di una lingua in una data situazione)•struttura superficiale (articolazione apparente e acusticamentepercepibile di una frase)

•struttura profonda (categorizzazione linguistica)

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b) La relatività linguistica

Ipotesi Sapir-Whorf: il linguaggio influenza le forme del pensiero deiparlanti nei riguardi della loro esperienza (determinismo linguistico)

Le strutture semantiche delle diverse lingue sono tra loroincommensurabili e di conseguenza i parlanti elaborano modi dipensare diversi tra loro

Determinismo linguistico:

• versione forte: i concetti possono essere concepiti soloattraverso il linguaggio

• versione debole: i concetti codificati attraverso il linguaggiosono favoriti (più accessibili e più facili da ricordare)

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La comunicazione non verbale

Esistono una pluralità di sistemi non verbali di segnalazione e disignificazione

Oltre al linguaggio, esistono numerosi sistemi di comunicazione, quali:

• il sistema vocale• caratteristiche paralinguistiche• caratteristiche extralinguistiche

• il sistema cinesico• Mimica facciale• Sguardo• Gesti e postura• Prossemica e aptica

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Sintonia semantica e sincronia comunicativa

I diversi sistemi di segnalazione sono interdipendenti(verbali e non verbali)

Sintonia semantica: processo di coordinamento dei diversi sistemi disegnalazione e significazione

Comunicazione come partecipazione

Sincronia comunicativaquando le persone comunicano devono adattare i loro stili personali le unecon le altre attraverso un processo di coordinazione attiva e di aggiustamentoreciprocoIl processo di sincronia comunicativa consente un’accomodazione continua ecalibrata fra i partecipanti attraverso mosse di rispecchiamento, di reciprocità,di compensazione, di convergenza (o di divergenza

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Come possiamo definire la comunicazione?

Comunicazione =scambio interattivo osservabile fra due (o più) partecipanti,

dotato di intenzionalità reciproca e di un certo livello di consapevolezza, in grado di far condividere un certo significato sulla base di sistemi

simbolici e convenzionali di significazione e di segnalazionesecondo la cultura di riferimento