Le nostre finalità educative possono essere così sintetizzate · di oinvolgimento delle famiglie...

Asilo nido e Scuola dell’Infanzia QUI QUO QUA

Asilo nido e Scuola dell’Infanzia QUI QUO QUA di Luceri Anna

Via Tasso n.47 – 27100 Pavia

Tel. 0382576348 Cell.3394322757 Fax 0382476854

www.quiquoquapavia.net - [email protected]

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PROGETTO EDUCATIVO

ASILO NIDO

QUI QUO QUA




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Indice Le finalità educative dell’asilo nido QUI QUO QUA pag. 3 Obiettivi educativi generali

L’ambientamento al nido pag. 3

Modalità e tempi dell’ambientamento

Articolazione e gestione dei gruppi pag. 5 La disposizione degli spazi e la scelta degli arredi pag. 5 Vita quotidiana: i gesti della cura pag. 7 La giornata al nido pag. 8 Le aree di esperienza nell’apprendimento del bambino pag.9 Metodologia e tempistica della progettazione educativa pag. 10

Documentazione della progettazione educativa Valutazione e verifica della progettazione educativa Attività educative pag. 11 Crescere al nido: la relazione educativa pag.12 Momenti di incontro con le famiglie pag. 12 Scelta e formazione del personale pag. 13 Collegialità pag.13




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Le finalità educative dell’asilo nido QUI QUO QUA

Il modello di nido d’infanzia cui teniamo promuove a livello pedagogico la centralità di ogni bambino e

bambina e ci porta quotidianamente ad articolare le nostre azioni educative al fine di:

garantire ad ogni bambino e bambina un luogo di formazione, cura e socializzazione, nella

prospettiva del suo benessere psico-fisico

sviluppare le potenzialità cognitive, affettive e sociali nel rispetto della singolarità e

dell’individualità dei bambini

favorire la continuità educativa con la famiglia, con l'ambiente sociale e con le altre agenzie

educative presenti sul territorio

Il nostro nido accoglie bambini dai 3 ai 36 mesi ed è lo spazio fisico all’interno del quale si creano continue

occasioni di gioco, di apprendimento e di relazione che consentono a ciascun bambino di esplorare la realtà

che lo circonda, di acquisire una precisa identità come individuo e di sviluppare le sue capacità sensoriali e

cognitive. Il nostro progetto presenta l’articolazione delle azioni, delle proposte educative e delle modalità

di coinvolgimento delle famiglie con la finalità di garantire una adeguata continuità dell’azione educativa a

favore del benessere dei bambini.

Obiettivi educativi generali

Alla luce delle finalità presentate, abbiamo allestito un ambiente attento alle esigenze dei bambini e

studiato percorsi ed azioni educative per raggiungere i seguenti obiettivi:

sostenere il processo verso l’autonomia del bambino

mantenere vivo il naturale desiderio di apprendere

sviluppare la propensione alla socialità ed alla collaborazione con gli altri




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L’ambientamento al nido

L'ambientamento all'asilo nido rappresenta una situazione particolare e nuova nella vita di un bambino ed

un momento delicato per tutti coloro che di questa esperienza sono protagonisti: il bambino, i genitori e le

educatrici. Per il bambino, in particolare, significa entrare a far parte di un sistema sociale allargato e vivere

una esperienza evolutiva, in grado di promuovere veri e propri processi di sviluppo e cambiamento.

L'inserimento sociale dei bambini al nido comporta “separazioni temporanee” e il passaggio dall'ambiente

familiare all'asilo nido è graduale e mediato dalla presenza delle figure familiari. L'inserimento al nido può

essere fatto dalla mamma, ma anche dal papà, dai nonni, figure così preziose per i bambini. L'ambiente che

accoglie il bambino è predisposto, con costanti attenzioni per il suo benessere.

…….dal punto di vista del bambino

Si tratta di una esperienza che evoca un universo di affetti ed emozioni, senza dubbio molto coinvolgente.

Essa comprende sentimenti contrastanti: desiderio di incontro, avvicinamento, attrazione nei confronti di

altri bambini, di oggetti, di spazi accoglienti, ma anche occasioni di nostalgia e bisogno, di avvicinamento

all’adulto.

Per il bambino si tratta di sperimentare un processo che lo porterà a stabilire una relazione nuova con una

persona diversa dalla mamma e dalle altre figure familiari, imparando a "tollerare" il disagio che scaturisce

dal distacco e dal contatto con nuovi ambienti e nuove figure, dimostrandosi, via, più disponibile a nuovi

affetti.

…….dal punto di vista dei genitori

Per la famiglia l'asilo nido è una esperienza nuova, verso la quale si aprono interrogativi, aspettative ed

anche emozioni diverse. L'affidamento progressivo del bambino alle educatrici non significa soltanto

acquisire un utile sostegno organizzativo (avere un luogo e persone sicure, a cui lasciare il proprio

bambino), ma trovarsi coinvolti in un processo complesso di conoscenza reciproca (di persone, esperienze,

ambienti), intesa positivamente come fiducia reciproca e capacità di condividere, a poco a poco, gli obiettivi

e le modalità dell'intervento educativo.

Modalità e tempi dell’ambientamento Le modalità di ambientamento e la durata sono concordate con l’educatrice del gruppo e variano a seconda

della reazione del bambino alla nuova situazione ed al tempo che gli occorre per conoscere gli spazi,




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accettare nuovi giochi, compagni e relazionarsi con nuovi adulti. La durata media di un ambientamento è

di circa due settimane, questo periodo si ritiene concluso quando il bambino dimostrerà, attraverso il suo

comportamento, di aver raggiunto un buon livello di sicurezza.

Talvolta può essere necessario anche "fare qualche passo indietro " rallentando i tempi previsti, poiché la

fretta di concludere l'ambientamento e lasciare il bambino per tempi lunghi all'asilo nido può

compromettere la positiva accettazione della nuova esperienza.

Durante questa fase l’educatrice si mette a disposizione del bambino, venendo incontro alle singole esigenze, per poi avviare un percorso che con gradualità lo porterà alla comprensione e condivisione dei momenti quotidiani della vita al nido. Il primo periodo vede il genitore presente in sezione e coinvolto direttamente nell’esperienza di inserimento. La gradualità e flessibilità sono due ingredienti fondamentali per un ambientamento sereno. E’ tuttavia un momento significativo di crescita in quanto segna un mutamento importante con una diversa qualità e quantità di relazioni, di giochi, di apprendimenti.

L’educatrice di riferimento del bambino concorderà quotidianamente con la figura familiare che segue l’ambientamento il tempo di permanenza in sezione.

Articolazione e gestione dei gruppi

L’Asilo Nido QUI QUO QUA è organizzato in tre sezioni per bambini da 3 mesi a 3 anni, rispettivamente suddivise in:

Sezione lattanti dai 3 ai 12 mesi

Sezione medi dai 13 ai 24 mesi

Sezione grandi dai 25 ai 36 mesi

Ogni sezione ha uno spazio di appartenenza predisposto con materiali adatti alla fascia d’età. L’organizzazione quotidiana delle attività educative prevede momenti di permanenza in sezione e/o momenti di gioco nei diversi spazi predisposti e presentati di seguito.

La disposizione degli spazi e la scelta degli arredi

Il nostro asilo nido è diviso in zone a uso esclusivo delle diverse attività per garantire un ambiente sereno al bambino, offrendo attività strutturate in spazi predisposti. E’ stato concepito al fine di creare un ambiente in cui il bambino possa sentirsi sempre a proprio agio. Il nido è suddiviso nelle seguenti zone: INGRESSO




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E’ il luogo dedicato all’accoglienza del mattino e al ricongiungimento, attrezzato con gli appositi armadietti, personalizzati con relativi nomi e simboli, si trovano anche la bacheca per la comunicazione nido-famiglia e una parete dedicata all’esposizione degli elaborati dei bambini.

Sezione LATTANTI (3 - 12 mesi) La sezione è suddivisa in angoli destinati alle diverse attività e quindi ai diversi momenti della giornata, al fine di facilitare il senso di sicurezza e autonomia dei bambini; il nostro spazio è suddiviso in:

angolo propedeutico alla motricità, in questo spazio i bambini possono trovare il materiale didattico utile allo sviluppo delle proprie capacità psicomotorie, per i primi passi e la deambulazione;

angolo morbido, ha la funzione di accogliere i bambini, evoca morbidezza, calore come a casa, è costituito da tappetoni morbidi, dove i bambini possono raccogliersi per giocare tranquillamente, sdraiarsi, accoccolarsi ….

tappeti per la scoperta dei materiali, in sezione sono predisposti tappeti sui quali i bambini possono giocare con i vari materiali tattili e sonori loro proposti, esplorarne le caratteristiche ed apprezzarne i suoni prodotti;

angolo dedicato al cambio, l’ attività di cambio al nido risulta, non solo, attività igienica necessaria, ma ha per il bambino la funzione di richiamo delle attenzioni e premure della propria mamma.

tavoli per il pranzo, la merenda e le prime attività di manipolazione Sezione MEDI E’ lo spazio dedicato al gruppo dei bambini medi dai 12 a 24 mesi, è caratterizzano da:

tavoli per le attività, il pranzo e la merenda

angolo natura con la presenza di materiali naturali e di un piccolo animale che i bambini quotidianamente accudiscono

tappeto per il momento della lettura, del relax e dei giochi di costruzione

angolo simbolico strutturato Sezione GRANDI E’ lo spazio dedicato al gruppo dei bambini grandi dai 24 mesi ai 36 mesi. Al suo interno troviamo:

angolo con il tappeto dedicato ai giochi di costruzione e meccanici.

angolo morbido e della lettura

tavolo per le attività, il pranzo e la merenda

angolo natura con la presenza di materiali naturali e un piccolo animale che i bambini quotidianamente accudiscono

angolo simbolico strutturato

ZONA DEDICATA ALLA NANNA, AL RIPOSO E AL GIOCO PSICOMOTORIO




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E’ la zona strutturata per la nanna o per il riposo, un ambiente tranquillo e separato dalle sezioni. Durante la mattinata, questo spazio, accuratamente suddiviso viene anche utilizzato per il gioco psicomotorio.

ANGOLO DEI TRAVESTIMENTI Nell’angolo dei travestimenti i bambini trovano accessori diversi per vestirsi come i grandi.

ATELIER E' strutturato per i momenti didattici grafico-pittorici e di manipolazione. SPAZIO DEL GIOCO LOGICO-STRATEGICO Nello spazio del gioco logico sono a disposizione dei bambini i vassoi della conoscenza di ispirazione montessoriana e i materiali per il gioco percettivo-sensoriale. SERVIZI IGIENICI All'interno della struttura è presente un bagno per bambini con vasche con doccia, i piccoli water e i lavandini per lavarsi le mani prima e dopo il pranzo. Sempre in bagno troviamo lo spazio fasciatoio con i cambi di tutti i bambini. Oltre alle strutture sopra elencate, il nostro nido comprende zone a usi privati quali:

locale scaldavivande

servizio igienico a uso esclusivo delle educatrici con relativo spogliatoio per il personale Gli arredi che definiscono gli spazi rispondono a precise scelte ambientati e pedagogiche e si vanno ad

inserire in un ambiente multifunzionale. Tutti gli elementi della linea d’arredo seguono le più recenti

indicazioni CEE sulla sicurezza negli ambienti per l’infanzia.

Vita quotidiana: i gesti della cura

“ La vita quotidiana nei servizi all’infanzia ruota intorno ad alcuni momenti di routine: l’accoglienza, l’uso dei servizi igienici, il pasto con tutte le sue ritualità, il sonno, il commiato e tutti i momenti di

passaggio da un’attività all’altra. Per il bambino i rituali quotidiani sono importanti perché lo rassicurano, lo fanno sentire

accolto e sono ricchi di relazioni significative che danno senso al tempo trascorso; inoltre, i bambini, attraverso

l’espletamento delle semplici attività di vita quotidiana, sviluppano la loro autonomia rendendosi gradualmente più indipendenti dagli adulti. I momenti di routine, riconosciuti come parti integranti dello

sviluppo dell’autonomia, della consapevolezza del sé, dell’interiorizzazione delle regole, delle relazioni sociali,




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della progressiva consapevolezza dello scorrere del tempo, sono supportati da specifici obiettivi educativi”(Caggio F., 2000).

Il momento del pasto

“Il momento del pasto è concepito come momento integrato dell’attività educativa/didattica. Esso ha infatti, soprattutto nel nido, più finalità: una finalità strettamente alimentare, una relazionale, una di socializzazione alle abitudini della vita quotidiana e tutte devono essere tenute contemporaneamente in conto. Il momento del pranzo rappresenta un rituale importante con una valenza anche affettiva che rimanda alle abitudini e al

rapporto con il cibo che il bambino vive all’interno della famiglia. E’ anche un momento di crescita collettiva e di scambio di relazioni, contatti affettivi e scambi sociali”(Caggio F., 2000).

Le nostre educatrici seguono il momento del pasto con particolare attenzione al fine di renderlo piacevole e viverlo come momento educativo e di socializzazione. Attraverso l’assunzione e la manipolazione del cibo, lo stare insieme agli altri, il bambino sperimenta e apprende modalità di comportamento dell’adulto e dei coetanei. Il nostro obiettivo, in accordo con la famiglia, è il passaggio graduale dagli alimenti frullati in un unico piatto ad una alimentazione separata (primo e secondo piatto), completando così lo svezzamento.

Il cambio

Il momento del cambio e dell’igiene personale del bambino si ripete più volte nell’arco della giornata e coinvolge sul piano comunicativo-relazionale sia il bambino che l’adulto. Il cambio è momento di intimità e di forte rapporto affettivo, di rispetto concreto, di stimolazione verbale e cognitiva, di avvio all’autonomia: passaggio dal pannolino alle mutandine, primi tentativi di vestirsi-svestirsi. In collaborazione con la famiglia, seguendo il ritmo naturale e la maturazione personale, sia abituano i bambini al controllo degli sfinteri.

La nanna Il momento della “nanna” al nido si basa su una relazione consolidata, perché l’abbandonarsi al sonno in un ambiente diverso da quello domestico non è facilmente superabile se il bambino non è sicuro del luogo in cui si trova. L’educatrice facilita il passaggio dalla veglia al sonno con piccoli rituali rassicuranti.

La giornata al nido

La giornata è caratterizzata da momenti di routine e da attività che si svolgono nel pieno rispetto dei bambini e della loro crescita. La regolarità conferisce sicurezza al bambino e gli permette di orientarsi. Lattanti (dai 3 ai 12 mesi) Ore 7.O0 / 9.30 Apertura e accoglienza con gioco libero Ore 8.00 Gioco in sezione Ore 9.30 Merenda




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Ore 10.00 / 10.30 Riposo per i piccolissimi Ore 10.30/11.00 Attività ludico-didattiche Ore 11.00/11.15 Cura ed igiene Ore 11.15 Pranzo Ore 11.45 Cambio e cure igieniche Ore 12.00 Momenti di gioco libero e preparazione per il sonnellino Ore 12.30 / 13.00 Prima uscita Ore13.00 Nanna Ore 14.30/15.00 Risveglio, gioco libero, cure igieniche e preparazione per la merenda Ore 15.00 Merenda Ore 16.00/16.10 Seconda uscita Ore 16.15 / 17.30 Attività ludiche Ore 17.30 in poi uscite ulteriori fino all’orario di chiusura Medi e Grandi (dai 13 ai 36 mesi) Ore 7.00 / 9.30 Apertura e accoglienza con gioco libero/guidato ai tavoli negli angoli di sezione Ore 9.30/10.00 Igiene e cambi Ore 10.00/10.30 Merenda e canzoncine Ore 10.30/11.30 Attività strutturate e di laboratorio Ore 11.30 Cure igieniche e preparazione per il pranzo Ore 12.00 Pranzo Ore 12.30 Momenti di gioco libero e preparazione per il sonnellino Ore 12.30 / 13.00 Prima uscita Ore 13.00 / 15.00 Nanna Ore 15.00 Risveglio, gioco libero, cure igieniche e preparazione per la merenda Ore 15.30 Merenda per tutti Ore 16.00 / 16.10 Seconda uscita Ore 16.10 / 17.30 Attività ludica Ore 17.30 in poi uscite ulteriori fino all’orario di chiusura

Le aree di esperienza nell’apprendimento del bambino

Il termine “Progetto Educativo” ha per noi il significato di un percorso in cui ogni giorno il bambino

conquista, scopre, sperimenta sé e conosce il mondo. L’educatore ha cura, accompagna, guida, sostiene il

bambino e progetta proposte di gioco che tendano al raggiungimento di obiettivi educativi cruciali nel

percorso di crescita di ogni bambino.




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Il nostro agire quotidiano parte dall’individuazione delle aree di Esperienza che rappresentano i diversi

ambiti del fare e del sentire del bambino, Aree in cui riconosciamo finalità generali e specifiche che a loro

volta rappresentano il cuore di attività strutturate diversificate secondo l’età dei bambini.

Seguono riassunte le aree di esperienza nell’apprendimento del bambino e le relative finalità

AREE DI ESPERIENZA FINALITA’

Espressivo-creativa Sviluppo del linguaggio grafico-pittorico, plastico-costruttivo e

sonoro musicale

Linguistico-narrativa Sviluppo del linguaggio preverbale-verbale

Sviluppo delle componenti espressive e simboliche del linguaggio

Psicomotoria Sviluppo dello schema corporeo

Sviluppo tonico-posturale

Sviluppo della motricità globale, della coordinazione e dell’equilibrio

Sviluppo della motricità fine e della qualità del movimento

Sviluppo della funzione sensomotoria, simbolica e rappresentativa

Logico-strategica Sviluppo delle abilità logico-matematiche-logico-strategiche

Sviluppo della sensibilità percettiva

Sviluppo della conoscenza delle cose

Area relazionale e delle

autonomie

Sviluppo delle autonomie

Sviluppo della conoscenza di sé

Sviluppo delle capacità di relazione

Metodologia e tempistica della progettazione educativa




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Il personale educativo del nido stende una progettazione educativa e didattica annuale (generalmente

segue un tema specifico) e programmazioni settimanali adatte ai singoli gruppi. Nella progettazione

annuale, a tema, troviamo declinate le diverse aree di esperienza in obiettivi e attività educative.

L’organizzazione degli interventi educativi segue un andamento temporale ben definito.

I primi mesi dell’anno sono dedicati all’ambientamento del bambino al nido e all’analisi della sua situazione

iniziale sotto diversi punti di vista: cognitivo, relazionale, sociale, espressivo, psicomotorio. Tale analisi

viene effettuata con l’ausilio di schede di osservazione che ci permettono di disegnare il “punto evolutivo di

partenza”. Sulla base di queste osservazioni si crea un quadro che ci racconta quelli che posso essere i

bisogni evolutivi del gruppo e proprio in virtù di queste informazioni vengono definiti gli obiettivi e le

finalità che guideranno le proposte di gioco e le attività strutturate che vedranno coinvolti i bambini.

L’equipe educativa progetta le attività didattiche definendone, di volta in volta, tempi, spazi e materiali e

infine, si procede ad una verifica trimestrale dell’avvenuto raggiungimento degli obiettivi proposti

attraverso delle schede di osservazione che ci permettono di documentare e monitorare la direzione del

percorso ed eventualmente riadattare il progetto a nuovi bisogni evolutivi emergenti.

Ogni anno l’equipe sceglie e crea uno sfondo che fa da scenografia e anima le attività educative e le

trasforma in esperienze ricche di sorpresa, emozione, scoperta, divertimento. Giocare diventa un reale

lavoro attraverso il quale, quotidianamente, i bambini sviluppano le loro abilità. Le attività proposte hanno

lo scopo di agevolare ciascun bambino nel processo di crescita e nel perseguimento di alcuni importanti

obiettivi evolutivi. La progettazione educativa annuale viene consegnata ad inizio anno ad ogni famiglia.

Documentazione della progettazione educativa La progettazione didattica annuale prevede la realizzazione da parte dei bambini di lavori cartacei e

manufatti che sono rilegati in un libro consegnato al termine dell’anno educativo, unitamente alla

documentazione fotografica raccolta in un cd.

I singoli lavori sono comunque esposti periodicamente in ingresso come forma di visibilità e condivisione

del lavoro educativo con le famiglie.

Valutazione e verifica della progettazione educativa

La progettazione educativa annuale viene verificata mensilmente negli incontri di staff con l’obiettivo di

monitorarne l’andamento, anche i feedback dei bambini durante le attività e il grado di coinvolgimento

della famiglia sono utili indicatori dell’efficacia della stessa. La valutazione complessiva del progetto avviene

al termine dell’anno educativo e tiene conto degli esiti delle verifiche mensili.




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Attività educative

I bambini conoscono la realtà che li circonda attraverso l’utilizzo dei cinque sensi e la rielaborazione a livello

degli stimoli percepiti. Il nido è pertanto un ambiente aperto nel quale i bambini ricercano, sperimentano

ed esplorano attraverso le diverse attività proposte che riprendono le aree di esperienze

dell’apprendimento del bambino:

Attività sensoriali (manipolative, olfattive, visive, uditive, gustative)

Laboratori grafici e pittorici / laboratori espressivi con materiali di riciclo e secondo il metodo

Munari

Attività di manipolazione e plastico costruttive

Psicomotricità

Fare, conoscere e apprendere (cestino dei tesori per i più piccoli, gioco euristico, vassoi della

conoscenza d’ispirazione montessoriana, angolo delle scoperte, angolo della natura, travasi…)

Laboratori sonoro musicali

Gioco simbolico

Letture e drammatizzazione di racconti e fiabe

Uscite sul territorio, anche in base alla progettazione educativa annuale

Attraverso le attività proposte quotidianamente il bambino ha la possibilità di fare esperienze diverse,

conoscere materiali nuovi e raggiungere obiettivi importanti nel suo percorso evolutivo. Il gioco infatti

esercita i processi di pensiero, stimola il linguaggio, invita al rapporto con sé stessi e con gli altri, aiuta a

trovare strategie per risolvere problemi sempre nuovi e di maggiore complessità.

Apprendere dalle cose Il nido QUI QUO QUA intende offrire un contesto adeguato alle enormi potenzialità dei bambini, attraverso

attività che vedono il bambino protagonista attivo nella costruzione della sua conoscenza.

L’apprendimento è un processo attivo che inizia alla nascita e che è enormemente influenzato dai “contesti

d’apprendimento”.

I bambini apprendono attraverso esperienze concrete e il nido è luogo di ricerca e sperimentazione, dove

ciascun bambino nel rispetto dei suoi ritmi, delle sue esigenze e curiosità trova le occasioni più adatte alla

sua crescita di persona originale e indipendente. Tutto ciò gli consentirà di comprendere i contesti,

comunicare con più persone e inserirsi più facilmente in situazioni nuove. In questo scenario proponiamo ai

bambini attività diversificate per favorire l’integrazione di linguaggi diversi, da quello logico matematico a




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quello creativo-immaginativo, in una progettazione aperta e flessibile che prevede sempre la

partecipazione e l’esperienza diretta del bambino.

Crescere al nido: la relazione educativa

Accogliere un bambino al nido richiede impegno, competenza, sensibilità nell’ affrontare la relazione con il

bambino stesso e con la sua famiglia. Il termine “accoglienza” denota calore, attenzione, riguardo

nell’organizzare l’ambiente e le cure quotidiane, nel gestire un gruppo di bambini nella varietà delle

situazioni e delle attività.

L’educatore al nido riassume in sé tre fondamentali qualità educative: AUTOREVOLEZZA, ACCOGLIENZA E

COMPETENZA.

Momenti di incontro con le famiglie Coinvolgimento delle famiglie Accogliere un bambino al nido significa accogliere tutta la sua famiglia; è quindi fondamentale cercare di

creare un rapporto di fiducia e collaborazione reciproche, in modo da consentire una permanenza serena

dei bambini. E’ in quest’ottica che la nostra struttura vuole pian piano diventare non solo luogo per

l’infanzia ma un vero e proprio ambiente in cui ogni adulto può ritrovarsi, pensare insieme, proporre,

verificare. Crediamo nella partecipazione attiva delle famiglie, in quanto primarie nel diritto di decisione per

i propri figli con la costante di un’educazione condivisa e mai dettata dalla casualità. Proprio per questo

proponiamo durante l’anno diversi momenti al fine di creare occasioni di conoscenza reciproca.

All’inizio dell’anno educativo è programmata una riunione per parlare delle esperienze proposte, degli

obiettivi educativi dell’anno in corso e della progettazione tematica. Sono previsti inoltre:

primo colloquio individuale con la famiglia e l'educatrice che precede l’ambientamento a scopo

conoscitivo, così da avere più notizie possibili riguardo i bambini, le loro abitudini e il loro sviluppo

incontri individuali con l’educatrice di sezione trimestrali.(Dicembre,Marzo,Giugno).

incontro sui temi dello sviluppo e dell’educazione a carattere pedagogico

Consulenza pedagogica Previo appuntamento, la consulenza della nostra Pedagogista rappresenta uno spazio privilegiato di ascolto

e di confronto nel quale lo scambio di informazioni e osservazioni è incentrato sul singolo bambino affinché

si possa favorire la comprensione delle varie situazioni, accogliere le difficoltà dei genitori per poterle

affrontare in maniera positiva, superando i timori e il senso di inadeguatezza.




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Scelta e formazione del personale

Il nido QUI QUO QUA pone particolare attenzione alla selezione e formazione del personale. Requisito fondamentale è che le educatrici siano persone, formate, preparate e convinte della centralità del bambino nel loro progetto di lavoro. Il servizio garantisce ed organizza la supervisione e la formazione del personale in collaborazione con la nostra Pedagogista. I percorsi formativi, nel rispetto del numero di ore previste dai decreti regionali, hanno lo scopo di migliorare le competenze educative, aggiornare i contenuti psico-pedagogici, le metodologie utilizzate, le tecniche possedute e praticate per costruire un orizzonte di significati condivisi e aumentare il bagaglio tecnico di ogni educatrice in merito alla specificità del servizio. Saranno inoltre rivolti alle operatori momenti di supervisione per rielaborare l’azione educativa e comprendere le difficoltà e le problematiche relazionali incontrate nell’interazione educativa quotidiana.

Collegialità Lo staff educativo si incontra settimanalmente per confrontarsi intorno a questioni organizzative e gestionali del servizio, ciascun incontro ha la durata di circa 90 minuti. Mensilmente, come già indicato, viene effettuata la verifica della progettazione educativa annuale. Unitamente a questi momenti di collegialità è prevista la specifica formazione pedagogica con la Dott.ssa Loretta Nava.

La Dirigente Scolastica

Dott.ssa Anna LUCERI (firma autografa omessa ai sensi del D.lgs 39/1993 art.3 c.2)

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