LE FRATTURE - istitutoseghetti.it · se il soggetto è giovane è più facile sia netta e diretta,...
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LE FRATTURE
Interruzione dell'integrità strutturale dell‘osso
Definizione
Interruzione della continuità strutturale dell‘osso
Evento traumatico
Diretto Indiretto
La frattura si manifesta in modo differente dal punto di applicazione
Chirurgica
Patologica
Fratture ad alta energia (si creano tante linee di frattura)
Fratture a bassa energia (tipica degli anziani, maltrattamenti su bambini)
In base alla sede vi sono:
-fratture epifisiarie: coinvolgono l’articolazione dove l’osso epifisario è avvolto da cartilagine la
quale permette un perfetto movimento tra le ossa. In questo tipo di fratture la
cartilagine si rompe ed è necessaria l'operazione chirurgica per la
ricostruzione articolare.
-fratture metafisiarie: la metafisi è la parte ossea che fa da sostegno alle epifisi; è costituita da
osso spugnoso molto vascolarizzato ma molle ed è sede dell'attività
osteoclastica. Per questo motivo le fratture metafisarie sono più frequenti in
soggetti anziani.
-fratture diafisiarie: se il soggetto è giovane è più facile sia netta e diretta, se il soggetto è
anziano è più frequente essa sia indiretta e a spirale.
In base all'orientamento della rima di frattura, può essere:
Trasversale,
Longitudinale
Obliqua o Spiroide,
Legno verde
Comminuta,
Complessa
1° Linea di frattura trasversale
Una linea trasversale è solitamente legata ad un
traumatismo per urto diretto molto violento. La pelle è
spesso lesa dal corpo contundente, può anche essere
aperta.
-Questo tipo di frattura trasversale è detta “stabile”
poiché, quando la riduzione avrà permesso di riallineare i
frammenti, si potrà mantenere la riduzione con un gesso,
mediante trattamento ortopedico.
Si vedrà che le fratture trasversali delle diafisi si prestano
molto bene anche al trattamento chirurgico attraverso
inchiodamento centro-midollare.
Il carattere trasversale “stabile” è favorevole ad una
ripresa precoce della marcia con appoggio sull’arto, dopo
il posizionamento di un grosso chiodo all’interno del
canale midollare dell’osso.
Linea obliqua o spiroide
Una linea di frattura obliqua o spiroide è il risultato di
traumi indiretti.
La linea di frattura gira attorno alla diafisi come una spirale.
La componente torsionale è predominante.
Allorché non vi sia spostamento, si ottiene il consolidamento
molto rapidamente poiché la superficie di contatto dei
frammenti è consistente.
Vi sono delle fratture spiroidi corte in cui la linea è lunga
qualche cm e delle fratture spiroidi lunghe in cui la linea può
raggiungere i 12 cm o più.
Allorché si verifichino spostamenti, questi sono difficili da
correggere e da stabilizzare con i metodi ortopedici.
Degli spostamenti secondari infatti possono infatti prodursi a
causa della contrazione dei muscoli, che tende a determinare
un accavallamento e una traslazione dei frammenti, anche
con l’apparecchio gessato
Fratture comminute
Le fratture comminute si caratterizzano per il fatto che sono
presenti più di due frammenti ossei e a volte un grande numero
di frammenti.
Spesso non c’è che un frammento intermedio ad "ala di
farfalla": si tratta della forma più semplice di frattura
comminuta.
Queste si verificano in corso di traumi diretti o complessi
molto violenti e sono spesso accompagnate da lesioni delle
parti molli, dei muscoli, dei vasi o dei nervi.
Sono particolarmente instabili.
Una breccia cutanea, frequente in questi casi, controindica
ogni osteosintesi chiusa e quindi si utilizza spesso il fissatore
esterno.
Nelle fratture chiuse si può realizzare un inchiodamento una
volta stabilizzato il focolaio di frattura (aggiungendo un
dispositivo di bloccaggio per impedire la rotazione dei
frammenti).
Le fratture "a legno verde“ Si tratta di una forma molto particolare di frattura diafisaria o metafisaria
del bambino.
Una corticale è fratturata in modo non completo e tiene soprattutto grazie
al periostio che svolge una funzione di cerniera.
L’angolazione è talvolta importante ma i frammenti sono stabili e non si
spostano nel corso della manipolazione all’esame obiettivo, al contrario
delle normali fratture degli arti.
In base allo spostamento dei monconi una frattura può essere:
laterale,
angolare,
longitudinale,
rotatoria.
Infine in base all'integrità della cute si hanno:
Fratture chiuse: Dove la pelle è intatta
Non si riscontrano monconi ossei sporgenti
L'osso non comunica con l'esterno
Fratture esposte:
Dove l'osso comunica con l'esterno.
Esse comportano un rischio di infezione elevato
Richiedono un trattamento antibiotico
Richiedono un trattamento medico-chirurgico.
Segni di probabilità:
Atteggiamento di difesa
Deformità
Dolore spontaneo
Ecchimosi
Tumefazione locale
Impotenza funzionale
Quadro clinico
Segni di certezza:
Crepitazione
Mobilità preternaturale
Classificazione delle complicanze
Generali:
Immediate: shock traumatico
Precoci: embolia adiposa
tromboflebite
tromboembolia
Tardive: cistopielite
broncopolmonite
piaghe da decubito
Classificazione delle complicanze
Locali:
Immediate:
Lesioni nervose
Lesioni vascolari
Lesioni viscerali
Lesioni cutanee
Associazione con lussazione
Precoci:
Sindrome compartimentale (di Volkmann)
Tardive:
Ritardi di consolidazione
Pseudoartrosi
Necrosi asettica
Artrosi post-traumatica
FASI DI GUARIGIONE DALLE FRATTURE
La guarigione da un evento traumatico esitato in frattura procede secondo le
seguenti tappe:
1) riduzione dell'ematoma (7-14 giorni), stabilizzazione della frattura, stimolo
cellulare per la produzione di nuove strutture ossee
2) temporanea produzione di un tessuto di guarigione soffice ("tessuto di
granulazione"). Questo fenomeno avviene in un periodo di tempo generalmente
compreso tra le 4 e le16 settimane.
3) sostituzione di questo tessuto con un altro tessuto duro ma temporaneo
denominato "callo di ossificazione“
4) sostituzione del "callo" con un tessuto osseo lamellare ben orientato
5) il concomitante fenomeno di rimodellamento attraverso il quale l'osso
recupera la sua forma originale (1 o più anni).
In un meeting di ortopedici tre dottori chiacchierano al di fuori della hall.
Ad un certo punto dalle scale scende un tipo che cammina zoppo e con le gambe
divaricate.
I tre dottori ne cominciano subito a fare una diagnosi. Il primo dice "Per me ha
avuto una frattura al femore destro"; il secondo dice: "Per me ha avuto una frattura
di entrambi i femori"; il terzo dice: "Per me ha avuto la rottura di almeno un
menisco del ginocchio".
Dopo varie discussioni i tre decidono di chiedere la conferma allo sfortunato
signore: "Ci scusi buon uomo, ma io e i miei colleghi stiamo discutendo sulla sua
malattia, ci può dire qual è la sua malattia?".
E il tipo dice: "Ah dottori ci siamo sbagliati in 4; anch'io credevo che fosse solo una
scoreggia, invece...".
Per concludere