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1 Elicicoltura 91 GIORNALE DI ELICICOLTURA diretto da GIOVANNI AVAGNINA N. 1 - Gennaio 2016 IMPORTANTE SEMINARIO INTERNAZIONALE IN IRLANDA Il 20-21 ottobre 2015, si sono riuniti in Irlanda nella sala convegni dello Sheraton Hotel di Athlone uno stretto numero di ricercatori e specialisti internazionali di elicicoltura, per dare vita ad un seminario seguito da oltre 300 operatori tutti alla ricerca di risposte e comunicazioni adeguate sui vari modelli di allevamento e sullo stato attuale del business internazionale della lumaca. Hanno discusso i vari temi: Sean Claude BONNET, da 35 anni famoso studioso di elicicoltura dell’Istituto Nazionale di Ricerche Agronomiche, Università di Rennes (Francia). Lucas KUROWSKI, fondatore di Gaelic Escargot (Irlanda). Monica SAMLANO, storico personaggio dell’allevamento di HelixPomatia (anni 1980 - 2010) in Germania e in Austria. Giovanni AVAGNINA, fondatore e direttore dell’Istituto di Elicicoltura di Cherasco (Italia) e tra tutti i relatori l’unico rappresentante dell’allevamento a ciclo completo con metodo naturale in oltre 60 paesi nel mondo intero. Avagnina è stato accompagnato dal giovane elicicoltore italiano Michele Bergese. Quattro allevatori irlandesi e greci con esperienze recenti locali. Il livello dell’incontro è stato molto elevato, per il rigore della comunicazione offerta ai partecipanti, con assenza di promozioni di tipo commerciale di prodotti o marchi e per all’approfondimento tecnico e scientifico dei vari argomenti. L’importante manifestazione è stata curata e promossa da National Organic Training Skillet, la più importante organizzazione agricola irlandese che si occupa di tutte le filiere agricole-zootecniche del paese. È stato registrato un significativo riscontro e interesse internazionale, anche in quel contesto non particolarmente tradizionale per il settore, per la presenza e per la metodologia produttiva italiana, risultata la più apprezzata e anche la più organizzata tra le altre rappresentate. NOTS sta organizzando una serie di corsi formativi per la preparazione degli operatori che hanno deciso di avvalersi dell’assistenza tecnica dell’Istituto italiano. Opera pittorica dell’artista GENNARO TALPA, presentata durante la seconda edizione di “Piazze della Lumaca” - Piana di Monte Verna, 2015. Il pittore esporrà a Cherasco durante il prossimo Incontro Internazionale di settembre numerose opere collegate alla lumaca.

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Elicicoltura 91Giornale di elicicoltura

diretto da Giovanni avaGninan. 1 - Gennaio 2016

IMPORTANTE SEMINARIO INTERNAZIONALE IN IRLANDAIl 20-21 ottobre 2015, si sono riuniti in Irlanda nella sala convegni dello Sheraton Hotel di Athlone uno stretto numero di ricercatori e specialisti internazionali di elicicoltura, per dare vita ad un seminario seguito da oltre 300 operatori tutti alla ricerca di risposte e comunicazioni adeguate sui vari modelli di allevamento e sullo stato attuale del business internazionale della lumaca.Hanno discusso i vari temi:• Sean Claude BONNET, da 35 anni famoso studioso di elicicoltura dell’Istituto Nazionale di Ricerche Agronomiche, Università di Rennes (Francia).• LucasKUROWSKI, fondatore di Gaelic Escargot (Irlanda).• MonicaSAMLANO, storico personaggio dell’allevamento di HelixPomatia (anni 1980 - 2010) in Germania e in Austria.• GiovanniAVAGNINA, fondatore e direttore dell’Istituto diElicicolturadiCherasco (Italia) e tra tutti i relatori l’unicorappresentante dell’allevamento a ciclo completo con metodo naturale in oltre 60 paesi nel mondo intero. Avagnina è stato accompagnatodalgiovaneelicicoltoreitalianoMicheleBergese.• Quattroallevatoriirlandesiegreciconesperienzerecentilocali.

Il livello dell’incontro è stato molto elevato, per il rigore della comunicazioneoffertaaipartecipanti,conassenzadipromozionidi tipo commerciale di prodotti o marchi e per all’approfondimento tecnicoescientificodeivariargomenti.L’importante manifestazione è stata curata e promossada National Organic Training Skillet, la più importante organizzazioneagricolairlandesechesioccupadituttelefiliereagricole-zootecniche del paese.È stato registrato un significativo riscontro e interesseinternazionale, anche in quel contesto non particolarmente tradizionale per il settore, per la presenza e per la metodologia produttiva italiana, risultata la più apprezzata e anche la più organizzata tra le altre rappresentate.NOTS sta organizzando una serie di corsi formativi per la preparazione degli operatori che hanno deciso di avvalersi dell’assistenza tecnica dell’Istituto italiano.

Opera pittorica dell’artista GENNARO TAlpA, presentata durante la seconda edizione di “piazze della lumaca” - piana di Monte Verna, 2015.Il pittore esporrà a Cherasco durante il prossimo Incontro Internazionale di settembre numerose opere collegate alla lumaca.

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Circa 300 persone hanno partecipato sabato 28 e dome-nica 29 novembre 2015 all’incontro di elicicoltura, orga-nizzato a piana di Monte Verna (diventata da poco “Cit-tà delle lumache”) dall’azienda Coclè e da Giovanni Ro-mano, da molti anni attivo collaboratore dell’Istituto di Elicicoltura di Cherasco.Nella frequentata due giorni dedicata in particolare all’elicicoltura centro meridionale, numerosi sono stati gli interventi da parte di istituzioni, di numerosi elicicol-tori del territorio, con la presenza del presidente nazio-nale G. Avagnina.In diretta sono stati presentati i risultati di questi ope-ratori (laziali, pugliesi, campani e lucani) e tutti i parte-cipanti hanno potuto prendere atto dell’effettivo e reale sviluppo che l’allevamento “al naturale” ha conosciuto anche in questi territori.Molto riuscita inoltre la parte gastronomica (piaz-ze della lumaca) con sontuosi e unici menù pre-sentati a prezzi popolari dallo chef lucio nell’e-legante e caratteristico suo locale “Carpe Diem”. Una manifestazione di buon livello. Da 3 anni Giovanni Romano, in accordo e collaborazio-ne con l’istituzione di Cherasco tiene, a piana di Monte Verna corsi gratuiti (per appuntamento) sulle tecniche di allevamento, organizza seminari

e incontri con nuovi allevatori. Si occupa dell’assistenza tecnica agli operatori e Coclè è diventata punto di riferi-mento del settore per tanti allevatori e tante persone che vogliono conoscere a fondo l’elicicoltura, in una terra che ha visto purtroppo la nascita e spesso il fallimento di numerosi allevamenti costruiti e gestiti seguendo in-dicazioni e informazioni superficiali e talvolta tenden-ziose ricavate non da esperienze reali, ma da troppi siti internet.

GIOVANNI ROMANO - Via progresso largo Ferrari, 3581013 piana di Monte Verna - Tel. +39 392 1511447www.cocle.it

- NOTE di MERcATO -Il mercato delle lumache vive, continua ad essere vivace e in espansione su tutto il territorio nazionale. la crescita mag-giore è registrata in particolare nelle regioni del Nord, dove i tanti nuovi elicicoltori sono i migliori divulgatori della cultura culinaria del prodotto allevato.le lumache vive di allevamento sono ormai presenti in tutti i mercatini dell’agricoltura, degli alimenti naturali e dei prodotti a Km zero e piano piano stanno entrando nella media e grande distribuzione.Anche se non si conoscono ancora le cifre definitive del 2015 possiamo con certezza confermare che il consumo e l’u-tilizzo nazionale si è incrementato di almeno un bel 5%, quindi di 2.000 tonnellate in più a confronto dell’anno 2014.A confronto gli ultimi anni (contrassegnati dalla crisi economica), il prodotto conservato in vetro e in barattolo ha regi-strato nel 2015 una crescita, in particolare nei settori dei piatti pronti con il mollusco.le quotazioni del prodotto certificato da allevamento sono sempre forti e concrete, mentre per il prodotto di importa-zione non tracciato, senza indicazioni di provenienza e in condizioni precarie quale è, vi è stata una significante ridu-zione del prezzo.In forte aumento il prezzo dei gusci vuoti da gastronomia per la preparazione alla Borgogna: le raccolte naturali di lumache Helix lucorum e Helix Adanensis in Turchia e paesi limitrofi, a causa della guerra dell’ISIS e i problemi mili-tari in Siria hanno fatto diminuire notevolmente le quantità raccolte. la quotazione è quasi raddoppiata in 3 anni. Forte crisi e difficile reperibilità anche per quanto riguarda l’Helix pomatia opercolata, il cui mercato si è ridotto al di sotto dei 600 q.li in tutta la stagione, sull’intero territorio nazionale.Nel 2015 va registrato anche una contrazione (-20%) nelle importazioni dal Nord Africa di Helix Aperta opercolata (monacella, monzetta ecc.).prezzi bassi anche per Helix Aspersa Maxima proveniente dagli allevamenti alimentati con il solo mangime concentra-to. In sostanza l’unica crescita e l’unico sviluppo nei consumi sono legati alla lumaca selezionata di allevamento Helix Aspersa Muller, l’unica specie e varietà, inoltre, che può essere destinata anche all’estrazione della bava.

Prezzi ingrosso: Helix Aspersa di allevamento al naturale origine Italia: prezzo da 4,00 Euro a 7,00 Euro il KgHelix Aspersa Maxima di allevamento con mangime: estere, origine CE: prezzo da 2,20 Euro a 3,50 Euro il KgHelix Pomatia opercolata origine extra CE: prezzo da 10,00 Euro a 12,00 Euro il KgHelix Aperta opercolata origine extra CE: prezzo da 13,00 Euro a 15,00 Euro il Kg

SuccESSO DEL 2° INcONTRO DI ELIcIcOLTuRA cENTRO-SuD

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Tre anni di studi specifici per questa nuova integra-zione, risultata utile per ottimizzare l’ingrasso.

Da sempre abbiamo lottato per far capire agli elicicol-tori che utilizzare solamente mangime per far cresce-re le lumache in allevamento è un grave errore: prima perché la percentuale di convertimento in peso vendi-bile dell’alimento concentrato, con questi nostri esseri viventi, è molto basso e di conseguenza non economi-co, in rapporto del costo dell’alimento acquistato; in secondo luogo perché la qualità della carne di lumaca prodotta con questo procedimento alimentare spin-to, è assai bassa, acquosa, senza quella indispensabi-le callosità che contraddistingue il prodotto cresciuto lentamente con soli vegetali.

Tutto questo lo confermiamo pienamente perché l’a-limentazione vegetale rimane alla base del metodo di allevamento italiano.

Da circa tre anni comunque l’Istituto di Elicicoltu-ra di Cherasco, in collaborazione alla Ferrero S.p.A., primaria azienda nazionale di produzioni di alimen-ti zootecnici e 12 elicicoltori sparsi un po’ in tutte le regioni italiane ha condotto una sperimentazione glo-bale sull’utilizzo di concentrati di proteine vegetali, di carbonati e sali minerali utilizzati normalmente nella dieta elicicola, con una forte presenza di melassa mol-to dolce e addensante.

è nata così HELIX SNAcK: una formella rotonda di 7,5 cm di diametro e 3,5 cm di altezza, compatta e addensata.

Quindi assolutamente NON un mangime in farina o pellet, ma una integrazione concentrata, fortemente proteica da “regalare” ogni tanto alle nostre lumache in allevamento, sia nel settore ingrasso, sia quando i piccoli nascono nel settore riproduzione.

Il prodotto è stato più volte formulato nelle percen-tuali delle vitamine, pro-vitamine utilizzate e soprat-tutto per la dose corretta di melassa di canna.

• La particolare forma e struttura impattata del prodotto permette di non sprecare nulla, a con-fronto l’uso della farina da mettere su assicelle e sulle quali ci passano i molluschi, lasciandoci la bava.

• Tutto il prodotto invece con Helix Snack viene utilizzato, poiché i molluschi non salgono sul prodotto, bensì mangiano sulle pareti delle for-melle.

• Il prodotto sperimentato, ricco delle sostanze zuc-cherine e minerali di cui il mollusco ha bisogno e che non trova in maniera concentrata nella vege-tazione del pascolo e quella tagliata, diventa di conseguenza estremamente utile a velocizzare la crescita dei piccoli mentre il carbonato di calcio aumenta lo spessore e il peso della conchiglia.

NOvITà per L’ALIMENTAZIONE delle LuMAcHE

helixAlimento complementare

per lumache Helix di allevamentosnack

COMPOSIZIONE: Granoturco, Carbonato di Calcio, Fari-na di estrazione di semi di sola tostata, Frumento, Fari-na di estrazione di semi di girasole, Melasso di canna, Fosfato monocalcico, Farina di fieno loiessa disidratato, Polpa di barbabietola da zucchero (essiccata)

ISTRUZIONI PER L’USO: Spargere le formelle (PELLET) tra la vegetazione dei recinti. Utilizzare Helix Snack in ragione non superiore al 25% della razione totale che deve essere costituita almeno per il 75% da foraggio fresco.

Vitamine, pro-vitamine e sost. ad effetto analogo

*Vitamina A E 672 10.000 Ul

*Vitamina D3 3 671 900 Ul

*Vitamina E 3°700 (tutto-rac-alfa locoferile acetato)

54 mg

*Vitamina B2 0,10 mg

Compositi di oligoelementi

E1 Carbonato ferroso 8,3 mg

E 5 Ossido manganoso 2,6 mg

E6 Ossido di zinco 12,4 mg

E8 Selenito di sodio 0,61 mg

E2 Ioduro di potassio 5,4 mg

Leganti

Bentonite - Montmorillonite E 558 366 mg

COMPONENTI ANALITICI %

Proteina grezza 14,50%

Oli e Grassi grezzi 2,00%

Cellulosa grezza 5,00%

Ceneri grezze 27,50%

Calcio 9,44%

Lisina 0,65%

Metionina 0,25% * M

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ADDITIVI E COMPONENTI ANALITICI PER 1 kG

LOTTO - DATA DI PRODUZIONE

DA CONSUMARSI ENTRO 6 MESI DALLA DATA DI PRODUZIONE Prodotto nello stabilimento Num. Reg. IT000418CN

Distribuito da ITALIANA ELICICOLTURA CONSULTING SRLTel. 0172 489382 - C.so Einaudi, 40 - 12062 Cherasco (CN) - P. IVA 02826630044

PESO ALL’ORIGINE

kg12

Mangime complementare per lumache He l ix

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• Diventa importante in particole nei recinti con terreno con poco calcare naturale.

• I risultati evidenziati presso i 12 allevatori che hanno sperimentato le varie diverse formula-zioni portano a consigliare senza riserve Helix Snack, come interessante alimento complemen-tare per l’Helix Aspersa di allevamento in cresci-ta, sui vegetali classici utilizzati.

• Tempistica e quantità: si consiglia per tutti i pe-riodi dell’anno, esclusi i brevi periodi di estiva-zione, una integrazione settimanale di circa 2,00 – 2,50 kg di prodotto per ogni recinto standard, con le formelle deposte a vista, tra la vegetazione non troppo alta.

• Ne consegue che per ogni 1.000 mq di alleva-mento lordo necessitano per una corretta e giusta integrazione non più di 150 – 160 Kg all’anno, portati ai molluschi, in circa 30 settimane annue.

Naturalmente Helix Snack non deve sostituire l’alimentazione classica vegetale: è soltanto l’im-portante “zuccherino” o merendina energetica che l’elicicoltore concede alle sue lumache, per aiutarle a crescere meglio e più velocemente.

• Cartoni da 12 Kg cadauno – informazioni com-merciali al n° 0172 489382 – fax 0172 489218

L’elicicoltura è... giovanel’attività di allevamento elicicolo, il mercato ad esso collegato interessa sempre numeri maggiori di operatori: i giovani e i giovanissimi rappresentano la percentuale più alta degli stessi. Ogni anno nascono in Italia, seguendo le linee direttive e ricevendo l’assistenza della nostra organizzazione, oltre 1000 nuove aziende elicicole, ormai localizzate in tutte le regioni, anche in quei territori che un tempo erano meno disponibili a questo tipo di agricoltura innovativa.Cresce l’interesse, cresce l’estensione media dell’impianto, cresce anche, per fortuna, la consapevolezza di nuovi allevatori dei tanti e diversi problemi organizzativi e gestionali che questa produzione comporta e che vanno affrontati con calma, pazienza e fatica.Gli attuali strumenti di comunicazione permettono anche più facilmente di mettersi in mostra, farsi conoscere ad un pubblico sempre più ampio e diversificato.Tra i tanti segnaliamo il bell’articolo del quotidiano la Stampa del 7 novembre 2015 che presenta l’esperienza e le speranze di quattro giovanissimi elicicoltori dell’Alta langa piemontese; titolari di un allevamento sulla strada che da Monastero Bormida sale a Roccaverano (Asti).

Lo studente premiatolo studente Marco Bus-so, neodiplomato all’Isti-tuto Agrario di Verzuolo (Cn),è stato premiato per la sua tesi davanti ad una platea internazionale, nel-la mattinata di domenica 27 settembre nell’ambito del 44° Convegno Inter-nazionale di Elicicoltura di Cherasco.A consegnar-gli il riconoscimento il presidente G. Avagnina, il famoso giornalista enoga-stronomico p. Massobrio e il Senatore M. Davico.Il giovane, che si è diplo-mato lo scorso luglio ha presentato il suo lavoro “l’allevamento delle lumache da reddi-to”, evidenziando non solo la parte tecnica, ma anche gli aspetti economici di questa attività. Molto interessante il capitolo “Con-chiglia in matematica”, con particolare riferimento alla “sezione aurea”, il numero che per la matematica rappresenta la bellezza o rapporto aureo. E’ un numero irrazionale equivalente a (√5 +1)/2 pari a circa 1,618, la cui scoperta risale al tempo di pitagora e della sua scuola nel VI secolo a.C.Questa “divina proporzione” è un’autentica grandezza matematica, dotata di proprietà geometriche, aritmetiche e algebriche.

Vitamine, pro-vitamine e sost. ad effetto analogo

*Vitamina A E 672 10.000 Ul

*Vitamina D3 3 671 900 Ul

*Vitamina E 3°700 (tutto-rac-alfa locoferile acetato)

54 mg

*Vitamina B2 0,10 mg

Compositi di oligoelementi

E1 Carbonato ferroso 8,3 mg

E 5 Ossido manganoso 2,6 mg

E6 Ossido di zinco 12,4 mg

E8 Selenito di sodio 0,61 mg

E2 Ioduro di potassio 5,4 mgGli e

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1000

gr.

NOvITà per L’ALIMENTAZIONE delle LuMAcHE

Matteo Marconi, Simona Montevarchi, Paola Geninatti, Eugenio Bozzone

Ricordiamo le date del 45° Incontro Internazionale di Elicioltura

di Cherasco, nei giorni

23-24-25-26 Settembre 2016

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Il processo MullerOne è una novità che rivoluziona totalmente le conoscenze e le situazioni riguardanti la bava di lumaca Helix, la sua estrazione ed il suo utilizzo.per cinque anni consecutivi le nostre sperimenta-zioni e le nostre ricerche si sono occupate dell’ar-gomento, ma fino a posto tempo fa, ogni tentativo di estrazione portava a sollecitazioni cruente delle lumache con produzione di bava di bassa qualità o addirittura inutilizzabile.la scoperta del fatto che con l’ozono (sostanza an-tiinfettiva, antivirale, disinfettante e germicida) si migliorava in maniera esponenziale la qualità del secreto ed in particolare la sua conservazione, ha portato alla definizione e alla presentazione di que-sto innovativo processo produttivo.Un altro rapporto tra elementi della natura è quello che lega l’ossigeno e l’ozono.la loro capacità di combinarsi e ricombinarsi, quasi un continuo dialogo, crea le combinazioni per pro-teggere il DNA come catalizzatori di vita.Un’estrazione quindi non troppo acida né basica che non alteri il ph del secreto con uno stimolante da fitoestratti e combinazioni naturali ed il metodo della nebulizzazione e non di lavaggio poiché poco compatibile con la respirazione della lumaca sono gli altri componenti della novità:soprattutto in grado di rispettare e migliorare il be-nessere del mollusco nel ritorno all’allevamento più sano e più forte di prima.

Schematicamente quindi vengono elencate le condi-zioni e le situazioni che ne derivano:

· l’intero progetto MullerOne con l’utilizzo dell’o-zono è totalmente innovativo perché propone e realizza un’estrazione di bava in totale benes-sere dei molluschi, ottenendo un prodotto di alta qualità chimica e organolettica, ben lontano da quello di bave estratte con stimolatori invasivi e stressanti (aceto, sale…) usati fin ora.Le percentuali di mucopolissacaridi e di pro-teine riscontrate nella bava da MullerOne sono

molto alti e quindi di maggiore efficacia nel com-pito antinfiammatorio, lenitivo, ristrutturante delle cellule.

· Ne consegue una alta valorizzazione del prodot-to estratto, nell’ottica anche di uno sviluppo dei consumi conseguenti. Un altro importante beneficio dell’utilizzo dell’o-zono è l’immediata sanificazione dell’estratto attraverso l’eliminazione di buona parte dei microorganismi degenerativi e delle muffe presenti sul corpo della lumaca.

· La bava così estratta presenta una conservabilità molto alta e non va più incontro a veloci processi degenerativi. Sarà comunque deciso caso per caso il miglior metodo di conservazione e gli eventuali preservanti da utilizzarsi.

· Un dato molto importante: le lumache utilizzate per l’estrazione non subiscono danni biologici o sofferenze. Possono essere quindi rimesse nei re-cinti appena uscite dalla macchina.

· Le prove effettuate nella trascorsa stagione con-fermano che i molluschi di allevamento, se ben ali-mentati e validamente irrigati nei recinti, possono essere sottoposti ad almeno due estrazioni ogni anno, senza registrare danni biologici.

· La quantità di bava estratta e vendibile, avente le caratteristiche reali richieste dal mercato è stata re-golata nella macchina a confronto il prototipo utiliz-zato per lo studio e la ricerca fin qui condotti. La produzione di 1,00/1,10 litri per ogni 1000 sog-getti (corrispondenti a circa 10 kg di vivo) è quella corretta e adeguata per una bava eccellente, deri-vante dalla nuova macchina.L’operazione di estrazione di detta quantità, secon-do i tempi controllati del macchinario è di circa 60 minuti.

ESTRAZIONE INDOLORE di BAvA di HELIX ASPERSA

continua a pag. 6

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· È chiaro che tutto il processo MullerOne può es-sere assegnato ad un’azienda che gestisce l’alleva-mento a ciclo biologico completo, di un’adeguata dimensione almeno da un anno, con allevamento di Helix Aspersa certificata.

· L’allevamento deve garantire un’alimentazio-ne corretta a base prevalentemente vegetale al fine di una produzione di secreto di quali-tà e avente caratteristiche specifiche qual è la necessità e la richiesta del mercato.

· Anche l’estensione dell’impianto deve esse-re, per motivi economici di ammortamento dei capitali investiti, di buon livello. Non si ritiene con-veniente un’estensione inferiore ai 5000/6000 mq lordi.

· L’intera filiera produttiva MullerOne comporterà, nell’ambito dell’azienda elicicola, un incremento di lavoro manuale per la raccolta di prodotto in alleva-mento e il suo ricollocamento tra la vegetazione dei recinti dopo l’estrazione, ma porterà un importante reddito aggiuntivo.

· L’intero progetto MullerOne è una rivoluzio-ne nel settore dell’elicicoltura: al di là di facili suggestioni ed illusioni, senza dubbio, è infatti una formidabile possibilità di integrazione di reddito nel comparto, in grado per la qualità dei prodotti inno-vativi ottenuti di determinare uno sviluppo sostan-ziale delle attuali e delle future aziende elicicole.

· Secondo quanto chiaramente prima indicato non è possibile né soprattutto conveniente seguire ed utilizzare queste filiere produttive al di fuori dei pa-rametri descritti.

· Uno dei punti qualificanti dell’intero progetto è l’impegno della nostra organizzazione al ritiro e collocazione della produzione di bava ottenuta, la-sciando in ogni caso piena libertà all’operatore di utilizzare e vendere il secreto nel modo preferito.

Nell’ambito dell’organizzazione il responsabile dell’intero progetto è Sampò Simone ([email protected]).

uNIvERSITà di PARMA

Il prof. Pier Giovanni BrACCHI dell’Uni-versità degli Studi di parma, insieme ai ricercatori R. Pinalli e E. Dalcanale, sempre dell’ateneo emiliano, hanno pubblicato recentemente su INDUSTRIE AlI-MENTARI, n° 560, Chiriotti Editore, importante rivi-sta scientifica di alimentazione, un loro interessante lavoro sull’impiego di un sistema olfattivo arti-ficiale (SOA) per il controllo della conser-vabilità della carne di lumaca.la richiesta sul mercato di prodotti a base di car-ne di lumaca è aumentata in maniera rilevante in questi ultimi 10 anni; in particolare tale aumento è ascrivibile a lumache commercializzate vive.Il controllo ufficiale di questo prodotto si avvale tuttora della valutazione organolettica della fre-schezza, facilmente applicabile dagli operatori sa-nitari ma con il limite di essere soggettiva. In que-sto lavoro si descrive invece l’impiego di un Siste-ma Olfattivo Artificiale (SOA) allo scopo di moni-torare, in maniera obiettiva, lo sviluppo dell’odore durante la conservazione di carne di lumaca a +5°C per 14 giorni. Sottoponendo i dati così ottenuti ed elaborandoli con la tecnica dell’analisi multivariata (pCA), è stato possibile separare i dati in tre clas-si, con un tasso di discriminazione anche del 99,5%. Questa classificazione ha permesso di determinare la qualità del campione analizzato in funzione del tempo e delle condizioni di conservazione.Il sistema SOA può essere definito come un analiz-zatore di odori il cui principio di funzionamento si differenzia nettamente da quello delle strumenta-zioni analitiche comunemente usate in quanto da una valutazione complessiva della frazione vola-tile del campione, responsabile in gran parte della percezione dell’aroma, senza necessità di separare ed identificare i vari componenti. Ciò costituisce un indubbio vantaggio soprattutto nell’analisi di odo-ri complessi, in quanto nella maggioranza dei casi la variazione dell’aroma è data dalla presenza delle stesse molecole in differente concentrazione e non dalla comparsa di nuovi odori.

segue da pag. 5 ESTRAZIONE INDOLORE di BAvA

Chiocciole insacchettate, pronte per il mercato

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uN’AZIENDA SI PRESENTASempre più numerose e consapevoli le nuove aziende elicicole in Italia

“La Chiocciola di Motta” nasce nel 2014 nell’Emiliaterremotata. Mi chiamo Andrea, ho 46 anni e sono ilproprietario.Per anni mi sono occupato di altro (Emilia terra di motori), ma la crisi economica e il sisma del 2012 mi hanno portato a riconsiderare le mie priorità ed alcune scelte di vita.Ho sempre amato la campagna, la vita all’aria aperta, ed ho sempre avuto un forte legame con la madre terra, quella terra che nel maggio del 2012 era diventata matrigna,e con la quale avevo bisogno di fare pace.E così è stato, ho fatto pace e quell’esperienza così drammatica harafforzatoulteriormentequel legame, cosìnel2013hodecisodifareilcorsoall’IstitutodiElicicolturadiCherasco,dove sono entrato in contatto con la professionalità e l’esperienza dei vari operatori.Ladecisioneerapresa!Nel 2014 ho aperto l’azienda agricola “La ChioccioladiMotta”; il nome è dato dalla località in cui è ubicatol’allevamento che oggi ha un estensione di circa 1 ettaro ed è suddiviso tra recinti di riproduzione e recinti da ingrasso.Misonomunitodiunpo’diattrezzatura,trattoreconfresae barra falciante, un buon impianto d’irrigazione a pioggia e con l’aiuto di mio padre e tanta buona volontà mi occupo di tutte le attività necessarie all’allevamento.Presto sarà disponibile il Sito internet per vendite on-line e nel prossimo futuro intendo ampliare l’azienda agricola con produzione e vendita in loco di ortaggi a km. zero.

La Chiocciola di Motta di Rinaldi AndreaVia Cavour, 270 – 41032 Cavezzo (MO)Tel. [email protected]

- Elicicoltura - “da AgRIcOLTuRA BIOLOgIcA”

Il Ministero Italiano delle politiche agricole, alimen-tari e forestali, nel mese di luglio 2015, ha trasmesso alle regioni, alle province autonome e agli organi competenti la Norma nazionale di elicicoltura da agricoltura biologica (genere Helix) ai sensi dell’art. 42 del Reg. Ce n 834/07.La norma nazionale di elicicoltura biologica (gene-re Helix) ai sensi dell’art. 42 del reg. (Ce) n. 834/07 è composta da 8 articoli:1)Campodiapplicazione2) Specie, origine e conversione degli animali3)Pratichediallevamento(Principigenerali;Stabilimen-ti di riproduzione, ibernazione, incubazione e ricovero;Parchi esterni)4)Identificazioneetracciabilitàdeglianimali5) Raccolta, spurgamento, abbattimento e trasporto6) Alimentazione delle lumache7)Profilassietrattamentiveterinari8) Etichettatura

In sintesi la norma prende atto in gran parte del metodo naturale di allevamento, secondo le indica-zioni dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco.In particolare insiste sulle necessità di allevare i molluschi nei recinti riproduzione e ingrasso, in for-ma distinta.Per la classificazione di elicicoltura “biologica” ven-gono proibiti allevamenti e ingrassi senza terra e in ambienti chiusi.Nel caso di raccolta e immagazzinamento in am-bienti chiusi prima del definitivo ingrasso è vietata l’alimentazione al coperto. Al coperto le lumache possono essere eventualmente stabulate ma non ali-mentate.per il benessere dei soggetti la densità territoriale è la stessa consigliata, nei due settori, dalle indicazio-ni dell’Istituto di Cherasco.per la raccolta, la spurgatura e l’insacchettatura in pratica valgono le regole di gestione dell’allevamen-to ordinario.

Dopo un attento esame delle norme, possiamo con-fermare il nostro pieno assenso all’insieme dell’im-portante disciplinare.Finalmente vi sono regole certe e ufficiali, in accor-do con i regolamenti CE per intraprendere eventuali strade produttive elicicole di vera e propria “produ-zione biologica”. Anche l’alimentazione, il controllo della qualità delle carni e il benessere di molluschi sono in perfetta sintonia con i metodi “naturali” fin’ora proposti da Cherasco.

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PerlasperimentazioneinLombardia l’azienda agricola F-helixIl 2015 ha visto nascere in provincia di Milano, in uno dei comuni più vocati all’agricoltura situato al centro del parco Agricolo Sud Milano, l’Azienda Sperimentale per la lombardia dell’Istituto Inter-nazionale di elicicoltura di Cherasco, in stretta col-laborazione con le Facoltà di Agraria e di Medicina Veterinaria del capoluogo lombardo. l’accordo di collaborazione diretta, voluto dall’Istituo di Elici-coltura e dal dr. Giovanni Merlo, è stato definito lo scorso febbraio ed a giugno sono stati introdotti i primi 10.000 riproduttori nelle sedi preparate ad hoc seguendo in toto le indicazioni cheraschesi.

Tuttavia i vincoli paesaggistici imposti dall’Ente parco Sud non avrebbero permesso la permanenza in luogo della classica recinzione esterna anti intru-sione realizzata normalmente in lamiera ondulata zincata a freddo, considerando questa , per consuetudine, un’opera prov-visoria “da cantiere” obbligatoriamente da smontarsi appena ultimate la realizzazione dei recinti e la lavorazione dei terreni

con relativi passaggi non seminati.Si è superato l’ostacolo realizzando la recinzione esterna con materiale trasparente sorretto da pali in legno ad interasse di 200 cm e di altezza finita inferiore agli 80 cm consentiti, pur assicurando una barriera anti intrusione in acciaio zincato infissa nel terreno per almeno 35 cm.

Ma l’altezza fuori terra di poco più di 60 cm non avrebbe potuto scongiurare l’allontanamento spontaneo dei ripro-duttori, rendendo necessaria la creazione di una barriera anti fuga mediante l’applicazione di un concetto già in uso su altri tipi di recinzioni interne (a rete senza balze) in elicicoltura, ovvero sormontando la recinzione trasparente con una sem-plice tavola di legno (perline di terza scelta da 0,9 cm di spes-sore) sostenuta da opportuni tasselli ogni 200 cm di settore.Tale barriera ha come scopo principale quello di proteggere

dalle intemperie (calura estiva compresa) la miscela di grasso e sale corrente sotto tutto il profilo della recinzione, vero deter-rente contro la fuga delle chiocciole più insistenti nello scappare all’esterno.I risultati sono stati apprezzabili e confortanti, come può dimostrare la foto a fianco, soddisfacendo sia il personale aziendale che i tecnici di vari enti (comunali e provinciali) soprattutto per la semplicità realizzativa e per l’assenza totale di impatto paesaggistico.

Nei mesi di ottobre e novembre, fino ai primi segni di letargo inver-nale, l’Azienda F-helix ha iniziato poi una spe-rimentazione in campo alimentare, tamponan-do la carenza di alimen-to verde seminato con triturato verde di mais, soya ed ortica (compat-tato o no) distribuito in parte con polpette a distanza regolare in parte a spaglio in fila. Tale prova di campo proseguirà nella prossima primavera, integrando, se necessario, lo sfalciato di colza già seminato in autunno.l’Azienda Agricola F-helix si promette di continuare ad effettuare ricerche pra-tiche con prove di campo per poterle poi divulgare a favore di tutto il comparto elicicolo, operando attivamente a fianco dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco con quello spirito collaborativo per cui è nata.

F-helixAzienda Agricola

di Merlo dr Giovanni

20080 - Zibido San Giacomo (MI)

Via Zibido s.n.

335.61.27.041

[email protected]

dr.GiovanniMerlo,veterinario

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In qualsiasi tipo di allevamento la gestione dell’alimenta-zione è il fattore determinante la produzione. Tanto più questo concetto ha valore ed è di fondamentale impor-tanza nella produzione delle lumache di terra: esseri viventi, appartenenti ai molluschi, di conseguenza di più difficile gestione per la bassa e limitata capacità di assor-bimento e trasformazione degli alimenti. Risulta quindi estremamente importante, per ottenere risultati concreti, che l’elicicoltore si occupi direttamente e veramente dell’alimentazione, prevalentemente vege-tale, da offrire, negli appositi recinti di ingrasso, alla popolazione dei soggetti nati l’anno precedente e trasfe-riti nel periodo di fine marzo, prima quindicina di aprile. Elenchiamo gli interventi indispensabili per ottenere un risultato soddisfacente:

a) Seminare i recinti di ingrasso in anticipo, curare ed aiutare la crescita dei vegetali seminati, piante della famiglia delle brassicacee (cavoli) e bietole a foglie grandi, seminati e coltivati mescolati, non in fila, ma a spaglio.

b) procedere a seminare a parte, all’esterno, fin da marzo e per i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio, a scalare, con distanza di 2 settimane, alme-no un quarto della superficie adibita a ingrasso, con girasole, delle varietà selvatica (Helianthus annuus), una pianta molto ricca, consistente, dal peso di 3 – 4 Kg a maturazione, con almeno 3 – 4 infiorescenze per pianta.

c) Apportare da maggio in avanti, almeno 2 volte la settimana, una adeguata quantità di questo gira-sole coltivato, tagliando la pianta a 10 cm da terra, e distribuendola vicino alla rete, una pianta ogni 4 - 5 metri lineari, che sia però assolutamente fiorita. Inutile offrire girasoli non in fiore: non vengono assolutamente consumati dai molluschi.

d) Controllare con attenzione la necessità di integra-re il territorio dei recinti con carbonato di calcio verificando le indicazioni delle analisi delle zolle. Il peso della produzione si ottiene anche con una conchiglia resistente e pesante.

e) Verificare che non si verifichino, nei recinti, accu-muli di residui di vegetali inseriti: bisogna evitare di creare “discariche” con relativa produzione di pericolose fermentazioni. particolare attenzione va fatta se si inseriscono frutti o verdure ricche di acqua, tipo zucchine, zucche, meloni o similari.

f) Dal mese di luglio-agosto, appena sono pronti dei soggetti adatti alla raccolta, iniziare a portare via tutte le lumache che non crescono più (la conchi-glia deve essere totalmente dura e la bocca resi-stente con il bordo riverso l’esterno). Eliminando una percentuale di lumache la densità territoriale

diminuisce e i soggetti rimasti raggiungeranno il fine crescita più facilmente e più velocemente.

g) Curare l’irrigazione giornaliera, controllando che la stessa non sia eccessiva, né troppo scarsa. Il terreno non deve essere inzuppato di umidità, ma deve essere fresco, aiutando così i molluschi a muoversi ed alimentarsi, senza interruzioni.

h) Evitare di mettere tra la vegetazione delle struttu-re di legno o di polistirolo, materiali che attirano le lumache e le mantengono inattive e protette dall’umidità dell’irrigazione. Con questi materiali nei recinti si allungano di molto i tempi di crescita.

Effettuare oltre alle integrazioni alimentari vegetali classi-che, pur in percentuali minori e saltuarie, prodotti proteici concentrati, quali per esempio HElix Snack (vedi pg. 3)

Alimentazione = crescitaRisultati positivi in allevamento solo con alimentazione adeguata

Comevieneridotto,inbrevissimotempo,ilgirasoleselvaticotagliatoe portato dentro i recinti, lungo la rete

L’altadensitàterritorialedeipiccolisoggettiappenanati

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LuMAcHE e BIODINAMIcAAllevare lumache applicando i principi della biodinamica. possibile? Certo. Facile? Assolutamente no! Ma solo chi non sogna non può volare in alto.Il procedimento biologico a ciclo completo che caratterizza gli allevamenti nati sotto l’egida e l’aiuto dell’Istituto Inter-nazione di Elicicoltura di Cherasco, già accolgono e appli-cano sane metodologie affinché il prodotto finale sia di qua-lità e caratteristiche superiori in modo da incontrare e sod-disfare le richieste e le aspettative dei consumatori finali.Nel nostro caso, certamente con una grande dose d’inco-scienza e coraggio abbiamo voluto “andare un po’ più in là”.Il nostro allevamento, Turbo Helix di Mondovì, è nato nel 2014, dopo che l’anno precedente, anche a causa della crisi economica, il sottoscritto sì è trovato senza lavoro e ahimè, con troppo tempo libero.Conoscenza nelle tecniche agricole? praticamente nulle.Ma in seguito ai corsi seguiti presso il centro di Elicicoltu-ra di Cherasco, visite, informazioni raccolte in vari modi, la voglia e l’interesse ad applicare il ciclo biologico completo è stato da subito molto grande.parallelamente mia moglie aveva frequentato un primo corso di orticoltura e un secondo di agricoltura biodinami-ca che viene da subito applicato nella gestione e coltivazio-ne dell’orto attiguo all’allevamento e su tutta l’alimentazio-ne supplementare.I notevoli miglioramenti e le rese maggiori ottenuti qui, ci hanno portato quindi quest’anno a provare ad estendere i principi biodinamici anche alla gestione dell’allevamento.Il fatto di per sé concettualmente semplice è viceversa estremamente complicato da applicare.Chi conosce i principi della biodinamica sa che questi im-plicano non solo il completo abbandono dell’ utilizzo di ogni ausilio chimico, dall’uso del disseccante a quello di concimi, ma anche e soprattutto il cercare di instaurare un’armonia tra sottosuolo, suolo, vegetazione e cosmo.Solo l’armonia dei quattro elementi fondamentali, acqua, terra, aria, fuoco e tra questi l’organismo allevamento ( che và inteso proprio nella sua più completa interezza…di or-ganismo appunto) e con chi interagisce con essi, porta ai ri-sultati che viceversa con l’uso più facile ed immediato della chimica si ottengono.Ma la scelta – coraggiosa – è stata fatta.I primi problemi che abbiamo, per esempio, dovuto affron-tare sono stati la presenza di infestanti nei recinti. Abbiamo dovuto poi trasformare in biodinamico un terreno che invece era stato trattato e gestito secondo i metodi tradizionali.per quanto riguarda le piante infestanti si è scelto di proce-dere non utilizzando alcun recinto d’ingrasso e di procede-re a false semine di specie atte a contenere l’insorgere delle piante indesiderate e in seguito ad una serie, lungo tutto il corso dell’anno, di sovesci.Il terreno invece si è iniziato a considerarlo come un essere e a lavorarlo con metodologie a volte differenti dalla nor-malità: niente arature e fresature, che vanno a spaccare l’ar-monia e integrità di questo, ma rippatura ed erpicatura.I trattamenti che sono stati effettuati sia sui terreni che sulle culture sono stati esclusivamente biodinamici, con l’uso di Fladen colloidale e di preparati quali il corno letame o 500 che aiutano l’arricchimento del terreno e di corno silice o 501 per dare alle specie seminate la giusta vigoria.Anche le semine ed i trattamenti però vanno eseguiti esclu-sivamente seguendo il calendario biodinamico che non solo

indica i giorni migliori, in base a ciò che si deve fare o semi-nare, ma addirittura le ore in cui farlo.La biodinamica infatti oltre alle fasi lunari sfrutta gli influs-si dati dalle congiunzioni astrali.Tutto ciò può sembrare molto strano ed esagerato.Da parte nostra possiamo affermare che, anche se i risultati non sono immediati e semplici da ottenere (per avere la cer-tificazione Biodinamica occorrono alcuni anni), la certezza e la consapevolezza di poter offrire un prodotto non solo biologico ma addirittura un po’ di più, biodinamico appun-to, ci sprona ad andare avanti per questa, molto difficile e ardua avventura.

Turbo Helix di Cinzia Gerbino Via Alessandro Gioda 612084 Mondovì (CN)Tel. 339 2829192 – 333 [email protected] 5.000 mq ubicato in Provincia di Cu-neo alle porte di Mondovì.

TOSCANA

La Società Agricola Vita srl – “La Lumaca ma-remmana” di Sarah eGiacomoVignali con sede aCampagnaticodiGrosseto,Lumaca d’oro nell’an-no 2015, in relazione all’elevata qualità ambientale della zona in cui sorge e lavora, è stata scelta uf-ficialmentedall’UniversitàdegliStudidiSiena,di-partimentodiScienzefisiche,dellaTerraedell’Am-biente, per prove biologiche sulle chiocciole in alle-vamento.Ilavoripubblicatisullericercheeffettuatedichiarano la collaborazione dell’azienda indicata con l’Università.

[email protected]

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L’ ”ANcALAu” ha premiato…la chiocciolaNon basta avere buone idee, bisogna anche farle co-noscere e trovare qualcuno che le sostenga.

Ben vengano, quindi, vetrine come quelle del premio “Ancalau”, andato in scena a Bosia.

Il piccolo paese nel cuore dell’alta langa, infatti, ha ospitato l’edizione 2015 del riconoscimento che, fin dal nome (“ancalau”, in dialetto si può tradurre con “colui che osa”), vuole premiare chi sa farsi intra-prendente, sia nell’elaborazione di un progetto inno-vativo sia nella sua realizzazione.

Il primo “Ancalau” è stato creato nel 2014 e la prima edizione ha premiato il coraggio e l’intraprendenza di Oscar Farinetti. Il creatore di “Eataly”, in quell’oc-casione, lanciò l’idea di dedicare le successive edizio-ni del premio ai giovani capaci di proporre progetti innovativi d’impresa nei vitali settori della rinascita italiana: agroalimentare, moda e design, patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, turismo e ospitali-tà, industria manifatturiera (artistica e di precisione).

Il dinamismo dell’associazione “Ancalau” e del Co-mune, unito al supporto di “Eataly”, ha fatto sì che al “Torneo delle idee”, vera sfida di qualità del proget-to e di capacità propositiva, partecipassero oltre set-tanta progetti, per aggiudicarsi il premio, costituito da 10.000 Euro, destinato a un’idea da realizzare in piemonte, forte dei consigli e dello speciale “know – how” e del Touring” di Eataly.

Ad aggiudicarsi il premio, assegnato da una giuria di cui faceva parte anche il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, è stata la “start – up” del gio-vane imprenditore torinese Guillermo lujan, “Snail-cav”, volta a lanciare il pregiato caviale di lumaca sul mercato italiano.da IDEA – 9 luglio 2015

P u N T I v E N D I TA

Lumacheria Italiana

A Colloredo di Monte Albano, in provincia di Udi-ne, nel mese di ottobre, è stato inaugurato il primo punto vendita ufficiale di LUMACHERIA ITALIA-NA.Un intero negozio dedicato alle lumache Helix, alle varie produzioni (linea fresco, conservato, in barat-tolo e surgelato con oltre 80 referenze), prodotti de-rivati dalla bava di questi molluschi, alle curiosità e alle attrezzature per il servizio in tavola. Tutti i pro-dotti in vendita sono a marchio aziendale “Chelu-maca!”, titolare di uno dei più noti allevamenti del Nord Est, già “lumaca d’oro” nell’anno 2014.I prodotti inoltre sono certificati e a marchio nazio-nale “lUMACHE ITAlIANE”, vengono presentati e venduti con la professionalità specifica dei due giovani elicicoltori, titolari dell’impresa.

Dott.ssa Consuelo BRAVIN e dott. Matteo VENUTI [email protected]

www.chelumaca.com

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Parassiti in lumache da gastronomia

Un’interessante ricerca è stata condotta pres-so il Dipartimento di Medicina Animale, Pro-duzioni e Salute dell’Università di Padova, prof. Valerio GIACCONE.

Si è esaminato e studiato un caso di infezione di Theba pisana, “bovoletto” in Veneto (piccola chioc-ciola importata dal Nord – Africa, attraverso azien-de spagnole).l’infestazione riscontrata, abbastanza rara, si rife-risce ad una partita giunta viva ad un’azienda ve-neta, regolarmente etichettata e considerata senza problemi, mantenuta in frigorifero a +4°C, in attesa di lavorazione. Dopo il lavaggio il prodotto è stato lessato e condito con olio senza procedere a sguscia-tura, perché così prevede la preparazione culinaria di questa specie.Sia in fase di avviamento alla cottura sia poi a con-trolli più approfonditi sulle partite già cotte, gli ope-ratori hanno rilevato dapprima la presenza di alcu-ne larve isolate (nelle chiocciole prima della cottura) e poi la diffusa presenza di larve nel prodotto cotto, fuoriuscite dai gusci dei molluschi proprio in segui-to alla cottura e che risultavano a loro volta più o meno parzialmente cotte.I responsabili del Servizio Qualità dell’azienda han-no provveduto al blocco immediato delle partite già lavorate e di quelle ancora mantenute in frigorifero e hanno optato per la distruzione della merce, in quan-to palesemente infestata da larve di parassiti e non idonea al consumo umano. Il problema nasceva dal fatto che le larve in questione erano infossate profon-damente nel corpo del mollusco ed erano assoluta-mente invisibili ad un primo controllo esterno della partita confezionata che risultava apparentemente del tutto conforme. Solo all’atto della cernita e poi della cottura si è notata la fuoriuscita delle larve. I singoli esemplari a una più accurata e approfon-dita valutazione morfologica, hanno portato alla classificazione di larve di uno specifico coleottero appartenente alla famiglia dei Drilidae.Il parassita è decisamente raro come infestante delle chiocciole, anche se presente nei paesi dell’Europa centrale e già segnalato in precedenza come parassi-ta delle chiocciole.I coleotteri della famiglia Drilidae sono diffusi in un ampio areale che comprende Spagna, Francia, lus-semburgo, Belgio Germania, Austria, Svizzera e an-che Italia.Questi coleotteri manifestano uno dei più estremi casi di dimorfismo sessuale fra gli insetti.

Sono insetti carnivori e di solito parassitano i gaste-ropodi terrestri. la larva, raggiunta la taglia mas-sima di 20 mm, si muove in cerca di una preda. Si insinua nella conchiglia della chiocciola e si attacca al guscio con il segmento terminale dell’addome. Stabilizzatasi all’interno del mollusco, la larva lo at-tacca con un morso paralizzante grazie al suo speci-fico veleno. Subito dopo, la larva parassita inizia a secernere enzimi digestivi che permettono di nutrir-si dell’animale dall’interno.la ricerca indicata e il case – report ha descritto quindi un raro caso di infestazione di lumache eduli da parte di larve di Drilus.Nello studio sono stati sintetizzati inoltre quali sono gli aspetti igienico – sanitari ed sono stati illustrati i provvedimenti ispettivi da adottare.Il lavoro sarà pubblicato su riviste scientifiche.

ValerioGiaccone,RiccardoMiottiScapin,Elisabetta Torcoli, Giovanni Avagnina

I parassiti (Drilidae) ritrovati nelle lumachine cucinate

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50 SFuMATuRE di BAvAIl dott. Alogna Andrea, neo laureato in Biodiversità ed Evoluzione presso l’Alma Mater Studiorum di Bo-logna, ha realizzato una interessante tesi di laurea dal titolo “Valutazione della variabilità biochimica della secrezione mucosa in diverse specie di Gasteropodi pol-monati”.Riportiamo una sua recente intervista sull’argomento.

l’elicicoltura è diventata negli ultimi anni una vera e propria attività agricola, una realtà riconosciuta e ufficializzata a livello nazionale e internazionale, in grado di unire pae-si diversi e consentire la valorizzazione di aree dismesse o poco curate, una valida risorsa insomma, se eseguita con le giuste attenzioni. Nonostante tutto però sempre più al-levatori cercano di svincolarsi dal semplice allevamento di

chiocciole alla ri-cerca di attività ac-cessorie che possa-no portare ulteriori guadagni. l’atten-zione si è dunque spostata in manie-ra anche del tutto esagerata, come detto più volte dal-lo stesso Giovanni Avagnina - presi-dente dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura, sullo sfruttamento del-la secrezione mu-

cosa del mollusco per la realizzazione di creme, sciroppi e altri device medicali. Sebbene le sue proprietà benefiche vengano addirittura citate da Ippocrate e plinio per la cura di svariate malattie (Bonnemain,2005), tuttavia uno studio completo ed esaustivo su tali proprietà tanto decantate, non è stato mai realizzato. In collaborazione all’Università di Ferrara, attraverso l’utilizzo di tecniche all’avanguardia (Spettroscopia IR, Spettroscopia ad assorbimento atomico, HplC, lC-MS…) e un approccio tutto nuovo allo studio della Bava, abbiamo avuto modo di evidenziare un enorme variabilità, legata a tanti fattori, ambientali e non. Essa in-fatti è composta tra il 94 e il 98% essenzialmente da acqua, il resto è rappresentato da una miriade di molecole potenzial-mente interessanti che la rendono appunto enormemente mutevole sia per colore, odore e consistenza e quindi anche per proprietà, o almeno così ci fanno intendere i primi dati al riguardo (Lorenzi, 2008). Il nostro obbiettivo era quello di approfondirne la natura chimica, individuare possibili differenze fra le specie considerate, capire come utilizzare tali differenze per scopi analitici, valutarne il potere anti-microbico e le proprietà cicatrizzanti. Tra le conclusioni più importanti alle quali siamo giunti c’è sicuramente il modo in cui la composizione della bava venga profondamente influenzata da fattori ambientali, metodi di estrazione, ali-mentazione e modalità di allevamento. Questi animali in-fatti sono stati proposti più volte come bioindicatori (Chan-dranetal,2004;Abdel-Halimetal,2013) vista la loro grande

sensibilità agli inquinanti, come il piombo e il Nichel, quin-di un analisi della bava può anche aiutarci ad individuare possibili fonti d’inquinamento ambientale e atmosferico. Inoltre sui campioni analizzati sono state individuate gran-di quantità di Rame e altri oligoelementi, probabilmente assunti dalle piante coltivate su terreni ricchi di questi me-talli. per questo motivo è importante capire la composizio-ne del terreno e come essa possa influenzare poi la crescita degli animali e di conseguenza la composizione della loro secrezione mucosa. Tali informazioni potranno aiutare que-sto settore a crescere, grazie ad una migliore comprensio-ne dei fattori che influenzano le proprietà e la capacità di assumere determinate molecole infatti si potrà in futuro persino realizzare bave mirate contro determinati microor-ganismi o in grado di agire in vario modo sulla pelle o su altri target; oltre ad una maggiore tutela del consumatore contro contraffazioni e false informazioni, che è da sempre al primo posto tra i pensieri dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura. Alogna [email protected]

BIBLIOGRAFIA:• Abdel-Halim K.Y , A.M. Abo El-Saad, M.M. Talha, A.A. Hussein, N.M. Bakry.

Oxidative stress on land snail Helix aspersa as a sentinel organism for ecotoxico-logical effects of urban pollution with heavy metals. Chemosphere 93 1131–1138. 2013.

• Bonnemain B. Helix and Drugs: Snails for Western Health Care from Antiquity to the present. Evid. Based Complement. Alternat. Med. 2, 25. 2005.

• Chandran Rashmi , A.A. Sivakumara, S. Mohandassb, M. Aruchamia. Effect of cadmium and zinc on antioxidant enzyme activity in the gastropod, Achatina fulica. Comparative Biochemistry and physiology, part C 140 422 – 426. 2005.

• Lorenzi A. T., Maria de Fátima Martins. Análise colorimétrica e espectroscópica do muco de caracóis terrestres Achatina sp alimentados com ração diferenciada. R. Bras. Zootec., v.37, n.3, p.572-579, 2008.

Opere fotografiche di pAVAN ElEONORA, selezionata per la 29° edizione del Concorso Nazionale di Fotografia - Città di Cherasco, ottobre-novembre 2015. l’artista è stata premiata per ben quattro opere esposte, tutte dedicate alle chiocciole.

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Inviare questo tagliando (anche fotocopiato) unitamente alla quota da versare con assegno bancario, vaglia postale, versamento in c/c postale n. 11593126 o bonifico bancario UNICREDIT-Cherasco IBAN: IT62I0200846200000000977446

a: associazione nazionale elicicoltori - Via Voersio, 13 - 12062 cherasco (cn)

S o c i o e f f e t t i V o (con diritto di voto in assemblea) ANNo 2016 - 60,00 Euro RINNovo NUovo soCIo

Cognome e Nome ...............................................................................................................................................

via e Numero ..................................................................................................................................................

CAP ............... Città ................................................ Tel ................... e-mail .......................................................

Eventuale intestazione dell’Azienda .................................................................................................................

Luogo di allevamento .................................................................. specie allevata ...........................................

superficie lorda in mq. adibita all’allevamento (compresa la zona di terreno utilizzata per la semina dell’alimentazione supplementare) = mq. .................................

ScHeda per l’adeSione all’associazione nazionale elicicoltori

Come ogni anno, durante il consueto Incontro Internazionale di Elicicoltura che si tiene a Cherasco (Cuneo) a fine settem-bre, si è svolta anche l’assemblea dei soci dell’Associazione Nazionale Elicicoltori. Questa associazione, nata quasi qua-rant’anni fa, raggruppa tutti gli elicicoltori sul suolo nazionale che utilizzano il sistema di allevamento definito a ciclo bio-logico completo ed è l’unica a livello nazionale riconosciuta dall’Associazione Italiana Allevatori; il suo ruolo quindi risulta avere un’estrema importanza anche per il fatto che è l’unica che può interfacciarsi in maniera autorevole con le ammini-strazioni pubbliche e governative. Già da qualche tempo il Presidente Nazionale Avagnina aveva espresso la volontà di affiancare alla sua persona un piccolo gruppo di soci, in maniera tale da poter dividersi le diverse attività e gestire al meglio l’associazione. Si è così arriva-ti all’annuale assemblea con già un’idea degli argomenti sui quali si sarebbe discusso. E così è stato: dopo l’approvazio-ne del bilancio annuale e una breve descrizione delle attività svolte, la riunione si è incentrata sulla crescita dell’associa-zione. Su proposta del Presidente è stata creata una nuova fi-gura, il coordinatore nazionale, che andrà ad affiancarlo nella gestione della stessa e, su decisione dei soci, questo ruolo sarà coperto da Dott. Matteo Venuti dell’azienda CheLumaca! della provincia di Udine. Accanto a questa figura è stato deci-so di creare anche un piccolo gruppo di soci che, assieme al Presidente ed al coordinatore nazionale, avranno il compito di proporre e valutare nuove idee per la crescita dell’associa-zione. Questo gruppo sarà così composto: Giovanni Romano (Parco Coclè, Piana di Monte Verna, Caserta), Michele Berge-se (La Lumaca d’Ambas, Sant’Albano Stura, Cuneo), Giacomo Vignali (Azienda Agricola Vita, La Lumaca Maremmana, Mari-na di Grosseto, Grosseto).

Con questo gruppo di persone, che, è giusto ricordare, ha dato la disponibilità a lavorare per l’Associazione a titolo totalmente gratuito, si spera di proseguire con l’ammodernamento della stessa, processo già iniziato lo scorso inverno, con la pubblica-zione on-line del primo sito internet dell’Associazione Naziona-le Elicicoltori: un sito per ora solamente descrittivo, ma che un domani potrà diventare un vero e proprio sito istituzionale, con il quale fornire servizi a tutti i soci e promuovere il marchio LU-MACHE ITALIANE, rilasciato solamente ai soci dell’Associazione Nazionale Elicicoltori.

www.associazionenazionaleelicicoltori.infoanelicicoltori@gmail.com

Quota annuale 2016: 60,00 Euro

Possono iscriversi all’A.N.E., come soci, aventi diritto al voto in assemblea, soltanto gli allevatori che gestiscono un alle-vamento che ha seguito completamente il programma di at-tivazione, gestione e produzione dell’impianto secondo le in-dicazionieicontrollidell’IstitutodiElicicolturadiCherasco.L’allevamentodeveavereintrodottoriproduttoricertificati.

Dal 2016 solo SOCIO EFFETTIVO: € 60,00 ha diritto a:- utilizzare il marchio commerciale “lumache Italiane”. (diritto riservato ai soci in regola con il pagamento, che abbiano otte-nuto la certificazione di origine dei riproduttori e utilizzino prevalentemente un’alimentazione vegetale);- utilizzare i vari servizi, in particolare quello del conferimento del prodotto;- esercitare il diritto di voto di assemblea;- ricevere il “Giornale di Elicicoltura”;- ricevere gratuitamente le informazioni e le consulenze tecni-che - giuridiche e fiscali legate alla produzione e alla commer-cializzazione.

L’Associazione Nazionale Elicicoltori cresce

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ISTITUTO di ElICICOlTURA - 12062 CHERASCO (CN)

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PUBBLICAZIONI • ELICICOLTURAALLEVAMENTO INTENSIVO DELLE CHIOCCIOLE, LA RIPRODUZIONE A CICLO COMPLETO, LA COMMERCIALIZZAZIONE a cura di Giovanni Avagnina, Istituto di Elicicoltura di Cherasco (Ediz. 2015)

ed. lingua italiana Euro 27,00 n.…. copieed. lingua inglese Euro 30,00 n.…. copieed. lingua francese Euro 27,00 n.…. copieed. lingua ungherese Euro 27,00 n.…. copieed. lingua rumena Euro 25,00 n.…. copieed. lingua bulgara Euro 20,00 n.…. copieed. lingua greca Euro 27,00 n.…. copieed. lingua araba Euro 27,00 n.…. copieed. lingua albanese Euro 27,00 n.…. copie

• G. AVAGNINALa poesia di una cucina popolareLUMACHE DI TERRAIstituto di Elicicoltura di Cherasco Euro 12,00 - n.…. copieEuro 6,00 (solo per soci ANE) - n.…. copie

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Euro 12,00NUOVISSIMA EDIZIONE 2015248 pagine a colori

120 pagine a colori

Cucina e SagreVenerdì6novembre,nelcomunediS.AlbanoStura(Cn)recentementenominato“Cittàdellelumache”l’elicicoltoreetecnicodielicicolturaMicheleBergesehaorganizzatounagrandeemoltopartecipatacenaconle“Lumached’Ambas”,dalnomedellasuaazienda.Allamanifestazione,tenutasinellafrazioneCeriolo,conilgruppoAlpinilocale,hannopartecipato oltre 500 persone, consumando un ricco menù: frittata di lumache con po-modorini freschi e aceto balsamico, lumache alla parigina, lumache D’Ambas lessate al naturale con guscio e salse tradizionali, ravioli di lumache con sugo di porri, lumache al sugodicampagnapiccante,allaboscaiolaconfunghiporcini,dolce,caffèadunprezzomolto invitante di 25,00 Euro.AncoraunavoltaMicheleBergese,trai più giovani e attivi elicicoltori italiani ha dimostrato tutta la sua capacità or-ganizzativa della festa e di gestione del proprio allevamento.Nella sua azienda, grazie anche alla sua disponibilità, passano ogni settimana centinaia di persone, tra cui molti nuo-vi elicicoltori, per visitare e confrontar-si sulle tante tematiche del settore.

Michele Bergese cell. 348 246 [email protected]

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GrOUNDBrEAKING, “CrUELTy FrEE” TECHNOLOGy FOr SNAIL’S SLIME ExTrACTION

The method MullerOne is new and it totally revolutionizes the knowledge and situations involving the slime of Helix snail, its extraction and its use.For the past five years our trials and researches have dealt with the topic, but until a short time ago, any extraction try has led to cruel stresses ofthe snails with the production oflow quality slime or even unusable.The discovery that the ozone (substance anti-infective, antiviral, disinfectant and germicidal) improves exponentially the quality of secret and in particular its conservation has led to the definition and presentation of this innovative production process.Another relationship between elements of nature is what links oxygen and ozone.Their capacity to combine and recombine, almost a continuous dialogue, creates the combinations to protect the DNA as catalysts of life.An extraction not too acidic or basic that doesn’t alter the pH of the secret with a stimulant by phytoextracts and natural combinations in addition to the method of the nebulization and not of the wash-ing, since hardly compatible with the breathing of the snail, are the other components of this innovation: especially able to respect and improve the well-being of the mollusc which returns to the breed-ing healthier and stronger than before.Herewith the considerationsresulting:• The entire project MullerOne with the use of ozone is totally innovative because it proposes and realizes extraction of slime with the total well-being of the mollusc, getting a product of high chemical and organoleptic quality, far from slimes extracted with invasive stimulators and stressful (vinegar, salt ...) used so far. The percentages of mucopolysaccharides and proteins found in the slime by MullerOne are very high and therefore more effective in the inflammatory, soothing, restructuring tasks of the cells.• Therefore there is a high enhancement of the extracted product, also in view of a development of the consumption.Another important benefit of using ozone is theimmediate sanitiz-ing of the extract through the elimination of most of the degenera-tive microorganisms and moldson the body of the snail.• The slime extracted has a very high shelf life and it doesn’t en-counterrapid degenerative processes.It will still be decided case by case the best method of conservation and any preservatives to be used.• A very important point: the snails used in the extraction don’t havebiological damages or pains. They can be placed in the fences when they come outfrom the machine.• The tests performed in the last season confirm that the breeding molluscs, if they are well fed and properly irrigated in the fences, they can undertake at least two extractions each year.• The quantity of slime extracted and salable, having the real char-acteristics required by the market was settled in the machine com-paring the prototype used for the study and research carried out so far.The production of 1,00/1,10 liters per 1,000 persons (about 10 kg of live) is correct and adequate for a excellent slime and coming from the new machine.The extraction of this quantity, according to the machine time, is about 60 minutes.• It is clear that the whole process MullerOne can be assigned to a company that for at least one year manages a breeding, following the complete biological cycle, with an adequate size and it hasthe certified Helix Aspersa.• The breeding must ensure a proper feed based mainly on veg-etables in order to produce a quality secret and having the specific characteristics needed and requestedby the market.• Due to the economic amortization of the capital invested, the extension of the plant needs to have a good standard. It is not con-sidered convenient, cover less than 5000/6000 sqm gross.• At the snail breeding company, the whole system MullerOne will

involve, an increase of manual labor for the collection of the prod-uct in breeding and its relocation in the vegetation of the fences af-ter the extraction, but it will bring a significant additional income.• The entire project MullerOne is a revolution in the nail breeding sector: beyond easy influences and illusions, without any doubt, is a wonderful possibility to increase the income in the sector, able to determine a substantial development of the current and future snail breeding companies, thanks to the quality of the innovative products produced.• As clearly stated before, it is not possible and not particularly convenient to follow and use this production chain out of the pa-rameters described.• One of the key points of the entire project is the commitment of the organization to collect and placethe slime produced, but leav-ing to peoplethe possibility to use and sell the secret as they prefer.

In our organization the person in charge for the entire project is Sampò Simone ([email protected]).

IMPORTANT INTERNATIONAL SEMINAR IN IrELAND

On 20th and 21th October 2015, in Ireland at the Sheraton Hotel confer-ence room of Athlone a close number of researchers and international specialists of heliciculture gatheredto hold a seminar attended by over 300 operators, all looking for proper answers and information on the several methods of breeding and on the current state of the snail inter-national business.Theydiscusseddifferenttopics:• Sean Claude BONNET, for over 35 yearsfamous expert of the Na-tional Institute of Agronomic Research, Rennes University (France).• Lucas KUROWSKI, founder of Gaelic Escargot (Ireland).• Monica SAMLANO, old expert of Helix Pomatia breeding (years 1980 - 2010) in Germany and Austria.• Giovanni AVAGNINA, founder and director of the Snail BreedingIn-stitute inCherasco (Italy) and among all the speakers the only repre-sentative of the complete breeding cycle with natural method in over 60 countries worldwide. Avagnina was accompanied by the young Italian breeder Michele Bergese.• Four Irish and Greek breederswith recent local experiences.The level of the meeting was very high, for the serious communication offered to participants, with no commercial promotions of products and brands and for the technical and scientific analysis of the different topics.The important event was organized and sponsored by the National Organic Training Skillet, the most important Irish agricultural organi-zation that deals with all the agricultural-zootechnical sector in the country.There was a significant response and international interest, even in that context not particularly traditional for the sector, in the presence ofItalian production method, which resulted to be the most appreci-ated and also the most organized among the otherspresented.NOTS is organizing a series of training courses for the preparation of the operators who have decided to choose the technical support of the Italian Institute.

45TH SNAIL BrEEDING wOrLD CONGrESSFollowing a long standing tradition, we are working, in Cherasco, Cuneo province, to the preparation of the 45th International Snail Breeding Meeting, to be held on 23-24-25-26 September 2016.This is the most important European show in the snail breeding sector and in all related products. Thousands of operators, breeders, industries, and gastronomy and product lovers will attend the show.

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