Le lumache, “i - Riviera Web · 2014-06-07 · tito è la sidernesità che le opere...

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Le lumache, “i vovalaci” che sono apparsi a ridosso della Piazza dei Leoni sono il più bel manifesto culturale che Siderno potesse aspettarsi. continua a pagina 4 Gigi Riva con il suo esempio insegnò che l'ambi- zione può trovare appagamento anche in piccoli contesti. Rombo di Tuono, come lo ribattezzò l'i- narrivabile Gianni Brera, rinunciò alle grandi platee, per rimanere in quella che era diventata, per amore e per talento, la sua Cagliari. continua a pagina 14

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Le lumache, “ivovalaci” che sonoapparsi a ridossodella Piazza deiLeoni sono il più belmanifesto culturaleche Siderno potesseaspettarsi. continua a pagina 4

Gigi Riva con il suo esempio insegnò che l'ambi-zione può trovare appagamento anche in piccolicontesti. Rombo di Tuono, come lo ribattezzò l'i-narrivabile Gianni Brera, rinunciò alle grandiplatee, per rimanere in quella che era diventata,per amore e per talento, la sua Cagliari.

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DOMENICA 08 GIUGNO 3www.larivieraonline.comCONTROCOPERTINA

la scorsa settimana ha destato gran preoccupa-zione una denuncia del giornalista ClaudioCordova riguardo il presunto smaltimento dirifiuti, alcuni pericolosi, altri micidiali.Nel 1994, secondo una segnalazione deiServizi, scrive Cordova, Lei, in cambio di unapartita d’armi, avrebbe concesso l’autorizzazio-ne a far scaricare ad Africo un non precisatoquantitativo di robaccia, anche radioattiva, arri-vata dalla Germania. Le sue parole d’ordinesarebbero state utili per l’individuazione e laconcessione di siti, sia nel suo paese, sotto lasua gente, sia nelle zone prossime di Africo e,precisamente, a Santo Stefano, Pardesca eFiumara La Verde. Ad esser seri, l’informativa dei Servizi, primasecretata e oggi alla luce del sole, sembrerebbecontenere delle imprecisioni, almeno da unaprima lettura e da riscontri telefonici abbastan-za sommari. Una nota riservata del 17 novem-bre 1992, infatti, indica nei fratelli Cesare eMarcello Cordì, all’epoca latitanti, i responsa-bili dello smaltimento illegale di rifiuti tossici eradiottivi provenienti da depositi del Nord eCentro Italia e destinati a Serrata. L’unico

Cesare Cordì saltato agli onori della cronacanei decenni passati, e su Google, è nato

nel 1978, e nel 1992 aveva solo 14 anni.Altro che latitante, lo chiamavano

il Monello perché litigava dicontinuo con i suoi coetanei,non perché era impegnato a sot-terrare o nascondere morte. Masu questo non posso mettere lamano sul fuoco.Lo smaltimento dei rifiuti peri-colosi, comunque, è un palinse-sto che tocca, punge e terrorizzal’opinione pubblica. Non so seLei si ricorda delle navi dei

veleni, l’allarme scaturitoall’indomani delle rivela-

zioni del pentito Fonti,originario diBovalino. LaCalabria comeChernobyl, si stril-lava allora. Poi,nessuna Navedei veleni oCunsky agalla, solorotoli scarsi,per dirlaall’uso loca-

le. Quella diFonti si ridus-

se a una sem-plice bufala benconfezionata.Gli strillatori con

le vene del collo pulsanti e le mani in pasta, sfu-marono e con loro il vecchio tormentone di chigode e guadagna innestando vittimismo.Ma a prescindere da questi rotoli scarsi, Lei,caro signor Morabito è del 1934, il 15 agostocompirà 80 anni nel regime di 41 bis, esatta-mente un mese prima di mio padre, ovvero delnonno dei miei figli. Il più grande di dodici,la più piccola di quattro. Quest’ultima,guarda caso, battezzata nella chiesetta diSan Leo, ad Africo Vecchia, tra fragranzedi sottobosco e la parola di Dio. I nonni, signor Morabito, sono giganti,giganti, spesso buoni, non vecchi succhiasangue. I nonni dovrebbero risalire, il più tardipossibile, nell’aldilà con l’anima in pace, eascoltare l’eco di nipoti e pronipoti che conti-nuano a urlare la loro innocenza, carichi disalute, nei sottoscala e nelle rughe, e al campo,dietro un pallone e non trattenere le lacrime,esausti e afflitti dal dolore nelle celle frigoriferedi reparti accaniti, come cavie, con gli occhi giàsemichiusi dinanzi a ultime trovate della medi-cina estrema e miracolose sperimentazioni. No, signor Giuseppe Morabito, non le dicoqueste cose per accusarla, ma solo per chie-derle un gesto da nonno nel caso sapesseveramente qualcosa sui fusti, anche per vietraverse. Lei è stato considerato più volte,dai sapienti della CommissioneAntimafia, più elevato, addirittura diProvenzano. Altri ambienti, poco racco-mandibile, invece, la indicano come la figurache ha rafforzato in provincia quella “CosaNuova” che ha schiacciato la “Cosa Vecchia” diMontalto e Polsi. Tutto fallito, ‘ndranghetanuova e vecchia, Montalto, Polsi e Provenzano.Non ne vale la pena, solo carcere, tragedie emaledizioni.Lei, oggi, potrebbe impedire una nevicata mor-tale sui figli di questa terra o smentire l’ennesi-mo rotolo scarso. Faccia qualcosa che eviti allanostra gente di essere punita o ingannata ineterno. C’è un ultimo fatto che dà un senso aquesta mia lettera: dai dati del portale deitumori nazionale emergono alcuni ele-menti in contro tendenza alle paure chevestono le case delle famiglie dellaLocride. Su alcuni tumori la Calabria è nellamedia nazionale, su altri addirittura, sull’inci-denza soprattutto, è messa meglio di moltealtre regioni. Per esempio siamo il territorioche registra meno tumori ai polmoni rispetto alresto d’Italia.Forse i fusti di cui parlano i servizi, i giornalistie tutti, non si sono ancora aperti.Aspettando una sua risposta, un segnale e con-cedendole la mia amicizia provvisoria, la salutocon un passo che si legge di frequente in alcu-ne affissioni: “Non fiori, ma opere di bene”.

Ercole Macrì

LETTERA AL TIRADRITTO‘Ndrangheta e fusti radioattivi

CarosignorMorabito

MittenteErcole Macrì via Amendola 2 89048 Siderno

DestinatarioGiuseppe Morabito carcere massima sicurezza Parma regime di 41 bis

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DOMENICA 08 GIUGNO 4www.rivieraweb.itPRIMO PIANO

che invadono spazi e tempo inuna Siderno che ha toccato ilfondo e solo dalla cultura e dalleintuizioni geniali può rinascere.Si facciano da parte i falliti dellapolitica e diano spazio alla vita ealle capacità di chi ha qualcosa dinuovo da dire. Il secondo motivoche esplicita l'importanza delmanifesto culturale di Gulloni èla capacità di raccontare adognuno di noi una storia suSiderno e sulla sidernesità. Sonoconvinto, ma potrei essere smen-tito, che al giovane scultore l'ideadei lumaconi è piaciuta più sim-bolicamente e figurativamenteche in senso metaforico, vogliodire che ciò che per lui rappre-sentano le scultura non sono unsignificato universale, ognuno dinoi può dare alle opere un iden-tità, un valore, ad ognuno posso-

no suscitare un ricordo, un aned-doto, ma il denominatore comu-ne, e qui non posso essere smen-tito è la sidernesità che le opererappresentano. Il terzo e impor-tante valore dei “vovolaci” diGulloni riguardano l'opportunitàdi mettere i cittadini di Siderno difronte ad una riflessione.Riflettere sulla condizione diSiderno, sul suo passato e sul suofuturo, riflettere su quello cheSiderno rappresenta e vuole rap-presentare. In due parole accen-dere il cervello. Non resta che,senza caricare di responsabilità ilgiovane artista, complimentarsicon Joey Gulloni e prendere attoche a Siderno, come in tutti i luo-ghi della Locride, ci sono menti eintuizioni capaci di stupire e crea-re delle belle sensazioni.Sfruttiamole.

MORTACCIdi Doroteo

Le lumache di Gulloni sono unmanifesto culturale di grande valore

Giorgio Imperitura: « Qui sigrida al ladro e si getta semprefango sulla stessa persona»Alle ore 18,59 del 3 giugno2014 si è dimesso il presiden-tissimo dell'associazione deiComuni della Locride, l'uomoche più di tutti ha creduto adunione che poteva risollevarele sorti di un territorio perife-rico. Giorgio Imperitura, sin-daco di Martone ha rassegna-to le dimissioni.Le motivazione della rinuncia« Si grida al colpevole per ognirisultato negativo che la

nostra terra subisce ormai datempo, si grida la ladro e sigetta sempre fango sulla stes-sa persona. Non sono piùdisponibile a essere caproespiatorio di una classe politi-ca locale che rispecchia la sof-ferenza di una terra da semprealla ricerca dello sviluppo e diuna nuova frontiera» ha affer-mato a denti stretti Imperituraprima di evidenziare le diffe-renza tra quella che fu l'asso-ciazione rispetto a quella dioggi, dove sono sfumate siner-gie e passione.

L’ex primo cittadino era solito recarsi inCanada, e in particolare a Thunder Bay, permotivi istituzionali, così come fece, appunto,nel mese di aprile del 2009, allorquando avreb-be partecipato alla cerimonia di benedizionedella patrona di Siderno, la Madonna di PortoSalvo.Il viaggio fu anche anticipato da alcuni articolidi stampa, tra cui quelle apparso sulla “Riviera”del 4 gennaio 2009, ove a pagina 2 veniva titola-to “La Madonna di Portosalvo vola a ThunderBay”. Nell’articolo era scritto: «Thunder Bay èun’amena cittadina del Canada. È situata sulLago Superiore, vicino al confine colMinnesota. Da molti anni ci vive una foltacomunità di cittadini di origine sidernese, circa1500 persone: una presenza tanto numerosa daindurre ad un gemellaggio ufficiale tra le duecittà che è durato 10 anni. In questi giorni lacomunità sidernese di Thunder Bay è in fer-

mento perché tra poco giungerà una statuadella Madonna (copia in scala maggiore diquella esistente nella chiesa di Portosalvo) ese-guita dallo scultore Giovanni Pedullà, già auto-re della Calliope posta sul lungomare.Domenica alle 17:30 ci sarà la cerimonia di

benedizione da parte di don Cornelio Femia.La cittadinanza e l’Amministrazione comunalesono invitate a partecipare. La statua verrà col-locata nella sua posizione definitiva: in unachiesa di Thunder Bay, il giorno 4 aprile 2009,grazie anche alla collaborazione delConfederation College. La statua è stata com-missionata e realizzata tramite una raccoltafondi da parte dell’Associazione sidernese diThunder Bay, il cui presidente è FrancescoPedullà, il quale è ora a Siderno per ultimare ipreparativi della spedizione della statua». Domenica 26 aprile 2009, sul settimanale la“Riviera”, a pagina 13, Ercole Macrì propone-va nella sua rubrica “Primo Piano” unapprofondimento dal titolo “Figliomeni senzafreni”, nella cui premessa vi era riportata la cro-naca del suo viaggio in Canada: «Il Sindaco diSiderno Alessandro Figliomeni è fresco reduceda un viaggio in Canada che gli ha permesso di

incontrare molte comunità sidernesi trasferitesiin quel lontano paese e in particolare quella,foltissima, che risiede in una località a oltremille chilometri a nord di Toronto, ThunderBay».In conclusione, rispondendo ad una domandadel suo intervistatore, Figliomeni Alessandroaffermava: «Non potevo sperare in un viaggiomigliore. Le parlerò solo di Thunder Bay, unacittà della provincia dell’Ontario a circa 1000Km a nord di Toronto, che ha storicamente rap-presentato un crocevia importante dell’immi-grazione avvenuta in questo immenso statofederale del Nord America. A Thunder Bay cisono moltissimi italiani. Su una popolazione di110.000 abitanti il 18% proviene dal nostropaese. All’interno della presenza italiana quellapiù numerosa è la sidernese con i suoi 2.000rappresentanti di prima, seconda e terza gene-razione».

Le lumache, “i vovalaci” chesono apparsi a ridosso dellaPiazza dei Leoni sono il più belmanifesto culturale che Sidernopotesse aspettarsi. Quella diJoey Gulloni, giovane artistalocale (anche se l'arte non ha nécasa né territorio) è la classica“genialata”, quelle azioni ina-spettate e spiazzanti che, a san-gue freddo, piacciono, attirano,incuriosiscono e spiegano, spie-gano tante cose. Le installazioniin gesso di Gulloni sono un

documento di rilevanza assolu-ta per tre ordini di motivi. Ilprimo è che sono il segno tangi-bile di una vivacità culturaleassolutamente presente aSiderno. Oltre a Gulloni sonomolti, moltissimi, i giovani (eanche meno giovani) chehanno talento, argomenti edisponibilità, dalla scultura allascrittura, dall'imprenditoria allelibere professioni. Un esercitodi menti talentuose tenuta afreno da mammut preistorici

Imperitura rimette il mandatoLa quaranten-ne attrice sider-nese ha unanuova fiamma,si tratta delmodello SergioSparascio, elet-to l'uomo piùbello d'Italia nel2012. I due,molto felici,nella foto scat-tata in Mexico,a Cancun.

Nuova love story per Daniela Fazzolari

Figliomeni e i voli a Thunder Bay

Sindaci della Locride: il presidentissimo legge una lettera

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Da vent'anni nella profumeria, prima quella classica diEden, oggi quella di nicchia di Fragranze d'Autore: pro-fumi indipendenti, alternativi, ricercati e creati da nasi

internazionali al di fuori dei dettami del marketing. Siamo anda-ti a trovare Cosimo e Stefania, che da pochi giorni si sono trasfe-riti dal Corso della Repubblica di Siderno a Piazza Portosalvo. «La piazza è il cuore pulsante di un paese e come tutti i centriurbani ha un suo odore caratteristico che da oggi profumerà diFragranze d’Autore» mi dice Stefania, accennando un sorriso,prima di spiegarmi in sintesi la sua scommessa vinta. «Profumisconosciuti a moltissima gente, ma intimi ai curiosi, a personeaffascinate da bouquet ricercati».«Come con il vino?» Le chiedo. «Già», mi risponde.«Fammi tre esempi di profumi importanti, anzi mettimeli sulpodio».«Bronzo?» «Heeley»(Anglofrancesce).«Argento?» «Creed» (Anglofrancese).«Oro?» Stefania si sofferma un attimo. «Due ori. Amouage(Arabo), Clive (Inglese)» conclude facendomi sentire a Sidernoun po' di tutto il mondo. Fuori la piazza è viva mentre inizia il mio viaggio dal Cairo aBuckingham Palace tra fragranze d'autore e decine di voci diver-se: Monsieur, Capitan, Caballero, Eccellenza, Milord. E ancora,lino ricamato, camicie di seta, veli di sposa, stoffe di Francia ed'Inghilterra, harem, versi di un poema isolano, cristalli, rubini,diamanti. Tutta la bella malinconia dei miei anni, nel mio naso. Bouquet, abbracci, addii, baci, amici all'altezza, amori stroncatie una donna unica.Fragranze d'Autore, un ricordo.

(em)Piazza Portosalvo,6 Siderno

www.fragranzedautore.it

Profumi di nicchia in piazza Portosalvo

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ATTUALITÀ

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RIVIERA

uesta notte è stata sparata l'autovettura personale del sindaco di Ferruzzano. Ignotimalviventi hanno pensato bene di praticare a mezzo colpi di arma da sparo delle presed'aria alla inerme ed indifesa Yaris della cara e simpatica Sindaca di FerruzzanoMarisa Romeo. Esprimo, a nome mio personale, di Sindaco di Sant'Agata del Bianco,nonché Presidente dell'Associazione Comuni della Locride, la più incondizionata soli-darietà e vicinanza.Nei prossimi giorni convocherò un Comitato allargato a tutti i Sindaci della Locrideper dimostrare alla collega Sindaco la nostra solidarietà e per decidere una serie diiniziative a difesa e tutela degli amministratori della Locride

Giuseppe Strangio

FEDERICO CURATOLAPiena vicinanza e solidarietà a MariaRomeo. Ti prego di porgere anche anome mio questi sentimenti.

GIOVANNI PANGALLO

Solidarietà e vicinanza al sindaco Romeo Condanno questo vile gesto solidarietà alsindaco di Ferruzzano

MICHELE FALZONE

Grande solidariera' e vicinanza al sindaco.

ALFONSO PASSAFARO

Sono di passaggio a Ferruzzano. Nonsapevo niente. Ora chiamerò Marisa.

GIUSEPPINA AMODEIMi dispiace ed esprimo la mia vicinanza alsindaco Romeo e soprattutto a tutta lacomunità di Ferruzzano

GIAMPAOLO CATANZARITI

Marisa. Siamo sempre con te

GIORGIO IMPERITURA

" Calabria mia " , asseriva il grande MinoReitano !! Sindaco le siamo vicini !

ROSSELLA GARREFFAPERCHE' SI ARRIVA A QUESTIDEPLOREVOLI AZIONI,QUESTA NON E'CIVILTA'.UNU PUO' NON CONDIVIDERE.IL POPOLO E' SOVRANO.............

SILVIO GERACE

gesto deplorevole già da sefatto a una donna ancora piùdeplorevole

DOMENICO GIORGI

Oggi diventa difficile amministrare... Manoi le siamo solidali e con fermezza dici-amo di "non arrendersi mai"!

CONSULTA CITTADINA CITTÀ DI SIDERNOCESARE DE LEO

Più scuola per tutti.

MICHELEALBERT TRICHILO

FRANCO SEMINARASono vicina al sindaco,e spero che questi vili atti cessino einiziano a valorizzare la nostra terra, perche c è anche tantagente onesta,sono vicino ai cittadini di ferruzzano

BRUNELLA LAGROTTERIA

Piena e convinta solidarietà al Sindaco diFerruzzano. Mi chiedo quando cambieràquesta Calabria !

GIOVANNA CUSUMANO

Conosco il Sindaco diFerruzzano e ha sempre parte-cipato a iniziative sulla legalitànella Locride, esprimo la miasolidarità e condivido l'iniziati-va, bisogna fare luce su tiepisodi e condannare sempretali fenomeni di violenza checominciano a diventare troppofrequenti..............

Esprimo tutta la mia solidarietà al sindacoRomeo e condanno con forza tali atti intimida-tori. Partecipo volentieri al comitato allargato aisindaci.

FRANCESCO OLIVAFrancesco Oliva Mi associo ed esprimo la mia solidarietà al sindaco diFeruzzano. Oggi solo persone veramente coraggiose e oneste sono in grado dioperare in politica per il bene comune. Queste però non devono essere lasciatesole. E chi ama la propria comunità deve saper fare corpo con esse, trovandoanche il coraggio di denunciare. Avanti, sindaco, ed auguri di buon lavoro. Nonsarà un gesto vile a farla desistere.

A Maria Romeo ealla comunità diFerruzzano va anchela mia solidarietà

PIETRO MELIASolidarietà a MariaRomeo ma è impossibilecontinuare in questomodo. Bisogna tutelaregli amministratori

ELISABETTA TRIPODII miserabili vigliachi rimangono vigliachi e miser-abili. Sono solo individui che non hanno il coraggiodi affrontare i propri simili a viso aperto ma sannocolpire alle spalle e strisciare come vermi. AllaSindaca di Ferrazzano che si è esposta per me...

FRANCO VENEZIA

Attentato al sindaco di Ferruzzano

Ecco il messaggio cheGiuseppe Strangio,presidentedell’Associazione deicomuni, ha pubblicatoin seguito alla notiziadell’atto intimidatoriosubito dal sindacoMarisa Romeo martedì3 Giuigno. Anche ilnuovo vescovo diLocri ha espresso lasua solidarietà alsindaco e hacondannato l’atto

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DOMENICA 08 GIUGNO 7www.rivieraweb.it

SETTIMANALE

Terme di Antonimina:Le dimissioni del manager Vittorio Zadotti.Calabrese: «Le Terme, un carrozzone». Condelli: «Nessuno è indispensabile»

e dimissioni di Vittorio Zadotti dal Consiglio d'amministrazione delle Terme diAntonimina-Locri sono il segno della sconfitta del progetto di rinascita del centrotermale e la speranza di occupazione ed eccellenza.Il manager del Call & Call Lokroi si è scontrato con un mostro di burocrazia eimpresa pubblica e ha mollato. Cavilli burocratici e limiti culturali gli hanno fattogettare la spugna. A lui, un manager cui era riuscita l'impresa impossibile di creareposti di lavoro in un luogo abituato a vivere d'assistenza. La struttura d'altra parte è il simbolo dell'inefficienza e delle astrusità burocratiche.Progettata nel 1986 dopo 25 anni vede l'inizio dei lavori, il 27 Agosto viene inaugu-rata la nuova sede costata 6 milioni di euro e che sorge su un terreno di 10.000 metriquadrati. Ma ovviamente non è completa. Quel giorno si taglia il nastro solo del

primo lotto, nonostante sia sprovvista di impianto di riscaldamento e raffreddamento e che la pisci-na coperta non sia mai entrata in funzione.Se si riguardano i filmati dell'epoca gli annunci e i proclami non sono stati risparmiati. «Lavoro per150 persone», ipotizzava Pino Pelle, ex presidente, cui è succeduto Francesco Macrì. Ma al 10 Marzo2014 l'unico cosa che era stata prodotta era un disavanzo di circa 500.000 euro. Almeno secondoquanto riportato nella relazione che Macrì e Zadotti hanno consegnato ai consigli comunali di Locrie Antonimina. In chiusura di relazione, il duo che avrebbe dovuto resuscitare Lazzaro, aveva proposto idee perincrementare gli ospiti della struttura, per pubblicizzarla e farla conoscere. Si parlava di piani di comu-nicazione, di strategie di rilancio, di riorganizza-zione degli spazi. Tra l'altro tra i punti per adot-tare un restyling della struttura si può leggereche «devono essere completati i due piani, cheaccolgono una struttura alberghiera, per realiz-zare la quale, sono necessari finanziamenti percirca Û7 milioni». Leggendo quelle pagine sem-brava che qualche speranza ci fosse, che ci fosse-ro dei seri margini di crescita.Allora cosa è successo? Perché questa risorsache doveva produrre posti di lavoro è rimastaimpantanata? È quasi allo stremo delle forze. Edi qualcuno sarà la responsabilità. Forse dellaburocrazia e di un sistema decisionale che fareb-be perdere la pazienza anche a Gandhi zen. Diin un ingranaggio folle e improduttivo che hafatto perdere un'opportunità di sviluppo turisti-

biamento da una serie di situazioni consolidateall'interno della struttura. Sono stati mesi di ten-sioni, incomprensioni e discussioni». Non entrapiù nello specifico Calabrese ma quel riferimen-to a situazioni consolidate e interne lascia pochidubbi. È arrabbiato però anche un po' sconforta-to il sindaco. Zadotti era stato fortemente volutoda lui e adesso è come se anche lui avesse persocon queste dimissioni.Francesco Macrì, presidente del ConsorzioTerme Antonimina, invece capovolge la situazio-ne: «Sono convinto che Vittorio ritorni sulla suadecisione. Queste dimissioni vanno lette comeun momento di scoramento di un manager nonabituato alle lungaggini del pubblico. Si è ritrova-to a doversi confrontare con un ambiente in cuiper fare una cosa, che in una delle sue aziendeprivate avrebbe richiesto solo cinque minuti,potevano passare anche tre mesi. Dobbiamo rin-graziarlo per quanto ha già fatto e per l'essersiimpegnato con costanza e essendo presentenonostante tutti i suoi impegni a Milano e Roma.Il progetto di rilancio resta comunque valido esono convinto che passata la bufera anche luiritornerà a lavorare con noi. Le terme possonorisollevarsi, abbiamo già iniziato a stipulare con-venzioni e con importanti campagne pubblicita-rie come da programma, ma restiamo realisti eteniamo conto del difficile periodo che le struttu-re pubbliche come la nostra stanno attraversan-do». Il sindaco di Antonimina, Antonio Condelli,sottolinea che «al progetto sta lavorando ungruppo. Siamo tutti utili ma nessuno è indispen-sabile. Ritengo che il dotto Zadotti abbia fatto unottimo lavoro. Ma non credo che il progetto sifermi per la sua assenza».

co alla Locride. Per prendere una decisione allaTerme di Antonimina la trafila era da capogiro.Un membro del Cda avanzava una proposta eprima che il progetto si concretizasse occorreva-no aleno 12 riunioni. Un meccanismo chiara-mente cervellotico, una corsa a ostacoli su mineantiuomo. Impossibile. Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, tuona escaglia saette: «Grazie a Zadotti è stata fatta lucesul meccanismo con cui si muoveva questo car-rozzone. Ho parlato a lungo con lui ieri primache annunciasse le dimissioni e anche nei mesiscorsi ci siamo confrontati spesso. La vera moti-vazione di questa rinuncia credo sia stata l'impos-sibilità di operare, gli impedimenti posti al cam-

VITTORIO ZADOTTI, IMPRENDITORE DILIVELLO, DURANTE UNA CONFERENZA.ERA STATO CHIAMATO A RISOLLEVARELE SORTI DELL’IMPIANTO TERMALE DIANTONIMINA, MA TROVANDOSIDAVANTI A CAVILLI BUROCRATICI E LIMITICULTURALI, HA DECISO DI MOLLARE

ELEONORA ARAGONA

Il punto di non ritorno

L

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DOMENICA 08 GIUGNO 8www.rivieraweb.itPRIMO PIANO

ILARIO AMMENDOLIA

Peppe Scopelliti ha perso i suoi corti-giani. Scomparsi, volatilizzati in unbatter di ciglia.Tra l'autunno del 2010 e la primaveradel 2011 il Comitato dei sindaci dellaLocride - che allora guidavo -ebbeuno scontro politico molto forte conl'allora governatore regionale.Non c'era niente di personale.Chiedevamo un progetto d'urto perla Locride capace di sostituire levuote promesse che tutti i governiregionali hanno fatto e mai mantenu-to.Rifiutavamo una mentalità codina eservile rivendicando la dignità di unterritorio e di un progetto.Eppure, in ogni circostanza, l'arrivodel presidente era anticipato da unafolta truppa di pretoriani che panciain dentro e il petto in fuori lo aspet-tavano frementi e osannanti.Appena Scopelliti ha perso il poterela guardia del pretorio s'è dissoltacome neve al sole. Un classico non un caso.Scopelliti è stato “erede” delle classi

dirigenti storiche che hanno domina-to sulla Calabria nel secolo scorso e,in quanto tale, delegato a gestire il“potere”. Come i suoi predecessorilascia una regione certamente ulti-ma tra quelle meridionali e forse del-l'intera Europa. Una Calabria inperenne recessione, con una disoccu-pazione di massa, industrie inesi-stenti, agricoltura in crisi, sanità allosfascio, servizi sociali solo sulla carta,fondi europei non utilizzati, paesisommersi dall'immondizia, subalter-nità assoluta ai poteri centrali.Adesso il “Palazzo” vuole edeve processarlo e sacrifi-carlo sull'altare della pro-pria salvezza.Scopelliti “unicoresponsabile” significasalvare il potere tra-sversale che ha gestitola Regione con conti-nuità.Certamente “Peppe”sicuro della sua spa-valda giovinezza, hapensato di governa-re i poteri forti ini-ziando dalla buro-crazia regionale,invece ne è statogestito.Gli stipendi da nababbi di“alti” funzionari altezzosiquanto inetti, le scandalo-se convenzioni, le sospettespesi legali nelle Asl enegli enti sub regionali, iprivilegi degli eletti,

hanno rappresentato un colpo allostomaco per la Calabria dei disoccu-pati, degli emarginati, degli ammala-ti disperati. Una delusione di tantaparte di elettorato che aveva votatoScopelliti.Adesso però il Palazzo ha urgentebisogno di salvare se stesso..Il re èmorto, viva il re.È stato così in passato, molto proba-bilmente sarà così alle prossime ele-zioni regionali.I cortigiani sono già alla ricerca delnuovo “Duca.” Noi che non siamostati servi non inferiremo sull'uomo

“Scopelliti” e non ci accoderemo achi vuole un capro espiatorio percoprire le responsabilità di unaintera classe dirigente oziosa,oscura, subalterna, incapace eresponsabile del disastro stori-co della Calabria.La storia ci insegna chedemonizzare un “uomo” ècongeniale ai disegni di colo-ro che intendono salvare unsistema basato su trameoscure, sugli interessi dipochi e l'oppressione deimolti... In questa trappolanon bisogna cadere. C'è un antico adagio popo-lare che sintetizza la sag-

gezza dei contadini:«Nchiana Toma e scindi

Masi». «Scindi Masi e nchia-na Toma» solo così al potere

resta sempre e comunqueTommaso. (To-masi in dialetto

calabrese).

Noi abbiamo invece bisogno di unaalternativa vera di progetti, di idee,di uomini. Non una alternativa disigle, non tra “vecchi” e “giovani”non tra “cosentini”, “reggini” e“catanzaresi” ma sostanziale.Avremmo bisogno di demolire dallafondamenta il cupo “Palazzo”costruito negli ultimi quarant'annisulle spalle dei calabresi.Altri erano i nostri sogni e i nostriprogetti quando ci collocavamo adifesa del Consiglio regionale che tene-va la sua seduta al teatro comunale sottouna pioggia battente di pietre lanciate dai“boia chi molla”.Altra cose la “Regione” secondo la ten-sione democratica dei Costituenti.I troppi cadaveri che occupano ormai sta-bilmente il Palazzo emanano un lezzo dimorte che ammorba la Calabria. La loroforza è la nostra rovina. A noi la scelta.Vivere nell'eterno feudalesimo calabresee di questo morire o avere il coraggio dicambiare radicalmente.L'antitesi è solo questa!La speranza è che la lezione di “Peppe”osannato, ferito e tradito dai suoi “corti-giani” ci faccia riflettere.

Scopelliticome neve al soleÈ finita la sua era e adesso il Palazzo vuole processarlo e sacrificarlo sull’altare della propria salvezza

L’ex governatore è statol’erede delle classi

dirigenti che hannodominato sulla Calabria

nel secolo scorso

Demonizzare unuomo è congeniale di

solito ai disegni dicoloro che intendono

salvare un sistema

SETTIMANALE

«Cortigiani vil razza dannata, per qual prezzo vendeste il mio bene ?A voi nulla per l'oro sconviene...»

Ieri Oggi

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DOMENICA 08 GIUGNO 10www.rivieraweb.itPOLITICA

L’intervistacon Luigi Brugnano

Si definisce un uomo che parla al passato e uno che ha giàvissuto la sua stagione di impegno politico, il figlio dellostorico sindaco di Siderno, Peppino Brugnano, ritiene cheadesso sia il momento in cui i giovani si facciano avanti

ANTONIO TASSONELa biblioteca comunale di Siderno, damesi si trova in stato di semi-abbandononei locali della scuola “Lorenzini” diSiderno Superiore. La biblioteca è statadislocata in ambienti per nulla frequen-tabili dove è stato sistemato in qualchemodo l’enorme patrimonio librario cit-tadino. I componenti dell’ Associazionedel libro e della Biblioteca attendono damesi di conoscere quale sia la volontàdegli organismi istituzionali per cercaredi risolvere questo problema ed hannoorganizzato anche una manifestazionedi protesta per evitare che la situazionesi aggravi ulteriormente. Tra i compo-nenti dell’associazione presieduta daCosimo Pellegrino, c’è anche LuigiBrugnano, figlio dell’indimenticato sin-daco Peppino Brugnano, che ha preso acuore la situazione e non perde occasio-ne per ribadire quanto sia importanteriuscire a risolvere questo problema. Loabbiamo incontrato per rivolgergli qual-che domanda :Luigi Brugnano, ci potrebbe dire a chepunto si trova la vertenza legata allabiblioteca comunale e che risultati aveteottenuto come associazione ? Quella condotta dall’Associazione Amicidel libro e della Biblioteca, non è una ver-tenza (la cultura non è mai “contro” qual-cuno è, al contrario, momento di eleva-zione e di crescita per tutti), bensì un pro-getto che punta ad ottenere, nell’immedia-to, il riposizionamento logistico dellaBiblioteca in un sito adeguato e possibil-mente centrale della nostra cittadina edisporre – finalmente – di un organo digestione che ne assicuri l’informatizzazio-ne (aderendo al sistema bibliotecarioregionale), l’aggiornamento e la manuten-zione scientifica del catalogo. Il progettoperò va oltre ed è più ambizioso, in quan-to come Associazione riteniamo cheSiderno abbia necessità (ancor di più inquesto particolare momento storico) ediritto di disporre in un prossimo futuro di

una “Casa della Cultura”. Un luogo cioèove poter riunire una serie di attività di stu-dio, di arti varie, di aggregazione sociale,di incontro/confronto in una sala confe-renze di almeno cento posti e, perché no,di spazi espositivi dove poter finalmentedare degna collocazione alla gipsotecadelle Opere dello Scultore GiuseppeCorreale. In che stato si trova attualmente, secon-do lei, la città di Siderno ?Inutile negare che la nostra cittadina stavivendo un momento drammatico e deci-sivo. La situazione è sotto gli occhi diognuno di noi: le vicende amministrativee la dichiarazione dello stato di “dissestofinanziario”, cadono in un periodo in cuila crisi economico-finanziaria dellaNazione, ed in particolare del Sud (ormaisu 10 giovani meno di 4 dispongono di unposto di lavoro), ha messo in ginocchio lagià debole economia della nostraComunità. A questa situazione, già di persé drammatica, si sommano l’emergenzaambientale (stentiamo a conquistare unminimo di “normalità” nella gestione deirifiuti) ed una serie di calamità quali quel-la del Lungomare e della Diga. Siamonella condizione, se mi consente il parago-ne, di un campione blasonato mandato

all’improvviso pesantemente al tappeto,che rialzatosi stenta a riprendere coscien-za e forza di reazione. Cosa ricorda in particolare del periodoin cui suo padre amministrava questacittà? Mio padre ha ricoperto l’incarico diSindaco per poco più di un anno, daluglio 1979 al settembre del 1980, e vi èarrivato, per spirito di servizio verso lacomunità, a seguito della tragica circo-stanza della morte del Sindaco in carica,l’indimenticabile Oreste Sorace. Se ildestino non fosse stato così crudele anzi-tutto verso la Sua famiglia, e poi verso lanostra città, con Oreste Sorace la storia diSiderno sarebbe stata ben altra, non fos-s’altro che per il suo fruttuoso pragmati-smo e la sua capacità politica e per il suosmisurato amore verso Siderno. Dellagestione amministrativa di PeppinoBrugnano mi piace sottolineare la vivacitàed il confronto costruttivo che si realizza-rono in seno al consiglio comunale, tra leforze politiche e con tutte le istanze dellanostra società civile, dibattiti e confrontimemorabili che condussero, nel pur breveperiodo del suo incarico, all’approvazionedel primo Piano Regolatore Generale. Ildialogo ed il confronto tra forze politiche enella società sono forse oggi gli aspetti chepiù latitano nella nostra cittadina.Perché da diverso tempo, pur amandoSiderno, non decide di sciogliere leriserve e candidarsi a Sindaco ? Vede Direttore, le motivazioni stannonella risposta alla Sua domanda prece-dente: io parlo al passato ! Ho già vissutouna stagione, abbastanza lunga di impe-gno politico ed una, per la verità più breve,di impegno amministrativo (sono statoConsigliere ed Assessore negli anni ’80).Oggi è il tempo dei giovani. C’è bisogno, amio avviso, di volti nuovi, di giovani capa-ci e motivati, giovani carichi di energia edanimati dalla volontà di costruire un pre-sente migliore e soprattutto un futurodiverso e più positivo per questa nostra

terra così mortificata. D’altra parte il futu-ro appartiene alle giovani generazioni ed ègiusto che siano loro a costruirlo. Pensopoi che, a monte di tutto e prima ancoradel nome di un Candidato Sindaco,necessiti un “Progetto” per la nostracomunità, che sia elaborato e sostenutodalla maggior parte dello schieramentopolitico, nella consapevolezza dell’emer-genza che viviamo e del quale ilCandidato Sindaco si faccia interprete egarante. Serve infine un “patto” condiviso(Siderno Libera ha provato a porre iltema ed il tentativo avrebbe meritatomiglior fortuna) che assicuri che a preva-lere sia una proposta politica ed unacapacità di governo reali, piuttosto che unconsenso acquisito attraverso i soliti artifi-zi elettorali ma incapace, dopo il voto edalla prova dei fatti, di offrire una guidaper uscire dal pantano. Sta alla politicaed alle forze politiche, in definitiva, faremergere questo “potenziale”.Cosa pensa dell’operato e della gestionedei Commissari Straordinari ? Ho grande considerazione delle difficoltàche i Commissari Straordinari incontranonella gestione della quotidianità ammini-strativa. I Commissari sono la conseguen-za del nostro operato, non la causa dellenostre difficoltà odierne. Per il resto ognu-no di noi può rendersi conto di comevadano le cose andando un po’ in giro perle vie di Siderno.Se dovesse un giorno decidere di candi-darsi a Sindaco su quali settori rica-drebbero le sue scelte ? Provo a “dribblarne” il senso della suadomanda mettendomi nel ruolo di ciò cheda cittadino auspicherei. La cosa più dif-ficile da realizzare è una “ordinata” gestio-ne della quotidianità: servizi comunaliefficaci ed efficienti, rispetto delle regole edella legalità, decoro e cura del contestourbano, un corretto ciclo di gestione deirifiuti. Per il resto, la dichiarazione di dis-sesto e le condizioni finanziarie del bilan-cio comunale non consentono di volare

alto con l’immaginazione anche se alcunequestioni, legate all’ambiente, alla siste-mazione del Lungomare ed alle troppeopere ”incompiute” sono ineludibili.Personalmente ritengo che il tempo della“municipalità esasperata” sia tramontato,non serve o serve a poco essere i primidella classe in una classe di asini. Le“eccellenze amministrative” che pure cisono non bastano a mutare il giudizio suiritardi del nostro comprensorio e naufra-gano anch’esse in questo mare di inade-guatezza. Lo sforzo comune deve esserequello di una progettualità integrata che,salvaguardando le peculiarità e la voca-zione di ogni realtà del territorio, tracci undisegno complessivo e condiviso per laLocride in grado di cogliere le opportunitàofferte dai finanziamenti della ComunitàEuropea e di abbattere le negatività esi-stenti. Per meglio chiarire il senso di ciò che vadodicendo e sfuggire dal rischio di appariresaccente o spocchioso (chi mi conosce sache tale stile non mi appartiene) tengo aprecisare che ben comprendo le difficoltàdi amministrare oggi la cosa pubblica equanto sia impossibile celebrare “le nozzecon i fichi secchi”, ammiro e consideromiei alleati - a prescindere dalla partepolitica alla quale appartengono - quantisi impegnano per il bene comune, epperòi ruoli devono produrre fatti tangibili oproporre strategie possibili, altrimentirisultano fine a se stessi e non servono anessuno se non a tenere occupata unapoltrona.Porre al centro gli interessi di tutta laComunità e del cittadino, rispetto agliinteressi individuali, e di tutto un territorio,anziché delle singole municipalità (spessoin conflitto tra loro), in un confronto eduna capacità di dialogo e di sintesi virtuo-se è la scommessa che abbiamo difronte eche spetta alla politica, quella con la “P”maiuscola, saper vincere.

«Prima di un candidatoserve un progetto»

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G iorno 10 giugno 2014 alle ore 9:00, presso la sala delPalazzo della Cultura di Locri, si terrà un importanteseminario tecnico illustrativo sul Fondo rotativo

Jeremie. La finanza d'impresa è tema di costante attualità,linfa vitale per lo sviluppo delle imprese della regione ed ilFondo Jeremie costituisce il più importante strumento difinanza messo a disposizione per le imprese del territorioregionale con risorse finalizzate tanto al finanziamento del-l'attività corrente (capitale circolante) quanto degli investi-menti produttivi.Il rapporto tra assetto economico, patrimoniale, finanziarioe competenze aziendali del sistema imprenditoriale è stret-tamente correlato con le opportunità di crescita dell'aziendache potrà accedere alle risorse allocate dal Jeremie riducen-do sensibilmente il costo complessivo del finanziamento gra-zie all'apporto di una quota rilevante di risorse comunitariee di risorse bancarie complementari .Al seminario, organizzato dal dott. Paolo Commisso,Presidente dell'Investment Board del Jeremie, di concertocon l'Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili diLocri, prenderanno parte, quali relatori, i responsabili dellebanche cui è affidata la gestione operativa del fondo, chegode di una dotazione di 94,5 milioni di euro, i rappresen-tanti del Fondo Europeo per gli Investimenti, l'ABIregionale ed il Dipartimento Attività Produttive dellaRegione Calabria.L'evento costituisce un'occasione unica a livello regionalealla quale prenderanno parte tutti i principali players con-venuti per un approfondimento dedicato ai professionisti ealle imprese.In base alle indicazioni tratte dalla Regional Bank LendingSurvey, la domanda di prestiti delle imprese si è ulterior-mente indebolita nel tempo. Si è accentuata la riduzionedella domanda finalizzata agli investimenti produttivi ed èvenuto meno il contributo positivo delle richieste di finanzi-amento per la copertura del capitale circolante e per le oper-azioni di ristrutturazione del debito.L'incertezza sulle prospettive di crescita dell'attività eco-nomica ha contribuito a mantenere condizioni di accesso alcredito ancora tese, sebbene non vi siano stati interventi diulteriore restrizione dopo il forte irrigidimento registratonell'autunno del 2011. L'inasprimento è stato attuato princi-palmente attraverso l'aumento del costo medio dei finanzia-menti, in particolare, di quello praticato sulle posizioni piùrischiose. La restrizione sulle quantità erogate risulta,comunque, in progressiva attenuazione. Nelle attese dellebanche, le politiche di offerta non dovrebbero registrarevariazioni significative. In generale, il credito al settore pro-duttivo ha registrato una contrazione ascrivibile principal-mente alla flessione dei prestiti alle imprese di piccoledimensioni.Il Fondo Jeremie per le sue peculiarità, pubblico-private,interviene a ridurre il costo di accesso al credito con fondifinalizzati al sostegno e alla crescita del sistema produttivoregionale.Imprese, professionisti, associazioni, istituzioni sono invitatia prendere parte al Seminario per accrescere la conoscenzadello strumento e cogliere le opportunità che esso offre.

Finanza d'impresa quale opportunità di crescita e sviluppo

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GENERAZIONE X

RIVIERA

Questa volta è Siderno a sbucare dal-l'ombra dove per molto, troppo tempo siera appisolato.Ed ha deciso di destarsi nel più gioiosodei modi."Vivi e condivi", ecco lo slogan scelto perla manifestazione dagli abili ed intra-prendenti organizzatori che si sono ado-perati per rendere il loro progetto unicoe coinvolgente.Loro sono i ragazzi del Comitato diQuartiere "Santa Caterina", che per tregiorni hanno allestito la storica ViaMatteotti con toni vivaci che coloravanodi allegria l'atmosfera, ed hanno creatouna "sharefest", o per dirla in italianouna "festa della condivisione".Della durata di tre giorni, 31, 1 e 2Giugno, la manifestazione prevedevache ciascuno dei partecipanti condivi-desse con l'intera collettività idee, pro-getti e creazioni.Una festa a misura di bambino, di uomoe di anziano.

Giochi organizzati per i più piccoli, scat-ti con abiti d'epoca per gli amanti dellatradizione, laboratorio di scrittura pergli appassionati.Da sfondo c'era poi l'arte e la maestriadegli artigiani locali, orgogliosi di espor-re le loro creazioni. Sapori insoliti elavori inconsueti come quelli al telaio,hanno destato l'interesse e lo stupore dimolti.Lungo via Matteotti ha trovato posto,l'esposizione di un tridimensionale siste-ma solare, costruito interamente amano, grazie alla volontà di quanti sisono adoperati nell'impresa.Inoltre ad animare le serate si sonoalternati band e cantanti locali, oltre adun noto e simpaticissimo cabarettistasidernese.Caratteristica peculiare della manifesta-zione, nonché logo dell'associazione"Santa Caterina", e protagoniste assolutesono state le simpatiche e colorate luma-che, realizzate da un noto scultore sider-

nese, che hanno ornato e fatto da coreo-grafia alla festa, per poi essere venduteall'asta di beneficenza.Noto è che per i vicini locresi, il vavala-cio (la lumaca,in dialetto) è l'espressionecolorita per definire il sidernese doc.Con molta intelligenza, decoro e innataautoironia si è voluto sdrammatizzarequesta tradizione storica.Tanti coloro che dall'alto del loro podiohanno fortemente criticato la scelta.Forse perché da lassù la prospettiva dacui osservare le cose appare difattidistorta.L'invito è che scendano fra noi comunimortali e che possano osservare la realtàsenza filtri e pregiudizi.Complimenti, a chi in concreto si èimpegnato, a chi con il sorriso ha tra-smesso gioia e allegria perché la condivi-sione è l'unico valore che arricchisce chilo riceve e non impoverisce chi lo dona.Ad maiora Siderno, semper.

Sara Leone

SIDERNO ALL’AVANGUARDIA

Si terrà a Condofuri 11 Giugno 2014 alle ore17.30 presso Centro Operativo Comunale diProtezione CivileConvegno e intitolazione velivolo ultraleggeroa “Vincent Raschellà”. Pioniere dell’aviazione.Interverranno: Salvatore Mafrici, Sindaco diCondofuri, Giovanni Riccio, Sindaco diCaulonia, Enzo Di Chiera, responsabile pro-getto “La Memoria Ritrovata”, Mario Vasile,presidente dell’associazione sportiva “38° NFly Zone”Personalità ed autorità del mondo aereonauti-co.Il 25 settembre 1889 dopo anni di studi e moltitentativi, il sogno di Vincent Raschellà, arti-sta inventore e pioniere dell’aviazione, nato aCaulonia nel 1863, diventava realtà.

Sulle colline dell’entroterra cauloniese, allapresenza di testimoni che ne documentaronola veridicità, Vincenzo Raschellà, in paesedetto “Vici u pacciu”, con un aliante da luicostruito e battezzato “il falco” si alzò in volopercorrendo una distanza di circa 200 metri.Per la rivista americana “Science and inven-tion” è considerato addirittura un antesignanodei fratelli Wright che effettuarono il primovolo della storia nel dicembre del 1903.In omaggio a quello storico evento l’associa-zione “38°n fly zone” ricorda la figura diVincent Raschellà intitolandogli un velivoloultraleggero.Dopo la celebrazione del 150° anniversariodella sua nascita, avvenuta a Caulonia il 25 set-tembre 2013, su iniziativa dell’associazione

culturale “La memoria ritrovata”, questo è ilprimo concreto passo per il riconoscimentostorico del talento e delle invenzioni di un per-sonaggio straordinario, del quale fino a pocotempo fa in Italia ma soprattutto in Calabriapoco o nulla si sapeva.Questo il testo scritto da Vincent per descrive-re il primo volo:« Dopo un certo numero di vani tentativi congli aquiloni, mi sono reso conto dell’impossibi-lità di poter volare in questo modo e mi diedialla ricerca di mezzi che offrissero maggiorestabilità e che potessero essere usati con unaforza motrice. Il pallone con le ali di pipistrel-lo » Con questa idea in mente ho creato piùtardi un apparecchio simile agli aquiloni pre-cedenti, sostenuto da un pallone a forma di

sigaro, fatto di tela foderata con carta velina.Trattai la tela con una soluzione di cloruro dicilicio, solfato di ferro e allume, per renderlaincombustibile. Questo pallone con le duepunte acuminate misurava circa 13 metri dilunghezza, 4 metri di altezza e 3 metri di gran-dezza. II nuovo velivolo era completato dadue ali, simili per forma a quelle di un pipi-strello, due pedali, sedile, lèva, pulegge e dueeliche, che dovevano essere mosse con la forzadei piedi.«Il 25 settembre 1889, giorno del mio venti-seesimo compleanno, ho fatto il primo volocon quest’apparecchio, partendo dalla som-mità della balza usuale. Il volo è stato un verosuccesso, poiché coprii la distanza di circa due-cento metri ed atterrai presso un grosso albe-

ro di albicocche.Avrei potuto volare più lontano, ma il luogodei miei esperimenti era una collina di unfondo di mio padre, chiamato Scrongi, ed ilterreno circostante era inclinato in modo taleche l’unico punto su cui si poteva atterrare eralo spazio vicino all’albicocco. «Dopo questaprima prova hofatto altri voli, alcuni dei quali riuscirono vera-mente ottimi. Data la limitazione dello spazioa mia disposizione, i miei voli di resistenzaconsistevano nel girare intorno descrivendopiccoli cerchi ed in questo modo riuscii amantenermi in aria anche per quaranta minu-ti.Chiamai il mio velivolo: «Il Falco».

Il Falco di Caulonia

Ègrande successo per la "festa della condivisione"

Vincent Raschellà , pioniere dell’aviazione, sarà ricordato con un convegno. Nel 1889era un sognatore deriso dai suoi contemporanei, che lo chiamavano “Vici u pacciu”,mentre oggi è considerato un antesignano dei fratelli Wright

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DOMENICA 08 GIUGNO 13www.rivieraweb.it

SETTIMANALE

Colora la via Dante e costeggia la stazione ilmurales realizzato dal Comitato GiovanileO'strakon di Marina di Gioiosa Jonica, in col-laborazione con il Movimento dei Focolari.“Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto ate” è lo slogan dipinto, a mo di onda e con icolori dell'arcobaleno. L'impronta delle manicolorate che fiancheggiano il murales è quelladei bambini, autori di questa piccola operad'arte, ma di grande significato. L'idea nascecon il Movimento dei Focolari che si è incurio-sito di questo Comitato: un mesetto per orga-nizzarsi e l'1 giugno il murales è bell'e pronto,donato alla cittadinanza a conclusione dellapedalata ecologica. Ma cos'è il ComitatoGiovanile O'strakon? Per scoprirlo incontro laPresidente, Valentina Femia, che subito si spo-glia di questa sua carica: «È solo una forma-lità: si lavora in cooperazione e le decisionivengono prese tutti insieme». Non posso nonchiedere la scelta del nome O'strakon, termi-ne greco e mi spiega che appunto significacoccio, conchiglia, sui quali in passato si vota-va, in quanto il papiro era costoso e scarseg-giava. Non c'è un coccio uguale all'altro, e lorosi sentono così: diversi, ma uniti. Verso cosa?

Promozione sociale, ambientale, culturale.Un Comitato che a soli tre anni di vita si èfatto sentire e vedere non poco. Magari avetemandato vostro figlio ad una delle due feste di

Halloween organizzate da loro o ancora,vostro nipote, frequentante il Liceo artistico ol'Istituto d'arte vi ha raccontato di aver datouna mano al Musaba, rinomato museo di

Mammola, in seguito alla caduta di una cister-na. Il Comitato O'strakon ha inoltre organiz-zato una tavola rotonda con Flavio Stasi perl'emergenza rifiuti, «un incontro alla pari» mispiega Valentina, «senza alcuna cattedra adividere noi e lui». I membri di O'strakon cimettono la faccia, anche se poco prima di pre-sentarsi al paese, tre anni fa, l'hanno nascosta.Già, perché hanno tappezzato i muri di mani-festi raffiguranti delle sagome (le loro), persuscitare curiosità e stupore nei concittadini;poi, qualche giorno dopo, ecco i visi di ognu-no. La faccia, nel bene e nel male. Quandoqualche anno fa la scuola media subì comeatto vandalico un incendio, armati di striscionie frasi forti, i membri di O'strakon hannodimostrato solidarietà: chi colpisce la scuolacolpisce se stesso. Poi, quando Marina diGioiosa Jonica sembrava lasciarsi un po' anda-re, hanno realizzato un incontro con la cittadi-nanza, dal nome “Ma cu va faci fari?”: unoscossone per svegliare i concittadini da un'evi-dente apatia. Hanno adottato un'aiuola di cuisi prendono cura e organizzano ogni notte difine anno il “Brindisi in Piazza”. Una doman-da mi sorge spontanea, forse retorica :«Ma chi

vi finanzia?». Sì, era retorica. «Mettiamo tuttodi tasca nostra», mi risponde DanieleAlbanese, altro membro di O'strakon, che orasi è aggiunto alla conversazione. «La situazio-ne comunale fino a qualche tempo fa era bennota: come ricevere finanziamenti? Paghiamol'affitto della sala che utilizziamo per i variincontri, ma crediamo che il lavoro disinteres-sato ripaghi sempre». Vedo la speranza negliocchi di Valentina e Daniele, ed una fermaconvinzione. La domanda provocatoria ci statutta: «Perché lo fate?», mi rispondono: «Noiabbiamo scelto di rimanere qua e di lavorarequa. Se la realtà non la cambiamo noi stessi,non ce la cambia nessuno. E poi lo facciamoper lasciare il mondo migliore di come loabbiamo trovato». Come non sorrideredavanti a questa frase che viene dal fondatoredello scautismo, Baden Powell. Ora non pote-te dimenticarvi di “quelli di O'strakon” ogniqualvolta passerete davanti al murales. Inquelle pennellate di colore, staranno lì a ricor-darvi che il cambiamento può avvenire. Lorolo stanno già facendo.

Sara Jacopetta

Armati di coraggio e forza di volontà hannoscelto Siderno, in occasione della festa dellacondivisione, per la loro prima esibizionepubblica.Hanno vinto l'imbarazzo con la loro giovanee fresca determinazione, e nella serata con-clusiva della manifestazione, hanno delizia-to gli spettatori sidernesi, che con stupore emeraviglia hanno apprezzato.Da quel giorno, non si parla d'altro, è unvociare continuo, una incessante richiesta diinformazioni sui "The Flayers".Questo è il nome che i ragazzi quattordicen-ni hanno deciso di dare alla loro band e piùin generale al loro progetto, che più chelavorativo sembra essere un progetto di vita.È la musica per loro ad essere vita, e met-tere insieme la passione di ciascuno di loroha permesso di far nascere un vero talento.Michele è il batterista, Paolo alla chitarra,Salvatore il vocalist, e Michele alla chitarraelettrica. Amici da tempo, i quattro un belgiorno, casualmente hanno pensato: "per-ché non creiamo una band?", così senza

neanche metterci troppo tempo già ave-vano trovato il luogo ideale per provare, estabilito la scaletta dei pezzi. Ciascuno daautodidatta, mosso da incessante e irrefren-abile passione ha provato, poi hanno unitole forze...ed è stato un successo.I primi accordi con la chitarra sulle note di"Let her go",lunedì sera, hanno fatto venirela pelle d'oca agli spettatori, e l'applauso èstato spontaneo.Insomma, quale miglioreoccasione di mostrare a tutti il proprio tal-ento? Siderno offre ancora opportunità aigiovani, è questa forse la vera rivelazione.Infatti la sera stessa, i ragazzi sono statiingaggiati per un concerto che si terrà ven-erdì sera a Locri.Soddisfatti ed entusiasmati, con la semplic-ità propria dei ragazzi,hanno accettato.Nell'attesa di avere il piacere di risentirli,complimenti per essersi messi in gioco, l'in-vito è che continuino a coltivare la loro pas-sione con la stessa tenacia di quella sera...in bocca al lupo ragazzi.

S.L.

"The flayers": giovani talentisidernesi spiccano

Il Comitato Giovanile di Marina di Gioiosa Jonica realizza un murales per il paese

Quei bravi ragazzi di O'strakon

Il calcio sidernese ha un nuovo progetto. Quella sigla ACSiderno 1911, che sembrava dovesse finire in un cestino,vivrà ancora. Sul locomotore si è seduto lo stilista calabreseFabio Vitale, nuovo patron biancoazzurro. E con lui tantissi-mi soci, compreso il precedente presidente Enzo Commisso,che negli ultimi anni ha provato con tutte le forze a salvareil salvabile, da solo.Vitale giovedì è stato nella sede catanzarese della LegaCalcio, dove si sono svolte le presentazioni ed è stataapprofondita la conoscenza con il presidente SaverioMirarchi. La prospettiva c'è e va oltre il basso orizzonte acui il calcio sidernese ultimamente si era abituato. C'è fidu-cia nel gruppo, stima reciproca, elementi che stanno allabase di ogni risultato futuro. E ci sarà fatica e sudore, e pro-fessionalità. Su questo punto il nuovo patron, se lo conosci-amo bene, non indietreggerà neppure di un centimetro.Domenica alle 17.30 un nuovo incontro tra i soci all'HotelPresident, in attesa del lieto annuncio che dovrebbe esserediffuso i nei primi giorni della prossima settimana con unaparola bellissima: Promozione!

Siderno Calcio: il nuovopatron Vitale va avantiIl nuovo corso tra entusiasmo e professionalità

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DOMENICA 08 GIUGNO 14www.rivieraweb.itPOSTA

SIDERNOSIDERNO: CASA DI RIPOSO

SETTIMANALEPer richieste di pubblicità rivolgersi a: PI GRECO Comunication srl - Via Gramsci, 72/A info 0964383251GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei mar-chi e dei loghi pubblicitari nei loro spazi, l’Editorenon risponde per eventuali dichiarazioni, viola-zioni di diritti, malintesi, ecc... Tutti i marchiriportati sono registrati dai legittimi proprietari.

STAMPA: Master Printing S.r.l. - Modugno (BA)EDITORE - No così srl - via D.Correale, 5 - 89048Siderno

Registrata al Tribunale di Locri (RC) N°1/14

Direttore responsabile: ANTONIO TASSONEEditorialista: ILARIO AMMENDOLIA

COLLABORATORI: Ercole Macrì, Eleonora Aragona,Domenico Macrì, Franco Parrello, Daniele Mangiola, Lidia Zitara, Patrizia Pellegrini, Domenico Spanò.

GERENZA Le COLLABORAZIONI non precedute dallasottoscrizione di preventivi accordi tral’editore e gli autori sono da intendersi

gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviatialla redazione, anche se non pubblicati,non verranno restituiti. I SERVIZI sonocoperti da copyright diritto esclusivo per

tutto il territorio nazionale ed estero. GLIAUTORI delle rubriche in cui si esprimono

giudizi o riflessioni personali, sono daritenersi direttamente responsabili.

In fumo un pezzo di storia di Bruzzano ZeffirioDurante la settimana santa,

è andato distrutto lo stori-co bar che fu di don Rocco

Cotroneo, situato in via ReginaElena, di fronte al Municipio. Nonsolo il locale del noto ritrovo èandato distrutto, ma anche granparte dell'immobile contiguo, diproprietà degli eredi Cotroneo. Lefiamme si sono anche estese anchealle abitazioni vicine, che hannoriportato danni alle strutture. Leconseguenze avrebbero potutoessere ancora più tragiche, dalmomento che, solo grazie allaprovvidenziale assenza per motividi salute, l'anziana proprietaria del-l'immobile non si trovava dentrocasa. Devastanti gli effetti dell'in-cendio notturno e quanta tristezzaalla vista di fuliggine diffusa, dibrandelli di arredi penzolanti nel-l'area devastata dall'imponenteincendio, in cui, un tempo, la vitapullulava. Un pezzo di storia pae-sana, il bar Cotroneo, sopravvissu-to, attraverso varie gestioni, alleintemperie paesane, all'imperantespopolamento presente. Un ango-lo di vita, il bar Cotroneo dei nostriricordi giovanili, di vita socialeintensamente vissuta, strettamenteintrecciata a quella politica, com-plici squisiti gelati e granite artigia-nali. Un pezzo di polmone paesa-no, che ha visto maturare tantegenerazioni democraticamente e

civilmente libere di esprimersi, unframmento di cuore, che difficil-mente si potrà dimenticare, comenon si possono dimenticare tutti ilocali ed esercizi pubblici del passa-to paesano - Ceratti, Perrone,Panetta, Donato, Corsaro, mastroPasquale Celona, mitico nel suounico, simpatico modo di approc-ciarsi ai clienti!- , spariti dal conte-

sto cittadino, ma non dalla memo-ria collettiva, soprattutto di queicittadini legati al paese ed alle suetradizioni. I locali e gli esercizi pub-blici nei nostri paesi, infatti, neltempo in cui nelle famiglie non vierano le assorbenti distrazionimoderne, identificavano un'età,una giovinezza, una stagione felice,una moda, una condizione di sere-

nità spirituale. Ed è per questo cheancora vivono nella nostra memo-ria, sebbene siano stati spazzati viada tempo dal processo di globaliz-zazione assieme al marchio “ madein Italia” dai manufatti e non solopresenti sul mercato nazionale. Ineffetti, sono rimasti pochi pubbliciesercizi in paese, nota comune atutti i centri spopolati dell'entroter-ra ionico reggino, fatta salva qual-che eccezione. Essi, tuttavia,rischiano di non sopravvivere allacrisi imperversante su tutti noinovelli europei dell'euro, se nonfacciamo caso al fatto che essisono, in fondo, una parte di noi eche se sono costretti a chiudere,perché non possono competerecon i grossi centri commerciali, conle catene alimentari convenzionati,noi tutti avremo chiuso la porta infaccia al nostro passato, alle nostreorigini paesane, alle nostre radicistorico-ambientali. Non restiamo,pertanto, indifferenti al loro disa-gio. Ricordiamoci di loro nei nostriacquisti quotidiani e siamo, ancheper loro, linfa vitale! E' doveroso egiusto farlo! Con la speranza che ilbar Cotroneo torni nel novero deilocali pubblici paesani, auspichia-mo lunga vita ed attività pubblica atutti gli esercenti cittadini: ne vadella nostra sopravvivenza e dellanostra storia!

Rosa Marrapodi

Gigi Riva con il suo esempio insegnò che l'ambizionepuò trovare appagamento anche in piccoli contesti.Rombo di Tuono, come lo ribattezzò l'inarrivabileGianni Brera, rinunciò alle grandi platee, per rimanerein quella che era diventata, per amore e per talento, lasua Cagliari. Da li, fino agli ultimi calci che diede ad unpallone, non si mosse. Si disse che il sentimento straor-dinario e totalizzante per una donna lo avesse fortifica-to al punto di rinunciare alla grande squadra, laJuventus ( la mia Juventus) pare fosse la sua destinazio-ne.Riflettendo, il suo è un piccolo miracolo di vita. Questomodestissimo sforzo intellettuale, che viene gentilmen-te ospitato da Riviera, ha un obiettivo preciso: serve asottolineare, ancorchè brevemente, stili e opzioni diordinaria o se preferite straordinaria quotidianità dellanostra malandata provincia, dove gli stolti e le stolte, ifedifraghi e le fedifraghe, non mancano. Una quotidia-nità che francamente non può piacere. E' terribile con-statare che abbiamo smarrito un principio fondamenta-le: la lealtà.Tra una persona feroce e un suo simile vigliacco chi pre-feriremmo? Personalmente non ho dubbi: la prima.Attenzione, però, la ferocia nonpuò essere utilizzata a seconda deicasi, cioè a rate e magari come solu-zione finale, dopo avere mantenutocomportamenti vili e ancora piùsottilmente devastanti. E' una prati-ca,purtroppo,in uso. E' ciò che ècapitato da poco a me, e certamen-te a tanti tra voi che state avendo labontà di leggere queste righe inlibertà.Il problema, secondo la mia idea, è uno solo: siamoancora in grado di beccarci calci in faccia, soprattutto inuna situazione di crisi totale come quella che stiamosubendo e quando a sferrarli è una persona dalla qualenon te li aspetteresti?La risposta, almeno per quanto mi riguarda è semplicee, forse, scoraggiante: no. Ma è una risposta leale.Il mio vuole essere un appello ai giovani, che per lavoroincontro ogni giorno, ogni ora. Che mi chiedono rego-larmente come si faccia a diventare giornalisti. La mia èrisposta è una sola: ci vuole studio e applicazione, ilcoraggio, se necessario, di lasciare la propria terra e, scu-sate il termine, tanto culo. Quel culo, che serve anchenella vita e di cui avverti la necessità quando sul tuo per-corso incroci persone che si presentano angeli e si rive-lano demoni. E i modelli anche,soprattutto, dalle nostreparti non mancano. Dopo tanti calci presi, a quasi cin-quant'anni, mi è ricapitato. E ho temuto di avere sba-gliato a restare in Calabria. Le occasioni c'erano state,fino a pochi mesi fa, e le ho lasciate, in ragione di un soli-dissimo (almeno così pareva) vincolo. Quando la deva-stazione del dubbio è stata totale, mi è venuto in mente“giggirriva”, come lo ribattezzarono a Cagliari. Ma hoanche riflettuto che non tutti siamo come lui. Siamo piùpiccoli, più smarriti e fragili e per questo la tentazionedella valigia torna prepotente. Se resisteremo, e chigoverna le nostre vite di cittadini e di uomini deve soste-nere questo impegno, sarà un altro piccolo miracolo. Ea quei giovani che inseguono il sogno, con discrezionedico: non rinunciate. Non siate sfrenatamente ambizio-si, ma non rinunciate alle aspirazioni. Il tempo nontorna indietro.

Enzo RomeoRedattore Alfa Gi - Reggio TV

Sarà inaugurata laCappella di S. Antonio

Non siamo tuttiGigi RivaBrevi consigli alle giovanigenerazioni di questamaledetta provincia

Si riparte con una nuova edizione del premio Trichilo

L'Associazione “Pro casa diriposo S. Antonio” composta daGiuseppe Falzone (presidente),Joe Bumbaca (presidente ono-rario), Ugo Surace (vice presi-dente), Aldo Caccamo(tesoriere), Antonia Sgambelluri(segretaria), i componentiAntonio Sgotto, Luigi Marini,Bruno Romeo, ArmandoCaracciolo e suor CaterinaCanalita, in collaborazione con lesuore “Ancelle parrocchiali delloSpirito Santo”, informa che il 13giugno 2014 a Siderno sarà inau-gurata e benedetta la Cappella diS. Antonio presso la casa diriposo S. Antonio via Lungomaredelle Palme.Il programma della giornataprevede la celebrazione dellaSanta Messa che sarà tenuta damonsignor Cornelio Femia alle17.00.Alle 18.00 seguirà l'inaugu-razione e la benedizione della cap-pella.

L'associazione inoltre informache, in occasione della suddettainaugurazione,ha organizzato ilprimo quadrangolare di calcio perbambini che si svolgerà nei giorni7e 8 giugno alle ore 18.00 presso ilcampo di calcetto del Tennis Clubdi Siderno via Lungomare dellePalme.

La cittadinanza è invitata a partecipare

Giuseppe Falzone

Nei prossimi giorni verrà pubblica-to il bando del premio letterario”Giomo Trichilo”, che giungeràquest'anno alla sua XI Edizione eche si svolgerà il prossimo 2 agostonel tradizionale luogo di PiazzaVittorio Veneto di Siderno.Istituito dall'associazione culturale“L'Eco di Siderno”, presieduta dalgiornalista Antonio Tassone,ilPremio “Trichilo” è nato con loscopo di promuovere la figura diquei poeti che, senza rinnegare leumili origini, hanno dato voce con iloro versi alla propria terra. GiomoTrichilo è ancora ricordato aSiderno , come “ u poeta”. Le suepoesie, infatti, non venivanoscritte, circolavano sulla boccadella gente ed erano conosciute etramandate.Il Premio anche quest'anno costi-tuirà una finestra per tutti coloro iquali si sono distinti, partecipandoad iniziative o competizioni in

questo campo, e per quelli cheintendono divulgare le loro operedialettali inedite. In particolare, gliorganizzatori del ”GiomoTrichilo”, con questo evento,vogliono contribuire alla diffusionedella produzione letteraria localedi autori provenienti dalle variearee culturali calabresi. Il Premio,tra l'altro, è assurto agli onori dellacronaca perché nel 2008 registròl'ultima apparizione pubblica diPasquino Crupi. La presenza dipubblico è stata sempre maggiorecon il Premio che è diventato uninsostituibile momento di parteci-pazione popolare. Ogni anno più dimille persone in Piazza VittorioVeneto, ed un incremento espo-nenziale dei partecipanti al bandodel Giomo Trichilo, lo hanno fattodiventare uno degli appuntamentipiù importanti, dalpunto di vistaculturale, della provincia di ReggioCalabria.

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DOMENICA 08 GIUGNO O 16www.rivieraweb.it

Peppe Voltarelli torna nella Locride dopomolto tempo. Sarà infatti alla libreriaMondadori il 12 Giugno per presentare ilsuo romanzo Il Caciocavallo di Bronzo e ilsuo ultimo disco Lamentarsi come Ipotesi. Com’è la Locride di Voltarelli?Un luogo familiare a cui sono molto lega-to. Strade, case, persone con cui mi con-fronto da anni. Nel libro c’è un capitolodedicato ad un incontro che abbiamofatto con i ragazzi del Liceo diBovalino, una bellissima giornatapassata con il professore Crupia ragionare di canzoni eanarchia del partito sociali-sta e di Saverio Strati.Ricordi di lunghe estati, ilfestival Aspromonte radiolibere, concerti per inaugura-re graffiti restaurati, battaglie,spettacoli in carcere, maanche tanta Locride lontanain Germania in America. Ilriassunto di tanta bellaCalabria che porto nel miocuore.In una regione atavicamente legataai cliché e ai pregiudizi, oltre che persua natura e costume sovente più votataalla “chiusure” che alle “aperture”, qualepuò essere la portata e la valenza di un’i-dea anarchica, provocatoria, pungente e,in un certo senso, rivoluzionaria di arteche è insieme impegno sociale?Arte rivoluzionaria è impegno, studio,ricerca, testardaggine, lavoro. Ecco ho tro-vato la parola che mi mancava: arte è lavo-ro duro di testa, di gambe, di cuore. Civuole una buona dose di coraggio non diculo, il culo serve per vincere alla lotteria. Ilresto lo senti la notte nell’aria che continuaa girare anche quando dovresti dormire,questo è il rumore dell’impegno percostruire altri mondi.Le esperienze personali e dirette di un arti-sta, il suo cosiddetto “vissuto”, spessocostituiscono la fonte principale del pro-prio lavoro. Quale di questi fattori indivi-duali hanno inciso e sono all’origine degliultimi libri e disco?Il libro è un esperienza autobiografica piùdelle canzoni, la mia infanzia è stata fonda-mentale per raccontare la terra. Nel testoc’è la mappa alterata delle mie speranze,

delle fughe per fare le canzoni. C’è statopiù lavoro di fantasia, anche se i momentipiù belli trovo che siano quando i fatti verisono talmente veri...ti rendi conto che nes-suno sarebbe stato capace di inventarliquella per me è Calabria. Un vero e pro-prio film surrealista.

“Lamentarsi comeIpotesi” e “CacioCavallo di Bronzo”possono essere intesi

come dei modelli can-tati e scritti di

“lamento propositivo” rivolti alle quotidia-nità spesso contorte e distorte del territo-rio. Quanto e come questo modo di inten-dere musica e parole come strumento diriflessione e, soprattutto, di provocazionenon finalizzata a se stessa ma positiva ecostruttiva ha attecchito e può ancora real-mente attecchire in Calabria?Il lamento che oltrepassa la sofferenza perdiventare altro è un immagine bizzarra chepotrebbe servire per osservare le cose daaltre angolature, magari più profondediverse intense. Un invito ad uscire dallacultura usa e getta. Inventiamoci dellecose che abbiano durata, che portino mes-saggi di qualità. Forse sono noioso ma perme questa è la vera provocazione.Andando nello specifico, qual è la visione el’opinione di Peppe Voltarelli in merito allaLocride, un isolato lembo di fascia jonica avolte bistrattato o dimenticato, altre ricor-dato e “menzionato” solo come accezione oesempio negativo?Locride è un brand, un’idea. Forse è unlaboratorio dove si sperimentano moder-ne economie funzionali in un paese che habisogno di luoghi dove si mangi e luoghidove si dorma, stanze comunicanti,ambienti dove si sviluppano disegni, pro-getti, un anello forte nell’ingranaggio.Oppure... potrebbe essere anche una peri-feria lontana dagli interessi della piazzaprincipale, una strada isolata dove dopouna certa ora è meglio non affacciarsi.Dipende dai punti di vista.I giovani rappresentano dovunque l’asse ela struttura portante della società futura:partendo da questo presupposto, il “lin-guaggio” e le chiavi di lettura da te propo-sti sembrerebbero particolarmente perce-

pibili da chi è più giovane e libero da con-dizionamenti di pensiero e da altri retaggidel passato. In quest’ottica, rivolgendosi aun ragazzo, Peppe Voltarelli su quale degliaspetti o dei “comportamenti” narrati nellibro e nel disco focalizzerebbe la suaattenzione?Costruire immaginari, alimentare desideri.Stimolare critiche, far nascere ambizioni.Alimentare la voglia di viaggiare lontani daciò che propone la reclame della carta igie-nica ultimo modello semplice.Parliamo anche un po’ della musica, degliartisti calabresi e delle piazze. Cavallaroregna sovrano o c’è uno spiraglio ancheper qualche coraggioso che si discostadalla musica tradizione e dalla folla?La musica calabrese è in ottima salute: can-tautori, strumentisti, band. Davvero un belmomento. Mimmo Cavallaro ha il grandemerito di aver reso popolare una musicache non lo era. Un linguaggio condiviso eradicato che parla al cuore. Per questosiamo tutti orgogliosi del suo granderiscontro dentro e fuori dalla Calabria. Chiè amato dal pubblico è giusto che sia ono-rato. I promotori culturali hanno il compi-to di offrire varietà di proposte: il concerto-ne in piazza e lo spettacolo per cinquantapersone per chi ama atmosfere più intime,la musica popolare e il suono di nicchia, lebande musicali e la musica classica, il jazz eil folklore. Se questo non accade potrebbegenerarsi uno scompenso. Preti sindaci ecomitati di paesi e città puntate sullavarietà! Non è detto che cinquanta perso-ne in una sera spendano meno di cinque-mila.Infine, due curiosità: quali novità o “evolu-zioni” sono in cantiere o già a buon puntonel futuro artistico prossimo e remoto diPeppe Voltarelli? Mi sono accorto che sono passati vent’annidal primo disco accidenti dobbiamo fareuna festa.E poi l’ultima – che più di una domanda èun invito e un augurio - a quando un bellive di Peppe Voltarelli qui in zona?Spero prestissimo di fare un bel concertonella Locride, magari all’alba sulla spiaggiaper tutti quelli che hanno problemi diinsonnia.

Angelo Letizia Eleonora Aragona

Libro&DiscoVoltarelli nella Locride

“ “Locride è un brand, un’idea. Forseè un laboratorio dove sisperimentano moderne

economie funzionali in un paeseche ha bisogno di luoghi dove simangi e luoghi dove si dorma.Oppure... potrebbe essere anche

una periferia lontana dagli interessidella piazza principale, una stradaisolata dove dopo una certa ora è

eglio non affacciarsi

La musica calabrese è in ottimasalute: cantautori, strumentistie band. Mimmo Cavallaro ha il

grande merito di aver resopopolare una musica che non

lo era. Un linguaggio condiviso eradicato che parla al cuore. Mabisognerebbe puntare anchesulla varietà. Non è detto che

cinquanta persone in una serataspendano meno di cinquemila

«La Calabria del miocuore non è usa e getta»

Chitarra e voce sono i suoi strumenti, insiemme all’irriverenza e a duebaffi di tutto rispetto. È un artista calabrese unico nel suo genere.Senza peli sulla lingua e con idee tutte sue sulla sua terra, di cuiin fondo è follemente innamorato

La copertina del romanzo di Voltarellidi cui parleremo alla LibreriaMondadori il 12 Giugno a partire dalle ore 18

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DOMENICA 08 GIUGNO 18www.rivieraweb.itCULTURA E SOCIETÀ

RIVIERA

L'Arena dello Stretto (ufficialmente chiamata AnfiteatroSenatore Ciccio Franco) è un posto magnifico ubicatosulla parte bassa del lungomare Falcomatà di ReggioCalabria. Il blu profondo del mare che attraversa lo stret-to suddivide la Calabria dalla Sicilia, da Messina e tutta lacosta sicula giù sino a Catania, dove imperioso compareil grande Etna. Questo teatro è una costruzione moder-na e dopo la ristrutturazione divenuta contemporanea, aimitazione di quello degli antichi teatri greci, coloni sullenostre coste. L'opera è situata nel punto in cui prima delterremoto del 1908 sorgeva l'antico Molo di Porto Salvo,precedente simbolo della città.La struttura, rispecchiando la tradizione del teatro anti-co, offre una quinta scenografica fatta di una vista pano-ramica da rimanere a bocca aperta per la sua bellezza.Oltre alla gradinata semicircolare, il teatro presenta dueampie rampe ai lati che consentono alle persone disabili

di giungere nella zona inferiore dell'"arena".Il teatro è spesso sede degli eventi piùimportanti della città di Reggio, qualimanifestazioni musicali, teatrali e cine-matografiche specie nel periodo estivosotto un cielo di stelle, i bagliori delle lucidella costa sicula che si intravedono sullosfondo di notte, e il mare silenzioso dellostretto che si calma al calar della sera. Diparticolare interesse gli eventi del ReggioCalabria Film Fest, e feste stagionali atema come quello del Solstizio d'Estatedell'Accademia di Belle Arti, i tour diRTL 102.5, Miss Italia nel Mondo. Glianni passati grazie a questo luogo magico

l'attività culturale ed artistica della città era florida e ricca;la scarsità dei fondi e le problematiche politiche-econo-miche del comune hanno ridotto notevolmente il flussonecessario a svolgere a pieno le attività e regalare eventiimportanti ai cittadini. Quel che resta è la magia delluogo, dietro una scenografia naturale blu profondo macangiante in base alla luce solare. Una quinta cinemato-grafica dove spicca in mezzo l'attore principale dell'arena,la statua Athena Promachos. Il Cippo Marmoreo, monu-mento a Vittorio Emanuele III con la statua di Atena, fueretto sul Molo di Porto Salvo proprio dove sbarcò il Resabaudo, toccando per la prima volta il suolo nazionaleda sovrano nel luglio del 1900.Progettato dal palermitano Camillo Autore, il monu-mento fu inaugurato nel maggio del 1932. La statua inbronzo al centro (opera dello scultore messineseBonfiglio) raffigura Athena Promachos, la dea Atenacombattente, che sta a difesa della città di Reggio.Simbolo di una difesa che necessita all'intero territorioreggino e di provincia, alla sua gente, ai suoi luoghi, unadifesa da attuare attraverso l'arte, la cultura, l'attivazionesociale, la trasparenza. Un simbolo che trascina e non fadimenticare che questa terra è ricca di storia , di arte e dicultura da tutelare e divulgare sempre.Al termine dei lavori di ristrutturazione ed ammoderna-mento del lungomare nel 2001 il monumento con la sta-tua di Atena è stato collocato sul pontone al centro delteatro ma, mentre in origine la statua che protegge lacittà era rivolta verso il mare, l'allora Sindaco ItaloFalcomatà volle che la statua fosse rivolta verso la cittàstessa appunto con l'auspicio di totale protezione.

Cittanova Floreale è sempre un’in-cognita. Non godendo dei privilegifiscali di altre fiere di giardinaggioben più avviate, come “Maestri delpaesaggio” a Bergamo (Alta, miraccomando), o Venaria e Masinonel torinese, la piccola e per oraunica fiera florovivaistica dellaCalabria se la vede sempre un po’male. Lacune ed errori di organiz-zazione ce ne sono sempre un po’, ein una fiera piccola si vedono inmodo macroscopico. Al contrarioin fiere come quella di Lucca o TorSan Lorenzo quasi nessuno se neaccorge, completamente rimbambi-to dalla quantità di offerta e di sti-moli visivi. Quest’anno molti esposi-tori, già presenti nel pieghevole diaccoglienza, non sono apparsi.Mancava l’usuale presenza diMimma Pallavicini e Carlo Pagani,due nomi storici del giardinaggioitaliano contemporaneo, non tantoper gli apporti sostanziali e di presti-gio che possono dare a questo tipodi manifestazioni, ma proprio per ilsupporto organizzativo e la sorve-glianza sulla qualità degli espositori. All’ora di pranzo la Villa CarloRuggiero, che ospita la fiera, sem-brava vuota e quasi deprimente, senon fosse per l’incontenibile bellez-za dei maestosi alberi e la fiorituradi rododendri, rose e Callistemon.Ma appena l’orario si è fatto piùinvitante, complice un tiepidopomeriggio dopo una pattina pio-vosa, la villa si è riempita di appas-sionati. Facce che dopo sei anni si

inizia a riconoscere, con cui si scam-biano occhiate complici. Un pubbli-co maturo, molti meno bambinirispetto agli anni passati, personeche escono di casa con il precisointento di entrare, vedere e acqui-stare qualcosa che non potrebberomai trovare in un qualunque merca-to, vivaio o fioraio di zona. L’assenzadi molti espositori, peraltro quasitutti di prodotti agroalimentari, èstata anzi funzionale all’indirizza-mento del pubblico verso i vivai spe-cializzati. Tra i vivaisti si è sentita for-temente l’assenza del vivaio diTommaso Mangiola, un personag-gio carismatico, originario dellaBovesia, un eclettico fuoriuscitodall’omologazione del sistema este-tico del design milanese. Anche i

bulbi di Renè Stins non c’erano eper molti è stato un vuoto significa-tivo: per me no. Oltre alle consuete presenze delvivaio “Valverde”, gestito da EsterCappadonna (autrice del bellissimopiccolo volume “Ritorno aValverde” edito da Maestri diGiardino), del vivaio “La Ginestra”con pelargoni insoliti, piante medi-terranee e ortensie, dell’aziendaagricola “Green Vision” e del vivaiodi Davide Cipriani, con rose grandi-flora, da rimarcare la presenza delvivaio di Massimo Sallemi con pian-te tropicali, palme, esotiche da frut-ta e da fiore. Sallemi ha vinto nume-rosi premi per alcune cultivar intro-dotte di recente. Ammirevoli le pre-senze di alcune piante che sul litora-le basso ionico sarebbero perfetteanche nelle aiuole comunali, comela Dhalia imperialis e la Delonixregia (invece dei soliti oleandri etigli). Come l’anno scorso è statoproposta l’esposizione di farfallecurata da Antonio Festa e sonostate realizzate le tradizionali infio-rate, purtroppo coperte per via delcattivo tempo. Tra le attività dellafiera c’è da segnalare la presentazio-ne del bel libro di etnobotanica diCarmine e Raffaele Lupia, oltre chedel prestigioso volume di VirgilioIrrera, Architetture di giardini inpieno Risorgimento, le famiglie Fehr-Irrera dal 1806 al 1980.Numerosissime anche le attivitàludiche per i bambini.

Lidia Zitara

Edizione sottotono ma di alta qualità

Nuccio Ordine parla agli studenti del Mazzini

CITTANOVA FLOREALE AL SESTO ANNO

Uno sguardo tra la storia e il blu dello stretto

ARTE E DINTORNI di Domenico Spanò

Ha girato l’Europa, è stato ospite dei più pre-stigiosi salotti letterari, ha ricevuto numerosiriconoscimenti.È un professore ordinario di Letteratura del-l’università della Calabria, come noi è un cala-brese.Lui è Nuccio Ordine.Nella Locride non c’era mai stato, per lui èstata forse la prima volta.Ha accettato di incontrare gli studenti delMazzini di Locri, che emozionati hanno ascol-tato attenti e interessati quello che il filosofoaveva da dire. Sono rimasti soddisfatti, si per-cepiva dagli occhi vispi e curiosi di quelli chealla fine dell’incontro, armati di coraggio sisono avvicinati per congratularsi e chiedere unautografo.L’auditorium del Mazzini ha visto presentioltre agli studenti, numerosi giornalisti edattuali allievi del professor Ordine, a testimo-nianza di quanto sia interessante ciò di cuiOrdine si fa portavoce.L’incontro si è aperto con i saluti della vicepre-side, professoressa Polifroni, e l’introduzionedella dottoressa Federica Ferreri, ex allieva diNuccio Ordine. Dopodiché la parola è stataceduta all’ospite.Dopo una riflessione sulla società colpevole diindurre i giovani verso la logica del profitto,immancabile è stata la lettura di un passoestratto da un classico.

Questa volta a parlare di attualità è toccatoalle sublimi ottave dell’Orlando furioso, in cuisi riflette sul delitto d’onore.L’intento del professore era quello di dimo-strare ai giovani studenti quanto sia più inte-ressante ed intelligente approcciarsi diretta-mente ai classici, anziché fidarsi di rimaneggia-te antologie che tendono ad un’unica interpre-tazione, quella dell’autore del volume.Ed allora perché la donna deve essere uccisaper aver tradito quando «quel che l’uom fa conquante n’ha appetito, / e lodato ne va, non cheimpunito?»Calvino diceva che «la straordinarietà dei clas-sici è che sanno sempre parlarci del presente».E come dargli torto.Gli studenti hanno colto il messaggio, la lororeazione è stata notevole.Un forte applauso a colui che, secoli fa, pote-va vantare di osservare la realtà senza filtri népregiudizi, e a chi oggi ce lo sta facendo nota-re.Ordine ha fatto riferimento molto spesso aisuoi studenti, dichiarando apertamente di averimparato ad insegnare non al TFA, o con gliesami di didattica, ma grazie al contatto diret-to con i ragazzi, e con lo stupore nei loro occhi,lo stupore di quando avevano finalmente capi-to quanto i classici fossero attuali.Dopo la riflessione generale, si è fatto riferi-mento all’ultimo libro di Nuccio Ordine ,”l’u-

tilità dell’inutile”, un successo sin da subito, unlibro edito da Bompiani, che ha portato il pro-fessore in televisione, ospite di Fabio Fazio e dialtre trasmissioni.Un libro che riporta i passi stessi dei classici, ein cui Ordine accompagna il lettore con la nar-razione.Bene, in un solo incontro, e con il suo libro, ilfilosofo calabrese ha stregato la mente deglistudenti, quella mente forgiata sulla logica delprofitto che se non verrà ridimensionata finiràper risolversi nella crescita di una umanità nonpiù umana.Forse sarebbe il caso di dire che leggere “l’uti-lità dell’unutile” può cambiare la prospettivadalla quale osservare le cose, sarà allora che cisarà concesso di emozionarci di fronte a unmeraviglioso tramonto, o di fronte all’innocen-te sorriso di un bambino.Entusiasmati gli studenti hanno posto le lorodomande, e non è mancato chi ha espressodubbi e perplessità sul libro. Ordine si è dimo-strato disponibile di chiarirli.Dopo i saluti, una delle professoresse dell’existituto Magistrale quasi in punta di piedi si èavvicinata al microfono ed orgogliosa ha affer-mato:“Grazie professore, oggi è stata scritta unadelle pagine più belle del Mazzini”.Ed allora è scoccato un applauso.

Sara Leone

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SERVIZIO DI INFORMAZIONE PER I CITTADINI, numero verde:SERVIZIO DI INFORMAZIONE PER I CITTADINI, numero verde: 800 678 910 11800 678 910 11

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“ C“ CALABRIA & Europa”ALABRIA & Europa”

Bandi ed avvisi in scadenza

Attive le borse di studio del Progetto SantuariVirgiliani per l’archeologia etrusco-italica.Finalità: L’Accademia Nazionale dei Lincei bandisce unaselezione pubblica per due borse di studio nel campodell’archeologia etrusco-italica per l’effettuazione di studie ricerche inerenti il Santuario di Castrum Inui (Ardea)sotto la guida del Coordinatore scientifico del Progetto“Santuari Virgiliani”, Prof. Mario Torelli.I° borsa di studio post-dottoratoTema: “Redazione di uno studio, completo in ogni suaparte e pronto per la pubblicazione in sede scientifica dialtissima qualificazione, relativo alla statio maritima delsito di Fosso dell’Incastro (Castrum Inui)”.Durata: 8 mesi;Importo: 12.000,00 Euro (al lordo delle eventuali ritenutefiscali previste dalla legge).Requisiti: Aver conseguito la LaureaSpecialistica/Magistrale (Nuovo Ordinamento) o Laurea

quadriennale (Vecchio Ordinamento) in disciplinearcheologiche presso Università o Istituti Superiori italianio presso Università o Istituti Superiori stranieri. Tutti i titoliconseguiti all’estero dovranno essere preventivamentericonosciuti in Italia secondo la legislazione vigente inmateria (informazioni sul sito del MIUR); Aver conseguito il Dottorato di ricerca con tesi inArcheologia presso Università o Istituti Superiori italiani opresso Università o Istituti Superiori stranieri. Tutti i titoliconseguiti all’estero dovranno essere preventivamentericonosciuti in Italia secondo la legislazione vigente inmateria (informazioni sul sito del Ministero dell’Istruzione,Università e della Ricerca: www.miur.it);Aver adeguate pubblicazioni scientifiche con specificoriguardo per i santuari di Roma e del Lazio.II° borsa di studio post-laureaTema: “Redazione della pianta complessiva a colori edelle relative piante di fase, munite di apposito documen-to illustrativo, che saranno destinate a corredare l’edizionedefinitiva dell’intero Santuario di Fosso dell’Incastro

(Castrum Inui) e che dovranno comprendere le lineeessenziali di ricostruzione del paesaggio antico”.Durata: 4 mesi;Importo: 4.000,00 Euro (al lordo delle eventuali ritenutefiscali previste dalla legge).Requisiti: Aver conseguito la LaureaSpecialistica/Magistrale (Nuovo Ordinamento) o Laureaquadriennale (Vecchio Ordinamento) in una disciplinaarcheologica presso Università o Istituti Superiori italiani opresso Università o Istituti Superiori stranieri. Tutti i titoliconseguiti all’estero dovranno essere preventivamentericonosciuti in Italia secondo la legislazione vigente inmateria (informazioni sul sito del MIUR);Avere pubblicazioni di argomento archeologico-topogra-fico.Scadenza: Scadenza: Il termine ultimo per potervi parteci-pare è il 16 Giugno 2014.Link:https://dl.dropboxusercontent.com/u/16671764/345_bando.pdf

Chiuse le Elezioni Europee cosa succede a Strasburgo e Bruxelles?Le elezioni europee sono alle nostre spalle ma nei prossimi giornisarà più chiaro chi sarà il candidato alla presidenza dellaCommissione europea e quali gruppo politici riusciranno a trovareun’intesa sul programma del nuovo Parlamento europeo.La Conferenza dei Presidenti (leder dei gruppi parlamentari e il pre-sidente del PE) si è riunita il 27 maggio per discutere i risultati delleelezioni rispetto al paesaggio politico dell’UE e in Parlamento. Edanche per capire come esso influenzerà l’elezione del Presidentedella Commissione europea. Per la prima volta i partiti politici euro-pei hanno presentato i loro candidati alla presidenza dellaCommissione europea, l’organo esecutivo responsabile di proporre evigilare che gli Stati membri applichino le politiche europee appro-

vate dal Parlamento. Durante la notte elettorale, la maggior parte deicandidati hanno dichiarato che il nuovo presidente dellaCommissione dovrebbe essere uno di loro. La nomina ufficialedovrebbe essere annunciata nelle prossime settimane dal Consiglio,che riunisce i capi di stato e di governo degli Stati membri. Il Trattatodell’UE spiega chiaramente che la scelta dei candidati dovrebbeprendere in considerazione i risultati delle elezioni. I candidati nomi-nati cercheranno il sostegno dei gruppi politici del Parlamento, chedovrebbe votare per approvare o meno il candidato del Consigliodurante la plenaria del 14-17 luglio. Per ottenere la nomina delParlamento europeo, più della metà dei deputati (376) dovrà votare afavore. Un altro dato da prendere in considerazione è la possibilità di

nuovi gruppi politici che potrebbero nascere dopo le elezioni.Secondo le regole del Parlamento, un gruppo deve essere compostoda almeno 25 deputati di 7 Stati membri diversi. I gruppi politici uffi-ciali del PE devono formarsi prima della prima plenaria, che inizieràl’1 luglio. La prima sessione plenaria sceglierà un nuovo Presidentedel Parlamento e i vicepresidenti. I dati provvisori relativi alle elezio-ni (lunedì ore 11) mostrano il PPE vincente con 214 seggi, seguito daS&D con 189 seggi. Seguono ALDE (66), i Verdi (52), ECR (46),Sinistra Unita (42) e EDF (38). Il numero dei deputati non iscritti delvecchio parlamento sarebbe 41, mentre 63 sono i seggi vinti da nuovipartiti o candidati non ancora iscritti a un gruppo esistente.(Fonte Parlamento Europeo)

Presentate a Roma le Raccomandazionidella CommissioneEuropea perl’Italia Anche l’Edic Calabria&Europa di Gioiosa Jonica hapreso parte, con il direttore Alessandra Tuzza, alla presen-tazione delle Raccomandazioni della CommissioneEuropa Europea all’Italia a Roma lo scorso 5 Giugnopresso la sede della Commissione di Via Novembre. Lapresentazione presieduta da Lucio Pench, Direttore per lepolitiche fiscali della CE, ha registrato un grande succes-so di pubblico stimolando un acceso confronto tra il pub-blico in sala ed i numerosi ospiti delle Europe Direct ita-liane presenti. Le Raccomandazioni specifiche per l’Italiasono state pubblicate dalla Commissione europea lo scor-so 2 Giugno e per approfondire i temi alla base delle stes-se e la successiva procedura che porterà alla loro adozio-ne, il 5 giugno la Rappresentanza in Italia dellaCommissione, ha organizzato l’incontro “Prospettive perl’Italia: riforme per il futuro”. L’evento ha visto la presenza di numerosi esperti delletematiche affrontate all’interno delle Raccomandazioni,come Lucio Pench, Paolo Sestio della Banca d’Italia,Marcello Messori della Luiss e Pasquale Tridicodell’Università degli Studi di Roma Tre.Subito dopo l’introduzione del Vice Direttore dellaRappresentanza Emilio Dalmonte, Lucio Pench è entra-to nel dettaglio delle singole raccomandazioni rivolteall’Italia, che si sono concentrate su 8 aree di intervento:Finanze pubbliche, amministrazione pubblica, mercatodel lavoro e coesione sociale, contesto d’impresa e con-correnza, fiscalità, istruzione, settore finanziario e indu-strie di rete. Pench ha voluto sottolineare come l’Italiastia cercando di attuare alcune riforme necessarie per ilpaese, pur in una situazione economica che rimane diffi-cile.Il documento presentato dal dott. Pench, è entrato nel det-taglio di ogni singola raccomandazione, mostrando lostato attuale dell’Italia e gli interventi necessari, provan-do a spiegarne il significato non solo agli addetti ai lavo-ri, ma anche al pubblico meno esperto presente in sala. Latavola rotonda seguente, ha permesso di ampliare il dibat-tito. Ognuno degli ospiti presenti ha portato la sua rifles-sione sulle raccomandazioni della Commissioni, come ilprof. Tridico che ha focalizzato il suo intervento sul temadell’occupazione. Secondo il prof. Messori durante ilsemestre di Presidenza l’Italia avrà un ruolo essenzialenel ridisegnare i vincoli europei. Nel corso dell’incontro l’account Twitter dellaRappresentanza @europainitalia, ha riportato in direttaalcune dichiarazioni degli ospiti, per permettere, anche achi non ha partecipato all’evento, di approfondire i temiaffrontati.

Il prossimo sette Luglio a Gerace il meeting internazionale del progetto Med PhiloxeniaPlus

Si terrà a partire dal sette luglio, presso la sededel Museo Civico di Gerace, il meeting italianodel progetto Med PhiloxeniaPlus finanziato nel-l’ambito del programma di capitalizzazione diMed. Il progetto che vede il focus principaleincentrato sulle politiche di rivitalizzazione eripopolamento delle aree rurali ha come partneritaliano l’Associazione Eurokom e tra i partneresterni la Regione Calabria e l’Associazione deiComuni della Locride. I lavori di Gerace per-metteranno di avere tutti i partner europei delprogetto ospiti per quattro giorni sul territoriodella Locride con visite studio e incontri che toc-cheranno sia i comuni del comprensorio chequelli dell’area grecanica. L’azione pilota ha come capo-filal’Associazione di sviluppo locale greca EmlocLocal Employability della Macedonia Centrale;l’E-Institute, Institute for ComprehensiveDevelopment Solutions (E-zavod) – in Slovenia;l’Associazione Eurokom- agenzia di sviluppolocale della Locride; ANETEL - agenzia di svi-luppo locale formata dall’ Unione dei Comuni diLarnaca (Cipro); la Province de TERUEL – pro-vincia del Nord della Spagna, Regione Aragona;il Collectif Ville Campagne (France area diLimonge- Vichi Aubosson); la Camera diCommercio CCI Gers (France); l’agenzia diLocal Development Agency of Drama, Greece;

Sinergija, ente di sviluppo locale inSlovenia;Technical Training Vocational TrainingCentre of Larnaca, di Chyprus; DiogenesBusiness Incubator University di Cyprusus;l’Associazione Intercomunale «Comuni dellaLocride», Italia; Shire Community of Teruel, inSpagna, la Communauté de CommunesAubusson-Felletin, France; i Pays Gorges-Causses-Cévennes, France; Communauté deCommunes Pays Viganais, France. Il focus distudio si è basato sin ora sulle aree della Franciacon le aree interne del Gers e di Limonge e learee della Grecia intono a Thessalonichi, quindisu Cipro nella regione Larnaca. In Italia prota-goniste saranno le buone pratiche di accoglienzadella Calabria. Anche se in materia la regioneCalabria si trova a dover affrontare il gravosoproblema del contrasto allo spopolamento nellearee interne e la riduzione del tasso di popola-zione attiva con la conseguente difficoltà delmantenimento dei servizi essenziali esistenti inassenza di un piano strategico dedicato alle poli-tiche dell’accoglienza, e di un quadro normativodi riferimento. Gli sforzi compiuti in loco dalleAmministrazioni Regionali e degli Enti Locali,si sono infatti concentrati perlopiù sulla politicadi accoglienza di tipo turistico, di fatto i livellipolitici ed il partenariato locale, non sono suffi-cientemente mobilitati a perseguire una politica

che favorisca la stanzialità. La regione quindibeneficerà delle buone pratiche straniere presen-tate dal Progetto Med in particolare degli esem-pi portati aventi in Francia grazie alle metodolo-gie OVOP e Soho Solos che stanno permettendoalle aree rurali intorno a line e Tolosa di riacqui-sire popolazione e sfruttare al meglio le ricchez-ze legate alle produzioni materiali e immaterialidei territori. Tra le tappe già definite dal partenariato e dal-l’organizzatore locale Eurokom oltre a Gerace sicontano il comune di Mammola con l’area delMuseo Santa Barbara e il centro storico, ilcomune di Riace che presenterà il suo caso diripopolamento con i migranti dei progetti Sprar,e i comuni di Bova e Roghudi coinvolti inveceproprio per le radici grecaniche e le glosse anti-che che ancora di parlano in zona comuni allalingua antica della Grecia capofila del progettoPhiloxeniaPlus. Dunque oltre alle politiche diaccoglienza e ai piani di marketing pilota per ilrilancio dei territori rurali e periferici il progettorappresenterà e un’occasione ghiotta anche perpromuovere il territorio locale proprio all’iniziodella stagione estiva 2014.

Il responsabile della Comunicazione diPhiloxeniaPlus

Alessandra Tuzza

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RUBRICHE

PilloleNaturopatiche

A cura di:Patrizia Pellegrini

Naturopata Bioterapia Nutrizionale®Presidente Associazione Culturale Tone

www.associazione-tone.it [email protected]

Un alimento lo si mangia prima con gli occhi e poi con labocca. Gli alimenti hanno un loro “linguaggio” creato dailoro colori.Ogni giorno dobbiamo mangiare cinque colori con fruttae verdura fresca di stagione. I colori che non devono maimancare nella nostra tavola sono: rosso, giallo, verde,bianco, viola.La nostra vita è piena di colori, preferiamo alcuni coloriad altri sulla base della nostra personalità. Ogni colore haun suo valore psicologico. Riporto i cinque colori con illoro significato psicologico, gli alimenti con ciascun colo-re e il valore nutrizionale di ogni colore.

ALIMENTI ROSSIIl rosso è il colore della energia, è stimolante, è simbolo diforza e vitalità. Possiamo trovare il rosso nei pomodori, ciliegie, fragole,mele rosse, peperoni rossi, lamponi, cavolo rosso, radicchio, cocomero,ravanelli,arancia rossa, barbabietola rossa…Il bel colore rosso dei pomodori è licopene,una molecolanaturale che il nostro corpo non ha e deve assumere conil cibo. Il licopene è il più efficace abbronzante e protetti-vo della cute, attivo prima e dopo la esposizione al sole.Tutte le varie tonalità dei rosso contenute nella frutta everdura sono polifenoli, carotenoidi, antocianine,nutrienti essenziali per la salute delle nostre cellule. Icarotenoidi del pomodoro e della carota sono assorbitimeglio se cotti.

ALIMENTI BIANCHIIl bianco è simbolo di pulizia, verità, affermazione, purez-za….Lo si può trovare nel sedano, cavolfiore, frutta seccaa guscio, aglio, scalogno, erba cipollina, porri, finocchi…. Il bianco è dato da allucina, selenio, polifenoli, isotiocia-nati,indoli….Ogni giorno dobbiamo mettere in tavola cinque colorivegetali da assumere con frutta e verdura per garantirenutrienti utili alla protezione del nostro DNA, per alcali-nizzare il nostro organismo intero e per la fibra alimenta-re essenziale per l'igiene e il benessere del nostro intesti-no.Seguiteci la prossima settimana parlerò del giallo, verde eviola .

Con un occhio da rettile e lo sguardo da diavolo, roccia intagliata dal tempo, sublimazionedi fantasia calabrese, simulacro geologico di belve ancestrali, figlio di un monte e del conta-do, che in lui ha visto il Drago, e lo ha mostrato a tutti, svelandolo. Un Drago Calabrese,la mitologia di granito della nostra gente, forte, rocciosa e dotata di ali e di fuoco interiore.

Il drago di Chorio di RoghudiCCARARTOLINE MERIDIONALI TOLINE MERIDIONALI di Antonio Calabrò

Il linguaggio dei colori vegetali..iniziamo con i due estremi, rosso e bianco e mangiamo con i colori della stagione!

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BLOB

RIVIERA

LL’Oroscopone Positivo’Oroscopone Positivo by Giudit ta

Ariete: il vostro fascino, al momento, è pari aquelli di Hulk Hogan quando si tingeva i capellidi biondo. La vostra autorevolezza sul lavoroinvece è cresciuta: dal livello di Gianni e Pinotto,siete passati a quello di Mr. Bean. L'amore latitapiù di Totò Riina e ricordatevi che niente è gratis.

Toro: Nel lavoro alleanze utili: provate a pagarel'uomo di servizio per lasciare insaponato difronte alla porta del capo, non si sa mai chescivoli e si rompa la testa. Potreste perfino averebuone possibilità di succedergli, ma a quel punto,attenti al sapone!

Gemelli: non avrete problemi, vincerete alla lot-teria, avrete un aumento, dimagrirete, vi disin-tossicherete da alcool e droga, la fortuna saràtutta con voi, riuscirete a comprare finalmentel'isola greca dei vostri sogni, e il vostro cane lasmetterà di ringhiarvi. Ok, svegliatevi.

Cancro: Saturno è un pochino pochino contro. Piùo meno come Ivan Drago contro Apollo, Batmancontro Joker, o Sauron contro Frodo. Possibile cheusciate dalla battaglia con saturno un po' disfatti,con una mandibola scollata o qualche dente inmeno. Prevedete un'assicurazione sulla vita e sugliincidenti domestici e una polizza sanitaria.

Leone: Lo stress cresce e si moltiplica biblicamentecome larve di zanzare nel sottovaso della vostrabellissima azalea. Questo vi farà sentire tanto tran-quilli quanto un bufalo che sta aspettando il pro-prio turno per attraversare il fiume, sotto lo sguar-do attento di un gruppo di leonesse. Siate veloci,fate cambi rapidi di direzione e puntate all'altrasponda del fiume. Potreste anche cavarvela.

Vergine: ultimamente avete la dolcezza di un alli-gatore affamato. Distribuite ai vostri amici edamiche battute, battutine e battutacce simpatichecome una esofagite da reflusso. Statevi un po' tran-quilli. Se la sfiga è un circolo vizioso, non cercate dispezzarlo, ma di farlo ruotare in senso opposto.

La pace a Caulonia

Locri-GeraceEcco immortalati al Museo Nazionale di Locri Epizefiri conla direttrice D’Agostino, il sindaco di Locri GiovanniCalabrese ed il Primo cittadino di Gerace Giuseppe Varacalli,insieme alla sovraintendente dei beni culturali Bonomi e l’exassessore regionale al turismo Freno.

Aeroporto di Hong Kong, partenza per Milano. Eric Thohir e ilsidernese Giuseppe “Banker” Caccamo hanno le idee chiare perfar passare l'Inter dalla stagnazione alla crescita.

Radio Team Siderno 1986

Alla corte di Eric Thohir

Quando si parla di Radio a Siderno si parla della storica “team 100 stereo”.Nella foto Salvatore Passavanti, Gianni Velardo, Carmelo Velardo e Tony Bellamina

Da destra a sinistra, e viceversa, il dialogo politico è sempre “alcentro” dell’attenzione. Qui nella foto il nostro editorialista IlarioAmmendolia, l’avvocato Oreste Romeo ed il suo collega, con-sigliere provinciale Ilario Campisi. Che tris !!

In passato era nota comeTorre Borraca o Torre diSpina, attualmente è conosci-uta con il nome di Torre delCavallaro, Torre Cavallara oTorre del Cavaliere. Il nome èdovuto al fatto che due vigili acavallo, appunto i "cavallari",dovevano segnalare al tor-riero l'eventuale approssimar-si di masnade barbaresche. Latenuta in cui sorge, nei pressidella Stazione Ferroviaria latomare, fu di titolarità delmarchese Pier DomenicoPellicano Spina.Probabilmente, la Torre era incollegamento visivo con glianaloghi apprestament difen-sivi dei centri costieri vicini,come la Torre dei Tamburi diSiderno, la Torre Pizzofalconedella Rocca di Rupella(Roccella Jonica) e la Torre diCamillari presso Caulonia.

Antonio Latella, per oltre 35 anni è statocapo ufficio stampa del comune di ReggioCalabria, poi ha ricoperto l'incarico di por-tavoce del sindaco della città dello Strettoed oggi quello di portavoce del presidentedella provincia di Reggio Calabria.

È’ la nostra creativa, dalle sue mani escono capolavori che arricchiscono il nostro gior-nale, cercavamo di capire dove trova tantagenialità, la risposta è semplivce. BLOB.Anzi... Super Blob

Numerose le sue esperienzeprofessionali con importantiquotidiani (Mattino di Napoli,Gazzetta del Mezzogiorno, LaSicilia, il Giornale di Calabria, ilDomani, Quotidiani associati, IlGiornale, La Voce, etc.) ed emit-tenti radiotelevisive (AntennaSicilia, Teletna, Telereggio,Telespazio Calabria e con tanteradio: attualmente dirige"Gamma non stop"). È statoanche collaboratore dell'AGI.

Super Revival

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DOMENICA 8 GIUGNO 23www.rivieraweb.it

SETTIMANALE

Bilancia: Saturno vi costringe a farvi un sedere aforma di cocomero, e Giove e Plutone vi fannodiventare gli zebedei a forma di guava del Brasile.Grande stress ma buoni risultati, qualche succes-so in vista. Ma non siate troppo entusiasti, Venereè in segno meno, in calo, in disfacimento, sottozero, kaputt! Iniziate a migliorare il vostro aspet-to prima d'ogni cosa.

Capricorno: Mercurio, Venere, Marte e Uranomigliorano. Poveretti, avevano la febbre tuttiquanti. Gli altri pianeti sono invece in gita: sonousciti con un pullmino scolastico e hanno fattouna gita fuori porta con una schiticchiata finale.Voi non siete stati invitati, ovviamente. Il sole c'è rimasto molto male, forse si abbuieràper dispetto.

Scorpione:Le stesse parlano chiaro: in questa set-timana ci sono per voi le potenzialità di iniziareuna rivoluzione. Pensateci, potreste fare losciopero della fame come Pann…ehm, comeGandhi, e richiamare l'attenzione mediatica del-l'intero mondo semplicemente senza fare nulla.Oppure potreste mettere a ferro e fuoco la cittàcome “V” e far esplodere i palazzi del potere.

Sagittario: I vostri amici hanno fatto una collettaper mandarvi in vacanza e farvi rapire da dei mer-cenari. Sarete venduti come forza lavoro, rimar-rete in Anatolia per tre anni, poi finirete inCongo, e infine in Venezuela, dove vi riempiran-no di preservativi con dentro droga. Peccatoabbiano usato una marca scadente.

Acquario: In questo periodo la Luna e Giove viportano a gettare le basi per disegni futuri.Peccato che l'unica cosa che sappiate disegnaresia un cubo in assonometria. Be', almeno la basec'è. Se lo dividete in sezioni più piccole, avretefatto il cubo di Rubik.

Pesci: i vostri sensori sono sempre all'etra.Aumentate quelli a lungo raggio e potenziatequelli a corto raggio. Le prospettive astromet-riche si ampliano e i collettori di buonumori sicaricano. Purtroppo le bobine finanziarie sonosempre al limite minimo della loro potenza, maquesta non è una novità per nessuno.

Locresi a Siderno

Guarda o guardia

Edmondo e Giorgio

Professore di giorno, guardia venatoria quando èpossibile per conto della sua associazione divolontariato ma sempre una persona speciale chesi impegna quotidianamente nel sociale, stiamoparlando del nostro caro amico, Dominic Polito.Coinvolgente come sempre, lo vediamo assiemead una sua fan.

Pur essendo “Argentino” voleva entrare in Europa. Alla fine hadeciso di rimanere nella sua Roccella J. dove ogni giorno esercitatutto il suo fascino mediterraneo....

Satirichiamo

Sono buoni come i panettoni delle “tre Marie”, tre amicidi vecchia data, sono i nostri “tre Pini” Pino Filastro, PinoNapoli, Pino Monteleone.

Ecco la presidente del “Comitato SantaCaterina”, Rosanna Muià. Complimentiper il successo del “vavalacio’s festival”che si è svolto lo scorso fine settimana.Speriamo che questo sorriso e quel“verde maglietta” possano essere dibuon auspicio per Siderno.

Espressioni d’arte con protagonisti EdmondoCrupi e Giorgio Botta..che classe ragazzi.....

Il segretario del sindacato dei gior-nalisti calabresi, Carlo Parisi e

Davide Varì, passato al“Garantista”

Selfie ecclesiastico... in attesa della visita aCassano (Cs) di Papa Francesco, ci consoliamocon un autoscatto dove si notano S.E. GiancarloMaria Bregantini (Arcivescovo di Campobasso-Bojano) don Giuseppe Strangio (rettore delSantuario di Polsi) ed il nostro eccellente collegaElia Fiorenza.

Squadra DiavoliRossi anno 1975/76del mitico presidenteVittorio Spadaro.

In piedi da sinistra:Campiti, Mammì,Errigo, Rossi, Marte,Barbaro, Giampaolo.

Seduti da sinistra:Rodinò, Larosa,Filastro, Logozzo,Spadaro.

President

il Garante della stampa

Anna Laura Tringali nelle vesti inedite di Margot, ladonna innamorata di Arsenio Lupin, il principe deiladri. Riuscirà l’ispettore Zenigata a porre fine all’idillio?Intanto ci consoliamo con una vista mozzafiato...Wow che belle... ragazza...

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