LE ORIGINI DEI MACCHIAIOLI

Il movimento artistico dei ‘’Macchiaioli’’ si afferma a Firenze dal 1855, e nasce come reazione all’inerzia delle Accademie, tenendosi anche in rapporto con i fermenti ideologici del Risorgimento nazionale. Il termine Macchiaioli fu utilizzato dalla ‘’Gazzetta del Popolo’’ per la prima

volta nel 1862 in occasione di un'esposizione. L'espressione fu utilizzata in senso spregiativo, ma i pittori macchiaioli decisero di adottare quel termine con orgoglio, come un vero e proprio marchio del loro gruppo. I vari artisti che aderivano alla Pittura macchiaiola si ritrovavano nel celebre ‘’Caffè Michelangiolo’’.

Giovanni Fattori

Adriano Cecioni

Telemaco Signorini

Nino Costa

Silvestro Lega

Giovanni Boldini

Filippo Palizzi

PITTURA ‘’NUOVA’’… …PITTURA ‘’DI MACCHIA’’

Il movimento dei pittori macchiaioli afferma la Teoria della ‘’macchia’’ sostenendo che la visione delle forme è creata dalla luce come macchie di colore, distinte, accostate o sovrapposte ad altre macchie di colore. Consapevole di questa affermazione, e svincolato da formalismi accademici, l’artista è così libero di rendere con immediatezza verista tutto ciò che il suo occhio percepisce nel presente.

RIPOSO A RIOMAGGIORE (T. Signorini – 1892)

PITTURA ‘’NUOVA’’… …PITTURA ‘’DI MACCHIA’’

RIPOSO A RIOMAGGIORE (T. Signorini – 1892)

PITTURA ‘’NUOVA’’… …PITTURA ‘’DI MACCHIA’’

TRA GLI OLIVI A SETTIGNANO (T. Signorini – 1885)

PITTURA ‘’NUOVA’’… …PITTURA ‘’DI MACCHIA’’

Il movimento dei pittori macchiaioli afferma la Teoria della ‘’macchia’’ sostenendo che la visione delle forme è creata dalla luce come macchie di colore, distinte, accostate o sovrapposte ad altre macchie di colore. Consapevole di questa affermazione, e svincolato da formalismi accademici, l’artista è così libero di rendere con immediatezza verista tutto ciò che il suo occhio percepisce nel presente.

RIPOSO A RIOMAGGIORE (T. Signorini – 1892)

PITTORI E PATRIOTI… … SENZA RETORICA

BATTAGLIA DI MAGENTA (G. Induno – 1861)

Molti macchiaioli furono anche patrioti e volontari nelle guerre del 1848, 1859 e 1866 contro l’Austria. Tra questi vi fu Giovanni Fattori, che dipinse moltissime scene ambientate tra i soldati degli eserciti italiano e francese, alleati contro gli austriaci. Le opere di Fattori raffigurano però i soldati come uomini, non come ‘’eroi combattenti’’: essi vengono ritratti mentre sono a riposo, mentre cavalcano in perlustrazione, mentre sono impegnati a montare il campo, mentre tornano dalla battaglia. In queste opere non c’è mai l’esaltazione della guerra.

PITTORI E PATRIOTI… … SENZA RETORICA

IL CAMPO ITALIANO ALLA BATTAGLIA DI MAGENTA (G. Fattori – 1862)

PITTORI E PATRIOTI… … SENZA RETORICA

LETTERA AL CAMPO (G. Fattori – 1873)

PITTORI E PATRIOTI… … SENZA RETORICA

MILITARI A BIVACCO (G. Fattori – 1885)

DIPINTI SU MATERIALI POVERI

LA ROTONDA DI PALMIERI (G. Fattori – 1866)

Fattori utilizzava per le sue opere anche materiali poveri, e di piccole dimensioni (ad esempio, coperchi di scatole di legno, tavole di recupero, ecc…). Spesso lasciava un piccolo spazio tra le macchie di colore, così la tinta dello sfondo di legno dava la sensazione di un contorno sfumato tra le varie figure.