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Le nuove frontiere della tecnologia: realizza- re un Cartone Animato può parlare Inglese ed Educare al Riciclo Mavi Ferramosca, Valeria Rizzello, Antonella Natale Scuola Primaria “Gianni Rodari” Via Caduti Partigiani s.n.c., 70126 Bari [email protected] [email protected] [email protected] Le classi 3C-D hanno prodotto un piccolo cartone animato in lingua inglese “the three little pigs”. Il linguaggio verbale, anche di una seconda lingua, nasce e si sviluppa nell’interazione con gli altri e il significato della parola o della frase inizialmente è strettamente legato al contesto; è necessario, pertanto, fare in modo che per i bambini la parola acquisti il suo significato, ciò vuol dire farla “vivere” in situazioni concrete, manipolarla ed integrarla con oggetti, azioni, immagini. Come sostengono tutti gli studi di psico- linguistica, il contesto, ossia l’insieme degli elementi che interagiscono in una situazione comunicativa, assume quindi un ruolo fondamentale. L’utilizzo delle nuove tecnologie, nelle attività didattiche, rende più accattivante, stimolante ogni proposta e consente ai bambini di memorizzare i termini e le strutture in L2, contribuendo a creare dei contesti nei quali inserire gli apprendimenti acquisiti. 1.Premessa all’attività Tra le Insegnanti delle classi 3C/D è nata l’idea di realizzare un piccolo Cartone Animato partendo dalla fiaba “I tre porcellini” in Lingua Inglese. Tale esperienza prevede sia l’ascolto della fiaba in lingua inglese da parte degli alunni che l’illustrazione delle sequenze con il relativo montaggio conclusivo, che è stato realizzato utilizzando semplici programmi informatici. Agli alunni delle classi 3 C-D, è stato proposto l’ascolto, attraverso la lettura da parte delle docenti, della fiaba “ THE THREE LITTLE PIGS”; per offrire la conoscenza dell’opera letteraria, in italiano e in lingua inglese; le insegnanti hanno utilizzato la Lavagna Interattiva Multimediale come schermo sul quale far scorrere delle diapositive con tutte le illustrazioni della fiaba. In questo modo si è consentito agli alunni di “concretizzare” la storia; di unire alle parole, in inglese, le immagini (vedi Fig. 1). A. Andronico, A. Labella, F. Patini (Eds.): DIDAMATICA 2010 – ISBN 978-88-901620-7-7

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Le nuove frontiere della tecnologia: realizza-re un Cartone Animato può parlare Inglese ed

Educare al Riciclo

Mavi Ferramosca, Valeria Rizzello, Antonella NataleScuola Primaria “Gianni Rodari”

Via Caduti Partigiani s.n.c., 70126 [email protected]

[email protected]@istruzione.it

Le classi 3C-D hanno prodotto un piccolo cartone animato in lingua inglese “the three little pigs”. Il linguaggio verbale, anche di una seconda lingua, nasce e si sviluppa nell’interazione con gli altri e il significato della parola o della frase inizialmente è strettamente legato al contesto; è necessario, pertanto, fare in modo che per i bambini la parola acquisti il suo significato, ciò vuol dire farla “vivere” in situazioni concrete, manipolarla ed integrarla con oggetti, azioni, immagini. Come sostengono tutti gli studi di psico-linguistica, il contesto, ossia l’insieme degli elementi che interagiscono in una situazione comunicativa, assume quindi un ruolo fondamentale. L’utilizzo delle nuove tecnologie, nelle attività didattiche, rende più accattivante, stimolante ogni proposta e consente ai bambini di memorizzare i termini e le strutture in L2, contribuendo a creare dei contesti nei quali inserire gli apprendimenti acquisiti.

1.Premessa all’attivitàTra le Insegnanti delle classi 3C/D è nata l’idea di realizzare un piccolo

Cartone Animato partendo dalla fiaba “I tre porcellini” in Lingua Inglese.Tale esperienza prevede sia l’ascolto della fiaba in lingua inglese da parte degli alunni che l’illustrazione delle sequenze con il relativo montaggio conclusivo, che è stato realizzato utilizzando semplici programmi informatici.Agli alunni delle classi 3 C-D, è stato proposto l’ascolto, attraverso la lettura da parte delle docenti, della fiaba “ THE THREE LITTLE PIGS”; per offrire la conoscenza dell’opera letteraria, in italiano e in lingua inglese; le insegnanti hanno utilizzato la Lavagna Interattiva Multimediale come schermo sul quale far scorrere delle diapositive con tutte le illustrazioni della fiaba. In questo modo si è consentito agli alunni di “concretizzare” la storia; di unire alle parole, in inglese, le immagini (vedi Fig. 1). A. Andronico, A. Labella, F. Patini (Eds.): DIDAMATICA 2010 – ISBN 978-88-901620-7-7

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Fig.1 – Presentazione proiettata sulla LIM nel Laboratorio Multimediale.

La fiaba, sia per vivacità linguistica che per penetrazione psicologica, ha i requisiti adatti per aiutare i ragazzi nella loro formazione integrale. Inoltre l’uso delle nuove tecnologie nella Scuola Primaria, migliora gli esiti della formazione poiché permette di utilizzare l’informatica come strumento facilitatore per apprendere le discipline.Un uso appropriato della multimedialità può incidere sulla motivazione dei bambini, può offrire luoghi e occasioni di socializzazione, può rendere le occasioni di apprendimento accattivanti e stimolanti, evitando il primato del linguaggio verbale e favorendo la comunicazione e l’espressione, utilizzando strategie diverse e stimolando all’uso integrato dei linguaggi anche attraverso le tecnologie.Considerato, pertanto, che l’apprendimento del linguaggio nei bambini è fortemente influenzato da aspetti motivazionali, il linguaggio multimediale, fatto di suoni, immagini, animazione rappresenta un supporto valido ai fini del coinvolgimento attivo dei bambini nelle esperienze di apprendimento anche della L2. L’utilizzo delle nuove tecnologie, nelle attività didattiche, ha la funzione di consentire ai bambini di consolidare la memorizzazione dei termini e delle strutture in L2 attraverso giochi interattivi, svolti con la LIM,che riprendono le esperienze vissute concretamente e di documentare l’intero percorso, in modo che il bambino, in autonomia, possa ricostruirlo. La narrazione della storia attraverso l’ausilio della LIM, l’utilizzo di questo strumento per lo svolgimento di giochi interattivi, la visione dei lavori realizzati, ha permesso ai bambini anzitutto di analizzare i diversi elementi della storia in maniera originale e divertente, in secondo luogo di manipolare i vari contenuti attraverso gli strumenti a disposizione, infine di rivedere, ed eventualmente modificare ulteriormente, i prodotti realizzati. Attività tradizionali quali il racconto di una storia o la rappresentazione grafica di alcuni elementi del racconto assumono, in questo modo, i caratteri di una esperienza molto più ampia spaziando dal racconto orale alla raffigurazione grafica, dal disegno a mano libera agli strumenti che la tecnologia può offrire, scavalcando i limiti che i codici del linguaggio verbale, specie se di due lingue differenti, inevitabilmente pongono. Inoltre, la varietà dei mezzi, dei linguaggi e delle attività proposte, ha permesso di valorizzare le attitudini di tutti gli alunni, garantendo ad ognuno di essi di apprendere ed esprimersi nel modo più rispondente ai propri stili di apprendimento. Nel cartone prodotto dagli alunni come documentazione si può visualizzare come, all’interno del progetto didattico, la storia dei tre porcellini sia rappresentata graficamente in sequenze dai bambini, vissuta attraverso attività di role-playing ed esperienze particolari legate alla storia (vedi Fig. 2).

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Fig.2 – Presentazione i Power Point nel Laboratorio Multimediale.

Fare scuola con l’ausilio di questi nuovi mezzi porta gli alunni non solo ad apprendere le tecniche, ma a sapersi muovere nella dimensione spaziale dell’odierno villaggio globale e nella dimensione temporale dell’attualità, infatti le nuove tecnologie sollecitano, per la loro stessa natura, un rapporto diretto con la realtà [Ferramosca 2008]. Oggi l’ apprendimento guarda alla conoscenza come costruzione e l’educatore infatti diventa facilitatore, mediatore, tutor, esperto (vedi Fig.3).

Fig.3 – Organigramma descrittivo dell’attività svolta.

2.Progetto didatticoL’attività è inserita nel macro progetto di plesso “Una scuola in

cammino”, le classi 3 C-D pertanto hanno pensato ad una attività interdisciplinare di potenziamento e consolidamento rielaborando una fiaba con

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l’utilizzo del computer ed individuando i materiali utilizzati nella descrizione della fiaba, al fine di educare i bambini al riciclo.FINALITA’:- apprendere attraverso l’esperienza diretta e ludica;- sentirsi protagonisti del processo di costruzione delle conoscenze;- apprendere in una situazione collettiva di scambio comunicativo;- promuovere il “cooperative learning”.Questa attività didattica multidisciplinare coinvolge l’area linguistica, l’area dell’educazione ambientale, l’area tecnologica e l’area iconico-espressiva.Pertanto gli OBIETTIVI previsti da conseguire sono i seguenti:Tecnologia:- acquisire competenze cognitive ed operative;- conoscere ed usare strumenti hardware e software per realizzare un cartone animato;- usare in modo consapevole i metodi e gli strumenti multimediali;- rappresentare oggetti e processi con disegni;- elaborare semplici progetti individualmente o con i compagni;- utilizzare le Tecnologie della Informazione e della Comunicazione(TIC) nel proprio lavoro;Italiano- ascoltare e leggere una fiaba;- individuare tempi, luoghi, personaggi, situazioni, azioni;- individuare le caratteristiche peculiari dei personaggi;- valutare criticamente le varie figure dei personaggi della fiaba;- dividere in sequenze narrative la fiaba;- raccogliere le idee su come procedere con le attività del progetto; organizzarle per punti;- produrre testi creativi utilizzando il fumetto;Lingua comunitaria: Inglese- ascoltare e leggere una fiaba;- eseguire semplici istruzioni su come procedere con le attività del progetto;- arricchire il lessico;- esprimere semplici frasi per spiegare un momento della storia;- scrivere didascalie.Educazione all’immagine- realizzare disegni a fumetti di alcune scene fondamentali della storia.Educazione ambientale- individuare dei materiali utilizzati nella fiaba;- individuare materiali da riciclo, da inserire nei fumetti.L’attività interdisciplinare proposta, realizzare un cartone animato a scuola, punterà non solo ad accrescere competenze in campo tecnologico, ma anche ad usare tale strumento in modo integrato rispetto alla programmazione didattica, per favorire le competenze linguistiche ed espressive dei bambini con un uso creativo del computer. Per realizzare ciò le insegnanti considerano importante utilizzare il fumetto, un genere letterario da sempre alla loro portata e comunque molto apprezzato.

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3. Metodologia utilizzataGli alunni hanno ascoltato la lettura espressiva della fiaba, dapprima in inglese; per fare ciò è stata utilizzata la LIM come schermo sul quale far scorrere le diapositive con tutte le illustrazioni della fiaba “The Three Little Pigs”. Tale attività ha permesso all’insegnante di fornire un “setting” all’interno del quale i bambini hanno inserito le nuove conoscenze di lingua inglese. Le parole nuove vengono in tal modo “incastonate” in un contesto e, per questo motivo, fissate nella mente del bambino, poiché legate ad un particolare momento della narrazione, a delle immagini, alla descrizione di ciò che la lavagna interattiva permette loro di vedere. E’ ovvio che tali meccanismi sono ancora più pregnanti per gli alunni poiché visionati su questo strumento che cattura particolarmente la loro attenzione e permette all’insegnante di arricchire, integrare ed evidenziare alcuni particolari, molto più di quanto non sarebbe possibile con semplice materiale cartaceo. In una seconda fase, i bambini dopo essersi cimentati in attività di role-playing hanno diviso il testo in inglese in sequenze illustrate. Sono state create le immagini delle scene della storia, con personaggi e azioni da animare, utilizzando sia fogli di Album ruvido A4 che un software specifico (Power Point). Gli alunni hanno rielaborato criticamente il testo letterario ed individuare i materiali presenti nella descrizione della favola(vedi Fig.4).

Fig.4 – Confronto tra diversi materiali nella favola The Three Little Pigs.

Dopo aver scritto la storia visuale ed aver elaborato la sceneggiatura gli alunni hanno utilizzato un programma specifico per il montaggio del cartone animato Infine hanno inserito file audio in diversi formati per realizzare la colonna sonora del cartone (vedi Fig. 5).

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Fig.5 – Montaggio del cartone animato in Power Point.

L’attività proposta, dunque, ha creato una rete tra le diverse discipline, stimolando l’alunno all’ascolto della lingua inglese, fondamentale per l’apprendimento sin da bambini, alla rielaborazione della favola al computer ed infine ha voluto individuare i principali materiali (dalla carta al legno al vetro) che possono essere riutilizzati, cercando di educare gli alunni al riciclo, anche attraverso l’utilizzo della favola.Le attività sono state realizzate nell’aula multimediale della scuola. Il Laboratorio di Informatica è dotato di 17 computer tanto da permettere ad ogni bambino di agire da protagonista e non da spettatore. I bambini sono motivati a cercare , fare, costruire, sentendosi liberi di sperimentare, sotto la guida costante dell’ adulto. Indispensabile è risultata la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) che ha permesso alle Insegnanti di spiegare ogni attività che poi i bambini in prima persona hanno realizzato al computer.

4. ConclusioniAl termine delle attività proposte si è accresciuto motivazione ed impegno negli alunni; certamente il contesto creato costituisce una motivazione per indurre i bambini a comunicare in L2 in modo semplice e naturale; attrezzando l’ambiente con giochi (vedi Fig.6), oggetti, immagini è stato possibile favorire “l’inclusione” dei bambini in situazioni che stimolano la relazione interpersonale, la rappresentazione di storie, la voglia di comunicare. Le Insegnanti hanno creato situazioni comunicative che conciliano l’esigenza di proporre attività motivanti con la necessità di proporre in modo ripetitivo strutture e lessico affinchè l’apprendimento risulti duraturo nel tempo.Le immagini sono un sostegno per la comprensione, uno spunto per la fantasia, arricchimento e aiuto per l’introduzione di concetti non conosciuti.

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Fig.6 – Gioco Interattivo realizzato con la LIM.

L’uso della multimedialità nella didattica è uno strumento e una metodologia; gli alunni infatti utilizzano software specifici e apprendono le tecniche di montaggio.La frequenza scolastica si spera sarà pertanto vissuta da tutti come un’esperienza emozionante, un lungo viaggio alla scoperta di nuove realtà, anche virtuali. I fondamenti teorici sui quali il progetto si basa e le attività che gli alunni hanno già svolto nei diversi ambiti, incoraggiano la convinzione che i bambini hanno potuto svolgere un’esperienza interessante e produttiva sia sul piano dell’acquisizione di nuove conoscenze sia sul piano formativo ed educativo.Gli alunni sono stati valutati in seguito a osservazioni sistematiche (comportamento/partecipazione/apprendimento)e le verifiche sono state svolte in itinere tramite attività strutturate e semistrutturate.

Bibliografia[1] Ferramosca M. 2009. L’uso delle nuove tecnologie nella Scuola Primaria “a

servizio” della didattica.

[2] Ferramosca M., Tempesta C. 2009. La lavagna interattiva multimediale nella Scuola Primaria una vera Rivoluzione nella didattica quotidiana.

[3] Salviati C 2009. La vita scolastica (n.9 2009)

[4] Ministero della Pubblica Istruzione 2007. Indicazioni per il curricolo per la scuola dell-infanzia e per il primo circolo d-istruzione.