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LE MODERNE NEUROSCIENZE, LA REGOLAZIONE AFFETTIVA E LA COMUNICAZIONE INTERSOGGETTIVA

Ascolani Elisa BersanettiPatriziaBettassa Mascia Busato Anna Chiarandini Giada Ferigutti MariaFrancato MarziaInnocenti IlariaKinzer Nedda

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KAPLAN-SOLMS, K., SOLMS, M., (2002). “ Neuropsicoanalisi. Un’introduzione clinica alla neuropsicologia del profondo ” .

Milano, Cortina.

FONAGY, P., GERGELY, G., JURIST, E.L., TARGET, M., (2005). “ Regolazione affettiva, mentalizzazione e sviluppo del sé ” . Milano, Cortina.

STERN, D.N., (2005). “ Il momento presente in psicoterapia e nella vita quotidiana ”. Milano, Cortina.

BIBLIOGRAFIA

In particolare :

sistema per rintracciare le basi anatomiche sottese ai processi psicologici complessi analisi teorica del rispecchiamento e dell’intersoggettività (e indicazione delle aree cerebrali dei processi psicologici complessi implicati) l’intersoggettività e il momento presente in terapia

Novità proposte da ogni testo e punti in comune

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NEUROSCIENZEINTEGRAZIONE PSICOANALISI

NEUROPSICOANALISI

Concetti psicologici di derivazione clinica (euristica) mente come esperienza soggettivaProcessi mentali

Concetti di origine sperimentaleMente come cervello, osservazione esterna oggettivaFenomeni cerebrali

Nuove ipotesi di indagine e inferenze per le neuroscienze Riconoscimento scientifico di ipotesi psicoanaliticheQuesta è co-creazione tra menti-discipline : concetto di intersoggettività

Per le nevrosi (isteria) non si riscontrava nessuna lesione evidente: nasce la neuropsicologia

1861 Broca metodo clinico-

anatomico

INTEGRAZIONE POSSIBILE ? COME ?Attraverso nuovo metodo scientifico che consiste nell’integrazione di due metodi esistenti

Localizzazionismo ristretto :funzioni mentali in un mosaico sulla superficie del cervello correla analisi clinica Osservazione sindrome in vitacon analisi anatomica Lesioni esame autoptico alla morte del paziente

1895 Freud metodo

psicoanalitico

Isteria: come se l’anatomia del sistema nervoso non esistesse facoltà psicologiche (linguaggio afasia) mai soppresse da lesione locale bensì distorte e modificate secondo modalità dinamiche dal versante fisico al versante psichico : metodo clinico psicoanalitico, ma.. “ ci deve essere rappresentazione nei tessuti del cervello” però tra gli elementi statici del sistema nervoso, non dentro centri anatomici

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1922 Aleksander RomanoviČ

Lurija metodo clinico-

dinamico

1985 Solms (psicoanalista e neurologo)

metodo neuropsicoanali

tico

società psicoanalitica (riconosciuta) in Russia localizzazione sintomi ≠ localizzazione funzioniadatta modello clinico-anatomico a natura dinamica dei processi mentaliLocalizzazionismo dinamico : es. afasia localizzazione di tutte le componenti del processo “parola” anche strutture giacenti profondamente nel cervello

“… fintanto che le neuroscienze non svilupperanno un metodo in grado di accogliere la natura dinamica e complessa dei processi mentali umani…”

Definizione del sintomo

Analisi della sindrome

Coincide con l’approccio psicoanalitico

Deterioramenti nei vari sistemi funzionali in seguito a lesioni cerebrali locali:Fattore di base sotteso a tutti è la funzione svolta dalla parte lesionata

valutazione neuropsicologica di pazienti con lesioni cerebrali focali (esame della

funzione lesa)

psicoanalisi ridimensionata nei tempi (alcuni mesi) e nei modi (afasia gesti,

disegni, vocalizzazioni..)

i vuoti di funzioni perse vengono riempiti da altre modalità evidenziando la dinamicità

dei processi

Al metodo di Lurija aggiunge la psicoanalisi

legame anatomia - funzioni mentali complesse - unicità dell’individuo (oggettività, soggettività e intersoggettività)

Aspetti più profondi della vita mentale (personalità, motivazione, affetti) unici

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UNA FUNZIONE MENTALE COMPLESSA : IL SOGNO

Le componenti funzionali del processo onirico sono 6 (Solms, 1997) :

ZONA CEREBRALE COINVOLTA

SINTOMI ASSOCIATI ALLA LESIONE

CONSEGUENZE A LIVELLO MENTALE

Lobo parietale

Inferiore sinistro

• perdita dell’attività onirica• disorientamento• agnosia digitale

INCAPACITA’ DI RAPPRESENTARE SIMBOLICAMENTE

L’INFORMAZIONE PERCETTIVA

Lobo parietale inferiore destro • perdita dell’attività onirica• deficit di memoria

INCAPACITA’ DI RAPPRESENTARE L’INFORMAZIONE VISUOSPAZIALE

NELLA MENTE

Regione frontale ventromesiale • perdita dell’attività onirica• adinamia

PERDITA DELLA MOTIVAZIONE SPONTANEA

Regione frontale limbica • attività onirica intatta• perdita della capacità di distinguere tra i propri sogni e le esperienze reali• anosognosia• eminegligenza spaziale unilaterale

DISTURBI NELL’ESAME DI REALTA’

Regione temporo-occipitale • attività onirica intatta• deficit di alcuni aspetti della capacità immaginativa

INCAPACITA’ DI RAPPRESENTARSI CONCRETAMENTE LE

INFORMAZIONI PERCETTIVE VISIVE

Regione limbica temporale • incubi stereotipati ricorrenti (anche durante la veglia)• epilessia parziale

MANCANZA DEL LIVELLO DI ATTIVAZIONE AFFETTIVA

Presentiamo ora l’analisi teorica

del rispecchiamento e dell’intersoggettività integrate, ove possibile,

dalle localizzazioni anatomichedei processi psicologici

complessi implicati e sottesi

Ciascuna regione contribuisce al processo complessivo del sognare → LA FUNZIONE del sogno però NON PUÒ ESSERE LOCALIZZATA ALL’INTERNO DI NESSUNA DI QUESTE ZONE CEREBRALI

perché tutte sono coinvolte in un processo DINAMICO che si svolge TRA le diverse componenti funzionali

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La capacità umana di percepire e interpretare l’ambiente sociale precoce è la principale influenza moderatrice

sull’espressione dei geni nel fenotipo. Quindi ciò che conta è l’esperienza soggettiva che il bambino fa dell’ambiente

GENI AMBIENTE

MECCANISMO INTERPRETATIVO INTERPERSONALE (MII)

MII

Confronto fra teoria dell'attaccamento e neurobiologia le connessioni cerebrali che creano la mente si sviluppano nell'ambito delle relazioni

interpersonali, per cui le relazioni umane modellano la struttura cerebrale dalla quale la mente prende corpo

• meccanismo neurale di elaborazione dell’ambiente sociale che deriva sia dalla predisposizione genetica, sia dal contesto di attaccamento

• è il presupposto per la mentalizzazione, capacità di rappresentarsi i propri e gli altrui stati mentali come intenzionali

• un contesto di attaccamento sicuro, nel primo anno di vita, fornisce lo scenario in cui il bambino può sviluppare la sensibilità agli stati del sé, attraverso ciò che viene definito “bio-feedback” sociale (Gergely, Watson,1996)

MII

INTERAZIONE GENI-AMBIENTE NELLO SVILUPPO DELLA PERSONALITÀ

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(Gergely, Watson, 1996)

Durante il 1° anno di vita il bambino NON ha accesso introspettivo diretto ai propri stati emotivi interni, ma il suo sistema percettivo è geneticamente predisposto a costruire rappresentazioni sulla base di stimoli esterocettivi.

Bambino e caregiver sono inseriti in un complesso sistema biosociale, in cui il rispecchiamento empatico delle espressioni emotive del bambino funge da feedback regolativo dei suoi stati interni

acquisire l’ “impalcatura ambientale” per l’internalizzazione della funzione di regolazione affettiva, attraverso rappresentazioni secondarie dei suoi stati affettivi

accedere cognitivamente al contenuto disposizionale delle emozioni e utilizzarlo per la previsione dell’azione propria e altrui

E’ questa “intersoggettività”, non ancora mentalistica, la pietra su cui poggia l’interconnessione tra attaccamento e

autoregolazioneCONTINGENTE

MARCATO

Il RISPECCHIAMENTO affettivo deve essere

Permette al bambino di :

LA TEORIA DEL BIO-FEEDBACK SOCIALE

DEL RISPECCHIAMENTO AFFETTIVO

A. Schore (1994) porta dati che vanno dall’osservazione madre-bambino alla

biologia molecolare: il cervello del bambino internalizza e struttura le

funzioni regolatorie fornite dall’affettività primaria in tessuti neurali circoscritti in

momenti critici della sua storia epigenetica

dimostra che la CORTECCIA FRONTALE VENTRO-

MESIALE, incorpora “una madre protettiva internalizzata”.

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IMPLICAZIONI PER LA PSICOPATOLOGIA DELLO SVILUPPO

ASSENZA DI MARCATURAEQUIVALENZA PSICHICA

IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA

assenza di modulazione la madre reagisce all’espressione emotiva negativa del bambino in modo realistico perché ne viene sopraffatta il bambino attribuirà l’affetto negativo rispecchiato al genitore: sperimenta il proprio come appartenente all’altro dipendenza vitale dalla presenza fisica dell’altro come veicolo di esternalizzazione

la vulnerabilità allo stress e alla psicopatologia nelle fasi successive

MANCANZA CONGRUENZA

CATEGORIALE

ASSENZA DI RISPECCHIAMENTO

atteggiamento genitoriale ipercontrollante e/o percezione distorta a fini difensivi dell’affetto del bambino il bambino attribuisce a se stesso un contenuto disposizionale che è incongruo con il suo stato emotivo primario

STILI DEVIANTI DI RISPECCHIAMENTO

SVILUPPO DI RAPPRESENTAZIONI DI SE’ DISTORTE IN SENSO PATOLOGICO

DISORGANIZZAZIONE, SCISSIONE

il caregiver mette in atto un processo simile alla dissociazione le manifestazioni del bambino vengono interpretate dal caregiver come appartenenti alla “modalità del far finta” il bambino non trova una versione riconoscibile dei propri stati mentali nella mente del caregiver

CARENZA RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA DEGLI STATI MENTALI

Il rispecchiamento è importante anche per comprendere

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Momento presente

L’incontro tra psicologia e neuroscienze sta mutando le nostre conoscenze riguardo all’esperienza soggettiva.

Breve intervallo di tempo in cui i processi psicologici raggruppano unità percettive di durata assai breve nella più piccola unità globale (gestalt) in grado di avere senso o significato nel contesto della relazione.

Eventi olistici: l’esperienza è vissuta come un tutto comprensivo di affetti, pensieri, sequenze di azioni, percezioni e sensazioni.

E’ consapevole e di breve durata (1-10 sec)

II momenti presenti più interessanti sono quelli in cui due persone stabiliscono momenti presenti più interessanti sono quelli in cui due persone stabiliscono un contatto intersoggetivo un contatto intersoggetivo

Stern introduce due concetti fondamentali per la terapia

Comunione della soggettività.Viene vista dall’autore come una co-

creazione, un dialogo continuo con le menti degli altri individui.viene chiamata

MATRICE INTERSOGGETTIVA

E’ essenziale alla sopravvivenza

della nostra specie ed è unafunzione sociale.

La funzione di rispecchiamento è il presupposto per lo sviluppo dell’intersoggettività nell’adulto

Intersoggettività

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La maggior parte delle terapie psicodinamiche e cognitive richiede che l’implicito sia reso esplicito

tutto ciò che può accadere nei pochi attimi di un momento presente tra cui anche affetti, aspettative, cambiamenti nei livelli di attivazione

è non simbolico, non verbale e non conscio

Paziente e terapeuta non sono rivolti ad un oggetto esterno, ma sono faccia a faccia e si guardano reciprocamente.

Conoscere implicito

Le neuroscienze hanno dimostrato le principali strutture del cervello essenziali per la formazione dei ricordi coscienti (espliciti) non sono funzionanti nei primi due anni di vita (amnesia infantile di Freud). Tuttavia non dimentichiamo affatto i primissimi

ricordi: non siamo in grado di richiamarli alla coscienza ma essi influiscono sui nostri sentimenti e comportamenti di adulti (rispecchiamento e affetti,

intersoggettività ecc..)ecco perchè

Immagini, sensazioni, intuizioni (implicite) cariche di affettività, vengono rappresentate nel dominio verbale del narratore (esplicito) e a loro volta

vengono rappresentate in immagini, sensazioni e intuizioni da chi ascolta.

Secondo Stern il momento presente viene esperito mentre è ancora in corso e viene colto attraverso il

Nella situazione clinica si intrecciano implicito ed esplicito.

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L’intersoggettività all’interno di una seduta terapeutica ha un ruolo di

Tre motivazioni intersoggettive principali:

bisogno di capire l’altro e individuare la propria posizione nel campo intersoggettivo

condivisione dell’esperienza, bisogno di essere conosciuti

definire e ridefinire se stessi rispecchiandosi negli occhi dell’altro

Motivazione fondamentale

Il metodo proposto dai SOLMS ha dimostrato che la regione anatomica che influenza la motivazione spontanea è localizzata nella sostanza bianca profonda della regione frontale ventromesiale. Una lesione a quest’area cerebrale causa adinamia, perdita motivazione spontanea, nel sonno (il soggetto non sogna affatto) e nel comportamento durante la veglia .

La motivazione è implicata in quasi tutti i processi mentali complessi, dai sogni al cambiamento in terapia.

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Momento ora

Momento d’incontro

legato alla creazione di una condivisione intersoggettiva, affettivamente carica,

che modifica il campo intersoggettivo

momento presente che si manifesta improvvisamente nella seduta terapeutica come proprietà emergente del processo di avanzamento

terapeutico. È un momento affettivamente carico perché mette in discussione la natura della relazione tra paziente e terapeuta.

Quando c’è motivazione, il cambiamento in terapia avviene attraverso

Queste portano alla comparsa del:

Mosse relazionali

Questo porta ad una crisi a cui risponde il:

momenti presenti non coscienti che hanno l’intenzione di modificare o regolare la relazione

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“Come Darwin fece il giro del

pianeta per raccontarci l’origine

della specie, così io mi propongo

di vagabondare nei prossimi mesi

per svelare, per raccogliere gocce

sparse della fontana della

conoscenza , per scoprire pezzi

del mio cuore che io ritrovo in

altre persone

Perché un uomo non è altro che

l’unione di tutti i suoi incontri”

(Coelho P.)